Bre - Gretel Zanotti

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Bre - Gretel Zanotti
BRE L’INTERVISTA DI GIUGNO
GRETEL
ZANOTTI
MODA, COME STILE DI VITA
A CURA DI ANNALISA BONI
OSSERVANDO UNA FOTOGRAFIA DI GRETEL ZANOTTI È INEVITABILE ESSERNE CATTURATI.
SGUARDO PROFONDO, GRINTA SILENZIOSA, VOLTO LUMINOSO E ESPRESSIONE ERMETICA. QUEL PIGLIO DECISO CHE SEMBRA GIÀ DETTARE LE
PREMESSE DEL SUO STILE, RIGOROSO, ESSENZIALE MA PROFONDAMENTE CONNESSO AL DETTAGLIO, ALLA SINGOLARITÀ ESPRESSA IN OGNI SUA
“FORMA” SARTORIALE.
OGGI INTERVISTIAMO GRETEL ZANOTTI, DESENZANESE APPENA VENTUNENNE MA GIÀ UNA STELLA NEL FIRMAMENTO DELLE GRANDI PROMESSE
DELLA MODA INTERNAZIONALE. LE SUE COLLEZIONI “VIVONO” NELLE PIÙ
INFLUENTI BOUTIQUE E LA SUA PASSIONE PER L’ARTE, PER L’ARCHITETTURA E PER LA FOTOGRAFIA L’HANNO DA SUBITO ISPIRATA A CONDURRE
UN BRAND DI SUCCESSO, IL SUO, ATTRAVERSO CREAZIONI RICERCATE E
DI ALTA SARTORIALITÀ.
GRETEL ZANOTTI È UNA DONNA POSITIVA E DETERMINATA MA DOTATA DI
ANIMO SENSIBILE CHE, DOPO GLI STUDI ALL’ISTITUTO MARANGONI, LA
PRESTIGIOSA SCUOLA DI MODA MILANESE, DECISE DI METTERSI LETTERALMENTE A NUDO, TRASFERENDO LA SUA PERSONALITÀ, FORTE E FRAGILE ALLO STESSO TEMPO, ALL’INTERNO DELLE SUE CREAZIONI, SPECCHIO DELLA SUA IDEA DI FEMMINILITÀ E DI SENSUALITÀ CERTAMENTE
NON VOLGARE.ECLETTICA E AMANTE DEL BELLO OGGETTIVO, RIMANE
AFFASCINATA DAI DETTAGLI DI UN QUADRO, DI UNA FOTOGRAFIA, DI UNA
SCULTURA, DI UN’OPERA ARCHITETTONICA E LI TRAMUTA IN FONTI DI
ISPIRAZIONE.
LE LINEE E I TAGLI DEGLI ABITI, PRODOTTI INTERAMENTE IN ITALIA E IN
MODO TOTALMENTE SARTORIALE CON TESSUTI E MATERIALI PREGIATI,
SONO IL FRUTTO DI SPERIMENTAZIONI DI TECNICHE ARTISTICHE, SONO
PULITI, PRIVI DI SUPERFLUO, SEMPLICI E MINIMALI, QUESTA È LA DONNA
DI GRETEL ZANOTTI. UNA DONNA DI CARATTERE, SICURA DI SÉ MA CONSAPEVOLE ANCHE DELLE PROPRIE TIMIDEZZE E FRAGILITÀ, CHE SUPERA
CON ELEGANZA E CON DETERMINATA SENSUALITÀ.
UNA DONNA DI CLASSE CHE SA SEDURRE SENZA DOVERSI SCOPRIRE
TROPPO, VERA, PRATICA, IN CONTINUO MOVIMENTO E ATTENTA ALLA
CURA DEL DETTAGLIO.
In queta immagine la fashion designer Gretel Zanotti
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Eleganza discreta, seduzione
silenziosa, che tipo di donna è la
donna di Gretel Zanotti?
Gretel Zanotti veste una donna di carattere, sicura di sé ma
consapevole anche delle proprie
timidezze e fragilità che vince con
eleganza e con determinata sensualità. Una Donna di classe che
sa sedurre senza doversi scoprire
troppo, vera, pratica, in continuo
movimento e attenta alla cura del
dettaglio.
Quali artisti, architetti vede
nelle sue opere?
Sono innamorata dell’arte italiana
da sempre, in particolar modo
quella rinascimentale, la reputo
molto elegante e ricca di emozione. Per la collezione SS 2016 ho
colto ispirazione dalle opere di
Sandro Botticelli, da “La Primavera” in modo particolare. Sono
rimasta estasiata dalla scena
idilliaca botticelliana e le mie
creazioni puntano alla stessa
ricerca di bellezza, ideale e armonica, che ho cercato di riprodurre
attraverso i tagli puliti e gli stessi
equilibri.
La figura botticelliana della ninfa
Cloris che si trasforma in Flora,
personificazione della stessa
primavera, rappresentata come
una donna dallo splendido abito
fiorito, mi ha colpito molto. In lei
ho tratteggiato la mia idea di donna di oggi, con le sue fragilità e
paure, insicurezze e vulnerabilità,
impegnata quotidianamente alla
conquista del proprio “Io femminile”, della sua completezza e sicurezza, che raggiunge attraverso
una mimesi con la natura.
L’attenzione al disegno del Maestro alla volumetria e alla resa
veritiera dei vari materiali, soprattutto nelle leggerissime vesti,
è un effetto che io stessa ricerco
attraverso l’utilizzo della seta e
nei disegni in rilievo applicati o
dipinti direttamente sui tessuti.
Oggi si riconosce nel ruolo di
artista o di fashion designer?
Artista. Ogni mia collezione ha
una sua storia, una sua emozione. Io disegno ciò che provo
in quel preciso istante, nulla è
scontato.
Nelle mie creazioni ci sono io, ci
sono le emozioni che vivo. Proprio
per questo ho deciso di dare il
mio nome al mio brand.
Mi piace far sapere che dietro le
mie creazioni c’è una persona
reale in carne ed ossa che crea
con mente, cuore e passione mettendoci tutta se stessa.
La mia passione verso l’arte
mi porta a osservare
il passato per trarne
dettagli e ispirazioni
ma reinterpretarli con uno
sguardo al presente e
che strizza l’occhio al futuro.
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Tutto iniziò da una passione:
l’Arte, nella sua forma più
classica. Ci racconta “la svolta”?
Chi crea arte mette a nudo la sua
anima, crea un qualcosa di estremamente personale ed intimo,
esternando le proprie emozioni.
La moda è il mio “sistema” di
fare arte. Essa mi permette di far
emergere al meglio la mia personalità, di raffigurare la “mia”
realtà e ciò che mi circonda.
Inizialmente desideravo diventare
restauratrice di dipinti e il mio
percorso di studi era totalmente
indirizzato verso quell’obiettivo.
In seguito mi resi conto che il mio
amore in realtà non apparteneva
al restauro ma alla moda, all’arte e alla sua storia. Ed ecco che
una sera, discutendo in famiglia,
venni incoraggiata a mollare tutto
per vivere davvero il mio sogno, la
moda.
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Gretel Zanotti
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mi resi conto che il mio amore
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realta non apparteneva
al restauro ma alla moda,
all’arte
arte e alla sua storia.
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Com’è cambiata la sua vita?
Nella mia vita è solo diminuito il
tempo libero, ma non importa, io amo
il mio lavoro.
di conferire una grande femminilità
ed eleganza ma non dimentichiamo
anche le maniche a becca delle mie
giacche continuative.
Mi descrive l’emozione che prova
osservando un suo capo nelle vetrine di una boutique o meglio ancora,
indossato da una perfetta sconosciuta che incrocia casualmente?
Si tratta di un’emozione unica, indescrivibile. Vedere ciò che era un’idea
su carta realizzata ed apprezzata
sia dai negozianti che dalle clienti,
non ha prezzo. Mi piace raccogliere
feedback sul mio lavoro sia positivi
sia negativi, mi aiutano a crescere.
Fortunatamente fin da subito, già
con la vendita della prima collezione
sono riuscita ad avere un discreto
successo. Negozi di livello della zona
del Lago di Garda, come Rosy Boutique e G&B Negozio a Flero mi hanno
dato fiducia e mi hanno permesso
di espandermi e aprire subito uno
showroom e un Atelier per il made
to measure, a Desanzano in Galleria Barchetta. Ho aperto un negozio
monomarca a Porto Cervo all’interno
dell’hotel 5 stelle Colonna Pevero e
molte boutique di alto livello in Italia
propongono le mie creazioni, tra cui
il concept store Behouse di Via della
Spiga 34 a Milano. Conferme in grado
di indicarmi che la strada è quella
giusta, ma la soddisfazione che provo
nel vedere una donna che indossa
una delle mie collezioni non ha pari.
Quali sono gli irrinunciabili per
l’estate 2016 che ci può suggerire?
Sicuramente la tuta in cady di seta
con scollo all’americana e pantalone
palazzo che penso renda la donna
sensuale ed affascinante.
Quali sono i brand o i fashion designer che apprezza e che lei stessa
indossa?
Amo tutto ciò che è bello, minimal
e femminile, non posso non adorare
le creazioni disegnate da Alexander
Wang per Balenciaga e Raf Simons
per Christian Dior.
Qual è il suo segno distintivo?
E quale il ruolo del dettaglio?
Penso che i miei segni distintivi siano i tagli precisi e geometrici in grado
Pensiamo a una star, a una grande
attrice, top model, cantante o personaggio pubblico. Quale vorrebbe
vestire?
Mi piacerebbe vestire Jannifer
Lawrence, Liu Wen e Zhang Ziyi, sono
le mie icone di bellezza e di eleganza.
Sperimentalista o “conservatrice”?
Penso si debba sempre sperimentare
rinnovandosi pur mantenendo integro
il proprio stile. La mia passione verso
l’arte mi porta a osservare il passato per trarne dettagli e ispirazioni
ma reinterpretarli con uno sguardo
al presente e che strizza l’occhio al
futuro.
Mi racconti la pre collezione e la
collezione ai 2016/2017?
Per la collezione FW 2016/2017 il mio
viaggio creativo è partito da Toulouse-Lautrec e dalla “febbre orientale” che, verso il 1860, si diffuse in
Europa. Il “giapponismo”, ovvero gli
influssi che il mondo asiatico esercitava sull’arte e sulla cultura europea, sono entrati nella mia mente
come un motivo ridondante. Mi sono
appassionata a questa cultura, ne ho
approfondito i temi, forme e applicazioni, ne ho studiato colori e linee,
i rituali e le gestualità del corpo, il
simbolismo di animali e piante. Mi
sono concentrata sulla figura affascinante della Geisha, come mia nuova
musa ispiratrice, icona di femminilità, bellezza e unicità. Sono rimasta
attratta dalla sua aurea di mistero,
dalla sua eleganza unita al suo eroti-
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smo discreto e raffinato, la sua forza
e la sua disinvoltura, ma anche la sua
malinconia interiore e i suoi segreti
mai svelati. Ho pensato di presentare
la mia interpretazione moderna di
Geisha richiamando al tempo stesso i motivi dominanti della cultura
asiatica ottocentesca, le stesse linee
piatte, gli stessi tagli puliti e netti, i
colori contrastanti e le linee di contorno senza sfumature. Da sempre
appassionata al tema della natura e
consapevole che la visione del mondo
giapponese avviene attraverso di
essa, ho riprodotto manualmente e
reinterpretato sui tessuti gli stessi
motivi naturali e tradizionali.
Tre cose che ama di più del nostro
territorio, Desenzano in questo caso
La prima cosa in assoluto che amo
del territorio in cui vivo è la tranquillità e pace che il lago riesce a trasmettermi. Il verde delle colline della
Valtenesi ed il fatto di poter scegliere
tra la vita mondana che la riviera
gardesana offre e la possibilità di
rilassarmi e creare, coltivando la mia
arte in totale serenità.