ARISI [modalità compatibilità] - Bollettino Emilia
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ARISI [modalità compatibilità] - Bollettino Emilia
La contraccezione ormonale nella pratica quotidiana, tra miti, dubbi ed esami Emilio Arisi ginecologo Presidente SMIC [email protected] Introduzione • Da quando e’ stata approvata dalla FDA nel maggio del 1960 con il nome di Enovid, la pillola (CO) e’ diventata, e rimane tuttora, uno dei metodi anticoncezionali piu’ utilizzati al mondo (in terza posizione dopo la sterilizzazione maschile e lo IUD) Pillola: una forza dirompente • La pillola ha scisso il nesso tradizionale (e drammatico) tra sessualita’ e destino riproduttivo • E’ divenuta un importante elemento di emancipazione sociale per la donna e per la coppia • E’ stata uno dei piu’ grandi avanzamenti sociali del 20 °secolo, una “rivoluzione”, piu’ sconvolgente della guerra mondiale o della bomba atomica, che ha cambiato anche la vita del ginecologo (1975) I padri della pillola • Gregory Pincus ed ai suoi collaboratori Min-Chueh Chang e John Rock • A Rock si deve probabilmente l’idea di mimare il ciclo mestruale • Ad essi vanno certamente aggiunti anche Hohlweg ed Inhoffen, che nel 1938 sintetizzarono l’etinilestradiolo in Europa, e Carl Djerassi, che nel 1951 in America sintetizzo’ il primo progestinico, il noretisterone Pincus Rock Djerassi Le madri della pillola • La pillola ha due madri importanti: Margaret Sanger e Katherine McCormick • Margaret Sanger, infermiera americana, fu femminista, socialista, fondatrice della American Birth Control League nel 1921, poi presidente della International Planned Parenthood Federation (IPPF) nel 1953 • Katherine McCormick si uni’ alle battaglie sociali della Sanger, ed, essendo benestante, pote’ finanziare le ricerche di Pincus, che sperimento’ la CO a Portorico negli anni ‘50 Margaret Sanger Katherine McCormick La vita della pillola e’ complessa, circondata da miti, dubbi ed esami • La vita della pillola e’ circondata di successi (si pensi alla riduzione delle grav non desiderate, alla programmazione delle gravidanze, ecc), di leggende metropolitane (dopo il suo uso una donna e’ sterile, nascono i gemelli, ecc), di dubbi quotidiani sul suo utilizzo (dimenticanze, vomito, diarrea), di dubbi sul lungo periodo (fa venire i tumori), di richiesta di esami e negazione di essi L’evoluzione della pillola dal 1960 al 2012 • Da quando e’ nata pero’ la pillola e’ molto cambiata come filosofia di utilizzo • Inoltre ha subito riduzioni nel dosaggio dell’estrogeno, ed ultimamente anche un cambiamento dell’estrogeno: EEE2 (dall’etinilestradiolo al 17-beta-estradiolo), ed evoluzioni nei progestinici, tali da migliorare moltissimo le sue prestazioni • Infine sono cambiate le modalita’ di assunzione MITO: e’ chimica / sono ormoni ! • Se non ci fossero gli ormoni saremmo morti • Gli ormoni sono cambiati • Adesso c’e’ perfino l’estrogeno naturale, il 17-beta-estradiolo, e dei progestinici che migliorano l’estetica La riduzione del dosaggio dell’etinilestradiolo (EE) EE 50 mcg anni ‘70 30 mcg anni ‘80 20 mcg anni ‘90 15 mcg anni ‘2000 e poi ? La riduzione puo’ essere portata fino a dosi atte a mantenere un adeguato ambiente estrogenico ed un buon controllo del ciclo (diversa tollerabilità personale, il che può implicare dosaggi diversi da persona a persona) … e poi ? dall’EE all’E2 • La componente estrogena in (quasi) tutti i moderni CO è costituita dall’etinilestradiolo (EE) • Sebbene la dose di EE sia stata diminuita nel tempo, vi è interesse a sostituire l’EE con l’E2 naturale (17 beta estradiolo ) • Una pillola con il 17 beta estradiolo e’ presente in Italia dal 2009, una seconda e’ in arrivo (Hoffmann e coll., Exp Toxicol Pathol 1998;50(4–6):548–64) L’evoluzione piu’ recente della CO sono i progestinici antiandrogeni che migliorano l’estetica • In costanza della presenza di EE quale componente estrogenica, pur con dosaggi progressivamente ridotti, e con la recente introduzione di E2, gli ultimi anni sono stati caratterizzati soprattutto dal perfezionarsi della componente progestinica a capacita’ antiandrogenica • I principali rappresentanti di questo gruppo sono : CPA, DNG, DRSP, CMA Attività antiandrogena Efficacia Relativa 100 Hershberger test (riduzione percentuale della prostata di ratto) 50 100 40 30 20 0 CPA DNG DRSP CMA 10 Progesterone (Sitruk-Ware, Climacteric, 2005; modificato) Mito: benefici e rischi • • Nella pratica quotidiana i benefici superano molto i rischi per la maggioranza delle donne La sicurezza di ogni contraccettivo, incluso il CO, e’ mediata da molti fattori: 1. 2. 3. 4. 5. 6. Salute della donna Genetica Stile di vita (fumo, dieta, movimento) Eta’ Peso Modalita’ ed interferenze d’uso • Il beneficio piu’ grande dei CO e’ quello di poter prevenire le gravidanze non desiderate I benefici di salute non contraccettiva dei CO sono numerosissimi • Trussel J., 2007; Burkman R, 2004; Dinger J., 2011; Vogt C., 2011 Benefici non contraccettivi dei CO Riduzione % del rischio Ca ovaio Ca endometrio Ca colon Patologia benigna del seno Cisti ovariche Fibromi PID/menorragia/anemia/dismenor. Sterilita' primitiva - 40-80 % - 50-60 % - 20 % - 40 % - 50-80 % - 20-50 % - 50-80 % - 40 % (J.O.Drife, 1996; Ross, 1986; Vessey, 1987; Rosenberg, 2000; Grimes, 1995; Ness, 2000; Beral, 1999;Vessey, 2003; Burkman, 2004; Hannaford, 2007) Dubbi sul lungo periodo: la mortalita’ i tumori la trombosi venosa Hannaford P.C. et Al • Studio prospettico iniziato nel 1968 • 46 112 donne osservate fino a 39 anni • 378 006 anni/donna nelle non utilizzatrici di CO e 819 175 anni/donna tra le utilizzatrici di CO • Le utilizzatrici hanno un rischio minore di morte per ogni causa; la riduzione assoluta stimata per tutte le cause di mortalita’ nelle utilizzatrici e’ 52 per 100 000 anni donna • Le utilizzatrici hanno anche un minor rischio di morte per ogni tipo di cancro; per il ca del colon/retto, del corpo uterino, dell’ovaio; per tutti i cancri ginecologici combinati; per tutte le malattie circolatorie; per infarto cardiaco Mortalita’ al dicembre 2000 in 17032 donne, che avevano 2525-39 anni tra il 1968 ed il 1974 ed avevano usato CO RR di morte se usato CO Carcinoma della portio Carcinoma endometrio Carcinoma ovaio 7.2 Carcinoma del seno 0.8 Tutte le cause se non fuma Idem <= 14 sigarette 0.89 Idem > = 15 sigarette 2.14 0.2 0.4 1.24 (Da: Vessey, Lancet, 2003; modificato) Casi di tumore in piu’/in meno ogni 1000 donne utilizzatrici di CO per 4 aa e per 8 aa Tumore +/- ogni 1000 donne per 4 anni di uso +/- ogni 1000 donne per 8 anni di uso Seno + 2.2 + 3.1 Collo uterino + 1.4 + 2.1 Ovaio - 2.6 - 3.3 Endometrio - 4.3 - 5.2 Retto-colon - 1.4 - 1.4 Fegato + 0.4 + 0.7 - 4.2 - 4.0 Totale (Burkman, Am J Obstet Gynecol, 2004) Cancer risk among users of oral contraceptives: cohort data from the Royal College of General Practitioner's oral contraception study Hannaford et Al, BMJ 2007; 335 : 651 doi: 10.1136/bmj.39289.649410.55 • Sono stati valutati 339 000 anni donna per le non utilizzatrici di CO e 744 000 anni donna per le utilizzatrici usando il registro dati dei medici di base ed un registro dati generale • Le utilizzatrici hanno un piu’ basso rischio statistico di cancri del colon-retto, del corpo uterino, dell’ovaio, di tumori di origine sconosciuta e di altri cancri, di tutti i cancri ginecologici combinati, di qualunque di tipo di cancro. • La riduzione stimata assoluta di qualunque tipo di cancro tra le utilizzatrici di CO e’ di 45 o di 10 per 100 000 anni donna a seconda che venga utilizzato il data base generale o quello dei medici di base CO e ca del seno in generale Collaborative 53297 group, 1996 donne (54 studi) 100239 controlli Marchbanks, 4575 2002 donne con ca 4612 controlli Lieve aumento del rischio (1.24), che si riduce dopo sospensione (1.16 dopo 4 anni; 1.07 dopo 9 anni; scompare dopo 10 anni ) Piu’ notevole se uso CO iniziato prima dei 20 anni RR 1.0 per uso CO RR 0.9 per uso pregresso Ca del seno in premenopausa se usato CO (Metanalisi di 34 studi) L’uso del CO e’ associato ad un rischio aumentato , sia in nullipare che in pare RR 1.19 Nelle pare rischio piu’ alto se CO prima della prima grav a termine che dopo la prima grav RR 1.44 RR 1.15 Rischio piu’ alto se l’uso e’ > 4 anni RR 1.52 prima della prima gravidanza (Lund, Int J Cancer, 2007) Ovarian cancer and oral contraceptives: collaborative reanalysis of data from 45 epidemiological studies including 23 257 women with ovarian cancer and 87 303 controls Collaborative Group on Epidemiological Studies of Ovarian Cancer Lancet 2008; 371: 303–14 • Sono stati analizzati i dati di 23 257 donne con cancro ovarico (casi) e di 87 303 donne senza (controlli) di 45 studi epidemiologici in 21 nazioni; 7 308 (31%) casi e 32 717 (37%) controlli avevano usato un CO per una media di 4,4 e 5,0 anni rispettivamente • Piu’ lungo era l’uso del CO piu’ notevole era la riduzione del rischio del cancro ovarico, e tale riduzione persisteva fino a 30 anni, pur ridotta • La riduzione per 5 anni d’uso era 29% per un uso cessato da meno di 10 anni, del 19% per un uso cessato tra10-19 anni, e del 15% per un uso cessato tra 20-29 anni • Non c’erano differenze tra gli usi negli anni ’60, ’70, ’80 • Ogni 5000 anni/uso vengono prevenuti due cancri ovarici ed una morte per cancro prima dei 75 anni • Negli ultimi 50 anni sono stati prevenuti al mondo 200 000 cancri dell’ovaio e 100 000 morti, e nei prossimi decenni il numero di cancri/anno prevenuti salira’ a 30 000 per anno Il rischio di trombosi • Tra le rare complicanze associate alla contraccezione con EP, la più rilevante è la trombosi venosa (TV) • Nelle donne in età fertile si tratta di un evento molto raro • Pur non essendo disponibili dati certi per l’Italia, è stimabile complessivamente attorno a 4-7 casi l’anno ogni 10.000 donne, 1-2 dei quali sono attribuibili alla pillola EP Conferenza di consenso , Roma, 18-19 settembre 2008 La saga della tromboembolia (1) • Il problema del rischio tromboembolico con contraccettivi contenenti progestinici cosiddetti di terza generazione e’ da lungo dibattuto, con considerazioni diverse sui vari progestinici, ma tutte sostanzialmente evidenzianti la bassa incidenza del fenomeno anche in relazione con il piu’ grosso rischio correlabile alla gravidanza evitata • Negli ultimi anni un ampio studio aveva gia’ evidenziato come il rischio di eventi cardiovascolari e di altri eventi seri nelle utilizzatrici di CO con DRSP fosse simile a quello associato all’uso di altri CO (inclusi i CO contenenti levonorgestrel) (EMEA, 2001; Farmer, 2000; Dinger,2007) La saga della tromboembolia (2) • Due recenti studi ed un editoriale pubblicati in agosto 2009 sul BMJ riportano in primo piano il problema, sottolineando come il LNG si accompagni a minor rischio tromboembolico rispetto a GSD, DSG, CPA e DRSP • Gli stessi Autori riconoscono una serie numerosa di fattori di confondimento e di bias, legati al fatto che si tratta di studi osservazionali • Mancano valutazioni sulla predisposizione familiare (es.: valutazione del fattore V di Leiden) o sul body mass index • Ma vanno considerate anche differenze tra basso rischio relativo e rischio assoluto, importanza della durata d’uso che seleziona progressivamente donne senza fenomeni collaterali, risultati inaspettati rispetto alla progressiva riduzione del contenuto estrogenico, prescrizione preferenziale del CO di terza generazione a certe donne escluse da precedenti pillole, fenomeni di farmacocinetica individuale dell’estrogeno e del progestinico, ed altro ancora (Dunn, 2009; Lidegaard, 2009; van Hylckama Vlieg, 2009) La saga della tromboembolia (3) • In ogni caso il lavoro di Dinger aveva dimostrato che i progestinici recenti, ed in particolare il DRSP, non erano correlati ad un rischio superiore di embolia rispetto ai progestinici cosiddetti di seconda generazione • Un ulteriore lavoro dello stesso gruppo (Shapiro) evidenziava una serie di bias nei lavori precedenti, inclusa la preferenza di prescrizione per i CO piu’ recenti, e riconfermava la non sostanziale differenza tra i progestinici • La migliore evidenza suggerisce che l’aumento del rischio di TV nelle donne che usano CO sia un “effetto di classe”, dipendente dalla dose dell’estrogeno e dalla durata di uso, ed indipendente dal progestinico Dinger et Al, Contraception, 2007 Shapiro et Al, J Fam Plann Reprod Health Care, 2010 Mito: dubbi quotidiani sull’uso ovvero dubbi sull’uso quotidiano • • • • • Dimenticanze Vomito Diarrea Farmaci e loro possibili interferenze sulla efficacia della CO sono elementi quotidiani nel counselling della grande marea delle donne utilizzatrici Mito: dubbi quotidiani sull’uso ovvero dubbi sull’uso quotidiano • Dimenticanze : non superare le 12 ore di ritardo ! (se la donna legge il bugiardino le gira la testa per il turbinio dei consigli) • E se ne dimentico 2 o 3 ? • Vomito : interferisce se avviene entro 3 ore dalla assunzione • Diarrea : interferisce se avviene entro 4-6 ore dalla assunzione Domanda di questi giorni: Scusi, io prendevo la pillola alle ore 22 e con il cambio dell'ora ho continuato alla solita ora... Ma sono coperta ?? Perché ho avuto un rapporto anche domenica mattina... Mito: dubbi quotidiani sull’uso ovvero dubbi sull’uso quotidiano • Farmaci: antibiotici, antiepilettici, antivirali, erba di San Giovanni (Hypericum perforatum) • Ma sono quotidiane domande del tipo : Oggi invece solo per essere tranquilla e avere la sua conferma, Le volevo chiedere se una lozione per capelli da mettere sul cuoio capelluto non interferisca con il cerotto. La composizione contiene benzoic acid salicylic acid, ammonia, acetic acid, camphor, panthenol, lactic acid, lavandula angustifolia extract, pyridoxine HCI, inositol, capsicum frutescens extract, thymus vulgaris extract, salvia officinalis extract, nasturtium officinale extract, benzyl nicotinate, rosmarinus officinalis extract, urtica dioica extract, quassia amara extract, eucalyptus globulus extract, arnica montana extract. • Oppure: prodotti cosmetici a base di avena come creme e shampoo secco a base di avena o alimenti a base di avena essendo un fitoestrogeno l’avena può interagire con pillola o cerotto? (domande dal sito www.ScegliTu.it) Interruzione periodica del CO • Nessun dato della letteratura suggerisce che la sospensione periodica della pillola offra vantaggi dal punto di vista medico o fornisca particolari benefici alla donna, semmai fornisce ostacoli pratici • Alcuni studi hanno dimostrato che una volta interrotta la pillola, le donne non usano alcun metodo od usano metodi meno efficaci, con il grave rischio di gravidanze indesiderate • Inoltre interrompere ogni tanto la pillola fa affrontare alla donna una serie di fenomeni collaterali tavolta presenti nei primi mesi di uso (spotting, nausea, tensione mammaria, gonfiori addominali, ecc.) (Pratt WF, et al, 1987; Trussell J et al, 1999) Le modalita’ di assunzione si sono allungate • Il classico regime di assunzione 21+7 e’ diventato 24+4 e piu’ recentemente 26+2 • Cio’ ha permesso sia un controllo completo della ovulazione, pur abbassando le dosi, che la riduzione di alcuni fenomeni ciclo-correlati • La FDA ha approvato una pillola stagionale in 2 formulazioni ed una pillola continuativa di EE+LNG per 28 giorni da ripetersi continuamente (“uso esteso”) • Il cosiddetto “uso esteso” permette la completa assenza del ciclo, utile in certi casi e comunque apprezzato da molte donne (Mishell Jr, 2005; The Practice Comm Am Soc Repr Med, 2006) Regime esteso (1) The lowest-dose, extended-cycle combined oral contraceptive pill with continuous ethinyl estradiol in the United States: a review of the literature on ethinyl estradiol 20 µg/levonorgestrel 100 µg + ethinyl estradiol 10 µg • Il lavoro esamina l’utilizzo di un regime esteso di 84 giorni di EE 20 mcg/LNG 100 mcg/ die seguiti da 7 giorni di EE 10 mcg • Lo spotting e’ sovrapponibile agli altri regimi, e migliora con l’uso • La soddisfazione della donna e’ notevole Krishnan S., Kiley J., International Journal of Women’s Health 2010:2 235–239 Regime esteso (2) • Il regime esteso migliora tutta una serie di sintomi correlati con il mestruo • Un lavoro mostra come un regime esteso di 168 giorni con DRSP 3 mg + EE 30 mcg mostri una netta riduzione di tutti i sintomi premestruali misurati con la Scott and White (S&W) Mood Scale e con la Penn State Daily Symptom Report (DSR17), rispetto ad un regime 21/7, con il miglioramento massimo ottenuto a 6 mesi di uso esteso • Con lo stesso regime ormonale si ottiene anche una notevole riduzione della cefalea Coffee AL, et Al., Am J Obstet Gynecol, 2006 Nov;195(5):1311-9 Sulak P. et Al., Headache 2007;47:27-37 Leggende metropolitane • Sterilita’ /gravidanza dopo pillola • Malformazioni congenite • L’aumento di peso Fertilita’ dopo CO (ed altri metodi) • Un lavoro ha preso in considerazione 17 studi prospettici che hanno valutato la percentuale di gravidanze ad un anno dalla cessazione di vari metodi contraccettivi • Dopo la cessazione di CO la percentuale di gravidanze ad un anno va dal 79 al 96 % • Non c’e’ evidenza di complicazioni della gravidanza dopo la cessazione di qualunque metodo • La percentuale di gravidanze dopo un anno dalla cessazione dei vari metodi contraccettivi si sovrappone a quella della discontinuazione dei metodi di barriera o di nessun metodo usato Mansour D, Contraception, 2011 Nov;84(5):465-77 Fertilita’ dopo CO • Uno studio ha valutato 8497 gravidanze pianificate dopo la sospensione della CO • 74% hanno concepito entro 6 mesi • 14 % hanno concepito entro 6-12 mesi • 12 % hanno concepito oltre un anno • Un uso prolungato della CO era associato ad un ridotto rischio di ritardo nel concepimento, indipendentemente da altri fattori • Conclusioni: Le donne che hanno usato la CO per molto tempo vanno rassicurate sul fatto di non essere svantaggiate in termini di fertilita’ futura Farrow A. , et Al, Human Reproduction, 17, 10, 2754–2761, 2002 Difetti congeniti dopo CO • Vari studi hanno ipotizzato possibili rischi di malformazioni fetali correlate all’uso di CO prima della gravidanza od in corso di gravidanza • Non vi sono dimostrazioni di sostanziali modifiche dell’incidenza di malformazioni rispetto alla popolazione generale Harlap S., 1985; Waller DK., 2010 PESO e CO Combination contraceptives: effect on weight The Cochrane Database of Systematic Reviews • Qualunque cambiamento di peso usando la pillola e’ certamente modesto • Non ci sono effetti importanti sul peso • Non ci sono differenze tra CO e placebo • Non ci sono differenze tra i vari CO nel caso che la donna smetta l’uso per un aumento di peso Gallo MF, Lopez LM, Grimes DA, Schulz KF, Helmerhorst FM. Combination contraceptives: effects on weight. Cochrane Database of Systematic Reviews 2008, Issue 4 Gallo MF et al, 2003 Pillola e peso (in Svezia) • Due gruppi di donne svedesi scelte a random nel 1981 e nel 1991 sono state seguite fino al 2006 con dei questionari, che hanno anche valutato il peso • Conclusioni: 1. Non ci sono differenze nell’aumento di peso tra chi usa CO e chi non la usa 2. Non c’e’ associazione tra aumento di peso e durata di uso del CO 3. Non c’e’ correlazione tra modifiche di peso e numero di figli o quantita’ di esercizio fisico 4. L’unico fattore associato all’aumento di peso e’ l’eta’, con un aumento medio di 0.450 Kg/anno 5. L’unico fattore associato alla riduzione di peso e’ risultato il fumo, con una riduzione media di 1,640 Kg tra le fumatrici nel corso dei 15 anni dello studio Lindh I, Andersson Ellström A, Milsom I. The long-term influence of combined oral contraceptives on body weight. Human Reproduction April 19 2011 Peraltro il peso non influenza il risultato anticoncezionale • • • • • • • Contraception. 2012 Mar;85(3):235-9. Epub 2011 Sep 19. Body weight does not impact pregnancy rates during use of a low-dose extended-regimen 91-day oral contraceptive. Westhoff CL, Hait HI, Reape KZ. Columbia University Medical Center, New York, NY 10032, USA. BACKGROUND: This study evaluated the impact of weight on efficacy during use of an extended oral contraceptive (OC). STUDY DESIGN: Data were from a Phase 3 clinical trial evaluating the efficacy of a low-dose 91-day extended regimen of 100 mcg levonorgestrel/20 mcg ethinyl estradiol (LNG/EE; 84 days)+10 mcg EE (7 days) for the prevention of pregnancy. Crude pregnancy rates were calculated for weight and body mass index (BMI) deciles. RESULTS: Of the 1736 women in this analysis, 878 (50.6%) had a BMI greater than 25 kg/m2, and 770 (44.4%) were heavier than 70 kg. Pregnancies occurred in 36 women. Crude pregnancy rates were similar across weight and BMI deciles, with no discernable differences observed between deciles using either classification criterion. CONCLUSIONS: No evidence of any reduction in the level of contraceptive efficacy was observed with this low-dose extended OC regimen in overweight and obese women. MITO : esami e controlli non sono obbligatori, anzi sono spesso superflui e costituiscono un ostacolo ad un uso immediato della contraccezione con relativi rischi di gravidanza non desiderata da “SaperiDoc” (1) • Le linee guida del Royal College of Obstetricians and Gynaecologists (RCOG), e della International Planned Parenthood Federation (IPPF), affermano che non è necessario eseguire di routine esami ematologici per la prima prescrizione di estroprogestinici L'esecuzione di eventuali esami andrebbe decisa solo sulla base dell'anamnesi e dell'esame clinico e non deve comunque posporre la prescrizione del contraccettivo L'attenta rilevazione, nella storia clinica personale e familiare, di episodi di trombosi venosa profonda idiopatica permette di identificare le donne a rischio, che possono beneficiare di un contraccettivo privo di estrogeni Utili possono essere PA, BMI, valutazione rischi STD Royal College of Obstetricians and Gynaecologists. Faculty of Family Planning & Reproductive Health Care. First Prescription of Combined Oral Contraception. London: RCOG; 2006 (updated 2007) International Planned Parenthood Federation (IPPF). Medical and Service Delivery Guidelines for Sexual and Reproductive Health Services. Third edition (2004) da “SaperiDoc” (2) • La linea guida dell'agenzia sanitaria pubblica francese Agence Nationale d'Accreditation et d'Evaluation en Santé (ANAES) raccomanda che nella donna non fumatrice, priva d'antecedenti personali o familiari per malattia metabolica, la realizzazione del bilancio ematico non ritardi la prescrizione d'estroprogestinici Gli esami consigliati sono la determinazione di colesterolo totale, trigliceridi, glicemia basale entro 3-6 mesi dall'inizio della contraccezione, da ripetere ogni 5 anni, se normali e in assenza di fatti clinici rilevanti. Il bilancio dell'emostasi è riservato solo alle donne con familiarità documentata di tromboembolie venose prima dei 50 anni in uno o più soggetti, o familiarità per anomalie dell'emostasi Agence Nationale d'Accreditation et d'Evaluation en Santé. Recommandations pour la pratique clinique. Stratégies de choix des méthodes contraceptives chez la femme. Paris: ANAES; 2004 da “SaperiDoc” (3) • Per la Society of Obstetricians and Gynaecologists of Canada (SOGC) non sono richiesti esami di laboratorio nella valutazione preliminare alla prescrizione di estroprogestinici. La valutazione dei lipidi plasmatici e del metabolismo glicidico dovrebbe seguire le indicazioni più generali (che sconsigliano lo screening nelle donne di età inferiore a 45 anni prive di fattori di rischio cardiovascolare) • Il bilancio dell'emostasi non è raccomandato di routine Society of Obstetricians and Gynaecologists of Canada. Canadian contraception consensus. Clinical practice guidelines n.143. Toronto: SOGC; 2004 da “SaperiDoc” (4) Controlli raccomandati dalla OMS per la CO C = non contribuisce + = desiderabile World Health Organisation. Selected practice recommendations for contraceptive use. Geneva: WHO; 2004 Conferenza di Consenso – ISS Roma 1818-19 settembre 2008 • 3.1 - Prima di iniziare una contraccezione con EP si raccomanda: • - la raccolta di un'anamnesi personale e familiare con particolare attenzione agli eventi trombotici; • - l’offerta attiva di informazione e la discussione con la donna sul rischio individuale di trombosi e sulla possibilità di ridurlo • 3.2 - Non si raccomanda, né prima di prescrivere un contraccettivo EP né durante l’uso, l’esecuzione routinaria di: • - esami ematochimici generici; • - test generici di coagulazione; • - test specifici per trombofilia (compresi i test genetici) • 3.3 - Anche in presenza di anamnesi familiare positiva per eventi trombotici, al fine di prescrivere una contraccezione EP, non si raccomanda l’esecuzione dei test specifici per trombofilia Conclusioni • La pillola di oggi e’ snella, con pochi ormoni e pochi fenomeni collaterali, ed un plus di benefici aggiuntivi di salute non contraccettiva, tali da influenzare la durata della vita della donna e la qualita’ della vita della donna e della coppia • I modi di assunzione adattabili alle esigenze di ogni singola donna ne fanno uno strumento altamente maneggevole ed apprezzato Conclusioni • In questi 50 anni di vita, la pillola, questa piccola pillola per via orale, ha modificato in modo rivoluzionario e silenzioso la vita della donna, della coppia e del mondo, semplicemente introducendo nella societa’ il potere di cambiare la storia riproduttiva della coppia, permettendo di scegliere se, quando e quanti figli fare • Un risultato non da poco, se e’ vero che la donna vorra’/ dovra’ sempre di piu’ avere il controllo del proprio destino riproduttivo per conciliare la riproduzione con la produzione The 50th Anniversary of The Pill May 3, 2010 The Pill at 50: Sex, Freedom and Paradox By NANCY GIBBS Thursday, Apr. 22, 2010 Contraception: Freedom from Fear apr 07, 1967 Grazie per l’attenzione