CATALOGO DELLE COMPETENZE
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CATALOGO DELLE COMPETENZE
VALORIZZAZIONE DEI PROFESSIONISTI E VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI CATALOGO DELLE COMPETENZE Prima edizione maggio 2012 CHE COSA E’ IL CATALOGO E’ UNO STRUMENTO PER SUPERARE LA SOGGETTIVITA’ NELLA VALUTAZIONE ATTRAVERSO L’INDIVIDUAZIONE DI COMPETENZE TRASVERSALI OTTO SONO LE COMPETENZE INDIVIDUATE E RAPPRESENTANO LA SINTESI DEI COMPORTAMENTI CHE PERMETTONO DI TRADURRE IN AZIONI, AI VARI LIVELLI, LA VISIONE E LE PRIORITA’ DELL’AZIENDA LE COMPETENZE TRASVERSALI E I COMPORTAMENTI (5 PER CIASCUNA COMPETENZA) SONO VALIDE E APPLICABILI PER TUTTI I RUOLI PROFESSIONALI ED AI DIVERSI LIVELLI DI RESPONSABILITA’ I COMPORTAMENTI RELATIVI ALLE OTTO COMPETENZE TRASVERSALI VANNO INDIVIDUATI, RILEVATI, VALUTATI E SVILUPPATI PER RENDERE L’ORGANIZZAZIONE PIU’ CAPACE DI RISPONDERE ALLE ESIGENZE DEI CITTADINI, ALLE SFIDE E PER VALORIZZARE IL CAPITALE PROFESSIONALE DEI SINGOLI E DELLE EQUIPE Prima edizione maggio 2012 LA SCHEDA SI APPLICA A TUTTE LE POSIZIONI A = PROFESSIONALE (2 FASCE) B = STRUTTURE SEMPLICI E POSIZIONI ORGANIZZATIVE GESTIONALI/COORDINATORI C= STRUTTURE COMPLESSE DI GESTIONE/COORDINATORI D= STRUTTURE COMPLESSE DI ORIENTAMENTO E RID LEGENDA: ++++++ (centrale per il ruolo considerato) ; ++++ (molto importante per il ruolo considerato); +++ (piuttosto rilevante per il ruolo considerato); ++ (meno rilevante per il ruolo considerato; + (poco rilevante rispetto al ruolo considerato) Prima edizione maggio 2012 LE COMPETENZE TRASVERSALI 1. QUALITA’ PROFESSIONALE 2. PROBLEM SOLVING 3. COMUNICAZIONE TRASPARENTE NELLE RELAZIONI 4. TEAMWOTK E LEADERSHIP 5. INTEGRAZIONE 6. GESTIONE E SVILUPPO DEI COLLABORATORI 7. EFFICACIA ORGANIZZATIVA 8. EFFICIENZA E AGILITA’ ORGANIZZATIVA Prima edizione maggio 2012 QUALITA’ PROFESSIONALE Definizione: QUALITA’ PROFESSIONALE Interpretare e rappresentare un modello di professionalità riconosciuto e credibile nell'ambito della erogazione delle attività svolte. Utilizzare e sviluppare in modo responsabile ed etico la propria conoscenza e competenza tecnica facendo scelte che coniugano l'efficacia, l'efficienza e l'accettabilità per l'utente. A1,2+++++; B +++; C +++; D ++ Prima edizione maggio 2012 QUALITA’ PROFESSIONALE 1) Eroga la propria attività professionale (sanitaria, assistenziale, tecnica e amministrativa) in ottemperanza e pieno rispetto dei criteri e standard qualitativi collegati ai compiti assegnati (comprese le attività di tutoring) e in linea con le disposizioni del codice deontologico e con le priorità aziendali. 2) Aggiorna continuamente il proprio bagaglio tecnico-professionale in linea con i cambiamenti scientifico-tecnologici, con quelli organizzativi e normativi, e con l'evoluzione del proprio ruolo professionale in azienda. 3) Nell'azione professionale coniuga con flessibilità le esigenze degli interlocutori con i vincoli organizzativi e le risorse disponibili promuovendo un'immagine positiva e qualificata del servizio. 4) Documenta (anche per iscritto) le attività svolte e le decisioni prese in modo trasparente e oggettivo per favorire l'operato dei colleghi e delle altre componenti professionali. 5) Mantiene lo standard professionale e dimostra equilibrio personale anche in condizioni di stress e di carico di lavoro. Prima edizione maggio 2012 PROBLEM SOLVING Definizione: PROBLEM SOLVING Saper cogliere l’esistenza di un problema nella sua essenzialità, saperlo prevenire e/o affrontare fornendo/favorendo risposte tempestive e soluzioni soddisfacenti per gli interlocutori interni/esterni e l’organizzazione secondo il miglior rapporto costo/beneficio. A1,2+++++; B +++; C +++; D +++ Prima edizione maggio 2012 PROBLEM SOLVING 1) Raccoglie le informazioni necessarie e individua gli elementi significativi che gli/le permettono di cogliere l’essenza di una richiesta/l’esigenza dell'interlocutore (interno/esterno). 2) Affronta i problemi in modo costruttivo e risponde alle situazioni per arrivare ad una soluzione tempestiva e concreta. 3) Nella ricerca della migliore soluzione possibile, valuta le alternative e l'impatto che queste hanno sul risultato finale in termini di efficacia, efficienza e qualità. 4) Facilita/supporta la soluzione di un problema anche quando ciò non sia sua di stretta competenza. 5) Dimostra autonomia decisionale nel dare risposta all’interlocutore nell'ambito della propria competenza e suggerisce azioni da seguire per il raggiungimento del risultato. Prima edizione maggio 2012 COMUNICAZIONE TRASPARENTE NELLE RELAZIONI Definizione: COMUNICAZIONE TRASPARENTE NELLE RELAZIONI Rapportarsi con gli interlocutori (interni/esterni) in modo organizzato, aperto e trasparente e bi-direzionale per capire e per farsi capire. Far circolare le informazioni essenziali per sé e per gli altri al fine del buon funzionamento dell’organizzazione e del servizio e del conseguimento degli obiettivi. A1,2+++++; B +++++; C +++++; D +++++ Prima edizione maggio 2012 COMUNICAZIONE TRASPARENTE NELLE RELAZIONI 1) Favorisce la circolarità delle informazioni (organizzative e tecniche) a livello interpersonale e nel gruppo attraverso la ricerca del dialogo utilizzando gli strumenti più idonei a seconda del contesto e dello scopo (incontri faccia a faccia, comunicazioni scritte, riunioni). 2) Usa un linguaggio semplice e adatto per farsi capire dai diversi interlocutori e verifica di essere stato compreso. 3) Articola le proprie idee o richieste in modo chiaro e sintetico supportandole con dati e fatti oggettivi per essere compreso dai diversi interlocutori. 4) Gestisce le comunicazioni, in particolare quelle difficili (eventi avversi, difficoltà, impedimenti), con tatto e cortesia cercando di porsi nella prospettiva di ascolto dell'interlocutore. 5) Comunica in modo trasparente, costruttivo e coerente con i messaggi del servizio e dell'organizzazione. Prima edizione maggio 2012 TEAMWORK E LEADERSHIP Definizione: TEAMWORK E LEADERSHIP Costituire un esempio personale di correttezza e di collaborazione nel gruppo, orientando i propri ed altrui comportamenti verso il conseguimento dei risultati e la condivisione dei valori del team e dell'organizzazione. A1,2+++++; B +++++; C +++++; D +++++ Prima edizione maggio 2012 TEAMWORK E LEADERSHIP 1) Assume un ruolo propositivo nei confronti del gruppo e utilizza la sua credibilità e autorevolezza per promuovere e sostenere i cambiamenti migliorativi, la definizione e la condivisione di priorità, obiettivi, standard e valori. 2) Collabora attivamente all'interno del gruppo interprofessionale con le varie componenti professionali dimostrando disponibilità personale e adattabilità. 3) Collabora attivamente alla riduzione delle tensioni e alla gestione dei conflitti nel gruppo di lavoro favorendone la risoluzione. 4) Sa guidare il gruppo di lavoro e influenzare i comportamenti di altri verso gli obiettivi comuni. 5) Sviluppa la propria leadership valorizzando le qualità degli altri per stimolarli a dare il massimo nel loro ambito professionale e adotta comportamenti professionali coerenti con i valori del gruppo. Prima edizione maggio 2012 INTEGRAZIONE Definizione: INTEGRAZIONE Costruire e gestire reti relazionali, processi, percorsi organizzativi interprofessionali che attraversano l'organizzazione e che sono finalizzati al perseguimento di obiettivi assistenziali e organizzativi per garantire continuità e superare le duplicazioni. Coinvolgere ed influenzare i soggetti interessati (interni ed esterni all’organizzazione) costruendo alleanze e partnership. A1++; A2+++; B ++++; C ++++; D +++++ Prima edizione maggio 2012 INTEGRAZIONE 1) Allinea le sue decisioni ed i suoi comportamenti alle priorità e agli obiettivi aziendali anteponendo questi ai propri obiettivi individuali e mettendo in atto i cambiamenti organizzativi. 2) Nel team multi-professionale dimostra sensibilità e rispetto per i differenti punti di vista/prospettive e cerca una sintesi/soluzione per migliorare l'assistenza o il servizio all'utente. 3) Costruisce e sviluppa rapporti costruttivi di collaborazione con la direzione aziendale e con le altre funzioni/servizi e con i diversi ruoli professionali per migliorare la comprensione dei problemi e l’individuazione di risposte condivise. 4) Assicura coerenza dell’agire rispetto alla soluzione individuata gestendo anche le situazioni in cui gli interessi esistenti sono in conflitto ed esercita opera di mediazione. 5) Costruisce con gli interlocutori esterni relazioni/alleanze/soluzioni che generano in termini di immagine e di risultati (anche economici) opportunità/conseguenze tangibili a vantaggio del proprio gruppo e dell'intera organizzazione. Prima edizione maggio 2012 GESTIONE E SVILUPPO DEI COLLABORATORI Definizione: GESTIONE E SVILUPPO DEI COLLABORATORI Promuovere il processo continuo di acquisizione/diffusione delle conoscenze, valorizzando le competenze e le potenzialità individuali e del gruppo. Favorire a livello individuale e di gruppo lo sviluppo della professionalità e della competenza in coerenza con i valori e gli obiettivi di miglioramento. A1+; A2+++; B +++++; C +++++; D ++ Prima edizione maggio 2012 GESTIONE E SVILUPPO DEI COLLABORATORI 1) Promuove un clima di responsabilizzazione nel team multiprofessionale stimolando il confronto costruttivo e coinvolgendo nel processo decisionale. 2) Sviluppa insieme al gruppo una visione comune delle priorità e delle diverse responsabilità di ruolo gestendo la delega in modo efficace. 3) Valuta in modo sistematico ed equo i propri collaboratori sulla base delle competenze e dei risultati raggiunti, identificando con i singoli gli ambiti e le modalità di miglioramento della loro prestazione. 4) Propone/favorisce l'attuazione di percorsi ed interventi educativi/formativi specifici rivolti sia a livello del gruppo professionale che a livello dell'utenza di riferimento atti a fare crescere la competenza e la qualità delle prestazioni. 5)Fornisce ai collaboratori e al gruppo un “feedback” sincero e costante finalizzato a rinforzare e incoraggiare l’impegno da parte di tuti ed a valorizzare le potenzialità. Esercita il ruolo di coach. Prima edizione maggio 2012 EFFICACIA ORGANIZZATIVA Definizione: EFFICACIA ORGANIZZATIVA Programmare, organizzare, condurre, controllare, valutare e correggere le attività dell'unità operativa/servizio/ufficio in modo finalizzato a conseguire gli indicatori di performance e a realizzare i piani di attività nei tempi e nei modi prefissati e con il miglior uso delle risorse assegnate. A1+; A2++; B +++++; C +++++; D +++ Prima edizione maggio 2012 EFFICACIA ORGANIZZATIVA 1) Favorisce attraverso il coinvolgimento della struttura la consapevolezza delle priorità aziendali, la condivisione degli obiettivi e dei piani di attività coerenti per conseguirli. 2) Declina gli obiettivi assegnati e condivisi in macro-obiettivi e microobiettivi SMART per la propria organizzazione. 3) Pianifica e condivide con i componenti del team i piani di azione e le modalità lavorative per favorire la realizzazione degli obiettivi valorizzando l’apporto individuale. 4) Utilizza e condivide metodi e strumenti per il monitoraggio costante e la valutazione dello svolgimento delle attività all'interno dell'unità operativa o del gruppo. 5) Adatta prontamente la struttura diretta ai cambiamenti del contesto organizzativo aziendale, ai bisogni dell’utenza, e all’evoluzione normativa e/o tecnologica. Prima edizione maggio 2012 EFFICIENZA E AGILITA’ ORGANIZZATIVA Definizione: EFFICIENZA E AGILITA’ ORGANIZZATIVA Interpretare i cambiamenti esterni ed interni e le direttive aziendali per avviare progetti o azioni di miglioramento. Dimostrare sensibilità per i costi e tensione per l’individuazione e la realizzazione di soluzioni sostenibili e per l’ottimizzazione dell’uso delle risorse. Misurare e rendere conto del proprio operato e del funzionamento dell’organizzazione. A1,2++; B +++; C +++++; D +++++ Prima edizione maggio 2012 EFFICIENZA E AGILITA’ORGANIZZATIVA 1) Partecipa attivamente ed in modo propositivo ai processi/progetti di cambiamento aziendali in atto adeguando in modo coerente la propria organizzazione ai principi, alle direttive ed i valori aziendali. 2) Fa attente valutazioni di equilibrio tra efficacia ed efficienza, e predispone nel proprio ambito organizzativo soluzioni che comportano un migliore utilizzo delle risorse professionali, tecnologiche, materiali e logistiche. 3) Analizza il contesto organizzativo e professionale ed individua soluzioni organizzative/gestionali flessibili, tempestive e attente ai costi e che comportano una riduzione degli sprechi o una semplificazione di quei processi che migliorano la qualità del servizio e/o la presa in carico/assistenza alla persona. 4) Ricerca attivamente il feedback degli interlocutori professionali e degli utenti per individuare ambiti di miglioramento della performance del servizio. 5) Si dimostra disponibile a modificare il proprio comportamento professionale in risposta alle richieste/feedback motivati che vengono dagli interlocutori (utenza, dai colleghi e dal responsabile). Prima edizione maggio 2012