La leggenda dei moschettieri nel Tennis Italiano

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La leggenda dei moschettieri nel Tennis Italiano
28-07-2016
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La leggenda dei 4 moschettieri del tennis
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Per sei anni, tra il 1927 e il 1933, il tennis francese è stato il migliore
del mondo. Quattro eccezionali campioni, Brugnon, Borotra, Cochet e
Lacoste, i cosiddetti Moschettieri, sbaragliarono tutti gli avversari.
Gilles Lambert ricostruisce in questo libro la loro straordinaria
avventura sportiva ... di CLAUDIO CALZA
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28/07/2016 Invia ad un amico Stampa articolo
NEWS
La leggenda dei 4 moschettieri del
tennis
Vinci rimonta e si aggiudica il derby azzurro
di Montréal
Federer rinuncia a Rio e cala il sipario sulla
sua stagione
Il Tennis Italiano di Agosto è disponibile
Stringiamci a coorte: Paolino eroe, Fogna
(U)mago
di Claudio Calza
In campo con la nuova Wilson di Federer
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Per raccontare questa storia fantastica basterebbero pochi dati. I protagonisti sono loro: Jacques
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Brugnon, Henri Cochet, Rene Lacoste, Jean Borotra, i “moschettieri”, che, tra il 1927 e il
1933, età dell’oro del tennis francese, vinsero per sei anni consecutivi la Lawn Tennis Challenge, poi
chiamata Coppa Davis dal nome del suo inventore, l’americano Dwight Davis.
Ma non è tutto, in quegli anni, i “moschettieri”, così battezzati da Paul Champ, membro del consiglio
della Federazione, vicepresidente del Racing Club de France e cronista di tennis di “Le Figaro”,
dominarono anche nei tornei internazionali individuali. In particolare, dal 1924 al 1929,
monopolizzarono il torneo di Wimbledon spartendosi così le vittorie:
Borotra lo vinse nel 1924 e 1926
Lacoste nel 1925 e 1928
Cochet nel 1927 e nel 1929.
In quei sei anni, l’unica finale che non vide protagonista uno di loro fu quella del 1926: la disputò infatti
l’americano Howard Kinsey.
Stefanini: "In famiglia si parla sempre
di tennis"
Eremin: "I grandi match mi esaltano"
Elias: "Ora sono un uomo maturo"
Golubev: "Amo l'Italia e in Davis mi esalto"
Napolitano: "Sto lavorando sulla testa"
Muguruza: "Voglio Parigi... e Nadal!"
Ecco, questi dati sarebbero sufficienti per illustrare le vicende di questi straordinari atleti, ma l’autore
del libro, Gilles Lambert, non si è accontentato di aride statistiche e ha dedicato alla loro favola 246
TECNICA
pagine, dove le sei vittorie, sono raccontate nei minimi particolari, inserite inoltre in un dettagliato ed
esauriente contesto storico.
Il tutto arricchito da aneddoti, particolari inediti e curiosi, storie piccole e grandi, dettagliati
resoconti di incontri speciali. Tra l’altro, per dovere di cronaca, l’autore non nasconde il fatto che, dopo
il primo trionfo del 1927, la squadra francese fu facilitata dal cosiddetto “Challenge Round” che
Dimitrov: un diritto alla “baby Federer”
consentiva alla squadra detentrice di affrontare, in un’unica finale secca, la nazione che sarebbe uscita
Verdasco e il suo speedy diritto
da un estenuante torneo a eliminazione diretta.
Murray, il grande equilibrio
Tsonga, un diritto con le bollicine
Poi venne il fatale 1933. René Lacoste, malato (aveva sofferto un primo attacco di tubercolosi
Rovescio alla... Gasquet
durante il servizio militare), divenne capitano non giocatore e il suo sostituto, il giovane André Merlin
Nadal e il suo uncino
non si rivelò all’altezza, cosicché la Coppa Davis prese la strada dell’Inghilterra. Molto spazio è dedicato
anche al confronto tra il tennis di allora e quello moderno. Confronto sintetizzato da uno scambio di
idee tra due campioni di diverse generazioni. Fred Perry, quando Jimmy Connors gli chiese: “Che cosa
avremmo fatto l’uno contro l’altro?”, gli rispose: “Non praticavamo lo stesso gioco…”. Nel libro fanno
capolino altri grandi campioni di quegli anni, in particolare Susanne Lenglen che tanta parte ebbe nella
formazione e nell’affermazione del quartetto. L’autore infatti parla di “una grande avventura che, senza
di lei, probabilmente sarebbe rimasta un sogno”.
In sostanza, nell’opera troviamo una minuziosa raccolta di testimonianze dei protagonisti stessi
e di altri personaggi di allora, ma anche una certosina ricerca su libri, raccolte di riviste, archivi di
grandi collezionisti (Gianni Clerici tra i primi). Una lunga sequenza di foto, anche inedite, dell’epoca
completa questo volume che non può mancare nella biblioteca degli appassionati dei cultori di tennis.
“Nessuno dei moschettieri – conclude Lambert – si è lasciato rinchiudere nella propria leggenda.
Sentendoli parlare degli eventi, dei tornei, delle vittorie e delle sconfitte che ci sono nei libri, già fissati
nella
Storia, si ha la sensazione che il tempo non esista. I moschettieri hanno vinto anche il loro match contro
gli anni”.
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Gilles Lambert: La leggenda dei
moschettieri del tennis
Edizioni Mare Verticale 2016 –
Euro 18
Titolo originale: La lègende des
Mosquetaires
Edizioni Presses de la Cité, Paris
Tutto su:
Borotra Brugnon Cochet Gilles Lambert La Leggenda Dei Moschettieri Del Tennis Lacoste
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