GIOCHI DI RUOLO? Sì, però rigorosamente dal vivo
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GIOCHI DI RUOLO? Sì, però rigorosamente dal vivo
Il giornale che esce solo quando ne ha voglia GIOCHI DI RUOLO? Sì, però rigorosamente dal vivo A volte ritornano: Prince of Persia Naruto, Shin and Punishment... Truzzi, Emo, punk, poser & co. La mappa degli stili giovanili Leo Messi, la favola della ‘pulce’ che ha spiccato il volo Mettiamoci ai fornelli! Ecco come riuscire a cavarsela Flying - Numero 2 EDITORIALE Chi sono questi giovani? Ma chi sono davvero questi giovani? Ce lo siamo chiesto. Senza riuscire a trovare una risposta che li comprendesse davvero tutti. Poi lo abbiamo chiesto a loro. Ai “nostri” ragazzi, alla squadra che compone la redazione di Flying. E loro ci hanno risposto. Ognuno a modo suo, col proprio linguaggio, con le proprie idee. A questa domanda così difficile volevamo dedicare l’editoriale (ma un po’ tutto questo secondo numero della nostra rivista che esce solo quando gli va, quando c’è qualcosa da dire per davvero). Pensavamo di fare un sunto di tutte le loro idee, i loro pensieri. Un editoriale democratico, insomma, cosa che non si usa poi tanto spesso. Alla fine ci siamo resi conto che abbracciare l’universo dei giovani d’oggi in un testo unico non aveva senso. Non era possibile: troppo limitante. E abbiamo deciso di far parlare loro, di far sentire le loro voci, singole, che si fondono in un unico coro. Un coro che non fa sconti (chi è più “spietato” di loro nell’autocritica di una generazione?) ma che certo non si ferma davanti ai pregiudizi che appiattiscono l’immagine che i “grandi” hanno di loro. Non c’è altro da aggiungere in proposito, leggete e capite. Una piccola parentesi infine per raccontarvi che il progetto editoriale di Flying si sta ampliando. E’ nato infatti il nostro blog, http://flyingonline.wordpress.com/ ennesimo frutto del lavoro portato avanti dal Laboratorio di Myriam di Rimini. Troverete il giornale dei nostri ragazzi sfogliabile on line e tanti altri contenuti, come sempre scelti e scritti da loro. Buona lettura! (Loris Pironi) Siamo tutti fenomeni? No grazie, non è certo così “Spesso nelle scuole ci sono dei ragazzi che si credono dei fenomeni. Vogliono far credere di essere migliori degli altri solo perché si vestono firmato e fanno scommesse da poco per sentirsi più grandi, poi quando si trovano con problemi non sanno come affrontarli. Anche le ragazze non si tirano indietro. Si credono più importanti delle altre per come si comportano con i ragazzi e credono che parlare male delle altre persone sia divertente. È il gruppo di persone che frequentano a far cambiare il carattere e il modo di essere di questi ragazzi. I giornali e la televisione parlano molto di questo fatto ma non sono molto d’accordo nel modo in cui ne parlano: vedono dei ragazzi che fanno i fenomeni e dicono che tutti i ragazzi sono così”. Giada Gessaroli (Giada Gessaroli) 2 Flying - Numero 2 I ragazzi di oggi? Sono diversamente intelligenti “Dicono che i ragazzi di oggi sono un branco di ignoranti. Beh, diciamo che sono diversamente intelligenti. C’è da considerare che hanno una cultura musicale estesa, se gli chiedi chi è Beethoven ti rispondono il cane del film ma in compenso conoscono tutte le hit del momento a memoria. Lo sforzo di colorare un disegno per arte è troppo ma truccarsi e struccarsi fino all’esaurimento nervoso per trovare “il proprio colore” va bene. È vero, i ragazzi di oggi non sono in grado di risolvere un equazione o di ripetere un paragrafo di storia e non solo non studiano le materie scolastiche, anche quando parlano, con gli amici o con gli adulti, non sono in grado di coniugare un congiuntivo o di sostenere un discorso concreto. Il problema è che con “i ragazzi di oggi” si intende tutti, ma non tutti sono in questa situazione di degrado. È sbagliato unire i ragazzi in unica categoria e marchiarli con l’appellativo di sciocchi o ignoranti. È vero, la maggior parte dei ragazzi sono così, ma ci sono anche persone intelligenti, che pensano al proprio futuro, che sanno che Manzoni di nome non fa Umberto e che riescono a costruire un periodo grammaticalmente corretto senza sbagliare tutti i congiuntivi”. (Greta Gasperoni) Milioni di anni di evoluzione sono stati vani? Noi ragazzi d’oggi siamo molti criticati per ciò che facciamo, per come ci vestiamo e per i nostri modi di fare. Sembra che siamo una generazione persa, ma sarà possibile che tutti questi milioni di anni di evoluzione siano stati vani? Forse una possibilità l’abbiamo anche noi. Infatti confrontandoci con il passato non sembra proprio che le vecchie generazioni, quelle che sono venute prima, siano molto diverse. Pensate a tutta la confusione degli anni Settanta e Ottanta; anni indimenticabili di sicuro. Già, ma perché erano indimenticabili? Perché i giovani di allora vivevano e hanno continuato a vivere in barba a ciò che la gente pensava di loro, si divertivano e seguivano i loro sogni, non vivevano di solo pane ma di speranze e desideri, di gioie ed emozioni e tutto il resto. Oggi queste cose sembrano essersi perse e forse ci siamo persi anche noi, ma questo non vuol dire che abbiamo smesso di sognare, ma che qualcuno cerca di impedirci di farlo. Bisogna ricordare ai ragazzi di oggi chi siamo, per capire che abbiamo una nostra volontà e che non devono decidere gli altri per noi. Ragazzi, non smettiamo di sognare, perché se lo facciamo siamo morti. Il mondo sta per bussare alla nostra porta: noi ragazzi siamo pronti? (Giacomo Pesaresi) 3 Flying - Numero 2 SOMMARIO In questo numero PAGINA_2-3_Editoriale (di tutta la redazione!) PAGINA_4_Sommario (voi siete qui) PAGINA_5_Rubriche: libri per tutti i lettori (di Giada Gessaroli, Greta Gasperoni, Giacomo Pesaresi) PAGINE_6-7_Rubriche: videogiochi. A volte ritornano (Naruto, Prince of Persia & co.) (di Giacomo Pesaresi) PAGINA_8_Invincibili? Per fortuna che c’è il teatro per imparare le lingue (di Greta Gasperoni) PAGINE_9-10-11_Truzzi vs Emo vs tutti gli altri... (di Greta Gasperoni, Giacomo Pesaresi) PAGINE_12-13_Giochi di ruolo: i cavalieri esistono e camminano tra noi (di Giacomo Pesaresi) PAGINE_14-15_Leo Messi, l’esempio di una “pulce” che ha spiccato il volo (di Greta Gasperoni) PAGINE_16-17-18_Cucina: perché ci mettiamo ai fornelli? Ecco come cavarsela (di Giada Gessaroli) PAGINA_19_ Fumetti: Picasso (di Gabriele Nanni) http://flyingonline.wordpress.com 4 In Redazione: Flying Greta Gasperoni Giada Gessaroli Giacomo Pesaresi Edito da: Giornalisti in erba / Laboratorio di Myriam. Coordinato da: Simona Bisacchi Lenic e Loris Pironi Flying - Numero 2 Libri per tutti i lettori IL RITRATTO DI DORIAN GREY DI OSCAR WILDE La propria anima in cambio della giovinezza eterna? con “il ritratto di Dorian Grey”, un classicone di Oscar Wilde, capirete che non ne vale la pena. I protagonisti sono, apparentemente, il giovane Dorian, bellissimo, ma umano, e quindi destinato a invecchiare, ed il suo ritratto, “condannato” a restare perfetto in ogni tratto ed eternamente giovane. Oppure no? Proviamo a considerare, invece, il romanzo da un altro punto di vista: si trovano altri due “protagonisti”, uno opposto all’altro. Sono le idee di Basil e Lord Wotton, amici del ragazzo, che con i loro ragionamenti complessi e le irregolari sfaccettature del loro carattere condizionano profondamente Dorian e sembrano quasi due voci nella sua testa e determinano cosa è giusto e cosa è sbagliato: è l’eterna lotta tra il bene e il male. (Greta Gasperoni) OBBLIGO O VERITA’ DI ANNIKA THOR Obbligo o verità tratta di un tema attuale: il bullismo femminile, ma anche di amicizie che si spezzano. Nora, una ragazza di 13 anni, torna a scuola dopo le vacanze estive ma trova una brutta sorpresa: la sua miglior amica, Sabina, ha fatto amicizia con Fanny una ragazza che si crede la più bella di tutta la scuola ed e molto vanitosa. Sabina fa finta che Nora non esista e non sta più con lei e la situazione prende una brutta piega, all’insegna del bullismo. Come finirà il libro? Le due ritorneranno amiche? Oppure le loro strade non si incroceranno più? Resta a voi scoprirlo. (Giada Gessaroli) GONE DI MICHAEL GRANT All’improvviso sono spariti tutti, nessun puf, nessuna esplosione, nulla. Sono semplicemente spariti tutti. Tranne i ragazzi. Dopo di questo evento improvviso, coloro che sono rimasti iniziano piano piano e con un po’ di smarrimento a riorganizzarsi, altri invece scoprono di avere dei poteri strani. Tutto questo dura finché altri ragazzi si uniscono al giro e convivere diventa difficile, ora che si sa che sono tutti chiusi in una cittadina piena di gente, che si può definire in ogni modo tranne che normale. Così inizia una guerra tra poteri, mutazioni e strani animali che non promettono nulla di buono... (Giacomo Pesaresi) RUBRICHE_LEGGIAMO 5 Flying - Numero 2 Videogames SHIN AND PUNISHMENT: SUCCESSORS OF THE SKY (WII) Quello di Shin and Punishment è un nome che, purtroppo, a molti non dirà granché. Ma per chi si ricorda la puntata precedente, saprà sicuramente che il vero errore sarebbe stato quello di dare un seguito a Sin and Punishment. La progressione è automatica, dal momento che si tratta di uno sparatutto su rotaie e quindi il movimento non viene gestito dal giocatore; le uniche concessioni sono legate a scarti laterali e salti, fondamentali per schivare i proiettili nemici. Si tratta di un gioco assolutamente action, che richiede di togliere tutte le energie dal cervello concentrandole sulla velocità dei riflessi e del grilletto. La maggiore fonte di difficoltà, o meglio di sfida, sta appunto nella necessità di controllare contemporaneamente sia il mirino sia il protagonista, cercando di evitare di essere colpiti e nel frattempo eliminando i nemici. GRAFICA: VOTO 10 SONORO: VOTO 9 TEMPO: VOTO 9 GLOBALE: VOTO 9 PRINCE OF PERSIA: LE SABBIE DIMENTICATE (WII) Piuttosto che gettare completamente la spugna e tornare alla formula della vecchia trilogia di Prince of Persia, i ragazzi di Ubisoft Quebec hanno raccolto le numerose critiche fatte dai giocatori al titolo del 2008, e sono ripartiti da lì, cercando di aggiustare il tiro e di creare un’esperienza capace di soddisfare una fascia di pubblico più variegata. Il risultato è un prodotto molto interessante, che sotto vari aspetti sembra un mix ben riuscito fra Prince of Persia: Le Sabbie del Tempo e l’episodio in cel shading di un paio d’anni fa. A differenza di quanto è accaduto con la versione PS3 e Xbox 360, infatti, nell’incarnazione Wii di Le Sabbie Dimenticate si respira a pieni polmoni l’atmosfera di una fiaba de Le Mille e Una Notte. Questo capitolo merita di essere giocato soprattutto se siete degli appassionati e se la scorsa trilogia non vi ha soddisfatto a pieno. GRAFICA: VOTO 9 SONORO: VOTO 8 TEMPO: VOTO 9 GLOBALE: VOTO 8 di Giacomo Pesaresi 6 Flying - Numero 2 Videogames WARIOWARE DO IT YOURSELF (DS) Basta dare un’occhiata alla realizzazione del manuale cartaceo per rendersi conto della cura con cui Nintendo ha creato questo gioco/tool. WarioWare: Do it Yourself richiede una buona dose di tenacia, di talento, e tanto tempo libero. Sebbene sia possibile giocare ad una novantina di minigames (e tutti quelli che saranno in download), è chiaro dal modo con cui viene presentato che DIY non è fatto per giocare, ma anche per giocare. La parte più importante è quella delle creazione e della condivisione, e della soddisfazione che si può provare vedendoli distribuiti. Ci sentiamo di scoraggiare quindi chi cerca il classico gioco di Wario, e di spronare invece quanti hanno voglia di cimentarsi in questa esperienza, tutta da verificare a lungo termine. Se la comunità lo premierà, le prospettive sono illimitate. GRAFICA: VOTO 8 SONORO: VOTO 8 TEMPO: VOTO 9 GLOBALE: VOTO 8 NARUTO SHIPPUDEN: CLASH OF NINJA REVOLUTION 3 (WII) Sempre pronto a prendere parte ad una zuffa, Naruto ha già lasciato la sua impronta su Wii con i primi due titoli della serie Clash of Ninja Revolution. Il ninja più accanito di tutti i tempi torna, con tanta azione, in Naruto Shippuden: Clash of Ninja Revolution 3. Con più di 30 personaggi dell’universo di Naruto Shippuden fra cui scegliere, una serie di arene in 3D nelle quali combattere e tantissime modalità di gioco tutte da scoprire, Naruto Shippuden: Clash of Ninja Revolution 3 porta l’azione frenetica di questa serie di combattimento ad un livello completamente nuovo e, per la prima volta, ti offre la possibilità di lottare sia online che offline. Nonostante tutto questo gioco non è adatto molto a coloro che snobbano i picchiaduro, ma tutti coloro a cui piace menare le mani (virtualmente) e specialmente chi apprezza la saga del giovane ninja sarà felice di giocare a questo titolo. GRAFICA: VOTO 8 SONORO: VOTO 8 TEMPO: VOTO 7 GLOBALE: VOTO 7½ RUBRICHE_VIDEOGAMES 7 Invincibili? Flying - Numero 2 di Greta Gasperoni 8 Uffa, questa storia e le linge straniere... Per fortuna ecco in soccorso il progetto europeo Teatro Rosaspina di Montescudo, entroterra riminese, una fresca serata dei primi di giugno. Un gruppo di ragazzi si sta preparando ad indossare i panni dei grandi della storia del Cinquecento. Intanto una folla chiassosa invade i palchi, sono i genitori dei provetti attori, tutti emozionati, interventi per assistere a “22 Luglio 1588”, spettacolo che gli studenti della 3B della scuola media Dante Alighieri di Rimini hanno portato in scena al teatro di Montescudo. Una data storica, quella della disfatta dell’Invincibile Armata nel Canale della Manica, quando i 12 mila uomini di Filippo di Spagna sono fermati nella loro avanzata da soli 3 mila dell’esercito inglese. È la data in cui l’Inghilterra subentrò alla Spagna nel dominio dei mari. Lo spettacolo, ideato e organizzato dalle insegnanti Viviana Scandola e Donatella Sarti, rispettivamente di lingua e letteratura spagnola e lingua e letteratura inglese, nell’ambito del progetto europeo di intercultura 2009-2010, ha voluto narrare e rappresentare la storia della guerra fra Spagna e Inghilterra. Un modo diverso di conoscere il passato e soprattutto di imparare le lingue. I ragazzi, infatti, in costume d’epoca, hanno recitato per oltre un’ora nelle lingue originali, inglese e spagnolo. Gioielli, spade, mantelli, stivali, cinture, corone, e poi ancora: musiche suonate dal vivo da quattro musicisti della 3C e qualche brano celebre per sottolineare i momenti di maggior pathos. Da ‘Vissi d’arte’ cantata in playback ma con struggente interpretazione, da una Maria Tudor disperata per il proprio destino, ai ‘Carmina Burana’ del conflitto finale in cui i due sovrani, uno vestito di nero, Filippo, ed uno di Bianco, Elisabeth, dominano la scena della battaglia fino alla sconfitta del primo e del trionfo della seconda. La storia del conflitto fra Filippo II di Spagna e Queen Elisabeth ha impegnato le insegnanti e gli alunni in settimane di prove con l’incoraggiamento e la soddisfazione della preside Enrica Morolli e degli altri insegnanti del consiglio di classe. Si conclude in questo modo un ciclo di studi che, per la 3B era iniziato in modo un po’ turbolento e che, grazie a insegnanti saggi si è trasformato in un’esperienza indimenticabile. Flying - Numero 2 Dagli egizi, al medioevo, ad oggi, la società non è cambiata poi molto. Forse siamo peggiorati. Gli egizi scrivevano sui papiri, i medievali sulle pergamene, i ragazzi di oggi sui muri (sul quaderno di scuola mai). Sì, diciamolo, siamo decisamente peggiorati. Come allora, nella gerarchia egizia, ma anche in quella medievale, ancora oggi ognuno ha una certa “importanza” all’interno del suo gruppo. Ma quali sono questi gruppi? Beh, in Italia ne abbiamo di diversi, i più conosciuti sono i truzzi, gli emo, i punk, i metallari… ognuno di loro ha una “filosofia”, un “obiettivo”. Vediamo quale. TRUZZI Fanno parte della categoria dei Truzzi tutti quei ragazzi che amano apparire, stare al centro dell’attenzione, attirare gli sguardi. Il loro obiettivo è di non passare inosservati. Sono caratterizzati dal loro look, stravagante, molto colorato, spesso esagerato e solitamente costoso e dalla musica che ascoltano, molto ritmata, ripetitiva, molto “tunz tunz para para tunz, tunz…” Non si capisce perché qualcuno decida di diventare un Truzzo, forse solo perché si sente in qualche modo “invisibile” e crede che con una felpa rosa fosforescente e con un paio di jeans giallo evidenziatore, verrà considerato di più. Il problema è che spesso ha ragione e i vestiti che indossa determinano il suo grado di popolarità. (SEGUE A PAG 10) Truzzi vs Emo vs tutti Si parla delle differenze tra i vari gruppi Ecco un’utile mappa per riconoscerli di Greta Gasperoni & Giacomo Pesaresi 9 Flying - Numero 2 Gli emo sono pessimisti e molto sensibili, pure troppo a volte I nerd dominano i computer, i punk sono sulla cresta... dell’onda EMO NERD PUNK Il termine “Emo” sta per emozioni e del gruppo fanno parte ragazzi molto sensibili che spesso sono afflitti da problemi più grandi di loro. In pochi si dichiarano Emo perché si sentono davvero diversi o perché credono davvero che la vita sia triste, la maggioranza sono per lo più ragazzi insicuri e incompresi che si rifugiano dietro un ciuffo e vestiti neri per non apparire troppo. Il loro obiettivo è di isolarsi dal mondo, di guardare la vita dall’esterno, come se fosse un film del quale non sono gli attori. Vogliono rimanere spesso soli per avere la possibilità di pensare, di capire sé stessi, di riflettere in silenzio. I nerd sono quei ragazzi che come prima preoccupazione non hanno i vestiti, la musica o altro, loro si interessano semplicemente al mondo informatico dove si sanno muovere benissimo data la loro capacita di creare programmi e aggirare le classiche lentezze della rete; ma i nerd sono anche coloro che sono appassionati di giochi di ruolo (D&D per esempio) e serie di culto anche di anni passati (Star Wars, Star Trek, Il signore degli anelli...). Ormai stanno imparando a relazionarsi con gli altri. Anche se in parte è vero che molto spesso possono sembrare strani soprattutto quando fa più caldo data la loro tendenza a chiudersi in casa piuttosto che uscire. I punk nascono verso la fine degli anni Settanta e sono quel gruppo che forse è rimasto più immutato malgrado il passare del tempo. Il loro carattere e le loro abitudini alimentari si combinano difficilmente con quelle di altri individui; sono caratterizzati dal fatto di avere molti piercing e di vestirsi con molte borchie (un look simile al metallaro). Inoltre hanno una vistosa cresta che curano molto. Questo gruppo è quello che si può dichiarare trasgressivo per il proprio comportamento e le loro abitudini che quasi mai non combaciano con quelli di molte altre persone che non siano loro simili. 10 Flying - Numero 2 I metallari si riconoscono per la musica Ma anche per i piercing... METALLARI I metallari ci sono da diversi anni e continueranno a esserci. Una delle loro caratteristiche principali è legata alla musica che ascoltano, ovviamente musica metal. Di solito si vestono di nero (anche se ci possono essere delle eccezioni), molto spesso hanno orecchini e piercing; per il loro aspetto molte volte dalla massa sono visti come persone “malate” o comunque non come delle brave persone. In realtà l’errore è quello di fermarsi all’apparenza: molto spesso si rivelano essere gentili al di là del proprio aspetto. È proprio quest’ultimo a giocare a loro sfavore: per molte persone risulta essere “aggressivo” e trasgressivo. I poser? Sono malvisti da tutti Vorrebbero essere ma non sono. POSER Il poser non è. Vorrebbe essere. Queste frasi potrebbero riassumere già di per sé cosa è un poser. Molti gruppi vedono male il poser perché considera la cultura di quel gruppo come una moda, è proprio per questo atteggiamento che viene spesso disprezzato e alcune volte viene considerato quasi una minaccia per la serietà del gruppo. Un poser tenta di aderire ad un certo gruppo ascoltando musica, vestendosi e altro ancora caratterizzi quelle persone. Solo che il poser fa questo in maniera maniacale e spesso assurda. E soprattutto non condivide in profondità lo spirito di quel gruppo. In conclusione... Aveva ragione Pirandello, qui tutti indossiamo una maschera, recitiamo la nostra parte in questo film lunghissimo e finiamo col dimenticarci chi siamo veramente, continuando a fingere alla fine anche con noi stessi. 11 Eroi e magie Flying - Numero 2 di Giacomo Pesaresi 12 I cavalieri esistono. E camminano tra noi E’ il bello dei giochi di ruolo dal vivo Tanto tempo fa in un regno lontano, permeato di magia, abitato da eroi e governato da terribili sovrani nacque un uomo, unica salvezza di quel mondo corrotto...” questa potrebbe essere l’inizio di un racconto di Tolkien. Oppure potrebbe essere l’inizio della storia di un personaggio dei GRV, i giochi di ruolo dal vivo. I GRV sono dei giochi organizzati da associazioni non a scopo di lucro in cui almeno una volta al mese più di un centinaio di persone si riuniscono per dar vita ad un intero mondo fantasy in piena regola, con tanto di elfi, nani, orchi, maghi e tutto all’insegna del divertimento. Ogni giocatore possiede un personaggio (PG) con una propria storia e delle proprie abilità in base al numero di associazioni a cui è iscritto e quindi con un diverso tipo di regolamento e di ambientazione. Queste realtà infatti sono tutte regolate da un regolamento che spiega come si combatte (i danni effettuati e quelli ricevuti), quali abilita si possono usare (come potersi nascondere, lanciare magie, fabbricare armi...) e tutto ciò che è ammesso fare nel gioco. Il regolamento è sempre strettamente legato all’Ambientazione cioè alla storia di tutto quello che è successo, ai vari regni presenti, alle religioni e a tutto quanto serve per creare un mondo a parte. Per giocare bisogna armarsi fantasia e di tanta voglia di fare dato che andando a giocare si dovrà: scrivere una storia(del proprio PG, non di voi stessi) dal momento in cui si nasce fino al momento in cui iniziate a giocare, fabbricarsi un costume che non presenti alcun tipo di materiale moderno (cerniere, jeans...) e sopratutto il più bello possibile e per ultima cosa anche se non per importanza si dovrà essere il più onesti possibili quando si gioca. Infatti questo tipo di attività a differenza di molti altri giochi è basato sulla onestà dei propri partecipanti dato che essendo in tanti a giocare nessuno si potrà ricordare quanta vita avete o quanto male fate con un’arma, quindi onestà! Naturalmente per far sì che tutti rispettino Flying - Numero 2 Ogni giocatore è un personaggio Che si crea spade e costumi da solo le regole, chi saprà giocare molto bene, chi avrà un bellissimo costume e chissà cos’altro riceverà dei bonus che permetteranno di diventare più forte in fretta, mentre chi barerà facendo cose che sarebbero impossibili da fare nel contesto del gioco (ad esempio vedere qualcuno invisibile, uccidere la gente con delle abilità inventate...) verrà penalizzato da un malus quindi potrebbe retrocedere e diminuire le sue abilità. Tutto questo non sarebbe possibile senza il duro lavoro dell’associazione e dei Game Master (GM), questi ultimi infatti possono essere considerati dei veri e propri arbitri che non solo devono assicurarsi che le regole siano rispettate ma devono anche portare avanti la trama del gioco dato che la storia la narrano in diretta loro. Trovare associazioni che svolgano questa attività nel borgo storico più vicino non è sempre facile ma se ci riuscite e avete tanta voglia di giocare con tanti altri ragazzi come voi i GRV sono quello che fanno per voi. L’abbigliamento è fondamentale per entrare nei personaggi Una parte fondamentale di questo tipo di gioco è sicuramente l’abbigliamento e l’equipaggiamento infatti essi vengono creati da ogni giocatore (anche se alle volte è possibile noleggiare armi). Mentre per l’abbigliamento bisogna cercare di avere fantasia e senso estetico, oltre che qualche abilità nel cucire se non si vuole andare a cercare un vestito per mercatini, per le armi bisogna sempre realizzarsele con giudizio, visto che non dovranno fare male. Quindi i materiali più usati di solito sono la gommapiuma o il kerimat (il materiale di cui sono fatti i materassini di yoga) ricoperti di scotch appropriato al colore e tutto attaccato con del nastro biadesivo. Esiste anche un’altra possibilità, che però sconsigliamo vivamente a chi è alle… prime armi cioè farsi fare i propri armamenti in lattice. Purtroppo infatti il costo di queste armi oscilla dai 50 alla centinaia di euro, anche se questo tipo di armi sono paragonabili per bellezza a una autentica arma. Quindi cosa aspettate? Se avete intenzione di giocare di ruolo dal vivo rimboccatevi le mani e preparatevi per la prossima giornata di battaglie e magie. (Giacomo Pesaresi) 13 Favola Messi Flying - Numero 2 di Greta Gasperoni 14 Il volo della “pulce”: più forte dei problemi Maradona stesso lo considera suo erede In molti hanno raccontato la storia di questo campione, ma ancora non tutti la conoscono. È molto bella, un po’ triste, davvero commuovente. E si conclude con un lieto fine. Lionel Messi - “la pulce”, come è stato soprannominato – non è solo un grande giocatore. Oltre ad un evidente talento, ha la determinazione ed il coraggio che non tutti riescono a trovare. Vogliamo raccontare la sua leggenda perché deve essere d’esempio, anche per tutti quei ragazzi che hanno qualche problema fisico. Perché deve dimostrare che niente è irraggiungibile, e anche se la vita è difficile e piena di ostacoli e pericoli, bisogna stringere i denti, andare avanti e dimostrare a se stessi di potercela fare. Non bisognerebbe porsi mai dei limiti, e se la sfortuna te li crea, vanno eliminati con determinazione. Come ha fatto Leo. La grande storia di Messi inizia nel giugno 1987 a Santa Fè. La vita non è stata generosa con lui, la sua famiglia ha passato una difficile situazione economica, come a quei tempi tante famiglie in Argentina, e il futuro non sembrava molto roseo. Leo ha avuto poi un altro grave problema: il ritardo nello sviluppo osseo dovuto al basso numero di ormoni presenti nel suo organismo.Il suo talento era cristallino agli occhi degli appassionati che lo seguivano nel campetto di Rosario (il quartiere dove viveva) e le squadre giovanili lo vollero con loro nonostante la statura. Il problema dello sviluppo osseo però si manifestò maggiormente verso i 12 anni e questo gli impedì il passaggio alla squadra del blasonato club “River Plate”.L’unica speranza per il bambino era quella di iniziare una cura che era davvero costosissima, si parla di 500 euro a puntura, soldi che la famiglia non poteva assolutamente permettersi. Il padre però credeva fortemente nel talento del figlio e chiese dei finanziamenti alle squadre del paese, anche loro non in grado di aiutarlo. A questo punto della storia accade il miracolo, Messi ottiene un provino con il famoso osservatore del Barcellona, Rexach, che prima di vederlo è molto scettico. “Se è troppo piccolo (di statura), non ha speranza, anche se è forte”, pensa. E invece lui stesso, poco dopo, dice: “Ci vollero cinque Flying - Numero 2 “E’ troppo piccolo per giocare a calcio” Ma lui non molla e diventa campione minuti per capire che era un predestinato. In un attimo fu evidente quanto quel ragazzo fosse speciale. È evidente che Messi ha nei piedi un talento unico, qualcosa che va oltre il calcio stesso: a guardarlo giocare è come se si sentisse una musica, come se in un mosaico scollato ogni tassello tornasse al suo posto.” Immediatamente gli fece un contratto (la leggenda dice che scrive sul tovagliolino di carta di un bar) dove assicura il ragazzo al Barca e promette di pagargli le cure. Lionel e la sua famiglia si trasferiscono a Barcellona e iniziano le cure che si dimostrano efficaci. All’insaputa dei medici e degli allenatori Lionel soffre molto per le medicine, però è consapevole che quelle punture gli servono per crescere e sa di essere in una situazione precaria, se avessero bloccato le cure sarebbe dovuto tornare in Argentina con la usa famiglia. Così sopporta in silenzio e il suo fisico comincia a formarsi. Al giorno d’oggi Messi è davvero un fenomeno, 169 centimetri per 67 chilogrammi, seconda punta, mancino, gioca solitamente come ala destra. Sembra che i suoi punti forti siano l’accelerazione e il controllo della palla, ed è Maradona stesso a definirlo “suo erede”.All’inizio del mese di dicembre del 2009 gli viene assegnato il Pallone d’Oro. “È vero, bisogna calcolare che le probabilità che Messi esca sconfitto da un impatto corpo a corpo sono elevate, come elevato è il rischio che venga totalmente travolto dai difensori” dichiara Manuel Estiarte, “ma questo può accadere solo a una condizione... devono riuscire a raggiungerlo”. Guardare Messi quando gioca è come guardare una coreografia di danza: passaggi, tiri, scatti, finte, movimenti, contrasti… sembra che tutto segua uno schema preciso, come se fosse stato provato mille volte, invece è tutto improvvisato, la palla, come ha detto Maradona, sembra che gli sia incollata ai piedi. Sembra impossibile che Messi batta giocatori mezzo metro più alti e più larghi di lui. Eppure è proprio così. 15 Flying - Numero 2 Ai fornelli! Perché dobbiamo metterci a cucinare? Per piacere, per una ricompensa, per il gusto di Giada Gessaroli 16 Perché i ragazzi di oggi dovrebbero cucinare oppure mettere le mani sugli elettrodomestici? Forse per avere qualcosa in cambio dai genitori, ad esempio una paghetta. Oppure lo fanno per passione. Ma credo che siano in pochi a cucinare per puro “piacere” (una parola grossa ai giorni nostri). Personalmente amo cucinare non soltanto per passatempo, ma anche per sperimentare piatti nuovi. Non è facile cucinare e non sempre riesce quello che si vuole fare. Per preparare una cenetta davvero indimenticabile bisogna seguire vari passaggi. Innanzitutto è importante avere in mente quello che si vuole preparare. La sequenza di portate più “classica” è la seguente: bisogna partire dall’antipasto, poi passare al primo piatto, al secondo (mi raccomando il contorno!) e per ultimo il dolce. Questa organizzazione serve per lavorare bene. Ma prima bisogna fare la spesa! Innanzitutto bisogna comprare cibi sani, prodotti di qualità (anche se qualche volta ci sta di Flying - Numero 2 Si parte dalla spesa Ma attenti a non riempire il carrello di dolci e cioccolata! Pasta con melanzane e ricotta salata prendere dolci, caramelle e cioccolata). E soprattutto bisogna seguire dei validi criteri. Per esempio può essere comodo fare la lista della spesa con tutti gli ingredienti che ti servono per cucinare quello che hai scelto. Inoltre, quando si va al supermercato è meglio andare diretti al reparto che ci interessa, prendere subito quello che ci serve dallo scaffale, senza fare avanti e indietro, altrimenti si perde troppo tempo, ci si distrae e si finisce per comprare un sacco di cose che non erano previste. Un altro consiglio importante: prima di mettere il prodotto nel carrello della spesa bisogna sempre controllare la data di scadenza (ebbene sì, può succedere che qualcosa sia già scaduto!), guardare bene dietro la confezione quali sono gli ingredienti e da dove provengono. (SEGUE A PAG 10) Dosi per 2 persone (affamate) 200 grammi di pasta 1 scatola di polpa di pomodoro 1 cipolla piccola 2 melanzane 1 cucchiaio di olio d’oliva 2 cucchiai di ricotta salata grattugiata (o, in mancanza, di parmigiano) basilico sale Una pasta estiva gustosa e semplice da preparare. Si trita fine la cipolla, si soffrigge lentamente nell’olio extravergine d’oliva, quando è ben rosolata si aggiungono le melanzane che avevamo già tagliato a dadini piccoli (se basta il tempo, è meglio lasciarli scolare in un piatto inclinato). Si rosolano anche le melanzane per qualche minuto, si aggiunge la polpa di pomodoro, si sala e si cuoce a fuoco basso per una ventina di minuti. Nel frattempo (in un’altra pentola!) si fa bollire abbondante acqua salata e si getta la pasta, noi consigliamo i rigatoni. Quindi si scola, si unisce il sugo, si spolvera con abbondante formaggio. Il piatto è pronto, il figurone assicurato! 17 Flying - Numero 2 Primo, secondo, contorno e poi il dolce Le ricette? Si trovano anche su internet Per orientarsi su cibi più genuini ci si può rivolgere ai negozi che vendono biologico, si trovano in tutte le città, vendono cose molto sane anche se costano di più rispetto al supermercato normale. Una volta comprati tutti gli ingredienti si può iniziare a cucinare, seguendo i passaggi sui giornali di ricette (ce ne sono moltissimi) libri o internet. Per chi ama particolarmente i dolci ci sono riviste settimanali o mensili dedicate solo ai dessert (io le compro sempre!). Non bisogna però fidarsi troppo dei giornali soprattutto quando si tratta di cibi tipici, perché può capitare che diano ricette sbagliate. Meglio quindi controllare anche su internet, dove si trovano tanti siti specializzati interessanti. Questi sono alcune indicazioni per chi vuole avvicinarsi alla cucina per la prima volta. La mia missione di “brava cuoca” finisce qui, ma qualche ricetta facile facile, per iniziare, le trovate qui a fianco al testo. Buon appetito e buon divertimento! 18 Palline di nutella e cocco 300 grammi di biscotti secchi (preferibilmente tipo oro saiwa) 100 grammi di nutella 100 grammi di burro 50 grammi di farina di cocco Latte (quanto basta) Si tritano finemente i biscotti con un robot da cucina, si unisce il burro ammorbidito (basta tirare fuori in anticipo dal frigo la parte che ci serve), la nutella (va bene anche un’altra cioccolata spalmabile) e il cocco grattugiato (si trova già così confezionato al supermercato). Si lavora il composto con le mani, se è ancora troppo duro si ammorbidisce con un poco di latte. Si mette in frigorifero, da dove si tira fuori dopo circa un’ora. Si formano tante palline che dovrete rotolare nuovamente nel cocco fino a coprirle completamente, quindi si rimettono in frigo per farle indurire. Più facile di così… Picasso_di Gabriele Nanni Flying - Numero 2 FUMETTI 19 http://flyingonline.wordpress.com LABORATORIO DI MYRIAM Flying è on line! IL NUOVO BLOG Per info: tel. 0541.24138 Rimini - Vicolo Gioia, 8 [email protected] www.simonalenic.it