3. Lo strumento del cambiamento: la SETTIMANA

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3. Lo strumento del cambiamento: la SETTIMANA
Business Excellence nel settore Farmaceutico
La ricerca di un nuovo modello organizzativo: il percorso di ACRAF Angelini
Relatore: Filippo Ventura
Indice
1. Il contesto
2. Da una logica previsionale ad un flusso tirato
3. Lo strumento del cambiamento: la SETTIMANA KAIZEN
4. I sistemi e l’aspetto comunicativo
5. Il processo di estensione
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1. Il contesto
1. Il contesto
La storia di Angelini inizia nel 1919 ad Ancona, in un piccolo
laboratorio farmaceutico, da cui Francesco Angelini inizia la sua
ascesa nel mondo dell'industria.
Nel 1940 fonda A.C.R.A.F., acronimo di Aziende Chimiche Riunite
Angelini Francesco, le cui attività principali sono tuttora la produzione
e distribuzione di farmaci.
Ad oggi, l'offerta Angelini è una delle più qualificate e complete nel
mercato del benessere: medicinali a prescrizione medica, farmaci
generici, farmaci per l'automedicazione, prodotti per la disinfezione e
la medicazione, prodotti salutistici e fitoterapici e prodotti assorbenti
per la cura e l'igiene personale.
ANGELINI
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1. Il contesto
Angelini opera con strutture
proprie in Italia, Spagna,
Portogallo, Europa dell’Est,
Grecia, Pakistan en USA. I suoi
prodotti sono presenti in oltre
60 Paesi grazie a una capillare
rete di licenziatari
Il Polo ha circa 2.500 dipendenti
con un fatturato di 650 milioni
di euro
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1. Il contesto
Lo stabilimento ACRAF di Ancona è la principale unità
Angelini per la produzione di farmaci, con una produzione
annua superiore agli 80 milioni di confezioni così suddivise:
Semisolidi:
•Supposte
•Pomate
•Paste
•Gel
•Ovuli
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Liquidi:
• Collutori
• Sciroppi
• Flaconcini
• Gocce
• Lavande vaginali
• Nebulizzatori
• Microclismi
Sterili
•Fiale
Solidi:
• Compresse eff. e non
• Bustine eff. e non
• Confetti
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1. Il contesto
Alcuni numeri:
• 18 differenti forme farmaceutiche suddivise fra solide, semisolide
e liquide, sterili e non sterili
• preparazione di 120 differenti specialità medicinali
• confezionamento di 500 referenze di prodotto finito
• produzione annua superiore ad 80 milioni di confezioni
• distribuzione al mercato Italiano e clienti in oltre 40 paesi esteri
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2. Da una logica previsionale ad un flusso tirato
2. Da una logica previsionale ad un flusso tirato
La Value Stream Map – condizione di partenza della supply chain
Previsioni di vendita
Fornitori MP e MC
Pianificazione
Schedulazione mensile
Entrata merci
Dispensing
Preparazione
Confezionamento
Spedizione
Tempo medio di risposta produttiva:
45gg
(da sfuso disponibile a PF rilasciato)
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2. Da una logica previsionale ad un flusso tirato
Requisiti per il cambiamento PUSH  PULL
SPRECHI
PUSH
minimi
Fase 1
100%
Fase 2
elevati
Fase 2
medi
Fase 2
bassi
Fase 2
minimi
SUPERMARKET
• Capacità (TAKT)
bassi
Fase 1
• Disponibilità
• Flessibilità
• Affidabilità
FIFO
medi
Fase 1
OPF
elevati
Fase 1
100%
REQUISITI
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2. Da una logica previsionale ad un flusso tirato
La Value Stream Map – scenario desiderato
Previsioni di vendita
Fornitori MP e MC
Pianificazione
Schedulazione mensile
Entrata merci
SPMKT
MP
SPMKT
MC
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Dispensing
Preparazione
Confezionamento
SPMKT
Semilavorati
Spedizione
SPMKT
Prodotti Finiti
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2. Da una logica previsionale ad un flusso tirato
La Value Stream Map – scenario desiderato
Tempo medio di risposta produttiva:
7gg
(da sfuso disponibile a PF rilasciato)
Pianificazione
Fornitori MP
Reattività
Schedulazione
settimanale
Entrata merci
SPMKT
MC
Flessibilità
Affidabilità
Fornitori MP
Capacità
Affidabilità
Reattività
Spedizione
Confezionamento
SPMKT
Prodotti Finiti
Entrata merci
Dispensing
SPMKT
MP
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Preparazione
SPMKT
Semilavorati
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2. Da una logica previsionale ad un flusso tirato
Il piano di implementazione
Approvvigionamenti
Preparazione
Confezionamento
Rilascio
KANBAN
definizione supermarket
5s & SMED
cambio prodotto
5s & SMED
attrezzaggio
STANDARD WORK
flusso documentale
CELL DESIGN
entrata merci
CELL DESIGN
lavorazione
SMED
cambio codifiche
STANDARD WORK
flusso analitico
TPM
rendimento
TPM
rendimento
• calcolato il takt time
• identificate aree pilota
• redatto piano di implementazione
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3. Lo strumento del cambiamento: la SETTIMANA KAIZEN
3. Lo strumento del cambiamento: la SETTIMANA KAIZEN
Le squadre
Coinvolte circa 200 risorse
per un totale di 5055 h di formazione erogate
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3. Lo strumento del cambiamento: la SETTIMANA KAIZEN
Idee Kaizen
Prima
ANGELINI
Dopo
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3. Lo strumento del cambiamento: la SETTIMANA KAIZEN
Idee Kaizen
Prima
ANGELINI
Dopo
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3. Lo strumento del cambiamento: la SETTIMANA KAIZEN
Idee Kaizen
Prima
ANGELINI
Dopo
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3. Lo strumento del cambiamento: la SETTIMANA KAIZEN
Alcuni risultati
Oggetto di intervento:
Da:
A:
Δ:
Cambio formato
Linea di confezionamento
11 h
5h
-55%
Cambio prodotto
Polo di granulazione
22,5 h
8,8 h
-60%
Rilascio
Prodotto finito
10 gg
4,3 gg*
-57%
Nota: * Media su 200 lotti di cui il 30% rilasciabili in 1 giorno
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3. Lo strumento del cambiamento: la SETTIMANA KAIZEN
Le squadre hanno detto...
• è piaciuto lavorare contemporaneamente su più aree (logistica-tecnico-produttivoorganizzazione) per un unico scopo
• è la prima volta che riesco a dedicarmi senza interruzioni alla ricerca delle soluzioni
• mi è piaciuto poter cambiare delle cose che davamo per scontate
• il gruppo ha avuto la forza di proporre cose interessanti nonostante la fatica di certi momenti
• il risultato si ottiene con soluzioni semplici
• mantenere ordinato l’ambiente di lavoro fa guadagnare tempi impensabili
• mi è piaciuto lavorare tutti insieme “liberi di sperimentare” senza gerarchie e con
atteggiamento di umiltà e... speriamo sia solo l’inizio
• un occhio esterno aiuta a vedere cose che ci siamo abituati ad accettare
• è stata una settimana stimolante e sono positivamente sorpreso della partecipazione e
propositività della squadra
• abolire la frase “No! Non si può fare!” ed impegnare le energie per trovare soluzioni
• è stata una settimana positiva dal risultato inaspettato, anche considerando l’obiettivo
sfidante
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4. I sistemi e l’aspetto comunicativo
4. I sistemi e l’aspetto comunicativo
Il logo
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4. I sistemi e l’aspetto comunicativo
I cruscotti
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4. I sistemi e l’aspetto comunicativo
L’ufficializzazione dei risultati: mettiamoci la faccia
Presentazione alla Direzione
Alla conclusione di ciascuna Settimana Kaizen viene presentato
alla direzione il materiale prodotto, condividendo le analisi fatte,
le soluzioni adottate ed i benefici attesi
Le bacheche
Nelle bacheche dell’area industriale sono affisse informazioni
generali sul Progetto Lean e l’ultimo aggiornamento del piano di
implementazione. Vengono poi esposti i contenuti dell’ultima
Settimana Kaizen completata
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4. I sistemi e l’aspetto comunicativo
Sistemi di imputazione dati e monitoraggio
Si è scelto di organizzare un sistema «essenziale» di raccolta dati, organizzato per
livelli di dettaglio decrescenti in relazione alla tempestività di intervento degli
utilizzatori:
1.LIVELLO
> monitoraggio in tempo reale delle prestazioni
direttamente da chi la esegue
2.LIVELLO
> risoluzione giornaliera per gestione morning
meeting, analisi trend e piano d’azione a medio
termine
3.LIVELLO
> progressivo medio mensile per follow up settimanale e
management progetto
4.LIVELLO
> indicatori economici annuali per la misurazione dei
benefici
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4. I sistemi e l’aspetto comunicativo
Scelte organizzative
KPO
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5. Il processo di estensione
5. Il processo di estensione
Estensione a tutto stabilimento: % di completamento
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