I successi italiani - Master in Five Stars Hotel Management

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I successi italiani - Master in Five Stars Hotel Management
COUNTRY: Italy
MEDIA: L’Impresa
READERS: online
DATE: 07/03/2014
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FORMAZIONE01 MARZO 2014 L'Impresa
DOSSIER FORMAZIONE/1. Come cambia il panorama degli Mba ed executive master
Classifica Best Masters
I successi italiani
Innovazione e internazionalizzazione trasformano l’offerta Mba delle business school
italiane, grazie a un uso efficace delle nuove tecnologie e ad alleanze con scuole di tutto
il mondo
di Paola Stringa
Soffio di novità
L’internazionalizzazione conta sempre di più per le imprese italiane. Lo hanno confermato tutte
le ricerche condotte negli ultimi mesi e i dati delle Camere di commercio. In questi anni di crisi
le imprese più “internazionalizzate” hanno avuto più capacità di resistenza e hanno saputo
affrontare con un respiro più lungo le turbolenze dei mercati. Per la Fondazione Cuoa, la
business school punto di riferimento del Nord-Est Italiano e non solo, l’internazionalizzazione
riveste un ruolo fondamentale nell’offerta formativa, tanto da aver creato un’area dedicata per
sostenere le aziende nei loro percorsi di sviluppo internazionale, fornendo competenze e
strumenti operativi applicabili alle varie funzioni aziendali e ai diversi livelli di presenza
internazionale. L’offerta attuale è anche frutto delle attività di indagine e di ricerca svolte sul
tessuto target di Cuoa: le imprese manifatturiere del Triveneto. Da queste indagini emergono
dati interessanti, a partire dai quali si può strutturare il piano formativo ideale. Ad esempio,
l’ultima ricerca condotta rivela come l’export si confermi la strategia di internazionalizzazione
maggiormente adottata dalle imprese testate. In particolare il 68,5% delle imprese esporta i
propri prodotti, mentre il 28% ha dichiarato di avere anche accordi di collaborazione e il 23% di
aver fatto ricorso a investimenti diretti o acquisizioni. Si apprende anche che, nei paesi a
maggiore distanza culturale e geografica e man mano che si aumenta il grado di committment , si
fa ricorso a terze parti (studi legali, commercialisti, fiscalisti, camere di commercio, banche ecc.,
v. grafico in queste pagine).
L’importanza di partire dalla realtà
Sono dati davvero importanti per tagliare su misura l’offerta di formazione manageriale. «Il
target delle nostre ricerche è quello delle imprese, prevalentemente piccole e medie del NordEst, ma Cuoa è ormai un punto di riferimento nazionale e internazionale per la formazione sia
manageriale che imprenditoriale confermano Paolo Bellamoli e Diego Campagnolo ,
rispettivamente direttore operativo Mba e direttore scientifico Itm di Fondazione Cuoa . Un altro
target è inoltre rappresentato dai giovani che vogliono acquisire nuove competenze nell’ambito
della gestione aziendale e, in questo caso, ci rivolgiamo a giovani non solo italiani, ma anche
provenienti da diversi paesi del mondo. L’offerta formativa dell’area international si rivolge alle
piccole e medie imprese che vogliono intraprendere percorsi di internazionalizzazione o che si
stanno internazionalizzando a vari livelli, nonché a manager e professionisti che desiderano
crescere professionalmente in contesti multinazionali e multiculturali spiegano i manager .
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Crediamo che la crescita internazionale vada preparata e affrontata con un sostanziale
investimento in capitale umano e con un’adeguata soluzione organizzativa. Gli strumenti per
affrontare queste sfide si possono anche apprendere e il ritorno dagli investimenti esteri sarà
maggiore se, assieme all’esperienza sul campo, si associa un’adeguata formazione. Le business
school giocano un ruolo importante nel supportare questi processi di crescita e innovazione».
Internazionali anche se si opera in Italia
I nternazionalizzazione contro delocalizzazione. Il Nord-Est non ci sta a diventare il simbolo
della desertificazione industriale e della scarsa competitività sul piano globale che il recente caso
di Electrolux e di altre multinazionali in fuga da qui, come dalla Lombardia e dal Piemonte del
resto, gli ha appiccicato addosso. Ci sono ancora, in realtà, in quello che una volta era il ricco e
produttivo Nord-Est, molte imprese ancorate a questi territori sia per attività di progettazione sia
per attività manifatturiere. «Oggi in molti settori si vede l’importanza di produrre “vicino” ai
mercati di vendita e in questo senso le imprese devono essere preparate a gestire reti complesse
di attività sempre più internazionali sia nelle vendite che nella produzione o nella ricerca. La
gestione della complessità richiede competenze gestionali e un aggiornamento continuo»,
spiegano i dirigenti di Cuoa.
Mba da ranking
Cuoa propone due master a livello internazionale. L’Mba part time International Program, in
collaborazione con l’Università del Michigan-Dearborn per manager e professionisti che
vogliono sviluppare una visione a 360° della gestione d’azienda e, allo stesso tempo,
approfondire una specifica area funzionale attraverso la partecipazione a un corso online
dell’ateneo americano. E l’International Mba full time, per giovani manager e professionisti con
almeno due anni di esperienza interessati a operare in contesti internazionali e multiculturali. In
questo caso il Master sviluppa una nuova figura di manager, aperto al mondo, in grado di
comprendere le nuove tendenze, sia in termini economici che sociali. Per i partecipanti
rappresenta un’esperienza di crescita personale e professionale unica, attraverso lezioni,
realizzazioni di progetti e valorizzando le specificità di cultura e di lifestyle italiano. Gli Mba
sono il fiore all’occhiello anche dell’offerta didattica di Sda Bocconi, posizionati da anni nei più
affidabili ranking internazionali. «Stiamo progressivamente riducendo i prodotti solo italiani.
Quasi tutta la nostra offerta è ormai basata sull’internazionalizzazione. Sda è focalizzata sul
mercato internazionale al 100% afferma Rossella Cappetta , direttore Divisione Master Sda
Bocconi , ma accanto agli Mba, l’Italia è ben rappresentata in quella che noi definiamo la
“piattaforma simbolica”, ossia quella che contiene tutte le industrie culturali e ad alta entità di
simbolo. L’Italia può infatti rappresentare bene la sua reputazione all’estero con questi prodotti e
in questi settori. Parliamo del Master in Food & Beverage, del Mafed in fashion and design
management e anche del Masp, il Master in management dello spettacolo che, dal 2015, partirà
solo in versione internazionale, in joint venture con La Scala di Milano».
La rivoluzione del Flex Emba
Il Mip, la business school del Politecnico di Milano ha invece, per la prima volta in Italia, dato
avvio all’innovativo Master executive Mba online, sviluppato su piattaforma Microsoft. Questo
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formato permette di scegliere da dove seguire le lezioni, come fruire i contenuti, quando
frequentare i corsi: tutto grazie a un’innovativa piattaforma di distance learning, attraverso la
quale gli studenti possono studiare, apprendere e collaborare utilizzando gli stessi strumenti che
quotidianamente sono abituati a usare in ufficio o a casa. Si tratta di una vera e propria
rivoluzione nel campo delle tecnologie per l’apprendimento. Il percorso formativo ha una durata
minima di 18 mesi, ma è possibile distribuire l’impegno in modo personalizzato e funzionale alle
proprie esigenze. In particolare il Flex Emba si articola in 8 corsi Core e 2 corsi Elective tenuti
in presenza nella sede di Milano del Mip. In alternativa a uno dei corsi Elective , è possibile
partecipare a un programma internazionale “Doing business In” presso prestigiose università e
business school partner. In sostanza Flex Emba permette di acquisire le medesime competenze,
costruire lo stesso network di relazioni e ottenere lo stesso diploma dei formati executive Mba
più tradizionali, beneficiando della flessibilità che le tecnologie digitali oggi consentono. Questa
formula appena lanciata è stata pensata per tutti coloro che richiedono appunto di avere la
massima flessibilità ed è adatto a soddisfare le esigenze delle imprese, che desiderano far
crescere i propri manager senza distaccarli dal luogo di lavoro.
Vince la formula blended
Anche l’Università Cattolica conferma l’orientamento a investire nei percorsi di Master come
contesti in cui concentrare le migliori risorse e competenze a disposizione del suo grande
Ateneo, soprattutto per quanto riguarda appunto l’innovazione della didattica (come il Mip) e
l’internazionalizzazione (come Sda e Fondazione Cuoa, abbiamo visto). Sul primo fronte, per
offrire una formazione profilata anche a chi ha poco tempo i corsi propongono moduli didattici
in presenza estremamente flessibili e formule di didattica blended sempre più interattive e
applicate. Per quanto riguarda il fronte dell’internazionalizzazione, oltre ai master erogati in
lingua inglese, di cui ne saranno proposti 2 nuovi per l’anno 2014-2015, l’International
Marketing Management e il Middle Eastern Studies, l’Ate neo ha attivato diversi progetti di
collaborazione internazionale.
Sono ben 70 i programmi italiani presenti nella classifica “Best Masters” stilata da Eduniversal,
l’agenzia globale di rating e ranking specializzata nel settore della formazione con sede a Parigi.
La classifica si basa su tre criteri principali: la notorietà della formazione (la marca
dell’istituzione e il riconoscimento da parte dei dipartimenti delle Risorse Umane delle grandi
società), lo stipendio e le opportunità di lavoro al termine della formazione (sulla base delle
informazioni fornite dalle business school), il ritorno di soddisfazione degli studenti iscritti ai
Master selezionati. Il punteggio finale viene affinato mediante la concessione di punti bonus che
comprendono: le formazioni che accolgono studenti stranieri provenienti da altre aree
geografiche, formazioni proposte a distanza e formazione continua. “Best Masters” è l’unica
classifica mondiale che valuta gli Mba e i master, e non l’ente nel suo complesso, e ciò è
possibile grazie a un approccio per settore e “criteri di mercato”, ovvero quei criteri che
misurano la capacità di una particolare formazione di valorizzare uno studente sul mercato del
lavoro. I programmi sono ripartiti in 30 specialità diverse, che vanno dal management
agroalimentare alla finanza di mercato, passando per le risorse umane, sino alla comunicazione,
l’imprenditorialità o ancora il management nel settore della sanità. Le 14 specialità per le quali
l’offerta è molto abbondante sono classificate per area geografica, compresi i programmi Mba ed
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Executive Mba. I migliori programmi italiani in queste categorie sono il Master universitario
Economia e Management dei trasporti, della logistica e delle infrastrutture Memit
dell’Università Bocconi, il Master Five Stars in Hotel Management della Luiss Guido Carli, il
Master in Corporate Finance della Sda Bocconi e il Master in Advanced Economics
dell’Università Sapienza di Roma. Il trend più rilevante del 2014 sembra essere la forte spinta
verso i Master specialistici. «Quest’anno abbiamo osservato una certa tendenza verso i Master
specializzati. Anche il mercato statunitense, che storicamente privilegia le formazioni
tradizionali, soprattutto per quanto riguarda gli Mba, segue questo movimento» spiega Cécile
Escape , direttrice generale di Eduniversal.
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