L`editoriale

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L`editoriale
Un tweeter perfetto. Ecco il più recente traguardo della tecnologia B&W applicato alla nuova
Serie 800. Un componente in grado di restituire
con estrema nitidezza i più vividi dettagli e le
più piccole sfumature grazie ad una cupola
costruita con il materiale “assoluto” per leggerezza e rigidità: il diamante.
La nuova Serie 800 B&W utilizza infatti un
tweeter a cupola in diamante ad elevata durezza.
Nulla risulta più simile all’ideale teorico di tweeter perfetto, un trasduttore con caratteristiche di
rigidità “infinita” e punto di break-up a 70 KHz.
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The new B&W 800 Series
Diamond Tweeter Technology
Immagine perfetta.
Surround spettacolare.
L’RSX-1067 può essere considerato il vero sintoamplificatore Home Theater definitivo.
È dotato di tutte le caratteristiche che un appassionato video ha sempre desiderato
come ad esempio la commutazione video ad alta definizione, la trascodifica video,
audio multi-sorgente e multi-zona e sette canali di amplificazione.
Le performance audio/video come la sua versatilità sono semplicemente straordinarie.
Provate ad ascoltarlo presso un rivenditore autorizzato insieme
agli altri eccezionali componenti Rotel. Sarà uno spettacolo senza precedenti.
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L’editoriale
Tutti i maggiori produttori mondiali
stanno affilando le loro armi per
vincere la battaglia prossima futura
che vedrà impiegate, da una parte
le sorgenti HD dall’altra i display, ai
quali si richiede di essere almeno
compatibili con l’alta definizione.
Audiogamma e Audiodelta,
precorrendo i tempi, hanno già
acquisito in esclusiva per il territorio
italiano la distribuzione dell’unico
decoder ad alta definizione
disponibile in Europa, il Quali TV,
che troverete in prova su queste
pagine; congiuntamente ci siamo
assicurati anche la diffusione degli
abbonamenti ad HD1, l’unico canale
satellitare europeo ad alta
definizione che offre un palinsesto
ricco e strutturato.
Dal lato dei display e proiettori, oltre
a offrire attraverso Metz e InFocus
dei consolidati prodotti HD ready,
abbiamo acquisito la distribuzione
del prestigioso marchio CineVersum
by Barco che annovera una nutrita
schiera di proiettori DLP, in aggiunta
ai tre migliori proiettori CRT
attualmente in commercio. Gli
amanti del solo audio non
rimarranno delusi, visto che proprio
in questo numero presentiamo la
nuova serie 800 di Bowers &
Wilkins che rappresenta un
significativo passo in avanti nella
riproduzione sonora di qualità:
buona lettura!
Un inizio anno, questo, fortemente
caratterizzato dall’evento alta
definizione, fatto emerso
prepotentemente anche all’ultimo
Consumer Electronic Show di Las
Vegas, dove non si faceva altro che
parlare, a vario titolo,
dell’argomento.
3
Guido Baccarelli
A different Classé
Da più di vent’anni Classè progetta e realizza componenti audio di livello
assoluto per chi desidera solamente il meglio. I nostri ingegneri hanno
passione per quello che creano e lo dimostrano il design, l’affidabilità,
la semplicità di utilizzo e le performance, caratteristiche per cui i prodotti
Classé non temono confronti. Ecco perché la nuova Serie Delta rappresenta
lo stato dell’arte della progettazione audio. E come sempre costituisce
una classe a parte. Visitate il sito www.classeaudio.com o ascoltate la gamma
dei componenti Classé presso uno dei seguenti rivenditori autorizzati.
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In questo
numero
5
Editoriale
pag
3
Sommario
pag
5
News
pag
6
Bowers & Wilkins: la nuova Serie 800
pag
10
Denon AVR-2105 + DVD-1910
pag
14
Rotel RB-03 + RC-03
pag
18
Bowers & Wilkins 803D
pag 22
Quali-TV
pag 26
Jeff Rowland Concerto Preamp + Model 201
pag 30
Pro-Ject Debut 3
pag 34
Classé Audio CAP-2100
pag 38
Vintage: B&W DM6
pag 40
I migliori rivenditori: Home Cinema Design
pag 42
Il software di riferimento
pag 46
Rassegna stampa
pag 48
News:
le ultime
novità
Di riferimento assoluto anche la
“criticissima” sezione di conversione
D/A, qui a tecnologia AL24 e basata
su 8 DAC a 24 bit/192 kHz in
modalità differenziale.
Comunque il vero pezzo forte
dell’AVC-A1XV è la sezione video,
solitamente un po’ carente negli
apparecchi simili. Infatti, i tecnici
Denon hanno sviluppato un vero e
proprio processore video con
circuito di scaling in grado di gestire
tutti i segnali video fino ai DVI e
HDMI in ingresso e in uscita.
E così, dopo l’AVC-A1SR è la volta
dell’AVC-A1XV, imponente integrato
(ben 44 Kg) che rappresenta il più
sofisticato e versatile apparecchio
del genere mai realizzato.
Innanzitutto la sezione di potenza
conta su addirittura 10 canali da 170
watt ciascuno, e una nuovissima
sezione digitale che ha il suo cuore
nell’inedito DSP a virgola mobile a
32 bit che governa tutto il nuovo
circuito denominato DDSC.
Per questo all’AVC-A1XV nulla è
precluso, dalle decodifiche surround
più moderne (tutte le Dolby e le
DTS oltre ai THX Surround EX e Post
Processing e all’HDCD) al sofisticato
equalizzatore con funzione di set-up
automatico.
DENON AVC-A1XV
Continua la felice tradizione Denon dei
sintoamplificatori HT di alto livello,
ovvero di quegli apparecchi che in una
soluzione “chiavi in mano” donano
all’impianto un efficiente finale di
potenza, un raffinato pre e un evoluto
e versatile processore con decoder
Dolby/DTS. Nel caso specifico, però, si
tratta di un apparecchio di riferimento
sviluppato prima di tutto in funzione
delle migliori prestazioni hi-fi e
audio/video, e quindi anche della
versatilità.
6
In proposito, la dotazione di
connettori è quantomeno ampia e
prevede innumerevoli set di input e
output sia per quanto riguarda la
parte video che l’audio (9.1).
Immancabili la porta seriale RS232 e
la IEEE1394, così come l’uscita
cuffia, nel caso con decodifica Dolby
Headphone. Completano il quadro
di questo superbo apparecchio le
uscite multi-room per sonorizzare
fino a 4 ambienti, il telecomando
elettroluminescente con pulsanti a
sfioramento e l’innovativa finitura
Premium Silver.
L’AVC-A1XV, che arriva sul mercato a
6500 euro, è perfetto per lo
sviluppo di coinvolgenti sistemi
home theater.
News
DVDO
iSCAN HD+
Con il video in formato High
Definition oramai alle porte, si fa
sempre più pressante il problema
della tutela del copyright con
materiale distribuito su larga scala
(TV e DVD). Il sistema di protezione
per evitare copie digitali tra lettore e
sorgente sarà l’HDPC (High
Bandwidth Digital Content
Protection) messo a punto da Intel
e Silicon Image, che rende
impossibile la visione (messaggio di
errore) se gli apparecchi sorgente e
display non sono rispondenti a
questo standard.
Questa protezione renderebbe
impossibile l’interposizione di
processori video, ma proprio per
rispondere a questa problematica
DENON
DHT-M330DV
La stessa casa definisce questo
sistema come “l’home theater in
una scatola”, e in effetti il DHTM330DV comprende tutto
l’occorrente per regalarsi il cinema
in casa (display escluso,
ovviamente) Infatti, a fronte di 790
euro, ci si porta a casa un lettore
DVDO ha sviluppato
una nuova versione del
suo fortunatissimo processore video
iScan HD denominato iScan HD+,
identico in tutto e per tutto al
fratello da cui deriva (e che rimane
saldamente in catalogo,
naturalmente) fatta eccezione per
l’interfaccia DVI.
Infatti, nella versione “plus” del
processore questa risponde alle
specifiche HDCP, il che significa che
rende possibile la trasmissione di un
segnale HD (480p, 576p, 720p e
1080i) da sorgente a display via DVI
senza problemi di criptazione, in
modo da poter usufruire di tutte le
potenzialità di descaling del
processore con apparecchi HD.
Il prezzo è fissato in 1.918 euro.
INFOCUS
SP-5000
Infocus per la linea ScreenPlay,
sposa la tecnologia LCD e lo fa con
un videoproiettore dal prezzo
decisamente abbordabile pensato
soprattutto per portare il formato
HD nelle case di tutti gli
appassionati.
Infatti, il nuovo Infocus ScreenPlay
5000 supporta in formato nativo il
720p, grazie all’impiego di tre
matrici a cristalli liquidi da 0,7” in
formato 16:9 da 1280 x 720 pixel.
E non solo, perché grazie all’ottica
potente l’SP-5000 può produrre
immagini da oltre 1,80 mt di base
(83” pollici di diagonale) a 3 metri
di distanza e arrivare comunque a
ben 3,4 metri di base massima.
Ottimi i valori di luminosità (1100
lumen) così come il contrasto
(1200:1), mentre non mancano
watt, è dotato di uscita cuffia Dolby
e ha pure la radio con RDS con 40
preselezioni. Ricco il parco
connessioni,
nel
quale
figurano
tra
l’altro 3
input
DVD/CD compatibile anche con
MP3, WMA e Photo-CD e dotato
inoltre di uscita Progressive-Scan più
un sintoamplificatore dal compatto
telaio simile al lettore e semplice da
integrare in ambiente. Il sintoampli
permette la decodifica di formati
evoluti come il Dolby Digital EX e il
DTS-ES Neo:6, ha il convertitore
D/A di tipo 24/192, eroga 6 x 20
7
funzioni come la correzione del
keystone in orizzontale e verticale e
la selezione della modalità di
proiezione normale, ribaltata o
retro, in modo da adattarsi al
meglio a ogni contesto ambientale.
Gli ingressi coprono gli standard
composito, S-Video e PC (HD-15), ai
quali si affiancano i più “pregiati”
DVI e Component per massimizzare
la resa del proiettore in presenza di
sorgenti di qualità.
Molto pratica l’uscita a 12V per
comandare in automatico la discesa
di un telo da proiezione, mentre le
dimensioni compatte della
macchina (103 x 294 x 260 mm su
3,4 Kg) ne consentono tanto
un’agevole installazione quanto una
facile portabilità.
Davvero molto competitivo il
prezzo: 1.900 Euro
digitali con funzione di “autodetect”. Per quanto riguarda gli
altoparlanti, invece, il sistema conta
su un grazioso set di
diffusori 5.1 con quattro
satelliti a due vie, un
centrale a 2,5 vie e un
subwoofer passivo
configurato in bassreflex.
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News
La gamma CRT
Per quanto riguarda la gamma
di proiettori CRT, storica punta di
diamante della ex-proprietà belga,
rimangono a catalogo tutti i modelli:
Cine 7 tre tubi con elementi da 7”
con lenti filtrate in vetro HD145
Cine 8 tre tubi con elementi da 8”
e banda passante di 120 MHz
Cine 9 tre tubi con elementi da 9”
e banda passante di 180 MHz.
CINEVERSUM
VideoProiettori DLP-CRT
Audiogamma ha acquisito la
distribuzione ufficiale ed esclusiva
del marchio CineVersum per l’Italia.
L’accordo è stato siglato con la
francese TEC che dal mese di
Settembre 2004 aveva acquistato il
marchio CineVersum dalla BARCO,
assicurandosi così tutto il mercato
Home Cinema della prestigiosa
azienda belga. Confermata la
distribuzione di tutte le macchine
digitali DLP attualmente in
commercio.
PRIMARE
Ampli I30 / Player CD31
Gli appassionati di hi-fi, ormai
sommersi esclusivamente da
apparecchi a/v, hanno di che gioire.
La Primare, infatti, ha presentato
due nuovi apparecchi destinati alla
realizzazione di sistemi “audiophile”
semplici, ma dalle grandi qualità
sonore.
Quest’ultimo è considerato dal
pubblico e dalla critica il miglior
proiettore CRT attualmente in
commercio. Sono, inoltre, in fase di
studio e progettazione delle nuove
macchine DLP che vedranno la luce
in un prossimo futuro.
La gamma DLP
CV 60 DLP 1024x576
CV 70 DLP 1280x720
CV 80 DLP 1280x720 CM*
CV 110 3chip DLP 1280x720
CV 120 3-chip DLP 1280x720 CM*
* CM=CineMaster unità di comando
e controllo remota collegata via fibra
ottica al proiettore.
Disponibile per i modelli
CineVersum 80 e CineVersum 120.
film metallico all’1%, lo stadio di
uscita a FET, lo speciale
trasformatore di alimentazione con
gli avvolgimenti separati per le
sezioni analogiche e digitali.
Ha uscite bilanciate e sbilanciate.
Al suo fianco l’amplificatore
integrato I30, un 2x100W ad alta
corrente (>40A) che stabilisce nuovi
standard qualitativi nel settore.
CD31 è il nome del nuovo lettore
della Casa svedese pensato per
ottenere la massima fedeltà
musicale.
Evoluzione del CD30.2, vanta una
struttura dual mono interamente
bilanciata per abbattere ogni traccia
di rumore e presenta componenti
pregiati come 4 DAC Burr-Brown
24/96 (i 1704 K grade), resistenze a
9
Sviluppato in funzione della
massima purezza del segnale e
dell’assenza di distorsione,
l’integrato I30 è curato in ogni
minimo aspetto, come dimostrano i
potenziometri del volume e di
selezione sorgente, precisissimi e
assolutamente privi di rumore
indotto.
B&W Serie 800
Rivoluzione in
punta di piedi
Se a una prima e superficiale analisi
la nuova Serie 800 può sembrare
del tutto simile alla precedente
generazione, che tanti proseliti ha
saputo raccogliere a tutti i livelli, con
una più approfondita disamina,
prima di tutto funzionale -e in
questo “orecchio docet”- e poi
tecnico/estetica, ci si accorge che gli
interventi operati dagli ingegneri
Bowers & Wilkins sono stati
numerosissimi, e hanno coinvolto
più del 70% dell’intero progetto.
La nuova Serie 800 di Bowers & Wilkins,
pur conservando, per grandi linee, la
stessa cifra stilistica della collezione
precedente (la Nautilus 800), vanta
numerose e significative differenze.
Non si tratta, quindi, di un semplice
restyling, ma di una vera metamorfosi
che ha notevolmente migliorato ciò che
era già quasi perfetto.
10
Bowers & Wilkins
Rinnovare una Serie che così tanto
successo ha saputo raccogliere sia
tra la gli appassionati e la stampa
che all’interno delle più blasonate
sale di registrazione (Lucas
Skywalker Sound Studios, Abbey
Road, Decca, Deutsche
Grammophon solo per citare alcuni
esempi famosi), non era cosa
semplice; potremmo quasi definire
questa operazione, una operazione
“coraggiosa”, visto che il
motto che sovente
impera nelle
aziende,
quando un
prodotto ha
un ottimo
riscontro è:
squadra che
funziona
non si
cambia! Ma in Bowers & Wilkins
non hanno mai ragionato così e, la
passione per la riproduzione
musicale prima di tutto, e la ricerca
di soluzioni tecnologicamente
sempre più avanzate poi, hanno
spinto il produttore a voler fare
ancora meglio.
Difficile, ma non impossibile
Migliorare, lo abbiamo accennato, la
vecchia Serie Nautilus 800 non è
stata cosa semplice e ha coinvolto, a
lungo e con la massima dedizione,
tutti i laboratori di ricerca della
B&W. Dallo studio di un tweeter
migliore di quello con cupola in
alluminio, fino al miglioramento del
già eccellente midrange in Kevlar
FST, ai woofer (tra cui il leggendario
38cm a bordo della 801), per non
tralasciare il filtro cross-over e i
mobili, che sono stati sempre al
centro delle attenzioni dei laboratori
di ricerca e sviluppo del costruttore
inglese. Ogni dettaglio costituente i
proprio il carbonio
cristallizzato, che
permetteva una
frequenza di break-up
di ben 70 KHz; con
non pochi sforzi
industriali, in Bowers
& Wilkins sono riusciti
a mettere a punto la
membrana in
diamante sintetico da
2,5 cm che adesso
equipaggia i modelli
di punta della nuova
Serie 800 -quelli con
l’affiche “D”- (e che
dettaglieremo meglio
appresso). Altra interessante novità,
è la nuova camera di carico per il
midrange in Kelvar
FST, che ha
coinvolto
anche la
testa
Nautilus,
modificata
sia per
accogliere la
rinnovata
geometria
interna, che
per permettere
un diverso posizionamento del
tweeter. Anche i woofer non sono
più gli stessi, si è infatti intervenuti
sull’elemento più importante di
questi altoparlanti: il cono. In luogo
delle membrane in carta/Kevlar,
infatti, si è adottando un nuovo e
diffusori della Serie 800, quindi, è
stato rivisto, nella migliore delle
ipotesi, e completamente
riprogettato laddove si riteneva
esistessero degli effettivi margini di
miglioramento e sono state
ovviamente necessarie migliaia di
ore di ascolto in
ambienti e
con elettroniche diverse per
ottenere la completa messa a punto
di tutti i nuovi modelli.
Non solo diamante
Senza dubbio l’aspetto della nuova
Serie 800 capace di creare il
maggior
interesse nella
comunità
audio è stato
l’utilizzo del
rivoluzionario
tweeter con
cupola in
diamante.
Gli ingegneri
B&W si sono
infatti accorti che
il materiale, che
più di tutti si
avvicinava al
comportamento
della membrana
ideale, era
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L'ASW875 è il nuovo
subwoofer top di gamma della Serie 800.
E' dotato di un woofer da ben 38cm in
Rohacell.
rivoluzionario materiale, “preso in
prestito” dal mercato dell’avionica e
delle competizioni sportive.
Parliamo del Rohacell, struttura in
grado di offrire grande leggerezza a
una rigidità senza pari. Conservate,
invece, due grandi intuizioni della
B&W degli ultimi anni, ovvero la
struttura interna matrix per
rinforzare i mobili e i tubi di
accordo in bass-reflex Flow-Port.
Per ogni esigenza
La nuova gamma, presentata alla
stampa nella sacralità del British
Museum di Londra, è in grado di
coprire ogni esigenza e di
soddisfare qualsiasi utente, grazie a
un ventaglio di
scelte
particolarmente
ampio.
Bowers & Wilkins
adottano, per questioni di costo, il
tweeter in diamante ma si
impreziosiscono, comunque,
di tutte le altre
migliorie introdotte,
compresi i woofer
in Rohacell. La
803D è un 3 vie 5
altoparlanti, con 3
woofer da 18cm ma
senza testa
Nautilus, mentre la
803S è sempre un
3 vie con soli 2
woofer da 18cm, e
con il “vecchio”
tweeter in
alluminio. A essi si
affiancano i centrali
HTM2D e HTM3S, il
primo con doppio
woofer da 18cm,
mid FST e tweeter
in diamante,
mentre il secondo
con 2X16,5 woofer,
mid FST e tweeter
“convenzionale”. A
completare la
gamma da pavimento, la 804S con
2 woofer da 16,5 cm e mid FST
mentre, unico diffusore da scaffale
della gamma, la 805D, per il quale è
stato adottato un woofer in
carta/Kevlar in luogo del Rohacell.
All’805D si affianca il centrale
HTM4S che utilizza gli stessi
componenti. La gamma è stata poi
completata con ben 3 subwoofer, di
cui 2 dotati di correzione digitale dei
parametri d’emissione. Modello di
punta è l’ASW875, con un woofer
da 38 cm in Rohacell caricato in
cassa chiusa, amplificatore da
1000W in classe D e telecomando.
Gli si affianca l’ASW865, identico in
tutto e per tutto, se non per il
woofer adottato, questa volta di
“soli” 30 cm. L’ASW825 è, invece,
l’alternativa economica ai fratelli
maggiori stesso woofer dell’865 ma
senza circuito di correzione
digitale. Non potevano
mancare, poi, due diffusori
per canali posteriori a
completare la gamma. Si
chiamano SCMS e DS8S e
sono, un diffusore a 2 vie 2
altoparlanti e un
dipolo/monopolo con 3
tweeter, 2 midrange da 10 cm
e un midwoofer da 16,5 cm.
La testa dove alloggiano il midrange
FST e il tweeter in diamante, è una delle
maggiori particolarità dei diffusori di
punta della nuova Serie 800.
Il nuovo riferimento
La Bowers & Wilkins è il più
grande costruttore di diffusori
di pregio al mondo e la
nuova Serie 800 è la linea di
punta del fabbricante inglese;
come già fu per la precedente
Serie Nautilus 800, la nuova
800 è destinata ad essere un nuovo
riferimento riguardo alla qualità
nella riproduzione sonora.
Le prestazioni sono assolute, e
fanno di queste casse degli oggetti
con i quali poter ascoltare musica o
La costruzione e rifinitura dei mobili della nuova Serie 800, avviene in modo
maniacale, e nulla è lasciato al caso.
In foto i cabinet della 802 pronti per il montaggio dei componenti.
Con il tweeter in diamante -e quindi
l’affiche “D”-, nuova testa
Nautilus con mid FST da 15cm
e woofer in Rohacell,
sono disponibili la
800D (2 woofer da
25cm in bass-reflex),
la 801D con il
tradizionale driver da
38cm, e la 802D con 2
woofer da 20cm, e
infine il rivoluzionario
canale centrale
HTM1D, con 3 woofer
da 20cm e
presentazione
orizzontale. Testa di
ponte tra i modelli
della Serie 800 con
tweeter in diamante e
quelli con tweeter in
alluminio, è la 803,
che troviamo sia in
versione D che in
versione S. L’affiche “S”
identifica i diffusori
che, pur avendo subito
una profonda
riprogettazione non
La costruzione delle cupole in diamante
è un lavoro estremamente complesso, e
che ha significato dei notevoli sforzi
industriali.
12
Le teste pronte per la verniciatura
vengono accuratamente controllate, in
modo da rispondere agli stringenti
standard costruttivi imposti dalla Bowers
& Wilkins per la Serie 800.
godere di
colonne sonore,
come mai si era
“sentito” prima:
a buon
intenditor...!
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AVR-2105
DVD-1910
Tanto con poco
dell’elettronica in quanto tale. Con
rapporti qualità/prezzo a dir poco
sbalorditivi, sono presenti a listino
degli apparecchi di grande valore, in
grado di offrire non solo eccellenti
performance ma anche un’estesa
versatilità e un’estetica accattivante e
raffinata. Fanno ovviamente parte di
questa piacevole alchimia i due
prodotti che presentiamo in questo
redazionale: il sintoamplificatore
AVR2105, dotato tra le altre cose di
microfono di regolazione
ambientale, e il player DVD DVD1910, che tra le principali
caratteristiche annovera il circuito
progressivo Faroudja e l’uscita video
digitale DVI. Caratteristiche e
dotazioni per entrambi di gran
rilievo, e che pongono i due
apparecchi in una fascia di
eccellenza, a dispetto di un prezzo
al pubblico (695 Euro per l’AVR2105 e 350 Euro per il DVD-1910)
davvero concorrenziale.
La Denon è un costruttore che ha
sempre saputo fare tesoro della
lunga esperienza maturata nella
oramai più che trentennale
presenza sul mercato. La nuova
Serie di sintoamplificatori
audio/video da una parte, e di
lettori DVD dall’altra, sono la
dimostrazione della consapevolezza
che Denon ha sia del mercato che
Questa accoppiata Denon strizza
l’occhio al portafoglio, ma nel pieno
rispetto delle prestazioni e dell’estesa
versatilità, caratteristiche tipiche del
costruttore giapponese. Un insieme di
grande soddisfazione che saprà
regalare molte ore di audio Home
Cinema con
davvero pochi
compromessi.
14
Un “orecchio” esclusivo
L’AVR-2105 è una macchina
complessa e sfaccettata, le cui
prerogative tecniche poggiano i loro
basamenti progettuali sui principi
applicati nei modelli
superiori. La potenza
di targa è di ben
90WX7 canali: una
capacità davvero
ragguardevole, resa
possibile da stadi finali
completamente a
discreti (transistor),
Denon
assicurati ad un’aletta di
raffreddamento molto ampia, in
alluminio estruso, e che garantisce
un’abbondante dissipazione del
calore generato.
L’alimentazione è offerta da un
grande trasformatore montato su un
particolare chassis (a bordo anche
dei modelli superiori) ottimizzato
per assorbire le vibrazioni che
potrebbero ripercuotersi
negativamente sulla resa
dell’amplificatore. Sono inoltre
presenti ben 2 ponti raddrizzatori a
diodi nell’esclusiva configurazione
twin-drive, tesa a ottenere la
massima resa del trasformatore di
alimentazione anche nei momenti
più critici. L’“orecchio”dell’AVR-2105
che permette l’auto-taratura
dell’impianto è il microfono DMS305, fornito in dotazione.
Attraverso un segnale test generato
automaticamente dal
sintoamplificatore e semplicemente
appoggiando il microfono nel reale
punto di ascolto, l’AVR2105
sarà in grado di tarare
ritardo, livello e
grandezza dei diffusori
(tra Large e Small) in
modo appropriato.
Questa opportunità è
davvero vincente, visto che il
tools di taratura automatica tiene
conto anche dell’ambiente nel quale
è installato l’impianto e riuscirà
pertanto a ottimizzare, come meglio
non si potrebbe, i parametri. A
bordo dell’AVR-2105 è montato un
processore a 32 bit in virgola
mobile e dei decodificatori D/A da
24bit/192 kHz, capaci di grandiose
prestazioni. Le decodifiche
disponibili sono tutte quelle a oggi
presenti e quindi, oltre alle normali
Dolby Digital e DTS (con modalità
96/24 per i DVD-Video), anche
Dolby Digital EX e Pro Logic IIx,
DTS, DTS NEO:6, Discrete 6.1, DTSES Matrix 6.1.
Attraverso il moderno processore
DSP sono anche disponibili gli
effetti 5CH/7CH stereo (che
convogliano i due canali stereofonici
in 5/7 canali), e gli effetti Rock
Arena, Jazz Club, Video Game
(davvero appetitoso per fruire
dell’audio di consolle videogame),
Matrix e Virtual. Per gli amanti del
due canali puro è disponibile la
modalità “pure direct” che
Molto ben strutturato, l'interno del 2105 mostra una attenta ingegnerizzazione e l'uso di
componenti di grande livello. Notare i numerosi transistor assicurati al grosso dissipatore,
e i robusti condensatori di filtro a ridosso del trasformatore di alimentazione.
molto folto e sono presenti, oltre
all’ingresso Phono per giradischi
(solo MM), ben 8 input analogici,
un ingresso 6 canali per sorgenti
esterne 5.1, già decodificate, e 5
ingressi digitali, di cui 4 ottici e un
coassiale.
Per il comparto video troviamo 3
ingressi component assegnabili e 5
videocomposito/SVideo, a cui si
contrappongono un’uscita
component/SVideo/composito in
monitor out e 2 uscite
composito/SVideo per i VCR.
Comodi per la connessione
A/V di sorgenti videogame
e/o telecamere gli ingressi
posti sul pannello frontale.
A proposito di quest’ultimo,
l’AVR2105 è dotato del “solito” lookfeeling Denon, con linee gentili e
aggraziate, caratterizzate in gran
garantisce un percorso del segnale
minimizzato. Il parco ingressi è
parte dal grosso display in posizione
centrale e da un pannello anteriore
a sbalzo che divide idealmente il
frontale in due sezioni. Utile e
opportuna la funzione di
Equalizzazione Cinematografica che
attenua le alte frequenze, di solito
enfatizzate in fase di incisione, per
compensare la presenza degli
altoparlanti dietro lo schermo
cinematografico.
Il sintonizzatore RDS con 56
preselezioni AM/FM a sintesi di
frequenza a bordo dell’AVR-2105 vi
permetterà ore e ore di ascolto di
gran qualità.
La funzione Personal Memory Plus,
infine, richiama automaticamente
l’ultima modalità surround utilizzata
per ogni sorgente, evitando
scomode riselezioni da parte
dell’utente.
Il DVD 1910 è un player particolarmente al passo con i tempi. Oltre alle uscite component e SCART, infatti, è dotato di DVI (Digital Visual Interface), in grado di superiori prestazioni
se utilizzata con display che ne sono dotati.
15
Denon
Digital ready
Il DVD-1910 è un player di DVD
aggiornatissimo, dotato di tutte
quelle caratteristiche che rendono
un lettore davvero appetibile. I
dischi riconosciuti sono, oltre ai
“normali” CD e DVD, anche i
DVD+/-R/RW, CD-R/RW a garanzia
della massima compatibilità; è
assicurata inoltre la gestione di file
MP3, WMA (Windows Media
Audio), JPEG e Kodak Pictures. Il
convertitore D/A video a bordo è un
54 MHz ad alta risoluzione, ed è
collegato al prestigioso chip
Faroudja che provvede alle
complesse operazioni di
deinterlaccio e duplicazione
(Progressive Scan). Il circuito
Faroudja a bordo del DVD-1910 è
l’FLI2310, probabilmente il miglior
chip a oggi reperibile in commercio.
La veste estetica ricalca esattamente
quella dell’AVR-2105 e di tutti gli altri
prodotti Denon; si caratterizza, tra le
altre cose, per un pannello frontale
in alluminio e per il tasto di
accensione con una spia coassiale al
pulsante stesso, che assume la
colorazione di rosso su stand-by e
di verde su on.
Oltre al grigio argento, è disponibile
anche la finitura nera. Il parco uscite
è un’altra delle chicche di questo
player. Infatti, oltre ai “soliti noti”, e
quindi SCART, SVideo e composito,
sono presenti il component e il DVI
(Digital Visual Interface): con
quest’ultima è anche possibile
quindi 576i/p) mentre sul DVI
saranno fruibili tutti i segnali
progressivi e il full-hd interlacciato, e
quindi 576p, 720p o 1080i. Una
memoria tampone da 2Mb
provvede alla bufferizzazione
(memorizzazione) continua dei dati
video in modo da eliminare la
pausa durante il salto di strato o
nella improbabile evenienza di un
errore di lettura da parte della
meccanica. Un menù OSD molto
semplice e intuitivo guida l’utente
nell’uso della macchina,
permettendo anche regolazioni
avanzate di tonalità, nitidezza e
gamma attraverso la funzione
Picture Adjustment.
realizzare un
collegamento digitale diretto con il
dispositivo di visualizzazione. Sul
component è prelevabile un segnale
PAL interlacciato o progressivo (e
Caratteristiche tecniche
AVR-2105
Potenza a 8 ohm: 90WX7 canali
Ingressi audio: 9 audio analogici, 5.1 analogico, 5 digitali
Uscite audio: 1 pre-out 7.1, 3 rec-out, 1 digitale coassiale
Ingressi video: 3 component, 5 composito/SVideo
Uscite video: 1 component, 3 composito/SVideo
Risposta in frequenza: 10Hz-100kHz
Rapporto S/N: 100 dB (pesatoA)
Dimensioni mm: 434X171X417 (LxHxP)
Alimentazione/consumo: 230V-50Hz/280W
Peso: 13,3 kg
Prezzo: 695 Euro
DVD-1910
Sistema: PAL
Uscite video: 1 composito/SVideo, 1 SCART RGB, 1 component, 1 DVI
Uscite audio: 1 L+R stereo, 1 digitale ottico, 1 digitale coassiale
Risposta in frequenza audio: 4Hz-20kHz
Rapporto S/N: 115 dB
Gamma dinamica: 98 dB
Distorsione armonica totale: 0,004%
Dimensioni mm: 434X75X220 (LxHxP)
Alimentazione/consumo: 220V-240V 50Hz/17W
Peso: 2,1 kg
Prezzo: 350 Euro
16
Due assi
L’accoppiata AVR-2105 e DVD-1910
consente prestazioni di livello
assoluto, sia dal punto di vista audio
grazie alle eccezionali caratteristiche
del sintoamplificatore, sia dal punto
di vista video in virtù delle eccellenti
prestazioni del player DVD-1910,
dotato di chip Faroudja e di uscita
DVI. Un insieme che guarda al
futuro, ma con un piede ben
piantato nel presente, visto il prezzo
di acquisto dell’accoppiata, che
supera di poco i 1.000 Euro e che,
tenuto conto del controvalore
offerto, potremmo definire “a buon
mercato”!
L’Alta Definizione…Definitiva
Il nuovo iScan™ HD+ abbinato a qualsiasi sorgente video o display ad alta risoluzione
Nitidezza straordinaria
Elevato dettaglio
Totalmente progressivo
720p, 1080i, 1080p e 479.997 altre risoluzioni
VCR
DVD
Laserdisc
Set-top Box
Display
PC
DVR
Game Console
A/V Receiver
HD Receiver
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Rotel RB-03 e
RC-03: i re dei
pesi medi
Ma le radici di Rotel vengono dal
due canali “classico”, essendo
questo costruttore uno tra quelli che
affondano le loro basi in molti anni
di militanza nel settore Hi-Fi
(l’azienda ha una storia di ben 40
anni). Settore Hi Fi che vedeva e
vede Rotel impegnata nel difficile
compito di produrre elettroniche
essenziali e il cui unico scopo è
quello di suonare bene la musica.
Coppia vincente con asso
L’accoppiata RB-03 / RC-03 che
approfondiremo nel redazionale, fa
parte della Serie ’02 che caratterizza
i prodotti con il miglior rapporto
qualità/prezzo a catalogo e che è
affiancata dalla Serie ’10 che offre,
invece, apparecchi dotati di superiori
prestazioni, ma con un conseguente
aggravio sul prezzo di listino.
Parliamo, dunque, di un
preamplificatore, RC-03, e un finale,
RB-03, stereofonici, con un’estetica
Una accoppiata pre-finale davvero
interessante, che offre agli
appassionati due canali dalle
prestazioni veramente “musicali” a un
prezzo che è poco definire
concorrenziale. Le possibilità di upgrade, semplicemente raddoppiando la
sezione finale, portano a dei risultati
sorprendenti, e il tutto nel pieno
rispetto del portafoglio. A questa
accoppiata pre+finale si può accostare
una sorgente, sempre attinta dal
catalogo Rotel, estremamente
musicale e foriera di grandi
soddisfazioni.
Nei precedenti numeri di
Gammadelta, abbiamo
presentato alcuni tra
i migliori prodotti
Rotel riguardanti il
segmento Home
Cinema, segmento che
viene perfettamente
rappresentato dal
costruttore, con un
catalogo davvero ampio e
che copre ogni esigenza.
18
molto sobria e che non concede
nessun particolare vezzo ai fronzoli.
Frontale in alluminio spazzolato, di
disegno regolare, e pochi controlli a
solo appannaggio della sezione
pre. Volume, selezione degli
ingressi, accensione, cuffia e
sensore IR mentre, sul finale, il
solo tasto di accensione con
due led di servizio. La
versatilità dell’RC-03 è più
che buona, visto che
Rotel
l’apparecchio è in grado di
accogliere 4 ingressi linea (Tuner,
CD, Aux1&2), un phono MM
(convertibile in linea attraverso lo
spostamento di alcuni ponticelli) e
un tape, il tutto controllabile
attraverso un telecomando fornito
in dotazione. Le uscite del
preamplificatore
sono sdoppiate, in
modo da rendere
possibile la
connessione con
due amplificatori
finali. Il finale RC-03
è estremamente più
scarno del suo
complementare RB03 essendo dotato,
molto
semplicemente, di
ingressi L+R, di connettori su minijack trigger IN per il controllo
dell’accensione remota (ovviamente
l’RB-03 possiede le uscite triggerout), e di robusti morsetti per
l’uscita verso i diffusori. Cosa
interessante dell’RC-03 è la
possibilità di mettere il finale a
ponte per ottenere una uscita di
1x180W in luogo dei 2x70W
(potenze riferite a 8 ohm). Ciò
permette l’adozione di due finali in
luogo di uno, con un sensibile
aumento della potenza, o la
possibilità di collegare i diffusori in
bi-wiring e ottenere una
interessante configurazione in
La costruzione dell'RB03 è molto solida e sono utilizzati componenti di grande livello.
otare il robusto trasformatore di alimentazione, che è l'unico elemento in comune tra i
due canali. Tutto il resto dell'architettura è completamente dual-mono.
multiamplificazione passiva. Ma di
tutto questo parleremo tra poco.
L’asso nella manica della “coppia
vincente” RB-03 / RC-03 è il lettore
di CD RCD02, ovviamente sempre
Rotel, una macchina con lo stesso
look-feeling delle altre, che fa delle
prestazioni sonore la sua
caratteristica vincente.
No-Compromise
Seppure il posizionamento
economico di questo trittico è entrylevel, la costruzione interna e i
materiali impiegati sono tutti di
prim’ordine e ricalcano la filosofia
Rotel, che vede impiegati
componenti di grande livello, dai
condensatori ai semiconduttori, e
trasformatori di alimentazione, tutti
toroidali costruiti direttamente da
Rotel secondo specifiche
estremamente stringenti.
L’obbiettivo è sempre quello di
realizzare apparecchi dal suono
piacevole e armonioso.
A tal fine, insieme ai basamenti
progettuali, si procede con lunghe
sedute di ascolto e messa a punto
sul campo, che culminano con il
rilascio dell’apparecchio solo dopo
che abbia raggiunto il sound-feeling
tipico dei prodotti Rotel. Con questa
filosofia sono progettati e costruiti
anche i “nostri” RB-03 / RC-03,
nonché il CD Player RCD-02.
Il preamplificatore RC03 è un oggetto molto curato dal punto di vista progettuale.
La filatura è ridotissima, e la Rotel ha preferito utilizzare circuitazioni dall'architettura
molto semplice ma adottando componenti selezionatissimi.
19
Up-grade con
fantasia
Il “sistema” di
amplificazione
RB-03 / RC-03
può subire
interessanti upgrade, ad
appannaggio
delle sezioni
finali. Come
abbiamo infatti
accennato, è possibile acquistare un
secondo finale RB03 che può essere
utilizzato in due modi diversi.
In configurazione a ponte
adoperando un finale mono per
ogni diffusore, o lasciando il
secondo RC03 in stereofonia, ma
rimuovendo i ponticelli bi-wiring del
diffusore abbinato (che ovviamente
ne deve essere dotato) per ottenere
una configurazione in biamplificazione passiva.
In questo caso i 4 connettori
risultanti dalla cassa, dovranno
essere collegate ai corrispondenti 4
connettori di uscita del finale
(maggiori chiarimenti sui
collegamenti li troverete nel box
corrispondente), per ottenere un
risultato sonoro di grande impatto.
Unico neo della soluzione, un
maggiore costo, dovuto non solo al
necessario acquisto del secondo
RB03, ma anche ai cavi dei diffusori,
che ovviamente raddoppiano.
Configurazione a Ponte
Un ascolto convincente
Il trittico RB03/RC03/RCD02 dà
ampio spazio alla musica, in ogni
sua sfumatura.
Potente, perentorio e ritmico, il
suono risultante saprà essere di
grande soddisfazione sia per
l’appassionato giovane bisognoso di
energia, sia per il cultore della
musica che saprà apprezzare ogni
sfumatura e ogni nuances del
programma.
Le soluzioni “alternative”, gli upgrade possibili, sono forieri
comunque di miglioramenti
notevoli. Nella configurazione a
ponte otterremo potenza da
vendere, in quella multiamp-passiva,
invece, potremo meglio godere, con
maggiore respiro e con grande
enfasi, di ogni dettaglio. In ogni
caso, il risultato sarà di gran lunga
superiore ai sacrifici economici
necessari per portarsi a casa queste
elettroniche.
Configurazione Bi-Amplificazione Passiva
Rotel
Nell'RB03 sono utilizzate due coppie di
transistor per ogni canale, in modo
da garantire una più che generosa
erogazione di corrente istantanea.
Caratteristiche tecniche
Preamplificatore RC-03
Distorsione armonica tot.: <0,004%
Sensibilità/Impedenza di ingresso: 1V/100ohm
Dimensioni: 435x72x342mm (LxHxP)
Peso netto: 4,3 Kg
Prezzo: 450 Euro
Nel caso si voglia accostare a questo
impianto stereofonico un
multicanale per Home Cinema, si
può prevedere l’acquisto di un
integrato AV preso dal catalogo
Rotel o Denon. I due canali frontali
rimarranno amplificati dalla catena
Rotel (sarà sufficiente collegare
l’uscita linea FL e FR dell’integrato
AV, con l’ingresso Aux dell’RC03),
mentre gli altri 3 canali verranno
interamente gestiti dal dispositivo
esterno.
Finale RB-03
Potenza massima ch/ponte: 70W/180W
Distorsione armonica totale: <0,03%
Sensibilità/impedenza ingresso: 33kohm/1V
Dimensioni: 435x92x342mm (LxHxP)
Peso netto: 7,5 kg
Prezzo: 450 Euro
20
Senza dubbio, quindi, con una cifra
modesta si riesce a portare a casa
un’accoppiata o un trittico (volendo
prendere in considerazione anche
l’RCD02) forieri di grandi
prestazioni, sulle quali poter
effettuare un up-grade di grande
soddisfazione e in grado di
mantenere una buona quotazione
sul mercato dell’usato: si può volere
di più?
AudioQuest DBS
Nuova energia alla purezza
La ricerca nel campo audio ha appurato da tempo che il tipo di isolamento nei cavi
può determinare effetti indesiderabili sulla resa sonora. Oggi la rivoluzionaria tecnologia DBS
(Dielectric Bias System) sviluppata da AudioQuest è in grado di ridurre drasticamente
queste conseguenze grazie ad una tensione applicata all’isolante. Una batteria genera infatti
un campo magnetico stabile, che polarizza elettrostaticamente l’isolante riducendo così
il ritardo della propagazione del segnale con il conseguente aumento della sua linearità.
Gli effetti, in termini di prestazioni audio, si traducono in una più elevata purezza e maggiore
contrasto dinamico. Inoltre la presenza di un costante passaggio di energia elettrica nel cavo
dal momento della sua realizzazione, fa si che non siano necessari tempi di rodaggio
e che quindi possa offrire prestazioni ottimali già dal suo primo collegamento o dopo lunghi
periodi di inutilizzazione. La batteria del sistema DBS, di facile reperibilità,
ha la sola funzione di mantenere un campo elettrico per cui la sua durata si prolunga per anni.
Un pulsante e un led verde consentono poi la periodica verifica dello stato di carica.
La tecnologia può apparire complessa ma i suoi effetti sono semplicemente straordinari!
Cavi di interconnessione DBS
Cavi digitali DBS
Cavi di potenza DBS
www.audiogamma.it
B&W 803D
La dolcezza del
diamante
dedicato, rappresenta un nuovo,
marcato passo in avanti nella
riproduzione musicale. Dei 4
diffusori per canali anteriori con il
rivoluzionario tweeter in diamante
(800D, 801D, 802D e 803D) della
nuova serie, queste B&W 803D
rappresentano l’entry level, anche
se caratteristiche acustiche, ingombri
e costi non appaiono certo
compatibili con la qualifica “entrylevel”!
Le Bowers & Wilkins 803D
sono i primi diffusori a
catalogo della nuova Serie 800
dotati di tweeter in diamante.
Caratterizzati da una grande
dolcezza nella riproduzione
arricchita da un registro grave,
energetico e possente, queste
B&W 803D non mancheranno
di conquistare gli appassionati
che sapranno apprezzare anche
la loro splendida veste estetica.
La nuova Serie 800 di Bowers &
Wilkins, lo abbiamo ampiamente
dettagliato nel redazionale a essa
22
Possenti
Queste 803D sono diffusori
totalmente nuovi rispetto alle
“vecchie” 803 e alle cugine 803S. Si
caratterizzano, prima di tutto, per i 3
woofer da 18 cm in Rohacell, caricati
in bass-reflex, che sono un po’ la
notazione predominante delle casse
oltre, ovviamente, ai tweeter in
diamante. Le 803S, infatti,
“compagne di gamma” di queste
803D, sono equipaggiata con soli 2
woofer da 18cm sempre in Rohacell,
(oltre ai tweeter
con cupola in
alluminio), e
sono pertanto
un diffusore
completamente
diverso, seppur
appartenente
allo stesso
timbro stilistico. Il
novero di woofer a bordo delle
803D non è poi presente in nessun
altro dei diffusori della nuova Serie
800, essendo tutti equipaggiati al
massimo con 2 elementi per le
basse frequenze.
Una scelta originale e interessante
ma che ha di certo significato un
grande sforzo progettuale,
necessario anche per affermare la
Bowers & Wilkins
posizione di
predominio di
questa nuova
serie nel
segmento medio
dei diffusori di
alta qualità.
Oltre ai woofer
in Rohacell e al
tweeter in
diamante con
camera di
decompressione,
sono state
applicate alle
803D tutte
quelle attenzioni
progettuali e
realizzative
tipiche della
nuova Serie 800.
Midrange FST
con membrana
in Kevlar da
15cm, cabinet
rinforzato con
struttura Matrix,
condotto di accordo
bass-reflex in
tecnologia FlowPort, tweeter
assicurato al mobile
attraverso una
tecnica flottante che
permette di
annullare le
vibrazioni indotte
dal mobile stesso.
Altra raffinatezza
costruttiva sono i
filtri cross-over,
dotati di
componentistica di
assoluto riferimento,
tra cui gli splendidi
condensatori MCap
Supreme costruiti su
specifica
Bowers&Wilkins
dalla tedesca
Mundorf.
La forma stessa del
La cupola in diamante da 2,5 cm che equipaggia il tweeter è una delle rivoluzionarie
novità della nuova Serie 800. Sono stati necessari ingenti sforzi industriali per la sua
realizzazione.
mobile, infine,
come si può
facilmente
evincere dalle
fotografie, è frutto
di lunghi studi tesi
a ottimizzare ogni
aspetto tecnico
legato a questo
fondamentale
“componente”.
Dei diffusori,
quindi, queste
803D, con ben 5
altoparlanti per 3
vie di taglio:
350Hz è la
frequenza che
delimita
l’emissione dei 3
woofer collegati in
parallelo da quella
prodotta dagli
splendidi
midrange FST in
Kevlar, e 4.000Hz
è, invece, il limite
tra quest’ultimo e
lo splendido
tweeter con cupola in diamante.
Livello assoluto
L’ascolto delle 803D è un vero
piacere per le orecchie.
Stupefacente la dolcezza e la
raffinatezza della gamma medio-alta
di assoluto riferimento, che riesce a
essere massimamente espressiva ed
Il midrange FST con cupola in Kevlar è uno dei punti di eccellenza di queste nuove
803D. Ogni dettaglio è studiato in funzione del massimo rendimento acustico, e
questo appare evidente fin dal primo ascolto.
23
estremamente
evocativa, fino a
tirare fuori ogni
nuances e ogni
particolare del
messaggio
sonoro, con
grande dettaglio
e analiticità ma
senza mai
risultare né
aggressiva né
eccessivamente
enfatica. Il
registro grave è
ritmico e
perentorio,
senza code,
senza
allungamenti e
senza sembrare
mai eccessivo;
la batteria di 3
woofer segue
l’evento sonoro
per quello che
è, restituendo
tutte le trame,
fin le più sottili, con
il giusto microcontrasto e con
una sconvolgente dinamica. Le
803D “suonano” il programma in
modo amalgamato, e permettono di
poter godere del contenuto senza
che l’attenzione dell’ascoltatore sia
attirata da una benché minima
coloritura o diversa interpretazione
del “naturale sentire”.
Bowers & Wilkins
La realizzazione della cupola in diamante ha significato per Bowers & Wilkins dei
grossi sforzi sia in termini di ricerca che di realizzazione.
La scelta del diamante è stata fatta per aumentare notevolmente la frequenza di
break-up del componente, che è salita dai 30 KHz dell'alluminio ai 70Khz.
Dolcezza possibile
Le 803D possono essere
considerate la scelta definitiva
dell’appassionato esigente che vuole
una coppia di casse di livello
elevatissimo, ma a un prezzo che
può ancora definirsi più che
ragionevole. Accoppiate con una
catena di amplificazione di grande
livello (per esempio i Jeff Rowland
in prova su queste stesse pagine) e
una sorgente adeguata (il Classè
CDP100 potrebbe essere il
compagno ideale) si riveleranno
come i “diffusori dei sogni” di molti
appassionati. In ambito Home
Cinema, le 803D trovano perfetto
accoppiamento con il nuovo
centrale HTM2D, un diffusore
studiato ad-hoc per l’abbinamento.
Caratteristiche tecniche
Bowers & Wilkins 803D
Sistema: 3 vie in bass-reflex
Altoparlanti: 3 woofer da 18cm,
1 midrange FST da 15 cm,
1 tweeter da 2,5 cm a cupola
Risposta in frequenza: da 35Hz a 28 kHz +/- 3 db sull'asse
Dispersione H/V: 60°/10°
Sensibilità: 90dB SPL (2,83V/1m)
Impedenza nominale: 8 ohm
Dimensioni: 306x1.164x457mm (LxAxP)
Peso: 45 Kg
Finiture: Legno naturale, Ciliegio, Noce, Nero
Prezzo: 8.300 Euro (la coppia)
24
Elementi Fondamentali
Primare rappresenta la sintesi perfetta di prestazioni e design. Una straordinaria serie di componenti hi-fi e
home theater che si distingue per elevata facilità di utilizzo, flessibilità e performance sonore.
A differenza di altri prodotti Primare offre all'utente un’approccio più umano, più semplice.
I pannelli di controllo non sono affollati da pulsanti e manopole pur fornendo tutte
le funzioni e le caratteristiche oggi necessarie e già adeguate per i formati
del futuro. Per questo scegliere Primare è fin troppo semplice.
Quali-TV
E’ già Alta
Definizione
I TV Metz, per esempio, o i
proiettori InFocus o Cineversum ci
permetteranno una qualità
mozzafiato grazie al nuovo segnale
ad alta definizione. Parlare di futuro,
anche se prossimo, non è però
corretto, visto che già sono
disponibili nel nostro Paese alcuni
canali HDTV via satellite. Tra questi,
quello emesso da Euro 1080 -HD1(www.hd-1.tv) è l’unico che offre
una programmazione strutturata,
che permette di godere a pieno
dell’alta definizione. Attualmente, il
palinsesto è diviso in 4 argomenti
principali che sono Musica, Moda,
Sports e Xplore (documentari), tutti
di altissimo livello, sia tecnico che
artistico.
Per fruire della programmazione,
sono necessari un decoder ad alta
definizione e una sim-card che
permetta la decriptazione.
Audiogamma, in linea con la politica
che la vede sempre in prima linea
laddove vengano introdotte
importanti novità nel mondo
Il Quali-TV QS-080IRCI
è il primo ricevitore
satellitare ad alta definizione
disponibile nel nostro Paese. Grazie ad
esso è possibile fruire del nutrito
palinsesto offerto da HD1, la prima
emittente europea ad alta definizione.
Una qualità video stupefacente per
stare già con un piede nel futuro!
La rivoluzione dell’alta definizione,
che sta coinvolgendo anche l’Italia,
è il fenomeno di massa prossimo
venturo che investirà tutto il settore
dell’intrattenimento domestico.
Finalmente potremo godere
d’immagini di gran livello, che sarà
possibile visualizzare attraverso
display compatibili sempre più
numerosi negli scaffali dei negozi.
26
dell’elettronica di consumo, è
divenuta esclusivista, per l’Italia, sia
del ricevitore satellitare Quali-TV in
alta definizione che degli
abbonamenti e delle conseguenti
sim-card con le quali è possibile
vedere HD1. I prodotti vengono
proposti separatamente per dare la
possibilità all’utente o di comprare il
solo decoder Quali-TV e di fruire dei
Quali-TV
la smart card che da accesso ai programmi diHD1 prende posto in uno slot del
Quali-TV, il quale è predisposto anche per altri moduli CAM PCMCIA
Definition,
a dir poco
“rivoluzionario”
rispetto al corrente
standard PAL.
canali HD in
chiaro (per adesso solo dei segnali a
ciclo continuo o dei filmati
dimostrativi), o di considerare anche
l’abbonamento a Euro1080. In
questo caso sarà possibile, quando
l’emittente inserirà altri canali
(previsti per l’anno in corso),
abbonarsi anche a questi ultimi e
allargare il ventaglio delle possibilità.
L’acquisto e la successiva
registrazione della sim-card
Euro1080 HD1, che avviene
attraverso gli uffici di Audiogamma
di Milano, fa quindi divenire l’utente
un abbonato Euro1080 a tutti gli
effetti.
Cosa è necessario
Per ricevere i canali HDTV (High
Definition TV), HD1 compreso, è
necessario captare un segnale
proveniente dal satellite Astra.
Nel caso si possegga un impianto di
ricezione (parabola + illuminatore)
orientato solo su Hot-Bird (SKY),
sarà necessario dotarsi di un
secondo illuminatore
opportunamente direzionato e in
grado di ricevere il satellite Astra.
La modifica, economicamente non
onerosa, metterà in grado il decoder
Quali-TV di ricevere Euro 1080, e
quindi HD1, e di poter così fruire sia
della ricca programmazione offerta
che dello splendido segnale High
PCMCIA per altre eventuali
decodifiche. Una serie di tasti sotto
il display, necessari per le
operazioni base, completano la
dotazione. Il pannello posteriore è
caratterizzato dalla
massiccia presenza di
numerose prese in grado
di collegarsi a ogni
dispositivo di
visualizzazione
attualmente presente in
commercio. Prima di
tutto, una uscita DVI
(Digital Visual Interface)
che permetterà un
interfacciamento diretto in
digitale con i display dotati
di questo ingresso, presa
su cui è disponibile un
segnale selezionabile tra
Un set-top-box a
elevata qualità
Il Quali-TV è un apparato di
assoluto livello, caratterizzato
di una connettività senza pari
che lo pone come il “più
dotato” attualmente in
commercio. L’estetica è
accattivante: il pannello
anteriore è costituito dal
classico display in posizione
centrale e da uno sportello
sulla destra che cela lo slot
per la sim-card di HD1 e due
slot common interface
1080i, 720p e 576p. È presente,
inoltre, una uscita RGBHV su
DSub15 (la presa video dei
computer) che permetterà un
idoneo interfacciamento verso tutti
quei dispositivi non dotati di DVI.
Completa l’opera, una uscita
component Y-Cr-Cb sulla quale
sono disponibili tutte le risoluzioni,
comprese quelle interlacciate (il
normale PAL), in modo da garantire
la compatibilità verso il basso con
TV o display di vecchia generazione.
Compatibilità assicurata anche dalla
classica presa SCART, nella quale è
disponibile anche l’RGBs oltre al
video-composito, che ritroviamo
anche sotto forma di PIN insieme
alle uscite stereofoniche L + R e alla
ottica TOS-LINK dove è possibile
prelevare anche il Dolby Digital, se
La qualità di visione offerta dalle trasmissioni ad alta definizione offerte da HD1 è stupefacente.
27
Quali-TV
risoluzione 1280X720 dal Quali-TV.
Sarà pertanto possibile collegare il
decoder SKY al Quali-TV ed
utilizzare quest’ultimo
semplicemente come interpolatore.
Questa è una prestazione molto
comoda, che permette di
mantenere la piena compatibilità
con le basse risoluzioni.
Il Quali-TV, infine, è un oggetto
facilmente aggiornabile attraverso la
presa RS232, che completa la
dotazione del pannello posteriore e
che permette la connessione a un
PC. Per un oggetto del genere
l’aggiornabilità è fondamentale e fa
parte di quelle caratteristiche
“indispensabili”.
L'interno del Quali-TV è molto razionale. Una sola scheda nella quale è alloggiata tutta
l'elettronica, che cela, tra le altre cose, un potente processore che sovrintende a tutte le
operazioni. La filatura è ridotta al minimo indispensabile e l'ingegnerizzazione è ottima.
presente nel programma.
Interessante caratteristica del QualiTV, è quella di interpolare (adattare)
il segnale PAL cablato sulla sua
presa SCART in ingresso e
proveniente da una qualsiasi
sorgente (player DVD, decoder sat,
etc.) alla risoluzione prescelta verso
il dispositivo di visualizzazione.
Se, per esempio, utilizziamo l’uscita
DVI del Quali-TV per collegare un
proiettore InFocus 7205, e
scegliamo, quindi, come risoluzione
in uscita al decoder la 720p (il 7205
è un 1280X720 e quindi deve
essere selezionato 720p), l’ingresso
sulla SCART, che sarà un PAL
interlacciato e quindi 720X576i o
576i, verrà automaticamente
interpolato (adattato) alla
Il parco connessioni è particolarmente ricco. Oltre alle solite dotazioni con Scart e Component, sono infatti presenti, come è d'obbligo
in una sorgente ad alta definizione, uscite DSub15 RBGHV e DVI (uscita digitale video).
Semplicemente ad alta
definizione
Attraverso poche e semplici
operazioni, è possibile far
funzionare il Quali-TV in modo
ottimale, ottenendo una qualità di
visione stupefacente, superiore a
ogni più rosea aspettativa.
Senza dubbio, l’alta definizione è la
nuova frontiera del video e
permette una nitidezza e una
definizione assolutamente
impressionanti.
Ciò che maggiormente lascia attoniti
è la tridimensionalità delle
immagini: i personaggi, gli animali,
tutto ciò che fa parte del contenuto
assume, all’interno del programma,
Caratteristiche tecniche
Formati supportati: MPEG-2 MP@ML e MP@MH
Risoluzioni supportate: 720x576i, 720x576p, 1280x720p,
1920x1080i
Audio: Dolby Digital, MPEG Layer I e II
Slot per interfacce: Irdeto, Common Interface
Dimensioni mm: 360x65x250 (LxAxP)
Peso: 3.1 Kg
Consumo: 30W/<5W (on/stand-by)
Prezzo: 599 Euro
Abbonamento a HD1: 200 Euro (compreso smart-card)
Caratteristiche di trasmissione di Euro1080 HD1
Astra 1H
19.2 gr. E
12.168 GHz pol vert
symbol-rate 27.5 Msymbols/sec FEC
28
una collocazione ben precisa e
“spaziale”, la quale permette una
ricostruzione assolutamente veritiera
ed emozionante. Il collegamento in
DVI e la grande versatilità del QualiTV, sono, poi, la ciliegina su una
torta già molto ben guarnita.
Pronti per l’HDTV
La possibilità di essere “i primi” a
cogliere l’occasione di avere tra le
proprie pareti domestiche l’alta
definizione è una occasione da non
perdere. La già nutrita e interessante
programmazione di HD1 da una
parte e la grande qualità ed estesa
versatilità del Quali-TV dall’altra,
permettono, a un costo davvero
contenuto, di avere l’alta definizione
quando quasi ancora non se ne
parla nel nostro paese. La possibilità
di inserire, nel decoder, delle
interfacce Common-Interface,
inoltre, estende enormemente il
campo d’azione del Quali-TV
rendendolo già pronto per eventuali
altri gestori che volessero
trasmettere in HD con la loro
criptazione. Godrete, quindi, di
immagini spettacolari, di incredibile
qualità, e tutto questo con la nutrita
struttura delle programmazioni di
HD1 che, nata per prima, è già è in
grado di offrire un palinsesto
strutturato e molto interessante con
programmi musicali,
documentaristici, di sport e di
moda, come non avete mai visto
prima. Qualcuno diceva: provare
per credere!
L'uscita DVI a bordo del Quali-TV
consente un perfetto interfacciamento
con i nuovi display digitali.
Intensità naturale
Suoni ed immagini di grande intensità. E la tecnologia Denon riesce sempre ad esprimerli con la sua raffinata gamma di
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Jeff Rowland
L’esoterico
possibile
Jeff Rowland è un personaggio
storico, che ha caratterizzato insieme
a pochi altri nomi illustri il
firmamento dell’Hi-End americana
fin dai primi anni ’80. L’accoppiata
che presentiamo, pur mantenendo
inalterato il sound-feeling tipico del
progettista americano, viene offerta
a un prezzo particolarmente
conveniente.
I filosofi aristotelici definivano
“esoterico” l’insegnamento riservato
ai propri discepoli (gr. esoteros
“interiore, intimo”) mentre al
contrario indicavano con
“essoterico” (gr. exotericòs “esterno,
di fuori”) l’insegnamento destinato
al pubblico, ai molti. Oggi l’aggettivo
esoterico è utilizzato per
caratterizzare correnti di pensiero o
di gusto particolari, raffinate e
inconsuete. In questo ambito si
possono inquadrare tutti quei mezzi
che riescono a riprodurre in modo
“non comune” la musica, come nel
30
caso delle elettroniche a firma Jeff
Rowland. Il loro essere “riservate a
pochi” deriva sostanzialmente da
due motivi. Uno, fondamentale,
legato a un approccio all’ascolto
diverso dal solito distratto fruire
quotidiano, e fatto invece di ritualità,
di “godere del momento” e di una
evocazione emozionale del
messaggio musicale, l’altro invece
connesso al notevole esborso
economico di solito necessario per
poter possedere oggetti così
esclusivi. Ma del resto la
realizzazione di pezzi quasi unici, in
grado di richiamare emozioni, e
quindi così strettamente legati
all’emotività e al gusto personale,
non va di certo d’accordo con
l’economia di scala. Progetti del
genere devono partire da menti
illuminate, che prima di tutto
amano la musica; tali oggetti
diventano per questi ideatori un
primario modo di espressione di se
stessi –a prescindere dal vil danaro-.
E’ ovvio, quindi, che oltre ai costi
meramente industriali delle
realizzazioni “esoteriche”, ci sono da
mettere in conto –prima di stabilire
il prezzo di listino- molte altre cose,
come le migliaia di ore di ascolto
necessarie, la selezione dei
componenti elettronici (tesa alla
sola ottimizzazione sonora e non
dei costi), e infine il numero di
pezzi prodotti, che non è certo
quello di un’industria elettronica
cinese! A pesare sulla bilancia,
infine, ci si mettono anche i
contenitori degli apparecchi, che se
di solito incidono per un buon 30%
sul costo finale. Nel caso di Jeff
Rowland diventano poi una voce di
costo ancora più pesante, visto che,
lo vedremo nel susseguirsi del
Jeff Rowland
redazionale, i cabinet degli
apparecchi JR sono interamente in
alluminio tornito dal pieno.
L’accoppiata che presentiamo, il
Concerto preamp e i finali
monofonici Model 201, sono la
coniugazione “possibile” di quanto
finora esposto, e offrono delle
caratteristiche sonore di assoluto
livello, a un prezzo (4.900? per il
pre e 5800? per la coppia di finali)
che nell’ottica esoterica può definirsi
“assolutamente concorrenziale”.
Un eccellente pre
Il Concerto preamp è realizzato in
un cabinet che è riduttivo definire
splendido. La rifinitura è la “solita”
degli apparecchi Jeff Rowland, con
un frontale satinato di disegno
particolare e dove troneggia il
display di colore blù, una manopola
per il volume e a sinistra la
selezione degli ingressi e il tasto di
mute. Il contenitore, come già
ribadito, è in alluminio lavorato dal
pieno, ciò significa che esso viene
ricavato per tornitura da un lingotto
e ha la struttura internamente a “H
non risonante”, una soluzione
ideata da Jeff Rowland e tesa da
una parte ad azzerare le risonanze e
dall’altra ad attutire le vibrazioni
captate dall’esterno. La circuitazione
prevede una sezione di
alimentazione comune ai due
canali, ma completamente separata
a tutti i livelli (circuiti di
stabilizzazione, filtro, ecc ecc) e una
configurazione totalmente dualmono per i restanti circuiti,
dall’ingresso fino all’uscita. Gli input
disponibili sono 3 sbilanciati e 2
bilanciati, per 2 uscite solo
bilanciate, da accoppiare
–ovviamente- a finali Jeff Rowland
(questi ultimi tutti dotati solo di
ingressi bilanciati). Il Concerto è
dotato di un pratico telecomando,
I model 201 sono dei finali monofonici da 250W su 8 ohm. Grazie alla particolare
circuitazione "fredda" riescono nel difficile compito di essere eccezionalmente efficenti,
e non necessitano pertanto di ingombranti alette di raffreddamento.
Sono corredati di ingressi bilanciati.
che permette il controllo del volume
e del bilanciamento, la selezione
degli ingressi e il mute; è possibile
poi installare una sezione Phono
opzionale, da inserire sul retro
dell’apparecchio. Molto bello il
display ad alta luminosità di colore
blù e a tre cifre, che indica il livello
del volume
Un finale molto potente
Il Model 201 è un finale anch’esso
basato su un contenitore in
alluminio tornito dal pieno con
struttura ad H non risonante. Le
dimensioni sono compatte per una
macchina che permette un facile
inserimento e un’eccellente
modularità, visto che per impieghi
Home Cinema si potranno
acquistare 5 unità per ottenere
un’amplificazione di livello assoluto.
Di grande potenza -250W su 8 ohm
e 500W su 4 ohm-, il model 201 è
basato sull’utilizzo di una
circuitazione “KE Power” in classe D,
caratterizzata da una bassa
temperatura di funzionamento e da
una conseguente alta efficienza dei
circuiti. Come tutti i finali Jeff
Rowland, il Model 201 è dotato solo
di ingressi bilanciati e di una coppia
di uscite per diffusori che utilizzano
un esclusivo sistema di serraggio, in
grado di assicurare il miglior
trasferimento di corrente ai diffusori.
Il Concerto preamp è un oggetto molto versatile e costruito secondo la "solita" filosofia Jeff Rowland. Telaio ad H non risonante, configurazione dual mono e ingressi sia bilanciati
che sbilanciati.
31
Jeff Rowland
Ascolto
L’accoppiata Jeff Rowland merita, a
tutto tondo, l’affiche di “esoterica”. Il
messaggio sonoro è riprodotto da
queste elettroniche con
un’incredibile precisione, ma allo
stesso tempo è anche ottimamente
amalgamato, il che consente di
La riproduzione delle voci è
emozionante e coinvolgente e con
diffusori di livello adeguato (la
prova d’ascolto è stata effettuata
con la coppia di B&W 803D in
prova su queste pagine) si
raggiunge un elevatissimo grado di
veridicità. Il registro grave è deciso e
apprezzare non “solo” il particolare
o lo strumento, ma questi ultimi
all’interno della base ritmica in
un'unica sensazione, che è poi
quella voluta dall’artista.
scandito, e arriva fino in fondo
verso le note più gravi con grande
energia e convinzione, riuscendo
perfettamente a controllare ogni
situazione.
Ciò che colpisce è la grande
naturalezza e spontaneità di questa
accoppiata, che si fa apprezzare
proprio per il fatto di non accorgersi
della sua presenza, non sembrando
in nessun caso, ciò che si ascolta,
un qualcosa di artefatto o di
“manipolato”.
Pur non raggiungendo le eccelse
vette dei fratelli maggiori, il
Concerto Preamp e i Model 201
risultano eccezionalmente
convincenti e dotati di grande
carattere.
Non appare, infatti, per nulla
marcata la differenza tra questi
ultimi e il Synergy II (come
preamplificatore) o il Model 112
(come sezione di potenza); il loro
“risultato sonoro”, è appena un
gradino sotto: ma è naturale che sia
così. Attenzione, comunque, a
osservare un periodo di rodaggio,
soprattutto per i finali Model 201, di
Caratteristiche tecniche
Concerto Preamp
Risposta in frequenza: 10Hz-280kHz, -3dB
Massimo livello d’ingresso: 15V RMS
Massimo livello d’uscita: 13,5V RMS
Rumore in uscita: 43 microvolts, non pesato, da 20Hz a 20 kHz
Distorsione di intermodulazione: <0,02%
Impedenza di ingresso: 40 kohm
Separazione tra i canali: >90dB da 20Hz a 20 kHz
Ingressi: 2 bilanciati XLR, 3 sbilanciati RCA
Uscite: 2 bilanciate XLR
Alimentazione/Consumo di corrente: 220V/7W
Dimensioni(LXAXP)mm: 440X8X31,1
Peso: 9,8 Kg
Prezzo: 4.900 Euro
Model 201 Finale
Potenza su 4/8 ohm: 500W/250W
Risposta in frequenza: 5Hz-70kHz, 3 dB
Corrente massima di picco erogabile: >35A
Range dinamico: 117 dBA
Distorsione THD: <0,05%
Fattore di smorzamento a 1 kHz: 1000
Impedenza di ingresso: 40 kohm
Alimentazione/consumo: 220V/9-650W
Dimensioni(LXAXP)mm: 215X66X295
Peso: 6 Kg
Prezzo: 5.800 Euro la coppia
almeno 200 ore, nelle quali questi
ultimi raggiungeranno man mano le
massime prestazioni sonore di cui
sono capaci.
Conclusioni
Ci troviamo di fronte al compimento
di un piccolo miracolo. Riuscire,
infatti, con una cifra tutto sommato
contenuta a venire in possesso di
elettroniche dal cuore “esoterico” è
stato un grande sforzo per Jeff
Rowland, e sarà un gran piacere per
le orecchie dei fortunati possessori
del Concerto preamp e dei Model
201. L’accoppiata può ritenersi a tutti
gli effetti definitiva, un punto di
arrivo sulla quale lavorare poi, con
passione, scegliendo cavi adeguati,
diffusori di grande livello ed
eccellenti sorgenti, così da
raggiungere un insieme
massimamente evocativo ed
emozionante.
Il Model 201 accetta solo segnali bilanciati in ingresso, ma è disponibile come
accessorio uno sbilanciatore per rendere il finale compatibile con tutti i
preamplificatori. Notare i morsetti di uscita per i diffusori, di qualità assoluta.
32
Project Debut 3
il giradischi
eccezionale
dell’azienda sono tutti caratterizzati
dalla grande passione che il
fondatore e progettista, l’austriaco
Heinz Lichtenegger, infonde in ogni
sua creatura. Heinz era un
distributore di prodotti Hi-Fi e un
grande appassionato di
apparecchiature analogiche, e
accarezzava da molto tempo l’idea
di produrre un giradischi con una
meccanica di grande precisione ad
un prezzo ragionevole. Nel 1990 il
suo progetto si concretizzò grazie
alla realizzazione del Pro-Ject 1, un
piatto molto semplice ed essenziale
ma estremamente curato dal punto
di vista meccanico e in grado di
prestazioni audio paragonabili a
prodotti di costo molto superiore.
Appena uscito, il Pro-Ject 1 fu subito
apprezzato dal pubblico e dalla
stampa, che lo mise a livello di
giradischi molto più cari; questo
successo permise a Heinz di
consolidare le sue linee di
produzione, affidate attualmente al
lavoro di 250 specialisti che, a vario
titolo, si occupano esclusivamente
dello sviluppo e della realizzazione
dei giradischi e dei bracci
di lettura.
Il giradischi è forse l’oggetto
tecnologico che più di tutti sta
tornando di moda.
Il suo incontestabile fascino da una
parte e le indiscutibili qualità sonore
del vinile dall’altra, ne stanno
sancendo la definitiva rinascita.
La ProJect è una delle
poche aziende al mondo a
produrre solo giradischi e bracci di
lettura; i prodotti a catalogo
34
Pro-Ject
Anche in Inghilterra, patria dei piatti
di qualità, presero piede i prodotti
Pro-Ject, e questo spinse Heinz a
migliorarsi: venne così introdotto il
Pro-Ject 2 e l’ambizioso Pro-Ject 6,
che ottenne anche alcuni ambiti
riconoscimenti. Dopo di loro, molti
sono stati i modelli che si sono
avvicendati: dal Pro-Ject 6.9 al ProJect 2.9, fino ad approdare alla
produzione attuale che vede il
succedersi di una grande
varietà di modelli (13
in tutto). Dal
Debut, entrylevel
giunto
alla
sua terza
edizione, disponibile
anche con preamplificatore
Phono incorporato (Debut phono
SB) e prodotto in sei diverse
colorazioni (probabilmente il
giradischi più venduto al mondo),
fino all’eccellente 6.9 su controtelaio
flottante, o al top di gamma RPM9
su base rigida. Tre i bracci a
catalogo: il Pro-Ject9, il 9c e il 12c e
due testine, costruite su specifiche
Pro-Ject dall’americana Grado. Tra
gli accessori Pro-Ject a listino, degli
ottimi pre-pre Phono anche a
valvole e alcuni alimentatori esterni.
Oggi la Pro-Ject del poliedrico Heinz
Lichtenegger è la più grande
azienda di giradischi audiophile al
mondo, con distribuzione in 55
Paesi, e prodotti sempre
caratterizzati da un eccellente
feeling sonoro.
Il Debut, un
grande successo.
Il Debut, lo abbiamo appena
accennato, è un giradischi
vendutissimo, che viene prediletto
da un’utenza giovane e amante del
vinile, grazie a un prezzo al
pubblico particolarmente aggressivo
(290 ?) e a caratteristiche sonore di
grande livello, paragonabili a una
realizzazione di costo almeno
doppio, se non triplo.
Disponibile in nero,
rosso,
alluminio, con
altezza e azimuth regolabili
da cui è ricavato direttamente il
guscio porta-testina per evitare
problemi di accoppiamento e ogni
particolare meccanico è curato nei
minimi dettagli. Il complesso di
rotazione del piatto, per esempio, è
realizzato attraverso un cuscinetto a
sfere in ottone lucidato solidale con
un asse in acciaio inossidabile, in
modo da garantire la
rotazione del piatto
giradischi senza
incertezze e
vibrazioni. Ogni
dettaglio fondamentale
per il suono è quindi tenuto
in massima considerazione,
così da raggiungere un insieme
che possa risultare il più possibile
piacevole all’ascolto.
Il vinile è
morto?
Viva il vinile!
Chi pensa sia
anacronistico pensare
“ancora” ai vecchi dischi in
vinile, compie un grosso
errore di valutazione. Oltre
all’indubbio piacere tattile, estetico
e collezionistico, il vinile ha ancora
molto da dire rispetto alla qualità
sonora che è in grado di esprimere.
Molti sono i seguaci di questo
pensiero e sempre più numerosi
sono gli appassionati che riscoprono
il piacere del disco, che coinvolge
un po’ tutti i sensi. Le vecchie
collezioni di dischi possono essere
rivisitate e riscoperte grazie al Debut
III, con una somma più che
accettabile e risultati che lasceranno
a bocca aperta. Un suono corposo,
veloce e ricco di armoniche,
morbido ma allo stesso tempo
energetico e divertente: vi verrà
voglia di ascoltare ancora e poi
ancora e magari, come spesso
capita a molti appassionati che ci
“ricascano”, vi ritroverete a cercare
vecchi e nuovi vinili e a riscoprire lo
splendido sapore di un ascolto dalle
eccellenti doti timbriche.
Caratteristiche tecniche
giallo,
blu, silver e nero
laccato viene fornito completo di
braccio e testina (una Ortofon
OM5e) ed è caratterizzato da una
trazione –ovviamente- a cinghia,
con velocità 33/45 giri e motore
asincrono a corrente alternata, dove
viene montata una puleggia
metallica di grande precisione. Il
blocco motore è isolato
meccanicamente dallo chassis
attraverso una sospensione in
gomma assicurata al telaio su 4
punti e l’alimentatore è alloggiato in
un box esterno in modo da rendere
nulle le interferenze con il
giradischi. Il braccio in dotazione è
del tipo dritto da 9 pollici in
Debut
Motore in corrente alternata con alimentatore separato
Velocità di rotazione: 33/45 giri
Testina/schell: Ortofon OM5E/ integrato nel braccio
Braccio: tipo dritto, in alluminio
Peso testine: da 3,5gr a 5,5gr
o con accessorio non fornito da 6gr a 9gr
Alzabraccio: al silicone, aggiustabile in altezza
Regolazioni del braccio: azimuth, altezza
Connessioni: cavo con PIN placcati in oro e attacco di terra
Alimentazione: 220V, alimentatore separato.
Colori disponibili: nero, rosso, giallo, blu, silver e nero laccato
Dimensioni: 415x118x320mm coperchio chiuso
Peso: 5,5 kg
Prezzo: 290 Euro
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Classe Audio
CAP-2100
sonorità Classé grazie a una linea di
finali di potenza assolutamente
spettacolari e a preamplificatori
eccezionalmente versatili.
Parallelamente, la Classé ha pensato
bene di offrire agli appassionati
anche una soluzione più semplice
dal punto di vista della versatilità e
così ha sviluppato il CAP-2100, un
integrato davvero fuori dal comune
perché altro non è che il
raggruppamento in un unico telaio
del finale di potenza CAP-2100 e del
preamplificatore CP-500. Notevoli,
soprattutto per un integrato, le
prestazioni elettriche, con una
potenza di 2x100W e una grande
capacità in corrente (i watt
raddoppiano al dimezzarsi
dell’impedenza di carico) che ne
fanno un “classico” di impianti hi-fi
ben bilanciati e molto curati dal
punto di vista timbrico nonché la
soluzione ideale – e abbordabile –
per chi ricerca un’unità di
riferimento.
La reputazione di Classé si è
costruita prima attorno ai finali di
potenza, autentici capolavori che
ancora oggi incantano gli
appassionati con il loro suono, e poi
attorno ai preamplificatori, parimenti
performanti e raffinati.
Naturalmente, il nuovo corso della
casa canadese non poteva rinnegare
le sue origini e così possiamo
nuovamente godere delle splendide
Un integrato che di “integrato” ha
solo il contenitore, grazie alla sua
costruzione a stadi completamente
separati. Il grande suono che lo
contraddistingue, insieme a un design
elegante e raffinato, lo candidano ad
essere la scelta definitiva
dell’appassionato esigente.
38
Bello&possibile
Importante nelle dimensioni ma
non ingombrante (445x419x121mm,
23Kg), il CAP-2100 mantiene il
family feeling di casa e così esibisce
il bellissimo châssis in acciaio e
alluminio che poggia sugli esclusivi
piedini in Navcom LimbSaver per
eliminare le vibrazioni; ovviamente,
una generosa superficie dissipante è
distribuita sui lati per un efficace
smaltimento del calore. La mise
estetica, smussata e di grande
impatto, si completa con uno
splendido e comodo display touchscreen dal quale è possibile
effettuare ogni operazione.
Uno dei segreti delle prestazioni del
CAP-2100 si nasconde nella sezione
Classe Audio
Caratteristiche tecniche
di alimentazione, che è realizzata
quasi interamente con
componentistica custom made e ha
tre sezioni separate per finale, pre e
controlli. Cuore della sezione è
ovviamente il trasformatore, e nel
caso specifico si tratta di un grosso
toroidale del tipo ad alta
corrente/basso rumore e con gli
avvolgimenti separati per i due
canali in modo da massimizzare la
separazione. Il banco di
condensatori di filtro è invece
strutturato su una batteria di piccole
capacità, scelte in luogo delle
canoniche 4/6 unità ad alta capacità
per rendere l’erogazione della
corrente di riserva praticamente
istantanea e virtualmente illimitata, il
che è l’ideale negli impieghi audio.
Una soluzione a ogni
problema
Particolare attenzione è stata poi
prestata ai delicati stadi di ingresso
e uscita, e così anziché utilizzare un
solo tipo di semiconduttori per tutto
il circuito gli ingegneri Classè hanno
scelto i J-FET sull’ingresso e i MOSFET nel pilota. Entrambi sono
pilotati in tensione, ma i primi, con
la loro alta impedenza di ingresso e
la bassa corrente di offset,
permettono di evitare l’impiego dei
condensatori di
Risposta in frequenza: 20Hz-20kHz +/- 0,1 dB
Distorsione THD: 0,005%
Sensibilità: 1 VRMS
Rapporto S/N: >90dB
Separazione tra i canali: >95dB
Potenza: 200W/100W - 4ohm/8ohm
Ingressi: 3 linea (1 opz phono) su PIN,
1 tape su PIN, 1 bilanciato XLR
Uscite: 1 pre-out su PIN, 1 tape out, 2+2 speakers
Consumo di corrente: 260W
Dimensioni: 445x419x121mm
Peso: 23 Kg
Prezzo: 5.950 Euro
accoppiamento e quindi di
ottimizzare le capacità di interfaccia
dell’amplificatore, a prescindere
anche dal tipo e dalla lunghezza del
cavo di segnale. I MOS-FET, invece,
si rivelano perfetti nel pilotare con
efficienza lo stadio di potenza,
regolando la giusta quantità di
tensione e gestendo al meglio le
richieste di corrente dei dispositivi di
potenza. Questi sono dei bipolari,
da sempre uno dei cavalli di
battaglia di casa Classè in quanto
vantano caratteristiche imbattibili di
stabilità e rendimento sulle basse
frequenze. Lo stadio di potenza è
polarizzato in Classe A per il 30%
sotto carico, il che rappresenta il
migliore compromesso tra
abbattimento dei nocivi fenomeni di
switching della Classe AB e l’elevata
dissipazione della Classe A.
Il preamplificatore è di pari livello e
tutto il circuito è stato posizionato
nella parte posteriore del telaio in
modo da stare il più vicino possibile
ai connettori d’ingresso. Alloggia su
un bellissimo PCB a quattro strati
che dispone di slot per il modulo
phono opzionale. Questo è
regolabile (42-72 dB) per
interfacciarsi al meglio sia con le
testine MM sia MC ed è realizzato
interamente a discreti con
componenti audio-grade di
altissimo livello.
Molto ampio, a questo proposito, il
parco ingressi: 3 linea su PIN RCA,
un tape IN/OUT e un ingresso
bilanciato XLR per sorgenti (come i
player Classè) che dispongono di
questa uscita. Completa il quadro
un’uscita pre-out per il
collegamento a eventuali
amplificatori finali esterni.
I necessari morsetti per il
collegamento ai diffusori sono
sdoppiati, e possono accettare cavi
terminati in qualsiasi modo, da
quelli spellati fino alle classiche
forcelle.
Ascolto.
Il CAP-2100 sembra tutt’altro che un
integrato. Il suono è coinvolgente e
profondo, non pecca nella
separazione tra i canali, e ha una
connotazione raffinata ed elegante.
Un oggetto di grande spessore
musicale, che si fa apprezzare anche
per analiticità e microdettaglio. Una
delle notazioni più interessanti
39
che si possono fare al CAP-2100 è
che non sembra di sentir suonare
un integrato –seppur di livello
assoluto- bensì un insieme prefinale. In congiunzione a una
sorgente di grande livello (e il
catalogo Classè in questo certo non
manca) si riusciranno a raggiungere
livelli di assoluto riferimento, che
solo in poche occasioni faranno
desiderare combinazioni con
maggiori pretese.
Conclusioni
Un apparecchio, quindi,
assolutamente consigliabile laddove
si desideri una soluzione
tecnologicamente molto avanzata,
compatta, e in grado di restituire un
suono grandioso, che farà felici gli
appassionati di qualsiasi genere
musicale. Con i diffusori giusti, i cavi
adeguati e un’ottima sorgente, si
potrà godere appieno di qualsiasi
contenuto musicale, semplicemente
rilassandosi!
Vintage:
B&W DM6
Svolta epocale
Infatti, oltre ad adottare
l’allineamento temporale tra gli
altoparlanti (cosa che già altri
costruttori all’epoca avevano
cominciato a fare) furono le
prime a introdurre il Kevlar
come materiale per la
costruzione dei coni, in
particolare del midrange. In
quegli anni, però, per questi
ultimi, fiorivano le cupole di
grande diametro, e la novità
non fu accolta con grande
clamore, ma anzi in qualche
occasione con toni critici. Con
il “senno del poi”, invece, i
midrange a cono, e quelli in
kevlar in particolare, hanno
avuto i clamori della ribalta che
meritavano, premiando quella
che si è rivelata una geniale
intuizione di B&W. Prova
tangibile ne è l’eccezionale
Le DM6 sono stati i primi diffusori della
B&W ad adottare il midrange in Kevlar e
l’allineamento temporale tra gli
altoparlanti. Il loro suono ha fatto storia
e c’è ancora chi lo ricorda con nostalgia.
Vendute tra il 1975 e il 1979, sono state
delle casse che hanno rappresentato una
svolta epocale per l’azienda inglese.
Diffusori B&W DM6
Anno di commercializzazione: 1975-1979
Prezzo al pubblico: 480.000-635.000 Lire (coppia)
Valore attuale: 350-600 Euro (coppia)
Reperibilità: discreta
Tipo: 3 vie sospensione pneumatica
Altoparlanti: 1 Wf 22,4cm, 1 Md 13,1cm, 1 Tw 1,9cm
Frequenza di cross-over: 500Hz-5.000Hz
Risposta in frequenza: 50Hz-20.000Hz +/- 3dB
Potenza raccomandata: 25W-350WRMS
Impedenza nominale: 8 ohm
Dimensioni e Peso: 410x930x380mm (LxAxP) - 36,1Kg.
40
midrange FST montato sulla
corrente produzione del costruttore
inglese. Le DM6 furono prodotte in
due serie che si differenziavano
principalmente per la presenza,
nella prima, di un autotrasformatore
in serie al woofer che ne regolava
l’emissione. In essa erano infatti
presenti 3 controlli di livello, uno
per ogni altoparlante, mentre nella
seconda serie fu eliminato
l’autotrasformatore (che rendeva il
diffusore più ostico da pilotare) ma
rimasero i controlli sui restanti
altoparlanti (midrange e tweeter);
anche la finitura tra le due serie era
leggermente diversa, ed entrambe
erano dei diffusori in cassa chiusa
con un piedistallo compreso nella
struttura. Oltre a conservare un
certo valore sul mercato, le DM6
sono delle casse che ancora hanno
da dire marcatamente la loro, grazie
a un suono davvero coinvolgente, e
tremendamente “attuale”!
Stato dell’arte, senza tempo.
Model 302
Finale di Potenza Stereo
Model 201
Finali di Potenza Mono
www.audiogamma.it
I migliori
rivenditori:
Home Cinema
Design
uno dei più grossi esperti di video
(ma scopriremo anche di audio) del
nostro paese.
Gammadelta: com’è nata la
passione per il video?
Andreoli: Diciamo che il video e la
videoproiezione sono stati dei miei
interessi da sempre. Sono nato con
i tritubo, e quindi ovviamente con
Barco. Ho cominciato a vendere
questo tipo di proiettori oramai
molti anni fa, e mi sono
continuamente confrontato con una
qualità di assoluto livello.
Ho sempre avuto un occhio
attento alla qualità video, e una
delle mie peculiarità è proprio
quella di ricercare sempre le migliori
soluzioni in questo ambito, in modo
da offrire al cliente il massimo in quel
momento.
Ci
troviamo a Bologna con il poliedrico
Alberto Andreoli titolare di Home
Cinema Design, un negozio nel
cuore della antica città emiliana e
sito in Corte Isolani, un palazzo che
fu la casa di una importante famiglia
medievale, e che è facile scorgere
dalla Strada Maggiore per le
possenti travi in quercia che
sostengono il terzo piano del
palazzo stesso. Proprio nella corte
della casa signorile, che unisce la
Strada Maggiore con la splendida
Piazza S.Stefano, si trova Home
Cinema Design, in un locale
esclusivo disegnato con grande
gusto dall’architetto Camerini. In
questa cornice ci accoglie Alberto
Andreoli, da molti considerato come
Alberto Andreoli
Home Cinema Design - Bologna
42
Mi ha sempre
appassionato e mi
appassiona tutt’ora moltissimo
tarare soprattutto le macchine più
difficili, come il Cine9, che è un
prodotto d’eccellenza.
Gammadelta: Quali sono i limiti
attuali della proiezione?
Andreoli: Credo che oramai i
proiettori, a vario titolo, si vedano
tutti almeno in modo decente, e mi
riferisco anche agli LCD di basso
costo con matrice 1280x720;
soprattutto rispetto ad un passato
non tanto passato, il paragone è
impossibile sia per gli LCD che per i
DLP. I problemi reali sono due,
secondo me. Il primo riguarda i
contenuti che non sono di grande
qualità e l’altro sono gli schermi.
La risoluzione PAL non è sufficiente
a garantire una onesta qualità di
visione, e ce ne accorgiamo adesso
I migliori rivenditori
che cominciano ad esserci molti
contenuti in alta definizione. Mentre
con un proiettore CRT anche se la
differenza è abissale, comunque
con il PAL il risultato è ancora
accettabile, con i proiettori digitali la
differenza tra un contenuto in SD
(Standard Definition n.d.r.) e uno in
HD (High Definition n.d.r.) è
notevole
Gammadelta: Tu sei stato uno dei
pionieri delle sorgenti di alta qualità
prima e ad alta definizione poi.
Andreoli: I miei primi esperimenti
hanno riguardato l’HTPC (Home
Theater Personal Computer n.d.r.), e
in quell’ambito sviluppai una
macchina, il Rosebud, che è stato il
primo player DVD basato
sull’utilizzo di un computer, ma
ottimizzato sotto tutti i punti di vista
per la massima qualità e
silenziosità. Facevo
sostituire
addirittura il
connettore di
uscita delle
schede video (il DSub 15 n.d.r.) con
dei BNC, e ho lanciato anche la
scheda M-AUDIO che a tutt’oggi è
una tra le migliori per l’audio. Anche
per gli alimentatori feci molti studi,
sostituendo prima le ventole a
corredo con altre a basso rumore, e
poi facendomi realizzare
alimentatori senza ventole, che sono
quelli che attualmente utilizzo. Sono
poi stato importatore unico per
l’Italia della Holo 3d, una scheda
che conteneva un chip Faroudja che
si occupava del deinterlaccio delle
sorgenti esterne, e che aveva un
suo telecomando e anche un
ingresso SDI (Serial Digital Interface
n.d.r.). Ho poi fatto modificare
alcuni lettori (è un servizio che
ancora faccio)
DVD in modo da avere l’uscita SDI
per potersi interfacciare al meglio
con la Holo 3D che, appunto,
possedeva quell’ingresso. Quello è
stato un passo avanti importante
per il mio Rosebud, visto che non
era più necessario un PC dotato di
lettore DVD, ma il PC stesso poteva
essere semplicemente un
processore video da occultare. In
questo modo si migliorava molto
anche la fruibilità, visto che l’utente
doveva solo accendere
il Rosebud, e
utilizzare poi il
player DVD
modificato
SDI per vedere
i film. In questo
43
momento sono ovviamente
orientato verso l’alta definizione, il
Rosebud 2 non è altro che un PC
con le mie ottimizzazioni, e dotato di
un hard disk molto capace può
contenere film in HD. Adesso con
Euro1080, e quindi HD1 si aprono
dei nuovi spiragli importanti, e
speriamo che presto siano sempre
di più i canali satellitari in alta
definizione.
Gammadelta: Quindi massima
attenzione alla qualità.
Andreoli: Ho sempre avuto un
occhio attento alla qualità video e
una delle mie peculiarità è proprio
quella di ricercare sempre le migliori
soluzioni, in modo da offrire al
cliente il massimo in quel momento.
I migliori rivenditori
Gammadelta: Prima hai parlato di
schermi di proiezione e della loro
importanza nella catena della
qualità.
Andreoli: Un altro elemento
fondamentale è proprio lo schermo,
che è, secondo me, l’altra frontiera
da varcare (oltre la sorgente n.d.r.)
per raggiungere ottime qualità di
visione in assoluto, anche con luce
ambientale diffusa. Per esempio sto
sperimentando uno schermo ad alto
guadagno ( in attesa di quelli che
riflettono solo le componenti RGB e
non la luce ambiente ) e sono
sempre alla ricerca di soluzioni le
migliori possibili, ma non è sempre
ne facile ne economico, anche se in
questo momento grazie al cambio
favorevole euro-dollaro dovrebbe
esserlo di più.
Gammadelta: Quando pensi che
un proiettore DLP possa superare il
CRT?
Andreoli: Attualmente i proiettori
DLP top possono essere considerati
più o meno alla stregua di un CRT
con tubi da 7”, ma siamo ancora
molto lontani dalla qualità che
riesce ad offrire un proiettore CRT
con tubi da 8” e 9”. Il Cine8, ma
ancor di più il Cine9 sono macchine
dalle incredibili capacità, e me ne
accorgo anche quando faccio le
tarature con lo spettroradiometro.
Sono perfetti, non c’è bisogno di
correggere nulla.
Gammadelta: a proposito di
spettroradiometro, quali servizi offri
al cliente dal punto di vista della
taratura?
Andreoli: Ovviamente taro tutti i
proiettori con lo spettroradiometro
(strumento per misurare
l’intensità di ogni colore
n.d.r.), in modo da
correggere qualsiasi
problema. E’ ovvio che
non si possono fare
miracoli solo perché si
tara con lo
spettroradiometro, certe
macchine vanno molto
bene e con altre non si riesce a
raggiungere l’optimum neanche con
lo strumento migliore del mondo,
perché proprio esse intrinsecamente
hanno certe propensioni
“incorregibili”. Per esempio il Cine7,
il Cine8 e il Cine9 li taro con lo
spettroradiometro giusto per
scrupolo, di solito sono perfette. Al
cliente offro tarature sia audio che
video della massima qualità, in
modo da far rendere il più possibile
la spesa che hanno affrontato.
Gammadelta: Quanto è
importante e quanto influisce
l’audio in un impianto Home
Cinema?
Andreoli: Dipende molto da
quello che deve fare il cliente con
l’impianto. Se deve solo vederci i
film, allora sono io il primo a
consigliarli un buon trittico LCR ma
per i restanti diffusori surround
suggerisco soluzioni che privilegiano
la “ scomparsa “ in ambiente.
Spesso, inoltre, soprattutto in
impianti grandi installo più di un
laterale, in modo da riuscire a dare
la giusta forza anche ai canali effetti.
Per i posteriori non consiglio mai di
spendere molto, visto che nell’uso
Home Cinema sono solo di
supporto, se poi, invece, parliamo di
musica multicanale, allora il tutto
cambia aspetto. Di solito per
l’amplificazione mi piace suggerire
un prodotto di alta qualità audio
solo se il cliente ci sente anche la
musica, e mi piace utilizzare anche
soluzioni originali come il biamping passivo del centrale,
laddove sia richiesta la
massima qualità.
Gammadelta: dicono tu
sia un grande
appassionato dell’alta
efficienza.
Andreoli: Si, è vero,
per il mio impianto
prediligo i driver di
grosso diametro caricati
a tromba, e le
amplificazioni
valvolari SET con
triodi a
44
riscaldamento diretto. Come
sorgente utilizzo solo fonti
analogiche, ovviamente giradischi e
registratori a bobine. Sono molto
appassionato soprattutto delle
bobine, ma anche
dell’autocostruzione in generale
soprattutto di sorgenti e
amplificazioni. Ho realizzato un
giradischi molto particolare che
adesso suona stabilmente a casa
mia, e quando ho tempo –molto
raramente- mi piace ascoltare le mie
realizzazioni.
Gammadelta: lasciamo Alberto
Andreoli nella sua splendida showroom piena zeppa di proiettori
(sono simultaneamente in funzione
un Cine9 e un InFocus SP777), e
nella quale si respira aria di
passione e di grande ingegno,
connotati che ben si adattano al
geniale titolare bolognese.
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sentirvi a
casa vostra.
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Il software
di riferimento
Tra la fine degli anni Settanta e i primi
anni Ottanta gli Steely Dan
produssero alcuni album considerati
ancora oggi tra i più alti esempi di
pop jazz di tutti i tempi.
Titoli come “Aja” (del 1977) e
“Gaucho” (del 1980) restano
l’emblema della più accurata ricerca
formale, degli arrangiamenti hi-tech e
della più ossessiva perfezione
strumentale.
Per fortuna a tanta tecnica ha
sempre corrisposto anche una
grande qualità musicale, ed è per
questo che tali album sono entrati
nella storia della musica ponendo il
gruppo capitanato da Walter Becker
e Donald Fagen nell’olimpo dei
producers.
Sotto il piano puramente audiofilo
segnalo che di “Aja” è stata
pubblicata in passato una versione
46
CD Original Master Recordings
(credo fuori catalogo al momento)
mentre di “Gaucho”, oltre alla
verione rimasterizzata in CD
tradizionale, è stata pubblicata nel
2002 una versione con audio DTS
surround 5.1 (solo import) e nel
2004 una versione ibrida CD e
SACD disponibile sul mercato
italiano. Ed è proprio sulla versione
SACD che abbiamo concentrato le
nostre attenzioni, mentre la versione
con audio DTS ci è servita solo in
termini di paragone. Prima di tutto
c’è da dire che “Gaucho” suonava
molto bene sia in vinile (in
particolare quelli della MCA
americana) che nelle edizioni CD,
merito sicuramente di un’attenta
cura in fase di registrazione (il
produttore Gary Katz era un vero
maniaco della perfezione). Però è in
questa nuova versione SACD che
possiamo
riascoltare il
capolavoro
degli Steely
Dan in tutto il
suo
splendore
artistico e
sonoro. Per
chi come me
conosce il
disco
praticamente a memoria in ogni suo
passaggio, l’ascolto in SACD
surround è a dir poco esaltante. Il
senso di pienezza del suono,
l’ambienza e la distribuzione
spaziale degli strumenti è davvero
sorprendente: si riscoprono
arrangiamenti e strumenti prima
nascosti dai difetti dei supporti o
poco valorizzati in fase di mastering.
Con il SACD il suono è diventato
Il software di riferimento
esplosivo in fatto di dinamica (base
ritmica a prova di vicinato!) e
decisamente più naturale e definito,
in particolare sulle voci e sui fiati.
Ogni singolo strumento appare
molto ben posizionato sulla scena
sonora e la disposizione stessa (non
bisogna dimenticare che il mix 5.1
prevede ben 5 diffusori più il sub)
appare molto godibile, senza quegli
effetti “ping pong” di alcuni dischi
surround. Il segnale sui 2 canali
posteriori contiene molti passaggi e
questo impone una scelta quasi
obbligata: non devono infatti essere
sottovalutate le elettroniche e i
infinite. Mi scuso per la divagazione
(in fondo questa è una rivista per
audiofili) e torno all’ascolto di
“Gaucho”: la voce di Fagen appare
in prevalenza sul canale centrale e
sinceramente non l’avevo mai
sentita così pulita e naturale.
Anche le voci dei cori femminili
sono straordinarie per limpidezza e
posizionamento sulla scena. E’
evidente il grande lavoro di
remastering e l’accuratezza nella
realizzazione del mix surround.
All’ascolto della versione SACD
stereo si riscopre la vecchia
disposizione spaziale dei suoni ma
la qualità del suono rimane
inalterata rispetto al surround,
anche se è difficile tornare
“indietro” dopo aver goduto della
spazialità del mix 5.1.
La cosa che più sorprende è
paragonare le precedenti versioni in
CD con il SACD: la parola giusta è
incomparabile! Dinamica e pulizia
del SACD sono stupefacenti rispetto
al vecchio CD (che sembra chiuso,
“inscatolato”), anche se ascoltando
la traccia CD del disco ibrido SACD
si scopre una qualità di gran lunga
superiore a quella delle vecchie
edizioni. E’ evidente che il
remastering per il SACD giova
enormemente anche al suono del
CD tradizionale. Un ultimo
paragone lo faccio con il CD con
audio DTS 5.1 (che può essere
riprodotto solo in presenza di
decoder con DTS da un CD player
collegato in digitale o lettore DVD).
In questo caso il mix surround
appare identico alla versione SACD
ma in fatto di definizione, pulizia e
dinamica il suono di questo
supporto DTS è di gran lunga
inferiore. Si tratta di un remaster 20
bit DTS che appare ormai obsoleto
rispetto ai più recenti DVD Audio ad
alta risoluzione (fantastici quelli EMI
con mix DTS 96/24).
E’ probabile che questa serie verrà
rimpiazzata dai nuovi DVD Audio
magari in formato Dual Disc.
Per il momento un consiglio:
non perdete “Gaucho” in SACD!
diffusori ad essi adibiti. Ricordo che
il SACD per sua natura
necessiterebbe di 5 diffusori identici
più il sub, anche se – immagino –
per un front end di alto livello le
cifre in ballo sono spesso molto
elevate. Questo aspetto, seppur
doloroso in fatto di investimenti,
non può essere trascurato e lo
stesso discorso vale per il centrale e
le caratteristiche dell’amplificazione:
in sintesi l’audio multicanale
derivato dal SACD (o dal DVD
audio) richiede molta attenzione e
investimenti ma le soddisfazioni
all’ascolto, vi assicuro, sono davvero
Steely Dan Gaucho
Versione Super Audio CD
Etichetta: MCA
Distribuzione: Universal Music
Formato: ibrido
- SACD Surround 5.1
– SACD stereo
– traccia CD
Qualità musicale: 9
Qualità audio: 9
Versione CD audio DTS
Etichetta: MCA
Distribuzione: import USA
Formato: DTS Surround 5.1
Qualità musicale: 9
Qualità audio: 7
Marco Fullone
47
Super Audio CD, sviluppato da
Philips e Sony, si basa sulla
tecnologia ad alta risoluzione
DSD (Direct Sound Digital). Può
contenere in formato SACD la
traccia stereo e quella surround
5.1 ed ha il vantaggio nei dischi
“ibridi” di contenere anche la
traccia CD tradizionale
garantendo la compatibilità con
tutti i lettori.
DVD Audio, grazie alla grande
capacità del supporto, può
contenere diverse tipologie di
traccie. DVD Audio ad alta
risoluzione 192kHz/24-bit stereo
e 96kHz/24-bit 5.1. Per la
riproduzione è necessario un
DVD player multistandard DVD
Audio. Rispetto al SACD non
può essere riprodotto da CD
player tradizionali ma contiene
sempre una traccia in Dolby
Digital (qualcuno anche DTS)
riproducibile in tutti i DVD
Video player. Altro vantaggio
rispetto al SACD è la possibilità
di contenere molti extra
(Biografie, foto, videoclip, ecc.).
Interessanti anche alcuni DVD
Audio che propongono la
traccia DVD Audio e una traccia
DTS 96kHz/24-bit.
Dual Disc è il “tutto in uno”!
Si tratta di un supporto inciso
su entrambi il lati. Nel primo in
genere è contenuta la traccia
CD tradizionale mentre nell’altro
lato un DVD Audio e Video con
tracce sonore identiche a
quanto specificato per il DVD
Audio ma con una gran
quantità di extra come testi
delle canzoni, web links, foto,
ecc.
Rassegna
Stampa
Trade Business
Dicembre 2004
Denon DHT-500SD
Progettato per uniformarsi al design
futuristico dei televisori e degli
schermi di ultimissima generazione,
il nuovo sistema Denon DHT-500SD
è facile da utilizzare ed è stato
pensato per chi vuole avvicinarsi
all’home cinema. Il circuito
Progressive Scan corregge le
sequenze visive ad alta velocità
evitando l’effetto trascinamento o
sfarfallio dell’immagine.
GammaDelta
Periodico d’informazione tecnica
a cura di Audiogamma e Audiodelta
Anno II - Numero 4 - Marzo 2005
Autorizzazione Tribunale Milano
Numero 433 del 14-06-2004
Direzione editoriale Guido Baccarelli
Direttore Responsabile: Giancarlo Valletta
Art director Andrea Penati
Grafica ed impaginazione XMedium
Collaboratori Marco Fullone, Dario Vitalini,
Roberto Missoli.
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citato valgono le vigenti leggi sulla
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subire modifiche o aggiornamenti
senza preavviso.
Class
Dicembre 2004
Avr-3805 di Denon
Prestazioni avanzate con il
sintoamplificatore AVR3805 di
Denon che, con un solo microfono,
calibra l’audio dell’impianto Home
Theater secondo le misure della
stanza.
Marco Fullone
Da questo numero, collabora con
GammaDelta Marco Fullone, uno
tra i più noti DJ e giornalisti musicali
del momento. Le sue collaborazioni
a vario titolo, spaziano da Radio
Centro Suono, di Roma, a Rai
Stereo 1, fino a Radio Italia Network,
Radio 101 Network e adesso Radio
Montecarlo, dove ricopre il ruolo di
responsabile artistico di Radio
Monte Carlo Nights e producer
dello spazio Cool Dance. Molte le
sue prestigiose collaborazioni tra le
più note riviste di critica musicale,
tra cui Rockstar, Audio Review,
Tribe. Marco Fullone è anche DJ
resident del G Lounge di Milano e
suona Nu House, House Jazz,
Future Lounge e Nu bossa in molti
locali in giro per l’Italia. Molteplici
anche le sue esibizioni accanto a
Top DJ internazionali e numerose le
realizzazioni di compilation e di
originali progetti musicali, come lo
“Smash Disco” un nuovo ed
eclettico modo di interpretare la
house-music. In veste di Music
Designer, infine, ha realizzato le
colonne sonore per grossi stilisti e
marchi prestigiosi, come Levi’s,
BMW, Lavazza, Philip Morris e
Sotheby’s.
MAG
Dicembre 2004
Trilocale, ma multisala
Assecondano un design rigoroso ed
essenziale, con linee sobrie
ultrasottili: gli elementi della nuova
gamma Flat Panel Monitor di
diffusori acustici Bowers & Wilkins
sono disponibili in modelli di
diverse dimensioni e rappresentano
l’ideale complemento di arredo
sonoro dei televisori di ultima
generazione. Leader mondiale nella
videoproiezione digitale, InFocus ha
introdotto sul mercato lo ScreenPlay
777, che si avvale di tre chip Texas
Intruments ad alta definizione, per
garantire controllo di colore,
luminosità e contrasto, anche
durante la riproduzione di immagini
di grandi dimensioni.
48
Dimore
Dicembre/Gennaio 2005
Come al cinema…
Dal design “plasma style”
volutamente minimalista, B&W Flat
Panel Monitor è proposto in 4
modelli di dimensioni diverse con
schermi ultrapiatti da 20 pollici in
su, al Plasma o LCD o per
supportare un videoproiettore
Home Cinema. Con uno spessore
inferiore ai 90mm, Flat Panel
Monitor può avere la cornice in 3
tonalità –argento, grigio antracite o
nero lucido-.
www.mytech.it
5 Gennaio 2005
Diffusori Design: B&W
Se parliamo di diffusori senza
compromessi, dotati di design
innovativo, con alla base un lavoro
progettuale ai massimi livelli, non
possiamo non citare le famose B&W
Nautilus. Per pilotarle è necessario
un sistema di quadriamplificazione
adeguato alle esigenze di questi
diffusori. Ovviamente si presuppone
che il resto dell’impianto sia di
qualità quanto meno analoga.
Ville & Giardini
Gennaio/Febbraio 2005
Home Theatre autoinstallante
Distribuito in Italia da Audiodelta, il
nuovo sintoamplificatore audiovideo Denon AVR-3805 è dotato di
un innovativo microfono in grado di
calibrare e tarare automaticamente,
in fase di installazione, l’audio
dell’impianto Home Theater in
funzione delle caratteristiche del
locale, della posizione d’ascolto e
della qualità dei diffusori utilizzati.
Compatibile con tutti gli standard, è
dotato di ampio display e
telecomando touch-screen.
Gran Turismo® and “GT” are registered trademarks of Sony Computer Entertainment Inc. ©2004 Sony Computer Entertainment Inc. All manufacturers, cars, names, brands and associated imagery featured in this game are trademarks and/or copyrighted materials of their respective owners. All rights reserved. *costo al min. IVA esclusa 11,88 centesimi - festivi e dopo le 18:30 4,75 centesimi.
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sua categoria • emissioni CO2** ridotte • conforme alla normativa Euro 4. Nuova Honda Accord i-CTDi:
tra i diesel della sua categoria, il più emozionante. Honda per Voi 800.88.99.77 www.honda.it

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