A milioni soffocati nelle camere a gas. Il destino dei cani

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A milioni soffocati nelle camere a gas. Il destino dei cani
A milioni soffocati nelle camere a gas. Il destino dei cani randagi giapponesi
San Marino, 18 Ottobre 2009 - Ogni giorno quasi 1000 cani finiscono nelle camere a gas in
Giappone, una tragica realtà che vivono gli animali domestici senza un padrone nel
paese nipponico
. Lo racconta il documentario « Cani, gatti e
uomini
»
girato dal regista del Sol Levante, Motoharu Iida, che sta facendo grande rumore. Il regista, cifre
alla mano, dichiara che
ogni mese circa 310.000 amici a quattro zampe sono introdotti nelle camere a gas e
soppressi dopo aver patito sofferenza atroci
. Secondo quanto dichiara il sito
France24
,
il Giappone non sarebbe l'unico stato a praticare questi atroci delitti. Anche negli Stati Uniti la
pratica di gasare i cani starebbe prendendo piede, mentre. la «civile» Europa si sbarazza dei
randagi praticando per lo più l'iniezione letale.
COCCOLATI E ABBANDONATI - Agli occhi dei più il Giappone appare come lo Stato nel
quale i cani e in generale gli animali domestici sono trattati meglio. Passeggiando per le strade
di Tokyo o delle altre grandi città giapponesi si possono vedere centinaia di amabili padroni che
coccolano e portano a spasso i loro amici a quattro zampe. Vestiti di tutto punto gli animali
spesso partecipano a succulenti e costosissimi pranzi. Ma c'è anche l'altra faccia della
medaglia: i cani abbandonati sono destinati a un'atroce morte. L'orribile pratica della camera a
gas è accettata dallo Stato. Secondo la commissione intergovernativa che si occupa della
salute degli animali «l'utilizzo del gas per uccidere gli animali non è raccomandato, ma allo
stesso tempo è tollerato». Il documento stilato dalla stessa commissione afferma anche che
l'introduzione nelle camere a gas provoca «patimenti» e «sofferenze intense» agli animali,
mentre dichiara che l'iniezione letale è molto meno dolorosa.
I VIDEO - Un video apparso sul network giapponese Fuji tv, mostra le sofferenze vissute dai
cani randagi una volta introdotti nelle camere a gas. Ogni volta circa 20-30 animali sono chiusi
in una cassa d'acciaio. Dopo alcuni minuti un impiegato aziona il gas che è velocemente
pompato nella struttura d'acciaio. Il veleno si diffonde e gli animali cercano invano di uscire dal
portellone da cui sono entrati, ma quest’ultimo naturalmente è chiuso. Con le zampe tentano di
rompere i vetri infrangibili della cassa. Si sentono i rantoli penosi e sofferenti dei randagi che
diventano sempre più deboli. All'improvviso i cani smettono di abbaiare. «Tutti noi siamo
responsabili di queste orrende pratiche - dichiara il regista Motoharu Iida al
Mainichi Daily News
-. Ma ci sono alcune persone che fanno finta di non vedere perché la realtà è troppo penosa».
«REALTA' ORRIBILE» - Su “ Giappopazzie ”, blog di un italiano che vive a Takarazuka e
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A milioni soffocati nelle camere a gas. Il destino dei cani randagi giapponesi
ideato per diffondere la cultura e le bellezze del Giappone,
l
a triste vita dei cani
nel paese nipponico è raccontata senza indugi. «La realtà e' orribile - scrive il blogger Luca che
parte narrando le peripezie dei cuccioli venduti all'interno dei negozi di animali domestici -.
Migliaia di negozi vendono cani come fossimo al supermercato. I cani alloggiano in celle grandi
di solito 50x50 cm e spesso il cagnetto giace nelle sue feci anche se queste ultime vengono
rimosse di frequente». Ma il destino dell'animale diventa ancora più atroce se entro sei mesi
non è acquistato da nessuno: «Molti negozi mandano i cani alla camera a gas per essere
soppressi - taglia corto Luca -. L' invenduto viene eliminato».
Francesco Tortora
Fonte: Corriere Della Sera - Animali
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