Tecniche di riproduzione delle piante

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Tecniche di riproduzione delle piante
Acquariforum
Tecniche di riproduzione delle piante
Inviato da Vescovi Matteo
Salve a tutti, mi accingo a scrivere questo articolo per descrivere in modo molto semplice e senza grossi termini specifici,
soprattutto perchè non li conosco,la riproduzione delle piante dei nostri acquari.
Le principali tecniche di riproduzione sono:
- per talea
- per taglio del rizoma
- per stoloni
- per piante avventizie
Non so come si chiami questa tecnica ma descriverò anche come riproduco Muschi e riccia.
Se vi accingete a potare diversi gruppi di piante di un acquario, è buona norma svolgere questa operazione in più fasi
distanziate di qualche giorno. Le piante quando vengono potate subiscono un "trauma" e assorbono in maniera differente
i fertilizzanti perciò per evitare squilibri che potrebbero favorire le alghe è consigliabile distanziare le varie potature di
qualche giorno.
Vediamo ora nel dettaglio le varie tecniche.
RIPRODUZIONE PER TALEA
Per tutte le piante che si sviluppano in verticale lungo uno stelo come per esempio Rotala, Bacopa, Alternanthera,
Hygrophila e Ludwigia.
La riprodurre per talea consiste nel tagliare lo stelo appena sutto un nodo [fig. 2 punto A]
( il NODO è la parte dello stelo dove sono attaccate le foglie [fig. 1 punti A e B] )
La parte inferiore dello stelo presenterà nella parte terminale un moncone
alla base del quale [fig. 2 punto B] la pianta produrrà nuove gemme e proseguirà la sua crescita.
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Può capitare che la pianta produca anche 3 o 4 propagini, se siete orientati alla quantità potete lasciarle crescere tutte,
mentre se puntate alla qualità di crescita conviene eliminarne alcune per dare più vigore alle restanti.
La parte tagliata dello stelo (detta anche potatura), va ripiantata facendo attenzione a non rompere lo stelo; per questa
operazione è molto utile aiutarsi con delle pinzette.
In alcune condizioni di scarso nutrimento, questo tipo di piante emette radici aeree dai nodi; in tal caso le radici aeree
della potatura saranno utili per l'attecchimento della stessa.
Fig. 1
Fig. 2
In fotografia Rotala rotundifolia
RIPRODUZIONE PER TAGLIO DEL RIZOMA
Anubias, Bolbitis, Microsorum
Queste piante, che crescono meglio se ancorate a radici o pietre, sviluppano le foglie lungo il RIZOMA (in questo caso la
pianta invece di svilupparsi verso l'alto come le piante a stelo, si sviluppa generalmente in orizzontale, e il rizoma
emettendo parecchie radici, permette alla pianta di aggrappartsi ad una superficie.)
Fig. 3 in fotografia Anubias barteri
La tecnica per qesto tipo di piante è molto simile alla precedente, bisogna tagliare il rizoma (avendo l'accortezza di
lasciare 4 o 5 foglie sulla parte + giovane) dividendolo in 2 parti [Punto A Fig. 3]. La pianta madre, produrrà dei nuovi getti,
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mentre la potatura continuerà la sua crescita continuando ad emettere foglie nuove.
La moltiplicazione delle Microsorum oltre che per taglio del rizoma avviene anche per piante avventizie.
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RIPRODUZIONE PER STOLONI
Vallisneria, sagittaria, echinodorus tennellus, echinodorus angustifolius, Glossostigma, Hemianthus callitrichoides ...
La pianta dopo aver raggiunto una certa grandezza, produrrà uno STOLONE [Fig. 4 e 5 e 6], che si svilupperà in
orizzontale a diretto contatto del substrato; dopo aver raggiunto una certa lunghezza molto variabile a seconda delle
condizioni di luce e nutrimento, svilupperà sull'apice una nuova piantina; quanto questa avrà sviluppato radici e foglie, lo
stolone proseguirà la sua crescita in orizzontale continuando a produrre nuove piantine. Se si vuole impedire la
propagazione della pianta basta tagliare lo stolone vicino alla pianta madre.
Fig. 4 in fotografia Hemianthus callitrichoides
Fig. 5 in fotografia Glossostigma elatinoides
Fig. 6 in fotografia Vallisneria Spiralis
Cryptocoryne
In genere queste piante sviluppano [Fig. 7] dei rizomi nel substrato da cui spunteranno le nuove piantine; se si vuole
spostare la nuova piantina in una posizione diversa da quella scelta dallo stolone, basta aspettare che abbia raggiunto
una certa dimensione, poi basterà tagliare lo stolone, sradicare la pianta e ripiantarla.
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Fig. 7 in fotografia Cryptocoryna
PIANTE GALLEGGIANTI
Lemna minor, lemna major, azzola, Salvinia natans
Queste piante [Fig. 8] emettono degli stoloni lungo la superficie dell'acqua; quanto le nuove piante hanno raggiunto una
media dimensione possono anche essere separate dalla pianta madre.
La lemna minor non produce un vero stolone, ma semplicemente delle foglie attaccate una all'altra, queste si
staccheranno da sole dando vita a una nuova pianta.
[Fig. 8] in fotografia Lemna minor, lemna major, Salvinia natans
RIPRODUZIONE PER PIANTE AVVENTIZIE
Echinodorus
Queste piante si propagano sviluppando uno scapo fiorifero [Fig. 9]; questo se tenuto sommerso produrrà nuove piantine,
mentre se fatto fuoriuscire dalla superficie dell'acqua produrrà dei fiori.
Le nuove piantine vanno staccate dallo stelo solo quando hanno sviluppato sia foglie che radici in modo da poter essere
piantate senza problemi. Quando si deciderà di tagliare la piantina, lo stelo non andrà tagliato a contatto della stessa, ma
ad almeno 3 cm di distanza. Questo fungerà da riserve di nutrienti permettendo alla piantina di superare il trauma della
potaura.
Lungo lo stelo si possono formare diverse piantine [Fig. 10 punti A e B] che inizialmente appariranno come piccole
gemme tonde.
Fig. 9
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Fig. 10 in fotografia echinodorus ozelot
Microsorium e Ceratopteris
Sulle foglie più vecchie di queste piante, se si presentano le giuste condizioni di luce e nutrimento, si sviluppanno delle
piccole piantine avventizie [Fig. 11]. Nel caso delle microsorium, quando le nuove piantine hanno prodotto almeno 4 o 5
foglie, con delle forbici bisoga tagliare la parte di foglia dove è spuntata la piantina lasciando almeno un paio di cm
intorno al nuovo piccolo rizoma [Fig. 12 le linee tratteggiate rosse suggeriscono una possibile soluzione]. La parte
tagliata potrà essere ancorata con del filo di nylon ad una radice o una pietra.
Nel caso delle Ceratopteris le nuove piatine possono essere piantate o lasciate galleggiare a seconda del metodo di
coltivazione adottato.
Fig. 11 in fotografia Microsorum pteropus
Fig. 12
MUSCHI E RICCIA
Vesicularia dubyana, Riccia fluitans, Monosolenium tenerum (“Pellia”)
Queste piante hanno una struttura abbbastanza particolare, Vesicularia [Fig. 13] e Pellia [Fig. 14] Se legate con un filo di
nylon a pietre o legni, con le loro piccole radici si aggrapperanno, mentre la Riccia anche se ancorata, non si aggrapperà
mai in quanto è una pianta galleggiante che non emette radici.
La riproduzione di queste avviene semplicemente dividendo la pianta con delle forbicii.
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Fig. 13 in fotografia Vesicularia dubyana
Fig. 14 in fotografia Monosolenium tenerum (“Pellia”)
Spero che questo semplice articolo possa esservi d'aiuto
Di Vescovi Matteo (Matteo V)
Potete trovare questo ed altri articoli sul sito di Matteo
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