Scegliere una rete competitiva Agli affiliati offerti anche vantaggi di

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Scegliere una rete competitiva Agli affiliati offerti anche vantaggi di
Scegliere una rete competitiva
Agli affiliati offerti anche vantaggi di tipo commerciale
Si chiuderà il prossimo anno, con l’apertura dell’Una Hotel Roma, la prima fase
di sviluppo del gruppo alberghiero Una hotels & resorts, caratterizzata da forti
investimenti immobiliari. Per il futuro, così, la compagnia mira a crescere anche
attraverso formule alternative, come il franchising o il management contract.
Proprio per conoscere più da vicino le prossime strategie e prospettive di
sviluppo del gruppo alberghiero italiano Una, abbiamo pensato di incontrare il
responsabile sviluppo franchising, Gerardo Petretti.
Domanda. Quali sono le ragioni che vi hanno spinto a scegliere, tra le altre, la strategia del
franchising per la vostra espansione in Italia, un mercato tradizionalmente più legato ad accordi
tradizionali quali l’affitto d’impresa e la semplice locazione d’immobile?
Risposta. Siamo consapevoli che lo scenario alberghiero italiano sia ancora caratterizzato da
formule di sviluppo tradizionali, ma riteniamo che la frammentarietà dell’offerta rappresenti un
limite per lo sviluppo dello stesso sistema turistico nazionale e che le sfide del futuro, in termini di
competitività, sia meglio affrontarle in maniera aggregata, invece che individualmente. Queste, in
sintesi, le ragioni che ci hanno portato a scegliere anche il franchising come strategia di crescita:
riteniamo, infatti, l’affiliazione commerciale una formula in grado di garantire la coerenza, in
termini di standard e qualità, di un network alberghiero come il nostro, nel quale attualmente più del
60% degli hotel in portafoglio è di proprietà e a gestione diretta Una.
D. Quali vantaggi competitivi offre il vostro gruppo ai franchisee?
R. Si tratta soprattutto di ritorni di natura commerciale: entrando a far parte del nostro network, un
albergo indipendente può contare su quegli strumenti di promozione e di vendita che noi già
adottiamo, a livello di catena, per tutti gli altri nostri alberghi. Ai nostri associati forniamo, infine,
anche una serie di attività di formazione e consulenza in materie quali acquisti e amministrazione
del personale, nonché ristrutturazioni e ammodernamenti degli immobili.
D. Come si traduce, nella pratica quotidiana, il rapporto di collaborazione tra l’albergatore in
franchising e i vostri head office?
R. Esattamente come avviene per gli hotel gestiti direttamente da noi: facciamo in modo che i
responsabili della conduzione degli alberghi affiliati conoscano le persone e le procedure con le
quali si opera presso la nostra sede, in modo da instaurare, sin dall’inizio, una linea diretta tra
l’albergo e i vari reparti head office. Inoltre organizziamo incontri periodici tra i nostri responsabili
e tutti gli alberghi affiliati, oltre a condividere, attraverso un’extranet aziendale, i database, gli
strumenti di lavoro e, in generale, tutte le informazioni necessarie per far sì che ogni affiliato sia
perfettamente integrato nella nostra catena.
D. Per concludere, a quali tipologie di albergo vi rivolgete in particolare?
R. Il gruppo Una è oggi diffuso con due marchi e tre linee di prodotto: gli Una hotels, presenti nelle
principali città italiane, propongono soluzioni di ospitalità di qualità per chi viaggia per affari o per
turismo. Gli Unaway hotels, che si collocano in una fascia di mercato appena più bassa, sono
pensati per un’offerta multi target e sono in grado di offrire il giusto equilibrio tra qualità e prezzo.
Gli Una resorts, infine, sono strutture esclusive per soggiorni relax, ma anche per congressi e
soggiorni incentive in location suggestive come, per esempio, nei pressi di campi da golf o al mare.
Ci rivolgiamo, così, a quelle strutture che presentano o che potrebbero presentare queste
caratteristiche e i cui servizi sono naturalmente in linea con i nostri standard.
Un franchisee si racconta
«Professionalmente provengo dal mondo della consulenza direzionale. Fino a tre anni fa, infatti,
non mi ero mai occupato di turismo. Quando sono entrato nel business dell’hôtellerie ero perciò
consapevole di dover fare qualcosa per conoscere meglio il settore. Mi sono così avvicinato a una
società che fosse già presente sul mercato e che potesse aiutarmi a comprendere le dinamiche del
comparto, nonché a trovare il modus operandi più corretto per la mia attività». A parlare è Davide
Guariento, proprietario dell’Unaway Hotel Occhiobello, situato in provincia di Rovigo, che spiega
le ragioni della sua affiliazione al gruppo Una.
«Sentivo inoltre», prosegue Gauriento, «la necessità di individuare un gruppo che potesse darmi la
giusta visibilità. Infine, ma non meno importante, sono stato guidato nella mia scelta anche da una
ragione emozionale: ho infatti creduto, fin dall’inizio, nel progetto dell’amministratore delegato di
Una, Elena David, di sviluppare una rete di ospitalità lungo le principali arterie italiane». Tra i
benefici che l’entrata nel network ha apportato alla sua struttura, Guariento elenca anche fattori non
immediatamente traducibili in dati contabili: «Nell’operatività quotidiana il clima di collaborazione
è tale che ci si sente davvero parte di una struttura allargata con presenza su tutto il territorio
nazionale: una variabile, quest’ultima, non quantificabile immediatamente in termini strettamente
economici, ma il cui peso è forse maggiore di qualche camera venduta in più. Ciò, naturalmente,
non vuol dire che non abbiamo ricevuto anche altri sensibili vantaggi, soprattutto in termini di
vendite, nonché in fase di ricerca e selezione dei fornitori. Una hotels ci ha consentito, inoltre, di
intercettare una buona fetta di domanda degli operatori professionali del mice e del leisure, che
altrimenti sarebbero difficilmente venuti in contatto con una struttura situata in una realtà come
Occhiobello. Da sottolineare, infine, le ingenti risorse che il gruppo investe in attività di formazione
per il personale: un elemento assolutamente indispensabile per la crescita sia della struttura, sia dei
nostri dipendenti».