Pitti

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Pitti
www.gazzetta.it martedì 8 gennaio 2013 1,20 €
REDAZIONE DI MILANO VIA SOLFERINO 28 TEL. 0262821 REDAZIONE DI ROMA PIAZZA VENEZIA 5 TEL. 06688281
POSTE ITALIANE SPED. IN A.P. D.L. 353/2003 CONV. L. 46/2004 ART. 1, C1, DCB MILANO
ITALIA
anno 117 ­ Numero
n
Anno
6
MILAN IL PRESIDENTE PARLA ANCHE DI GUARDIOLA: «POCHE POSSIBILITÀ». RAZZISMO: INDAGATO ASSESSORE LEGHISTA
Berlusconi: «Balo mela marcia». E gela Allegri
«Mario infetterebbe lo spogliatoio». Sul futuro del tecnico: «A questa non rispondo». In arrivo Zaccardo
3 Mario Balotelli, 22 anni, attaccante del Manchester City di Roberto Mancini IMAGE
LAUDISA, LICARI, PASOTTO, VELLUZZI ALLE PAGINE 8­9
PALLONE D’ORO QUARTA VITTORIA DI FILA PER L’ARGENTINO
1) 2009
2) 2010
MESSI
STORICO
POKER
3) 2011
4) 2012
Lionel Messi, 25 anni, con il
sorprendente smoking firmato
Dolce&Gabbana. Nelle altre foto
l’argentino del Barcellona è con il
Pallone d’oro che vince dal 2009
3 Antonio Conte, 43 anni RAMELLA
CENITI, GALDI A PAGINA 14
CASTALDINI, GRAZIANO, LAUDISA A PAGINA 6
IL CALO MORATTI SCUOTE ANCHE STRAMA
L’Inter guarda avanti
Pista Dzeko per giugno
BREGA, DALLA VITE, ELEFANTE, GARLANDO, TAIDELLI PAG. 10­11
PERSONAGGIO RITOCCO DELL’INGAGGIO?
Cavani, l’oro di Napoli
E il suo prezzo cresce
MALFITANO, G. MONTI A PAGINA 12
IL CASO NO DEL CDA COME TECNICO
Vicenza boccia Baggio
Il presidente si dimette
MANTOVANI A PAGINA 20
ilCommento
di PAOLO CONDO’
IL ROMPI PALLONE
PERCHE’ LA GAZZETTA
GLI HA PREFERITO INIESTA
di GENE GNOCCHI
w
Zamparini tentato dalla politica: «Se mi
votano tutti i miei ex allenatori ho la
maggioranza assoluta».
L’ARTICOLO A PAGINA 2
f o r m a z i o n e
9 771120 506000
Il difensore verso
l’archiviazione.
Ma si aspetta Palazzi.
Nei guai altri 21
Drogba: «Juve e Milan
sono la storia d’Italia»
DE CALO’, LICARI DA PAGINA 2 A PAGINA 5
30 1 0 8>
La Procura di Bari
«libera» Conte
Ranocchia, solo
omessa denuncia?
L’INCONTRO «MA DECIDE LO SHANGHAI»
Ha battuto Ronaldo e Iniesta,
supera Cruijff, Platini e Van
Basten. Tecnici: Del Bosque
su Mou. Guardiola, terzo,
annuncia: «Pronto a tornare»
Nella Top 11 c’è solo Liga
www.gimoka.it
SCOMMESSE CHIUSE LE INDAGINI
v i n c e n t e
2
LA GAZZETTA DELLO SPORT
MARTEDÌ 8 GENNAIO 2013
PRIMO PIANO
LA PARABOLA DI MESSI
Il giurato italiano
L’ALBO
D’ORO
di PAOLO CONDO’
Perché la Gazzetta
gli ha preferito Iniesta
Ora che ha vinto il suo quarto
Pallone d’oro Leo Messi si eleva
definitivamente dalla
compagnia dei fuoriclasse
fermatisi a tre, Cruijff, Platini e
Van Basten, per salire all’attico
dove da tempo lo aspettavano
Pelé e Maradona. Ai loro tempi
il premio più prestigioso era
riservato ai giocatori europei;
con le regole odierne - tutti
eleggibili e voto allargato al
mondo in ossequio al
patrocinio Fifa - ne avrebbero
portati a casa dai cinque ai
dieci ciascuno, il bottino
prevedibile per Messi, del quale
a volte si dimentica l’età.
Leo ha soltanto 25 anni. E
dunque non ci sono limiti alle
sue potenzialità di successo,
individuali e di squadra, anche
perché nulla lascia pensare che
la sua stabilità tecnica verrà
alterata: Messi giocherà per
sempre nel Barcellona, che gli
ha cucito addosso una squadra
di campioni coetanei destinata
a vincere un altro bel mazzetto
di Champions. Non proverà
mai la difficoltà (o se vogliamo
lo stimolo) di adattarsi a un
nuovo ambiente, o meglio a
costringere un nuovo ambiente
ad adattarsi al suo genio, e
dunque l’intero dibattito sul
suo ruolo nella storia del calcio
- numero uno, due o tre? girerà attorno al prossimo
Mondiale, a quello del 2018 e
magari a quello del 2022,
quando in fondo avrà
«appena» 35 anni. Quest’anno
Messi ha finalmente giocato
molto bene anche nella
Seleccion, ma è alla prova del
Mondiale che lo attendiamo per
laVignetta
di VALERIO MARINI
4
dichiarare caduto anche
l’ultimo tabù; e provate
soltanto a immaginare cosa
vorrebbe dire per l’Argentina
infliggere al Brasile un secondo
Maracanazo dopo quello
dell’Uruguay nel 1950...
Celebrata la grandezza di
Messi, che è il miglior giocatore
del mondo con due giri di
vantaggio sui rivali, confesso
di non averlo votato nella terna
richiestami da France Football
in qualità di membro
giornalistico italiano della
giuria internazionale. Il motivo
è semplice, nostalgico del
criterio che ispirava il vecchio
Pallone d’oro: si premia il
miglior giocatore dell’anno,
non il migliore in assoluto. E
siccome vincere non è un lato
secondario del gioco, ma la sua
essenza, le 91 reti segnate da
Leo nel 2012 mi hanno esaltato,
trascinato e in certi casi
commosso, ma non convinto,
perché alla fine dell’anno
hanno voluto dire soltanto una
Copa del Rey (e la Liga 2013
ormai blindata, ma qui
parliamo del futuro). Dopo
lunga riflessione la mia prima
scelta è caduta su Andres
Iniesta, che non è un fenomeno
alieno come Leo ma un atleta
del tutto normale che raccoglie
in sé scienza e poesia del
pallone. In estrema sintesi,
Iniesta è il gioco del calcio fatto
persona e il leader tecnico della
Spagna che, per la prima volta
nella storia, ha vinto il terzo
grande torneo consecutivo: e se
nel 2008 don Andres era
l’assistente di Xavi e nel 2010 il
suo alter ego con licenza di
risolvere la finale, nel 2012 è
stato appunto il faro
dell’Europeo. Appena un po’
più luminoso di Cristiano
Ronaldo - il mio «argento» arresosi in semifinale soltanto
ai rigori ma capace in Liga di
segnare al Camp Nou il gol del
titolo, la grande rivincita del
Real Madrid. Terzo - e lo
sciovinismo non ha ruolo Andrea Pirlo, perché sia la Juve
vincendo che l’Italia arrivando
seconda sono state guidate
dalla sua burbera classe. Scelte
coerenti nel voto agli
allenatori: primo Del Bosque,
secondo Mourinho, terzo
Mancini, perché soltanto la
necessità di battere Messi e il
suo Barcellona rende la Liga
più difficile della Premier.
1956
Matthews
1957
Di Stefano
1958
Kopa
1959
Di Stefano
1960
Suarez
1961
Sivori
1962
Masopust
1963
Yascin
1964
Law
1965
Eusebio
1966
B. Charlton
1967
Albert
1968
Best
1969
RIVERA
1970
Müller
1971
Cruijff
1972
Beckenbauer
1973
Cruijff
1974
Cruijff
1975
Blokhin
1976
Beckenbauer
1977
Simonsen
1978
Keegan
1979
Keegan
1980
Rummenigge
1981
Rummenigge
1982
ROSSI
1983
Platini
1984
Platini
1985
Platini
Nessuno come Leo
4o Pallone d’oro
«È incredibile»
L’argentino tra record e modestia: «Non credo
che questo sia stato il mio anno migliore»
DAL NOSTRO INVIATO
FABIO LICARI
ZURIGO (Svizzera)
Messi, uffa. Se il calcio è
uno sport che si gioca in 11 e
vinceva sempre la Germania,
il Pallone d’oro è un premio al
quale partecipano in 23 e vince soltanto l’argentino. Ancora Messi: 2009, 2010, 2011,
2012. Ma questo è il più importante, è il record: quarto consecutivo. Storia da riscrivere.
Cancellato Michel Platini.
Mandata al diavolo la presunta rivalità con Cristiano Ronaldo: no, il fenomeno è soltanto
lui. Gli manca il Mondiale: Brasile 2014 non è in teoria il luogo in cui astri e bioritmi dovrebbero baciare l’Argentina.
Ma il giorno in cui solleverà la
coppa – e accadrà – Messi avrà
superato Pelé, Maradona, Di
Stefano e tutti gli altri. Tutti.
Ieri ha messo in fila Cristiano
Ronaldo e il silenzioso Iniesta.
Qualcuno aveva dubbi?
«Maradona? Nooo» Avesse con
le parole la stessa facilità con
la quale tocca il pallone, potrebbe recitare la Divina Commedia. Invece – ingolfato oltretutto in un’inguardabile giacca a pallini bianchi, tipo clown
– non va oltre frasi di circostanza mentre CR7, figo, sfrontato, multilingue, ha gli occhi
umidi di pianto ma regge la
scena, fa le smorfie e scherza
con i giovani tifosi. Ecco Messi: «Non credo sia stato il mio
miglior anno. È... è incredibile, sono qui per la quarta volta, impressionante». La platea
del Gala Fifa si alza in piedi
per applaudire, evento – a memoria – piuttosto raro. Tra le
dediche, le più toccanti a moglie, figlio e al tecnico del
Barça Tito Vilanova «che si sta
riprendendo». Solo una cosa
fa annoiare Messi: il confronto
con Maradona. Risponde con
un «noooo» scocciato e, per la
prima volta, aspetta l’altra domanda.
Superato Platini,
che ne aveva
vinti tre di fila
Dedica a moglie,
figlio e Vilanova
Che percentuale La percentua-
le vincente di Messi è 41,60,
un po’ meno dello stratosferico 47,88% del 2011, ma molto meglio del 22,65% del
2010. Per superare la sua quota servono, messi assieme, i voti di Ronaldo (23,68%), Iniesta (10,91%), Xavi (4,08%) e
Falcao (3,67%). «Quando avevo otto anni non sognavo di diventare il migliore, mai. Mi interessava soltanto giocare e divertirmi». Oggi è impossibile.
Se il calcio è lo sport più famo-
so al mondo, oggi lui è lo sportivo più celebre benché in Argentina, nel 2012, gli abbiano
preferito un pugile.
Gullit show Per una volta lo
show Fifa è veloce e divertente. Merito soprattutto di Ruud
Gullit, presentatore nato. Di
Scolari che s’impappina sul
palco per consegnare il premio alla c.t. svedese Sundhage (che si mette a cantare).
Della simpatia di Ronaldo,
quello originale, dimagrito
ma neanche troppo. Di Shevchenko («ho spazio a casa, ho
vinto una sola edizione»). E di
Platini: «Il mio Pallone d’oro
più importante? Il primo, nell’83, dopo il Mondiale e dopo
Paolo Rossi: una stagione straordinaria, una grandissima Juve». Prima o poi andrà anche a
lui il premio speciale del presidente Blatter: ieri è toccato a
Franz Beckenbauer. Tra i tecnici, inequivocabile il successo di Del Bosque, c.t. della Spagna campione d’Europa, davanti a Mourinho e Guardiola.
Mentre quello del fair play è
stato assegnato all’Uzbekistan. Tra le donne, la statunitense Wambach. E adesso tutti
in attesa del quinto titolo nel
2013. Ma Fifa e France Football staranno studiando qualcosa: altrimenti presto dovranno lanciare un altro premio oltre a quello, ormai personale,
per l’argentino.
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
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IL TOP 11
Barcellona,
Real e Falcao:
è la «nazionale»
della Liga
(f.li.) Che esagerazione:
il Top 11 Fifa/Fifpro, votato
dagli stessi calciatori, è la
nazionale della Liga. Cinque
del Real Madrid, cinque del
Barça e uno (Falcao)
dell’Atletico Madrid. Una
squadra straordinaria e
quasi perfetta: Bale è forse
superiore a Marcelo, e Pirlo
non ha niente da invidiare a
Xabi Alonso. L’attacco
Ronaldo-Falcao-Messi è
favoloso, il meglio che c’è.
Nella foto da sinistra
Ronaldo, Marcelo, Ramos,
Piqué, Dani Alves, Casillas.
Sotto Falcao, Messi, Iniesta,
Xavi, Xabi Alonso.
GAZZETTA DELLO SPORT
4
L’ALBO
D’ORO
Leo style
L’attaccante del Barcellona
e dell’Argentina Lionel Messi,
25 anni, riceve a Zurigo
il Pallone d’oro edizione 2012.
Indossa uno smoking
«Dolce & Gabbana» EPA
La storia del trofeo
Chi ha vinto di più?
CLASSIFICA PER CLUB
SOCIETÀ
Barcellona
PUNTI
10,5
JUVENTUS
8,5
MILAN
7
Bayern
5
Real Madrid
4,5
Manchester United
4
INTER
2
Amburgo
2
Dinamo Kiev
2
*Se il calciatore ha militato nel club per metà stagione, alla squadra è stato assegnato mezzo punto
CLASSIFICA PER LEGHE
CAMPIONATI
ITALIA
PUNTI
17,5
Spagna
15
Germania
9
Inghilterra
6
Urss
3
Olanda
2
Francia
1,5
Portogallo
1
Ungheria
1
Repubblica Ceca
1
CLASSIFICA PER PAESI
NAZIONI
PUNTI
Germania
7
Olanda
7
Francia
6
Brasile
5
Inghilterra
5
ITALIA
5
Argentina
4
Spagna
3
Ucraina (2 con Urss)
3
Portogallo
3
Repubblica Ceca
2
Russia (con Urss), Bulgaria, Danimarca, Nord Irlanda, Liberia, Scozia e Ungheria
1
CLASSIFICA PER ATLETI
GIOCATORI
Messi
TROFEI
4
Cruijff
3
Platini
3
Van Basten
3
Beckenbauer
2
Di Stefano
2
Keegan
2
Ronaldo
2
Rummenigge
2
Altri 34 giocatori
1
1986
Belanov
1987
Gullit
1988
Van Basten
1989
Van Basten
1990
Matthäus
1991
Papin
1992
Van Basten
1993
BAGGIO
1994
Stoichkov
1995
Weah
1996
Sammer
1997
Ronaldo
1998
Zidane
1999
Rivaldo
2000
Figo
2001
Owen
2002
Ronaldo
2003
Nedved
2004
Shevchenko
2005
Ronaldinho
2006
CANNAVARO
2007
Kakà
2008
C.Ronaldo
2009
Messi
2010
Messi
2011
Messi
2012
Messi
lo Spunto
Ma così non è più
il magico trofeo
che ci conquistava
ALESSANDRO DE CALÒ
Se non volete vedere assegnato il Pallone d’oro a Leo Messi per dieci anni di fila, dovete
sperare in un paio di cose. Almeno due. La prima: che compaia
sulla scena un marziano più forte di lui. La seconda: che la Fifa
cambi le regole dei criteri di voto per l’attribuzione del trofeo.
Dieci anni di Messi finirebbero
col rendere dimesso anche questo premio. Se tutto è scontato,
manca la suspense, cala l’interesse della gente, diminuisce il
giro d’affari. Il rischio che la fusione col Fifa World Player
mandi a picco il fascino del vecchio Ballon d’or è molto, molto
concreto. C’è un problema. Continuiamo a chiamare con lo stesso nome una cosa ormai molto
diversa. Fino al 1994, per vincere il trofeo un giocatore doveva
avere la nazionalità europea.
Ora non è più così. Gli argentini
Alfredo Di Stefano e Omar Sivori avevano dribblato la questione grazie al doppio passaporto.
Pelé, Maradona e Zico hanno
fatto in tempo a vincere il Balon
de oro sudamericano (ora Rey
del futbol de America) ma sono
rimasti tagliati fuori dal vecchio riconoscimento eurocentrico, pensato a Parigi dalla rivista sportiva France Football.
Dal 1995, la distinzione di nazionalità è stata superata —
premio assegnato al liberiano
George Weah — ma fino al
2006 è rimasto vivo il vincolo
di militare in una squadra affiliata all’Uefa. Poi si sono sfondati tutti gli argini: non ci sono
più limiti e confini di nazionalità e squadre. Sotto l’imprinting della Fifa di Sepp Blatter il
Pallone d’oro viene sottratto ai
giornalisti (ora esprimono soltanto un terzo dei voti) e consegnato a giocatori (un terzo dei
voti) e allenatori (l’altro terzo). I criteri di attribuzione della scelta sono diventati più generici: non più quattro input,
ma soltanto due. La voce che
riguardava l’insieme delle performance individuali e collettive nell’anno preso in considerazione è stata sostituita da un
più generico accenno alle per-
formance sul campo. Non sono cose note a tutti. Per questo
— probabilmente — tanti non
capiscono perché Messi vince
sempre. Fino a qualche anno
fa, nell’anno del Mondiale,
contava essere stati la stella o
il capitano della nazionale che
aveva vinto il titolo. Il Pallone
d’oro a Fabio Cannavaro seguiva questo schema. La stessa
prassi che aveva portato Matthias Sammer sul podio più alto nel 1996, grazie al grigio Europeo vinto dai tedeschi in Inghilterra. Possibile che né Casillas, né Xavi o Iniesta siano
stati premiati dopo i due titoli
europei e il Mondiale conquistati di fila? Possibile, basta
guardare in faccia la realtà,
leggere le regole e prendere atto dei nuovi rapporti di forza.
Conviene
cambiare
le regole, oppure
Messi vincerà
per 10 anni di fila
Pelé e Maradona
erano esclusi
dal premio.
Ora la Pulce
si misura con loro
C’è un vuoto e qualche nostalgia. Non a caso l’Uefa di Michel Platini ha istituito un premio europeo per rilanciare lo
spirito originario del Pallone
d’oro. Tutte queste considerazioni — un po’ come la giacca
esibita ieri da Messi — non tolgono nulla allo straordinario
talento del piccolo grande
campione del Barça. L’argentino sta segnando un’epoca, come erano stati capaci di fare
Beckenbauer e Cruijff, Platini
e Van Basten e come avrebbe
fatto il Ronaldo brasiliano, se
non fosse stato perseguitato
dagli infortuni. E’ evidente, ormai, che Messi si misura con la
storia. In fondo alla collezione
dei Palloni dorati i suoi avversari restano Maradona e Pelé,
i più grandi di sempre.
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
MARTEDÌ 8 GENNAIO 2013
MARTEDÌ 8 GENNAIO 2013
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PRIMO PIANO
I DELUSI L’ATTACCANTE PER LA TERZA VOLTA DIETRO A MESSI, MOURINHO DECLINA L’INVITO E BLATTER LO PUNGE: «I CAMPIONI DEVONO ANCHE SAPER PERDERE»
Ronaldo eterno secondo si consola con Irina
CR7 punge: «Non
ho vinto? La vita
va avanti. Però
non capisco i
criteri del premio»
DAL NOSTRO INVIATO
ZURIGO (Svizzera)
«Non è questione di vita
o di morte. Non è la fine del
mondo. Non ho vinto, ma la
vita va avanti. Ho la coscienza
tranquilla. D’altra parte non
ho ancora capito qual è il criterio del Pallone d’oro: un anno
premia il gioco, un altro i successi». E sempre Messi. Non è
una questione di vita o di mor-
te, ma la rabbia che Cristiano
Ronaldo si porta dentro non
sbollirà tanto presto: sta diventando l’eterno secondo, o comunque la controfigura di Messi. Non si parla più di dualismo,
c’è solo l’argentino. Rabbia come quella di José Mourinho,
per il secondo anno di fila assente semi-giustificato alla premiazione: «C’è da preparare il ritorno in Copa del Rey» la versione
ufficiale. Fifa, immaginate, contentissima: Mou è sul libretto
dei «cattivi» di Zurigo. Le parole di Blatter sui «campioni che
devono anche saper perdere»
sembravano dedicate a lui.
Eterno perdente? Ronaldo, alla
premiazione con la fidanzata
Irina, rischia di passare alla storia come il gran perdente. Vin-
stagione del «triplete» con l’Inter, quando da Zurigo gli avevano fatto capire che il successo sarebbe andato a Del Bosque. La mattina della premiazione, però, la telefonata dalla Fifa preoccupata dell’assenza: «Vieni, hai vinto!». Mou si
precipitò a Zurigo con un volo
privato, arrivando in ritardo.
Qualcuno, un giorno, racconterà la vera storia di quel voto.
Oggi, però, resta l’autogol di
Mou assente, arrabbiato per il
rapporto con il Madrid, la
squadra, i tifosi e per una stagione forse sprecata. La Copa
del Rey – pur con l’obbligo di
recuperare l’1-2 dell’andata –
non ha tenuto lontani Ronaldo e gli altri.
to il Pallone d’oro nel 2008 davanti al rivale Messi (ancora
non assurto al ruolo di nuovo
Maradona), il portoghese ha
poi collezionato tre secondi posti negli ultimi quattro anni.
Sempre dietro, sempre a inseguire. Neanche la Liga e la semifinale all’Euro hanno ribaltato
un voto che sembra ormai un
destino: Messi, poi gli altri. Ma
Ronaldo non si sente un «altro». Nato nell’epoca sbagliata?
Niente Mou Neanche Mourinho
si sente secondo a nessuno.
Sempre sul podio in tre edizioni, il tecnico portoghese ha però un rapporto sofferto con il
Pallone d’oro. Assente quest’anno e nel 2011, sicuro che non
avrebbe vinto, Mou aveva declinato anche l’invito del 2010, la
f.li.
Deluso ma consolato dalla fidanzata Irina: Cristiano Ronaldo AP
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Del Bosque re, Pep c’è
Guardiola: «Sono pronto a tornare»
Lo spagnolo campione d’Europa ha superato Mourinho e il catalano che prepara il rientro
«Ma non so ancora dove». E gli italiani? Di Matteo quarto, Prandelli settimo, Mancini ottavo
DAL NOSTRO INVIATO
laFotonotizia
FABIO LICARI
ZURIGO
Gli altri premi
assegnati.
Allenatore
Del Bosque
(Spa)
Capelli al vento
Tra gli ospiti della serata
del Pallone d’oro anche il
colombiano Carlos
Valderrama, oggi 51 anni, già
nazionale colombiano che ha
partecipato ai Mondiali del
1990 in Italia e del 1994 negli
Stati Uniti. Valderrama ha
ancora gli stessi capelli di
quando giocava. E Ruud Gullit,
presentatore della serata, per
adeguarsi ha indossato una
parrucca di riccioli neri. Ve lo
ricordate l’olandese ai tempi
del Milan? Era proprio così.
Vicente Del Bosque, 62 anni, c.t. della Spagna, e Pep Guardiola, 41 EPA
AFP
Di Matteo quarto Del Bosque vin-
Etica e orgoglio Di poche e sfuggenti parole, Del Bosque nasconde l’emozione – e una vita
privata meno fortunata di quella professionale – dietro i baffi
e un volto d’altri tempi che un
po’ ricorda l’omino Bialetti. «Sono orgoglioso del premio: il
mio Paese è al vertice in questo
sport. I miei sono ragazzi eccezionali anche nel comportamento. Ci stiamo già preparando per il futuro: perché il calcio
è una sfida permanente». Il cal-
italiani nelle retrovie
GLI ALTRI
PREMI
Hai in squadra Casillas,
Ramos, Puyol, Pique, Xavi, Iniesta, Xabi Alonso, Villa, Cesc,
Torres, Pedro e un’insalata mista di fenomeni: quasi più difficile fallire che vincere. Eppure
il calcio non è matematica. E ripetersi ancor più complicato.
Se la Spagna, conquistato l’Euro 2008, ha infilato in successione anche Mondiale 2010 ed Euro 2012, è soprattutto merito di
Vicente Del Bosque, il c.t. gentiluomo. Liquidato dal Real Madrid nel 2003, dopo aver vinto
la Liga, perché non «mediatico», il c.t.
con i baffi ha gestito il post-Aragones come nessuno avrebbe
potuto, ricomponendo la profonda ferita Madrid-Barça per
il bene della Nazionale. Dovesse conquistare il Mondiale anche in Brasile – difficilissimo, visti i padroni di casa – diventerebbe il più vincente della storia. Da ieri è, logicamente, il c.t.
Pallone d’oro.
ce con il 34,51% dei voti, davanti a Mourinho (20,49%) e Guardiola (12,91%). Roberto Di
Matteo, campione d’Europa
con il Chelsea, poi esonerato, è
4˚ (e primo degli italiani) con
12,02%: precede Ferguson
(United), Klopp (Borussia
Do.), Cesare Prandelli (7˚ con
3,10%) e Roberto Mancini (8˚
con 1,15%). Un po’ d’Italia, ormai paese d’allenatori.
4
IL NOSTRO INSERTO
ExtraTime
torna domani
con la Gazzetta
Oggi,
in edicola con
la Gazzetta
dello Sport,
non c’è
il nuovo
numero
di ExtraTime. Era annunciato:
ET, l’inserto settimanale della
Gazzetta dedicato al calcio
internazionale, uscirà
eccezionalmente domani,
con un giorno di ritardo
e come sempre senza un costo
aggiuntivo. All’interno, servizi
da Europa, Sudamerica (sta
per cominciare il sudamericano
Under 20) e Africa.
cio che deve imparare a mettere in primo piano valori anche
diversi da quelli sportivi: «Tutti
noi che vogliamo bene al nostro sport dobbiamo mettere in
campo l’etica e la miglior condotta personale».
Voti Del Bosque Il c.t. spagnolo
ha votato Casillas, Xavi e Iniesta «come riconoscimento generale per quel che ha fatto il calcio spagnolo. Ma non possiamo
evitare di lottare con due fenomeni quali Messi e Ronaldo».
Al quotidiano El Pais, ventiquattrore prima, aveva però confessato che «Messi sarebbe il migliore anche senza Iniesta e Xavi al suo fianco nel Barça». Piccola contraddizione? O il segnale che nel sistema della votazioni qualcosa va aggiustato?
Futuro Guardiola Parlando di sfi-
de permanenti: chissà dove sarà nel 2014, al tempo del Mon-
Allenatrice
Sundhage
(Usa)
Giocatrice
Wambach
(Usa)
Gol dell’anno
Stoch (SlvFenerbahce)
Fair Play
Uzbekistan
Speciale Fifa
Beckenbauer
Pirlo solo 7o
La Palestina
vota Balotelli
DAL NOSTRO INVIATO
ZURIGO
Mettiamola così, per sorridere un po’: il primo in classifica che non arriva dalla Spagna è
Andrea Pirlo. Preceduto, oltre che da Messi, CR7
e Iniesta, anche da Xavi, Falcao e Casillas. Soltanto 7˚ il play juventino (2,66%), risultato ingiusto dopo scudetto e finale all’Europeo: davanti a
Drogba, Van Persie e Ibrahimovic. Peggio per
Buffon (16˚, 0,35%) e addirittura ultimo Balotelli (23˚, 0,07%). Insomma, non che l’Italia scompaia, benché l’ultimo podio risalga al 2006 (Cannavaro campione, Buffon 2˚), ma è in seconda
fascia e in buona compagnia di Inghilterra, Germania e Francia. Esiste soltanto la Spagna.
diale, Pep Guardiola. Il «sabbatico» sta per finire, la voglia di
campo si fa più forte. «Sono stato bene fuori dal calcio, ho visto
le partite in tv, mi sono goduto
giocatori e squadre come un tifoso, ma è tempo di tornare perché sono giovane, ho 41 anni.
Non ho però ancora deciso dove: non ho una squadra, per
ora». Ufficialmente sul mercato, Guardiola deve soltanto scegliere: s’era parlato di un innamoramento del Bayern e addirittura del Brasile. « Il Bayern
ha un grande allenatore, Jupp
Heynckes, e sarebbe una mancanza di rispetto parlare di questa cosa o di qualsiasi squadra
che abbia un tecnico. Il Brasile
mi rende orgoglioso. Però è giusto che sia stato nominato Scolari: il c.t. deve sempre appartenere alla nazione». Probabile,
invece, che presto Guardiola appartenga alla Premier League.
Amicizia Per Pirlo hanno votato il capitano danese Agger, quello dello Yemen Awad e il collega
azzurro Buffon, al quale ha invece dedicato la
sua preferenza il capitano del Montenegro Vucinic. Con tutto il rispetto, sembra un po’ il gioco
dell’amicizia: Casillas sceglie Ramos, il capitano
della Colombia Yepes vota Falcao, il c.t. tedesco
Löw preferisce Özil. Prandelli indica, in ordine,
Pirlo, Buffon e Messi. Anche il c.t. delle Seychelles vota il play azzurro, come i giornalisti di India
e Moldova (oltre al nostro Paolo Condò). Le liste
«chiuse» (23 giocatori, 10 allenatori) evitano
scelte scandalose, ma il sistema andrà in qualche
modo aggiornato.
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Palestina for Mario Balotelli riceve 3 voti (come
terzo): dai capitani di Austria (Fuchs), Laos
(Phaphouvaninh) e Palestina (Attal). Poco convincenti il primo posto a Benzema (capitano Algeria), a Rooney (capitano Georgia), a Xabi Alonso (capitano Giamaica). Questi i voti degli altri
c.t. italiani: Zaccheroni (Giappone), Trapattoni
(Irlanda), Capello (Russia) e De Biasi (Albania)
dicono Messi; Ghedin (Malta) sceglie Buffon e
Mazza (San Marino) Pirlo.
f. li.
6
LA GAZZETTA DELLO SPORT
MARTEDÌ 8 GENNAIO 2013
LA CAPOLISTA TRA LA DOMENICA NERA E IL MERCATO
DOPO IL K.O. CON LA SAMP IERI LA RIPRESA, MARRONE TITOLARE A CENTROCAMPO IN COPPA
Juve a rapporto, la scossa di Conte
«Umiltà, fame e tanto lavoro»
Mezzora di faccia a faccia tra squadra
e tecnico. A Vinovo pure Agnelli.
Domani col Milan forse riposa Pirlo
MIRKO GRAZIANO
TORINO
«Qui di marziani non ce
ne sono, per vincere abbiamo
bisogno di lavorare, lavorare
e ancora a lavorare. Piedi ben
piantati per terra», aveva detto Conte subito dopo la sconfitta di domenica pomeriggio. Concetto che in maniera
ancora più decisa (e probabilmente anche più colorita) ha
ribadito ieri mattina nello spogliatoio di Vinovo. Come dopo
l’Inter: squadra subito in vantaggio, e poi una forte sensazione di sufficienza nel gestire il
risultato. Conte vuole in campo gente affamata, con la bava
alla bocca. E pretende di rivedere gli occhi della tigre già domani sera contro il Milan, quarto
di finale secco di Coppa Italia.
Il «discorso-sveglia» è durato
una mezzoretta circa: nello
spogliatoio solo tecnico e gioca-
il retroscena
Coi bianconeri
c’è feeling
Altri 10 giorni
per l’ok cinese
CARLO LAUDISA
twitter@carlolaudisa
MILANO
Il fil rouge che unisce la Juventus e Didier
Drogba resiste anche alle frasi di circostanza
del centravanti ivoriano nel ritiro arabo della
sua nazionale. Il dialogo tra il suo entourage e il
club di corso Galileo Ferraris proprio in queste
ore sta entrando nel vivo. E l’ostacolo dello
Shangai Shenua è ormai virtuale. L’ex attaccante del Chelsea deve salvare la faccia perché in
effetti il pallino è in mano ai cinesi per almeno
altri dieci giorni. Ciò spiega la sua cautela di
facciata. In realtà Drogba è in possesso di un
documento liberatorio per il mercato europeo e
la Juve è ben informata di tutto ciò. E questa
circostanza perché il dialogo stia proseguendo
nonostante gli apparenti ostacoli.
Il vero nodo resta quello dell’ingaggio. Da tempo il club bianconero ha prospettato all’attaccante un contratto di diciotto mesi e lui ha accettato questa soluzione temporale. Resta da chiarire, invece, l’aspetto economico. L’offerta bianconera è di 2,5 milioni di euro netti per la stagione in corso e di 5 milioni per la prossima. Non
oltre. Al momento Drogba sta riflettendo, anche perché intende vagliare altre proposte. Ma
è altrettanto vero che lo stuzzica l’idea di sbarcare nel campionato italiano e di condividere un
progetto importante come quello bianconero.
A tutto ciò sta lavorando con attenzione Thierno Seydi, il suo agente: l’unico abilitato a rappresentarlo. E anche su quest’aspetto la Juve ha
scelto sin dall’inizio l’interlocutore giusto. A
questo proposito è interessante la precisazione
del giocatore che ha messo in guardia sull'operato degli intermediari non abilitati a rappresentarlo. E in effetti in queste settimane non sono
mancate le incursioni. Generando un bel po’
di confusione. Ma ora è importante che l’a.d.
bianconero Beppe Marotta sia sulla strada
maestra. E uno dei presupposti più importanti per capire che la Juve ha in mano tutti gli
elementi per gestire al meglio la trattativa.
L’impressione è che tutto entrerà nel vivo solo
negli ultimi giorni del mercato. Un po’ perché
tutti vogliono attendere l’uscita di scena contrattuale dello Shangai. Un po’ perché il club juventino vuole fare gli ultimi tentativi per avere subito Fernando Llorente dall’Athletic Bilbao. Insomma, la Juve e Drogba si stanno annusando
prima che la partita entri davvero nel vivo. Ancora un po’ di pazienza, allora. Poi, potremo capire davvero come andrà a finire questa storia.
Adesso basti sapere che la carne a cuocere c’è di
certo. Nessuno sta bluffando, anche se ciascuno
sta facendo i propri interessi. E’ ima sfida in
ogni caso intrigante. Il valore aggiunto di Drogba non si discute. Vale la pena aspettarlo.
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Di solito è riscossa Probabile
che i vertici del club si presentino al campo pure oggi. In programma rifinitura e prove tattiche in vista del Milan. Conte
parla con i giornalisti al mattino, poi via all’allenamento. Calendario alla mano, finora la Juventus ha reagito sempre bene
alle sconfitte. Dopo l’1-3 subito
dall’Inter (storico k.o. allo Juventus Stadium), erano per
esempio arrivati i netti successi
con Nordsjaelland (4-0 in casa) e Pescara (6-1 in trasferta),
prima dello sfortunatissimo
0-0 interno con la Lazio. Addirittura esaltante il cammino
post sconfitta di San Siro, contro il Milan: sei vittorie consecutive. Le vittime? Torino,
Shakhtar Donetsk, Palermo,
Cagliari due volte (una in Coppa Italia) e Atalanta. Serie interrotta proprio domenica pomeriggio dalla Sampdoria. E in
un certo senso, infine, c’era stata
la giusta reazio-
Marrone titolare Domani rientrano dal primo minuto Vucinic e Vidal, mentre Lichtsteiner (squalificato in campionato) è in ballottaggio con Isla.
Dentro pure Marrone, ma a
centrocampo. Potrebbe infatti riposare Andrea Pirlo.
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Antonio Conte, 43 anni AFP
v
identiKit
& CARRIERA
DAL NOSTRO INVIATO
tori. Ad assistere all’allenamento, invece, tutto lo stato maggiore. Avviene spessissimo, ancor di più nei momenti delicati.
Presenti, dunque, il presidente
Agnelli, l’amministratore delegato Marotta, il direttore sportivo Paratici e il consigliere Nedved.
ne anche dopo l’unico stop della scorsa stagione, in coppa Italia contro il Napoli. Quella era
l’ultima gara ufficiale del
2011-2012: alla ripresa, ecco
l’immediata vendetta nei confronti della banda Mazzarri (in
Supercoppa italiana), poi i successi in campionato contro Parma, Udinese e Genoa, con a
ruota lo spettacolare 2-2 nella
tana del Chelsea. Ricorsi piuttosto incoraggianti alla vigilia
del Milan, partita che Conte e
la società sentono moltissimo:
per il prestigio della sfida e per
una sconfitta in campionato
che ancora brucia.
Didier Drogba, 34 anni,
attaccante ivoriano con
passaporto francese REUTERS
Rebus Drogba
«Per me la storia d’Italia
è solo Juventus e Milan»
L’attaccante della Costa d’Avorio prepara la Coppa d’Africa
«La A mi piace, ma chi mi vuole deve parlare con lo Shanghai»
DAL NOSTRO INVIATO
LUCA CASTALDINI
ABU DHABI (Emirati Arabi)
«Non pensavo di essere
diventato così famoso in Italia…». Parte con un mezzo
bluff neanche troppo convinto la prima uscita ufficiale di
Didier Drogba sulle sue vicende di mercato. Ma la frase successiva dell’attaccante
ivoriano è già più limpida:
«Io non ho mai detto che
Juventus e Milan mi stiano cercando. Sono sotto
contratto con lo
Shenhua, perciò se qualcuno fosse interessato a me
dovrebbe andare a parlare
con i miei dirigenti a Shanghai. Non mi sembra di dire
una cosa fantascientifica,
non è questa la prassi che si
deve seguire quando esiste
una trattativa tra due società?». Frasi lineari, pronunciate con tono garbato e tranquillo, cui seguono soltanto
uno zuccherino per i due
club («Milan e Juventus sono le squadre italiane più prestigiose e dalla storia più importante, questo è sicuro») e
l’altro per il nostro campionato («La Serie A mi piace mol-
to, così come la Liga e, ovviamente, la Premier dove ho
giocato otto anni…»).
In ritiro Strategie di mercato
a parte, non è casuale che
l’ex Chelsea abbia parlato
proprio in questo momento.
Drogba è appena arrivato
nell’emirato dove la Costa
d’Avorio, allenata dallo scorso maggio dall’ex centrocampista francese di Parma, Inter e Genoa, Sabri Lamouchi, sta preparando la Coppa
d’Africa e, oltre a queste parole, sarà molto difficile che
a breve, dal ritiro degli Elefanti già oggi chiuso per
esempio a telecamere e macchine fotografiche durante
gli allenamenti, possano
uscire altre dichiarazioni legate alle trattative con le italiane.
gba sbagliò il penalty dell’1-0 al 25’ della ripresa. Non
a caso il c.t. ha deciso di organizzare la preparazione a più
di 6 mila chilometri da Abidjan, dove lo straordinario
affetto dei tifosi rischierebbe, in questo periodo, di risultare soffocante.
IN EDICOLA
SABATO CON LA GAZZETTA
Rivincita Lamouchi, subentra-
to lo scorso maggio a un altro ex «italiano» come
François Zahoui, attaccante-meteora dell’Ascoli di
trent’anni fa, sta infatti cercando di isolare dal mondo
esterno i suoi, reduci dalla
bruciante sconfitta in finale
e ai rigori contro la Zambia
nella gara in cui lo stesso Dro-
Sportweek alla scoperta
del mondo di Drogba
Didier Drogba sarà il
protagonista del prossimo
numero di Sportweek (sopra la
copertina), in edicola sabato 12.
Problema date La nazionale
ivoriana resterà ad Abu Dhabi e nel suo quartier generale, praticamente attiguo allo
stadio Sceicco Zayed, fino al
16 gennaio. Quindi, con nelle gambe la sola amichevole
contro l’Egitto di lunedì 14,
partirà per il Sudafrica, dove
il 22 debutterà a Rustenburg
in Coppa d’Africa contro il
Togo. Proprio le date del torneo rappresentano uno dei
tasselli da non sottovalutare
nell’ambito del mercato. Nonostante sia stata inserita
nel girone più difficile della
prima fase e comprendente
anche Algeria e Tunisia, la
Costa d’Avorio, che oltre a
Drogba può puntare tra gli altri sui fratelli Yaya e Kolo
Touré e sul giovane compagno d’attacco di Eto’o all’Anzhi, Lacina Traoré, punta parecchio sulla conquista della
Coppa che le sfugge da 21 anni (e che ha perso in finale
un anno fa e anche nel
2006). E la finale di Johannesburg, guarda caso, cadrebbe il 10 febbraio, quindi a ridosso degli ottavi di Champions. Per la gara d’andata,
quindi, Drogba sarebbe in
pratica inutilizzabile.
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MARTEDÌ 8 GENNAIO 2013
LA GAZZETTA DELLO SPORT
7
COPPA ITALIA QUARTI DI FINALE
IL CECO TRA STOP E UNA SORPRESA
Nedved contro l’arbitro
squalificato fino al 31
E al Museo fa 100.000
Lo Juventus Museum ha toccato quota
100.000 visitatori. Ieri, a mezzogiorno, le casse
hanno iniziato a suonare al «passaggio storico»
di un ragazzino tutto vestito di bianconero che di
colpo si è trovato a fronteggiare un’idolo di
sempre. «Piacere, sono Pavel». Sì, proprio
Nedved ha festeggiato il piccolo protagonista
della giornata. Ma a proposito della Furia ceca, il
Giudice Sportivo ha deciso di inibirlo fino al 31
gennaio «per avere, a fine gara, durante il rientro
negli spogliatoi, rivolto agli Ufficiali di gara
espressioni insultanti». Dunque, tre settimane
senza attività in Figc per Pavel Nedved.
CARICA BUFFON Così Buffon sulla sua pagina
facebook: «I campioni siamo noi e non abbiamo
alcuna intenzione di abdicare. Purtroppo,
domenica è stata davvero una giornata no, la
squadra non ha saputo giocare come sa e
neppure io, visto il primo gol subito senza dubbio
evitabile...Una grande squadra è tale solo se è
capace di risollevarsi subito».
A
COSÌ IN CAMPO ALLE 21
NOMI DA
JUVENTUS
S
Fernando
Llorente,
27 anni,
attaccante
spagnolo
dell’Athletic
Bilbao che va
a scadenza
il prossimo
giugno:
quest’anno 2 gol
GDS
S
LE PREFERENZE PER L’ATTACCO
Dietro a Didier
ecco Llorente
E Gabbiadini
è in risalita
L’azzurrino è il più prendibile
Ma Conte ricorda Borriello...
LUCA BIANCHIN
Drogba può dire quello che gli pare: lo
Shanghai Shenhua resta la sua squadra ma la
Juve si è già informata, con i cinesi e non solo.
DD si può prendere se accetterà di firmare per
un anno e mezzo, per un cifra vicina a 5,5 milioni più bonus. In caso contrario sarà molto difficile: grazie e (possibilmente) a non-rivederci in
Champions. Logico quindi che la Juve stia mettendo in fila gli attaccanti prendibili. E c’è una
lista di preferenze.
Manolo
Gabbiadini,
21 anni,
attaccante
del Bologna.
È in prestito,
il suo cartellino
è suddiviso
a metà
tra Atalanta
e Juventus
S
1. Drogba e Llorente Sono i preferiti, ma a certe
condizioni. Quelle per Llorente sono piuttosto
chiare: Marotta offre 3 milioni subito o si rimanda tutto a giugno. Quando la Juve lo prenderebbe gratis. Naturale che si vada verso dieci-quindici giorni di attesa e valutazioni, in cui l’Athletic Bilbao ha la palla tra i piedi. Llorente sta
giocando male — un gol in Liga e uno in Europa League in tutta la stagione — e a Bilbao devono scegliere se accontentarsi di pochi milioni
oppure difendere l’orgoglio. Dicendo ancora
no alla Juventus e impedendo a Fer di andare
dove preferisce.
3. Gabbiadini Manolo è in prestito al Bologna,
quindi può essere fatto rientrare a Torino. Calma, non è complicatissimo ma neanche semplice: il Bologna spera di non dover affrontare il
problema e, nel caso, protesterebbe con una
certa decisione. Logico però che per la Juve questa sia la soluzione più naturale, e per questo
Gabbiadini attualmente è considerato la prima
alternativa ai due big.
4. Immobile È la pista più recente e necessita di
un passaggio: la Juve dovrebbe risolvere a suo
favore la comproprietà con il Genoa, spendendo qualche milione per tornare al 100% titolare del cartellino di Ciro. Decisiva la strategia
genoana: che si fa con Immobile, Borriello e
Floro Flores? Si tengono perché la salvezza è
una faccenda complicata? Oppure uno dei tre
può partire?
5. Borriello Il Genoa, appunto. Preziosi potreb-
be lasciar partire lui invece di Immobile, ma
l’operazione è stata complicata dai due gol di
Borriello al Bologna. Marco è in fondo alla lista
ma può rimontare con l’effetto-Conte, che nel
2011-12 lo ha apprezzato nel girone di ritorno.
«Borriello ha fatto parte del nostro gruppo lo
scorso anno ed è stato determinante in alcune
situazioni — ha detto sabato —. In particolare
con il suo gol a Cesena abbiamo messo la firma
sullo scudetto. Sì, stiamo attenti su tutti i fronti...». Lo dice lui.
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La Lazio può fare 13
E Lampard non rinnova
Da Catania al Catania, super Petkovic non perde da 12 gare
«Scudetto? Lo dirò solo dopo averlo vinto». Vertice su Diakite
DAL NOSTRO INVIATO
Marco
Borriello,
30 anni,
attaccante
del Genoa
il cui cartellino
è ancora
della Roma.
Quest’anno
5 gol in Serie A
finora
S
Ciro
Immobile,
22 anni,
attaccante
del Genoa.
Il suo cartellino
è in comproprietà
tra i rossoblù e la
Juventus. Finora
in campionato
ha segnato 5 gol
Vladimir Petkovic, 49 anni, primo anno alla guida della Lazio ANSA
DAVIDE STOPPINI
FORMELLO (Roma)
In 65 giorni si può costruire un sogno scudetto. Ora a
Vladimir Petkovic tornano i
conti. Ora sì, con un Catania
come ostacolo di Coppa e una
semifinale da raggiungere. Allora invece, 65 giorni fa, il Catania fu l’incubo. La paura di
non essere cresciuti, il timore
di non essersi fatto capire fino
in fondo dalla squadra. Oggi
viene da ridere, a rileggere i
numeri: da quel 4 novembre,
da quel 4-0 subito dalla squadra di Maran, la Lazio non ha
più perso. Dodici partite da imbattuta: 8 di campionato, tre
di Europa League e una di Coppa Italia. È cambiato il mondo,
è cambiata la Lazio. «Ma quella partita non l’abbiamo dimenticata: c’è tanta voglia di
rivincita», dice Petkovic.
La scossa Ma che cosa è cam-
biato? «Una piccola scossa»,
l’ha definita Petkovic. Di più:
il tecnico tolse il giorno di riposo alla squadra, il giorno dopo
si confrontò a muso duro con i
giocatori, in particolare con
Hernanes reo di aver dato la
disponibilità a giocare senza
essere in condizione. Lotito
piombò a Formello, chiedendo un riscatto, pretendendo
impegno assoluto. «Difficile
da spiegare con la logica — ricorda oggi il tecnico —. Ma
quella sconfitta rinforzò l’orgoglio dei giocatori e del gruppo.
È aumentata la pressione e solitamente la Lazio in casi del
genere ha sempre risposto bene». S’era seduta, quella Lazio. Ora non la smette più di
correre.
Turn over La Juventus, quel 4
novembre, era lontana già nove punti. Ora Petkovic è a meno cinque e nel frattempo ha
eguagliato Eriksson. «Ma non
mi interessa chi sta avanti e
chi indietro — spiega l’allenatore —. La Lazio deve avere solo un obiettivo: fare più punti
possibili, poi alla fine si vedranno i risultati. Credere nello scudetto? Io credo nel lavoro, nel provare a battere chiunque. Dirò che la Lazio può vincere il campionato solo dopo
che l’avremo vinto...». Sibilli-
I SICILIANI IN CAMPIONATO HANNO VINTO 4-0
Kutner, agente
dell’inglese:
«Nessun nuovo
contratto, Frank
partirà a giugno»
FRANK LAMPARD
CENTROCAMPISTA CHELSEA
no, e maledettamente orgoglioso. «I 39 punti mi rendono
felice, ma ce ne manca pure
qualcuno. Però guai a sottovalutare la Coppa Italia: con tre
partite saremmo in finale. Speri di ritrovare lo stesso gioco
mostrato fino a qualche settimana fa». Eppure un po’ di
turn over sarà necessario: Marchetti out per una contusione
al torace (da valutare anche
per domenica), al suo posto
Carrizo favorito su Bizzarri.
Probabile turno di riposo anche per Klose, Ledesma e Mauri, con Cana di nuovo a centrocampo.
Lampard, Cirigliano e Diakite
Quel centrocampo che Lotito
e Tare hanno individuato come reparto da rinforzare. Magari subito con Cirigliano: c’è
stato un contatto tra la Lazio e
il River, che però chiede non
meno di 6 milioni ed è disposto a una cessione solo a titolo
definitivo. Oppure a giugno,
con il sogno chiamato Frank
Lampard. Ieri l’agente dell’inglese, Steve Kutner, ha escluso l’ipotesi di un rinnovo con il
Chelsea: «Al Mondale per club
gli è stato confermato che in
nessun caso gli verrà offerto
un nuovo contratto. Nulla è
cambiato da allora. Ma Frank
continuerà a giocare per i
Blues fino a fine stagione». Se
ne parlerà in estate. L’attualità
è invece più concreta: vertice
nella notte tra la Lazio e Ulisse
Savini, agente di Diakite, per
il possibile rinnovo del contratto in scadenza a giugno.
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IL TABELLONE
Il Catania ci riprova anche in Coppa
Maran: «Però ogni gara è differente»
MASCALUCIA (Catania)
Il Catania torma in campo dopo
la delusione per la mancata
vittoria di sabato contro il
Torino, gara che avrebbe potuto
vincere nonostante l’inferiorità
numerica per l’espulsione di Lodi
dopo pochi minuti di gioco. Ma il
rigore sbagliato da Bergessio ha
vanificato lo sforzo prodotto
dalla squadra di Maran. E già
stasera i rossazzurri tornano in
campo per il primo quarto di
finale di Coppa contro la Lazio. Il
precedente di campionato
incoraggia i siciliani che 2 mesi
addietro ebbero la meglio della
formazione di Pektovic con il
rotondo punteggio di 4 a 0. Il
miglior risultato ottenuto fin qui
in questa stagione. Anche se
Maran non gradisce paragoni
«Ogni gara nasce e si sviluppa in
maniera differente». Allora si
giocò al Cibali ed a timbrare la
vittoria furono i gol di Lodi su
rigore, quello di Barrientos e una
doppietta di Gomez. Stasera
all’Olimpico dovrebbero esserci
tutti e 3 sin dall’inizio. Maran e la
sua squadra ci tengono a
passare il turno e gli
avvicendamenti fra titolari e
seconde linee non saranno molti.
Di sicuro ci sarà Lodi che dovrà
poi rimanere al palo in
campionato per via della
squalifica (piuttosto pesante, 3
turni). Il Catania, che da ieri sera
è nella capitale, completerà la
preparazione per la gara con la
rifinitura di stamane a Roma.
Francesco Caruso
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GDS
8
LA GAZZETTA DELLO SPORT
MARTEDÌ 8 GENNAIO 2013
#
TRA SERIE A E MERCATO
d
HA
DETTO
S
Su
El Shaarawy
«Siamo stati
bravi a
prenderlo e farlo
crescere. I tifosi
stiano tranquilli,
è un giocatore
che non venderò
mai, neanche
per 100 milioni»
S
Su Pato
«Per me l’anno
scorso era
incedibile, ecco
perché non ho
dato l’ok per il suo
trasferimento al
City. Quest’anno è
stato lui a
chiedere di
andarsene»
Mario e Max
I no di Silvio
Mario Balotelli, 22 anni,
attaccante del Manchester
City PHOTOVIEWS
«Balotelli mela marcia
Avanti con Allegri?
A questa non rispondo»
Berlusconi «Non venderò mai El Shaarawy. Pato
torna tra un anno e mezzo. Guardiola? Basse chance
Seguiamo 3 giovani: un italiano e due stranieri»
MARCO PASOTTO
MILANO
Se Galliani ha preferito
mantenersi il più possibile sul
vago, un’indicazione sul mercato in entrata arriva direttamente da Berlusconi, intervenuto ieri in tarda serata su Antenna 3:
«Per il momento non ci sono trattative avanzate. Abbiamo tre
giovani nel mirino: uno italiano, che gioca nel nostro campionato, e due stranieri. Ma non
sappiamo se riusciremo a chiudere già per questa sessione di
mercato». Poi arriva una bocciatura totale su Balotelli, come
mai era successo: «Mi spiace dire certe cose, ma nel Milan è
molto importante l’aspetto umano. E se metti una mela marcia
«
«
Certi giocatori
infettano tutti.
Non accetterei
mai che Balotelli
venisse al Milan
A Guardiola
avevo offerto
una villa sul lago
di Como. Ma lui
ha amici altrove
in un gruppo, poi si infettano anche gli altri. Lui è una persona
che non accetterei mai nel nostro spogliatoio». Un’entrata a
piedi uniti che toglie SuperMario dalla scena rossonera.
Desideri Balotelli, peraltro, non
è l’unico destinatario delle perplessità presidenziali. Perché ce
n’è anche per l’allenatore. Domanda: «Per il futuro vede ancora Allegri sulla panchina rossonera?». Risposta: «Il presidente del Milan deve sempre dire la verità? Allora
passiamo alla prossima
domanda...». Una battuta inquietante sui destini di Max, che ultimamente aveva fatto presente quanto avrebbe
gradito proseguire nel progetto di ricostruzione. E, soprattutto, la frase di Berlusconi non è affatto casuale: «Normalmente non dico bugie —
aveva spiegato pochi minuti
prima il Cavaliere —. Nel caso, preferisco non rispondere». Ovviamente spunta il
nome di Guardiola, ma gli occhi del presidente rossonero
non si illuminano particolarmente: «Ho sempre desiderato portarlo al Milan perché negli ultimi anni ha
espresso il calcio migliore.
Ma lui ha ritenuto di staccare
un po’ col mondo del calcio,
S
Silvio
Berlusconi,
76 anni,
proprietario del
Milan 1986. Ha
vinto 28 trofei
e poi si sono fatte avanti delle
società con dentro amici di antica data. Noi giudichiamo di non
avere chance, nonostante ci abbia detto che siamo una squadra
simpatica. Le percentuali che arrivi sono molto basse».
BUZZI
Crucci Un cruccio insomma, co-
me per Pato: «Gli voglio bene
più umanamente che come calciatore. Comunque è stato lui a
volersene andare. Per me era
incedibile, rappresentava il futuro dell’attacco per i prossimi
dieci anni. Poi i ripetuti infortuni hanno creato un distacco con l’ambiente di Milanello. Quando l’ho salutato siamo rimasti d’accordo che fra
un anno e mezzo tornerà».
Ed è un cruccio anche Pirlo:
«Una ferita ancora aperta. Non
si è più trovato in sintonia con
ambiente e allenatore. Il dispiacere si rinnova tutte le volte
che lo vediamo giocare. E’ un
dolore molto acuto». Però arriva una bella promessa su
El Shaarawy: «Non se ne
andrà mai, lo garantisco nel
modo più assoluto. Può diventare un simbolo del Milan». Anzi, un baby Milan: «Abbiamo
deciso di non acquistare giocatori sopra i 22 anni. Io continuo a immaginare un Milan
vincente, ma occorre un po’
di pazienza».
coccole
Pato e Barbara
a St. Moritz
Ultimi giorni di relax
prima del distacco: Pato
e Barbara Berlusconi sono
stati fotografati a St. Moritz
insieme ai figli di lei. A
breve Pato partirà per
il Brasile per giocare
nel Corinthians VANITY FAIR
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GLI UOMINI DI FASCIA IN VISTA UNO SCAMBIO CON IL CLUB EMILIANO
Se parte Abate arriva Zaccardo, Mesbah al Parma
Il Galatasaray
si fa avanti
con Galliani
per Boateng
e Antonini
CARLO LAUDISA
twitter@carlolaudisa
MILANO
Il Milan si prepara a diversi scenari: ecco il motivo per cui
ieri pomeriggio la riunione di
mercato fra Adriano Galliani e
Massimiliano Allegri è andata
avanti per tre ore e mezza. Il primo input di Berlusconi è chiaro:
vendere e fare cassa per finanziare il nuovo corso.
Attesa Ecco perché Galliani in
questi giorni si sta comportando
con un certo attendismo. Sono
Cristian Zaccardo, 31 anni, difensore del Parma FORTE
momenti in cui occorre capire
se, e soprattutto a quanto, possono andar via alcuni giocatori, e
nello stesso tempo occorre lavorare sui nomi in entrata. E’ questo il motivo per cui delle strategie di via Turati al momento sta
emergendo ancora poco e Galliani, con la sua esperienza, preferisce viaggiare a fari spenti. Di
certo c’è che ieri s’è presentato
in sede il presidente del Galatasaray, Aysal Unal. «Una visita di
cortesia», hanno assicurato il diretto interessato e l’a.d. rossonero. Dietro la quale però si celano
due richieste: una per Antonini
e l’altra per Boateng. Prince è il
nome nuovo, sebbene il tedesco
non pare invogliato. Per Antonini invece la squadra di Terim
non è una novità, e va ad aggiungersi all’interesse di Rubin, Spartak Mosca e Wolfsburg.
Più calda la pista che porta alla
cessione di Abate. Il Milan ha
stoppato la prima avance dello
Zenit (10 milioni), ma il club di
San Pietroburgo potrebbe rilanciare in tempi brevi. Un possibile aumento che Galliani prenderebbe in considerazione. Per il
giocatore è pronto un contratto
fino al 2017 da 2,5 milioni a stagione, che è evidentemente allettante. La situazione si potrebbe sbloccare già in settimana. E
su questa strada si profila già il
nome del sostituto: Cristian
Zaccardo, destinato ad andare
al Parma in cambio Jameil Mesbah. C’è già un’intesa di massima tra i club. Con Zaccardo,
candidato al ruolo di jolly difensivo: sia come esterno che centrale.
Altri Intanto si riparla di Robinho. A parole senz’altro sì, come ha ribadito ieri Galliani:
«Binho resta, non so più come
dirlo. E lui è felicissimo di rimanere. Balotelli? Non è un discorso su Balotelli, ma sul nostro at-
tacco: abbiamo cinque punte e
siamo assolutamente a posto
così». Intanto, però, il vicepresidente del Santos a Globoesporte ha lasciato uno spiraglio:
«Stiamo mantenendo un rapporto amichevole con il Milan e
con il giocatore. I colloqui sono
in corso, anche se parliamo di
un’operazione molto difficile,
quasi impossibile. In ogni caso
Robinho è il benvenuto al Santos, in qualsiasi momento». La
situazione potrebbe tornare
d’attualità se il club paulista,
che aveva messo sul piatto 9 milioni con modalità di pagamento poco gradite al Milan, cambiasse l’offerta. Magari negli ultimi giorni di mercato. A centrocampo, invece, saluti a Strootman, che ieri ha dichiarato:
«Mi fa piacere essere apprezzato, vuol dire che sto facendo bene. Ma in questo momento il
mio unico pensiero è il Psv».
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MARTEDÌ 8 GENNAIO 2013
Assessore leghista
tra gli ultrà indagati
«I buu non erano a Boa»
Il consigliere si difende: «Ce l’avevo con Ambrosini»
È scattato il Daspo per lui e gli altri cinque identificati
DAL NOSTRO INVIATO
FRANCESCO VELLUZZI
CORBETTA (Milano)
Prima che il consiglio comunale di Corbetta, alle 18.30,
si riunisse in seduta straordinaria, l’assessore leghista allo
Sport e alle Politiche Giovanili,
Riccardo Grittini, ha rimesso le
deleghe nelle mani del sindaco
Antonio Balzarotti, anche lui
espressione della Lega. Oggi i
due si vedranno. Verrà presa
una decisione definitiva sul nebuloso futuro politico del ventunenne assessore e portiere
della squadra di calcio locale
che giovedì scorso è stato identificato — ed è iscritto nel registro degli indagati — tra i tifosi
della Pro Patria che a Busto Arsizio con i loro cori e buu razzisti, soprattutto verso Boateng,
hanno portato il Milan ad abbandonare il campo dopo 26
minuti dell’amichevole.
Massimiliano
Allegri, 45
anni, tecnico
del Milan
INSIDEFOTO
DOMANI QUARTI DI COPPA ITALIA
Con la Juve c’è Mexes
ma si ferma Constant
Philippe Mexes, 30, e Kevin Constant, 25 FORTE
MILANELLO (Varese) L’unica bella notizia
è il recupero di Mexes, squalificato in campionato
ma pronto per la Coppa Italia. Per il resto la difesa
resta in piena emergenza anche contro la
Juventus: Bonera, Yepes e Zapata restano out, in
più si è fermato anche Constant. Il terzino è stato
sostituito contro il Siena per un fastidio muscolare
e ieri si è allenato a parte. Difficile che ce la faccia
per la sfida di domani allo Juventus Stadium.
Allegri quindi ha poche opzioni: gli unici due
centrali a disposizione sono Mexes e Acerbi, sulle
fasce dovrà sceglierne due tra De Sciglio, Abate e
Antonini. Ieri è tornato a lavorare con il gruppo
anche Robinho, che a Torino potrebbe andare in
panchina. L’attaccante brasiliano, rientrato in
ritardo dalle vacanze di Natale per questioni di
mercato (Galliani gli aveva dato il permesso di
restare in Brasile per trattare con il Santos), è
apparso in netta crescita. Allegri cercherà di
recuperarlo soprattutto per la prossima partita di
campionato (domenica sera a Genova con la
Sampdoria) quando dovrà sostituire lo squalificato
Pazzini. Contro la Juventus il tecnico manderà in
campo la migliore formazione possibile: la
qualificazione alla semifinale si gioca in gara secca
e il Milan ci tiene ad andare avanti in Coppa, visto il
ritardo in campionato. Il nodo è la posizione di
Boateng: con il Siena ha reso meglio quando ha
giocato più indietro, da mezzala, e Allegri domani
potrebbe riportarlo nella sua vecchia posizione. In
attacco tutti disponibili: salgono le quotazioni di
Bojan dopo il bel secondo tempo nell’ultima di
campionato, magari accanto a Pazzini ed El
Shaarawy.
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Sindaco Antonio Balzarotti ieri
ha confessato a lungo il giovane assessore (da novembre in
carica) che poi ha passato l’intero pomeriggio dall’avvocato:
«Riccardo è distrutto. Lo conosco poco, ma in questi due mesi
aveva già provato a fare qualcosa in particolare per coinvolgere i disabili nello sport e per
l’impiantistica. Mi suona strano vederlo impelagato in una
vicenda simile. E’ un ragazzo
che vive di sport, lo pratica e ne
vede tanto, ama anche l’hockey. Io sono ipergarantista per
natura; per ora devo credere alla sua versione. Se verrà condannato dovrò assegnare gli assessorati a un altro. Ma lui mi
ha detto: "io buu lo facevo ad
Ambrosini, più che a Boateng.
Non ritengo di aver commesso
un reato". E’ un ragazzo perbene, di buona famiglia, ho conosciuto pure la fidanzata che mi
sembra più grande di lui». Alla
I giocatori della
Pro Patria
parlano con i
tifosi dopo la
sospensione
dell’amichevole
di giovedì
LIVERANI
seduta straordinaria partecipano gli altri giovani assessori
(uno fa l’arbitro), sotto i 35,
manca solo la vicesindaco e assessore al Bilancio, Monica Maronati, pure lei del 1980. C’è il
plotoncino della Lega, capeggiato dal segretario Dino Lombardi. Fuori fa freddo e la nebbia impedisce la visuale, ma
questa vicenda ha scosso il comune, quasi 18 mila abitanti,
giunta Lega-Pdl. Il vanto è il
progetto della casa per gli anziani che a settembre vedrà la
luce con l’avvio dei lavori.
Militante Riccardo, figlio unico,
in una famiglia benestante, è
uno dei più giovani assessori
d’Italia, ma è particolarmente
impegnato col partito. E’ di
Santo Stefano Ticino, è stato
eletto a Corbetta, che è attaccata, nel maggio 2011. Dopo il
rimpasto in giunta, a novembre ha avuto le deleghe per lo
Sport e le Politiche Giovanili.
«Avevamo capito che era adatto, vista la sua passione», dice
il sindaco. Il tempo che non passa agli allenamenti («smettere
di giocare sarebbe il dolore più
grande per lui», si fa sfuggire
proprio Lombardi) o all’Università, Riccardo lo dedica all’attività in camicia verde. Gazebo e
manifesti, il credo della Lega in
una città che si ispirava a Umberto Bossi, ma che ora ha virato obbligatoriamente verso Roberto Maroni.
Daspo Ieri intanto Grittini, co-
me gli altri cinque ragazzi indagati (altri due rischiano), si è
beccato il Daspo. I filmati lo inchiodano. «Certo, è un fatto
gravissimo — dicono in consiglio — Ma noi continuiamo a
sostenere che Boateng se gli
fosse successo contro il Barcellona non se ne sarebbe andato». Riccardo, cresciuto nella
Pro Patria di cui è tifoso, ma pare anche simpatizzante rossonero (non c’è la conferma), ieri
è stato tutto il giorno a pensare
al suo domani. Sembra deciso
a invitare proprio Boateng e il
Milan a Corbetta. Questo è il
suo chiodo fisso. Riconciliarsi,
chiedere scusa. Il comune, in
questo, lo sosterrà. Il Milan è
già invitato.
LA GAZZETTA DELLO SPORT
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OGGI VERTICE IN FIGC
Il ministro
Cancellieri:
«Pugno duro»
Annamaria Cancellieri ANSA
ROMA Il Milan ha fatto
bene, ma per fermare il
razzismo serve una «strategia
seria», perché non si
potranno in futuro
sospendere tutte le partite.
L’offensiva contro i cori e i
buu razzisti dopo l’episodio di
Busto Arsizio fa tappa anche
al Viminale: in attesa
dell’incontro di oggi chiesto
dal presidente della Figc,
Giancarlo Abete, con il capo
della polizia Antonio
Manganelli, è il ministro
dell’Interno, Annamaria
Cancellieri a chiedere il pugno
duro contro i razzisti da
stadio. «Se sono in pochi i
tifosi che fischiano calciatori
di colore non si deve
sospendere la partita — spiega
la Cancellieri —, che è una
misura da adottare invece in
caso di partecipazione
importante». La direttiva «è
quella di essere molto duri,
ma occorre una presa di
posizione da parte dell’arbitro.
Se fosse un numero limitato di
persone a fare cori razzisti
bisogna agire su quelle, ma
senza sospendere la partita,
che va fermata quando ci
sono le condizioni, anche per
evitare che la circostanza
venga usata per vincere a
tavolino. Non possiamo
affidare le sorti della partita a
cinque-sei persone che
magari lo fanno apposta ad
intonare i cori razzisti. Chi lo
fa va allontanato e vanno
prese misure come quelle del
Daspo». Abete si augura una
pioggia di provvedimenti
interdittivi contro i tifosi
facinorosi: «Cacciamoli dagli
stadi. Auspico che arrivino
migliaia di Daspo anche di 5
anni di durata — spiega il
presidente della Federcalcio
—, per mandare i responsabili
fuori dagli stadi italiani».
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LE REAZIONI DAL GALÀ DELLA FIFA
CORI RAZZISTI 15 MILA EURO DI MULTA PER IBARBO
E Blatter fa dietrofront: «Rossoneri
coraggiosi a lasciare il campo»
C. Ronaldo: «Scelta da rispettare»
Lazio-Tottenham: l’Uefa
indaga pure su Campo de’ Fiori
Olimpico a rischio squalifica
ZURIGO (Svizzera) Boateng ha
sbagliato a uscire? Ma quando mai. Da
Sepp Blatter arriva, a sorpresa, la nuova
versione sui fattacci razzisti di Busto. O
meglio: la versione autentica e un po’
populista. «Lasciare il campo è stato un
segnale forte e coraggioso per dire che si
era andati troppo forte». Il contrario di
quanto pubblicato l’altro ieri dal quotidiano
di Dubai: ma il boss Fifa nega di aver
pronunciato quelle parole. Il Gala di Zurigo
gli ha offerto la possibilità di rimediare.
Blatter ha aggiunto «che questa non può
essere una soluzione a lungo termine,
perché il calcio non deve separare la
gente, ma unirla». Tutto bello e giusto: ma
visto che Blatter è «il» calcio, e le regole le
decide lui, non sarebbe il caso di trovare
le soluzioni invece di prometterle? Proprio
quello che sostiene il «Fare»,
l’organizzazione che collabora con Fifa e
Uefa contro il razzismo. Il direttore
esecutivo Powar attacca Blatter: «Quante
volte la Fifa ha sanzionato, togliendo punti,
un comportamento razzista? Mai. Questa
è la frustrazione. Sento certi discorsi ai
quali non corrispondo azioni effettive. Ai
giocatori dev’essere permesso di lasciare
il campo per richiamare l’attenzione sul
fatto». Più spontaneo lo stupore di
Cristiano Ronaldo: «Mi sembra incredibile
che succedano ancora cose del genere.
Nel calcio non dovrebbero esistere. Fifa e
Uefa lottano continuamente contro il
razzismo. Dovremmo vivere in pace,
bianchi e neri. Lasciare il campo è una
decisione personale, da rispettare: magari
in quel momento sei triste o arrabbiato.
Forse dovremmo imparare a convivere
con queste situazioni, pensando che non è
tutto lo stadio a comportarsi da razzista
ma una minoranza di stupidi». Pep
Guardiola conferma: «Se il club decide di
lasciare, perché no? Magari questa mossa
impedirà che il fatto si ripeta. Il Milan ha
pensato fosse giusto e l’ha fatto». Forse il
più saggio è Andres Iniesta: «Un fatto
triste, dovrebbero esserci sanzioni più
severe». Ma dai.
Fabio Licari
ROMA L’ammenda per i
buu razzisti a Ibarbo (15 mila
euro) è arrivata, ma il Giudice
sportivo ha usato la mano
morbida, premiando la Lazio
«per aver operato con le forze
dell’ordine e per aver altri
sostenitori manifestato la
propria dissociazione da tali
comportamenti». Chissà se farà
lo stesso la Uefa, che ieri ha
aperto un’inchiesta contro il club
biancoceleste, legata alla partita
con il Tottenham del 22
novembre, alla vigilia della quale
un gruppo di tifosi inglesi venne
aggredito a Campo de’ Fiori. Se il
delegato Uefa all’Olimpico
segnalò esclusivamente lo
striscione «Free Palestine»,
l’ispettorato di Nyon ha ricevuto
l’esposto di FARE (Football
Against Racism in Europe,
organizzazione antirazzista), in
cui si faceva riferimento agli
incidenti, a CasaPound
(associata ad alcuni esponenti
della tifoseria) e ai cori razzisti
allo stadio. La Lazio, apprese le
motivazioni, ha già pronta la
memoria difensiva (c’è tempo
fino al 17 gennaio per
presentarla), e il 24 gennaio un
collegio interno dell’Uefa
esaminerà il caso. L’ispettorato
Uefa, nella sua relazione, ha
evidenziato numerosi episodi dal
2007 in poi, con la tifoseria
laziale protagonista: ultimo,
quello dei cori razzisti a Londra,
costati già 40mila di ammenda,
spiegando come la sanzione
allora assegnata non sia bastata,
e lasciando intendere come
possibile sanzione quella di una
squalifica del campo o
dell’obbligo di giocare una partita
a porte chiuse.
Marco Calabresi
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
MARTEDÌ 8 GENNAIO 2013
TRA SERIE A E MERCATO
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Tanto
è un gioco
IL PRESIDENTE PER LA PRIMA VOLTA NON CERCA ALIBI PER STRAMACCIONI
Ira Moratti: «Gara persa male
35 E non per colpa dell’arbitro»
I NUMERI
DI LUIGI GARLANDO
Il futuro è Strama?
Allora aiutatelo
Acquisti, società più vicina o si
rischia di bruciare un predestinato
i punti
conquistati nel
girone d’andata.
Sono gli stessi
dello scorso
campionato
5
le sconfitte
consecutive in
trasferta.
Quattro in
campionato
(Atalanta,
Parma, Lazio,
Udinese), una di
Coppa (Rubin)
Di Natale anticipa Cambiasso e segna il gol del 3-0 AFP
L’arbitro di Udine che non è piaciuto a
Stramaccioni? «Ha lavorato bene. La partita non
è finita così per colpa dell’arbitro», assicura
Moratti il giorno dopo. Catalogarlo come il
primo scollamento pubblico tra il presidente
dell’Inter e il suo giovane tecnico è esagerato,
ma in periodo di crisi ogni segnale rimbomba
come una moneta in un pozzo. Moratti ha alle
spalle due allenatori, Benitez e Gasperini,
indeboliti nel tempo per carente assistenza
tecnica (giocatori) e delegittimazioni pubbliche
(bando della difesa a 3). Non è il caso di
Stramaccioni che Moratti ha voluto e sostenuto
con affetto. Ma se il giovane allenatore
rappresenta il futuro tecnico dell’Inter,
l’architetto di un progetto di lungo respiro,
questo è il momento per soccorrerlo con energia
perché, se la stagione si inabissa, trascina giù
tutti e corrompe la credibilità di tutti.
Soccorrerlo a più livelli. Primo: quello tecnico.
«A gennaio non faremo spese eccessive», ha
ribadito ieri Moratti. Comprensibili tutte le
ragioni di bilancio, ma l’emergenza dovrebbe
suggerire una rivisitazione dei piani. Se
Stramaccioni avesse avuto in estate uno tra
Lucas e Lavezzi, promessi, bloccati e poi volati
a Parigi; se avesse potuto educare il
premeditato 4-2-3-1 con Sneijder al centro del
tridente creativo, avrebbe avuto senso
procrastinare all’estate i nuovi ritocchi pesanti.
Ma, svaniti gli esterni offensivi, perso Sneijder,
Strama si è ritrovato a centrocampo una
confraternita di medianoni, incapaci di
predicare in verticale. Si è arrangiato, ha
appurato l’insostenibilità del tridente, ha
trovato la buona soluzione del 3-5-2, ma ora
deve dotarlo di qualità per renderlo
competitivo: almeno un regista (Lodi) e un
interno di spinta (Paulinho). L’emergenza
impone di anticipare gli acquisti programmati
per giugno. Il recupero degli infortunati non
basta. Che senso avrebbe trascinarsi
penosamente fino a fine stagione, chiedendo gli
straordinari a giocatori come Cambiasso che
anche a Udine hanno confermato il tramonto
atletico? Solo con una squadra tatticamente
logica, atleticamente e tecnicamente all’altezza
della concorrenza sarà possibile centrare gli
obbiettivi minimi. Meglio attrezzarla subito.
Troppi giocatori datati frenano anche la
preparazione degli altri, come troppi studenti
impreparati rallentano l’apprendimento di tutta
la classe. Strama dev’essere libero di caricare i
muscoli di Guarin e Pereira senza temere che
colleghi più anziani ne risentano e il medico si
spaventi, traumatizzato dagli infortuni scorsi. Il
calcio di Stramaccioni ha bisogno di intensità.
Quando la trova, sbanca lo Juventus Stadium.
Con più giovani e più ricambi, quel calcio
sarebbe durato di più. Zanetti si è allenato
anche a Natale, in Argentina. Ma il calcio non è
la maratona, ci si allena in gruppo. Se l’Inter lo
avesse fatto dal 29 dicembre come il Catania (11
argentini) e non dal 2 gennaio, probabilmente
sarebbe arrivata a Udine più preparata
tatticamente all’emergenza e avrebbe diluito il
lavoro che invece ha ingolfato Chivu e Milito.
Moratti può aiutare Stramaccioni limitando il
peso politico dei senatori a vantaggio delle
strategie tecniche e rafforzando il peso della
società. Strama ci ha messo la faccia («Scelta
tecnica») per risolvere il pasticcio-Sneijder
combinato da Branca («Finchè non spalma
non gioca»); e si è impegnato a evidenziare gli
errori arbitrali. Mansioni che altrove espletano i
dirigenti. All’Inter? Se Stramaccioni, a 36 anni
e alla prima A, avrà modo di occuparsi solo di
campo con una rosa finalmente attrezzata per
le sue idee tattiche, l’Inter ci guadagnerà
parecchio e potrà pesare meglio le qualità del
suo giovane allenatore.
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366
i minuti
di digiuno in
trasferta fra
campionato ed
Europa League.
L’ultimo gol fu
segnato da
Palacio nel
finale di
Atalanta-Inter
3-2 dell’11
novembre
«Certi cali non devono ripetersi. Giannoccaro è stato bravo, ci sta che non diano
un rigore dubbio. Deve svuotarsi l’infermeria, per evitare doppioni sul mercato»
MATTEO BREGA
LUCA TAIDELLI
MILANO
«Quello sulla partita di
Udine non può essere un commento molto positivo visto che
abbiamo beccato tre gol. Questo non deve succedere, è stata
una gara persa male». Per la
prima volta da quando alla fine di marzo puntò sulla scommessa Stramaccioni, Massimo
Moratti non difende apertamente il suo tecnico. Anzi, si
dissocia dalla sua disamina di
domenica, non appigliandosi
all’alibi dell’arbitraggio poco
favorevole, che pure il tecnico
aveva invocato anche per ten-
«A Udine una
trasformazione
improvvisa. Gli
arbitri non ci
portano in palmo
di mano, ma...»
tare di rialzare il morale della
squadra, non certo al massimo. Giannoccaro, colpevole secondo Strama di aver negato
un rigore sacrosanto, viene infatti definito «bravo» dal numero uno nerazzurro, che aggiunge: «Non abbiamo perso per
colpa del direttore di gara».
Non deve succedere Questo
non significa che sia venuta
meno la fiducia nell’allenatore, ma Moratti ha deciso - pur
con tatto - di cambiare i suoi
consueti concetti, con toni annessi, nella speranza di scuotere attraverso l’allenatore una
squadra smarrita in tutti i sensi. Il presidente non riesce ancora a spiegarsi «come improvvisamente contro l’Udinese tutto si sia trasformato. Perché la
squadra sino a un certo punto
ha fatto bene e sembrava poter
vincere. Invece poi... Questo
non deve succedere».
Ma quali arbitri Neanche na-
scondersi dietro a vittimismi
conseguenti ai torti arbitrali,
anche se poi Moratti approfondisce il concetto: «Che gli arbitri ci portino in palmo di mano
forse no... (sorride, ndr.). Se
c’è da prendere una decisione
è difficile che sia favorevole,
ma può anche succedere che
un rigore non si veda bene, che
possa essere dubbio. In questo
caso, senza considerare nessun tipo di piacere che ci debbano fare, la partita è andata
purtroppo così non per colpa
dell’arbitro».
Bilancio e mercato Malgrado
due mesi da scudetto, l’Inter
ha chiuso l’andata con gli stessi 35 punti della scorsa e disgraziata stagione. Difficile quindi
fare un bilancio. «Avere i punti
Strama,
tocca
8
i punti
persi dalla
Juventus dopo
la vittoria di
Torino, in otto
giornate
Energie, uomini
e gioco: è un’Inter
da rialzare così
Il tecnico resta ottimista e ieri ha insistito
nel trasmettere la sua fiducia alla squadra
ANDREA ELEFANTE
MILANO
C’era un fondo di vera, e
non studiata o forzata, consapevolezza nella fiducia dispensata nonostante tutto da Andrea Stramaccioni, dopo i tre
schiaffi di Udine. L’ottimismo è
un buon modo di approcciarsi
ad una ripartenza, ma il tecnico sta già studiando i modi per
farlo accompagnare da fatti
che diano un senso concreto a
tanta positività. Perché sa che
anche lui avrà un ruolo di grande responsabilità nella ricerca
della giusta chiave di volta, anzi di svolta, dell’Inter. E dovrà
maneggiare con cura cinque
questioni fondamentali. Come
dire: cinque mosse da non sbagliare, per non passare da speranze forse eccessive a disillusioni precoci.
1RECUPERI
Il tecnico più di una volta ha
sottolineato di avere con il dottor Combi un rapporto di stima
e fiducia reciproche, ma a questo punto, proprio in virtù di
questo (e per solidificarlo), serve un punto d’incontro immediato: fra la prudenza e la prevenzione dello staff medico a
tutela di recidività o nuovi problemi fisici e le esigenze del tecnico. A Udine i nove assenti,
per infortuni pregressi o da evi-
tare, sono stati un ostacolo che
Stramaccioni ha dovuto scavalcare spera per l’ultima volta,
perlomeno così alto: ora conta
di riavere il prima possibile diversi infortunati. Alcuni già sabato: tipo Chivu e Milito (il
Principe prima di Udine è stato
fermato per evitare guai peggiori, dopo il lieve riacutizzarsi
del fastidio per la contusione al
ginocchio riportata in Inter-Genoa), che dovrebbero tornare
in gruppo fra oggi e domani; e
pure Mudingayi, che ha ripreso a lavorare con gli altri ieri.
Ancora incerto il recupero completo e dunque almeno la convocabilità per Coutinho e Obi;
tempi più lunghi per Nagatomo (che tornerà disponibile
per la Roma), Alvarez, Stankovic e ovviamente Castellazzi,
che è stato operato ieri per la
lussazione alla spalla sinistra.
2
MERCATO
Il tecnico e gli uomini mercato
a questo punto dovranno azzeccare i ritocchi nel mercato di
gennaio, seppur compatibilmente con le relative possibilità economiche ribadite ieri da
Moratti, che è comunque consapevole di una realtà: gli investimenti di oggi possono valere
domani gli introiti invece mancati alla fine della passata stagione, quelli legati alla partecipazione alla Champions League. Tutt’altro che garantita se
la squadra non verrà
puntellata nel modo
giusto. In questo contesto non va sottovalutata
la gestione del caso
Sneijder, per evitare ripercussioni non più solo
tecniche, ma anche psicologiche, all’interno del
gruppo.
3
CONDIZIONE ATLETICA
La serie di dieci vittorie consecutive fu la conseguenza (anche) di una squadra che correva tanto e bene. Oggi la condizione non è preoccupante (a
Udine la squadra ha accusato
davvero solo quando è rimasta in dieci), ma per ritrovare la sicurezza di fare certe
cose serve un ulteriore salto
di qualità dal punto di vista
atletico. Il programma dei
tre giorni di allenamento
post sosta è stato concentrato e dunque particolarmente intenso, non per
avere risposte immediate
e soprattutto per evitare
l’errore della scorsa stagione: un anno fa le vacanze lunghe portarono
una ripartenza sprint (4
vittorie consecutive), ma
poi un tracollo totale fra
fine gennaio e inizio marzo. Ora Stramaccioni spera di raccogliere i frutti di
un lavoro impostato per
avere benefici con effetti
MARTEDÌ 8 GENNAIO 2013
LA GAZZETTA DELLO SPORT
11
#
Massimo
Moratti,
67 anni FORTE
© RIPRODUZIONE RISERVATA
a a te
S
ALLIEVO
IN CASA...
Oggi e domani
Andrea
Stramaccioni
andrà a scuola...
a casa sua: il
Master per
allenatori di
Coverciano
questa settimana
si svolge proprio
alla Pinetina
più «omogenei» e prolungati.
4
GIOCO
Con i rientri e magari l'aiuto
del mercato, dunque con più libertà di alternative anche tattiche, Stramaccioni (ri)avrà due
obiettivi: esaltare le caratteristiche dei giocatori a disposizione e allo stesso tempo mascherare certe lacune strutturali della rosa. Più concretamente: rendere la fase offensiva meno faticosa, ma anche più efficace in proporzione alle occasioni che comunque vengono
create; ridare solidità alla difesa attraverso una miglior protezione del centrocampo e un
più regolare lavoro di aiuto da
parte degli attaccanti. Ovviamente dipenderà anche dagli
arrivi il fatto di insistere con
più continuità, e magari caratterizzandolo diversamente,
sul 3-5-2 come sistema di
gioco di riferimento.
5
GRUPPO
Qui sarà alla prova lo Stramaccioni psicologo, una
delle doti che gli sono
sempre state riconosciute, dentro e fuori dall'Inter. Domenica il tecnico
ha detto di aver rivisto
tracce importanti della
mentalità e della compattezza dei giorni migliori e
ieri mattina, parlando alla
squadra, ha insistito su questi concetti, oltre che sulla necessità di una diversa cattiveria nei momenti chiave delle
partite e sulla capacità di non
squagliarsi alla prima difficoltà, come base per sbloccarsi. La
coesione è stata una delle armi
vincenti dell'escalation di ottobre e inizio novembre: ora la
gestione anche mentale del
gruppo sarà fondamentale per
non disperdere questa e altre risorse e per non lasciare spazio
ai nervosismi e malcontenti tipici dei periodi di crisi, di cui
domenica i primi segnali di insofferenza di Cassano potrebbero essere stati un campanello d’allarme da non far
suonare troppo a lungo.
Idea Dzeko
Caccia al bomber d’estate
ma solo a 3 condizioni
E in gennaio? Schelotto...
Per il bosniaco servono la Champions, la cessione di Sneijder e magari
nuovi investitori. Per l’argentino il sì a giorni, Sorrentino vuole garanzie
v
identiKit
& CARRIERA
dell’anno scorso non mi crea
problemi - spiega Moratti -. Il
rallentamento degli altri ci
mette in condizione di essere
sempre nelle prime posizioni,
ma dobbiamo pensare a noi
stessi. Magari non mi aspettavo un campionato in prima fila, ma la possibilità di far bene
c’è sempre, come anche la convinzione da parte dei giocatori. La squadra c’è, però è molto
importante riavere a disposizione giocatori sui quali puntavamo dall’inizio del campionato». Tema chiave anche in ottica mercato. «Ho
fatto un punto con Branca
e Ausilio, ma la cosa più
importante è che si svuoti l’infermeria. Difficile
dare un giudizio e capire le strategie dovendo fare a meno di 10-12 giocatori. Così si rischia di
prendere un doppione. E
non aspettatevi grandi
colpi, anche se i giocatori
di cui si parla sono buoni.
Ormai nessuno può sostenere spese eccessive. Schelotto l’acquisto più vicino?
Non lo so. Sneijder? Fate
troppe domande».
MATTEO DALLA VITE
MILANO
Piano piano, eppure l’Inter si muove. Per gennaio lavora sui prestiti in entrata e sulle
cessioni definitive in uscita;
per giugno, invece, prova a gettare basi importanti.
Dzeko? Servono soldi... Il nome
di Edin Dzeko è uno di quelli
che darebbero ai nerazzurri la
possibilità di fare il salto di
qualità. All’Inter piace eccome, così come piacciono Carlitos Tevez e pure Mario Balotelli. Il bosniaco del Manchester
City potrebbe essere un serio
prospetto per giugno, ma solo
a tre condizioni: la prima è la
conquista della prossima
Champions League, fonte di ricavi fondamentali per l’Inter
di oggi e magnete per il bomber; la seconda è l’eventuale
ingresso di investitori, che siano cinesi o no; la terza è una
cessione pesante, quella di
Sneijder. Tutto questo per dire quanto segue: se da una parte è vero che fra Inter e City i
rapporti sono ottimi, bé, è altrettanto vero che il costo (30
milioni) e lo stipendio (6,5 milioni, come... Sneijder) sono
fuori dai parametri. Proprio
per questo servirebbe quella
tripla coincidenza: Champions e investitori. Oltre alla
cessione di Wes.
Un’ora dal presidente Intanto,
considerando che però adesso
servono concretezza, rinforzi
e pochi svolazzi, l’Inter sa di
dover mettere delle toppe nell’attuale rosa: proprio per questo, ieri e per un’ora, il dt Branca e il ds Ausilio sono saliti negli uffici Saras per fare un disegno chiaro a Massimo Moratti
delle attuali possibilità in fase
di cessione e di innesti. Ecco il
resoconto.
Schelotto Per Ezequiel c’è
l’apertura dell’Atalanta, il manager del giocatore lavora e intreccia ipotesi: alla fine di questa settimana o al massimo
all’inizio della prossima, il
ventitreenne potrebbe diventare interista secondo
un prestito con diritto di
riscatto a giugno. E’ sem-
pre viva la concorrenza del Genoa, ma il giocatore vuole entrare nel gruppo degli argentini nerazzurri.
Lodi Trattativa molto difficile
(più facile per giugno). Pulvirenti non vuole assolutamente
mollarlo, magari nemmeno
con una forte proposta di soldi. La via d’uscita a favore dei
nerazzurri? Che i siciliani - senza Lodi, squalificato tre turni facciano punti pesanti da qui
alla fine gennaio. Un ammorbidente insomma, che potrebbe
aprire le porte al giocatore verso l’Inter (che propone il prestito con diritto di riscatto).
Sorrentino A 33 anni, il portierone vuole l’Inter. Ma vorrebbe anche una certezza: di essere il vice-Handanovic ora e anche per gli anni che verranno.
Problemi? Due: il primo, che
Castellazzi (contratto fino al
2014) non voglia scendere a
fare il terzo; il secondo, che il
Chievo accetti l’offerta interista per ora distante dalla richiesta. Per quello Palermo e
Bologna restano in agguato.
Jonathan-Brasile Sembrano essersi dissolte le piste italiane,
in Brasile sono due le squadre
in pole-position: Flamengo e Internacional di Porto Alegre di
Dunga.
Silvestre-Andreolli L’argentino
è stato chiesto dal Chievo, ma
ha detto no: il Genoa resta la
pista più concreta (col Napoli
e il Galatasaray). Se esce Silvestre entra Andreolli al novanta
per cento.
Sneijder A proposito di Galatasaray: oltre ad aver sondato Silvestre, il club turco ha proposto a Wesley Sneijder un contratto triennale a 4 milioni a
stagione. Saluti. Fra l’olandese
e l’Inter è ancora muro contro
muro: chi cederà per primo?
Obiettivi per gennaio
1
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4
Alvarez-Wolfsburg Il River Pla-
te lo vuole solo in prestito, l’Inter invece vuole solo contanti:
ad ora è il Wolfsburg (Bundesliga) la pista più concreta e
che porterebbe soldi
da reinvestire.
1 Ezequiel Schelotto, 23 anni
2 Francesco Lodi,
29 anni
3 Stefano Sorrentino,
33 anni
4 Marco Andreolli,
26 anni. A fianco,
Edin Dzeko, 26 anni
FOTOGRAMMABERGAMO
ANSA/LAPRESSE
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
MARTEDÌ 8 GENNAIO 2013
SERIE A IL PERSONAGGIO
Bomber
I grandi
attaccanti
più richiesti
in Europa
Edinson Cavani
23 partite, 25 gol
Edinson Cavani, 25 anni, al Napoli dal
2010. Ha vinto l’ultima Coppa Italia ANSA
Radamel Falcao Garcia
16 partite, 20 gol
Radamel Falcao Garcia, 26 anni,
all’Atletico Madrid dal 2011 AFP
Cristiano Ronaldo
27 partite, 25 gol
Cristiano Ronaldo, 27 anni al Real
Madrid dalla stagione 2009-10 AP
Luis Suarez
28 partite, 19 gol
Luis Suarez, 25 anni, alla seconda
stagione nel Liverpool REUTERS
Robert Lewandowski
26 partite, 16 gol
Robert Lewandowski, 24 anni, al
Borussia Dortmund dal 2010 EPA
Con Cavani si parte da 1-0
In questo campionato ha realizzato 16 reti in 16 gare. A Napoli
7 triplette e un poker. Ora punta a diventare un centenario della A
MIMMO MALFITANO
NAPOLI
Scorrendo i numeri di
Edinson Cavani c’è il rischio
concreto di perdersi. Perché
si tratta di cifre esaltanti, che
lo stanno imponendo all’attenzione del grande calcio internazionale. Stanno lì, a rappresentare gol pesanti, azioni travolgenti, momenti comuni soltanto a campioni di
razza. E lui lo è. In tre anni di
Napoli ha conquistato tutti,
s’è preso la scena, piazzandosi sul trono di questo piccolo
regno, acclamato e incensato dalla sua gente. Finora,
non s’è fatto mancare niente,
e quest’anno s’è tolto pure lo
sfizio di realizzare il primo
poker della carriera, piegando sotto il peso delle sue
Vuole tornare
in Champions, che
è l’obiettivo
primario anche
del club azzurro
Saldo il legame
con Mazzarri, che
gli lascia piena
autonomia nella
gestione
quattro reti, i modesti ucraini del Dnipro, in Europa League. Ma i numeri napoletani
ricordano pure che sono sette le triplette messe a segno,
senza fare troppa distinzione tra gli avversari. Milan e
Juve, per esempio, sono tra
questi. Insomma, un Cavani
infinito, che cresce di settimana in settimana, forte delle sue grandi qualità, ma anche degli insegnamenti di
Walter Mazzarri, colui che
l’ha saputo trasformare in
una macchina da gol micidiale. Non è un caso se tra i due
esiste un’intesa eccellente oltre ad un grande rispetto.
L’allenatore gli consente la
gestione personale e lui non
vuole mollare nulla, non c’è
partita che non chieda di giocare. L’ha fatto sia in Europa
League sia in coppa Italia. E
le sue prodezze europee sono servite al Napoli per superare la fase a gironi.
Cavani e De Laurentiis il giorno del rinnovo al 2017
Capocannoniere Intanto, la tri-
pletta alla Roma gli ha permesso di balzare in testa alla classifica dei cannonieri (16 reti),
scavalcando il giovane El Shaarawy, staccato di due lunghezze. Ecco, il titolo di migliore attaccante del campionato è tra i
suoi obbiettivi personali. Nelle
ultime due stagioni s’è dovuto
fermare dinanzi allo strapotere di Ibrahimovic e Di Natale.
LE SUE GEMME PIU’ BELLE
2
rò, pare che non voglia sentire ragioni. Delle 19 partite fin
qui disputate, lui ne ha giocate 16 ed ha realizzato altrettanti gol. Dunque, va avanti
con la media impressionante
di una rete a partita. E proprio contro la sua ex squadra,
il Palermo, potrebbe centrare
un primo traguardo importante: 100 reti in serie A. Attualmente, è a quota 99 (34
col Palermo e 65 col Napoli) e l’opportunità è
molto intrigante per
non provare ad esaltarsi anche contro
il club che l’ha
presentato al calcio italiano. E,
considerato il
suo rendimento sotto rete,
non sarebbe
una novità se
dovesse riuscirci ma, viceversa, se non
dovesse segnare.
Alcune delle reti più belle
realizzate da Cavani in
campionato 1 Il pallonetto alla
Lazio del 4-3 (3 aprile 2011)
2 il gol in tuffo alla Juventus (9
gennaio 2011) 3 la terza rete
al Milan (18 settembre 2011)
Ora De Laurentiis
dovrà ritoccargli
anche l’ingaggio
GIANLUCA MONTI
NAPOLI
Edinson Cavani ha detto sibillino: «La società sa cosa voglio». Aurelio De Laurentiis è stato ancora più chiaro: «C’è una clausola rescissoria che si aggira sui 63 milioni, se qualcuno la
verserà per intero allora il futuro di Cavani sarà
nelle sue mani. Lui è sufficientemente intelligente per fare eventuali valutazioni. Un conto sarebbe una squadra russa, ma se si presenterà una
società del livello di Psg, Real Madrid o Barcellona potrebbe pure farci un pensierino», ha detto
il presidente napoletano nel dopo partita con la
Roma. Lo scenario è delineato anche perché in
questo momento i club che possono permettersi
di prendere Cavani si contano sulle dita di una
mano. In pratica, a quelli citati da De Laurentiis
vanno aggiunti Chelsea e Manchester City visto
che difficilmente il Matador prenderebbe in considerazione offerte provenienti dall’Est (lo Zenit
di Spalletti aveva formulato in estate l’offerta da
55 milioni rifiutata da De Laurentiis).
Strategia Napoli Cavani vuole innanzitutto vince-
Perle rare Sono
© RIPRODUZIONE RISERVATA
3
1
Obiettivo in più Quest’anno, pe-
poche le reti banali,
quelle che non hanno
l’etichetta di prodezza. Di
contro, il suo repertorio di gol
è qualcosa d’incantevole, è fatto di perle di rara bellezza, come la rete segnata a dicembre
2010 al Lecce. Una ripartenza
straripante, avviata appena
fuori dalla propria area di rigore e conclusa con un gran tiro
da venti metri, all’ultimo secondo di gioco. Oppure quel
gol di testa nella tripletta alla
Juve nel gennaio 2011, il pallonetto beffardo a Muslera, contro la Lazio, nell’aprile 2011,
che determinò il 4-3 finale. E
sempre nello stesso anno sorprese Abbiati, contro il Milan,
con un gran tiro a volo, di sinistro, che gli ha permise di portarsi a casa il pallone della gara per la tripletta realizzata.
Il piano per tenerlo
numeri&
STATISTICHE
Segna un gol a partita
A un passo da quota 100
D
6
Gli anni in Italia
È arrivato a Palermo
nel gennaio del 2007.
Dal 2010 a Napoli
3
le partecipazioni
europee con il Napoli
Ha giocato una Champions e
due volte l’Europa League
re, anche in campo internazionale. Per lui giocare la Champions è di fondamentale importanza,
ma lo è anche per il Napoli che potrebbe in tal
modo avere un’arma in più per trattenerlo. Contestualmente, però, De Laurentiis sta pensando
di intavolare una trattativa con gli agenti del giocatore per ridiscutere verso l’alto la clausola rescissoria. La cifra stabilita in estate sembrava
congrua al valore di Cavani, ora è diventata appetibile perché l’uruguaiano ha segnato già 25
reti in 23 gare stagionali. De Laurentiis domenica sera ha detto che «Cavani può essere soddisfatto dell’ingaggio che percepisce e che sono anche previsti degli aumenti nei prossimi anni»,
però un eventuale innalzamento della clausola dovrebbe comportare anche un adeguamento dello stipendio del giocatore, che attualmente percepisce 4,5 milioni di euro netti a stagione.
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
MARTEDÌ 8 GENNAIO 2013
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SERIE A
v Roma, è sempre
Colpi gRossi
identiKit
& CARRIERA
DOPO NAPOLI IERI VERTICE A TRIGORIA
«Darò il 110 per cento
Che forte la Fiorentina»
allarme difesa
E Stek sbuffa
Oggi colloqui col suo manager
Coppa Italia: si resta a Firenze
MASSIMO CECCHINI
ROMA
Contratto fino al 2017, avrà una clausola da 35 milioni di euro
«Ginocchio ok, ora lo rinforzerò. Vorrei somigliare a Montella»
GIOVANNI SARDELLI
FIRENZE
Centodieci con lode, il voto accademico all’operazione di
mercato che lo ha portato a Firenze. Centodieci per cento, la
forma fisica da raggiungere per
tornare in campo. L’acquisto di
Giuseppe Rossi proietta la Viola
in una nuova dimensione. Il futuro è qui. Prima di obiettivi,
clausole e motivazioni, sono le
condizioni del ginocchio destro
di Pepito, finito tre volte sotto i
ferri, a tenere con il fiato sospeso. «Sono passati tre mesi dall’ultima operazione e le cose
vanno bene. Sto facendo fisioterapia a New York e manca ancora un po’ di tempo. Il ginocchio
è stabile, ora va rinforzato: spero fra qualche mese di dare il
mio contributo. Con la fretta si
fanno le cose male, tornerò solo
quando sarò al 110 per cento.
Se ho pensato di smettere? Mai,
giocare a calcio è l’unica cosa
che so fare».
Clausola Nel contratto che lo legherà ai viola fino al giugno
2017, è stata inserita la clausola
di rescissione. Fissata a 35 milioni fino al 2015. Che si abbasserà
a 30 negli ultimi due anni. L’unico numero che interessa all’attaccante, però, è il 49. Sulla maglia. «E’ l’anno di nascita di mio
padre», spiega. Venuto a mancare nel febbraio 2010. La spiegazione del perché la sua scelta sia
caduta sulla Fiorentina, è semplice. «Mi hanno voluto forte-
INFORTUNIO LIEVE
Pizarro tornerà
tra 15-20 giorni
Stek & Coppa: due casi La dirigenza, poi, è alle prese con due casi: lo spostamento dei quarti di Coppa
Italia a Firenze e la panchina di Stekelenburg. Sul
primo fronte, giovedì si esprimerà la Corte Federale
a cui il club ha presentato istanza, pare però che la
decisione sarà di incompetenza e questo rispedirà
la palla alla Lega, il che significa la conferma della
sede fiorentina. Sul fronte mercato, in entrata potrebbe arrivare da un esterno di difesa, visto il ritardo in cui versa Dodò e i problemi di Taddei. Pronto
a salutare invece è Marquinho che, rifiutato il Palermo, vuole il Gremio. Caso Stekelenburg. Oggi Jansen, il suo manager, avrà un contatto con Baldini e
Sabatini perché, come ha detto a una radio olandese, «il portiere non è contento di essere il 12˚ e quindi valuta una cessione». Il problema è che i dirigenti
non hanno piena fiducia in Goicoechea, tanto più
che offerte concrete (sopra i 3 milioni) per l’olandese non ce ne sono. Dipenderà se e quanto Stek punterà i piedi per andarsene. Di certo il più dispiaciuto
sarà il ministro degli Esteri olandese, Frans Timmermans, che ieri ha detto: «Mi sento un olandese romano, ma soprattutto romanista». Proprio quello
che Stek comincia a non sentirsi più.
Giuseppe Rossi, 25 anni, ha preso il 49 perché nel 1949 era nato suo papà
mente. Lasciando stare le chiacchiere e passando ai fatti concreti: al contrario di altri. Anche
nel 2007 ci fu un contatto con i
viola, ma ritenevo giusto andare al Villarreal. Ecco, la Fiorentina di adesso mi ricorda proprio
quel Villarreal. E’ la squadra che
gioca il miglior calcio d’Italia».
Fattore Montella «Applica un
calcio moderno – dice "Pepito"
— Montella ha influito nella
mia scelta. Gli somiglio come
calciatore? Magari». Felice di
tornare nel campionato italiano: «Non ho rivincite da pren-
dermi verso nessuno. E all’estero sono stato benissimo. La Fiorentina è fortissima, lotteremo
per la Champions. C’è il giusto
mix fra giovani e giocatori
esperti. Andrea della Valle poi
mi ha fatto una splendida impressione, siamo fortunati ad
avere un presidente così. Spero
di rimanere qui per tutta la durata del contratto».
d.s. Pradè: «Deve essere chiaro
un concetto: l’arrivo di Rossi
non è il preludio ad alcuna cessione eccellente (Jovetic, ndr).
Con Stevan parleremo a giugno
come abbiamo sempre detto.
Ed ha un contratto lungo». Oggi
Giuseppe partirà per gli Stati
Uniti. Lo aspettano molte altre
sedute di fisioterapia con il fido
Luke Bongiorno.
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Con Jo Jo «Jovetic è un grandissi-
mo, voglio giocare presto con
lui». La dichiarazione di Rossi
segue il messaggio della proprietà, portato per bocca del
Di Natale: «Dissi no ai viola»
Ranegie: «Ho rischiato la vita»
La punta svedese
in ospedale dopo
un’intossicazione:
«Sto meglio, ma ho
visto la morte»
MASSIMO MEROI
UDINE
Mathias Ranégie, 28 anni, prima stagione all’Udinese INSTAGRAM
sul suo futuro con la dichiarazione rilasciata a Rtl. «La Nazionale? No, è giusto dare spazio ai giovani, io ho superato i
35 anni. Fino a 37-38 anni si
può giocare, l’importante è la
testa».
Azzurro Totò è stato il miglior
cannoniere italiano del 2012.
Avanti di questo passo avrebbe potuto convincere Prandelli a puntare ancora su di lui.
Totò, però, fuga ogni dubbio
Un vertice per la difesa Per questo ieri Zanzi, Baldini, Sabatini e Fenucci hanno fatto il punto della situazione. È parso a tutti come gli alti e bassi non
possano più continuare se si vuole entrare in Champions. D’altronde, i 33 gol subiti nell’andata (e non
avendo giocato a Cagliari) rappresentano il 3˚ peggiore dato della storia giallorossa, visto che solo nel
1947-48 e nel 1950-51 (annata della retrocessione) la squadra fece peggio (37). Per chiarirci: la Roma di Capello vinse lo scudetto subendo 33 reti in
tutta la stagione. Con questi ritmi, perciò, non può
meravigliare che la banda Zeman abbia solo un punto in più del tanto contestato Luis Enrique. Da oggi,
comunque, a lavorare nella gestione dei brasiliani,
ci sarà un ex difensore come Zago, che la società
pensa di integrare nello staff del boemo.
FIRENZE (g.s.)
Scongiurata quasi subito
l’ipotesi peggiore, la frattura
del perone, c’è una seconda
buona notizia sulla caviglia
sinistra di Pizarro: l’assenza di
lesioni ai legamenti. Il cileno si
sottoporrà a nuovi controlli,
ma l’assenza dai campi non
supererà i 10 15 giorni. Vista la
dinamica dell’infortunio,
poteva andare peggio. Ieri il
cileno ha effettuato i primi
esami. La diagnosi:
«Sollecitazione all’articolazione
tibio peroneale in assenza di
lesioni ossee e legamentose
significative». Pizarro tornerà
a disposizione il 20 gennaio
contro il Napoli o, al massimo,
la settimana dopo a Catania.
LEGGI IL COMMENTO
di Luca Camalai
a pagina 21
&
Fedeltà Quella di ieri è stata
l’occasione per ribadire amore
eterno all’Udinese. «Un’esperienza lontano dall’Italia? No,
meglio stare a casa. Mi ha cer-
cato Montella, ma non è stato
l’unico. L’Udinese, però, è la
mia famiglia e chiuderò la carriera in Friuli». Gli mancano
tre gol per tagliare il traguardo delle 150 marcature in A
con l’Udinese. Tre gol gli mancano per salire al 13˚ posto
nella classifica marcatori di
tutti i tempi in serie A raggiungendo Beppe Savoldi: «A queste cose non penso. Devo solo
lavorare e puntare a fare risul-
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Classifica
UDINESE TOTÒ: «LA VIOLA MI AVEVA CERCATO. BASTA CON LA NAZIONALE, È L’ORA DEI GIOVANI»
Anno nuovo, bomber
vecchio. L’Udinese ha cominciato il 2013 battendo l’Inter
con due gol dell’infinito Totò
Di Natale che ieri ha regalato
all’amico Andrea Carnevale la
sua presenza alla presentazione del libro «I codici della vittoria», che l’ex campione, oggi
dirigente in Friuli, ha scritto
con il giornalista Pierluigi
Grande.
Si dice sempre che gli anniversari abbiano
spesso l’effetto collaterale della malinconia. Nessuna sorpresa, perciò, se quello che si avvicina a Trigoria non faccia eccezione. Il 22 gennaio, infatti, saranno passati due anni da quando la Roma è uscita
dalla zona Champions League senza più rientravi
finora neppure per un turno di campionato.
tati con la squadra. All’Europa
possiamo anche pensare, ma
solo dopo aver fatto altri 15
punti». Ora c’è anche Muriel,
alla prima gara in coppia da titolari hanno realizzato tre gol:
«Se continuerà a stare bene potrà arrivare ai livelli di Sanchez».
Paura Ranégie Grosso spavento ieri per Mathias Ranégie,
che contro l’Inter è entrato negli ultimi minuti di gara proprio a rilevare Totò Di Natale:
durante una cena con i compagni di squadra per festeggiare
la vittoria contro i nerazzurri,
l’attaccante svedese ha mangiato un dolce con le noci e si è
subito sentito male, tanto da
essere trasportato in ospedale. Lo stesso giocatore ha poi
fatto chiarezza sulle proprie
condizioni, sottolineando la
grande paura: su Instagram
ha infatti scritto di essere andato a «un minuto dalla morte».
Reazione allergica acuta dopo
un’intossicazione alimentare
è anche la diagnosi ufficiale,
resa nota direttamente dalla
società friulana. Ranégie ricoverato in via precauzionale in
ospedale per le cure mediche
del caso, è stato poi dimesso
già in giornata, con la prescrizione di seguire ulteriore terapia a domicilio.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
SQUADRE
PT
JUVENTUS
LAZIO
NAPOLI (-2)
INTER
FIORENTINA
ROMA
MILAN
PARMA
UDINESE
CATANIA
CHIEVO
ATALANTA (-2)
TORINO (-1)
SAMPDORIA (-1)
PESCARA
BOLOGNA
GENOA
CAGLIARI
PALERMO
SIENA (-6)
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Taccuino
PARTITE
RETI
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N
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28
n CHAMPIONS ■ PRELIMINARI CHAMPIONS
■ EUROPA LEAGUE ■ RETROCESSIONE
La classifica tiene conto di quest’ordine preferenziale:
1) punti; 2) a parità di partite giocate, differenza reti;
3) gol segnati
PROSSIMO TURNO
20ª GIORNATA
sabato 12 gennaio
BOLOGNA-CHIEVO (0-2)
INTER-PESCARA (3-0)
GIUDICE SPORTIVO
Tre giornate a Lodi
l giudice Sportivo ha squalifi
cato per 3 giornate Francesco Lo
di (Catania) per la manata a Meggio
rini del Torino. Due giornate a Cos
su (Cagliari). Un turno a Morleo e
Guarente (Bologna), Agazzi (Caglia
ri), Berardi (Sampdoria), Juan
Jesus (Inter), Pjanic (Roma), Luca
relli e Benalouane (Parma), Dainelli
(Chievo), Masiello, Vives, Glik, Gaz
zi e Darmian (Torino), Angelo (Sie
na), Ilicic (Palermo), Immobile (Ge
noa), Pazzini (Milan), Togni (Pesca
ra). Fermato un turno anche Ivo
Pulga, tecnico del Cagliari. Tra le
società, punite con un’ammenda di
15mila euro il Napoli per l’uso da
parte dei tifosi di «luce laser» ver
so l’arbitro, e con 3mila euro il Cata
nia per gli insulti all’arbitro da parte
dei tifosi rossazzurri.
CALCIO DONNE
In campo il Brescia
ore 18
ore 20.45
domenica 13 gennaio, ore 15
TORINO-SIENA (0-0)
ore 12.30
CAGLIARI-GENOA (0-2)
CATANIA-ROMA (2-2)
LAZIO-ATALANTA (1-0)
NAPOLI-PALERMO (3-0)
PARMA-JUVENTUS (0-2)
UDINESE-FIORENTINA (1-2)
SAMPDORIA-MILAN (1-0)
ore 20.45
(f.sal.) Oggi e domani si gio
cano due recuperi della 13a giorna
ta di campionato (gare rinviate per
maltempo): alle ore 18 c’è Fiamma
monza Brescia, con le leonesse al
lenate da Milena Bertolini che dopo
aver agguantato il 2˚ posto posso
no avvicinare ulteriormente la ca
polista Torres (avanti di 8 lunghez
ze). Domani Como Mozzanica.
LA GAZZETTA DELLO SPORT
14
MARTEDÌ 8 GENNAIO 2013
CALCIOSCOMMESSE
4 Bari «libera» Conte
SEI MESI
D’INDAGINI
Il secondo filone
barese
dell’inchiesta sul
calcioscommesse
è durata oltre sei
mesi.
S
L’avvio
L’indagine è
partita in seguito
alle confessioni
di Andrea
Masiello
(arrestato a Bari
nell’aprile 2012) e
Vittorio Micolucci
(coinvolto
nell’inchiesta di
Cremona). Due le
partite nel mirino
degli inquirenti:
Bari-Treviso 0-1
del campionato di
serie B 2007-08
e
Salernitana-Bari
3-2 della
stagione
successiva. Una
ventina gli
indagati, a rischio
squalifica. Fra
loro, quasi tutti i
calciatori del Bari
dell’epoca.
S
Chiusa l’inchiesta penale: il difensore verso l’archiviazione
ma Palazzi può deferirlo. Ok il tecnico, guai per Gillet e altri 20
FRANCESCO CENITI
MAURIZIO GALDI
Ci siamo: anche il secondo filone barese sul calcioscommesse è arrivato al capolinea.
Le notizie sono due: Andrea Ranocchia va verso l’archiviazione nell’inchiesta penale, ma rischia un’omessa denuncia sul
piano sportivo, mentre Antonio Conte (persona informata
sui fatti) non avrebbe questa
preoccupazione. Nelle prossime ore prima i difensori degli
indagati e poi il Procuratore federale Stefano Palazzi (avrebbe avuto un’anteprima), riceveranno l’avviso di chiusura indagine e il fascicolo sulle presunte combine di Bari-Treviso 0-1
(maggio 2008) e Salernitana-Bari 3-2 (maggio 2009).
Giustizia sportiva Solo l’ipotesi
che possa andare in prescrizione l’intera vicenda, potrebbe
spingere Palazzi ad accelerare
e chiudere audizioni e deferimenti entro maggio. Sono oltre 20 i tesserati coinvolti e si
farebbe delicata la posizione
BARI-TREVISO 0-1
10 maggio 2008
Il Bari già salvo dà via libera al Treviso bisognoso di punti
per evitare la retrocessione: decide un gol di Piovaccari
del Bari: dai verbali emergerebbe il nome di un dirigente pugliese. In questo caso il club potrebbe perdere la posizione
che lo ha portato al patteggiamento come parte danneggiata. I biancorossi di allora erano
allenati da Conte, in difesa giocava un giovanissimo Ranocchia. Il tecnico della Juve era
stato sentito il 10 settembre
per tre ore. La sua posizione
non era cambiata: la versione
sulle presunte combine «fatte
alle sue spalle» ritenuta credibi-
SALERNITANA-BARI 3-2
23 maggio 2009
Bari già promosso in A, Salernitana a rischio retrocessione
Secondo l’accusa vittoria comprata con circa 300 mila euro
le dal pm. Ecco perché Conte
può guardare con serenità ai
prossimi mesi: negli atti non
dovrebbe esserci materiale per
un deferimento. Certo, l’audizione in Procura federale è
scontata. E da quello che si sussurra nessuno «vorrebbe questo privilegio», che tocchi direttamente a Palazzi? E veniamo
a Ranocchia: molti indagati si
sono avvalsi della facoltà di
non rispondere, compreso l’attuale calciatore dell’Inter. Una
linea difensiva, legittima, che
ha costretto investigatori e magistrati (inchiesta coordinata
da Antonio Laudati, capo della
Procura, con i sostituti Angelillis e Dentamaro e dai carabinieri del nucleo provinciale del
maggiore Riccardo Barbera) a
un lavoro supplementare, ma
alla fine la sua posizione si è alleggerita: era troppo giovane
per avere un peso nello spogliatoio, nessuno lo avrebbe coinvolto nei tarocchi, ma soprattutto non è provato che abbia
preso i soldi spartiti dalla squa-
Gillet e gli altri Molto più complicata (ipotesi illecito) la posizione di altri giocatori: tra loro
probabilmente Gillet, Guberti,
Ganci, Santoruvo, Fusco, Pianu, De Vezze, Colombo, Caputo e Belmonte; mentre Stellini,
Lanzafame, Marco Esposito,
Spadavecchia, Parisi e Andrea
Masiello dovrebbero collaborare con gli 007 federali (lo hanno già fatto a Bari) e quindi usufruire di un patteggiamento.
La somma pagata per Salernitana-Bari sarebbe stata di 300 mila euro e i soldi furono consegnati a casa delle moglie di un
calciatore solo al termine della
partita. Sarebbe un carabiniere (imparentato con un dirigente della Salernitana di allora)
ad aver fatto da tramite.
Caso Mauri Da un’inchiesta al-
l’altra: Palazzi stava aspettando da Cremona eventuali dichiarazioni di Gegic, ma non sono arrivate. Per questo un gruppo di lavoro della Procura federale sta esaminando le carte
per decidere se le prove, che
vengono definite «indiziarie»,
siano sufficienti per un deferimento del calciatore della Lazio o se si andrà verso un’archiviazione.
A
LE TAPPE
NEL BARI
S
Andrea
Ranocchia,
24 anni, al Bari
dall’estate 2008
al giugno 2010.
In tutto ha
disputato 34
gare tra A e B
con 3 gol (uno
proprio contro
la Salernitana)
S
Antonio Conte,
43 anni, è stato
l’allenatore del
Bari dal
dicembre 2007
fino al giugno
2009, stagione
conclusa con la
vittoria del
campionato e la
promozione in A
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LE BALENE
Altre gare
La Procura di
Bari invierà a
Palazzi a breve
anche gli atti su
due gare di A:
Bari-Sampdoria
0-1 e
Palermo-Bari 2-1
Ranocchia rischia solo
un’omessa denuncia
dra e che li abbia regalati al tuttofare Angelo Iacovelli. Ecco
perché il pm è intenzionato a
chiedere l’archiviazione (cade
la frode sportiva). Sul piano
sportivo il discorso cambia:
confermato da più giocatori
l’incontro in palestra dove la
squadra decise di perdere contro la Salernitana. Ranocchia e
un altro paio (Gazzi e forse Barreto) sarebbero stati in disaccordo, ma nessuno di loro ha
denunciato il fatto alla Procura
federale. Insomma, una classico caso di omessa denuncia. Su
questo binario dovrebbe muoversi Palazzi.
Platinette
Dalle 07.00 alle 09.00 da Lunedì a Venerdì in
PLATI-NETWORK
radiomontecarlo.net
MARTEDÌ 8 GENNAIO 2013
LA GAZZETTA DELLO SPORT
15
SERIE A LE NOSTRE INTERVISTE
Ora para anche i complimenti, intercetta i paragoni, smanaccia gli elogi. Respinge i riflettori, trattiene l’attenzione sul gruppo.
Al Franchi, 48 ore fa, si è preso, tra gli altri, gli omaggi di Jovetic. Quanti ne sono seguiti
per la sua prova da 8?
«Mah, si è avvicinato Luca Toni, lo
conosco da quando eravamo al Genoa. Belle parole, ma così sembra
che me ce metto io in copertina».
Non si scocci, ha un’altra chiave di lettura per la vittoria del
suo Pescara a Firenze?
«È stata la vittoria del gruppo. Se
non era per i miei compagni che
correvano come scemi, detto in
senso positivo eh, a quest’ora commentavamo un altro risultato».
renti più stretti. Ma anche perché
ho un numero nuovo, ho cambiato gestore perché mi trovavo male
con l’altro».
FILIPPO GRIMALDI
GENOVA
Alla Juve hanno tirato un
sospiro di sollievo, signor Rossi,
pensando che sino alla prossima stagione non dovranno più affrontarla in casa. Tre successi
sui bianconeri nelle ultime tre gare a Torino.
Ultimo tentativo: in serata ha
fatto grandi festeggiamenti?
«Qualche ora di pullman per tornare a Pescara, poi un po’ di Nba
2K13 alla play mentre la mia fidanzata dormiva».
«Può darsi che su certi campi uno
possa essere un po’ più fortunato,
ma qui la storia finisce. E’ stato soltanto un caso».
Possiamo almeno dire che ora
è pronto per Prandelli?
«Noo. Davanti a me ci sono Buffon, Mirante, Viviano, Consigli,
De Sanctis, Marchetti. Magari scriveteli mischiati (fatto, ndr) se no
sembra che sto a fare classifiche di
merito. A parte Gigi che va primo
di diritto: uno come lui nasce ogni
40 anni, dunque il prossimo arriverà fra venti».
Difficile, però, sostenere che
adesso sia tutto come prima.
«Non nego di avere ottenuto un risultato eclatante. Il pronostico ci vedeva sfavoriti, e vincere in questo modo dà grande autostima. Soprattutto, mi permette di essere
credibile nei confronti
dei miei giocatori, ai
quali ripeto sempre che
l’unica cosa importante, alla fine, è il lavoro».
In ogni caso è curioso che in
Under21 faccia il terzo portiere dietro a Bardi e Colombi,
con tutto il rispetto per loro.
Lei si è mai interrogato?
Nello spogliatoio qualcosa anche loro le avranno detto. Qualche parola l’ha colpita?
Siete formali al Pescara.
«Giuro che è la prima volta che lo sento dire, ma
non credo sia vero».
Nessuno slancio,
sta diventando diplomatico nelle uscite. Dopo un pomeriggio da star c’è
niente che l’abbia stupita?
Ma se le chiedessero di
cambiare il suo modo di
essere?
«Nel bene e nel male sono
così. Sinceramente credo di
sapermi far apprezzare, di
essere uno che si fa voler bene. E poi mi importa quello
che di me pensano i compagni, gli amici, la famiglia. Non esco mai, mi
comporto bene, sto sempre in casa. Perché mai
dovrei pensare di cambiare?». Giusto, perché?
«Il primo complimento della
carriera di mio papà Pierluigi,
ex mediano tra gli amatori. Mi
ha detto "bravo", non che si sia
sprecato. Ma oh, finora, non
mi aveva mai detto niente.
Domenica era allo stadio
con mia mamma Anna».
Sms particolari, chiamate che non si aspettava?
«Solo dagli amici e pa-
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Dino
Zoff
Giovanni
Galli
Gianluca
Pagliuca
Fabrizio
Lorieri
70 ANNI
CAMPIONE ’82
EX C.T. AZZURRO
54 ANNI
CAMPIONE ’82
EX MILAN
46 ANNI
EX SAMPDORIA
E INTER
48 ANNI
PREPARATORE
PORTIERI LECCE
Ha qualità,
ora dipende
solo da lui.
Fa bene
tutto, è agile,
potente.
Presto per
parlare di
nuovo
Buffon, deve
restare con i
piedi per
terra e anche
in Under21
riscalerà
posizioni.
È attento e
spettacolare,
ora deve
meritarsi una
big, dove
serve una
sola grande
parata a
partita. Però
fa specie che
in Under sia il
terzo, forse è
un segnale:
«quello che
fai ancora
non ci basta»
Mi rivedo in
lui. È il
giovane più
interessante.
Sereno,
rapido,
sfrontato, di
personalità e
completo in
tutto. Salta
all’occhio che
sia il terzo in
Under: fosse
per me non
ci penserei
un attimo.
Il futuro è
suo. Mi
colpisce la
spavalderia,
il consiglio è
di continuare
a vivere il
ruolo in
maniera così
disincantata.
In Under ha
perso il
posto, ma
tutto serve
per
crescere.
Q
Mattia Perin
20 anni,
è cresciuto nel
Genoa, club
proprietario del
cartellino. Dopo
un anno in B al
Padova, in
estate è passato
in prestito al
Pescara
Un’altra scommessa vinta: il
rientro di Palombo. I rischi, dica la verità, c’erano.
«Eccome, Lui è rimasto fuori a lungo, soffrendo molto per questa situazione. Ci ho pensato: di solito, in casi simili, quando torni possono succedere due cose. Vuoi spaccare tutto, e arrivi all’evento già scarico, o
rischi di andare sopra le righe. Angelo, invece, ha confermato tutto il
suo valore».
Cos’è successo nell’intervallo
a Torino?
Al resto ha pensato Icardi. Altro che convocazione.
«E’ un ragazzo, e come tutti vive di alti e bassi. Non potrà
sempre tirare fuori il coniglio
dal cilindro. Lui dovrà solo
tornare quello che era prima
di questa trasferta».
«La strada è lunga, ma lo speriamo.
Abbiamo bisogno di altre verifiche.
Non vorrei che pensassimo di avere risolto i nostri problemi grazie a
questo risultato. Ovvio, stiamo
meglio oggi di ieri. Mi auguro che
l’entusiasmo, più che a noi, serva
all’ambiente. La squadra dovrà rimanere umile».
Voce: dicono che nell’ambiente Under lei non
stia troppo simpatico a
qualcuno, per qualche
suo atteggiamento magari un po’ estroverso.
«Vabbè, ci siamo abbracciati,
dati anche il cinque. Stiamo
diventando un bellissimo
gruppo, gli stranieri si sono integrati, c’è più comunicazione e compattezza».
tanti tifosi sugli spalti. Sulla carta
era una gara proibitiva, eppure si sono mossi numerosi. Hanno fiducia in
noi, e questo conta moltissimo».
«Ho spiegato alla squadra che saremmo passati alla difesa a quattro, mantenendo però le due punte, ma schierate in verticale, anziché affiancate.
Era un rischio, ma lo sapevo».
Sarà possibile sfruttare l’onda lunga dell’entusiasmo anche contro il Milan al Ferraris?
«Ok, potrà sembrare
strano. Ma per l’azzurro faccio davvero anche
il quinto».
«Ma no, nulla in particolare, mi
hanno stretto la mano».
2
Il tecnico: «Ho vinto tre volte a Torino
Ma stavolta i miei tifosi si sono commossi»
ROSSI
ALESSANDRA GOZZINI
MILANO
PERIN
Il no 1 del Pescara e lo strano destino
nell’Under: ha davanti due portieri di B
identiKit
& CARRIERA
identiKit
& CARRIERA
v «Così ho fatto v
«Per l’azzurro
pronto a fare
piangere la Juve
pure il quinto...»
e ora la Samp»
Ha sentito Edoardo Garrone?
«Alla vigilia gli ho detto che
saremmo andati a giocarci
la partita. Sarei stato bugiardo se avessi parlato
di una vittoria Samp in
dieci uomini».
Qualche vostro tifoso, a Torino, è scoppiato in lacrime: una
gioia simile a quella del 9 giugno scorso, a Varese, nella finale di ritorno dei playoff di B.
Dopo questo sgarbo ai campioni d’Italia,
lei pensa sempre che la
Juve rimanga la favorita per il titolo?
«Mi fa piacere, se la gente ha accostato il nostro successo a una partita
che fu storica per la Samp. Vincere
un campionato ha più valore di una
vittoria a Torino. Ma c’è un altro
aspetto da sottolineare».
«Assolutamente sì, lo ripeto da inizio stagione. La Juve era già solida, e si è ulteriormente rinforzata.
Guardate i cambi fatti contro di noi: sono entrati
Giaccherini, Vucinic e Quagliarella. Lì si vede il valore
di un gruppo. Se non dovesse vincerlo, sarà stata lei a
perderlo».
Dica pure.
«Sono stati tre punti fondamentali,
ma onestamente aggiungo che se
avessimo chiuso l’andata sotto i venti punti sarebbe stata dura al ritorno.
Mi ha fatto piacere, poi, vedere così
© RIPRODUZIONE RISERVATA
CHE TRIS
1
DOMANDE
A...
i quesiti
Vi ha colpito
l’exploit di
Perin con la
maglia del
Pescara?
E se la
porta della
Nazionale è
chiusa da
Buffon
perché un
giovane
così bravo
non gioca in
Under21?
3
Tre vittorie consecutive per Delio Rossi contro la Juventus 1 E’ il 28 febbraio 2010: il
Palermo di Delio Rossi batte la Juve per 2-0 all’Olimpico, i gol sono di Miccoli e Budan ANSA
2 Juve-Palermo del 23 settembre 2010: vincono ancora i rosanero per 3-1, le reti sono di
Pastore, Ilicic, Bovo e Iaquinta PLP
3 E domenica la sua Sampdoria ha battuto i bianconeri per 2-1 LAPRESSE
2
Q
Delio Rossi,
52 anni,
romagnolo. E’
arrivato alla
Samp a
dicembre, al
posto di Ferrara,
dopo due anni al
Palermo e uno
alla Fiorentina
A. LIVERANI
16
LA GAZZETTA DELLO SPORT
MARTEDÌ 8 GENNAIO 2013
SERIE A MERCATO
Palermo su Marica
Il Genoa spinge:
Bovo per Manfredini
Ma l’Atalanta vuole Canini. Rosanero anche su Calaiò
Farias: il Chievo insiste. Morimoto all’Al Nasr di Zenga
Il difensore
del Genoa
Cesare Bovo,
29 anni,
e l’attaccante
romeno
dello Schalke
Ciprian Marica,
27
FOTOPRESS-IMAGE
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Lavori in corso per la difesa del Genoa. La trattativa per
portare Granqvist alla Dinamo Kiev va avanti, ma prima di
mollare lo svedese Preziosi vorrebbe mettere le mani su un altro centrale e ha chiesto agli
ucraini di aspettare qualche
giorno. Viva la pista Silvestre
(Inter, c’è pure il Napoli), oggi
è previsto un incontro con l’Atalanta per riparlare di Manfredini oltre che di Schelotto: i rossoblù in cambio offrono Bovo,
a Bergamo vogliono Canini.
Un altro nel mirino è Zaccardo: anche qui, offerto al Parma
Bovo.
Mosse Palermo In attesa di chiu-
piace Carrizo (Lazio) più di Rosati (Napoli) ed è stato offerto
Hansen (Nordsjaelland). In attacco c’è l’accordo con Buonanotte e va solo trovata l’intesa
col Malaga (prestito con diritto
di riscatto), è stata fatta un’offerta per il romeno Marica
(Schalke 04, a scadenza in estate) e prova a inserirsi per Cala-
iò, se il Napoli molla la presa.
Un altro obiettivo è Rolando
Bianchi, a scadenza con il Torino: in settimana si incontrerà
per discutere del futuro, con il
Palermo alla finestra. Nel caso
parta, Cairo e Petrachi hanno
fatto un sondaggio per Nené
(Cagliari).
d.s. Sartori e il Lecce: i gialloblù vogliono Chiricò, che però
a gennaio non si muove. Il Chievo è tornato su Farias: offerti
uno tra M. Rigoni, Stoian e Moscardelli al Padova che però
non intende privarsene, decisiva la volontà del giocatore che
in settimana incontrerà il club
per parlarne. Sullo sfondo, per
giugno, le big, Roma in testa
(Zeman l’ha avuto a Foggia). Il
Chievo, così come il Siena, ha
sondato il portiere Durakovic
(’94, Lustenau).
Altre trattative Il Pescara aspetta risposte dal Palermo per Budan e Kurtic e dal Siena per
D’Agostino, a centrocampo
tratta pure Olivera (Fiorentina) e davanti batte sempre le piste Kozak (Lazio), Ardemagni
(Modena), Sforzini (Grosseto)
e Barreto (Udinese, può essere
la chiave per arrivare a Quintero). Per Armero al Napoli mancano poche formalità, intanto
si continua a parlare di Neto
con il Siena (offerto Uvini ai toscani, oggi incontro tra i presidenti) e il San Paolo annuncia:
«In settimana chiuderemo per
l’arrivo di Edu Vargas». Il Cagliari segue Dianda (Ternana,
in Coppa d’Africa col Burkina
Faso) e valuta l’offerta del Southampton per Astori: 8 milioni, più bonus con cui si va oltre i
10. Il Parma in pressing per Palermo (Gubbio), offerto anche
il trequartista Joao Marcos
(Botafogo); gli emiliani vanno
su Bellomo (Bari, a metà col
Chievo), ma ci sono anche Genoa e Fiorentina. Torino: se
parte Gomis, come secondo
portiere può arrivare Lobont
(Roma). Verso l’estero: il Catania cede Morimoto in prestito
con diritto di riscatto all’Al Nasr di Zenga (farà coppia con Mascara), per Juan Antonio
(Samp) si rifà sotto il Genk.
CALVI-DI FEO-RUSSO
dere per Dossena (si farà non
appena il Napoli formalizzerà
Armero), il Palermo incassa la
frenata di Marquinho (c’è l’accordo con la Roma, ma lui è allettato dal Gremio). Lo Monaco non perde le speranze per
Sorrentino (Chievo, ma dipende da come prosegue la trattativa con l’Inter), in alternativa
Affari Chievo Ieri incontro tra il
A
la guida
POSSIBILI AFFARI GIÀ FATTI
AFFARI
NEL MERCATO
DI RIPARAZIONE
ATALANTA
Acquisti Giorgi (c, Palermo). Cessioni Peluso (d, Juventus)
S
BOLOGNA
Cessioni Pisanu (a, Montreal)
Granqvist
Preziosi frena per
mandarlo a Kiev
CAGLIARI
Cessioni Larrivey (a, Atlante)
CATANIA
Acquisti Maran (d, Mezzocorona).
Cessioni Morimoto (a, Al Nasr)
FIORENTINA
Acquisti G. Rossi (a, Villarreal)
S
Canini
L’Atalanta lo vuole
per Manfredini
GENOA
Acquisti F. Flores (a, Granada), Matuzalem (c, Lazio), Pisano (d, Palermo).
Cessioni Merkel (c, Udinese), Anselmo (c, Palermo)
INTER
Acquisti Rocchi (a, Lazio)
JUVENTUS
Acquisti Peluso (d, Atalanta). Cessioni Lucio (d, San Paolo)
S
Morimoto
Il giapponese
va all’Al Nasr
LAZIO
Cessioni Rocchi (a, Inter), Matuzalem
(c, Genoa)
MILAN
Cessioni Pato (a, Corinthians)
NAPOLI
Cessioni Aronica (d, Palermo)
PALERMO
Acquisti Aronica (d, Napoli), Anselmo
(c, Genoa). Cessioni Pisano (d, Genoa), Giorgi (c, Atalanta)
PARMA
Acquisti Boly (d, Auxerre)
PESCARA
Acquisti Arce (d, San Lorenzo)
UDINESE
Acquisti Alhassan (d, Novara), Merkel (c, Genoa)
MONDO
Swindon al verde, Di Canio:
«Pago io per tenere quei tre»
In corsa La mossa del tecnico
Il tecnico italiano
pronto a spendere
circa 40mila euro
per non perdere
i giocatori chiave
GIULIO DI FEO
«La realtà è che non ci
sono soldi per prendere giocatori a gennaio», ha detto
Sir William Patey, presidente dello Swindon, terza serie
inglese. Ma il problema forse
è pure peggiore, perché anche quelli che ci sono se ne
vanno, alla spicciolata, tornando alla base dopo i prestiti. E Di Canio, che lo Swindon l’ha preso un anno e mezzo fa, ha conquistato una promozione e ora lotta per il
doppio salto, ha respinto il
destro al mittente: «Sono
pronto a metterci dei soldi di
tasca mia: 20-30 mila sterline (da 24 a 37 mila euro circa, ndr), per tenere i ragazzi
il più a lungo possibile. Ci
tengo, voglio vincere, e con
questi ragazzi di sicuro avremo più chances di farlo». I ragazzi in questione sono la
punta Martin, il trequartista
Bostock e il mediano Hollands: erano in prestito rispettivamente da Norwich, Tottenham e Charlton, gli accordi sono scaduti in questi gior-
Paolo Di Canio, 44 anni, allena lo Swindon Town dal maggio 2011 IPP
«Magari morirò
con meno soldi,
ma con qualche
vittoria in più
da allenatore»
ni e sono tornati alla casa madre. «Non metterò in vendita
le mie case in Italia — continua Di Canio alla Bbc —, ma
voglio tenermi i giocatori.
Magari quando morirò avrò
meno soldi ma una vittoria
in più come allenatore. In
passato ho speso un sacco di
soldi di avvocati, figuratevi
se non sono disposto a spenderli per i miei ragazzi».
italiano è pertinente, perché al momento lo Swindon
è la squadra più in forma di
League One: 13 punti nelle
ultime 5 partite, miglior attacco e miglior difesa del
campionato, due partite da
recuperare e piena zona
playoff (quinto posto e -5
dalla vetta). Ma le minors inglesi hanno regole severe:
tra stipendi e mercato non
si può sforare il 65% del fatturato, lo Swindon ha già
sforato in estate ed è stato
messo sotto embargo. Poi a
novembre è cambiato il presidente: via Wray, quello
che aveva portato Di Canio
in biancorosso, ha preso le
redini l’ex ambasciatore britannico in Afghanistan Patey, niente più embargo ma
Swindon a stecchetto. «Il nostro scenario da sogno sarebbe ritrovarci in Championship con nuovi proprietari e
nuovi investitori. Al momento però la situazione monetaria è risicata», diceva il
presidente qualche giorno
fa, spegnendo i bollori dei tifosi che qualche acquisto se
lo aspettavano. E Di Canio
rispose: «Anche se spendiamo 20 milioni, non abbiamo la certezza di salire». Vero, però lo Swindon se la gioca. E la posta in palio, per
uno che non ci sta a mancare il bersaglio, vale anche
un sacrificio.
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MANCITY L’AMICO
Tevez a Balo
«Non ripetere
i miei errori»
MANCHESTER «Non
fare come me, non ripetere i
miei errori», è il consiglio che
Tevez ripete di continuo a
Balotelli. L'argentino è tra i
compagni di squadra più vicini
all’italiano, i due sono amici in
campo e fuori, probabilmente
uniti dalle forti personalità e
anche da una certa tendenza
all'indisciplina. Lo scorso anno
Tevez era fuggito in Argentina
per sei mesi dopo un litigio con
Mancini, rimettendoci circa 10
milioni tra multe e mancati
bonus. Ma proprio l'esperienza
negativa lo fa essere tra i pochi
che Supermario ascolta.
«Anch’io ho passato momenti
difficili e proprio per questo
continuo a ripetergli di non
commettere i miei errori. Cerco
di aiutarlo, gli parlo. Prima di
una punizione contro il Watford
ho lasciato che calciasse lui
proprio perché volevo che
ritrovasse la fiducia , spero che
le cose migliorino». Balotelli è
tornato in campo sabato
scorso negli ultimi 20' della
vittoria in Coppa d'Inghilterra
col Watford, dopo un'assenza
di un mese. «Mario sta facendo
bene continua Tevez —, lavora
per migliorare. La lite con
Mancini? Sono cose che
accadono, la differenza è che
qui al City siamo al centro
dell’attenzione mediatica». Ieri
Mario ha giocato con l’Under 20
del City: ha fatto due gol e ha
ceduto due rigori ai compagni,
rinunciando alla tripletta per
dare gloria agli altri.
Taccuino
SPAGNA
Il Rayo Vallecano
travolge il Getafe
Si è giocata l’ultima gara della
18ª giornata della Liga. Rayo Valle
cano Getafe 3 1. Classifica Barcel
lona 52; Atletico Madrid 41; Real Ma
drid 36; Malaga, Betis 31; Levante
30; Rayo Vallecano 28; Valencia 27;
Real Sociedad 25; Getafe 24; Sivi
glia, Valladolid, Saragozza 22; Ath.
Bilbao 21; Celta 18; Maiorca 17; Gra
nada 16; Espanyol, Deportivo 15;
Osasuna 14.
COPPA D’INGHILTERRA
Passa l’Everton
Si è giocata l’ultima sfida dei
trentaduesimi della coppa d’Inghil
terra. Tutto facile per l’Everton che
ha vinto 5 1 sul campo del Chel
tenham (quarta serie).
BRASILE
Rivaldo ritorna
in campo a 40 anni
Nel giorno del Pallone d’oro,
torna a giocare un ex fuoriclasse
che il trofeo di France Football in
passato lo ha vinto. Si tratta del
40enne ex Barcellona e Milan Rival
do, che ha raggiunto un accordo
per disputare il campionato pauli
sta con il Sao Caetano.
DUBAI
Quaresma firma
con l’Al Ahli
Ricardo Quaresma ha firma
to con la squadra dell’Al Ahli di Du
bai. L’ex giocatore portoghese di
Barcellona e Inter ha firmato un con
tratto per una stagione e mezza con
opzione per un’altra. Quaresma ave
va rescisso a dicembre il contratto
con il club turco del Besiktas.
MARTEDÌ 8 GENNAIO 2013
LA GAZZETTA DELLO SPORT
17
MAGIC + 3 CAMPIONATO
COSI DOPO 19 TURNI
I MIGLIORI DI GIORNATA BRILLANO TRE GIOCATORI LAZIALI: BIAVA, KONKO E CANDREVA
Sorpresa Cofie, primo gol in A col Chievo
MARCO GUIDI
Isaac Cofie, 21
anni, ghanese
del Chievo
arrivato dal
Sassuolo ANSA
Dici diciassette e a Napoli fanno gli scongiuri. Sarà per
questo che Edinson Cavani ha
voluto fare mezzo passo più in
là, arrivando a 17,5 Magic punti in questo primo turno del
2013, miglior risultato per un
singolo giocatore nella 19a
giornata. Anche i sudamericani stanno attenti alla scaramanzia, non si può iniziare
l’anno sfidando la smorfia. Il
Matador, forte della tripletta
rifilata alla Roma, guida la
Top 11 di giornata. Una formazione che nasce da un perfetto
mix di vecchi e giovani. Vedi
l’attacco: al fianco del centravanti uruguaiano del Napoli ci
sono il veterano Antonio Di Natale e il talentino Mauro Icardi, inaspettato giustiziere della Juventus. Beata gioventù
anche tra i pali con Mattia Perin (voto 8) del Pescara, formidabile contro la Fiorentina.
Ben 6 punti di modificatore arrivano invece dalla difesa a 4,
composta da Basta, Biava,
Konko e Costa. Una difesa ricca di bonus (un gol e due assist), oltre che lodevole in pagella.
Outsider Cofie Qualche sorpre-
sa a centrocampo, dove non ci
sono nomi di grido. Lazzari
dell’Udinese riesce a raggiungere 9,5 Magic punti pur senza segnare. Merito dei due assist spediti a Di Natale nel 3-0
all'Inter. Mentre Candreva, terzo laziale nell’undici di giornata, va a bersaglio su rigore. E
pensare che in stagione non si
era mai presentato sul dischetto. Chiude il reparto Isaac Cofie del Chievo, che porta a un
mirabolante 120 il conteggio
totale. Non aveva mai fatto
gol in A prima di incontrare
l'Atalanta. Anno nuovo, aria
nuova anche al Fantacalcio.
Il capitano supera anche Rombo di tuono come presenze
Sei k.o. di fila: i rossoblù puntano su di lui per uscire dalla crisi
MARIO FRONGIA
ASSEMINI (Ca)
Le difficoltà «Abbiamo già vis-
GDS
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Conti, il Cagliari in testa
Ora è più sardo di Riva
A 48 ore dalla sconfitta
con la Lazio, l’amarezza in casa Cagliari è ancora tanta. Daniele Conti è uscito inferocito
dall’Olimpico. Non tanto per
la sconfitta, ma per il modo in
cui è maturata. Eppure, la società sceglie il fairplay. Dal
d.g. Francesco Marroccu («Il
regolamento dice che l’azione
di Agazzi su Klose è fallosa, noi
rispettiamo le regole. Magari,
servirebbe un’applicazione
omogenea») al capitano: «Abbiamo bisogno dei tifosi per lottare contro tutto e tutti. Sono
sicuro che ci saranno vicini come hanno sempre fatto, già
dalla partita di domenica contro il Genoa», dice Conti. Una
leadership conquistata sul
campo. Col piglio, e le fatiche,
di chi ha sulle spalle un cognome pesante. Con 402 gare da
professionista (274 in A, 101
in B e 27 in coppa Italia) festeggiate col Chievo il 9 dicembre,
il regista di Nettuno riparte da
un allungamento del contratto. «Sono molto contento perché il mio pensiero fisso è sempre stato rimanere a Cagliari.
Il presidente mi ha proposto il
rinnovo e ho firmato senza esitazioni». Parole di un cagliaritano acquisito. Con un’intesa
che lo porta a insidiare il record di Gigi Riva: 16 anni in
rossoblù (lui è a 14). Intanto,
Rombo di tuono, e con lui Brugnera, Nené, Lopez e Piras, sono già stati detronizzati da
Conti nella classifica dei più
longevi: 370 presenze e 40
gol. Insomma, una carriera e
una scelta di vita made in Sardinia. In cui spirito di sacrificio
possono fare la differenza. Specie in momenti bui come quello attuale: terzultimi con 16
punti in 18 partite. Per il Cagliari, mai così male negli ultimi cinque anni. Per ritrovare
un filotto di sei sconfitte bisogna riandare al 2007-08: ultimo con 10 punti alla fine del
girone d’andata. Con Giampaolo, Sonetti e Ballardini in panca. E la salvezza che arriva a
42 punti: un miracolo.
LA TOP 11 DA 120 PUNTI (+6 DI MODIFICATORE DIFESA)
A
I MIGLIORI
DELLA 19a
suto situazioni difficili e ne siamo sempre venuti fuori a testa
alta. Dobbiamo stare uniti e lavorare così come abbiamo fatto in queste settimane. Abbiamo mostrato contro Juve e Lazio di potercela giocare con tutti».
Biglietti e stadio I circa 12 mila
tifosi con i biglietti per Cagliari-Juve del 21 dicembre, gioca-
ta a Parma, possono avere il
rimborso nei Cagliari Point e
al Kappa Store. Le opzioni:
contanti oppure buono acquisto da utilizzare entro giugno
per biglietti, abbigliamento e
merchandising del club. Infine, chi acquista un biglietto
per Cagliari-Genoa ha diritto a
un biglietto da un euro per
donne, over 65 e Under 14. Intanto, mentre il 16 gennaio è
attesa la decisione della Commissione di vigilanza sulla licenza d’uso annuale dello stadio di Is Arenas, l’inchiesta della Procura di Cagliari va avanti. Il perito nominato dal pubblico ministero Emilio Lussu
avrebbe definito l’impianto incompatibile con i vincoli ambientali dell’area protetta di
Molentargius.
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IL CAMPIONE DI GIORNATA
Giuseppe in trionfo: «Grazie a Udinese e Bojan»
(ma.gu.) La base
dell’Udinese, un goleador sicuro e
un po’ di fortuna che serve
sempre per vincere. Così
Giuseppe Marrone, medico
sportivo di Naro (provincia di
Agrigento), è riuscito a portare la
sua Naro128 in testa ai
fantallenatori di giornata. «Gioco
alla Magic sin dalla prima edizione.
Ho oltre 100 squadre, così ho
applicato diverse strategie per
ognuna. In questo caso ho scelto
la difesa dell’Udinese, più Di Natale
come perno. E non può mai
mancare Cavani», chiarisce. Così
con Brkic, Domizzi, Basta, Danilo e
Benatia sono arrivati 6 punti di
modificatore. E il primo colpo di
fortuna: il franco marocchino non
c’è, entra il sampdoriano Costa
che porta in dote un bel 7 in
pagella, indispensabile per
raggiungere il bonus. L’altro dono
della dea bendata arriva in
attacco. Il titolare non gioca, dalla
panchina subentra Bojan. E
cambia tutto, come per Allegri.
Dieci Magic punti in più e un totale
di 100,5 per centrare il primo
posto che vale due abbonamenti
allo stadio per la stagione 2013 14.
«Spero che il Palermo rimanga in
A, così porterò con me mio figlio.
A proposito, anche lui è bravo al
fantacalcio: con gli amici vince
sempre». Il detto vale pure alla
Magic: tale padre, tale figlio.
di LUCA BIANCHIN
Chi pagò Boa più
di Lamela? Tutti...
Il fantacalcio è nato negli anni Novanta,
S quando il mercato depositava ogni estate
Cavani
Napoli
L’attaccante del
Napoli ha
totalizzato 17,5
Magic Punti
grazie alla
tripletta
realizzata
contro
la Roma
S
Daniele Conti, 34 anni domani, capitano del Cagliari: gioca tra i rossoblù da 14 stagioni di fila PHOTOVIEWS
MagicMoments
Di Natale
Udinese
Dietro Cavani si
è piazzato
l’eterno Totò, 35
anni: con la
doppietta
contro l’Inter
(165 gol in Serie
A) ha totalizzato
14 Magic punti
S
Icardi
Sampdoria
Sul terzo
gradino del
podio (13,5
Magic punti) c’è
Mauro Icardi
che ha trafitto
due volte Buffon
riaprendo il
campionato
sulle spiagge italiane i giocatori migliori
al mondo. Pensare di allenarli, anche
per finta (anzi, per fanta), era senza prezzo:
sognavi Ronaldo a gennaio e ad agosto lo
potevi comprare, perfino se non eri interista.
Nel 2012 è diverso, perché i soldi sono finiti e
anche la fantasia non sta benissimo. Una
volta il fanta imitava il calcio, oggi sembra
un po’ il contrario. L’Inter compra Rocchi e la
Juve pensa di riprendere Gabbiadini — due
seconde linee, con tutto il rispetto — come
succede nelle leghe tra amici, dove quasi
sempre i presidenti non vogliono vendere i
loro campioni e accettano solo scambi tra
panchinari o titolari di secondo piano.
Eppure c’è ancora spazio per qualche colpo
di genio. In estate El Shaarawy fu comprato
dagli utenti di MagicLeghe, il programma
della Gazzetta per le leghe private, a un
prezzo medio di 14,96 milioni. Amauri, per
dire di altri attaccanti, in media costò 17,49,
Robinho arrivò a 25 abbondanti e Pato quasi
a 35. A centrocampo, fenomeni simili: il
migliore per Magic media è Lamela, che si
comprava in media con 19,96 milioni, meno
dei 21,74 di Boateng e dei 29,82 di Sneijder,
che oggi molti Magic manager
scambierebbero con Asamoah e Jankovic, se
non addirittura con Luca Rigoni e Cigarini. Il
più pagato fu Di Natale, il più caro tra i
difensori Chiellini e non Barzagli, il top tra i
portieri Handanovic e non Buffon.
A gennaio, quindi, il fanta-mercato sarà
interessante perché, di solito, quando non ci
sono soldi ci si inventa qualcosa.
Nel pallone vero si fa con comproprietà e
diritti di riscatto, al fanta con rilanci e offerte
insospettabili. Se Amauri è stato pagato più
di El Shaarawy, Floro Flores non può
costare più di Giuseppe Rossi?
© RIPRODUZIONE RISERVATA
il tabellino della gazza
Che cos’è il baricentro?
La nuova stagione ha portato qualche modifica al ta
bellino che riassume i dati di una partita di Serie A per
la Gazzetta dello Sport. La più evidente è l’aggiunta del
baricentro. Che cosa significa? Durante ogni partita
viene registrata ogni azione, tocco di palla, giocata
(contrasto, passaggio, conclusione, fallo) di ogni atle
ta. Quindi ogni azione attiva determina la posizione di
un giocatore in quel momento della partita. Al 90’ la
somma di queste registrazioni dà corpo alla posizione
media del giocatore e dei compagni e al baricentro,
che può essere molto basso, basso, medio, alto e mol
to alto. Ieri potevate vederlo e studiarlo nei tabellini di
Inter Roma e Udinese Juventus: in questi casi, forma
zioni e campetti riportano i numeri di maglia dei gioca
tori, in modo da poterne riconoscere la posizione.
A che cosa serve?
Giuseppe Marrone, medico
sportivo di Naro (Agrigento)
Il dato va inserito nel contesto e può aiutare a leggere i
movimenti e il gioco di una squadra. E conoscere il
baricentro può servire anche a Magic+3.
18
LA GAZZETTA DELLO SPORT
MARTEDÌ 8 GENNAIO 2013
MAGIC +3 CAMPIONATO
TUTTI I NUMERI: punti conquistati, media e quotazione aggiornata, poi partite giocate, voto in pagella, gol segnati, rigori parati, media voto, assist e cartellini
Portieri
CODICE
MAGIC
GIOCATORE
PUNTI
101 ABBIATI (MIL)
5.5
102 AGAZZI (CAG)
3.5
103 AGLIARDI (BOL)
4
104 AMELIA (MIL)
0
106 ANDUJAR (CAT)
6
164 ANEDDA (CAG)
0
107 AVRAMOV (CAG)
5
108 BAJZA (PAR)
0
109 BELEC (INT)
0
110 BENUSSI (PAL)
3
167 BERNI (SAM)
0
112 BIZZARRI (LAZ)
0
165 BRICHETTO (PAL)
0
113 BRKIC (UDI)
7
114 BUFFON (JUV)
2.5
115 CAMPAGNOLO (SIE)
0
116 CARRIZO (LAZ)
0
117 CASTELLAZZI (INT)
0
119 COLOMBO (NAP)
0
120 CONSIGLI (ATA)
5
121 CURCI (BOL)
0
122 DA COSTA (SAM)
0
123 DE SANCTIS (NAP)
5
172 DONNARUMMA (GEN) 0
124 FARELLI (SIE)
0
126 FREY S. (GEN)
6.5
127 FREZZOLINI (ATA)
0
128 FRISON (CAT)
0
129 GABRIEL (MIL)
0
130 GILLET (TOR)
7
171 GOICOECHEA (ROM)
1.5
131 GOMIS A. (TOR)
0
132 GOMIS L. (TOR)
0
133 HANDANOVIC (INT)
2.5
135 LOBONT (ROM)
0
136 LUPATELLI (FIO)
0
137 MARCHETTI (LAZ)
5.5
138 MIRANTE (PAR)
6
139 NETO (FIO)
4
168 PADELLI (UDI)
0
140 PAVARINI (PAR)
0
141 PAWLOWSKI (UDI)
0
142 PEGOLO (SIE)
4
170 PELIZZOLI (PES)
0
143 PERIN (PES)
8
144 POLITO (ATA)
0
145 PUGGIONI (CHI)
0
147 ROMERO (SAM)
5
149 ROSATI (NAP)
0
169 RUBINHO (JUV)
0
163 SAVELLONI (PES)
0
150 SORRENTINO (CHI)
6.5
151 SQUIZZI (CHI)
0
152 STEKELENBURG (ROM) 0
166 STILLO (GEN)
0
153 STOJANOVIC (BOL)
0
154 STORARI (JUV)
0
155 SVEDKAUSKAS (ROM) 0
156 TERRACCIANO (CAT)
0
157 TZORVAS (GEN)
0
158 UJKANI (PAL)
0
160 VIVIANO (FIO)
0
MEDIA QUOT.
4.32
11
4.67
13
4.53
12
4.06
2
4.66
11
6
1
4.17
1
0
1
0
1
4.5
1
4.5
1
4.5
3
0
1
5.17
18
5.26
19
0
2
0
1
4.75
1
0
1
4.94
14
5.75
6
4
1
5
17
0
1
0
1
4.55
13
0
1
0
4
0
1
5
16
4.68
4
0
1
0
1
5.15
18
6
1
0
1
5.79
18
5.34
16
5
1
3
1
5.12
5
0
1
5.05
15
8.75
1
4.39
9
5.25
1
0
2
4.53
12
0
1
0
1
0
1
4.66
16
0
1
3.9
5
0
1
0
1
6.25
1
6
1
0
1
0
1
4.38
12
5.12
15
CAMPIONATO MEDIA
P.
V. G. VOTO
11
6,5 -14 5.64
17
5,5 -27 6.12
19
6
-26 5.92
8
-13 5.75
19
6
-27 6.08
0
0
0
2
0
-5
5.5
0
0
0
0
0
0
3
5
-4 5.83
3
-5 6.17
5
-10 5.9
0
0
0
18
7
-20
6
17
4,5 -13 6.03
0
0
0
0
0
0
2
-3 6.25
0
0
0
18
6
-26 6.11
2
0
5.75
1
-2
6
19
6,5 -18 6.03
0
0
0
0
0
0
19
6,5 -30 6.13
0
0
0
0
0
0
0
0
0
19
7
-22 6.21
10
5,5 -15 6.1
0
0
0
0
0
0
17
5,5 -19 6.32
0
0
0
0
0
0
14
6,5 -9 6.46
16
7
-22 6.31
3
6
-3 6.17
2
-6
6
4
-3
6
0
0
0
19
6
-28 6.31
2
0
7.25
18
8
-35 6.22
2
-2 6.25
0
0
0
16
6,5 -21 5.97
0
0
0
0
0
0
0
0
0
19
6,5 -29 6.24
0
0
0
9
-18 5.72
0
0
0
0
0
0
2
0
6.25
0
0
0
0
0
0
0
0
0
17
-25 5.91
16
-18 6.07
R.
0
1
0
0
0
0
0
0
0
0
0
1
0
2
0
0
0
0
0
2
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
3
0
0
0
0
2
1
1
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
1
ESPAMM
0/1
1/2
0/1
0/1
0/0
0/0
0/0
0/0
0/0
0/0
0/0
0/0
0/0
1/0
0/0
0/0
0/0
0/0
0/0
0/2
0/0
0/0
0/3
0/0
0/0
0/0
0/0
0/0
0/0
0/1
0/1
0/0
0/0
0/2
0/0
0/0
0/1
0/5
0/1
0/0
0/1
0/0
0/3
0/0
1/0
0/0
0/0
1/2
0/0
0/0
0/0
0/2
0/0
0/1
0/0
0/0
0/0
0/0
0/0
0/0
1/0
0/0
CAMPIONATO
P.
V. G.
11
6
0
6
0
0
6
6
0
0
0
0
15
0
0
11
6
2
8
0
3
16
6
0
6
5,5
0
16
0
0
10
0
0
6
6
0
0
0
0
15
0
0
0
0
0
11
5,5
0
15
6
0
16
5,5
0
18
6
0
11
7
1
8
5
0
11
6,5
0
1
0
0
9
5
0
7
0
0
15
4,5
0
0
0
0
0
0
0
A.
2
1
0
0
0
0
0
3
0
0
0
0
0
0
0
0
0
1
1
2
0
0
0
0
1
0
0
0
ESPAMM
0/1
0/1
0/0
0/0
1/3
1/1
0/3
0/2
0/1
0/2
0/1
0/3
0/0
1/5
0/0
0/2
0/3
0/2
0/3
0/1
0/0
0/5
0/0
1/4
0/1
1/1
0/0
0/0
Difensori
CODICE
MAGIC
GIOCATORE
PUNTI MEDIA QUOT.
201 ABATE (MIL)
6
5.95
9
202 ABERO (BOL)
0
6
4
203 ACERBI (MIL)
6
5.58
4
204 AGOSTINI (TOR)
0
0
3
207 ALVAREZ P.S. (CAT)
0
5.63
6
208 ANDREOLLI (CHI)
6
6.36
9
404 ANGELLA (UDI)
0
7
8
209 ANTONELLI (GEN)
5.5
5.91
8
210 ANTONINI (MIL)
5.5
5.33
4
211 ANTONSSON (BOL)
0
5.59
6
212 ARIAUDO (CAG)
0
5.36
4
213 ARONICA (PAL)
5.5
5.4
3
214 ASHONG (FIO)
0
0
1
215 ASTORI (CAG)
0
5.25
6
216 AUGUSTYN (CAT)
0
0
1
217 AVELAR (CAG)
5.5
5.83
7
219 BALZANO (PES)
6
5.71
6
220 BALZARETTI (ROM)
5.5
5.74
11
221 BARZAGLI (JUV)
6
6.14
15
222 BASTA (UDI)
8
6.68
16
223 BELLINI (ATA)
5
5.75
4
224 BELLUSCI (CAT)
6.5
5.82
5
225 BELMONTE (SIE)
0
6
1
394 BENALOUANE (PAR)
4.5
5.44
3
226 BENATIA (UDI)
0
6.07
4
227 BERARDI G. (SAM)
3.5
5.6
4
390 BIANCHETTI (INT)
0
0
1
407 BIANCHI ARCE (PES)
0
0
3
MEDIA
VOTO
5.82
5.83
5.58
0
5.8
5.95
6.06
5.78
5.42
5.66
5.35
5.7
0
5.57
0
5.91
5.79
5.72
6.17
6.27
5.75
6.05
6
5.78
6
5.7
0
0
CODICE
MAGIC
GIOCATORE
PUNTI
228 BIAVA (LAZ)
7.5
229 BOCCHETTI (PES)
0
230 BONERA (MIL)
0
231 BONUCCI (JUV)
5.5
232 BOVO (GEN)
0
233 BRITOS (NAP)
6
234 BRIVIO (ATA)
4.5
236 BURDISSO (ROM)
5
383 CACERES (TOR)
0
237 CACERES M. (JUV)
0
387 CAMILLERI (CAG)
0
238 CAMPAGNARO (NAP)
6
239 CAMPORESE (FIO)
0
240 CANINI (GEN)
6
241 CANNAVARO (NAP)
0
242 CAPELLI (ATA)
0
243 CAPUANO C. (CAT)
0
244 CAPUANO M. (PES)
5.5
245 CARVALHO (BOL)
0
246 CASSANI (FIO)
0
247 CASTAN (ROM)
5.5
248 CASTELLINI (SAM)
0
249 CAVANDA (LAZ)
0
250 CESAR (CHI)
6
251 CETTO (PAL)
0
252 CHERUBIN (BOL)
5.5
253 CHIELLINI (JUV)
0
254 CHIVU (INT)
0
401 CIANI (LAZ)
6
255 CODA (UDI)
0
256 CONTINI (SIE)
0
257 COSIC (PES)
0
258 COSTA (SAM)
7
381 CRESCENZI (PES)
0
260 DAINELLI (CHI)
6
259 D'AMBROSIO (TOR)
0
261 DANILO (UDI)
5.5
262 DARMIAN (TOR)
5
263 DE CEGLIE (JUV)
5.5
264 DE SCIGLIO (MIL)
6
265 DE SILVESTRI (SAM)
6
406 DEL FABRO (CAG)
5
266 DEL GROSSO (SIE)
5
267 DELLAFIORE (SIE)
0
268 DI CESARE (TOR)
0
269 DIAKITE' (LAZ)
0
270 DIAS (LAZ)
5.5
271 DIDAC VILA (MIL)
0
272 DODO' (ROM)
0
273 DOMIZZI (UDI)
7
274 DRAME' (CHI)
0
277 FARAONI (UDI)
0
278 FARKAS (CHI)
0
279 FELIPE (SIE)
5
280 FERNANDEZ F. (NAP)
0
281 FERRI (ATA)
6
282 FERRONETTI (GEN)
0
283 FIDELEFF (PAR)
0
284 FREY N. (CHI)
0
285 GABRIEL DA SILVA (UDI) 0
286 GAMBERINI (NAP)
6.5
393 GARCIA (PAL)
5.5
287 GARICS (BOL)
5
289 GASTALDELLO (SAM)
7
290 GLIK (TOR)
5.5
291 GRANQVIST (GEN)
6.5
292 GRAVA (NAP)
0
293 HEGAZY (FIO)
0
295 HERTAUX (UDI)
6
296 JOKIC (CHI)
6.5
297 JONATHAN (INT)
4.5
299 JUAN (INT)
3
300 KONKO (LAZ)
9.5
405 KRAJNC (GEN)
0
301 LABRIN (PAL)
0
303 LEGROTTAGLIE (CAT)
6
304 LICHTSTEINER (JUV)
0
305 LUCARELLI (PAR)
6
306 LUCCHINI (ATA)
0
379 MACEACHEN (PAR)
0
309 MANFREDINI (ATA)
0
310 MANTOVANI (PAL)
0
311 MARCHESE (CAT)
6.5
396 MARQUINHOS (ROM)
0
312 MARTINEZ M. (SIE)
0
313 MASIELLO A. (ATA)
0
314 MASIELLO S. (TOR)
5
315 MATHEU (ATA)
0
316 MBAYE (INT)
0
317 MESBAH (MIL)
0
318 MESTO (NAP)
6
319 MEXES (MIL)
0
320 MIGLIORINI (TOR)
0
321 MILANOVIC (PAL)
0
323 MORETTI E. (GEN)
6.5
324 MORGANELLA (PAL)
7
325 MORLEO (BOL)
5.5
326 MOTTA (BOL)
0
327 MUNOZ (PAL)
0
MEDIA QUOT.
6.22
11
5.46
4
5.56
4
5.88
11
5.06
2
6
5
5.5
5
6
8
0
4
5.93
7
6
1
6.16
9
0
2
5.57
6
6.06
10
0
2
5.25
4
5.19
5
5.75
3
5.5
5
5.97
9
5.75
3
5.55
2
5.65
4
5.17
2
6.03
9
5.92
13
5
4
5.81
7
5.6
4
5.69
5
5.38
3
5.75
6
0
4
5.63
6
6.41
9
5.84
11
5.44
4
5.17
5
6.27
8
5.36
4
5
1
5.57
5
5.5
3
5.25
3
0
4
5.71
8
0
4
5.17
4
5.88
9
5.75
7
5.71
4
6
2
5.41
4
5.5
4
5.62
3
5.5
2
0
2
5.5
4
6
2
6.06
10
5.5
4
5.71
6
5.91
10
5.82
6
6.16
12
0
1
6
3
5.86
5
5.56
4
5.25
3
5.77
7
6.17
11
5.25
1
3
1
6.08
14
6.31
13
5.91
9
5.6
5
0
1
5.83
7
5.7
4
6.35
13
6
7
0
4
0
1
5.61
4
4.75
3
0
2
4.5
3
6.44
8
5.45
7
0
1
0
4
5.54
5
5.69
6
5.5
5
5.55
4
5.56
6
CAMPIONATO
P.
V. G.
18
6,5
1
14
0
0
9
0
0
17
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0
8
0
0
8
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10
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0
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0
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0
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16
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0
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0
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0
13
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0
15
5,5
1
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0
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0
10
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3
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0
17
5,5
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0
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11
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0
0
19
6,5
0
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16
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18
5,5
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7
5,5
0
14
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15
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0
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0
13
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10
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0
0
17
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1
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16
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17
5,5
0
12
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0
16
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17
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1
19
6,5
1
0
0
0
1
0
0
8
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10
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2
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15
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0
18
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13
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2
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10
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0
0
0
15
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17
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0
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11
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0
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15
6,5
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16
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0
16
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11
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0
17
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0
MEDIA
VOTO
6.08
5.58
5.83
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5.94
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6.19
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5.75
6.16
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5.75
5.31
5.75
5.67
5.9
5.75
5.75
5.8
5.33
5.88
6.04
5.5
5.22
5.75
5.81
5.44
5.75
0
5.74
5.95
5.78
5.67
5.33
6.23
5.43
5
5.61
5.75
5.5
0
5.82
0
4.75
5.79
5.88
5.71
6
5.65
5.5
5.62
5.5
0
5.61
6
5.94
5.71
5.67
6
5.82
6.03
0
6
6.07
5.61
5.25
5.97
6.07
5.25
4
6.11
5.96
5.94
5.75
0
6
5.9
6.15
6.07
0
0
5.72
4.75
0
4.5
5.94
5.64
0
0
5.77
5.75
5.7
5.64
5.68
A.
1
0
0
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0
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1
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ESPAMM
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1/1
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0/3
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1/4
0/0
0/4
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2/6
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0/0
0/1
0/1
0/2
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0/3
0/0
0/0
0/6
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0/0
1/6
0/0
0/0
0/0
0/0
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0/3
0/3
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1/4
0/1
0/0
0/0
1/1
0/1
0/0
1/4
0/3
0/0
1/0
0/7
0/3
0/7
0/3
0/0
1/3
0/2
1/1
1/0
0/0
0/0
0/4
0/0
0/0
0/0
0/0
0/4
0/0
0/0
1/4
1/2
1/4
0/2
0/4
CODICE
MAGIC
GIOCATORE
PUNTI
397 MURRU (CAG)
0
328 MUSTAFI (SAM)
0
329 NAGATOMO (INT)
0
331 NATALI (BOL)
0
386 NETO L. (SIE)
6
333 OGBONNA (TOR)
0
334 PACI (SIE)
5
335 PALETTA (PAR)
6
336 PAPP (CHI)
0
337 PASQUAL (FIO)
5
338 PASQUALE (UDI)
6.5
339 PELUSO (JUV)
4.5
399 PEREIRA (INT)
4
340 PERICO (CAG)
6
382 PIRIS (ROM)
6.5
343 PISANO E. (GEN)
5.5
342 PISANO F. (CAG)
0
345 PORTANOVA (BOL)
5
346 POTENZA (CAT)
0
400 POULSEN (SAM)
0
347 RADU (LAZ)
6
348 RAIMONDI (ATA)
4.5
349 RANOCCHIA (INT)
0
385 RINAUDO (NAP)
0
380 RODRIGUEZ GON. (FIO) 0
384 RODRIGUEZ GUI. (TOR) 6.5
398 ROLIN (CAT)
0
351 ROMAGNOLI A. (ROM) 0
350 ROMAGNOLI S. (PES)
0
352 ROMULO (FIO)
0
353 RONCAGLIA (FIO)
5
354 ROSI (PAR)
0
355 ROSSETTINI (CAG)
5.5
356 ROSSINI (SAM)
0
357 RUBIN (SIE)
0
358 SAMUEL (INT)
6
359 SANTACROCE (PAR)
6.5
360 SARDO (CHI)
5.5
402 SAVIC (FIO)
5.5
361 SCALONI (LAZ)
0
362 SILVESTRE (INT)
0
363 SORENSEN (BOL)
5.5
364 SPOLLI (CAT)
6.5
365 STANKEVICIUS (LAZ)
0
366 STENDARDO (ATA)
6
388 TERLIZZI (PES)
5.5
368 TERZI (SIE)
0
369 TOMOVIC (FIO)
5
403 UVINI (NAP)
0
371 VITIELLO (SIE)
0
373 VON BERGEN (PAL)
6
374 YEPES (MIL)
0
375 ZACCARDO (PAR)
0
376 ZANON (PES)
0
389 ZAPATA (MIL)
0
377 ZAURI (LAZ)
0
MEDIA QUOT.
5.12
2
5.4
2
5.88
10
5.38
4
5.91
7
6.09
10
6.17
6
5.97
12
5
4
6.5
14
6.36
9
5.46
7
5.88
11
5.94
4
5.76
7
5.6
5
5.67
7
7
6
0
3
5
4
6.06
6
6.14
8
6.56
14
0
2
6.82
16
5.78
5
5.88
4
6
1
5.21
4
6.39
5
6.12
12
6.38
8
5.62
6
5.61
6
5.79
5
6.35
12
6
3
5.21
4
6.73
10
6.5
3
5.33
7
6.1
7
6.23
9
0
3
5.86
6
6.11
7
0
4
5.83
6
0
4
0
4
5.65
6
5.8
6
5.92
11
5.35
5
5.67
7
0
1
CAMPIONATO
P.
V. G.
3
0
0
5
0
0
16
0
0
4
0
0
17
6,5
1
11
0
0
13
5
2
18
6
0
4
0
0
17
5
1
11
6,5
1
14
5
1
13
4,5
1
7
6
0
16
6,5
0
12
6
0
17
0
0
3
5,5
1
0
0
0
3
0
0
8
6
0
15
5
1
17
0
1
0
0
0
17
0
5
9
6,5
0
4
0
0
1
0
0
7
0
0
9
0
1
16
5
2
12
0
2
11
5,5
0
18
0
0
8
0
0
13
6
1
3
5,5
0
14
5,5
0
11
5,5
2
4
0
0
5
0
0
10
5,5
1
13
6,5
1
0
0
0
14
6
0
9
6
2
0
0
0
12
5
0
0
0
0
0
0
0
17
6
0
10
0
0
13
0
1
13
0
0
6
0
0
0
0
0
MEDIA
VOTO
5.17
5.6
5.91
5.62
5.94
6.18
5.83
6.08
5.17
6.21
6
5.57
5.71
5.93
5.66
5.75
5.76
6.17
0
3.33
6.12
5.96
6.44
0
6.12
5.89
6.12
0
5.43
5.94
6
6.04
5.73
5.64
5.86
6.31
5.83
5.5
6.18
6.5
5.33
6
6.15
0
6
5.67
0
5.96
0
0
5.76
6.1
5.73
5.58
5.83
0
A.
0
0
1
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0
0
0
0
0
3
1
1
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0
2
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0
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0
1
1
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0
1
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0
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1
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0
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0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
1
1
0
0
ESPAMM
0/2
1/0
1/1
0/2
1/5
0/2
1/2
0/4
0/1
0/2
0/0
2/7
0/2
0/0
0/1
0/3
0/4
0/1
0/0
0/0
0/1
0/3
0/4
0/0
1/4
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0/2
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1/1
0/0
0/8
1/2
1/1
0/1
0/1
0/5
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0/4
0/0
0/0
0/0
0/4
0/4
0/0
0/4
1/2
0/0
0/3
0/0
0/0
1/2
0/6
0/3
1/6
1/0
0/0
A.
0
2
0
1
1
3
0
2
0
2
0
0
0
1
0
0
0
0
2
1
0
0
2
0
0
1
0
0
7
0
2
0
0
0
3
ESPAMM
0/2
0/5
0/4
0/0
0/7
0/4
0/1
0/1
0/2
0/1
0/1
0/0
1/3
1/3
0/2
0/6
0/0
0/0
0/4
0/5
0/2
0/2
0/1
0/1
0/5
2/2
0/2
0/3
0/2
0/3
1/0
0/1
0/0
0/0
0/2
Centrocampisti
CODICE
MAGIC
GIOCATORE
PUNTI MEDIA QUOT.
502 ACQUAH (PAR)
6
5.64
4
503 ALLAN (UDI)
5.5
6.03
10
504 ALMIRON (CAT)
6
6.38
13
505 ALVAREZ R. (INT)
0
5.5
7
506 AMBROSINI (MIL)
5.5
5.82
8
507 ANGELO (SIE)
6.5
5.75
6
508 ANSELMO (PAL)
6
5.4
2
717 AQUILANI (FIO)
6
7.09
13
509 ARMERO (UDI)
0
5.3
8
510 ASAMOAH (JUV)
0
6.58
15
511 BADU (UDI)
0
5.79
6
738 BAKIC (TOR)
0
0
1
512 BARRETO E. (PAL)
6.5
5.91
10
513 BARRIENTOS (CAT)
5
6.24
15
514 BASHA (TOR)
6
6.15
7
516 BEHRAMI (NAP)
6
5.91
11
723 BENASSI (INT)
0
0
1
517 BENTIVOGLIO (CHI)
0
0
2
518 BERTOLACCI (GEN)
0
6.19
10
520 BIABIANY (PAR)
5
6.22
14
521 BIAGIANTI (CAT)
0
5.86
5
522 BIONDINI (ATA)
4.5
5.71
5
523 BIRSA (TOR)
5.5
7.1
8
524 BJARNASON (PES)
6
6.28
8
719 BLASI (PES)
0
5.08
3
525 BOATENG (MIL)
7
5.47
12
526 BOLZONI (SIE)
5.5
5.69
6
527 BONAVENTURA (ATA)
6
6.72
18
708 BORJA VALERO (FIO) 5.5
6.97
19
528 BRADLEY (ROM)
6
6.08
10
529 BRIENZA (PAL)
5
6
11
530 BRIGHI (TOR)
0
6.3
8
531 BROCCHI (LAZ)
0
5.75
4
720 BRUGMAN (PES)
0
0
3
533 CAMBIASSO (INT)
5
6.53
15
La magia delle feste continua con
CAMPIONATO
P.
V. G.
11
6
0
17
6
0
18
6
2
9
0
0
12
6
0
14
6
0
6
6
0
12
6
4
10
0
0
18
0
2
12
0
0
0
0
0
17
6,5
0
17
5,5
3
12
6
1
17
6
0
0
0
0
0
0
0
13
0
2
16
5
1
11
0
0
8
5
0
7
5,5
1
10
6
1
6
0
0
15
6
1
13
5,5
0
18
6
4
19
6
1
13
6
1
15
5
1
11
0
1
6
0
0
0
0
0
19
5
2
MEDIA
VOTO
5.73
6.06
6.12
5.38
6.05
5.68
5.5
6.14
5.4
6.17
5.83
0
6.06
5.79
5.95
6.09
0
0
5.73
6.12
5.95
5.86
6.2
5.94
5.5
5.4
5.77
6.14
6.5
5.96
5.71
6.05
5.75
0
6.11
4
I NUMERI
7
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Da rete mobile max 48.4 cent a minuto in base a gestore utilizzato.
Gli assist
firmati da Borja
Valero,
centrocampista
della Fiorentina
al termine del
girone d’andata.
Al secondo
posto, a quota
6, ci sono Totti
(Roma) e
Cassano (Inter).
Seguono 10
giocatori con 4.
CODICE
MAGIC
GIOCATORE
PUNTI
534 CANA (LAZ)
0
535 CANDREVA (LAZ)
9.5
536 CARMONA (ATA)
0
537 CASARINI (CAG)
0
538 CASCIONE (PES)
0
539 CASTRO (CAT)
6.5
540 CAZZOLA (ATA)
0
541 CEPPELINI (CAG)
0
542 CERCI (TOR)
6.5
543 CHIARETTI (PES)
0
545 CIGARINI (ATA)
6
546 COFIE (CHI)
10
547 COLUCCI (PES)
6
548 CONSTANT (MIL)
5.5
549 CONTI (CAG)
6
550 COPPOLA (SIE)
0
551 COSSU (CAG)
4
552 COUTINHO (INT)
0
553 CRUZADO (CHI)
0
554 CUADRADO (FIO)
6
555 D'AGOSTINO (SIE)
5.5
729 DE JONG (MIL)
0
557 DE ROSSI (ROM)
5
558 DELLA ROCCA (FIO)
0
559 DESSENA (CAG)
5.5
736 DETTORI (CHI)
0
561 DIAMANTI (BOL)
5
562 DONADEL (NAP)
0
563 DONATI (PAL)
0
564 DOSSENA (NAP)
0
728 DUNCAN (INT)
0
565 DZEMAILI (NAP)
6
566 EDERSON (LAZ)
0
567 EKDAL (CAG)
5.5
727 EL KADDOURI (NAP)
0
568 EMANUELSON (MIL)
0
569 ERIKSSON (CAG)
0
718 ESTIGARRIBIA (SAM)
6
707 FERNANDEZ M. (FIO)
5
570 FERREIRA PINTO (ATA) 0
571 FLAMINI (MIL)
0
572 FLORENZI (ROM)
0
715 FOGGIA (LAZ)
0
573 GALLOPPA (PAR)
0
574 GARGANO (INT)
5
575 GAZZI (TOR)
5
577 GIACCHERINI (JUV)
5.5
732 GIORGI (PAL)
0
578 GOBBI (PAR)
6
579 GOMEZ (CAT)
6
580 GONZALEZ (LAZ)
5
583 GUANA (CHI)
7
584 GUARENTE (BOL)
5
585 GUARIN (INT)
6
586 HAMSIK (NAP)
6
587 HERNANES (LAZ)
5.5
588 HETEMAJ (CHI)
0
589 ILICIC (PAL)
6
590 INLER (NAP)
6
591 ISLA (JUV)
0
592 IZCO (CAT)
7
593 JANKOVIC (GEN)
0
594 JORQUERA (GEN)
0
595 JUAN ANTONIO (SAM) 0
731 KONE P. (BOL)
6
596 KRHIN (BOL)
5.5
598 KRSTICIC (SAM)
7.5
599 KUCKA (GEN)
6.5
600 KURTIC (PAL)
6
601 LAMELA (ROM)
5
604 LAZZARI (UDI)
9.5
605 LEDESMA (LAZ)
5
606 LJAJIC (FIO)
6
607 LLAMA (FIO)
0
608 LODI (CAT)
3.5
725 LUCCA (ROM)
0
610 LUCIANO (CHI)
6
611 LULIC (LAZ)
6
612 LUND NIELSEN (PES)
6
613 MAGGIO (NAP)
9
614 MAICOSUEL (UDI)
0
615 MANNINI (SIE)
0
739 MARCHIONNI (PAR)
6.5
617 MARCHISIO (JUV)
6
733 MARESCA (SAM)
0
722 MARIGA (INT)
0
618 MARQUINHO (ROM)
0
619 MARRONE (JUV)
0
620 MATUZALEM (GEN)
6.5
621 MAURI (LAZ)
6
737 MAZZARANI (UDI)
0
622 MERKEL (UDI)
0
623 MIGLIACCIO (FIO)
0
625 MODESTO (PES)
4.5
626 MONTOLIVO (MIL)
5.5
627 MORALEZ (ATA)
0
629 MORRONE (PAR)
0
630 MUDINGAYI (INT)
0
631 MUNARI (SAM)
0
632 MUNTARI (MIL)
0
633 MUSACCI (PAR)
5
634 NAINGGOLAN (CAG)
6.5
635 NINIS (PAR)
0
636 NOCERINO (MIL)
5
637 OBI (INT)
0
638 OBIANG (SAM)
8
639 OLIVERA (FIO)
0
640 ONAZI (LAZ)
0
641 PADOIN (JUV)
6
740 PAGLIALUNGA (CAT)
0
643 PALLADINO (PAR)
0
714 PALOMBO (SAM)
7
644 PAROLO (PAR)
5.5
646 PASQUATO (BOL)
5
713 PAZIENZA (BOL)
0
647 PEPE (JUV)
0
648 PEREYRA (UDI)
6
649 PEREZ (BOL)
0
650 PERROTTA S. (ROM)
0
651 PINZI (UDI)
0
652 PIRLO (JUV)
4.5
653 PIZARRO (FIO)
6.5
654 PJANIC (ROM)
6
655 POGBA (JUV)
4.5
656 POLI (SAM)
6
657 PULZETTI (BOL)
0
658 QUINTERO (PES)
0
659 RADOVANOVIC (ATA)
5
661 RENAN (SAM)
0
662 RICCHIUTI (CAT)
0
664 RIGONI L. (CHI)
6
663 RIGONI M. (CHI)
0
665 RIOS (PAL)
0
666 RIVEROLA (BOL)
0
709 RODRIGUEZ R. (SIE)
0
730 ROSINA (SIE)
5.5
667 ROSSI (GEN)
6
669 SALIFU (CAT)
0
670 SAMPIRISI (GEN)
0
671 SANTANA (TOR)
0
672 SCHELOTTO (ATA)
5
673 SCIACCA (CAT)
0
MEDIA QUOT.
5.4
4
6.97
17
6
5
6.38
4
5.86
9
6.68
14
5.67
6
6
1
6.35
15
0
2
6.24
12
6.29
7
5.55
4
5.92
7
5.5
6
5.5
2
6
13
6.06
9
6.5
4
6.62
15
5.94
7
6.12
10
5.69
11
0
3
5.97
9
0
1
6.91
22
6
1
5.75
8
5.5
5
0
1
5.85
10
6.25
8
6.03
9
6
4
6.25
9
5.5
1
5.77
8
5.68
9
0
2
5.17
3
6.58
11
0
4
6.43
4
5.85
9
6.18
11
6.69
9
6.25
7
5.94
9
7.15
19
6.29
12
6.04
8
5.96
7
6.87
19
7.74
29
7.33
22
5.79
8
6.5
16
6.58
17
5.8
8
6.2
10
6.5
13
5.33
4
0
4
6.46
10
5.83
6
6
7
6.47
13
5.68
5
8.06
27
6.18
11
6.19
13
6.09
7
5.5
2
6.92
22
6
1
6.23
8
5.78
12
5.8
7
6.47
16
6.22
9
5.2
4
6.55
10
7.06
22
6.62
14
0
2
5.91
9
6
4
6.5
5
6.56
13
0
2
5.92
7
6
7
5.31
4
6.12
13
6.03
14
5.5
4
5.67
4
6.15
9
0
3
5.5
1
6.11
12
5.83
5
5.82
13
6
4
6
8
5.38
4
6
1
6
6
7.75
4
7.33
5
7
5
6.19
12
5
4
5.5
4
6
4
6.42
12
5.65
6
6.6
6
6.06
7
6.74
19
6.53
12
6.58
14
6.85
8
6.42
11
5.5
3
6.25
8
5.4
3
5
4
5
3
5.84
9
6.21
11
5.75
8
0
3
5.2
3
6.12
10
5.79
6
6.25
5
5.3
3
6.23
12
5.81
10
0
2
CAMPIONATO
P.
V. G.
9
0
0
18
6,5
4
7
0
1
5
0
1
14
0
1
19
6,5
3
14
0
0
1
0
0
17
6,5
1
0
0
0
17
6
2
9
7
1
10
6
0
13
5,5
0
14
6,5
0
2
0
0
12
5
0
10
0
1
5
0
1
18
6
1
8
5,5
0
12
0
1
12
5
0
0
0
0
16
6
2
0
0
0
17
5
5
3
0
0
15
0
0
7
0
0
3
0
0
17
6
1
5
0
1
15
5,5
1
2
0
0
12
0
1
3
0
0
16
6
1
15
5
0
0
0
0
4
0
0
18
0
2
0
0
0
7
0
1
18
5
0
19
5,5
2
8
5,5
1
10
0
2
18
6
0
17
6
4
17
5
1
13
7
0
13
6
1
16
6
3
19
6
7
18
5,5
7
17
0
0
17
6,5
4
18
6
3
5
0
0
16
7
0
13
0
3
8
0
0
2
0
0
14
6,5
2
9
6
0
14
7
1
18
6,5
2
15
6
0
15
5
10
14
7,5
1
18
5
1
12
6
1
2
0
0
19
4,5
4
0
0
0
11
6
1
17
6
0
16
6
0
18
6,5
3
12
0
2
6
0
0
12
6,5
1
17
6
4
13
0
3
1
0
0
12
0
1
5
0
0
1
6,5
0
18
6
2
0
0
0
6
0
1
12
0
0
13
5
0
17
5,5
2
18
0
1
2
0
0
6
0
0
15
0
2
2
0
0
6
5
0
17
6,5
1
7
0
0
15
5
2
1
0
0
16
7
0
4
0
0
4
0
0
8
6
0
3
0
1
4
0
1
1
7
0
18
6
2
6
5
0
11
0
0
1
0
0
18
6
2
10
0
0
6
0
1
10
0
1
17
5
4
15
6,5
1
13
6
2
11
5
2
13
6,5
2
6
0
0
14
0
1
5
5
0
2
0
0
3
0
0
16
6
0
9
0
1
12
0
1
0
0
0
6
0
0
13
5,5
1
8
6
0
5
0
0
15
0
0
14
0
1
16
5
0
2
0
0
MEDIA
VOTO
5.6
6.19
5.86
5.67
5.79
6.12
5.83
0
6.03
0
6
5.93
5.7
5.88
6
5.75
5.96
5.69
5.8
6.41
5.88
6.04
5.62
0
5.77
0
6.21
6
5.93
5.62
0
5.73
5.5
5.97
6
5.88
5
5.6
5.93
0
5.33
6.21
0
6.07
5.91
5.97
6.06
5.7
5.94
6.32
6.06
6.08
5.75
6.27
6.45
6.19
5.91
5.85
6.19
5.7
6.13
5.96
5.75
0
6.12
5.89
5.82
6.25
5.71
6.23
5.93
6.33
5.91
5.5
6.13
0
6.05
5.88
5.77
5.86
5.56
5.4
6.27
6.41
6.04
0
5.75
6
6.5
6.11
0
5.5
6.12
5.42
5.76
5.89
5.5
6
5.88
0
5.5
6.15
5.67
5.46
6
5.97
5.88
6
6
6.25
6.33
7
5.92
5
5.65
6
6.11
5.95
6
5.94
6.26
6.6
6.05
6.3
6.08
5.75
6.07
5.5
5
5
5.94
5.58
5.54
0
5.4
5.92
5.79
6.25
5.43
5.92
5.75
0
A.
0
4
0
0
0
2
1
0
4
0
2
0
0
1
1
0
3
0
1
3
1
0
2
0
0
0
2
0
0
0
0
0
0
0
0
2
0
0
0
0
0
2
0
1
2
0
2
0
1
4
2
1
1
1
4
1
1
1
0
1
2
0
1
0
1
0
2
0
0
1
2
0
0
0
4
0
3
1
1
3
1
0
1
0
0
0
0
0
0
4
0
0
0
0
1
1
0
0
0
0
0
0
1
0
0
2
0
0
0
0
0
0
2
0
0
0
0
0
0
0
2
1
3
0
0
0
1
0
0
0
1
1
0
0
0
1
0
0
0
1
1
0
ESPAMM
0/3
0/4
0/4
0/1
0/4
0/3
0/5
0/0
0/3
0/0
1/6
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0/3
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1/9
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1/3
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1/0
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
MARTEDÌ 8 GENNAIO 2013
CODICE
MAGIC
GIOCATORE
PUNTI MEDIA QUOT.
674 SCOZZARELLA (ATA)
0
5.33
1
675 SESTU (SIE)
0
6
6
676 SEYMOUR (GEN)
7
5.58
5
677 SNEIJDER (INT)
0
6.4
5
678 SODDIMO (PES)
0
4.5
2
679 SORIANO (SAM)
0
5.58
4
680 STANKOVIC (INT)
0
0
4
681 STEVANOVIC (TOR)
0
5.95
7
682 STOIAN (CHI)
7
6.79
7
683 STRASSER (MIL)
0
0
1
684 SUCIU (TOR)
0
0
1
685 TACHTSIDIS (ROM)
0
5.69
7
686 TADDEI (ROM)
0
5.25
4
687 TAIDER (BOL)
5.5
5.71
6
688 TISSONE (SAM)
0
6.06
7
689 TOGNI (PES)
5.5
6.58
7
690 TOZSER (GEN)
0
5.64
7
691 TRAORE (MIL)
0
5
4
726 TROISI (ATA)
0
5.67
3
692 VACEK (CHI)
0
5.3
3
693 VALDES (PAR)
0
6.35
13
694 VALIANI (SIE)
6
6.67
12
721 VALOTI (MIL)
0
0
1
695 VARGAS J. (GEN)
6.5
6.22
10
697 VERDI (TOR)
0
6
3
698 VERGASSOLA (SIE)
5.5
6.19
11
699 VERRE (SIE)
0
5.33
1
700 VIDAL (JUV)
0
6.63
17
701 VIOLA (PAL)
0
5.5
3
702 VIVES (TOR)
5
5.55
4
716 WEISS (PES)
7.5
6.62
15
703 WILLIANS (UDI)
0
5.25
4
704 ZAHAVI (PAL)
0
6
4
705 ZANETTI (INT)
6
5.92
10
741 ZIELINSKI (UDI)
0
0
1
706 ZUNIGA (NAP)
7
5.67
8
CAMPIONATO
P.
V. G.
3
0
0
15
0
0
14
7
0
5
0
1
1
0
0
16
0
0
0
0
0
12
0
1
9
7
2
0
0
0
0
0
0
13
0
0
3
0
0
17
5,5
1
11
0
0
6
6
1
14
0
0
1
0
0
5
0
0
6
0
0
13
0
3
15
6
2
0
0
0
9
6,5
0
4
0
0
18
6
2
5
0
0
15
0
5
3
0
0
11
5,5
0
16
6,5
3
5
0
0
3
0
0
18
6
0
1
0
0
15
7
0
MEDIA
VOTO
5.33
5.93
5.73
5.8
5
5.67
0
5.59
5.93
0
0
5.79
5.33
5.68
6
6.17
5.64
5
5.67
5.6
6.12
6
0
6.28
6
5.94
5.33
6.1
5.5
5.73
6
5.25
6
5.94
0
5.67
A.
0
2
0
0
0
1
0
1
0
0
0
2
0
0
2
1
0
0
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0
1
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0
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1
ESPAMM
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0/6
0/0
0/4
0/6
0/0
0/0
0/1
0/0
0/2
MEDIA
VOTO
5.64
5.1
6
5.5
5.97
5.75
6.16
5.86
5.12
6.25
6.12
6
5.81
0
5.83
6.21
6.62
6
5.73
5.84
5.73
5.61
6.31
0
6.12
5.68
6.23
6
6.5
5.6
5.6
0
5.92
5.94
5.25
6.12
4
5.25
0
5.96
6.05
5.64
6.03
5.28
6.36
0
6.31
5
5
4.5
5.25
0
5.75
5.81
5.6
5
6.21
5.89
4.83
5.25
6.3
5.81
0
6
6.39
5.39
6.07
6
5.79
5.75
5.5
5
6.03
5.69
5.95
5.67
0
5.38
6
5.62
5
5.91
5.33
0
0
0
5.5
5.38
6.5
5.94
5.89
6.21
5.83
5.8
0
0
5.92
5.62
6.25
6.78
5.88
6.16
5.42
5
5.44
A.
0
0
0
0
3
0
3
1
0
1
1
0
2
0
0
6
1
0
0
3
1
1
2
0
0
0
2
0
2
1
0
0
1
0
0
4
0
0
0
0
0
2
2
0
2
0
0
0
0
0
0
0
0
1
0
0
1
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0
0
1
3
0
0
2
0
2
0
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1
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0
1
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0
2
0
0
1
1
1
6
1
4
0
0
0
ESPAMM
0/1
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0/0
0/0
1/0
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0/1
0/5
0/1
1/3
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0/1
0/0
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1/2
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0/0
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0/3
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0/1
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0/3
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1/0
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0/0
0/0
0/0
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0/1
0/3
0/0
0/4
0/0
0/0
0/2
0/1
0/3
0/0
0/0
1/2
0/0
0/2
0/0
0/3
0/1
0/0
1/0
0/4
0/1
0/4
0/0
0/0
0/1
0/0
0/1
0/0
0/0
0/0
0/0
0/0
0/0
0/0
1/0
0/0
1/1
0/1
0/2
0/0
0/1
0/0
0/0
0/2
0/2
0/1
0/3
0/3
0/3
0/1
0/0
0/4
Attaccanti
CODICE
MAGIC
GIOCATORE
PUNTI
801 ABBRUSCATO (PES)
0
803 ACQUAFRESCA (BOL)
5
805 AMAURI (PAR)
9.5
807 BARRETO D.S. (UDI)
0
808 BELFODIL (PAR)
10.5
917 BENDTNER (JUV)
0
809 BERGESSIO (CAT)
2
810 BIANCHI (TOR)
5.5
812 BOGDANI (SIE)
5.5
813 BOJAN (MIL)
10
903 BORRIELLO (GEN)
13
814 BUDAN (PAL)
9
815 CALAIO' (SIE)
0
916 CAMPOS TORO (SIE)
0
816 CAPRARI (PES)
0
817 CASSANO (INT)
6.5
819 CAVANI (NAP)
17.5
820 CELIK (PES)
9
914 DE LUCA (ATA)
5
824 DENIS (ATA)
5
825 DESTRO (ROM)
4.5
826 DI MICHELE (CHI)
0
827 DI NATALE (UDI)
14
828 DIOP (TOR)
0
829 DOUKARA (CAT)
0
830 DYBALA (PAL)
4.5
831 EDER (SAM)
7
832 EL HAMDAOUI (FIO)
0
833 EL SHAARAWY (MIL)
6.5
834 FABBRINI (UDI)
0
835 FLOCCARI (LAZ)
6
928 FLORO FLORES (GEN) 0
836 GABBIADINI (BOL)
0
837 GILARDINO (BOL)
5
838 GIMENEZ (BOL)
0
839 GIOVINCO (JUV)
8.5
926 HALLENIUS (GEN)
0
840 HERNANDEZ (PAL)
0
904 IAQUINTA (JUV)
0
841 IBARBO (CAG)
6.5
842 ICARDI (SAM)
13.5
843 IMMOBILE (GEN)
7
844 INSIGNE (NAP)
0
902 JONATHAS (PES)
9.5
845 JOVETIC (FIO)
5.5
846 KEKO (CAT)
0
847 KLOSE (LAZ)
6
848 KOZAK (LAZ)
0
850 LARRONDO (SIE)
0
906 LIVAJA (INT)
0
853 MARILUNGO (ATA)
0
908 MARTINEZ JARA (GEN) 0
854 MATRI (JUV)
5
855 MAXI LOPEZ (SAM)
0
856 MEGGIORINI (TOR)
5.5
922 MELAZZI (GEN)
0
858 MICCOLI (PAL)
0
859 MILITO (INT)
0
860 MORIMOTO (CAT)
0
861 MOSCARDELLI (CHI)
0
862 MURIEL (UDI)
10.5
863 NENE' (CAG)
5.5
912 NIANG (MIL)
0
905 NICO LOPEZ (ROM)
0
865 OSVALDO (ROM)
9
866 PABON (PAR)
0
867 PALACIO (INT)
4.5
868 PALOSCHI (CHI)
0
869 PANDEV (NAP)
9.5
870 PAOLUCCI (SIE)
9.5
871 PAPONI (BOL)
0
872 PARRA (ATA)
5
874 PAZZINI (MIL)
8.5
876 PELLISSIER (CHI)
0
877 PINILLA (CAG)
0
901 PISCITELLA (GEN)
0
878 POLO (GEN)
0
879 POZZI (SAM)
0
880 QUAGLIARELLA (JUV) 5.5
921 RANEGIE (UDI)
0
925 REGINALDO (SIE)
5.5
882 ROBINHO (MIL)
0
883 ROCCHI (INT)
0
884 RODRIGUEZ F. (BOL)
0
929 ROSSI G. (FIO)
0
885 ROZZI (LAZ)
0
927 SAID (GEN)
0
920 SAMASSA (CHI)
0
918 SANSEVERINO (PAL)
6.5
887 SANSONE G. (TOR)
6
886 SANSONE N. (PAR)
5.5
888 SAU (CAG)
9.5
889 SEFEROVIC (FIO)
0
890 SGRIGNA (TOR)
0
915 SOSA (PAL)
0
924 TALLO (ROM)
0
891 THEREAU (CHI)
8
892 THIAGO (CAG)
0
919 TONI (FIO)
5.5
894 TOTTI (ROM)
6
895 VARGAS E. (NAP)
0
896 VUCINIC (JUV)
5
913 VUKUSIC (PES)
0
898 ZARATE (LAZ)
0
899 ZE EDUARDO (SIE)
0
MEDIA QUOT.
5.89
12
5.1
5
7.15
21
5.5
4
7.03
19
5.75
13
7.22
22
6.67
19
5.75
6
7.2
19
7
16
7.25
9
6.11
15
0
4
6.04
12
7.44
23
9.41
45
7.14
9
5.91
11
7.08
27
6.54
21
6.06
12
8.66
41
0
2
6
4
6.18
13
6.67
18
6.75
17
8.74
33
5.8
6
5.6
8
0
13
6.54
16
6.94
20
5.25
4
7.32
25
4
2
5.25
5
0
3
5.96
14
6.77
10
6.47
18
6.65
18
5.22
10
7.89
25
0
2
7.83
31
4.75
5
5
4
4.5
1
5.25
5
0
1
6.75
17
6.89
12
5.5
9
5
4
7.21
25
7.39
30
4.83
7
5
4
7.6
8
6.57
14
0
4
7
2
8.37
31
5.39
10
7.21
23
8.5
13
6.32
16
7.25
6
5.5
4
4.67
5
7.38
23
6.58
16
6.05
16
5.67
4
0
4
5.25
5
7.73
21
5.94
9
6.38
9
6.55
16
5.33
4
0
3
0
15
0
1
7
5
5.12
5
6.5
4
6.12
15
6.83
6
7.33
22
5.83
4
6.25
9
0
3
6
2
6.42
17
5.86
12
7.57
18
7.76
32
6
7
7.06
24
5.38
10
5
4
5.56
5
CAMPIONATO
P.
V. G.
16
0
2
5
5
0
14
6,5
5
4
0
0
17
6,5
6
8
0
0
16
5
6
18
5,5
6
6
5,5
1
13
7
3
12
7
5
5
6,5
1
18
0
4
1
0
0
13
0
1
17
6,5
5
16
8,5 16
8
6,5
3
13
5
1
19
5
7
14
4,5
4
11
0
1
16
8
12
1
0
0
8
0
0
13
5
2
15
7
2
12
0
3
19
6,5 14
7
0
0
7
6
0
1
0
0
15
0
3
18
5
6
2
0
0
17
5,5
6
1
0
0
7
0
0
0
0
0
15
6,5
0
13
8
3
19
6,5
5
19
0
3
10
7
1
14
5,5
8
0
0
0
18
6
10
7
0
0
3
0
0
5
0
0
2
0
0
0
0
0
10
5
3
9
0
3
15
5,5
0
2
0
0
15
0
5
18
0
8
5
0
0
6
0
0
5
7,5
2
14
5,5
3
3
0
0
2
0
1
14
6
10
12
0
0
14
5
5
7
0
5
14
7,5
2
4
6,5
1
3
0
0
5
5
0
18
6
8
13
0
4
10
0
2
5
0
0
0
0
0
6
0
1
13
5,5
6
12
0
1
10
5,5
2
11
0
2
4
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
3
0
1
6
0
0
1
6,5
0
12
6
1
12
5,5
3
15
6,5
6
6
0
0
11
0
1
0
0
0
0
0
0
18
7
3
15
0
1
15
5,5
6
18
6,5
6
9
0
0
16
5
4
13
0
1
1
0
0
8
0
1
4
I NUMERI
7,38
la media
voto
(pazzesca)
di Totti nelle
ultime quattro
partite.
È chiaramente
il migliore
della A davanti
a Sorrentino
e Cavani (7)
1
il rigore
di Candreva,
segnato
in Lazio-Cagliari
di sabato:
è il primo
in stagione.
In campo
c’erano Klose
ed Hernanes...
5,5
i punti persi
da Peluso
e Conti per
i cartellini in
stagione: sono
stati entrambi
ammoniti in
questa giornata
e sono i due più
dannosi della A
da questo punto
di vista
CLASSIFICA GENERALE
Pos.
1
Magic Manager
Andrea Bartolucci
2
3
19
CLASSIFICA DI GIORNATA
Città
Monte S. Maria Tiberina (PG)
Team
3S
Punti
1418
Pos.
1
Magic Manager
Giuseppe Marrone
Città
Naro (AG)
Team
Naro128
Punti
100,5
Marco Serena
Piacenza
Sereal Campeon 6
1410
2
Daniele Morandini
San Giorgio Di Nogaro (UD)
Kurt Andersson
1401
3
Claudia Di Sandro
Nereto (TE)
Magic Taz10
99
Oreste Zullo
Buonalbergo (BN)
Assunta Caserta
4
Ermete Labbadia
Lenola (LT)
L'Uomo Dei Sogni
1400,5
99
4
Renato Tavella
Vigasio (VR)
Mi E Ti....
97,5
5
Andrea Balduini
Pietrasanta (LU)
Balduino415
6
7
Mauro Zarrelli
Ruviano (CE)
Antonino Sampugnaro Lentini (SR)
Andtea Team 9
Tony E Seby 49
1397
5
Maurizio Fontemaggi
Rimini
Anonima
97,5
1396
1396
6
7
Cristian Carosi
Federico Menchi
Segni (RM)
Sirone (LC)
The Young Fox
Fest 2
97,5
97,5
8
Giancarlo Coppa
Cielo Stellato 86
9
10
Alessandro De Rensis Campobasso
Antonio Vallelonga
Riace (RC)
Generale Stewie A13
Un Capitano! 116
1395,5
8
Luca Carraro
Mirano (VE)
Barbara Team 6
97,5
1395
1395
9
10
Vasile Covit
Alessandro Brachi
Casola Valsenio (RA)
Pistoia
Gaby25
Camilla Ti Amo 18
97,5
97,5
11
12
Antonio Vallelonga
Claudia Giunta
Riace (RC)
Roma
Un Capitano! 88
Go18
1394,5
1393
11
12
Luciano Brambilla
Luciano Brambilla
Santa Maria Hoè (LC)
Santa Maria Hoè (LC)
Fantaficchia 30
Moby 60
97
97
13
Giancarlo Coppa
14
15
16
Davide Collareta
Ettore Toscano
Davide Vallelonga
Ardenno (SO)
Cielo Stellato 58
1392
13
Davide Vallelonga
Riace (RC)
Gagliarda 18
96,5
Genova
Rho (MI)
Riace (RC)
Spocia18
Dancinel Iv
Cu59
1391,5
1390,5
1389
14
15
16
Alberto Zanichelli
Marco Spatari
Francesco Seidita
Alghero (SS)
Giaveno (TO)
Palermo
Zan25
Il Saggio 14
Magic-rosanero-alè17
96,5
96
96
Ardenno (SO)
17
Luca Piemontese
Bitritto (BA)
Sparta Artemidoro
1388,5
17
Andrea Fusco
Caserta
Povericristi
96
18
Antonio Vallelonga
Riace (RC)
Un Capitano! 134
1388,5
18
Luciano Brambilla
Santa Maria Hoè (LC)
Moby 29
96
19
20
Giuseppe Scrocco
Lucera (FG)
Antonino Sampugnaro Lentini (SR)
Violaforever
Tony E Seby 57
1388
1388
19
20
Romolo Cassella
Luciano Brambilla
Cusano Mutri (BN)
Santa Maria Hoè (LC)
U.S. Atalanta
Fantaficchia 29
96
95,5
Effetto Tardini, il Parma vola
E’ l’unica imbattuta in casa
La squadra di Donadoni cambia marcia nel suo stadio dove ha vinto le ultime 3 gare
L’attaccante Belfodil è sempre tra i protagonisti: tre gol e grandi prestazioni
DAVIDE ROMANI
Gennaio è sempre un crocevia complicato per i Magic
manager. Il mercato complica
le scelte di ogni fanta allenatore perché spesso molti giocatori in odore di trasferimento non
giocano oppure in altre squadre i nuovi arrivati cambiano le
gerarchie scombussolando i piani fantacalcistici.
La differenza Come fare allora?
Semplice, affidandosi ai numeri che, dopo 19 giornate di campionato, regalano un indicazione precisa. Scommettete sui
giocatori del Parma quando giocano al Tardini. La squadra di
Donadoni è infatti l’unica in serie A ad essere ancora imbattuta in casa: 6 vittorie e 3 pareggi,
21 punti dei 29 complessivi degli emiliani. Primato soffiato alla Fiorentina, battuta dal Pescara, che si ferma a 7 vinte con 2
pareggi e una sconfitta. Parma
che è reduce da 3 vittorie consecutive in casa con un denominatore comune non da poco in
chiave Magic: nell’1-0 all’Inter,
nel 4-1 al Cagliari e nel 2-1 al
Palermo Belfodil ha realizzato
3 gol. Una sentenza al Tardini.
Altre regine Ma nei campionati
europei più importanti il Parma divide questo record con altre 8 squadre. In Premier League è lo Stoke City a non aver
ancora perso in casa: 10 partite
con 5 vittorie e 5 pareggi (20
dei 29 punti complessivi). In
Bundesliga l’imbattibilità casalinga la mantiene il Bayer Leverkusen che con 6 vittorie e 2 pareggi casalinghi si mantiene in
Il primato è stato
appena soffiato
alla Fiorentina.
Emiliani al livello
delle big d’Europa
lotta per il titolo. In Francia è il
Bordeaux a non conoscere k.o.
in casa: 6 pareggi e 3 vittorie. In
Spagna e Portogallo, invece, il
record è in coabitazione. Nella
Liga sono 3 le squadre imbattute in casa: Real Madrid (7 vittorie e 2 pareggi), Barcellona (8
vittorie e 1 pareggio) e Atletico
Madrid (9 vittorie). In Portogallo 2: Benfica (5 vittorie e 1 pareggio) e Porto (7 vittorie).
L’attaccante francese Ishak Belfodil, 21 anni sabato prossimo ANSA
COME BARÇA E REAL
ASSIST DI GIORNATA
SQUADRA
PARMA
BARCELLONA
REAL MADRID
ATLETICO MADRID
STOKE CITY
BEYER LEVERKUSEN
BORDEAUX
PORTO
BENFICA
Lazzari e Pandev
concedono il bis
PAESE
ITALIA
SPAGNA
SPAGNA
SPAGNA
INGHILTERRA
GERMANIA
FRANCIA
PORTOGALLO
PORTOGALLO
Sono 15 gli assist man.
2 assist: Lazzari (Udinese),
Pandev (Napoli).
1 assist: Krsticic e Obiang
(Samp), Pjanic (Roma),
Boateng (Milan), Angelo
(Siena), Santacroce e Belfodil
(Parma), Morganella (Palermo),
Biava (Lazio), Basta (Udinese),
Immobile (Genoa), Weiss
(Pescara) e Thereau (Chievo)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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rete mobile max 48,4 cent a minuto in base a gestore utilizzato.
20
LA GAZZETTA DELLO SPORT
MARTEDÌ 8 GENNAIO 2013
SERIE BWIN IL CASO
ALBERTA MANTOVANI
VICENZA
4
la scheda
Al presidente del Vicenza, il medico specializzato in
chirurgia maxillo-facciale, Massimo Masolo, era venuta «una
suggestione», come l’ha definita nella conferenza stampa di
ieri durante la quale ha annunciato le proprie dimissioni. La
«suggestione» era Roberto Baggio allenatore. «Sarebbe stato
un contributo innovativo, un
cambiamento epocale — ha detto Masolo —, ma quando ho
parlato di questa idea dall’altra
parte (riferimento agli altri
componenti del Cda del Vicenza, ndr) non ho trovato rispondenza al mio entusiasmo, solo
calma piatta. E allora sono stato costretto a riconoscere che
non c’erano le basi per sviluppare il progetto e le condizioni
perché io continuassi a fare il
presidente».
Crisi societaria Masolo con una
battuta rende il concetto: «Credo sia la prima volta che un allenatore esonera un presidente».
Lui voleva mandare via Breda,
gli altri consiglieri no; lui avrebbe voluto lanciare Baggio sulla
panchina del Vicenza, gli altri
Roberto Baggio entrò nel
Vicenza a 13 anni. Debuttò in
prima squadra il 5 giugno 1983,
a 16 anni, nell’ultima partita di
campionato contro il Piacenza,
in C1. Giocò per altri due anni
con i biancorossi, segnando 13
gol in 35 partite e portando la
squadra in Serie B. Dopo avere
firmato con la Fiorentina, si
fece male al ginocchio destro e
restò fermo per oltre un anno.
Vicenza, no a Baggio
E il presidente lascia
Masolo: «Robi era disponibile a tornare come tecnico
Ci avrebbe fatto sognare, ma il Cda non lo ha voluto»
ma e che si dovesse tentare di
intervenire». Masolo ha raccontato di aver fatto autonomamente alcuni sondaggi. «Ne ho
parlato, per esempio, a cena
con Novellino» ha detto.
«L’operazione era
una mia idea e non
sarebbe costata
milioni. Breda non
doveva restare»
no. Dichiarazioni che si inseriscono nella situazione di incertezza della società, con un allenatore in bilico, un presidente
dimissionario, una proprietà
che sta trattando da mesi la cessione della maggioranza senza
mai concludere. Masolo, nominato presidente senza possedere quote nell’aprile scorso e confermato in luglio, a Capodanno
era sbottato ponendo alcune
condizioni per restare in carica,
tra le quali il cambio di allenatore. «Ho stima del professionista
Breda, ma credo che 2 punti in
6 partite ponessero un proble-
COSÌ DOPO
22 TURNI
ROBERTO BAGGIO
45 ANNI
PRES. SETTORE TECNICO FIGC
Roberto Baggio, 45 anni, lavora per la Figc OMEGA
Disponibilità Ma il vero obiettivo era Baggio. La trattativa l’ha
portata avanti con l’agente Vittorio Petrone. «I miei contatti
sono stati con lui — ha detto —
e ho trovato un terreno su cui
lavorare. Anzi, debbo dire che
c’è stata tanta sensibilità da parte di un uomo che stimo moltissimo, non solo come giocatore.
Poi, purtroppo, non ci sono state le basi per continuare, a quel
punto ho avvisato Petrone. Resto dell’idea che l’impresa fosse
realizzabile, alle volte bisogna
anche esser capaci di dar corpo
ai sogni». Baggio, ora presidente del Settore tecnico della Figc, al Vicenza poteva essere an-
che un’operazione di immagine. E il presidente dimissionario ha aggiunto: «Posso assicurare che un accordo non sarebbe costato i milioni di euro di
cui ho sentito parlare. Avrei dato il mio contributo e sono certo che ci sarebbe stata una particolare sensibilità e disponibilità da parte di chi è vicentino ad
accettare questo progetto».
L’a.d. del Vicenza, Dario Cassingena, in serata ha ribattuto:
«Sia chiaro, nessuna preclusione verso Baggio, persona di
spessore e grandissimo giocatore. Ma, stabilito per esempio
che io di questa cosa non ne ho
mai saputo nulla, resta il fatto
che la maggioranza del Cda da
subito aveva deciso di confermare la fiducia a Breda. Masolo
lo sapeva, dunque non si capisce perché sia andato a contattare altri possibili allenatori».
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CLASSIFICA
Sassuolo p. 51;
Livorno 47;
Verona 43;
Empoli (-1) 33;
Modena (-2) 32;
Brescia* 31;
Varese** (-1),
Juve Stabia,
Padova (-2),
Cittadella 30;
Spezia, Ascoli (-1)
28; Ternana 25;
Bari (-7) 24;
Novara (-2),
Reggina (-3),
Crotone (-2) e
Lanciano 22;
Cesena 21;
Vicenza 19; Pro
Vercelli 15;
Grosseto* (-6) 11.
(**due in meno;
* una in meno).
S
RECUPERI
Varese-Grosseto
(8’ da giocare,
risultato 3-0)
sabato 19 alle
14.30; VareseBrescia martedì
22 alle 18.30.
S
PROSSIMO
TURNO
Sabato 26, ore
15: Bari-Ascoli
(andata 3-1);
Cesena-Vicenza
(1-3); CrotoneSassuolo (1-2);
Empoli-Novara
(2-2); GrossetoCittadella (1-2);
Juve StabiaBrescia (0-2);
Modena-Ternana
(1-0); PadovaLivorno (2-3); Pro
Vercelli-Reggina
(0-1); SpeziaVerona (1-1);
Varese-Lanciano
(2-1).
MERCATO DI B E LEGA PRO
Varese: fatta
per Scapuzzi
Frosinone,
c’è Lapadula
BINDA-D’ANGELO
Dopo averlo valutato a fine dicembre, il Varese ha tesserato Scapuzzi: ieri raggiunta
l’intesa col Manchester City,
l’affare verrà ufficializzato oggi
o domani e il giocatore raggiungerà i compagni nel ritiro di Roma. Lanciano scatenato: ufficiale Piccolo (Livorno, prestito
con diritto di riscatto della metà), vicino Kosnic (Palermo),
per Seferovic (Fiorentina) si
aspetta che i viola trovino un’altra punta. Dopo il Vicenza, anche il Verona pensa a Tiribocchi della Pro Vercelli, che ieri
ha ufficializzato Abbate (proprio dal Verona) e Erpen (Juve
Stabia). Si muove, e forte, lo
Spezia: in arrivo Moro (Empoli), pressing sulla Reggina per
Ceravolo, per la corsia sinistra
di difesa è viva la pista Mammarella (Lanciano) ma l’ultima
idea è Capuano (Catania). Il Padova per la difesa punta Scognamiglio (Juve Stabia). Il Cesena ritorna all’assalto di Crescenzi (Pescara) su cui c’è forte
anche il Novara che pensa a
Gallozzi (Padova) e Merchiori
(Genoa). Brescia e Vicenza
(nell’operazione Rigoni) puntano Di Michele (Chievo), ma il
giocatore preferirebbe il Lecce.
Lega Pro Bel colpo del Frosinone, che prende dal Cesena Lapadula (prestito con diritto di riscatto). Nuovo portiere per la
Cremonese: oggi firma Viotti
(Chievo), col Vicenza che fino
alla fine ha provato a inserirsi.
Zigoni verso il ritorno all’Avellino, che in mezzo punta Arini
(Andria). Prato su Innocenti,
Reggiana, idea Bottone (Frosinone).
© RIPRODUZIONE RISERVATA
PRIMA DIVISIONE IL POSTICIPO DEL GIRONE B
Un gol di Barraco stende il Pisa
Oggi il Latina può essere primo
Pecchia sale a -2
dall’Avellino e ora
aspetta altri tre
punti a tavolino dal
giudice sportivo
LATINA-PISA
La gara Una rete che ha fatto la
1-0
MARCATORE Barraco al 22’ p.t.
LATINA (4-3-3) Bindi 6,5; Milani 6,
Cottafava 6,5, De Giosa 6, Agius 5,5;
Burrai 5,5 (dal 18’ s.t. Jefferson 6),
Cejas 7, Sacilotto 6; Barraco 6,5,
Kolawole 7 (dal 47’ s.t. Tortolano s.v.),
Gerbo 6 (dal 39’ s.t. Bruscagin s.v.).
(Forzati, Giacomini, Angelilli, A. Tulli).
All. Pecchia 7.
PISA (3-5-1-1) Sepe 7; Sbraga 5,5,
Rozzio 6 (dal 21’ s.t. Gatto 6), Carini 6;
Buscè 6,5, Fondi 6,5, Mingazzini 6,5,
Barberis 6 (dal 13’ s.t. G. Tulli 6),
Benedetti 6; Rizzo 6 (dal 35’ s.t.
Scappini s.v.); Perez 6. (Pugliesi,
Mattioli, Bianchi, Strizzolo).
All. Pane 7.
ARBITRO Chiffi di Padova 6,5.
NOTE paganti 2.713, abbonati 630,
incasso di 26.750 euro. Espulso il
tecnico Pane al 35’ s.t.; ammoniti
Barberis, Burrai, Mingazzini, Buscè,
Sacilotto, De Giosa, Barraco e
Sbraga. Angoli 2-5.
DAL NOSTRO INVIATO
NICOLA BINDA
LATINA
Un sorpasso lungo due
giorni. La fuga dell’Avellino do-
zione fra i tre attaccanti. Una
mossa vincente, visto come è
nato il gol (e non solo): al 22’
Kolawole ha servito molto bene in verticale Barraco, arrivato davanti a Sepe, bravo a respingere il primo tiro ma impotente sul successivo cucchiaio.
Dario Barraco, 27 anni, (al centro) esulta dopo il gol della vittoria LR
po le partite di domenica (+5
sulla seconda) è stata smorzata dopo il posticipo e rischia di
essere annullata oggi dal giudice sportivo. Merito del Latina,
pronto a intascare 6 punti in poche ore: ieri sera i 3 sul campo
contro il Pisa, oggi quelli a tavolino per la partita sospesa sul
campo (franato) della Paganese. Le sensazioni trapelate alla
vigilia vanno in questa direzione, e visto che poi ci sarà un ricorso del club campano, si apre
una querelle che ci auguriamo
non duri mesi. Ne andrebbe
della regolarità del campionato.
I botti Quando uscirà la sentenza, i dirigenti del Latina saranno a Castellammare di Stabia a
firmare l’acquisto di Danilevicius, grande colpo di gennaio e
ieri sera in tribuna. Prima di lui
è arrivato Schetter, altro califfo di queste categorie, che ha
dovuto rinviare il debutto per
una botta in allenamento. Per
questo Pecchia ha inventato
uno strano tridente che prevedeva continui scambi di posi-
differenza, ma il vero divario
era quello dell’età: il Latina, negli 11 iniziali, sommava 53 anni in più del Pisa, privo di tre
colonne come Colombini, Favasuli e Sabato e col neoacquisto
Carini al debutto. Nonostante
ciò, c’è stato grande equilibrio
e la squadra di Pane è uscita a
testa alta. Dopo due lampi di
Perez e Kolawole, Sepe ha salvato sulla punizione di De Giosa e Bindi ha fatto lo stesso su
Fondi. Quindi la rete di Barraco, autore di tre gol (su sei) in
altrettante notturne. Il Latina
avrebbe potuto raddoppiare
con Kolawole solo davanti a Sepe (bravo a parare), ma il Pisa
ha sfiorato il pari al 42’ ancora
con Fondi, ma sulla linea ha respinto Cottafava. A chiudere
un gran primo tempo un’altra
palla buona per Barraco, stavolta impreciso. Nella ripresa meno occasioni e più agonismo,
qualche colpo proibito (De Giosa su Perez) e grande intensità,
con Pane che ha messo tre punte senza successo, anche se Gatto al 94’ ha sfiorato il pari con
una botta dal limite. Tutto gira
in favore del Latina, pronto per
salire oggi al primo posto.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
GIRONE B
SQUADRE
Taccuino
PT
PARTITE
G V N P
RETI
F S
AVELLINO
32 16 9
5
2 25 9
GIRONE A
LATINA (-1)
30 15 9
4
2 19 13
FROSINONE (-1)
27 16 7
7
2 23 15
NOCERINA
26 16 7
5
4 23 20
Il Lecce solo in vetta
Carpi e Alto Adige a -1
PISA
24 16 6
6
4 25 20
PERUGIA (-1)
24 16 7
4
5 24 19
VIAREGGIO
22 16 5
7
4 23 21
PRATO
22 16 6
4
6 17 15
GUBBIO
22 16 6
4
6 15 20
PAGANESE
21 15 5
6
4 18 16
CATANZARO
21 16 6
3
7 24 28
BENEVENTO
19 16 5
4
7 21 19
ANDRIA (-2)
17 16 4
7
5 15 16
SORRENTO
11 16 2
5
9 10 22
CARRARESE
10 16 2
4 10 13 29
BARLETTA
8 16 1
5 10 13 26
U PROMOSSA U PLAYOFF U PLAYOUT U RETROCESSA
PROSSIMO TURNO
DOMENICA 13 GENNAIO ore 14.30
AVELLINO-CARRARESE (1-0); CATANZARO-LATINA (0-1); FROSINONE-GUBBIO
(0-1); NOCERINA-PRATO (0-0); PERUGIA-BARLETTA (1-0); PISA-ANDRIA (1-1);
SORRENTO-PAGANESE (0-2); VIAREGGIO-BENEVENTO (0-2)
A PAGANI 23 GIORNI FA
Buca nel campo,
partita sospesa
Paganese-Latina del 16
dicembre fu interrotta al 45’ p.t.
dopo che si era aperta una buca
a centrocampo. L’arbitro decise
di mandare tutti negli spogliatoi e
ora il giudice sportivo potrebbe
dare il 3-0 a tavolino al Latina.
La classifica dopo 18 giorna
te: Lecce p. 31; Carpi e Alto Adige
30; Trapani 29; Entella e Pavia 26;
Lumezzane e Cuneo 23; San Mari
no 22; Cremonese ( 1) 21; Feralpi
Salò 18; Como ( 1) 17; AlbinoLeffe
( 10), Portogruaro ( 2) e Reggiana
15; Tritium 9; Treviso ( 1) 7. Domeni
ca 13, ore 14.30: AlbinoLeffe Cre
monese (andata 1 1); Lecce Cuneo
(2 1); Pavia Alto Adige (1 2); Porto
gruaro Lumezzane (1 1); Reggia
na Carpi (0 2, lunedì 14, ore
20.45); Trapani Feralpi Salò (2 1);
Treviso Entella (1 4); Tritium San
Marino (1 3). Riposa Como.
SERIE D
Pari del Chieri
nel posticipo
Si è giocato ieri un posticipo
della 18a giornata nel Girone A: Chia
vari Chieri 1 1. Classifica: Bra p.
40; Santhià e Lavagnese 39; Chieri
34; Borgosesia* 32; Verbania 31;
Folgore Caratese 26; Chiavari 25;
Gozzano 24; Derthona 22; Sestri
Levante* 21; Tortona* 20;
Bogliasco* 18; Trezzano 17; Asti 14;
Verbano 13; Novese e Imperia 10.
(* una gara in meno). Domani sono
in programma tre recuperi: oltre a
Borgosesia Sestri Levante e Torto
na Bogliasco (A), anche Fiden
za Fortis Juventus (D).
MARTEDÌ 8 GENNAIO 2013
di LUCA CALAMAI
on è una scelta dettata dalla nostalgia.
N
Giuseppe Rossi (foto Paolucci) è un calciatore del mondo: è nato negli Stati Uniti, ha
giocato in serie A, in Premier e nella Liga,
ha trascorso le ultime vacanze di Natale a
New York e dopo la passerella viola tornerà
a curarsi nel New Jersey. Firenze e la Fiorentina sono una sua precisa scommessa
professionale. Pepito, un talento di valore assoluto, affida al nostro calcio gli anni più importanti della sua carriera. Uno
spot per un movimento che, da tanti anni,
vive con giustificata sofferenza l’addio di
alcune stelle e stelline.
Il ritorno del figliol prodigo fa parte di un
percorso che la famiglia Della Valle ha
di LUDOVICO MANNHEIMER
21
ROSSI PEDINA IDEALE PER LA VIOLA
CHE VUOLE TORNARE IN CHAMPIONS
laScommessa
ilSondaggione
LA GAZZETTA DELLO SPORT
ben chiaro in testa. Riconquistare prima possibile un posto in Champions; costruirsi una
casa viola; far giocare insieme Pepito e
Jo-Jo; diventare un approdo felice per
quei campioni, giovani e meno giovani,
in cerca di rivincite. Un laboratorio che,
negli ultimi mesi, ha rilanciato giocatori che erano entrati in un cono d’ombra
come Borja Valero e Gonzalo Rodriguez; eterni «malati» come Aquilani; vecchi guerrieri a un passo dalla pensione tipo Toni e talenti scalpitanti ma non sempre affidabili come Cuadrado. Rossi ci sta
benissimo in questa «famiglia» visto che
viene da due gravi infortuni al ginocchio
destro. La Fiorentina è il palcoscenico
ideale per rilanciarsi. Se ha dei dubbi chieda
informazioni al suo nuovo compagno di squadra Jo-Jo vittima di un problema al ginocchio
altrettanto grave e corteggiato l’estate scorsa
con offerte superiori ai trenta milioni.
L’investimento del patron Della Valle va oltre
Firenze e la Fiorentina. Rossi, considerato il
nuovo Pablito e un Cassano ancora più decisivo, è da sempre un pallino di Cesare Prandelli.
Tra un paio di mesi il cittì non lo perderà di
vista neppure per un attimo. Questo campioncino nato per sbaglio nel New Jersey può essere la carta vincente per la sfida azzurra ai mondiali in Brasile. Pepito contro Messi e Neymar.
L’altezza c’è, il talento anche.
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Ogni settimana l’opinione dei lettori di Gazzetta
sui grandi temi e i protagonisti dello sport
L’anti Juve quest’anno è la Juve
Il k.o. è stato un episodio. Pagelle: bene Lazio, Fiorentina e Napoli. Insufficienti Inter e Milan
oncluso il girone di andata, abbiamo chieC
sto ai lettori della Gazzetta di dare un voto alle 20 protagoniste del campionato. La mi-
neri possono puntare al terzo posto, ma non
tutti i lettori della Gazzetta sono d’accordo. Se
infatti il 53% ritiene che il Diavolo sia davvero
in corsa per la Champions, pochi meno credono che i 7 punti da recuperare siano troppi.
Gennaio è anche mese di mercato, e il colpo più
eclatante finora l’ha messo a segno la Fiorentina, riportando in Italia Giuseppe Rossi. Non ci
sono dubbi che quello del centravanti della nazionale sia stato un buon acquisto, anche se poco più di metà degli intervistati lo considera rischioso, alla luce del doppio infortunio subito.
Un altro acquisto rischioso, ma per motivi completamente diversi, sarebbe quello di Balotelli
da parte del Milan. Circa due terzi dei lettori si
I RISULTATI RAZZISMO: LA SCELTA DI BOATENG PIACE ALL’85%
gliore è, senza sorprese, la Juve, seguita dalle
due rivelazioni della prima metà di campionato: Lazio e Fiorentina. Rimandate le milanesi:
le difficoltà del Milan e dell’Inter non consentono a nessuna delle due di arrivare alla sufficienza. Sufficienza raggiunta a stento dalla Roma,
che nonostante alcune ottime prestazioni ha
una classifica ancora deficitaria.
Nonostante la caduta casalinga contro la
Samp, la Juve rimane largamente favorita per
lo scudetto. Per la maggioranza dei lettori, infatti, le inseguitrici non hanno alcuna speran-
I voti al campionato:
bianconeri davanti a tutti.
Sorprendono il Parma e
il Catania. Male il Palermo
Mercato: Pepito super ma
per il 57% c’è il rischio
infortuni, Balo non adatto
ai rossoneri per il carattere
za: i bianconeri hanno semplicemente avuto
una giornata no. L’unica che sembra in grado
di impensierire gli uomini di Conte è il Napoli,
lanciatissimo dopo il 4-1 alla Roma, mentre in
pochi credono nella Lazio.
Ha abbandonato il ruolo di anti-Juve l’Inter,
che ha cominciato malissimo il 2013 perdendo
pesantemente a Udine. Quanto le lunghe vacanze dei nerazzurri hanno influito sul tracollo
della squadra? Secondo gli intervistati possono
essere una delle cause, ma certamente non la
principale: il problema vero va cercato altrove,
e forse corretto con qualche acquisto.
Ha invece iniziato bene l’anno il Milan, vincendo contro il Siena. Allegri ha detto che i rosso-
su Gazzetta.it
x
«Juventus svogliata
e Buffon insicuro
Ci serve Drogba
può far la differenza»
di JACOPO GERNA
dichiarano infatti d’accordo con Berlusconi nel
ritenere il carattere di Mario non adatto ai rossoneri. La Juve è invece al momento ferma, indecisa tra aspettare giugno per prendere Llorente a parametro 0 o acquistare subito un
grande attaccante. Lo stesso dubbio hanno gli
intervistati, che si dividono equamente tra le
due possibilità.
Ha fatto notizia l’abbandono del campo da parte del Milan a Busto Arsizio per fermare i cori
razzisti che venivano dalle tribune. I lettori della Gazzetta sono d’accordo con il comportamento di Boateng e compagni, anche se sarebbe stato compito dell’arbitro intervenire prima.
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i intravedono le prime crepe nel muro bianconero. La sconfitta con la Sampdoria ha
S
colto di sorpresa i tifosi della Juventus. La maggioranza resta ottimista, ma si torna a guardare
al mercato dopo le parole di Marotta. Un attaccante serve, nonostante i 40 gol segnati in campionato.
Juve spenta Dave 986 «Da tifoso juventino
non posso che fare i complimenti ai blucerchiati. Anche in 10 si sono difesi bene e nelle ripartenze ci hanno punito. La Juve era spenta e come al solito è stata poco cinica sotto porta».
WilMago7 «Non mi farei troppe illusioni. Sconfitta molto casuale con due papere di Buffon (foto
Rattini) e clamorosi errori sottoporta. Il vantaggio dei bianconeri è ancora abissale e le inseguitrici si alternano nel perdere terreno».
Wawis «Juve un po’ presuntuosa, in ogni caso
non dovevamo perdere. Loro con 3 tiri in porta
hanno fatto 2 gol e questo a noi manca».
Member_52746 «Juve distratta e confusio-
naria. Colpa anche delle scelte di Conte. De
Ceglie, Matri e Padoin non sono da Juve e
anche oggi l’hanno dimostrato. Peluso non
è ancora pronto. Non capisco perché non
trovi spazio gente come Caceres, Marrone,
Giaccherini e Quagliarella, giocatori sicuramente migliori dei suddetti. E poi Vucinic
non ha proprio senso del gol».
Member_33671 «Da anni non vedevo una
partita della Juve giocata così male.
Quanti passaggi sbagliati e giocatori svogliati».
RT81 «Sconfitta meritata, vista la mancanza di carattere e mentalità. Spero
serva per il futuro. Mi sembra che Buffon da un po’ di tempo non dia più la
sicurezza che dava qualche anno fa. È
sempre uno dei migliori al mondo, ma vorrei ricordare che in panchina abbiamo un
signor portiere».
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Questione attaccante Leonardinho 90
«Pensateci: Klose, Di Natale, Totti. Certo sono vecchi, ma la differenza in campo si
nota eccome quando non ci sono loro.
L’età conta fino a un certo punto, specialmente se si parla di fuoriclasse come Drogba, che continua ad essere devastante. È
il giocatore che serve alla Juve».
Member_23748 «Da milanista consiglio
ai bianconeri di portarsi a casa di nuovo
Immobile: è giovane, forte e se cresce
bene può garantire dieci anni ad alto livelli in attacco. Certo, è una scommessa
ma sembra molto forte. Di sicuro al Milan
lo prenderei subito».
Dina 701 «Giusto puntare su un giovane e
aspettare giugno per prendere Llorente
e uno fra Jovetic e Suarez».
85Erox «Drogba farebbe la differenza pure a 40 anni!! Se gli si offre un contratto
a 4.5/5 milioni di euro è un affarone».
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22
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MARTEDÌ 8 GENNAIO 2013
FORMULA 1
Tutto in tre mesi
LUIGI PERNA
«L’anno è cominciato scoprendo nuovi percorsi». Il messaggio arriva dal mare ghiacciato della Russia orientale e nella
foto c’è Fernando Alonso che ci
cammina sopra, vestito come
un esploratore per resistere ai
meno venti gradi dell’inverno,
con la fidanzata Dasha Kapustina al seguito. Il 2013 dello spagnolo vede l’alba a Vladivostok, il porto sul Pacifico dove
termina la ferrovia Transiberiana e dov’è nata la fotomodella
che da qualche mese gli incendia il cuore. Dopo alcuni giorni
a sciare in Val Gardena, il pilota
della Ferrari è andato a conoscere la terra della sua ragazza.
Tornerà per il tradizionale battesimo della stagione con la
squadra dal 14 al 18 gennaio a
Madonna di Campiglio, ma intanto in fabbrica le vacanze sono finite e i reparti hanno ripreso a lavorare senza sosta.
Di corsa Mai come quest’anno
la rossa ha dovuto correre per
rispettare le scadenze. La lunga volata per il Mondiale ha costretto a prolungare fino alle ultime gare lo sviluppo sulla vecchia vettura. Ma, al contrario
dei rivali della Red Bull, non
c’è il timore di ritardi a Maranello. I primi pezzi della F2013
andranno in produzione la
prossima settimana e la presentazione a Fiorano avverrà nei
primi giorni di febbraio. Possibile, se la data non sarà troppo
vicina ai test di Jerez del 5 febbraio, che la nuova monoposto
percorra anche un paio di sessioni di verifica in pista da 100
chilometri ciascuna, prima di
essere spedita in Spagna.
Un’occasione per Alonso e Massa, che avranno i numeri 3 e 4,
di perfezionare la posizione
nell’abitacolo dopo le simulazioni statiche.
In Germania Il fatto che la Red
Bull pensi di posticipare il debutto della RB9 ai test di Barcellona non viene ritenuto un vantaggio dal Cavallino: «Può essere una scelta di opportunità».
La Ferrari, dal canto suo, ha cominciato a lavorare al cento
per cento sulla nuova vettura
solo a inizio novembre. Nel
progetto 664 si è fatto tesoro delle esperienze dell’an-
TwitTwit
IL CINGUETTIO DEL GIORNO
Alonso in Russia
Sauna e cappello
da Armata Rossa
Mentre a Maranello fervono i
lavori, Fernando Alonso si sta
rilassando al... freddo. Stando
alle foto postate su Twitter, il
ferrarista dovrebbe essere a
Vladivostok, in Russia, patria
della fidanzata Dasha Kapustina.
Eccolo subito dopo una sauna
con una sorta di elmo di feltro
sul quale spicca una stella rossa
che sa tanto di vecchia
Unione Sovietica.
Niente ritardi
per la Ferrari
della rivincita
nata a Colonia
Tra una settimana pronti i primi pezzi
studiati nella galleria del vento Toyota
1
ALA
POSTERIORE
no scorso, nel tentativo di eliminare i difetti della F2012.
L’obiettivo principale è stata la
ricerca di maggiore carico aerodinamico. A differenza della
progenitrice, che era nata nella
galleria del vento di Maranello,
ora in fase di ammodernamento, la F2013 è stata quasi completamente sviluppata nel tunnel del vento della Toyota a Colonia, in Germania. E questo dovrebbe scongiurare brutte sorprese. Il regolamento non è
cambiato e perciò non ci saranno rivoluzioni nelle F.1. La differenza la farà sempre di più la ricerca sui dettagli. Sulla F2013
potrebbe esserci un diverso posizionamento dei radiatori, prima verticali, con l’uso di materiali innovativi, a vantaggio della fluidodinamica interna. Materiali termo-resistenti anche ad
avvolgere cambio e trasmissione. Infine, per tutti i team, uno
dei temi tecnici sarà la ricerca di
sistemi passivi di apertura dell’ala mobile posteriore.
(ha collaborato
Alessandro Stefanini)
MUSO
2
3
3
4
I «LAVORI»
1
Da quest’anno è
vietato l’uso
libero dell’ala
mobile
posteriore
(Drs) in
qualifica. Uno
dei temi tecnici,
anche per la
Ferrari, è stata
la ricerca di
sistemi passivi
(non comandati
dal pilota) di
azionamento
dell’ala stessa
2
Sul muso della
F2013, al pari
delle rivali, non
ci sarà più
l’antiestetico
gradino
introdotto con i
regolamenti
della scorsa
stagione. È
prevista una
sorta di
carenatura.
Confermato lo
schema della
sospensione
anteriore
pull-rod che ha
fatto scuola
sulla F2012
3
Le fiancate
della nuova
Ferrari avranno
un andamento
diverso rispetto
alla vettura che
l’ha preceduta.
Dovrebbe
essere diversa
anche la
posizione dei
radiatori, non
più verticali.
Attenzione alla
fluidodinamica
interna delle
stesse fiancate
e del gruppo
cambio e
trasmissione,
per ridurre la
resistenza
all’avanzamento
FIANCATE
CHIUSA LA PRIMA PARTE
L’inchiesta
di Monza
si allarga
Indagini su Ferrari:
c’è l’ipotesi usura
Chiesta la proroga
Si allargano i riscontri della Procura di Monza sui presunti illeciti commessi nella gestione dell’autodromo. Tra le ipotesi di reato a carico del direttore
dell’impianto Enrico Ferrari ci
sarebbe anche quella di usura
aggravata, in relazione a un prestito di 200 mila euro per il quale si sarebbe fatto consegnare
350 mila euro in quote di una
società di scommesse. Gli elementi sarebbero spuntati nel
corso di una delle perquisizioni
ordinate dai magistrati Walter
Mapelli e Caterina Trentini lo
scorso maggio, quando scattò il
blitz della Guardia di Finanza al
circuito e nelle abitazioni di alcuni indagati. I magistrati, che
contestano reati fiscali relativi a
false fatturazioni, vendita di biglietti in nero e turbativa d’asta
per l’appalto dei servizi di ristorazione, affidati alla società
Duepi, hanno chiesto una proroga. «Il quadro fiscale è ancora
tutto da esplorare — affermano
— e potrebbe fornire altri riscontri interessanti».
Avvisi Ieri intanto sono stati re-
capitati gli avvisi di chiusura per
la prima parte dell’inchiesta, che
vede coinvolte 17 persone. Si
tratta dei fascicoli sulla sicurezza in pista, per cui a luglio sono
finiti nella bufera lo stesso Ferrari, il responsabile tecnico dell’impianto Giorgio Beghella Bartoli
e il dipendente Stefano Tremolada, accusati di «omissione dolosa di cautele contro gli infortuni» per aver nascosto la presenza di bolle sull’asfalto della curva Parabolica durante la gara
del Mondiale Superbike del 6
maggio scorso. Ma anche di quelli sulle presunte irregolarità nella gestione dei parcheggi e nella
costruzione (poi saltata) di un distributore di carburante ecologico nel parco, per cui sono indagate altre persone. Tra le intercettazioni (non penalmente rilevanti) ce ne sarebbero pure alcune
tra Ferrari e il consigliere dell’Ac
Milano Michele Nappi e tra quest’ultimo e Pasquale Lattuneddu, braccio destro di Bernie Ecclestone, da cui risulterebbe la
volontà di Ferrari e Nappi di condizionare gli assetti della società
di gestione della pista.
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DAKAR IN PERÙ COLPI DI SCENA NELLA MARATONA DEL DESERTO
Taccuino
Botturi sfiora il podio e inizia la rimonta
TERZO PILOTA
Rivoluzione nella notte: Sainz vince la 2a tappa per reclamo, poi perde 30’ e Peterhansel torna in testa
ELISABETTA CARACCIOLO
NASCA (Perù)
Prima del via Joan Barreda aveva detto che ieri non voleva arrivare fra i primi, ma certo non aspettava di finire 44o.
Lo spagnolo della Husqvarna,
che partiva in testa, è atterrato
male da un salto al km 40 e ha
danneggiato ruota posteriore e
serbatoio. Così ha dovuto
aspettare il compagno Matt
Fish: in classifica è scivolato in
18a posizione a 20’. I colori Husqvarna sono stati tenuti alti da
Paulo Goncalves (2o) e da Alessandro Botturi 4o a 5’05" e in ri-
monta in classifica (12o) nonostante un volo pazzesco: «Su
un salto la ruota davanti si è impuntata nell’atterraggio. La
moto ha iniziato a sbacchettare e ho avuto il tempo di pensare che non ce l’avrei mai fatta a
stare in piedi... Per fortuna sono caduto senza grossi danni».
Cambio La 3a tappa è stata vinta
da Chaleco Lopez (Ktm), che
oggi partirà davanti, mentre in
testa alla classifica sale a Cyril
Despres (Ktm) 3o di giornata.
Fermato per la seconda volta
per mancanza di benzina Helder Rodrigues, con la Honda,
finito in 28a posizione.
Ribaltone Colpo di scena nelle
auto. Domenica notte Carlos
Sainz ha presentato reclamo
ed è riuscito a farsi togliere i
21’ persi a cercare un punto di
passaggio. Così aveva vinto la
tappa-2 su Peterhansel (Mini).
Ma viste per le difficoltà di navigazione di ieri la mossa ha giocato a suo sfavore: ha finito 14o
a oltre 30’, mentre la tappa è
andata al compagno Nasser
Al-Attiyah (Buggy) con Robby
Gordon (Hummer) a 2’, mentre in testa alla gara c’è Peterhansel, ieri 3o. Nei camion
Miki Biasion 3˚ di tappa si avvicina al 2˚ posto in classifica.
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CLASSIFICHE — ARRIVO — Moto: 1.
Lopez (Cil-Ktm) in 2h37’54"; 2. Gonçalves (Por-Husqvarna) a 1’08"; 3. Despres (Fra-Ktm) a 4’08"; 4. Botturi
(Ita-Husqvarna) a 5’05"; . Auto: 1. Al-Attiyah (Qat-Buggy) in 2h30’14"; 2. Gordon (Usa-Hummer) a 1’18"; 3. Peterhansel (Fra-Mini) a 3’52". Camion: 1. De Rooy (Ola-Iveco) in 2h55’58"; 3. Biasion
(Ita-Iveco) a 2’31".
GENERALE (dopo 3 tappe) — Moto:
1. Despres in 6h15’03"; 2. Lopez a 2’51";
3. Ullevalseter (Nor-Ktm) a 4’59"; 12.
Botturi a 10’59". Auto: 1. Peterhansel in
5h34’26"; 2. Al-Attiyah a 6’33"; 3. Alvarez a 18’11". Camion: 1. De Rooy in
6h23’15"; 3. Biasion a 13’26".
OGGI — Quarta tappa da Nasca ad Arequipa di 720 km con una prova speciale
di 290 km che si preannuncia davvero
difficile.
Red Bull: Buemi resta
Sebastien Buemi ha provato
a trovare un volante ufficiale per la
prossima stagione, ma resosi di
non avere sbocchi si sarebbe ac
cordato per continuare come pilota
di riserva della Red Bull iridata e del
la Toro Rosso. Lo assicura il giorna
le elvetico Blick.
SUPERBIKE IN INDIA
Si corre sul «corto»
Alessandro Botturi, 37 anni EIDON
Il Mondiale Superbike il 10
marzo andrà in India, al Buddh Cir
cuit, ma il circuito non sarà quello
della F.1. Per rientrare negli stan
dard di sicurezza moto è stato ac
corciato a 5.015 m (invece che
5.125), riducendo anche il numero
delle curve, da 16 a 13. Cala però la
capienza delle tribune, circa 70.000
posti contro gli oltre 100 mila.
MARTEDÌ 8 GENNAIO 2013
LA GAZZETTA DELLO SPORT
23
CICLISMO L’ANNUNCIO
Una rosa nel deserto
4
il giudizio
I NUMERI del siciliano
2002
l’anno di
nascita
del Giro del
Qatar, lanciato
da Eddy
Merckx. Vinse il
belga Torsten
Wilhelm:
correvano
ancora Jan
Ullrich
e Laurent
Jalabert.
Quest’anno, il
Giro del Qatar si
correrà dal 3
all’8 febbraio
Maglia firmata Versace e lo sceicco Mansoor Al Maktoum
4
La pubblicità del «Dubai Tour»: da giovedì 20 a domenica 23 febbraio 2014. In alto a destra, lo sceicco
Mansoor bin Mohammed bin Rashid Al Maktoum con la maglia della corsa firmata Versace. A fianco,
da sinistra Contador, Hesjedal e Nibali nella sfida sulla pista ciclabile nel deserto AP/KAMRAN JEBREILI
LUCA GIALANELLA
Il Giro d’Italia sbarca a
Dubai: ieri è stato firmato il
«Memorandum of Understanding», l’accordo con le autorità sportive dell’Emirato che
sponsorizza, tra l’altro, il Milan con la linea aerea Emirates. Le date nel calendario asiatico del 2014 ci sono già, con
l’okay dell’Uci, la federciclo
mondiale: Rcs Sport, il braccio
organizzativo delle corse della
Gazzetta dello Sport, sarà responsabile del primo Dubai
Tour, da giovedì 20 a domenica 23 febbraio.
Programma Il format è defini-
to: quattro tappe, con una cronometro, una cronosquadre,
una tappa per velocisti e un’altra più impegnativa (magari
con arrivo su qualche collinetta nell’entroterra). E la corsa
seguirà il Tour of Qatar e il
Tour of Oman, entrambi organizzati da anni da Aso, cioè il
Tour de France, nelle prime
due settimane di febbraio.
L’annuncio segue di tre giorni
l’inaugurazione della pista ciclabile a Dubai (67 km) alla
presenza dello sceicco Mansoor bin Mohammed bin Rashid
Al Maktoum e di quattro grandi corridori: il canadese Ryder
Hesjedal (vincitore del Giro
2012), lo spagnolo Alberto
Contador (primo nel 2008 e
Dubai 2014:
gara di 4 giorni
targata Giro
Appuntamento dal 20 al 23 febbraio
con l’organizzazione di Rcs Sport
2011, quest’ultimo poi revocato), Vincenzo Nibali (2˚ nel
2011 e 3˚ nel 2010) e il tedesco Tony Martin, due volte iridato a cronometro.
Neve artificiale Nel 2002 Eddy
Merckx portò in Qatar, casa
dell’emiro Al Thani, una nuova gara. Adesso la frontiera si
allarga ancora: «In questi giorni a Dubai ho visto una pista di
sci artificiale, al chiuso, con un
rifugio a metà pista dove bere
la cioccolata calda — continua
Acquarone —. Questo per dire
che le risorse sono enormi.
Quando parlammo la prima
volta, io misi sul tavolo tre opzioni: la partenza dall’estero
del Giro d’Italia; una corsa da
fare in loco; una Gran Fondo
amatoriale targata Giro. A Dubai hanno capito il grande potenziale del ciclismo, e oltre alla gare è possibile che ci sia negli stessi giorni anche la Gran
Fondo Giro, come quelle già
organizzate negli Stati Uniti».
L’EMIRATO REDDITO MEDIO 50 MILA $
Prestigio Ahmed Al Sharif, se-
gretario generale del Dubai
Sport Council, ha detto: «Questo accordo preliminare con
Rcs Sport completa il tentativo del Council di organizzare
il Dubai Tour secondo gli standard internazionali per fare in
modo che diventi, fin dalla sua
nascita, una corsa molto ambita fra i più importanti atleti del
mondo». Ed è raggiante Michele Acquarone, direttore generale di Rcs Sport e responsabi-
le del settore ciclismo: «Il nostro progetto è piaciuto molto
alle autorità di Dubai, sia per
come fare la corsa, sia per lo
sfruttamento al meglio del ciclismo come promozione del
territorio, benessere sociale,
mobilità. Noi non organizzeremo soltanto la gara, ma saremo partner di Dubai per un
progetto sociale: insegnare il
ciclismo ai bambini e creare le
condizioni per avere atleti-top. La corsa deve diventare
il traino di un movimento che
possa portare, entro qualche
anno, ad avere un ciclista di
punta a Dubai».
GDS
Nibali: «Qui
sapevano
tutto di me»
i successi
finali
di Tom Boonen
nel Giro del
Qatar su 11
edizioni: record.
Il belga ha vinto
complessivamente 20 tappe
Vincenzo Nibali, 28 anni FOTO AP
2005
L’esibizione con Contador e
Hesjedal?
la vittoria
di Mario
Cipollini nella
terza tappa del
Giro del Qatar,
battendo
Boonen. E’ il
primo dei 223
successi della
Liquigas al
rientro nel
ciclismo
2010
l’anno di
nascita
del Giro
dell’Oman,
anch’esso in sei
tappe come il
Qatar. L’anno
scorso, vittoria
di tappa di
Vincenzo
Nibali. Nel
2013 la corsa si
disputerà dall’11
al 16 febbraio
MARCO PASTONESI
Vincenzo Nibali, il Dubai?
«Una nuova frontiera del ciclismo».
«Una buona partenza per il futuro».
Ha senso correre nel deserto?
«Non c’è solo il deserto. C’è
una metropoli e ci sono anche
salite. Alla fine di febbraio c’è
un clima ideale. E c’è un nuovo mercato internazionale».
Fino a pochi anni fa il calendario si apriva nella sua Sicilia,
adesso a più di 4 mila chilometri di distanza.
«Ma i voli aerei sono diretti, i
collegamenti tv e Internet immediati, ed è come se il mondo del ciclismo si sia allargato
e quello reale rimpicciolito».
Il «made in Italy»?
«A Dubai c’è ammirazione per
il "made in Italy". Dall’abbigliamento alle auto, dalla cucina
alla cultura. Anche il ciclismo
italiano è oggetto di culto: storia e tradizione, corridori e corse, Giro d’Italia e maglia rosa.
I giornalisti locali mi conoscevano a memoria».
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Il grande ciclismo come la Formula 1 e il Motomondiale?
L’AUSTRALIANO VINSE NEL 2011
IL RE DEL CROSS SOLO 20˚ A ROMA
RADUNO AZZURRO IN SPAGNA
Evans alla Tirreno-Adriatico
sfida Nibali, Contador e Wiggo
Nys, Coppa del Mondo addio
per colpa di una bronchite
C’è Moser jr con i pistard
Preparano Coppa e Mondiali
In attesa di
unirsi ai compagni
della Bmc per la
presentazione
ufficiale del team,
che avverrà venerdì
in Belgio, Cadel
Evans (nella foto
Bettini) ha fatto
sapere in un’intervi
sta con l’agenzia australiana Fairfax Media di non
avere ancora fissato la data del suo debutto
stagionale. «Potrei cominciare al Giro dell’Oman
(12 17 febbraio, ndr) — ha detto il 35enne re del
Tour de France 2011, solo 7˚ nel 2012 anche a
causa di un virus — oppure poco dopo, nelle
corse italiane di un giorno: dipende molto da
come il mio fisico reagirà ai primi allenamenti
intensi». È invece certa la sua presenza alla
Tirreno Adriatico, la corsa Gazzetta che Cadel
vinse due anni fa e nella quale sarà opposto a
Nibali, Contador e Wiggins. Il suo grande
obiettivo sarà comunque ancora il Tour.
Tutta colpa di
una bronchite,
contratta negli ultimi
giorni del 2012 e non
ancora superata del
tutto: si spiega così
l’anonimo 20˚ posto
di domenica a
Roma, a 2’10" dal
connazionale Kevin
Pauwels, che ha fatto perdere a Sven Nys (nella
foto Afp), il Cannibale del cross, la possibilità di
conquistare per l’ottava volta in carriera la
Coppa del Mondo. Anche se l’aritmetica non lo
taglia del tutto fuori, a una prova dalla fine
(chiusura il 20 a Hoogerheide) il discorso
riguarderà in pratica solo l’iridato Niels Albert e
lo stesso Pauwels, separati da 16 punti. Nys, 36
anni, probabilmente domenica salterà anche il
campionato nazionale, che ha già conquistato
sette volte («correre così non ha senso» ha
detto), per non compromettere i Mondiali di
Louisville (3 febbraio).
In vista dell’ul
tima prova di Coppa
del Mondo (dal 17 al
19 gennaio, in Mes
sico), decisiva per
definire la squadra
per i Mondiali di
Minsk (dal 20 al 24
febbraio), la Nazio
nale della pista è in
raduno a Benicassim (Spagna) fino a giovedì. Agli
ordini del c.t. Marco Villa: Liam Bertazzo, Niccolò
Bonifazio, Angelo Ciccone, Marco Coledan,
Riccardo Donato, Rino Gasparrini, Paolo Simion,
Michele Scartezzini, Christian Grazian, Davide
Viganò, Francesco Lamon e Ignazio Moser (nella
foto), figlio di Francesco. Giorgia Bronzini guida
invece il gruppo delle ragazze del c.t. Dino
Salvoldi. Con l’iridata 2009 della corsa a punti:
Beatrice Bartelloni, Giulia Donato, Simona
Frapporti, Barbara Guarischi, Silvia Valsecchi,
Chiara Vannucci e la giovanissima Arianna
Fidanza, figlia dell’ex velocista Giovanni.
«In quei Paesi sembrerebbe di
sì. Un evento di sport e anche
di spettacolo. Ma anche un
esempio. A Dubai vogliono lanciare il ciclismo per promuovere la bicicletta come stile di vita, ecologica e salutare».
E quel percorso ciclabile inaugurato fra le dune?
«Per fortuna non si è alzato il
vento del deserto».
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SCOPRI L’EMIRATO:
IN VIDEO LA SFIDA
DEI CAMPIONI
Sul nostro sito, potete
scoprire i video su Dubai e
sulla nuova frontiera della
bici: viaggio tra lusso e
deserto, e la sfida tra
Contador, Hesjedal e Nibali
sulla nuova pista ciclabile
24
LA GAZZETTA DELLO SPORT
MARTEDÌ 8 GENNAIO 2013
BASKET I NOSTRI GIOCATORI PROTAGONISTI DELLA 14A GIORNATA
A
Che derby!
TOP
SCORER
Aradori: «Cantù
è il paradiso. E non
so solo attaccare»
S
Achille
Polonara
21 anni, di Varese
è stato il miglior
realizzatore a
Pesaro
con 20 punti
L’uomo del successo a Milano: «Da giovane non
difendevo, poi sono cresciuto. Ma l’etichetta resta»
Lasciamo scegliere a Pietro Aradori le partite che vuole
appendere sul caminetto di casa assieme al derby di domenica a Milano: «Biella-Ferrara, ultima giornata del 2010: uno
spareggio salvezza, una sensazione che tutti dovrebbero provare nella vita, una liberazione
a gara finita ma terribile nei
giorni precedenti fino all’inizio
della gara (Pietro segnò 22 punti compresi i due liberi del +3
finale per Biella, n.d.r.). Poi Siena-Barcellona dell’anno scorso
(20 punti in 22’, 11, decisivi negli ultimi 6’). Infine, la vittoria
di domenica nel derby: ho ancora l’adrenalina addosso». E’ stata probabilmente la gara più
completa disputata da un giocatore noto per le sue qualità offensive: 25 punti, 17 nella ripresa, con 9/13 al tiro, 8 rimbalzi,
una difesa di alto livello su Langford e Hairston e la tripla che
ha chiuso la partita. Significativa anche perché, dopo tante
prestazioni positive, non era
riuscito a lasciare il segno nei
big match di campionato con
Varese, Sassari e Siena. Oggi è
il miglior realizzatore italiano e
l’ottavo assoluto per minuti effettivamente giocati.
Eleggiamo il derby come la sua
partita più completa.
«Indubbiamente. Quando ho
iniziato, a Imola e nelle prime
d
lafrase
DEL GIORNO
LUCA CHIABOTTI
esperienze in serie A, ero soprattutto un attaccante. Ma il
tempo è passato, sono cresciuto, ed è ovvio che sia così, e in
questo l’esperienza a Siena è
stata fondamentale. Ma il nostro è un mondo dove quando ti
attaccano un’etichetta è difficile togliertela, e io per molti resto uno che fa canestro e basta.
L’unico modo per rispondere è
giocare partite più mature come quella contro Milano».
E’ anche un appassionato di pallacanestro...
Contro
giocatori
come
Langford
capisci che
difendere
bene non
significa solo
non farlo
segnare
perché ha il
talento per
fare
comunque
15-20 punti.
Se non
fosse così,
le partite
finirebbero
15-14...
«Sì, mi piace guardare il
basket, le partite Nba, faccio
commenti ad alta voce quando
vedo errori o cose belle... Soprattutto cerco di prendere
quello che mi colpisce e provo a
trasferirlo nel mio gioco. Sono
uno a cui piace anche allenarsi,
che si diverte in palestra, che lavora. Se stai seduto sul divano
e basta, non migliori».
Nicolò Melli
21 anni, di Milano
ha eguagliato
Langford
segnando 17
punti contro
Cantù
Ormai giovane non lo è più. Ora
da lei ci si aspetta costanza ad
alto livello.
«Vero, ma è da un po’ di anni
che è così, solo nelle prime stagioni in A alle società sta bene
quello che fai a prescindere.
Già a Biella il club per essere
soddisfatto voleva da me cose
concrete. Sto lavorando per
completarmi, è un aspetto soprattutto mentale».
S
Gigi Datome
25 anni, di
Roma è stato il
top scorer
dell’Acea nella
partita vinta
contro Biella
25
Punti di Aradori a Milano: il
suo record è 27 contro
Cremona nel 2009. Ha preso
8 rimbalzi (record 10)
Pietro Aradori, 24 anni: ha giocato a Milano, Roma, Biella, Siena CAST
Quando uno lascia Siena ci si
chiede: dov’è l’errore?
La difesa: ha limitato Langford
e Hairston...
«Per me non è stato così. Ho vissuto la scelta di venire a Cantù
con grande entusiasmo fin dal
primo minuto, qui sono in paradiso, una grande società storica, una grande squadra. Sono
molto contento».
«Contro giocatori così impari
che difendere bene non significa solo non farli segnare perché
il talento permette loro di fare
comunque 15-20 punti Se così
non fosse, le partite ben giocate
dalle difese finirebbero
15-14...».
Anche perché gioca di più.
«Thornton, uno maturo con
grande esperienza, si arrabbiava quando secondo lui non sta
in campo abbastanza, figuria-
S
moci uno di 20 anni... Se ti è
indifferente giocare o meno, soprattutto quando sei giovane,
non arrivi da nessuna parte».
più. Ci sono sorprese che non lo
sono più come Varese, Sassari,
Siena che è sempre competitiva. E Milano che con noi, ha disputato un’ottima partita con la
novità Green che ha l’esperienza e la conoscenza del nostro
campionato per fare la differenza...»
Cantù dove la mette?
Che campionato è?
«Divertente: se non ci giocassi e
fossi un semplice appassionato, mi appassionerei ancora di
«Giochiamo per arrivare fino in
fondo. Uscire dall’Eurolega è
stata una grande tristezza ma finalmente possiamo allenarci e,
con tanti giocatori nuovi, cominciamo a conoscerci davvero».
Dal c.t. dell’Italia, al c.t della Grecia, Trinchieri.
«Mi piace molto anche come
persona, è chiara: se sbagli te lo
dice anche in modo fin troppo
esplicito, ma se fai bene te ne
dà atto. Il suo basket con 5 giocatori tutti coinvolti mi piace
molto».
Bravi&cattivi
Biglietti online
su ticketone.it
e final8.it
La neopromossa Brindisi
tra le 8 grandi: per restarci
«Ho alle spalle un gruppo
dirigente fatto di soci
appassionati. che compiono
sacrifici per garantire un certo
tipo di pallacanestro. Qui sono
state poste le basi per
ritagliarsi un posto sempre più
importante nel panorama del
basket italiano». Parole di
Piero Bucchi, non dopo la
qualificazione alle Final Eight,
ma dello scorso 16 settembre,
dopo il prolungamento del
contratto che lo lega a
Brindisi. Aveva ragione e lo ha
dimostrato coi fatti. Tra le
magnifiche otto da
neopromossa, con un mercato
estivo che sta dando i suoi
frutti. Jonathan Gibson è il
capocannoniere del
campionato a 19.8 di media.
Dopo aver flirtato con i Boston
Celtics, facendo un’ottima
figura con la maglia dei
10
8
REGGIO E.
AVELLINO
«Mister Vitucci, i Maya
hanno sbagliato tutto:
è il nostro anno».
Tifoso cieco portato
dalla società a Pesaro.
Anche per questo è
bello vederli in vetta.
Trenkwalder a un
passo dalle Final 8
grazie ai 35 punti di
Donell Taylor a
Cremona contro la
Vanoli. Il sarto di
Reggio Emilia.
Taquan Dean (foto)
match winner: segna
tutti i canestri decisivi
nella rimonta di
Avellino a Venezia.
Una partita a tutto
(Sidi)gas.
VARESE
BUCCHI
biancoverdi alla Summer
League, decise di tornare a
Brindisi. Accanto a lui, Scottie
Reynolds, la scorsa stagione
coi turchi dell’Antalya e con
alle spalle una grande carriera
collegiale con Villanova, con la
cui maglia vinse il titolo di
matricola dell’anno nell’allora
prestigiosa Big East nel 2007.
E poi quel Jeff Viggiano che
sembra finalmente aver
trovato la sua dimensione,
dopo aver girovagato tra
Treviso, Milano e Biella senza
mai convincere. L’Enel vince e
diverte, segnando 82.1 punti a
partita, terza dietro Varese e
Sassari e servendo 13.4 assist
di media (4a), sintomo di un
gruppo che gioca d’assieme.
Nell’anno del livellamento in
serie A, non stupitevi se
Brindisi rimmarà nelle prime 8
anche a fine stagione.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
FINAL EIGHT AL FORUM
di MASSIMO ORIANI
h9
S
Daniele
Cavaliero
28 anni, miglior
realizzatore di
Pesaro con 16
punti alla pari di
Rok Stipcevic
8
Dal 7 al 10 febbraio il
Forum di Assago (Milano)
ospiterà le Beko Final Eight di
Coppa Italia (organizzate da
Lega Basket e da Rcs Sport)
alle quali si qualificheranno le
8 squadre meglio classificate
al termine del girone d’andata.
Il 7 e l’8 si disputeranno i quarti
di finale, il 9 le due gare di
semifinale e il 10 la finale. Per
informazioni e biglietti potete
cliccare su www.final8.it e
www.ticketone.it.
Gazzetta.it
4
5
MILANO
VENEZIA
Cavaliero ai tifosi
Scavo: «Ci vergognia
mo da soli, non serve
che ce lo ricordino». A
volte la memoria corta
è un bene. I tiri (9/33
da 3), un po’ meno
Aradori uomo derby,
Mordente super a
Caserta, Viggiano e
Bucchi alle F8, Cook
(foto) 5 0 a Vitoria.
Per vincere basta
andar via da Milano.
Battendo Avellino (era
0 6 fuori), Final 8 in
tasca. Invece ha perso
anche per la pioggia di
triple (12/22) irpine.
Acqua alta oltre l’arco
(Szewczyk nella foto).
PESARO
5
SUL NOSTRO SITO OGNI
MATTINA LE IMMAGINI
DELLE PARTITE NBA
Sul sito della Gazzetta
è possibile vedere ogni
mattina le immagini dei
momenti salienti di tutte le
partite Nba disputate nel
corso della notte. Inoltre,
articoli, interviste,
statistiche e tanto altro.
MARTEDÌ 8 GENNAIO 2013
Caserta senza Usa
Gentile: «La forza è
l’intesa tra italiani»
Stefano: «Sono cresciuto con il mito di papà Nando
Alessandro? La sfida 1 contro 1 è pari. Per ora...»
ero pronto. Non tanto fisicamente o tecnicamente. Quello
che faccio oggi in campo, lo sapevo fare anche allora. Avevo
una convinzione diversa. E dovevo crescere come persona.
Tutti i giorni lavoro per migliorare. Su tutto. Quando per tre
partite ho tirato con l’80% da
tre, ho sentito ancora più forte
l’esigenza di allenare il tiro. Per
provare a non pensarci. Domenica contro Sassari ho giocato
la mia miglior partita. Non per
le cifre, ma in assoluto. Far giocare la squadra, tirare quando
si deve e in difesa. La Nazionale? Indossare la maglia azzurra
all’All Star Game è stato fantastico. Mi era successo solo nelle
giovanili. La scorsa estate guardavo l’Olimpiade e dicevo: "Tra
4 anni ci voglio andare". Ma
non a guardarle, a giocare».
PAOLO BARTEZZAGHI
Caserta è l’unica squadra
della serie A senza giocatori statunitensi ed è in corsa per le finali di Coppa Italia. Ha tre comunitari (il lituano Jonusas, il
serbo Jelovac e il greco Mavraides), un africano (Akindele),
tre veterani italiani (Maresca,
Michelori, Mordente) e qualche giovane. Poi c’è Stefano
Gentile che a Caserta è legato
per forza. Il primogenito di Nando aveva due anni quando la Juve vinse lo scudetto del 1991.
Ne aveva 16 quando esordì in
LegaDue allenato da Franco
Marcelletti. E ne ha 23 ora che
è titolare. «Sono cresciuto nel
mito di mio padre — racconta
— tutti ne parlavano, mi raccontavano aneddoti su di lui.
Adesso qualche aneddoto riguardava me». La storia di Caserta lo insegue: «Ho sempre
giocato con la maglia numero 6
ma qui non si può, era quello di
Enzino Esposito. Ho iniziato
con il 16, ma non aveva significato. Allora ho cambiato con il
22 che nella Smorfia napoletana è il pazzo, "o’ pazzo". Da ragazzino mi sentivo così».
La squadra Perse per taglio o in-
fortunio le due guardie americane, Wise e Chatfield, Caserta
non è tornata sul mercato perché la situazione economica
del club non lo ha consentito.
Così, dalla quarta giornata,
Gentile è in quintetto. «Il nucleo italiano fa gruppo, c’è
un’ottima intesa — racconta
Gentile — Gli stranieri ci seguono. Sto imparando tanto e facendo esperienza per capire co-
Taccuino
A VARESE
Banks fuori 1 mese
(a.f.) L’infortunio alla caviglia
sinistra patito da Adrian Banks du
rante la partita di domenica contro
Pesaro lo terrà lontano dai campi
per circa 1 mese. Gli esami eseguiti
ieri hanno escluso fratture ma dia
gnosticato un trauma distorsivo di
3o grado. Oggi summit in società
per decidere se tornare sul merca
to.
IN SPAGNA
Barça e Real o.k.
(pe.m.) Nella 16a giornata del
la Liga spagnola, Barcellona e Real
Madrid hanno battuto San Seba
stián e Badalona. Risultati: Barcello
na San Sebastián 98 50 (Sada 13;
Neto 14); Real Madrid Badalona
88 77 (Fernández 15; Gaffney 13);
Saragozza Fuenlabrada 79 74
(Toppert 15; Sené 19). Classifica:
Real 15 vinte 1 persa; Vitoria 13 3;
Valencia, Gran Canaria 12 4; Sara
gozza, Bilbao 10 6; Barcellona 9 7.
VTB LEAGUE
Boniciolli vittorioso
Bella vittoria dell’Astana (Ka
zakistan) di coach Boniciolli, che ie
ri nella Vtb League ha sconfitto il
Khimki (venerdì a Siena in Eurole
ga) 92 77 con 22 punti di Rush e
Cvetkovic. Per i russi 20 di Fridzon.
me posso stare in campo. Non
giocavo così tanto da quando
ero in serie B. Giocando, uno si
scopre. E migliora. Il tiro? Questione di allenamento e fiducia.
Se stai in campo, senti il ritmo
della partita e sai quando è giusto tirare. Con coach Sacripanti
c’è un accordo di intenti, sulla
visione del gioco e la gestione
dell’allenamento».
Il futuro Gentile ha alle spalle
una carriera già lunghetta. Nel
2007 era già a Milano. «Ma non
Stefano
Gentile, 23
anni, 1.90, play
di Caserta. Ha
giocato anche
a Imola,
Milano, Ostuni,
Trento, Casale
CIAMILLO
La famiglia Per la prima volta, all’All Star Game, Stefano ha giocato assieme al fratello minore
Alessandro. «Ci siamo legati
molto nel 2007, quando io sono andato a Milano e lui a Treviso. Chi vince in uno contro
uno? Adesso io perché lui è infortunato... La scorsa estate,
nel cortile della nonna con un
canestro di fortuna, si scivolava
e ha vinto lui. L’anno prima, in
un campo vero, ho vinto io.
Quest’estate faremo la bella in
campo neutro. Nando? Controlla che non ci facciamo male e
che giochiamo con le scarpe da
tennis e non con le infradito.
Non ho mai sofferto il fatto di
essere il figlio di Nando. Certo,
è un punto di riferimento di eccellenza. Chissà se qualche giudizio su di me sarebbe lo stesso
se fosse rivolto a un altro».
Coppa Italia
Milano, 2 chance
per qualificarsi
pur perdendo
Domenica si chiude il girone d’andata. Le prime otto in classifica si qualificheranno per le Final Eight di
Coppa Italia, che si giocheranno al
Forum di Assago dal 7 al 10 febbraio. Hanno già ottenuto il pass in sei:
Varese (sicura del primo posto),
Sassari, Siena, Cantù (certa di chiudere al 4o), Roma e Brindisi. Ancora
due posti da assegnare, con 4
squadre a contenderselo. Uno andrà alla vincente dello scontro diretto tra Reggio Emilia e Caserta. A
Milano basta vincere a Brindisi, altrimenti deve sperare che Caserta
perda in Emilia e che Venezia perda a Varese. Bologna, che è aritmeticamente esclusa, potrebbe aiutare Milano sbancando Cantù in un
eventuale arrivo a 4. Ecco le varie
ipotesi di qualificazione.
CLASSIFICA
Varese 26; Sassari, Siena 22; Cantù 20; Roma 18; Brindisi 16; Reggio
Emilia, Milano, Caserta 14; Venezia, Bologna 12; Montegranaro, Cremona, Avellino 8; Biella 6; Pesaro
4.
ARRIVO A DUE
A quota 14: Milano (sconfitta a Brindisi) passa se arriva alla pari con
Caserta, che ha battuto nello scontro diretto. Se invece si accoppia a
Reggio, resta fuori, avendo perso
in casa con la Trenkwalder.
ARRIVO A TRE
Quattro i casi a quota 14, con la vincente di Reggio-Caserta che chiude 7a a quota 16.
1) Reggio, Milano e Venezia: passa
Venezia (8a).
2) Reggio, Milano e Bologna: passa
Reggio (8a).
3) Caserta, Milano e Venezia: passa Venezia (8a).
4) Caserta, Milano e Bologna: passa Milano (8a ).
ARRIVO A QUATTRO
Due sole possibilità a quota 14, anche qui con la 7a che rimane la vincente dello scontro diretto Reggio-Caserta.
1) Reggio, Milano, Venezia e Bologna: passa Venezia (8a).
2) Caserta, Milano, Venezia, Bologna: passa Venezia (8a).
PERCENTUALI
Riepilogando, sugli 8 scenari possibili di varie parità a quota 14, quattro premiano Venezia (50%), due
Milano e Reggio (25% a testa). EA7,
Juve e Reggiana controllano però il
loro destino: vincendo sono certe
di entrare nelle prime 8. Venezia invece deve espugnare Varese e
sperare in aiuti esterni.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Gallinari, tripla vincente
Lakers sempre più giù
Una stoppata di
Howard gli finisce
in mano e Danilo
suggella il colpo
di Denver a L.A.
David Moss, 29: 23 punti è il massimo stagionale CIAM
Siena corre con
Moss e Brown
Montegranaro ko
GIUSEPPE NIGRO
SIENA
Tra una fiammata e l’altra di un’Eurolega
sopra le righe, la Montepaschi ha imparato dopo
Venezia a evitare le bucce di banana in campionato e aggancia Sassari a -4 da Varese ed è pronta a giocarsi lunedì dai sardi il secondo posto a
fine andata. Montegranaro resta terzultima con
Cremona e Avellino: ai marchigiani, che in fase
offensiva sarebbero di ben altra fascia, non basta il top stagionale dei lunghi Amoroso (eguagliato) e Burns. Ma i loro ritmi alti non fanno
altro che invitare a correre la lepre Mps, miglior
attacco di Eurolega, che chiude la gara con un
21-6 in 7’ del terzo quarto.
Spazio Pur dando spazio a chi a Istanbul aveva
giocato meno (in quintetto Carraretto e Ortner,
oltre a Janning), Siena trova il massimo in campionato di Sanikidze ma torna comunque dagli
eroi continentali, Moss e Brown: massimo stagionale per l'ala, mentre il play segna 7 punti in
fila quando Montegranaro era tornata a -6 a metà di un 3˚ quarto cominciato tenendo Siena a 5
punti in 6’.
SIENA-MONTEGRANARO 93-79
(28-24, 57-44; 77-58)
MONTEPASCHI SIENA: Brown 12 (4/7, 1/2), Janning 10 (4/4, 0/5),
Carraretto 7 (1/1, 1/3), Sanikidze 13 (3/5, 2/3), Ortner 2 (1/2); Eze 2
(1/3), Hackett 10 (2/3), Rasic 3 (1/1 da tre), Moss 23 (5/7, 4/5),
Kangur 8 (1/1, 2/5), Ress 3 (0/2). N.e.: Lechthaler. All. Banchi
MONTEGRANARO: Steele 10 (1/5, 2/3), Cinciarini 8 (2/6, 1/2), Slay
9 (3/5, 1/3), Burns 29 (8/13, 3/4), Amoroso 23 (5/8, 3/6); Johnson
(0/2 da tre), Mazzola (0/3, 0/2), Di Bella (0/3, 0/2), Panzini,
Freimanis. N.e.: Perini, Campani. All. Recalcati
ARBITRI: Sabetta, Quarci, Ramilli.
NOTE – T.l.: Sie 16/21, Mon 11/14. Rimb.: Sie 36 (Sanikidze 12),
Mon 33 (Burns 11). Ass.: Sie 19 (Hackett 6), Mon 12 (Steele 5).
F.ant.: Slay. F.tecn.: panchina Siena. Progr.: 5’ 14-11, 15’
43-32, 25’ 62-53, 35’ 85-70. Spett. 4434 per 19908 euro.
to 26 punti su 20 azioni in transizione (solo 11 in 13 contropiede per i californiani con
4/11 al tiro). La tensione in casa Lakers sale. Il bilancio è ora
di 15 vinte e 18 perse, il distacco dalle prime enorme, ma la
cosa che più preoccupa è la
mancanza d’armonia.
Polemiche Howard continua a
MASSIMO ORIANI
La tripla vincente di Danilo Gallinari, 24 anni, contro World Peace AP
linea da tre. «E’ stata una situazione fortunata, sembrava proprio un passaggio — ha poi
commentato l’azzurro — Metta World Peace stava per stopparmi, così ho dovuto affrettare il tiro. E’ entrato, ma la chiave della vittoria è stata la difesa, rispettando il piano partita, senza concedere ai Lakers
25
IL POSTICIPO
NBA HOWARD (SPALLA) RISCHIA DI FERMARSI
A volte è solo questione
di trovarsi al punto giusto nel
momento giusto. E’ andata così a Danilo Gallinari, a cui è stata recapitata tra le mani la palla della tripla decisiva a 14"
dalla fine, quella del +6 che
ha cementato il successo dei
Nuggets in casa dei Lakers.
Una stoppata di Dwight
Howard (non ci sono più i centri alla Bill Russell che si preoccupavano di tenere in gioco la
palla sulle stoppate, ora si
guarda solo allo spettacolo cercando di spedirla in terza fila...) è infatti terminata dritta
dritta a Gallo in angolo oltre la
LA GAZZETTA DELLO SPORT
seconde opportunità, controllando i rimbalzi».
Contropiede Reparto difensivo
che invece resta il tallone
d’Achille dei gialloviola. Stavolta hanno fatto un lavoro decente a difesa schierata, tenendo Denver al 38.6% dal campo, ma i Nuggets hanno segna-
mandare messaggi trasversali. L’altro giorno aveva decantato il gioco dei Los Angeles
Clippers e il modo in cui si passano la palla (tra le righe si poteva leggere: «Qui da noi tira
sempre Kobe»), poi ha detto
che «per vincere bisogna anche essere amici fuori dal campo», prontamente smentito da
Mike D’Antoni. E ora lo stesso
Howard rischia di fermarsi. Ieri si è sottoposto a una risonanza magnetica alla spalla destra il cui esito avrebbe determinato l’eventuale stop. «Voglio solo verificare che non ci
siano danni strutturali» ha
spiegato l’ex centro dei Magic,
che domenica con 26 rimbalzi
ha pareggiato il suo top in carriera. Ora per i Lakers arrivano due trasferte in due serate
consecutive a Houston e San
Antonio. Due k.o. potrebbero
essere letali.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
stars&
stripes
NOWITZKI
SI È STANCATO
DI SPERARE
DIRK SUL MERCATO?
Dallas è 13 21 perse, con 8 k.o.
nelle ultime 9. E’ a rischio la
striscia di 13 partecipazioni
consecutive ai playoff. Dirk
Nowitzki non la sta prendendo
bene: «Speravamo di prendere
Howard. Poi speravamo di
prendere Deron Williams. Il
futuro della franchigia non può
essere costruito attorno a delle
speranze». Il tedesco ha anche
lasciato intuire che non si
opporrebbe a una cessione.
IL PEGGIORE
Garrett Temple, l’anno scorso a
Casale Monferrato, ora ai
Wizards: zero punti in 32’ con
0/7 dal campo nel k.o. a Miami.
RISULTATI
Detroit Charlotte 101 108 dts
(Prince 21; Walker 20);
LA Lakers Denver 105 112
(Bryant 29; Lawson 21);
Miami Washington 99 71
(James 24; Seraphin 14);
Phoenix Memphis 81 92
(Tucker 17; Randolph 21).
26
LA GAZZETTA DELLO SPORT
MARTEDÌ 8 GENNAIO 2013
SLITTINO
SIMONE BATTAGGIA
HA 97 PODI IN 158 GARE
Non voleva vedere nessuno. Finita la seconda discesa, domenica Armin Zoeggeler ha scavalcato la transenna che separa
il ghiaccio dalla zona mista della pista di Koenigssee, per evitare sguardi e domande. Scuro in
volto per il settimo posto e una
serie di sbavature estranee al
suo pedigree, non si è fatto vedere alle premiazioni e non è stato
tra i tanti che hanno scambiato
due parole con Dominik Fischnaller, che a 19 anni festeggiava
il primo podio in carriera.
Superato «Le cose non sono an-
date come volevo — racconta il
carabiniere di Foiana rientrato
dalla Germania —. Le condizioni non erano buone, non faceva
freddo, ho tentato di adeguare
la slitta ma sentivo che non sarei
andato forte. Colpa mia, non del
materiale nè di altri. Fischnaller? Almeno uno dei nostri è andato bene. Nessuna invidia».
L’ultima volta che Armin aveva
visto un compagno sul podio di
Coppa al posto
suo fu il 14
dicembre
Slitte a Koenigssee. In
basso Armin Zoeggeler,
39 anni AP/INFOPHOTO
Errori e frustrazione
L’autunno di Zoeggeler
Schiacciato tra dominio tedesco e progressi di Fischnaller,
Armin non è più infallibile: «Colpa mia, non mi sento in forma»
2003 a Lake Placid. Quel giorno
vinse Reinhold Rainer e lui fu
settimo, debilitato dalla tonsillite. Sarebbero seguiti otto anni
di dominio: 29 gare vinte in Coppa (54 il suo totale da record),
sette sfere di cristallo, un oro e
un bronzo ai Giochi, due ori e
due argenti ai Mondiali. Poi si è
spenta la luce: nessuna vittoria
e solo quattro podi in Coppa nella stagione scorsa, comunque
nobilitata dal bronzo mondiale
di Altenberg; un 9˚, un 5˚, un
4˚, un 2˚ e un 7˚ quest’anno, col
sogno dell’undicesima Coppa
già svanito e ben poche prospettive di medaglia iridata sulla pista «corta» di Whistler. Di certo
l’indisponibilità di Cesana è la
prima causa, ma non può essere
la sola. Cosa sta succedendo ad
Armin Zoeggeler?
Le slitte A fine novembre, dopo
il nono posto di Igls, Armin aveva tirato in ballo i materiali.
«Plaikner è un genio, ma ora
dobbiamo sederci a un tavolo e
trovare una soluzione» aveva
detto. Domenica il capoallenatore ha puntualizzato. «Col terzo posto di Dominik non si può
più dire che il materiale non
funziona. Lui e Armin usano gli
stessi mezzi. Significa che dobbiamo avere tutti fiducia». Una
vena polemica inaudita in un
ambiente monolitico. Anche Fischnaller ha messo un po’ di pe-
Il capoallenatore
Plaikner: «Il podio
di Dominik rivela
che le slitte non
sono il problema»
pe. «I pattini? A me funzionano, ad altri non so».
L’età Venerdì Zoeggeler ha compiuto 39 anni. Il russo Albert
Demtschenko, che ne ha 41 e
viene da una vittoria e un secondo posto, dimostra che l’età può
essere un fattore relativo. Dalla
scorsa stagione però il mal di
schiena è tornato ad infastidire
Armin («Un po’ va bene e un po’
va male») e con gli anni le prestazioni in partenza peggiorano in
maniera fisiologica: a Koenigssee l’azzurro ha fatto registrare
il 19˚ e il 27˚ tempo in spinta.
Non che due anni fa ottenesse i
tempi migliori, ma almeno limitava i danni. «Armin è ancora veloce — spiegava Plaikner —, a
Koenigssee prima dell’intermedio aveva la velocità più alta. Bisogna però lottare sulla partenza: i tedeschi hanno migliorato
ancora».
La testa E se invece Armin fosse
solo stanco? Se per la prima volta sentisse davvero il peso di
tanti anni al vertice, il fatto di
STAGIONE
2012-13
2011-12
2010-11
2009-10
2008-09
2007-08
2006-07
2005-06
2004-05
2003-04
2002-03
2001-02
2000-01
1999-00
1998-99
1997-98
1996-97
1995-96
1994-95
1993-94
1992-93
TOTALE
GARE
5*
9
9
8
9
8
9
8
8
8
7
7
8
7
7
6
6
5
10
6
8
158
1˚
0
0
5
4
5
4
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OLTRE
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1
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3
6
4
61
*2012-13: dopo la 5ª gara su 9
Per ogni stagione in cui Zoeggeler è andato a podio sono state prese in considerazione tutte le gare di Coppa del Mondo in programma, non quelle che ha effettivamente disputato. Nel 2005-06 ad esempio saltò la gara di Oberhof, nella stagione
1998-99 rinunciò a Oberhof e a Nagano.
non essere più il migliore, un
declino fisico inevitabile? Nel
marzo scorso, dopo i test sulla
pista di Sochi, decise di continuare fino ai Giochi 2014, ma
solo se tutto fosse andato bene.
Nel circuito gira la voce che voglia rinunciare ai Mondiali in
Canada dell’1-2 febbraio. «Non
sono molto in forma, ma c’è ancora tempo — chiosa l’azzurro
—. Per ora penso a Oberhof e a
Winterberg. A Whistler conto
di andarci, sono ottimista». La
speranza è che Zoeggeler, per
orgoglio, non abbia sbagliato i
tempi dell’addio. La sua storia
non merita la frustrazione di
queste settimane.
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MARTEDÌ 8 GENNAIO 2013
LA GAZZETTA DELLO SPORT
27
SCI VERSO I MONDIALI
Razzoli è bloccato
Per lui i Mondiali
ora sono a rischio
Dall’oro olimpico fa fatica: infortuni, materiali e...
«E’ dura, spero di avere ancora qualche chance»
PIERANGELO MOLINARO
Giuliano Razzoli ha lasciato il parterre dello slalom di Zagabria in toboga, ha faticato a
salire sull’auto e, sdraiato sul sedile posteriore, con papà Antonio al volante ha raggiunto casa. Ieri a Reggio Emilia è stato
sottoposto ad una risonanza
magnetica che non ha evidenziato lesioni. «Domani però
Razzoli verrà a Milano, dove,
superata la fase acuta, eseguiremo controlli più approfonditi
anche per capire i tempi di recupero», spiega il medico federale Andrea Panzeri.
Sotto i tacchi Ma forse la schie-
na non è al momento il punto
più dolente dello slalomista azzurro. Allo stato attuale il campione olimpico di Vancouver
2010, l’uomo che da solo salvò
il bilancio dello sci azzurro,
non gareggerà ai Mondiali di
Schladming. Il morale di Giuliano è comprensibilmente sotto i
tacchi. E’ da quel giorno felice
sulla pista canadese che la sua
carriera è in salita. Una vittoria
nella finale della successiva
Coppa del Mondo a Lenzerheide nel marzo 2011 e un secondo posto in Alta Badia. Poi tante delusioni, Mondiali di Schladming compresi. E non va meglio questa stagione: 13˚ all’esordio a Levi, 21˚ a Val d’Isere, il cambio in corsa di sci e
scarponi e i due ritiri a Madonna di Campiglio e Zagabria, oltre a quello agli Assoluti di Pozza di Fassa. Ha persino perso il
primo gruppo
Coltellata «A Zagabria la mia
schiena si è bloccata — spiega
Razzoli — è stata come una coltellata improvvisa che mi ha impedito di continuare». Ma già
nei giorni precedenti problemi
alla schiena l’avevano tenuto
lontano dagli allenamenti.
«No, quello era solo affaticamento», precisa. E scavando
nel passato si scopre nella sto-
ria dell’emiliano un anno e mezzo senza sci, nel 2000, per una
frattura vertebrale in seguito
ad una caduta. «Ma quella era
un’altra storia, anche in una posizione diversa della schiena».
MENO DI UN MESE
SCI NORDICO VERSO IL MONDIALE
Al momento
ecco l’Italia
a Schladming
Nuovo Di Centa
è la speranza
Pittin sorpresa
I Mondiali sono in
programma a Schladming, in
Austria, dal 5 al 17 febbraio
Calendario Questo il
programma di Schladming. 5/2
superG D; 6/2 superG U; 8/2
supercombinata D; 9/2 discesa
U; 10/2 discesa D; 11/2
supercombinata U; 12/2 team
event; 14/2 gigante D; 15/2
gigante U; 16/2 slalom D; 17/2
slalom U.
In Val di Fiemme dal 20
febbraio nel fondo sarà dura,
nel salto si spera nell’exploit
Criteri Ogni nazione può
schierare 4 atleti gara a cui si
aggiunge il campione mondiale
uscente. Ogni squadra potrà al
massimo essere composta da
24 atleti con una quota
massima per sesso di 14, La
Fisi ha fissato i seguenti criteri:
convocazione sicura con un
podio in Coppa del Mondo; un
piazzamento nei primi 8 per
essere presi in considerazione,
ma in questo caso può essere
effettuata una scelta ad
esclusivo giudizio dei tecnici.
I dubbi Certo la situazione di
Giuliano non è facile: bloccato,
mentre alle porte c’è lo slalom
di Adelboden. «Ma farò di tutto per esserci». Moelgg, Thaler, Gross e Deville al momento hanno già centrato
quanto richiesto dalla federazione per gareggiare a Schladming, Giuliano ancora
no. «Cosa volete che vi dica,
spero di avere ancora delle
chance fra Wengen e Kitzbuehel. Sono abitato a vivere in salita non è certo
questo che mi impressiona. Spero solo di stare
bene».
Casa Italia Questa l’attuale
situazione della squadra
italiana.
Uomini 3 vittorie e 7 podi,
1892 punti e seconda posizione
nella classifica per nazioni.
Discesa: Innerhofer (1˚ a
Beaver Creek), Paris (1˚ a
Bormio), Heel (5˚ a Bormio), Fill
(8˚ a Beaver Creek). SuperG:
Innerhofer (campione uscente),
Marsaglia (1˚ a Beaver Creek),
Heel (3˚ in Gardena). Gigante:
Moelgg (2˚ a Sölden), Simoncelli
(3˚ in Alta Badia), Blardone (5˚
Val d’Isere). Slalom: Moelgg (4˚
a Levi), Gross (4˚ a Zagabria),
Thaler (5˚ a Levi), Deville (7˚ a
Val d’Isere).
Donne Nessuna vittoria né
podio, 767 punti e ottavo posto
nella classifica per nazioni.
Discesa: Merighetti (5ª e 7ª a
Lake Louise). Gigante: I.
Curtoni (5ª ad Aspen),
Karbon (7ª a Sölden).
Slalom: I. Curtoni (8ª
a Semmering).
Test Ma il discorso per
Razzoli è ancora più
complesso. Dopo Val
d’Isere e prima di Madonna di Campiglio
ha deciso di cambiare materiali. Non lo
si fa mai durante la
stagione, è una mossa
disperata, ma da due
anni Razzo imputava
agli scarponi il suo scarso rendimento. Lui che calza il 46 e
deforma per entrarci uno scarpone del 43, aveva il problema
di una plastica che non reggeva
i suoi cavalli e non gli forniva
sufficiente rigidità strutturale
ritardando la risposta degli sci.
Sarà anche un fatto mentale,
ma già a Campiglio, prima di
uscire, Razzo ha mostrato la
vecchia agilità, quel «fidarsi»,
quel «appoggiarsi» allo sci che
non mostrava da tempo. «Stavo
andando forte, sono sicuro di
essere sulla strada giusta, ma
non sono ancora arrivato al traguardo. Mi servirebbero test
per mettere a punto il tutto».
Un’altra scalata. Da fare di corsa.
Giuliano
Razzoli, 28
anni, una
stagione per
lui difficile AP
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il retroscena
Problemi di abbondanza nella velocità
Ma la squadra femminile è un deserto
A volte non sembrano
neppure le tante facce della
stessa squadra, troppa grazia
nella velocità maschile, infinita nostalgia con le ragazze, lontane per ora dall’essere competitive. I jet azzurri sembrano
aver indovinato tutto quest’anno: materiali veloci, tute veloci, condizione ottimale. Risultato: 6 gare fra discese e superG e tre vittorie. I giovani Paris e Marsaglia arrivati al vertice, Heel tornato quello di tre
annni fa e pronto a rivincere,
Fill a cui manca solo un gradino, l’altro giovane, Klotz, pronto ad esplodere. L’unica neo è
il mal di schiena che condiziona Innerhofer, ma saranno problemi per Ravetto scegliere le
squadre, qualcuno rischia di ri-
manere a casa. Meno male che
in superG, grazie al titolo di Inner a Garmisch, ci saranno 5
azzurri in pista.
bria. La formazione sembra
già fatta e Razzoli deve realizzare un’impresa per stappare il
posto ad un compagno.
Prove tecniche In fondo non va
male neppure nelle prove tecniche anche se ci si attendeva
qualcosa di più. Ma in gigante i
nuovi sci hanno cambiato le
scale dei valori, per ora Ligety,
Hirscher e Pinturault sembrano fuori dalla portata degli azzurri. Comunque sabato il gigante di Adelboden potrebbe
dare ai nostri la fiducia per attaccare al livello di quei tre. Situazione diversa invece in slalom. Pure questa squadra non
è ancora salita sul podio, ma le
manca poco per poter esplodere e lo ha dimostrato a Zaga-
Le donne Situazione complessa
In alto Di Centa, sotto Pittin (a sinistra) e la Insam
STEFANO ARCOBELLI
Le speranze d’Italia ai Mondiali di sci nordico in Val di Fiemme (dal 20 febbraio al 3 marzo)
non sono sostenute da risultanti pesanti, finora,
nelle tre Coppe del Mondo.
Fondisti Il fondo maschile ha vissuto solo di lampi
come i podi stagionali di Roland Clara e Federico
Pellegrino, ed è partito come preparazione «volutamente in ritardo» (per il d.t. Fauner) per portare gli azzurri al top proprio nella rassegna iridata,
ma obiettivamente bisogna sperare in alcune gare in linea aperte ad ogni tipo di epilogo per credere nel podio tricolore. Il Tour de ski ci ha consegnato un Giorgio Di Centa all’altezza della sua
fama: ottavo a 40 anni, costante e competitivo in
ogni specialità. Una certezza, appunto, se non dipendesse dall’età. Il friulano è l’unico ufficialmente sicuro di un pettorale (nella 50 km classica),
mentre saranno le prossime 4 tappe a sciogliere i
dubbi sui quartetti. Tra gli sprinter, Pellegrino è
avvantaggiato, ma saranno i tecnici a valutare sin
sabato a Liberec il compagno per la prova a coppie TL (quella individuale è in alternato),
un’occasione da medaglie. Hofer e Nockler
sembrano i più accreditati, ma Scola e i
fratelli Pasini non partono battuti. L’altra gara aperta è la 15 km a skating a
cronometro, ideale per Roland Clara. La combinata, in passato, ci ha regalato gioie con Piller
Cottrer e Di Centa: è un’altra gara per Clara e Moriggl. La staffetta è sempre una gara in cui l’Italia
fa pesare la tradizione: il Tour ha consegnato diverse soluzioni per le due frazioni in classico, per
la parte a skating, Clara e Hofer sembrano i favoriti.
Fondiste Il fondo rosa è all’anno zero, e solo azzec-
in campo femminile, squadra
penalizzata dagli infortuni, la
Schnarf fra le velociste a inizio
stagione e la Brignone che è ancora ferma dopo l’operazione
alla caviglia destra. Recuperare Federica in vista dei Mondiali sarà importante perché con
il suo talento potrebbe a Schladming ripetere la fiammata di
due anni fa a Garmisch (argento). Nelle prove veloci solo la
Merighetti è riuscita due volte,
ma solo a Lake Louise a piazzarsi nelle prime dieci, le altre
sempre lontane. Nelle prove
tecniche solo Irene Curtoni ha
mostrato continuità di rendimento, ma non è ancora riuscita a salire sul podio. La Karbon
ha sempre talento, ma gli infortuni passati le impediscono di
allenarsi come vorrebbe. Poi la
Moelgg, lontana dalla condizione per il mal di schiena. Si
spera in gigante in una crescita di Nadia Fanchini e di
Elena Curtoni in superG.
Gennaio potrebbe essere per le
azzurre il mese del riscatto,
ma già fra le ragazze c’è malumore, la prossima settimana il
presidente Roda ed il Ct
Planker si incontreranno per
fare il punto. Non è una situazione semplice.
Matteo
Marsaglia il
nome nuovo
del superG AP
cando ogni mossa in staffetta potrebbe dare un
segnale di rilancio. Virginia De Martin in classico, e Deborah Agreiter (a skating) a livello individuale potrebbero regalarci qualche buon piazzamento.
Dubbio Pittin La combinata nordica è stata finora
condizionata dall’infortunio di Alessandro Pittin:
anche in chiave gara a squadre. Solo una giornata
di grazia e una forma tutta da valutare, potrebbe
esaltare il bronzo olimpico grazie al fattore-casa.
Saltatrici Il salto femminile punta sull’argento
Molinaro-Poli
uscente Elena Runggaldier e sul talento emergente Evelyn Insam, reduce dal secondo posto di
Schonach: azzeccare la gara a Predazzo non è
impossibile. Così come la staffetta mista, un
podio in stagione, potrebbe essere l’eventuale sorpresa: ma toccherà a Colloredo e Morassi avere continuità dal trampolino. Un Mondiale, insomma, difficilissimo per l’Italia della fatica.
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MARTEDÌ 8 GENNAIO 2013
LA GAZZETTA DELLO SPORT
29
PALLAVOLO UN CLUB STORICO IN DIFFICOLTA’
4
MARIO SALVINI
GIAN LUCA PASINI
I NUMERI
«Di una cosa potete stare tranquilli qui a Cuneo, nessuno rema contro la squadra.
Mai. Saremo malati, ma tutti
lavorano per lo stesso scopo».
Marco Pistolesi, dirigente storico della squadra piemontese, non vende patacche, ci tiene a difendere la sua gente, oltre che il suo posto di lavoro e
il suo club. Finito inevitabilmente nella bufera. Mentre
lui come padre potrebbe, in
queste ore, gioire: il figlio Matteo convocato nell’Italia Cadetti, ha conquistato il pass
per gli Europei. «Grande soddisfazione come padre e dirigente. Ma tornando a noi (Cuneo) sono state dette molte cose su Mastrangelo. Non tutte
o vere. Ad esempio quel famoso giovedì del "caso": Gigi era
stato uno dei migliori...».
Infortunio La leggenda narra
che giovedì della scorsa settimana a un certo punto dell’allenamento il tecnico - Roberto Piazza - abbia interrotto la
seduta in palestra. «La squadra non mi segue, me ne vado», sarebbe stato il sunto del
discorso del tecnico. Lo strale
finisce su Mastrangelo, capopopolo di un malessere che riguarda più di un senatore:
«Mi ripeto. Lo confermo, qui
nessuno gioca contro. Siamo
in crisi e quindi qualcosa non
va, ma siamo uniti». Mastrangelo - comprensibilmente - tace e attende. Lui è stato il "caso", come lo era stato in estate
e ad un certo punto si era anche pensato potesse partire
definitivamente da Cuneo.
Anagraficamente ed economicamente il suo peso si sente,
ma il bronzo olimpico (che
proprio Mastrangelo, uno dei
protagonisti dei Giochi di Londra, definì oro abbronzato,
ndr) ha cambiato le cose. Poi
a Cuneo alcuni equilibri sono
crollati sotto il peso dei nomi
e delle sconfitte (anche se il
capitano è stato difeso dal tecnico). I problemi si sono ingigantiti. I tifosi - con la società
- hanno preso pubblicamente
le parti dell’allenatore perché, dicono, sono diverse sta-
8
annate
In cui Cuneo non
era tra le prime 3
dopo 12 giornate.
Bisogna tornare
al 2004-05
quando era 9ª
con 19 punti
Gigi
Mastrangelo
con il tecnico
Roberto Piazza,
da quest’anno a
Cuneo TARANTINI
17
titoli
Piemontesi fra
cui scudetto, 5
Coppe Italia e 2
Coppe delle
Coppe (a.a.)
Caso Mastrangelo
Cuneo si schiera
col tecnico Piazza
gioni che i «big» mettono in discussione i tecnici. Lo hanno
fatto con Giuliani, hanno fatto esonerare Gulinelli lo scorso anno, e ora ri-accade con
Piazza. La piazza - gioco di parole inevitabile - per una città
che vive la pallavolo prima
con la pancia che con la testa,
individua un clan formato dai
più anziani (Mastro, Nik Grbic e Wijsmans), e si schierano con allenatore.
Champions Paga Mastro, come
altre volte in carriera (anche
azzurra), e per ora - per via di
DONNE
Quarti Coppa Italia
(m.l.) L'anticipo al Palaruffini Tori
no Piacenza apre il programma
dell'andata dei quarti di finale della
Coppa Italia, competizione vinta
la scorsa stagione
dalla
Yamamay Busto Arsizio contro Pia
cenza. Oggi alle ore 20.30: Duck
Farm Chieri Torino Rebecchi Nor
dmeccanica Piacenza. Domani
sempre alle 20.30: Imoco Coneglia
no Unendo Yamamay Busto Arsi
zio; Asystel MC Carnaghi Villa Cor
tese Assicuratrice Milanese Mode
na; KGS Robursport Pesaro Fop
papedretti Bergamo. Le gare di ri
torno dei quarti sono in program
ma domenica (ore 18).
Novità Crema?
(s.ag.) Oggi potrebbe essere uno
dei giorni in cui si conoscerà il desti
no di Crema. Una sola la pista credi
bile è al momento ancora aperta:
con il dirigente brianzolo. Andrà in
porto?
CADETTE OK (a.a.) Dopo aver
conquistato la qualificazione all’Eu
ropeo di marzo a in Montenegro e
Serbia, la azzurrine di Luca Piera
gnoli chiudono imbattute il girone
di Mosca. Superano la Norvegia
3 0 (25 15, 25 11, 25 10) con 12
punti di Zanette. Classifica: Italia
14; Russia 13; Belgio 9; Bielorussia
6; Norvegia 3; Estonia 0. Già qualifi
cati, fin dall’altro ieri, i Cadetti az
zurri. Che hanno ottenuto il
pass per l’Europeo di Lak
tasi (Bosnia Erzegovina)
e Serbia, dal 12 al 21
aprile.
Ufficialmente il centrale fuori rosa per infortunio
La società: «Qui nessuno rema contro la squadra»
Anche la tifoseria
con l’allenatore.
Gigi Nazionale
ritornerà dopo la
Champions?
Taccuino
un infortunio - al polpaccio o
alla caviglia, resta fuori dalla
palestra. Qualcuno dice che
potrebbe rientrare per la
Champions League contro gli
sloveni, qualcuno dice che
possa rientrare addirittura dopo. Come se la società si aspettasse un gesto di buona volontà da Gigi e uno dalla squadra.
Intanto il presidente il Lannutti si è dimesso da incarichi di
Lega. Questioni di lavoro. Le
sconfitte di Cuneo non c’entrano. Al momento lui e Cuneo
vanno avanti con Piazza....
Luigi Mastrangelo
è nato a Mottola
nel 1975.
Centrale, ha
esordito in
Nazionale nel
1999. È uno degli
azzurri più
presenti con 363
caps TARANTINI
© RIPRODUZIONE RISERVATA
TENNIS VERSO GLI AUSTRALIAN OPEN CHE INIZIANO LUNEDI
Sydney accende le azzurre
Vinci super: Petrova stesa
La Errani vola
Melbourne regala
1000 dollari extra
di spese viaggio
VINCENZO MARTUCCI
twitter@vincemartucci
Sara Errani (numero 7) e
Roberta Vinci (16) festeggiano con un successo nel primo
turno di Sydney la qualifica di
testa di serie agli Australian
Open che scattano lunedì a
Melbourne. Dove, fra gli eletti,
guidati dai numeri 1 del mondo, Novak Djokovic e Victoria
Azarenka, figura anche Andreas Seppi (22), in vista del sorteggio dei 128 giocatatori e delle 128 giocatrici di singolare
(con contributo extra per le
spese viaggio di 1000 dollari a
testa dagli organizzatori) che
verrà effettuato venerdì, alla
mezzanotte italiana. Domani
al via le qualificazioni.
Riscatto Agevole, come da pro-
nostico il compito di Saretta:
la numero 3 del tabellone, rivelazione 2012 con la miglior
classifica di sempre in assoluto
di un azzurro a fine stagione
(n. 6), doma 6-1 6-3 la 20enne
Karolina Pliskova (Cec, qualificata), per proporsi al secondo
turno contro Maria Kirilenko
(Rus, n. 14), con la quale è 3-1
nei precedenti. Durissimo ed
esaltante il successo di Roberta Vinci che supera con l’eloquente 7-5 7-5 la quotata Nadia Petrova (n. 12 del mondo e
8 del torneo), pareggiando così 3-3 il bilancio dei testa a testa, riscattando il k.o. di Brisbane con Gajdosova e accedendo
alla sfida con l’ex numero 1
Wta, la tenace Jelena Jankovic
(che finora l’ha spuntata 3 volte su 4 con la tarantina). Diretta SuperTennis alle 2 di stanotte e alle 8.30, replica alle
17.05, 19 e 21.05.
Carattere Intanto il cocktail
temperatura-umidità mette in
crisi la vegetazione locale e allerta gli atleti. Le condizioni
hanno aiutato trottolina Cibulkova contro la walkiria Kvi-
tova (n. 8 Wta) e aiutano la
Zheng contro la regina degli
Us Open 2011, Sam Stosur (n.
9), alla quinta sconfitta di fila
in patria. Invece, la numero 5
del mondo, Li Na, che sbarca
dai 5 gradi di Shenzhen, dov’ha vinto il torneo, ai 30 di
Sydney, la spunta di carattere:
«Fra fuso orario e caldo le gambe pesavano 200 chili, non potevo muovermi. E’ stata una sfida mentale per dimostrare
quanto sono forte in campo».
Con il solito siparietto ironico
della regiona del Roland Garros 2011 con il marito: «Del resto, coach Rodriguez (ex Henin) m’ha fatto lavorare talmente tanto nella preparazione invernale che ora potrei anche... ritirarmi».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
La grinta di Roberta Vinci, 30 anni il 18 febbraio REUTERS
A Sydney (Aus, 690.000$, cemento),
1˚ turno: Cibulkova (Svk) b. Kvitova
(Cec) 6-1 6-1; Wozniacki (Dan) b. U.
Radwanska (Pol) 6-1 6-2; Makarova
(Rus) b. Lepchenko (Usa) 6-4 4-6 6-1;
Kirilenko (Rus) b. Rogowska (Aus) 7-5
6-2; Date (Gia) b. Dellacqua (Aus) 6-4
6-1; Jankovic (Ser) b. Paszek (Aut) 6-2
7-6 (5); VINCI b. Petrova (Rus) 7-5 7-5;
Li (Cin) b. McHale (Usa) 7-6 (2) 7-5; Morita (Gia) b. Hantuchova (Slk) 1-6 6-3
6-3; Keys (Usa) b. Safarova (Cec) 6-2
6-1; Zheng (Cin) b. Stosur (Aus) 6-3 6-7
(7) 6-4; ERRANI b. Pliskova (Cec) 6-1
6-3; Kuznetsova (Rus) b. Goerges
(Ger) 3-6 6-3 6-3; Voskoboeva (Kaz) b.
Wickmayer (Bel) 3-6 7-6 (5) 6-2. Qualificazioni, 1˚ turno: Cabeza Candela
(Spa) b. BURNETT 3-6 6-2 6-3; Larsson (Sve) b. GIORGI 6-2 6-3; Glatch
(Usa) b. KNAPP 3-6 6-2 6-1.
i tornei
Schiavone, doppio schiaffo
Crolla contro la Flipkens
e scivola al 44 del mondo!
A Hobart (Aus, 235.000$, cem.), contro Kirsten Flipkens,
come in Hopman Cup contro la baby australiana Barthy, la
veterana azzurra Francesca Schiavone paga ancora di fisico. Stavolta cede dopo due ore e un quarto, dopo aver
servito per il match nel terzo set contro la numero 54 del
mondo, pupilla dell’ex n. 1 del mondo Clijsters. E poi viene
punita dalla classifica scivolando addirittura al numero 44
del mondo (da 35).
Primo turno: Peng (Cin) b. Hsieh (Tai) 6-2 6-7 (4) 7-6 (4);
Flipkens (Bel) b. SCHIAVONE 2-6 6-3 7-6 (3); Pironkova
(Bul) b. Begu (Rom) 6-3 6-4; Scheepers (S.Af) b. Cornet
(Fra) 6-1 6-2; Barthel (Ger) b. Barty (Aus) 2-6 6-0 6-1; Gajdosova (Aus) b. Oprandi (Svi) 6-4 7-5; Vesnina (Rus) b. Soler
(Spa) 6-2 6-4; Shvedova (Kaz) b. Domínguez (Spa) 6-4 6-1;
Halep (Rom) b. Arruabarrena (Spa) 6-3 6-2; Davis (Usa) b.
Bobusic (Aus) 1-6 6-2 7-6 (5); Cirstea (Rom) b. Bratchikova
(Rus) 3-6 7-5 6-2.
CADE JANOWICZ Ad Auckland (N.Zel, 433.400$, cem.), 1˚
turno: Bellucci (Bra) b. Goffin (Bel) 7-6 (5) 6-2; Baker (Usa)
b. Janowicz (Pol) 4-6 7-6 (5) 6-4; Rochus (Bel) b. Ramos
(Spa) 6-2 5-7 6-2; Malisse (Bel) b. Klizan (Slk) 7-6 (4) 3-6
6-3.
NUMERI Le classifiche, uomini: 1. Djokovic (Ser) p.
12.920; 2. Federer (Svi) 10.265; 3. Murray (Gbr) 8000; 4.
Nadal (Spa) 6600; 5. Ferrer (Spa) 6505; 6. Berdych (Cec)
4680; 7. Del Potro (Arg) 4480; 8. Tsonga (Fra) 3375; 9. Tipsarevic (Ser) 3090; 10. Gasquet (Fra) 2720; gli italiani: 23.
Seppi; 47. (45) Fognini; 57. (64) Lorenzi; 80. (84) Bolelli; 87.
(88) Volandri; 94. (95) Cipolla; 137. (135) Viola; 167. (164)
Starace; 199. (198) Naso; 235. (260) Giannessi; donne: 1.
Azarenka (Bie) 10.595; 2. Sharapova (Rus) 10.045; 3. S. Williams (Usa) 9750; 4. A. Radwanska (Pol) 7505; 5. Kerber
(Ger) 5550; 6. (7) Li (Cin) 5255; 7. (6) ERRANI 5100; 8. Kvitova (Cec) 5085; 9. Stosur (Aus) 4135; 10. Wozniacki (Dan)
3765; le altre italiane: 16. Vinci 2475; 44. (35) Schiavone;
58. (45) Pennetta; 74. (74) Giorgi; 121. (122) Knapp; 132.
(134) Brianti; 154. (155) Burnett; 171. (168) Camerin; 230.
Dentoni.
30
LA GAZZETTA DELLO SPORT
MARTEDÌ 8 GENNAIO 2013
TUTTENOTIZIE & RISULTATI
Ippica IL MITICO FANTINO AMERICANO
Football PLAYOFF NFL
Stevens dopo 7 anni Griffin k.o. e Seattle
torna con un 3O posto sbanca Washington
Stevens e Jebrica (destra) battuti da Maybe (centro) e Beacon Speakin
Incollatura e muso, in
tutto un metro scarso tra Gary
Stevens e il successo nella corsa che ha sancito il ritorno alle
corse del leggendario fantino
quasi 50enne, che si era ritirato nel 2004 per problemi ad
un ginocchio diventati cronici
ma ora a quanto pare dimenticati. E’ accaduto a Santa Anita
(Los Angeles), in una corsa a
reclamare (ma per 50 mila
dollari). Stevens, in sella a
Jebrica, si è sistemato in seconda posizione nella scia del
leader Rock This Way, è passato in retta ma nel finale ha subìto il travolgente allungo di
due avversari (Maybe Tuesday e Beacon speakin). Il fantino vincitore di quasi 4900
corse dal 1979, di 3 Kentucky
Derby e 8 prove della Breeders Cup, è apparso già tonico, anche se nel finale ha usa-
to molta frusta e non troppe
braccia, al contrario dei due
colleghi (Aaron Gryder e Garret Gomez) che lo hanno preceduto: «Peccato, sarebbe stato il rientro perfetto - ha commentato Stevens - ma arriveranno altre occasioni. Le corse mi sono mancate tantissimo in questi anni e confermo
che comunque selezionerò accuratamente gli impegni, per
quantità e qualità».
2012: PERSI 360 MILIONI Nel 2012 le
scommesse hanno bruciato circa
360 milioni di euro (- 26,3%). Dai dati
elaborati da Agipronews emerge che
nel periodo gennaio-dicembre 2012
sui due totalizzatori è stato giocato poco più di un miliardo di euro, in calo
rispetto agli 1,3 miliardi del 2011. Un
dato che poteva essere peggiore considerando che Betflag (partito a maggio) ha puntato sul rilancio della quota
fissa, raccogliendo in sette mesi poco
più di 15,5 milioni di euro (in media 2
milioni al mese).
Robert Griffin III probabilmente vincerà il premio di
matricola dell’anno, ma la
stagione del fenomenale
quarterback dei Washington
Redskins non è certo finita come sperava. Il rookie è rimasto in campo zoppicante, aggravando lo stiramento ai legamenti del ginocchio destro
e non è riuscito a trascinare
la sua squadra al secondo turno, battuta in casa da Seattle. Washington era partita bene, portandosi sul 14-0. Poi
Griffin, proprio sul secondo
passaggio da touchdown, si è
procurato una nuova distorsione all’arto, già instabile.
Coach Shanahan decideva di
lasciarlo in campo, ma il suo
rendimento da lì a quando
ha dovuto definitivamente
abbandonare la sfida, è stato
praticamente nullo. I Seahawks hanno quindi vinto
per la prima volta in trasferta
nei playoff dal 1983 (8 sconfitte in fila da allora) e domenica faranno visita ad Atlanta, testa di serie n.1 nella
Nfc.
Nella Afc, è finita a Baltimore
la favola dei Colts, che una
settimana fa avevano riabbracciato il loro allenatore,
Chuck Pagano, rientrato dopo una lunga battaglia con la
leucemia. Hanno vinto facilmente i Ravens del rientrante Ray Lewis, all’ultima partita casalinga visto che ha annunciato il ritiro a fine stagione, dominante in difesa con
13 placcaggi, nonostante fos-
Baseball
Robert Griffin III, 22 anni USA TODAY
se fermo per infortunio
(strappo al tricipite) dal 14
ottobre. Decisive anche le
145 yard ricevute da Anquan
Boldin, record di squadra nei
playoff. I Ravens ora sfideranno Peyton Manning e i
Broncos a Denver, che li hanno dominati a Baltimore
(34-17) il 16 dicembre. Rematch anche tra New England Patriots e Houston
Texans (vittoria di Brady e soci 42-14 il 10/12) e tra San
Francisco e Green Bay
(30-22 per i 49ers al Lambeau Field alla 1a giornata).
Wild card Afc: Baltimore-Indianapolis 24-9. Semifinali di conference: Denver-Baltimore (sabato notte, ore 2
italiane); New England-Houston (domenica, ore 22.30). Wild card Nfc:
Washington-Seattle 14-24. Semifinali di conference: San Francisco-Green Bay (sabato, ore 22.30); Atlanta-Seattle (domenica, ore 19).
Nuoto MISS UNIVERSO
Boxe IL NEUROLOGO SMENTISCE
Atletica CASO DOPING
Giochi 2020
Tokyo favorita
Nuova fiamma
per Lochte
«Pacquiao
non ha nulla»
Perito ematico
per Schwazer
La delegazione nipponica al Cio AFP
Ryan Lochte e Olivia Culpo
(al.f.) Mentre Ryan Lochte è impegnato nella preparazione a secco presso la base
dell’aeronautica statunitense
Patrick sulle spiagge della contea di Brevard (Florida), circolano voci sulla sua nuova fiamma: è Olivia Culpo, miss universo e protagonista di diversi
show televisivi; la 20enne di
origini vicentine smentisce, affermando che esiste solo un
rapporto di amicizia. Ma si
suppone che la precisazione
sia dettata da esigenze di
marketing. Intanto Kosuke Kitajima ha strappato la promessa di matrimonio alla fidanzata, la pop star Chisa Maekawa.
ESAMI RANFAGNI (al.f.) Oggi il dorsista azzurro Sebastiano Ranfagni a cui
non è stata ancora attribuita l’idoneità
agonistica si sottoporrà nuovamente
a esami clinici al cuore all’ospedale di
Padova per fare chiarezza sulla sospetta cardiopatia al ventricolo destro. «Sono molto teso, ma spero di
buttarmi alle spalle questo brutto periodo».
MUNOZ A RIO (pe.m.) Lo spagnolo
Rafa Munoz (primatista mondiale dei
50 farfalla con 22"43 e oro europeo in
vasca corta) da ieri al 22 gennaio è a
Rio de Janiero (Bra) col team del Marsiglia. «Ai Mondiali di Barcellona voglio
almeno due bronzi come a Roma».
(r.g.) Confermando i sospetti che le dichiarazioni del
neurologo Rustico Jimenez, rilasciate recentemente alla tv filippina, in cui si affermava che
Manny Pacquiao potesse aver
mostrato i sintomi del morbo
di Parkinson, fossero una speculazione per farsi pubblicità,
è arrivata la clamorosa smentita, dopo che lo stesso pugile
ha fatto sapere di voler agire
legalmente contro tali affermazioni, lesive della sua immagine. Il medico ha ammesso di
essersi sbagliato, non avendo
mai avuto un contatto diretto
col pugile. Ugualmente lo
staff del campione è intenzionato a denunciare il dottor Jimenez.
DOPATO (r.g.) Grande rilievo mediatico in Polonia per l’ammissione da parte di Mariusz Walch (27-1) di aver assunto sostanze dopanti nella preparazione all’incontro perduto con Wladimir Klitschko (59-3) per i massimi:
Wbo, Wba, Ibf e Ibo il 10 novembre
scorso ad Amburgo (Ger). Walch subì
una dura punizione ma resistette ai
punti. Al momento è in attesa di conoscere il giudizio della Commissione medica, dopo i riscontri positivi delle urine.
Manny Pacquiao, 34 anni AFP
(si.g.) A San Pietroburgo (Rus), 14.48 nel
triplo di Irina Gumenyuk. Donne. 1500: Shevchenko (Ucr) 4’11"22. Triplo: 2. Dolgacheva 14.19. Pentathlon: Butvina 4615. A Ekaterinburg (Rus). Uomini. 1000: Borzakovskiy 2’24"27. 3000: Smirnov 7’48"94.
Donne. 1000: Poistogova 2’39"61; Pospelova 2’41"00; Glazkova 2’41"87. 2000: Kireyeva 5’44"08; Soboleva 5’46"36. A Gand
(Bel). Uomini. 800: Van den Broeck
1’48"46. A Leverusen (Ger). Uomini. Asta:
Scherbarth 5.65. A Nizza (Fra). Uomini.
50: Madonia (46 anni) 6"30. Donne. 50 hs:
2. Ricali 7"76.
HERNANDEZ MIGLIORA Il messicano
Noe Hernandez, argento nella 20 km di
marcia a Sydney 2000, che la scorsa settimana ha perso l’occhio sinistro in una sparatoria in un bar di Città del Messico (la
pallottola è entrata nella regione frontale
del cranio del lato sinistro ed è uscita dal
lato destro), per non perdere del tutto la
vista, potrebbe usare protesi agli occhi.
Hernandez, segretario dello Sport del Partito Rivoluzionario Istituzionale nello Stato
del Messico, cammina già e ha articolato
alcune parole.
Olimpiadi CANDIDATURE AL CIO
LOSANNA — Tokyo (secondo molti la chiara favorita),
Istanbul e Madrid hanno depositato al Cio i dossier per la candidatura all’Olimpiade 2020.
Al segretario generale del Cio
Gilbert Felli e all’incaricata delle relazioni con le candidate,
Jacqueline Barrett, sono arrivati volumi di centinaia di pagine.
La calciatrice Homare Sawa, capitana del Giappone iridato, è
stata la vedette nipponica. Per
Istanbul il sindaco Kadir Topbas e il patron Hasan Arat. Per
Madrid i tre membri spagnoli
del Cio. L’atto arriva dopo la dichiarazione d’intenti fatta anche da Baku e Doha, eliminate
nella fase preliminare (Roma
aveva rinunciato prima). Le finaliste ora riceveranno la visita
della commissione di valutazione che sarà a Tokyo dal 4 al 7
marzo, a Madrid dal 18 al 21 e
a Istanbul dal 24 al 27. Il rapporto, atteso per giugno, servirà come base ai membri del Cio che
poi avranno un’audizione coi
comitati delle candidature il 7
luglio a Losanna. La votazione
il 7 settembre a Buenos Aires.
Atletica
Gumenyuk 14.48
MERCATO (m.c.) Primo rinforzo per il Bologna campione d’Europa: Luca Bischeri,
33enne prima base-ricevitore, ex capitano del Grosseto, con cui ha giocato l’ultima stagione a 316 di media battuta, dopo
16 stagioni e 540 presenze con il Bbc. In
uscita Cillo e Pugliese. Ronchi dei Legionari conferma il lanciatore statunitense Matt
Litzinger, il re del monte in serie A con una
media di 1.04 e 142 so, con 6 vinte-4 perse. Da Redipuglia arrivano Piani, Cechet e
Polo.
Bocce
A VOLO (c.f.) Completato il recupero del
3˚ turno nella serie A di volo. Risultati: Forno-Chierese 14-6; Ferriera-Brb Ivrea
5-15. Classifica: Brb 20; Perosina, Pontese 14; Chierese, Forno 10; Graphistudio 8;
Voltrese, Ferriera 6; Abg Genova 0.
Boxe
UE SUPERLEGGERI (r.g.) L’Ebu ha scelto
lo spagnolo Daniel Rasilla (25-3-2), 32 anni e il belga Jean Pierre Bauwens (27-0-1)
cosfidanti per il vacante titolo Ue superleggeri. Bocciate le richieste di Samuele
Esposito e Renato De Donato.
Ghiaccio
Pista lunga tricolore
Nenzi e Daldossi ok
Buoni riscontri cronometrici ai campionati italiani sprint (2x500, 2x1000) in pista
lunga di Collalbo (Bz) per i vincitori Mirko
Nenzi e Yvonne Daldossi. Per lui 35"74,
1’11"19; 35"61, 1’11"83; per lei 39"99,
1’20"77; 40"21, 1’19"82. Uomini: 1. Nenzi
142.860; 2. Anesi 147.615; 3. Ioriatti
147.765; 4. A. Giovannini (j) 148.490; 5. A.
Stefani (j) 153.160. Donne: 1. Y Daldossi
160.495; 2. P. Simionato 161.360; 3. Bettrone 165.105; 4. Bortolotti (j) 172.855; 5.
R. Giovannini (j) 174.015.
CASO TOBIAS Definitivo «no» alla richieta di cittadinanza lituana della 21ene statunitense Isabella Tobias (danza) che insieme al partner Deividas Stagniunas inseguiva l’Olimpiade di Sochi 2014. La coppia è
stata 9ª agli Europei 2012.
Ginnastica
Casella australiano?
Enrico Casella, tecnico della Brixia, la società bresciana in cui è cresciuta e si allena Vanessa Ferrari, sarebbe corteggiatissimo dalla federazione australiana. L’allenatore che ha portato la Ferrari al titolo
mondiale all around nel 2006, è stato contattato dai dirigenti australiani, ma la trattativa non è conclusa.
Alex Schwazer, 28 anni LAPRESSE
ROMA — Dopo il deferimento della Procura antidoping, si ipotizzava che entro
gennaio il Tribunale nazionale antidoping (Tna) avrebbe
pronunciato la sua sentenza
su Alex Schwazer, ma ieri alla
riapertura degli uffici si è appreso che il presidente del
Tna, Francesco Plotino, ha nominato un Consulente tecnico
d’ufficio (Ctu), il professor
Giancarlo Isacchi, ordinario di
immunoematologia presso
l'Università degli Studi Tor
Vergata di Roma. Il motivo è
fare chiarezza sulle anomalie
registrate nel passaporto biologico del campione olimpico
della 50 km di marcia a Pechino 2008 e che avevano spinto
la Procura antidoping a chiedere il massimo della pena: una
squalifica di quattro anni. Il
Ctu ha chiesto 45 giorni, da ieri, per il deposito della relazione sui quesiti di carattere tecnico-scientifico formulati dal
Tna, il quale ha concesso alle
parti di 10 giorni dal deposito,
per eventuali controdeduzioni.
Hockey ghiaccio
SERIE A (m.l.) Oggi (ore 20.30) due partite
di serie A. Il Bolzano (da venerdì in Ucraina
per le Final Four di Continental Cup) è a
Torre Pellice (To) contro il Valpellice per
un anticipo del 36˚ turno. All’Agorà, per un
recupero del 35˚, Milano-Asiago, rinviata
domenica. Intanto al Cortina torna il 29enne difensore canadese con passaporto
italiano David Bowman, già in rosa la scorsa stagione. Classifica: Val Pusteria 78;
Bolzano 74; Renon 68; Alleghe 67; Valpellice 61; Asiago* 51; Milano* 46; Cortina 40;
Val di Fassa 24; Pontebba 13 (*una in meno).
Hockey pista
POSTICIPO Oggi (ore 21, diretta RaiSport
2), posticipo del 10˚ turno di A-1, Sarzana-Viareggio. Classifica: Valdagno 30;
Viareggio*, Lodi 24; Bassano* 21; Forte
dei Marmi 19; Novara 16; Breganze 15; Trissino 11; Sarzana* 10; Prato, Matera* 9;
Giovinazzo* 6; Follonica*, Thiene 1 (*una
in meno).
Ippica
IERI 15-12-4-3-14 A Taranto (m 2020): 1
Premier Pride (R. Gallucci) 1.15.7; 2 Palmison Crown’s; 3 Primomatch; 4 Parisienne
Mn; 5 Pivot Grif; Tot.: 1,76; 1,46, 2,31, 2,50
(12,78). Quinté: e 2.195,49. Quarté: e
403,93. Tris: e 51,74.
OGGI QUINTÉ A TORINO A Vinovo (inizio
convegno alle 15.05) scegliamo Goblin Grif
(15), Number One Roc (16), Obama di Cielo
(10), Nedved Kyu (14), Open (11) e Online
Roc (3).
SI CORRE ANCHE Trieste (15.10). Galoppo: Roma (14.30).
Pallamano
COPPA ITALIA (an.gal.) Si disputeranno a
Bolzano il 2-3 febbraio le Final Four di Coppa Italia maschile. Semifinali: Bolzano-Ambra Poggio (a Caiano); Conversano-Fasano. Intanto al Bressanone il portiere del
Conversano, Jurina.
Pallanuoto
SETTEBELLO Per il primo collegiale dell’anno, il c.t. Campagna chiama anche alcuni talenti delle giovanili azzurre. Sono 25 i
convocati a Ostia per lunedì e martedì: Del
Lungo, Nora, Valentino, C. e N. Presciutti,
Antona, G. Bianco, Velotto, Baraldi, Gallo,
Sadovyy, Aicardi, Felugo, Figari, Figlioli, A.
Fondelli, S. Luongo, N. e M. Gitto, Vergano,
Cupido, Viola, Coppoli, F. Di Fulvio e Vespa.
Pallavolo
TROFEO GAZZETTA (c.g.) Uomini. 13ª giornata: 53: Celitans, 52: Zaytsev, 44: Stokr,
43: Sokolov, 42: Juantorena, 38: Petric.
Donne. 12ª: 45: Bauer, Van Hecke, 41:
Aguero, Petrauskaite, 40: Di Iulio.
Paralimpici
SCI ALPINO La stagione dello sci paralimpico (Mondiali in febbraio in Spagna), parte dall’Italia. Da oggi a venerdì al Sestriere
prova di Coppa del Mondo di alpino, con
due giganti e due slalom con circa 100 atleti di 18 Paesi. Assente Melania Corradini,
argento paralimpico per un infortunio al ginocchio, l’Italia punta su Luigi Bertanza,
non vedente, Christian Lanthaler (cat.
Standing, amputato a una gamba), e sull’emergente Alessandro Daldoss, ipovedente.
Rugby
CASTRO GIALLO Nel 15˚ turno di Top 14
francese, Parisse/S 80’ in Stade
Français-Bayonne 21-13. Nel 13˚ di Premiership inglese, Castrogiovanni/L fino al
52’ e un giallo in Worcester-Leicester
14-19; Masi/LW dal 63’ in London Wasps-Bath 29-15.
STODDART E BLAIR L’estremo degli Scarlets e del Galles (8 caps, 5 mete) Morgan
Stoddart si ritira a 28 anni: non ha recuperato la doppia frattura a una gamba dell’agosto 2011 con l’Inghilterra. Intanto a 31
anni il n. 9 scozzese Mike Blair, ora al Brive dopo dieci anni a Edimburgo, lascia il
rugby internazionale dopo 85 caps (14 da
capitano) e 7 mete.
Sport invernali
COMBINATA NORDICA Al francese Jason Lamy Chappuis la Gundersen di Schonach (Ger) di Coppa del Mondo di combinata nordica. Lukas Runggaldier, unico azzurro qualificato dopo il provisional
round, 49˚ dopo il salto, s’è fermato dopo
5 km. Hs-106/10 km: 1. Lamy Chappuis
(Fra) 26’00"0 (3); 2. Watabe (Giap) a 1"9
(7); 3. Moan (Nor) a 4"9 (1).
PELLEGRINO SPRINT (g.v.) La Sportful team sprint di Feltre (Bl) coi campioni d’Italia
delle F. Oro, è andata ai tricolori Noeckler-Pellegrino, su Clara-Moriggl e Piller
Cottrer-Di Centa. Tra le donne vincono le
statunitensi Stephen-Brooks su Motrossova-Kolomina (Kaz) e De Martin-Brocard. A Liberec (R.Ceca) per la sprint individuale classica e a coppie skating di Coppa del Mondo, convocati Hofer, F. e R. Pasini, Pellegrino, Scola e tra le donne Brocard, Debertolis, Laurent e Vuerich.
AZZURRINI NORDICI (g.v.) Scelti gli azzurrini per i Mondiali di sci nordico juniores e
under 23 a Liberec (R.Ceca, 20-27/1). Fondo. Juniores: Cappelletti, De Fabiani, Perotti, Romani, Tanel; Antoniol, Baudin, Piasco, Sturz, Vignaroli. Under 23: Bertolina,
F. Clementi, Nizzi, Pellegrino; Agreiter, Laurent, Scardoni, Vuerich. Salto: Cecon, Di
Lenardo, A. Insam; E. Insam, Malsiner,
Gianmoena. Combinata nordica: Buzzi, Corradini, Gianmoena, Varesco.
INCIDENTE CERMIS La tragedia di venerdì sul Cermis (sei morti russi) non si può
attribuire all’abuso di alcolici da parte del
conducente della motoslitta, ma a un comportamento imprudente: sono le prime
conclusioni della Procura di Trento. Il tasso alcolemico dell’albergatore russo alla
guida del mezzo, unico indagato per omicidio colposo plurimo, era di poco superiore
al limite consentito. L’impianto frenante
del mezzo, relativamente nuovo, è risultato funzionante anche se «sottoposto a
una forte sollecitazione». Evidentemente
il conducente, perso il controllo, ha cercato una disperata frenata, prima di sfondare la rete di protezione e volare nel burrone.
Vela
MASERATI RECORD (r.ra.) A una settimana dalla partenza da New York, Giovanni
Soldini e il suo equipaggio a bordo del VOR
70 Maserati, impegnati nella traversata
New York–San Francisco, hanno già percorso 2391 miglia e sono in vantaggio di
753 sul tempo di riferimento di Aquitaine
Innovetions, detentore del record.
VENDEE GLOBE (r.ra.) Francois Gabart
(Macif) si conferma leader del Vendee Globe su Armel Le Cleaach (Banque Populaire) a 59 miglia. Resta terzo Jean Pierre Dick che ieri mattina aveva subito un’avaria
allo strallo di prua, problema risolto nel pomeriggio; 13˚ Alessandro di Benedetto su
Team Plastique.
8 gennaio 1987 - 8 gennaio 2013
Il ricordo di
Gualtiero Zanetti
raggiunto dalla sua amatissima Maria Pia continua a vivere nel nostro amore e nell'affetto di tutti
coloro i quali lo hanno conosciuto, gli hanno voluto bene e lo hanno stimato.- Emidia, Massimo,
Ilaria, Letizia. - Milano, 8 gennaio 2013.
LA GAZZETTA DELLO SPORT
MARTEDÌ 8 GENNAIO 2013
TERZO TEMPO
LETTERE
GazzaFocus
Un’opera che dà speranza
a chi è inciampato nel destino
Pancalli, il romanzo
di una vita straordinaria
In un libro la storia del presidente del Comitato Paralimpico
«A Dio direi: mi tengo la vita che tu hai disegnato per me»
CLAUDIO ARRIGONI
la scheda
Emozioni. Tante volte ti
rimbalzano addosso mentre
leggi di un ragazzo diventato
uomo presto. Ci sono lacrime
che non riesci a trattenere, sorrisi che vengono spontanei, imprecazioni che non rimangono
nella testa. Ecco, «Lo specchio
di Luca» è un concentrato di
emozioni. Non è solo una parte
della storia di Luca Pancalli, atleta paralimpico fra i più vincenti di sempre, dirigente sportivo che ha saputo trasformare
il movimento paralimpico, marito e padre con le debolezze di
tutti, ma un pizzico di maturità
in più. Perché quando a 17 anni si è un campioncino promettente di pentathlon moderno e
un cavallo ti cade addosso durante una gara internazionale
in Austria, spezzandoti vertebre e colonna, le strade non sono molte: o ti lasci vivere o vivi
guidando tu.
HA VINTO 15 MEDAGLIE
ALLE PARALIMPIADI
8 ORI, 6 ARGENTI E 1 BRONZO
Luca Pancalli, 48 anni,
avvocato, è presidente del
Comitato Paralimpico dal 2000
e vicepresidente del Coni dal
2005. Ex pentatleta, è stato
Azzurro paralimpico nel nuoto
e ha partecipato a 4
Paralimpiadi (8 ori, 6 argenti, 1
bronzo), 4 Mondiali (8 ori, 2
argenti) e 5 Europei (6 ori). E'
stato Commissario
Straordinario di Federcalcio e
Federazione Danza Sportiva.
Luca Pancalli, 48 anni, ha portato il Cip ai vertici mondiali
PRESENTATO GIOVEDI’
Scritto insieme
a Giacomo Crosa
"Lo Specchio di Luca"
(Fazi Editore), romanzo di
Luca Pancalli scritto con
Giacomo Crosa, vicedirettore
sport a Mediaset, in libreria
dal 10 gennaio, sarà
presentato giovedì nel salone
d'onore del Coni dal
presidente Petrucci, e dal
segretario Pagnozzi.
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
DIRETTORE RESPONSABILE
ANDREA MONTI
[email protected]
VICEDIRETTORE VICARIO
Gianni Valenti
[email protected]
VICEDIRETTORI
Franco Arturi
[email protected]
Stefano Cazzetta
[email protected]
Ruggiero Palombo
[email protected]
Umberto Zapelloni
[email protected]
PRESIDENTE
Angelo Provasoli
VICE PRESIDENTI
Roland Berger
Giuseppe Rotelli
AMMINISTRATORE DELEGATO
Pietro Scott Jovane
CONSIGLIERI
Andrea Bonomi C.,
Fulvio Conti, Luca Garavoglia,
Piergaetano Marchetti,
Paolo Merloni, Carlo Pesenti,
Giuseppe Vita
DIRETTORE GENERALE
Riccardo Stilli
Testata di proprietà de "La Gazzetta dello
Sport s.r.l." - A. Bonacossa © 2013
rà il ricordo per la vita. La voce
del fratello Paolo in un registratore fra una canzone e l'altra a
mille chilometri di distanza. Le
storie d'amore, sino a Roberta,
conquistata e sposata e mamma di Maria Giulia, che ama
l'equitazione, e Alessandro. E il
sesso da riconquistare con quel
medico a dire le parole giuste.
La mamma E la mamma. Quella
Sconvolto Lo specchio è quello
nel quale si imbatte al Centro
di riabilitazione di Bad Haring,
a Innsbruck. Si rivede per la prima volta dopo l'incidente: «Rimasi sconvolto». Era l'immagine di una nuova parte di vita,
alla quale si presentava «con
gli occhi pieni di paura». Quanti ricordi e frammenti e impressioni che suscitano emozione:
la normalità in momenti straordinari. Come un romanzo, appunto. Papà e mamma che arrivano all'ospedale mentre Luca
è immobilizzato a letto e basta
una carezza e quella carezza sa-
TempiSupplementari
A CURA DI ALBERTO CERRUTI
Fax: 0262827917. Email: [email protected]
Il mercato dell’Inter
tra passato e presente
Caro Cerruti, vorrei dire a Moratti che a 9 mesi ero già a
S.Siro per Inter-Palermo finito in goleada. Ho visto Lorenzi,
Skoglund, Angelillo quando segnò il gol record numero 33.
A 5 anni un parente di fede diversa mi regalò un completo
rossonero che diedi a mia madre perché lo usasse come straccio, per far capire il mio grado di "nerazzurrità". Ricordo che
abbiamo sfiorato Pelé, Eusebio, Falcao, Platini, Kakà e mi
chiedo il motivo del mercato di oggi. Forse perché tra Branca
e Oriali è andato via il più bravo? Ci sono 4 giocatori non da
Inter e 4 ultratrentenni. Ok il fair play finanziario, ma così
sembriamo i più poveri. Caro Moratti, faccia in modo che
possiamo andare fieri di essere gli unici a non aver mai giocato in B.
Rino Galazzo Milano
I tifosi interisti possono continuare a essere gli unici di
non aver mai visto la loro squadra in B. Ma ovviamente non basta, perché l'Inter ha il dovere di puntare sempre allo scudetto.
La vittoria di Torino aveva illuso tutti, mentre le ultime quattro
sconfitte consecutive in trasferta hanno dimostrato che l'Inter
è più da Europa League che da Champions. Il primo errore, dopo
la tripletta, è stato quello di preferire Branca a Oriali, l'ultimo
quello di scegliere un tecnico inesperto come Stramaccioni, sorvolando sulla sciagurata gestione del caso-Sneijder.
La lezione
alla Juve
Lucidità E' quel qualcosa di più
che ha il libro: tanta vita dentro, il bello e il brutto, vissuto e
forse interiorizzato in maniera
lucida solo ora, dopo ore a parlarne con Giacomo Crosa, cronista che non voleva «Scrivere
una biografia, ma un romanzo». Ed è proprio così. Anche
per Pancalli, ore a raccontarsi
(«E' farlo prima di tutto a se
stessi») e a discutere e ripensare: «Rileggendolo mi vengono i
brividi». Con un auspicio: «Possa essere di aiuto a coloro che
entrano nella mia condizione:
non fermatevi, continuate a sognare».
31
DIRETTORE GENERALE DIVISIONE QUOTIDIANI
Alessandro Bompieri
mamma così bella e buona, ma
anche dura, come tutte le mamme, che prima di entrare in casa il giorno del ritorno lo ferma: «Non credere che perché
sei seduto su quella carrozzina
sei diverso dai tuoi fratelli. Le
regole per loro valgono anche
per te». E gli scrive una lettera
prima che torni definitivamente, chiudendo con: «…Non considerarti mai uno sconfitto dalla vita». Luca l'ha tenuta e l'ha
inserita nel libro: «La rileggo e
piango ancora oggi». Difficile
fermare le lacrime.
Lo sport è lo sfondo, naturalmente. Quello che è nella testa
e aiuta nella vita: «La mia carat-
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teristica di 'uomo agonale' è stata la mia salvezza». E poi quello praticato (le gare del nuoto
paralimpico che lo hanno fatto
primeggiare nel mondo) e quello visto dal dirigente innamorato del mondo paralimpico e al
quale hanno anche dato in mano il calcio nel periodo peggiore di sempre. Ci sono parole
che lasciano il segno. Straordinarie quelle del rapporto con
un Dio con cui si confronta, stupefacenti per profondità nella
loro semplicità: «Se Lui oggi apparisse davanti a me e dicesse:
'Luca ti do la possibilità di tornare indietro nel tempo… non
cadi da cavallo… con tutto
quello che ne consegue', la mia
risposta, e non lo dico per follia, sarebbe: 'No, grazie mio Signore, ma adesso mi tengo la
mia vita… Ho avuto tante sofferenze e tanti doni, ho vissuto
tante esperienze uniche… È
giusto che quanto è accaduto
sia accaduto a me. È giusto, mi
tengo la vita che Tu hai già disegnato per me'».
Nel calcio se pensi di aver già
vinto, rischi di perdere con
chiunque. E quindi vorrei ricordare alla Juve che se non
gioca con la fame e lo spirito
di sacrificio dell’anno scorso
difficilmente si ripeterà. Buffon non può essere deconcentrato sul tiro del primo gol,
mentre Peluso non può permettere di andare al tiro con
tanta facilità gli avversari.
Antonio Vona
Moschiano (Avellino)
La sua premessa è sicuramente condivisa da Conte,
a proposito del quale mi viene
da sorridere. Perché se fosse
stato in tribuna anche domenica, la colpa della sconfitta sarebbe stata attribuita alla
mancanza della sua carica in
panchina, spesso rimpianta
quest'anno. La verità è che
contro la Sampdoria hanno
sbagliato tanti: dal tecnico,
che ha preferito l'ultimo arrivato Peluso al più collaudato
Caceres, a Buffon onesto, come sempre, nel riconoscere
l'errore sul primo gol.
sarmonica: con due vittorie
si scatta verso l'alto, con due
sconfitte si rischia di essere
risucchiati. Chiudo con un
dato statistico: ai tempi di
Maradona tremavamo al ritorno dalle ferie natalizie, negli ultimi anni avviene l'esatto contrario.
Pasquale Di Mattia Roma
Parto dal fondo per sottolineare una volta di più i grandi meriti di Mazzarri, capace
di stimolare la squadra anche
dopo le feste. Ma come ricorda lei, si fa in fretta a salire e a
scendere. E allora, dopo aver
già sprecato tanto, vedi i pareggi in casa con Torino e Milan, il Napoli deve dimostrare
di avere continuità, perché
dal punto di vista tecnico sono
sempre convinto che sia la
squadra più forte tra le rivali
della Juventus.
Pallone d’oro
ma alla carriera
Perché non istituire anche
un Pallone d'Oro alla carriera? Ibrahimovic, Del Piero,
Milito, Iniesta, e in passato
Maldini e Baresi, troverebbero giustizia.
Maurizio Leo Parma
Il campionato
del Napoli
Sono contento della vittoria
sulla Roma, anche se non nascondo che l'atteggiamento
tattico di Zeman è perfetto
per le caratteristiche del Napoli. Complici le sconfitte di
Inter e Fiorentina, il Napoli è
terzo ma la classifica è una fi-
In effetti, ricordando i
tanti esclusi eccellenti, ci vorrebbe anche un Pallone d'Oro
alla carriera. E probabilmente
Blatter ci penserà, perché di
questo passo Messi non avrà
rivali per altri cinque anni. Anche se la sua "dittatura" è in
parte figlia degli errori dei giurati, che scambiano il valore
assoluto con il rendimento dell’anno solare.
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Federer e 14,19 - con Michel Vaillant N. 5 e 4,19 - con
Leggende del motociclismo N. 7 e 12,19 - con Bud
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Turchia e 2,00; Ungheria Huf. 600; UK Lg. 1,80; U.S.A. USD 4,00.
32
LA GAZZETTA DELLO SPORT
MARTEDÌ 8 GENNAIO 2013
ALTRI MONDI
Il fatto del giorno
_grandi manovre
DI GIORGIO DELL'ARTI
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Se il Cav si riallea con la Lega
chi sarà il candidato premier?
Raggiunta l’intesa:
i due partiti insieme
alle Politiche
e per la Lombardia.
Ma Berlusconi
punta su Alfano,
invece Maroni fa
il nome di Tremonti
Silvio Berlusconi e Roberto Maroni si sono messi d’accordo e correranno insieme per le
elezioni politiche e per la conquista della Lombardia. L’intesa è stata raggiunta nel cuore
della notte tra domenica e lunedì, i giornali ieri mattina la davano ancora col punto interrogativo, ma lo stesso Berlusconi,
ospite a Radio Rtl 102.5, ha dato poi l’annuncio ufficiale: «Habemus papam, questa notte all’una e trenta è stato firmato un
accordo tra noi e il Carroccio.
Ho firmato io e per la Lega
Nord Roberto Maroni, che sarà
candidato in Lombardia. Io sarò il leader dei moderati». Maroni poi ha confermato tutto in
una conferenza stampa del pomeriggio.
1Come fanno ad andare insie-
«
Una parte dei
leghisti non vuole
l’accordo, però
da soli avremmo
perso di sicuro
ROBERTO MARONI
SEGRETARIO DELLA LEGA
Un’eresia anche solo sussurrarlo e, invece, adesso qualcuno intravede nel futuro un
Movimento Cinque Stelle senza padre padrone. E lo spiffero
arriva da Beppe Grillo in persona: «Quando andremo alle
elezioni, subito dopo che cercheremo di entrare in Parlamento, io riprendo a fare il
mio teatro, a fare le mie cose...», ha confessato ad alcuni
simpatizzanti in un video scovato a Udine e postato ieri su
YouTube. In 11 minuti di fuorionda, il comico genovese
sembra sentire forte il richiamo del palcoscenico: «Sono
così di ripiego. Giolitti o Cavour – si parva licet – comandavano a bacchetta i loro ministeri anche senza bisogno di essere capi del governo. È un po’
una discussione di lana caprina, in ogni caso, perché la distanza tra centro-destra e centro-sinistra è in questo momento troppa. Sembra impossibile
che Berlusconi possa riuscire a
recuperare.
2
Come sono le percentuali dei
In base a quello che ci hanno
raccontato, Berlusconi resta il
capo della coalizione («il leader dei moderati»), mentre il
nome del personaggio da far
entrare a Palazzo Chigi in caso
di vittoria sarà deciso dopo il
25 febbraio. Ieri i due capi hanno comunque già manifestato
le loro preferenze. Berlusconi
vorrebbe come presidente del
Consiglio Angelino Alfano, lasciando a se stesso il ministero
dell’Economia. Maroni, pur ribadendo attestati di stima nel
confronti di Alfano, vorrebbe
Giulio Tremonti. Berlusconi all’Economia – o magari agli
Esteri – non è poi una scelta
FILIPPO CONTICELLO
Caso dei fondi
al Carroccio:
ex segretaria
unica indagata
Al momento c’è solo il
nome di Concetta Maria
Privitera, ex segretaria della
tesoreria della Lega Nord, nel
registro degli indagati della
procura di Roma nell’ambito
dell’inchiesta su presunte
appropriazioni indebite di
finanziamenti pubblici destinati
al gruppo del Carroccio al
Senato. I pm, entro le prossi
me settimane, depositeranno
gli atti di chiusura inchiesta:
per ora sono al lavoro sugli
elementi forniti dalla Privitera
nel corso di un interrogatorio.
La donna tirerebbe, infatti, in
ballo alcuni esponenti della
Lega (tra cui il capogruppo
Federico Bricolo e Roberto
Calderoli) e altri collaboratori
del partito, ed è probabile che
nei prossimi giorni tutti
vengano interrogati. L’inchies
ta romana, definita da Maroni
«una bufala», è stata avviata
sulla base della documentazio
ne trasmessa dai pubblici
ministero di Milano, nell’ambito
di uno stralcio del fascicolo
che ha riguardato l’ex
tesoriere Francesco Belsito:
i magistrati, intanto, si limitano
a confermare che Bricolo non
compare nel registro degli
indagati e lo stesso discorso
vale anche per Calderoli.
Silvio Berlusconi ieri negli studi di Rtl a Cologno (Milano). Sotto, il segretario della Lega, Roberto Maroni durante la conferenza stampa a Milano ANSA/LAPRESSE
me se la Lega non vuole – o
non voleva – Berlusconi candidato premier?
liste elettorali
INCHIESTA A ROMA
sondaggisti a questo punto?
Bersani è in crescita e, con Vendola, non è lontano dal 40%.
Berlusconi, con le sue tournée
televisive (a proposito: ieri a
Telelombardia non ha voluto,
tra i giornalisti convocati per
fargli le domande, Gianni
Barbacetto de Il Fatto) ha
recuperato parecchio. Vede non troppo in lontananza il 20% e, di qui a metà
febbraio, potrebbe forse
toccare il 22. La Lega oscilla intorno al 4, La Russa
(Fratelli d’Italia) potrebbe
raccogliere il 2 e forse altret-
tanto La Destra di Storace. Al
massimo siamo perciò al 30%.
Il Cav grida che arriveranno al
40, ma è difficile credergli.
3
Come ha reagito la base leghista?
Andando a vedere i siti o le bacheche di Maroni o di Calderoli, si direbbe assai male. «Ho la
sensazione di vivere le ultime
ore da leghista e da militante»
(Lucia). «Se la notizia sarà confermata, la mia tessera da militante finirà nel cestino» (Stefano). «Maroni peggio di Bossi»
(Andrea). «E bravo il Maroni,
per mettere il c…o sulla poltrona di Formigoni ha dato via
quello della Lega; con che faccia vi presenterete ai vostri
elettori?» (Piergiulio). D’altra
parte i leghisti hanno fatto
due conti e visto che da soli
non avrebbero preso la Lombardia e forse, con quel 4% striminzito, non sarebbero neanche riusciti a entrare alla Camera. Nella loro strategia è essenziale soprattutto la conquista della Lombardia: insedian-
do Maroni al Pirellone, il Carroccio avrebbe in mano le tre
regioni del Nord, Piemonte-Lombardia-Veneto, e potrebbe tentare la costruzione
di una specie di Padania impilata su tre gambe (la chiamano adesso “Euroregione del
Nord”). Dopo il tracollo provocato dalle disavventure e dalle
furbizie della famiglia Bossi,
sarebbe un bel risultato.
4
E non potrebbe accadere, invece, che l’alleanza con Berlusconi provochi una caduta verticale di consensi? Magari neanche gli elettori del Popolo
delle libertà sono d’accordo
con il rinnovo dell’asse.
Il candidato governatore Gabriele Albertini, che non si è voluto ritirare e corre con una lista sua (se vince Maroni, per
via di una scommessa, dovrà
regalargli una Ferrari), prevede che ci saranno scissioni, sia
nella Lega che nel Pdl. Altri
ipotizzano una perdita di consensi del 30% per entrambi i
partiti, proprio a causa della
Grillo: «Torno a teatro». Poi la smentita
E nel Pd è ancora rebus candidature
un comico, per una battuta mi
faccio ammazzare, come tutti
i comici. Io non posso cambiare la mia personalità perché se
faccio una battuta uno la può
interpretare e può rovinarmi».
In serata è servito un tweet per
correggere un po’ la rotta:
«Leggo che mi ritirerò, ma non
è vero. Ci speravate eh? Mi ritirerò solo quando tutti gli altri
saranno andati via. Tutti!».
Candidati e tuoni Lontano da oc-
chi indiscreti, Grillo ha potuto
ammettere di essere stato «forse un po’ brusco» con i dissidenti del M5S. E oltre a difendere il guru Casaleggio («non
ho mai dubitato della sua onestà»), ha scisso il suo destino
da quello dei grillini sparsi per
il web: «Questo non è un movimento verticistico — continua
il comico —. Condividiamo la
visione di un mondo ma, quando parlo, non parlo sempre a
nome del M5S. Sono cose da
separare». Nel destino di Grillo non ci sarà comunque il Parlamento, meta sognata da tanti nelle ultime ore: l’assalto ai
posti in lista continua, infatti,
a infiammare la politica. Ingroia, fresco di sbarco dal Guatemala, nella sua «Rivoluzione civile» ha lanciato Ilaria
Cucchi, sorella di Stefano;
mentre si scopre più confusione nel Pd: ieri notte si è trattato ad oltranza in vista della direzione che oggi stilerà l’elen-
co. E intanto, è stato annunciato un altro nome accattivante,
l’ex direttore generale di Confindustria, Giampaolo Galli, e
si parla anche della candidatura del numero 2 Cisl, Giorgio
Santini. Il segretario Pierluigi
Bersani ha cercato di spegnere
le polemiche e ha pure attaccato Monti per aver messo il suo
nome nel simbolo. Il suo principale alleato ha, invece, scelto di bombardare: «Il progetto
di Monti è degno di un massone», ha detto Nichi Vendola.
Ancora più colorito quando
nel discorso è entrata la parola
«Depardieu»: «I super-ricchi
vadano al diavolo», l’auspicio
del leader di Sel.
Beppe Grillo, leader del M5S ANSA
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quantità di persone a cui l’accordo non sta bene.
5
La Lega condivide i punti programmatici che Berlusconi
sta esponendo in giro per le televisioni?
Nell’accordo col Cavaliere c’è
scritto che l’alleanza lotterà
perché il 75% delle tasse pagate resti sul territorio. Ieri Maroni ha poi aggiunto: prima di
tutto aboliremo l’Irap, poi c’è
da intervenire sull’Imu, abolire il bollo auto, completare il
collegamento con l’aeroporto
di Malpensa. Promesse da
campagna elettorale, ma chissà. Soprattutto l’idea di investire su Malpensa appare in questo momento aleatoria. Air
France sta per prendersi l’Alitalia (come potete leggere nella
pagina a fianco della sezione Altri Mondi) e, a quanto se ne sa,
intende puntare casomai su
Fiumicino, per creare un hub
rivolto al sud del Mediterraneo. Malpensa sembra, invece, destinata a contare sempre
meno.
L’EX MINISTRO PDL
Porto di Imperia,
l’accusa a Scajola
archiviata dal gip
Il gip di Imperia
Massimiliano Botti ha
archiviato la posizione dell’ex
ministro di Berlusconi
Claudio Scajola, accusato di
associazione per delinquere
nell’ambito dell’inchiesta sul
porto di Imperia, scattata nel
2010. Secondo l’accusa,
l’esponente del Pdl aveva
favorito il costruttore
Francesco Caltagirone
Bellavista nell’appalto per il
nuovo porto ligure.
Archiviata anche la posizione
di Caltagirone, che resta
però indagato con altri nove
per truffa aggravata. «La
verità emerge sempre»,
commenta Scajola.
MARTEDÌ 8 GENNAIO 2013
ALTRI MONDI
SONO HAGEL E BRENNAN
Le nomine di Obama
per Pentagono e Cia
Barack Obama (nella foto
Ap) ha formalizzato ieri le nomine
di Chuck Hagel per la guida del
Pentagono e John Brennan per
quella della Cia. Il primo, 66 anni, è
«un eroe» (come lo ha definito lo
stesso Obama) della guerra del
Vietnam e un ex senatore
repubblicano del Nebraska. Il
secondo, 56 anni, già consigliere
per l’antiterrorismo di Obama, era
stato un alto dirigente della Cia, ai
tempi di George Bush junior.
LA FINE PORCELLANA
Addio al mito
Richard Ginori
Azienda fallita
dopo 300 anni
Aerei di Alitalia e Air France a Fiumicino: nel 2008 i francesi offrirono 2,5 miliardi per la compagnia italiana ANSA
I soci di Alitalia
pronti a vendere
Air France frena
La cordata di «patrioti» da sabato potrà cedere
le quote, ma l’offerta transalpina viene smentita
DANIELE VAIRA
Francia, ancora Italia o
gli Emirati Arabi? Si scalda la
partita per la vendita delle quote di Alitalia. Da sabato infatti,
con la scadenza del vincolo di
lock up, i soci italiani potranno
cedere le proprie azioni, e sia
Air France che i 21 imprenditori della cordata tricolore stanno studiando la situazione per
le prossime mosse. Secondo le
indiscrezioni, la compagnia
francese (che detiene già il
25% di Alitalia), avrebbe già
messo a punto un’offerta che
darebbe ai privati il 20% in più
di quanto speso nel 2008. Ieri,
però, Alexandre de Juniac, a.d.
di Air France ha frenato le voci
di trattativa: «Non ci sono negoziati per acquistare le azioni degli investitori italiani». Una versione confermata anche da Immsi, la holding di Roberto Colaninno che detiene il 7% del ca-
pitale di Alitalia, e che proprio
per le voci di una possibile cessione delle quote aveva chiuso
con un + 18% in Borsa. Sul
fronte nostrano, intanto, si starebbe studiando la possibilità
di aggregare le quote dei «patrioti» per consolidare l’italianità della compagnia, magari
con un fondo azionario.
Visioni differenti E sulla questione si interroga anche la politica. Silvio Berlusconi, che è stato l’artefice dell’operazione Fe-
148
I milioni di passeggeri
Dagli aeroporti italiani nel 2011
sono transitati 148 milioni di
passeggeri, di cui 37,4 milioni
da Roma Fiumicino, 19,1
da Malpensa e 9,1 milioni da
Linate, l’altro scalo milanese
nice per salvare la compagnia
nel 2008, torna a chiedere che
Alitalia resti italiana e non finisca nelle mani dei francesi.
Mentre Mario Monti sostiene
che sul futuro «non ci sono posizioni astratte e dogmatiche,
ma che bisogna vedere quali alternative e quali sono le prospettive economico-finanziarie della compagnia». Alla finestra ci sarebbero anche gli arabi. Etihad, compagnia di Abu
Dhabi, avrebbe, infatti, già
espresso l’interesse a una partnership. L’unica certezza, per
ora, è che Alitalia è ancora una
volta sull’orlo del fallimento.
Secondo gli esperti, al di là della "rinazionalizzazione" l’alternativa sarebbe quella della cessione ad Air France ma a una
cifra minore dei 2,5 miliardi di
euro offerti nel 2008. Alla fine
di settembre l’indebitamento finanziario di Alitalia era salito a
923 milioni di euro.
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IN VENEZUELA L’AEREO SCOMPARSO
Mistero Missoni
Nuova ipotesi:
è stato un fulmine
Un pilota ha visto il velivolo
avvolto da un cumulo di nubi.
Le ricerche non danno esito
FRANCESCO RIZZO
Los Roques fanno paura.
E dall’Italia arrivano le disdette
di vacanze prenotate nell’arcipelago venezuelano, che venerdì scorso ha inghiottito nel nulla il bimotore su cui viaggiava
Vittorio Missoni, figlio dello stilista Ottavio, con la compagna
Vittorio Missoni (primo a sinistra) con la compagna
e gli amici scomparsi con lui a Los Roques ANSA
e altri due italiani. «È come una
psicosi — dice Andrea Aloisio,
che risiede sull’isola — sento
parlare di narcos, traffico di organi e dirottamenti. Fantascienza». Ma il giallo rimane e le ricerche non danno esito, malgrado uno sforzo che l’ambasciatore italiano in Venezuela, Paolo
Serpi, ha elogiato: domenica le
autorità hanno schierato 400
uomini, nei primi due giorni sono stati coperti 650 km quadrati di mare. Sorvola la zona pure
Luca Missoni, fratello di Vittorio, esperto pilota. Potrebbero
arrivare squadre di vigili italiani. Ma il meteo non aiuta.
Cumuli Un pilota venezuelano
decollato dopo l’Islander con
Missoni a bordo, dice di aver vi-
Fallimento dopo quasi 300 anni. Quello della Richard Ginori, celeberrima
azienda di porcellane italiane: lo ha dichiarato il tribunale di Firenze visto che i
giudici non hanno ammesso l’azienda al concordato
preventivo. L’impresa di Sesto Fiorentino nata nel
1735, marchio del made in
Italy specializzato in oggetti in maiolica, terraglia e ceramica, era in stato di liquidazione dalla scorsa primavera. Il collegio dei liquidatori, nel frattempo, aveva
cercato una soluzione di
concordato preventivo ed
era stata individuata una
cordata composta dalle
aziende Lenox e Apulum
per rilevare la Ginori, i cui
314 lavoratori sono tutti
in cassa integrazione. Poi,
ieri, la decisione del fallimento e l’occupazione dell’area della fabbrica toscana: gli operai, che avevano
già animato il presidio dei
Cobas davanti a Palazzo di
Giustizia e alla Regione Toscana, si sono riuniti in assemblea all’interno della sala mensa per fare il punto
sugli ultimi sviluppi e sugli
scenari dell’azienda, ora affidata al curatore fallimentare, Andrea Spignoli. Stamattina alle 9 si terrà un incontro con il presidente della Regione, Enrico Rossi, e
con l’assessore regionale a
lavoro e attività produttive,
Gianfranco Simoncini. Di
pomeriggio, poi, un altro incontro fra i liquidatori e il
curatore fallimentare
UNA 23ENNE VENNE UCCISA
L’indiana stuprata,
caos al processo
Caos in aula a New Delhi,
all’udienza preliminare in cui sono
stati incriminati cinque dei sei
uomini accusati dello stupro a
LA GAZZETTA DELLO SPORT
33
bordo di un bus di una ragazza
indiana di 23 anni, morta per le
percosse. L’udienza si è svolta a
porte chiuse: alcuni avvocati
avevano tentato di aggredire i
colleghi che volevano difendere
gli imputati. Il sesto stupratore,
17enne, sarà invece giudicato da
un tribunale per minori.
A notizie
POLEMICA
FAST FOOD
Tascabili
Due vittime nel Pavese
S
Cgil contro
McDonald’s
«Quello spot
inganna»
Cgil contro
McDonald’s.
Il sindacato ieri
è intervenuto
criticando
l’annuncio
apparso
nella nuova
campagna
pubblicitaria
della catena
americana
in cui ci si
impegna
a 3 mila
assunzioni
in 3 anni.
Secondo la Cgil
si tratta solo
di «patinate
comunicazioni
pubblicitarie»
da parte di una
multinazionale
che si
è «sistematicamente sottratta
al confronto»
sull’integrativo
e dove l’80%
dei lavoratori
ha contratti a
tempo parziale
di poche ore
settimanali.
Immediata
la replica
di Roberto
Masi, a.d.
di McDonald’s
Italia: «Le
critiche mentre
assumiamo
sono fuori
luogo, in questi
primi giorni
del 2013
abbiamo già
dato lavoro
a 200 persone»
Spara al rivale in amore
e poi si ammazza
Lo ha aspettato fuori dallo studio dentistico in
cui lavorava, a Miradolo Terme, paese di circa 4 mila
abitanti nel Pavese e ha fatto fuoco, uccidendo
quello che riteneva il suo rivale in amore e poi si è
ammazzato, davanti alla sua fidanzata impietrita
dalla paura. Domenico Siviglia, 42 anni, venditore di
automobili, era giunto apposta nel paesino, guidando
da Milano. Le indagini stanno ora cercando di
appurare se il 42enne avesse dato manifestazioni
violente in passato e se le armi di cui si è servito
fossero regolarmente denunciate.
Al carabiniere ferito 180 mila euro
Scontri a Roma nel 2011
Condannati a sei anni
gli assalitori del blindato
L’assalto al blindato il 15 ottobre 2011 a Roma ANSA
Sei anni di reclusione per devastazione,
saccheggio e resistenza e lesioni a pubblico
ufficiale pluriaggravate. È la condanna inflitta,
con rito abbreviato, ai sei autori dell’assalto al
blindato dei carabinieri avvenuto il 15 ottobre
del 2011, nel corso della manifestazione contro
le risposte della politica e dell’imprenditoria alla
crisi economica, svoltasi a piazza San Giovanni
a Roma. I sei condannati, ai domiciliari da aprile,
hanno fra i 28 e i 37 anni e sono tutti di Teramo
e provincia, tranne un romano e uno svizzero.
Dovranno risarcire con 30 mila euro ciascuno il
carabiniere aggredito e il ministero della Difesa.
«Manca la prova materiale della responsabilità
oggettiva per i reati di devastazione e quello di
saccheggio», replica uno dei difensori.
Escluso il pericolo di altri focolai
Un presidio di lavoratori della
Richard Ginori a Sesto Fiorentino
sto il velivolo fagocitato dalle
nubi: «un fulmine può aver distrutto l’aereo, in quei cumuli a
volte si scatena una forte tensione elettrica», spiega l’uomo.
«C’era un temporale», conferma Giuseppe Scalvenzi, fratello di Elda, una dei dispersi, che
ha rinunciato all’ultimo a salire
su quel volo. In Venezuela si
avanzano dubbi sulla presenza
a bordo del Gps e sul fatto che il
velivolo avesse carburante per
tre ore di volo, mentre per arrivare a Caracas sono sufficienti
45 minuti. Ma gli interrogativi
sono tanti: il pilota (72 anni,
laggiù non c’è il limite di età internazionale di 65) potrebbe
non essere riuscito a segnalare
un guasto, forse per problemi
tecnici o per la quota di volo. Il
velivolo, datato 1968, era uno
dei tanti «pezzi d’antiquariato»
utilizzati su quella tratta. «Non
ci arrenderemo», ripete Angela
Missoni, sorella di Vittorio.
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Influenza A: una vittima
È una donna di Napoli
Rispunta il virus H1n1 in Campania anche se,
avvertono i medici, non ci sono pericoli di focolai
come nel 2010 quando la regione fu tra le più colpite
d’Italia per l’influenza A. Una donna di 59 anni è
morta, ieri, dopo il ricovero in Rianimazione
all’ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia
(Napoli). La donna era in stato di coma, da venerdì,
dopo una grave crisi respiratoria. Le indagini, come
confermato dalla direzione sanitaria, hanno rivelato
che si trattava di una febbre causata dal virus H1N1
(da cui l’influenza A, la cosiddetta «suina»).
Un parente si traveste a Ragusa
Bimba vede la Befana
e muore per la paura
Una festa dell’Epifania in costume si è
trasformata in tragedia, a Vittoria, in provincia
di Ragusa. Una bambina di 5 anni, è morta per un
arresto cardiaco, domenica, alla vista di una parente
che, durante un pomeriggio in famiglia, aveva
indossato i panni di una «vecchina» per portare ai più
piccoli i regali della Befana. Vana la corsa verso il
pronto soccorso locale. Sono stati gli stessi genitori
della bambina a ricostruire la vicenda, confermando
che la figlioletta in passato aveva sofferto di problemi
convulsivi per i quali era stata anche ricoverata.
34
LA GAZZETTA DELLO SPORT
MARTEDÌ 8 GENNAIO 2013
ALTRI MONDI
I BIGLIETTI VINCENTI
A Modena i 5 milioni
della Lotteria Italia
I biglietti vincenti della
Lotteria Italia (nella foto Antonella
Clerici): 1˚ premio (5 milioni) al
tagliando A 786229, venduto in
un Autogrill di Modena. Gli altri: G
794560 venduto a Numana (An)
(2 milioni); M 811661, venduto a
Vallata (Av) (1 milione); E 822453,
venduto a Castrocielo (Fr) (800
mila euro); G 255449, venduto a
S. Donà di Piave (Ve) (500 mila
euro); B 025115, venduto a Roma
(250mila euro).
versatile
Le «app» ( i programmi per
iPhone e iPad) scaricate dall’Apple
Store sono giunte alla cifra record
di 40 miliardi. Lo ha comunicato
Incassi delle feste,
pubblico in calo:
- 3 milioni dal 2012
NESSUNO MI PUÒ GIUDICARE
Il successo di Eva la escort
Nel 2011 accanto a Paola Cortellesi è
Eva, una sensazionale e scaltra escort
COLPI DI FULMINE
Adele la pescivendola
Nell’episodio con Lillo e Greg del film di
Natale è una romanissima pescivendola
MAI STATI UNITI
Carmen la superficiale
Nel film dei Vanzina è una ragazza un
po’ facile, devota allo show business
«È vero, sono ovunque
Ma non è stato facile»
Anna Foglietta è protagonista dei due film italiani del momento
«Fiera di aver contribuito al superamento del cinepanettone»
cezione negativa, ma questi
film sono il tentativo di allontanarsi da quel prodotto. Che
non mi piaceva, soprattutto per
come veniva strumentalizzata
la donna. Si è andati verso la
qualità e siamo stati premiati».
ELISABETTA ESPOSITO
Poteva andare peggio, si
rallegra qualcuno, visto che, nei
soli due giorni di Natale e Santo
Stefano, gli incassi erano
crollati del 25% rispetto al
2012. Ma il bilancio del box
office sotto le feste (13
dicembre 6 gennaio) resta
negativo: 10 milioni 550 mila
biglietti staccati, - 7,79%
rispetto allo stesso periodo del
2011/2012 e 74,7 milioni
guadagnati, con un calo di oltre
3 milioni. Un solo titolo supera,
nello stesso periodo, i 10 milioni
di incasso: è «Lo Hobbit-Un
viaggio inaspettato», con
15,5 milioni. Seguono tre
commedie italiane, «Colpi di
fulmine» (9,6), «I 2 soliti idioti»
(8,452.000) e «Tutto tutto
niente niente» (8.450.000). Il
primo weekend 2013 è stato
invece dominato da «Mai Stati
Uniti» dei Vanzina (2 milioni) e
«La migliore offerta» (1.9) di
Tornatore. Solo terzo Tom
Cruise con «The reacher».
la Foto
Quanto ha rischiato nella vita?
«Tanto. Ho iniziato in tv con La
Squadra, poi è arrivato Distretto di Polizia. Ma l’ho lasciato,
sembrava di essere nella catena
di montaggio di Charlie
Chaplin».
Rischia anche nei ruoli, dalla
escort di «Nessuno mi può giudicare» alla bisessuale de
«L’amore è imperfetto».
La romana Anna Foglietta, 33 anni, ha debuttato in tv con La Squadra
A fare l’attrice del momento...
«Ma basta con questo momento, io voglio fare questo lavoro
per tutta la vita. Quindi non ci
penso. Mi sto ritagliando il mio
spazio, con fatica. Sono testarda e ambiziosa, senza la smania di successo che ti spinge ai
compromessi. Ogni cosa a suo
tempo. La mia paura più gran-
Sono già 40 miliardi
le «app» scaricate
BOX OFFICE IL BILANCIO
Maestra di sesso
per la Cortellesi
o romana verace
Tutto fa commedia
Piedi per terra e occhi
aperti sul mondo. Anna Foglietta, 33 anni, è l’attrice del
momento, la protagonista di entrambi gli eredi (riveduti e corretti) del cinepanettone. È una
pescivendola ruspante in Colpi
di Fulmine (De Laurentiis
factory), è una ragazza tutta
iPhone, unghie e tette in Mai
Stati Uniti dei Vanzina, primo
al box office del weekend. Ma a
fine novembre è stata anche
una bisessuale nel film drammatico di Francesca Muci
L’amore è imperfetto, un ruolo
difficile rifiutato da molte. Anna, romana e romanista, non è
tipo da scelte scontate, come
quando da ragazzina decise di
andare al liceo classico della
Garbatella, «che non era il più
vicino, ma lo sentivo più simile
a me. Lì è cambiata la mia vita:
invece di fare religione ho seguito un corso di teatro ed eccomi qui...».
NUOVO RECORD DI APPLE
«Ho rischiato,
mi è andata bene.
Adesso però
mi fermo: sono
incinta di Nora...»
de è di essere sfruttata e buttata via. Certo, penso di aver fatto un buon lavoro e non vi nascondo che pure i numeri al botteghino contano, anche se parliamo di due prodotti nazionalpopolari».
Lo dice in senso negativo?
«Il cinepanettone aveva un’ac-
«Con il personaggio di Eva sono stata candidata al David di
Donatello. Non ho vinto, ma prima o poi lo ripizzico... Del film
della Muci mi ha sorpreso che
la scena più scabrosa per tutti,
compresa mia madre, è quella
in cui mi masturbo con un telefonino. Siamo un popolo fintamente evoluto».
È vero che ha incontrato suo
marito su Facebook?
«Eravamo compagni di scuola,
ci siamo persi di vista e lui mi
ha ricontattato lì. Ora abbiamo
un bambino, Lorenzo, e da sei
mesi aspetto l’arrivo di Nora...
Dopo un anno pieno arriverà
una meritata pausa».
Ogni cosa a suo tempo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Vasco in studio
«Per fine mese
vi sorprenderò»
«Vasco è in sala di
registrazione. prevista una
grande sorpresa entro fine
mese». Lo ha annunciato il
rocker ieri su Facebook,
postando la sua foto in
studio. Oltre 18 mila i «like»
ieri la società di Cupertino, Di
queste quasi 20 miliardi solo nel
2012. Nel solo mese di dicembre,
complici gli acquisti natalizi, se ne
sono scaricate 2 miliardi. L'App
Store conta oltre 500 milioni di
account attivi. L’annuncio non ha
evitato all’azione Apple di
chiudere in calo dello 0,77%.
Diversamente
affabile
DIARIO DI UN’INVALIDA
LEGGERMENTE ARRABBIATA
DI FIAMMA SATTA
)
Le raffinatezze
che mancano
alla burocrazia
E alle persone
Avete presente Sean
Connery-007 quando in
«Licenza di uccidere»
osserva con terrore una
vedova nera passeggiare
sul suo braccio? Con le
goccioline di sudore che
imperlavano la sua fronte?
Bene. Niente in confronto
al mio stato d’animo nel
ricevere una lettera di «Roma
Capitale» (come dalle mie
parti viene pomposamente
chiamata la Pubblica
Amministrazione) in merito
alla documentazione
mancante di una certa mia
pratica. La burocrazia mi ha
sempre fatto più paura di un
ragno peloso ma, nonostante
la possibilità di delegare
qualcuno, ho preferito
andare personalmente perché
i mostri vanno affrontati e
guardati negli occhi. Così,
mentre un vento di
tramontana e mille domande
mi tormentavano (avrò
portato i documenti giusti?),
una scalinata si è
materializzata davanti a me.
Sono rimasta a congelarmi
per 14 minuti in attesa di un
addetto al montascale.
Quando è arrivato, mi ha
detto che per le persone in
carrozzina c’era un’entrata
dalla parte opposta del
gigantesco palazzo. Gli ho
fatto notare che non solo non
c’erano indicazioni a
riguardo, ma che avrebbero
dovuto segnalare questa
possibilità in ogni
comunicazione scritta ai
cittadini. «Sig.ra, ma questa è
una raffinatezza!» mi ha
risposto e io: «La strada della
civiltà è lastricata di
raffinatezze». Mi avrà
capito? Bah! Comunque,
i miei documenti andavano
benone ed è già un gran
bel risultato.
Seguite Fiamma Satta
su diversamenteaffabile.it
LA GAZZETTA DELLO SPORT
MARTEDÌ 8 GENNAIO 2013
35
ALTRI MONDI
Oroscopo
21/3 - 20/4
21/4 - 20/5
23/11 - 21/12
21/5 - 21/6
22/6 - 22/7
23/7 - 23/8
LE PAGELLE
Ariete 7,5
Toro 6+
Sagittario 8
Gemelli 6-
Cancro 7
Leone 7,5
DI ANTONIO CAPITANI
Le p.r. producono
ottimi esiti, viaggi
e affari con luoghi
lontani appagano. E voi
siete determinatissimi.
Anche suinally
speaking!
Siete sfigopenduli.
Ma tante cose
nascono e/o cambiano
proficuamente. Solo
in zona sudombelicale
c’è una noia mortale.
Passerà.
La grinta non basta
a compiere le scelte
giuste, né a farsi
amici gli altri. Niente
azioni di forza,
dunque, ma furbizia.
Pure suina.
Il lavoro premia.
E se qualcuno vi
accusa di tagliare a
fiammifero gli zebedei
altrui con la pedanteria,
fregatevene.
Splendori suini.
Accordi nello staff
e fortuna sono
il terreno sul quale
può nascere
un capolavoro. Con
guadagni super. E siete
pure very arraping!
24/8 - 22/9
23/9 - 22/10
23/10 - 22/11
22/12 - 20/1
21/1 - 19/2
20/2 - 20/3
Vergine 5,5
Bilancia 7
Scorpione 7
Capricorno 7-
Acquario 7+
Pesci 6-
Siete forse
di umoraccio:
non portate sul lavoro
problemi di casa o
viceversa. E indirizzate
pensieri positivi al
sudombelico, inattivo.
Il lavoro premia.
E l’amor appaga.
Specie se
imbavaglierete il
fratello di Landru che
c’è in voi e sfoggerete
una faccia di glutei.
Gli sviluppi economici
odierni vi confortano,
il lavoro vi gratifica,
ma l’amor-sex
vi mortifica.
C’è calo suino,
dunque. Non durerà
Da soli, oggi, farete
più che per tremila.
Nonostante
l’aiuto altrui non
vi manchi. La solitudine
aleggia, però.
Anche di tipo suino.
Potreste stringere
alleanze anelate, come
foste Silvio e la Lega.
E guadagnare
e fornicare in modo
inusuale, come
i suddetti. Giornatona!
Gli zebedei cadono fino
all’Angola: giornatina
complessa, sul lavoro
e nel privato.
Ma non suinamente.
Magari questo
vi potrà consolare.
IL MIGLIORE
Intuitivi, geniali,
protagonisti,
potete arrivare
dove volete, in totale
autonomia, pure.
Eclettismo
sudombelicale in
aumento, a tutto tondo!
ANDREA BALDINI
Lo schermidore italiano
è nato a Livorno,
il 19 dicembre 1985.
Ai Giochi olimpici
di Londra ha vinto l’oro
nel Fioretto a squadre
Gazzetta.it
Televisioni in chiaro
RAIUNO
RAIDUE
RAITRE
CANALE 5
ITALIA 1
RETE 4
LA 7
8.00
10.00
10.25
10.55
11.00
11.05
6.40
8.10
8.55
9.40
10.00
11.00
13.00
13.30
8.00
10.10
11.00
11.30
12.00
12.25
12.45
6.00
7.55
8.00
8.40
6.40 CARTONI
10.35 ER - MEDICI
IN PRIMA LINEA
12.25 STUDIO APERTO
13.00 SPORT MEDIASET ANTICIPAZIONI
13.40 FUTURAMA
14.03 SPECIALE SHAKA
14.05 I SIMPSON
14.30 WHAT'S MY DESTINY
DRAGON BALL
14.55 FRINGE
15.45 WHITE COLLAR - FASCINO CRIMINALE
16.30 CHUCK
18.00 LA VITA SECONDO JIM
18.30 STUDIO APERTO
19.20 C.S.I.
8.40
9.50
10.50
11.30
12.00
6.55
7.00
7.30
9.55
11.00
12.20
21.10 TI PRESENTO I MIEI
Film
23.10 TROPIC
THUNDER UNISCITI A LORO
1.10 SPORT
MEDIASET
1.35 THE SHIELD
2.20 THE SHIELD
3.05 STUDIO APERTO LA GIORNATA
3.35 MIAMI GOLEM
21.10 I DUE SUPERPIEDI
QUASI PIATTI
23.40 I BELLISSIMI DI R4
23.45 SOTTO IL SEGNO
DEL PERICOLO
1.05 TG4 NIGHT NEWS
2.35 LADRI DI SAPONETTE
4.25 UNA MERAVIGLIOSA
NOTTE
(NON È MAI
TROPPO TARDI)
5.30 ZIG ZAG
12.00
13.30
14.00
14.10
15.15
17.00
17.10
18.50
20.00
20.30
TG1
UNOMATTINA
UNOMATTINA ROSA
CHE TEMPO FA
TG1
UNOMATTINA
STORIE VERE
LA PROVA
DEL CUOCO
TELEGIORNALE
TG1 ECONOMIA
VERDETTO FINALE
LA VITA IN DIRETTA
TG1
CHE TEMPO FA
L'EREDITÀ
TG1
AFFARI TUOI
14.00
14.45
15.30
16.15
17.00
18.30
18.45
19.35
20.30
21.10 DON MATTEO 8
Fiction Tv
23.20 PORTA A PORTA
0.55 TG1 - NOTTE
1.25 CHE TEMPO FA
1.30 SOTTOVOCE
2.00 RAI EDUCATIONAL
REAL SCHOOLPRENDI LA STRADA
GIUSTA
2.30 MILLE E UNA NOTTE MEMORIA
CARTONI
IL NOSTRO AMICO...
LA SIGNORA DEL WEST
SABRINA VITA DA...
TG2 INSIEME
I FATTI VOSTRI
TG2
TG2 COSTUME
E SOCIETÀ
SELTZ
SENZA TRACCIA
COLD CASE
NUMB3RS
LAS VEGAS
TG2
SQUADRA SPECIALE
IL COMMISSARIO REX
TG2
20.55 LAZIO - CATANIA
Coppa Italia
23.05 TG 2
23.20 IL BUONO, IL MATTO,
IL CATTIVO
1.30 ANNA WINTER IN NOME
DELLA GIUSTIZIA
2.10 METEO 2
2.15 APPUNTAMENTO
AL CINEMA
2.20 VENTO DI PONENTE 2
13.10
14.00
15.10
16.00
18.10
19.00
19.30
20.00
20.35
AGORÀ
LA STORIA SIAMO NOI
CODICE A BARRE
BUONGIORNO ELISIR
TG3
TG3 FUORI TG
LE STORIE DIARIO
ITALIANO
LENA, AMORE ...
TGR - TG3
LA CASA
NELLA PRATERIA
GEO & GEO
METEO 3
TG3
TG REGIONE
BLOB
UN POSTO AL SOLE
8.50
10.00
11.00
13.00
13.40
14.10
14.45
16.20
18.50
20.00
20.40
21.05 BALLARÒ
Attualità
23.20 VOLO IN DIRETTA
0.00 TG3 LINEA NOTTE
0.10 TG REGIONE
1.00 METEO 3
1.05 RAI EDUCATIONAL
GAP - SPECIALE
QUESTA È
LA MIA VITA
1.35 PRIMA DELLA PRIMA
2.05 FUORI ORARIO
PRIMA PAGINA
TRAFFICO
TG5 - MATTINA
LA TELEFONATA
DI BELPIETRO
MATTINO CINQUE
TG5 - ORE 10
FORUM
TG5
BEAUTIFUL
CENTOVETRINE
UOMINI E DONNE
POMERIGGIO CINQUE
AVANTI UN ALTRO!
TG5
STRISCIA LA NOTIZIA
- LA VOCE
DELL'INSOLVENZA
21.10 ULTIMO L'OCCHIO DEL FALCO
23.30 SMS SOTTO
MENTITE SPOGLIE
1.30 TG5 - NOTTE
2.00 STRISCIA
LA NOTIZIA
2.50 UOMINI
E DONNE
4.15 INSIEME
APPASSIONATAMENTE
12.55
14.00
14.45
15.30
16.35
18.55
19.35
20.30
HUNTER
CARABINIERI
RICETTE DI FAMIGLIA
TG4 - TELEGIORNALE
DETECTIVE
IN CORSIA
LA SIGNORA
IN GIALLO
TG4
LO SPORTELLO
DI FORUM
RESCUE SPECIAL
OPERATIONS
7 SPOSE
PER 7 FRATELLI
TG4
TEMPESTA D'AMORE
WALKER TEXAS...
Film sul
Digitale Terrestre
Lo Sport in chiaro, sul satellite e sul digitale terrestre
PREMIUM
IN DIRETTA
12.45 FLAGS OF OUR
FATHERS
Film
STEEL
12.45 FLIPPED - IL PRIMO
AMORE NON SI
SCORDA MAI
Film
PREMIUM CINEMA
14.20 E ALLA FINE ARRIVA
POLLY
Film
PREMIUM CINEMA
16.05 COM'È BELLO
FAR L'AMORE
Film
PREMIUM CINEMA
17.50 UNA NOTTE DA LEONI
Film
PREMIUM CINEMA
19.40 THE HITCHER
Film
PREMIUM CINEMA
21.15 COLOMBIANA
Film
PREMIUM CINEMA
23.10 LANTERNA VERDE
Film
PREMIUM CINEMA
1.10 IN TIME
Film
PREMIUM CINEMA
CALCIO
TENNIS
20.30 LAZIO - CATANIA
9.00
Dall’Australia
Eurosport 2
2.00
SKY SPORT 1
BASKET
20.30 VALENCIA - RIGA
Eurocup
Eurosport 2
1.00
WTA SYDNEY
SuperTennis
Coppa Italia. Quarti di finale
Rai 2
BASKET:
INDIANA PACERS MIAMI HEAT
NBA
Sky Sport 2
9.00
CALCIO: UDINESE INTER
Serie A. Highlights
9.15
9.30
NBA
10.00 GOLF:
EUROPA - STATI UNITI
Ryder Cup
12.00 CALCIO:
VERONA - MODENA
21.00 SARZANA VIAREGGIO
Serie A1 maschile
Rai Sport 2
RALLY
17.15
DAKAR
Eurosport 2
SALTO CON GLI SCI
17.45 COPPA
DEL MONDO
HS 134. Qualifiche.
Da Wisla, Polonia
Eurosport
9.45
Serie A. Highlights
10.00 CALCIO:
CATANIA - TORINO
GOLF: WORLD TOUR
CHAMPIONSHIP
10.15 CALCIO:
GENOA - BOLOGNA
9.30
11.30 RUGBY:
LEICESTER TIGERS BENETTON TREVISO
Serie A
12.15 CALCIO:
JUVENTUS SAMPDORIA
15.00 CALCIO: FAN CLUB
MILAN
10
14
ANCONA
-1
12
AOSTA
4
12
BARI
7
14
BOLOGNA
-2
10
min max
CIELO
VENTI
CAGLIARI
9
14
Sole
Deboli
CAMPOBASSO
3
10
Moderati
CATANIA
4
17
FIRENZE
3
13
Ryder Cup
14.00 BASKET:
NEW YORK KNICKS BOSTON CELTICS
23.00 CALCIO:
UDINESE - INTER
In Sicilia, in Sardegna e al Sud cielo sereno o
poco nuvoloso, salvo locali addensamenti ma senza
precipitazioni. Al Centro e al Nord ancora nuvole,
riduzioni della visibilità sulle zone pianeggianti e
vallive ma anche rasserenamenti.
Trieste
Trento
3
Aosta
1
2
Torino
1
4
7
Milano
7
Venezia
6
2
2
4
3
3
11
Perugia
1
7
14
L'AQUILA
3
11
MILANO
0
8
ROMA
NAPOLI
7
16
3 13
12
15
Mossi
Neve
Agitati
Nebbia
3
9
POTENZA
3
8
13
15
ROMA
5
14
TORINO
1
11
REGGIO CALABRIA
Il sole oggi
MILANO
PERUGIA
ROMA
TRENTO
3
12
Sorge
Tramonta
Sorge
Tramonta
TRIESTE
8:02
16:55
7:37
16:54
6
14
VENEZIA
-1
4
IL VIDEO
Messi nella storia
Ecco il confronto
coi big del passato
La star del Barcellona ha
vinto il 4˚ Pallone d’oro:
un record. Eccolo a
confronto con Maradona,
Platini, Cruijff, Van
Basten e Di Stefano.
Serie A2 maschile
14.05 SALTO CON GLI SCI:
COPPA DEL MONDO
Da Schonach, Germania
www.gazzetta.it
Domani
Dopodomani
Al Nord e al Centro persistente alternanza di
nuvole, nebbie in varie zone pianeggianti e vallive
e rasserenamenti ma con la novità di qualche
pioggia in Liguria. Variabile pere sul resto del
Paese, con qualche pioggia pure al Sud.
Giornata piuttosto grigia per un generale aumento
della nuvolosità, e al Nord anche per la
persistenza di nebbie. Le nuvole porteranno varie
precipitazioni, in prevalenza poco consistenti,
nevose ad alta quota su Alpi e Appennini.
8
Ancona
Firenze
GENOVA
PALERMO
13.05 VOLLEY:
ANDEOLI LATINA MARMI LANZA
VERONA
6
9
Molto forti
Calmi
Il 55% degli utenti
è convinto che l’attacco
rossonero abbia bisogno
di un grande rinforzo per
poter puntare agli obiettivi
che il club ha in testa.
RAI SPORT 1
Bologna
Genova
Coperto
Temporali
HS 134. Da Wisla, Polonia
8
Forti
MARI
Al Milan in attacco
serve un rinforzo
per puntare in alto
RAI SPORT 2
16.30 SCI DI FONDO:
COPPA DEL MONDO
Oggi
Rovesci
Pioggia
Inseguimento femminile.
Da Oberhof, Germania
Tabby dice addio
a Balotelli: «Mario
è troppo infedele»
IL SONDAGGIO
Da Monaco, Germania
23.15 RALLY: DAKAR
0.15 SALTO CON GLI SCI:
COPPA DEL MONDO
Serie A
9 km femminile.
Da Val di Fiemme (BZ)
Serie A
NBA
19.00 BILIARDO: SNOOKER
TOUR EUROPEO
20.00 VOLLEY:
CHEM PLAST
POTENZA PICENA GLOBO BANCA
POPOLARE
DEL FRUSINATE
Dall’Australia
Premier League
SALTO CON GLI SCI:
4 TRAMPOLINI
Serie A1 maschile
Da Monaco, Germania
LA GALLERY
Guarda le foto della
splendida modella Tabby
Brown, che secondo il
Sun ha scaricato Balotelli
dopo 7 mesi per le sue
ripetute scappatelle.
15.25 CALCIO:
ROMA - MILAN
13.45 TENNIS:
ATP ADELAIDE
Secondo gli utenti gli
uomini di Mazzarri e quelli
di Petkovic non lotteranno
con i bianconeri per lo
scudetto: ne è convinto
il 47,1% dei votanti.
23.00 SAVING
HOPE
23.55 OMNIBUS NOTTE
1.00 TG LA7 SPORT
1.05 PROSSIMA
FERMATA
1.20 MOVIE FLASH
1.25 OTTO E MEZZO
2.05 LA7 DOC
15.45 BIATHLON:
COPPA DEL MONDO
21.00 GOLF:
EUROPA - STATI UNITI
Heineken Cup
Serie A
ALGHERO
Serie B
18.15 CALCIO:
TOTTENHAM READING
Sugar Bowl. NCAA
10.30 CALCIO:
MILAN - SIENA
Ieri
Premier League
FOOTBALL:
LOUISVILLE - FLORIDA
Serie A. Highlights
Inseguimento maschile.
Da Oberhof, Germania
12.15 BILIARDO:
SNOOKER TOUR
EUROPEO
16.30 CALCIO:
SASSUOLO - REGGINA
PGA European Tour.
Da Dubai, Emirati Arabi
Serie A. Highlights
A CURA DI
Legenda
7.30
10.45 BIATHLON:
COPPA DEL MONDO
Napoli e Lazio al top
Ma non sono ancora
rivali della Juventus
21.10 GREY’S ANATOMY
Telefilm
HS 140. Da Innsbruck, Austria
Inseguimento femminile.
Da Oberhof, Germania
14.15 CALCIO:
CHELSEA QUEENS PARK
RANGERS
SKY SPORT 2
CALCIO:
PARMA - PALERMO
RALLY: DAKAR
SALTO CON GLI SCI:
4 TRAMPOLINI
11.30 BIATHLON:
COPPA DEL MONDO
Serie B
Serie A. Highlights
HOCKEY PISTA
MOVIE FLASH
OMNIBUS
TG LA7
COFFEE BREAK
L’ARIA CHE TIRA
TI CI PORTO IO
IN CUCINA
CON VISSANI
I MENÙ DI BENEDETTA
TG LA7
ALWAYS
4 DONNE
E UN FUNERALE
IL COMMISSARIO
CORDIER
I MENÙ DI BENEDETTA
TG LA7
OTTO E MEZZO
HS 140. Da Innsbruck, Austria
EUROSPORT
8.30
9.30
SKY SPORT 3
Serie A. Highlights
18.50
20.00
20.30
Serie A
21.30 BASKET:
NEW YORK KNICKS BOSTON CELTICS
CALCIO: NAPOLI ROMA
CALCIO: JUVENTUS SAMPDORIA
GazzaMeteo
Nuvolo
2.00
Serie A. Highlights
16.50
17.15
CALCIO:
LAZIO - CAGLIARI
NCAA. Finale
Europa League
CALCIO: MILAN SIENA
2.30
16.15 FOOTBALL:
NOTRE DAME ALABAMA
15.30 CALCIO: FAN CLUB
ROMA
16.00 CALCIO: FAN CLUB
INTER
16.30 CALCIO: FAN CLUB
LAZIO
17.00 CALCIO: FAN CLUB
NAPOLI
17.30 CALCIO: FAN CLUB
JUVENTUS
21.00 CALCIO: NAPOLI DNIPRO
ATP ADELAIDE
12.30
13.30
14.05
15.50
IL SONDAGGIO
7
10
8
L’Aquila
0
9
Campobasso
0
Napoli
4
Bari
6
3
Potenza
12
1
Cagliari
9
9
4
Catanzaro
14
2
Palermo
10
Reggio Calabria
9 15
8 16
Catania
10 15
Il sole domani
MILANO
La luna
ROMA
Sorge
Tramonta
Sorge
Tramonta
8:02
16:56
7:37
16:55
Nuova Primo quarto Piena Ultimo quarto
12 gen.
19 gen. 26 gen.
3 feb.
36
LA GAZZETTA DELLO SPORT
MARTEDÌ 8 GENNAIO 2013
Martedì 8 gennaio 2013
GAZZALook
IL SALONE
Pitti
A MODA UOMO ALL’83a EDIZIONE
LO SPORT
DÀ PIÙ
VALORE
ALLA
MODA
Sarà il cocktail
del prossimo inverno:
la tecnologia
dell’abbigliamento
sportivo abbinata
all’eleganza
del fatto su misura
Lui
Tutte
le tendenze
T
n enz
Pitti Immagine
parte oggi a Firenze
I personaggi
Magnini, Cassarà
Sergas, Visintin, Arioldi
Dayane: cappello
Borsalino, blazer Manuel
Ritz, pantaloni Brooksfield,
guanti Dainese. Pedro:
camicia e giacca Fred
Perry, pantaloni Dainese.
FOTOGRAFO
GIOVANNI GASTEL
I particolari
a ticola
Sneakers, camicie
borse e il trench
www.gazzetta.it
ww. az
.t
II
LA GAZZETTA DELLO SPORT
GAZZALook
MARTEDÌ 8 GENNAIO 2013
Tendenze
Pitti
18CRR81
GIUBBOTTO IN NEOPRENE
NERO CON DETTAGLI
TON SUR TON
IN MORBIDA NAPPA
BOMBOOGIE
PARKA CORTO SFODERATO
CON CAPPUCCIO E TASCHE,
ASPETTO USED. L’INTERNO
È UNA GIACCA IN NYLON
IVY OXFORD
GILET REVERSIBILE
SOTTOGIACCA CON TASCHE E
BOTTONI A PRESSIONE,
IMBOTTITO IN PIUMA D’OCA
ZEROSETTANTA
STUDIO
BLAZER IN LANA CON ZIP,
FODERA FLOREALE, INSERTI
E TOPPE QUADRETTATI
BRUNELLO CUCINELLI
MORBIDO CARDIGAN
CON LAVORAZIONE A TRECCIA,
TASCHE CON ZIP, COLLO E
POLSO CON BORDI A COSTE
Che incontri
L’UOMO SPORTIVO
ALLA CONQUISTA
DELLA MODA
WOOLRICH
LODEN ARCTIC PARKA DF, IN
TESSUTO LODEN REALIZZATO
IN AUSTRIA, VERDE
MELANGE, IDROREPELLENTE
Metti insieme la sofisticata tecnologia dei tessuti moderni all’eleganza del fatto
su misura: il risultato è perfetto. È il look aggressivo che domina a Pitti uomo.
Per l’inverno 2013 le più grandi maison strizzano l’occhio al mondo dello sport
FABRIZIO SCLAVI
FREDDY
PANTALAB
È IL
PANTALONE
PER 24 ORE:
PER
IL GIORNO,
PER LA
NOTTE
E PER LO
SPORT
RAPARO
MOCASSINO IN VITELLO
SPAZZOLATO CON FRANGIA E
NAPPINE. L’EFFETTO USED
È OTTENUTO MANUALMENTE
CASTORI
FRANCESINA IN ALLIGATORE
IN UN BLU CANGIANTE
SIMBOLO DI UNA RICERCA
DEL LUSSO ESTREMO
Pitti Immagine Uomo,
giunto alla sua 83ª edizione alza oggi il sipario della Fortezza
da Basso per lo show di più di
1.020 marchi moda uomo. Anche questa volta una grande novità di tendenza: più del 30 per
cento degli espositori sono
aziende straniere, un balzo deciso verso l’internazionalità,
l’asso nella manica per dare
slancio alla produzione dei nostri preziosi distretti italiani. E
si prevede un grande afflusso
di compratori stranieri che permetteranno a tutti gli artigiani
italiani di dare sfoggio alle loro
qualità, senza concorrenza, per
confermare successi raggiunti
in tutto il mondo.
allori degli splendori rinascimentali ma continua a rinnovarsi accogliendo compratori,
operatori del settore della manifattura tessile, curiosi e giovani
affamati di novità. In questi
giorni, in città, ogni pertugio è
tirato a lucido per accogliere
collezioni di abiti sartoriali e
calzature fatte a mano, giacconi sportivi e camicie che sembrano fatte su misura. Spazi inconsueti diventano platee per
sfilate e saloni di palazzi storici
accolgono commensali che
brindano al made in Italy. Firenze città aperta a tutti gli amanti
del buon gusto e della nostrana
fantasia.
Firenze come Milano Oltre allo
spazio espositivo Fortezza Da
Basso, Firenze ricrea il miracolo del «fuorisalone» della Fiera
del mobile di Milano, simbolo
dell’intelligente apertura di
una città che non si adagia sugli
Il giusto mix Ma cosa sarà di moda per gli uomini nell’inverno
2013-14? La formula vincente
è molto semplice: mescolare i
capi di moda a quelli creati per
lo sport. Facile è raggiungere il
magico connubio tra la più sofisticata tecnologia applicata per
la realizzazione dell’abbigliamento sportivo e la comoda eleganza del fatto su misura. I capi
FRATELLI ROSSETTI
WINTER BRERA, MOCASSINO
ICONICO CON SUOLA
IN LATTICE E REALIZZATO
IN VITELLINO TRATTATO
CLARKS
CLASSICO POLACCHINO
REALIZZATO CON WOOLRICH
IN SUEDE E NOTO TESSUTO
A QUADRI
Il parka finisce
sulle piste da sci.
E la «pantofola»
in velluto sale
in motocicletta
La giacca da lord
inglese diventa
divisa per andare
a cavallo. E il
cachemire fa golf
ZU ELEMENTS
CHINO PANTS SUPER SLIM
A VITA BASSA CON PINCES E
TASCHE A FILETTO IN PELLE,
IN DENIM STONE WASHED
per lo sport, con i loro accorgimenti, cuciture saldate, bottoni
di gomma, cerniere invisibili,
materiali spaziali e vestibilità
adatta a qualsiasi movimento,
perfetti per la performance dei
grandi campioni, diventano il
complemento perfetto dei capi
sartoriali che spadroneggiano
a Pitti.
Sugli sci o giù da cavallo Sarà
poi l’uomo «cittadino del mondo» che creerà gli abbinamenti
più esclusivi. Blouson e giacconi da abbinare ai pantaloni da
sci e da cavallo: il parka di Bomboogie fa diventare trendy anche una discesa innevata e i
giacconi di Ten C, di Woolrich,
di Henry Cottons e di Pirelli Pzero trasformano in vero Lord inglese chi cavalca nei boschi innevati. L’elegante e al tempo
stesso sportiva giacca di Zerosettantastudio e il morbido ed
elegante blouson cardigan in
cachemire di Brunello Cucinelli, trasformeranno tutti quelli
che li indosseranno in frequentatori delle club house dei più
esclusivi circoli del Golf. Per chi
GOLD BROTHERS
FRANCESINA MODELLO
BEATLES A CODA DI RONDINE
CON FORI. TUTTO IN VELOUR
CON FONDO IN GOMMA
MARTEDÌ 8 GENNAIO 2013
GAZZALook
LA GAZZETTA DELLO SPORT
III
Tendenze
Pitti
Pedro: dolcevita e giacca
Dsquared2, pantaloni Millet,
maschera Dainese
Dayane: felpa Gant,
pantaloni Salomon,
guanti Dainese
DOCKERS
ALPHA KHAKI, ICONICI
PANTALONI DEL BRAND
REALIZZATI IN MORBIDO
TWILL DI COTONE
FRED PERRY
MAGLIONI IN LANA MERINOS
EXTRAFINE CON DOPPIO
COLLO A V CON BORDO
A CONTRASTO E LOGO
GAS
MODELLO SLIM ANDERS,
JEANS DAI NUOVI COLORI
REALIZZATI GRAZIE
A TRATTAMENTI E LAVAGGI
NELLA TENDA ROSA
Concorso Gazzalook
Domani alle 12.30
le premiazioni
MORESCHI
POLACCHINO REALIZZATO
A MANO IN COCCO VINTAGE
CON GAMBALE IN CAMOSCIO
E FONDO IN GOMMA
vuol fare trekking o
per fare lunghe passeggiate in città, basta indossare anfibi di Geox
respira o di Pantofola
d’oro è subito segno
di stile.
In piscina e sul campo
da tennis Dopo una
partita a tennis o una
gara di sciabola, dove
la «divisa» è da sempre simbolo di eleganza, è trendy mescolar-
1.020
GALLO
CALZE CON STAMPA CHE
CREA UN EFFETTO
IRIDESCENTE DI STELLE,
PIANETI E NEBULOSE
i marchi presenti
alla Fortezza da Basso,
380 provenienti
dall’estero (il 37%)
59.000
metri quadrati di spazio
espositivo divisi in 11 sezioni
(Pitti, Make, Pop Up Store...
etc.) e 30mila visitatori previsti
la al nuovo «scollo a V» monocolore di Fredd Perry e al gilet
multitasche leggero e impermeabile di Ivy Oxford. E poi dopo
un tuffo in piscina, per andare a
festeggiare con gli amici l’agognata vincita, è d’obbligo indossare un paio di chino-pants di
Dockers, o un paio di pantaloni
tinti in capo di Gas o jeans lavati di Zu Elements.
Motori accesi E per gli amanti
delle motociclette, il tocco finale di eleganza è portare, con il
giubbotto di pelle e i jeans, le
nuove clarks Desert boot realizzate con tessuti patchwork, gli
stivaletti di cocco di Moreschi o
i mocassini effetto vintage di
Rossetti e le eleganti pantofole
ricamate di Alberto Moretti. Così, il connubio sport-eleganza è
diventato realtà, indossiamo
ora un trench di Allegri, mettiamo tutto in un borsone e via per
il prossimo viaggio nella terra
del buon gusto e del fatto con
geniale maestria.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
E’ il primo giorno del Pitti ed
è il giorno del nostro Concorso
Gazzalook. Che premia i capi più
originali in mostra a Firenze.
I nostri stylist gireranno per gli
stand piazzando le coccarde rosa
nei capi che poi una giuria
selezionerà nella notte.
Premiazione dei vincitori domani
mattina alle 12.30 nella
nuovissima tenda della Gazzetta
dello sport all’interno della
Fortezza che prende il posto del
famoso Igloo.
Ma di concorsi ce ne sono due:
uno infatti è aperto sul nostro sito
internet www.gazzetta.it. Qui si
potrà votare fino a questo
pomeriggio alle 18.
LA MEDAGLIA «OLIMPICA»
PREMIO DI QUEST’ANNO
ALBERTO MORETTI
VELVET LOAFER CON UN
VODKA MARTINI RICAMATO A
MANO CON PIETRE BIANCHE
E UNA SMERALDO (L’OLIVA)
L’ULTIMO
PREMIO
ASSEGNATO
DALLA GAZZA
AL PITTI NEL
GIUGNO 2012
RED WING SHOES
STIVALETTO STRINGATO IN
CUOIO ISPIRATO ALLE SCARPE
AMERICANE DA LAVORO,
CON SUOLA GOMMATA
L’ELEFANTINA ROSETTA È
STATO TROFEO DI GAZZALOOK
PANTOFOLA D’ORO
BIKER IN PELLE E MORBIDO
CANVAS EFFETTO VINTAGE,
CON FIBBIA LATERALE E
SUOLA A CARROARMATO
NEL GIUGNO 2011 UN’OPERA
DI CLAUDIO MONNINI
IV
LA GAZZETTA DELLO SPORT
MARTEDÌ 8 GENNAIO 2013
GAZZALook
Nuoto
Pitti
LA FELPA
COMODA E SENZA TEMPO
CON O SENZA CAPPUCCIO
ORA ANCHE BORCHIATA
Vengono dagli Usa e, hanno conquistato il
mondo di tutti gli uomini. La felpa è il capo preferito
dagli sportivi, ma nel 2013 si usa anche per andare in
ufficio o per una serata in discoteca. Ci sono di tutti
i colori, di tutti i pesi, con o senza cappuccio,
stampate e persino borchiate per l’ultimo look street.
la scheda
Magnini
FILIPPO MAGNINI
30 ANNI
43 MEDAGLIE
BACARDI BY BLOMOR
FELPA CON CAPPUCCIO, 100% COTONE,
LAVAGGIO BLEACHED, CON LOGO REALIZZATO
CON APPLICAZIONI DI BORCHIE
Filippo Magnini è nato
a Pesaro il 2 febbraio 1982.
Con 43 medaglie è il
secondo azzurro più
medagliato a livello
internazionale dopo
Rosolino (50). Magnini
è salito almeno una volta
sul podio in tutte le
manifestazioni principali.
Gareggia per il Team
Lombardia. E’ stato
bicampione del mondo
dei 100 sl nel 2005
a Montreal e nel 2007
a Melbourne, nel 2012
ha conquistato il terzo oro
europeo nella gara regina.
Primatista italiano dei 100 sl
in 48"04, è fidanzato con
Federica Pellegrini.
STEFANO ARCOBELLI
ETIQUETA NEGRA
GIUBBETTO IN FELPA CON ZIP E BOTTONI.
TESSUTI E TRATTAMENTI DIVERSI DANNO VITA
A CONTRASTI FORTI O SOFFUSI
Magno è come un marchio che non tramonta mai. A
30 anni, Filippo Magnini resta,
al di là delle medaglie degli altri campioni azzurri Scozzoli,
Dotto e Paltrinieri, il leader del
nuoto italiano in piscina e fuori. Il più visibile, anche il più
esposto: per via della relazione
con Federica Pellegrini con la
quale ha sempre condiviso la
scena delle medaglie ancora
prima di fidanzarsi.
Magnini, lei dai tempi in cui era
campione del mondo dei 100 sl
ama frequentare le passerelle: che rapporto ha con la moda di oggi?
EVERLAST
FELPA SIMBOLO DEL BRAND IN COTONE
CON CAPPUCCIO, ZIP E LOGO A CONTRASTO
ADATTA ALLO SPORT O PER TUTTI I GIORNI
«Ha attraversato le varie fasi
della mia vita anche se ho sempre preferito vestire elegante:
ultimamente non mi dispiace
il look street: giacca elegante,
sneakers con le borchie, una
t-shirt con collo largo».
Della serie...
«Bello e dannato, mi diverte: a
me piacciono le cose belle, un
po’ particolari. Non metterei
mai la camicia e il pullover.
Non sono un piccolo lord».
Anche alla Pellegrini piace vestire bene: è una sfida allo
specchio?
«Fede è brava a scegliere il look
giusto nelle occasioni che contano».
Una coppia invidiata ma anche nel mirino.
RIFLE
IN COTONE CON CAPPUCCIO E STAMPA,
SIMBOLO DI UNA COLLEZIONE TRASVERSALE
PER UN’ATTITUDINE CONTEMPORANEA
«Siamo una coppia di ragazzi
che con la passione e il talento
hanno saputo fare come pochi
o nessuno. Direi che siamo una
coppia unica nello sport in questo momento. Come per tutti i
personaggi pubblici, la gente
dà o si fa opinioni e dunque c’è
chi ti ama e chi no. Io accetto
tutto, rispetto anche quelli che
non mi piacciono».
«LA MIA VITA
ERA GIA’ BELLA
CON LA FEDE
È STUPENDA»
Il campione del nuoto italiano da quando è insieme alla Pellegrini
primeggia anche nel gossip: «Nello sport siamo unici, ma non
possiamo piacere a tutti. Mi diverte il look street da bello e dannato,
non sono da pullover e camicia. Nuoterò sino a quando avrò energie»
Nuotatore popolare: che effetto fa?
«La popolarità non è facile, e lo
dico io che sono stato all’Isola
dei Famosi. Io e Fede abbiamo
avuto due percorsi bellissimi
da soli, e adesso questo percorso insieme è stupendo».
Si fa condizionare dalla
moda?
«Un po’ sì, non credo a quelli che dicono "non seguo la
moda". La moda è bella. Se
va l’arancione un occhio lo
butto, l’innovazione mi piace. Mi vesto come mi sento. Se sono a posto con me
stesso, magari metto una
scarpa stivaletto alta.
No, non penso di essere
strano e non guardo come
sono vestiti gli altri».
I nuotatori piacciono agli stilisti.
«Sono stato il primo testimo-
nial di Armani, poi è arrivata Federica. Per me fanno bene gli
stilisti ad entrare nello sport:
gli sportivi hanno un bel fisico!
A me poi piace curare i capelli e
avere la barba giusta. A volte
in passerella non ci sono fisici
belli, un atleta invece
non fa mai brutta figura».
Lei come si vede da
ex?
«Sto mettendo la
mia esperienza al
servizio di Head,
per migliorare
l’abbigliamento
tecnico del nuoto. Sono orgoglioso che a 30
anni, campione europeo in
carica, e dopo questa inaspettata stagione invernale,
possa ripagare un’azienda
che ha creduto in me. Un
supporto sulla ricerca per i
costumi è un grande stimolo. Sì, nascerà probabilmente una linea Magnini».
Smetterà dopo i Mondiali
2013?
«Macché, mi regolo anno per
anno, in base alle energie e al
piacere di stare nell’ambiente.
Amo nuotare, tutto il resto è
un’altra cosa».
E con Lucas pare rinato...
«Nuoto da 22 anni, sono contentissimo e convintissimo: era
una prova, e non ho alcuna certezza su dove Philippe mi porterà, ma mi rispetta, a lui interessa solo il nuoto, dice quello che
pensa e non una parola di più.
Lui mi gasa ed io e Fede gasiamo lui, ci dà sicurezza. E ci ha
detto: "Tenetevi stretti Matteo
Giunta come preparatore..."».
Insomma, com’è il Magnini di
oggi?
«Uno più selettivo che ama ridere, scherzare, e anche arrabbiarsi. Più che altro parlo troppo...
Ma lo spirito è quello di sempre».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
MARTEDÌ 8 GENNAIO 2013
GAZZALook
LA GAZZETTA DELLO SPORT
V
Nuoto
Pitti
VESTE HEAD
Filippo Magnini, 30 anni
INSIDEFOTO
GANT
MAGLIA DOPPIOPETTO ISPIRAZIONE
MARINARA, IN LANA CON LAVORAZIONE A
COSTA E BOTTONI DORATI LOGATI
NORTH SAILS
GIACCHINO «TEAM» CON MACRO-BOLLO E
RICAMO «OLD GLORY». IN TESSUTO TECNICO,
FULL-ZIP, POLSINI E FONDO A COSTINE
LUMBERJACK
MOCASSINO DA BARCA FODERATO IN PELLE
CON LACCI IN CUOIO, CUCITURE A VISTA
E SUOLA ALTA DI PARA IN GOMMA
BEAR & ITALIA INDIPENDENT
BOARDSHORT MALIBU, ENTRATO
NELLA STORIA GRAZIE AL FILM «UN
MERCOLEDÌ DA LEONI»
PAUL & SHARK
GIACCA PER LA CITTÀ IN TESSUTO TECNICO
TYPHOON 20000 CHE GARANTISCE ALTISSIME
PERFORMANCE WIND-PROOF E WATER-PROOF
VI
LA GAZZETTA DELLO SPORT
GAZZALook
MARTEDÌ 8 GENNAIO 2013
Scherma
Pitti
«SONO UN PO’
BRITISH...
MA NON
IN PEDANA»
MANUEL RITZ
GIACCA IN JERSEY DI LANA
TRAPUNTATA CON OVATTA IN
NYLON, TASCHE A TOPPA E
TRE BOTTONI
«Ho una certa età, le camicie hanno preso il posto
delle t-shirt strappate. Ma la voglia di vincere col fioretto
è quella di sempre. Ho rivisto l’individuale di Londra, non
mi riconoscevo... A Rio voglio la rivincita, e non mi fermo lì»
Cassarà
MARISA POLI
Il fisico da modello ce
l’ha, dal suo metro e novanta
abbondante Andrea Cassarà è
abituato a guardare il mondo
dall’alto. Anche con il fioretto
in mano, come dimostra la
quarta Coppa del Mondo appena ricevuta nel congresso mondiale della Fie, a Mosca. Talento annunciato e precoce, aveva
20 anni all’Olimpiade di Atene
chiusa con il bronzo individuale e l’oro a squadre, i suoi ricordi di Londra sono di luce e ombra. Lo splendido oro a squadre, il momento nero della gara individuale, quando la recidiva della toxoplasmosi l’ha
fiaccato sul più bello. «Finalmente sono guarito — dice Cassarà —, sono stato fermo un
mese e mi è bastato per riprendermi completamente, ora non
vedo l’ora di ricominciare».
«Una volta leggevo più riviste
di motori, ora seguo anche
quelle di moda. Sono la lettura preferita in aereo».
fronto con i compagni di nazionale durante i collegiali. Quando arrivi a una certa età e a un
certo livello, la cosa importante
è riuscire a gestire le energie».
Ha messo da parte i libri dell’università?
La scherma è uno sport di stile. Qual è il suo rapporto con la
moda?
«Ho appena superato l’esame
di anatomia, il nono del corso
di Scienze Motorie. Nei ripassi
mi aiuta il mio maestro, già
laureato».
«Negli ultimi due anni il mio
armadio sta cambiando. Le
t-shirt più o meno strappate
stanno lasciando spazio alle
camicie. Mi piace molto lo stile british, forse sarà l’influenza della mia fidanzata (Sissi Albini, di una storica famiglia
specializzata in tessuti, ndr). E
ultimamente devo dire che mi
trovo a mio agio con l’abito,
con l’esclusione dei gessati
che non mi piacciono molto.
Vado più sui neri, grigi e blu. E
poi non ho la stazza per poter
osare i colori pastello».
Ha tempo e voglia di aggiornarsi anche sulle tendenze?
Rimpianti olimpici?
«Tanti, perché arrivavo da due
anni fantastici. Mi sono rivisto
in tv e nell’individuale non mi
riconoscevo. Fa parte del gioco,
ma dispiace perdere occasioni
così. In questi due anni è andato tutto benissimo, tranne la gara olimpica».
«
«
La scherma le lascia il tempo
per coltivare altre passioni?
«Sono un appassionato della tavola, mi piace provare
cose nuove quando sono
in giro per il mondo in trasferta o in vacanza, anche se
devo stare attento perché sono un supermangione e devo
tenere il peso sotto controllo.
Come unico fuori programma
parteciperò alla Millemiglia».
PIERO GUIDI
BOLD JACKET IN NAPPA,
CON SPALLONI TAGLIATI
A SBIECO E TARGHETTA IN
METALLO PERSONALIZZATA
«
La toxoplasmosi
mi ha fiaccato
sul più bello.
Dispiace, ma fa
parte del gioco
La partenza
del c.t. Cerioni
per la Russia?
La pagheranno
più le colleghe
Adoro mangiare,
ma devo tenermi.
L’unico fuori
programma sarà
la Millemiglia
che la carriera di atleta non è
infinita».
Che cosa pensa della partenza del c.t. Cerioni per la Russia?
«Penso che per le colleghe del
femminile sarà più dura, perché la base da cui si parte è già
più alta, la Russia femminile è
già una squadra forte. E poi Cerioni era anche il maestro di Elisa Di Francisca, è partito anche
il maestro di Arianna Errigo e
Valentina Vezzali è ferma per
la maternità. Credo che per gli
uomini il discorso sia diverso.
Lo staff tecnico è invariato, tutto sommato noi abbiamo ancora i nostri maestri, non penso
che questo cambiamento ci
condizionerà. La prova sarà già
ai Mondiali di Budapest».
Lei si sente pronto?
«Io le motivazioni per continuare a vincere le ho e sono forti».
Obiettivo della stagione?
«Vincere il più possibile, visto
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Pronto per riprendersi la rivincita a Rio?
«Sarebbe fantastico riuscire a
vincere, ma penso che dopo non
smetterei lo stesso, perché la
scherma mi piace sempre tantissimo. Lo stimolo verrebbe meno
solo se fisicamente dovessi accorgermi che non ce la faccio più».
Si allena a Brescia con Massimo Omeri, nella sua palestra
però è l’unico fiorettista di altissimo livello. Un bene o un
male?
«Non ho mai sentito il bisogno
di tirare tanto, con il maestro
continuo a curare i fondamentali, ma per il resto mi basta il con-
TATRAS
SMANICATO E TRAPUNTATO
IN TESSUTO TECNICO, CON
MOTIVO A LOSANGHE,
TERMICO E LEGGERO
LOTTO LEGGENDA
RIEDIZIONE DELLO STORICO
MODELLO DA RUNNING TOKYO
ANNI ’80 E ’90, IN NYLON
STONEWASHED E SUEDE
K-WAY
REVERSIBILE IN COTONE
SPALMATO, IMPERMEABILE,
ANTIVENTO E TRASPIRANTE.
IMBOTTITURA IN PIUMA D’OCA
XACUS
CAMICIA SLIM FIT WASHED
CON COLLETTO MORBIDO,
POLSINI ALTI, IN POPELINE DI
COTONE CON MICRO STAMPA
MARTEDÌ 8 GENNAIO 2013
GAZZALook
LA GAZZETTA DELLO SPORT
VII
Scherma
Pitti
LA GIACCA
DI MAGLIA, CALDA E SOFFICE
VA SOTTO IL CAPPOTTO MA
È PERFETTA ANCHE DA SOLA
Sembra la divisa per gli uomini che si
dedicano alla scherma, disciplina simbolo di
eleganza. Sono delle giacche da usare, non solo per
lo sport, ma per stare al caldo in montagna, in
campagna, nel tempo libero. Sono di maglia, come
dei morbidi pullover, sono con zip o allacciate con
alamari, le tasche sempre a toppa per contenere
tutto quello che serve all’uomo di oggi in una
passeggiata all’aperto. Sono aderenti per poter
essere indossate sotto il cappotto. ma sono
perfette, quando la stagione lo consente, anche da
sole, senza niente sopra.
HERNO
MODELLO LAMINAR IN MAGLIA
IDROREPELLENTE, CON
INTERNO STACCABILE IN PIUMA
E IN TESSUTO WINDSTOPPER®
BROOKSFIELD
GIACCA TRAPUNTATA
IN FLANELLA LEGGERA, CON
IMBOTTITURA ANTIVENTO E
FODERA IN NYLON ULTRA LIGHT
GAUDÌ
GIACCONE DI MAGLIA, DOPPIATO
CON CAPPUCCIO A CONTRASTO
IN JERSEY MELANGE, TASCHINO
RICAMATO E BOTTONI A VISTA
la scheda
ANDREA CASSARÀ
29 ANNI
VESTE ARMANI
Andrea Cassarà
è nato a Brescia il 3 gennaio
1984. È alto 192 centimetri e
pesa 90 chili.
FIORETTO La sua arma è il
fioretto, tesserato per i
Carabinieri, si allena nella sua
città con il maestro Massimo
Omeri. Ha conquistato 15 ori in
carriera, individuali e a
BRAMANTE
BLAZER IN LAMBSWOOL
DAL TAGLIO SARTORIALE,
COLLO A SCIALLE E CHIUSURA
DOPPIOPETTO CON ALAMARI
squadre: 2 ai Giochi Olimpici,
4 ai Mondiali e 9 agli Europei.
LONDRA 2012 Campione
olimpico a squadre
ad Atene 2004 (dove è stato
anche bronzo individuale)
e poi a Londra 2012 (dove ha
chiuso al quinto posto
il torneo individuale),
ha vinto l’oro mondiale
individuale
a Catania 2011.
RECORD AZZURRO In carriera
Cassarà ha conquistato
anche 4 Coppe del Mondo,
con 23 successi di tappa
(che è un record per la
scherma maschile azzurra).
VIII
LA GAZZETTA DELLO SPORT
MARTEDÌ 8 GENNAIO 2013
GAZZALook
Golf
Pitti
la scheda
GIULIA SERGAS
33 ANNI
GIOCA DA 23 ANNI
Giulia Sergas è nata a Trieste il 26
dicembre 1979, è alta 1.77 m. e vive in Arizona
(Usa). Ha iniziato a giocare a golf nel 1989 al
Golf Club Trieste. I titoli più importanti. Da
amateur: campionessa italiana cadette (1995),
ragazze (95 e 96), juniores (97), match play (98),
campionessa europea (98), internazionali
d'Italia (98) e di Germania (98),
vicecampionessa mondiale a squadre (96 e 98).
Nell’ottobre 1999 è passata al professionismo:
nel 2000 ha vinto il Rookie of the Year Award, il
premio alla migliore professionista esordiente
nel Ladies European Tour; nel 2002 ha iniziato a
gareggiare nel circuito americano Lpga. I
migliori piazzamenti: un 2o posto nel ShopRite
Lpga Classic in America, nel New Zealand
Women’s Open e nel Sicilian Ladies Italian Open.
Ranking 2012: 26o in Europa, 39o in America,
75o nel mondo. Ha guadagnato in carriera
$ 1.872.000 e 264.000 euro.
CONTE OF FLORENCE
POLO IN COTONE,
ISPIRATA AI
TRE MONDI MOUNTAIN,
URBAN E GOLF
Sergas
TRICKER’S X ROY ROGER’S
DALLA COLLABORAZIONE
DI ROY ROGER’S E TRICKER’S,
UNISCE LA QUALITÀ INGLESE
AL DENIM
«PRECISINA
E
INA
MA ANCHE
A
COW GIRL»
«Ho una routine impeccabile per tenere i ritmi
di gare e viaggi. Vivo in Arizona, in jeans e stivali
texani. E riparto dal 4oo posto nello Us Open 2012 per
diventare una delle migliori nel putting»
CAROLINA DURANTE
Da Trieste agli Stati Uniti con una sacca da golf per bagaglio, insieme a un grande talento e passione da vendere:
così è Giulia Sergas, 33 anni,
seconda italiana nel ranking
mondiale dietro a Diana Luna
(attualmente rispettivamente
75ª e 59ª, http://www.rolexrankings.com/en/rankings/) e in ottima posizione per
guadagnarsi un posto nella
squadra europea della Solheim Cup che in agosto affronterà gli Stati Uniti, in Colorado.
Occhi azzurri e fisico atletico
(è alta 1,77), Giulia vive in Arizona ma il legame con l’Italia è
sempre molto forte: le vacanze le passa da sempre a Cortina d’Ampezzo, dove la raggiungiamo mentre dà libero
sfogo alla sua seconda passione, lo snowboard.
Giulia, un voto alla stagione
2012?
«Il risultato più memorabile è
stato il quarto posto nello Us
Open e l’invito a partecipare a
fine anno a ben sei gare riservate alle migliori del mondo,
in Asia e Messico. Il 2012 si è
concluso a gonfie vele, è stata
la mia miglior stagione in carriera. Ma questo non significa
che mi fermerò qui; anzi, credo sarà un trampolino di lancio per gli anni a venire».
Si divide tra i circuiti americani ed europei: come fa a reggere una vita così nomade?
«Ho una routine impeccabile
per tenere i ritmi di gare e viaggi; ne faccio almeno 8 oltreoceano durante la stagione, e se
non avessi delle regole di alimentazione e di preparazione
atletica ben precise, credo che
scoppierei. Quest’anno poi sono stata proprio diligente; in-
fatti ora che sono nel periodo
di riposo non mi è nemmeno
venuta la febbre post-stress…».
Ha un’esperienza di 13 anni nei
tour professionistici: c’è ancora l’entusiasmo degli esordi?
«L’entusiasmo è tanto. Amo il
mio lavoro, le soddisfazioni,
ma soprattutto le continue sfide, sia fisiche sia mentali. Il
golf ha un fascino particolare,
e credo che ogni golfista trovi
un legame molto personale
con questo sport così individuale. A me per esempio piace
il contrasto tra la pace e la tranquillità totali quando decido
di giocare 18 buche all’alba o
al tramonto, ma anche l’adrenalina che ti provoca un birdie
dopo l’altro...».
«Amo il mio
lavoro, le
continue sfide,
sia fisiche che
mentali»
Un capo che non può mancare
nel suo armadio?
vuole tanta preparazione fisica per non cadere preda dei
classici acciacchi a schiena,
spalle, gomiti. Se si vuole giocare a lungo ad alti livelli bisogna riequilibrare il fisico con
esercizi di postura e rinforzamento del tronco. Seguendo
questo tipo di allenamento, insieme alla corsa, sono riuscita
a perdere 12 kg. in tre anni.
Nessuna dieta, solamente attività fisica mirata».
Che rapporto ha con la moda?
«A livello professionistico ci
«Mi piace ma non sono una
fashion victim, cambio modo
di vestire ogni una o due sta-
HENRY COTTON’S
REINTERPRETAZIONE DI UN
GIUBBOTTO STORICO, ORA
REALIZZATO CON MATERIALI
TECNOLOGICI E LANE INGLESI
MCS WE THE PEOPLE
OVER JACKET IN LANA
PRINCIPE DI GALLES,
IMBOTTITA CON INTERNO IN
SHERLING, FINITURE IN CUOIO
Quanto è importante la cura
del fisico, nel golf?
gioni. La mia regola numero
uno è ricordare che sono io a
portare i vestiti, e non il contrario. Detesto chi si crede "figo"
solo perché ha pagato un abito
uno sproposito».
JECKERSON
SLIM, IN TESSUTO CHECK,
E DISPONIBILE IN ALTRE
VARIANTI CROMATICHE
«SCOTTISH STYLE»
«Ultimamente il mio stile è
cowgirl: mi sono trasferita in
Arizona e ho riscoperto lo stile
country: non è moda, lì si va
ancora nei saloon a cavallo.
Quindi nel mio armadio non
mancano jeans, stivali texani,
braccialetti di pelle, camice e
cinture ricercate».
Propositi per il 2013?
«Per questa stagione il mio
obiettivo è diventare una delle
migliori nel putting (il gioco
sui green, ndr) in tutto il circuito americano Lpga. Lavorerò a
tempo pieno su quello».
REPORTER
BLAZER IMBOTTITO E
TRAPUNTATO IN MORBIDA
FLANELLA CON TASCHE A
TOPPA E REVERSE A LANCIA
© RIPRODUZIONE RISERVATA
GIACCONE
COME QUELLI
DEI GAUCHOS...
ANZI PIÙ BELLI
Sembrano quelli dei gauchos
dei rodei texani, sono invece
degli elegantissimi giacconi dal look
british. Come quelli che
indossavano nel film The Queen: ve
li ricordate? Mimetico, trapuntato,
a quadri, tinta unita, doppiato con
pelliccia, impermeabili, con duemila
tasche porta tutto: in due parole,
comodi ed eleganti allo stesso
tempo. Un capo che non può
mancare a tutti gli uomini amanti
di una vita «wild».
WAXED
GIACCA WORKWEAR
CAMOUFLAGE IN TESSUTO
CERATO IN PEZZA. DETTAGLI
IN PELLE E BOTTONI USED
ADD
GIACCA WOOL TECH CON
ESTERNO IN LANA EFFETTO
MAGLIA E FINITURE AL VIVO E
ALL’INTERNO IL PIUMINO LIGHT
PIRELLI PZERO
CAMICIA IMBOTTITA IN MICRO
RIPSTOP CON INSERTI IN
FLANELLA TECNICA: DA SOLA
O SOTTO ALTRI CAPISPALLA
MARTEDÌ 8 GENNAIO 2013
LA GAZZETTA DELLO SPORT
IX
X
LA GAZZETTA DELLO SPORT
GAZZALook
MARTEDÌ 8 GENNAIO 2013
Snowboard
Pitti
IL PIUMINO
SEMPRE PIÙ
LEGGERO E PIENO
DI FANTASIA
Ne abbiamo visti di tutti
i tipi, ma c’è ancora chi riesce
ad inventarne di nuovi. Tipo
quello con il tascone che diventa
borsa, per piegarlo e portarselo
dietro. Tipo quello metà maglia
metà trapunta, come una vecchia
coperta americana.
C’è quello che sembra una
corteccia d’albero e quello che
è di lana ma completamente
resistente all’acqua e al ghiaccio.
BLAUER
PIUMINO CORTO DALLA LINEA
SLIM FIT ULTRALIGHT 100 GR
IN NYLON IMBOTTITO CON
PIUMA A INIEZIONE
la scheda
SIMONE BATTAGGIA
Dopo il gelo dei Giochi di
Vancouver, lo snowboardcross azzurro vive una lunga
primavera di speranze. Sono
passate solo tre stagioni dalla
delusione di Cypress Mountain, dove il migliore dei quattro azzurri al via, Stefano Pozzolini, non andò oltre i quarti
di finale. Da allora la squadra
è stata rivoluzionata, è aumentata l’attenzione da parte della
Fisi e i risultati sono tornati. Il
bello è che a portarli non è stato un solo atleta. Ai piazzamenti di un veterano come Alberto Schiavon sono infatti seguite le vittorie dei più giovani: prima Luca Matteotti, vincitore a Lech (Aut) nel dicembre
2010; poi Emanuel Perathoner, terzo nel gennaio scorso a
Veysonnaz; infine, un mese fa,
«
«
«
OMAR VISINTIN
23 ANNI
180 CM PER 60 KG.
Omar Visintin è nato a
Merano (in provincia di
Bolzano) il 22 ottobre 1989
da una famiglia di lontane
origini vicentine. Vive a
Lagundo (Bz) col padre
Gabriele, la madre Cecilie e
il fratello Luca, 21 anni,
anche lui snowboarder.
COLMAR ORIGINALS
PIUMINO CON CAPPUCCIO IN
TESSUTO DI LANA A COSTE,
IMBOTTITO IN PIUMA
NATURALE, DETTAGLI IN PELLE
DOLOMITE
BOMBER CON ELASTICO IN
VITA E CAPPUCCIO PROFILATO
IN PELO. TESSUTO ESTERNO
IN LANA WATERPROOF
SEVENTY
GIACCA REALIZZATA
CON UN MIX DI LANA COTTA
E TESSUTO TECNICO
TRAPUNTATO
«STAVOLTA
SALTO
SUL PODIO»
Lo snowboarder azzurro
pronto per i Mondiali
a Stoneham in Canada.
«Se i colleghi sono forti,
uno tira l’altro»
Atleta dell’Esercito dalla
scorsa stagione, aveva
esordito in Coppa del Mondo
nel cross di Chiesa Valmalenco
del 2008.
2010 A Lech (Austria) si era
piazzato decimo.
2011 Ai Mondiali di La Molina
(Spagna) ha chiuso 25o.
2012 Mentre il primo podio
coincide con la vittoria del 7
dicembre scorso a Montafon
(Austria).
Nel circuito ci
fanno complimenti
anche per il look.
Io mi vesto così
anche a casa!
Omar Visintin, 23enne di Lagundo, vicino a Merano, che
ha trionfato a Montafon (Austria). «Uno tira l’altro — attacca l’atleta dell’Esercito —. Se
sai che i compagni sono forti e
ti alleni con loro, ti carichi a
vicenda».
«Di base si cerca di evitare il
contatto con gli altri, ma a volte capita. C’è chi spinge, chi si
appoggia con le mani, molte situazioni sono al limite. Si rischia anche di litigare. Le scorrettezze, comunque, di solito
portano a una squalifica».
Più bella la vittoria ai Mondiali
juniores 2009 o quella di Montafon in Coppa del Mondo?
Visintin
Quando ha iniziato ad amare
la tavola?
«Mi piacciono molto i materiali, la libertà che ti danno gli
scarponi morbidi rispetto a
quelli rigidi del parallelo. E
«Quella di tre anni fa a Nagano fu la mia prima gara importante. Mi ero rotto il radio destro tre settimane prima, in
Norvegia, così gareggiai con
un tutore. Il successo del mese
scorso in Coppa però l’ho sentito di più perché il livello è molto più alto. Il meteo era pessimo ma sono riuscito a restare
sereno: per le prime tre discese ho pensato solo a chiudere
ai primi due posti, senza troppi pensieri, mentre in finale sono rimasto davanti dall’inizio
alla fine».
Come sono cambiati i suoi
obiettivi, dopo Montafon?
«A fine mese ci saranno i Mondiali a Stoneham, in Canada.
Dopo la vittoria in Coppa e l’ottavo posto di Telluride, ora
penso a un podio. Nel 2014,
poi, ci sono i Giochi a Sochi.
Prima però dovrò qualificarmi: ci sono quattro posti per
nazione e noi siamo in sette».
Lo snowboard si distingue dagli altri sport invernali per l’abbigliamento da gara. Lei segue
la moda?
«Avevo 6 o 7 anni, i miei genitori mi portavano in settimana bianca. Già sciavo, ma vidi questa cosa nuova che mi
affascinava. Feci la prima lezione in Val Passiria e mi appassionai. Sono cresciuto a
Merano 2000, che ora è anche
un mio sponsor, e grazie alla
scuola sportiva di Malles. Fino
ai 18 anni, però, mi ero concentrato solo sull’alpino».
Perché ha cambiato?
poi gli allenamenti sono molto
più vari, si fanno salti e curve,
si gareggia spalla a spalla contro gli avversari. Nell’alpino alla fine si fanno solo pali».
Quanta fisicità c’è in una run?
Mi piace la tavola
perché si fanno
acrobazie.
E si rischia anche
di litigare...
I Mondiali jr.
2009 o la Coppa
del Mondo? La
seconda, il livello
era davvero alto
THINK PINK
PIUMINO ANTI-PIOGGIA,
IMBOTTITO CON OVATTA
TERMICA, ZIP FLUO. E SACCA
PER RIPIEGARLO
CANADA GOOSE
GIACCA IMBOTTITA
CON PIUMA D’OCA BIANCA
CON UN FILL POWER DI 625
CUIN, CAPPUCCIO IN PELO
MOORER
GIACCONE IN MORBIDA NAPPA
DA GUANTERIA. IMBOTTITURA
IN PIUMINO D’OCA E
CAPPUCCIO STACCABILE
MOON BOOT
ANCLE BOOT GOFFRATO,
IMBOTTITO, ADATTO
PER LA NEVE MA ANCHE
PER IL FREDDO IN CITTÀ
BORSALINO
MODELLO «BOGART»,
CLASSICO A TESA LARGA,
IN FELTRO RASATO E
PARAORECCHIE IN MARMOTTA
«Sì. Lo snowboard ha sempre
cercato di differenziarsi. Nei
primi anni andavano molto i
vestiti larghi e colorati, oggi
c’è stata un’inversione di tendenza, i pantaloni e le giacche
sono sempre più strette. Tra
l’altro devo dire grazie ai fornitori del nostro materiale tecnico, la Kappa: nel circuito tutti
ci fanno i complimenti per le
nostre divise. Anche fuori dalla pista, comunque, cerco di
portare addosso qualcosa che
riporti allo snowboard».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
MARTEDÌ 8 GENNAIO 2013
GAZZALook
LA GAZZETTA DELLO SPORT
XI
Equitazione
Pitti
LA GIACCA
MODERNE,
ADERENTI
E COLORATE
Arioldi
Niente a che fare
con il vecchio blazer blu o l’abito
grigio da ufficio. Sono fatte
per il tempo libero, ma chi ha un
po’ di coraggio può indossarle
anche in banca. Colori sgargianti,
moderni, con rifiniture a
contrasto. O perfettamente
pulite, semplicemente bianche. In
lana ma leggere come camicie.
la scheda
FRANCESCA ARIOLDI
17 ANNI
AVIERE SCELTO AERONAUTICA
Francesca Arioldi è nata a Milano il 3 febbraio 1994,
figlia del fuoriclasse del salto ostacoli Roberto, è stata
campionessa europea Junior a squadre 2011, argento a
squadre nel 2009, dopo aver vinto gli Europei Children nel
2008. Argento nel 2010 e bronzo nel 2011 ai campionati
italiani Junior. Nel 2011 debutta vincendo a Piazza di Siena
a soli 17 anni: la più giovane di sempre.
CANTARELLI
GIACCA A TRE BOTTONI
DECOSTRUITA, IN COTONE
GARZATO EFFETTO CASHMERE
DISEGNO PRINCIPE DI GALLES
CARUSO
ISPIRATA AL MODELLO
INDOSSATO DAL TENORE.
SEMISFODERATA, DUE
BOTTONI, SPALLA MORBIDA
ERA MILANO
«GIACCA-CAMICIA»
IN COTONE FLANELLATO PER
UN EFFETTO «CALDO MA
LEGGERO». CON TRE BOTTONI
L.B.M.1911 FLY
GIACCA DISEGNO VICHY,
EXTRALIGHT, IN COTONE
SMERIGLIATO, MANO
CASHMERE
PAOLONI
GIACCA DALL’EFFETTO RETRÒ
IN CALDA MAGLIA DOPPIATA
IN ALCANTARA ADATTA ALLE
BASSE TEMPERATURE
«IL MIO
CAVALLO
LUCCICA»
«Amo collane e bracciali e ho riempito
il frontalino della testiera di Swarowski».
La promessa del salto a ostacoli, figlia del grande
Roberto, sogna di vincere a Roma 2013 con Kelly
de Fussigny. E poi magari, sfilare... per Gucci!
NICOLA MELILLO
Segnatevi bene questo
nome: lo sentirete spesso nei
prossimi anni. Francesca Arioldi, a soli 18 anni è più di una
promessa del salto ostacoli italiano. Ed è un bene prezioso
per il movimento, che vive da
una decina d’anni un periodo
complicato, fatto soprattutto
di vorrei ma non posso. Per
chiarire: a 17 anni è stata la
più giovane atleta di sempre a
vincere una prova a Piazza di Siena. Quel giorno del 2011 l’amazzone lombarda ha messo in fila una serie di
mostri sacri, a partire
da Michael Whitaker, finito secondo. In quella prova
9 o finì Roberto
Arioldi, che di
Francesca è il papà ma che per tutti è un’icona dei
salti italiani: 6
volte tricolore,
con parentesi
alla guida della Nazionale,
lui c.t. per
aiutare il
gruppo nel
momento più buio. Insomma: Francesca è figlia d’ar-
te, ma non una figlia d’arte qualunque. Idee chiare, pochi fronzoli, grande tenacia e grandissima serenità: i suoi discorsi sono interrotti spesso da una contagiosa risata. Ha tanta classe,
confortante per chi tifa Italia.
Francesca nel 2012 ha svoltato.
«Ho partecipato al concorso
per l’Aeronautica e ora sono
aviere scelto. Il passo è fatto. I
cavalli sono la mia professione».
E gli studi?
«Sono all’ultimo anno
di liceo artistico. Sogno di diventare designer d’interni».
Giornata tipo?
«Mi alzo all’alba, lavoro almeno due
dei sei cavalli che
seguo. Poi a scuola, quindi torno a
Zerbolò, provincia
di Pavia, nel centro
d’allenamento dove lavoro con mio
padre, mia madre e
mio fratello. Vita
complicata, intensa.
Ma bellissima. E il
mio sogno di viaggiare per il
mondo lo sto realizzando grazie ai Gran Premi».
Sei volte in Csio internazionali
coi più grandi, 2 titoli europei e
30 Coppe delle Nazioni juniores vinte. Un po’ di capogiri, a
forza di successi?
«Vincere ti dà grande consapevolezza di te e aiuta il cavallo,
al quale trasmetti sicurezza.
Montarmi la testa? Impossibile con mio padre: averlo accanto è importante anche per questo. Ora con Kelly de Fussigny,
con cui vinsi a Piazza di Siena
2011, conto di tornare a Roma
nel 2013: lei ha 14 anni, vorrei
chiudesse la carriera lì».
Ma il tempo per una storia
d’amore c’è?
«Sì: il mio Mattia di cavalli non
sapeva niente. Adesso quando
può viene a fare il tifo».
Il cavallo col quale potresti fare il colpo grosso a breve?
DEKKER
MANTELLA ISPIRATA ALLE
DIVISE DEI SOLDATI
AMERICANI ANNI ’40/’50
TOMBOLINI
GIACCA DELLA LINEA ZERO
GRAVITY REALIZZATA CON
LANE E SETE PURISSIME
PT05
CINQUETASCHE DOUBLE
FACE: FUORI MORBIDISSIMO
COTONE, DENTRO DENIM
VELLUTATO
«Si chiama Uno Cento, con me
da agosto. Grandissime potenzialità».
Prima di una gara libro o musica?
«Musica: rap italiano ascoltato
con la cuffia. Mi carica».
Tempo per lo shopping?
«Certo! Vado matta per le scarpe. Mi piacciono collane e bracciali, che purtroppo non posso
indossare molto essendo
un’amazzone. Adoro Gucci, a
differenza di tutti gli altri stilisti riesce a conquistarmi in qualunque cosa realizzi».
DOUCAL’S
STIVALE IN PELLE BOTTALATA
IDROREPELLENTE CON CALZINO
IN FELTRO ESTRAIBILE
Sfilare su una passerella?
«Sarebbe fantastico! Magari
mi chiamassero. Vado matta
per la moda».
Qualche vezzo prima della gara?
«Ho personalizzato il frontalino della testiera con una serie
di Swarowski. Prima di diventare aviere avevo disegnato
una sella personale. Era bellissima. Ma adesso non posso: ho
la divisa».
Dal 2013 che cosa ti aspetti?
«La strada è lunga, basta farne
un po’ alla volta». E via un’altra risata.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
HENRY LLOYD
GIACCA DOPPIATA
A CONTRASTO CON
PATTELLE ANTIPIOGGIA,
POLSI REGOLABILI E
TASCHE VARIE
U.S. POLO ASSN.
POLO COLORATA
IN JERSEY DI PIQUET
CON COLLETTO
A CONTRASTO E
MARCHI
XII
LA GAZZETTA DELLO SPORT
MARTEDÌ 8 GENNAIO 2013
GAZZALook
Camicie
Pitti
ETON
CLASSICA CAMICIA
DA ABITO ABBINATA
AD UNA CRAVATTA COUNTRY
PER IL WEEKEND
ADDIO POLO
VIVA I BOTTONI
Righine e quadretti sono superati, vince la fantasia di tanti tessuti
mescolati e molto decorati. Resiste il denim, ma solo se stropicciato
Camicie
CÀRREL
CAMICIA IN COTONE
MERCERIZZATO A RIGHE
INTERCALATE CON COLLO
ALTO ALLA FRANCESE
DELSIENA
CAMICIA IN COTONE
CON COLLO A PUNTE LARGHE
E BOTTONI IN MADREPERLA
A PRESSIONE
(f.s.) Maschi gioite, le camicie son tornate! Dopo tante
collezioni dove magliette, maglioni e polo shirts avevano preso il sopravvento, la camicia, è
tornata a ruggire schiacciando
l’acceleratore della fantasia.
Non parliamo più solo della camicia a righine o a quadretti,
con collo rigido, da indossare con una grossa cravatta
o quella celeste tipicamente da piccolo manager, c’è
ora la camicia con le toppe,
applicazioni dal look inglese di
Eaton, c’è quella patchwork di
Disegual, quella stropicciata di
Pepe Jeans e diventa trendy il color muschio della camicia Delsiena. E per chi vuole osare un abbinamento eccentrico, ecco in bellavista le cravatte di Tino Cosma in seta stampata a disegni
geometrici nei colori Anni ’70.
DOPO CANNES, LONDRA E SYLT
Il bomber Stone Island
in giro per il mondo
Apre lo store di Firenze
Stone Island non poteva mancava a
Firenze nei giorni di Pitti Uomo. L’evento è per
domani sera quando in via Vacchereccia 18/20,
adiacente a Piazza della Signoria si apre il nuovo
store. O meglio la nuova vetrina sul mondo
della moda basic realizzata con la più alta
tecnologia, materiali spaziali e lavorazioni
futuribili. Tessuti anti pioggia e anti vento.
Con una tintura in capo che dà tonalità diverse
ai tessuti che compongono i bomber. Le
chiusure sono tutte nascoste e i polsi in maglia
stretch, mentre il cappuccio è richiudibile dentro
il collo. L’ ultimo store fa seguito a quello
recentemente inaugurato a Cannes, sulla
Croisette e a quello di Londra a Soho, Brewery
Street. Nel 2012 Carlo Rivetti, factotum della
maison, è riuscito a piazzarsi in Germania
nell’esclusiva isola di Sylt.
DESIGUAL
CAMICIA PATCHWORK
PER LA COLLEZIONE
WE LOVE
TINO COSMA
CRAVATTE IN OTTOMAN
DI SETA STAMPATA
CON DISEGNI GEOMETRICI
PEPE JEANS LONDON
CAMICIA IN DENIM
MORBIDO CON TASCHINE
FRONTALI
© RIPRODUZIONE RISERVATA
SPECIAL THANKS TO
AND
Scopri il programma completo su
COL PATROCINIO DI
CON LA PARTECIPAZIONE DI
MAIN PARTNER
FASHION PARTNER
PARTNER
DESIGN PARTNER
PARTNER ETICO
MARTEDÌ 8 GENNAIO 2013
LA GAZZETTA DELLO SPORT
XIII
XIV
LA GAZZETTA DELLO SPORT
MARTEDÌ 8 GENNAIO 2013
GAZZALook
Sneakers
Pitti
MAI SENZA
SNEAKERS
Accessori
NEW BALANCE
FRESH PEPPERMINT
CON SUOLA IN MATERIALE
TECNICO BIANCO ABBINATA
AD UNA TOMAIA VERDE
4US CESARE PACIOTTI
ELEGANTE, STILE INCISIVO
IMPREZIOSITO DA DETTAGLI
UNICI, DEDICATA AI PIÙ
MODAIOLI
D.A.T.E.
IN TESSUTO IN LANA
SCOZZESE CON
TRATTAMENTO SCRATCHED
PER UN EFFETTO VINTAGE
Da quando sono state sdoganate nella vita di tutti i giorni
sono diventate indispensabili. Sempre comode e colorate
(s.a.) Mai senza sneakers, verrebbe proprio da dire. E in effetti non è un caso
che le scarpe da ginnastica riadattate alla vita di tutti i giorni
siano diventate un accessorio
indispensabile. Ecco perché,
ogni stagione che passa, continuano a evolversi nelle forme
e nei materiali. Prendiamo
quelle che abbiamo selezionato in anteprima tra le nuove
collezioni per il prossimo inverno: c’è il classico modello
alto alla caviglia, con gli interni in morbido pelo (Converse)
o in montone (Voile Blanche).
Ma vanno forte anche quelle
in tessuto, in lana scozzese
(D.A.T.E) oppure con le borchie (Cesare Paciotti). Immancabile poi, la spolverata di colore: basta vedere quanti modelli ci sono con gli inserti dalle tonalità sgargianti o fluorescenti. Attenzione ci sono anche le originalissime scarpe
ispirate al mito di James Bond
(Serafini), sempre dai colori
accesissimi. Ma il minimo comune denominatore resta
sempre lo stesso, cioè la suola,
che deve essere comoda e realizzata con i materiali più avanzati. Sennò che sneaker è...
GEOX RESPIRA
SNEAKER ALTA IN PELLE
CON SUOLA ULTRALIGHT
IMPERMEABILE
E SUPERCOMODA
DIADORA
NUOVA BASKET, UN PO’
SNEAKER E UN PO’ BOOT
INVERNALE, CON SUOLA
FLUO A CONTRASTO
SERAFINI
SNEAKERS ISPIRATA
AL MITO DI JAMES BOND
PER LA SUA GOLD EDITION
DAI COLORI ACCESI
© RIPRODUZIONE RISERVATA
CONVERSE
MODELLO VERSIONE ALTA
ALLA CAVIGLIA VESTITO
DI UN MORBIDO E CALDO
SHEARLING
VOILE BLANCHE
LAVORAZIONE
ARTIGIANALE CON
DETTAGLI IN NYLON E
INTERNO IN MONTONE
GUARDIANI SPORT
RESTYLING DELLA CLASSICA
SNEAKER REALIZZATA
CON MIX DI MATERIALI
PER UN EFFETTO USED
CAMPER
SCARPA NATA DALLA
COLLABORAZIONE CON
LA CELEBRE AZIENDA
TESSILE SVEDESE KVADRAT
L’UOMO DELL’AUTUNNO 2013-14
Prima Classe Alviero Martini
punta tutto sull’impermeabile
L’impermeabile è per
l’autunno inverno 2013 14 il
simbolo della nuova collezione di
Prima Classe Alviero Martini (la
maison famosa per le sue
stampe a carta geografica).
L’intenzione è quella di
sottolineare la doppia anima di
questo capo: o creato per l’uomo
urbano, che vive nel traffico, in
ufficio o in mezzo alla folla; o
ideato per viaggiare verso mete
lontane e avventurose. Ecco qui
a fianco l’impermeabile blu con la
coulisse in vita e le tasche
profilate e chiuse con zip per
renderlo completamente
idrorepellente. E il giaccone
verde con cappuccio trapuntato
e toppe con la tradizionale
stampa della maison.
MARTEDÌ 8 GENNAIO 2013
GAZZALook
LA GAZZETTA DELLO SPORT
XV
Viaggi
Pitti
FELISI
BOSTON BAG IN UN NUOVO
TESSUTO JACQUARD DI
COTONE CON TRATTAMENTO
DI SOTTOVETRATURA
ORCIANI
ZAINO IN PELLAME
DI VITELLO CON CERNIERA
A VISTA E COMODO TASCONE
FRONTALE
SERAPIAN
VENTIQUATTRO ORE
IN PELLE DI VITELLO
CON TRATTAMENTI
NATURALI
CAMPOMAGGI
ZAINETTO MULTITASCHE
REALIZZATO CON
UNA COPERTA DI LANA E
DETTAGLI IN PELLE
UNA BORSA
E UN TRENCH
IRENE TRAINA
Un viaggio per evadere il
weekend dal caos cittadino,
una vacanza dall’altra parte
del mondo o semplicemente il
tragitto per andare al lavoro.
Ad accompagnarci bastano poche cose: un giaccone caldo, il
must di Marina Yachting, un
trench leggero in tessuto impermeabile dal taglio classico, come quello di Allegri. E’ indispensabile il borsone, fedele
compagno di ogni viaggio: in
pelle argentina come quello di
La Martina, elegante come la
24 ore di Serapian o dall’aspetto più ricercato come propone
Fabrizio Mancini. Per i più sportivi uno zaino in pelle di Orciani o in lana dal look inglese di
Campomaggi, l’importante è
che riesca a contenere tutto il
mondo di un uomo moderno.
FABRIZIO MANCINI
BORSA 24 ORE INTERAMENTE
IN PELLAME SCAMOSCIATO
COMBINATO A PELLE
DI VITELLO
Un weekend, un lungo viaggio o anche solo per andare
in palestra: serve poco, ma quel poco non può mancare
MARINA YACHTING
MONTGOMERY IN PANNO
DI LANA E COTONE GOMMATO
TECNICO CON ALAMARI
IN CORDA E LEGNO
MW BY GIORGIO FEDON 1919
BORSA DUFFLE IN PELLE E
CANVAS DAI COLORI DEL BOSCO
ABBINATI AL BLU NAVY
ALLEGRI
TRENCH
LUNGO
DAL TAGLIO
CLASSICO
DELLA
COLLEZIONE
«L’ARTE
DELLA
PIOGGIA»
© RIPRODUZIONE RISERVATA
LA PRESENTAZIONE
Domani nella Tenda rosa
la giacca Gazza-City Time
Un blazer esclusivo
che sarà in vendita
dal mese di aprile
in tutta Italia
Ecco il blazer per la prossima estate. E’ il blazer Gazzetta-City Time. Verrà presentato domani pomeriggio alle
15.30 nella nuovissima tenda
Rosa-mimetico della Gazzetta dello Sport alla Fortezza da
Basso, alla presenza di grandi
campioni.
Si tratta di un capo esclusivo
che sarà in vendita dal mese
di aprile negli Store Gazzetta:
a Milano in Galleria San Carlo (traversa di Corso Vittorio Emanuele), a Roma alla stazione Termini e in
tutti i negozi italiani
che distribuiscono City Time.
La giacca dal taglio
molto giovanile e
con le finiture naturalmente in rosa è
l’ennesima testimonianza di come la Gazza non solo sia vicina alla
moda dal punto di vista editoriale, ma entri anche dentro
questo mondo con delle creazioni proprie. E’ accaduto in
passato con i piumini, si è ripetuto con i costumi da bagno
ed oggi ecco un capo raffinato
come il blazer.
Partner dell’operazione è City
Time, un marchio che da sempre crede nello sport come veicolo per agganciare soprattutto le giovani generazioni.
CONSULENTE MODA FABRIZIO SCLAVI [email protected]
Paris - 6 Rue du Marché Saint-Honoré
LA MARTINA
BORSONE DA VIAGGIO
IN PELLE BICOLORE
MARRONE E VERDE ISPIRATO
ALLA PATAGONIA
XVI
LA GAZZETTA DELLO SPORT
MARTEDÌ 8 GENNAIO 2013