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Prosa direzione artistica e regia di Jeannot Painchaud Robert Massicotte scenografie e videoproiezioni regia e coreografia di Dave St-Pierre Stéfan Boucher musiche originali con Colin André-Hériaud hand to hand, giocoleria, ruota tedesca, banquine e teeterboard Krzysztof Soroczynski numeri acrobatici Selene Ballesteros-Minguere corda, trapezio, giocoleria Pauline Baud-Guillard teeterboard Ashley Carr clown, Teeterboard Aaron Dewitt hand to hand, giocoleria, ruota tedesca, banquine e teeterboard Jonathan Julien passing, porter e banquine Frédéric Lemieux-Cormier ruota tedesca, giocoleria, plus cubic, banquine e teeterboard Alexie Maheu contorsionista, palo cinese, banquine Jérémy Vitupier clown, giocoleria, ruota tedesca, banquine Antonin Wicky clown, palo cinese, giocoleria, ruota tedesca, banquine e teeterboard Nora Zoller ruota cyr, trapezio, giocoleria Arata Urawa diablo, giocoleria Liz Vandal costumi Nicolas Descoteaux luci Alexis Laurence videoproiezioni Rénald Laurin drammaturgia Emmanuel Guillaume coordinamento artistico Émilie Grenon-Émiroglou assistente alla regia, numeri aerei e contorsionismo Marie-Ève Carrière coach - coreografie Johanne Madore coach, coreografie e consulenza artistica Virginie Bachan trucco Jonathan St-Onge produzione esecutiva Comune di Pordenone Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Provincia di Pordenone Originale Evocativa Diversa comunale giuseppeverdi.it 28, 29 gennaio Cirque Éloize Cirkopolis “Cirkopolis è stato immaginato come un crocevia tra immaginazione e realtà, tra individualità e comunità, tra limiti e possibilità — spiega Jeannot Painchaud, direttore artistico di Cirque Éloize — lo spettacolo è guidato dall’impulso della poetica della vita, dalla prestanza fisica del circo con il suo umorismo allo stesso tempo serio e scanzonato. Entrare in Cirkopolis significa lasciarsi andare e farsi trasportare dalla speranza”. La scenografia di Robert Massicotte conduce il pubblico in un universo scultoreo semplice e fantasioso al tempo stesso. Sul palco gli ingranaggi giganti e i portali scuri simboleggiano il meccanismo che schiaccia l’individualità di una città severa e imponente. Gli artisti sfidano l’oscurità che li circonda e magicamente superano la routine con audacia, fantasia, musica e umorismo. “Si parte da una grande città: un mondo buio, senza colori né libertà. La storia che raccontiamo è la progressiva riappropriazione del colore e delle forme da parte delle persone. Una conquista che sfocia in un’esplosione finale di gioia. Questo è libertà”, dicono i performer del Cirque Éloize e protagonisti dello spettacolo. Canadese come Cirque du Soleil e come questo esponente del “nuovo circo”, ma minimalista, Cirque Éloize con Cirkopolis porta alle estreme conseguenze la fusione tra arti circensi e altre forme espressive: è teatro, è balletto, e c’è anche un po’ di cinema. La platea applaude, tifa e trattiene il fiato per come questi artisti sanno battere la forza di gravità e far sembrare semplice ciò che semplice non è. (La Stampa) Tutta un’altra stagione 16 Prosa 17 abbonati subito Il Cirque Éloize fa tappa nella città futurista in bianco e nero del film Metropolis di Fritz Lang per trovare un punto di fuga poetico al grigiore della routine. Ecco Cirkopolis, spettacolo che riporta a Pordenone la celebre compagnia del Québec fondata nel 1993 a Montréal da Jeannot Painchaud, approdata in 40 Paesi di fronte a 3 milioni e mezzo di spettatori! In scena un cast cosmopolita di performer-acrobati allenati alle diverse discipline circensi, dalla giocoleria al trapezio al contorsionismo, ma riproposte con un approccio innovativo. Painchaud, che firma lo spettacolo con il coreografo Dave St-Pierre, prende ispirazione anche dall’opera letteraria di Franz Kafka, soprattutto dalle pagine del “Processo” e del “Castello” e dal film “Brazil” di Terry Gilliam per raccontare la follia di una città-fabbrica stritolata dalla burocrazia. Le dodici discipline circensi che si alternano sul palco si spogliano della loro più tradizionale accezione per trasformarsi in qualcosa che va oltre ogni immaginazione. Già presentato in tour in Europa e negli Usa, Cirkopolis è il nono spettacolo del Cirque Éloize che in 23 anni ha sedotto il pubblico di tutto il mondo con una formula che innesta la tradizione delle arti da pista nel teatro fisico più emotivo, caratteristica che lo distingue, fin dalla sua fondazione, dal Cirque du Soleil, votato alla dimensione kolossal-spettacolare. Nel cuore di una città severa e imponente, ingranaggi giganti e portali scuri rappresentano gli elementi fisici di una “struttura di contenimento”, elementi materiali di un’organizzazione volta a schiacciare e soffocare l’impeto creativo, l’originalità individuale a favore di una più rassicurante omologazione. La scenografia, insieme all’innovativo progetto video e alle musiche originali, ben esalta la potenza della ribellione interpretata dallo straordinario cast di acrobati, danzatori e artisti multidisciplinari nei confronti di una cittàfabbrica cristallizzata e irrigidita, fino a liberare tutta l’energia e la vitalità che ciascun individuo ha dentro di sé. in un flusso continuo di movimenti coreografici, rumori meccanici, magnifiche musiche originali e immagini distopiche dell’imponente videoscenografia, in un disegno d’insieme impeccabile che strappa l’applauso. Simona Spaventa, La Repubblica Recensioni La compagnia Ci sono spettacoli dall’allestimento più imponente rispetto a Cirkopolis, (...) ma di certo non ne esistono di più belli. Éloize è una parola che ha origine nelle Magdalen Islands e significa “lampi di calore all’orizzonte”. Una fonte d’ispirazione per i membri fondatori della compagnia, per i quali questo fulmine simboleggia il calore e l’energia che alimenta lo spirito degli artisti. Al centro del rinnovamento delle arti circensi, Cirque Éloize è nato nel 1993. Nella costante ricerca della perfezione artistica, la compagnia è leader nel campo delle arti circensi contemporanee. Punto di forza sono i talenti multidisciplinari dei suoi artisti, attraverso i quali esprime la sua natura innovativa unendo le arti circensi alla musica, alla danza e al teatro in un percorso originale di rottura con la tradizione. Con dieci produzioni originali all’attivo, Cirque Éloize ha già presentato più di 4.000 rappresentazioni in oltre 440 città e 40 paesi. Nel 2003 Cirque Éloize ha anche organizzato il primo festival delle arti circensi in Nord America - “La Semaine des Arts du cirque” , nelle isole Magdalen. La compagnia ha inoltre dato vita alla Fondation Éloize, che ha l’obiettivo di aiutare i giovani svantaggiati attraverso l’introduzione delle arti circensi e favorire lo sviluppo delle arti performative. New York Times Uno spettacolo eccezionale. C’è il circo, e poi c’è il Cirque Éloize. Questi ragazzi sono di un altro livello! New York Post Citazioni senza spocchie, virtuosismi alleggeriti dal peso dell’accademia scivolano veloci sull’incalzante colonna sonora di Stéphane Boueher. Così il circo s’illumina di bagliori di cinema e conquista il respiro ampio della danza senza rinunciare al lato più ludico che genera empatia immediata con un pubblico sedotto ed entusiasta. Valeria Crippa, Corriere della Sera La perfezione non è di questo mondo, ma il Cirque Éloize con il nuovo Cirkopolis ci va molto vicino... Un percorso che vive dei numeri di contorsionismo, equilibrismo e danza acrobatica dei dieci giovani interpreti, precisi fino all’incredibile e legati La troupe “Artcirq”, composta da giovani Inuit che vivono nel lontano Nord del Canada (Nunavut), è la prima organizzazione a beneficiare di questo supporto. Dal 2004 la Dalhousie (edificio storico nel cuore della Montreal antica) ospita la sede del Cirque Éloize e il laboratorio creativo della compagnia, dove viene accolta e formata la futura generazione di artisti, assicurando continuità alla comunità circense e alla condivisione di idee ed esperienze. La decisione di stabilirsi in una ex stazione ferroviaria ha una grande valenza simbolica per la Compagnia, poiché il circo popolare stesso è animato da grandi artisti dall’animo itinerante. La vitalità di una comunità circense e l’inebriante mix di idee che genera deve creare un legame indissolubile con il luogo in cui sceglie di stabilirsi. 16 Prosa 17 Prossimi appuntamenti 1 febbraio – Palcoscenico Jazz Corner Mattia Cigalini Adamas Mattia Cigalini, sax 5 febbraio A misura di famiglia L’infanzia del mago di Marina Allegri regia di Maurizio Bercini 9, 10 febbraio Prosa Odissea A/R tratto liberamente dal poema di Omero testo e regia di Emma Dante Prosa Cirque Éloize Cirkopolis