Dispensa - Associazione UmanaMente

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Dispensa - Associazione UmanaMente
DISPENSA PER FAMILIARI DI PERSONE CON PROBLEMI DI GIOCO D’AZZARDO
Materiali tratti dal corso di 6 incontri organizzato dall’associazione UmanaMente
All’interno del progetto “Familiari Informati e Sostenuti” Programma P.R.I.S.M.A. 2015
Indice
1. INTRODUZIONE
- Dati epidemiologici in Italia e
divulgazione del fenomeno
- Trasformazione culturale del gioco
d’azzardo
- Stato e gioco d’azzardo
(materiali Volpe, Pirrotta, BPER)
2. DEFINIZIONI
- Cos’è il gioco
- Tipi di giochi
- Etimologia dell’azzardo
- Stadi del gioco (Serpelloni)
(materiali di Volpe, Pirrotta, Gambini,
Grippo)
3. Il GAP: CRITERI DIAGNOSTICI
- DSM-V
- criteri del DSM-V
(materiali di Volpe, Pirrotta,
Gambini,Grippo)
4. ADDICTION: EZIOLOGIA E FATTORI DI
RISCHIO
- definizione di addiction
- modello bio-psico-sociale
- fasi del GAP
- distorsioni cognitive
- fattori di rischio
(materiali di Grippo)
5. CONTESTO LEGISLATIVO
- il decreto Balduzzi
- normativa regionale e piano
integrato
(materiali di Gambini)
6. SERVIZI PER LE DIPENDENZE: I SER.T.
- percorso di presa in carico: fasi
- Accesso
- dati di attività del Ser.T
- Il coinvolgimento dei familiari del
giocatore
(materiali di Gambini)
7. AUTO MUTUO AIUTO
- Che cos’è l’Auto Mutuo Aiuto
- I gruppi A.M.A.
(materiali di De Maria)
8. IL PERCORSO DI CURA
- gli obiettivi della cura
- la doppia bilancia decisionale
- gli stadi del cambiamento
- vissuti e pensieri del giocatore
(materiali di Grippo)
9. ASPETTI LEGALI
- Problemi ricorrenti
- Concetti fondamentali
- Ass. Avvocati di Strada Onlus
(materiali di Ass. Avvocati di Strada,
C. Zamparini)
10. ASPETTI PATRIMONIALI
- Operazioni bancarie sospette
- Il conto corrente, la tessera
bancomat, la carta di credito, gli
assegni, i titoli, la cassetta di
sicurezza
- Accredito stipendio o pensione,
cessione del quinto
- Cosa verificare
- I debiti e prestiti
- usura
(materiali di BPER, G. Zacchi)
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1.
INTRODUZIONE
Dati epidemiologici in Italia e divulgazione del fenomeno
Pur non esistendo studi esaustivi e rappresentativi sul fenomeno del gioco d’azzardo, si stima che in Italia, su una
popolazione di circa 60 milioni di abitanti, il 54% della popolazione compresa tra i 18 e i 74 anni, ovvero
23.894.000 abitanti, sia giocatore d’azzardo, di cui lo 0,5%-2,2%, ovvero tra i 302.093 e 1.329.211 abitanti, sia
giocatore d’azzardo patologico.
L’Italia è tra i primi paesi nel mondo per spesa procapite nel gioco d'azzardo: ogni anno vengono spesi 1450 € da
ciascun cittadino e cittadina. La spesa legale è di 88 milioni e mobilita il 4% del Pil nazionale. In Italia gioco
d’azzardo e lotterie hanno 40 mld annui di fatturato.
I luoghi dove attualmente è possibile giocare sono in continua e rapida diffusione: casino, luoghi ove poter
effettuare scommesse sportive, bingo, lotto e superenalotto, lotterie istantanee e lotterie nazionali (“win for life”
e gratta e vinci), New Slot e Videolotteries (“macchinette”), Gaming online e Remote gambling (internet).
I fattori incentivanti l’attività del gioco sono costituiti da un’offerta ampia e differenziata a seconda delle fascia
d’età e degli stili di vita, e da una bassa soglia d’accesso, per cui investire sul gioco ha un costo accessibile a gran
parte della popolazione.
Trasformazione culturale del gioco
In passato il gioco poteva rispondere anche al necessario bisogno di socializzazione e poteva essere inserita in
contesti di aggregazione: c’era un incontro con altri individui. Non tutti potevano accedere al gioco d’azzardo: era
necessario accedere a luoghi specifici, in tempi delineati. Il gioco d’azzardo segnava momenti di ritualità: gioco
come rito collettivo con tempi e significati condivisi con le persone che vi partecipavano, il gioco prevedeva che i
giocatori fossero coinvolti in attività che duravano un certo tempo, all’interno del quale trovava spazio la socialità.
Tempo e spazio del gioco separati da quelli della vita ordinaria; alcune attività di gioco del passato presentavano
molti più elementi di complessità rispetto ad oggi, avevano un legame con i territori, nascevano intorno ad alcune
tradizioni, si tramandavano tra le generazioni. Le vincite del gioco potevano anche non essere riscosse
immediatamente. C’era una maggiore manualità associata al gioco d’azzardo: “smazzare” le carte, lanciare i dadi,
sorteggiare ecc.
IL GIOCO NEL PASSATO
IL GIOCO OGGI
Giocatori sociali
Giocatori solitari
Alta soglia di accesso al gioco
Bassa soglia di accesso al gioco
Rituali di gioco
Consumo di gioco
Lentezza
Velocità
Sospensione dell’esperienza di gioco
Continuatività tra gioco e vita quotidiana
Complessità
Semplicità
Territorialità
Globalizzazione
Riscossione non immediata
Riscossione immediata
Manualità, presenza fisica
Tecnologia, assenza di interazione
Mauro Croce
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Giochi d’azzardo: percentuali
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Slot Machine e Videolottery 54,9% del fatturato totale
Giochi online 16,4%
Lotterie (gratta e vinci) 11,6%
Lotto 7,3%
Scommesse sportive 4,5%
Superenalotto 2,1%
Bingo 2,0%
Scommesse ippiche 1,2%
Stato e gioco d’azzardo
Il gioco d’azzardo in Italia è illegale, salvo quello concesso dallo stato che a partire dal 2004 quando i Monopoli di
Stato hanno affidato alle concessionarie la gestione delle macchinette elettroniche: new slot nei bar e
tabaccherie, e videolottery di nuova generazione in sale dedicate. Lo Stato promuove il gioco d’azzardo perché da
questo si arricchisce. A questo però spetta “solo” una piccola percentuale (circa il 10% in media) del giocato e
negli anni, ridotte le tassazioni sui nuovi giochi d’azzardo, si arricchisce sempre meno.
Il gioco d’azzardo è un settore controverso, con infiltrazioni della criminalità organizzata.
Uno dei fattori responsabili è imputabile al canale informativo diretto alla popolazione:
- Da parte dei media, enfatizzando le notizie di vincite milionarie che ospitano la pubblicità sul gioco
d’azzardo
- Attraverso la RAI, che pur essendo un Servizio pubblico, sceglie di trasmettere in prima serata il “Gioco
dei pacchi”
- Attraverso la Scuola, che non insegna quasi mai il calcolo delle probabilità
- Attraverso, appunto, lo Stato, in conflitto d’interessi con le entrate che incassa l’Erario.
Tale fenomeno sociale è in espansione e sta assumendo dimensioni preoccupanti, ciò impone quindi una presa di
consapevolezza e un’attenzione attraverso la divulgazione di una corretta informazione e attraverso iniziative
illustrative del fenomeno e strategie di aiuto concreto rivolte a coloro i quali sono immersi in tale problematica.
2.
DEFINIZIONI
Cos’è Il Gioco
Il gioco inteso come attività ludica assume un ruolo fondamentale per lo sviluppo e la sopravvivenza dell’uomo e
della civiltà (Huizinga, 1938). Un’attività sana, dunque, poiché favorisce la crescita e la socializzazione, sviluppa
l’immaginario, rappresenta inoltre un’utile evasione temporanea dalla quotidianità per scaricare le tensioni
accumulate. Il gioco ha, in tal senso, le seguenti caratteristiche: è un’attività libera (il giocatore non può essere
costretto a giocare), incerta (lo svolgimento e il risultato non possono essere decisi a priori), improduttiva (non
crea né beni, né ricchezze, né altri elementi di novità), regolata (con regole che sospendono le leggi ordinarie),
fittizia (consapevole della sua irrealtà) (Caillois, 1958). Il giocatore sociale, quindi, è colui che vive il gioco come
attività ricreativa, utilizza il denaro nel suo tempo libero per svago; non si aspetta di poter guadagnare tramite il
gioco; accetta di perdere il denaro puntato; è capace di fermarsi al momento opportuno; non torna mai a giocare
con il proposito i rifarsi.
Tipi di gioco
Possiamo suddividere le tipologie di Gioco in 4 categorie:
•
Giochi di competizione (agon): In genere tutte le competizioni, sia sportive che mentali
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Giochi di azzardo (alea) : Tutti i giochi dove il fattore primario è la fortuna
Giochi di simulacro (mimicry):
): I cosiddetti "giochi di ruolo" dove si diventa "altro"
Giochi di vertigine (ilinx):
): Tutti quei giochi in cui si gioca a provocare noi stessi
Etimologia
Dall’arabo ad zahr (“dado”), consideriamo giochi d’azzardo Tutti quei giochi che in misura minore o maggiore
ruotano intorno al concetto di “alea”, ovvero il cui risultato dipenda totalmente o prevalentemente dalla fortuna
rispetto all’abilità e dove su questo risultato si scommettono soldi.
Perché il gioco possa definirsi d’azzardo devono essere presenti 3 caratteristiche:
•
•
•
l’individuo mette in palio denaro o oggetti di valore;
questa posta è irreversibile;
l’esito del gioco dipende principalmente o totalmente dal caso
caso.
Stadi del gioco d’azzardo
Il gioco d’azzardo patologico come malattia si sviluppa tipicamente in fasi successive, attraverso le quali si arriva
ad un progressivo coinvolgimento nel comportamento dipendente.
o del gioco d’azzardo, come proposto da Serpelloni e Rimondo (2012)
Si illustrano di seguito le fasi di sviluppo
3.
Il GAP: CRITERI DIAGNOSTICI
DSM V
Mentre nel DSM IV (Manuale
Manuale Diagnostico Statistico
Statistico)) il GAP era stato inserito nei Disturbi del controllo degli
impulsi, nel DSM V il Gioco d'azzardo viene inserito nei Disturbi da uso di sostanze, pur essendo una cosiddetta
dipendenza senza sostanza, per sottolineare le analogie con le dipendenze da sosta
sostanze.
Di seguito i criteri diagnostici:
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DISTURBO DA GIOCO D’AZZARDO (DSM V)
A. Persistente e ricorrente comportamento problematico di gioco d’azzardo che comporta difficoltà o disagio
clinicamente significativi, da parte di un soggetto che, nell’arco di un periodo di 12 mesi, presenta quattro o più
tra i seguenti elementi:
1) E’ eccessivamente assorbito dal gioco d'azzardo (per es.: è eccessivamente assorbito nel rivivere
esperienze passate di gioco d'azzardo, nel soppesare o programmare la successiva avventura, o nel
pensare ai modi per procurarsi denaro con cui giocare);
2) Ha bisogno di giocare d’azzardo con quantità crescenti di denaro per raggiungere l’eccitazione
desiderata; Tolleranza
3) Ha ripetutamente tentato senza successo di controllare, ridurre, o interrompere il gioco d'azzardo;
Dipendenza - Ricaduta
4) E’ irrequieto o irritabile quando tenta di ridurre o interrompere il gioco d’azzardo; Sindrome di
astinenza - Craving
5) Spesso gioca d’azzardo quando si sente a disagio (es.: indifeso, colpevole, ansioso, depresso); Ricerca
del piacere – Fuga dal dolore
6) Dopo aver perso al gioco, spesso torna ad un altro gioco per giocare ancora; Chasing o rincorrere le
perdite
7) Mente per occultare l’entità del proprio coinvolgimento nel gioco d'azzardo; Negazione o
minimalizzazione
8) Ha commesso azioni illegali come falsificazione, frode, furto, o appropriazione indebita per finanziare il
gioco d'azzardo;
9) Ha messo a repentaglio o perso una relazione significativa, il lavoro, oppure opportunità scolastiche o
di carriera per il gioco d'azzardo;
10) Fa affidamento su altri per reperire il denaro per alleviare una situazione finanziaria disperata causata
dal gioco d'azzardo.
B. Il comportamento di gioco d’azzardo non è meglio attribuibile a un episodio maniacale
La presenza, nell’arco di 12 mesi, di almeno 4 dei punti indicati è sufficiente per una diagnosi di disturbo da gioco
d’azzardo. Nel caso si riscontrino 4 o 5 criteri si parla di gravità media; moderata in presenza di 6 o 7 criteri e
grave per 8 o 9 criteri.
4.
ADDICTION: EZIOLOGIA E FATTORI DI RISCHIO
Definizione di Addiction
Il termine inglese addiction– in italiano dedizione, inclinazione- deriva dal latino addictus (termine utilizzato
nell’Antica Roma per indicare lo schiavo o il servitore che diveniva tale per non poter pagare i debiti, la cui
condizione durava fino all’estinzione del debito) emerse negli ambienti scientifici inizialmente per descrivere
la condizione di schiavitù che si instaurava con l’uso di droghe. Più in generale sta ad indicare la dipendenza
psicologica che spinge alla costante ricerca di un oggetto o attività senza le quali l’esistenza dell’individuo
sembrerebbe perdere senso.
Eziologia
L’eziologia della dipendenza da gioco d’azzardo patologico è multifattoriale, è data da:
1) fattori di ordine socio-culturale quali:
- Mutamenti socio-culturali dell’ultimo secolo
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- Diffusione dei giochi soprattutto dopo gli anni ’90
- Ruolo delle politiche legislative
Cambiamento nella società odierna dei sistemi di valore
Amicizie e frequentazioni
2) fattori biologici:
si possono identificare alterazioni del sistema cerebrale della gratificazione (reward system), con una
contemporanea bassa efficacia del controllo prefrontale degli impulsi.
•
Il sistema dopaminergico è coinvolto nella spinta motivazionale alla ricerca dello stimolo gratificante;
•
Il sistema oppioidergico media i processi di gratificazione conseguenti al consumo di sostanze.
Nel giocatore d’azzardo patologico sono stati riscontrati anomali livelli di dopamina, che ricopre un ruolo
cruciale nei sintomi di astinenza e di craving (comportamento impulsivo di ricerca) caratteristici dello
stato di dipendenza. Il funzionamento anomalo si manifesta con un’alterata sensibilità alla ricompensa da
vincita e alla perdita, o ad una combinazione di queste due variabili. Lo stimolo associato al gioco (es. vista
slot) provoca nei Giocatori problematici maggior attivazione aree limbiche e craving.
3) Fattori psicologici:
- Impulsività (Sensibilità ai risultati positivi e ricerca del rinforzo immediato; Tendenza a rispondere
velocemente senza considerare gli effetti del modo di agire; Insensibilità a conseguenze negative
come la punizione; Difficoltà a gestire l’autocontrollo.)
- Tratti Alessitimici (Difficoltà a identificare i sentimenti distinguendoli dalla componente somatica
delle emozioni; Difficoltà a descrivere e comunicare le proprie emozioni e sensazioni somatiche;
Presenza di un pensiero centrato sulla realtà esterna o pensiero operatorio.)
- Personalita’ sensation seeker o novelty seeker (Ricerca di sensazioni ed esperienze nuove a
gratificazione immediata; Ricerca del brivido, dell’avventura e della sfida; Disinibizione sociale e
sensibilità alla noia; Comportamenti di accettazione del rischio; Temporanea riduzione
dell’autocontrollo.)
Le distorsioni cognitive
-
Nel corso del tempo, anche l’assetto cognitivo del giocatore si modifica: infatti, un aspetto particolarmente
rilevante della psicologia del giocatore riguarda le cognizioni (o credenze) erronee, che comprendono
«qualunque pensiero del giocatore sui giochi d’azzardo che va contro i principi della razionalità e della logica»
. Le distorsioni cognitive più rappresentative sono:
L’illusione di controllo (Langer,1975): un’aspettativa di successo personale eccessivamente alta, ossia il
ritenersi capaci di controllare gli eventi fortuiti.
Fallacia di Montecarlo (Cohen, 1972): il giocatore sopravvaluta la probabilità di successo in seguito ad
una sequenza di giocate sfortunate.
La quasi vincita (Reid, 1986): spiega perché i giocatori continuano a giocare nonostante i ripetuti
fallimenti. Nella loro mente infatti, si rinforza l’idea che insistendo nelle giocate la vincita arriverà
sicuramente.
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Teoria del Prospetto (D. Kahneman e A. Tversky, 1979) : le persone attribuiscono valori ai guadagni e alle
perdite piuttosto che alla ricchezza in sé e i pesi decisionali sono assegnati ai risultati con diverse
probabilità.
Effetto dei costi sommersi (Arkes e Blumer, 1985): Il sunk cost effect è un comportamento economico
maladattivo che si manifesta in una forte tendenza a continuare uno sforzo una volta che un investimento
di soldi, di fatica o di tempo è stato sostenuto. Nonostante il fatto che oggettivamente non dovrebbe
influenzare le decisioni attuali, l’investimento precedente spinge a perseverare nella condotta d’azione,
anche nel caso in cui il contesto lo sconsiglierebbe. Infatti, le teorie normative economiche prevedono che
le decisioni siano prese solo in base ai costi e benefici incrementali.
Fattori di rischio per lo sviluppo di gap
-
FATTORI DEMOGRAFICI (Età; Sesso; Disoccupazione; Residenza; Scolarità)
FATTORI BIOLOGICI (Attività neurotrasmettitoriale; Genetica)
FATTORI PSICOLOGICI (caratteristiche di personalità; distorsioni cognitive
CARATTERISTICHE DEL GIOCO( Alta accessibilità, Caratteristiche sensoriali)
COMORBILITA’ PSICHIATRICHE (Depressione; Ansia; Disturbo ossessivo-complusivo; Disturbi di personalità;
Abuso di alcol o sostanze)
CARATTERISTICHE DI PERSONALITA’ (Coping maladattivo; impulsività; carattere sensation seeking)
5. IL CONTESTO LEGISLATIVO
Il decreto Balduzzi
Il cosiddetto Decreto Balduzzi (D.L. 13-9-2012 n. 158, convertito con L. 189/2012) individua il Ser.T. quale
servizio che deve farsi carico di questa tipologia di pazienti. Ad oggi il decreto non ha visto una
concretizzazione economica rispetto alle norme previste, ma ha sicuramente contribuito inserendo il GAP
(gioco d’azzardo Patologico) nei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) alla mobilitazione dei Ser.T (Servizi per
le Tossicodipendenze) per una formazione degli operatori sul problema ed alla definizione di un
programma strutturato di aiuto per il giocatore e la famiglia. Questo provvedimento ha avuto l’effetto di
far afferire molte più persone ai Ser.T. con un evidente aumento dell’utenza.
Normativa regionale e piano integrato
La Legge regionale 5 del 4-7-2013 “Norme per il contrasto, la prevenzione, la riduzione del rischio della
dipendenza dal gioco d'azzardo patologico nonché delle problematiche e patologie correlate” ed il conseguente
Piano Integrato assunto con Deliberazione dell'Assemblea Legislativa n. 154 dell’11-3-2014 definiscono
ulteriormente gli interventi da attuare a livello regionale rispetto al Gioco d’azzardo patologico.
In particolare la Deliberazione dell'Assemblea Legislativa n. 154 dell’11 marzo 2014 “PIANO INTEGRATO” per il
contrasto,la prevenzione e la riduzione del rischio della dipendenza dal gioco patologico 2014-2016, ai sensi
dell’art.2 della Legge regionale 5 del 4.7.2013 prevede ”in ogni A. USL un punto sperimentale di accoglienza e
valutazione delle persone con problemi di gioco patologico situato nel contesto organizzativo dei Servizi per le
dipendenze patologiche…”
6. SERVIZI PER LE DIPENDENZE: I SER.T.
La mappa dei Ser.T ed i recapiti telefonici si trovano nel sito www.ausl.bologna.it e nella brochure informativa
realizzata dall’Associazione UmanaMente.
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Percorso di presa in carico: fasi
FASE 1: Accettazione
L’accettazione del paziente, spesso preceduta da una richiesta di aiuto da parte di un familiare, avviene
tramite contatto telefonico o di persona presso il Sert con:
• compilazione della ‘scheda di accettazione’ con raccolta dei dati anagrafici e informazioni sull’area
problematica;
• tipologia di richiesta portata
• offerta di appuntamento per primo colloquio con operatori dell’équipe dedicata.
L’accettazione e la compilazione della scheda di primo contatto viene effettuata secondo l’attuale
procedura di Area Ser.T
FASE 2: Accoglienza
Il primo colloquio di accoglienza verrà svolto entro 15 giorni dalla richiesta da due operatori dell'equipe
dedicata. Nel colloquio di accoglienza si raccolgono dati anamnestici, individuali e familiari, informazioni
su ‘area gioco’, attraverso la compilazione della cartella informatica SistER e della cartella ‘Gioco’ per ora
in versione cartacea, redatta dal Gruppo Comportamenti Problema.
Inoltre nella fase diagnostica possono essere utilizzati questionari per rilevare la presenza di
comportamenti di gioco eccessivo o patologico quali SOGS (South Oaks Gambling Screen) e CPGI
(Canadian Problem Gambling Index).
Vengono fornite inoltre informazioni sull’offerta del servizio, sulle tipologie di trattamento e si indaga
sulla motivazione del paziente ad intraprendere un percorso di cura. Coloro che intendono proseguire il
percorso vengono presi in carico e ricevono un appuntamento con lo Psicologo per un approfondimento
psicodiagnostico.
FASE 3: Valutazione psicodiagnostica
La valutazione psicodiagnostica viene effettuata dallo Psicologo / Psichiatra. Essa avviene attraverso 2/3
incontri con colloqui clinici tesi ad una valutazione ed approfondimento degli aspetti problematici e/o
patologici attraverso l’utilizzo dei criteri diagnostici del DSM-IV TR.
Per la valutazione psicodiagnostica di eventuali aspetti psicopatologici sottostanti il comportamento di
GAP ci si avvale di due tra i seguenti quattro Test diagnostici:
• M.M.P.I-2 : Test di personalità;
• S.C.I.D. I e II: test per diagnosi dei disturbi di personalità;
• B.H.S: questionario per la valutazione di eventuale rischio suicidario;
• S.C.L.-90: questionario per la misura dello stato psicologico e/o psicopatologico.
FASE 4: Individuazione dei profili
Al termine dell’osservazione e diagnosi, sulla base anche delle ‘Tipologie’ descritte da A. Blaszczynski(1), si
possono individuare indicativamente tre profili di giocatori :
Tipo 1: Giocatori Patologici /Non Patologici - condizionati nel comportamento
→Questi giocatori patologici non presentano una psicopatologia rilevante e sono caratterizzati da una
maggiore motivazione al trattamento e compliance; per essi risultano efficaci trattamenti brevi e
focalizzati sulle distorsioni cognitive (gruppi psico educativi e gruppi con approccio cognitivocomportamentale).
Tipo 2: Giocatori Patologici Ansioso/depressivi - emotivamente disturbati, vulnerabili emotivamente
→Essi necessitano di un trattamento a lungo termine sia per il gioco che per la patologia di base.
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Tipo 3: Giocatori Patologici Antisociali/psichiatrici
→Questa tipologia di giocatori patologici,impulsivi,antisociali,con disturbi di personalità di gravità elevata
richiedono interventi condivisi con il CSM. A fine osservazione l’elaborazione dell'ipotesi diagnostica viene
comunicata all’utente insieme ad un ulteriore appuntamento per la descrizione del progetto di intervento
e trattamento che nel frattempo verrà definito dall'equipe di lavoro.
(Blaszczynski A. (2000); ‘Pathaways to pathological gamblers:identify typologies’electronic Journal of
Gambling.)
FASE 5: Elaborazione di una ipotesi diagnostica e di un progetto di intervento/trattamento
individualizzato
Consulenza psicologica individuale
Interventi di supporto psicologico
Consulenza familiare
Interventi psico-educazionali di gruppo
Psicoterapia di gruppo
Psicoterapia individuale e familiare
Presa in carico sociale
Sostegno educativo individuale e familiare
Consulenza psichiatrica
Progettazione di interventi di inserimento in Comunità Terapeutiche specifiche per GAP
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Accesso: Per il trattamento e la riabilitazione della dipendenza dal gioco d’azzardo il punto di riferimento è il
Servizio dipendenze patologiche (SerT) dell’Azienda USL di residenza. Il SerT effettua diagnosi e trattamenti
medico - farmacologici, psico-sociali, assistenziali ed educativi , attraverso un’équipe multidisciplinare composta
da medici, psicologi, assistenti sociali, educatori, infermieri. La presa in cura della persona è prevalentemente di
tipo psicologico, con trattamenti individuali e di gruppo.
Come in tutte le dipendenze è indicato il coinvolgimento della famiglia o della coppia.
L’accesso al SerT è gratuito e diretto, non sono richiesti il pagamento di ticket, né la richiesta del Medico curante.
Al SerT possono accedere tutti i cittadini italiani e gli stranieri regolarmente soggiornanti sul territorio italiano,
anche minorenni.
Dati di attività del SER.T.
CARATTERISTICHE DEGLI 84 UTENTI IN CURA AI SERT NEL 2013
UTENTI IN CURA:
nel 2012
48
nel 2013
84
al 30-6-2014
35
Nuovi: 67%
Età media: 49,2 anni
Sesso femminile: 26,2%
Non nativi: 11,9%
Non residenti: 8,3%
Coniugati: 38,1%
Diploma di Media superiore / Laurea: 50%
Disoccupati: 13,1%
Pensionati: 22,6%
PPAC: 4,8%
Altre dipendenze: 10,7%
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L’importanza del coinvolgimento dei familiari del giocatore
Il trattamento deve prevedere il coinvolgimento dei familiari tramite:
- informazione e orientamento;
- sostegno e assistenza psicologica;
- interventi specifici nei confronti dei familiari che hanno problemi di co-dipendenza analoghi a quelli dei
familiari di persone con disturbo da uso di sostanze;
- Gruppi di auto-aiuto
7. AUTO MUTUO AIUTO
La mappa dei gruppi presenti sul territorio ed i recapiti telefonici della Segreteria Facilitante si trovano nel sito
www.ausl.bologna.it e nella brochure informativa realizzata dall’Associazione UmanaMente.
Cos’è l’Auto Mutuo Aiuto
E’ la condivisione di esperienze fra persone che hanno un disagio, un problema, un momento di vita simili; chi
frequenta l’Auto Mutuo Aiuto è un individuo che vive in prima persona un disagio all’interno della famiglia o della
società, che si sente solo, che fatica a vedere soluzioni.
L’Auto Mutuo Aiuto permette l’espressione dei bisogni che le persone segnate da esperienze difficili sentono
profondamente: il bisogno di essere ascoltati e accolti senza giudizi; quello di vedere riconosciuta la propria
esperienza come risorsa e conoscenza e non solo come condizione da cambiare o malattia da curare; quello di
uscire dall’isolamento e dalla vergogna; quello di trovare altre persone con cui condividere aspetti della propria
vita; quello di riprendere in mano la propria condizione, superando una posizione spesso passiva e assistenziale.
I gruppi A.M.A.
In generale i gruppi di auto mutuo aiuto sono formati da persone e/o familiari che si incontrano tra pari (esperti
per esperienza) per condividere un disagio, problema, momento di vita che li accomuna (nel nostro caso il gioco
d’azzardo) e si scambiano le esperienze personali, facilitando in questo modo dialogo, scambio vicendevole,
confronto. Ciascuno riceve aiuto e contemporaneamente dà aiuto ( “aiutando gli altri si aiuta se stessi”).
Nei gruppi di Auto Mutuo Aiuto è forte l’incontro, il confronto, il riconoscimento dell’altro, la condivisione delle
proprie esperienze con persone che vivono situazioni simili. Nei gruppi si ritrovano le STORIE, racconti di vario
tipo e spessore, nei gruppi si ascolta e si è ascoltati senza pregiudizi, senza giudizi, in un clima accogliente in cui
ognuno si sente libero di esprimere il proprio pensiero parlando di sé e della propria esperienza perché compreso.
La partecipazione è libera, gratuita e fondata sull’attento rispetto della riservatezza.
Non sono gruppi terapeutici, ma hanno una valenza terapeutica, in quanto finalizzati all’empowerment personale
e sociale.
8. IL PERCORSO DI CURA
Un percorso di cura prevede alcune importanti componenti: competenza, conoscenza, speranza, fiducia in sé e
negli altri, una rete di relazioni.
Gli obiettivi della cura:
1. Raggiungimento dell’astinenza
2. Cura delle patologie correlate
3. Mantenimento dell’astinenza
4. Cambiamento di abitudini e stile di vita
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Fattori essenziale della cura: a) motivazione al cambiamento;
b) Consapevolezza
nsapevolezza di malattia
malattia.
La doppia bilancia decisionale
Quando si effettua un cambiamento?
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Gli svantaggi superano i vantaggi
La condizione attuale è dolorosa e intollerabile
Consapevolezza
Attivazione dei sistemi motivazionali
Spinta al cambiamento
Situazione favorevole al cambiamento
Gli Stadi del Cambiamento
Di Prochaska e Di Clemente, 1982
Situazione sfavorevole al cambiamento
PRECONTEPLAZIONE
Assenza di consapevolezza
CONTEMPLAZIONE
Consapevolezza variabile, ambivalenza
DETERMINAZIONE
Si cerca una soluzione
AZIONE
Impegno in situazioni concrete per cambiare
MANTENIMENTO
Consolidamento del livello di cambiamento
PRECONTEMPLAZIONE, strategie e tecniche:
•
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•
RICADUTA
Ritorno agli stadi precedenti
Massima attenzione alla relazione
Dimostrare rispetto e confermare la libertà di scelta
Non scontrarsi con le resistenze
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•
•
Evitare dispute e discussioni
Evocare il riconoscimento del problema ed evocare preoccupazione
CONTEMPLAZIONE, strategie e tecniche :
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Accettare l’ambivalenza
Bilancia decisionale: valutare i pro e i contro
Sottolineare le contraddizioni
DETERMINAZIONE, strategie e tecniche :
•
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Facilitare concrete ipotesi sul futuro
Sviluppare possibili scelte e strategie
Sviluppare un piano d’azione
Formulare ipotesi in caso di insuccesso
Aiuto e sostegno nella determinazione delle scelte
AZIONE, strategie e tecniche:
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•
Sostenere e confermare i successi ottenuti
Analizzare i cambiamenti e i loro effetti
MANTENIMENTO, strategie e tecniche:
•
•
•
Rinforzare i comportamenti adattivi
Esplicitare la vulnerabilità in particolari situazioni
Aumentare la consapevolezza dei segni di possibili ricadute
RICADUTA, strategie e tecniche :
•
•
•
•
Sostenere la capacità di riprendere il processo di cambiamento
“Normalizzare” la percezione di ricaduta
Riesaminare la “Bilancia Decisionale”
Analizzare gli aspetti che hanno favorito la ricaduta
POSSIBILI VISSUTI E PENSIERI DEL
GIOCATORE
-
Sentirsi giudicati come persona
Sentirsi controllato
Sentire l'altro come sanzionatore
Sentirsi nel posto/luogo sbagliato
Vergogna
Senso di colpa
Impotenza
Isolamento
9. ASPETTI LEGALI
Problemi ricorrenti per il giocatore d’azzardo e la sua famiglia:
→ esposizione del patrimonio del debitore
→ regime patrimoniale dei coniugi
→ busta paga e anticipo TFR, cessione del quinto
→ conti correnti/titoli
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→ beni immobili e mobili registrati in comune
→ pignoramenti
→ successione
→ fondo patrimoniale
Due concetti fondamentali da tenere presente.
1) Il primo è cercare di superare la vischiosità della relazione affettiva con il giocatore per vederlo con occhi
nuovi. Il giocatore deve essere visto come una persona che va aiutata, non è più un soggetto agente, ma
diventa un soggetto beneficiario di una serie di azioni. Beneficiario è una parola importante in quanto
nessuno vince o perde, è un rapporto tra pari in cui alcuni hanno risorse in più da mettere in campo per
aiutare la persona a rientrare nella famiglia. La tutela in questo senso non deve essere vista per
colpevolizzare o isolare ma anzi per mettere la persona al centro e sostenerla.
2) Il secondo concetto è sottrarre al giocatore la disponibilità di denaro della famiglia, escludere il soggetto,
quando possibile con la sua collaborazione,altresì con atti più forti , da titolarità di conti correnti,
proprietà, immobili ecc..
In particolare in riferimento al punto 2) bisogna tagliare il suo legame con i crediti per evitargli la possibilità di
avere debiti. E' necessario togliere la cointestazione dei conti correnti e fare in modo che il giocatore possa
godere di usufrutto senza disporre della proprietà della casa. Inoltre è bene inventariare i beni presenti in casa
indicandone il proprietario con una scrittura datata, in modo da sottrarli alla disponibilità del giocatore (per
venderli per esempio) e all'ufficiale giudiziario qualora venga a pignorare i beni in casa. Un'altra forma di
pignoramento è quella immobiliare, si deve porre rimedio sottraendo la titolarità del bene al debitore, facendo la
cessione delle quote maggioritarie all'altro coproprietario. Lasciando solo il diritto di abitazione o un quota
irrisoria.
Vi sono poi i crediti ottenuti tramite finanziarie. Non bisogna fare firme facendosi garanti e sperando così di
aiutarlo. Bisogna tenersi puliti per intestarsi i beni della famiglia e sottrarli all'aggressione dei creditori.
Vi è poi il discorso dell'eredità. Le eredità sono di chi le percepisce fino a quando non si mischiano al patrimonio
familiare. Il giocatore può infatti svuotare il conto se è cointestatario.
Un altro aspetto importante è il regime patrimoniale (comunione o separazione dei beni). La comunione riguarda
tutti i beni dal matrimonio in avanti di ogni coniuge che si mischiano ai beni dell'altro. Se in comunione di beni per
esempio, il marito dispone del 100% della casa, in regime di separazione dei beni dispone del 50%. Il regime si può
cambiare in ogni momento a costo quasi zero recandosi all'ufficio di stato civile del Comune.
Amministrazione di sostegno
Riguardo all’amministrazione di sostegno la procedura inizia e si svolge d’avanti al Giudice Tutelare del luogo dove
risiede il beneficiario sia nella prima parte che tende alla nomina e alla definizione delle attività, sia nella fase
successiva della gestione.
La presenza di un legale è facoltativa, la procedura è gratuita e gli atti non sono soggetti a registrazione.
Può essere richiesto dalla stessa persona diretta interessata, dai parenti entro il quarto grado, il coniuge e altri e
certamente con obbligo i responsabili dei servizi sanitari e sociali e il pubblico ministero.
10. ASPETTI PATRIMONIALI
La famiglia del Giocatore Patologico ha 3 obiettivi:
•
Monitorare la situazione reddituale e patrimoniale;
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•
•
Contenere le spese del giocatore con interventi mirati;
Rieducare il giocatore ad una corretta gestione del denaro.
Operazioni bancarie sospette
•
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•
•
•
•
frequenti prelievi Bancomat;
anticipi di contante con carta di credito;
addebiti Pos presso sale giochi, tabaccherie ecc.;
assegni in cifra tonda a favore di tabaccherie ecc.;
cessione del quinto;
imprenditore che chiede spesso contanti allo sportello con la scusa di pagare gli stipendi ai suoi
dipendenti;
dipendente che si fa pagare le prestazioni dai clienti, però poi - anziché dare i soldi al datore di lavoro - se
li gioca;
Il conto corrente, la tessera bancomat, la carta di credito, gli assegni, i titoli, la cassetta di sicurezza
Come esempio ipotizziamo che: il Marito sia affetto da GAP e che la Moglie ed i Figli siano i soggetti da
tutelare.
o
o
Il conto corrente può essere:
- Intestato al marito: la moglie non può avere informazioni, né operare sul conto.
- Intestato al marito, con delega alla moglie; la moglie può chiedere copia degli estratti conto (a
meno che il marito non abbia escluso tale possibilità nell’atto di delega).
- La delega è uno strumento debole rispetto alla cointestazione. Il marito può presentarsi allo
sportello e disporre (all’insaputa della moglie) la revoca della delega sia sul conto corrente che
sul deposito titoli; in tal caso, la banca non è nemmeno tenuta ad informare la moglie.
- Cointestato con firme disgiunte; la moglie può avere qualsiasi tipo di informazione, ricevere gli
estratti conto, etc. Può operare sul conto senza il consenso dell’altro cointestatario.
- Cointestato con firme congiunte; la moglie può avere le informazioni complete
circa l’andamento del conto, ricevere gli estratti conto etc. Ogni operazione dev’essere disposta
insieme (es. un assegno è valido se è firmato da entrambi). La revoca della cointestazione deve
pervenire alla banca da entrambi i cointestatari.
L’estratto conto del conto corrente
Il giocatore non vuole far sapere alla moglie che il conto si sta prosciugando,
per cui il marito cerca di intercettare e cestinare l’estratto conto.
Se la moglie è cointestataria (a firme disgiunte o congiunte), può comunque chiedere alla Banca una
copia degli estratti conto, in base all’art.119 TUB (Testo Unico Bancario), pagando la somma prevista
sul Foglio della Trasparenza bancaria.
o
Il conto corrente on line
Al conto on line si accede con una password e una userid che viene consegnata al titolare del conto.
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Se la moglie non è cointestataria/delegata non ha accesso alle informazioni, non può vedere i
movimenti.
o
La tessera Bancomat
La tessera bancomat è personale con un codice segreto (PIN).
Tuttavia, se la moglie è cointestataria o delegata può leggere nell’estratto conto le operazioni
bancomat (prelievi dagli ATM e pagamenti sui terminali POS).
Non è previsto un servizio di “alert” tramite sms, legato agli utilizzi della tessera Bancomat.
La moglie non può chiedere alla Banca di ritirare la tessera del marito.
o
La carta prepagata ricaricabile
Con la prepagata ricaricabile puoi effettuare pagamenti fino all’importo caricato in precedenza.
Al momento dell’emissione la banca attiva il servizio SMS PATTI CHIARI (gratuito lato banca),
che notifica le operazioni di acquisto o prelievo effettuate (oltre un certo importo).
E’ inoltre possibile chiedere (a pagamento) la segnalazione via sms di qualsiasi operazione, per
qualsiasi importo. Pertanto, quando il marito richiede la carta (e con il suo consenso), la moglie
potrebbe indicare il proprio cellulare come destinataria degli sms.
o
La carta di credito
La moglie può chiedere di ricevere gli sms relativi agli utilizzi della carta fatti dal marito solo se è
cointestataria del rapporto.
Il totale dei movimenti mensili della carta di credito è rilevabile dall’estratto conto del c/c.
Il dettaglio dei singoli movimenti fatti con la carta è specificato nell’estratto conto della carta di
credito
o
La carta di credito Revolving
Attenzione alla carta di credito REVOLVING, che consente di rateizzare il pagamento della merce
acquistata. La rateazione comporta un costo aggiuntivo per l'acquirente dovuto alla corresponsione
degli interessi sul finanziamento, in genere a tassi più elevati rispetto ad altre forme di credito più
tradizionali.
o
La carta con IBAN
Rispetto al conto corrente è uno strumento più adatto al giocatore, in quanto non prevede il rilascio
di blocchetti di assegni. Nel caso di bonifici arriva un messaggio con la richiesta del codice segreto
(PIN) e successivamente arriva un altro messaggio di conferma che l’operazione è stata eseguita.
o
Il carnet degli assegni
Se la moglie è cointestataria, può inibire al marito il ritiro di ulteriori blocchetti di assegni ? NO.
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La moglie può scrivere una lettera, avvisando la Filiale che il marito fa un utilizzo anomalo del conto
invitando la Dipendenza a non consegnare più assegni al coniuge. La Dipendenza può fare una
valutazione discrezionale sul da farsi.
L’ideale sarebbe avere un conto corrente con firme congiunte, in modo che ogni assegno per essere
regolare debba essere firmato da entrambi i coniugi.
o
Il deposito titoli
- Monointestato
- Cointestato
- Con delega
- Con sottoconti intestati a soggetti distinti (quello che comanda comunque è l’intestazione del
dossier titoli).
Vale quanto indicato per il conto corrente.
o
L’estratto conto semestrale del deposito titoli
Vale quanto indicato per l’estratto conto del c/c.
o
La cassetta di sicurezza
C’è il rischio che il giocatore patologico ritiri i valori contenuti nella cassetta, per venderli a “compro
oro” o darli in pegno, in modo da ottenere contanti per giocare.
Vale quanto indicato per il conto corrente.
L’accredito dello stipendio o della pensione
Se la moglie percepisce uno stipendio, per salvaguardare il suo reddito personale le conviene aprire un altro c/c e
trasferirvi l’accredito.
Quando lo stipendio viene accreditato sul conto, perde la sua natura di emolumento pignorabile solo per 1/5;
quindi, un eventuale pignoramento presso terzi coinvolgerebbe anche lo stipendio della moglie.
La cessione del quinto
La moglie riesce a capire dall’estratto conto del c/c se il marito ha fatto la cessione del quinto?
No, può notare solo l’addebito della rata relativa a un finanziamento contratto con la Banca o con una finanziaria.
Se il marito ha stipulato la cessione del quinto la moglie può chiedere informazioni al datore di lavoro del
marito? Onde evitare situazioni imbarazzanti col datore di lavoro del marito (che non è tenuto a dirglielo)meglio
se la moglie riesce a vedere una busta paga del marito nella quale risulta la trattenuta del quinto dello stipendio.
Cosa verificare
Verificare se il giocatore si è rivolto ad un Operatore corretto:
-
una banca;
un Agente che opera per conto di una banca.
L’Agente serio:
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•
•
•
consegna un documento che indica nome, indirizzo, il suo esatto ruolo (Agente, Mediatore, Dipendente di
una Banca) e la Banca/Società Finanziaria per la quale lavora;
fornisce subito la documentazione nella massima trasparenza;
non modifica le condizioni (il costo è fisso).
L’Agente Mediatore è retribuito tramite una commissione, è illustrata nel contratto e nel TAEG del prestito.
Se è “Agente in attività finanziaria” o “Mediatore creditizio”, verificare il suo numero di iscrizione all’OAM
(Organismo Agenti e Mediatori).
Chi non è abilitato:
•
•
•
•
offre il credito abusivamente, poi indirizza il consumatore ad un Agente o a un Mediatore abilitato;
chiede abusivamente una somma di denaro (anche 500 euro) per fare “aprire la pratica”;
propone al consumatore un anticipo in denaro facendogli contestualmente firmare la richiesta di
prestito. In tal modo approfitta della fretta del consumatore, offrendogli una Cessione del Quinto
che potrebbe avere un TAEG elevato.
Solo in casi eccezionali gli operatori seri consentono al consumatore di ottenere un anticipo
(“prefinanziamento”), ma solo dopo che questi ha verificato il SECCI/preventivo ed ha compreso i costi
del prestito (il TAEG).
IN SINTESI:
•
•
•
•
non dare mai denaro a nessuno;
diffidare di chi promette a voce il buon esito della richiesta di prestito;
leggere con attenzione qualsiasi contratto, prima di firmarlo.
DIPENDENTI PRIVATI: tenere presente che (in caso d’insolvenza) la Banca/Finanziaria può rivalersi sul tuo
TFR; comprendere bene le clausole della Polizza “Impiego”
I debiti e prestiti
o
Prestiti Personali
Se il marito sottoscrive un Prestito Personale all’insaputa della moglie cointestataria, quest’ultima può scoprirlo
notando l’addebito delle rate sul conto corrente.
o
Fido di conto corrente
Se il conto corrente è cointestato, nella richiesta di fido occorre anche la firma della moglie.
o
Conto “in rosso” o sconfinato
Anche se la moglie non figura come garante, la banca può rivalersi sui beni cointestati, (ad esempio sulla casa).
Sui beni in comunione l’azione di recupero può essere effettuata nella misura del 50%; pertanto, se la casa è in
comunione, il pignoramento ricadrà sulla quota del 50%.
Se sono beni, invece, ricevuti in eredità dalla sola moglie non entrano in comunione e, quindi, non sono
aggredibili. Se il c/c è cointestato, il debito è di entrambi
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o
Rate non pagate (mutuo, prestito personale, ecc.)
Alle prime morosità la Banca invia un avviso al titolare del finanziamento, preannunciando che in caso di mancato
pagamento di almeno due rate il nominativo verrà segnalato nel Sistema di Informazioni Creditizie (SIC) gestito
da CRIF. (CRIF è una Centrale dei Rischi: informa il sistema finanziario che quel nominativo potrebbe non essere
affidabile e, per la richiesta di un ulteriore finanziamento e/o affidamento presso altre banche potrebbe essere
legittimamente rifiutata).
Qual è il “punto di non ritorno” ?
Se le rate continuano a non essere pagate, la Banca revoca gli affidamenti e contabilizza la posizione al Conto
“Sofferenze”. Da quel momento, la Banca potrà avviare gli atti legali per recuperare il credito vantato. Se sul
finanziamento e/o sul conto corrente affidatola moglie ha prestato garanzia fidejussoria, tutti i beni intestati
personalmente alla moglie e/o in comunione potranno essere aggrediti senza distinzione, in quanto si tratta di
responsabilità solidale; significa che la Banca potrà rivalersi indifferentemente sul marito o sulla moglie, a
seconda di dove trova più convenienza per il recupero delle somme.
Come fare il censimento di tutti i debiti che il giocatore ha contratto, all’insaputa della moglie?
Prestiti:
•
•
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•
•
•
•
in banca,
da finanziarie,
da amici/parenti/colleghi,
da esercenti di sale giochi,
tramite la cessione del quinto,
da usurai…
I debiti dei privati con altri privati non sono evidenziabili da nessuna parte.
•
I debiti contratti con finanziarie o banche (non lo sono quelli contratti presso Enti Previdenziali)
risultano formalmente dalla Centrale Rischi (se la loro sommatoria supera i 30.000 euro)
ma la richiesta deve pervenire dal soggetto titolato e/o intestatario del rapporto.
In Banca d’Italia l’intestatario può chiedere copia della Centrale dei Rischi relativa al suo nominativo.
•
Dall’estratto conto o andando in Filiale si possono verificare gli addebiti sul c/c ed i RID accesi.
E’ possibile che un Giocatore per procacciarsi altro denaro riesca a riscattare quote del TFR o del suo Fondo
Pensione ? (ad es. simulando finte spese mediche od un compromesso fasullo)
-
Sì è possibile, dipende dalla forma previdenziale che ha scelto.
Se previsto dalle polizze o dai Fondi pensione, per motivi riguardanti spese mediche e/o acquisto della
prima casa viene disposta l’anticipazione in misura percentuale del TFR.
E’ chiaro poi che, in caso di controlli, la persona rischia…
Usura
Cosa fare in caso di usura
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•
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•
Se si tratta di usura di privati la moglie potrebbe ricorrere alla Magistratura parlando con gli agenti della
Polizia Giudiziaria.
Se si tratta di usura bancaria la richiesta deve provenire dal titolare del rapporto.
Se si tratta di artigiani/commercianti, il titolare puo’ beneficiare dell’art. 20 Legge 23 Febbraio 1999 n.44
per le vittime di usura, che prevede la sospensione dei termini di pagamento
delle
scadenze per 300 giorni; c’è anche la possibilità di accedere ai Fondi antiusura gestiti dai Consorzi di
Garanzia (Cofidi).
Ristrutturazione/rinegoziazione/consolidamento dei vari debiti in un debito unico: è possibile farlo?
Un istituto di credito può consolidare i debiti di altre finanziarie e/o banche, prevedendo adeguate garanzie. Si
tratta di una valutazione discrezionale della Banca.
Cosa può fare il familiare per tutelare la famiglia
Chiedere la nomina di un Amministratore di Sostegno (AdS), rivolgendosi al Tribunale (Giudice tutelare). E’ una
formula più leggera rispetto all’interdizione.
DOCENTI del corso:
•
Dr.sse Francesca Volpi e Domenica Pirrotta, psicologhe
•
Dr. Daniele Gambini, Coordinatore Area Dipartimentale SerT Azienda USL di Bologna
•
Dr.ssa Daniele De Maria, segreteria facilitante gruppi A.M.A. Ausl Bologna
•
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Dr. ssa Giovanna Zacchi per BPER, Banca Popolare dell’Emilia Romagna
Avv. Camilla Zamparini per Associazioni Avvocati di Strada Onlus
Dr.ssa Manuela Grippo, psicologa psicoterapeuta
Dr.ssa Mirella Felice, DSM-DP, Area SerT, Azienda USL di Bologna
Coordinamento dr.ssa Elena Pasquali, psicologa psicoterapeuta per Associazione UmanaMente
RINGRAZIAMENTI
Si ringrazia per la realizzazione di questa dispensa il Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze Patologiche
Azienda USL Bologna programma P.R.I.S.M.A. (Promuovere Realizzare Insieme Salute Mentale Attivamente), le
associazioni partner del Progetto “Familiari Informati e Sostenuti”, in particolare tra queste l’associazione Cercare
Oltre capofila del progetto.
Dispensa a cura
Dr.ssa Elena Pasquali
Associazione UmanaMente
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