GIOCHI DI RUOLO? Sì, però rigorosamente dal vivo

Transcript

GIOCHI DI RUOLO? Sì, però rigorosamente dal vivo
Il
giornale
che esce
solo quando
ne ha voglia
GIOCHI
DI RUOLO?
Sì, però
rigorosamente
dal vivo
A volte ritornano: Prince of Persia
Naruto, Shin and Punishment...
Truzzi, Emo, punk, poser & co.
La mappa degli stili giovanili
Leo Messi, la favola della ‘pulce’
che ha spiccato il volo
Mettiamoci ai fornelli!
Ecco come riuscire a cavarsela
Flying - Numero 2
EDITORIALE
Chi sono questi giovani?
Ma chi sono davvero questi giovani? Ce lo siamo chiesto. Senza riuscire a trovare una risposta
che li comprendesse davvero tutti. Poi lo abbiamo chiesto a loro. Ai “nostri” ragazzi,
alla squadra che compone la redazione di Flying. E loro ci hanno risposto.
Ognuno a modo suo, col proprio linguaggio, con le proprie idee.
A questa domanda così difficile volevamo dedicare l’editoriale (ma un po’ tutto questo
secondo numero della nostra rivista che esce solo quando gli va, quando c’è qualcosa da dire per davvero).
Pensavamo di fare un sunto di tutte le loro idee, i loro pensieri.
Un editoriale democratico, insomma, cosa che non si usa poi tanto spesso.
Alla fine ci siamo resi conto che abbracciare l’universo dei giovani d’oggi in un testo unico non aveva senso.
Non era possibile: troppo limitante.
E abbiamo deciso di far parlare loro, di far sentire le loro voci, singole, che si fondono in un unico coro.
Un coro che non fa sconti (chi è più “spietato” di loro nell’autocritica di una generazione?) ma che certo
non si ferma davanti ai pregiudizi che appiattiscono l’immagine che i “grandi” hanno di loro.
Non c’è altro da aggiungere in proposito, leggete e capite.
Una piccola parentesi infine per raccontarvi che il progetto editoriale di Flying si sta ampliando.
E’ nato infatti il nostro blog, http://flyingonline.wordpress.com/ ennesimo frutto del lavoro portato avanti
dal Laboratorio di Myriam di Rimini. Troverete il giornale dei nostri ragazzi sfogliabile on line e tanti altri
contenuti, come sempre scelti e scritti da loro. Buona lettura!
(Loris Pironi)
Siamo tutti fenomeni? No grazie, non è certo così
“Spesso nelle scuole ci sono dei ragazzi
che si credono dei fenomeni. Vogliono far
credere di essere migliori degli altri solo
perché si vestono firmato e fanno scommesse da poco per sentirsi più grandi, poi
quando si trovano con problemi non sanno
come affrontarli.
Anche le ragazze non si tirano indietro. Si
credono più importanti delle altre per come
si comportano con i ragazzi e credono che
parlare male delle altre persone sia divertente. È il gruppo di persone che frequentano a far cambiare il carattere e il modo di essere di questi ragazzi.
I giornali e la televisione parlano molto di questo fatto ma non sono molto d’accordo nel modo in cui ne
parlano: vedono dei ragazzi che fanno i fenomeni e dicono che tutti i ragazzi sono così”. Giada Gessaroli
(Giada Gessaroli)
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Flying - Numero 2
I ragazzi di oggi? Sono diversamente intelligenti
“Dicono che i ragazzi di oggi sono un branco di ignoranti. Beh, diciamo che sono diversamente intelligenti.
C’è da considerare che hanno una cultura musicale estesa, se gli chiedi chi è Beethoven ti rispondono il cane
del film ma in compenso conoscono tutte le hit del momento a memoria. Lo sforzo di colorare un disegno per
arte è troppo ma truccarsi e struccarsi fino all’esaurimento nervoso per trovare “il proprio colore” va bene.
È vero, i ragazzi di oggi non sono in grado di risolvere un equazione o di ripetere un paragrafo di storia e non
solo non studiano le materie scolastiche, anche quando parlano, con gli amici o con gli adulti, non sono in
grado di coniugare un congiuntivo o di sostenere un discorso concreto. Il problema è che con “i ragazzi di
oggi” si intende tutti, ma non tutti sono in questa situazione di degrado.
È sbagliato unire i ragazzi in unica categoria e marchiarli con l’appellativo di sciocchi o ignoranti. È vero, la
maggior parte dei ragazzi sono così, ma ci sono anche persone intelligenti, che pensano al proprio futuro,
che sanno che Manzoni di nome non fa Umberto e che riescono a costruire un periodo grammaticalmente
corretto senza sbagliare tutti i congiuntivi”.
(Greta Gasperoni)
Milioni di anni di evoluzione sono stati vani?
Noi ragazzi d’oggi siamo molti criticati per ciò che facciamo, per come ci vestiamo e
per i nostri modi di fare. Sembra che siamo una generazione persa, ma sarà possibile
che tutti questi milioni di anni di evoluzione siano stati vani? Forse una possibilità
l’abbiamo anche noi. Infatti confrontandoci con il passato non sembra proprio che
le vecchie generazioni, quelle che sono venute prima, siano molto diverse. Pensate
a tutta la confusione degli anni Settanta e Ottanta; anni indimenticabili di sicuro.
Già, ma perché erano indimenticabili? Perché i giovani di allora vivevano e hanno
continuato a vivere in barba a ciò che la gente pensava di loro, si divertivano e seguivano i loro sogni, non vivevano di solo pane ma di speranze e desideri, di gioie ed
emozioni e tutto il resto.
Oggi queste cose sembrano essersi perse e forse ci siamo persi anche noi, ma questo
non vuol dire che abbiamo smesso di sognare, ma che qualcuno cerca di impedirci
di farlo. Bisogna ricordare ai ragazzi di oggi chi siamo, per capire che abbiamo una
nostra volontà e che non devono decidere gli altri per noi.
Ragazzi, non smettiamo di sognare, perché se lo facciamo siamo morti.
Il mondo sta per bussare alla nostra porta: noi ragazzi siamo pronti?
(Giacomo Pesaresi)
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Flying - Numero 2
SOMMARIO
In questo numero
PAGINA_2-3_Editoriale
(di tutta la redazione!)
PAGINA_4_Sommario
(voi siete qui)
PAGINA_5_Rubriche: libri per tutti i lettori
(di Giada Gessaroli, Greta Gasperoni, Giacomo Pesaresi)
PAGINE_6-7_Rubriche: videogiochi. A volte ritornano (Naruto, Prince of Persia & co.)
(di Giacomo Pesaresi)
PAGINA_8_Invincibili? Per fortuna che c’è il teatro per imparare le lingue
(di Greta Gasperoni)
PAGINE_9-10-11_Truzzi vs Emo vs tutti gli altri...
(di Greta Gasperoni, Giacomo Pesaresi)
PAGINE_12-13_Giochi di ruolo: i cavalieri esistono e camminano tra noi
(di Giacomo Pesaresi)
PAGINE_14-15_Leo Messi, l’esempio di una “pulce” che ha spiccato il volo
(di Greta Gasperoni)
PAGINE_16-17-18_Cucina: perché ci mettiamo ai fornelli? Ecco come cavarsela
(di Giada Gessaroli)
PAGINA_19_ Fumetti: Picasso
(di Gabriele Nanni)
http://flyingonline.wordpress.com
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In Redazione:
Flying
Greta Gasperoni
Giada Gessaroli
Giacomo Pesaresi
Edito da: Giornalisti in erba /
Laboratorio di Myriam. Coordinato da:
Simona Bisacchi Lenic e Loris Pironi
Flying - Numero 2
Libri per tutti i lettori
IL RITRATTO DI DORIAN GREY DI OSCAR WILDE
La propria anima in cambio della giovinezza eterna? con “il ritratto di Dorian Grey”,
un classicone di Oscar Wilde, capirete che non ne vale la pena. I protagonisti
sono, apparentemente, il giovane Dorian, bellissimo, ma umano, e quindi destinato
a invecchiare, ed il suo ritratto, “condannato” a restare perfetto in ogni tratto ed
eternamente giovane. Oppure no? Proviamo a considerare, invece, il romanzo da
un altro punto di vista: si trovano altri due “protagonisti”, uno opposto all’altro.
Sono le idee di Basil e Lord Wotton, amici del ragazzo, che con i loro ragionamenti
complessi e le irregolari sfaccettature del loro carattere condizionano
profondamente Dorian e sembrano quasi due voci nella sua testa e determinano
cosa è giusto e cosa è sbagliato: è l’eterna lotta tra il bene e il male.
(Greta Gasperoni)
OBBLIGO O VERITA’ DI ANNIKA THOR
Obbligo o verità tratta di un tema attuale: il bullismo femminile, ma anche di amicizie che si spezzano.
Nora, una ragazza di 13 anni, torna a scuola dopo le vacanze estive ma trova una
brutta sorpresa: la sua miglior amica, Sabina, ha fatto amicizia con Fanny una ragazza che si crede la più bella di tutta la scuola ed e molto vanitosa. Sabina fa finta
che Nora non esista e non sta più con lei e la situazione prende una brutta piega,
all’insegna del bullismo. Come finirà il libro? Le due ritorneranno amiche? Oppure
le loro strade non si incroceranno più? Resta a voi scoprirlo.
(Giada Gessaroli)
GONE DI MICHAEL GRANT
All’improvviso sono spariti tutti, nessun puf, nessuna esplosione, nulla.
Sono semplicemente spariti tutti. Tranne i ragazzi. Dopo di questo evento
improvviso, coloro che sono rimasti iniziano piano piano e con un po’ di
smarrimento a riorganizzarsi, altri invece scoprono di avere dei poteri strani.
Tutto questo dura finché altri ragazzi si uniscono al giro e convivere diventa
difficile, ora che si sa che sono tutti chiusi in una cittadina piena di gente,
che si può definire in ogni modo tranne che normale. Così inizia una guerra
tra poteri, mutazioni e strani animali che non promettono nulla di buono...
(Giacomo Pesaresi)
RUBRICHE_LEGGIAMO
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Flying - Numero 2
Videogames
SHIN AND PUNISHMENT:
SUCCESSORS OF THE SKY (WII)
Quello di Shin and Punishment è un nome che, purtroppo, a molti non dirà granché. Ma per chi si ricorda la puntata precedente, saprà sicuramente che il vero
errore sarebbe stato quello di dare un seguito a Sin and Punishment.
La progressione è automatica, dal momento che si tratta di uno sparatutto su
rotaie e quindi il movimento non viene gestito dal giocatore; le uniche concessioni
sono legate a scarti laterali e salti, fondamentali per schivare i proiettili nemici. Si
tratta di un gioco assolutamente action, che richiede di togliere tutte le energie dal
cervello concentrandole sulla velocità dei riflessi e del grilletto. La maggiore fonte
di difficoltà, o meglio di sfida, sta appunto nella necessità di controllare contemporaneamente sia il mirino sia il protagonista, cercando di evitare di essere colpiti e
nel frattempo eliminando i nemici.
GRAFICA: VOTO 10
SONORO: VOTO 9
TEMPO: VOTO 9
GLOBALE: VOTO 9
PRINCE OF PERSIA:
LE SABBIE DIMENTICATE (WII)
Piuttosto che gettare completamente la spugna e tornare alla formula
della vecchia trilogia di Prince of Persia, i ragazzi di Ubisoft Quebec
hanno raccolto le numerose critiche fatte dai giocatori al titolo
del 2008, e sono ripartiti da lì, cercando di aggiustare il tiro e di creare
un’esperienza capace di soddisfare una fascia di pubblico più variegata.
Il risultato è un prodotto molto interessante, che sotto vari aspetti
sembra un mix ben riuscito fra Prince of Persia: Le Sabbie del Tempo
e l’episodio in cel shading di un paio d’anni fa. A differenza di quanto è accaduto con la versione PS3 e Xbox 360, infatti, nell’incarnazione Wii di Le Sabbie
Dimenticate si respira a pieni polmoni l’atmosfera di una fiaba de Le Mille e
Una Notte. Questo capitolo merita di essere giocato soprattutto se siete degli
appassionati e se la scorsa trilogia non vi ha soddisfatto a pieno.
GRAFICA: VOTO 9
SONORO: VOTO 8
TEMPO: VOTO 9
GLOBALE: VOTO 8
di Giacomo Pesaresi
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Flying - Numero 2
Videogames
WARIOWARE DO IT YOURSELF (DS)
Basta dare un’occhiata alla realizzazione del manuale cartaceo per rendersi conto
della cura con cui Nintendo ha creato questo gioco/tool.
WarioWare: Do it Yourself richiede una buona dose di tenacia,
di talento, e tanto tempo libero. Sebbene sia possibile giocare
ad una novantina di minigames (e tutti quelli che saranno in download),
è chiaro dal modo con cui viene presentato che DIY non è fatto
per giocare, ma anche per giocare. La parte più importante è
quella delle creazione e della condivisione, e della soddisfazione
che si può provare vedendoli distribuiti.
Ci sentiamo di scoraggiare quindi chi cerca il classico
gioco di Wario, e di spronare invece quanti hanno voglia di
cimentarsi in questa esperienza, tutta da verificare a lungo termine.
Se la comunità lo premierà, le prospettive sono illimitate.
GRAFICA: VOTO 8
SONORO: VOTO 8
TEMPO: VOTO 9
GLOBALE: VOTO 8
NARUTO SHIPPUDEN:
CLASH OF NINJA REVOLUTION 3 (WII)
Sempre pronto a prendere parte ad una zuffa, Naruto ha già lasciato
la sua impronta su Wii con i primi due titoli della serie Clash of Ninja Revolution.
Il ninja più accanito di tutti i tempi torna, con tanta azione,
in Naruto Shippuden: Clash of Ninja Revolution 3.
Con più di 30 personaggi dell’universo di Naruto Shippuden
fra cui scegliere, una serie di arene in 3D nelle quali combattere
e tantissime modalità di gioco tutte da scoprire,
Naruto Shippuden: Clash of Ninja Revolution 3 porta l’azione frenetica
di questa serie di combattimento ad un livello completamente nuovo
e, per la prima volta, ti offre la possibilità di lottare sia online che offline.
Nonostante tutto questo gioco non è adatto molto a coloro che
snobbano i picchiaduro, ma tutti coloro a cui piace menare le mani
(virtualmente) e specialmente chi apprezza la saga del giovane ninja
sarà felice di giocare a questo titolo.
GRAFICA: VOTO 8
SONORO: VOTO 8
TEMPO: VOTO 7
GLOBALE: VOTO 7½
RUBRICHE_VIDEOGAMES
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Invincibili?
Flying - Numero 2
di Greta Gasperoni
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Uffa, questa storia e le linge straniere...
Per fortuna ecco in soccorso il progetto europeo
Teatro Rosaspina di Montescudo, entroterra
riminese, una fresca serata dei primi di giugno. Un gruppo di ragazzi si sta preparando
ad indossare i panni dei grandi della storia
del Cinquecento. Intanto una folla chiassosa
invade i palchi, sono i genitori dei provetti
attori, tutti emozionati, interventi per assistere a “22 Luglio 1588”, spettacolo che gli
studenti della 3B della scuola media Dante
Alighieri di Rimini hanno portato in scena
al teatro di Montescudo. Una data storica,
quella della disfatta dell’Invincibile Armata
nel Canale della Manica, quando i 12 mila
uomini di Filippo di Spagna sono fermati
nella loro avanzata da soli 3 mila dell’esercito inglese. È la data in cui l’Inghilterra
subentrò alla Spagna nel dominio dei mari.
Lo spettacolo, ideato e organizzato dalle insegnanti Viviana Scandola e Donatella Sarti,
rispettivamente di lingua e letteratura spagnola e lingua e letteratura inglese, nell’ambito del progetto europeo di intercultura
2009-2010, ha voluto narrare e rappresentare
la storia della guerra fra Spagna e Inghilterra. Un modo diverso di conoscere il passato
e soprattutto di imparare le lingue. I ragazzi,
infatti, in costume d’epoca, hanno recitato
per oltre un’ora nelle lingue originali, inglese e spagnolo. Gioielli, spade, mantelli, stivali, cinture, corone, e poi ancora: musiche
suonate dal vivo da quattro musicisti della
3C e qualche brano celebre per sottolineare i
momenti di maggior pathos. Da ‘Vissi d’arte’
cantata in playback ma con struggente interpretazione, da una Maria Tudor disperata
per il proprio destino, ai ‘Carmina Burana’
del conflitto finale in cui i due sovrani, uno
vestito di nero, Filippo, ed uno di Bianco,
Elisabeth, dominano la scena della battaglia
fino alla sconfitta del primo e del trionfo della seconda. La storia del conflitto fra Filippo
II di Spagna e Queen Elisabeth ha impegnato
le insegnanti e gli alunni in settimane di prove con l’incoraggiamento e la soddisfazione
della preside Enrica Morolli e degli altri insegnanti del consiglio di classe. Si conclude
in questo modo un ciclo di studi che, per la
3B era iniziato in modo un po’ turbolento e
che, grazie a insegnanti saggi si è trasformato in un’esperienza indimenticabile.
Flying - Numero 2
Dagli egizi, al medioevo, ad oggi, la società non è cambiata poi molto. Forse siamo
peggiorati. Gli egizi scrivevano sui papiri, i medievali sulle pergamene, i ragazzi di
oggi sui muri (sul quaderno di scuola mai). Sì, diciamolo, siamo decisamente peggiorati. Come allora, nella gerarchia egizia, ma anche in quella medievale, ancora oggi
ognuno ha una certa “importanza” all’interno del suo gruppo. Ma quali sono questi
gruppi? Beh, in Italia ne abbiamo di diversi, i più conosciuti sono i truzzi, gli emo, i
punk, i metallari… ognuno di loro ha una “filosofia”, un “obiettivo”. Vediamo quale.
TRUZZI
Fanno parte della categoria dei Truzzi tutti
quei ragazzi che amano apparire, stare al
centro dell’attenzione, attirare gli sguardi.
Il loro obiettivo è di non passare inosservati. Sono caratterizzati dal loro look, stravagante, molto colorato, spesso esagerato
e solitamente costoso e dalla musica che
ascoltano, molto ritmata, ripetitiva, molto
“tunz tunz para para tunz, tunz…”
Non si capisce perché qualcuno decida di
diventare un Truzzo, forse solo perché si
sente in qualche modo “invisibile” e crede
che con una felpa rosa fosforescente e con
un paio di jeans giallo evidenziatore, verrà
considerato di più. Il problema è che spesso ha ragione e i vestiti che indossa determinano il suo grado di popolarità.
(SEGUE A PAG 10)
Truzzi vs Emo vs tutti
Si parla delle differenze tra i vari gruppi
Ecco un’utile mappa per riconoscerli
di Greta Gasperoni
& Giacomo Pesaresi
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Flying - Numero 2
Gli emo sono pessimisti e molto sensibili, pure troppo a volte
I nerd dominano i computer, i punk sono sulla cresta... dell’onda
EMO
NERD
PUNK
Il termine “Emo” sta per emozioni e del
gruppo fanno parte ragazzi molto sensibili che spesso sono afflitti da problemi
più grandi di loro. In pochi si dichiarano
Emo perché si sentono davvero diversi
o perché credono davvero che la vita sia
triste, la maggioranza sono per lo più ragazzi insicuri e incompresi che si rifugiano dietro un ciuffo e vestiti neri per non
apparire troppo.
Il loro obiettivo è di isolarsi dal mondo,
di guardare la vita dall’esterno, come se
fosse un film del quale non sono gli attori.
Vogliono rimanere spesso soli per avere
la possibilità di pensare, di capire sé stessi, di riflettere in silenzio.
I nerd sono quei ragazzi che come prima
preoccupazione non hanno i vestiti, la musica o altro, loro si interessano semplicemente al mondo informatico dove si sanno
muovere benissimo data la loro capacita di
creare programmi e aggirare le classiche
lentezze della rete; ma i nerd sono anche
coloro che sono appassionati di giochi di
ruolo (D&D per esempio) e serie di culto
anche di anni passati (Star Wars, Star Trek,
Il signore degli anelli...). Ormai stanno imparando a relazionarsi con gli altri. Anche
se in parte è vero che molto spesso possono sembrare strani soprattutto quando fa
più caldo data la loro tendenza a chiudersi
in casa piuttosto che uscire.
I punk nascono verso la fine degli anni
Settanta e sono quel gruppo che forse è rimasto più immutato malgrado il passare
del tempo.
Il loro carattere e le loro abitudini alimentari si combinano difficilmente con
quelle di altri individui; sono caratterizzati dal fatto di avere molti piercing e di
vestirsi con molte borchie (un look simile
al metallaro). Inoltre hanno una vistosa
cresta che curano molto. Questo gruppo
è quello che si può dichiarare trasgressivo per il proprio comportamento e le loro
abitudini che quasi mai non combaciano
con quelli di molte altre persone che non
siano loro simili.
10
Flying - Numero 2
I metallari
si riconoscono
per la musica
Ma anche per
i piercing...
METALLARI
I metallari ci sono da diversi anni e continueranno a esserci. Una delle loro caratteristiche principali è legata alla musica che
ascoltano, ovviamente musica metal. Di
solito si vestono di nero (anche se ci possono essere delle eccezioni), molto spesso hanno orecchini e piercing; per il loro
aspetto molte volte dalla massa sono visti
come persone “malate” o comunque non
come delle brave persone. In realtà l’errore
è quello di fermarsi all’apparenza: molto
spesso si rivelano essere gentili al di là del
proprio aspetto. È proprio quest’ultimo a
giocare a loro sfavore: per molte persone
risulta essere “aggressivo” e trasgressivo.
I poser? Sono malvisti da tutti
Vorrebbero essere ma non sono.
POSER
Il poser non è. Vorrebbe essere. Queste frasi potrebbero riassumere già di per sé cosa
è un poser. Molti gruppi vedono male il
poser perché considera la cultura di quel
gruppo come una moda, è proprio per questo atteggiamento che viene spesso disprezzato e alcune volte viene considerato quasi
una minaccia per la serietà del gruppo. Un
poser tenta di aderire ad un certo gruppo
ascoltando musica, vestendosi e altro ancora caratterizzi quelle persone. Solo che
il poser fa questo in maniera maniacale e
spesso assurda. E soprattutto non condivide in profondità lo spirito di quel gruppo.
In conclusione...
Aveva ragione Pirandello, qui tutti indossiamo una maschera, recitiamo la nostra parte
in questo film lunghissimo e finiamo col
dimenticarci chi siamo veramente, continuando a fingere alla fine anche con noi stessi.
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Eroi e magie
Flying - Numero 2
di Giacomo Pesaresi
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I cavalieri esistono. E camminano tra noi
E’ il bello dei giochi di ruolo dal vivo
Tanto tempo fa in un regno lontano, permeato di magia, abitato da eroi e governato
da terribili sovrani nacque un uomo, unica
salvezza di quel mondo corrotto...” questa
potrebbe essere l’inizio di un racconto di
Tolkien. Oppure potrebbe essere l’inizio
della storia di un personaggio dei GRV, i
giochi di ruolo dal vivo. I GRV sono dei giochi organizzati da associazioni non a scopo
di lucro in cui almeno una volta al mese più
di un centinaio di persone si riuniscono per
dar vita ad un intero mondo fantasy in piena regola, con tanto di elfi, nani, orchi, maghi e tutto all’insegna del divertimento.
Ogni giocatore possiede un personaggio
(PG) con una propria storia e delle proprie
abilità in base al numero di associazioni a
cui è iscritto e quindi con un diverso tipo
di regolamento e di ambientazione. Queste realtà infatti sono tutte regolate da un
regolamento che spiega come si combatte
(i danni effettuati e quelli ricevuti), quali
abilita si possono usare (come potersi nascondere, lanciare magie, fabbricare armi...)
e tutto ciò che è ammesso fare nel gioco.
Il regolamento è sempre strettamente legato all’Ambientazione cioè alla storia di tutto
quello che è successo, ai vari regni presenti,
alle religioni e a tutto quanto serve per creare un mondo a parte.
Per giocare bisogna armarsi fantasia e di
tanta voglia di fare dato che andando a giocare si dovrà: scrivere una storia(del proprio PG, non di voi stessi) dal momento in
cui si nasce fino al momento in cui iniziate
a giocare, fabbricarsi un costume che non
presenti alcun tipo di materiale moderno
(cerniere, jeans...) e sopratutto il più bello
possibile e per ultima cosa anche se non
per importanza si dovrà essere il più onesti
possibili quando si gioca.
Infatti questo tipo di attività a differenza
di molti altri giochi è basato sulla onestà
dei propri partecipanti dato che essendo in
tanti a giocare nessuno si potrà ricordare
quanta vita avete o quanto male fate con
un’arma, quindi onestà!
Naturalmente per far sì che tutti rispettino
Flying - Numero 2
Ogni giocatore
è un personaggio
Che si crea spade
e costumi da solo
le regole, chi saprà giocare molto bene, chi
avrà un bellissimo costume e chissà cos’altro riceverà dei bonus che permetteranno
di diventare più forte in fretta, mentre chi
barerà facendo cose che sarebbero impossibili da fare nel contesto del gioco (ad esempio vedere qualcuno invisibile, uccidere la
gente con delle abilità inventate...) verrà
penalizzato da un malus quindi potrebbe
retrocedere e diminuire le sue abilità.
Tutto questo non sarebbe possibile senza il
duro lavoro dell’associazione e dei Game
Master (GM), questi ultimi infatti possono
essere considerati dei veri e propri arbitri
che non solo devono assicurarsi che le regole siano rispettate ma devono anche portare
avanti la trama del gioco dato che la storia
la narrano in diretta loro. Trovare associazioni che svolgano questa attività nel borgo
storico più vicino non è sempre facile ma
se ci riuscite e avete tanta voglia di giocare
con tanti altri ragazzi come voi i GRV sono
quello che fanno per voi.
L’abbigliamento è fondamentale per entrare nei personaggi
Una parte fondamentale di questo tipo di
gioco è sicuramente l’abbigliamento e
l’equipaggiamento infatti essi vengono creati da ogni giocatore
(anche se alle volte è
possibile noleggiare
armi).
Mentre per l’abbigliamento bisogna cercare di avere fantasia e
senso estetico, oltre
che qualche abilità nel
cucire se non si vuole
andare a cercare un
vestito per mercatini, per le armi bisogna sempre realizzarsele con giudizio, visto che non dovranno fare male.
Quindi i materiali più usati di solito sono la gommapiuma
o il kerimat (il materiale di cui sono fatti i materassini di
yoga) ricoperti di scotch appropriato al colore e tutto attaccato con del nastro biadesivo.
Esiste anche un’altra possibilità, che però sconsigliamo
vivamente a chi è alle… prime armi cioè farsi fare i propri
armamenti in lattice. Purtroppo infatti il costo di queste
armi oscilla dai 50 alla centinaia di euro, anche se questo
tipo di armi sono paragonabili per bellezza a una autentica arma.
Quindi cosa aspettate? Se avete intenzione di giocare di
ruolo dal vivo rimboccatevi le mani e preparatevi per la
prossima giornata di battaglie e magie.
(Giacomo Pesaresi)
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Favola Messi
Flying - Numero 2
di Greta Gasperoni
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Il volo della “pulce”: più forte dei problemi
Maradona stesso lo considera suo erede
In molti hanno raccontato la storia di questo
campione, ma ancora non tutti la conoscono.
È molto bella, un po’ triste, davvero commuovente. E si conclude con un lieto fine.
Lionel Messi - “la pulce”, come è stato soprannominato – non è solo un grande giocatore. Oltre ad un evidente talento, ha la
determinazione ed il coraggio che non tutti
riescono a trovare. Vogliamo raccontare la
sua leggenda perché deve essere d’esempio,
anche per tutti quei ragazzi che hanno qualche problema fisico. Perché deve dimostrare
che niente è irraggiungibile, e anche se la vita
è difficile e piena di ostacoli e pericoli, bisogna stringere i denti, andare avanti e dimostrare a se stessi di potercela fare. Non bisognerebbe porsi mai dei limiti, e se la sfortuna
te li crea, vanno eliminati con determinazione. Come ha fatto Leo.
La grande storia di Messi inizia nel giugno
1987 a Santa Fè. La vita non è stata generosa
con lui, la sua famiglia ha passato una difficile situazione economica, come a quei tempi
tante famiglie in Argentina, e il futuro non
sembrava molto roseo. Leo ha avuto poi un
altro grave problema: il ritardo nello sviluppo osseo dovuto al basso numero di ormoni
presenti nel suo organismo.Il suo talento era
cristallino agli occhi degli appassionati che lo
seguivano nel campetto di Rosario (il quartiere dove viveva) e le squadre giovanili lo
vollero con loro nonostante la statura. Il problema dello sviluppo osseo però si manifestò
maggiormente verso i 12 anni e questo gli
impedì il passaggio alla squadra del blasonato club “River Plate”.L’unica speranza per il
bambino era quella di iniziare una cura che
era davvero costosissima, si parla di 500 euro
a puntura, soldi che la famiglia non poteva
assolutamente permettersi. Il padre però credeva fortemente nel talento del figlio e chiese
dei finanziamenti alle squadre del paese, anche loro non in grado di aiutarlo. A questo
punto della storia accade il miracolo, Messi
ottiene un provino con il famoso osservatore
del Barcellona, Rexach, che prima di vederlo
è molto scettico.
“Se è troppo piccolo (di statura), non ha speranza, anche se è forte”, pensa. E invece lui
stesso, poco dopo, dice: “Ci vollero cinque
Flying - Numero 2
“E’ troppo piccolo
per giocare a calcio”
Ma lui non molla
e diventa campione
minuti per capire che era un predestinato. In
un attimo fu evidente quanto quel ragazzo
fosse speciale. È evidente che Messi ha nei
piedi un talento unico, qualcosa che va oltre
il calcio stesso: a guardarlo giocare è come se
si sentisse una musica, come se in un mosaico scollato ogni tassello tornasse al suo posto.” Immediatamente gli fece un contratto
(la leggenda dice che scrive sul tovagliolino
di carta di un bar) dove assicura il ragazzo al
Barca e promette di pagargli le cure. Lionel e
la sua famiglia si trasferiscono a Barcellona e
iniziano le cure che si dimostrano efficaci.
All’insaputa dei medici e degli allenatori
Lionel soffre molto per le medicine, però è
consapevole che quelle punture gli servono
per crescere e sa di essere in una situazione
precaria, se avessero bloccato le cure sarebbe
dovuto tornare in Argentina con la usa famiglia. Così sopporta in silenzio e il suo fisico
comincia a formarsi. Al giorno d’oggi Messi è
davvero un fenomeno, 169 centimetri per 67
chilogrammi, seconda punta, mancino, gioca
solitamente come ala destra. Sembra che i suoi
punti forti siano l’accelerazione e il controllo
della palla, ed è Maradona stesso a definirlo
“suo erede”.All’inizio del mese di dicembre
del 2009 gli viene assegnato il Pallone d’Oro.
“È vero, bisogna calcolare che le probabilità
che Messi esca sconfitto da un impatto corpo
a corpo sono elevate, come elevato è il rischio
che venga totalmente travolto dai difensori”
dichiara Manuel Estiarte, “ma questo può
accadere solo a una condizione... devono riuscire a raggiungerlo”.
Guardare Messi quando gioca è come guardare una coreografia di danza: passaggi, tiri,
scatti, finte, movimenti, contrasti… sembra
che tutto segua uno schema preciso, come se
fosse stato provato mille volte, invece è tutto
improvvisato, la palla, come ha detto Maradona, sembra che gli sia incollata ai piedi.
Sembra impossibile che Messi batta giocatori
mezzo metro più alti e più larghi di lui. Eppure è proprio così.
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Flying - Numero 2
Ai fornelli!
Perché dobbiamo metterci a cucinare?
Per piacere, per una ricompensa, per il gusto
di Giada Gessaroli
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Perché i ragazzi di oggi dovrebbero cucinare oppure mettere le mani sugli elettrodomestici?
Forse per avere qualcosa in cambio dai genitori, ad esempio una paghetta. Oppure lo
fanno per passione. Ma credo che siano in
pochi a cucinare per puro “piacere” (una
parola grossa ai giorni nostri).
Personalmente amo cucinare non soltanto
per passatempo, ma anche per sperimentare piatti nuovi.
Non è facile cucinare e non sempre riesce
quello che si vuole fare.
Per preparare una cenetta davvero indimenticabile bisogna seguire vari passaggi.
Innanzitutto è importante avere in mente
quello che si vuole preparare. La sequenza
di portate più “classica” è la seguente: bisogna partire dall’antipasto, poi passare al
primo piatto, al secondo (mi raccomando
il contorno!) e per ultimo il dolce. Questa
organizzazione serve per lavorare bene.
Ma prima bisogna fare la spesa! Innanzitutto bisogna comprare cibi sani, prodotti
di qualità (anche se qualche volta ci sta di
Flying - Numero 2
Si parte dalla spesa
Ma attenti a non
riempire il carrello
di dolci e cioccolata!
Pasta con melanzane e ricotta salata
prendere dolci, caramelle e cioccolata). E
soprattutto bisogna seguire dei validi criteri.
Per esempio può essere comodo fare la lista della spesa con tutti gli ingredienti che
ti servono per cucinare quello che hai scelto. Inoltre, quando si va al supermercato è
meglio andare diretti al reparto che ci interessa, prendere subito quello che ci serve
dallo scaffale, senza fare avanti e indietro,
altrimenti si perde troppo tempo, ci si distrae e si finisce per comprare un sacco di
cose che non erano previste.
Un altro consiglio importante: prima di
mettere il prodotto nel carrello della spesa
bisogna sempre controllare la data di scadenza (ebbene sì, può succedere che qualcosa sia già scaduto!), guardare bene dietro
la confezione quali sono gli ingredienti e
da dove provengono.
(SEGUE A PAG 10)
Dosi per 2 persone (affamate)
200 grammi di pasta
1 scatola di polpa di pomodoro
1 cipolla piccola
2 melanzane
1 cucchiaio di olio d’oliva
2 cucchiai di ricotta salata grattugiata (o, in mancanza, di parmigiano)
basilico
sale
Una pasta estiva gustosa e semplice da preparare. Si trita fine la cipolla, si soffrigge lentamente nell’olio extravergine d’oliva, quando è ben rosolata si aggiungono le melanzane
che avevamo già tagliato a dadini piccoli (se basta il tempo, è meglio lasciarli scolare
in un piatto inclinato). Si rosolano anche le melanzane per qualche minuto, si aggiunge
la polpa di pomodoro, si sala e si cuoce a fuoco basso per una ventina di minuti. Nel
frattempo (in un’altra pentola!) si fa bollire abbondante acqua salata e si getta la pasta,
noi consigliamo i rigatoni. Quindi si scola, si unisce il sugo, si spolvera con abbondante
formaggio. Il piatto è pronto, il figurone assicurato!
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Flying - Numero 2
Primo, secondo, contorno e poi il dolce
Le ricette? Si trovano anche su internet
Per orientarsi su cibi più genuini ci si
può rivolgere ai negozi che vendono
biologico, si trovano in tutte le città,
vendono cose molto sane anche se costano di più rispetto al supermercato
normale. Una volta comprati tutti gli ingredienti si può iniziare a cucinare, seguendo i passaggi sui giornali di ricette
(ce ne sono moltissimi) libri o internet.
Per chi ama particolarmente i dolci ci
sono riviste settimanali o mensili dedicate solo ai dessert (io le compro sempre!). Non bisogna però fidarsi troppo
dei giornali soprattutto quando si tratta
di cibi tipici, perché può capitare che
diano ricette sbagliate. Meglio quindi
controllare anche su internet, dove si
trovano tanti siti specializzati interessanti. Questi sono alcune indicazioni
per chi vuole avvicinarsi alla cucina
per la prima volta. La mia missione di
“brava cuoca” finisce qui, ma qualche
ricetta facile facile, per iniziare, le trovate qui a fianco al testo. Buon appetito
e buon divertimento!
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Palline di nutella e cocco
300 grammi di biscotti secchi (preferibilmente tipo oro saiwa)
100 grammi di nutella
100 grammi di burro
50 grammi di farina di cocco
Latte (quanto basta)
Si tritano finemente i biscotti con un robot
da cucina, si unisce il burro ammorbidito
(basta tirare fuori in anticipo dal frigo la
parte che ci serve), la nutella (va bene
anche un’altra cioccolata spalmabile)
e il cocco grattugiato (si trova già così
confezionato al supermercato). Si lavora il
composto con le mani, se è ancora troppo
duro si ammorbidisce con un poco di latte.
Si mette in frigorifero, da dove si tira fuori
dopo circa un’ora.
Si formano tante palline che dovrete rotolare nuovamente nel cocco fino a coprirle completamente, quindi si rimettono in frigo per
farle indurire. Più facile di così…
Picasso_di Gabriele Nanni
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FUMETTI
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