CSA Servizio Ristorazione 2015_16
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CSA Servizio Ristorazione 2015_16
COMUNE DI LONATE POZZOLO Provincia di Varese CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO SERVIZIO DI RISTORAZIONE SCOLASTICA SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI PRIMO GRADO E ASILO NIDO PERIODO 01/01/2015– 31/08/2016 1 Indice : TITOLO I TITOLO II TITOLO III TITOLO IV TITOLO V TITOLO VI TITOLO VII TITOLO VIII TITOLO IX TITOLO X Oggetto dell’appalto Servizio di ristorazione scolastica Organizzazione servizio di ristorazione scolastica Servizio ristorazione Asilo Nido, comprensivo fornitura derrate alimentari e Personale (Cuoco/a). Strutture, arredi, attrezzature Prodotti per la pulizia e la sanificazione Personale Protezione dei dati personali Norme di prevenzione , sicurezza e antifortunistica nei luoghi di lavoro Oneri e assicurazioni a carico della Ditta Appaltatrice e dell’Amministrazione Comunale ALLEGATI: N. 1 qualità delle materie prime per la preparazione dei pasti nell’ambito del servizio di ristorazione scolastica – asilo nido N. 2 tabelle dietetiche / prospetto grammature N. 3 menù ristorazione scolastica e Asilo Nido N. 4 D.U.V.R.I. 2 TITOLO I : Oggetto dell’appalto. ART. 1 - OGGETTO DELL’APPALTO L’appalto ha per oggetto l’affidamento dei seguenti servizi: • la ristorazione scolastica per la Scuola Primaria “A. VOLTA” a Lonate Pozzolo; • la ristorazione scolastica per la Scuola Primaria “ A. DANTE” e secondaria di primo grado “C. CARMINATI” a Lonate Pozzolo; • la ristorazione scolastica per la Scuola Primaria “S. BRUSATORI” a S. Antonino Ticino (frazione di Lonate Pozzolo); • la ristorazione per l’ASILO NIDO Comunale, comprensiva di fornitura di derrate alimentari, preparazione dei pasti presso la cucina dell’Asilo Nido e fornitura Personale (Cuoco/a). Il Comune di Lonate Pozzolo (di seguito indicato con A.C.) si riserva la facoltà di richiedere all’Impresa aggiudicataria (di seguito indicato con D.A.) eventuali estensioni del servizio (prestazioni occasionali o continuative nell’ambito dei servizi di ristorazione), previo accordo in relazione alle modalità di erogazione e dei costi. ART. 2 - DURATA DELL’APPALTO L’appalto ha durata dal 01.01.2015 al 31.08.2016 secondo le modalità specificate di seguito. Al termine del contratto lo stesso scadrà di pieno diritto, senza necessità di disdetta o preavviso. ART. 3 – NORMATIVA DI RIFERIMENTO Il presente appalto rientra nelle definizioni di cui all’art. 3 del D. Lgs. 163/2006. La procedura di gara indetta con il presente Capitolato e il relativo Bando, avendo ad oggetto l’affidamento di un servizio, quale la ristorazione scolastica, ricompreso nell’allegato II B del D. Lgs. 163/2006, non è soggetta all’applicazione della vigente normativa in materia di affidamento degli appalti di pubblici servizi, fatta salva l’applicazione degli articoli 68, 65 e 225 del D. Lgs. 163/2006. L’appalto è quindi disciplinato dalle disposizioni contenute nella determinazione a contrarre, nel Bando, nel Capitolato Speciale e risulterà applicabile, oltre agli articoli sopra richiamati del codice, esclusivamente la normativa espressamente richiamata negli atti di gara. ART. 4 - CRITERI e PROCEDURE DI AGGIUDICAZIONE DELL’ APPALTO e PREZZO DI AGGIUDICAZIONE Procedura aperta mediante pubblico incanto. L’appalto verrà aggiudicato con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa. Gli elementi in base ai quali verrà valutata l’offerta, analiticamente descritti nel Bando di Gara, sono i seguenti: • Qualità del servizio • Prezzo del servizio max. punti 60 max. punti 40 A - QUALITA’ DEL SERVIZIO punti massimi 60 La “Qualità” verrà valutata in relazione ai seguenti parametri: A 1 - Organizzazione del servizio: - - - max. punti 24 descrizione della cucina centralizzata (lay-out, dimensione produttiva, produttività residua/numero pasti residui oltre a quelli quotidianamente già prodotti) e dei sistemi di conservazione, preparazione e cottura degli alimenti impiegati; (max 8 punti) personale impiegato nelle varie fasi di preparazione e cottura, confezionamento in contenitori termici, trasporto, ripristino cucina centralizzata, apparecchiatura, distribuzione e ripristino refettori (descrizione documentata del numero di addetti ai servizi, loro qualifica e monte ore giornaliero); (max. 9 punti) piano di formazione del personale (Rif. Art. 61); (max. 2 punti) piano di analisi microbiologiche e chimico-fisiche (impiego di laboratorio accreditato ACCREDIA) per il controllo delle materie prime, dei semilavorati e dei prodotti finiti, delle attrezzature e delle superfici di lavoro, dell’acqua potabile (rif. D.Lgs. n. 31 del 02/02/2001) del centro di cottura, della cucina dell’asilo nido e di quella distribuita presso i centri refezionali. Il piano di analisi dovrà indicare chiaramente la tipologia del campione, la frequenza del campionamento e le analisi che verranno effettuate; (max. 3 punti) 3 - programma e calendari degli interventi di disinfestazione e derattizzazione presso i refettori comunali; (max. 2 punti) A 2 - Modalità di trasporto dei pasti e valutazione centro cottura: − − − − − Modalità di utilizzo e attrezzature impiegate presso il centro di cottura per la conservazione, la preparazione, la cottura degli alimenti e l’abbattimento di temperatura, con riferimento al solo servizio per il Comune di Lonate Pozzolo; (max. 8 punti) Cronoprogramma delle fasi di produzione e preparazione dei pasti per il Comune di Lonate Pozzolo con particolare riferimento all’orario di fine cottura, alla preparazione dei contenitori per il trasporto, agli orari di partenza dei contenitori dal Centro di Cottura (Rif. Artt. 19 e 29 del CSA); (max. 5 punti) Piano dei trasporti con indicazione dei percorsi e dei tempi previsti per la consegna dei pasti preparati presso il centro di cottura e destinati ai plessi di somministrazione (Rif. Artt. 19 e 29 del CSA); (max. 3 punti) Caratteristiche delle attrezzature utilizzate per il trasporto e la movimentazione dei contenitori termici e dei materiali di servizio, sino ai locali di consumo pasti; (max. 2 punti) Utilizzo di contenitori, per il trasporto pasti, di tipo “attivo”e/o con guide interne per lo stoccaggio delle bacinelle gastronorm (Rif. art. 28 del CSA); (max. 2 punti) A 3 - Servizi aggiuntivi e piani di miglioramento: − − − − − max. punti 20 max. punti 16 modalità e soluzioni per la miglior fruizione del servizio da parte degli utenti nei punti di distribuzione dei pasti; (max. 3 punti) proposte migliorative di integrazione arredi, attrezzature, stoviglie presenti nei refettori e nella cucina dell’asilo nido; (max. 6 punti) variazioni del menù in occasione di festività e giornate a tema; interventi di educazione alimentare (max. 3 punti) sistemi di rilevazione e gradimento della qualità percepita dagli utenti; (max. 1 punto) migliorie al capitolato merceologico: “utilizzo di prodotti certificati” (Allegato n. 1 del CSA); (max. 3 punti) I punteggi massimi sopra indicati per i parametri A1, A2, A3 e i relativi sotto-criteri, verranno moltiplicati per i seguenti coefficienti, per l’attribuzione del punteggio complessivo: - eccellente 1,0 (soddisfa più che pienamente le aspettative di qualità con profili di eccellenza) - ottimo 0,9 (soddisfa pienamente le aspettative di qualità con ottimi profili) - buono 0,8 (soddisfa completamente le aspettative) - discreto 0,7 (soddisfa più che sufficientemente le aspettative) - sufficiente 0,6 (soddisfa parzialmente le aspettative) - scarso 0,5 (non consente una piena valutazione sul raggiungimento del livello di qualità atteso) - insufficiente 0,2 (non soddisfa il livello minimo di qualità atteso) - non valutabile 0,0 (non consente la valutazione) Per ciascun parametro (elementi) il punteggio totale attribuito è il risultato della somma dei punteggi ottenuti nei relativi sotto-elementi. Soglia di sbarramento: Saranno ritenute idonee e quindi ammesse alla fase successiva della gara (valutazione dell’offerta economica) solo le imprese che avranno ottenuto i seguenti punteggi minimi: almeno 14 punti nel parametro A1; almeno 11 punti nel parametro A2; almeno 9 punti nel parametro A3. IL PUNTEGGIO QUALITA’ di ciascuna Ditta idonea si ottiene sommando i punti ottenuti dalla stessa nei vari parametri secondo la seguente formula: PUNTEGGIO QUALITA’ = voto A 1 + voto A 2 + voto A 3 B - PREZZO D’AGGIUDICAZIONE punti massimi 40 4 All’Impresa (tra quelle ammesse alla fase di valutazione dell’offerta economica) che avrà proposto il costo totale complessivo più basso verranno attribuiti 40 punti ed alle altre Imprese punteggi inversamente proporzionali mediante la seguente formula: punteggio X = 40 x prezzo più basso prezzo offerto Al calcolo del Costo totale si arriva tramite la seguente formula: a) Costo n. 1 pasto ristorazione scolastica: €…………… (IVA esclusa) X N° pasti totali = €………………… b) Costo n. 1 fornitura derrate alimentari Nido + aliquota costo cuoca/pasto: €…………………(IVA esclusa) X N° pasti totali Asilo Nido = €………………… COSTO TOTALE complessivo (comprensivo di ogni onere) = costo a + costo b Il servizio verrà aggiudicato all’Impresa che, sommati i punteggi a lei attribuiti in sede di valutazione qualitativa e relativa al prezzo offerto, avrà ottenuto il punteggio globale più alto. L’importo complessivo risultante non potrà in ogni caso essere superiore all’importo a base d’appalto previsto nel presente Capitolato. Il prezzo offerto dalla ditta dovrà essere comprensivo di tutte le spese che la Ditta stessa dovrà sostenere per l’assunzione del servizio, ad eccezione dell’IVA e dovrà restare invariato per tutta la durata dell’appalto. TITOLO II: Servizio di Ristorazione scolastica. ART. 5 - TIPOLOGIA DEL SERVIZIO RICHIESTO La tipologia del servizio prevede: • la preparazione dei pasti presso il Centro Cottura della Ditta Appaltatrice, • il trasporto in legame fresco/caldo dei pasti e la somministrazione degli stessi presso . la Scuola primaria “A. Volta” di Lonate Pozzolo (piatti, bicchieri e posate in materiale lavabile), . le Scuole primaria “A. Dante” e Secondaria di primo grado “C. Carminati” di Lonate Pozzolo (attualmente il servizio è gestito con piatti, bicchieri e le posate in plastica monouso) . la Scuola primaria “S. Brusatori” di S. Antonino Ticino (attualmente il servizio è gestito con piatti, bicchieri e le posate in plastica monouso). • la fornitura, l’integrazione o qualora necessaria, la sostituzione delle attrezzature di servizio e dei materiali monouso e/o lavabili utilizzati per la distribuzione e la consumazione del pasto. • il quotidiano lavaggio, in lavastoviglie, di piatti, bicchieri e posate, presso i refettori ove è previsto l’impiego di tali materiali. E’ compresa anche la gestione completa dei servizi di pulizia e sanificazione, inclusi gli interventi di disinfestazione e derattizzazione di tutti i locali utilizzati dal servizio di ristorazione scolastica, nonché la raccolta e l’eliminazione dei rifiuti. ART. 6 - TIPOLOGIA DELL’UTENZA L’utenza è composta dagli alunni delle scuole primarie e secondaria di primo grado e dai relativi insegnanti. ART. 7 - DIMENSIONE PRESUMIBILE DELL’UTENZA E SEDE DEI TERMINALI DI CONSUMO La dimensione presunta dell’utenza nel periodo 01/01/2015 – 31/08/2016 è di circa 69.000 pasti in legame fresco-caldo trasportati per la Scuola primaria, di circa 16.000 pasti caldi per la Scuola secondaria di primo grado, per un totale complessivo di 85.000 pasti trasportati (vedi prospetti sottoriportati). L’utenza consumerà i pasti presso i terminali ubicati sul territorio comunale: . refettorio della Scuola primaria A. Volta di Lonate Pozzolo; . refettorio delle Scuole primaria A. Dante e secondaria di primo grado C. Carminati di Lonate Pozzolo; . refettorio delle Scuole primaria S. Brusatori di S. Antonino Ticino. SCUOLA PRIMARIA N. RIENTRI POMERIDIANI N. PASTI PRESUNTI PER IL PERIODO 5 01/01/2015 – 31/08/2016 Volta n. 7 classi – 3 rientri pom. n. 5 classi – 5 rientri pom. n. 5 classi – 5 rientri pom. n. 1 classi - 3 rientri pom. n. 2 classi - 2 rientri pom. n. 5 classi - 5 rientri pom Brusatori Dante SCUOLA SECONDARIA PRIMO GRADO Carminati DI n. 12 classi – 2 rientri pom. n. 36.000 n. 16.000 n. 17.000 n. PASTI PRESUNTI PER IL PERIODO 01/01/2015 – 31/08/2016 n. 16.000 Il numero dei pasti stimati è un dato medio da considerarsi indicativo e variabile in relazione all’effettiva apertura del servizio e al numero delle presenze degli utenti. Ogni variazione del numero complessivo dei pasti e/o dei giorni di apertura dei servizi comunali non dà luogo a variazione del prezzo unitario pattuito. ART. 8 - DURATA DEL SERVIZIO e GIORNI di EROGAZIONE La D.A. si impegna ad erogare il servizio secondo il calendario definito dall’ A. C. e gli orari, anche diversificati, per i vari servizi. DURATA INDICATIVA DEL SERVIZIO Secondo il calendario scolastico della Regione Lombardia per le Scuole primarie e secondarie di primo grado. GIORNI di EROGAZIONE del SERVIZIO Il servizio verrà effettuato secondo le seguenti modalità: SCUOLA PRIMARIA A. VOLTA TEMPO PROLUNGATO Giorni: lunedì, mercoledì e giovedì (3 rientri)– orario indicativo pausa mensa 12,20 .- 13,40; Giorni lunedì, mercoledì (2 rientri) - orario indicativo pausa mensa 12,20 .- 13,40; TEMPO PIENO: da lunedì a venerdì – orario indicativo pausa mensa 12,20 – 13,40; SCUOLA PRIMARIA S. BRUSATORI TEMPO PIENO: da lunedì a venerdì – orario indicativo pausa mensa 12,20 – 13,40; SCUOLA PRIMARIA A. DANTE TEMPO PROLUNGATO Giorni: lunedì, mercoledì e giovedì (3 rientri)– orario indicativo pausa mensa 12,20 .- 13,40; Giorni lunedì, mercoledì (2 rientri) - orario indicativo pausa mensa 12,20 .- 13,40; TEMPO PIENO: da lunedì a venerdì – orario indicativo pausa mensa 12,20 – 13,40 SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO C. CARMINATI TEMPO PROLUNGATO Giorni: lunedì, mercoledì – orario indicativo pausa mensa 13,20 – 14,30; ART. 9 - ORARIO CONSEGNA PASTI I pasti devono essere consegnati presso i plessi con un anticipo non superiore a 30 minuti e non inferiore a 10 minuti rispetto all’orario e ai turni previsti per la somministrazione. All’inizio dell’anno scolastico l’A.C. comunicherà ufficialmente, sulla base dell’organizzazione dell’attività scolastica, gli orari; gli stessi dovranno essere osservati scrupolosamente dalla D.A. nella distribuzione dei pasti. In relazione al numero di utenti interessati e alla capienza dei refettori, potrebbe rendersi necessario anche il doppio turno o la gestione di locali aggiuntivi adiacenti a quelli attualmente utilizzati. ART. 10 - INIZIO FORNITURA DEL SERVIZIO La D.A. si impegna ad iniziare il servizio a partire dal 01/01/2015 con le modalità indicate sia dal presente capitolato, sia da quanto presentato in sede di offerta. La mancata attivazione parziale o totale del servizio di fornitura pasti all’utenza non dà diritto alla D.A. a richiedere nessun indennizzo o risarcimento. ART. 11 - INTERRUZIONE DEL SERVIZIO - 6 In caso di sciopero del personale della D. A. o di altri eventi programmati che per qualsiasi motivo possono influire sul normale espletamento del servizio, l’A.C. dovrà essere avvisata con congruo anticipo (almeno 3 gg. prima) e la D.A. si impegna a fornire un pasto freddo come di seguito indicato: Pizza pomodoro e mozzarella 180 g (peso a cotto) oppure Pane (singolo panino) 50/60 g o Cracker senza sale 40/60 g e Formaggi fermentati/stagionati (fontina, toma, Parmigiano Reggiano, ecc.) 50 g o Tonno all’olio d’oliva 70/80 g o Carne bovina magra in scatola 70/90 g o Prosciutto cotto/crudo (affettati magri) 60 g e N.1 frutto di stagione lavato o in alternativa polpa/purea di frutta da 100g, monodose Le interruzioni totali del servizio per cause di forza maggiore non danno luogo a responsabilità alcuna per entrambe le parti. In caso di impossibilità d’utilizzo del Centro Cottura dichiarato in sede di gara (per guasto di uno o più impianti - interruzione temporanea del servizio per cause quali incidenti, interruzioni dell'energia elettrica, allagamenti - avaria delle strutture di conservazione dei prodotti deperibili), la D.A. dovrà garantire la preparazione e la fornitura dei pasti da un centro di cottura d’”emergenza”; tale impianto, così come dichiarato in fase di gara, deve avere una potenzialità residua di produzione sufficiente a garantire la preparazione di almeno 300 pasti/giorno ed inoltre deve essere ubicato ad una distanza non superiore a 50km dalla sede del Comune di Lonate Pozzolo. Al verificarsi della condizione di cui sopra, in via straordinaria, potranno essere concordati tra le Parti, menù alternativi semplificati, di uguale valore economico. TITOLO III: Organizzazione servizio di ristorazione scolastica. ART. 12 - CENTRO COTTURA – La D.A dovrà utilizzare per la preparazione dei pasti e per tutta la durata dell’appalto un centro di cottura, di cui la Ditta aggiudicataria sia proprietaria o del quale abbia piena disponibilità per tutto il periodo dell’appalto. Tale ultima circostanza dovrà essere attestata da conforme dichiarazione del proprietario del centro di cottura, da allegarsi alla relazione tecnico – qualitativa. Dovranno inoltre essere precisati in merito al Centro di Cottura: . la capacità produttiva totale, . il numero di pasti prodotti giornalmente, . i Km di distanza dalla sede del Comune di Lonate Pozzolo, con l’indicazione dell’itinerario e il tempo di percorrenza, questi ultimi dimostrabili unicamente dalla Guida Michelin, al sito www.viamichelin.it, percorso più breve, e non da altra fonte. Il Centro Cottura deve possedere caratteristiche tali da garantire il rispetto di quanto previsto dal presente articolo e dagli artt. 19 e 29 del CSA. ART. 13 - PREPARAZIONE DELLE PORTATE La D.A. deve garantire la preparazione di tutte le pietanze previste dai menù allegati al presente capitolato secondo quanto previsto dalle Tabelle dietetiche e merceologiche e la preparazione, senza alcun onere aggiuntivo per l’A.C., di diete speciali, leggere e per motivi etico-religiosi, così come successivamente descritto. La D.A. è tenuta a inserire nei menù eventuali modifiche che si rendessero necessarie, su richiesta dell’A. C. o su indicazioni/prescrizioni impartite dall’ASL. 7 ART. 14 – IGIENE DELLA PRODUZIONE, MANIPOLAZIONE E COTTURA Gli standard igienici e di qualità riportati di seguito, costituiscono parte integrante e sostanziale del presente CSA. Tali standard sono da considerarsi minimi. ART. 15 - RICEVIMENTO DELLE MATERIE PRIME Le operazioni di ricevimento delle derrate alimentari devono garantire che: • siano effettuati tutti i controlli previsti dalle procedure HACCP aziendali, e vengano effettuate le registrazioni necessarie a garantire una efficiente ed efficace rintracciabilità dei prodotti ricevuti, • siano presi tutti i provvedimenti in modo tale che non possa essere accettata e messa in produzione o direttamente fornita alcuna derrata non conforme a quanto stabilito contrattualmente e alle vigenti leggi in tema di igiene degli alimenti, • sia salvaguardato l'insieme delle qualità intrinseche delle derrate alimentari attraverso sistemi di immagazzinamento in ambienti salubri, a temperature idonee e controllate. Eventuali prodotti ritenuti “non conformi” e non restituiti immediatamente al fornitore, devono essere identificati ed isolati dalle restanti merci. ART. 16 - CONSERVAZIONE DELLE DERRATE I magazzini e gli impianti frigoriferi devono essere identificati, tenuti in perfetto stato igienico ed in buon ordine. Il carico degli impianti frigoriferi deve essere compatibile con la potenzialità degli impianti stessi al fine di consentire una corretta conservazione ed evitare l’accatastamento delle merci con possibile rischio di degradazione delle stesse e/o di cross contaminazioni. I contenitori/gli imballaggi delle derrate deperibili e non deperibili non devono essere appoggiati a terra e per quanto possibile, devono essere tenuti fuori dai locali di manipolazione. Nessun contenitore per alimenti, specie se in banda stagnata, deve essere riutilizzato. Ogni qual volta venga aperto un contenitore in banda stagnata ed il contenuto non venga immediatamente consumato, tale contenuto dovrà essere travasato in altro contenitore di acciaio inox o altro materiale non soggetto ad ossidazione (mantenere i dati relativi alla tracciabilità del prodotto). I sacchetti, le scatole e i contenitori metallici, dopo l’uso, vanno svuotati e gettati. Le carni, le verdure, i salumi e i formaggi e i prodotti surgelati dovranno essere conservati in impianti frigoriferi distinti. Il tempo di scongelamento delle derrate, ove necessario, dovrà avvenire ad una temperatura compresa tra 0° e +4°C e non dovrà superare le 48 ore. I prodotti cotti e refrigerati prima del consumo, devono essere conservati in cella di giornata, ad una temperatura compresa tra 0° e +4°C, prevenendo le cross contaminazioni. I prodotti cotti dovranno essere conservati solo ed esclusivamente in contenitori di acciaio inox. È vietato l'uso di recipienti (anche monouso) ed attrezzature di alluminio, che possono cedere sostanza a seguito di imperfetta manutenzione ed in ogni caso, non rispondenti a quanto previsto dal Decreto 18 aprile 2007 n. 76. La protezione delle derrate da conservare, in confezione non integra o sfuse, deve avvenire con film plastico o pellicola di alluminio, idonei al contatto con gli specifici alimenti, o con altro materiale comunque conforme alle vigenti leggi di settore. I prodotti a lunga conservazione come pasta, riso, farina, ecc. devono essere conservati in confezioni ben chiuse, riportanti l'etichettatura completa. Le derrate destinate agli utenti celiaci devono essere identificate e segregate in specifico armadio o in un’area al riparo da cross-contaminazioni. Il magazzino deve essere ben ventilato e sempre ben illuminato; la temperatura non deve superare i +30°C. ART. 17 - OPERAZIONI PRELIMINARI ALLA COTTURA E TECNOLOGIE DI MANIPOLAZIONE Le operazioni che precedono la cottura devono essere eseguite secondo le modalità di seguito descritte: 1. il personale adibito alla preparazione di piatti freddi o al taglio degli arrosti, lessi, preparazioni di carni, insalate di pasta/riso, ortaggi crudi ed alle operazioni di confezionamento dei pasti, deve fare uso di mascherine e guanti monouso. 2. la mondatura, l’affettatura, la porzionatura, la battitura, la legatura e la speziatura delle carni crude dovrà essere effettuata in apposita area, nella giornata di consumo o nella giornata in cui avviene il confezionamento per l’approntamento di semilavorati (anticipo massimo consentito di 24 ore rispetto all’orario di consumo – conservazione alla temperatura di 0°C +4°C). 3. la carne trita dovrà essere direttamente macinata presso il Centro di Cottura, con idonea attrezzatura sanificata, nella giornata di consumo o nella giornata in cui avviene il confezionamento per 8 l’approntamento di semilavorati (anticipo massimo consentito di 24 ore rispetto all’orario di consumo – conservazione alla temperatura di 0°C +4°C); 4. le operazioni di impanatura devono essere fatte nelle ore immediatamente antecedenti la cottura; 5. il formaggio grattugiato dovrà essere preparato in giornata o nella giornata in cui avviene il confezionamento per l’approntamento di semilavorati (anticipo massimo consentito di 24 ore rispetto all’orario di consumo – conservazione alla temperatura di 0°C +4°C). Sulle singole confezioni inviate ai plessi dovrà essere indicata la data di lavorazione ed ogni eventuale indicazione utile alla tracciabilità del prodotto; 6. il lavaggio e il taglio della verdura fresca deve essere effettuato nelle ore immediatamente antecedenti il consumo; può essere anticipato al giorno precedente il consumo il lavaggio delle verdure per il minestrone nel caso in cui vengano usate verdure fresche. Per particolari e comprovate esigenze operative ed in ogni caso esclusivamente previa specifica autorizzazione rilasciata dalla A.C., la pelatura delle patate e delle carote, con successiva conservazione refrigerata (in cella di giornata – conservazione alla temperatura di 0°C +4°C) in contenitori chiusi con acqua acidulata, può essere anticipata il giorno precedente il consumo. 7. tutte le vivande devono essere cotte in giornata tranne gli alimenti, previsti nel presente Capitolato (riferimento Art. 21 del CSA), sottoposti a rapido abbattimento di temperatura; 8. le porzionature di salumi e formaggi devono essere effettuate nelle ore immediatamente antecedenti la distribuzione impiegando attrezzature adeguate, per numero e tipologia, al prodotto da lavorare e al numero di utenti. Particolare attenzione dovrà essere posta all’affilatura periodica delle lame e alla loro sgrassatura e disinfezione da effettuarsi anche più volte nel corso dell’orario di lavorazione. 9. con specifico riferimento alle tabelle merceologiche, le fette di prosciutto cotto, ottenute da forma intera, non devono avere peso superiore a 35/40 grammi. 10. legumi secchi: ammollo per 24 ore con almeno due ricambi di acqua, senza bicarbonato. Nel caso di impiego di fagioli secchi l'acqua di cottura dovrà essere cambiata dopo il raggiungimento della prima ebollizione. 11. tutti i prodotti congelati e/o surgelati, prima di essere sottoposti a cottura, devono essere sottoposti a scongelamento in cella frigorifera a temperatura compresa tra 0° e 4°C, ad eccezione dei prodotti che vengano cotti tali quali. ART. 18 - PENTOLAME PER LA COTTURA Per la cottura di tutti i cibi, compresi quelli per le diete speciali, devono essere impiegati solo pentolami in acciaio inox. Potranno essere richieste attrezzature in materiali differenti al fine di permettere la realizzazione di specifiche diete patologiche. Non possono essere utilizzate pentole o attrezzature in alluminio, che a seguito di imperfetta manutenzione possono cedere sostanza agli alimenti ed in ogni caso, non rispondenti a quanto previsto dal Decreto 18 aprile 2007 n. 76. Presso il centro di cottura: • iI ragù e i sughi devono essere cotti in brasiere. • la pasta, le minestre, i risotti devono essere cotti in caldaia in acciaio inox. ART. 19 – COTTURA Tutte le operazioni di cottura degli alimenti devono mirare ad ottenere standard elevati di qualità igienica, nutrizionale e sensoriale. In particolare: • tutte le cotture devono essere realizzate in giornata, fatte salve quelle prodotte presso il centro di cottura della D.A. e indicate all’Art. 21 “linea refrigerata”. • le fritture tradizionali per immersione in olio sono vietate. • ogni cottura analoga alla frittura, deve essere realizzata in forni preferibilmente a termoconvezione (frittate, cotolette, polpette, ecc.), utilizzando esclusivamente olio di oliva o olio extra vergine di oliva (presso l’asilo nido è consentito il solo uso dell’olio extra vergine di oliva). • le paste asciutte dovranno essere cotte in forma espressa (è vietata la doppia cottura). • la cottura di carni, pollame e pesce o il rinvenimento di prodotti cotti e abbattuti termicamente (rif. Art. 21), deve essere condotta fino al raggiungimento di una temperatura, al cuore del prodotto, di almeno +75°C, per un tempo minimo di 3 minuti. • dal termine della cottura gli alimenti cotti da consumare caldi, dovranno essere costantemente mantenuti ad una temperatura non inferiore a +65°C. • qualora i prodotti, successivamente alla cottura, venissero abbattuti termicamente per permetterne la consumazione a freddo (es. arrosti freddi), dovrà essere garantita una conservazione ad una temperatura 9 non superiore a +10°C sino al momento della somministrazione che, in questo caso, dovrà obbligatoriamente avvenire nello stesso giorno di cottura. • tra il termine della cottura dei pasti presso il Centro Cottura, che deve coincidere con il confezionamento degli stessi, e la somministrazione a caldo, non dovranno intercorrere più di 90 (novanta) minuti – tale limite costituisce valore massimo. • Presso l’asilo nido, il tempo che intercorre tra la preparazione degli alimenti e la loro somministrazione deve essere il più breve possibile (e comunque non superiore a 20 minuti). ART. 20 - PREPARAZIONE PIATTI FREDDI La preparazione dei piatti freddi deve avvenire esclusivamente nelle specifiche aree. La conservazione dei piatti freddi, precedentemente al trasporto, deve avvenire ad una temperatura compresa tra 0° e +4°C. ART. 21 - LINEA REFRIGERATA E’ ammessa la cottura anticipata (massimo anticipo consentito rispetto all’orario di consumo: 24 ore), se seguita da un processo di raffreddamento rapido con l'ausilio dell'abbattitore di temperatura e da una conservazione refrigerata (0°C<T<+4°C), dei seguenti prodotti: arrosti, bolliti, brasati, cannelloni, lasagne e ragù per lasagne. Per tali prodotti, prima del confezionamento, dovrà necessariamente essere previsto il riscaldamento ad una temperatura non inferiore a +75°C (rilevata al centro geometrico dell’alimento), per un tempo minimo di 3 minuti. La D.A. dovrà predisporre schede di registrazione per il monitoraggio del processo. Le carni cotte da somministrare fredde dovranno invece necessariamente essere cotte nello stesso giorno di somministrazione (rif. Art. 19). È tassativamente vietato raffreddare prodotti cotti a temperatura ambiente o sottoporli ad immersione in acqua. ART. 22 - CONDIMENTI • Le paste e il riso in bianco devono essere trasportati ai plessi, unicamente condite a crudo con olio extra vergine di oliva o, se specificato dal menù, con burro fuso, non soffritto. I condimenti previsti dal menù del giorno (es. pesto, pomodoro, ecc.) devono essere aggiunti solo al momento della somministrazione. • Il formaggio grattugiato viene aggiunto al piatto dall'operatore addetto alla somministrazione dietro richiesta del commensale. Per il condimento dei primi piatti, così come per le altre preparazioni, si deve utilizzare esclusivamente formaggio Parmigiano Reggiano. • Per i condimenti a crudo delle pietanze, delle verdure cotte, dei sughi (es. pesto) e per la preparazione di salse, si dovrà utilizzare esclusivamente olio extravergine di oliva. Prima di procedere al condimento delle verdure cotte, in particolare per quelle a foglia larga, si dovrà provvedere, eventualmente impiegando anche mezzi meccanici, all’allontanamento igienico del liquido in eccesso. • Per il condimento delle insalate fresche, si utilizzerà oltre all’olio extra vergine d’oliva e al sale, l’aceto di vino bianco o in alternativa, qualora richiesto, il succo di limoni freschi biologici o l’aceto di mele. Per il condimento delle insalate fresche, così come sopra descritto, si dovrà utilizzare specifica attrezzatura atta a garantire il costante rispetto delle singole grammature degli ingredienti previsti. • Per le cotture al forno deve essere utilizzato esclusivamente olio di oliva o olio extra vergine di oliva (presso l’asilo nido è consentito il solo uso dell’olio extra vergine di oliva). ART. 23 - IGIENE DELLA PRODUZIONE La produzione deve garantire il rispetto della marcia in avanti e deve rispettare gli standard igienici previsti dalle Leggi vigenti. Il personale non deve effettuare più operazioni contemporaneamente al fine di evitare rischi di contaminazioni crociate. Tutte le operazioni di manipolazione e preparazione, siano esse a freddo o a caldo, devono essere tenute rigorosamente sotto controllo attraverso l'utilizzo dei termometri a sonda. L'alloggiamento del cibo porzionato nelle Gastro-norm, quali, ad esempio, pizza, polpette, frittata, pesce al forno, etc., deve essere effettuato esclusivamente a doppio strato, interponendo tra essi un foglio di carta oleata da forno, al fine di consentire la netta separazione tra le porzioni. ART. 24 - DIETE SPECIALI 1. L’A.C. si farà carico di raccogliere le certificazioni mediche prodotte dall’utenza per la richiesta di diete e le trasmetterà prontamente alla D.A. 10 2. La D.A., sotto la propria responsabilità e attraverso personale qualificato in materia, dovrà immediatamente elaborare, redigere, approntare e somministrare le diete richieste senza alcun diritto a maggiorazione di prezzo; per conoscenza e/o per approvazione (qualora richiesto), gli elaborati relativi alla formulazione delle diete speciali potranno essere inviate all’ASL competente per territorio. 3. La preparazione delle diete da veicolare deve avvenire unicamente in specifica area del centro di cottura, nel rispetto delle vigenti leggi, secondo quanto stabilito dalle procedure di autocontrollo dell’igiene degli alimenti della D.A. e sotto la supervisione del Direttore del centro cottura. 4. Le diete speciali devono: • riportare l’indicazione specifica del destinatario • essere somministrate per prime (cioè prima dei pasti destinati agli atri utenti) • essere trasportate in piatti monoporzione con film di chiusura termosigillato, e contenute in singoli contenitori isotermici. Non sono accettate vaschette di alluminio, di plastica o altro tipo di contenitore riutilizzabile. • qualora ritenuto necessario dalla D.A. e previa autorizzazione dell’A.C.,essere somministrate in piatti di tipologia/con colorazione differente o con segno di identificazione. • essere formulate dalla D.A. in aderenza al menù settimanale corrente. 5. Per la preparazione delle diete destinate agli utenti celiaci, devono essere impiegate derrate alimentari senza glutine preferibilmente inserite nel prontuario AIC e reperibili sul mercato – il prontuario dovrà essere presente presso il Centro di Cottura e dovrà essere periodicamente aggiornato. 6. Per la distribuzione di tutte le diete per allergie e intolleranze alimentari, si utilizzeranno posate espressamente dedicate, in modo tale da evitare cross-contaminazione allergizzante. La responsabilità della corretta somministrazione della preparazione alimentare al singolo utente è del personale della D.A.. Per la preparazione delle diete speciali potranno essere utilizzati anche alimenti non previsti nelle tabelle merceologiche riportate nel presente capitolato e nei suoi allegati. La D.A. si impegna inoltre a fornire, dietro presentazione di specifica richiesta da parte dell'utenza, - diete per vegetariani e per esigenze etico-religiose. - diete leggere come di seguito indicato all’art. 25. ART. 25 - DIETA LEGGERA ("DIETA IN BIANCO") La D.A. si impegna alla predisposizione e somministrazione di diete leggere o "diete in bianco", qualora venga fatta richiesta entro le ore 10,00 dello stesso giorno, senza alcun diritto a maggiorazione di prezzo. Le "diete in bianco" devono essere trasportate, in monoporzione, in piatti con film di chiusura termosigillato, contenuti in singoli contenitori isotermici. Non sono accettate vaschette di alluminio, di plastica o altro tipo di contenitore termico. Le diete in bianco, che non necessitano di prescrizione medica se non superano la durata di due settimane, sono costituite da: primi piatti • pasta o riso, asciutti o in brodo vegetale, conditi con olio o salsa di pomodoro oppure con olio e prezzemolo, • polenta condita con salsa di pomodoro. Eventualmente poco Parmigiano Reggiano ben stagionato. secondi piatti • carne bianca o rossa (tagli magri) al vapore, alla piastra, lessata, • pesce al vapore, alla piastra, lessato, • ricotta di vacca contorni • verdura cruda o cotta, lessata o stufata, condita con olio crudo, poco sale ed eventualmente limone frutta • fresca e matura senza buccia o cotta . Tutti i condimenti devono essere utilizzati a crudo per evitare la scarsa digeribilità dei grassi alterati dalla cottura. Tipologia Pasta Riso Farina di mais Olio extravergine di oliva Carne Verdura Dosi pro-capite Utenti asilo nido Gr. 20 Gr. 20 Gr. 45 Gr. 5 Gr. 40 Gr. 50 cotta/cruda 80 Dosi pro-capite sc. Primaria Gr. 70 Gr. 70 Gr. 70 Gr. 5 Gr. 50 Gr. 150 Dosi pro-capite sc. Secondaria di 1° grado Gr. 80 Gr. 80 Gr. 80 Gr. 8 Gr. 80 Gr. 150 11 Pane Frutta Gr. 25 Gr. 50 Gr. 50 Gr. 110 Gr. 60 Gr. 120 ART. 26 - INTRODUZIONE DI NUOVE PORTATE, MENÙ SPERIMENTALI L’A.C. si riserva la facoltà di introdurre, in via sperimentale, nuove preparazioni culinarie, concordando con l’ASL competente per territorio e con la D.A. ingredienti e relative grammature. ART. 27 – RICICLO È vietata ogni forma di riciclo dei cibi preparati nei giorni antecedenti al consumo. Qualora richiesto dalla A.C., la D.A. dovrà rendersi disponibile e fattivamente collaborare al recupero igienico dei pasti non consumati presso i centri refezionali, in applicazione della “Legge del Buon Samaritano” (rif. L. 155/03 - Disciplina della distribuzione dei prodotti alimentari a fini di solidarietà sociale) e delle disposizioni comunitarie (rif. Reg. CE 1774/2002) e regionali (rif. DDUO del 23/12/2003 – n. 22864). ART. 28 - CONTENITORI PER IL TRASPORTO DEGLI ALIMENTI Il trasporto deve avvenire con modalità atte a mantenere l’appetibilità degli alimenti e ad evitare la crescita microbica, secondo le temperature e le modalità previste dal DPR 327/80 e dal Reg. CE 852/04. I contenitori isotermici, realizzati preferibilmente in polipropilene non espanso, ed in ogni caso in idoneo materiale ad esclusione del polistirolo, devono permettere l’uso di bacinelle e teglie Gastro-norm nelle diverse combinazioni; all’occorrenza dovranno essere refrigerabili o permettere l’inserimento di piastre o anelli eutettici. I contenitori, nonché le eventuali attrezzature per la movimentazione degli stessi, devono possedere, ove previsto, la marcatura CE. E’ vietata l’insufflazione di vapore nei contenitori isotermici. I contenitori isotermici devono riportare etichetta indicante il contenuto (es. I° piatto, II° piatto, ecc.) e la destinazione; dovrà inoltre essere applicato un sigillo che garantisca l’impossibilità di manomissione durante il trasporto. Sulle rastrelliere, nella specifica area di confezionamento del Centro Cottura, saranno collocati contenitori Gastro-norm in acciaio inox con coperchio a tenuta ermetica, muniti di guarnizioni in grado di favorire il mantenimento delle temperature previste dalla legge e di evitare lo sversamento di liquidi. Le Gastro-norm in acciaio inox impiegate per il trasporto delle paste asciutte, degli gnocchi e dei risotti, devono avere un'altezza non superiore a 10 cm, ed in ogni caso non devono essere riempite totalmente, al fine di evitare fenomeni di impaccamento. Le diete speciali devono essere consegnate in contenitori monoporzione, internamente suddivisi in scomparti, e recare indicazione dell'utente destinatario, nel rispetto della normativa sulla privacy. Il formaggio grattugiato per il condimento dei primi piatti deve essere veicolato a temperatura controllata, non superiore a +10°C. Il pane deve essere confezionato ed etichettato a norma di legge e riposto in ceste pulite e munite di coperchio e/o in altro idoneo contenitore; è vietato l’uso di graffette metalliche per la chiusura di contenitori e sacchetti. La frutta deve essere trasportata in specifici contenitori di plastica, ad uso alimentare, muniti di coperchio, differenti da quelli impiegati per la veicolazione dei pasti in legame fresco caldo. Tutti i contenitori impiegati devono essere sanificati giornalmente. ART. 29 - MEZZI DI TRASPORTO E PIANO DEI TRASPORTI Ai fini della riduzione delle emissioni inquinanti e dei rischi igienico sanitari, nel rispetto delle vigenti leggi di settore, i mezzi di trasporto impiegati per la veicolazione dei pasti devono essere: 1. a Norma Euro 4 o Norma successiva o alimentati a GPL o a metano, 2. usati esclusivamente per il trasporto di alimenti, 3. conformi alle normative vigenti al fine di permettere il trasporto secondo quanto previsto dal Reg. CE 852/04. È fatto obbligo di provvedere quotidianamente alla sanificazione dei mezzi di trasporto utilizzati in modo tale che dai medesimi non derivi insudiciamento o contaminazione crociata. I pasti, dal centro cottura, verranno trasportati dal personale alle dipendenze della D.A., la quale dovrà organizzare il piano dei trasporti in modo tale che non intercorrano più di novanta (90) minuti tra il termine della cottura e la distribuzione e porzionatura a caldo, al fine di preservare le qualità organolettiche e nutrizionale delle varie preparazioni alimentari. 12 I pasti devono essere consegnati presso i plessi con un anticipo non superiore a 30 minuti e non inferiore a 10 minuti rispetto all’orario (Rif. Art.8) e ai turni (Rif. Art. 9) previsti per la somministrazione. Per ogni centro refezionale la D.A. emetterà documento di consegna in duplice copia recante l'indicazione del numero di contenitori, del numero dei pasti consegnati e dell'ora di consegna; su tali documenti dovrà essere stato preventivamente indicato dalla D.A. l'orario di carico e di partenza del mezzo. La D.A. deve elaborare un piano dei trasporti, corredato da orari di partenza dal centro di cottura e orari di arrivo presso i vari plessi, da produrre in sede di offerta. Il giro pasti ogni anno deve essere comunicato all’A.C. prima dell’inizio dell’appalto. ART. 30 - OPERAZIONI DA EFFETTUARE PRIMA E DOPO LA DISTRIBUZIONE I pasti sono distribuiti da personale della D.A. nei locali ad uso refettorio dei plessi scolastici. Presso la Scuola Primaria Volta, il servizio verrà garantito con piatti, bicchieri e posate di tipo lavabile; il lavaggio quotidiano e l’integrazione periodica di tali materiali è a carico della D.A.. Il personale addetto alla distribuzione deve rispettare le seguenti prescrizioni: 1. indossare calzature adeguate, camice e copricapo, che devono essere sempre puliti e decorosi; i copricapo dovranno raccogliere completamente la capigliatura; qualora le condizioni di salute lo richiedano,saranno provvisti di mascherina monouso. 2. lavare accuratamente le mani, togliere anelli e ori in genere ed indossare guanti monouso, da sostituire ogniqualvolta necessario. 3. esibire il cartellino di riconoscimento; 4. accendere gli scaldavivande almeno 30 minuti prima dell’arrivo dei pasti; 5. imbandire i tavoli disponendo ordinatamente tovaglie, tovaglioli, posate, bicchieri (rovesciati), caraffe piene d’acqua (le caraffe dovranno essere sanificate quotidianamente – è previsto il posizionamento di una caraffa di capacità massima di 1,5 litri ogni 5 utenti); 6. verificare la presenza di adeguati utensili per il porzionamento delle preparazioni alimentari previste dal menù del giorno. Tali utensili dovranno inoltre essere calibrati al fine di garantire il rispetto delle grammature contrattuali per fasce d’utenza. 7. all'arrivo dei pasti . controllare le quantità di cibo e verificare che siano conformi alle ordinazioni; . provvedere, mediante termometro a sonda sanificato, al controllo delle temperature degli alimenti da somministrare ed annotare i valori su apposita scheda di registrazione. Di seguito sono indicate le temperature di riferimento e le tolleranze ammesse. Alimenti da consumare caldi Salumi/carni Formaggi e latticini da consumare Verdure crude freddi Insalate di riso o pasta o frutta, salse fresche deperibili Gelati Temperature di riferimento ≥65°C ≤10°C ≤10°C ≤15°C Tolleranza 60°C 11°C 11°C // ≤10°C 11°C ≤-15°C // 8. procedere al condimento delle pietanze direttamente nel contenitore in arrivo, che dovrà essere sufficientemente capiente per tale operazione. La pasta ed i risotti, dopo l’aggiunta di sughi, di brodo e di ogni altro eventuale condimento necessario, dovranno essere rimestati delicatamente con cucchiaio in materiale plastico, con bordi arrotondati, al fine di evitare il danneggiamento del prodotto. 9. aprire i contenitori solo nel momento in cui inizia la distribuzione onde evitare l'abbassamento della temperatura; 10. prima di iniziare il servizio, effettuare l'operazione di taratura che consiste nel valutare la quantità di cibo espressa in volume o peso, da distribuire ad ogni alunno, con gli utensili in dotazione precedentemente preparati; 11. la quantità di portate da distribuire deve essere quella indicata nelle rispettive tabelle di correlazione grammatura a crudo e grammatura a cotto. La “scheda di correlazione grammatura a crudo e grammatura a cotto delle principali famiglie merceologiche da porzionare dopo la cottura”, dovrà essere realizzata e fornita dalla D.A., entro 30 gg dall’inizio del servizio e modificata qualora disposizioni dell’ASL di competenza lo suggeriscano. In particolare si richiede di indicare il calo o l’aumento percentuale di peso dei seguenti prodotti: pasta di grano duro, pastina, risi, legumi secchi, arrosti, bolliti, 13 carne ai ferri, scaloppe, brasati, spezzatini, tacchino e pollo arrosto, tacchino e pollo bollito, verdura fresca in foglie, verdura fresca non in foglie, verdura gelo in foglia, verdura gelo non in foglia, patate, pesce al forno e pesce bollito; 12. non posizionare confezioni di olio, aceto e sale sui tavoli, ma procedere al condimento delle pietanze direttamente nel contenitore in arrivo; 13. procedere alla distribuzione solo dopo che tutta l’utenza ha preso posto a tavola; 14. distribuire ad ogni commensale le quantità di cibo relative alle intere porzioni e solo per quanto riguarda secondo piatto e contorno, distribuendo a richiesta ulteriori quantità sino all'esaurimento di quanto presente nel contenitore (salvo diverse indicazioni da parte dell’A.C.); 15. la distribuzione del secondo piatto e del contorno deve avvenire solo dopo che gli utenti hanno terminato di consumare il primo piatto (distribuzione diretta al tavolo, salvo diverse indicazioni da parte dell’A.C.); 16. la frutta lavata potrà essere posizionata in corrispondenza di ogni utente o somministrata al termine della consumazione della seconda portata. 17. il pane deve essere servito con il secondo piatto (salvo diverse indicazioni da parte dell’A.C.); 18. devono essere evitati tassativamente ripetuti raffreddamenti e riscaldamenti di elementi già cotti. Al termine del servizio, il personale dovrà effettuare il rigoverno delle attrezzature e dei locali, procedendo alla sanificazione degli stessi ed all’eliminazione dei rifiuti. ART. 31 - INFORMAZIONE AI COMMENSALI La D.A è tenuta ad affiggere nei locali di consumo dei pasti il menù del giorno. Presso ogni plesso dovrà inoltre essere disponibile la scheda di correlazione grammatura a crudo e grammatura a cotto delle principali famiglie merceologiche da porzionare dopo la cottura. ART. 32 – SISTEMA INFORMATIZZATO PER LA GESTIONE DELLE PRENOTAZIONI DEI PASTI E DEL PROCESSO DI PAGAMENTO DEI PASTI PER LA SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI PRIMO GRADO Attualmente il servizio di rilevazioni presenze, prenotazione pasti e di addebito, viene gestito attraverso modalità di pre-pagato mediante l’utilizzo di software School.Net di Etica S.r.l. di cui il Comune di Lonate Pozzolo è titolare delle licenze d’uso e proprietario dell’hardware necessario al funzionamento del sistema. La Ditta che risulterà aggiudicataria del servizio dovrà subentrare nella gestione del sistema informatico interamente web based utilizzato in modalità ASP e sito presso una Server Farm Certificata ISO 27001, avente caratteristiche di affidabilità, sicurezza e continuità di servizio garantita, già in uso presso l’A.C. per la gestione della rilevazione delle presenze, della prenotazione dei pasti e per l’addebito degli stessi con modalità di pagamento anticipato. La D.A dovrà utilizzare il sistema di proprietà del Comune, mediante credenziali di accesso predisposte dalla A. C., facendosi anche carico dei canoni annuali di manutenzione e di hosting, di aggiornamento software, e di assistenza telefonica. Con l’introduzione di questo sistema informatizzato l’A.C. ha inteso soddisfare i seguenti bisogni: • fornire un servizio utile al cittadino rendendo più semplici e veloci le procedure per il pagamento dei pasti da parte dei genitori; • permettere un costante e continuo flusso di informazioni in modalità multicanale (carta, WEB, sms ed email) tra Comune, Scuole, Ditta Appaltatrice e cittadini; • garantire il rispetto delle esigenze dietetiche degli alunni grazie ad una prenotazione nominativa delle presenza; • migliorare l’efficienza delle modalità di prenotazione dei pasti, allo scopo di evitare sprechi o disservizi ed ottimizzando altresì l’impiego e la professionalità delle risorse umane; • tutelare la privacy delle famiglie rispetto ai dati sanitari, religiosi e, nel caso, a quelli relativi alle fasce di reddito, con particolare riguardo alle fasi di ricarica e di addebito; • dotarsi di uno strumento informatizzato in grado di gestire e monitorare costantemente gli indicatori significativi del servizio di ristorazione attraverso uno strumento grafico di facile ed immediato utilizzo; • permettere di operare in modo celere e sicuro il controllo di eventuali morosità. Viene esplicitamente richiesto alle aziende di utilizzare detto sistema e si chiede si specificare le modalità con cui verranno soddisfatte le richieste di efficienza, servizio, sicurezza e semplicità nell’adozione di ogni soluzione. L’utilizzo del suddetto sistema informatico dovrà essere garantito al Comune senza alcun costo aggiuntivo. Al termine dell’appalto e/o in caso di risoluzione anticipata del contratto l’impresa aggiudicataria dovrà trasferire al Comune tutti i dati raccolti, oltre che la piena proprietà di qualsiasi tipo di hardware aggiunto alla dotazione all’interno del sistema. L’impresa aggiudicataria dovrà altresì segnalare all’Amministrazione Comunale le eventuali forniture di servizi a corredo e fornire tutte le indicazioni necessarie a garantire la continuità di servizio e il buon funzionamento del sistema. I dati registrati dal software saranno insindacabilmente di proprietà comunale nel corso e al termine dell’appalto. 14 Descrizione del sistema informatizzato Il sistema informatico gestisce completamente i processi di pagamento anticipato, di prenotazione e di addebito dei pasti con relativa gestione dei solleciti ai morosi, e di comunicazione all’utenza. La modalità ordinaria di funzionamento del sistema si intende quando sono in essere le condizioni di operatività normali tali da garantire il regolare funzionamento del sistema. Sarà comunque buona prassi individuare e concordare modalità alternative di emergenza ed assolutamente straordinarie da utilizzare nei casi in cui le condizioni di funzionamento normali non siano disponibili per cause di forza maggiore. Il sistema è utilizzabile da WEB, utilizzato in modalità ASP e sito presso una Server Farm Certificata ISO 27001, avente caratteristiche di affidabilità, sicurezza e continuità di servizio garantita, e vi possono accedere il Comune, le istituzioni scolastiche, la società di ristorazione e i genitori, sempre con login e password. Dovrà essere garantita la massima sicurezza informatica e la piena tutela della privacy secondo le normative vigenti. Il sistema consente (in tempi e modi stabiliti dall’Amministrazione Comunale) l’informatizzazione di eventuali altri servizi comunali (come il pre-scuola, il post-scuola, il trasporto scolastico, ecc.) sfruttando la piattaforma tecnologica fornita per il servizio di ristorazione. Per consentire le prenotazioni dei pasti è utilizzato un sistema VIA PENNA DIGITALE. La rilevazione delle presenze avviene ogni mattina entro l’orario concordato tra l’A.C. e la D.A. e il personale scolastico addetto utilizza un modulo mensile sul quale rilevare l’assenza dello studente, oltre all'eventuale dieta in bianco del giorno. Il sistema non prevede in alcun modo l’uso di badge, smart card o tessere da parte degli studenti per la prenotazione dei pasti, al fine di semplificare le procedure operative, ridurre al minimo l’impatto delle prenotazioni sull’attività didattica ed evitare i problemi connessi agli smarrimenti delle tessere date agli studenti ed alla loro successiva sostituzione. Per consentire i pagamenti il sistema prevede la possibilità di effettuare il pagamento con l’uso di più canali e metodi: • pagamento presso n. 2 punti di ricarica basati su POS, attraverso un codice univoco di riconoscimento degli utenti (codice PAN); • ricarica attraverso addebito in c/c mensile secondo un meccanismo di autoricarica a valore calcolato sulla base delle presenze stimate per il mese successivo e generato automaticamente. Al fine di migliorare le modalità di pagamento agevolando l’utenza, l’Amministrazione Comunale si riserva la possibilità di attivare in futuro il pagamento tramite ulteriori canali telematici quali SSD, MAV ONLINE, ecc.. A tal fine verranno premiate le offerte in grado di garantire tale funzionalità mediante la dichiarazione del corretto funzionamento da parte delle Banche e le referenze dei Comuni già utilizzanti tale sistema di pagamento su ATM. Si precisa che le ricariche dovranno avvenire a valore e non a numero di pasti per garantire il pieno rispetto della privacy . Per consentire la gestione degli insoluti il sistema permette un monitoraggio dello stato degli insoluti tale da rendere semplificata la gestione delle riscossioni: • stampa di lettere di sollecito per gli inadempienti; • utilizzo del messaggi SMS per la pronta segnalazione dello stato di insolvenza sul cellulare del genitore dello studente (previa autorizzazione). Tali comunicazioni devono essere disposte ed inviate a cura della D.A. Per consentire la comunicazione con gli utenti il sistema permette : • la gestione delle comunicazioni con i genitori, riguardanti il servizio in oggetto, oltre che con documenti cartacei anche con un sistema parallelo interamente accessibile Via Internet che rispetta le caratteristiche di sicurezza già citate. Tale sistema è accessibile anche tramite il sito del Comune; • l’invio automatico da sistema degli SMS o EMAIL ai genitori che abbiano acconsentito per segnalazioni amministrative sul credito residuo disponibile. Il sistema prevede inoltre: • la gestione dei pasti per il personale docente e incaricati e/o autorizzati dal Comune differenziandone le relative prenotazioni; • la gestione completa di tutti i dati anagrafici e gestionali, con particolare attenzione ai dati amministrativi e di pagamento, attraverso un sistema che garantisca estrema sicurezza, tutela della privacy, affidabilità ed accessibilità continua (24 ore su 24) a tutti gli attori coinvolti; • la possibilità di redigere in ogni momento statistiche relative ai diversi momenti della gestione del servizio, lo storico, i costi, le presenze, il numero dei pasti forniti totale e parziale secondo le date e i periodi desiderati. Competenze dell’Amministrazione Comunale 15 Del sistema sopradescritto restano in carico all’Amministrazione Comunale le seguenti fasi: • la determinazione delle tariffe a carico degli utenti; • la fornitura dei dati anagrafici degli utenti del servizio di ristorazione. Competenze della Ditta Appaltatrice Compete alla Ditta Appaltatrice: • la manutenzione, durante tutta la durata dell’appalto, delle apparecchiature hardware e software; • l’attivazione e il mantenimento, per tutta la durata dell’appalto, dei contratti di assistenza tecnica e manutenzione, atti a garantire la gestione del programma, la sua manutenzione e tutta l’assistenza tecnica necessaria; • la disponibilità di un PC e di una stampante presso il centro cottura, con caratteristiche sufficienti ad operare via WEB sull’applicativo. Tale PC dovrà essere dotato a spese dell’impresa della relativa connessione ad Internet di tipo ADSL per poter permettere un agevole utilizzo dell’applicativo; • la soluzione di eventuali problematiche connesse alla gestione della rilevazione/prenotazione pasti e l’attivazione di procedure alternative di emergenza per la rilevazione/prenotazione pasti, in caso di mancato o irregolare funzionamento del sistema informatico. Gestione e conservazione dei dati anagrafici, tutela della privacy e accessibilità L’impresa aggiudicataria dovrà gestire attraverso il sistema informatizzato tutti i dati anagrafici e gestionali ai sensi del D.L. 30.06.2003 n. 196, convertito con modifiche dalla L. 26.02.2004 n. 45, con particolare attenzione ai dati sensibili quali dati sanitari, etico-religiosi, amministrativi e di pagamento. In caso di guasti e/o malfunzionamenti sia delle apparecchiature hardware, sia del software, la D.A. è tenuta a dare tempestiva comunicazione al Comune e a far eseguire gli interventi di manutenzione necessari al ripristino della verificata irregolarità. Al termine dell’appalto l’Impresa Appaltatrice, dovrà trasferire, ove acquistate, e senza alcun onere aggiuntivo, la piena proprietà di licenze d’uso aggiuntive, di qualsiasi tipo di hardware, banche dati o strumentazione utilizzata all’interno del sistema. Specifiche di funzionamento del sistema utilizzato attualmente verranno fornite alle Ditte partecipanti a richiesta scritta che dovrà pervenire a mezzo mail o fax entro il terzo giorno antecedente la data prevista per la presentazione dell’offerta. ART. 33 - FUNZIONALITA’ DEL SERVIZIO – La D.A. dovrà periodicamente far controllare dai propri responsabili che la somministrazione avvenga secondo le modalità previste dal presente capitolato, assicurando in ogni caso le condizioni atte a preservare le caratteristiche organolettiche ed igieniche del cibo. ART. 34 - CONTROLLI E RILIEVI SULLA GESTIONE DEL SERVIZIO I Responsabili Comunali, il Tecnologo Alimentare incaricato, gli Organi Ispettivi competenti, potranno accedere in qualsiasi momento nei locali di lavorazione della D.A. e nei refettori comunali ad eseguire prelievi ed accertamenti sulla qualità e quantità degli alimenti e sulle condizioni igienico sanitarie dell’ambiente di lavoro, delle attrezzature e del personale addetto. La D. A. dovrà fornire la necessaria collaborazione per il corretto espletamento del controllo. I controlli avverranno in contraddittorio con la D. A. ed ogni rilievo sarà contestato per iscritto. Per rimuovere carenze nell’espletamento del servizio anche il personale incaricato è responsabile del servizio e potrà imporre l’adozione di provvedimenti immediati, dandone tempestiva comunicazione alla D.A. L’accesso ai refettori sarà consentito anche ai componenti della commissione mensa previo assenso da parte dell’ A.C.. Sarà limitato alla valutazione delle caratteristiche organolettiche del pasto, alla verifica del mancato rispetto del menù, al controllo delle grammature, delle date di scadenza dei prodotti e alla pulizia degli ambienti. E’ fatto comunque divieto ai componenti della commissione mensa di intervenire a qualsiasi titolo direttamente sul personale alle dipendenze della D.A.. L’A.C. si riserva il diritto di verificare il rispetto delle norme previste dal capitolato d‘appalto attraverso analisi qualitative e quantitative, controlli di temperatura e peso (sulla media di 10 porzioni scelte casualmente). E’ compreso anche l’accesso ai documenti di consegna. La D.A. ha l’obbligo di conservare quotidianamente una campionatura degli alimenti serviti per almeno 72 ore, in contenitori o sacchetti sterili adatti a tale uso. La D. A. ha l’obbligo di effettuare a proprie spese le analisi sull’acqua di rete somministrata agli utenti con frequenza mensile e di trasmetterne i risultati all’A.C. prelevando i campioni di acqua presso entrambi i refettori comunali. La tipologia di analisi effettuate sarà oggetto di valutazione in sede di aggiudicazione. ART. 35 - FORNITURE La D. A. ha l’obbligo di fornire per i servizi di ristorazione delle scuole primarie e delle scuole secondarie di primo grado: piatti, posate, bicchieri, brocche con coperchio per acqua, tovaglioli e tovagliette a perdere che 16 dovranno essere consegnati in quantità sufficiente e comunque in misura pari al 10% in più dei pasti prenotati complessivamente. Dovrà inoltre fornire, qualora necessario, le brocche con coperchio per la distribuzione dell’acqua potabile dell’acquedotto comunale nel numero di 1 brocca da litro (in ogni caso di capacità non superiore a 1,5 litri) ogni 4 utenti. A tal proposito l’A.C. si riserva la facoltà di richiedere alla D.A. la fornitura di bottiglie di acqua minerale in PET da 1,5l, o da 0,5l nel caso di difficoltà di approvvigionamento dell'acqua di rete (sospensione erogazione, emergenza idrica ecc.) o qualora richieste per l’effettuazione di gite o di particolari attività. ART. 36 - DISPOSIZIONI IGIENICO SANITARIE Per quanto concerne i parametri microbiologici, chimici e fisici relativi agli alimenti, all’acqua ed agli ambienti di produzione e servizio si fa riferimento allo specifico alla vigente normativa che si intende tutta richiamata ed in particolare: - Legge 283/62, art. 5 – disciplina igienica della produzione e della vendita delle sostanze alimentari; - Regolamento (CE) n. 1441/2007 modificante il regolamento (CE) n. 2073/2005 sui criteri microbiologici applicabili ai prodotti alimentari e s.m.i.; - Reg. 853/2004 in materia di igiene per gli alimenti di origine animale e s.m.i.; - Reg. 854/2004 in materia di organizzazione di controlli ufficiali sui prodotti di origine animale destinati al consumo umano e s.m.i.; - Reg. 882/2004 relativo ai controlli ufficiali a verificare la conformità alla normativa in materia di mangimi e di alimenti e alle norma sulla salute e benessere degli animali e s.m.i.; - Linee guida per la ristorazione scolastica – Regione Lombardia; - Decreto Legislativo n. 31 del 02/02/2001 sulle acque destinate al consumo umano e s.m.i.; - Regolamenti (CE) n. 149/2008 e n. 839/2008 in materia di residui di prodotti fitosanitari; - Direttive (CE) 2003/89, 2004/77 e 2005/63 “direttiva allergeni” e decreto attuativo, D.Lgs. 114/2006 e s.m.i.; - Regolamento (CE) n. 1881/2006 che definisce i tenori massimi di alcuni contaminanti nei prodotti alimentari e s.m.i.. ART. 37 - AUTOCONTROLLO SECONDO IL SISTEMA H.A.C.C.P. La D.A., per i servizi oggetto del presente contratto, deve predisporre i Piani di autocontrollo, in conformità a quanto previsto dal Regolamento CE 852/2004; tale documentazione, entro 30gg dall’inizio del servizio, dovrà essere consegnata all’A.C.. Qualora necessario, la D.A. dovrà provvedere ad aggiornare i propri piani di autocontrollo, dandone immediata comunicazione scritta all’A.C. TITOLO IV: Servizio ristorazione Asilo Nido, comprensivo fornitura derrate alimentari e Personale (Cuoco/a). ART. 38 – TIPOLOGIA DEL SERVIZIO RICHIESTO – Il servizio prevede: • l’organizzazione e la gestione dell’approvvigionamento di tutte le derrate alimentari a crudo e dei prodotti complementari necessari alla produzione dei pasti dell’Asilo Nido comunale, secondo gli allegati menù; • il trasporto e la consegna di tutte le derrate alimentari a crudo ed i prodotti complementari necessari alla produzione dei pasti dell’Asilo Nido comunale secondo i menù validati dall’ASL; • • • • la fornitura giornaliera di frutta fresca di stagione per la merenda del mattino e per fine pasto; • la fornitura, qualora necessario, di brocche per la distribuzione dell’acqua di rete agli utenti (una brocca ogni 5 utenti); le brocche devono essere provviste di coperchio e sanificate giornalmente. A tal proposito l’A.C. si riserva la facoltà di richiedere alla D.A. la fornitura di bottiglie di acqua minerale in PET da 1,5l, o da 0,5l nel caso di difficoltà di approvvigionamento dell'acqua di rete (sospensione erogazione, emergenza idrica ecc.) o qualora richieste per l’effettuazione di gite o di particolari attività. • l’integrazione o qualora necessaria la sostituzione di attrezzature di cucina. la fornitura del personale di cucina (cuoco/a); la fornitura di bavaglioli di tipo monouso, con tasca, secondo necessità; la gestione completa dei servizi di pulizia e sanificazione, inclusi gli interventi di disinfestazione e derattizzazione, di tutti i locali utilizzati per la gestione del servizio; 17 Dovrà essere garantita l’eliminazione e la sostituzione di tutte le attrezzature di cottura/di lavoro in alluminio o con parti in legno o con strato di trattamento antiaderente danneggiato, e la fornitura di altra necessaria attrezzatura per la cucina (piatti, stoviglie, attrezzature varie, bicchieri di vetro, tovaglioli di carta ecc.). Tali integrazioni, al termine dell’appalto, rimarranno di proprietà dell’A.C. ART. 39 – TIPOLOGIA DELL’UTENZA – La capienza massima dell’Asilo Nido è, attualmente, di 45 utenti. La media di frequenza è di circa 40 bambini (di cui 10 lattanti di età inferiore ai 12 mesi e 30 di età compresa tra i 12/36 mesi). Il personale educativo e ausiliario avente diritto al pasto è mediamente pari a 6 unità al giorno. La media giornaliera dei pasti erogati è di circa 36 pasti. Nel corso dell’appalto la capienza massima potrebbe subire aumenti a seguito dell’ampliamento della capacità ricettiva del servizio. ART. 40 – DIMENSIONE PRESUMIBILE DELL’UTENZA E SEDE DEL TERMINALE DI CONSUMO – La dimensione presunta dell’utenza dell’Asilo Nido nel periodo 01/01/2015/– 31/08/2016 è di circa 8.368 pasti. Il numero dei pasti è da considerarsi solo indicativo; potrà variare in relazione all’effettiva apertura del servizio, al numero delle presenze degli utenti e alla possibilità di ampliamento della capacità ricettiva del servizio nel corso dell’appalto. L’eventuale variazione del numero complessivo dei pasti e/o dei giorni di apertura del Nido non dà luogo a variazioni di prezzo unitario pattuito in sede d’offerta. ART. 41 – DURATA DEL SERVIZIO E GIORNI DI EROGAZIONE – La D.A. si impegna alla fornitura delle derrate alimentari secondo il calendario fornito dall’A.C. ASILO NIDO: il servizio rimane chiuso all’utenza presumibilmente nel mese di agosto e nel periodo natalizio e pasquale. GIORNI DI EROGAZIONE: dal lunedì al venerdì, ORARI DI PREPARAZIONE DEI PASTI: verranno concordati. ART. 42 – CONSEGNA DERRATE – La D.A. fornirà la modulistica necessaria alla prenotazione dei generi alimentari, secondo il prospetto allegato all’offerta in sede di aggiudicazione, specificando marca, fornitori, qualità e quantità. Le caratteristiche igienico-sanitarie dei prodotti consegnati, la loro qualità merceologica e le modalità di trasporto e consegna saranno strettamente confacenti alle legislazioni vigenti ed al regolamento locale di igiene della Regione Lombardia e dovranno rispondere alle caratteristiche specificate nelle tabelle merceologiche allegate. Le derrate alimentari dovranno pervenire alla cucina dell’Asilo Nido dal Lunedì al Venerdì, preferibilmente entro le ore 9,30, provvedendo allo scarico della merce e alla consegna presso la dispensa, lasciando al personale di cucina tutto il tempo necessario per espletare le operazioni di controllo (verifica peso, etichettatura, caratteristiche organolettiche, ecc.) definite dal piano di Autocontrollo. Il documento di trasporto delle derrate crude deve riportare tutte le indicazioni necessarie ad individuare qualità e quantità dei prodotti forniti e all’identificazione degli stessi (rintracciabilità delle derrate e degli eventuali semilavorati); una copia di tale documento resterà all’A.C.. CALENDARIO FORNITURE: tipologia prodotti frequenza di consegna pane giornaliera pasta per la pizza nella giornata di consumo frutta e verdura fresche, latte fresco, formaggi freschi, carni bisettimanale prodotti di salumificio, surgelati, pasta fresca formaggi stagionati, latticini, latte fresco uova settimanale pasta secca, riso, farina, cereali, oli, prodotti di lunga conservazione, acqua, bevande quindicinale ART. 43 – QUALITA’ E QUANTITA’ DEGLI ALIMENTI – Qualità e caratteristiche delle derrate alimentari dovranno rigorosamente corrispondere a quanto previsto dal presente Capitolato e a quanto presentato dalla D.A. in sede di offerta. 18 Le qualità e le pezzature dei prodotti consegnati dovranno corrispondere agli ordini effettuati. Le derrate dovranno corrispondere agli standard qualitativi richiesti, documentati da analisi e certificazioni che attestano la qualità del prodotto. La fornitura dovrà comprendere, su richiesta motivata e comprovata da certificato medico, regimi alimentari particolari, senza alcuna spesa aggiuntiva per l’A.C. ART. 44 – TRASPORTO – Il trasporto delle derrate dovrà avvenire nel rispetto delle norme vigenti. I mezzi di trasporto dovranno possedere le autorizzazioni necessarie e dovranno essere in grado di conservare durante il trasporto le temperature previste nelle normative vigenti e le condizioni igrometriche ideali, pena la non accettazione della merce. ART. 45 – CONTROLLI, SANZIONI – Il personale Comunale addetto, il Consulente Mensa, oltre ai competenti organi sanitari, potranno verificare le conformità delle forniture mediante esame a vista o indagine di laboratorio. I controlli verranno effettuati sulle derrate consegnate e mediante sopralluoghi presso i depositi del fornitore, che saranno accessibili agli incaricati dell’A.C. per l’intero periodo di validità contrattuale. Se una o più partite di merci venissero dichiarate inaccettabili in quanto non conformi alle condizioni contrattuali, la D.A. provvederà senza obiezioni al ritiro dei prodotti. In caso di contestazioni sulle qualità dei prodotti, il personale della D.A. manterrà un atteggiamento collaborativo con gli incaricati dell’A.C. e ne accetterà le decisioni. Qualora si verificasse che la D.A. non fosse in grado di sostituire la merce o non ritenesse opportuno farlo, l’A.C. provvederà direttamente a sostituire la merce rifiutata con altra di qualità conforme, addebitando alla D.A. la spesa sostenuta, maggiorata del 25% a titolo di penale. La D.A. provvederà nel minor tempo possibile alla sostituzione della merce non idonea e comunque entro 6 ore dalla comunicazione anche solo telefonica. La D.A. è responsabile a tutti gli effetti delle merci non idonee e giacenti presso la dispensa del Nido, l’A.C. è sollevata da ogni tipo di responsabilità. Il ritiro della merce è totalmente a carico della D.A. Qualora le merci consegnate, non rispondenti ai requisiti contrattuali, venissero accettate per esigenze di servizio malgrado il minor valore, l’A.C. ne informerà la D.A. e detrarrà il 25% del valore giornaliero (pasti erogati) mediante trattenuta sugli importi del mese. Se la non rispondenza della merce ai requisiti fosse convalidata da certificati di analisi, il fornitore sarà tenuto a pagare le spese delle analisi sostenute dall’A.C. e le penali che l’A.C. riterrà di applicare in conformità a quanto espresso dall’art.81 - PENALI. La D.A. è obbligata ad effettuare, a proprie spese, presso un centro specializzato, l’analisi delle caratteristiche dell’acqua di rete con frequenza mensile e di trasmetterne gli esiti all’A.C. prelevando i campioni presso la cucina dell’asilo nido. La tipologia di analisi effettuate sarà oggetto di valutazione in sede di aggiudicazione (parametro A1). ART. 46 – FORNITURA DEL PERSONALE DI CUCINA La D.A. si impegna a fornire il personale occorrente per la gestione della cucina dell’Asilo Nido comunale. Lo stesso si dovrà occupare di ogni attività inerente allo stoccaggio, alla manipolazione, alla preparazione e alla cottura degli alimenti, alla distribuzione degli stessi e di tutte le operazioni di pulizia legate alla cucina ed ai locali annessi. Il personale di cucina dovrà inoltre occuparsi delle operazioni di controllo legate all’ H.A.C.C.P. secondo quanto previsto dalla vigente normativa. Il profilo professionale dell’addetto/a e il monte ore settimanale saranno oggetto di valutazione in sede di aggiudicazione. E’ comunque richiesta al personale di cucina un’esperienza minima di tre anni con pari profilo nel settore della Ristorazione (anche nel caso di sostituzione del cuoco/a per malattia o ferie). In caso di sostituzione del personale, la D.A. deve fornire comunicazione scritta, nella prima giornata di sostituzione, riportante il nominativo della/del sostituta/o e dichiarazione attestante i titoli posseduti. Il personale di cucina deve essere dotato di un telefono cellulare, da utilizzare per le comunicazioni con la D.A. Non sarà quindi possibile utilizzare la linea telefonica della struttura. ART. 47 - INTERRUZIONE DEL SERVIZIO Dal momento che la fornitura del pasto all’utenza dell’Asilo Nido è da considerarsi un servizio essenziale l’A.C. non ammette interruzioni del servizio se non in casi di forza maggiore. In caso di sciopero del personale della D.A. o di altri eventi che per qualsiasi motivo potrebbero influire sul normale espletamento del servizio la D.A. si deve dunque impegnare comunque a fornire un regolare servizio. 19 ART. 48 – PAGAMENTI I pagamenti saranno effettuati sulla base dei pasti effettivamente consumati. Al termine di ogni mese la D.A. presenterà la relativa fattura corredata dal rendiconto delle prestazioni mensili. TITOLO V: Strutture, arredi, attrezzature. ART. 49 - ARREDI ED ATTREZZATURE L’A.C. mette a disposizione della D.A. le attrezzature esistenti nei refettori scolastici e nei locali dell’Asilo Nido. Prima dell’inizio del servizio verrà compilato, congiuntamente fra la D.A. e l’A.C., l’inventario dei beni esistenti. Qualsiasi sostituzione/integrazione di arredi e attrezzature deve essere comunicata preventivamente, per iscritto, all’A.C.. L’A.C. eroga a proprie spese la corrente elettrica e l’acqua per gli edifici comunali facenti parte del presente appalto. Alla scadenza del contratto la D.A. si impegna a riconsegnare alla stazione appaltante i locali di distribuzione con impianti, macchine, attrezzature e arredi annessi, che devono essere almeno uguali in numero e specie e qualità a quelli elencati nel verbale di consegna, che la stazione appaltante consegnerà alla ditta aggiudicataria. Tali beni devono essere consegnati alla stazione appaltante in perfetto stato di pulizia, di manutenzione e di funzionamento, tenuto conto della normale usura dovuta all’utilizzo durante la gestione. Qualora si ravvisassero danni arrecati a locali, impianti, macchinari, attrezzature e arredi dovuti ad imperizia, incuria o mancata manutenzione, questi verranno stimati ed addebitati interamente alla D. A. Tutti gli arredi e le attrezzature di nuovo inserimento (cioè non elencati nel verbale di consegna), al termine del periodo contrattuale, resteranno di proprietà della A.C.. ART. 50 - ALIMENTAZIONE DELLE ATTREZZATURE L’A.C. eroga a proprie spese la corrente elettrica e l’acqua per gli edifici Comunali facenti parte del presente appalto. ART. 51 - CONSEGNA ALLA DITTA DELLE ATTREZZATURE, IMMOBILI, UTENSILI, ARREDI Gli immobili e il materiale presi in consegna dalla D. A., si intendono in buono stato. L’A.C. resta pertanto sollevata da qualsiasi spesa inerente alla manutenzione ordinaria. Eventuali sostituzioni di apparecchiature o componenti di esse, che si dovessero rendere necessarie a causa di danneggiamenti o furti e/o per imperizia o dolo nell’uso, saranno a totale carico della D. A. Alle manutenzioni straordinarie e alla sostituzione di attrezzature e/o impianti dovuti alla normale usura provvede l’A.C. salvo per le spese causate da imperizia del personale dipendente della D. A. Tali spese saranno completamente a carico di quest’ultima. Sono a carico della D. A. le necessarie ed eventuali integrazioni di utensileria, vasellame, attrezzature e arredi, compreso eventuale materiale di cucina per l’asilo nido (es. piatti, bicchieri, pentole, ecc.). Tali integrazioni sono oggetto di valutazione in sede di aggiudicazione. Oltre a quanto già indicato all’art. 49, al termine dell’appalto tutta la stoviglieria rimarrà di proprietà dell’A.C. Sono a carico della D.A. le eventuali dichiarazioni e/o procedure necessarie allo svolgimento di tale attività come previsto dalla normativa vigente. L’A.C. fornirà le planimetrie riferite agli spazi occupati per tale servizio ed eventuali altre documentazioni di propria competenza. ART. 52 - VERIFICA PERIODICA DEGLI IMPIANTI E DEGLI IMMOBILI In qualunque momento, su richiesta dell’ A.C. in occasione di rinnovi o scadenze, le parti provvederanno alla verifica dell’esistenza e dello stato di conservazione di quanto consegnato, con l’intesa che, alle eventuali mancanze, la D.A. sopperirà con la necessaria sostituzione entro i successivi 20 giorni dalla verifica. Trascorso tale termine, in caso di inadempienza da parte della D. A., l’A.C. provvederà al reintegro del materiale dandone comunicazione scritta alla D.A. ed addebitando alla stessa un importo pari alla spesa sostenuta, maggiorata del 25% a titolo di penale. ART. 53 - MANUTENZIONE ORDINARIA La D. A. dovrà eseguire gli interventi di manutenzione ordinaria entro i 15 giorni successivi al verificarsi del guasto. Il costo degli interventi oggetto del presente articolo è a totale carico della D. A.. Al verificarsi del guasto, di qualsiasi natura esso sia, la D. A. sarà tenuta a chiamare immediatamente un proprio tecnico di fiducia il quale dovrà eseguire le riparazioni nel termine sopraindicato qualora si trattasse di 20 intervento di manutenzione ordinaria; nel caso, invece, si trattasse di manutenzione straordinaria, la D.A. dovrà inviare all’ufficio P.I. Comunale un’apposita relazione che evidenzi in modo dettagliato la necessità dell’intervento straordinario. Per gli interventi ordinari eseguiti, la D.A. dovrà trasmettere all’ufficio P.I. Comunale competente copia della bolla della Ditta intervenuta, indicante i dati relativi all’intervento stesso. Si considerano interventi di manutenzione ordinaria quelli necessari al mantenimento dell’efficienza funzionale di tutte le attrezzature dei refettori. Particolare attenzione dovrà essere riposta nell’esecuzione degli interventi che possono determinare, se non eseguiti tempestivamente, ovvero nei tempi prescritti, il decadimento - anche temporaneo - dell’efficienza delle attrezzature. L’indice di convenienza delle riparazioni per manutenzione ordinaria è fissato nel 40% del valore di costo delle macchine nuove. Sono comunque operazioni di manutenzione ordinaria a carico della D. A. le seguenti: a) sostituzione guarnizioni, manopole piantoni delle rubinetterie per acqua calda, fredda, b) pulizia di sifoni, di pilette di scarico, pulizia di eventuali ventilatori con sostituzione di componenti, c) pulizia accurata di tutte le apparecchiature esistenti nei centri di cottura con l’impiego di materiali specifici per le tipologie degli attrezzi trattati, d) riparazione di componenti di attrezzature non tecnologiche, scaffali, armadi, piani di lavoro, carrelli, e) interventi su apparecchiature preposte alla conservazione e refrigerazione delle derrate, ivi compresa la sostituzione dei circuiti del freddo, ricarica gas, cerniere delle porte, f) interventi su apparecchiature preposte al lavaggio di stoviglie, bicchieri, brocche. ART. 54 - MANUTENZIONE STRAORDINARIA Si considerano interventi di manutenzione straordinaria tutti gli interventi che comportano la sostituzione generale delle componenti tecniche. La determinazione delle modalità degli interventi da eseguire è di competenza dell’A.C. a seguito di segnalazione da parte della D.A. con le modalità indicate nell’articolo precedente. ART. 55 - MODIFICAZIONI La D. A. si obbliga a non apportare modifiche, innovazioni o trasformazioni ai locali, nonché agli impianti tutti, senza previa autorizzazione dell‘A.C. ART. 56 - ACCESSI La D.A. dovrà garantire l’accesso agli incaricati dell’A.C., in grado di qualificarsi, in qualsiasi luogo ed ora, per esercitare il controllo dell’efficienza e della regolarità dei servizi. Non è consentito l’accesso al personale estraneo al servizio, se non espressamente autorizzato dall’A.C. TITOLO VI: Prodotti per la pulizia e la sanificazione. ART. 57 - PRODOTTI PER LA SANIFICAZIONE La D.A. deve effettuare presso tutti i locali utilizzati per l’espletamento dei servizi oggetto del presente Capitolo, le seguenti operazioni: - sanificazione dei tavoli, sia prima che dopo la somministrazione dei pasti; - apparecchiatura e sparecchiatura; - pulizia e disinfezione degli utensili utilizzati per la distribuzione; - lavaggio e sanificazione delle brocche utilizzate per la somministrazione dell’acqua di rete; - lavaggio e sanificazione di piatti, bicchieri e posate ove il servizio non viene effettuato con materiali monouso; - pulizia e sanificazione utensili, piani di lavoro, carrelli, scaldavivande, vassoi, taglieri e arredi vari; - pulizia e sanificazione di pavimenti, lavelli, lavandini, contenitori per rifiuti, servizi igienici , spogliatoi; - pulizia e sanificazione di cappe, frigoriferi, congelatori, davanzali, superfici finestrate, infissi e vetrate anche alte, pareti lavabili, lavastoviglie, tapparelle, veneziane ecc., secondo il piano presentato in sede di offerta dalla D.A.; - pulizia straordinaria prima della ripresa del servizio dopo periodi di interruzione. I prodotti detergenti e sanificanti dovranno essere conformi alle disposizioni del Ministero della Salute. Le schede tecniche allegate a ciascuna confezione di prodotti per la sanificazione devono fornire in dettaglio i dati circa l’utilizzo e l’applicazione ottimale del prodotto e la rispondenza alle norme nazionali e CE in termini di confezione, tossicità e difesa ecologica. I detersivi e gli altri prodotti di sanificazione dovranno essere sempre contenuti nelle confezioni originali, con la relativa etichetta. Ove disponibili sono da preferire prodotti ecocompatibili. 21 La D.A. si impegna a fornire le sostanze detergenti e disinfettanti, il materiale e le attrezzature necessarie a garantire la sanificazione dei refettori scolastici, evitando la promiscuità con i prodotti alimentari sia nello stoccaggio che nella distribuzione. La D.A. dovrà provvedere alla fornitura dei sacchi per lo smaltimento dell’immondizia secondo la raccolta differenziata attuata da questo Ente. TITOLO VII: Personale. ART. 58 - PERSONALE – Ogni servizio inerente la manipolazione, la preparazione, la cottura degli alimenti, il trasporto e la distribuzione degli stessi, le pulizie ed il buon funzionamento del centro cottura sarà svolto da personale della D. A.. Il coordinamento e responsabilità della preparazione dei pasti presso il Centro Cottura della D.A. devono essere affidati a cuochi, dei quali la D.A. presenterà in sede di offerta i profili professionali. Tali figure dovranno, in ogni caso, essere in possesso di esperienze di almeno 3 anni, nel settore della ristorazione, in pari profilo. La responsabilità del servizio e i rapporti con l’A.C. saranno affidati ad un Direttore in possesso di un’esperienza almeno triennale in pari profilo. I profili professionali del personale responsabile del servizio, ai diversi livelli, dovranno essere presentati in sede di offerta. La D.A. trasmetterà all’A.C. i curricula professionali delle figure sopracitate all’inizio del servizio e ogni qualvolta le stesse vengano sostituite. E’ richiesta l’applicazione integrale (parte economica e parte normativa) del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro settore Turismo – Pubblici Esercizi – Norme per la ristorazione collettiva (mense aziendali) del 22 gennaio 1999 e successive modifiche e integrazioni . Prima dell’avvio del servizio sarà ufficialmente comunicato il nominativo del responsabile che dovrà garantire la costante reperibilità e presenza sul territorio ed effettuare periodiche visite alle sedi di preparazione/distribuzione pasti. ART. 59 - ORGANICO – Il personale di servizio della D.A. dovrà essere commisurato al numero di aule/refettorio ed alla quantità di utenti, garantendo, comunque, un rapporto minimo di n. 1 A.S.M. in servizio per n. 4 ore ogni 50 utenti. Parimenti il piano di aggiornamento del personale risulterà esplicitato nell’offerta. Deve essere comunque sempre assicurata la presenza costante dell’organico minimo di forza lavoro nelle diverse fasi del servizio. Tale consistenza dovrà essere riconfermata con frequenza semestrale. Ogni anno dovranno essere comunicati prima dell’avvio del servizio di ristorazione scolastica i nominativi di tutto il personale (cucina + refettori) incaricato con la qualifica di assunzione nonché la specifica degli orari svolti. Qualora si verificasse la necessità di una variazione, questa dovrà essere comunicata preventivamente all’A.C.. La D.A. dovrà osservare le norme derivanti dalle vigenti leggi e decreti relativi alla prevenzione e alle assicurazioni contro gli infortuni sul lavoro, all’igiene del lavoro, alle previdenze varie per la disoccupazione involontaria, invalidità e vecchiaia, alla tubercolosi ed altre malattie professionali ed ogni altra disposizione in vigore o che potrà intervenire in corso di esercizio per la tutela dei lavoratori. In particolare, in materia antinfortunistica, la D.A. dovrà affiggere nei locali adibiti alla distribuzione degli alimenti adeguati cartelli riportanti le principali norme di prevenzione degli infortuni. La D. A. dovrà inoltre attuare nei confronti dei lavoratori dipendenti condizioni normative e retributive non inferiori a quelle risultanti dai contratti collettivi di lavoro; i suddetti obblighi vincolano la D. A. anche nel caso in cui non aderisca ad associazioni sindacali di categoria o abbia da esse receduto. La Ditta è responsabile dell’operato e del contegno dei propri dipendenti e degli eventuali danni che, dal personale o da terzi impiegati, potessero derivare al Comune e a terzi. La D. A. si obbliga a sollevare il Comune da qualunque pretesa, azione o molestia che possa derivagli da terzi per mancato adempimento agli obblighi contrattuali, per trascuratezza o per colpa nell’assolvimento dei medesimi. ART. 60 - VESTIARIO E DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI) La D.A. deve fornire a tutto il personale indumenti di lavoro come prescritto dalle norme vigenti in materia di igiene (art.42 D.P.R.327/1980 e Reg. CE 852/04) da indossare durante le ore di servizio e dispositivi di protezione individuale previsti a seguito della valutazione dei rischi, di cui al D.Lgs. 09.04.2008 n. 81 (in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro). Gli indumenti saranno provvisti di cartellino di identificazione. 22 Dovranno essere previsti indumenti distinti, anche per colore, per i processi di produzione dei pasti, per la veicolazione dei pasti in legame fresco-caldo e delle derrate crude, per la somministrazione dei pasti e per i lavori di pulizia e sanificazione. ART. 61 – FORMAZIONE, ADDESTRAMENTO E IGIENE PERSONALE La D.A., oltre a garantire il rispetto della Legge Regione Lombardia n. 33 del 30.12.2009, deve garantire lo svolgimento di corsi di formazione e addestramento, allo scopo di informare dettagliatamente il proprio personale circa le circostanze e le modalità previste nel contratto per adeguare il servizio agli standard di qualità richiesti dalla A.C.. A tali corsi potrà partecipare anche la A.C. attraverso propri incaricati; a tale scopo la D.A. informerà l’A.C. circa il giorno ed il luogo dove si terranno i seminari. La durata della formazione del personale addetto alla produzione, trasporto e somministrazione del pasto, non deve essere inferiore a n. 4 ore/operatore, per ogni anno scolastico. Al termine di ogni ciclo di formazione la D.A. dovrà obbligatoriamente effettuare un test di valutazione, ponendo limiti minimi di apprendimento e di efficacia della formazione, al di sotto dei quali dovranno necessariamente essere attivate azioni correttive nei confronti del/degli operatore/i. In particolare i temi trattati durante tali corsi devono riguardare: - l’organizzazione e le specificità del servizio; - la valutazione del prodotto finale nel rispetto della qualità igienica (odore, colore, sapore); - le procedure di rifinitura della ricetta presso i centri refezionali; - le tecniche di somministrazione e impiego delle corrette attrezzature di servizio; - la produzione e la somministrazione delle diete speciali; - la gestione delle non conformità e delle situazioni di emergenza; ed inoltre - igiene e microbiologia degli alimenti; - l’autocontrollo dell’igiene degli alimenti nella ristorazione collettiva; - il comportamento igienico del personale durante il lavoro (buone prassi igieniche); - pulizie e disinfezioni. Il personale addetto alla manipolazione ed alla distribuzione delle pietanze non deve avere smalti sulle unghie, né indossare anelli e bracciali o orologi da polso durante il servizio. L’A.C. si riserva la facoltà, nel caso di episodi di infezioni, intossicazioni e tossinfezioni alimentari, di richiedere alla D.A. di sottoporre i propri addetti al servizio ad analisi per la ricerca di portatori di enterobatteri patogeni e stafilococchi enterotossici. I soggetti che resteranno positivi dovranno essere allontanati per tutto il periodo di bonifica. Il personale che rifiutasse di sottoporsi a tale controllo medico dovrà essere immediatamente allontanato dal servizio. L’A.C. si riserva comunque la facoltà di richiedere alla D.A. l’effettuazione di accertamenti clinici di qualsiasi natura per i dipendenti. Tali richieste saranno comunque concordate con l’ASL del territorio. TITOLO VIII – Protezione dei dati personali ART. 62 – PREMESSA – Per quanto concerne i trattamenti di dati personali e sensibili effettuati dall’Impresa aggiudicataria nello svolgimento del servizio di ristorazione scolastica e Asilo Nido, la D.A. aggiudicataria assume la qualifica di responsabile esterno del trattamento dei dati. Nella sua qualifica di responsabile esterno del trattamento dei dati, la D.A. si impegna ad osservare e mettere in atto quanto di seguito riportato. ART. 63 – FINALITÀ DEL TRATTAMENTO DI DATI EFFETTUATI DALLA DITTA AGGIUDICATARIA I dati potranno essere trattati dalla D.A. esclusivamente per lo svolgimento delle attività previste dal presente capitolato speciale d’appalto. ART. 64 – OBBLIGO ALLA RISERVATEZZA Trattandosi di dati personali e/o sensibili, la D.A. nonché tutti i suoi dipendenti e collaboratori sono tenuti ad una condotta equipollente al segreto professionale e al segreto d’ufficio, e comunque a trattare i dati in maniera confidenziale e riservata, adottando tutte le ragionevoli cautele affinché non vi sia conoscibilità superflua da parte di soggetti non autorizzati o non titolati. ART. 65 – ACQUISIZIONE AUTONOMA DI DATI PERSONALI DA PARTE DELLA DITTA 23 AGGIUDICATARIA Il processo, le modalità e i formati di dei dati personali e/o sensibili da acquisire - anche tramite web o altri mezzi - dovranno essere concordati con il Comune di Lonate Pozzolo; in particolare la modulistica da adottare e i dati da acquisire dovranno soddisfare i principi di non eccedenza e proporzionalità rispetto alle finalità perseguite, e dovranno essere concordati per iscritto con il Comune di Lonate Pozzolo. ART. 66 – FORNITURA DELL’INFORMATIVA PREVISTA DALL’ART. 13 DEL D. LGS. 196/2003 Laddove richiesto dal Comune di Lonate Pozzolo, la D.A. (anche tramite propri dipendenti o collaboratori) si impegna a fornire agli interessati l’informativa prevista dall’art. 13 del D.Lgs. 196/2003, nei modi e nei formati specificati dal Comune. ART. 67 – PROPRIETÀ DEI DATI Qualunque sia la finalità e la durata del trattamento effettuato dalla D.A., i dati rimarranno sempre e comunque di proprietà esclusiva del Comune di Lonate Pozzolo, e pertanto non potranno essere venduti o ceduti, in tutto o in parte, ad altri soggetti e dovranno essere restituiti dalla D.A. alla conclusione o revoca del contratto o in qualsiasi momento il Comune ne faccia richiesta. ART. 68 – DIVIETO DI INVIO DI MESSAGGI PUBBLICITARI, COMMERCIALI E PROMOZIONALI Qualunque sia la finalità e la durata del trattamento effettuato dalla D.A., i dati rimarranno sempre e comunque di proprietà esclusiva del Comune di Lonate Pozzolo, e pertanto non potranno essere venduti o ceduti, in tutto o in parte, ad altri soggetti e dovranno essere restituiti dalla D.A. alla conclusione o revoca del contratto o in qualsiasi momento il Comune ne faccia richiesta. ART. 69 – BLOCCO DEI DATI ALLA CONCLUSIONE O REVOCA DEL CONTRATTO All’atto della conclusione o alla revoca dell’appalto, dopo aver restituito i dati, i dati detenuti dalla D.A. dovranno essere bloccati, vale a dire congelati e conservati e utilizzati solo per esigenze di archiviazione e verifica. Se richiesto dal Comune, dopo averli restituiti al Comune stesso, i dati dovranno essere fisicamente cancellati dagli archivi cartacei ed elettronici, e la cancellazione dei dati in formato elettronico dovrà avvenire con modalità tecniche che non consentano in nessun caso il recupero successivo dei dati cancellati. ART. 70 – NOMINA DEGLI INCARICATI DEL TRATTAMENTO In qualità di responsabile esterno del trattamento dei dati, la D.A. provvederà alla nomina – con atto scritto – di dipendenti e collaboratori in qualità di Incaricati del trattamento dei dati, specificando analiticamente per iscritto l’ambito del trattamento consentito e le istruzioni da seguire nelle operazioni di trattamento dei dati e assicurando agli incaricati una adeguata formazione in materia di privacy e sicurezza; l’elenco degli incaricati e la verifica della sussistenza delle condizioni per la conservazione dei profili di autorizzazione dovrà essere aggiornato e verificato con frequenza almeno annuale. ART. 71 – RISPETTO DEL CODICE IN MATERIA DI PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI In qualità di responsabile esterno del trattamento dei dati, la D.A. è tenuta a mettere in atto tutto quanto prescritto dal D.Lgs. 196/2003, e dovrà osservare e far osservare a dipendenti e collaboratori le suddette prescrizioni, e vigilerà diligentemente e periodicamente sull’ottemperanza da parte di tutti i soggetti tenuti; in caso di inadempienze o criticità, la situazione dovrà essere prontamente segnalata al Comune di Lonate Pozzolo da parte della D.A.. Parimenti dovrà da parte essere messo in atto e rispettato quanto prescritto dall’Allegato B al D.Lgs. 196/2003, denominato “Disciplinare Tecnico in materia di misure minime di sicurezza”. ART. 72 – OBBLIGO DELLA REDAZIONE DEL DOCUMENTO PROGRAMMATICO SULLA SICUREZZA E SUO PERIODICO AGGIORNAMENTO In qualità di responsabile esterno del trattamento dei dati, la D.A. si impegna a redigere il Documento Programmatico sulla Sicurezza, e ad aggiornarlo con frequenza almeno annuale, entro il 31 marzo di ogni anno. ART. 73 – FORMAZIONE PERIODICA PER GLI INCARICATI DEL TRATTAMENTO DEI DATI In qualità di responsabile esterno del trattamento dei dati, la D.A. è tenuta ad assicurare una adeguata formazione in materia di privacy e sicurezza ai propri incaricati del trattamento dei dati, in particolare in occasione di assunzioni, variazioni significative di incarico o di responsabilità, evoluzioni tecnologiche o normative. Tale formazione è obbligatoria per legge e deve essere erogata con frequenza almeno annuale. ART. 74 – VERIFICA PERIODICA DELLE MISURE DI SICUREZZA ADOTTATE 24 In qualità di Responsabile del trattamento dei dati, la D.A. si impegna a verificare periodicamente la corretta adozione delle misure minime e idonee di sicurezza, a segnalare tempestivamente al Comune di Lonate Pozzolo eventuali situazioni di rischio o criticità, a relazionare almeno annualmente al Comune sulle misure di sicurezza adottate. La D.A. riconosce al Comune di Lonate Pozzolo il diritto a verificare periodicamente l’applicazione delle norme di sicurezza messe in atto, anche mediante personale o soggetti esterni opportunamente incaricati dal Comune stesso. TITOLO IX – Norme di prevenzione, sicurezza e antinfortunistica nei luoghi di lavoro ART. 75 – DISPOSIZIONI IN MATERIA DI SICUREZZA È fatto obbligo alla D.A., al fine di garantire la sicurezza sui luoghi di lavoro, di attenersi strettamente a quanto previsto dalla norme derivanti dalle vigenti leggi e decreti relativi alla prevenzione degli infortuni sul lavoro (D.Lgs. 81 del 9 Aprile 2008 e successive modificazioni, Legge 123 del 3 Agosto 2007). La D.A entro trenta giorni dall’inizio delle attività, deve fornire copia della Relazione sulla valutazione dei rischi per la sicurezza e la salute durante il lavoro ai sensi del D.Lgs. 81 del 9 Aprile 2008 e successive modificazioni ed integrazioni. La D.A deve comunicare all’A.C. il nominativo del proprio Responsabile del servizio di prevenzione e protezione, il nominativo di un suo rappresentante in loco, il nominativo del medico competente ed il nominativo del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, onde consentire a quest’ultimo di attivare, quando necessario, le procedure e le misure di coordinamento e cooperazione. La D.A dà atto, senza riserva di sorta, di aver eseguito, unitamente al rappresentante dell’A.C. all’uopo incaricato, un attento e approfondito sopralluogo nelle zone dove dovrà svolgersi il servizio, di aver sottoscritto il relativo verbale di sopralluogo e di avere conseguentemente verificato e valutato, mediante la diretta conoscenza, i rischi connessi ai profili di sicurezza nell’area interessata al servizio, al fine di preordinare ogni necessario o utile presidio di protezione. Per quanto riguarda la sicurezza antinfortunistica, ogni responsabilità connessa è a carico dell’Impresa aggiudicataria. E’ fatto divieto al personale dell’Impresa aggiudicataria di eseguire qualsiasi operazione non autorizzata e al di fuori delle aree di esecuzione del servizio, e di quanto previsto specificatamente dal relativo Capitolato speciale di appalto, con particolare riferimento all’utilizzo di macchine, attrezzature, energia elettrica, ecc. Il personale addetto alle operazioni di sanificazione deve obbligatoriamente fare uso di mascherine e guanti, quando l’utilizzo di tali indumenti è consigliato dalle schede di sicurezza. Dovranno inoltre essere sempre utilizzati dispositivi di protezione individuale (DPI). Durante le operazioni di sanificazione è fatto divieto di impiegare getti d’acqua diretti sui quadri elettrici. Prima di procedere alle operazioni di sanificazione di impianti e attrezzature, gli interruttori del quadro generale devono essere disinseriti. L’Impresa aggiudicataria deve predisporre e far affiggere a proprie spese dei cartelli che illustrino le norme principali di prevenzione e antinfortunistica all’interno dei locali preposti al servizio, secondo quanto previsto dalle normative vigenti. ART. 76 – RISCHI INTERFERENTI Per quanto di propria competenza l’A.C. fornisce le informazioni di cui all’art. 26, comma 3 del D. Lgs. 81/2008, come da allegata documentazione (DUVRI) al presente capitolato. Ad avvenuta aggiudicazione, la D.A., prima dell’avvio del servizio, potrà proporre modifiche di carattere tecnico, logistico o organizzativo, incidenti sulle modalità di realizzazione. In ogni caso le modifiche proposte dalla D.A. non potranno comportare l’aumento dell’importo previsto per oneri di sicurezza. La D.A. sarà tenuta a mettere in atto tutte le misure per eliminare o ridurre i rischi interferenti da attività sovrapposte da soggetti diversi secondo le prescrizioni riportate nel DUVRI. Qualora le situazioni iniziali dovessero subire delle variazioni, la D.A. dovrà provvedere ad aggiornare il suddetto documento in cooperazione con gli altri soggetti interessati. TITOLO X : Oneri e assicurazioni a carico della D.A. e dell’A.C. ART. 77 - ONERI E ASSICURAZIONI Sono a carico della D.A.: 25 • la polizza di assicurazione che dovrà essere stipulata presso una primaria Compagnia di Assicurazione, di gradimento dell’A.C., a copertura della Responsabilità Civile connessa alla gestione ed allo svolgimento dell’attività oggetto del presente capitolato, con un massimale unico pari a euro 2.500.000,00=. La copertura assicurativa dovrà comprendere i rischi di avvelenamento e di tossinfezione alimentare degli utenti, nonché quelli derivanti da danni alle strutture ed agli impianti consegnati dall’A.C. alla D.A. Resta inteso che la responsabilità relativa alla verifica della buona tenuta delle attrezzature e degli impianti è affidata alla D. A. ; • Tutte le spese relative a imposte o tasse connesse all’esercizio dell’oggetto del contratto; • Le spese di manutenzione ordinaria delle attrezzature, degli impianti, dei locali utilizzati per la gestione dei servizi oggetto del presente appalto; • La redazione definitiva , entro 30 gg. dall’inizio del servizio, del documento sulla valutazione dei rischi per la sicurezza e la salute durante il lavoro ai sensi del D. Lgs. 81/2008. Il documento deve essere trasmesso all’A.C. la quale si riserva di indicare ulteriori approfondimenti ai quali la D.A. dovrà adeguarsi entro un tempo massimo di 180 gg. dall’inizio dell’attività. Tale documento sarà adottato come documento congiunto tra D.A. e A.C., coordinato con il DUVRI definitivo (come da allegato n. 6 al presente capitolato). ART. 78 - ADEMPIMENTI PER RECUPERO CONTRIBUTI CEE La D. A. mensilmente ha l’obbligo di consegnare all’A.C. i documenti necessari per l’applicazione del Reg. CEE 3392/93 riguardante il recupero di contributi CEE/ AGEA sui prodotti lattiero - caseari distribuiti nelle mense scolastiche e all’Asilo Nido (fatture). ART. 79 - OBBLIGHI DELL’AMMINISTRAZIONE L’A.C. si impegna a fornire all’appaltatore i locali, gli arredi necessari alla distribuzione e consumo dei pasti con le relative autorizzazioni, fornire energia elettrica, luce e acqua. ART. 80 - CORRISPETTIVO D’APPALTO Il corrispettivo contrattuale sarà determinato in sede di aggiudicazione dello stesso. Comunque l’importo complessivo presunto per il periodo 01/01/2015 – 31/08/2016 viene stimato in €. 437.079,12= IVA ESCLUSA e comprensivi dei costi per la sicurezza da interferenze, non ribassabili,quantificabili in €.1.380,00 ed è così determinato: • ristorazione scolastica scuole primarie e secondarie Euro 379.950,00= IVA Esclusa • ristorazione per l’ASILO NIDO Comunale, comprensiva di fornitura di derrate alimentari, preparazione dei pasti presso la cucina dell’Asilo Nido e fornitura Personale (Cuoco/a) Euro 57.129,12 IVA Esclusa NON SONO AMMESSE OFFERTE IN AUMENTO. Prezzo unitario a base d’asta (comprensivo di oneri per la sicurezza): - € 4,47 (IVA esclusa) – per il singolo pasto degli utenti della scuola primaria e secondaria di primo grado (alunni e insegnanti), di cui: o €.4,456 assoggettabili a ribasso; o €.0,014 non assoggettabili a ribasso (oneri per sicurezza scaturenti dal DUVRI); - € 4,09 (IVA esclusa) – per il singolo pasto degli utenti dell’asilo nido comunale (bambini e adulti), comprensivo del costo derrate alimentari e personale, di cui:. o €.4,076 assoggettabili a ribasso; o €.0,014 non assoggettabili a ribasso (oneri per sicurezza scaturenti dal DUVRI); NON SONO AMMESSE OFFERTE IN AUMENTO. ART. 81 - PENALI – La D.A., nell’esecuzione dei servizi del presente capitolato, avrà l’obbligo di uniformarsi a tutte le disposizioni di Legge e di Regolamento concernenti il servizio stesso. Qualora la D.A. non attenda a tutti gli obblighi, ovvero violi comunque le disposizioni del presente capitolato, l’A.C. applicherà le seguenti penalità 1) Standard merceologici. 1.1. € 500 (cinquecento/00) Mancato rispetto degli standard previsti all’Allegato N. 1 al CSA. 1.2. € 500 (cinquecento/00) Confezionamento non conforme alla vigente normativa in materia. 1.3. € 500 (cinquecento/00) 26 1.4. 1.5. Etichettatura non conforme alla vigente normativa o al CSA o non in lingua italiana. prezzo pasto (giornata alimentare) decurtato del 50% (cinquanta percento) nel caso in cui la D.A. non avverta l’A.C., entro le ore 10.30 del giorno di produzione, del mancato utilizzo/mancanza, nel menù giornaliero, di uno o più prodotti biologici e/o di altri prodotti “certificati” e/o di quelli dichiarati in sede di gara (quando previsti dal menù). € 1.500 (mille/00) In caso di mancato utilizzo/mancanza nel menù giornaliero per oltre 5 (cinque) volte nel mese, di uno o più prodotti certificati previsti nel capitolato o nell’offerta della D.A. (quando previsti). L’A.C. si riserva anche di applicare tale ulteriore penale (€1.000) quando, pur rimanendo nel limite delle 5 (cinque) volte mensili, le sostituzioni dovessero reiterarsi nel tempo. 2) Quantità. 2.1. € 500 (cinquecento/00) Non corrispondenza del numero dei pasti consegnati al numero dei pasti ordinati. 2.2. € 2000 (duemila/00) Totale mancata consegna dei pasti ordinati, presso ogni singolo centro refezionale. 2.3. € 800 (ottocento/00) Totale mancata consegna di una portata, presso ogni singolo centro refezionale. 2.4. € 400 (quattrocento/00) Mancata consegna di diete speciali personalizzate e di altre diete. 2.5. € 800 (ottocento/00) Mancata consegna di materiale monouso, di detergenti e di disinfettanti, necessari all’effettuazione del servizio. 2.6. € 500 (cinquecento/00) Mancato rispetto delle grammature, verificato su n. 10 porzioni della stessa preparazione. Per i controlli “a cotto” si utilizzerà la “scheda di correlazione grammatura a crudo e grammatura a cotto delle principali famiglie merceologiche”, che dovrà essere realizzata e fornita dalla D.A., entro 30 gg dall’inizio del servizio. 1.7. € 1.500 (millecinquecento/00) Totale mancata consegna delle derrate a crudo, presso l’asilo nido. 1.8. € 500 (cinquecento/00) Consegna incompleta delle derrate a crudo, presso l’asilo nido. 1.9. € 500 (cinquecento/00) Per mancata consegna di prodotti dietetici o di altri alimenti previsti per il confezionamento dei pasti per i lattanti o per le diete speciali presso l’asilo nido. 3) Rispetto del menù. 3.1. € 500 (cinquecento/00) Mancato rispetto del menù previsto (primo piatto) o delle tabelle dietetiche 3.2. € 500 (cinquecento/00) Mancato rispetto del menù previsto (secondo piatto) o delle tabelle dietetiche 3.3. € 500 (cinquecento/00) Mancato rispetto del menù previsto (contorno) o delle tabelle dietetiche 3.4. € 500 (cinquecento/00) Mancato rispetto del menù previsto (frutta fresca di stagione – dessert – gelato – dolce da forno) 3.5. € 1.000 (mille/00) Somministrazione di diete speciali non conformi alle patologie richieste - la penale si intende applicata per ogni singola pietanza di ogni singola dieta non conforme somministrata. 4) Aspetti Igienico-sanitari e qualità organolettica dei pasti 4.1. € 500 (cinquecento/00) Rinvenimento di corpi estranei organici ed inorganici. 4.2. € 500 (cinquecento/00) Rinvenimento di parassiti. 4.3. € 350 (trecentocinquanta/00) Rinvenimento di prodotti alimentari scaduti. 4.4. € 500 (cinquecento/00) Inadeguata igiene delle attrezzature e degli utensili. 4.5. € 500 (cinquecento/00) Inadeguata igiene degli automezzi e/o dei contenitori adibiti al trasporto pasti. 4.6. € 500 (cinquecento/00) Mancato rispetto dei limiti di contaminazione microbica. 4.7. € 800 (ottocento/00) 27 4.8. 4.9. 4.10. 4.11. 4.12. 4.13. 4.14. 4.15. 4.16. 4.17. 4.18. 4.19. 4.20 Preparazione e/o cottura anticipata di prodotti alimentari rispetto a quanto previsto dal presente capitolato. € 1.500 (millecinquecento/00) Fornitura di pasti chimicamente contaminati, tali da essere inidonei all'alimentazione umana. € 800 (ottocento/00) Mancato rispetto del piano di sanificazione e/o pulizia inadeguata presso il Centro Cottura, la cucina dell’asilo nido o presso i Centri Refezionali. € 500 (cinquecento/00) Deficienze qualitative dei pasti erogati (fornitura di cibi incommestibili per bruciatura ovvero cottura insufficiente) € 1.000 (mille/00) Conservazione delle derrate non conforme alla normativa vigente e quanto disposto dal presente capitolato. € 500 (cinquecento/00) Temperatura dei pasti non conforme alla normativa vigente e a quanto disposto dal presente capitolato. € 800 (ottocento/00) Mancato rispetto delle norme igienico-sanitarie da parte del personale operante presso il Centro Cottura. € 800 (ottocento/00) Mancato rispetto delle norme igienico-sanitarie da parte dei personale addetto al trasporto dei pasti. € 800 (ottocento/00) Mancato rispetto delle norme igienico-sanitarie da parte del personale addetto alla distribuzione, scodellamento e rigoverno dei locali nei quali avviene la somministrazione (centri refezionali e asilo nido). € 1.000 (mille/00) Mancato rispetto delle prescrizioni riguardanti la gestione delle diete speciali, delle diete in bianco. € 800 (ottocento/00) Nel caso di mancato rispetto delle procedure previste nel manuale di autocontrollo della D.A.. € 2.000 (duemila/00) Mancata effettuazione dei controlli microbiologici, chimici, fisici dichiarati in sede di gara € 2.000 (duemila/00) Mancata effettuazione dei controlli e degli interventi relativi all’applicazione del piano di lotta agli infestanti presso i centri refezionali €. 2.000 (duemila/00) Per mancata consegna, ai responsabili dei controlli di conformità incaricati dall’A.C. della documentazione inerente la messa in atto del sistema HACCP. 5) Tempistica. 5.1. € 500 (cinquecento/00) Mancato rispetto degli orari di consegna dei pasti per un anticipo o ritardo superiore a 15 minuti dall'orario previsto. 5.2. € 250 (duecentocinquanta/00) Mancato rispetto dell'orario di inizio del servizio in casi non rientranti nella fattispecie indicata al punto precedente. 5.3. € 1.500 (millecinquecento/00) Mancato rispetto del piano dei trasporti dichiarato in sede di gara 6) Personale. 6.1. € 500 (cinquecento/00) Mancato rispetto delle norme di cui al Titolo VII del presente Capitolato d'Appalto. 6.2. € 1.500 (millecinquecento/00) Mancato rispetto del monte ore e/o dell’organico presentato in sede di gara, relativamente alle varie figure professionali impiegate per il servizio. 7) Varie 7.1. € 2.500 (duemilacinquecento/00) Ogniqualvolta viene negato l’accesso agli incaricati dell’A.C. ad eseguire i controlli di conformità. 7.2 € 500 (cinquecento/00) Mancata fornitura, entro 30 gg dall’inizio del servizio, della “scheda di correlazione grammatura a crudo e grammatura a cotto delle principali famiglie merceologiche”. 7.3 da € 250 (duecentocinquanta/00) a € 2.500 (duemilacinquecento/00) 28 Per l’inosservanza di altri obblighi contrattuali non espressamente previsti nei punti precedenti, si applicherà una penale in base alla gravità dell’evento. Le infrazioni accertate esonerano la concessionaria dal pagamento delle penali quando le stesse risultino imputabili a cause di forza maggiore o ad eventi eccezionali non imputabili all’appaltatore. L’A.C. si riserva di far eseguire da altri la parte del servizio non espletata, o rimasta incompleta, ovvero non correttamente eseguita, e di acquistare l’occorrente a spese della D. A. Si procede al recupero della penalità da parte dell’ A.C. mediante ritenuta diretta sul corrispettivo del mese nel quale è assunto il provvedimento. L’applicazione delle sanzioni non impedisce l’applicazione delle norme di risoluzione contrattuale. Alle suddette penali verranno aggiunti i rimborsi che l’A.C. potrebbe essere tenuto a effettuare agli utenti sulle tariffe pagate dagli stessi, qualora la causale del rimborso sia ascrivibile alle responsabilità della D.A.L’A.C., a suo insindacabile giudizio, potrà applicare penali per irregolarità e inadempienze relative a quanto contrattualmente previsto. All’applicazione della penale si procederà previa contestazione dell’inadempimento, a mezzo di raccomandata con ricevuta di ritorno, da effettuarsi a cura del Responsabile del Servizio entro 10 (dieci) giorni dall’accertamento dell’inadempimento. La D.A. ha facoltà di presentare, anche a mezzo fax, le proprie controdeduzioni, entro 10 (dieci) giorni dal ricevimento della raccomandata. La penale verrà applicata in assenza di risposta scritta nei tempi ivi indicati, ovvero nel caso in cui gli elementi giustificativi non siano ritenuti validi. Il Comune procederà al recupero delle penalità comminate alla D.A. e alla rifusione dei danni, previsti dal presente capitolato, fatti salvi i maggiori danni subiti, mediante ritenuta diretta sui corrispettivi dovuti allo stesso e, ove occorra, mediante prelievo del deposito cauzionale. Il contratto relativo allo svolgimento del servizio viene stipulato in forma pubblica amministrativa. Le spese del contratto e di registrazione saranno a carico dell’appaltatore. A garanzia dell’adempimento degli obblighi derivanti dalla partecipazione alla gara, la Ditta concorrente è obbligata a presentare una cauzione provvisoria, (mediante polizza assicurativa, fideiussione bancaria o versamento presso la Tesoreria) dell’importo pari al 2% dell’importo presunto dell’appalto. Se presentata mediante fideiussione bancaria o polizza assicurativa la cauzione provvisoria dovrà prevedere la rinuncia al beneficio della preventiva escussione e all’eccezione di cui all’art. 1957, comma 2°, c.c., e la liquidazione entro 15 giorni a semplice richiesta della Stazione appaltante. Le fideiussioni bancarie e le polizze assicurative devono avere una validità minima di 180 (centoottanta) giorni decorrenti dalla data di presentazione dell’offerta. Ai sensi dell’art. 75 del D. Lgs. 163/2006, possono beneficiare della riduzione del 50% (cinquanta per cento) della cauzione provvisoria, i concorrenti in possesso della certificazione di qualità conforme alle norme europee della serie UNI CEI ISO 9000 ovvero della dichiarazione della presenza di elementi significati e tra loro correlati del sistema di qualità, rilasciata da organismi accreditati ai sensi delle norme europee della serie UNI CEN EN 45000 e della serie UNI CEI EN ISO /IEC 17000. La Ditta aggiudicataria è tenuta a presentare idonea cauzione definitiva pari al 10% dell’importo di Aggiudicazione, I.V.A esclusa, a garanzia dell’esatto adempimento di tutte le obbligazioni previste dal presente Capitolato ed al successivo contratto. La cauzione definitiva, se presentata mediante fideiussione bancaria o polizza assicurativa dovrà prevedere la rinuncia al beneficio della preventiva escussione, la rinuncia all’eccezione di cui all’art. 1957, comma 2, c.c., e la liquidazione entro 15 giorni a semplice richiesta della Stazione appaltante. La cauzione definitiva potrà anche essere utilizzata per l’applicazione di penali e per risarcire il danno che la A.C. abbia patito in corso di esecuzione del contratto, fermo restando che in tali casi l’ammontare della cauzione stessa dovrà essere ripristinato, pena la risoluzione del contratto. La cauzione definitiva rimarrà vincolata per tutta la durata del contratto e sarà svincolata e restituita al contraente solo dopo la conclusione del rapporto contrattuale previo accertamento del regolare svolgimento dello stesso da parte del Dirigente competente. ART. 83 REVISIONE PREZZI Durante il periodo della concessione, i prezzi si intendono quelli fissati dalla D. A. in sede di offerta e sono immutabili, salvo adeguamento ISTAT da riconoscersi con effetto dal 01.09.2015, in misura percentuale pari al 75% della variazione annuale dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (indice FOI), riferito all’ultimo mese disponibile dello stesso anno ai sensi dell’art. 6 della L. 24/12/1993, n. 537, come modificato dall’art. 44 della L. 724/1994 e successive modifiche e integrazioni. La D.A., entro e non oltre il 31.07.2015, dovrà trasmettere all’A.C. l’eventuale richiesta di revisione prezzi. In mancanza di presentazione della richiesta entro il termine stabilito, verrà automaticamente confermato l’ultimo prezzo fissato. Eventuali aumenti contrattuali previsti dai C.C.N.L. per il personale (già decisi o futuri) sono a carico della D.A. 29 ART. 84 – ESECUZIONE DEL CONTRATTO La stazione appaltante verifica il regolare andamento dell’esecuzione del contratto da parte dell’esecutore attraverso il direttore dell’esecuzione del contratto. Quest’ultimo ha il compito di coordinare, controllare tecnicamente e contabilmente l’esecuzione del contratto, assicurandone la regolare esecuzione e verificando che le attività e le prestazioni contrattuali siano eseguite in conformità ai documenti contrattuali. Dopo che il contratto è divenuto efficace, si procederà a dare avvio all’esecuzione della prestazione. Ai sensi dell’art. 11 del D.Lgs. 163/2006, la stazione appaltante può richiedere l’anticipazione dell’esecuzione, anche in pendenza di stipula del contratto, dopo che l’aggiudicazione definitiva è divenuta efficace. Si applicano le disposizioni di cui all’art. 302 del Regolamento di attuazione del codice dei contratti. L’esecutore è tenuto a seguire le istruzioni e le direttive fornite dalla stazione appaltante per l’avvio dell’esecuzione del contratto; qualora l’esecutore non adempia, la stazione appaltante ha facoltà di procedere alla risoluzione del contratto. A seguito dell’ultimazione periodica delle prestazioni, il direttore dell’esecuzione, attraverso accertamenti e riscontri che ritiene necessari, procederà alla verifica della conformità della prestazione eseguita a quella pattuita, al fine di accertarne: - la regolare esecuzione rispetto alle condizioni e ai termini stabiliti nel contratto e diretta a certificare che le prestazioni contrattuali siano state eseguite a regola d’arte sotto il profili tecnico e funzionale, in conformità e nel rispetto delle condizioni, modalità, termini e prescrizioni del contratto, nonché nel rispetto delle leggi di settore; - la corrispondenza tra i dati risultanti dalla contabilità con documenti giustificativi e con le risultanze di fatto; A seguito della verifica sarà rilasciata l’attestazione di regolare esecuzione ai sensi dell’art. 325 c. del regolamento di attuazione del D. Lgs. 163/06 e s.m.i. E’ fatta salva la possibilità di effettuare controlli a campione con modalità comunque idonee a garantire la verifica dell’esecuzione contrattuale. In corso di esecuzione, e tenuto conto della natura e del contenuto della prestazione (periodica, ma non sistematica e soggetta a variazioni di orario ed attività specifiche), resta ferma la facoltà della stazione appaltante di procedere a verifica di conformità in corso di esecuzione al fine di accertare la piena e corretta esecuzione delle prestazioni contrattuali, con cadenza adeguata per un accertamento progressivo della regolare esecuzione delle prestazioni. Successivamente all’emissione dell’attestazione di regolare esecuzione si procede al pagamento. ART. 85 - SUBAPPALTO - Il concorrente è tenuto ad indicare le parti di servizi che eventualmente intenda appaltare a terzi, alle condizioni previste dall’art. 118 del D. Lgs. 163/06. Il subappalto non è ammesso per attività attinenti all’approvvigionamento delle derrate alimentari e non alimentari, alle fasi di trasporto, preparazione e somministrazione dei pasti, alla pulizia giornaliera delle cucine, dei refettori e dei locali annessi. ART. 86 - RISOLUZIONE DEL CONTRATTO Le parti convengono che oltre a quanto genericamente previsto dall’art. 1453 del Codice Civile per i casi di inadempimento alle obbligazioni contrattuali, costituiscono motivi per la risoluzione del Contratto per inadempimento ai sensi dell’art. 1456 del Codice Civile le seguenti fattispecie: a) apertura di una procedura di fallimento a carico della D.A b) cessioni dell’attività ad altri o messa in liquidazione della D.A. c) mancata osservanza del divieto di subappalto ed impiego di personale non dipendente della D. A. (salvo deroghe previste) d) inosservanza ripetuta delle norme igienico - sanitarie e) utilizzo di derrate alimentari non previste dal contratto ed allegati relativi f) casi di grave infezione, intossicazione, tossinfezione alimentare dovuti ad accertata imperizia della D.A. g) inosservanza della norme di legge relative al personale dipendente e mancata applicazione dei contratti collettivi h) gravi danni prodotti ad impianti e attrezzature di proprietà comunale i) uso diverso dei locali rispetto a quello stabilito dal contratto j) non ottemperanza, entro 8 giorni, alle prescrizioni dell’ A.C. in conseguenza dei rilievi effettuati dai tecnici e comunicati con le modalità previste dal presente contratto k) interruzione del servizio salvo cause di forza maggiore l) reiterato non utilizzo di prodotti di qualità certificata m) esito interdittivo delle informative antimafia espletate dalla Prefettura – UTG. ART. 87 - OSSERVANZA DELLE LEGGI E DEI REGOLAMENTI 30 Oltre all’osservanza di tutte le norme specificate nel presente capitolato e contenute nell’offerta, la D. A. avrà l’obbligo di osservare e far osservare le disposizioni derivanti dalle Leggi e dai Regolamenti in vigore, sia a livello nazionale che regionale, che potessero venire eventualmente emanate durante il corso del contratto, incluse le norme regolamentari e le ordinanze municipali, specialmente quelle riguardanti l’igiene ed aventi attinenza con i servizi oggetto dell’appalto, incluse altresì eventuali prescrizioni integrative emanate dagli organismi di controllo competenti. Ai fini delle verifiche antimafia, la D.A. si impegna a comunicare alla A.C. i dati relativi alle società e alle imprese, anche con riferimento ai loro assetti societari, chiamati a realizzare l’intervento, compresi i nominativi dei soggetti ai quali vengono affidate le seguenti forniture e servizi “sensibili”: trasporto di materiali a discarica, smaltimento rifiuti. La D.A. si impegna a riferire tempestivamente all’A.C. ogni illecita richiesta di denaro, prestazione o altra utilità, ovvero offerta di protezione, che venga avanzata nel corso dell’esecuzione dei lavori nei confronti di un proprio rappresentante, agente o dipendente. Analogo obbligo verrà assunto da ogni altro soggetto che intervenga a qualunque titolo nella realizzazione dell’intervento. I suddetti obblighi dovranno essere recepiti anche dal contratto; si intende che tali obblighi non sono sostitutivi dell’obbligo di denuncia all’autorità giudiziaria dei fatti attraverso in quali sia stata posta in essere la pressione estorsiva e ogni altra forma di illecita interferenza. ART. 88 - DANNI Ogni responsabilità per danni che in relazione all’espletamento del servizio o per cause ad esso connesso, derivano al committente o a servizi, a persone o a cose, è senza riserva di eccezioni a totale carico dell’appaltatore . ART. 89 - PAGAMENTI La D.A. praticherà il prezzo per pasto presentato in sede di offerta fino alla scadenza del contratto, secondo quanto disposto dal successivo articolo. I pagamenti saranno effettuati sulla base dei pasti effettivamente consumati . Al termine di ogni mese la D.A. presenterà la relativa fattura corredata dal rendiconto delle prestazioni mensili specificate per ogni singola scuola. Detta fattura sarà liquidata a mezzo di bonifico bancario a 30 gg. dalla data del suo ricevimento (protocollo comunale), previa verifica positiva di conformità al contratto per il periodo in questione e della regolarità contributiva dell’appaltatore mediante acquisizione del Documento Unico di Regolarità Contributiva (DURC). Le fatture dovranno essere intestate a “Comune di Lonate Pozzolo” e dovranno essere completate con l’indicazione dell’atto amministrativo di aggiudicazione e del codice identificativo di gara (CIG). L’eventuale ritardo nel pagamento delle fatture per cause di forza maggiore non potrà dare titolo alla D.A. per la richiesta di interessi di mora. Ai fini della tracciabilità dei flussi finanziari, l’aggiudicatario, ai sensi dell’art. 3 della Legge 13/08/2010 n. 136, si obbliga: • ad utilizzare, per i pagamenti connessi al contratto per il servizio in oggetto, apposito conto corrente dedicato, anche non in via esclusiva, da accendere o acceso presso banche o presso la società Poste Italiane S.p.A. • a registrare tutti i movimenti finanziari relativi al contratto in argomento sul citato conto corrente dedicato e ad effettuarli esclusivamente tramite bonifico bancario o postale fatta eccezione per i pagamenti in favore di enti previdenziali, assicurativi e istituzionali, nonché quelli in favore di gestori e fornitori di pubblici servizi, ovvero quelli riguardanti tributi. Resta fermo per tali ultimi pagamenti l’obbligo di documentazione della spesa; • a riportare sul bonifico bancario o postale di cui al punto precedente, in relazione a ciascuna transazione, il codice identificativo di gara (CIG) comunicato dalla Stazione Appaltante; • a comunicare al Comune gli estremi identificativi del conto corrente dedicato per le finalità del presente articolo entro sette giorni dall’accensione, nonché, nello stesso termine, le generalità e il codice fiscale delle persone delegate ad operare su di esso. L’eventuale ritardo nel pagamento delle fatture per cause di forza maggiore non potrà dare titolo all’aggiudicataria per la richiesta di interessi di mora. ART. 90 - ESECUZIONE IN PENDENZA DI STIPULA La D.A. si obbliga a rendere le prestazioni oggetto del presente appalto anche nelle more della stipula del contratto stesso, per consentire lo svolgimento di un pubblico servizio. ART. 91 - NORME DI RINVIO Per quanto non espressamente previsto dal presente Capitolato Speciale, si farà riferimento alle norme del Codice Civile ed a tutte le altre disposizioni che regolano la materia. 31 ALLEGATO N. 1 – APPALTO RISTORAZIONE QUALITÀ DELLE MATERIE PRIME PER LA PREPARAZIONE DEI PASTI NELL’AMBITO DEL SERVIZIO DI RISTORAZIONE SCOLASTICA – ASILO NIDO • Il presente documento riguarda le caratteristiche merceologiche e di utilizzo delle materie prime destinate alla preparazione dei pasti. • Per regimi dietetici particolari, al di là del presente capitolato, si farà riferimento ad indicazioni circostanziate e particolareggiate, basate sulla documentazione medica relativa. • Si raccomanda di definire un piano di approvvigionamenti in base al menù settimanale, evitando in tal modo di avere un eccessiva scorta di alimenti in dispensa, soprattutto per quelli deperibili. • E’ importante acquistare confezioni di pezzatura rispondente alla necessità giornaliere/settimanali, in maniera da evitare la conservazione di alimenti deperibili in confezioni aperte. INDICAZIONI GENERALI Le caratteristiche merceologiche delle derrate alimentari fornite ed impiegate per la preparazione dei pasti, dovranno essere conformi ai requisiti previsti dalle vigenti leggi in materia che qui si intendono tutte richiamate. In particolare è vietato l’uso dei prodotti di seguito indicati: • • • • • • • • materie prime e prodotti contenenti organismi geneticamente modificati (OGM). preparati per brodo/esaltatori di sapidità/prodotti similari. semilavorati di IV e V gamma, frutta e verdura in scatola ad eccezione dei pomodori pelati, della passata di pomodoro, delle olive e dei capperi in salamoia. semilavorati industriali freschi o surgelati, pronti da cuocere quali: - hamburger, - carni precotte, - fiocchi di patate, - patate già addizionate di oli/grassi, crocchette di patate, prodotti pre-fritti - basi di pasta precotta/preformata, confezionate e a lunga conservazione, per pizza e focaccia. - pizza e focaccia precotta/preformata, confezionata e a lunga conservazione (ad eccezione, qualora, su richiesta della D.A., l’A.C. accertasse la necessità, per motivi igienico sanitari, di introdurre il semilavorato per la realizzazione del prodotto finito previsto dal menù – N.B.: l’utilizzo deve essere specificatamente e preventivamente autorizzato dall’A.C.). carni bovine e avicunicole congelate/surgelate. prodotti contenenti grassi idrogenati e polifosfati formaggi fusi/contenenti sali di fusione. Le derrate alimentari utilizzate per il servizio, presenti nei frigoriferi, nelle celle e nel magazzino del centro di cottura e della cucina dell’asilo nido, devono essere esclusivamente quelle contemplate nel presente Allegato. Le derrate eventualmente stoccate per l’effettuazioni di altri servizi di ristorazione non destinati all’A.C., dovranno essere chiaramente identificate e stoccate separatamente dalle derrate destinate al servizio oggetto del presente capitolato. La D.A. dovrà fornire ed aggiornare tempestivamente tutte le schede tecniche dei prodotti alimentari impiegati; tali schede dovranno riportare necessariamente l’elenco degli ingredienti e le condizioni di conservazione del prodotto. UTILIZZO DI PRODOTTI CERTIFICATI L’A.C. richiede l’impiego dei seguenti prodotti certificati ai sensi delle normative comunitarie ed internazionali di riferimento, nonché rispondenti a quanto specificato dal presente capitolato: prodotti biologici di cui al Reg. CE n. 834/2007 - pelati / passata di pomodoro (materia prima nazionale), - olio extravergine di oliva (da olive coltivate e lavorate in Italia), - yogurt (nazionale), - pasta secca di semola di grano duro, - riso parboiled e bianco, - frutta fresca di stagione. Non dovrà essere di provenienza extra-comunitaria (agricoltura NON UE) in tutti i casi in cui vi sia la disponibilità di una produzione nazionale e CEE (agricoltura UE). - verdure fresche per il consumo a crudo. 32 • prodotto del commercio Equo e Solidale - banane - ananas - cioccolato in barretta • prodotti alimentari a km zero, provenienti dalla filiera corta - numero due (2) formaggi freschi. Per “prodotti alimentari a km zero, provenienti dalla filiera corta”, si intendono, in questo CSA, prodotti alimentari (materie prime e prodotti ottenuti da attività di manipolazione o trasformazione effettuate direttamente dal produttore) provenienti da areali di produzione appartenenti all’ambito regionale (Lombardia) in cui è ubicato il mercato agricolo di vendita diretta. Per i prodotti la cui produzione non avviene in ambito regionale, la definizione di prodotti a km zero è valida solo se sono posti a una distanza non superiore a 50km dal confine della Regione ove è ubicato il mercato. In questo capitolato speciale, si stabilisce che possono essere forniti alimentari a km zero, provenienti dalla filiera corta, unicamente se i quantitativi approvvigionati garantiscono, a tutta l’utenza, la somministrazione di tali prodotti almeno nell’80% (% da calcolarsi su tre mesi di servizio) delle volte in cui gli stessi sono previsti dal menù. Nel caso in cui uno o più prodotti “certificati” non fossero disponibili sul mercato, essi saranno momentaneamente sostituiti con prodotti convenzionali. La D.A. ha l’obbligo di comunicare immediatamente (entro le ore 10.30 del giorno di consumo) l’elenco dei prodotti sostituiti nel determinato giorno attestando l’indisponibilità sul mercato. In caso di ripetute sostituzioni di alimenti, l’A.C. si riserverà di chiedere documentazione comprovante l’impossibilità di reperimento sul mercato e di applicare le penalità previste. ETICHETTATURA DELLE DERRATE ALIMENTARI Le derrate alimentari devono avere confezione ed etichettatura conformi alle leggi vigenti. Non sono ammesse etichettature incomplete e non in lingua italiana. Tutte le derrate fornite (impiegate per la preparazione dei pasti in legame e quelle destinate alla fornitura del pasto crudo) devono essere etichettate o inequivocabilmente identificabili ai fini della tracciabilità. CARATTERISTICHE DELLE DERRATE ALIMENTARI PANE Di tipo comune e/o di tipo integrale. Il pane deve essere ben lievitato e di cottura regolare ed omogenea. Deve risultare leggero in rapporto al proprio volume e nel contempo morbido. Deve essere privo di odori e sapori anomali: deve essere di gusto gradevole e giustamente salato. La crosta deve essere friabile ed omogenea, la mollica soffice, elastica, di porosità regolare. Il pane deve essere prodotto giornalmente: non è ammesso l’utilizzo di pane riscaldato o rigenerato o surgelato. Il pane comune deve essere prodotto con farina di grano tenero con grado di raffinazione tipo “0” e “00”, lievito, sale ed acqua senza l’aggiunta di grassi, o additivi. Deve avere una percentuale di sale rispetto alla farina non superiore allo 1,7%. La pezzatura deve essere compresa tra 50 e 60 grammi. Non potranno essere somministrati avanzi di pane non consumato nei giorni precedenti. Il trasporto deve avvenire in sacchi di carta adeguatamente resistenti, a loro volta inseriti in ceste/in contenitori, muniti di copertura di chiusura e realizzati in materiale dichiarato “per alimenti”. I contenitori devono essere lavabili e mantenuti in perfetto stato di pulizia. Nel caso di consegne inferiori a kg 3 è ammessa la consegna solo in sacchetti in carta; in questo caso i sacchetti dovranno avere una idonea chiusura. E’ vietata la chiusura con punti metallici. La consegna del pane presso il centro cottura, nei centri refezionali e presso la cucina dell’asilo nido deve avvenire alla presenza di un incaricato addetto al ritiro del prodotto; per nessun motivo il pane deve essere lasciato incustodito all’esterno delle strutture. 33 PANE GRATTUGIATO Il pane grattugiato dovrà essere prodotto dalla triturazione meccanica di pane avente le identiche caratteristiche sopra descritte. Deve essere consegnato in confezioni sigillate ed etichettate a norma di legge, non superiori ad un kg. Deve avere una percentuale di sale rispetto alla farina non superiore allo 1,7% CROSTINI DI PANE I crostini dovranno essere ottenuti senza l’utilizzo di additivi alimentari. Ammesso solo olio di oliva. Devono essere consegnati in confezioni sigillate ed etichettate a norma di legge ed alla consegna avere una data di scadenza di almeno 6 mesi. PAN CARRE’ Dovrà essere prodotto con farine “0” e “00” ed il gusto e l’aroma non dovranno presentare anomalie quali gusto eccessivo di lievito, odore di rancido, di farina cruda, di muffa o altro. L’alcool etilico dovrà risultare inferiore al 2% s.s. +/- 3%. Confezioni di peso non superiore a 0,5 kg. PASTA LIEVITATA PER LA PREPARAZIONE DI PIZZA E FOCACCIA La pasta lievitata deve essere preparata con farina di tipo “0”, acqua, sale, olio extravergine di oliva, lievito di birra. Deve essere confezionata in contenitori monouso, in materiale plastico, muniti di coperchio ed idonei al contatto con gli alimenti. Tali recipienti devono essere adatti a proteggere il prodotto da ogni forma di insudiciamento o inquinamento. Deve essere presente un etichetta riportante – ragione sociale del produttore - denominazione di vendita - peso netto – data di produzione – lotto di rintracciabilità - modalità di conservazione. Deve essere preparata da non più di 12 ore al momento della consegna e deve essere utilizzata entro lo stesso giorno di consegna. PIZZA MARGHERITA PLURIPORZIONE La pizza margherita pronta deve contenere i seguenti ingredienti: farina tipo “0”, mozzarella di vacca senza conservanti, pomodori pelati, olio extravergine di oliva, lievito di birra, sale, origano, priva di additivi e grassi diversi dall’olio extravergine di oliva. La produzione deve essere di giornata. Il prodotto deve essere consegnato in confezioni igienicamente idonee, in materiale idoneo per alimenti, monouso, munito di coperchio atto ad evitare ogni forma di insudiciamento ed inquinamento. La confezione dovrà essere etichettata a norma di legge. Dovrà essere consumata nello stesso giorno di consegna. PIZZA MARGHERITA MONOPORZIONE La pizza margherita pronta monoporzione potrà essere richiesta a seguito di particolari indicazioni dietetiche (esempio senza mozzarella o senza pomodoro) e dovrà contenere tutti gli ingredienti della pizza margherita pluriporzione ad eccezione degli ingredienti non richiesti e rispettare le grammature previste. La produzione deve essere di giornata. Il prodotto deve essere consegnato in confezioni in materiale plastico termosigillato idoneo al contatto con gli alimenti e con etichettatura a norma di legge. Dovrà essere consumata nello stesso giorno di consegna. FOCACCIA PLURIPORZIONE O MONOPORZIONE La focaccia pronta deve contenere i seguenti ingredienti: farina tipo “0”, olio extravergine di oliva, lievito di birra, sale, priva di additivi e grassi diversi dall’olio extravergine di oliva. La produzione deve essere di giornata. Il prodotto deve essere consegnato in confezioni igienicamente idonee, in materiale idoneo per alimenti, monouso, munito di coperchio atto ad evitare ogni forma di insudiciamento ed inquinamento. In caso di monoporzione la confezione sarà in materiale plastico idoneo al contatto con gli alimenti termosigillato. Le confezioni di focaccia dovranno essere etichettate a norma di legge. Dovranno essere consumate nello stesso giorno di consegna. CRACKERS – FETTE BISCOTTATE – GALLETTE DI RISO E/O ALTRI CEREALI Devono essere. • preconfezionati, • preparati con cereali, anche integrali, con eventuali aggiunte di oli o grassi alimentari di origine vegetale, senza additivi alimentari, senza sale aggiunto. BISCOTTI I biscotti nella varietà secchi e frollini possono contenere i seguenti ingredienti: farine di grano tenero tipo 0 o 00 o integrali esenti da additivi, dolcificati esclusivamente con zucchero, miele o concentrati di frutta, burro, uova, latte, privi di additivi, coloranti e aromi. Dovrà essere fornita una gamma di almeno quattro tipologie di biscotti da somministrare, a rotazione, nel corso dell’anno scolastico. 34 PANDORO, PANETTONE E COLOMBA (PER OCCASIONI SPECIALI) Devono avere le caratteristiche e le composizione definite con il Decreto del 22 luglio 2005 adottato congiuntamente dai Ministeri delle Attività Produttive e delle Politiche Agricole e Forestali. Possono essere richiesti anche panettone e colomba senza canditi. Dovrà inoltre essere fornito il prodotto equivalente per le diete speciali (senza uova, senza lattosio e derivati, privo di glutine…) Prima della fornitura dovrà essere sottoposta all’A.C., per approvazione, la scheda tecnica dei prodotti scelti. CHIACCHIERE Devono essere prodotte secondo la buona tecnica pasticcera, cotte al forno senza l’aggiunta di additivi, coloranti ed aromi. Dovrà inoltre essere fornito il prodotto equivalente per le diete speciali (senza uova, senza lattosio e derivati, privo di glutine…). Prima della fornitura dovrà essere sottoposta all’A.C., per approvazione, la scheda tecnica dei prodotti scelti. ALTRI PRODOTTI DOLCIARI PRECONFEZIONATI E PRODOTTI DA FORNO Devono essere preparati: • con impiego di farina di grano tenero di tipo “0”, “00”, integrale; • senza l’impiego di additivi alimentari aggiunti; • con l’esclusivo impiego di zucchero (saccarosio) e/o miele; • preconfezionati in confezioni originali sigillate con le indicazioni obbligatorie; • senza impiego di margarine, grassi idrogenati, olio di palma, olio di cocco e strutto – i grassi impiegati possono essere: olio di oliva, arachidi,mais, girasole, soia e burro. FARINA BIANCA - Tipo “0” - Tipo “00” Farine di grano tenero con le caratteristiche di composizione e qualità previste dalla L. 4 luglio 1967, n. 580, Titolo II, art. 7. La farina non deve contenere imbiancanti non consentiti dalla Legge e/o farine di altri cereali o altre sostanze estranee non consentite (L.580/1967 e s. m.). Le confezioni devono essere sigillate senza difetti rotture o altro. Devono riportare tutte le dichiarazioni riguardanti il tipo di farina, il peso netto, il nome e il luogo di produzione (art.64 del D.P.R. n. 327 e, a partire dal giugno 1983, relative al D.P.R. n. 322 del 18 maggio 1982). I prodotti devono risultare indenni da infestanti e parassiti o larve o enti di insetti, di muffe o altri agenti infestanti. FARINA DI MAIS Ottenuta mediante macinazione di mais di buona qualità, non avariato per eccesso di umidità o altra causa. La farina non deve contenere parassiti animali, essere invasa da crittogame, sostanze estranee che ne alterino le caratteristiche di odore e sapore. Le confezioni devono essere integre, senza difetti o rotture e devono riportare le indicazioni previste dal D.Lgs.109/92 e s.m.. Non è ammessa farina precotta. SEMOLINO Deve rispondere ai requisiti di composizione e acidità indicati nella L. N. 580/67 e s.m.. Il prodotto deve risultare indenne da infestanti, parassiti, larve, frammenti di insetti, muffe o altri agenti infestanti. Non deve presentare alterazioni delle caratteristiche organolettiche. Le confezioni devono essere fornite intatte e sigillate. PASTA Le paste alimentari secche o fresche con o senza ripieno devono: • essere poste in confezioni originali chiuse all’origine dal fabbricante o dal confezionatore; • essere prodotte nei seguenti tipi: - pasta secca di semola o semolato di grano duro (E’ RICHIESTA LA FORNITURA DI PRODOTTO BIOLOGICO) - pasta integrale (vari formati) - pasta speciale secca o fresca per aggiunta di verdure, ortofrutticoli e loro derivati; - pasta secca o fresca all’uovo, anche speciale, purchè con le caratteristiche di cui al precedente punto, senza additivi alimentari aggiunti. 35 • le paste alimentari fresche, se in confezioni sottovuoto o in atmosfera protettiva dovranno essere in confezioni originali in quantità tale da soddisfare le esigenze di consumo giornaliere senza determinare avanzi di prodotto sfuso. Le confezioni saranno intatte e pulite ed etichettate ai sensi del D.Lgs.109/92 e s.m.. Sarà richiesta la fornitura di una vasta gamma di formati di pasta per garantire una alternanza quotidiana e facilitare la consumazione da parte di tutti gli utenti (formati di dimensioni diversificate). RAVIOLI, TORTELLINI, PASTE RIPIENE Devono presentare le seguenti caratteristiche: • ripieno di verdura e latticini, esenti da additivi alimentari (coloranti e conservanti). • preconfezionati all’origine, sottovuoto o in atmosfera protettiva o surgelati, in confezioni di quantitativo tale da soddisfare esigenze di consumo giornaliere, senza determinare avanzi di prodotto sfuso. • prodotti con buona tecnica di fabbricazione; • esenti da odori e sapori anomali dovuti ad inaridimento e/o ad errate tecniche di conservazione. Le confezioni saranno intatte e pulite ed etichettate ai sensi del D.Lgs.109/92 e s.m.i. SFOGLIA PER LASAGNE La sfoglia di pasta all’uovo dovrà essere surgelata, priva di additivi, aromi e coloranti, con i seguenti ingredienti: semola di grano duro, uova fresche pastorizzate, acqua, sale. Dovrà essere utilizzata, dopo scongelamento in frigorifero a 4°C, senza preventivo passaggio in acqua bollente. Alla consegna dovrà avere un intervallo minimo dalla scadenza di 4 mesi. Non è consentita la conservazione di confezioni parzialmente utilizzate. GNOCCHI DI PATATE Devono presentare le seguenti caratteristiche: • preparati con almeno il 60% di patate e/o equivalente quantitativo di fiocchi di patate reidratate e senza l’aggiunta di additivi alimentari (coloranti e conservanti). • preconfezionati all’origine, sottovuoto o in atmosfera protettiva o surgelati, in confezioni di quantitativo tale da soddisfare esigenze di consumo giornaliere, senza determinare avanzi di prodotto sfuso. • prodotti con buona tecnica di fabbricazione; • esenti da odori e sapori anomali dovuti ad inaridimento e/o ad errate tecniche di conservazione. Le confezioni saranno intatte e pulite ed etichettate ai sensi del D.Lgs.109/92 e s.m.i. Sono da preferire del tipo senza uova, adatti anche ai soggetti allergici GNOCCHI DI SEMOLINO In confezioni originali, sottovuoto o in atmosfera protettiva o surgelati, senza aggiunta di additivi, preparati solo con semolato, latte, acqua o brodo, sale. RISO (E’ RICHIESTA LA FORNITURA DI PRODOTTO BIOLOGICO); Deve essere delle migliori qualità, Carnaroli o Arborio o Roma o Baldo o Ribe o S. Andrea, leale, pulito, secco, sano e senza odori. E’ richiesto di tipo parboiled, da varietà di riso adatte alla preparazione di risotti e insalate di riso. (ad es. Baldo, Superfini con chicchi grossi e lunghi) e NON PARBOILED per minestre. Il riso deve essere ottenuto dalla lavorazione del risone con completa asportazione della lolla e successive operazioni di raffinatura e provenire dall’ultimo raccolto. Il prodotto deve risultare indenne da infestanti, parassiti, larve, frammenti di insetti, muffe o altri agenti infestanti. Sporadicamente potrà essere eventualmente richiesta la fornitura di riso integrale e/o parboiled integrale per la realizzazione di particolari preparazioni alimentari. ORZO PERLATO L’orzo in grani deve avere granella uniforme, integra e pulita. Non deve presentare semi e sostanze estranee, muffe ed attacchi di parassiti. I granelli devono essere arrotondati, di colore giallo paglierino. La fornitura dovrà avvenire in confezioni adeguate per peso al fine di consentire il consumo di tutto il prodotto una volta aperta la confezione. Non sarà ammessa la conservazione di confezioni non integre. La scadenza, alla consegna, dovrà essere di non meno di 12 mesi FARRO DECORTICATO Il farro in grani deve avere granella uniforme, integra e pulita. Non deve presentare semi e sostanze estranee, muffe ed attacchi di parassiti. I granelli devono essere arrotondati, di colore giallo. La fornitura dovrà avvenire in confezioni adeguate per peso al fine di consentire il consumo di tutto il prodotto una volta 36 aperta la confezione. Non sarà ammessa la conservazione di confezioni non integre. La scadenza, alla consegna, dovrà essere di non meno di 12 mesi. MIGLIO DECORTICATO Non deve presentare semi e sostanze estranee, muffe ed attacchi di parassiti. La fornitura dovrà avvenire in confezioni adeguate per peso al fine di consentire il consumo di tutto il prodotto una volta aperta la confezione. Non sarà ammessa la conservazione di confezioni non integre. La scadenza, alla consegna, dovrà essere di non meno di 12 mesi. LEGUMI SECCHI I legumi secchi richiesti (ceci, fagioli borlotti, fagioli cannellini, lenticchie, piselli). Devono essere mondati, privi di muffe, infestanti e corpi estranei, uniformemente essiccati e di pezzatura omogenea. Devono presentarsi di aspetto sano, con colore caratteristico della varietà. La fornitura dovrà avvenire in confezioni adeguate per peso al fine di consentire il consumo di tutto il prodotto una volta aperta la confezione. Non sarà ammessa la conservazione di confezioni non integre. La scadenza, alla consegna, dovrà essere di non meno di 12 mesi. OLIO DI OLIVA EXTRAVERGINE (E’ RICHIESTA LA FORNITURA DI PRODOTTO BIOLOGICO) L’olio extravergine richiesto sarà prodotto con olive da coltivazione nazionale, ottenuto per spremitura a freddo, conforme alla vigente normativa. Deve essere limpido, privo di impurità, di sapore gradevole, odore e colore caratteristici. Deve essere fornito in bottiglie di vetro da litro di colore scuro, dotato di sistema di chiusura richiudibile in modo igienico. Al momento della consegna la vita residua deve essere di almeno 12 mesi. L’olio di oliva extravergine dovrà essere utilizzato per il condimento a crudo di piatti freddi e da consumare caldi (eventualmente utilizzabile anche per cotture al forno). Nella cucina dell’asilo nido l’olio di oliva extravergine dovrà essere utilizzato per tutte le preparazioni, anche per le cotture . OLIO DI OLIVA Da utilizzare per le cotture. Dovrà avere le caratteristiche previste dal Reg UE 61/2011 e lo stesso tipo di confezione prevista per quello di tipo extravergine. OLIVE VERDI E NERE SNOCCIOLATE IN SALAMOIA Il prodotto non deve avere difetti di sapore, colore, odore o altro. Il vegetale immerso nel liquido di governo deve essere il più possibile intatto non spaccato, né spappolato per effetto di un eccessivo trattamento termico. Il prodotto deve essere contenuto in vetro ed ogni confezione deve riportare le dichiarazioni previste dalla legge. ACCIUGHE SOTTO SALE, CAPPERI SOTTO SALE Il prodotto non deve avere difetti di sapore, colore, odore o altro. Ogni confezione deve riportare le dichiarazioni previste dalla legge. ACETO BIANCO Il prodotto deve rispondere ai requisiti dell’art. 41 del D.P.R. 12/02/1965, n. 162 (convertito con modificazione nella Legge 739/70). Deve avere acidità totale, espressa in acido acetico, non inferiore al 6% e non superiore al 12%. Il nome di aceto o aceto di vino è riservato al prodotto ottenuto dalla fermentazione acetica del vino. Le etichette dei contenitori devono riportare quanto richiesto dal DPR 12/02/1965, n. 162. La composizione dell’aceto deve rispondere ai requisiti richiesti dal D.M. 27/03/1986. ACETO MELE L’aceto di mele richiesto dovrà essere ottenuto delle mele intere. Dovrà avere aroma leggermente fruttato ed agrodolce. Dovrà essere fornito in bottiglie in vetro con un sistema di chiusura richiudibile in modo igienico ed esente di deposito. Prodotto e confezionato secondo la normativa vigente. SALE FINO E GROSSO Si richiede sale iodurato/iodato. Il prodotto deve essere pulito, privo di impurità fisiche, esente da contaminazione di natura chimica od ambientale. Deve essere fornito in confezioni da kg 1. 37 ZUCCHERO Si richiede zucchero semolato raffinato, in confezioni originali, integre ed a tenuta da kg 1. All’apertura non deve presentare alcuna impurità. ZAFFERANO Prodotto ottenuto dagli stimmi del fiore del Crocus sativus. Si richiede zafferano in polvere, in involucri sigillati, recanti denominazione, peso netto, nome e sede della ditta preparatrice. Per le norme di tutela di zafferano riferirsi al R.D.L. 2217/1936. Per la preparazione di risotti dovrà essere previsto l’impiego minimo di 0,125 grammi di zafferano ogni otto utenti. SPEZIE ED AROMI Si richiede maggiorana, noce moscata, origano, timo, rosmarino, erba cipollina, chiodi di garofano, in involucri sigillati recanti denominazione, peso netto, nome e sede della ditta produttrice. Le spezie ed aromi quali cannella, noce moscata, chiodi di garofano, origano, pepe macinato dovranno essere macinati con etichettatura a norma di legge in confezioni in vetro o plastica con chiusura che garantisca la conservazione igienica del prodotto ed in quantitativi da g 100 e g 250, o inferiori. E’ vietata la fornitura di spezie in sacchetti in materiale plastico. PESTO ALLA GENOVESE Si richiede l’impiego di pesto fresco (ingredienti: basilico fresco, Parmigiano Reggiano, Pecorino Sardo, pinoli/noci nazionali, olio extra vergine di oliva, sale, eventuale aglio fresco), prodotto nello stesso giorno di consumo, o su autorizzazione dell’A.C., pesto confezionato in atmosfera modificata, in olio extravergine di oliva, privo di anacardi, esaltatori di sapidità e aromi. All’apertura non deve presentare odore e sapore anomali dovuti all’irrancidimento. Deve essere fornito in quantitativi tali in confezioni di quantitativo tale da soddisfare esigenze di consumo giornaliere, senza determinare avanzi di prodotto sfuso. E’ vietato conservare il prodotto in rimanenza. CARNI * CARNI BOVINE Le carni devono provenire da allevamenti italiani e tutta la filiera del prodotto, dalla nascita dell’animale al sezionamento e confezionamento della carne dovrà avvenire in stabilimenti italiani. A richiesta dell’A.C. dovrà essere dimostrata e documentata la rintracciabilità e la provenienza esclusivamente italiana. E’ ammesso l’impiego e la fornitura di carni bovine fresche refrigerate, confezionate sottovuoto. Dovranno provenire da vitellone con età compresa tra 8 e 12 mesi di prima qualità. I tagli devono provenire da classi di conformazione U (ottima = profili nell’insieme convessi con sviluppo muscolare abbondante) e stato di ingrassamento 2 (sottile copertura di grasso, muscoli quasi ovunque apparenti), secondo le griglie UE. I tagli anatomici dovranno essere i seguenti: - per arrosti e fettine: coscia - per tritate, ragù, polpette, spezzatino, bolliti, bocconcini, brasati: spalla I tagli devono essere accuratamente rifilati in modo tale che al momento dell’utilizzo si abbia uno scarto massimo del 6-7%. La carne di vitellone deve presentare le seguenti caratteristiche: colore rosso chiaro, consistenza pastosa, grana fine e tessitura compatta per scarso connettivo, grasso bianco avorio e consistenza compatta, sapidità e tenerezza. I singoli tagli di carne refrigerata devono essere in confezioni sottovuoto ed etichettati nel rispetto delle vigenti normative con l’indicazione del taglio fornito. L’involucro deve essere integro e ben aderente alla carne: il vuoto deve essere totale e non devono essere liquidi disciolti o presenza di macchie superficiali. Alla consegna la carne refrigerata dovrà avere un tempo di scadenza non inferiore ai 25 giorni. CARNI SUINE Le carni devono provenire da allevamenti italiani e tutta la filiera del prodotto, dalla nascita dell’animale al confezionamento della carne dovrà avvenire in stabilimenti italiani. Il rispetto della filiera italiana deve essere garantita mediante adeguata etichettatura. A richiesta dell’A.C. dovrà essere dimostrata e documentata la rintracciabilità e la provenienza esclusivamente italiana. E’ ammesso l’impiego e la fornitura di carni suine fresche refrigerate, confezionate sottovuoto. Il taglio anatomico dovrà essere “filone taglio Bologna” (carrè disossato senza scannello). 38 I tagli devono essere accuratamente rifilati in modo tale che al momento dell’utilizzo si abbia uno scarto massimo del 3%. La carne di suino deve presentare le seguenti caratteristiche: colore roseo/rosso, grasso di consistenza pastosa e di aspetto bianco lucido, con superficie di taglio asciutta. I singoli tagli di carne refrigerata devono essere in confezioni sottovuoto ed etichettati nel rispetto delle vigenti normative con l’indicazione del taglio fornito. L’involucro deve essere integro e ben aderente alla carne: il vuoto deve essere totale e non devono essere liquidi disciolti o presenza di macchie superficiali. Alla consegna la carne refrigerata dovrà avere un tempo di scadenza non inferiore ai 25 giorni. CARNI AVICUNICOLE Le carni devono provenire da allevamenti italiani e tutta la filiera del prodotto, dalla nascita dell’animale al confezionamento della carne dovrà avvenire in stabilimenti italiani. A richiesta dell’A.C. dovrà essere dimostrata e documentata la rintracciabilità e la provenienza esclusivamente italiana. E’ ammesso l’impiego e la fornitura di carni avicunicole fresche refrigerate con classe di appartenenza “A”, sottovuoto. E’ ammesso, per la carne con osso, l’impiego e la consegna in vaschette etichettate avvolte con film plastico. La data di macellazione, alla consegna, non deve superare i 5 giorni (per la carne confezionata sottovuoto) e 2 giorni (per quelle confezionate in film plastico). Le modalità di approvvigionamento devono garantire presso le cucine degli Asili Nido uno stoccaggio non superiore ai 2 giorni. La data di macellazione dovrà essere riportata sull’etichetta. Saranno richiesti: • fuselli e sopracosce di pollo da maschio con età compresa tra 8 e 11 settimane • petti di pollo senz’osso da maschio con età compresa tra 8 e 11 settimane • fesa di tacchino maschio con età compresa tra 14 settimane e 8 mesi La carne avicunicola dovrà essere priva di odori e sapori anomali, esenti da ecchimosi, grumi di sangue, da fratture e tagli o lacerazioni. Le carni devono essere completamente dissanguate, di colore bianco rosato uniforme. I fuselli e le sopracosce dovranno essere spennati, spiumati ed esenti da residui di peli. L’involucro deve essere integro e ben aderente alla carne: il vuoto deve essere totale e non devono essere liquidi disciolti o presenza di macchie superficiali. CARNI DI AGNELLO, CAPRETTO, CAVALLO Per particolari esigenze dietetiche, comprovate dal responsabile del servizio, l’azienda si impegna a fornire nelle quantità richieste e in tagli freschi le carni di cui sopra, ricavate da animali giovani e in ottimo stato di salute. Non saranno accettate forniture di carni non confezionate sottovuoto o in atmosfera modificata e mancanti dell’etichettatura obbligatoria. * Per tutti i tipi di carne l’A.C. si riserva la facoltà di richiedere, senza aggiunta di costi, la fornitura di carne grammata e confezionata all’origine. Si ribadisce che e’ tollerato un calo peso massimo dopo cottura del 30%. SALUMI PROSCIUTTO COTTO – alta qualità Il prosciutto cotto deve essere ottenuto esclusivamente da coscia di suina intera nazionale e deve essere di “alta qualità” secondo quanto definito dal D.M. 21 settembre 2005 “disciplina della produzione e della vendita di taluni prodotti di salumeria”. I prosciutti devono essere privi di polifosfati, lattosio, caseinati di calcio, proteine di soia, glutammato e glutine. E’ vietato l’utilizzo di prosciutto ricostruito o ricomposto. La pezzatura media dovrà essere tra 6 e 8 kg. Per il servizio destinato alla fornitura dell’asilo nido, potranno eventualmente essere richieste confezioni di prodotto pre-affettato monodose o pluriporzione di peso uguale o inferiore a 500g; il prodotto così fornito dovrà avere le stesse caratteristiche sopra indicate. La fornitura dovrà avvenire in confezioni adeguate, per peso, al fine di consentire il consumo di tutto il prodotto una volta aperta la confezione. Alla consegna il prosciutto deve avere ancora vita residua (shelf life residua) di almeno 3 mesi, per le pezzature intere, di almeno 15 giorni, per il prodotto pre-affettato. PROSCIUTTO CRUDO DOP (Parma) Il prosciutto crudo dovrà essere prodotto da coscia fresca di suino con stagionatura non inferiore ai 12 mesi, (la data di produzione deducibile da contrassegno metallico in fascetta O.M. 14/02/68). E’ richiesta la fornitura di prosciutto crudo DOP (Denominazione di Origine Protetta) che riporti il marchio di Consorzio di 39 tutela. Il prosciutto crudo dovrà essere disossato, ben pressato e confezionato sottovuoto. Al taglio deve presentare colore uniforme, tra il rosa ed il rosso, inframezzato in scarsa misura dal bianco puro del grasso. La carne dovrà avere buona consistenza, non salato, di sapore delicato e dolce. L’umidità deve essere compresa tra il 42 ed il 54%. BRESAOLA DELLA VALTELLINA IGP La bresaola deve essere IGP (Indicazione Geografica Protetta), ottenuta dalla massa muscolare “punta d’anca” con caratteristiche organolettiche, chimico fisiche previste dal disciplinare di produzione approvato con decreto del Ministero delle Politiche Agricole del 23/12/1998. Il prodotto deve avere stagionatura di almeno 45 giorni, presentarsi non eccessivamente secco, ben pressato, privo di tendini, aponeurosi e grasso. Non sono ammessi difetti di conservazione, superficiali e profondi, né odori e sapori sgradevoli. Al taglio il prodotto deve avere profumo caratteristico, colore rosso rubino, di consistenza tenera. LIEVITO PER DOLCI E PIZZE Lievito secco naturale composto da Saccaromyces cerevisiae attivi . Lievito per dolci in bustine atte alla lievitazione di circa ½ Kg. di farina. Il prodotto fornito deve essere privo di impurità, sostanze estranee ed infestanti. PRODOTTI ITTICI I prodotti ittici dovranno essere surgelati in confezioni originali e in buono stato di conservazione. Il prodotto non deve avere mai subito interruzione della catena del freddo, non si devono infatti evidenziare caratteristiche derivanti da alterazioni termiche, quali deformazione delle confezioni, cristallo di ghiaccio visibili, compattamenti del prodotto). Allo scongelamento il prodotto non devono presentare corpi estranei, bruciature da freddo, decongelazioni, anche parziali essiccamenti, disidratazione, irrancidimento dei grassi, ossidazione dei pigmenti muscolari, macchie di sangue, pinne o resti di pinne, cartilagini. Devono essere deliscati. Al momento della consegna i prodotti devono avere un periodo residuo alla data di scadenza pari a 90 giorni. Si richiedono: NOME COMUNE NOME SCIENTIFICO TIPOLOGIA FORNITURA Sogliola Solea vulgaris filetti Platessa filetti Pesce Persico Trota Cernia Pleuronectes platessa Merluccius merluccius Merluccius hubbsi Macruronus magellanicus Merluccius senegalensis Merluccius capensis Gadus morhua morhua Hippoglossus hippoglossus Reinhardtius hippoglossoides Perca fluviatilis Salmo gairdneri Polyprion americanus Palombo Mustelus mustelus Tranci Pesce spada Salmone Xiphias gladius Salmo salar Tranci Filetti Merluzzo/Nasello Halibut Filetti e tranci Filetti Filetti Filetti Filetti Deve essere in particolare dichiarata la denominazione commerciale della specie, il metodo di produzione (cattura in mare o nelle acque interne o allevamento), la zona di cattura, il lotto e la data di scadenza. La pezzatura deve essere omogenea e costante, la percentuale di glassatura deve essere dichiarata e non superare il 20%. Sono richieste confezioni da kg 1, kg 5, kg 10. BASTONCINI DI: • FILETTI DI MERLUZZO I bastoncini di filetti di merluzzo (quantità di merluzzo non inferiore ore al 60% del peso complessivo del prodotto), impanati surgelati (non prefritti), devono presentare le seguenti caratteristiche: - il prodotto deve essere in buono stato di conservazione, deve presentare buone caratteristiche organolettiche. 40 - consistenza della carne soda ed elastica e deve essere valutata quando la temperatura ha raggiunto quella ambiente. - colore delle carni: bianco, assenza di colori estranei o macchie anomale. - odore caratteristico: assenza di odore ammoniacale o comunque sgradevole. - sapore caratteristico, privo di retrogusti. - forma a parallelepipedo, di pezzatura omogenea. - assenza di pelle, spine, parti estranee o resti di lavorazione e di qualsiasi altra alterazione. - la panatura non deve presentare colorazioni brunastre; l’impasto deve essere di pezzatura omogenea e non deve presentare punti di distacco dal prodotto. Di consistenza croccante dopo la cottura. - idonei alla cottura al forno. - passati al metal detector (in confezionamento presso il produttore). Qualora non sia possibile reperire sul mercato prodotto non prefritto, sarà prevista la panatura e preparazione in loco. • DI TOTANO Ottenuti dalla lavorazione, del solo corpo, di molluschi di genere e specie Dosidicus gigas e Illex argentinus, spellati, tagliati, impanati surgelati (non prefritti). Il prodotto deve presentare le seguenti caratteristiche minime: - di colore (bianco / giallo) ed odore (non troppo pronunciato, assenza di note estranee) caratteristico. - di sapore caratteristico, assenza retrogusti estranei. - idonei alla cottura al forno. - passati al metal detector (in confezionamento presso il produttore). Qualora non sia possibile reperire sul mercato prodotto non prefritto, sarà prevista la panatura e preparazione in loco. - MOLLUSCHI SURGELATI I molluschi surgelati devono essere in buono stato di conservazione, devono presentare caratteristiche organolettiche e di aspetto paragonabili a quelli presenti nella stessa specie allo stato di buona freschezza. La forma deve essere quella tipica della specie. L’odore deve essere gradevole. La consistenza della carne deve essere soda ed elastica e deve essere valutata quando la temperatura ha raggiunto quella ambiente. Devono presentare: -odore di fresco; -colore vivido e lucente; -consistenza delle carni soda. Deve essere dichiarata la zona di provenienza e la pezzatura deve essere omogenea. Tipologie richieste: cozze sgusciate, vongole sgusciate, polpo, moscardini, seppioline, totani, gamberi sgusciati e calamari interi oppure anelli. TONNO IN CONSERVA Si richiede tonno, Thunnus Alcares (Tonno a pinna gialla), all’olio di oliva o al naturale sia in confezioni monodose da g 80, che in confezioni da collettività, prodotto in stabilimenti nazionali o comunitari, riconosciuti dalle vigenti normative. Non è ammesso il mantenimento di rimanenze di prodotto dopo il consumo. Il prodotto deve avere odore gradevole e caratteristico, colore uniforme, rosa all’interno con consistenza compatta ed uniforme, non stopposa e deve risultare esente da ossidazioni, vuoti, parti estranee (spine, pelle, squame, grumi di sangue), macchie ed anomalie. I contenitori non devono presentare difetti come bombaggio, ruggine, ammaccature, distacco della vernice o corrosioni interne. Alla consegna il prodotto deve avere una vita residua alla scadenza di almeno 2 anni. Da utilizzare solo per ragazzi delle scuole secondarie di primo grado. LATTE E DERIVATI LATTE FRESCO INTERO Prodotto nazionale. Per le merende eventualmente previste dai menù, il latte deve essere intero, fresco, pastorizzato di alta qualità, così come definito dalla vigente normativa. Sono richieste confezioni da litro o da mezzo litro. Per diete particolari può essere richiesto latte fresco pastorizzato parzialmente scremato e scremato. LATTE A LUNGA CONSERVAZIONE UHT Prodotto nazionale. 41 Per le preparazioni culinarie sarà richiesto latte a lunga conservazione UHT (trattamento ultrarapido ad alta temperatura) in confezioni da litro o mezzo litro. Il prodotto deve avere, alla consegna, un intervallo minimo dalla scadenza di 2 mesi. ALTRI TIPI DI LATTE VACCINO Per le diete speciali possono essere richiesti altri tipi di latte vaccino come ad esempio quello delattosato. Dovranno essere consegnati nelle confezioni minime presenti sul mercato. LATTI NON VACCINI Per diete speciali possono essere richiesti altri tipi di latte non vaccino quali latte di capra, di soia o altri. Dovranno essere consegnati nelle confezioni di pezzatura minima presenti sul mercato. YOGURT (E’ RICHIESTA LA FORNITURA DI PRODOTTO BIOLOGICO) Lo yogurt deve essere intero, contenente microrganismi specifici acidificanti vivi e vitali nel prodotto finito fino 6 al momento del consumo in numero non inferiore a 10 /g, con acidità non inferiore a 0,8%. Dovrà essere fornito con o senza aggiunta di frutta, privo di additivi alimentari, coloranti ed aromi di sintesi. Le confezioni dovranno essere da g 125. Il prodotto al momento del consumo dovrà ancora avere almeno 10 giorni dalla data di scadenza. Il prodotto dovrà avere un gusto tipico, odore e colore caratteristici con consistenza morbida e cremosa, omogeneo e senza separazione del siero. YOGURT DI SOIA Ingredienti: estratto di soia (70 % circa), zucchero, sciroppo di glucosio, olio vegetale emulsionante (mono e digliceridi degli acidi grassi), stabilizzanti (farina di semi di carrube, alginato di sodio, carragenani, gomma di guar), aromi. BURRO Le modalità di produzione, la composizione e la qualità merceologica devono rispettare le norme delle Leggi n. 1525 del 23 febbraio 1956, n. 202 del 13 maggio 1983 e n. 142 del 19 febbraio 1992, nonché dal D.P.R. n. 54 del 14 gennaio 1997 e n. 1526 del 23 dicembre 1956 e s.m.. In particolare il burro non deve avere un contenuto in materia grassa inferiore all’80%. Il burro deve risultare fresco e non sottoposto a congelamento. Non deve essere in alcun modo alterato, non deve avere gusto di rancido e presentare alterazioni di colore sulla superficie. Non deve esserci crescita di muffe. Non deve essere microbiologicamente contaminato. In caso di richiesta, deve essere fornito un reperto analitico comprovante la genuinità del prodotto sulla base della L. n. 1526/1997 e il buono stato di conservazione. Dovrà essere fornito in panetti da g 125, g 250 e g 500 con almeno 30 giorni di conservazione residui. BUDINO Il budino deve essere pastorizzato (NON sterilizzato), del tipo da conservare in frigorifero a +4°C, fornito nei gusto cacao, nocciola, fior di latte, vaniglia e creme caramel. Le confezioni dovranno essere monodose da g 125. Il prodotto al momento del consumo dovrà ancora avere shelf life residua di almeno 10 giorni. BUDINO DI RISO Ingredienti: succo di mele (42% circa), acqua, purea di pere (21 % circa), riso (8,4% circa), addensante (gomma xanthano, agar-agar), sale marino, scorza di limone, aspergillus orizae. FORMAGGI I formaggi richiesti devono essere rispondenti alla vigente normativa. I formaggi dovranno essere di prima scelta e non potranno essere forniti in stato di eccessiva maturazione, bacati, crepati o invasi da acari e insetti, colorati all'interno o all'esterno con sostanze coloranti. Nella produzione non devono essere state aggiunte al latte sostanze estranee, a eccezione del caglio, degli eventuali fermenti lattici e del sale. Non sono ammessi additivi negli ingredienti e conservanti della crosta. La pasta deve presentarsi omogenea ed avere il punto giusto di maturazione e stagionatura. I formaggi freschi alla data del consumo dovranno avere almeno 15 giorni dalla data scadenza. Dopo il consumo non devono essere conservate rimanenze di prodotto non in confezioni integre. Potranno essere richiesti tutti i tipi di formaggi, in particolare: Parmigiano Reggiano DOP (Denominazione di Origine Protetta) deve rispondere al disciplinare di produzione approvato dal Consorzio di tutela. La stagionatura non può essere inferiore ai 18 mesi e deve essere rilevabile alla consegna ed ai controlli. Gli spicchi di Parmigiano dovranno avere la crosta con impressa la 42 marchiatura tipica e devono essere confezionati secondo quanto previsto dal consorzio per la tutela del parmigiano reggiano. Da utilizzarsi come condimento per primi piatti e come seconda portata. Asiago DOP (Denominazione di Origine Protetta), formaggio a pasta dura, deve rispondere al disciplinare di produzione approvato dal Consorzio di tutela. Fontina DOP (Denominazione di Origine Protetta) deve rispondere al disciplinare di produzione approvato dal Consorzio di tutela. Taleggio DOP (Denominazione di Origine Protetta) deve rispondere al disciplinare di produzione approvato dal Consorzio di tutela. Gorgonzola DOP (Denominazione di Origine Protetta) deve rispondere al disciplinare di produzione approvato dal Consorzio di tutela. Pecorino Toscano fresco DOP (Denominazione di Origine Protetta) deve rispondere al disciplinare di produzione approvato dal Consorzio di tutela. Pecorino Sardo dolce DOP (Denominazione di Origine Protetta) deve rispondere al disciplinare di produzione approvato dal Consorzio di tutela. Caprino fresco, prodotto caseario a base di latte di capra, con le seguenti caratteristiche organolettiche: odore di latte acido e di yogurt, sapore leggermente acido,non salato. Emmenthaler svizzero, formaggio a pasta compatta, morbida, color giallo/burro, sapore delicato e caratteristico, occhiatura tipica, e priva di crepe esterne o rigonfiamenti, con una percentuale di grassi non inferiore. Italico, formaggio con pasta cremosa e compatta al taglio, di sapore dolce. Primo sale, formaggio fresco tipo canestrato, ottenuto con latte intero vaccino. Pasta tenera, fine e di color bianco gesso, aroma di latte, sapore delicato. Provolone Valpadana DOP, formaggio semiduro a pasta filata, senza occhiatura o con occhiatura appena pronunciata; è tollerata una leggera sfogliatura. Di colore leggermente paglierino. E’ richiesta la fornitura di un prodotto di non più di 3 mesi di stagionatura (pasta dolce). Mozzarella (prodotto nazionale), a pasta filata di latte vaccino senza conservanti, con sapore e profumo caratteristici. In pezzature da g 15, g 30 e g 50, in plurirazioni, da g 100, in confezioni singole o plurirazioni oppure da g 1000 (in filoni, per la produzione della pizza). Alla data del consumo dovranno avere almeno 15 giorni dalla data scadenza. Crescenza, formaggio fresco, molle, in confezioni da g 100 o panetti da g 1000. Con sapore tipico, senza anomalie tendenti all’acido o all’amarognolo. Il colore deve essere tipico chiaro, privo di colorazioni superficiali anomale. Alla data del consumo dovranno avere almeno 15 giorni dalla data scadenza. Robiola, formaggio fresco, in confezioni da g 50-100 o panetti da g 1000. Con sapore tipico, senza anomalie tendenti all’acido o all’amarognolo. Il colore deve essere tipico chiaro, privo di colorazioni superficiali anomale. Alla data del consumo dovranno avere almeno 15 giorni dalla data scadenza. Formaggio spalmabile tipo Quark, formaggio fresco, cremoso, a pasta molle, di sapore leggermente acidulo, ottenuto da latte vaccino intero pastorizza toto. Esente da additivi. Il prodotto deve essere in confezioni da g50/g100, termo sigillate. Il colore deve essere tipico chiaro, privo di colorazioni superficiali anomale. Alla data del consumo dovranno avere almeno 15 giorni dalla data scadenza. Ricotta, prodotto dal siero di latte vaccino, non deve presentare sapore, colore ed odori anomali. In confezioni da g 80, g 250, g. 1000. Alla data del consumo dovranno avere almeno 15 giorni dalla data scadenza. Potrà essere richiesta la fornitura di ricotta stagionata. GELATO Dovranno essere forniti in confezione originali, in coppette da 60-80 grammi con cucchiaio a perdere, rispondente alla vigente normativa. Deve essere mantenuto a temperatura idonea fino alla distribuzione. Alla consegna il prodotto dovrà avere un tempo di vita residuo di almeno 6 mesi dalla data di scadenza. Lotto e data di scadenza dovranno essere riportati in modo evidente su ciascun imballo secondario. Ogni confezione dovrà essere priva in superficie di ghiaccio. Deve essere garantita la fornitura a rotazione di gusti diversi (esempio crema, cioccolato, fior di panna, fragola) 43 CIOCCOLATO IN BARRETTA (prodotto del commercio Equo e Solidale) Dovrà essere fornito cioccolato in monoporzione da g 20 circa nelle varietà “fondente” e “al latte”, conforme alla vigente normativa. I prodotti forniti non devono presentare difetti di affioramento o deformazioni della confezione dovuti a rammollimenti e riconsolidamenti del prodotto. Potrà essere richiesta crema di cioccolato spalmabile in monodose o in vasi. OVETTI DI CIOCCOLATO per occasioni speciali Dovranno essere forniti ovetti pasquali con sorpresa, del peso medio di g 30 circa, prodotti con cioccolato al latte. Il cioccolato e la sorpresa devono essere conformi alle vigenti normative. La sorpresa dovrà avere il marchio CE. I prodotti forniti non devono presentare difetti di affioramento o deformazioni della confezione dovuti a rammollimenti e riconsolidamenti del prodotto CACAO SOLUBILE E PRODOTTI SIMILARI Dovranno essere forniti prodotti solubili nel latte, quali: - cacao amaro o zuccherato - orzo solubile. UOVA UOVA FRESCHE Le uova devono essere di origine nazionale. La categoria di freschezza deve essere extra; le dimensioni devono essere L (minimo 63 grammi). La consegna deve avvenire entro 5 giorni dalla data di confezionamento ed il consumo deve avvenire entro 10 giorni successivi alla consegna. Sono richieste per quelle preparazioni culinarie che richiedono sgusciatura dopo cottura e per quelle preparazioni che richiedono un quantitativo di uova massimo pari a 24. UOVA FRESCHE PASTORIZZATE Per preparazioni culinarie che prevedono sgusciatura a crudo sono richiesti ovoprodotti pastorizzati in bottiglie in materiale plastico o in tetrabrick. Alla consegna il prodotto deve garantire ancora un residuo di conservazione di almeno 15 giorni. E’ vietata la conservazione di rimanenze di ovoprodotto in confezioni aperte. CALENDARIO DELLA STAGIONALITA’ DEI PRODOTTI ORTOFRUTTICOLI Saranno da preferire, ove possibile, i prodotti di provenienza italiana. STAGIONALITA' DELLE VERDURE PRODOTTI/MESI GEN FEB MAR APR MAG GIU LUG AGO SET OTT NOV * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * AGLIO ASPARAGO BIETOLA COSTA * * * * CARCIOFO * * * * CAROTA * * * * BROCCOLO * * * CAVOLFIORE * * * * CAVOLI * * * * * * * CETRIOLO CICORIA * * CIPOLLINE DIC * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * FAGIOLO/FAGIOLINO * * * FAVA FRESCA * * * FINOCCHIO * * * * * FUNGHI (COLTIVATI) * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * INSALATE MELANZANE 44 * PATATE * * * * PEPERONE * * * * * * * * * * PISELLO * * POMODORO * * * * * * * PREZZEMOLO * * * * * * * * * * * * RADICCHIO * * * * * * * * * * * * RAPA * * * * * * RAVANELLO SEDANO * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * SPINACIO * * ZUCCA * * * ZUCCHINA * STAGIONALITA' DELLA FRUTTA PRODOTTI/MESI GEN FEB MAR APR MAG GIU LUG AGO ALBICOCCHE * * * AMARENE * * * ANGURIE ARANCE * * * SET OTT NOV DIC * * * * KAKI * * CASTAGNE * * * * * * * * * * * * * * * * * * CILIEGIE CLEMENTINE * FRAGOLE * * * * * * * * LAMPONI MANDARINI * * MELE * * * * MIRTILLI NESPOLE * * * * * * * * * * * * * * * * * UVA * * * * * * * * * * * * * * * * * * PRUGNE SUSINE * * * PESCHE POMPELMI * * * MELONI PERE * * FICHI KIWI * * * * * * * * * * * * VERDURA FRESCA Gli ortaggi allo stato fresco, dovranno essere di 1^ categoria; quelli destinati al consumo a crudo dovranno essere biologici. I prodotti hanno le seguenti caratteristiche: • presentare le caratteristiche merceologiche delle specie e qualità richieste; • essere di maturazione naturale; • essere asciutti, privi di terrosità e di corpi prodotti estranei; 45 • essere omogenei per maturazione e freschezza; • essere esenti da difetti che possano alterare i caratteri organolettici degli ortaggi stessi; • le patate devono essere di colore chiaro e prive di alterazioni dovute a parassiti o gelate, non devono presentare germogli; • sono esclusi i prodotti che hanno subito trattamenti tecnici per favorire le colorazioni e la consistenza del vegetale. I prodotti non dovranno avere subito trattamenti che comportino la presenza di residui fitosanitari per qualità e quantità superiori a quelli ammessi dalla normativa vigente. Categorie merceologiche CAT DESCRIZIONE TOLLERANZA QUALITA’ Cipolle I Il 10% in numero o peso non rispondenti alla categoria, ma conformi a quelle della II. E’ ammesso l’1% massimo in peso di bulbi con germogli visibili Porri I Carote Barbabietole I Cavoli e verze I Spinaci I Finocchi I Insalate I Bulbi: non germogliati, di buona qualità resistenti e compatti, privi di stelo vuoto e resistente, privi di rigonfiamenti causati da sviluppo vegetativo anormale, privi del ciuffo. Sono ammesse leggere macchie, purché non tocchino l’ultima tunica di protezione della parte commestibile. Buona qualità, la parte bianca deve costituire un terzo della lunghezza totale. Possono presentarsi leggeri difetti superficiali. Le carote devono essere consistenti, cioè prive di segni di ammollimento, croccanti, non germogliate, non legnose né biforcate. Carote novelle e varietà piccole devono avere un calibro massimo di 40mm (150 gr. di peso). Per le carote a varietà di grande radice il calibro massimo è di 20mm (50 gr. di peso). Per le carote di I categoria sono ammessi i seguenti difetti: leggera deformazione, leggero difetto di colorazione, leggere screpolature cicatrizzate, leggeri spacchi dovuti alla manipolazione o al lavaggio, mancanza di una minima parte distale della radice Torsolo tagliato al di sotto dell’inserzione delle prime foglie: taglio netto e nn comprendere alcuna parte della pianta. Devono essere compatti e ben chiusi secondo la varietà, devono essere esenti da danni causati da attacchi parassitari o lesioni Essere privi di stelo fiorifero, esenti da parassiti e da danni causati da gelo o da malattie che ne pregiudichino l’aspetto o la commestibilità. Per gli spinaci in cespo, la parte comprendente la radice deve essere tagliata immediatamente al di sotto della corona delle foglie. Per gli spinaci in foglia, la lunghezza del picciolo non deve superare i 10 cm. Le radici devono essere asportate con taglio netto alla base. Devono essere di buona qualità, esenti da difetti, con guaine esterne serrate, carnose, tenere e bianche. Sono ammesse lievi lesioni cicatrizzate e lievi ammaccature, da non pregiudicare l’aspetto generale e la presentazione del prodotto. Devono essere di buona qualità, ben formate, con cespi serrati e colorazione tipica della varietà PRODOTTO Il 10% in numero o peso non rispondenti alle caratteristiche della categoria, ma conformi a quelle della categoria II. Il 10% in numero o peso non rispondenti alle caratteristiche della categoria, ma conformi a quelle della categoria II. Il 10% in numero o peso non rispondenti alle caratteristiche della categoria, ma conformi a quelle della categoria II. Il 10% in numero o peso non rispondenti alle caratteristiche della categoria, ma conformi a quelle della categoria II. Il 10% in numero o peso non rispondenti alle caratteristiche della categoria, ma conformi a quelle della categoria II. Calibrazione: diametro minimo mm 60 Il 10% in numero o peso non rispondenti alle caratteristiche della categoria, ma conformi a quelle della categoria II. LATTUGHE (cultivar Lactuga sativa L. capitata, lattuga a cappuccio, lattuga a cappuccio riccia “Iceberg”; L. sativa L. var.longifoglia, lattuga romana; da incroci delle due varietà). INDIVIE RICCE (cultivar derivate da Cichorium endivia L. var. crispa). SCAROLE (cultivar da Cichorium endivia L. var. latifoglia). Radicchio Sedani da coste I Essere di buona qualità, presentare forma regolare, esenti da malattie o attacchi parassitari Il 10% in numero o peso non rispondenti alle caratteristiche della categoria, ma 46 PRODOTTO CAT DESCRIZIONE su foglie o nervature principali. Nervature principali intere, non sfilacciate o schiacciate. Pomodori I Peperoni I Melanzane I Cavolfiori I Fagiolini I Piselli e fagioli I Con forma, colorazione e sviluppo tipici della varietà. Peduncolati, freschi e turgidi. Senza alterazioni di sorta con almeno 5 semi. I semi devono essere almeno a metà del loro sviluppo, senza averlo completato, devono essere ben formati, teneri e succosi, sufficientemente consistenti in modo che, premuti tra due dita, si schiaccino senza dividersi, non devono risultare farinosi. Patate I Morfologia uniforme con peso minimo di 60 gr. Per ogni tubero e una massimo di 270 gr. Selezionate per qualità e grammatura e ogni partita deve risultare di una sola cultivar, assenza di tracce di inverdimento erpicale, di germogliazione incipiente, di germogli filanti. Assenza di tracce di marciumi incipienti, maculosità bruna nella polpa, cuore cavo, attacchi peronosporici, virosi, attacchi da insetti o altri animali, ferite di qualsiasi origine aperte o suberificate, danni da trattamenti antiparassitari. Devono risultare pulite. Non devono avere odori, o sapori particolari, avvertibili prima o dopo la cottura. Nessun trattamento antigerminativo (presso il centro cottura è consentito l’impiego di patate surgelate) Buona qualità, sufficientemente turgidi, di forma aspetto sviluppo tipico della varietà ad esclusione dei frutti con la zona perpendicolare di consistenza e di colore anormale (dorso verde). Sono ammessi, come difetti: leggero difetto di forma e sviluppo, leggero difetto di colorazione dell’epidermide, leggerissime ammaccature. Buona qualità, sufficientemente turgidi, di forma, sviluppo e aspetto tipici della varietà, esenti da macchie; il peduncolo può essere leggermente tagliato o danneggiato, purché il calice risulti intero. Buona qualità, sufficientemente turgide, di forma, sviluppo tipiche della varietà con ammessi i seguenti difetti: leggero difetto di forma e sviluppo, leggero difetto di colorazione dell’epidermide, leggerissime ammaccature, leggera curvatura. Il peduncolo può essere leggermente tagliato o danneggiato, purché il calice risulti integro. Le infioroscenze devono presentarsi resistenti, di grana serrata, di colore da bianco a bianco avorio. Le foglie, se presenti, devono avere aspetto fresco. Il prodotto deve essere di buona qualità. Sono ammessi: leggero difetto di forma, colorazione e sviluppo; leggerissima peluria. Facilmente spezzabili a mano, giovani e teneri, con semi poco sviluppati, i baccelli devono essere chiusi. Sono tollerati difetti di colorazione fili corti e poco resistenti. TOLLERANZA QUALITA’ conformi a quelle della categoria II. I sedani da coste sono classificati in: grossi (superiori a 800 gr.) medi (500-800 gr.) piccoli (150-800 gr.) Il 10% in numero o peso non rispondenti alle caratteristiche della categoria, ma conformi a quelle della categoria II. Calibrazione: pomodori tondi e costoluti diam. Max 35 mm pomodori oblunghi 30 mm Il 10% in numero o peso non rispondenti alle caratteristiche della categoria, ma conformi a quelle della categoria II. Il 10% in numero o peso non rispondenti alle caratteristiche della categoria, ma conformi a quelle della categoria II. Il 10% in numero o peso non rispondenti alle caratteristiche della categoria, ma conformi a quelle della categoria II. Il 10% in numero o peso non rispondenti alle caratteristiche della categoria, ma conformi a quelle della categoria II. Calibrazione: diametro massimo fini 9 mm Cultivar richieste: anellino giallo; meraviglia di venezia; verdi cilindrici Il 10% in numero o peso non rispondenti alle caratteristiche della categoria, ma conformi a quelle della categoria II. Calibrazione per i piselli: diametro max fini 8,5 mm Cultivar richieste: oberon, alderman, mangiatutto, progress 9, laxton superbo, rondò, supremo Fagioli, cultivar richieste: borlotti, bianchi di spagna, cannellini VERDURE SURGELATE I sotto elencati prodotti (gli unici utilizzabili surgelati) avranno un uso limitato e solamente legato alla necessità di utilizzo “fuori stagione” o su specifica autorizzazione dell’A.C.: 47 - piselli, fagiolini, asparagi, finocchi a spicchio, spinaci/erbette, cavolfiori, broccoli, carote disco/baby. I prodotti dovranno essere di ottima qualità e presentare dopo lo scongelamento le caratteristiche organolettiche e merceologiche delle medesime specie fresche, senza odori sgradevoli od estranei in conseguenza di sostanze aggiunte per la conservazione e/o per la congelazione ed essere privi di qualsiasi altro difetto o corpi estranei. In particolare i vegetali dovranno risultare, specialmente per le qualità in foglie, esenti da ogni traccia di terrosità e di parti non utilizzabili. Le singole confezioni devono avere caratteristiche idonee ad assicurare durante i cicli di preparazione, conservazione, trasporto e distribuzione, il soddisfacimento delle seguenti condizioni: - proteggere le proprietà organolettiche e le caratteristiche qualitative del prodotto; - proteggere il prodotto dalle contaminazioni batteriche o di altro genere; - impedire il più possibile la disidratazione e la permeabilità ai gas; - non cedere al prodotto sostanze ad esso estranee. FRUTTA FRESCA BIOLOGICA Non dovrà essere di provenienza extra-comunitaria (Agricoltura non UE) in tutti i casi in cui vi sia la disponibilità di una produzione nazionale e CEE (Agricoltura UE). • Se non forniti biologici dovranno essere appartenenti alle categorie commerciali prima ed extra. • Si richiede la fornitura di banane e ananas del Mercato Equosolidale. • I frutti dovranno essere maturi fisiologicamente e non solo commercialmente. Il confezionamento e le indicazioni riportate in etichetta (complete e comprensibili) devono essere conformi alla vigente normativa. La frutta deve essere: • di selezione accurata, omogenea per maturazione, freschezza e pezzatura; • avere calibratura e grammatura pari a 130/150 grammi per pesche, mele, pere ed arance e di 60/70 grammi per mandarini, albicocche, prugne, etc.; • presentare le caratteristiche organolettiche tipiche della specie di coltivazione; • aver raggiunto la maturazione fisiologica che la renda adatta al consumo; • essere turgida, non bagnata, né con acqua di condensazione; • essere priva di acqua di vegetazione fisiologica che la renda adatta al consumo; • essere pulita, priva di terra e terriccio, priva di infestanti; • privi di ogni residuo di fertilizzanti ed antiparassitari; • privi di trattamenti superficiali. Saranno considerati non idonei i prodotti che presenteranno le seguenti anomalie: • tracce visibili di marciume o alterazioni tali da rendere inadatti al consumo; • presenza di parassiti animali o vegetali; • prodotti che hanno subito procedimenti artificiali impiegati al fine di ottenere una anticipata maturazione. Per la qualità commerciale della frutta si fa riferimento ai seguenti Regolamenti Comunitari e loro successive integrazioni e/o modificazioni: Agrumi: Reg. (CE) n. 1799/2001 del 12/09/01; Albicocche: Reg. (CE) n. 851/00 del 27/04/00; Banane: Reg. (CE) n. 2257/94 del 16/09/94; Ciliegie: Reg. (CE) n. 214/04 del 06/02/04; Angurie : Reg. (CE) n. 1862/04 del 26/10/04; Fragole: Reg. (CE) n. 843/02 del 21/05/02 Kiwi (Actinidia): Reg. (CE) n. 1673/04 del 24/09/04; Mele: Reg. (CE) n. 85/04 del 15/01/04; Meloni: Reg. (CE) n. 1615/01 del 07/08/01; Pesche: Reg. (CE) n. 1861/04 del 26/10/04; Pere: Reg. (CE) n.86/04 del 20/01/04; Prugne: Reg. (CE) n. 1168/99 del 03/06/99; 48 Uva da tavole: Reg. (CE) n. 2789/99 del 22/12/99. • Le mele devono essere di diverse qualità e fornite a rotazione: Golden Delicius, Stark Delicius, Red Delicius, Rojal Gala • Le pere devono essere di diverse qualità e fornite a rotazione: William, Abate, Kaiser (solo da cuocere), Conference • L’uva deve essere della varietà Regina e Italia a rotazione bianca e nera • Le arance devono essere di diverse qualità e fornite a rotazione: Tarocco, Sanguinella, Moro, Navel • Le pesche devono essere di diverse qualità e fornite a rotazione a pasta gialla, pasta bianca e pesche noce Frequenza fornitura: • Le banane devono essere fornite per tutte le utenze una volta la settimana. • Fragole e ciliegie devono essere fornite a tutte le utenze almeno due volte al mese nell’arco della loro stagionalità. • Uva, albicocche, prugne, pesche, pesche noci, meloni ed angurie devono essere forniti settimanalmente nell’arco della loro stagionalità. A tal proposito dovrà essere introdotto presso il centro cottura un sistema di registrazione della tipologia di frutta fornita, approvato dalla S.A. e lasciato a disposizione di eventuali controlli. PUREA DI FRUTTA/POLPA DI FRUTTA Prodotto composto unicamente da frutta senza zuccheri aggiunti né conservanti. Deve essere fornito in vaschette monoporzione da 100g, con capsula di chiusura "easy peeling"; le vaschette dovranno essere in alluminio o in altro materiale plastico ad uso alimentare. Aspetto: polpa raffinata (mela, mela/banana, pera, prugna, frutti di bosco, pesca); Odore e colore: tipico della materia prima. Il prodotto deve: • presentare caratteristiche igieniche ottime e assenza di alterazioni microbiche e fungine; non deve presentare odore, colore e sapore anomali. • potersi conservare a temperatura ambiente. FRULLATI DI FRUTTA PASTORIZZATA SENZA ZUCCHERO Per le merende sono richiesti frullati di frutta pastorizzati senza zucchero, in bottigliette di plastica, da conservare in frigorifero e somministrare previa diluizione. Solo per i cestini freddi delle gite saranno utilizzati i succhi di frutta zuccherati e sterilizzati. Devono avere sapore caratteristico del tipo di frutta da cui derivano. Forniti in tetrabrick da ml 200 provvisti di cannuccia per il consumo (monodose) e pluridose da massimo litri 1 (in tetrapak o vetro). Devono essere forniti, a rotazione i seguenti gusti: • pesca • albicocca • pera • mela • arancia CONFETTURA DI FRUTTA Deve essere fornita confettura extra, in confezioni in vetro con capsula a vite che garantisca l’igienicità della chiusura. Le confetture devono presentarsi con una massa omogenea o con frutta intera o in pezzi gelificata, ben cotta e translucida. L’aroma ed il sapore devono richiamare il frutto di provenienza. All’esame organolettico non si devono riscontrare caramellizzazione degli zuccheri, sapori estranei e ammuffimenti. I prodotti dovranno essere forniti in vasi da g 250. All’occorrenza potranno essere richieste confezioni monodose, sempre da g 25. Sono richiesti i seguenti gusti, che dovranno essere forniti a rotazione mensile: • albicocca, • frutti di bosco, • fragola, • ciliegia, • pesca. 49 THE/CAMOMILLA E TISANE Si richiedono the, camomilla e tisane in bustine-filtro, privo di impurità, sostanze estranee ed infestanti. Il the deve essere deteinato con le seguenti caratteristiche: non più dello 0,1% di caffeina sulla sostanza secca. La camomilla e le tisane deve essere, composto da fiori interi o parte di essi. MIELE Il prodotto deve essere di origine italiana. Deve essere di acacia o millefiori. Non deve contenere materie organiche ed inorganiche estranee alla sua composizione, come muffe, insetti, parti di insetti, covate e granelli di sabbia. Non deve presentare sapore ed odore estranei Non aver iniziato un processo di fermentazione Non essere sottoposto a trattamenti termici Non presentare un’acidità modificata artificialmente Non essere sottoposto a trattamenti di filtrazione che rendano impossibile la determinazione d’origine. In etichetta dovranno essere riportate le seguenti informazioni: • la denominazione di vendita • la quantità netta o nominale • il nome o la ragione sociale o il marchio depositato e la sede del produttore o confezionatore o venditore; • la dicitura di identificazione del lotto di produzione. • l'indicazione del termine preferenziale di consumo; • il Paese d'origine; • la sede dello stabilimento di produzione o di confezionamento (quando diverso dall'indirizzo del responsabile di commercializzazione già indicato in etichetta). POMODORI PELATI Il prodotto deve essere di origine italiana. Devono possedere i requisiti minimi previsti dall’art. 2 del D.P.R. n. 428 del 11.4.1975. I pomodori impiegati devono essere maturi, sani, freschi, ben lavati, privi di larve, insetti, difetti dovuti a malattie e devono presentare il caratteristico colore, odore, sapore del pomodoro maturo. Il peso sgocciolato deve risultare non inferiore al 65% del peso netto. I frutti devono essere interi e non deformati per almeno il 65% sul peso dello sgocciolato. Il residuo secco, al netto di sale aggiunto, non deve essere inferiore al 4%. I contenitori non devono presentare ammaccature, punti di ruggine, corrosioni interne. Ogni contenitore deve riportare tutte le indicazioni previste dal D.P.R. n. 327/80, art. 64 e dal D.Lgs. 109/92 e s.m.i.. PASSATA DI POMODORO Il prodotto deve essere di origine italiana. Prodotta da pomodori maturi, sani, freschi, ben lavati, privi di larve, insetti, difetti dovuti a malattie e deve presentare il caratteristico colore, odore, sapore del pomodoro maturo. Non deve contenere bucce e semi. Il residuo secco, al netto di sale aggiunto, non deve essere inferiore al 6%. I contenitori non devono presentare ammaccature, punti di ruggine, corrosioni interne. Ogni contenitore deve riportare le seguenti dichiarazioni: • denominazione e tipo di prodotto, • peso sgocciolato, • peso netto, • nome della ditta produttrice, • nome della ditta confezionatrice, • luogo di produzione, • ingredienti impiegati, in ordine decrescente, • data di scadenza, come da D.P.R. n. 327/80 e dal D.Lgs. 109/92 e s.m.i.. ACQUA MINERALE L’acqua minerale, quando richiesta, deve essere fornita naturale, non addizionata di anidride carbonica, oligominerale, e deve provenire da fonte/da stabilimento di imbottigliamento sito in Regione Lombardia o Piemonte o Valle d’Aosta sito a non oltre 250km dal Comune di Lonate Pozzolo. L’acqua deve essere fornita in bottiglie in PET da l 1,5 e da l 0,5. Non deve essere stata sottoposta ad alcun trattamento per l’eliminazione di metalli pesanti e arsenico. 50 Standard chimico-fisici richiesti Residuo fisso (mg/l) Max 200 Per tutte le utenze ad esclusione dei lattanti il cui residuo fisso dovrà essere < 50 Sodio (mg/l) Max 10 Nitrati (mg/l) Inferiori a 10 Nitriti (mg/l) Assenti pH 6,5-7 Per gli altri parametri si fa riferimento ai valori massimi ammissibili riportati nel DM 29/12/2003 e successive modificazioni Devono essere trasportate con automezzi chiusi che la proteggono da fonti di calore, luce ed intemperie. Tra la data di imbottigliamento e la consegna dovrà intercorrere un periodo non superiore ai tre mesi. Non è consentito utilizzare bottiglie non sigillate. VINO PER USO GASTRONOMICO ROSSO E BIANCO Vino di pura uva, non frizzante, prodotto in assoluta conformità a tutte le disposizioni normative vigenti in materia, confezionato in tetrapak da ml 250 e/o 1l, e portanti l'etichetta della ditta produttrice e confezionatrice con indicata la gradazione complessiva del vino. PRODOTTI DIETETICI E PER LA PRIMA INFANZIA I prodotti dietetici e gli alimenti per la prima infanzia sono regolamentati dal D. Lgs. 27 gennaio 1992 n. 111, che recepisce la direttiva CE n. 89/398. Il regolamento di attuazione della predetta legge è dato dal D.P.R. 19 gennaio 1998, n. 131. Tutte le confezioni fornite dovranno presentarsi intatte, sigillate ed il prodotto deve risultare indenne da infestanti, parassiti, larve, frammenti di insetti, muffe o da agenti infestanti. Le confezioni fornite dovranno essere nella pezzatura minima presenti sul mercato. Alla consegna i prodotti dovranno avere almeno 9 mesi di vita residua dalla scadenza, se prodotti a lunga conservazione, 1 settimana di vita residua, se prodotti deperibili. Nel corso dell’appalto saranno richieste, con le modalità riportate all’art. 45 del CSA, i prodotti sotto specificati, per i quali potranno essere richieste, marche specifiche a seguito di particolari necessità dietetiche soggettive. BISCOTTI E PRODOTTI DA FORNO PER LA PRIMA INFANZIA, indicati per i bambini dal 4° mese in poi; LATTE SPECIALE PER LA PRIMA INFANZIA (IN POLVERE E LIQUIDO), sostitutivo del latte materno con composizione varia a seconda del tipo; PASTINA PRIMA INFANZIA, indicata in particolare dai 4 mesi in poi, preparata con semola di grano duro o di grano tenero, eventualmente addizionata di minerali e vitamine. Dovrà essere assicurata la fornitura di un’ampia gamma di formati; CREMA DI RISO, richiesto prodotto istantaneo, adatto alla preparazione senza cottura, ottenuta da farina di riso, priva di glutine e proteine del latte, eventualmente addizionata di vitamine. Dovrà essere assicurata la fornitura di un’ampia gamma di qualità; CREMA DI CEREALI E SEMOLINO, richiesti prodotti istantanei, adatti alla preparazione senza cottura, ottenuti da farine di cereali, eventualmente addizionate di vitamine; FARINE LATTEE, richiesti prodotti istantanei, adatti alla preparazione senza cottura, ottenuti da farine di riso, mais, latte in polvere, anche con l’aggiunta di frutta, cereali, biscotti disidratati, eventualmente addizionati con vitamine; LIOFILIZZATI DI CARNE O PESCE, prodotti da carne o pesce liofilizzato, senza l’aggiunta di conservanti o polifosfati. Possono essere richieste tutte la gamma di varietà presenti sul mercato; OMOGENEIZZATI, prodotto con carne, frutta o pesce, senza l’aggiunta di conservanti e polifosfati. Possono essere richieste tutte la gamma di varietà presenti sul mercato. ALIMENTI SENZA GLUTINE Dovranno essere forniti tutti gli alimenti ed ingredienti privi di glutine necessari alla preparazione dei pasti (es. pane bianco senza glutine, farina per celiaci, biscotti al cioccolato e dolci per celiaci, base per pizza – pasta: spaghetti, vermicelli, penne rigate, fusilli, tagliatelle nido, lasagne) degli utenti con intolleranza al glutine, al fine di assicurare a tale utenza un menù del tutto similare a menù autorizzato e vigente; ALIMENTI SENZA LATTE VACCINO, SENZA UOVA, SENZA ZUCCHERO, SENZA SALE, ALIMENTI A BASE DI SOIA Dovranno essere forniti tutti gli alimenti ed ingredienti privi di latte, uova, zucchero, sale ed alimenti a base di soia, necessari alla preparazione dei pasti degli utenti con le relative specifiche necessità dietetiche, al fine di assicurare a tale utenza un menù del tutto similare a menù autorizzato e vigente. 51 SPECIFICHE TECNICHE RELATIVE AI MATERIALI A CONTATTO CON GLI ALIMENTI Tutti gli imballaggi delle derrate alimentari, i contenitori, utensili vari e materiali a perdere devono rispondere al Reg. CE n. 1935/2004, all’ art. 11 L. 283/1962, al DPR 777/1982 ed al DM 21/3/73 e successivi aggiornamenti ed integrazioni. Devono essere forniti i seguenti prodotti non alimentari, ma destinati al contatto con alimenti: pellicola estensibile in materiale plastico fogli in alluminio carta da forno carta oleata rotolo carta puliunto sacchetti carta vari formati sacchetti materiale biodegradabile vari formati Dovranno essere forniti, a richiesta, i seguenti materiali monouso: Piatti piani Piatti fondi Scodelle Piatti per frutta Bicchieri da 200 cc, Forchette Cucchiai Cucchiaini Coltelli Tovaglioli bianchi a due veli dimensioni minime 33x33 in ovatta di cellulosa Tovaglietta in carta tipo americana Le posate ed i tovaglioli devono essere sigillati singolarmente e dovranno essere aperte dagli utenti. 52 ALLEGATO N. 2 – APPALTO RISTORAZIONE TABELLE DIETETICHE / PROSPETTO GRAMMATURE PROSPETTO GRAMMATURE PER ASILO NIDO (spuntino della mattina, pranzo e merenda) Le grammature sono indicate al crudo e al netto degli scarti, tranne quando diversamente indicato: CEREALI E DERIVATI Pasta asciutta Riso per risotto Orzo, farro asciutti Pasta, riso, orzo o farro in minestra Miglio Fiocchi d’avena Gnocchi di patate Ravioli per asciutti freschi Farina di mais per polenta Trancio di pizza (peso a cotto della sola base) Pomodoro Mozzarella Pane senza condimenti aggiunti Crostini di pane Biscotti Fette biscottate CARNI, PESCE, UOVA Carni: vitello, vitellone, tacchino, pollo, maiale Vitellone per polpette Carne per ragù Pesce (sogliola, platessa, tranci di merluzzo, halibut, etc.) Uova per frittata e omelette Uova per polpette, ecc. (per 10 utenti) Uova per tortini, flan, sformati di uova e verdure FORMAGGI e SALUMI Formaggi freschi: - mozzarella, crescenza (1° piatto) - mozzarella, crescenza (2° piatto) - ricotta (1° piatto) - ricotta (2° piatto) Formaggi stagionati (taleggio, fontina, asiago, grana, gorgonzola, ecc.): - per 1° piatto - per 2° piatto - per ripieni (polpette, frittate) Parmigiano Reggiano grattugiato Piatto misto di formaggi Bresaola, prosciutto cotto o crudo ORTAGGI, PATATE e LEGUMI Verdure e Legumi per primi piatti: - Sugo di pomodoro e verdure per primi/secondi piatti (peso complessivo) - Verdure miste per minestroni, passati, creme Verdure e legumi per risotti e paste: - asparagi, carciofi, funghi, zucchine, zucca etc. - radicchio, lattuga - legumi freschi o surgelati - legumi secchi Bambini 1-3 anni 20 20 20 10 15 10 100 55 45 60 15 30 25 10 20 15 40 20 10 40 n.1/4 n. 1 n. 1/4 15 30 15 30 6 20 10 3 30 30 15 60 30 10 10 5 53 ORTAGGI, PATATE e LEGUMI Verdure per secondi piatti: - Verdure per frittata - Verdure per scaloppine, polpette, crocchette, spezzatino, ecc. - Verdure miste per timballi e sformati - Verdure miste per verdure ripiene ORTAGGI, PATATE e LEGUMI Verdure crude per contorni Verdure cotte per contorni Patate: - Patate per contorno - Patate per purea Legumi per contorni, crocchette, sformati, polpette: - fagioli freschi o surgelati - fagioli, lenticchie secche - piselli, lenticchie fresche o surgelate CONDIMENTI Olio extra-vergine d’oliva Burro crudo Pesto FRUTTA FRESCA (peso al lordo) Banane, cachi, uva, ecc. Arance, mele, kiwi, ecc. Frutta per torte (mele o pere) per 30 utenti PRODOTTI VARI Latte parz. scremato (per polpette, frittate, sughi,ecc.) Olive per primi e secondi piatti Noci/pinoli per salse o sughi Yogurt al naturale (per creme e salse) PRODOTTI per MERENDA Per la merenda alternare tra le seguenti tipologie (dosi per 1 bambino): - ½ pacchetto di crackers con succo di frutta (125 ml) - 2 fette biscottate con succo di frutta (125 ml) - 2 fette biscottate con 2 cucchiaini di marmellata - ½ pacchetto di crackers con ½ banana - ½ panino (30 gr circa) con 1 cucchiaio di marmellata - 1 frutto piccolo con 3 biscotti secchi - ½ panino (30 gr circa) con 1 cucchiaio di miele - frullato di frutta: 100 ml di latte + ½ frutto a scelta - 1 bicchiere di spremuta d’arancia (100 ml) con 3 biscotti - 1 vasetto di yogurt con 1 cucchiaio di cereali - 1 bicchiere di latte (100 ml) con 3 biscotti - gelato - ½ panino (20 gr circa) con 3 quadretti di cioccolato al latte (15 gr) - merendina tipo pan di spagna o crostatine alla frutta / marmellata (30 gr circa). 30 30 30 80 50 80 70 80 80 40 80 5 2 5 35 50 1,5 Kg 5 15 2 10 Ed inoltre La tabella dietetica per l’asilo nido deve essere ulteriormente suddivisa in base all’età dei bambini: 1. dal 1° al 5° mese: DIETA LATTEA. 2. dal 6° mese 3. dal 7° all’11° mese 4. dai 12 ai 24 mesi. Dal 6° MESE: • tutti i giorni brodo vegetale preparato con patate, carote e sedano. • Nel brodo vegetale verrà aggiunto: crema di riso, crema di mais, tapioca. • Come secondo piatto si alterna: 30-40g di legumi decorticati e passati (non frullati), PISELLI e FAGIOLI; 40g di carne omogeneizzata (20g di carne). • Olio extravergine di oliva (un cucchiaino). 54 • Frutta (mela o pera). • Non aggiungere parmigiano fino al 1° anno di vita. • Merenda: latte artificiale o di proseguimento. Dal 7° MESE: • A giorni alterni: brodo vegetale/passato di verdura: patate, carote, zucchine, sedano, erbette o coste; pastina per la prima infanzia o riso arborio. • Olio extravergine di oliva (un cucchiaino). • Come secondo piatto si alterna: carne omogeneizzata 40g ( 20g di carne), prosciutto cotto senza conservanti, parmigiano grattugiato 20g, legumi decorticati e passati (non frullati), PISELLI e FAGIOLI; formaggio ipolipidico una volta alla settimana. • Frutta (mela o pera o banana). • Non aggiungere parmigiano alla pappa fino al 1° anno di vita. Dall’8° all’11° MESE: • A giorni alterni: brodo vegetale/passato di verdura: patate, carote, zucchine, sedano, erbette o coste; pastina per la prima infanzia o riso arborio. • Una volta alla settimana: passato di legumi decorticati e passati (non frullati) e verdura con pastina per la prima infanzia o riso arborio • Olio extra vergine di oliva (un cucchiaino). • Come secondo piatto si alterna: carne di pollo o tacchino 20g, carne omogeneizzata 40g (20g carne), parmigiano grattugiato 20g, legumi decorticati e passati (non frullati), PISELLI e FAGIOLI; formaggio fresco (stracchino, crescenza, casatella, ricotta) una volta alla settimana; pesce lessato diliscato 20g (alternato a omogeneizzato di pesce 80g) a scelta tra sogliola, nasello, merluzzo, halibut, pesce persico, dentice, cernia, orata, trota, spigola, salmone; un tuorlo d’uovo. • Frutta: mela o pera o banana. • Non aggiungere parmigiano alla pappa fino al 1° anno di vita. Dal 12° al 24° MESE: • Pasta, riso, gnocchi. Minestre o passati di verdura una volta alla settimana. • Formati di pasta e gnocchi adeguati, riso non parboiled. • Cereali alternativi alla pasta e al riso almeno una volta alla settimana: farro, orzo, avena. • Frequenze di consumo dei secondi piatti secondo linee di indirizzo nazionale per la ristorazione scolastica. ALIMENTI NON CONSENTITI • Tonno, pesce spada e squaloidi fino alla secondaria inferiore • Pesci e carni precucinati e prefritti • Anacardi • Brodo di carne. 55 PROSPETTO GRAMMATURE PER LA SCUOLA PRIMARIA, SECONDARIA DI 1° GRADO E ADULTI Le grammature sono indicate al crudo e al netto degli scarti, tranne quando diversamente indicato: CEREALI E DERIVATI Pasta asciutta Riso per risotto Orzo, farro asciutti Pasta, riso, orzo o farro in minestra Miglio Fiocchi d’avena Gnocchi di patate Ravioli per asciutti freschi Farina di mais per polenta Trancio di pizza (peso a cotto della sola base) Sugo di pomodoro Mozzarella Pane senza condimenti Crostini di pane CARNI, PESCE, UOVA Carni: vitello, vitellone, tacchino, pollo, maiale Carne per polpette Carne per ragù Pesce Tonno (1° piatto) Tonno (2° piatto) Uova per frittata e omelette Uova per polpette, ecc. (per 10 utenti) Uova per tortini, flan, sformati di uova e verdure FORMAGGI e SALUMI Formaggi freschi: - mozzarella, crescenza (1° piatto) - mozzarella, crescenza (2° piatto) - ricotta (1° piatto) - ricotta (2° piatto) Formaggi stagionati (taleggio, fontina, asiago, grana, gorgonzola, ecc.) - per 1° piatto - per 2° piatto - per ripieni (polpette, frittate) Parmigiano Reggiano grattugiato Piatto misto di formaggi Bresaola, prosciutto cotto o crudo ORTAGGI, PATATE e LEGUMI Verdure e Legumi per primi piatti: - Sugo di pomodoro e verdure per primi/secondi piatti (peso complessivo) - Verdure miste per minestroni, passati, creme Verdure e legumi per risotti e paste: - asparagi, carciofi, zucchine, zucca etc. - radicchio, lattuga - legumi freschi o surgelati - legumi secchi Bambini Scuola Primaria Bambini scuola Secondaria 1° grado Adulti 70 70 70 40 40 30 195 120 70 110 20/40 50 50 30 80 80 80 50 50 30 220 130 80 120 50 60 60 30 80 80 80 50 50 30 220 130 80 120 50 60 60 30 50 20 20 60 // // n. 1 e ½ n.1 n. 1/2 60 30 30 80 30 70 n. 2 n.1 n.1 80 40 40 100 30 70 n. 2 n.1 n.1 30 50 30 50 40 60 40 60 40 100 40 100 10 40 10 5 40 40 20 50 20 10 50 50 20 50 20 10 50 60/70 20/40 50 50 120 150 150 70 20 30 20 100 25 50 25 100 25 50 25 56 ORTAGGI, PATATE e LEGUMI Verdure per secondi piatti: - Verdure per frittata - Verdure per scaloppine, polpette, crocchette, spezzatino ecc. - Verdure miste per timballi e sformati - Verdure miste per verdure ripiene Verdure crude per contorni Verdure cotte per contorni Patate: - Patate per contorno - Patate per purea Legumi per contorni, crocchette, sformati, polpette: - Legumi (piselli, lenticchie,ecc.) freschi o surgelati - Legumi (piselli, lenticchie, ecc.) secchi CONDIMENTI Olio extra-vergine d’oliva a crudo Burro crudo Pesto FRUTTA FRESCA (peso al lordo) Banane, cachi, uva, ecc. Arance, mele, kiwi, ecc. PRODOTTI VARI Latte parz. scremato (per polpette, frittate, sughi,ecc.) Olive per primi e secondi piatti Noci/pinoli per salse o sughi Yogurt al naturale (per creme e salse) 50 60 60 60 80 130 90 130 80 100 170 100 150 80 100 170 100 150 150 130 200 170 200 170 80 25 90 30 90 30 5 5 10 8 5 10 8 5 10 60 110 80 120 120 180 10 20 4 20 10 30 6 30 10 30 6 30 57 ALLEGATO N. 3 – APPALTO RISTORAZIONE MENU’ 58 MENU’ INVERNALE: ASILO NIDO LONATE POZZOLO Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì minestrone di verdure con farro chicche al pomodoro pasta al pomodoro e basilico focaccia con prosciutto cotto Crema di porri, sedano e patate con riso Prima Settimana frittata al latte petto di pollo al forno bocconcini di vitello Primosale – ½ porzione filetto di halibut al forno carote lessate insalata mista Piselli in umido Finocchi all’olio/in insalata Fagiolini all’olio te, pane e confettura latte, orzo e biscotti yogurt frutta fresca latte e cereali Seconda Settimana formaggio al taglio piselli petto di pollo al forno spinaci frittata alle verdure carote all’olio/in insalata arrosto di lonza al forno patate al forno polpette di nasello al forno Insalata mista frutta fresca latte, orzo e biscotti te, pane e confettura latte e cereali yogurt Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì gnocchetti sardi al pomodoro vellutata di fagioli con pastina fusilli al pomodoro e basilico minestra di verdure con crostini Risotto d’orzo (orzotto) al parmigiano Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Pizza Margherita pasta all’olio passato di legumi con farro farfalle al ragù di verdure riso al prezzemolo Terza Settimana crescenza – ½ porzione polpette di vitello frittata al forno filetto di platessa al forno scaloppine di tacchino Insalata di carote erbette o spinaci Finocchi all’olio insalata verde purè di patate te e torta margherita frutta fresca succo di frutta, biscotti yogurt mousse alla frutta e biscotti Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì risotto allo zafferano passato di verdura con orzo pipette pomodoro e basilico polenta Quarta Settimana mozzarelline filetto di platessa al forno fesa di tacchino al forno Bruscit di vitello spinaci gratinati con parmigiano Patate prezzemolate Cavolfiori all’olio Tris di verdure e legumi lessati Venerdì stracciatella in brodo vegetale crocchette di patate insalata verde yogurt te e biscotti latte, orzo e biscotti mousse alla frutta e fette biscottate frutta fresca 59 MENÙ ESTIVO: ASILO NIDO LONATE POZZOLO Prima Settimana Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì stracciatella in brodo vegetale pasta olio e parmigiano passato di legumi con farro pasta al ragù di verdure risotto alle verdure riso in brodo vegetale chicche al pomodoro e basilico fresco focaccia con prosciutto cotto pasta al pesto fresco pasta pomodoro e piselli crescenza fettine di vitello frittata al naturale scaloppine di tacchino filetto di platessa al forno patate al prezzemolo spinaci insalata verde Pomodori in insalata carote lessate te, pane e confettura frutta fresca mista te e biscotti gelato fior di latte e cacao yogurt alla frutta Seconda Settimana frittata al latte patate al forno petto di pollo al forno insalata mista gelato fior di latte e cacao frutta fresca mista Primosale – ½ porzione polpette di vitello filetto di alibuth al forno carote al vapore Fagiolini all’olio pomodori in insalata yogurt alla frutta frutta fresca mista latte e biscotti spinaci all’olio finocchi in insalata pomodori in insalata zucchine e carote lessate Fagiolini all’olio frutta fresca mista yogurt alla frutta te e torta margherita gelato fior di latte e cacao te e biscotti Terza Settimana Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì risotto allo zafferano pastina in brodo vegetale pasta ai piselli pasta pomodoro e basilico minestrone di verdure con farro gnocchetti sardi pom. e basilico Pizza Margherita minestra di verdure Risotto d’orzo (orzotto) al parmigiano pasta pomodoro e zucchine mozzarelline fettine di vitello prosciutto cotto s.p. crocchette di patate polpette di nasello al forno Quarta Settimana frittata al formaggio al forno Insalata mista Prosciutto cotto – ½ porzione Carote all’olio Coscette di pollo al forno Insalata verde fettine di vitello panate Piselli trifolati latte, orzo e biscotti frutta fresca mista yogurt alla frutta frutta fresca mista filetto di platessa al forno gelato fior di latte e cacao patate lessate 60 MENU’ LATTANTI ANNUALE : ASILO NIDO Lonate Pozzolo Lunedì : passato di verdura* con pasta tipo formaggio un cucchiaino d’olio extra vergine d’oliva crudo (5 g) (verdure 60 g - pastina 20 – 25 g) (30 g di ricotta o robiola o di formaggio senza polifosfati) Martedì : passato di verdura *con crema di riso carne di vitello un cucchiaino di parmigiano reggiano grattugiato(3 g) un cucchiaino d’olio extra vergine d’oliva crudo (5 g ) (verdure 60 g - crema di riso 20 – 25 g) (30 g cotta al vapore e frullata o, in alternativa, 50 g omogeneizzata) Mercoledì : passato di verdura *con farina di cereali misti prosciutto cotto magro un cucchiaino d’olio extra vergine d’oliva crudo (5 g) (verdure 60 g - farina di cereali 20 - 25 g) (25 g frullato o, in alternativa 50 g di omogeneizzato ) Giovedì : passato di verdura *con pasta tipo 000/00 carne bianca (pollo o tacchino) un cucchiaino di parmigiano reggiano grattugiato(3 g) un cucchiaino d’olio extra vergine d’oliva crudo (5 g) Venerdì : passato di verdura* con crema d’orzo ed avena pesce un cucchiaino d’olio extra vergine d’oliva crudo (5 g) Merenda : lunedì, mercoledì e venerdì : latte* e biscotti (verdure 60 g - pastina 20 - 25 g) (25 g cotta al vapore e frullata o , in alternativa, 50 g omogeneizzata) ( verdura 60 g - crema d’orzo 20 - 25 g) (30 g di platessa o nasello cotto al vapore e frullato o 50 g omogeneizzata) martedì e giovedì : yogurt con biscotti. 61 Comune di Lonate Pozzolo, Scuole Primarie e Secondarie di primo grado - MENU’ ESTIVO (aprile - ottobre) I SETTIMANA II SETTIMANA III SETTIMANA IV SETTIMANA Risotto allo zafferano Scaloppine di lonza panate Insalata mista Frutta di stagione Pane Tortellini di magro al pomodoro Grana Padano Carote a fiammifero Yogurt Pane Ravioli al burro crudo e salvia Petto di pollo al forno Pomodori e fagiolini in insalata Frutta di stagione Pane Pasta tricolore olio e parm. Bocconcini di mozzarella, olive verdi e pomodori Banana Pane Pasta al ragù di pesce Primosale Fagiolini e pomodori freschi in insalata Frutta di stagione Pane Pasta integrale alla Norma Fettine di vitellone panate al forno Piselli trifolati Frutta di stagione Pane Vellutata di legumi con orzo Arrosto di lonza Patate prezzemolate Frutta di stagione Pane Gnocchi al pomodoro Filetto di pesce persico Spinaci Frutta di stagione Pane Lasagne alla bolognese Bresaola, olio, limone e scaglie di Parmigiano – ½ porzione Insalata mista Frutta di stagione Pane Sedanini al burro crudo, salvia e Parmigiano Frittata al formaggio Insalata mista Banana, Pane Prosciutto cotto – ½ porzione Spinaci al vapore Pizza margherita Yogurt Pane Pasta al pesto fresco Petto di pollo al forno Fagiolini all’olio Yogurt Pane GIOVEDI’ Minestra di patate Cosce di pollo al forno Zucchine al vapore Yogurt Pane Risotto con crema di zucchine o asparagi Fesa di tacchino alla pizzaiola Fagiolini all’olio Frutta di stagione Pane Farfalle pomodoro e basilico Fesa di tacchino al forno Insalata verde Frutta di stagione Pane Riso all’inglese Frittata con erbette Insalata mista con fagioli rossi Frutta di stagione Pane VENERDI’ Pasta pomodoro e piselli Filetto di platessa al forno Insalata verde con finocchi Frutta di stagione Pane Pasta al pesto fresco Filetto di merluzzo impanato al forno Insalata di pomodori Frutta di stagione Pane Risotto alla parmigiana Frittata con patate Insalata mista con finocchi Banana Pane Orzotto/insalata di orzo o farro Arrosto di vitellone Insalata verde Frutta di stagione Pane LUNEDI’ MARTEDI’ MERCOLEDI’ 62 Comune di Lonate Pozzolo, Scuole Primarie e Secondarie di primo grado - MENU’ INVERNALE (ottobre/aprile) LUNEDI’ MARTEDI’ MERCOLEDI’ GIOVEDI’ VENERDI’ I SETTIMANA II SETTIMANA III SETTIMANA IV SETTIMANA Pennette al pomodoro e piselli Mozzarelline Erbette all’olio Frutta di stagione Pane Minestrone di verdure con farro Sovracosce di pollo al pomodoro Patate, carote, piselli Frutta di stagione Pane Pasta al ragù di pesce Totani impanati al forno Insalata verde/di finocchi Frutta di stagione Pane Pasta tricolore olio e parmig. Fesa di tacchino al latte Insalata Verde Frutta di stagione Pane Insalata mista Polenta e brasato Frutta di stagione Pane Risotto alla Parmigiana Arrosto di vitellone Insalata mista Frutta di stagione Pane Pasta pomodoro e basilico Coscette di pollo Spinaci al parmigiano Frutta di stagione Pane Pasta integrale pomodoro e pesto Platessa Panata Fagiolini all’olio Yogurt Pane Sedanini al burro crudo, salvia e parmigiano Bocconcini di pollo agli aromi Verdura in insalata Frutta di stagione Pane Prosciutto cotto – ½ porzione Spinaci al vapore Pizza Margherita Frutta di stagione Pane Pasta al pesto Stracotto di vitellone Carote all’olio Yogurt o dessert Pane Lasagne Prosciutto cotto – ½ porzione Insalata mista Frutta di stagione Pane Passato di verdura con orzo Grana Padano – ½ porzione Patate al forno Frutta di stagione Pane Farfalle all’olio e Parmigiano Scaloppine di pollo al limone Carote a fiammifero Yogurt Pane Pasta al ragù all’inglese Robiola Insalata verde Frutta di stagione Pane Gnocchi al pomodoro Scaloppine di lonza panate Carote a fiammifero Frutta di stagione Pane Risotto alla crema di carote / zucca Filetto di merluzzo impanato al forno Fagiolini all’olio Yogurt Pane Pasta al pomodoro Filetto di platessa al forno Purè di legumi/lenticchie in umido Frutta di stagione Pane Passato di legumi con crostini Frittata Insalata mista Frutta di stagione Pane Risotto allo zafferano Grana Padano Tris di verdure di stagione all’olio Frutta di stagione Pane 63