VEGLIA MARIANA ANNO CENTENARIO 2015 “Sotto il manto di

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VEGLIA MARIANA ANNO CENTENARIO 2015 “Sotto il manto di
VEGLIA MARIANA ANNO CENTENARIO 2015
“Sotto il manto di Maria….. per “svegliare il mondo”!
Ambientazione
Ad ogni partecipante viene consegnato un lumino. La Veglia inizia con
la processione d’ingresso: vengono portati la Parola di Dio, il Logo del
Centenario, una lampada e una icona della Madonna che verrà
intronizzata vicino l’altare. A Lei affidiamo, nell’Anno della Vita
Consacrata, il Centenario di Fondazione.
Canto:
Guida: All’inizio di questa veglia mentre riconosciamo la nostra
piccolezza, ci affidiamo al Signore e a Maria per continuare a narrare
al mondo con forza e gioia la santità e la vitalità della vita consacrata
e in modo particolare, la bellezza della sequela Christi della PSMC.
Invochiamo lo Spirito Santo che è Signore e dà la vita e conferma ogni vocazione per “svegliare il
mondo” con la preghiera e la testimonianza della gioia del Vangelo.
Invocazione Spirito Santo
Spirito Santo, fuoco che ardi,
illumina il nostro cammino nella Chiesa e nel mondo.
Donaci il coraggio dell’annuncio del Vangelo
e la gioia del servizio nella ferialità dei giorni.
Apri il nostro spirito alla contemplazione della bellezza.
Custodisci in noi la gratitudine e lo stupore per il creato,
fa che riconosciamo le meraviglie
che Tu compi in ogni vivente. Amen
Guida: Ripercorrendo i nostri umili inizi scopriamo che
siamo nati da un sogno, sotto il manto di Maria. Don
Orione aveva 21 anni. Gli era stato ordinato di chiudere l'Oratorio, ne aveva messo la
chiave nelle mani della statua della Madonna; si era ritirato , alla sera, nella sua
cameretta... e sognò la Madonna.
Lettore: "La Madonna stringeva, col suo braccio destro, Gesù Bambino. Era di una
bellezza indescrivibile, vestita di una veste candidissima... Ed ecco il bel manto, dal
bell'azzurro, cominciò ad al largarsi... già non si distinguevano i confini. Anche il cielo
scomparve; al posto del cielo, solo si vedeva il manto azzurro della Madonna. Ed ecco
apparire chiare, sotto il manto, tante, tante teste, tutte di ragazzi, che giocavano e si
divertivano. Erano ragazzi di diversi colori: di color bianco, di color nero, di colore
come il rame, che andavano perdendosi nell'immenso della pianura, e il loro numero
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s'andava straordinariamente moltiplicando... E, fra essi, vidi molti dell'oratorio, ed
altri, in numero incalcolabile, che io non conoscevo; e si moltiplicavano; fino a
sembrare tutto un formicolare: ragazzi, chierici, sacerdoti, suore... La Madonna si
volse a me, indicandomeli. E si udì, da tutta quella massa, il canto dolcissimo, il canto
del 'Magnificat' ...". (DOPSMC p 7,8).
Canto:
Viene portato all’altare un manto azzurro
Guida: Sotto il manto di Maria, Don Orione vede ogni Piccola Suora Missionaria di ieri, di oggi,
dopo 100 anni, e di domani. In Lei la Parola si fa carne, il sogno di Don Orione diventa realtà. Così,
infatti, Don Orione dirà di noi e di Maria:
Lettore:“La Congregazione è particolarmente consacrata a Maria SS., Immacolata e
Misericordiosissima Madre di Dio; e sta sotto le ali della Divina Provvidenza e sotto il manto di
Maria come una bambina”. (Scritti 18,148 )
Lettore:“Si può dire che è tutta opera di Maria: è sorta per opera di Maria, crebbe per opera di
Maria, si mantiene per opera di Maria. Noi dobbiamo tutto a Maria: ragione quindi per esserLe
devoti, per dimostrarLe la nostra riconoscenza… Iddio non volle venire a noi che per per mezzo di
Maria e noi non possiamo andare da Dio che per mezzo di Maria. Chi ci condurrà sani e salvi al
monte del Signore?...chi ci condurrà al lido sospirato? Chi ci difenderà dalle insidie nemiche?
…Maria è la nostra difesa, perché Ella ci è Madre dolcissima, è la nostra avvocata, la speranza
nostra, Maria è Colei in cui dobbiamo riporre ogni nostra fiducia. Oh la Madonna SS. sia sempre
nella nostra mente nel nostro cuore, nei nostri studi, nel lavoro, in tutte le nostre azioni! Maria,
sempre Maria”
( Scritti 71,193-194, 1915).
Canto:
Guida: In tutto, Maria, nostra Celeste Fondatrice, ci è madre e modello. In Lei è la sintesi di tutta la
storia della salvezza: Ascoltiamo la Parola
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 1,26-38: L’Annunciazione
26 Nel sesto mese, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della
Galilea, chiamata Nazaret, 27 a una vergine, promessa sposa di un uomo
della casa di Davide, chiamato Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. 28
Entrando da lei, disse: “Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te”. 29
A queste parole ella rimase turbata e si domandava che senso avesse un tale saluto. 30 L’angelo
le disse: “Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. 31 Ecco concepirai un figlio, lo
darai alla luce e lo chiamerai Gesù. 32 Sarà grande e chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio
gli darà il trono di Davide suo padre 33 e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno
non avrà fine”.
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34 Allora Maria disse all’angelo: “Come è possibile? Non conosco uomo”. 35 Le rispose l’angelo:
“Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell’Altissimo. Colui
che nascerà sarà dunque santo e chiamato Figlio di Dio. 36 Vedi: anche Elisabetta, tua parente,
nella sua vecchiaia, ha concepito un figlio e questo è il sesto mese per lei, che tutti dicevano
sterile: 37 nulla è impossibile a Dio ”. 38 Allora Maria disse: “Eccomi, sono la serva del Signore,
avvenga di me quello che hai detto”. E l’angelo partì da lei.
Silenzio
Canto:
Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 2,1-11. Vi fu una festa di nozze a Cana di Galilea
In quel tempo vi fu una festa di nozze a Cana di Galilea e c'era la
madre di Gesù. Fu invitato alle nozze anche Gesù con i suoi discepoli.
Venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: "Non hanno
vino”. E Gesù le rispose: "Donna, che vuoi da me? Non è ancora
giunta la mia ora". Sua madre disse ai servitori: "Qualsiasi cosa vi
dica, fatela".
Vi erano là sei anfore di pietra per la purificazione rituale dei Giudei,
contenenti ciascuna da ottanta a centoventi litri. E Gesù disse loro: "Riempite d'acqua le anfore"; e
le riempirono fino all'orlo. Disse loro di nuovo: "Ora prendetene e portatene a colui che dirige il
banchetto". Ed essi gliene portarono. Come ebbe assaggiato l'acqua diventata vino, colui che
dirigeva il banchetto - il quale non sapeva da dove venisse, ma lo sapevano i servitori che avevano
preso l'acqua - chiamò lo sposo e gli disse: "Tutti mettono in tavola il vino buono all'inizio e,
quando si è già bevuto molto, quello meno buono. Tu invece hai tenuto da parte il vino buono
finora".
Questo, a Cana di Galilea, fu l'inizio dei segni compiuti da Gesù; egli manifestò la sua gloria e i suoi
discepoli cedettero in lui.
Silenzio
Guida: Maria fa un invito ai servi:” Fate quello che vi dirà”. Con queste parole Maria nel suo “si”
nell’Annunciazione e a Cana, ci svela il misterioso segreto della giovinezza e della fecondità: fare
sempre la volontà di Dio.
Canto:
Viene portata all’altare una brocca piena di vino
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Guida: Specchiandosi in Maria ogni PSMC, nel suo modo di amare, apre una via di contemplazione
e di azione inedita: stare continuamente presso il Signore e presso l’umanità, mettendosi al
servizio del Verbo della vita. In Lei tutte le generazioni si scopriranno beate. Maria, nel canto del
Magnificat ci insegna:
Lettore:
guardare il passato” con “memoria riconoscente” : “ha soccorso Israele suo servo,
ricordandosi della misericordia come aveva promesso ai nostri padri…!”;
vivere il presente” con stupore e “passione”: “l’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito
esulta in Dio, mio Salvatore… grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente!”;
abbracciare il futuro”, perché Maria è una donna di“speranza”: “…d’ora in poi tutte le
generazioni mi chiameranno beata… di generazione in generazione la sua misericordia, si stende su
quelli che lo temono…!”.
Dalla mano di Maria, potremo ripercorrere ogni giorno di questo anno giubilare, sicure di
camminare sulla via giusta che ci condurrà a Gesù e ad ogni fratello e sorella.
Maria ci condurrà sulla via che porta ad ogni “periferia” per offrire la parola ed il gesto opportuno,
da vere “missionarie della carità, che vuol dire Missionarie di Dio perché Dio è carità; che vuol dire
missionarie di Gesù Cristo, perché Gesù Cristo è Dio ed è Carità; che vuol dire missionarie cioè
evangelizzatrici, e serve dei poveri”9.
Dalla mano di Maria, canteremo anche noi, in questo Centenario, il Magnificat con la nostra vita e
con la nostra azione! (M.M.Mabel circolare Buenos Aires (Argentina), 1° febbraio 2015. Apertura
Anno centenario).
Canto: Magnificat
(durante il canto ognuno porterà all’altare un lumino che accenderà davanti
all’icona della Madonna)
Guida: Il Canto del Magnificat continua nella preghiera di lode spontanea
per ciò che il Signore ha operato nella nostra famiglia religiosa e nella
nostra comunità in questo Centenario:
L’anima mia magnifica il Signore perché …….. ( in forma spontanea)
…………………………..
Lettore:
“Maria, il cui nome tutte felici portiamo, non come solo gesto di devozione, ma come
“riproduzione” del suo amore e dedizione totale a Cristo e ai fratelli, è e sarà sempre la stella
dell’evangelizzazione che ci guiderà al porto sicuro.
Maria, speranza nostra, sicure nelle sue mani e sotto la sua guida, condurrà la piccola “barca” della
nostra Congregazione sui mari della fede, della speranza e della carità, perché possiamo
risplendere con la “profezia” della carità nella Chiesa: vere e gioiose Piccole Suore Missionarie della
Carità!
Ave Maria, e Avanti! “
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Preghiera
Primo Coro:” Or dunque, discendi e vieni a noi: corri, o Madre, perché il tempo è breve.
Vieni, e infondici una profonda vena di vita interiore e di spiritualità.
Fa che arda il nostro cuore dell'amore di Cristo e di Te:
fa che vediamo e serviamo negli uomini il Tuo Divin Figliuolo,
che in umiltà, in silenzio e con anelo incessante
conformiamo la nostra vita alla vita di Cristo,
che lo serviamo in santa letizia,
e in gaudio di spirito viviamo
la nostra parte di eredità del Signore nel Misterium Crucis.
Secondo Coro: Vivere, palpitare, morire ai piedi della croce o in croce con Cristo.
Ai tuoi piccoli figli, dona beatissima madre, amore, amore:
quell’amore che non è terra,
che è fuoco di carità e follia della Croce.
Amore e venerazione al “dolce Cristo in terra”,
amore e devozione ai Vescovi e alla santa Chiesa;
amore alla Patria, si come Dio lo vuole;
amore purissimo ai fanciulli, orfani e derelitti; amore al prossimo (…)
Tutti insieme: Dacci Maria, un animo grande, un cuore grande e magnanimo,
che arrivi a tutti i dolori e a tutte le lacrime.
Fa che tutta la nostra vita sia sacra
a dare Cristo al popolo e il popolo alla Chiesa di Cristo;
arda essa e splenda di Cristo e in Cristo si consumi
in una luminosa evangelizzazione dei poveri;
la nostra vita e la nostra morte
siano un olocausto dolcissimo di carità,
e un olocausto al Signore.
E poi… e poi il santo Paradiso (…)”
San Luigi Orione
Canto
NB. Per i canti si suggerisce di intonare canti tradizionali che ci riportano agli umili inizi e l’Inno
del Centenario
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