- Trail for Health
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I MANUALE PER LA SALUTE DI ALLERGICI ED ASMATICI INDICE TRAIL FOR HEALTH Turismo salutistico come prodotto turistico per tutto l’anno 2 3 4 5 7 8 10 11 11 12 14 17 20 21 22 24 25 28 30 31 32 33 34 Trail for Health Allergia – un termine di origine austriaca Quando il corpo reagisce in modo sproporzionato La rinite allergica Quando l’aria viene a mancare: l’allergia del polmone Prevenzione dell’allergia: l’effetto maso Consultare il medico in caso di allergia? Sono un soggetto allergico? Questionario per lo screening allergico Gli allergici abitano diversamente … Buon appetito! Gli allergici mangiano diversamente! Fuori all’aria aperta? Il tempo libero nonostante allergie e asma Asma: nessuna paura di muoversi e praticare dello sport I consigli dell’esperto della terapia del respiro degli Alti Tauri In vacanza dall’allergia … Trattare un’allergia … Le cascate Krimml – Un rimedio naturale Evviva: la speleoterapia in caso di allergia e asma Fitoterapia: l’aiuto della natura Glossario: termini tecnici spiegati in parole povere Fonti Colofone „Trail for Health“ è un progetto di collaborazione trans-nazionale tra tre destinazioni vacanziere: Valli di Tures ed Aurina (Alto Adige), regione dell’Oberpinzgau (Salisburgo) e regione del Parco Naturale degli Alti Tauri (Carinzia). Tutte e tre le regioni vantano un alto potenziale in termini di risorse naturalistiche salutari, presupposto per un turismo all’insegna della salute fondato su effetti medici basati sull’evidenza. Al centro di questo progetto vi è la ricerca scientifica e lo sviluppo di risorse salutistiche naturali nelle regioni suddette, allo scopo di produrre una solida base di conoscenza medica. Il progetto è sostenuto nell’ambito del programma di sostegno Interreg IV Italia – Austria 2007 – 2013. I partner all’interno del progetto sono: il comune di borgata di Campo Tures, la lega regionale Oberpinzgau Mittersill, l’associazione turistica Alti Tauri – Parco Nazionale della Carinzia, nonchè l’università privata di medicina Paracelsus di Salisburgo. non solo temporaneamente, ma anche nel lungo periodo. www.oberpinzgau.info; www.hohe-tauern-health.at Alti Tauri – Parco Naturale regionale della Carinzia Ricerche attuali mostrano che la permanenza vicino a delle cascate e praticare escursionismo nella natura incontaminata genera effetti positivi sulla salute. Soprattutto le persone che devono sopportare un alto tasso di stress nella vita di ogni giorno approfittano maggiormente della permanenza nella natura del parco nazionale. La cascata Gartl presso Großkirchheim è un rimedio efficace contro lo stress ed il bourn-out. www.nationalpark-hohetauern.at Università privata di medicina di Salisburgo Accompagnamento scientifico e consolidamento della qualità nello scambio di esperienze ed informazioni tra le tre regioni. www.ecomedicine.cc; www.pmu.ac.at I partner progettuali Comune di borgata di Campo Tures – Miniera climatica di Predoi Il microclima della miniera climatica di Predoi, con la sua aria pura, la costante temperatura (9°C) e l’alto tasso di umidità, offre le condizioni ideali per lenire le patologie allergiche e a carico dell’apparato respiratorio. Si consiglia una durata terapeutica di due ore al giorno per un periodo dalle due alle tre settimane. www.sandintaufers.eu Lega regionale Oberpinzgau – Alti Tauri Health Le iniziative per la salute di Alti Tauri Health, oltre agli hotel certificati per allergici, offre un’esclusiva offerta terapeutica per allergici ed asmatici. La terapia delle cascate presso le cascate Krimml lenisce i malanni allergici e sostiene il successo terapeutico Ricerca scientifica presso l’università medica privata Paracelsus di Salisburgo. 3 ALLERGIA un termine di origine austriaca Non importa se sono gli occhi a bruciare, la pella a prudere, il naso ad essere intasato, l’intestino a fare i capricci o il respiro ad essere affannoso: un’allergia può avere tante facce. In origine la parola allergia proviene dal greco antico (da „állos“ straniero e „érgon“ reazione) e descrive una reazione sproporzionata del nostro sistema immunitario rispetto a sostanze ambientali di per sè innocue. Un’allergia è quindi un’errata reazione difensiva del nostro sistema immunitario. 4 L’uso odierno del termine „allergia“ invece è di origine austriaca ed è stato coniato per la prima volta in medicina dal pediatra viennese Clemens von Pirquet nel 1906. Contriariamente all’utilizzo odierno del termine allergia, intesa come una iperreazione del sistema immunitario, Pirquet utilizzò questa parola in senso generale, sia come iper che come iporeazione del corpo. Se oggi si parla di allergia in senso comune, si intende quasi sempre il tipo I. Ma in base al meccanismo di iperreazione del nostro sistema immunitario la medicina odierna differenzia diversi tipi di allergie (tipo I – tipo 4). La classica allergia, come la conosciuta allergia da fieno, appartiene al tipo I. TIPOLOGIE DI ALLERGIA Tipo I – il tipo immediato La reazione difensiva del nostro corpo si attiva in un periodo brevissimo, a seguito del contatto con la sostanza scatenante (allergene). In questa categoria ricadono ad es. le allergie da fieno e l’asma. Tipo II – il tipo citotossico In questa tipologia di allergia le cellule ed i tessuti del corpo sono attaccate dai meccanismi di difesa del sistema immunitario. Appartengono a questa categoria le intolleranze dei gruppi sanguigni. Tipo III – il tipo immunocomplesso Le sostanze difensive del sistema immunitario legano gli allergeni scatenanti e formano il cosiddetto „immunocomplesso“ che può provocare infiammazioni in diversi organi del corpo. Tipo IV - il tipo tardivo La reazione difensiva del sistema immunitario si attiva solo dopo 24 ore circa dal contatto con l’allergene scatenante. In questa categoria si annovera per esempio l’allergia al nickel. Le allergie vanno di moda Negli ultimi secoli il numero delle persone affette da allergie è salito enormemente. Le malattie allergiche non sono né infettive, né possono essere trasmesse; tuttavia sono oggi tra le patologie croniche più diffuse. Secondo le stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) nel mondo sono circa 500 milioni le persone affette da rinite allergica o raffreddore da fieno. Circa 300 milioni di persone sono affette da „allergia dei polmoni“, ovvero di asma allergica. In Austria circa il 20% della popolazione combatte con un’allergia – si tratta di circa 1,6 milioni di persone solo in Austria! La Germania presenta dati molto simili. Secondo il primo rapporto sull’allergia in Austria il numero di persone affette da rinite allergica è più che raddoppiato dal 1986 al 2003. I danni economici causati dalle malattie allergiche (assenze e ridotte capacità lavorative, ecc) sono valutate in Europa in circa 100 miliardi di Euro. L’aumentata urbanizzazione, l’inquinamento atmosferico, le polveri fini presenti nell’aria, l’eccesso di igiene e i pochi contatti con gli animali ed i microorganismi sono, oltre alle modifiche genetiche, le possibili cause per l’aumentato numero di patologie allergiche. L’analisi è abbastanza facile: negli ultimi decenni il nostro stile di vita si è drasticamente e gravemente modificato. Passiamo gran parte del nostro tempo rinchiusi nelle nostre case, ci alimentiamo diversamente, i nostri bambini non giocano più all’aria aperta, viviamo nelle città e la nostra natura è inquinata più che mai. Nonostante questa analisi l’aumento delle malattie autoimmuni tuttavia non si può ricondurre ad un solo fattore scatenante; deve essere considerata tutta una serie di fattori corresponsabili fra loro. La difficile sorte degli allergici QUANDO IL CORPO REAGISCE IN MODO SPROPORZIONATO Il compito del nostro sistema immunitario è proteggere il nostro corpo dagli agenti patogeni e dalle sostanze pericolose presenti nell’ambiente che ci circonda. In caso di allergie il nostro sistema immunitario identifica un nemico errato: sostanze inoffensive, per esempio i pollini, sono percepite come dannose dal nostro sistema immunitario. In questo modo si evidenziano sintomi fastidiosi e che rendono malati coloro che soffrono di allergie. Se il nostro sistema immunitario si è reso sensibile ad un allergene (sensibilizzazione), il nostro corpo riconoscerà questa sostanza come ostile ogni volta che entrerà in contatto con essa. Fuoco alle fiamme: la reazione allergica Il nostro sistema immunitario ha ideato diverse strategie per proteggersi dal maggior numero possibile di agenti patogeni. Un meccanismo molto efficace per combattere sostanze estranee è la creazione di specifiche proteine, i cosiddetti anticorpi. Questi anticorpi possono inglobare particolari strutture estranee all’organismo, rendendole quindi innocue. In caso di malattie allergiche la formazione di questi anticorpi, della classe IgE che combattono la sostanza allergenica, svolgono un ruolo molto importante per gli effetti della malattia. Prima che l’allergia possa svilupparsi il nostro corpo deve dapprima reagire in modo eccessivo verso un particolare allergene. Il processo è comunemente chiamato „sensibilizzazione“. In questa fase il sistema immunitario classifica una sostanza estranea, l’allergene appunto, come pericolosa ed inizia la produzione di anticorpi per combatterla. Questo anticorpo riconosce solamente questo singolo allergene. Gli anticorpi ai peli del gatto ad esempio 5 riconoscono solo gli allergeni prodotti da questo animale, ignorando quelli della betulla. Gli anticorpi che il nostro organismo ha prodotto come reazione di difesa possono circolare liberamente nel nostro sangue e nei tessuti, posizionandosi come „antenne allergiche“ sulla superficie delle cellule difensive, come per esempio i mastociti. Con questo passaggio si conclude la fase di sensibilizzazione ed il nostro corpo è pronto a difendersi. 6 allergiche sono inglobate con le vie aeree e quindi gli effetti dell’iperreazione si hanno soprattutto nei polmoni e nelle vie respiratorie superiori. Se la reazione allergica avviene nell’area degli occhi e del naso, allora si parla di raffreddore da fieno o di rinite allergica. Se gli allergeni sono presenti negli alimenti l’allergia è di tipo alimentare. Quest’ultimo tipo di allergia si evidenzia spesso sottoforma di reazioni gastrointestinali, gonfiori ed eruzioni nel cavo orale o crisi respiratorie. Anche la pelle può reagire a certe sostanze con reazioni allergiche. Solo con il primo contatto con l’allergene appaiono i primi sintomi dell’allergia. I mastociti sono già muniti di antenne allergiche (anticorpi). Se due antiFase di sensibilizzazione corpi agguantano un allergene il mastocita si attiva. Esso reagisce immediatamente, iniziando a proALLERGENE durre sostanze messaggere, come l’istamina. In brevissimo tempo si avvertono i classici sintomi dell’allergia: gli occhi si gonfiano, il respiro si fa affannoso, si avverte del prurito o si evidenzia un rush CELLULE DIFENSIVE cutaneo, il naso cola o l’intestino fa le bizze. In seguito all’azione delle sostanze messaggere, molte altre cellule difensive limitrofe ANTICORPO reagiscono allo stesso modo, provocando un’infiammazione allergica, che può diventare cronica in caso di costante esposizione all’allergene. In questa fase della reazione allergica per esempio il muco nasale tende a depositarsi in grandi quantità e si ha la sensazione che il naso sia completaMASTOCITA mente tappato. Gli allergeni sono praticamente ovunque nei nostri ambienti e possono introdursi nel nostro corpo con diversi meccanismi. Molte sostanze che scatenano reazioni Reazione allergica ALLERGENE MASTOCITA LA RINITE ALLERGICA Il raffreddore allergico (rinite allergica) è al top nella lista delle patologie allergiche. I sintomi si concentrano soprattutto nella alte vie respiratorie ed in viso. Uno dei sintomi classici è il naso ostruito, occhi gonfi, senso di prudore, arrossamenti e attacchi di starnuti. Ancora oggi la rinite allergica viene spesso suddivisa in rinite allergica stagionale e annuale. La rinite allergica stagionale è più conosciuta come raffreddore da fieno. Qui i sintomi si concentrano in una particolare stagione – nel caso del raffredore da fieno nella stagione dei pollini. Con la fine della stagione dell’impollinatura finiscono anche i fastidiosi sintomi. Nel caso in cui i sintomi allergici persistano tutto l’anno, per esempio per l’allergia agli acari della polvere, è corretto parlare di rinite allergica annuale o continua. Attualmente per suddividere i raffreddori allergici si utilizza uno schema nuovo, in cui valutare sia la durata, sia il grado di gravità dei sintomi. Stanchezza a scuola o al lavoro? SOSTANZA MESSAGGERA SINTOMI DELL‘ALLERGIA Rappresentazione schematica di una reazione allergica. All’inizio di una reazione allergica vi è sempre una fase di sensibilizzazione. Solo al secondo contatto con l’allergene si hanno i tipici sintomi dell’allergia. Il raffreddore allergico (rinite allergica) è tra le malattie croniche più frequenti in età infantile e giovanile. Ciò nonostante questa malattia viene spesso minimizzata o trattata con leggerezza. Una rinite allergica può essere molto più di un naso che cola o di occhi gonfi. Accanto al significante rischio di sviluppare nel tempo un’asma allergica, il raffreddore allergico ha importanti effetti sulla capacità di concentrarsi e quindi sulla qualità della vita. Una rinite allergica ha un grande impatto sulla vita di tutti i giorni e sulla vita sociale. Il sintomo principale della rinite allergica è il naso costantemente intasato, tanto da rendere molto difficoltoso il sonno. È un dato di fatto che chi soffre di rinite allergica dorme peggio, è più stanco di giorno e quindi si concentra meno degli altri nelle azioni quotidiane. Studi scientifici hanno dimostrato che una rinite allergica ha Rinite allergica intermittente Rinite allergica persistente Sintomi < 4 giorni alla settimana < 4 settimane consecutive Sintomi > 4 giorni alla settimana e > 4 settimane consecutive medio – persistente Sonno interrotto Attività quotidiane molto limitate Lavoro e scuola influenzate da disturbi Sintomi fastidiosi moderato Sonno normale quotidianità non limitata Lavoro e scuola rimangono escluse da interferenze Sintomi presenti Nuovo schema identificativo della rinite allergica. La malattia è suddivisa in base alla gravità e alla durata dei sintomi. un significante effetto negativo sul rendimento scolastico dei bambini. Un raffreddore allergico dovrebbe essere quindi preso sul serio! Un trattamento ad hoc migliora notevolmente la qualità del sonno e della concentrazione dei bambini. Circa il 35% delle persone occupate nell’Unione Europea soffre di patologie allergiche. Circa il 90% di esse non trattano la malattia o lo fanno in modo insoddisfacente. Da qui ne conseguono ingenti costi per il settore economico a causa dell’aumento delle assenze sul posto di lavoro e della ridotta produttività. I costi diretti prodotti dal trattamento insoddisfacente della rinite raggiungono addirittura i 151 miliardi di Euro all’anno. I costi per un trattamento di rinite invece sono alquanto esigui e pari a circa 125 Euro a paziente all’anno. 7 QUANDO L’ARIA VIENE A MANCARE: l’allergia del polmone L’asma è un’infezione cronica delle vie aeree che si caratterizza dall’ipersensibilità dei bronchi ed un improvviso restringimento delle vie respiratorie. Molto spesso l’infiammazione cronica delle vie respiratorie è causata da un’allergia ed è spesso questa la causa dell’ipersensibilità dei bronchi. In parole povere vuol dire che gli asmatici reagiscono molto sensibilmente agli stimoli dell’ambiente che li circonda. A volte non sono nemmeno gli allergeni a scatenare il restringimento delle vie aeree, sono quindi sufficienti stimoli molto meno specifici, come l’aria fredda, l’inquinamento o profumi molto intensi, a scatenare la reazione. 8 Il polmone è un organo presente all’interno del nostro torace che svolge il ruolo principale nella respirazione. La struttura del polmone e delle annesse vie respiratorie assomiglia ad un albero. Il tronco delle vie aeree è rappresentato dalla trachea, che si divide in due rami principali, ossia i bronchi principali, che si suddividono a loro volta in ramificazioni sempre più fini. Alla fine dei rami si trovano gli alveoli polmonari in cui avviene lo scambio di gas. L’aria quindi deve percorrere una lunga strada prima di depositare l’ossigeno nel sangue. Se i bronchi supersensibili di un asmatico vengono sollecitati, la mucosa all’interno delle vie respiratrie si gonfia, producendo una grossa quantità di muco. Contemporaneamente la muscolatura dei bronchi rimane contratta. Lo spazio in cui normalmente passa l’aria diventa sempre più esiguo. A causa di questa chiusura l’aria rimane intrappolata negli alveoli polmonari. Si avverte quindi tosse, affanno, un fischio nell’atto della respirazione e, ovviamente, mancanza d’ossigeno. Contrariamente a quanto si pensa generalmente, gli asmatici non hanno difficoltà a respirare nuova aria, ma ad espirare quella già inglobata: l’aria ha difficoltà o non riesce più ad uscire. BRONCO NORMALE BRONCO RISTRETTO MUCO MUCOSA MUSCOLO Il fumo – uno dei più grossi fattori di rischio Asma o BPCO ? Asma e BPCO (Broncopneumopatia cronica ostruttiva) sono condizioni a prima vista molto simili tra loro e vengono spessi confusi. Osservando più da vicino queste due malattie è chiaro che si tratta di due patologie diverse. I classici sintomi della tosse cronica, espettorazione o respiro affannoso sotto sforzo, si sviluppano in silenzio attraverso gli anni. BPCO in realtà è un termine che raccoglie diverse malattie polmonari. Entrambe le forme principali si definiscono come bronchite ostruttiva cronica e enfisema polmonare. La maggior parte dei casi di BPCO sono da ricondurre al fumo di sigaretta. Per questo motivo nel gergo popolare si usa spesso il termine „polmone del fumatore“. Ma non sempre il fumo deve essere quello delle sigarette, anche un’alta esposizione alle polveri sottili e all’inquinamento sul posto di lavoro può far sviluppare una BPCO. Tuttavia è anche stato accertato, ad esempio, che la mancanza di Alfa-I-antitripsina, un enzima genetico difettoso, porta alla formazione di BPCO anche in assenza di fumo o inquinamento. Ciò che asma e BPCO hanno in comune è l’ostruzione delle vie respiratorie. In entrambe le patologie le vie aeree si ristringono (ostruzione) e l’aria non può più uscire dal polmone. In caso di asma l’ostruzione può nuovamente risolversi. In caso di BPCO invece non è possibile risolvere completamente l’ostruzione delle vie respiratorie e la malattia tende a peggiorare nel corso del tempo. La migliore terapia per una BPCO è indubbiamente un cambiamento nello stile di vita. Soprattutto smettere di fumare può rallentare il proseguo della malattia. Anche lo sport ed il movimento sono estremamente positivi in presenza di una BPCO: Asma BPCO Inizio bambini e ragazzi età adulta Fumo spesso non fumatore spesso fumatore Tosse cronica no spesso Espettorazioni no spesso Test allergico Spesso positivo Spesso negativo Comparazione tra asma e BPCO. Al primo impatto entrambe le malattie sono simili. Chi però si sofferma più a lungo sui dettagli, si accorge presto delle differenze. 9 PREVENZIONE DELL’ALLERGIA: l’effetto maso 10 In tutto il mondo il numero degli allergici cresce senza sosta: ciò tuttavia non succede ai bambini che crescono in un maso contadino. Se comparati con gli altri bambini infatti i figli dei contadini che vivono in un’azienda agricola soffrono notevolmente meno di patologie allergiche. Questa interessante constatazione è stata oggetto di studi scientifici molto intensi negli ultimi anni. Lo studio ha evidenziato in modo incontrovertibile che esiste una sorta di effetto protettivo dato dal „maso contadino“. L’essere cresciuto in un simile ambiente quindi aiuta a proteggersi da malattie allergiche. La finestra temporale per avvantaggiarsi dell’effetto maso contadino va dalla nascita ai primi anni di vita. In principio vale la logica secondo la quale prima un bambino è esposto all’ambiente di un maso contadino, più la protezione avrà effetto. La protezione è ancora più efficace se la madre ha collaborato al maso anche durante la maternità. Lo sviluppo del sistema immunitario del nascituro infatti si realizza già all’interno del grembo materno. Anche i bambini che bevono latte crudo sono molto meno colpiti da allergia e asma rispetto agli altri. Spesso le allergie non vengono prese sul serio oppure sono minimizzate. Soprattutto i sintomi poco gradevoli del raffreddore allergico (raffreddore da fieno, rinite allergica) sono il più delle volte ignorati. Alla lunga tuttavia ciò non è di nessun vantaggio, anzi. Da un raffreddore allergico non trattato è possibile che si sviluppi un’asma allergica: i bambini affetti da rinite allergica hanno un rischio sette volte maggiore di sviluppare l’asma allergica rispetto ai bambini della stessa età. Per gli adulti la probabilità di sviluppare l’asma allergica è doppia se già esiste il raffreddore allergico. Ma è possibile impedire il peggioramento dell’allergia prima che essa coinvolga il polmone. Basta prendere sul serio e a tempo debito l’allergia stessa. Ignorarla purtroppo non serve a risolvere il problema. In caso di sospetto questo questionario di screening può essere il primo passo nell’identificazione di un’allergia. 11 I masi contadini proteggono dalle allergie La mucca che dà speranza Il fatto che la sporcizia protegga dalle allergie è ormai un’ovvietà conosciuta. É stato appurato che lo sterco di mucca protegga particolarmente bene dall’insorgenza di patologie allergiche. Il contatto con le mucche, il letame, la paglia ed il latte crudo è il segreto dell’effetto protettivo del maso contadino. L’alta varietà di microorganismi sono un ottimo allenamento per il sistema immunitario del bambino, offrendogli la possibilità di mettersi alla prova, tanto da non lasciargli spazio per sviluppare allergie. Un maso contadino è, per così dire, una vera e propria scuola per il sistema immunitario. Come ciò avvenga non è stato ad oggi ancora completamente spiegato, ma è ancora oggetto di studio. Latte sano CONSULTARE IL MEDICO IN CASO DI ALLERGIA? SONO UN SOGGETTO ALLERGICO? Avete il sospetto di soffrire di allergia? Allora prendeteVi il tempo per rispondere alle seguenti domande. Ciò facendo forse avete intrapreso il primo passo nell’identificare una patologia allergica, come ad esempio la rinite o una congiuntivite allergica. QUESTIONARIO PER LO SCREENING ALLERGICO A Quante volte soffrite dei seguenti disturbi nell’arco di un anno? ❑ (0 punti) ❑ (2 punti) Stimolo allo starnuto/attacco di starnuti (0 punti) (0 punti) ❑ ❑ ❑ (1 punto) Naso tappato ❑ ❑ ❑ Prurito o bruciore al naso ❑ (0 punti) ❑ (1 punto) no Se mi trovo nelle vicinanze di prati, campi o alberi? Se mi trovo nelle vicinanze di animali (gatti, cani, cavalli ecc.)? Di notte, quando sono coricato nel mio letto? In spazi con tappeti e moquette? Quando mangio particolari alimenti? C (0 punti) I distrubi sono particolarmente frequenti o forti … In primavera o estate? 12 spesso/molto spesso Prurito al naso Naso che cola/raffreddore intenso B mai /a volte (0 punti) ❑ ❑ ❑ (0 punti) (0 punti) (0 punti) (0 punti) (0 punti) (1 punto) ❑ ❑ ❑ (3 punti) ❑ ❑ ❑ (1 punt0) (5 punti) (3 punti) (2 punti) (2 punti) Quando percepite i disturbi, quanto vi sentite malati? Vi preghiamo di valutare su questa scala il grado di sensazione di malattia che percepite. Segnate con una linea o con una croce lo stato percepito. Sensazione di malattia assente 0 1 2 3 Sensazione di malattia molto persistente 4 5 6 0 punti D 7 Acari, acari della polvere? Peli di animali? Alimentazione? Altre sostanze scatenanti? 9 10 2 punti Un medico vi ha già diagnosticato un’allergia in passato? Se sì, quale? Pollini? 8 no ❑ ❑ ❑ ❑ ❑ (0 punti) (0 punti) (0 punti) (0 punti) (0 punti) sì ❑ ❑ ❑ ❑ ❑ Sommate i punti accanto alle risposte selezionate. Più alta è la somma, più alta è la probabilità che soffriate di una rinite allergica. Vi preghiamo di considerare tuttavia che questo semplice test non può in nessun caso sostituire la diagnosi di un medico! (1 punto) sì ❑ ❑ ❑ VALUTAZIONE (3 punti) (5 punti) (3 punti) (1 punt0) (2 punti) 0-5 punti: bassa probabilità di un’allergia 16-24 punti: altissima probabilità di un’allergia La probabilità che soffriate di una patologia allergica alle vie respiratorie (allergia da fieno) è altissima. La vostra qualità della vita sta già soffrendo dei tipici disturbi come il prurito oppure il naso tappato. Dal raffreddore da fieno spesso si sviluppa l’asma allergica („la marcia allergica“). Rivolgetevi con urgenza al vostro farmacista o medico per ulteriori chiarimenti diagnostici. La probabilità che soffriate di una patologia allergica delle vie respiratorie (allergia da fieno) è bassa. Se, tuttavia, soffrite comunque di prurito agli occhi e/o naso oppure il naso vi si tappa spesso, contattate al più presto il vostro farmacista o medico. 6-8 punti: media probabilità di un’allergia 13 La probabilità che soffriate di una patologia allergica alle vie respiratorie (allergia da fieno) è media. Se soffrite di naso tappato o vi gocciola con insistenza, rivolgeteVi al vostro farmacista o medico al più presto per un chiarimento diagnostico. 9-15 punti: alta probabilità di un’allergia La probabilità che soffriate di una patologia allergica alle vie respiratorie (allergia da fieno) è alta. La vostra qualità della vita sta già soffrendo dei tipici disturbi come il prurito oppure il naso tappato. Dal raffreddore da fieno spesso si sviluppa l’asma allergica („la marcia allergica“). Rivolgetevi con urgenza al vostro farmacista o medico per ulteriori chiarimenti diagnostici. Questo test autovalutativo corrisponde al questionario validato e pubblicato sullo screening sulle allergie (ASF). L’ASF è stato testato tramite uno studio su oltre 8.000 partecipanti dalla Società Austriaca per la Medicina Generale (Österreichischen Gesellschaft für Allgemeinmedizin –ÖGAM-) come strumento di screening sulle allergie preventivo ad un consulto consigliato con un medico. GLI ALLERGICI ABITANO DIVERSAMENTE … 14 Trascorriamo il 90% del nostro tempo in spazi chiusi! Per questo motivo è di particolare interesse, sopratutto per gli allergici, fare attenzione affinchè il clima domestico sia salutare. Se si vuole creare uno spazio vitale sano tra le quattro mura domestiche, bisogna fare attenzione a due cose fondamentali: la quantità di allergeni e l’inquinamento di polveri sottili. Il significato della diminuzione degli allergeni a casa è facile da intuire. Meno allergeni si trovano negli ambienti, meno sintomi allergici si avranno. Le polveri sottili invece hanno il difetto di legare tanti inquinanti e allergeni su una superficie molto ampia. Poichè le polveri sottili possono raggiungere facilmente i polmoni, gli allergeni riescono a raggiungere con estrema semplicità gli organi che più ne soffrono al contatto. Ecco spiegato il motivo per cui nei propri spazi abitativi gli allergici dovrebbero cercare di minimizzare sia gli allergeni, sia le polveri sottili. L’acaro domestico L’acaro della polvere è il principale fattore scatenante di allergie negli spazi domestici. Gli allergici in realtà non regiscono all’acaro stesso, ma ad una molecola proteica racchiusa nello sterco dell’acaro. Contrariamente a coloro che sono allergici ai pollini, chi è ipersensibile alla polvere domestica combatte tutto l’anno con questa allergia. Con l’inizio dei periodi freddi e l’accensione del riscaldamento domestico, quindi soprattutto in autunno e in inverno, il soggetto allergico alla polvere deve affrontare il periodo più difficile. Lo scambio d’aria all’interno degli ambienti a causa dei termosifoni muove notevoli quantità di allergeni e polveri. I sintomi in inverno sono ancora più accentuati dal fatto che tendenzialmente si rimane più tempo in spazi chiusi e si è quindi più soggetti all’azione degli allergeni. Per gli allergici all’acaro della polvere casalingo è di vitale importanza ridurre il più possibile la quantità degli allergeni negli ambienti per evitare negli anni lo svilupparsi di un’asma allergica. Consigli pratici per gli allergici della polvere domestica L’acaro della polvere domestica si trova particolarmente a suo agio in letti, materassi, sofà, tappeti o peluche. Se si vuole ridurre la quantità di allergeni, allora lo slogan deve essere: „meno tessuto possibile!“. I pesanti tendaggi, i divani ed i tappetti devono essere limitati o eliminati nei soggiorni e nelle camere da letto. Gli allergici è meglio che non usino l’aspirapolvere, perchè aspirare la polvere con un elettrodomestico normale vuol dire soprattutto muovere gli acari e gli allergeni e non eliminarli del tutto dall’aria che si respira. Solo gli aspirapolveri con appositi filtri per le polveri sottili (filtri HEPA) possono risolvere questo problema. Coloro che sono affetti da questa forma di allergia è bene che lavino la loro biancheria da letto con regolarità ad almeno 60°C. Un metodo efficace per distruggere gli acari dai peluche è una combinazione tra congelamento e lavaggio. Una permanenza del peluche in freezer uccide gli acari della polvere depositati sul giocattolo. Un seguente lavaggio ad alte temperature elimina definitivamente le molecole proteiche racchiuse nello sterco dell’acaro. La stessa strategia può essere applicata ai cuscini. Chi è affetto da allergia alla polvere farebbe bene a tenersi lontano dagli ambienti climatizzati. I condizionatori, oltre a provocare un alto tasso di polvere nelle stanze, asciugano molto l’aria, rendendo le vie respiratorie screpolate, distruggendo in tal modo una delle barriere che impediscono agli allergeni di intrufolarsi nel nostro corpo. La polvere domestica – spazio vitale per l’acaro della polvere più piccole sono le particelle, più alto è il grado di rischio per la salute. Un alto tasso di inquinamento da polveri sottili può peggiorare molto i sintomi di un allergico e di un asmatico. Proprio a causa della loro esigua grandezza queste piccolissime particelle possono spingersi fino ai polmoni e anche nel sangue. Per colpa del meccanismo sopra descritto le polveri sottili fungono da trasportatrici degli allergeni nelle profondità del nostro corpo. Costruire ed abitare per allergici: intervista con Birgit Maier Le polveri sottili Birgit Maier frequenta la scuola tecnica per le costruzioni soprasuolo a Saalfelden. Dopo aver concluso gli studi di architettura nel 1997, la signora Maier entra nell’azienda famigliare dei propri genitori, assolve l’esame per tecnico civile e l’esame da carpentiere. Dal 2002 Birgit Maier amministra l’azienda di famiglia insieme alla sorella Gundi Maier. Le polveri sottili sono un mix tra particelle ultrasottili e particelle liquide di diversa grandezza e consistenza. In linea di principio vale quanto segue: La „torre di legno“ - un progetto pilota per le costruzioni orientate alla salute ed in linea con le esigenze degli allergici. Da dove viene quest’idea? Perchè un progetto di questo tipo? L’idea è nata in seguito agli studi medici eseguiti dall’università privata Paracelsus di Salisburgo in concomitanza con uno studio sulle cascate Krimml. Per un intero anno noi della „Holzbau Maier“, insieme al dr. Arnulf Hartl dell’università Paracelsus, abbiamo analizzato gli effetti degli spazi realizzati con il legno sugli allergici e sugli asmatici. La nostra ditta ha appositamente realizzato una torre di tre piani in legno, che è stata oggetto di studio in riferimento a concentrazione di polveri sottili, ionizzazione dell’aria e presenza di allergeni al suo interno. La torre è contempora- Birgit Maier, neamente uno showroom per- amministratrice di corribile che mostra tre tipolo- Holzbau Maier gie di costruzione in legno, che ora sono state realizzate dalla nostra ditta. Cosa rende il materiale „legno“ tanto attraente per chi soffre di allergie? Holzbau Maier offre tre tipologie di sistema parete 15 in legno – la tradizionale tecnica della costruzione a blocchi di legno, la tecnica a traliccio di legno – molto isolante - e le costruzioni in legno massiccio. Tutti e tre i sistemi mostrano ottimi risultati, ma sono le costruzioni a blocchi di legno a ridurre al minimo la creazione di polveri sottili. Le differenze sono tuttavia esigue tra le tre tipologie e tutte si sono dimostrate eccezionali per le costruzioni in cui dovranno abitare soggetti allergici. Tutte e tre le costruzioni in legno si caratterizzano per una concentrazione molto più alta di ioni rispetto agli spazi interni usuali, il che fa ridurre l’inquinamento da allergeni, come i peli di animali o degli acari della polvere. Ecco il motivo per cui questi spazi sono stati valutati con il voto „buono“ sulla base delle rigide norme universitarie per le costruzioni adatte alle persone affette da allergie e asma. 16 Esistono idee per nuovi progetti e ci saranno ulteriori sviluppi in questa direzione? I progetti in realtà sono sempre molto individuali, unici da persona a persona, perchè ognuno reagisce ai materiali in modo diverso. In relazione agli effetti degli allergeni sulle persone è importante valutare anche il luogo in cui la costruzione sarà realizzata e l’impatto dell’ambiente circostante sul- la struttura. Per questo motivo, prima di iniziare la progettazione, il commitente è invitato a compilare un questionario insieme al dr. Arnulf Hartl, il quale prenderà in considerazione diversi criteri sulla base dei quali noi realizzeremo un progetto per una casa fatta su misura del cliente. A cosa bisogna fare attenzione nell’allestimento interno di un appartamento se si soffre di allergie? Come è meglio arredare gli interni per tutelare chi soffre di patologie allergiche? Ecco un breve elenco delle più importanti conoscenze tratte dalle misurazioni e dalle analisi eseguite: ×× Vi è un alto tasso di allergeni dell’acaro della polvere anche a 1.500 metri sul livello del mare! ×× Un ambiente secco non è associabile ad una concentrazione minore di allergeni della polvere! ×× Temperature basse o sotto zero non presentano minori concentrazioni di allergeni della polvere. ×× I pavimenti in legno oleato, oltre a quelli in pietra o a piastrella, vantano un minor tasso di allergeni. ×× Molti tessuti (tende, tappeti, pesanti sofà o poltrone, ecc.) producono polveri sottili. ×× L’allestimento degli interni e l’arredamento dovrebbero essere per lo più realizzati con materiali in legno non trattato e con imbottiture sottili e realizzate con materiali naturali. ×× Il legno „respira“ e racchiude nei suoi pori grandi quantità di umidità che può ridonare all’ambiente se serve. Con questo scambio il clima interno agli ambienti è percepito come positivo e gli ioni dell’aria rimangono all’interno degli spazi vivibili. ×× Pochi mobili interni che appoggiano a terra (senza piedini) aiutano a ridurre la quantità di polvere. ×× Rendere il cliente partecipe nella scelta dei materiali costruttivi a bassa emissione, lasciandogli annusare e respirare i profumi naturali e valutando insieme a lui la sensazione che ne deriva. BUON APPETITO! Gli allergici mangiano diversamente! La nostra alimentazione si è fortemente modificata negli ultimi decenni. Ci dedichiamo sempre meno alla cucina e a preparare pasti fatti in casa e utilizziamo sempre più prodotti preconfezionati. Ma sono proprio questi ultimi a contenere una lunga serie di ingredienti che possono scatenare problemi intestinali. Più di un quarto della popolazione presenta disturbi dopo aver ingerito del cibo. Allergie alimentari, intolleranze o semplicemente lo stress nel consumare un pasto in breve tempo o in orari irregolari possono essere la causa di problemi digestivi. Allergie alimentari • Il sistema immunitario reagisce a determinate sostanze alimentari. • I disturbi si percepiscono entro un periodo molto ristretto di tempo. • La reazione può coinvolgere l’intero corpo. • Anche quantità minime possono causare reazioni massicce. Per es. allergia alle arachidi, ai latticini, allergie alimentari associate ai pollini. Intolleranze alimentari • Il corpo non sa decomporre alcune sostanze alimentari. • In parte la reazione può essere ritardata. • I disturbi si concentrano per lo più nel tratto gastrointestinale. • I disturbi peggiorano in base alle quantità dell’alimento assunto. Per es. intolleranza al latte, malassorbimento del fruttosio, intolleranza all’istamina. Pasti salutari! Allergie o intolleranze? I termini allergie e intolleranze alimentari sono spesso confusi tra loro. In caso di allergia il nostro sistema immunitario reagisce di fronte a sostanze che stiamo introducendo nel nostro corpo con il cibo. In questo contesto si creano anticorpi di classe IgE che si legano a specifici nutrienti alimentari. A volte bastano pochissime quantità per scatenare una reazione. In caso di intolleranza alimentare invece il nostro corpo non è capace di digerire una determinata sostanza, ossia al corpo mancano gli strumenti per scomporre l’alimento nei suoi singoli elementi. Così facendo i pezzi non scomposti dell’alimento digerito giungono nel nostro sistema digestivo provocando fastidiose reazioni. Allergie alimentari incrociate derivanti da ipersensibilità ai pollini Molti allergici nel corso degli anni sviluppano anche 17 18 un’allergia alimentare. Questa reazione del nostro corpo si comprende se si considera che il nostro sistema immunitario tende a confondere cose che sono molto simili fra loro. Nel caso delle classiche allergie incrociate il nostro sistema immunitario reagisce male di fronte a certi alimenti i cui eccipienti sono simili ai pollini. Gli anticorpi dell’allergia preesistente riconoscono gli elementi presenti in un cibo come intrusi e reagiscono di conseguenza. Molto spesso le allergie incrociate si hanno in caso di reazioni allergiche ai pollini delle betulle. Gli eccipienti ad esempio delle mele, della frutta con nocciolo in generale, delle noci, dei kiwi ecc. sono molto simili ai pollini delle betulle ed il nostro sistema immunitario non riesce a compredere queste lievi differenze. Qui il trucco è molto facile: mangiare frutta e verdura di stagione! Se le mele sono mature il periodo di pollinazione delle betulle è già concluso da tempo e diminuisce il rischio di una sbagliata associazione. Le allergie incrociate sono possibili anche senza allergia ai pollini. Anche in caso di allergia agli acari della polvere si possono riscontrare allergie incrociate con crostacei e molluschi, anche se è un caso piuttosto raro. Intervista con la dietologa Antonia Pockstaller di Alti Tauri Health Dopo aver concluso gli studi di dietologia presso la scuola professionale superiore di Innsbruck, Antonia Pockstaller lavora dal 2014 presso l’ospedale Mittesill e come libera professionista in altre strutture. I numerosi tirocinii in centri di riabilitazione ed ospedali, come per esempio il centro di riabilitazione di Münster, gli ospedali di Innsbruck, Natters e presso l’ambulatorio per la consulenza alimentare EAT4FUN o nel centro per la sanità di Aflenz, hanno accresciuto in modo pratico l’esperienza di Antonia Pockstaller. le allergie alimentari, è necessario assolvere uno studio triennale. Altri „esperti“ alimentari possono lavorare solo con persone in salute. rà. Spesso inoltre il cuocere o lo sbucciare alcuni alimenti aiuta a ridurre il tasso di allergeni in essi contenuti. Cosa si deve fare nel caso si sospetti un’allergia o un’intolleranza? Quando si pensa che un particolare nutrimento non sia ben tollerato dal proprio corpo si procede con una dieta ad eliminazione, un Prick-Test o un esame del sangue dal medico. La cosa più importante è chiedere sempre il consulto di un medico per comprendere la natura del disturbo, allergia o intolleranza che sia. Non provate a fare un’autodiagnosi con l’aiuto di internet, libri o racconti di amici e parenti – nella maggior parte delle volte non farete altro che limitarvi inutilmente. Quali sono a suo avviso i consigli da dare ad un soggetto allergico? È importante conoscere alcuni trucchi per rendere gli alimenti più tollerati. Gli allergici dovrebbero conoscere la loro soglia di tolleranza per non limitarsi inutilmente. Nonostante l’allergia è importante non ridurre la propria dieta in modo monotono e non essere paurosi. Inoltre esistono ottime alternative per ogni prodotto o piatto. Una dietologa sa come sostenervi in caso di allergie. I cosiddetti test con i IgG- e IgG4 sono da valutare con cautela, poichè il nostro corpo reagisce naturalmente in modo immunologico a contatto con degli alimenti. In questo caso però sono in gioco gli anticorpi IgG e IgG4, i quali farebbero pensare ad un’allergia. Per la diagnosi di un’allergia tuttavia bisogna sempre andare alla ricerca di anticorpi IgE nel sangue. Allergie incrociate: cosa è possibile fare in caso di associazioni allergiche tra pollini? In caso di incroci di pollini in allergie alimentari è importante, in base all’allergia principale, conoscere le diverse associazioni e rendere altri alimenti tollerabili al proprio organismo. Gli allergici al polline di betulla spesso sono ipersensibili alle mele crude, ma in forma cotta esse diventano abbastanza tollerabili. In altre forme di allergia a volte basta sbucciare frutta e verdura associata. Antonia Pockstaller, BSc. Una dieta adatta a chi soffre di allergie – anche in vacanza. Che cos’è o cosa fa di preciso una dietologa? Una dietologa è una consulente medico-alimentare. Lavora sia con persone sane, sia con persone affette da malattie. Per esempio una dietologa accompagna le persone affette da intolleranze alimentari nel corso del cambio nutritivo o in caso di sovrappeso. In aggiunta a queste attività i dietologhi fanno conferenze su diversi temi alimentari, organizzano corsi di cucina, rieducano alla spesa e molto altro ancora; le aree di lavoro sono in ospedali, centri di riabilitazione, case di cura e, ovviamente, in ambulatori privati o strutture sanitarie. La differenza con il coach, l’allenatore o il consulente alimentare è il tipo di formazione. Per chiamarsi dietologo/a e lavorare insieme a persone affette da malattie, come per esempio le intolleranze o Come può una dietologa aiutare le persone affette da allergie o intolleranze? Come dietologa si aiutano le persone nel cambio di alimentazione. L’obbiettivo è ridurre i sintomi e migliorare la qualità della vita. Si aiutano le persone affette da intolleranze ad avere abbastanza nutrimenti, minerali e vitamine per una vita piacevole, nonostante le limitazioni. Esiste un’alimentazione adatta a chi soffre di allergie? No, non esistono consigli nutrizionali definitivi per chi è affetto da ellergie. La dieta varia sempre a seconda dell’allergia o dell’intolleranza e anche dalla sensibilità individuale. In generale si può sostenere che meno ingredienti sono presenti nel piatto, più facile sarà la preparazione e meno allergeni conter- Quali sono i suoi personali consigli in caso di intolleranze? Anche per le persone con intolleranze alimentari è importante non limitare inutilmente la propria scelta di nutrienti. Dopo la diagnosi di intolleranza è importante introdurre un periodo di carenza per fare in modo che il corpo possa riprendersi. In seguito l’alimento eliminato deve essere man mano reintrodotto testandone la tolleranza. In questo modo si capisce quali alimenti possono essere accettati dal proprio corpo e quali meno. É importante che si eliminino solo quegli alimenti che proprio non sono assimilabili dall’organismo, sostituendoli con altri. Anche in questo caso l’aiuto migliore può venire da una dietologa. 19 Canederli pressati al formaggio del Pinzgau (per circa 4 persone) Ingredienti: ×× 750 g patate, cotte il giorno precedente ×× 150 g di ricotta (ricotta sbriciolata) ×× 150 g di farina (opzionalmente integrale) ×× 1 uovo ×× sale ×× erba cipollina, sminuzzata finemente ×× eventualmente una piccola cipolla, finemente sminuzzata ×× 150-200 g di formaggio grigio, Bierkäse (formaggio affinato alla birra), formaggio Pinzgauer, formaggio di montagna ×× olio vegetale d’alta qualità per la frittura 20 Preparazione: Sbucciare le patate e con la raspa da cucina ridurle in briciole grossolane. Anche il formaggio va ridotto in briciole con lo stesso procedimento. Tutti gli ingredienti andranno uniti in un unico impasto. Dall’impasto formare piccoli canederli e schiacciarli a forma di disco. I canederli pressati di formaggio vanno gettati in una padella riempita di olio bollente per la frittura, fino a rendere dorati ambo i lati. I canederli pressati al formaggio possono essere serviti in accompagnamento ad una minestra, con l’insalata o semplicemente con un bicchiere di latte. Meno ingredienti utilizzerete, meno allergeni saranno presenti nel piatto. È importante cuocere bene i canederli pressati, perchè in questo modo il rischio di allergeni sarà ridotto al massimo. In base all’allergia o all’intolleranza è possibile scambiare alcuni ingredienti o abbandonarli completamente, come ad esempio l’erba cipollina o la cipolla. FUORI ALL’ARIA APERTA? Il tempo libero nonostante allergie e asma Quando il naso è tappato, le orecchie prudono e gli occhi si gonfiano è facile intuire che è nuovamente giunto il momento della pollinazione. Piante ed alberi si svegliano dal sonno invernale e rendono la primavera un inferno per ogni allergico. Ma proprio quando le giornate diventano nuovamente belle, il sole splende forte in cielo e sarebbe piacevole soffermarsi all’aperto, gli allergici pagano un prezzo altissimo per la loro patologia. Solo la pioggia lenisce le sofferenze allergiche. La stagione dei pollini a queste latitudini inizia già a fine gennaio con le prime fioriture del nocciòlo e dell’ontano. Tra gli alberi produttori di pollini una particolare importanza va rilegata alla betulla. Essa è la prima produttrice di polline in Europa Centrale, avendo, tra le altre cose, il più forte potenziale di allergeni. La stagione della fioritura inizia di regola a metà marzo e raggiunge il massimo di polline 1-3 settimane dopo. Per coloro che reagiscono con ipersensibilità ai pollini della betulla è tempo di nascondersi in casa. Ma appena gli alberi hanno concluso la loro fioritura, sono le piante a continuare la pollinazione. Molte piante utilizzano il vento per impollinare, quindi non è raro trovare nubi polverose che vengono trasportate dall’aria. In tutto il mondo i pollini delle piante sono la causa principale per il raffreddore da fieno. Il fleo, l’erba mazzolina oppure la coda di volpa fioriscono da metà aprile a metà agosto, provocando molti disturbi agli allergici. La soluzione ideale per coloro che soffrono di allergia da fieno sarebbe ovviamente evitare qualunque tipo di contatto con la fonte allergica. Nella pratica questa soluzione è di difficile realizzazione. Alcuni Una festa per gli occhi gen feb mar apr mag giu lug ago set ott Nocciolo Ontano Betulla Faggio Erbe Segale Piantaggine Artemisia Estratto dal calendario dei pollini austriaco, tedesco e svizzero. http://www.allergien.com/wp-content/uploads/2013/04/pollenkalender_2013_neu.jpg trucchi possono facilitare la vita agli allergici durante il periodo della pollinazione. L’uso di un filtro antipolline alle finestre può essere d’aiuto per lasciare l’allergene fuori dalle quattro mura. Un altro accorgimento potrebbe essere quello di non appendere gli abiti lavati fuori di casa per farli asciugare e non portare in camera da letto gli indumenti usati durante il giorno. Un occhiale da sole non è solo trendy, ma può anche evitare che il vento porti i pollini direttamente nei nostri occhi. Durante la stagione più intensa della pollinazione è importante rinunciare ad attività sportive all’aperto. Chi proprio non ne può fare a meno può usare una maschera antipolline. Queste maschere filtrano l’aria che si respira, impedendo ai pollini e agli allergeni di raggiungere le vie respiratorie. Lo slogan „forza e coraggio e sempre avanti“ non è certo il motto ideale per gli allergici durante la stagione della pollinazione. Soffrire inutilmente alla lunga non porta assolutamente a niente, se non trasformare il raffreddore allergico in asma allergica. In aggiunta un soggetto allergico ai pollini deve fare più attenzione all’alimentazione in questo periodo dell’anno, perchè è in queste stagioni che si sviluppano anche le allergie incrociate con gli alimenti. ASMA: nessuna paura di muoversi e praticare dello sport Coloro che pensano che con l’asma sia meglio stare tranquilli, si sbagliano di grosso! Queste idee sono ormai sorpassate. Oggi è più diffusa la concezione secondo cui è meglio controllare la malattia che farsi controllare da essa! Con l’asma o con un’allergia non è necessario rinunciare allo sport. Anzi: asmatici e allergici avranno grandi vantaggi dal muoversi con regolarità! Lo sport è una delle misure più efficaci che gli asmatici possono intraprendere per ridurre l’affanno in modo attivo. Un asmatico allenato riesce a superare senza problemi diversi piani di scale a piedi senza problemi di respirazione. Di contro un asmastico senza allenamento può avere il fiato corto anche con sforzi molto ridotti. Avere l’affanno o la dispnea è una sensazione molto sgradevole, che non è piacevole provare. Ma proprio per impedire che questa sensazione si ripresenti, tanti smettono di praticare attività fisica. Con un atteggiamento rinunciatario diminuiscono resistenza fisica e allenamento. Diminuendo le capacità fisiche si abbassa anche il limite d’irritazione per la mancanza di fiato. Inizia così anche un circolo vizioso che non rappresenta solo un pericolo per gli adulti, ma anche per i bambini. Se si confrontano gli atteggiamenti verso il movimento e lo sport in bambini affetti da asma con quelli san, 21 si vedono grandi differenze: i bambini senza asma sono in media dalle due alle tre volte più attivi dei bambini asmatici. Con l’aumento del movimento e dell’attività fisica si riduce l’intensità del respiro nei momenti sotto sforzo. Questo vuol dire che il limite d’irritazione che porta all’affanno può efficacemente essere alzato, se allenato con sport e movimento. L’allenamento fisico è quindi un trattamento non medicamentoso dell’asma. Fitness per i polmoni 22 Sedersi comodamente su un sofà, guardare la tv o navigare su internet: chi non ama oziare in questo modo? Tuttavia è giusto tenere a mente che i nuovi media rendono pigra la muscolatura delle nostre vie respiratorie. Quando rimaniamo seduti davanti al computer o alla tv il nostro modo di respirare muta. Inconsciamente il tasso di sospiri (sospiri inconsci al minuto) diminuisce notevolmente e noi respiriamo in modo più piatto. Per la muscolatura del polmone i sospiri sono come una seduta di fitness, necessari per tenersi in forma. Se questo allenamento sparisce per un uso smodato dei nuovi media, la reattività del polmone allo stress aumenta e quindi si evidenzia una sensibilizzazione delle vie respiratorie, senza che vi siano infiammazioni in corso. I CONSIGLI DELL’ESPERTO della terapia del respiro degli Alti Tauri Herwig Zobl partecipa attivamente al programma asma di Krimml da ormai 5 anni. Zobl è fisioterapista autonomo presso il Kristallbad in Wald di Pinzgau. La Herwig Zobl – esperto sua lunga esperienza della terapia del come fisioterapista e respiro. sanitario d’emergenza, nonchè i suoi numerosi corsi d’aggiornamento e di professionalizzazione, come ad esempio la formazione per le procedure osteopatiche in fisioterapia, rendono il programma da lui ideato di grande successo. Nell’ambito della terapia del respiro le sue conoscenze sono molto fondate e le spiegazioni sugli esercizi pratici in presenza di asma, di allergie e di eventuali malattie associate, sono molto utili. Respirare correttamente Per le persone asmatiche esiste un ampio e diversificato spettro di esercizi e tecniche di respirazione. Questi esercizi e tecniche hanno lo scopo di rilassare e tranquillizzare, ma anche di sostenere una respirazione controllata e tranquilla in caso di emergenza. Esercizi di rilassamento e respirazione, come lo yoga, possono essere utili per prevenire i disturbi asmatici e migliorare il benessere generale. Una questione di tecnica… Sport – possibilmente nella natura incontaminata degli Alti Tauri Esistono esercizi specifici che possono facilitare la respirazione in caso di necessità. Tra di essi vi sono tecniche per una respirazione tranquilla e controllata in caso di iniziale attacco d’asma. A causa della paura e dell’agitazione molto spesso la situazione precipita, il respiro diventa veloce e inefficace (iperventilazione). In caso di forte asma le persone colpite spesso non hanno difficoltà a inspirare, ma grosse complicazioni nell’espirazione. Nelle esercitazioni si insegnano e ci si allena su tecniche di respirazione come la „tecnica delle labbra socchiuse“ e posizioni del corpo facilitanti per il respiro, come la „posizione del portiere“ e la „posizione del cocchiere“. Con questi esercizi gli organi della respirazione si rilassano, la muscolatura coaditiva delle vie aree si attiva e coadiuva l’espirazione. Sport e asma Sport e movimento sono attività fisiche molto importanti per le persone affette da asma. Una regolare attività sportiva contribuisce ad avere un fisico allenato e cuore e polmoni in buono stato. Allo stesso modo tenersi in forma aumenta la capacità dell’apparato respiratorio di inglobare quantità d’aria ad ogni respiro. Tanti malati d’asma sono convinti di dover abbandonare l’attività sportiva, soprattutto perchè il movimento fisico spesso può causare un attacco d’asma da sforzo. Una mirata terapia contro l’asma può al contrario prevenire i disturbi respiratori che si possono avvertire durante le attività sportive. Studi scientifici indicano chiaramente che sport e movimento possono ridurre nel lungo periodo le problematiche legate a questa malattia. In aggiunta a ciò, un allenamento intervallato può prevenire anche l’apparizione dell’asma da sforzo. L’allenamento intervallato è quello che prevede fasi di sforzo e fasi di riposo. Ciò che è particolarmente importante è adattare le attività fisiche al proprio fisico. Questo può voler dire, ad esempio, programmare una pausa dalle attività sportive nel caso si avvertano disturbi alla respirazione. Anche la fase di riscaldamento e la progressione dello sforzo svolgono un ruolo importante. Per reagire velocemente in caso di un potenziale attacco d’asma è importante avere sempre con sé i medicinali necessari. A volte è sensato fare uso TECNICHE DI RESPIRAZIONE Tecnica delle labbra socchiuse La tecnica delle labbra socchiuse evita che l’aria in fase di espirazione si aggiunga all’altra e fa sì che la respirazione avvenga in modo omogeneo e completo. Proprio durante un attacco di asma questa tecnica è di grande aiuto. L’inspirazione avviene in modo tranquillo attraverso il naso, l’espirazione invece attraverso le labbra socchiuse. Così facendo si realizza una resistenza che aumenta la pressione nel torace. Posizione del cocchiere Nella posizione del cocchiere è importante sedersi sullo spigolo esterno della sedia. Le ginocchia sono divaricate, i palmi delle mani e/o i gomiti posti su di esse, le braccia leggermente piegate. Si deve fare attenzione affinchè la schiena sia dritta e la pancia rilassata. di questi medicinali specifici anche prima di uno sforzo fisico. Un consiglio personale Il mio consiglio personale è allenarsi quotidianamente con le tecniche e gli esercizi di respirazione sopra elencati per interiorizzarli il più possibile. É responsabilità di ognuno eseguire questi esercizi automaticamente ed in tempo utile per risolvere una situazione di necessità. Quando le crisi respiratorie si fanno sentire è importante reagire velocemente per contrastare l’attacco d’asma. Nel caso in cui l’attacco d’asma sia inevitabile, l’esecuzione delle tecniche e degli esercizi di respirazione così interiorizzati è fondamentali. 23 IN VACANZA DALL’ALLERGIA … Viaggiare e trascorrere una serena vacanza nonostante l’asma o l’allergia non è più un sogno irrealizzabile. Con la scelta del giusto hotel asma e allergia possono diventare un aspetto secondario. Hotel dichiaratamente amici degli allergici hanno nel frattempo ampliato la propria offerta in modo tale da venire incontro ai loro clienti. Qui è possibile rimanere sereni in ogni locale: dalla camera da letto alla sala da pranzo. Condizioni generali ideali per una vacanza rilassante e riposante per allergici ed asmatici possono essere riscontrate negli hotel Alti Tauri Health in Oberpinzgau a Salisburgo o nei Respiration Hotels in Alto Adige. Si tratta di hotel appositamente progettati per venire incontro alle particolari esigenze e necessità delle persone affette da allergia o asma. www.respiration.it www.hohe-tauern-health.at 24 Alti Tauri Health (Hohe Tauern Health) – Un’iniziativa salutistica per gli allergici Provvedimenti costantemente controllati a favore della riduzione di allergeni e di polveri sottili garantiscono ai clienti degli hotel Alti Tauri Health notti serene e una respirazine senza fastidi. Le camere d’albergo degli hotel Alti Tauri Health (HTH) sono controllate e certificate a cadenza biennale dai collaboratori dell’università privata Paracelsus di Salisburgo sulla quantità di allergeni e polveri sottili presenti nei locali. Il sigillo di qualità HTH garantisce quindi che la concentrazione di allergeni tipici all’interno delle strutture sia al di sotto della soglia che fa scatenare un’allergia. In aggiunta regolari corsi di formazione per il personale della cucina, del servizio e delle pulizie permettono di tenere alti gli standard promessi. Un altro grande vantaggio degli hotel amici delle persone affette da allergie è l’offerta dietetica, sempre promossa da personale gastronomico appositamente formato. Allergie alimentari e intolleranze non sono più un problema durante una simile vacanza. Non importa se siete ciliaci o avete un’allergia alle noci, il cibo viene sempre preparato individualmente per ogni ospite. L’hotel amico degli allergici L’alfa e l’omega di una camera amica degli allergici è il basso impatto di allergeni. Questa constatazione è facile da spiegare: minore è la quantità di allergeni presenti in camera, più agevole e piacevole sarà la permanenza dell’ospite nella camera stessa. Una camera d’albergo amica di chi soffre d’allergia con poche polveri sottili e allergeni dio naturale contro l’asma e l’allergia direttamente davanti alla porta. Inoltre essi offrono un’ampia offerta di workshops, test funzionali sulle capacità polmonari ed escursioni guidate incentrate sul tema delle allergie e dell’asma. Le vie aeree, molto sensibili degli allergici ed asmatici, sono facilmente irritabili dalle polveri sottili. Questo è un altro motivo per tenere il più basso possibile il tasso di polveri sottili. Le precondizioni per raggiungere questo risultato sono in primis la scelta del pavimento. Legno e piastrelle sono ideali per camere che vogliano essere adatte agli asmatici, perchè sia gli allergeni, sia le polveri sottili avranno meno possibilità di depositarsi. TRATTARE UN’ALLERGIA … L’acaro della polvere è un importante fattore scatenante delle allergie in ambienti interni e quindi un grande nemico degli hotel amici degli allergici. Poichè questi piccolissimi animaletti simili a dei ragnetti amano nascondersi in tessuti, materassi e tappeti, le camere degli hotel per allergici sono, per quanto possibile, allestiti con il minor numero di tessili. Inoltre materassi e biancheria da letto sono foderate con materiali antiacaro (encasings). Anche i profumi possono essere motivo di irritazione per le vie respiratorie degli asmatici e allergici. Per questo motivo nelle camere dedicate a coloro che soffrono di una patologia allergica si evita in modo sistematico di usare profumi ambientali, detergenti con un odore molto pungente per camere o biancheria. Ecco un modo per garantire sonni sereni e respirazione libera. In una camera per allergici non si troveranno né soprammobili attirapolvere, né piante in fioritura. Alla pulizia degli ambienti è dedicata particolare attenzione. Gli HTH-Hotels – più di un semplice hotel Gli Hotel Alti Tauri (Hohe Tauern Hotels – HTH) sanno offrire ai propri ospiti molto più di un’infrastruttura adatta alle loro esigenze salutistiche. Grazie alla loro immediata vicinanza alle cascate Krimml, gli HTH-Hotels hanno a loro disposizione un rime- La migliore terapia per una patologia allergica sarebbe ovviamente evitare ad ogni costo un contatto con la sostanza che provoca la reazione allergica. In pratica questo appare alquanto improbabile o di difficilissima realizzazione. Oggi esistono moltissimi medicinali che possono combattere i fastidiosi sintomi dell’allergia. Gran parte di questi medicinali tratta esclusivamene i sintomi, ma non le cause alla base della patologia. Un’allergia è difficile da curare, ma non troppo complessa per essere tenuta sotto controllo. Se un’allergia non si può tenere sotto scacco con un particolare medicinale è possibile valutare una specifica terapia immunitaria (conosciuta anche come desensibilizzazione). Il tipo di trattamento dovrebbe ad ogni modo concentrarsi sulla gravità dei disturbi provocati. Una terapia combinata con diversi preparati può essere una valida opzione per controllare al meglio un’allergia. Gli antistaminici Gli antistaminici sono tra i medicinali allergici maggiormenti diffusi. Il principio con cui essi agiscono è racchiuso già nella loro denominazione: i medicinali impediscono all’istamina di diffondere la sua azione nel nostro organismo. L’istamina infatti è responsabile della maggior parte dei sintomi allergici. Affinchè essa possa agire nei tessuti deve essere legata ad un ricettore. Gli antistaminci bloccano i ricettori nei tessuti ed impediscono quindi il legame con l’istamina. Se l’istamina non può legarsi ai suoi ricettori, non avverrà nessuna reazione allergica. Ormai gli antistaminici presenti sul mercato sono 25 Reazione allergica Antistaminico ALLERGENE Stabilizzatori dei mastociti ALLERGENE ALLERGENE MASTOCITA MASTOCITA MASTOCITA ISTAMINA ISTAMINA RICETTORI ISTAMINA TESSUTO SINTOMI ALLERGICI STABILIZZATORI DEI MASTOCITI ANTISTAMINICO TESSUTO NESSUN SINTOMO ALLERGICO TESSUTO NESSUN SINTOMO ALLERGICO Nel corso di una reazione allergica i mastociti rilasciano istamina (immagine a sinistra). Gli antistaminici bloccano i recettori dell’istamina nei tessuti ed impediscono che i sintomi allergici (immagine al centro) si verifichino. Gli stabilizzatori dei mastociti fanno in modo che l’istamina non venga rilasciata dai mastociti (immagine a destra). cortisonico sono ad oggi i più efficaci in caso di rinite allergica e assolutamente superiori a trattamenti antistaminici, leucotrieni antagonisti o stabilizzatori dei mastociti. Nella maggior parte dei casi gli spray anti-asmatici si basano su preparati cortisonici. Accanto all’applicazione localizzata di cortisone in forma di spray, creme o gocce, il cortisone può essere assunto anche come pastiglie. In questo caso l’effetto si estende a tutto il corpo. Il nostro corpo produce la maggior parte di cortisone alla mattina. Per questo motivo, se i cortisonici sono da assumere una sola volta al giorno, è consigliabile prenderli alla mattina. XOLAIR anti-IgE Una strategia molto elegante di trattamento contro l’allergia è la somministrazione di anticorpi anti-IgE. Gli anticorpi IgE svolgono un ruolo centrale nel pro- cesso che porta all’allergia. Le proteine sono posizionate come antenne sulle cellule infiammanti. Se queste antenne captano un allergene attivano la cellula, la quale emette messaggeri che scatenano la sintomatologia allergica. Gli anticorpi anti-IgE legano gli anticorpi IgE e li neutralizzano. In questo modo si evita che le cellule infiammanti si muniscano di antenne contro gli allergeni. Questo metodo è abbastanza recente e non ampiamente utilizzato, ma mostra già da ora buoni risultati nell’asma allergica. Immunoterapia L’immunoterapia specifica è l’unica variante di trattamento per le patologie allergiche che ne combatte le cause alla base. In una specifica terapia immunologica si cerca di insegnare al sistema immunitario come tollerare gli allergeni. Con questo trattamento 26 27 di seconda generazione. La prima generazione non era ancora in grado di impedire un passaggio dal sangue al cervello degli allergeni e quindi si avvertivano alcuni effetti indesiderati. Gli antistaminici possono essere fruibili in diverse forme, come spray nasali, colliri o pastiglie. Essi agiscono sicuramente e velocemente in caso di disturbi allergici. Un passo avanti all’allergia: stabilizzatori dei mastociti Gli stabilizzatori dei mastociti impediscono che i mastociti riversino il loro messaggio nell’organismo. I mastociti svolgono un ruolo importante nelle reazioni allergiche, poichè la loro reazione dà inizio ai disturbi nel corpo. Come già indica il loro nome, questi medicinali stabilizzano i mastociti ed impediscono a priori che siano emessi i messaggeri. L’obiettivo degli stabilizzatori dei mastociti non è quindi lenire i sintomi dell’allergia, ma impedire che essi si verifichino. Questi medicinali agiscono in modo preventivo e devono quindi essere assunti prima che l’allergia si verifichi. Leucotrieni-antagonisti Questi medicinali sono conosciuti tra gli allergici con il nome di „singulair“ (Montelukast). Similarmente agli antistaminici essi impediscono che il messaggio del mastocite raggiunga i ricettori nel tessuto. I leucotrieni antagonisti bloccano i leganti dei leucotrieni nelle vie respiratorie. I leucotrieni sono, come l’istamina, i trasmettitori dell’infiammazione nelle reazioni allergiche. I leucotrieni antagonisti sono meno efficaci in caso di prurito o attacchi di starnuti rispetto all’antistamina, ma agiscono meglio in caso di naso tappato. Cortisone Il cortisone non è solo un medicinale, ma un ormone che la corteccia surrenale produce quotidianemente nel nostro corpo. Il cortisone è un medicinale antiinfiammatorio molto efficace per il trattamento delle allergie e dell’asma. Spray nasali a contenuto Fase di sensibilizzazione Reazione allergica Anticorpi-IgE ANTI ANTICORPI - IgE (XOLAIR) ANTICORPI IgE ANTICORPI IgE MASTOCITA MASTOCITA ISTAMINA MASTOCITA RICETTORI ISTAMINA TESSUTO TESSUTO TESSUTO SINTOMI ALLEGICI NESSUN SINTOMO ALLERGICO In caso di allergie si formano degli anticorpi della classe IgE. Questi anticorpi IgE si posizionano sui ricettori (antenne) posizionate sui mastociti (immagine a sinistra). Se gli allergeni si legano a queste antenne, il mastocita si attiva e rilascia l’istamina (immagine centrale). Gli anti anticorpi IgE (Xolair) si collegano agli anticorpi IgE. In questo modo gli anticorpi IgE non possono più legarsi sulla superficie dei mastociti. Senza antenne per gli allergeni i mastociti non possono più attivarsi e rilasciare istamina (immagine a destra). l’organismo è confrontato con l’allergene per diversi anni. All’inizio sono utilizzate solo basse quantità di allergeni. Nel corso degli anni la dose di allergeni cresce. In base a come l’allergene viene utilizzato nella terapia si differenziano due forme specifiche di terapie immunitarie. Nella terapia immunitaria subcutanea l’estratto dell’allergene è iniettato sotto alla cute. In caso di terapia immunitaria sublinguale l’estratto d’allergene è depositato sotto alla lingua con un contagocce. Attualmente si consiglia una specifica immunoterapia in caso di gravi forme di rinite allergica o di asma, perchè qui i sintomi della malattia possono essere difficilmente controllati con medicinali. LE CASCATE KRIMML – UN RIMEDIO NATURALE 28 Le cascate Krimml non sono solo le più grandi d’Europa, ma anche un rimedio naturale contro le allergie e l’asma. Già nel lontano 1808 l’allora medicus Wolfgang Oberlechner consigliava ai pazienti di soggiornare accanto alle cascate Krimml. Oggi le cascate Krimml vengono utilizzate come rimedio naturale e come nuova opzione terapeutica per allergici e asmatici. L’aerosol delle cascate Il segreto dell’effetto curativo della cascate Krimml sta nella particolare e finissima nebbiolina diffusa che esse generano. Questa nebbiolina si costituisce da particelle a carica negativa, finemente atomizzate, frammenti d’acqua che si insinuano nei polmoni e che possono essere definiti come un aerosol da cascata. Quest’acqua si getta con grande forza nella valle, tanto da spaccare l’acqua in minuscoli frammenti nell’impatto con la roccia. Con questo meccanismo si crea un aerosol nanometrico, capace di insinuarsi in profondità nelle vie respiratorie e agire come immuno-modulatore all’interno dell’organismo. Rimanere immersi nella nebbiolina delle cascate Krimml genera un effetto positivo su tutto l’organismo nel lungo periodo. In uno studio clinico eseguito su 54 bambini asmatici è stato possibile constatare gli effetti positivi delle cascate Krimml. Un soggiorno di 3 settimane da parte dei bambini coinvolti nello studio presso le cascate Krimml ha migliorato i parametri medici principali dell’asma allergica in modo significativo. Gli effetti positivi hanno avuto un effetto positivo per una durata fino a 4 mesi. Le cascate Krimml hanno la capacità di portare nuovamente in equilibrio il sistema immunitario stressato degli allergici. Le cascate Krimml 29 La terapia della cascata Asma-camp per bambini e ragazzi La terapia della cascata prevede la permanenza di un’ora al giorno nelle immediate vicinanze della cascata. L’ora di terapia può essere gestita liberamente: ascoltare l’acqua che si tuffa nel vuoto, meditare, respirare con coscienza o semplicemente rilassarsi e godersi la natura. La terapia dovrebbe durare almeno 14 giorni e prolungarsi teoricamente per tre settimane. Coloro che svolgono attività sportive in aggiunta alla terapia della cascata aumentano l’efficacia del trattamento. Soprattutto per le persone che soffrono d’asma l’attività fisica è molto importante per mantenere integra la condizione e la resistenza fisica. Essa infatti aiuta a contrastare l’affanno e la mancanza d’aria in caso di attacco d’asma. Praticare l’escursionismo o andare in bici sono attività fisiche ideali per il tempo libero: intensità di marcia, distanza e ripidità possono essere adattate individualmente così come le pause ed i riposi. www.hohe-tauern-health.at Presso lo Splash Camp Krimml i ragazzi affetti da allergia o asma possono finalmente respirare a fondo e riprendere forza e vitalità. Grazie ad un’assistenza professionale bambini e ragazzi trascorreranno due settimane avventurose nelle vicinanze delle cascate Krimml. Accanto alla quotidiana ora di terapia presso le cascate i partecipanti al camp trascorreranno ore liete all’insegna di un entusiasmante programma per il tempo libero con escursioni, offerte ludiche e tanto tempo per scoprire la natura. Allo scopo di dare efficacia al camp, il nostro pediatra, il dr. Roland Drexler, controllerà più volte le funzioni polmonari ed i diversi parametri allergologici rilevanti. www.splashcamp.co EVVIVA: LA SPELEOTERAPIA IN CASO DI ALLERGIA E ASMA 30 La speleoterapia è una particolare forma di terapia inalatoria effettuabile in caso di patologie delle vie respiratorie. Durante questa terapia i pazienti si soffermano all’interno di una grotta o di una miniera. Le radici di questa particolare terapia europea sono da ricondurre probabilmente alla Seconda Guerra Mondiale. Mentre si assisteva agli attacchi aerei, la popolazione cercava di salvarsi la vita dalle bombe rintanandosi in gallerie e miniere. In questi frangenti ci si accorse che lo stato di salute delle persone affette da malattie respiratorie migliorava sensibilmente. Oggi la speleoterapia è diventata una terapia riconosciuta. In Germania esistono 13 luoghi che propongono questa terapia, in Austria 3. Anche in Alto Adige è possibile avvantaggiarsi di queste conoscenze presso la miniera climatica di Predoi, una struttura che offre appunto un approccio speleoterapeutico. Il rimedio della grotta La speleoterapia non è altro che la permanenza della persona affetta da disturbi respiratori in una grotta o in una miniera. Cosa esattamente porti al sollievo ed agli effetti curativi non ci è ancora dato saperlo con esattezza, ma esistono diversi fattori che possono influenzare questo processo. La temperatura rimane costante e bassa durante tutto l’anno (7°-10°C). Non vi sono raggi solari, l’umidità ambientale è più alta e quasi non esistono polveri sottili o allergeni. L’alto tasso di umidità, in combinazione con l’ampiezza della superficie delle pareti, funge da filtro. Le particelle di sporco o similari si depositano subito sulle pareti rocciose grazie alle condizioni climatiche preesistenti. Per questi motivi l’aria è pressochè pulita. Questo può essere uno dei fattori scatenanti l’effetto migliorativo dei disturbi, ma ce ne possono essere anche altri. Forse già il fatto di „entrare in una grotta“ può avere un certo effetto. La miniera climatica di Predoi Presso la miniera di rame di Predoi in Alto Adige si trova una galleria in cui è stato allestito un centro di speleoterapia. La galleria è stata appositamente munita di sdraio, sacchi a pelo e coperte. Personale specializzato accompagna le persone all’interno della miniera e durante la terapia. All’interno della galleria sono poi effettuati esercizi di respirazione e rilassamento. Sono benvenuti anche i piccoli visitatori. Alcuni esercizi di respirazione e giochi appositamente creati per i bambini aiutano a superare momenti di noia. www.ich-atme.com Finalmente! Un sano e profondo respiro nella miniera climatica FITOTERAPIA: L’AIUTO DELLA NATURA Formazione in fitoterapia tradizionale e classica Intenso studio con erbe occidentali ed orientali Consulente nutrizionale secondo i cinque elementi Attività fisica www.5-elemente-rainer.at delle erbe curative può essere d’aiuto per lenire o evitare effetti collaterali. Klaudia Rainer C0s’è la fitoterapia? Che cos’è la tradizionale medicina europea? La fitoterapia è la conoscenza dell’applicazione e l’utilizzo di piante ed erbe curative. Essa è tra le più antiche forme terapeutiche che il genere umano conosca ed è conosciuta in ogni ambito culturale. Anche la medicina tradizionale europea porta con sé una grande conoscenza di utilizzo e possibilità d’applicazione rispetto a fiori, foglie e radici naturali. Euphrasia officinalis L’euphrasia officinalis è una pianta curativa molto utile per combattere problematiche legate agli occhi. Essa è conosciuta fin dall’antichità. Quello che pochi sanno è che l’euphrasia può essere molto utile per il raffreddore, anche per quello da fieno e per altre patologie del sistema digestivo. 31 É possibile utilizzare la fitoterapia per combattare le allergie? Sì, la fitoterapia può assolutamente essere usata in caso di patologie allergiche. La conoscenza dei principi attivi presenti nelle piante ci offre un ampio spettro di erbe selvatiche e piante locali per comprendere il funzionamento del nostro organismo e qundi anche di intervenire sulle concause di alcuni fenomeni fisici. Un fitoterapista deve però adattare al singolo queste conoscenze, perchè non esiste in fitoterapia una ricetta univoca su come combattere certi fenomeni fisici. Ciò che per una persona è un toccasana, può essere causa di disturbi in un’altra. Euphrasia La fitoterapia può sostituirsi alla somministrazione di usuali medicinali antiallergici? In caso di allergie o reazioni allergiche è importante un consulto con il proprio medico. In generale è possibile sostenere che una fitoterapia ben adattata al proprio fisico può essere un ottimo accompagnamento alla cura medicamentosa. L’aggiunta Applicazione: Compresse realizzate da un decotto di Euphrasia svolgono un’azione lenitiva e curativa sull’irritazione o sul prurito degli occhi. Il collirio di Euphrasia è acquistabile anche in farmacia. Per i disturbi interni è possibile bere il tè di quest’erba in fioritura. FONTI GLOSSARIO: Huber, B., 100 Jahre Allergie: Clemens von Pirquet – sein Allergiebegriff und das ihm zugrunde liegende Krankheitsverständnis. Wiener klinische Wochenschrift, 2006. 118(19-20): p. 573-579. termini tecnici spiegati in parole povere Allergia: Reazione sproporzionata del sistema immunitario contro sostanze di per sé non pericolose, provenienti dall’ambiente circostante. Allergeni: La sostanza scatenante di una reazione allergica. A questa sostanza il sistema immunitario reagisce in modo ipersensibile (per esempio i pollini) Anticorpi: Proteine che vengono create durante la reazione allergica, legando a sé la sostanza che causa l’allergia. Nella reazione allergica gli anticorpi IgE svolgono un ruolo fondamentale. 32 Asma: Malattia infiammatoria delle vie respiratorie, spesso causata da un’allergia. Durante un’infiammazione le vie respiratorie sono ipersensibili, provocando un restringemento delle vie aeree. Rinite allergica: Altro nome del raffreddore allergico. Una forma speciale del raffreddore allergico si chiama raffreddore da fieno. Se causata da allergia ai pollini, i sintomi appaiono limitatamente nel periodo primavera/estate. IgE: Immunoglobina della classe E risp. anticorpi della classe E. Questa classe di anticorpi si crea durante l’allergia e lega specificatamente la sostanza che scatena l’allergia (l’allergene). Istamina: Sostanza messaggera dei mastociti che fa partire la reazione allergica e che è responsabile dei sintomi allergici. Mastocita: Cellula infiammante del sistema immunitario che sprigiona istamina e sulla cui superficie si depositano gli anticorpi dell’ “antenna dell’allergene“. Sensibilizzazione: Processo in cui il corpo reagisce in modo eccessivo ad una sostanza, catalogandola come pericolosa. La sensibilizzazione è il primo passo nella comparsa di un’allergia. EFA, E.V., Book on Respiratory Allergies – Raise Awareness, Relieve the Burden. 2011. Allergia alimentare: Allergia verso alcuni elementi nutritivi. Il sistema immunitario percepisce questi elementi nutritivi come pericolosi e regisce di conseguenza. Zuberbier, T., et al., Economic burden of inadequate management of allergic diseases in the European Union: a GA(2) LEN review. Allergy, 2014. 69(10): p. 1275-9. Intolleranza alimentare: Alcune parti dell’alimento non sono smaltite correttamente dall’organismo. Al corpo manca l’attrezzatura adatta per digerire un alimento (come nel caso del male assorbimento del fruttosio). Kim, D.K., et al., Treatment of allergic rhinitis is associated with improved attention performance in children: the Allergic Rhinitis Cohort Study for Kids (ARCO-Kids). PLoS One, 2014. 9(10): p. e109145. Posizione del cocchiere: Un aiuto per la respirazione che aiuta in caso di emergenza respiratoria. Appoggiando le braccia sulle ginocchia si attiva la muscolatura ausiliare nell’atto della respirazione. Tecnica delle labbra socchiuse: Una particolare tecnica di respirazione che aiuta ad espirare. Si respira attraverso lo spazio lasciato libero dalle labbra socchiuse. Canonica, G.W., et al., A survey of the burden of allergic rhinitis in Europe. Allergy, 2007. 62 Suppl 85: p. 17-25. Greiner, A.N., et al., Allergic rhinitis. Lancet, 2011. 378(9809): p. 2112-22. 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