Relazione Anno 2009 - Dipartimento di Fisica G. Occhialini
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Relazione Anno 2009 - Dipartimento di Fisica G. Occhialini
Dipartimento di Fisica “G. Occhialini” Piazza della Scienza n. 3 - 20126 Milano http://www.unimib.it http://fisica.mib.infn.it Relazione Anno 2009 Direttore: Prof. Federico Rapuano Vicedirettore: Prof. Giorgio Sironi Segretario Amministrativo: Sig.ra Anna Mangano Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2009 INDICE pag. Presentazione del Dipartimento 2 Attività amministrativo-contabile 3 Personale del Dipartimento 4 Personale INFN 7 Attività didattica 8 Attività scientifica 10 Fisica delle Particelle 11 Astrofisica 28 Fisica dei Plasmi 46 Biofisica 58 Elettronica 61 Fisica Teorica 63 Pagina 1 di 71 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2009 PRESENTAZIONE DEL DIPARTIMENTO Il Dipartimento di Fisica dell’Università degli Studi di Milano - Bicocca, attivato alla fine del 1997, è intitolato a Giuseppe (Beppo) Occhialini, il grande fisico co-scopritore dell’antiparticella dell’elettrone e del mesone fortemente interagente. Beppo è stato l’indimenticato maestro di molti dei fisici del Dipartimento. Il Dipartimento è costituito da 54 tra docenti, ricercatori e tecnici, attivi in molti dei principali settori della moderna ricerca in Fisica; in collaborazione con 28 ricercatori, tecnologi e tecnici dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, coadiuvati da dottorandi e borsisti, essi svolgono ricerche principalmente nei seguenti settori: 1) Fisica teorica: teoria delle interazioni fondamentali, teoria delle stringhe, teoria di sistemi a infiniti gradi di libertà e dei sistemi complessi, fisica computazionale e supercalcolo per lo studio di teorie quantistiche di campo; 2) Fisica delle particelle elementari: esperimenti sulle interazioni fondamentali nei grandi laboratori internazionali (collisore ad alte energie al CERN e fisica dei neutrini al Gran Sasso); misure di fisica delle particelle rilevanti per l’astrofisica; 3) Astrofisica e cosmologia: astronomia galattica ed extragalattica, cosmologia teorica ed osservativa; esperimenti sulla “radiazione fossile” diffusa e sulla distribuzione di antimateria nello spazio; osservazioni a lunghezze d’onda millimetriche, submillimetriche e infrarosse da terra e dallo spazio; teorie della materia oscura; 4) Biofisica: esperimenti sulla dinamica e conformazione di biomolecole, analisi di singole proteine e DNA con microscopia ottica e a laser pulsato; 5) Fisica dei plasmi: esperimenti su fenomeni non lineari e caotici in plasmi, turbolenza e trasporto in plasmi magnetizzati, plasmi prodotti da laser e fenomeni veloci, fusione magnetica e inerziale; Inoltre, vi sono forti sviluppi di fisica applicata in tutti i settori di ricerca “fondamentale”: • • • • • • • calcolo parallelo e fisica computazionale radioattività ambientale applicazioni tecnologiche dei plasmi spettroscopia neutronica strumentazione criogenica e a basso rumore applicazioni della fisica alla medicina elettronica Le attività di ricerca si svolgono anche in collaborazione con altri Dipartimenti dell’Ateneo e con varie Università e Laboratori italiani e stranieri. Tra questi ricordiamo: CERN, Gran Sasso, Laboratori Nazionali di Frascati, Osservatorio INAF di Brera e Merate, INAF, DESY, Fermilab, MPI, Efda-JET, CNRS, RAL, LULI, Auroral Observatory of Tromso. I finanziamenti per le ricerche vengono da cofinanziamenti Università-MIUR, dagli Enti di ricerca (INFN, INFM, CNR, ASI, INAF, PNRA/CSNA), dai contratti con l’Unione Europea e con le industrie. I servizi per la ricerca sono anche in compartecipazione con gli Enti di ricerca che operano nel Dipartimento. In particolare, grazie anche a finanziamenti INFN, è allestita l’Officina Meccanica nei Pagina 2 di 71 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2009 locali dell’Edificio U9. L’INFN ha inoltre fornito il collegamento del Dipartimento alla rete nazionale GarrB con accesso da ben 34Mb/s. Tale collegamento garantisce una connettività eccezionale ad Internet, come richiesto dai moderni metodi per grandi esperimenti e per il calcolo distribuito su grandi scale (progetto GRID). ATTIVITÀ AMMINISTRATIVO-CONTABILE L’attività amministrativo-contabile del Dipartimento nel corso dell’anno 2009 può essere riassunta come segue: Tabella sintetica dell’attività amministrativo-contabile 2009 Mandati 1236 € 1.879.071,00 Impegni 1051 € 2.156.080,00 Reversali 84 € 1.995.158,00 Accertamenti 58 € 2.513.220,00 Missioni 443 € 213.350,00 Pagamenti verso l’estero 35 € 75.840,00 Registrazioni Materiali inventariati 121 € 846.885,00 Variazioni di bilancio 127 € 3.296.411,00 Pagina 3 di 71 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2009 PERSONALE DEL DIPARTIMENTO Professori Ordinari Boella Giuliano Bonometto Silvio Chincarini Guido Chirico Gilberto Destri Claudio Fontanesi Marcello Girardello Luciano Marchesini Giuseppe Pullia Antonio Ragazzi Stefano Rapuano Federico Sironi Giorgio Professori Associati Baschirotto Andrea Batani Dimitri Brofferio Chiara Calvi Marta Collini Maddalena Colpi Monica Enriotti Mirella Gavazzi Giuseppe Gervasi Massimo Giusti Leonardo Gorini Giuseppe Paganoni Marco Penati Silvia Riccardi Claudia Sassi Giandomenico Tabarelli de Fatis Tommaso Zaffaroni Alberto Zanotti Luigi Ricercatori Barni Ruggero Capelli Silvia D’Alfonso Laura Ghezzi Alessio Lucchini Gianni Nucciotti Angelo Oleari Carlo Pavan Maura Pensotti Simonetta Tomasiello Alessandro Zannoni Mario Pagina 4 di 71 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2009 Personale Amministrativo Branzoni Lorella Corbo Mauro De Vita Stefania Foschi Vera Lucchini Silvana Mangano Anna Venditti Ciro Personale Tecnico Banfi Stefano Baù Sandro Benocci Roberto Boncristiano Antonello Callegaro Cristiano Clemenza Massimiliano De Lucia Antonio Galassi Alessandro Govoni Pietro Mietner Alessandro Passerini Andrea Piselli Moreno Sisti Monica Assegnisti e Borsisti Arnaboldi Claudio Casarini Luciano Cattaneo Roberta Croccolo Fabrizio Grimoldi Elisa Gotti Claudio La Vacca Giuseppe Mancin Marco Perego Davide Luigi Perelli Enrico Ripamonti Emanuele Salerno Roberto Tacconi Mauro Volpe Luca Yas Fadel Al-Hadeethi Dottorandi XXII Ciclo Alioli Simone Amariti Antonio Bin William Pagina 5 di 71 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2009 Colombo Marco Consolandi Cristina Margutti Raffaella Pizzichemi Marco Ratti Carlo Alberto Re Emanuele Spinelli Sebastiano Taroni Silvia Ziano Roberto XXIII Ciclo Carrettoni Marco Fanchini Erica Fasiello Matteo Gironi Luca Maiano Cecilia Pasotti Francesco Pattavina Luca Rebasti Sara Siani Massimo XXIV Ciclo Rapisarda Eugenio Nocente Massimo Benaglia Andrea Davide Martelli Arabella Daglio Stefano Carlo De Guio Federico Ferri Elena Bianchi Marco Stefano Freddi Stefano Rebai Marica Fumagalli Francesco Pagina 6 di 71 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2009 All’attività di ricerca del Dipartimento collabora anche il personale dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. PERSONALE DELL’ INFN Ricercatori Bonesini Maurizio Butera Paolo Carbone Luca (tecnologo) Cattadori Carla Maria Cremonesi Oliviero D’Angelo Pasquale Dini Paolo (tecnologo) Magni Stefano (tecnologo) Malvezzi Sandra Matteuzzi Clara Menasce Dario Moroni Luigi Nason Paolo Pedrini Daniele Pepe Michele Pessina Gianluigi (tecnologo) Pirro Stefano Previtali Ezio Rancoita Pier Giorgio Redaelli Nicola Sala Silvano Tecnici Bertoni Roberto Ceruti Giancarlo Chignoli Francesco Gaigher Roberto Galotta Giulio Mazza Roberto Perego Maurizio Amministrativi Cucchiarini Annalisa Perrone Marilena Pagina 7 di 71 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2009 ATTIVITÀ DIDATTICA I compiti didattici dei docenti e dei ricercatori del Dipartimento riguardano gli insegnamenti del Corso di laurea in Fisica e dei Corsi di laurea specialistica in Fisica ed in Astrofisica e Fisica dello Spazio; riguardano inoltre gli insegnamenti della Fisica in altri Corsi di laurea dell’Ateneo: Matematica, Informatica, Scienze e Tecnologie Geologiche, Scienze e Tecnologie per l’Ambiente, Scienze Biologiche, Biotecnologie, Scienza dei Materiali e Scienze della Formazione Primaria. Il Corso di Laurea di primo livello in Fisica è strutturato con l’obiettivo principale di assicurare allo studente un’adeguata padronanza sia di metodi e contenuti scientifici generali che di specifiche conoscenze professionali nei settori della fisica fondamentale e della fisica applicata e consiste di: • • un primo biennio rivolto ad un’ampia formazione di base; un terzo anno dedicato all'approfondimento di alcune tematiche specifiche nell’ambito dei seguenti curricula: a) Astrofisica b) Biofisica e fisica medica c) Elettronica dei sistemi digitali d) Fisica ambientale e) Particelle elementari f) Struttura della materia g) Fisica dello stato solido h) Fisica dei plasmi i) Teorico generale Il Corso di laurea specialistica in Fisica si propone come obiettivo di completare la formazione del fisico iniziata con la laurea di primo livello in Fisica portando lo studente a raggiungere completa padronanza di metodi e contenuti scientifici generali e conoscenze specifiche professionali nei settori della fisica fondamentale e della fisica applicata. Il piano degli studi è organizzato per aree tematiche cui corrispondono altrettanti curricula: a) Biofisica, Fisica medica e ambientale b) Fisica delle particelle elementari c) Fisica dei plasmi d) Fisica dello stato solido e) Fisica teorica generale Il Corso di laurea specialistica in Astrofisica e Fisica dello Spazio si propone come obiettivo di completare la formazione iniziata con la laurea di primo livello, portando lo studente a raggiungere una completa padronanza di metodi e contenuti scientifici generali e conoscenze specifiche professionali nei settori della fisica fondamentale, della fisica applicata, dell’astrofisica, della fisica dello spazio e di altri settori interdisciplinari della fisica e dell’astrofisica. Prospettive occupazionali dei nostri laureati, la cui preparazione è ampiamente riconosciuta ed apprezzata anche a livello internazionale, si hanno attualmente nell'industria (ad es. settori elettronico, informatico e biomedico), nel mondo della ricerca scientifica (enti di ricerca, imprese, università, osservatori astronomici e enti di ricerca spaziale), dell’istruzione (scuola) e in aree particolari in cui è Pagina 8 di 71 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2009 richiesta la capacità di costruire modelli di realtà complesse non necessariamente fisiche (ad es. banche, imprese finanziarie, società di consulenza). E’ attivo inoltre il Dottorato in Fisica ed Astronomia, coordinato dal Prof. Claudio Destri. Il Dipartimento organizza e collabora a varie attività per la divulgazione della Fisica: per gli studenti dei Corsi di laurea e delle Scuole Medie Superiori il Dipartimento organizza cicli di seminari generali, visite ai propri gruppi di ricerca e laboratori, nonchè corsi in settori della Fisica moderna direttamente presso le Scuole. Nell’ambito del Progetto Lauree Scientifiche del Ministero, è stato realizzato LABEX, Laboratorio di Fisica a disposizione di studenti di Scuole Medie Superiori guidati da propri insegnanti con l’assistenza di personale docente e tecnico del Dipartimento. In collaborazione con l’Associazione Italiana per la Fisica, sono state svolte le gare di II livello della Lombardia per le OLIMPIADI DELLA FISICA e sono stati organizzati corsi di preparazione per le prove pratiche e scritte. Pagina 9 di 71 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2009 ATTIVITÀ SCIENTIFICA FISICA DELLE PARTICELLE Fisica subnucleare presso i grandi acceleratori, Fisica dei neutrini senza acceleratori, ricerca di antimateria nello spazio, misure dirette della massa del neutrino. ASTROFISICA Modelli e teorie cosmologiche, studio sperimentale della radiazione cosmica di fondo, rivelazione di antimateria nello spazio, galassie, astrofisica delle alte energie. Sviluppo di strumentazione avanzata, a basso rumore, per osservazioni a varie lunghezze d’onda dal cm, al mm al sub-mm. FISICA DEI PLASMI Plasmi a confinamento magnetico, plasmi termonucleari, plasmi prodotti da laser, applicazioni industriali dei plasmi. BIOFISICA Studio sperimentale della dinamica e della conformazione di biomolecole, proteine e DNA. FISICA APPLICATA Fisica computazionale e sviluppo di calcolatori, laboratorio di radioattività ambientale, laboratorio per lo studio del danno da radiazione in semiconduttori, applicazioni industriali dei plasmi. FISICA TEORICA Teorie dei campi e di stringa, teorie dei campi del modello standard, fisica computazionale e sviluppo di calcolatori. Pagina 10 di 71 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2009 FISICA DELLE PARTICELLE Personale Universitario Professore Emerito E. Fiorini Professori Ordinari: A. Pullia, S. Ragazzi Professori Associati: C. Brofferio, M. Calvi, M. Gervasi,M. Paganoni, T. Tabarelli de Fatis, L. Zanotti Ricercatori: S. Capelli, A.Ghezzi, A. Nucciotti, M. Pavan, S. Pensotti Tecnici Laureati: M. Clemenza, P.Govoni, M. Sisti Tecnici: C. Callegaro, A. De Lucia Ricercatore a tempo determinato T. Bellunato Personale INFN: Ricercatori: M. Bonesini, C.M. Cattadori, O. Cremonesi, C. Matteuzzi, S.Malvezzi, D. Menasce, L. Moroni, D. Pedrini, S. Pirro, E. Previtali, P. Rancoita, N. Redaelli Tecnologi: G.L. Pessina, L. Carbone, P. Dini Tecnici: S. Banfi, R. Bertoni, G. Ceruti, F. Chignoli, R. Gaigher,R. Mazza, M. Perego Dipendenti a tempo det.: D. Grandi Assegnisti Università o INFN: G. Cerati, A. Giachero, S. Kraft-Bermuth, M. Martinez, E. Memola, D.L. Perego, D. Schaeffer, M. Tacconi, M. Malberti Dottorandi: A. Benaglia, M. Carrettoni, C. Consolandi, F. De Guio, E.Ferri, L. Gironi, C. Maiano, A. Martelli, L. Pattavina, S. Taroni Collaboratori esterni: M. Boschini (CILEA), E. Fiorini, G. Boella, E. Bellotti, P.D'Angelo, S. Sala Ricerca 1) Ricerca del bosone di Higgs con il rivelatore CMS ad LHC 2) Studio di violazione di CP nel settore del b con il rivelatore LHCb ad LHC 3) Esperimenti HARP e NUFACT/MICE 4) Sviluppo di rivelatori di radiazioni di grandi superfici 5) Studi di astroparticelle con l’esperimento AMS 6) Fisica del neutrino con rivelatori bolometrici 7) Ricerca del decadimento doppio beta nel 76Ge Pagina 11 di 71 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2009 Ricerca del bosone di Higgs con il rivelatore CMS ad LHC Commissionig del rivelatore CMS e primi studi di collisioni pp ad LHC Personale Universitario: A. Benaglia, F. De Guio, A.Ghezzi, P. Govoni, M. Malberti, A. Martelli, M. Paganoni, P. Negri, A. Pullia, S. Ragazzi, T. Tabarelli de Fatis, S. Taroni. Personale INFN: S. Banfi, R. Bertoni, M. Bonesini, L. Carbone, G. Cerati, F. Chignoli, P.D'Angelo , P.Dini, S. Malvezzi, R. Mazza, D. Menasce, L. Moroni, D. Pedrini,, N. Redaelli, S. Sala Convenzioni: INFN CMS (Compact Muon Solenoid) è un esperimento multipurpose presso l’acceleratore LHC (Large Hadron Collider). Suoi obiettivi principali sono la ricerca dell’Higgs e l’esplorazione di possibile nuova fisica alla scala del TeV (supersimmetrie, extradimensioni, nuove interazioni forti, ecc.). L’esperimento CMS in fase di installazione Il gruppo di Milano Bicocca ha contribuito alla costruzione del calorimetro elettromagnetico (ECAL) e del rivelatore a pixel e durante l’anno 2009 è stato coinvolto nel commissioning del rivelatore tramite lo studio di eventi prodotti dai raggi cosmici e le analisi delle collisioni prodotte nella fase di messa a punto dei fasci di LHC. Pagina 12 di 71 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2009 Il gruppo ha contribuito in modo significativo alla messa punto del rivelatore e alla definizione delle procedure per l’acquisizione dati ed il controllo della loro qualità e ha fornito le prime verifiche delle prestazioni di ECAL e del tracciatore in vista dello studio di collisioni pp ad LHC. Nella parte finale del 2009 LHC ha ottenuto collisioni di protoni con energie nel centro di massa di 450 GeV e 2.36 TeV ed il gruppo di Milano ha contribuito a verificare con prontezza la qualità e l’accuratezza dei dati acquisiti, come testimoniato dal fatto che dopo pochi giorni dalle prime collisioni è stato già possibile identificare negli eventi le segnature di alcune particelle già note. Il gruppo si occupa dello studio tramite simulazioni MonteCarlo delle potenzialità del rivelatore nell’ambito della ricerca del bosone di Higgs, della fisica degli Heavy Flavour, e della ricerca di nuova fisica non prevista dallo Standard Model. Inoltre il gruppo di Milano contribuisce allo sviluppo delle tecniche e del software per la ricostruzione di elettroni e fotoni, delle tracce e dei vertici. Pubblicazioni 1. “Radiation tolerance of the CMS forward pixel detector”, G.B. Cerati et al., Nucl. Instrum. Meth.A 600:408-416, 2009. 2. “The CMS barrel calorimeter response to particle beams from 2-GeV/c to 350-GeV/c.”, S. Abdullin et al., Eur.Phys.J.C60:359-373,2009, Erratumibid.C61:353-356,2009. 3. “Alignment of the CMS Silicon Strip Tracker during stand-alone Commissioning.” , W. Adam, et al., JINST 4:T07001,2009 4. “Stand-alone Cosmic Muon Reconstruction Before Installation of the CMS Silicon Strip Tracker.”, CMS Tracker Collaboration, JINST 4:P05004,2009 5. “Performance studies of the CMS Strip Tracker before installation.”, CMS Tracker Collaboration, JINST 4:P06009,2009 Presentazioni a conferenze internazionali 1. P. Govoni, : "The CMS potential in the area of WW scattering" at "From the LHC to a Future Collider, CERN", 12 Feb 2009. 2. A. Ghezzi, “Calibration of the CMS electromagnetic calorimeter at the LHC start up” at “11th Pisa Meeting on Advanced Detectors: Frontier Detectors for Frontier Physics”, La Biodola, Isola d'Elba, Italy, 24-30 May 2009. 3. A. Massironi, “Il processo di scattering fra bosoni vettori come test della rottura di simmetria elettrodebole”, a XCV Congresso Nazionale della Società Italiana di Fisica, Bari, 28 Settembre - 3 Ottobre, 2009 Pagina 13 di 71 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2009 4. S.Taroni, “Performance of irradiated CMS forward pixel detector”, at the 11th ICATPP Conference on Astroparticle, Particle, Space Physics, Detectors and Medical Physics Applications, Como, Italy - 5th–9th October 2009 Studio di violazione di CP nel settore del b con il rivelatore LHCb ad LHC Personale Universitario: Claudio Arnaboldi, Marta Calvi, Erica Franchini, Davide Luigi Perego, T. Bellunato Personale INFN: Clara Matteuzzi, Gian Luigi Pessina Convenzioni: INFN Temi di ricerca: La ricerca svolta riguarda un'ampia gamma di studi in Fisica delle Particelle possibili con i dati raccolti nelle collisioni protone-protone all'acceleratore LHC al Cern nell'ambito dell'esperimento LHCb (Large Hadron Collider Beauty Experiment). In particolare LHCb affronta due temi di grande rilevanza: la ricerca dell'origine dell'attuale asimmetria tra materia ed antimateria e la ricerca di evidenze dell’esistenza di nuove particelle o di nuovi tipi di interazioni rispetto quelle già previste nel Modello Standard. LHCb si propone di indagare tali fenomeni a partire dagli studi di violazioni di CP nei decadimenti degli adroni con beauty e con charm e dalla ricerca di eventi rari nei decadimenti di questi adroni. Il gruppo di Milano fa parte da diversi anni della Collaborazione LHCb, ha partecipato alla costruzione del rivelatore, in particolare del RICH (Ring Imaging Cherenkov Detector) dedicato alla identificazione di kaoni, protoni e pioni e alla preparazione delle misure previste. Le prime collisioni p-p a 7 TeV ad LHC si sono avute nel novembre 2009. L' attivita' del gruppo si e' centrata su: a) Commissioning del rivelatore RICH e dei suoi fotorivelatori (installazione, monitoraggio, calibrazione) e analisi delle prime misure di identificazione di adroni. b) Studi con simulazioni Monte Carlo per la preparazione delle analisi dei dati, in particolare preparazione per le misure di violazione di CP nelle oscillazioni tra mesoni neutri B0-antiB0 e Bs-antiBs. c) RD per la preparazione dell'upgrade del rivelatore per i futuri run ad alta luminosita': disegno per una nuova elettronica di front-end per la lettura del rivelatore RICH a 40 MHz. Pubblicazioni 1. "Roadmap for selected key measurements of LHCb" The LHCb Collaboration, B. Adeva ,.. M.Calvi, S.Furcas, C.Matteuzzi, D.L. Perego e G.Pessina et al, arXiv:0912.4179v2 [hep-ex] Pagina 14 di 71 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2009 2. "The high voltage protection boards for the RICH detectors of the LHCb experiment." C. Arnaboldi, T.Bellunato, P.Gobbo, D.L.Perego, G.Pessina IEEE Trans.Nucl.Sci.56:2828-2834,2009. 3. "Performance of the LHCb RICH photo-detectors and readout in a system test using charged particles from a 25 ns-structured beam" M. Adinolfi, ..C. Arnaboldi, T.F. Bellunato, E. Fanchini, D.L. Perego, G. Pessina, et al Nucl. Instrum. Methods Phys. Res. A, 603, Issue 3, 21 May 2009, 287 4. "The High Voltage Protection Boards for the RICH Detectors of the LHCb Experiment" C. Arnaboldi, T. Bellunato, P. Gobbo, D. L. Perego, G. Pessina IEEE Transactions on Nuclear Science, Vol. 56, Issue 5, Part 2 (2009) 2828 5. “The high-voltage system for the LHCb RICH hybrid photon detectors" C. Arnaboldi, T. Bellunato, A. De Lucia, E. Fanchini, D. L. Perego, G. Pessina Nucl. Instrum. Methods Phys. Res., A 598, Issue (2009) 173-174 Proceedings di presentazioni a Conferenze Internazionali 1. "Multilayer aerogel for compact RICH detectors." 11th Topical Seminar on Innovative Particle and Radiation Detectors, Siena, Italy, C. Arnaboldi et al. Nucl.Phys.Proc.Suppl.197:57-61,2009. 2. "The status of flavour physics: An introduction." C. Matteuzzi, XXIII Rencontres de Physique de la Valleee d’Aoste, La Thuile 2009, QCD and high energy interactions 81-86 3. "Measurements of CP violation and the CKM matrix at LHCb." M.Calvi for the LHCb Collaboration, Prepared for 2009 Europhysics Conference on High Energy Physics: HEP 2009 (EPS-HEP 2009), Cracow, Poland, 16-22 Jul 2009 PoS EPS HEP2009:166,2009. Studi di astroparticelle con l’esperimento AMS • Esperimento AMS sulla Stazione Spaziale Internazionale Personale Universitario: G. Boella, C. Consolandi, M. Gervasi, S. Pensotti Pagina 15 di 71 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2009 Personale INFN: D. Grandi, E. Memola, P. Rancoita, M. Tacconi Collaboratori esterni: M. Boschini (CILEA) Convenzioni: INFN, ASI-INFN, ESA Figure 1: AMS-02 sulla Stazione Spaziale Internazionale Temi di ricerca: L’attività svolta dall’esperimento AMS nel campo delle Astroparticelle riguarda la ricerca dell’antimateria cosmologica e della materia oscura, attraverso lo studio dei raggi cosmici a bordo dello Space Shuttle (volo STS-91, 1998) e della Stazione Spaziale Internazionale Alpha (ISSA, a partire dal 2011). Il responsabile delle collaborazioni internazionali di entrambi gli esperimenti è il prof. S.C.C. Ting (MIT, Boston USA), premio Nobel per la Fisica nel 1976. a) In questo periodo, l’attività di ricerca nel campo delle astroparticelle ha principalmente riguardato lo studio di effetti relativi alla propagazione dei raggi cosmici nella cavità solare e nella magnetosfera terrestre utilizzando anche i dati raccolti durante il volo STS-91 (AMS-01). Tracciamento di particelle cariche nella magnetosfera terrestre. Il codice di tracciamento, sviluppato a Milano e utilizzato prevalentemente sulla farm Linux Pagina 16 di 71 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2009 dedicata allo scopo, ha richiesto l’ottimizzazione di algoritmi basati su modelli sviluppati dalla NASA. Inoltre, sarà in grado di tracciare, in tempo quasi reale, le particelle misurate sulla Stazione Spaziale da AMS-02. I risultati più recenti sono i seguenti: • È stato ultimato il lavoro sulla funzione di trasferimento (TF) che descrive la permeabilità della magnetosfera ai raggi cosmici (RC). • Lo studio della TF è stato esteso agli ioni di elio attraverso una simulazione isotropa di eventi con un metodo Monte Carlo. Il risultato è stato confrontato con i dati sperimentali di AMS-01. • È stato fatto lo studio della TF anche per ioni più pesanti (Carbonio e Ferro). In questo caso i risultati sono stati confrontati con i dati sperimentali del satellite HEAO-3. • Sono state valutate le abbondanze, in magnetosfera, di He, C, e Fe riferite ai protoni, mettendo in evidenza che queste sono diverse da quelle calcolate al di fuori a causa del taglio geomagnetico, che agisce sulla rigidità. • È stato calcolato il flusso dei RC nel periodo di inizio dell’attività di AMS-02, ovvero metà 2011. Questo è stato possibile a partire dal modello di campo magnetico terrestre (IGRF) ed estrapolando l’attività solare dai dati misurati negli ultimi 4 cicli solari. Studio della modulazione solare sui raggi cosmici galattici. E’ stato sviluppato un modello bidimensionale per lo studio della propagazione dei raggi cosmici in eliosfera. Questo modello permette di riprodurre l'effetto noto come modulazione solare attraverso la simulazione stocastica di eventi. Questo nuovo modello ci consente di tenere conto di effetti dipendenti dal tempo – quindi dall’evolversi dell’attività solare - e dal segno della carica con una conseguente maggiore necessità di CPU per la simulazione. In particolare, nel modello si approssima la struttura dinamica dell'eliosfera suddividendola in diverse regioni in base alla propagazione del vento solare. Inoltre viene stimato l’effetto dovuto alla “deriva” – come proposto da Potgieter-Moraal sia in periodi di minima attività solare, quando il campo magnetico ha una componente dipolare dominante, sia di massima attività, quando il campo ha una struttura più complessa. Nel modello attuale, tra i parametri importanti che descrivono l'attività solare e il suo effetto sui raggi cosmici si è introdotto un “parametro di diffusione” che risulta dipendere dal numero di macchie solari. Per quanto riguarda particelle leggere come gli elettroni si è provveduto a calcolare ed aggiungere accanto alla perdita di energia adiabatica, le perdite dovute a processi Compton Inverso, Bremsstrahlung, Ionizzazione e Irraggiamento, che sono trascurabili per particelle più massive come i protoni. La farm Linux disponibile in Dipartimento è stata utilizzata per questi calcoli di trasporto dei raggi cosmici nell’eliosfera. I principali risultati ottenuti sono i seguenti: • Il modello ha permesso di ottenere spettri modulati di protoni ed antiprotoni così come di elettroni e positroni. Questi spettri hanno mostrato un buon accordo con quelli pubblicati dagli esperimenti AMS-01, BESS, PAMELA. • Si è studiato l’effetto dell’interazione del bordo esterno dell’eliosfera con il campo magnetico interstellare. Vi è la possibilità che una frazione di particelle uscenti dall’eliosfera possa rientrarvi e contribuire al flusso totale. In questo Pagina 17 di 71 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2009 modo lo spettro interstellare (LIS) risulta essere modificato dall'attività solare e dal rapporto tra la diffusione all'interno dell'eliosfera e appena al di fuori di essa. Abbondanza Relativa e Spettri di Ioni Leggeri. Misure di composizione isotopica dei raggi cosmici sono importanti per comprendere la propagazione nella galassia. Un’analisi sistematica dei dati che AMS-01 ha raccolto nel 1998 ha permesso di ricavare sia il rapporto di raggi cosmici secondari/primari come Li/C Be/C e B/C nell'intervallo di energia 0.35-45 GeV/n, come pure il rapporto secondari/secondari e il rapporto isotopico 7Li/ 6Li. Gli spettri mostrano un buon accordo con i dati presenti in letteratura. b) Presso il dipartimento è stato studiato e sviluppato il sistema di trasferimento e archiviazione dei dati di AMS-02 che sarà usato per il trasferimento da/per il Data Repository, dove si effettuerà la raccolta dei dati in arrivo dalla stazione spaziale ISSA. Dal 2004 il software e' mantenuto dal gruppo di Milano Bicocca ed organizzato con una struttura di data-catalog. Il gruppo si occupa del trasferimento dei dati dal Science Operation Center (SOC) presso il CERN di Ginevra all' Italian Ground Segment Data Storage (IGSDS) situato presso il CNAF di Bologna. Dopo l’approvazione alla fine del 2003 da parte della Commissione II nazionale, all'IGSDS e' affidato l'incarico di mantenere la “master copy” dei dati raw dell'esperimento AMS raccolti sulla ISSA. I dati sono conservati e archiviati su tape, insieme ai dati Monte Carlo (MC) e ai dati ricostruiti. Questi ultimi sono anche disponibili su file system per permetterne un accesso veloce e quindi l’uso per l'analisi da parte della collaborazione AMS. Il CNAF assieme al laboratorio di Milano, che ha la funzione di Data-Transfer Management and Survey (DTMS), costituiscono il ground-segment italiano integrato nel complesso del ground-segment della collaborazione AMS-02. Il CNAF fornisce inoltre potenza di calcolo presso il proprio cluster di computer alla collaborazione AMS per produzione di dati Monte Carlo (MC) e analisi remota. Il sistema di Data Transfer (DT) viene applicato anche per trasferire dati di produzione Monte Carlo dai siti remoti (o Regional Centers - RC) al SOC. Pertanto il gruppo di Milano Bicocca si occupa della produzione di dati MC al CNAF e del loro trasferimento al SOC. Accanto al CNAF il DT viene utilizzato per trasferire dati MC provenienti dall’ASI Science Data Center, nonche' dai due RC che producono dati MC situati in Cina [Beijing Univ. Aeronautics and Astronautics (BUAA-NLAA) e South East University di Nanjing (SEU)]. Il sistema si appoggia, presso il SOC (CERN), ad un complesso di servers e di storage gestiti e mantenuti dal gruppo di Milano. I due sistemi, basati sulla stessa architettura client/server e RDBMS, sono stati ottimizzati per le diverse finalità: semplicità di installazione e monitoraggio per il sistema di trasferimento Monte Carlo e robustezza e alta efficienza per il sistema di trasferimento verso IGSDS. In particolare quest'ultimo ha visto anche l'integrazione con le librerie di storage di massa CASTOR, per realizzare ed ottimizzare l'uso delle risorse dell'IGSDS. Parallelamente, al fine di garantire la consistenza dei diversi campioni di dati, è in funzione a Milano il sistema di DT Management and Survey, in grado di rivelare, notificare e correggere eventuali inconsistenze (attualmente attestate intorno al 0.03 % del campione). Tale sistema è in produzione dal Gennaio 2008 per il trasferimento di dati di MC e di calibrazione/test-beam raccolti presso il CERN; attualmente il sistema ha correttamente trasferito 55 Tbyte di dati dal CERN al CNAF. Pagina 18 di 71 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2009 In vista del lancio di AMS – previsto nell'aprile 2011 - alcune caratteristiche del sistema di DT di Milano Bicocca si stanno dimostrando utili anche per il trasferimento dati dal Marshall Space Flight Center (MSFC) al Payload Operation Control Center (POCC) che nei primi mesi di presa dati sara' al Johnson Space Center di Houston. Di conseguenza si stanno integrando i sistemi di monitoring con il sistema di trasferimento su rete NASA. • • • Per l’applicazione in campo spaziale di dispositivi VLSI al silicio è stata completata un’attività volta alla loro qualificazione in vista del danno da radiazione. In particolare, sono stati studiati gli effetti dovuti alla dose depositata attraverso processi non-ionizzanti da neutroni e ioni di C – in silicio monocristallino (di tipo p ed n) con resistività tra 0.01 e 7000 ohm cm. In base a misure sistematiche (in funzione della temperatura da quella ambiente ad 11 K) di effetto Hall e di resistività con il metodo Van der Pauw sui campioni di silicio irraggiati, si è determinato come i) vi sia una progressiva riduzione del regime di saturazione - in cui cioè il coefficiente Hall è approssimativamente costante in funzione della temperatura - con l’aumentare della fluenza, ii) i campioni a grande resistività mostrino un cambiamento del segno del coefficiente Hall per irraggiamenti elevati e iii) variazioni trascurabili si manifestino nei campioni a bassa resistività. Inoltre si è studiato il danno da spostamento di atomi di silicio nel cristallo, nel caso in cui sia dovuto a processi di perdita di energia di ioni incidenti, che interagiscano attraverso processi coulombiani (schermati) non-ionizzanti. Per queste interazioni si sono considerati i casi di energie relativistiche e prossime a valori relativistici. La trattazione è stata inclusa nella versione 9.3 del codice di simulazione Geant4. Questi processi sono di particolare importanza per calcolare la dose da spostamento in ambiente spaziale, dovuta per esempio a raggi cosmici galattici e particelle energetiche solari. Pubblicazioni Autori: G. Boella, M. Boschini, C. Consolandi, D. Grandi, M. Gervasi, E. Memola, S. Pensotti, P.G. Rancoita, M. Tacconi: • “Fluxes and nuclear abundances of cosmic rays inside the magnetosphere using a transmission function approach”, Advances in Space Research, Volume 43, Issue 3, p. 385-393 (2009) • “2D Stochastic Montecarlo to evaluate the modulation of GCR for positive and negative periods”, Proc. of the 21th European Cosmic Rays Symposium (Kosice, Slovakia 8-12/9/2008), published by Institute of Experimental Physics (Kosice) 2009, 248-253. • Nuclear Abundances and Fluxes inside the Magnetosphere , Proc. of the 21th European Cosmic Rays Symposium (Kosice, Slovakia 8-12/9/2008), published by Institute of Experimental Physics (Kosice) 2009, 183-187. • “Heliosphere modulation of Primary Cosmic Rays for the AMS-02 mission”, Proceedings of the 31st ICRC Lodz Polonia (2009). • “Drift models and polar field for cosmic rays propagation in the heliosphere”, Proc. of the 10th International Conference on Particle Physics and Advanced Technology (11th ICATPP, Como 5-9/10/2009), World Pagina 19 di 71 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2009 • • • • • • • Scientific (Singapore) 2010, 760-764. “Galactic Cosmic Rays Modulation and prediction for the AMS-02 mission”, Proc. of the 10th International Conference on Particle Physics and Advanced Technology (11th ICATPP, Como 5-9/10/2009), World Scientific (Singapore) 2010, 210-219. “Reentrant Heliospheric Particles in Case of Shocks Amplified Magnetic Fields”, Proc. of the 10th International Conference on Particle Physics and Advanced Technology (11th ICATPP, Como 5-9/10/2009), World Scientific (Singapore) 2010, 751-754. “Hall coefficient dependence on silicon resistivity for neutron and carbon irradiated samples down to cryogenic temperatures”, Proc. of the 10th International Conference on Particle Physics and Advanced Technology (11th ICATPP, Como 5-9/10/2009), World Scientific (Singapore) 2010, 577-584. “Geant4-based application development for NIEL calculation in the SpaceRadiation Environment”, Proc. of the 10th International Conference on Particle Physics and Advanced Technology (11th ICATPP, Como 59/10/2009), World Scientific (Singapore) 2010, 698-708. “The gamma-Ray Sky under a new light”, Proc. of the 10th International Conference on Particle Physics and Advanced Technology (11th ICATPP, Como 5-9/10/2009), World Scientific (Singapore) 2010, 279-285. “Antiproton modulation in the Heliosphere and AMS-02 antiproton over proton ratio prediction”, Proceedings of the 22nd European Cosmic Ray Symposium in Turku, Finland, 3-6 August 2010 (accepted for publication in Astrophys. Space Sci. Trans); arXiv:1102.0215 [astro-ph.EP] avaible at http://arxiv.org/abs/1102.0215. C.Leroy and P.G.Rancoita, Principles of Radiation Interaction in Matter and Detection - Second Edition, World Scientific (Singapore) 952, ISBN-978981-281-827-0,2009 Fisica del neutrino con rivelatori bolometrici Personale universitario: C. Brofferio, S. Capelli, C.Callegaro, M. Clemenza, A. De Lucia, E. Fiorini, A. Nucciotti, M. Pavan, M. Sisti, L. Zanotti Personale INFN: L. Carbone, G. Ceruti, O. Cremonesi, R. Gaigher, M. Perego, G. Pessina, S. Pirro, E. Previtali Personale con contratto a tempo determinato o assegno di ricerca (Università o INFN): C. Arnaboldi, A. Giachero, C. Gotti, S. Kraft-Bermuth, M. Martinez, D. Schaeffer Dottorandi: M. Carrettoni, E.Ferri, L. Gironi, C. Maiano, L. Pattavina Pagina 20 di 71 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2009 a) Misura diretta della massa dell'antineutrino elettronico con metodo calorimetrico Nel corso del 2009 è proseguita l'installazione dell'esperimento MARE-1. Una volta completato l'assemblaggio del set-up criogenico, alcuni inconvenienti incontrati durante i primi raffreddamenti hanno costretto a posticipare l'inizio della presa dati. In particolare si è dovuto ridisegnare il supporto meccanico in Kevlar ed i collegamenti elettrici a bassa conducibilità termica del preamplificatore criogenico. Nella seconda metà del 2009 sono state testate con successo a bassa temperatura le nuove soluzioni tecniche adottate. Alla fine del 2009 il sistema è pronto per iniziare la caratterizzazione dei microcalorimetri con cristalli di perrenato di argento (AgReO4). Le attività di MARE-1 si svolgono in collaborazione con NASA/GSFC (Greenbelt, MD, USA) e Wisconsin University (Madison, WI, USA). Nel 2009 è stata anche avviata una collaborazione con il gruppo di Fedor Šimkovic della Comenius University (Bratislava, Slovakia) per uno studio dettagliato della forma teorica dello spettro beta del 187Re. b) Ricerca del decadimento doppio beta (DBD) senza neutrini nel 130Te e di altri decadimento rari con bolometri di TeO2 La ricerca del DBD senza neutrini (il tempo di dimezzamento è maggiore di 1024 anni) è uno dei metodi più sensibili per determinare la natura del neutrino (Dirac/Majorana) e per ricavare informazioni sulla gerarchia e sulla scala assoluta di massa di questa particella, tanto importante in processi nucleari, come la produzione di energia solare e i decadimenti radioattivi deboli, e per spiegare misteri ancora oggi insoluti sulla formazione dell'universo e sulla sua composizione. Tale ricerca viene portata avanti da quasi vent’ anni dal gruppo di Milano tramite tecnica bolometrica, basata sull'impiego di cristalli di TeO2, operanti a temperature criogeniche. Qualunque energia depositata al loro interno può essere misurata senza alcuno strato morto superficiale grazie alla loro variazione di temperatura che, a 10 mK, risulta misurabile. Il tellurio naturale utilizzato per la costruzione dei cristalli contiene l'isotopo candidato al Decadimento Doppio Beta (DBD) in una frazione del 33.8%. La segnatura cercata per un evento senza emissione di neutrini (DBD0n) è il picco somma al Q valore della reazione nello spettro energetico. Questo picco è dovuto alla deposizione completa dell'energia da parte dei due elettroni emessi nel decadimento. L'attività svolta dal gruppo nel corso del 2009 può essere suddivisa in 4 filoni principali: 1) CUORICINO 2) Run di test “Tre torri” 3) CUORE 4) CUORE-0 5) R&D su bolometri scintillanti Pagina 21 di 71 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2009 1. CUORICINO L'esperienza guadagnata con precedenti esperimenti di massa via via crescente ha portato alla costruzione nel 2002 di CUORICINO, una torre di 62 cristalli di TeO2, per una massa complessiva di circa 40 kg di rivelatore. L'esperimento, installato presso la sala A dei Laboratori Nazionali del Gran Sasso (LNGS), ha acquisito dati dal 2003 fino a luglio 2008, quando è stato smontato. A marzo 2008, 4 mesi prima della chiusura, è stato installato un veto per muoni, per valutare il contributo cosmico al fondo radioattivo misurato. In contemporanea è stato installato un prototipo del sistema di acquisizione (DAQ), che verrà utilizzato nel futuro esperimento CUORE, per testarne il funzionamento ed evidenziarne eventuali problemi e difetti. Nell´arco del 2009 i dati acquisiti dall´esperimento sono stati completamente riprocessati usando il nuovo sistema di analisi sviluppato per CUORE (diana). Il confronto con la precendente analisi, svolta utilizzando algoritmi gia` largamente utilizzati e verificati anche in precedenti misure bolometriche, ha permesso di verificare il corretto funzionamento del nuovo sistema. Approfittando della riprocessazione si sono inoltre potuti introdurre e testare nuovi algoritmi, cosi` come sviluppare procedure automatiche, fondamentali per l´analisi dei quasi 1000 rivelatori che ospitera` l´esperimento CUORE. 2. RUN DI TEST TRE TORRI La sensibilità raggiungibile nella ricerca del DBD senza neutrini, e conseguentemente sulla misura della massa efficace del neutrino elettronico puo` essere fortemente limitata dalla presenza di conteggi spuri nella regione energetica di interesse (ROI). Al fine di raggiungere una sensibilità sufficiente a coprire un ampio intervallo dello spettro di massa a gerarchia inversa dei neutrini è indispensabile ottenere un fondo radioattivo dell'ordine degli 0.01-0.001 c/keV/kg/y nella ROI. Il futuro esperimento CUORE punta a raggiungere nella regione di interesse un fondo inferiore agli 0.01 c/keV/kg/y. A tale scopo, ed in particolare al fine di comprendere e ridurre le fonti radioattive responsabili del fondo misurato in esperimenti con bolometri di TeO2, e` stato portato avanti nel corso degli anni 2009 e 2010 un intenso R&D. Sulla base dell´analisi del fondo misurato da CUORICINO e da rivelatori operati in successive misure bolometriche di test, si e` rivelato fondamentale ottenere livelli di pulizia superficiale del rame affacciato ai rivelatori estremamente spinti (inferiori ai 10-8 Bq/cm2). Per individuare la tecnica che meglio sintetizzi alta purezza delle superficie con praticita`, riproducibilita` e basso costo di produzione, nel 2008 e` stato installato presso la sala A dei LNGS un rivelatore di test, costituito da 3 torri da 3 piani di 4 cristalli di TeO2 ciascuno. Il rame che sostiene e circonda i cristalli delle tre torri e` stato sottoposto a tre differenti tecniche di trattamento superficiale. Nel corso del 2009 il rivelatore e` stato installato e messo in opera all´interno del criostato che precedentemente ospitava CUORICINO. L´esperimento ha preso dati da settembre 2009 a gennaio 2010 utilizzando la nuova acquisizione sviluppata per CUORE. Pagina 22 di 71 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2009 3. CUORE L'attività svolta nel corso del 2009, in collaborazione con altre istituzioni ed università italiane ed americane partecipanti alla sigla CUORE, riguarda diversi punti così sintetizzabili: • baracca sperimentale e criostato: si e` iniziata la prima fase di costruzione della baracca. E` iniziata la produzione degli schermi del criostato presso la ditta SIMIC vincitrice della gara. A Milano e` iniziata la produzione delle varie componenti (conduttanze termiche, termalizzatori, termometri, connessioni da vuoto, sistema di pompaggio). E` iniziata la produzione presso Leiden dell´Unita` a Diluizione del criostato. • assemblaggio del rivelatore: Sono stati fissati i dettagli della struttura bolometrica del rivelatore (cristallo, termistore e heater). E` iniziata la produzione dei supporti di teflon dei cristalli e della struttura di rame delle torri e delle glove-box in cui verranno moltati i rivelatori in atmosfera d´azoto. E` stata disegnata e progettata la macchina per l´incollaggio dei termistori sui cristalli. E` iniziata la produzione dei cristalli di CUORE e il loro stoccaggio in atmosfera d´azoto all´interno dei laboratori sotterranei del Gran Sasso. • radioattività: e` stata portata avanti una continua attivita` di monitoring dei livelli di radioattivita` dei materiali utilizzati nella produzione dei cristalli , per verificarne la conformita` alle richieste per CUORE. Sono stati effettuati 3 run di test su 12 cristalli a campione dai diversi batch di produzione, al fine di valutarne le prestazioni e la radiopurezza, verificandone la conformita` alle richieste contrattuali. Sono anche state fatte misure con rivelatori al Si a barriera superficiale per verificare la compatibilità della radiopurezza dei termistori con le richieste per CUORE. • analisi: e` stato portato avanti nel corso del 2009 lo sviluppo di un nuovo sistema di analisi dei dati il cui scopo ultimo e` la processazione dei dati acquisiti dai quasi 1000 rivelatori di CUORE. • Sistema di acquisizione: il nuovo sistema di acquisizione e` stato utilizzato, testato e ottimizzato per i dati acquisiti per il test delle 3 torri e per i primi 3 test dei cristalli prodotti per CUORE. • elettronica: sono state progettate e disegnate le parti dell'elettronica di CUORE e sono iniziati i primi test su prototipi. 4. CUORE-0 Pagina 23 di 71 principali Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2009 Prima della messa in opera dell'intero rivelatore di CUORE, le procedure di assemblaggio, la DAQ e il sistema di analisi saranno testati su una singola torre. L'analisi dei dati che verranno acquisiti in questo test permetterà anche di controllare il comportamento bolometrico di un alto numero di cristalli, realizzati secondo i nuovi protocolli, così come il raggiungimento di un buon livello di fondo radioattivo. Nel corso del 2009 e` iniziata la produzione e la costruzione dell´esperimento: i cristalli di TeO2 sono stati prodotti e trattati superficialmente presso la ditta SICCAS in Cina seguendo il protocollo definito per CUORE, i termistori sono stati prodotti e testati, il rame per la struttura della torre di rivelatori e` stato procurato e da esso sono stati prodotte tutte le parti in rame necessarie. Nel contempo e` stata progettata la linea di incollaggio dei termistori. c) Studio di bolometri scintillanti per altre ricerche di Doppio Decadimento Beta Nell'ambito della ricerca del Doppio Decadimento Beta senza emissione di neutrini (0νDDB), la possibilità di avere rivelatori con una elevata risoluzione energetica (FWHM=0.2-0.5% a 2800 keV) in grado di discriminare eventi beta/gamma (la classe di eventi a cui appartiene il 0νDDB) da eventi indotti da particelle quali alfa, neutroni rinculi nucleari è estremamente interessante. Una tale tecnica troverebbe applicazione sia direttamente nella ricerca del 0νDDB sia negli studi delle componenti del fondo che dominano un esperimento 0νDDB. Nel campo dei bolometri questa possibilità di discriminazione viene offerta da rivelatori a doppia lettura, cioè che affiancano alla lettura del segnale termico la lettura di un segnale di ionizzazione (diretto o indiretto) che – in virtù della differente ionizzazione specifica – distingue il tipo di particella. I bolometri scintillanti sono un tipico esempio di applicazione di questa tecnica. Nell'ottica di lavorare alla realizzazione di bolometri scintillanti adatti alla ricerca del 0νDDB (e quindi basati su cristalli che abbiano nella loro molecola un nucleo candidato a questo decadimento) si è iniziato – alcuni anni fa - uno studio estensivo di cristalli contenenti selenio, molibdeno e cadmio. Questi tre elementi hanno un isotopo che è candidato al 0νDDB con una matrice nucleare estremamente favorevole e un'energia di transizione molto alta. Quest'ultima caratteristica costituisce un fattore di merito importante perchè indica che il segnale di 0νDDB è oscurabile solo da un numero estramamente limitato di eventi, tra i quali i più importanti sono i decadimenti alfa delle catene naturali. Pagina 24 di 71 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2009 Principio di funzionamento dei bolometri scintillanti. Il rivelatore è composto da un bolometro (un cristallo scintillante accoppiato ad un termometro) ed un adeguato rivelatore di luce in grado di misurare la luce di scintillazione. L'idea alla base di questo rivelatore ibrido è di combinare le due informazioni disponibili: l'energia rilasciata sotto forma di calore nel cristallo assorbitore e la luce di scintillazione rilevata da un secondo bolometro affacciato al cristallo principale. Nel corso del 2009 si sono andati perfezionando i risultati già ottenuti nel biennio precedente, mediante nuovi test mirati, realizzati presso i Laboratori Nazionali del Gran Sasso e un'analisi accurata delle misure. In particolare nel corso del 2009 ci si e` focalizzati sullo studio di cristalli di CdWO4. * bolometri scintillanti di CdWO4 - è stata misurata con accuratezza la resa in luce a bassa energia, il quenching factor di alfa e neutroni, la capacità di reiezione di eventi originati da particelle alfa o da neutroni, il fondo intrinseco dei cristalli, la risoluzione energetica sul segnale di luce e sul segnale termico. Infine si è studiata la possibilità di migliorare la risoluzione stessa mediante lo studio dell'anticorrelazione tra segnale di luce e segnale di calore. Pubblicazioni 1. The low radioactivity link of the CUORE experiment E. Andreotti, C.Arnaboldi, M.Barucci, C. Brofferio, C.Cosmelli, L.Calligaris, S. Capelli, M.Clemenza, C.Maiano, M.Pellicciari, G.Pessina, S.Pirro Journal of Instrumentation, Jinst, Vol.4, P09003, p. 1-17, 2009. 2. Background study and Monte Carlo simulations for large-mass bolometers Bucci C., Capelli S., Carrettoni M., Clemenza M., Cremonesi O., Gironi L., Gorla P., Maiano C., Nucciotti A., Pattavina L., Pavan M., Pedretti M., Pirro S., Previtali E., Sisti M. Eur. Phys. J. Special Topics, Vol. 41, p. 155-168, 2009, ISSN: 1951-6355 3. CdWO4 bolometers for Double Beta Decay search L.Gironi et al. Optical Material, 31, August 2009, 1388-1392 4. Physics of rare events: insights on Napoleon death Ettore Fiorini Nuclear Physics B - Proceedings Supplements, Volume 188, March 2009, 365 5. Expectations for a new calorimetric neutrino mass experiment Pagina 25 di 71 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2009 A.Nucciotti, E.Ferri, O.Cremonesi ASTROPARTICLE PHYSICS, vol. 34; p. 80-89, ISSN: 0927-6505. Conferenze: 1. Neutrino physics with thermal detectors A.Nucciotti AIP Conference Proceedings Volume: 1180, 81 Presentato a: Workshop on Calculation of Double-Beta Decay Matrix Elements (MEDEX 09) Prague, Czech Republic, 15-19 June 2009 2. Sensitivity and systematics of calorimetric neutrino mass experiments A.Nucciotti, E.Ferri, O.Cremonesi AIP Conf. Proc. - December 16, 2009 - Volume 1185, pp. 689-692. Presentato a LTD13, 13th International Workshop on Low Temperature Detectors, Stanford July 20-24, 2009. 3. Status of the MARE experiment in Milan Ferri, E.; Arnaboldi, C.; Ceruti, G.; Kilbourne, C.; Kraft-Bermuth, S.; Nucciotti, A.; Pessina, G.; Miller, A AIP Conf. Proc. - December 16, 2009 - Volume 1185, pp. 565-568. Presentato a LTD13, 13th International Workshop on Low Temperature Detectors, Stanford July 20-24, 2009. 4. The low-temperature energy calibration system for the CUORE bolometer array Sangiorgio, S.; Ejzak, L.M.; Heeger, K.M.; Maruyama, R.H.; Nucciotti, A.; Olcese, M.; Wise, T.S.; Woodcraft, A.L. AIP Conf. Proc. - December 16, 2009 - Volume 1185, pp. 677-680. Presentato a LTD13, 13th International Workshop on Low Temperature Detectors, Stanford July 20-24, 2009. 5. Progress on the CUORE cryogenic system Martinez, M.; Alessandria, F.; Arnaboldi, C.; Barucci, M.; Bucci, C.; Frossati, G.; Nucciotti, A.; Schaeffer, D.; Sisti, M.; De Waard, A.; Woodcraft, A. AIP Conf. Proc. - December 16, 2009 - Volume 1185, pp. 693-696. Presentato a LTD13, 13th International Workshop on Low Temperature Detectors, Stanford July 20-24, 2009. 6. CUORE, the near future of neutrinoless double beta decay searches A. Nucciotti, presentato a WIN09, 22nd International Workshop on Weak Interactions and Neutrinos, Perugia (Italy), September 14th - 19th, 2009 7. The cryostat of the CUORE Project, a 1-ton scale cryogenic experiment for neutrinoless double beta decay research Schaeffer, D.; Nucciotti, A.; Alessandria, F.; Ardito, R.; Barucci, M.; Risegari, L.; Ventura, G.; Bucci, C.; Frossati, G.; Olcese, M.; de Waard, A., Pagina 26 di 71 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2009 Journal of Physics: Conference Series Volume: 150 Pages: 012042 (4 pp.) Published: 2009. Presentato a: 25th International Conference on Low Temperature Physics (LT25), Amsterdam, Netherlands, 6-13 August 2008. 8. Neutrinoless Double Beta Decay with TeO2 bolometers: past and future S.Capelli, Preparato per CTP International Conference on Neutrino Physics in the LHC Era, Luxor, Egypt from 15-19 Nov. 2009, Da pubblicarsi in the "American Institute of Physics" conference proceedings. 9. The preamplifier for CUORE, and array of large mass bolometers C.Arnaboldi, X.Liu, G.Pessina IEEE NSS Conf Rec, 25 - 31 Ottobre 2009, N13-042 pp 389 395, Orlando. 10. Scintillating bolometers for Double Beta Decay search L. Gironi, 11th Pisa meeting on advanced detectors, Isola d'Elba, 24 - 30 Maggio 2009 11. L'esperimento CUORE e la ricerca del Doppio Decadimento beta L. Gironi, XCV Congresso Nazionale della Societ a Italiana di Fisica, Bari, 28 Settembre - 3 Ottobre 2009 12. Neutrino Physics with cryogenic detectors E.Fiorini, Review at Erice 2009 INTERNATIONAL SCHOOL OF NUCLEAR PHYSICS 31st CourseNeutrinos in Cosmology, in Astro-, Particle- and Nuclear Physics 13. Neutrino masses and Neutrinoless Double Beta Decay: Status and expectations Oliviero Cremonesi. Review to the CERN Workshop on the European Strategy for Future Neutrino Physics, 1-3 October, 2009. e-Print: arXiv:1002.1437 [hep-ex] 14. Double beta decay searches Oliviero Cremonesi Review to the 4th Nuclear Physics in Astrophysics and 22th International Nuclear Physics Divisional Conference of the European Physical Society, Gran Sasso, Italy, 812 Jun 2009. J.Phys.Conf.Ser.202:012037,2010 Pagina 27 di 71 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2009 ASTROFISICA Personale Giuliano Boella Silvio Bonometto Guido Chincarini Giorgio Sironi Monica Colpi Giuseppe Gavazzi Massimo Gervasi Giandomenico Sassi Mario Zannoni professore ordinario professore ordinario professore ordinario professore ordinario professore associato professore associato professore associato professore associato ricercatore universitario Emanuele Ripamonti Luciano Casarini Paolo D’Avanzo assegnista di ricerca assegnista di ricerca ricercatore a tempo determinato Giorgio Calderone Giuseppe La Vacca Raffaella Margutti Sebastiano Spinelli Dottorando Dottorando Dottorando Dottorando Andrea Passerini Sandro Baù Tecnico Elettronico Tecnico Elettronico RICERCA • Dinamica/Fueling di buchi neri supermassivi in galassie in interazione • Dinamica/Fueling di buchi neri massivi in dischi circumnucleari • Controparti elettromagnetiche di buchi neri in coalescenza in relazione a LISA • Ultra-Luminous X-Ray Sources: buchi neri di massa intermedia in ambienti di bassa metallicita'. Personale Monica Colpi Emanuele Ripamonti Giorgio Calderone Descrizione della Ricerca I. Buchi neri supermassivi Pagina 28 di 71 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2009 Il progetto ESA-NASA LISA, acronimo di Laser Interferometer Space Antenna, prevede entro il 2023 la rivelazione diretta di onde gravitazionali emesse in eventi di coalescenza di buchi neri supermassivi binari. Masse e spin dei buchi neri potranno essere determinate con straordinaria accuratezza, permettendo in tale modo di tracciare la loro evoluzione cosmica e di evidenziare il ruolo dell'aggregazione gerarchica nella formazione delle strutture cosmiche. Lo studio della dinamica di formazione di buchi neri binari in galassie in interazione, così cruciale per realizzare un evento LISA, è diventato argomento centrale della ricerca negli ultimi cinque anni. Condotta con tecniche SPH/N-Body fra le più avanzate al mondo, la ricerca ha portato ai seguenti risultati: (i) Formazione di buchi neri binari in galassie in collisione Simulazioni di “minor e major mergers” sono state in grado di stabilire a livello quantitativo la sensibilità del processo di accoppiamento dinamico (pairing) dei buchi neri su scale superiori ai 100 pc, in funzione dell'ambiente, della dinamica dell'incontro, del rapporto di massa e dello stato termodinamico del gas. Simulazioni di major mergers (le più accurate in letteratura) con buchi neri massivi hanno catturato per la prima volta il momento di formazione di una “binaria Kepleriana” immersa in un disco circumnucleare massivo. Simulazioni di major mergers hanno indicato il ruolo centrale delle instabilità gravitazionali (tides and bar instabilities), della formazione stellare e del feedback radiativo (a) nella dinamica di pairing di buchi neri su scale dal kpc al paresec; (b) nella crescita in massa del buco nero in relazione con la dispersione di velocità stellare della galassia relitto. (ii) Buchi neri di massa intermedia (IMBH): MSPs e ULXs L'esistenza di buchi neri con masse superiori a 100 masse solari è attesa da diverse teorie sulla formazione dei buchi neri supermassivi (pop III stars/seed black holes from collapsing gasoues discs). Siti ideali per la loro formazione sono ammassi stellari densi. In tre ammassi globulari (G1, NGC 6752, e M15) è stata segnalata la presenza di materia non luminosa riconducibile alla presenza di un IMBH centrale. Inoltre, molte sorgenti enigmatiche note come Ultra-Luminous X-Ray sources (ULXs), osservate in regioni di elevata formazione stellare, sono interpretate come IMBHs in accrescimento in sistemi binari. La ricerca di IMBHs in diversi contesti ha motivato lo sviluppo di alcuni studi fra i quali l'interpretazione di ULXs in Cartwheel e galassia ad anello riconducibili ad eventi di intensa formazione stellare in ambiente NON metallico. Collaborazioni: Albert Einstein Institute Potsdam Pagina 29 di 71 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2009 Institute for Theoretical Studies, University of Zurich University of Michigan Univerità dell'Insubria Pubblicazioni: 1) A. Perego, M. Dotti, M. Colpi, M. Volonteri: Mass and spin co-evolution during the alignment of a black hole in a warped accretion disc MNRAS, 2009, 399, 2249 2) M. Dotti, C. Montuori, R. Decarli, M. Volonteri, M. Colpi, F. Haardt: SDSSJ092712.65+294344.0: a candidate massive black hole binary MNRAS, 2009, 398, L73 3) M. Dotti, M. Ruszkowski, L. Paredi, M. Colpi, M. Volonteri, F. Haardt: Dual black holes in merger remnants - I. Linking accretion to dynamics MNRAS, 2009, 369, 1640 3) M. Colpi, M. Dotti: Massive Binary Black Holes in the Cosmic Landscape Advance Science Letters, Review, 2009, arXiv0906.4339 4) R. Decarli, A. Treves, R. Falomo, M. Dotti, M. Colpi, J.K. Kotilainen, C. Montuori, M. Uslenghi: Probing the Nature of the Massive Black Hole Binary Candidate SDSS J1536+0441 ApJ, 2009, 703, L76 5) M. Mapelli, M. Colpi, L. Zampieri: Low metallicity and ultra-luminous X-ray sources in the Cartwheel galaxy MNRAS, 2009, 388, L6 6) M. Colpi, S. Callegari, M. Dotti. L. Mayer: Massive black hole binary evolution in gas-rich mergers Classical \& Quantum Gravity, 2009, 26, Issue 9, pp. 094029 7) S. Callegari, L. Mayer, S. Kazantzidis, M. Colpi, F. Governato, T. Quinn, J. Wadsley: Pairing of Supermassive Black Holes in Unequal-Mass Galaxy Mergers ApJ, 2009, 696, L89 8) B. Devecchi, M. Dotti, M. Volonteri, M. Colpi: Imprints of recoiling massive black holes on the hot gas of early-type galaxies MNRAS, 2009, 394, 633 9) M. Colpi, B. Devecchi: Dynamical Formation and Evolution of Neutron Star and Black Hole Binaries in Globular Clusters Pagina 30 di 71 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2009 2009, Physics of Relativistic Objects in Compact Binaries: from Birth to Coalescence, Edited by M. Colpi, P. Casella, V. Gorini, U. Moschella and A. Possenti. Astrophysics and Space Science Library, Vol. 359. Berlin: Springer, 2009. 10) Dotti, M.; Colpi, M.; Maraschi, L.; Perego, A.; Volonteri, M.: A Path to Radio-Loudness through Gas-Poor Galaxy Mergers and the Role of Retrograde Accretion and Ejection in AGN: a Global View. Proceedings of a conference held June 22-26, 2009 in Como, Italy. Edited by Laura Maraschi, Gabriele Ghisellini, Roberto Della Ceca, and Fabrizio Tavecchio., p.19 • Osservazioni multibanda delle galassie nell'universo locale • Determinazione dei parametri strutturali delle galassie • Influenza dell'ambiente sull'evoluzione delle galassie • Sintesi di popolazione stellare e confronto con le osservazioni • Determinazione della storia di formazione stellare delle galassie di campo e di ammasso Personale Giuseppe Gavazzi La ricerca affrontata ormai da anni, rientrante nella categoria “near-field cosmology” ha come obiettivo un avanzamento della comprensione del fenomeno dell’evoluzione delle galassie, fornendo solide condizioni al contorno a z=0, derivate da osservazioni multifrequenza di galassie nell’ammasso della Vergine e nelle sue vicinanze. Distribuzioni spettrali di energia dettagliate (SED) che stanno per scaturire da survey in corso/pianificate dall’UV, visibile e lontano-IR permettono di ricostruire la loro storia di formazione stellare mediante il fit dei loro SED con modelli di sintesi di popolazione stellare, e di vincolarli utilizzando le misure del contenuto gassoso e del tasso di formazione stellare attuali (z=0) derivati da campagne di osservazioni radio (21 cm) e H_alpha in corso. La ricerca è focalizzata a migliorare la nostra comprensione dell’origine della dicotomia tra galassie Late-Type vs Early-type nell’universo locale e della sua dipendenza ambientale, prendendo spunto da quattro survey in corso o pianificate dell’ammasso della Vergine (l’ammasso ricco piu’ vicino nel volume locale) e della sua periferia: ALFALFA (2006-2011): la Arecibo Legacy Fast ALFA Survey (PI R. Giovanelli), che prevede l'osservazione di 7000 gradi quadrati di cielo alla lunghezza d'onda di 21 cm per acquisire la mappa della distribuzione dell'idrogeno neutro nelle galassie. H_ALFA^3 (2006-2010): imaging follow-up in H_alfa delle sorgenti ALFALFA mediante il telescopio di 2.1m dell'Osservatorio Nazionale Messicano OAN (PI G. Gavazzi) che permetterà' di determinare il tasso di formazione stellare in atto nelle galassie del superammasso locale (incluso l'ammasso della Vergine) onde Pagina 31 di 71 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2009 stabilire l'efficienza di trasformazione del loro gas in stelle. NGVS (2009-2012): Next Generation Virgo Survey (PI L. Ferrarese). che coprira' l'ammasso della Vergine con osservazioni ottiche in 4 bande di profondita' e risoluzione senza precedenti, mediante il telescopio FrancoCanadese CFHT da 3.6m. HeViCS: (2009-2011) Herschel Virgo Cluster Survey (PI J. Davies), che utilizzerà' il satellite infrarosso Herschel, recentemente lanciato con successo da ESA, per mappare una porzione consistente dell'ammasso della Vergine alla scoperta della distribuzione delle polveri nelle sue galassie. (nota: queste survey sono state elencate tra quelle di rilievo nel Piano Triennale 2009-2011 di INAF, sezione “Galaxy properties, formation and evolution: observations”) Sulla base di questo programma G. Gavazzi (PI) ha ottenuto un finanziamento PRIN (2008) per il progetto: "Studio multifrequenza delle galassie nane nell’ammasso della Vergine e nelle sue immediate vicinanze". Il finanziamento di circa 12000 euro contribuirà a sostenere la suddetta ricerca nei prossimi due anni. Collaborazioni: IASF/INAF, Milano Osservatorio di Arcetri (INAF), Firenze Laboratoire de Astrophysique de Marseille, France NRC Herzberg Institute of Astrophysics, Canada University of Cardiff, England Cornell University, USA University of California at Santa Cruz, USA Pubblicazioni 2009 1) Fumagalli, M., Krumholz, M., Prochaska, X., Gavazzi G., Boselli, A., "Molecular Hydrogen deficiency in HI-poor galaxies and its implications for star formation" 2009, ApJ., 697, 1811 2) Grossi, M.; di Serego Alighieri, S., Giovanardi, C., Gavazzi, G., Giovanelli, R., Haynes, M. P., Kent, B. R., Pellegrini, S., Stierwalt, S., Trinchieri, G. "The Hi content of early-type galaxies from the ALFALFA survey. II. The case of low density environments" 2009, A\&A, 498, 407 3) Boselli, A., Gavazzi G., "The HI properties of galaxies in the Coma I cloud revisited" 2009, A\&A, 508, 201 4) A. Boselli, S. Boissier, L. Cortese, V. Buat, T.M. Hughes, Gavazzi G., "High mass star formation in normal late-type galaxies: observational constraints to the IMF" 2009, Apj, 706, 1527 5) A. Boselli, S. Boissier, L. Cortese, Gavazzi G.; Pagina 32 di 71 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2009 The effect of ram-pressure stripping and starvation on the star formation properties of cluster galaxies. 2009, AN, 330, 904 Pagina 33 di 71 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2009 Fisica dei Gamma Ray Bursts Personale Guido Chincarini Paolo D’Avanzo Raffaella Margutti The years 2009 – 2010 have been two years of large activity because of the maturity reached in the observations and relative modeling of the GRBs and the desire to undertake new challenges in addition to the full exploitation of the Swift satellite of which I have been, as in the past years, the Italian principal investigator and member of the International Restricted Executive. I preapared the ASI report of the 2007 – 2010 activity since that contract came to an end and I was going to retire from the University (Nov 2010). 1. In these two years I participated to 24 papers in refereed journal with a total of 675 citations. In many of these I had a primary role both in the science and relative coordination so that I will mention only the work related to these. • • • I have been primarily interested in understanding the flare activity in GRBs convinced that this research may eventually lead to fundamental insights into the physics and related modeling of the source of Energy. Most of this work has been done in collaboration with Margutti and following the work I published in 2007 (112 citations). See also papers by Margutti et al. We completed the paper related to GRB090423 for which I asked Dr. Salvaterra and Della Valle to coordinate the final writing of the paper. This paper is of some cosmological interest because of its z=8.1 redshift. It required a large amount of International coordination and local effort in order to get it published in Nature together with the paper of the other group who worked on this subject with better instrumentation at hand (TNG observation versus VLT and GROND). The rest is more or less routine work or work that has been lead by other scientists. I would like to refer, however, to the paper by D’Elia et al (2009) on GRB080319B who is related to the Nature paper published in 2008 by Racusin et al. and on which I had a prominent role and to the paper by Moretti et al. 2009 that while it reflects work practically done solely by Moretti, id rather fundamental and reflects a good knowledge of the instrumentation on board of Swift. 2. Following the funding (PRIN 2007) of the conceptual study of a large ground based robotic telescope for the study of transients we completed the study of the Telescope and focal plane instrumentation to propose for funding of the phase A study and funding. The approach to ERC funding has not been successful however because of lack of funds and so far we did not attempt to apply to other agencies. The model and project has been presented at the GRB meeting in Venice (2009). Meetings and seminar in Warsaw. 3. Pagina 34 di 71 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2009 In addition to other activities, seminars and meeting (see below) related to the Swift and other projects I interacted with colleagues in Japan (Yukawa Institute) to set up a formal collaboration between the Observatory of Brera and the Yukawa Institute of theoretical Physics. The agreement has been signed by the two Institutes in 2010. I started procedures since some time to set up a formal collaboration between the University of Kyoto and the University of Bicocca. This however will require a much longer procedure and more contacts and presently has been completely superseded because of the disaster we all are witnessing in Japan. 4. In 2009 I organized in Venice an International meeting, extremely successful since the top world scientists participated, and published the proceedings as first Editor (the proceedings have been dedicated to Bohdan Paczynski). In addition I participated and gave seminars (or lectures) in: Paris, Warsaw, Shangai, Israel, Japan (Kyoto and Tokyo), USA (Hawaii), Pantelleria and Roma. 5. Finally I chaired the European Research Council Panel PE9 – IDEAS and acted in various form as referee for PRIN and ERC proposals. Publications: 1) “GRB 090426: the farthest short gamma-ray burst?” Antonelli, L. A.; D'Avanzo, P.; Perna, R.; Amati, L.; Covino, S.; Cutini, S.; D'Elia, V.; Gallozzi, S.; Grazian, A.; Palazzi, E.; Piranomonte, S.; Rossi, A.; Spiro, S.; Stella, L.; Testa, V.; Chincarini, G.; di Paola, A.; Fiore, F.; Fugazza, D.; Giallongo, E.; Maiorano, E.; Masetti, N.; Pedichini, F.; Salvaterra, R.; Tagliaferri, G.; Vergani, S. Astronomy and Astrophysics, Volume 507, Issue 3, 2009, pp.L45-L48 2) “GRB090111: extra soft steep-decay emission and peculiar rebrightening” Margutti, R.; Sakamoto, T.; Chincarini, G.; Guidorzi, C.; Mao, J.; Pasotti, F.; Burrows, D.; D'Avanzo, P.; Campana, S.; Barthelmy, S. D.; Gehrels, N. Monthly Notices of the Royal Astronomical Society: Letters, Volume 400, Issue 1, pp. L1-L5 3) “GRB090423 at a redshift of z~8.1” Salvaterra, R.; Della Valle, M.; Campana, S.; Chincarini, G.; Covino, S.; D'Avanzo, P.; Fernández-Soto, A.; Guidorzi, C.; Mannucci, F.; Margutti, R.; Thöne, C. C.; Antonelli, L. A.; Barthelmy, S. D.; de Pasquale, M.; D'Elia, V.; Fiore, F.; Fugazza, D.; Hunt, L. K.; Maiorano, E.; Marinoni, S.; Marshall, F. E.; Molinari, E.; Nousek, J.; Pian, E.; Racusin, J. L.; Stella, L.; Amati, L.; Andreuzzi, G.; Cusumano, G.; Fenimore, E. E.; Ferrero, P.; Giommi, P.; Guetta, D.; Holland, S. T.; Hurley, K.; Israel, G. L.; Mao, J.; Markwardt, C. B.; Masetti, N.; Pagani, C.; Palazzi, E.; Palmer, D. M.; Piranomonte, S.; Tagliaferri, G.; Testa, V. Nature, Volume 461, Issue 7268, pp. 1258-1260 (2009) Pagina 35 di 71 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2009 4) “Cleaning the Virgo sampled data for the search of periodic sources of gravitational waves” Acernese, F.; Alshourbagy, M.; Antonucci, F.; Aoudia, S.; Arun, K. G.; Astone, P.; Ballardin, G.; Barone, F.; Barsuglia, M.; Bauer, Th S.; Beker, M.; Bigotta, S.; Birindelli, S.; Bizouard, M. A.; Boccara, C.; Bondu, F.; Bonelli, L.; Bosi, L.; Braccini, S.; Bradaschia, C.; Brillet, A.; Brisson, V.; Bulten, H. J.; Buskulic, D.; Cagnoli, G.; Calloni, E.; Campagna, E.; Canuel, B.; Carbognani, F.; Carbone, L.; Cavalier, F.; Cavalieri, R.; Cella, G.; Chassande Mottin, E.; Chatterji, S.; Chincarini, A.; Cleva, F.; Coccia, E.; Colas, J.; Colla, A.; Colombini, M.; Corda, C.; orsi, A.; Coulon, J.-P.; Cuoco, E.; D'Antonio, S.; Dari, A.; Dattilo, V.; Davier, M.; Day, R.; De Rosa, R.; del Prete, M.; Di Fiore, L.; Di Lieto, A.; Emilio, M. Di Paolo; Di Virgilio, A.; Drago, M.; Fafone, V.; Ferrante, I.; Fidecaro, F.; Fiori, I.; Flaminio, R.; Fournier, J.-D.; Franc, J.; Frasca, S.; Frasconi, F.; Freise, A.; Gammaitoni, L.; Garufi, F.; Gemme, G.; Genin, E.; Gennai, A.; Giazotto, A.; Granata, M.; Granata, V.; Greverie, C.; Guidi, G.; Heitmann, H.; Hello, P.; Hild, S.; Huet, D.; La Penna, P.; Leroy, N.; Letendre, N.; Lorenzini, M.; Loriette, V.; Losurdo, G.; Mackowski, J.-M.; Majorana, E.; Man, N.; Mantovani, M.; Marchesoni, F.; Marion, F.; Marque, J.; Martelli, F.; Masserot, A.; Menzinger, F.; Michel, C.; Milano, L.; Minenkov, Y.; Mohan, M.; Moreau, J.; Morgado, N.; Morgia, A.; Mosca, S.; Moscatelli, V.; Mours, B.; Neri, I.; Nocera, F.; Pagliaroli, G.; Palomba, C.; Paoletti, F.; Pardi, S.; Pasqualetti, A.; Passaquieti, R.; Passuello, D.; Persichetti, G.; Pichot, M.; Piergiovanni, F.; Pinard, L.; Poggiani, R.; Prato, M.; Prodi, G. A.; Punturo, M.; Puppo, P.; Rabaste, O.; Rapagnani, P.; Re, V.; Regimbau, T.; Ricci, F.; Robinet, F.; Rocchi, A.; Rolland, L.; Romano, R.; Ruggi, P.; Salemi, F.; Sassolas, B.; Sentenac, D.; Sturani, R.; Swinkels, B.; Terenzi, R.; Toncelli, A.; Tonelli, M.; Tournefier, E.; Travasso, F.; Trummer, J.; Vajente, G.; van den Brand, J. F. J.; van der Putten, S.; Vavoulidis, M.; Vedovato, G.; Verkindt, D.; Vetrano, F.; Viceré, A.; Vinet, J.-Y.; Vocca, H.; Was, M.; Yvert, M. Classical and Quantum Gravity, Volume 26, Issue 20, pp. 204002 (2009) 5) “Palermo Swift-BAT Hard X-ray Catalogue (Cusumano+, 2010)” Cusumano, G.; La Parola, V.; Segreto, A.; Mangano, V.; Ferrigno, C.; Maselli, A.; Romano, P.; Mineo, T.; Sbarufatti, B.; Campana, S.; Chincarini, G.; Giommi, P.; Masetti, N.; Moretti, A.; Tagliaferri, G. VizieR On-line Data Catalog: J/A+A/510/A48. Originally published in: 2010A&A...510A..48C 6) “Methods and results of an automatic analysis of a complete sample of Swift-XRT observations of GRBs” Evans, P. A.; Beardmore, A. P.; Page, K. L.; Osborne, J. P.; O'Brien, P. T.; Willingale, R.; Starling, R. L. C.; Burrows, D. N.; Godet, O.; Vetere, L.; Racusin, J.; Goad, M. R.; Wiersema, K.; Angelini, L.; Capalbi, M.; Chincarini, G.; Gehrels, N.; Kennea, J. A.; Margutti, R.; Morris, D. C.; Mountford, C. J.; Pagani, C.; Perri, M.; Romano, P.; Tanvir, N. Monthly Notices of the Royal Astronomical Society, Volume 397, Issue 3, pp. 11771201 Pagina 36 di 71 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2009 7) “High energy emission from massive stars: the precocious X-Ray recovery of Eta Carinae after January 2009 minimum” Pian, Elena; Campana, Sergio; Chincarini, Guido; Corcoran, Michael F.; Hamaguchi, Kenji; Gull, Theodore; Mazzali, Paolo A.; Thoene, Christina C.; Morris, David; Gehrels, Neil proceedings of Conf. "Neutron Stars and Gamma-Ray Bursts" - Cairo and Alexandria, Egypt, 30 Mar-4 Apr 2009, Eds. A. Ibrahim and J. Grindlay 8) “Evidence for luminosity evolution of long gamma-ray bursts in Swift data” Salvaterra, R.; Guidorzi, C.; Campana, S.; Chincarini, G.; Tagliaferri, G. Monthly Notices of the Royal Astronomical Society, Volume 396, Issue 1, pp. 299303 9) “The optical afterglows and host galaxies of three short/hard gamma-ray bursts” D'Avanzo, P.; Malesani, D.; Covino, S.; Piranomonte, S.; Grazian, A.; Fugazza, D.; D'Elia, V.; Antonelli, L. A.; Campana, S.; Chincarini, G.; Della Valle, M.; Fiore, F.; Goldoni, P.; Mao, J.; Margutti, R.; Perna, R.; Salvaterra, R.; Stratta, G.; Tagliaferri, G.; Stella, L. PROBING STELLAR POPULATIONS OUT TO THE DISTANT UNIVERSE: CEFALU 2008, Proceedings of the International Conference. AIP Conference Proceedings, Volume 1111, pp. 524-527 (2009) 10) “Flares in gamma ray bursts” Swift Italian Team; Chincarini, Guido; Margutti, Raffaella; Mao, Jirong; Pasotti, Francesco; Guidorzi, Cristiano; Covino, Stefano; D'Avanzo, Paolo; Swift Italian Team Advances in Space Research, Volume 43, Issue 9, p. 1457-1463 11) “Rise and fall of the X-ray flash 080330: an off-axis jet?”: Guidorzi, C.; Clemens, C.; Kobayashi, S.; Granot, J.; Melandri, A.; D'Avanzo, P.; Kuin, N. P. M.; Klotz, A.; Fynbo, J. P. U.; Covino, S.; Greiner, J.; Malesani, D.; Mao, J.; Mundell, C. G.; Steele, I. A.; Jakobsson, P.; Margutti, R.; Bersier, D.; Campana, S.; Chincarini, G.; D'Elia, V.; Fugazza, D.; Genet, F.; Gomboc, A.; Krühler, T.; Küpcü Yoldaş, A.; Moretti, A.; Mottram, C. J.; O'Brien, P. T.; Smith, R. J.; Szokoly, G.; Tagliaferri, G.; Tanvir, N. R.; Gehrels, N. Astronomy and Astrophysics, Volume 499, Issue 2, 2009, pp.439-453 12) “The optical afterglows and host galaxies of three short/hard gamma-ray bursts” D'Avanzo, P.; Malesani, D.; Covino, S.; Piranomonte, S.; Grazian, A.; Fugazza, D.; Margutti, R.; D'Elia, V.; Antonelli, L. A.; Campana, S.; Chincarini, G.; Della Valle, M.; Fiore, F.; Goldoni, P.; Mao, J.; Perna, R.; Salvaterra, R.; Stella, L.; Stratta, G.; Tagliaferri, G. Astronomy and Astrophysics, Volume 498, Issue 3, 2009, pp.711-721 13) “Swift-XRT observations of GRBs (Evans+, 2009)” Evans, P. A.; Beardmore, A. P. Page K. L.; Osborne, J. P.; O'Brien, P. T.; Willingale, R.; Starling, R. L. C.; Burrows, D. N.; Godet, O.; Vetere, L.; Racusin, J.; Goad, M. R.; Wiersema, K.; Angelini, L.; Capalbi, M.; Chincarini, G.; Gehrels, N.; Kennea, J. Pagina 37 di 71 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2009 A.; Margutti, R.; Morris, D. C.; Mountford, C. J.; Pagani, C.; Perri, M.; Romano, P.; Tanvir, N. VizieR On-line Data Catalog: J/MNRAS/397/1177. Originally published in: 2009MNRAS.397.1177E 14) “EDGE: Explorer of diffuse emission and gamma-ray burst explosions” Piro, L.; den Herder, J. W.; Ohashi, T.; Amati, L.; Atteia, J. L.; Barthelmy, S.; Barbera, M.; Barret, D.; Basso, S.; Boer, M.; Borgani, S.; Boyarskiy, O.; Branchini, E.; Branduardi-Raymont, G.; Briggs, M.; Brunetti, G.; Budtz-Jorgensen, C.; Burrows, D.; Campana, S.; Caroli, E.; Chincarini, G.; Christensen, F.; Cocchi, M.; Comastri, A.; Corsi, A.; Cotroneo, V.; Conconi, P.; Colasanti, L.; Cusumano, G.; de Rosa, A.; Del Santo, M.; Ettori, S.; Ezoe, Y.; Ferrari, L.; Feroci, M.; Finger, M.; Fishman, G.; Fujimoto, R.; Galeazzi, M.; Galli, A.; Gatti, F.; Gehrels, N.; Gendre, B.; Ghirlanda, G.; Ghisellini, G.; Giommi, P.; Girardi, M.; Guzzo, L.; Haardt, F.; Hepburn, I.; Hermsen, W.; Hoevers, H.; Holland, A.; in't Zand, J.; Ishisaki, Y.; Kawahara, H.; Kawai, N.; Kaastra, J.; Kippen, M.; de Korte, P. A. J.; Kouveliotou, C.; Kusenko, A.; Labanti, C.; Lieu, R.; Macculi, C.; Makishima, K.; Matt, G.; Mazzotta, P.; McCammon, D.; Méndez, M.; Mineo, T.; Mitchell, S.; Mitsuda, K.; Molendi, S.; Moscardini, L.; Mushotzky, R.; Natalucci, L.; Nicastro, F.; O'Brien, P.; Osborne, J.; Paerels, F.; Page, M.; Paltani, S.; Pareschi, G.; Perinati, E.; Perola, C.; Ponman, T.; Rasmussen, A.; Roncarelli, M.; Rosati, P.; Ruchayskiy, O.; Quadrini, E.; Sakurai, I.; Salvaterra, R.; Sasaki, S.; Sato, G.; Schaye, J.; Schmitt, J.; Sciortino, S.; Shaposhnikov, M.; Shinozaki, K.; Spiga, D.; Suto, Y.; Tagliaferri, G.; Takahashi, T.; Takei, Y.; Tawara, Y.; Tozzi, P.; Tsunemi, H.; Tsuru, T.; Ubertini, P.; Ursino, E.; Viel, M.; Vink, J.; White, N.; Willingale, R.; Wijers, R.; Yoshikawa, K.; Yamasaki, N. Experimental Astronomy, Volume 23, Issue 1, pp.67-89 15) “The Prompt, High-Resolution Spectroscopic View of he "Naked-Eye" GRB080319B” D'Elia, V.; Fiore, F.; Perna, R.; Krongold, Y.; Covino, S.; Fugazza, D.; Lazzati, D.; Nicastro, F.; Antonelli, L. A.; Campana, S.; Chincarini, G.; D'Avanzo, P.; Della Valle, M.; Goldoni, P.; Guetta, D.; Guidorzi, C.; Meurs, E. J. A.; Mirabel, F.; Molinari, E.; Norci, L.; Piranomonte, S.; Stella, L.; Stratta, G.; Tagliaferri, G.; Ward, P. The Astrophysical Journal, Volume 694, Issue 1, pp. 332-338 (2009) 16) “Type Ib Supernova 2008D Associated With the Luminous X-Ray Transient 080109: An Energetic Explosion of a Massive Helium Star” Tanaka, Masaomi; Tominaga, Nozomu; Nomoto, Ken'ichi; Valenti, S.; Sahu, D. K.; Minezaki, T.; Yoshii, Y.; Yoshida, M.; Anupama, G. C.; Benetti, S.; Chincarini, G.; Della Valle, M.; Mazzali, P. A.; Pian, E. The Astrophysical Journal, Volume 692, Issue 2, pp. 1131-1142 (2009) 17) “A new measurement of the cosmic X-ray background” Moretti, A.; Pagani, C.; Cusumano, G.; Campana, S.; Perri, M.; Abbey, A.; Ajello, M.; Beardmore, A. P.; Burrows, D.; Chincarini, G.; Godet, O.; Guidorzi, C.; Hill, J. E.; Kennea, J.; Nousek, J.; Osborne, J. P.; Tagliaferri, G. Pagina 38 di 71 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2009 Astronomy and Astrophysics, Volume 493, Issue 2, 2009, pp.501-509 18) “TORTORA observations of GRB 080319B” Greco, G.; Beskin, G.; Bondar, S.; Karpov, S.; Bartolini, C.; Guarnieri, A.; Piccioni, A.; Molinari, E.; Covino, S.; Guidorzi, C.; Chincarini, G. Memorie della Società Astronomica Italiana, v.80, p.231 (2009) • Ricerca di strutture fini della CMB con osservazioni da terra e dallo spazio. • Osservazioni astrofisiche a lunghezze d’onda millimetriche e submillimetriche. Personale Giuliano. Boella Massimo Gervasi, Giorgio Sironi Aandrea Tartari Mario Zannoni Andrea Passerini Sandro Baù, Sebastiano Spinelli a) Polarizzazione della CMB: - Polarimetro a 33 GHz alla Testa Grigia: si è conclusa la campagna di misure – l’analisi dati è in corso; - Esperimento BRAIN alla base antartica di Dome Concordia: è partita una nuova campagna di misure con lo strumento “pathfinder”; - Interferometro QUBIC: prosegue lo studio ed i test per definire il primo modulo del interferometro/polarimetro bolo metrico da installare a Dome Concordia; - Ricerca dei modi-B della polarizzazione della CMB: partecipazione allo studio del progetto spaziale in previsione di una “call” dell’ESA e di un esperimento dell’ASI. b) Astronomia a lunghezze millimetriche e sub-millimetriche: - Analizzatore vettoriale di Reti: è stata ultimata l’installazione del nuovo VNA; - Facility di test: completamento della camera criogenica per test elettromagnetico dei componenti e interfacciamento con il nuovo VNA; c) M. Gervasi partecipa all’esperimento AMS sulla Stazione Spaziale Internazionale per la misura dettagliata dei Raggi Cosmici dallo spazio e la ricerca di antimateria e materia oscura. d) M. Zannoni partecipa al PRIN 2007 CODEVISIR, studio di fattibilità di un telescopio VIS-NIR robotico classe 4m per lo studio dell’afterglow dei GRB (Short e Long) e per un monitoring di Supernovae nell’ammasso della Vergine. Esperimenti in corso: 1) Polarimetro di Milano (MiPol) 2) SAGACE Pagina 39 di 71 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2009 3) Esperimento BRAIN 4) QUBIC 5) Laboratorio di criogenia per il test di componenti a microonde 6) Laboratorio microonde Collaborazioni: IASF/INAF Milano Dipartimento di Fisica dell’Università di Roma “La Sapienza” Dipartimento di Fisica dell’Università di Milano IFSI/INAF Torino IASF/INAF Bologna IRA/INAF Arcetri IEIIT/CNR Torino Dipartimento di Fisica, Università dell’Insubria, Como Dipartimento di Elettronica, Politecnico di Milano IEN Galileo Ferraris Torino Dept of Physics and Astronomy - Manchester University (UK) CESR-CNRS-UPS Toulouse (Fr) Laboratoire AstroParticule et Cosmologie (APC) - Parigi Attività didattica I componenti del Gruppo Radio hanno sviluppato una intensa attività didattica con corsi di base presso i Corsi di Laurea esterni in Matematica (G. Sironi), in Chimica (M. Gervasi) ed in Scienza dell'Informazione (G. Boella) e per il Corso di Laurea triennale in Fisica (M. Gervasi: Laboratorio di Astrofisica) e per quello biennale in Astrofisica e Fisica dello Spazio (G. Sironi: Processi Radiativi e M. Zannoni: Strumentazione Astronomica). Attività di divulgazione e supporto alla didattica 1) sviluppo di strumentazione per LABEX, laboratorio del Progetto Lauree Scientifiche. 2) realizzazione di uno stage residenziale di due settimane su Antenne ed Elettromagnetismo nel mese di Settembre rivolto a studenti di scuola media superiore (20 partecipanti) 3) seminari presso scuole coordinati dalla Prof.sa M. Calvi Pubblicazioni: 1) “Superconducting Planar Devices for Cosmology” Ghribi, A.; Bélier, B.; Boussaha, F.; Bréelle, E.; Piat, M.; Spinelli, S.; Tartari, A.; Zannoni, M. THE THIRTEENTH INTERNATIONAL WORKSHOP ON LOW TEMPERATURE DETECTORS-LTD13. AIP Conference Proceedings, Volume 1185, pp. 506-510 (2009) Pagina 40 di 71 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2009 2) “Spectroscopic Active Galaxies and Clusters Explorer” Ferrari, L.; Bagliani, D.; Bardi, A.; Battistelli, E.; Birkinshaw, M.; Colafrancesco, S.; Conte, A.; Debernardis, P.; Degregori, S.; Depetris, M.; de Zotti, G.; Donati, A.; Franceschini, A.; Gatti, F.; Gervasi, M.; Gonzalez-Nuevo, J.; Lamagna, L.; Luzzi, G.; Maiolino, M.; Marchegiani, P.; Mariani, A.; Masi, S.; Massardi, M.; Mauskopf, P.; Nati, L.; Nati, F.; Natoli, P.; Piacentini, F.; Polenta, G.; Porciani, M.; Savini, G.; Schillaci, A.; Spinelli, S.; Tartari, A.; Tavanti, M.; Tortora, A.; Vaccari, M.; Vaccarone, R.; Zannoni, M. THE THIRTEENTH INTERNATIONAL WORKSHOP ON LOW TEMPERATURE DETECTORS-LTD13. AIP Conference Proceedings, Volume 1185, pp. 483-486 (2009) 3) “A demonstrator for bolometric interferometry” Ghribi, Adnan; Tartari, Andrea; Galli, Silvia; Piat, Michel; Breelle, Eric; Hamilton, Jean-Christophe; Spinelli, Sebastiano; Gervasi, Massimo; Zannoni, Mario 2009arXiv0902.0385G 4) “Fluxes and nuclear abundances of cosmic rays inside the magnetosphere using a transmission function approach” Bobik, P.; Boella, G.; Boschini, M. J.; Gervasi, M.; Grandi, D.; Kudela, K.; Pensotti, S.; Rancoita, P. G. Advances in Space Research, Volume 43, Issue 3, p. 385-393 5) “Observing the Evolution of the Universe” Aguirre, James; Amblard, Alexandre; Ashoorioon, Amjad; Baccigalupi, Carlo; Balbi, Amedeo; Bartlett, James; Bartolo, Nicola; Benford, Dominic; Birkinshaw, Mark; Bock, Jamie; Bond, Dick; Borrill, Julian; Bouchet, Franois; Bridges, Michael; Bunn, Emory; Calabrese, Erminia; Cantalupo, Christopher; Caramete, Ana; Carbone, Carmelita; Chatterjee, Suchetana; Church, Sarah; Chuss, David; Contaldi, Carlo; Cooray, Asantha; Das, Sudeep; De Bernardis, Francesco; De Bernardis, Paolo; De Zotti, Gianfranco; Delabrouille, Jacques; -Xavier Dsert, F.; Devlin, Mark; Dickinson, Clive; Dicker, Simon; Dobbs, Matt; Dodelson, Scott; Dore, Olivier; Dotson, Jessie; Dunkley, Joanna; Falvella, Maria Cristina; Fixsen, Dale; Fosalba, Pablo; Fowler, Joseph; Gates, Evalyn; Gear, Walter; Golwala, Sunil; Gorski, Krzysztof; Gruppuso, Alessandro; Gundersen, Josh; Halpern, Mark; Hanany, Shaul; Hazumi, Masashi; Hernandez-Monteagudo, Carlos; Hertzberg, Mark; Hinshaw, Gary; Hirata, Christopher; Hivon, Eric; Holmes, Warren; Holzapfel, William; Hu, Wayne; Hubmayr, Johannes; Huffenberger, Kevin; Irwin, Kent; Jackson, Mark; Jaffe, Andrew; Johnson, Bradley; Jones, William; Kaplinghat, Manoj; Keating, Brian; Keskitalo, Reijo; Khoury, Justin; Kinney, Will; Kisner, Theodore; Knox, Lloyd; Kogut, Alan; Komatsu, Eiichiro; Kosowsky, Arthur; Kovac, John; Krauss, Lawrence; Kurki-Suonio, Hannu; Landau, Susana; Lawrence, Charles; Leach, Samuel; Lee, Adrian; Leitch, Erik; Leonardi, Rodrigo; Lesgourgues, Julien; Liddle, Andrew; Lim, Eugene; Limon, Michele; Loverde, Marilena; Lubin, Philip; Magalhaes, Antonio; Maino, Davide; Marriage, Tobias; Martin, Victoria; Matarrese, Sabino; Mather, John; Mathur, Harsh; Matsumura, Tomotake; Meerburg, Pieter; Melchiorri, Alessandro; Meyer, Stephan; Miller, Amber; Milligan, Michael; Moodley, Kavilan; Neimack, Michael; Nguyen, Hogan; O'Dwyer, Ian; Orlando, Pagina 41 di 71 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2009 Angiola; Pagano, Luca; Page, Lyman; Partridge, Bruce; Pearson, Timothy; Peiris, Hiranya; Piacentini, Francesco; Piccirillo, Lucio; Pierpaoli, Elena; Pietrobon, Davide; Pisano, Giampaolo; Pogosian, Levon; Pogosyan, Dmitri; Ponthieu, Nicolas; Popa, Lucia; Pryke, Clement; Raeth, Christoph; Ray, Subharthi; Reichardt, Christian; Ricciardi, Sara; Richards, Paul; Rocha, Graca; Rudnick, Lawrence; Ruhl, John; Rusholme, Benjamin; Scoccola, Claudia; Scott, Douglas; Sealfon, Carolyn; Sehgal, Neelima; Seiffert, Michael; Senatore, Leonardo; Serra, Paolo; Shandera, Sarah; Shimon, Meir; Shirron, Peter; Sievers, Jonathan; Sigurdson, Kris; Silk, Joe; Silverberg, Robert; Silverstein, Eva; Staggs, Suzanne; Stebbins, Albert; Stivoli, Federico; Stompor, Radek; Sugiyama, Naoshi; Swetz, Daniel; Tartari, Andrea; Tegmark, Max; Timbie, Peter; Tristram, Matthieu; Tucker, Gregory; Urrestilla, Jon; Vaillancourt, John; Veneziani, Marcella; Verde, Licia; Vieira, Joaquin; Watson, Scott; Wandelt, Benjamin; Wilson, Grant; Wollack, Edward; Wyman, Mark; Yadav, Amit; Yannick, Giraud-Heraud; Zahn, Olivier; Zaldarriaga, Matias; Zemcov, Michael; Zwart, Jonathan Science White Paper submitted to the US Astro2010 Decadal Survey. Full list of 177 author available at http://cmbpol.uchicago.edu 2009arXiv0903.0902° 6) “The Origin of the Universe as Revealed Through the Polarization of the Cosmic Microwave Background” Dodelson, Scott; Easther, Richard; Hanany, Shaul; McAllister, Liam; Meyer, Stephan; Page, Lyman; Ade, Peter; Amblard, Alexander; Ashoorioon, Amjad; Baccigalupi, Carlo; Balbi, Amedeo; Bartlett, James; Bartolo, Nicola; Baumann, Daniel; Beltran, Maria; Benford, Dominic; Birkinshaw, Mark; Bock, Jamie; Bond, Dick; Borrill, Julian; Bouchet, Franois; Bridges, Michael; Bunn, Emory; Calabrese, Erminia; Cantalupo, Christopher; Caramete, Ana; Carbone, Carmelita; Carroll, Sean; Chatterjee, Suchetana; Chen, Xingang; Church, Sarah; Chuss, David; Contaldi, Carlo; Cooray, Asantha; Creminelli, Paolo; Das, Sudeep; Bernardis, Francesco De; de Bernardis, Paolo; Delabrouille, Jacques; Dsert, F. Xavier; Devlin, Mark; Dickinson, Clive; Dickler, Simon; DiPirro, Michael; Dobbs, Matt; Dore, Olivier; Dotson, Jessie; Dunkley, Joanna; Dvorklin, Cora; Eriksen, Hans Kristian; Falvella, Maria Christiana; Finley, Dave; Finkbeiner, Douglas; Fixen, Dale; Flauger, Raphael; Fosalba, Pablo; Fowler, Joseph; Galli, Silvia; Gates, Evalyn; Gear, Walter; GiraudHeraud, Yannick; Gorski, Krzysztof; Greene, Brian; Gruppuso, Alessandro; Gundersen, Josh; Halpern, Mark; Hirata, Christopher; Hivon, Eric; Holman, Richard; Holmes, Warren; Hu, Wayne; Hubmayr, Johannes; Huffenberger, Kevin; Hui, Howard; Hui, Lam; Irwin, Kent; Jackson, Mark; Jaffe, Andrew; Johnson, Bradley; Johnson, Dean; Jones, William; Kachru, Shamit; Kadota, Kenji; Kaplan, Jean; Kaplinghat, Manoj; Keating, Brian; Keskitalo, Reijo; Khoury, Justin; Kinney, Will; Kisner, Theodore; Knox, Lloyd; Kodama, Hideo; Kogut, Alan; Komatsu, Eiichiro; Kosowsky, Reijo; Khoury, Justin; Kinney, Will; Kisner, Theodore; Kurki-Suonio, Hannu; Lamarre, Jean-Michel; Landau, Susana; Leach, Samuel; Leblond, Louis; Lee, Adrian; Leitch, Erik; Leonardi, Rodrigo; Lesgourgues, Julien; Liddle, Andrew; Lim, Eugene; Limon, Michele; Loverde, Marilena; Lubin, Philip; Lunghi, Enrico; Lykken, Joseph; MacTavish, Carolyn; Magalhaes, Antonio; Maino, Davide; Martin, Victoria; Matarrese, Sabino; Mather, John; Mathur, Harsh; Matsumura, Tomotake; Meerburg, Pieter; Melchiorri, Alessandro; Mersini-Houghton, Laura; Miller, Amber; Milligan, Michael; Moodley, Kavilan; Neimack, Michael; Nguyen, Hogan; Nicolis, Pagina 42 di 71 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2009 Alberto; O'Dwyer, Ian; Olinto, Angela; Pagano, Luca; Pajer, Enrico; Partridge, Bruce; Pearson, Timothy; Peiris, Hiranya; Peloso, Marco; Piacentini, Francesco; Piat, Michel; Piccirillo, Lucio; Pierpaoli, Elena; Pietrobon, Davide; Pisano, Giampaolo; Pogosian, Levon; Pogosyan, Dmitri; Ponthieu, Nicolas; Popa, Lucia; Pryke, Clement; Raeth, Christoph; Ray, Subharthi; Reichardt, Christian; Ricciardi, Sara; Richards, Paul; Riotto, Antonio; Rocha, Graca; Ruhl, John; Rusholme, Benjamin; Scherrer, Robert; Scoccola, Claudia; Scott, Douglas; Sealfon, Carolyn; Sefusatti, Emiliano; Sehgal, Neelima; Seiffert, Michael; Serra, Paolo; Shandera, Sarah; Shimon, Meir; Shirron, Peter; Sievers, Jonathan; Silk, Joe; Sigurdson, Kris; Silverberg, Robert; Silverstein, Eva; Staggs, Suzanne; Starkman, Glenn; Stebbins, Albert; Stivoli, Federico; Stompor, Radek; Sugiyama, Naoshi; Swetz, Daniel; Tartari, Andrea; Tegmark, Max; Timbie, Peter; Titov, Maxim; Tristram, Matthieu; Trodden, Mark; Tucker, Gregory; Urrestilla, Jon; Veneziani, Marcella; Verde, Licia; Vieira, Joaquin; Walker, Terry; Wands, David; Watson, Scott; Weinberg, Steven; Weiss, Rainer; Wandelt, Benjamin; Winstein, Bruce; Wollack, Edward; Wyman, Mark; Yadav, Amit; Won Yoon, Ki; Zahn, Olivier; Zaldarriage, Mattias; Zemcov, Michael; Zwart, Jonathan Astro2010: The Astronomy and Astrophysics Decadal Survey, Science White Papers, no. 67 Cosmologia e fisica dei neutrini Personale S. Bonometto G. La Vacca During 2009, our work was focused on two basic questions: (i) The quest for the nature of the dark cosmic components. (ii) (ii) How to constrain neutrino physics by using astrophysical inputs. This research made also recourse to fitting techniques and to N-body simulations. A significant part of it was aimed to prepare tools to use week lensing tomographic data which promise to be the best approach to probe the properties of Dark Energy, providing reliable data on its state equation and on possible energy flows between the dark components. These ideas are part of the project EUCLID, to whose preparation we contribute. Within this context we deepened the spectral equivalence criterion, enabling one to find the spectra of any cosmology with arbitrary DE state equation w(z), at any z, by using suitable, z-dependent, auxiliary models with w=const. The criterion was tested also in the hydrodynamical range, by performing the first hydro simulations of dynamical DE models. The efficiency of this technique also outlines a severe experimental danger. In fact, if forthcoming tomographic data are fitted assuming w=const, and one finds different "constant" w's for different redshift ranges, the function w(z) so found IS NOT the variable DE state equation and, as we showed, is quite far from it. Pagina 43 di 71 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2009 The quest for neutrino properties had led us to find that a cosmology with coupled CDM-DE and sum of neutrino masses ~1eV provides an excellent fit of data. We confirmed this point by using the more recent WMAP7 data. These cosmologies exhibit a likelyhood slightly greater than standard LCDM models (below the 2\sigma level). Collaborations Our work was made also in collaboration with physicists of various Institutions. Among them, someone co-authored also somo of our papers appeared in the last year. Let us list them: Luca Amendola, Heidelberg Univ., Theoretical Phys. Dep. (Germany) Andrea Maccio', MPI fur Astrophysics, Heidelberg (Germany) Greg Stinson, Jeremiah Horrocks Institute, University of Central Lancashire, Presto (Britain) Besides of them, other collaborations are in progress with the New Mexico State University (Las Cruces, USA) and with the LUTH, Meudon, France. Papers and meeting reports. 1) G. La Vacca, J.R. Kristiansen, L.P.L. Colombo, R. Mainini, S. A. Bonometto, Nucl.Phys.Proc.Suppl.194, 254-259, 2009 “Do data favor neutrino mass and a coupling between Cold Dark Matter and Dark Energy?” 2) Luciano Casarini, Andrea V. Maccio', Silvio A. Bonometto, JCAP 0903, 014, 2009 “Dynamical Dark Energy simulations: high accuracy Power Spectra at high redshift” 3) G. La Vacca, S. A. Bonometto, L. P. L. Colombo, New Astron.14, 435-442, 2009 “Higher neutrino mass allowed if Cold Dark Matter and Dark Energy are coupled” 4) Giuseppe La Vacca, Loris P.L. Colombo, Luca Vergani, Silvio Bonometto, Astrophys.J. 697, 1946-1955, 2009 “Dark Matter - Dark Energy coupling biasing parameter estimates from CMB data” 5) G. La Vacca, J.R. Kristiansen, JCAP 0907, 036, 2009 “Dynamical Dark Energy model parameters with or without massive neutrinos” Cosmologia Giandomenico Sassi Attività di Ricerca Pagina 44 di 71 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2009 1) Ricerca di tracker solutions per la scalar field equation connessa alla quintessenza e che valgano sia per epoche radiation dominated, sia matter dominated. 2) Uso di QCD outputs per ottenere la legge di espansione dell’Universo durante la transizione cosmologica quark-adroni. 3) Estensione degli studi connessi alla metrica di Kerr per valutare effetti connessi ai GRB’s senza ricorrere a modelli consolidati. 4) Modifica delle geodetiche del collasso gravitazionale con introduzione della CMB nella metrica di Schwarzschild. Pubblicazioni 1) G. Sassi, S.A. Bonometto, “The quark-hadron transition in the early universe” (2009arXiv0910.2573S). Pagina 45 di 71 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2009 FISICA DEI PLASMI Prof. Marcello Fontanesi Prof. Giuseppe Gorini Prof. Claudia Riccardi Dr. Ruggero Barni Sig. Moreno Piselli Sig. Alessandro Mietner Dr. Eduardo Roman Dr. Marco Tardocchi professore ordinario professore associato professore associato ricercatore universitario tecnico universitario tecnico universitario ricercatore a tempo determinato ricercatore CNR-INFM con comando presso CNISM Sig. Giovanni Posadinu amministrazione, collaboratore Dr. Fabrizio Croccolo collaboratore di ricerca Dr. Enrico Perelli Cippo collaboratore di ricerca Dr. Roberta Cattaneo Trissino da Lodi collaboratore di ricerca Dr. Stefano Zanini collaboratore di ricerca Dr. Antonino Pietropaolo ricercatore CNR-INFM Dr. Roberto Ziano dottorando in Fisica Dr. Francesco Fumagalli dottorando in Fisica Dr. Marica Rebai dottorando in Fisica Dr. Massimo Nocente dottorando in Fisica Dr. Elisa Grimoldi collaboratore Dr. Marco Mancin collaboratore Dr. Francesco Fumagalli collaboratore Dr. Igor Proverbio collaboratore Pagina 46 di 71 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2009 Attività organizzativa e di coordinamento Incarichi interni all'Università e altri incarichi Prof. Marcello Fontanesi Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca Membro del Consiglio di Aministrazione del CNR Membro del Consiglio di Aministrazione della Società Luce di Sincrotrone di Trieste Membro del Consiglio della Fondazione Lombardia per l’Ambiente Presidente del Consorzio Interuniversitario Lombardo per L'Elaborazione Automatica (CILEA) Presidente del Consorzio Milano-Ricerche Membro del comitato scientifico del Consorzio RFX di Padova Presidente del Consorzio Ricerche Materiali Avanzati (CORIMAV) Membro dello Steering Committee dell’Euratom Membro del Consiglio di Aministrazione del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci” Prof. Giuseppe Gorini Coordinatore del progetto europeo Ancient Charm Coordinatore del progetto PANAREA del CNR Coordinatore di Facoltà del programma Socrates. Membro del Collegio Docenti del Dottorato in Nanostrutture, Università di Milano Bicocca Collaboratore scientifico dell’Istituto di Fisica del Plasma “Piero Caldirola” del CNR Prof. Claudia Riccardi Coordinatrice della Laurea Triennale in Fisica Responsabile scientifico del Centro di Eccellenza PlasmaPrometeo Membro della Collegio Docenti del Dottorato in Fisica e Astronomia, Università di Milano Bicocca Membro della Commissione Brevetti e Spin-Off dell’Università di Milano Bicocca Adjunct professor at the University of Tromso (Norvegia) Dr. Ruggero Barni Membro eletto della Giunta di Dipartimento. Membro della Commissione Orientamento della Facoltà di Scienze. Pagina 47 di 71 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2009 Ricerca Sono attive cinque linee di ricerca principali: 1) Turbolenza nei plasmi magnetizzati: La ricerca si focalizza sullo studio sperimentale della turbolenza in plasmi di laboratorio. Le attvità si svolgono sulla macchina toroidale a plasma semplicemente magnetizzato Thorello del Centro di Eccellenza PlasmaPrometeo e in collaborazione all'attività sperimentale presso l’Auroral Laboratory (University of Tromso) e il Centre pour le Physique des Interactions Ionique et Moleculaires PIIM (CNRS Marsiglia). Le ricerche hanno riguardato l’analisi numerica delle proprietà statistiche delle fluttuazioni, lo studio del meccanismo di diffusione e del trasporto anomalo di particelle e la ricerca e la caratterizzazione di strutture coerenti. Altre attività riguardano lo sviluppo di dispositivi di diagnostica dei plasmi magnetizzati tramite sonde elettrostatiche e ottiche, che sono state fornite anche per le ricerche in corso presso l’Istituto di Fisica del Plasma IFP (CNR - Milano). 2) Applicazioni industriali dei plasmi: Le attività di ricerca applicata si svolgono presso il Centro di Eccellenza PlasmaPrometeo per la ricerca, lo sviluppo ed il trasferimento tecnologico nel campo dei plasmi. Il Centro, istituito attraverso un accordo di programma tra l’Università e la Regione Lombardia nel 2004, ha lo scopo di finalizzare la ricerca pubblica a sostegno del sistema delle imprese, condividendo i risultati più innovativi derivanti dalle ricerche del gruppo Plasmi (www.plasmaprometeo.unimib.it). Le ricerche si concentrano sulla progettazione e realizzazione di dispositivi a plasma per il trattamento superficiale di materiali. Studio ed ottimizzazione di processi di trattamento a plasmi di tessuti, pelli e altri materiali nell’ambito di contratti con industrie. Sviluppo di sorgenti a plasma freddo a radiofrequenza. Sviluppo di codici di simulazione numerica della cinetica chimica dei plasmi. Sviluppo di dispositivi di diagnostica per plasmi a radiofrequenza tramite sonde elettrostatiche e spettroscopia ottica di emissione. 3) Microscopia ed analisi dei materiali: Presso il Centro di Eccellenza PlasmaPrometeo per la ricerca, lo sviluppo ed il trasferimento tecnologico nel campo dei plasmi sono stati allestiti tre laboratori per la microscopia e l’analisi dei materiali. Il primo è dotato di un microscopio a forza atomica (AFM) in grado di studiare la morfologia superficiale alla scala nanometrica. Con tecniche analoghe è possibile misurare altri parametri superficiali come la conducibilità elettrica, l’elasticità e la durezza. Il secondo laboratorio è dotato di un microscopio a doppio fascio elettronico ed ionico (FIB/SEM). Oltre all’imaging dei materiali, è possibile effettuare processi di taglio, deposizione e implantazione ionica su scala micrometrica. Il microscopio può essere utilizzato anche per studiare campioni biologici (modalità ESEM). Il terzo laboratorio è dedicato all’ottica con un sistema laser per la diagnostica dei plasmi contenenti nanoparticelle con metodi di interferometria ottica. 4) Spettroscopia neutronica e gamma dei plasmi termonucleari: Da tempo la spettroscopia neutronica dei plasmi termonucleari è uno dei temi di ricerca del gruppo di Fisica dei Plasmi dell'Università di Milano - Bicocca. Questa attività viene svolta in collaborazione con altre istituzioni tra cui, in particolare, l'Istituto di Fisica del Plasma del CNR. Tramite la collaborazione con il CNR è Pagina 48 di 71 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2009 possibile accedere ai finanziamenti e alle facilities dell'EURATOM. Il principale risultato ottenuto da queste ricerche ha riguardato la realizzazione di due spettrometri per neutroni di fusione istallati sul tokamak JET nell’ambito di una collaborazione con l’Università di Uppsala. Lo spettrometro denominato MPR (magnetic proton recoil spectrometer) è in uso dal 1996, e ha prodotto dati innovativi in plasmi di deuterio-trizio con alta potenza di fusione (1-16 MW). Il secondo spettrometro si basa sulla tecnica del tempo di volo ed è denominato TOFOR (time of flight – optimized rate). La sua istallazione è stata ultimata e ha iniziato la prese dati in plasmi di deuterio a partire dalla primavera del 2006. Con questi strumenti è stato ridefinito il ruolo della spettroscopia neutronica nei plasmi di fusione e, in particolare, nello studio della dinamica degli ioni veloci nel plasma. Oltre alla spettroscopia neutronica il gruppo di Bicocca si interessa della spettroscopia gamma nei plasmi di fusione. In particolare è in corso un progetto che prevede la realizzazione di nuovi spettrometri gamma ultraveloci da installare su JET. Nel 2008 è stato istallato su JET un rivelatore di tipo HPGe ad alta efficienza che ha prodotto i primi risultati di misure di allargamento Doppler di picchi di emissione gamma. E’ stato inoltre progettato un rivelatore a scintillazione di LaBr3 che opererà a partire dal 2009. 5) Spettroscopia neutronica dei materiali Nel corso degli anni le competenze inerenti la spettroscopia neutronica dei plasmi sono state applicate ad un diverso settore della fisica della materia, quello della diffusione di neutroni epitermici (con energia fino a 100 eV) con applicazioni, ad esempio, per lo studio della dinamica di singola particella in sistemi quantistici. Sono in particolare da segnalare due progetti in corso: Il progetto Ancient Charm. Finanziato dalla Commissione Europea (FP6), il progetto comprende 10 partner ed è coordinato da Milano-Bicocca. Scopo del progetto è lo sviluppo di tecniche d’indagine quantitativa e non invasiva dei beni culturali mediante neutroni. In particolare si utilizzano le risonanze neutroniche per determinare la mappa tridimensionale della composizione elementare di oggetti di interesse archeologico o artistico. Nel 2008 sono stati ultimati tutti gli apparati strumentali necessari per la sperimentazione su campioni di interesse archeologico. Il progetto PANAREA. Finanziato dal CNR, prevede la realizzazione dell’Accordo di ricerca “Agreement concerning collaboration in scientific research at the spallation neutron source ISIS” tra CNR e STFC. Il progetto comprende 4 partner italiani ed è coordinato da Milano-Bicocca. Scopo del progetto è fornire strumentazione e risorse umane per la progettazione, costruzione e messa in prova di due nuove linee di fascio della sorgente di neutroni ISIS. Le due linee hanno come principale applicazione l’irraggiamento di dispositivi elettronici e l’analisi per immagini tomografiche. Pagina 49 di 71 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2009 Laboratori Laboratorio per spettroscopia della radiazione. In collaborazione con l’IFP-CNR è attivo dal 2008 un laboratorio per la messa in prova e caratterizzazione di rivelatori di radiazione. Il laboratorio è equipaggiato, tra l’altro, con sorgenti LED impulsate e sistemi di acquisizione digitale. Centro PLASMAPROMETEO Il Centro dispone di sei laboratori attrezzati presso l’edificio U9 (viale dell’Innovazione, 10) e di tre laboratori presso l’edificio U2 (piazza della Scienza, 3). Il centro è attrezzato con reattori a plasma sia su scala pre-industriale che di laboratorio con sorgenti a pressione atmosferica e a bassa pressione. Il laboratorio è dotato anche di strumentazione per la caratterizzazione delle modificazioni superficiali. - Laboratorio Trasferimento Tecnologico(U9-S11) E’ dotato di due macchine su scala semi-industriale per la produzione di un plasma a bassa pressione e a pressione atmosferica. La prima macchina è stata realizzata nell’ambito del progetto europeo Craft PlasmaLeather per il trattamento a plasma di materiali conciari. La seconda nell’ambito di un progetto cofinanziato dalla Regione Lombardia per il trattamento di tessuti e film polimerici. Reattore a plasma atmosferico Reattore PlasmaLeather Pagina 50 di 71 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2009 - Laboratorio Sorgenti (U9-S1) Il laboratorio è utilizzato per lo sviluppo di sorgenti a plasma. E’ dotato della macchina toroidale THORELLO per la produzione di plasmi magnetizzati, impiegati per lo studio della turbolenza. In esso verrà installata anche la macchina toroidale THOR nell’ambito di una convenzione con l’istituto IFP del CNR. Macchina Thorello - Laboratorio Processi a Plasma (U9-S3) E’ dotato di reattori a plasma su scala di laboratorio per lo studio di processi di deposizione a plasma di film sottili o di nanopolveri. E’ dotato di un reattore con sorgente a radiofrequenza ad accoppiamento risonante e di un reattore con accoppiamento induttivo per la produzione di plasmi contenenti polveri operante sotto cappa chimica. Reattore con sorgente risonante COPRA - Laboratorio Plasmi atmosferici (U9-S2) Il laboratorio è attrezzato con reattori a plasma a pressione atmosferica. E’ dotato di una macchina per la produzione del plasma in una miscela di gas e vapori ad alta pressione CORONA (Dielectric Barrier Discharge) e di un reattore per la produzione di un getto di plasma (plasma Jet) Pagina 51 di 71 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2009 Reattore CORONA Reattore PlasmaNeedle - Laboratorio Plasmi Freddi (U2-3039) Il laboratorio è attrezzato con tre reattori a plasma freddo per la produzione di plasma freddo a radiofrequenza con geometria cilindrica in un gas a bassa pressione. Reattore MOST - Laboratorio Materiali (U9-S7) Il laboratorio è dotato di un microscopio a forza atomica (AFM) per la caratterizzazione della morfologia e delle proprietà superficiali su scala nanometrica. Stazione per la microscopia a forza atomica (AFM) Pagina 52 di 71 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2009 - Laboratorio FIB/SEM (U9-S8) Il laboratorio è attrezzato per ospitare uno strumento per la spettroscopia FIB/SEM (Focused Ion Beam e Scanning Electron Microscopy) che permette la ricostruzione della composizione e della morfologia di film sottili depositati su materiali che è stato acquistato con un finanziamento per le “Grandi Attrezzature” della Facoltà di Scienze. Microscopio FIB/SEM con immagine delle fibre trattate a plasma - Laboratorio Ottica (U9-S13) Il laboratorio è dedicato all’ottica con un sistema laser per la diagnostica dei plasmi contenenti nanoparticelle con metodi di interferometria ottica. Spot laser di un campione trattato a plasma con deposizione di film - Laboratorio Didattico (U2-2023) Il laboratorio è attrezzato con un reattore per la studio dei plasmi magnetizzati, di una camera da vuoto con gruppo di pompaggio e della strumentazione per la realizzazione di esperimenti sulla propagazione di microonde e sulla caratterizzazione di scariche a bagliore (glow discharges). Pagina 53 di 71 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2009 Scariche a bagliore in diverse miscele gassose Collaborazioni INFN sezione di Milano (coordinatore M.Bonesini) G.Gorini e M Tardocchi sono collaboratori scientifici dell’Istituto di Fisica del Plasma “Piero Caldirola” del CNR di Milano Auroral Observatory, University of Tromso (Norvegia) Laboratoire PIIM, UMR6533 CNRS et Universite de Marseille (Francia) Fraunhofer Institute Stoccarda, (Germania) Dipartimento di Chimica, Università di Milano Istituto di Fisiologia Generale e Chimica Biologica, Università di Milano Neutron Physics Department, Uppsala University, (Svezia) Istituto di Fisica del Plasma, CNR, Milano Dipartimento di Fisica, Università di Roma Tor Vergata Dipartimento di Fisica, Università di Roma Tre Rutherford Appleton Laboratory, (Regno Unito) Culham Science Centre , (Regno Unito) Charles University, Praga (Repubblica Ceca) LEI, Lithuanian Energy Institute, Kaunas, (Lituania) JRC, Joint Research Centre, Ispra (VA) University of Chiang Mai, (Thailandia) Istituto Donegani, Novara DWI Deutsch Wollenschaft Institute, Aachen (Germania) Universidad National de Mar del Plata (Argentina) Dipartimento di Energia, Politecnico di Milano. NEMAS Center for NanoEngineered MAterials and Surfaces, Politecnico di Milano Pagina 54 di 71 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2009 Pubblicazioni e brevetti 1) “Advection of long lived density blobs in the turbulent state of a simple magnetized torus plasma” R.Barni, C.Riccardi Plasma Physics and Controlled Fusion 51, 085010.1-19 (2009). 2) Hydrocarbon plasma reforming through intermittent spark discharges” R.Barni, A.Quintini, M.Piselli, C.Riccardi High Temperature Material Processes 13, 453-457 (2009). 3) “Stable Poly(Acrylic Acid) Films from Acrylic Acid/Argon plasmas: Influence of the Mixture Composition and the Reactor Geometry on the Thin Films Chemical Structures” S.Zanini, R.Ziano, C.Riccardi Plasma Chemistry and Plasma Processing 29, 535-547 (2009). 4) “Fibrinogen adsorption on plasma modified polypropylene films” S.Zanini, C.Riccardi, S.M.Doglia, R.Ziano, A.Natalello, A.M.Villa High Temperature Material Processes 13, 459-467 (2009). 5) “AFM and contact angle investigation of growth and structure of pp-HMDSO thin films” E.Grimoldi, S.Zanini, R.A.Siliprandi, C.Riccardi European Phys. J. D 54 (2), 165-172 (2009). 6) “H-mode inductive coupling plasma for PVC surface treatment” F.Croccolo, A.Quintini, R.Barni, M.Ripamonti, A.Malgaroli, C.Riccardi European Phys. J. D 54 (2), 477-480 (2009). 7) “Plasma-induced graft-polymerization of polyethylene glycol acrylate on PP substrates”, S.Zanini, M.Orlandi, C.Colombo, E.Grimoldi, C.Riccardi European Phys. J. D 54 (2), 159-164 (2009). 8) “Metodo e apparato per la deposizione di strati sottili nanostrutturati con morfologia e nanostruttura controllate” C.Riccardi, M.Piselli, F.Di Fonzo, F.Fumagalli, C.E.Bottani Domanda di brevetto MI2009-A002107 del 30/11/09 (2009). 9) “Characterization of the neutron field at the ISIS-VESUVIO facility by means of a bonner sphere spectrometer” G.Gorini, Bedogni, R; Esposito, A; Andreani, C, et al. NUCLEAR INSTRUMENTS & METHODS Vol. 612 Pages: 143-148 2009 10) “The thin-foil magnetic proton recoil neutron spectrometer MPRu at JET” G.Gorini, Sunden, EA; Sjostrand, H; Conroy, S, et al. NUCLEAR INSTRUMENTS & METHODS Vol. 610 Pages: 682-699 2009 Pagina 55 di 71 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2009 11) A silicon photomultiplier readout for time of flight neutron spectroscopy with gamma-ray detectors Pietropaolo, A; Gorini, G; Festa, G, et al. REVIEW OF SCIENTIFIC INSTRUMENTS Vol. 80, 095108 2009 12) gamma-Ray background sources in the VESUVIO spectrometer at ISIS spallation neutron source Pietropaolo, A; Cippo, EP; Gorini, G, et al. NUCLEAR INSTRUMENTS & METHODS Vol: 608 Pages: 121-124 2009 13) A New Dedicated Neutron Facility for Accelerated SEE Testing at the ISIS Facility Frost, CD; Ansell, S; Gorini, G IEEE INTERNATIONAL RELIABILITY PHYSICS SYMPOSIUM, VOL. 1-2, 952-955 (2009) 14) A new position-sensitive transmission detector for epithermal neutron imaging Schooneveld, E.M.; Tardocchi, M.; Gorini, G., et al. Journal of Physics D: Applied Physics 42, 152003 (2009) 15). Title: Gain stabilization control system of the upgraded magnetic proton recoil neutron spectrometer at JET G.Gorini, Sjostrand, H; Sunden, EA; Conroy, S, et al. REVIEW OF SCIENTIFIC INSTRUMENTS Vol: 80, 063505 (2009) 16) Recent progress in fast ion studies on JET G.Gorini, Kiptily, VG; von Thun, CPP; Pinches, SD, et al. NUCLEAR FUSION Vol: 49, 065030 (2009) Progetti e convenzioni 1. Accordo di programma tra l’Università degli Studi di Milano-Bicocca e la Regione Lombardia per l’istituzione del Centro di Eccellenza PlasmaPrometeo, responsabile scientifico Prof. C.Riccardi, 500 kEuro. 2. Ministero per l’Università e la Ricerca, Fondo Giovani, Finanziamento di una borsa di dottorato di ricerca in Fisica e Astronomia nel settore: Nuove applicazioni dell’industria biomedicale. Tutore: Prof. C.Riccardi. 3. Fondo di ateneo per la ricerca, Progetti di ricerca 2009 Titolo: Fisica e diagnostica dei plasmi Responsabile Prof. M. Fontanesi, 18 kEuro 4. Progetto Eurepeo “Ancient Charm”, sviluppo di nuove tecniche di indagine dei Beni Culturali mediante neutroni, Contratto UE approvato 01/2006: Pagina 56 di 71 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2009 Coordinatore Prof. G.Gorini, 1.916.000 € complessivi, 350.000 € Dip. Fisica. 5.Contratto JET-EP2 (01/10/2005-31/12/2009) tramite IFP-CNR, per la spettroscopia gamma dei plasmi termonucleari: Project leader Prof. G.Gorini, 500.000 € complessivi. 6. Accordo di collaborazione con Institute for Health and Consumer Protection (IHCP) del Joint Research Centre (JRC) di Ispra (VA). L’accordo dal titolo “Surface modification and characterisation for biomedical applications” prevede la realizzazione di ricerche congiunte nel campo delle applicazioni dei plasmi al settore biomedicale e la formazione congiunta di un dottorando. Responsabile scientifico: Prof. C.Riccardi 7. Progetto PANAREA (2008-2014). Progetto per l'Applicazione dei Neutroni Alla Ricerca in Elettronica e Archeometria. Finanziato dal CNR per la realizzazione dell’Accordo di ricerca “Agreement concerning collaboration in scientific research at the spallation neutron source ISIS” tra CNR e STFC (UK). Coordinatore Prof. G.Gorini, Importo: 800.000 € complessivi annui ripartiti tra quattro partner italiani. 8. Fondazione Cariplo - BANDO FONDAZIONECARIPLO 2008, progetto 2008.2449, “Metodi innovativi di sintesi e funzionalizzazione di nano e micro particelle per uso biomedico” con Facoltà di Medicina UNIMIB e Dipartimento di Chimica UNIMI. Progetto per lo sviluppo di processi a plasma per la funzionalizzazione di nano-particelle per applicazioni nel settore biomedicale. Responsabile scientifico: Prof. C.Riccardi. Importo: € 70.000. Durata: 2 anni. 9. Ministero per l’Università e la Ricerca – Fondo FAR (Fondo Agevolazione della Ricerca, DM 593/00). Bando art. 12 – Materiali Innovativi – Domanda nr. 46231. Progetto “Thin Film antiaderente realizzato mediante plasma a pressione atmosferica” con il Dipartimento di Chimica del Politecnico di Milano, la Fondazione Politecnico e Plastik Spa Responsabile scientifico: Prof. C.Riccardi. Importo: € 2.200.000. Durata: 3 anni. Pagina 57 di 71 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2009 BIOFISICA Personale Chirico Giuseppe Collini Maddalena D’Alfonso Laura Caccia Michele Laura Sironi Stefano Freddi Stefano Daglio Professore Ordinario Professore Associato Ricercatore Assegnista Dottorando Dottorando Dottorando Ricerca Ideazione di nano-foto sensori (Giuseppe Chirico, Maddalena Collini, Laura D’Alfonso, Stefano Freddi, Laura Sironi) Questo progetto è dedicato allo sviluppo di nano sensori basati sulle variazioni delle caratteristiche di fluorescenza (tempo di vita dello stato eccitato, intensita’ di emissione) di coloranti legati a naoparticelle metalliche. Per lo studio del riconoscimento molecolare proteina – anticorpo i primi promettenti risultati mostrano una sensibilità a concentrazioni picomolari. Biofisica di singole molecole (processi di protonazione) (Giuseppe Chirico, Maddalena Collini, Laura D’Alfonso, Stefano Daglio) 0.15 0.10 0.05 G(t) Il laboratorio sta applicando tecniche di spettroscopia di fotocorrelazione della fluorescenza, di decadimento del tempo di vita dello stato eccitato e di decadimento della anisotropia della correlazione della fluorescenza allo studio della conformazione e della dinamica interna di singole proteine della classe delle Green Fluorescent proteins. In particolare, si sta studiando un mutante fotocromico della proteina, caratterizzandone la risposta al variare dei parametri fisicochimici e spettroscopici dell’esperimento. 0.00 -0.05 -0.10 -0.15 Pagina 58 di 71 0.5Hz 1Hz 5Hz 10Hz 30Hz 50Hz 80Hz 100Hz 1E-6 1E-5 1E-4 1E-3 0.01 lag time (s) 0.1 1 10 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2009 Scopo della ricerca e’ la preparazione di sonde intracellulari con tempi di risposta del millisecondo per seguire processi quali la catalisi, la regolazione allosterica e la trasmissione di segnali. Imaging cellulare e di tessuti con tecniche ottiche non lineari (Giberto Chirico, Maddalena Collini, Michele Caccia, Laura Sironi) La microscopia non lineare viene utilizzata per studiare le risposte a stimoli su cellule dendritiche del sistema immunitario, le loro eventuali interazioni e i meccanismi che portano all’attivazione del sistema immunitario. Inoltre puo’ essere sfruttata per analizzare la conformazione di cellule metastatiche in tessuti tumorali e per valuare la penetrabilita’ cellulare di nanoparticelle di diversa natura per l’eventuale rilascio locale di farmaci. L’utilizzo di radiazione infrarossa pulsata permette una lunghezza di penetrazione nel tessuto di varie centinaia di micron. Grazie a questo vantaggio si sta mettendo a punto una tecnica per lo studio di cellule del sistema immunitario opportunamente colorate in linfonodi in vivo. Sito web: http://labs-biophysics.mib.infn.it Collaborazioni e convenzioni con enti esterni: Prof. Diaspro, Università di Genova: Microscopia a due fotoni Prof. Gratton, University of Illinois: Fluorescenza a due fotoni Prof. Langowski, Università di Heidelberg: Plasmidi di DNA Prof. Granucci, Università di Milano - Bicocca, Dip. di Biotecnologie e Bioscienze: Immunologia Prof. Indovina, Istituto Superiore di Sanità, Roma: Caratterizzazioni di metastasi tumorali Prof. Molinari, CNR e Università di Verona: Folding di proteine globulari Dr. Mazzei, Istituto Superiore di Sanità, Roma: Dinamica di frammenti di DNA in soluzione Prof. Varani, University of Washington: NMR di peptidi e RNA Prof. Mozzarelli, Università di Parma: Unfolding di mutanti della GFP Prof. Cordone, Università di Palermo: proprietà proteine in trealosio. Pubblicazioni: 1. S.Freddi, L.D'Alfonso, M.Collini, M.Caccia, L.Sironi, G.Tallarida, S.Caprioli, G.Chirico, “Excited State Lifetime Assay for Protein Detection on Gold Colloids-Fluorophore Complexes”, Journal of Physical Chemistry C, 113, 2722-2730 (2009). 2. L.Sironi, S.Freddi, L.D’Alfonso, M.Collini, T.Gorletta, S.Soddu, and G.Chirico, “p53 Detection by Fluorescence Lifetime on a Hybrid Fluorescein Isothiocyanate Gold Nanosensor”, Journal of Biomedical Nanotechnology, 5, 683–691 (2009). 3. I.Zanoni, R.Ostuni, G.Capuano, M.Collini, M.Caccia, A.E.Ronchi, M.Rocchetti, F.Mingozzi, M.Foti, G.Chirico, B.Costa, A.Zaza, P.Ricciardi-Castagnoli, F.Granucci, “CD14 regulates the dendritic cell life cycle after LPS exposure through NFAT activation”, Nature, 460, 264-269 (2009). Pagina 59 di 71 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2009 4. G.Chirico, ‘Bioimaging Protein watching”, Nature Phot. 3, 81-82 (2009). 5. S.M. Moghimi, G.Chirico, A.Zaichenko, “A Special Issue on Nano- and Micro-Technologies for Biological Targeting, Tracking, Imaging and Sensing”, Journal of Biomedical Nanotechnology, 5, 611–613 (2009). Presentazioni a congressi: 1. V.Quercioli, C.Bosisio, M.Collini, L.D'Alfonso and G.Chirico, “Two-colors Photo-Switching of E222Q-GFPMut2 Mutant by Fluorescence Correlation Spectroscopy”, Biophys. J. 96(3), pp.74a, Biophysical Society, Boston, February 28 - March 4 2009. 2. M.Collini, V.Quercioli, L.D'Alfonso, G.Chirico, G.Baldini, B.Campanini, S.Bettati, “Millisecond photo-switching dynamics of E222Q GFP mutants for sensor and imaging applications”, 7th European Biophysics Congress, EBSA, Genoa, July, 11-15 2009. 3. G.Chirico, L.Sironi, S.Freddi, L.D’Alfonso, M.Collini, S.Pallavicini, “Gold nanoparticles for protein detection assays”, 13th ECSBM, European Conference of Spectroscopy of Biological Molecules, Palermo, August 28 – September 2 2009. Laureati laurea triennale: • • • • • • • Sara Carozza – Costruzione e caratterizzazione di nanoparticelle d’oro a simmetria cilindrica per terapia termica di cellule Rocco D’Antuono – Fluorescenza di sistemi metallo nobile – proteine con eccitazione a due fotoni Ilaria Mai – Processi diffusivi intracellulari seguiti tramite microscopia di fluorescenza non lineare Gaia Moretti – Applicazioni di spettroscopia di correlazione di fluorescenza a proteine immobilizzate in gel Paolo Pozzi - Studio di funzioni di correlazione su molecole in soluzione mediante l’uso di sensore EMCCD Cristina Salvetti - Studio della dinamica delle cellule NK in vivo tramite microscopia a scansione con eccitazione a due fotoni Emanuele Villa – Analisi di processi dinamici da microscopia non lineare su cellule Laureati laurea specialistica:. • Alessandra Palladini - Stages svolti per la prova finale: Argomenti: Uso di tecniche spettroscopiche in fluorescenza quali spettroscopia di correlazione della fluorescenza, tempi di vita al nanosecondo, flurescence recovery after photobleaching, per lo studio di sistemi proteici e/o sistemi colloidali ibridi metallo-colorante organico. Imaging di diversi sistemi cellulari ed eventuali argomenti da concordare con lo studente. Scopi: Analisi critica dei risultati. Elaborazione dati. Uso del PC come interfaccia con lo strumento di misura. Confronto delle misure con modelli. Stesura di una relazione scientifica. Progetti finanziati: Progetto Europeo, Cooperation Health-2007-1.2-4: In vivo image-guidance for cell therapy, ENCITE Pagina 60 di 71 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2009 (Grant agreement No: 201842), PI. F. Granucci, G. Chirico (2008-2012). PRIN 2008: Studi di spettroscopia di correlazione della fluorescenza di costrutti proteici foto-attivatibili per applicazioni dinamiche in microscopia ottica tramite eccitazione a due colori. PI: M. Collini. ELETTRONICA Ricerca Presso il Dipartimento di Fisica sono presenti molti gruppi che si occupano di esperimenti di frontiera di nuova concezione e ad alto contenuto tecnologico. Per molti di tali esperimenti l’elettronica di lettura e gestione dei segnali deve soddisfare stringenti proprietà ed essere progettata in modo accurato. In Bicocca il Gruppo di Elettronica cerca di soddisfare, fino ad ora con un certo successo, le richieste sperimentali presenti. A questo gruppo afferiscono i ricercatori Prof. Andrea Baschirotto, Prof. Giuliano Boella, Dott. Andrea Giachero, Dott. Claudio Gotti e Prof. Gianluigi Pessina. Il personale tecnico è composto dall’Ing. Alessandro Baù ed i Sigg. Antonio De Lucia ed Adrea Passerini. Il lavoro è suddiviso e distribuito in 3 laboratori. ASTROFISICA Attualmente è in corso uno sviluppo orientato all’uso di particolari dispositivi criogenici, i SIS, per la rivelazione diretta di radiofrequenza fra 94 e 350 GHz. Questa attivitá è in collaborazione con lo IEN di Torino. Scopo dello sviluppo è giungere alla rivelazione diretta coerente della radiazione di fondo cosmico (CBR) con la realizzazione dell’esperimento MASTER e per la rivelazione di righe associate alle transizioni rotazionali molecolari che si generano nei processi di formazione delle stelle. FISICA DELLE PARTICELLE ELEMENTARI Gli esperimenti MARE, una matrice di 90 micro-bolometri, CUORE, una matrice composta di 988 macro-bolometri, sono stati equipaggiati con un’Elettronica, avente funzionalità particolari, completamente progettata nei nostri laboratori [3]. In particolare, una delle ultime innovazioni introdotte per l’esperimento prototipo di CUORE, CUORICINO, riguarda un nuovo sistema elettronico di stabilizzazione della temperatura che ha consentito un notevole aumento della resa del sistema di analisi dei dati della misura in atto presso i laboratori del Gran Sasso (Tesi 1) e 2)). Per l’esperimento LHCb è stato studiato e realizzato un sistema originale di distribuzione dell’alta tensione dei fototubi. Attualmente è in avanzato sviluppo sia l’Elettronica che i nuovi sensori di luce per il previsto upgrade [1], [2], [4]. DISPOSITIVI ELETTRONICI Copiosa è stata l’attività di studio sui dispositivi elettronici. Il lavoro sperimentale ha riguardato in parte la caratterizzazione di JFET al Si da temperatura ambiente giù fino a 14 K. E’ stato realizzato uno strumento appositamente progettato perché in grado di caratterizzare in modo automatico i Pagina 61 di 71 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2009 dispositivi elettronici in un ampio intervallo di temperatura. L’argomento è stato anche oggetto di una tesi di laurea e di un articolo apparso su rivista. Si è anche studiata una nuova tecnologia emergente: i transistori bipolari ad Etero- giunzione al Si-Ge. In particolare è stato anche realizzato e caratterizzato il primo preamplificatore di carica esclusivamente basato su tecnologia SiGe. Un’attività è stata avviata riguardante lo sviluppo di circuiti monolitici in varie tecnologie. AL momento si stanno sfruttando la tecnologia CMOS-90nm e SiGe-CMOS-350nm. Alcuni dispositivi sono stati già realizzati e sono in corso di sviluppo sia per il campo della fisica delle Alte Energie che per applicazioni più legate al mondo dell’industria. SISTEMI BASATI SU MICROCONTROLORI E DIGITAL SIGNAL PROCESSOR Un certo impegno il laboratorio l’ha speso anche per sviluppare ed acquisire conoscenze nel campo della gestione automatica della strumentazione mediante circuiti di interfaccia e della circuiteria necessaria per l’acquisizione dati. Gli sbocchi di questa attività sono duplici. Da una parte le conoscenze acquisite sono state direttamente applicate negli esperimenti CUORE, LUCIFER e MARE. Dall’altra parte le conoscenze sono direttamente sfruttate a scopi didattici nell’indirizzo di Elettronica dei Sistemi digitali della laurea triennale. Alcuni studenti si sono già laureati ed altri sono in procinto di iniziare il loro stage seguendo questo nuovo indirizzo. Pubblicazioni dall’anno 2009: 1. C.Arnaboldi, T.Bellunato, A.DeLucia, E.Fanchini, D.L.Perego, G.Pessina, THE HIGH-VOLTAGE SYSTEM FOR THE LHCb RICH HYBRID PHOTON DETECTORS, Nuclear Instruments and Methods in Physics Research A, vol. A598, pp 173-174, 2009. 2. M.Adinolfi, E.Albrecht, C.D’Ambrosio, T.Gys, J.Morant, D.Piedigrossi, M.Patel, K.Wyllie, M.Ameri, F.Fontanelli, G.Mini, M.Sannino, C.Arnaboldi, T.F.Bellunato, E.Fanchini, D.L.Perego, G.Pessina, C.Barham, C.Buszello, J.Dickens, V.Gibson, C.Jones, U.Kerzel, G.Rogers, H.Skottowe, S.Wotton, T.Blake, C.Eames, R.Plackett, S.Brisbane, N.Harnew, J.Libby, A.Powell, P.Sullivan, S.ToppJorgensen, S.Easo, A.Papanestis, Z.Zhang, S.Eisenhardt, F.Muheim, N.Styles, PERFORMANCE OF THE LHCb RICH PHOTO-DETECTORS AND READOUT IN A SYSTEM TEST USING CHARGED PARTICLES FROM A 25 ns-STRUCTURED BEAM, Nuclear Instruments and Methods in Physics Research A, vol. A603, pp 287-293, 2009. 3. E.Andreotti, C.Arnaboldi, M.Barucci, C.Brofferio, C.Cosmelli, L.Calligaris, S.Capelli, M.Clemenz, C.Maiano, M.Pellicciari, G.Pessinab, S.Pirro, THE LOW RADIOACTIVITY LINK OF THE CUORE EXPERIMENT, Journal of Instrumentation, Jinst, Vol.4, P09003, p. 1-17, 2009. 4. C.Arnaboldi, T.Bellunato, P.Gobbo, D.L.Perego, G.Pessina, THE HIGH VOLTAGE PROTECTION BOARDS FOR THE RICH DETECTORS OF THE LHCb EXPERIMENT, IEEE Transaction on Nuclear Science, Vol. 56, pp. 2828-2834, 2009. Tesi dell’anno 2009: 1) Anno Accademico 2008-2009, SVILUPPO, BASATO SU MICROCONTROLLORE DELLA FAMIGLIA 8051, DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLE FUNZIONI ANALOGICHE DEI Pagina 62 di 71 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2009 PREAMPLIFICATORI DELL'ESPERIMENTO CUORE, Studentessa Noemi Novello, matricola 700974. 2) Anno Accademico 2008-2009, SVILUPPO, BASATO SU MICRO-CONTROLLORE ARM, DEL SISTEMA DI GESTIONE DI UN IMPULSATORE ULTRASTABILE PER L'ESPERIMENTO CUORE, Studente Marco Tarantola, matricola 702306 della Facoltà di Fisica di Milano Bicocca. FISICA TEORICA Personale Destri Claudio Girardello Luciano Marchesini Giuseppe Rapuano Federico Enriotti Mirella Giusti Leonardo Penati Silvia Zaffaroni Alberto Oleari Carlo Tomasiello Alessandro Simma Hubert Professore Ordinario Professore Ordinario Professore Ordinario Professore Ordinario Professore Associato Professore Associato Professore Associato Professore Associato Ricercatore Ricercatore Professore a contratto Nason Paolo Butera Paolo Giovannini Massimo Pepe Michele Dirigente di ricerca INFN Primo ricercatore INFN Primo ricercatore INFN Ricercatore INFN Dottorandi: Alioli Simone, Amariti Antonio, Ratti CarloAlberto, Re Emanuele (XXII ciclo), Fasiello Matteo, Siani Massimo (XXIII ciclo), Bianchi Marco (XXIV ciclo) Assegnisti, borsisti: Banfi Andrea, Cornalba Lorenzo. 1) Teorie dei campi e di stringa L. Girardello, S. Penati, A. Tomasiello, A. Zaffaroni, L. Cornalba, A. Amariti, M. Bianchi, C.A. Ratti, M. Siani L'interesse principale del gruppo è lo studio dei meccanismi di base delle interazioni fondamentali. Le maggiori attività coinvolgono la teoria quantistica dei campi, la gravità quantistica, le teorie di gauge, la supersimmetria e la teoria delle stringhe. I problemi più importanti della fisica teorica contemporanea sono l’unificazione delle quattro interazioni fondamentali, e una formulazione quantistica consistente della teoria della gravitazione. La teoria delle stringhe è un candidato promettente per la risoluzione di entrambi questi problemi. La teoria ottiene Pagina 63 di 71 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2009 l’unificazione delle forze postulando che tutte le particelle elementari siano in realtà oggetti estesi (le “stringhe”) piuttosto che puntiformi. La nonlocalità intrinseca in questi oggetti estesi mitiga le divergenze ad alte energie della teoria dei campi, eliminando quindi i problemi che affliggono i tentativi più tradizionali di quantizzare la gravità. Quantizzando la stringa, si scopre che la teoria è libera da anomalie (e quindi consistente) solo in uno spazio-tempo di dimensione dieci (ad accoppiamento debole), o undici (in certi limiti con accoppiamento forte). La teoria prevede quindi l’esistenza di diverse dimensioni aggiuntive, la cui esistenza dovrebbe essere rilevata con esperimenti ad alta energia. Uno degli aspetti più interessanti della teoria delle stringhe è il modo “olografico” di descrivere la gravità quantistica: ovvero, fenomeni di gravità quantistica vengono descritti in modo duale da teorie di campo (senza gravità) che vivono sul bordo dello spazio-tempo che si considera. Questa dualità “gauge/gravità”, o “AdS/CFT”, potrebbe avere delle importanti ricadute nella descrizione di processi nonperturbativi in QCD (Quantum-Chromo-Dynamics, la teoria che descrive le interazioni forti) in termini di una teoria di gravità perturbativa in dimensioni maggiori di quattro. Le principali attività del gruppo riguardano: - La corrispondenza AdS/CFT, con particolare riguardo alla descrizione duale di teorie di gauge con supersimmetria ridotta in regime di accoppiamento forte in termini di teorie di stringa/supergravità in dimensioni più alte. - Lo studio di teorie di gauge supersimmetriche in regime non perturbativo con rottura soffice della supersimmetria, rottura dinamica della supersimmetria e vuoti metastabili. - Calcolo perturbativo di quantità di interesse fisico (funzioni di correlazione, dimensioni anomale di operatori composti) in teorie di gauge supersimmetriche. - Soluzioni esatte delle equazioni di stringa, con particolare riguardo a background con proprietà di integrabilità. - Teorie di campo supersimmetriche e supergravità in dimensione maggiore di quattro di interesse per modelli di compattificazione di stringa, modelli con dimensioni extra e corrispondenza olografica tra teorie di supergravità nel bulk e teorie di gauge su D-brane. Teorie di campo supersimmetriche definite in superspazio non(anti)commutativo ottenute, nel limite a basse energie, da background di stringa con forme di RR accese. - Calcolo perturbativo di ampiezze di scattering in teorie di gauge supersimmetriche e supergravita’. Ampiezze di scattering in spazi curvi e ampiezze in regime di accoppiamento forte. 6) Teoria dei campi del Modello Standard G. Marchesini, P. Nason, C.Oleari, A. Banfi, S. Alioli, E. Re Il Modello Standard è la teoria di campo effettiva che descrive le interazioni elettrodeboli e forti alle scale di energia oggi accessibili sperimentalmente. Il gruppo di Milano - Bicocca studia vari aspetti del Modello Standard e dei fenomeni cui dà luogo. Nell'imminente partenza del collisore di protoni LHC al CERN di Ginevra, si studiano vari fenomeni di produzione rilevanti per la scoperta di nuove particelle e per la stima dei background in collisioni adroniche. Poiché la fisica dei collisori adronici è dominata dalle interazioni forti, gran parte dell'attività del gruppo è volta allo studio e alla simulazione di effetti forti in fenomeni di alta energia, come: - Calcolo di processi di alta energia, con l'inclusione delle correzioni radiative di QCD (QuantumChromo-Dynamics) al primo ordine sottodominante. Pagina 64 di 71 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2009 - Studio di effetti forti dominanti in certe regioni cinematiche, che richiedono la risommazione della serie perturbativa di QCD a tutti gli ordini, legati alla emissione di gluoni soffici. • Simulazione dei fenomeni adronici nell'ambito degli algoritmi di Parton Shower, nuovi algoritmi di simulazione più accurati nelle emissioni soffici, e inclusione di correzioni di QCD all'ordine sottodominante. Si studiano in particolare fenomeni di produzione di getti adronici, di quark pesanti (charm, bottom, top), del bosone di Higgs in collisioni effettive di bosoni W, di produzione di coppie di W e Z, anche nell'ambito della collisione effettiva di coppie di W/Z. Urti tra un gluone e un quark 3) Teoria dei campi e meccanica statistica su reticolo P. Butera, C. Destri, L. Giusti, G. Marchesini, M. Pepe, H. Simma Il gruppo studia le teorie di campo quantistiche nel regime non-perturbativo. L' obiettivo a lungo termine è capire, mediante calcoli da principi primi, le proprietà non-perturbative della Cromodinamica quantistica (QCD),la teoria fondamentale delle interazioni nucleare forti presenti in Natura. Esempi elementari di osservabili studiate sono le masse degli adroni e i loro elementi di matrice. È possibile definire non-perturbativamente le teorie di gauge discretizzando lo spazio-tempo e introducendo il formalismo dell' integrale funzionale. Le funzioni di correlazione associate possono essere calcolate a volume e passo reticolare finiti con i più avanzati metodi di integrazione Monte Carlo. L'estrapolazione a passo reticolare nullo delle quantità calcolate permette di determinare le osservabili fisiche direttamente confrontabili con i risultati sperimentali. Il progresso in questo campo di ricerca è determinato dalla capacità di disegnare nuove sonde della teoria che siano ben definite in teoria dei campi, facili da calcolare numericamente, e che abbiano una relazione nota con le quantità fisiche che si vogliono determinare. Spesso al progresso concettuale per definire una nuova osservabile segue uno sviluppo algoritmico che ne permette il calcolo numerico e viceversa. Le simulazioni di QCD richiedono l'uso dei super-calcolatori più potenti al mondo. Il gruppo sviluppa i nuovi algoritmi e porta avanti studi di fattibilità sul super-calcolatore del CILEA "Lagrange", usando un numero di processori che generalmente oscilla tra i 100 e i 1000. Simulazioni per la produzione dei risultati fisici sono generalmente più costose e vengono condotte in collaborazione con altri gruppi di ricerca Europei presso grandi centri di calcolo dedicati (Julich, Manno). Pagina 65 di 71 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2009 Nel 2009 il gruppo ha proposto un nuovo metodo per il calcolo diretto del condensato chirale in QCD che non necessita di nessuna sottrazione ultravioletta a potenza, e che quindi permette di raggiungere per la prima volta una precisione del \% su questa fondamentale quantità. È stato anche proposto un nuovo metodo per calcolare il decadimento della stringa confinante nella teoria di pura gauge SU(2). Sono stati inoltre studiati sistemi di spin classici e quantistici su reticolo mediante sviluppi in serie della temperatura inversa (nel linguaggio della teoria dei campi, mediante sviluppi in accoppiamento forte). Si studiano forze a lungo range tra buche in modelli ferromagnetici che sono i precursori dei superconduttori ad alte temperature. 4) Cosmologia C. Destri, M. Fasiello L'inflazione cosmica, la fase di espansione accelerata dell'Universo primordiale che precede il cosiddetto "Hot Big Bang", è ormai parte integrante del "Modello Cosmologico Standard". Oltre a rimuovere alcune problematiche fondamentali del modello originario di Big Bang (problema dell'orizzonte, piattezza, entropia), la fase inflazionaria fornisce in modo molto naturale, a partire dalle stesse fluttuazioni quantistiche del vuoto, le perturbazioni primordiali responsabili delle anisotropie della radiazione cosmica di fondo (CMB) e delle strutture su larga scala (LSS) dell'Universo osservato. Lo spettro delle perturbazioni primordiali è caratterizzato da alcuni parametri fondamentali (ampiezza, indice spettrale, rapporto tensori/scalari,...) la cui determinazione si sta facendo sempre più precisa grazie al costante aumento della già grande massa di dati osservativi. In questo ambito l'attività del gruppo riguarda proprio la determinazione, all'interno di una classe ben definita di potenziali inflazionari, di limiti il più accurati possibile sui parametri fondamentali di cui sopra. Di particolare rilevanza, per ragioni teoriche di base e in vista delle previste future osservazioni particolarmente accurate, sono i limiti inferiori per il rapporto tensori/scalari ottenibili dalla classe di potenziali cosiddetti "alla Ginzburg-Landau". Un altro aspetto rilevante riguarda lo studio di effetti particolari nella radiazione CMB, quali la depressione del quadrupolo, allo scopo di raffinare i modelli inflazionari. 5) Teoria della gravitazione e fisica delle alte energie M. Giovannini Non esiste, al momento, alcun esperimento condotto negli acceleratori di particelle che richieda o implichi l'esistenza della forza gravitazionale, se, naturalmente, si escludono gli effetti delle forze mareali della luna sui grandi anelli di collisione, come, ad esempio, LHC (Large Hadron Collider, presso il CERN, Ginevra). Pur tuttavia, i modelli che suppongono l'unificazione della dell'interazione elettrodebole con l'interazione forte hanno spesso implicazioni gravitazionali che si rispecchiano in segnali di natura astrofisica e cosmologica. La struttura su larga scala delle galassie e delgli ammassi di galassie come anche la distribuzione delle disomogeneità nella temperatura e nella polarizzazione della radiazione di fondo cosmico rappresentano un segnale (spesso difficile da decifrare) di un'epoca in cui le interazioni gravitazionali, le interazioni forti e le interazioni elettrodeboli erano presumibilmente parte integrante di un unico sistema fisico caratterizzato da una relativamente grande curvatura spazio-temporale. Gli interessi di ricerca e le collaborazioni di questa area tematica sono dunque all'interfaccia dell'astrofisica, della cosmologia e della fisica delle alte energie. Le attività spaziano dallo studio teorico della struttura delle singolarità nella relatività generale, alla teoria dei campi negli spazi curvi, alla teoria cinetica e alla fisica del plasma con particolare attenzione per lo studio dei campi magnetici Pagina 66 di 71 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2009 su scale di lunghezza più grandi dell'unità astronomica. Tutte queste tematiche convergono spesso e volentieri nella formulazione di nuovi modelli teorici. Il principale scopo di quest'area tematica è l'analisi delle connessioni tra l'infinitamente grande (oggetto di osservazione della cosmologia e dell'astrofisica) e l'infinitamente piccolo esplorato dalla fisica delle particelle. La speranza di questo sforzo è, fra l'altro, di trovare implicazioni osservabili di, talvolta ambiziose, costruzioni speculative quali quelle proposte nel contesto delle teorie di supergravità e superstringa. È pertanto naturale, nel contesto di questa area tematica, l'interesse sia per le osservazioni satellitari sia per la gli esperimenti condotti negli acceleratori di particelle. Fra le osservazioni satellitari ricordiamo per esempio quelle del satellite WMAP e dello Hubble space telescope. Fra gli esperimenti di fisica delle alte energie il Large Hadron Collider (LHC). Nel corso del 2009, i principali capitoli delle attività e degli interessi di questa linea di ricerca possono esser riassunti come segue: la fisica delle anisotropie della radiazione di fondo cosmico e la sua relazione con il convenzionale paradigma utilizzato per interpretare i tre insiemi di osservabili cosmologiche (vale a dire supernovae di tipo Ia, struttura a larga scala e, appunto, la radiazione di fondo cosmico); - la fisica dei fondi stocastici di radiazione gravitazionale e la loro relazione ai progetti di interferometri a banda larga (in particolare VIRGO, LIGO, Geo-600, Tama e i futuribili LISA, BBO, DECIGO); 1. la fisica dei campi magnetici a grandi scale e sue implicazioni per l'analisi osservativa delle anisotropie della radiazione di fondo cosmico sia tramite esperimenti satellitari (Planck, WMAP), sia tramite esperimenti terrestri (Quad, CAPMAP, CBI, ACBAR); - la fisica di LHC e sue connessioni con vari aspetti della fisica astroparticellare e con la fisica del plasma (il problema delle instabilità non-lineari dei fasci); 2. strumenti semi-analitici per la stima dei parametri nella fisica della radiazione di fondo cosmico; 3. soluzioni descriventi difetti topologici gravitanti in 6 dimensioni nello spazio di anti-de Sitter. Pagina 67 di 71 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2009 Un potenziale spettro di polarizzazione circolare della radiazione di fondo cosmico è paragonato con gli spettri dei modi E e B indotti dalla polarizzazione lineare. 6) Sviluppo di calcolatori P. Butera, C. Destri, G. Marchesini, F. Rapuano, H. Simma Le simulazioni large-scale per la QCD sul reticolo, per la meccanica statistica e per altri problemi del calcolo scientifico richiedono algoritmi numerici efficienti ed una potenza di calcolo enorme che può essere raggiunta solo con supercalcolatori paralleli. Per questo motivo il gruppo svolge ricerca sia su algoritmi per la QCD ed altri applicazioni del calcolo scientifico, sia su architetture e tecnologie dei calcolatori paralleli. Attualmente gran parte delle nostre simulazioni di QCD sul reticolo viene eseguito sul computer parallelo apeNEXT tramite accesso remoto a 512 nodi dell'installazione centralenella sezione INFN di Roma. Nel nostro Laboratorio di Calcolo Parallelo abbiamo un sistema APEmille con 256 nodi e tre cluster Linux. L'ultima installazione di un cluster da Eurotech mette a disposizione localmente una prestazione di 400 Gflops. Il gruppo di Milano ha partecipato nell'ambito del progetto speciale APE dell'INFN allo sviluppo di macchine "custom" con alta prestazione ed efficienza per la QCD. Poiché presto anche la potenza di apeNEXT non sarà più sufficiente per simulazioni competitive a livello mondiale, abbiamo iniziato lo sviluppo di un futuro calcolatore ad altissima prestazione. La nuova architettura utilizza un processore commoditycon elevata prestazione per i nodi di calcolo e si collega strettamente tramite una rete custom, simile a quella di APE, con topologia di un toro 3dimensionale. Questo sviluppo viene eseguito nel ambito della collaborazione QPACE tra IBM Boeblingen e partner accademici in Germania ed Italia. Il nodo di calcolo è basato sull'ultimaversione Pagina 68 di 71 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2009 del processore Cell (PowerXCell 8i) che fornisce una potenza di calcolo di 100 GFlops in doppia precisione. Per il progetto QPACE il gruppo svolge attivita molto rilevanti come - L'analisi del processore Cell tramite benchmarking e sviluppo di modelli di performance L'individuazione di nuove strategie per l'implementazione efficiente dei algoritmi di QCD sul architetture multi-core come il Cell - la definizione della rete di communicazione e la sua implementazione hardware. Una scheda con il nodo base di apeNEXT Collaborazioni con enti esterni: In Italia: INFN, Università degli studi di Milano, Pisa, Padova, Genova, Firenze, Verona, Torino, Parma, Roma La Sapienza, Roma Tor Vergata, Ferrara. All'estero: IAS, Princeton; New York University; Ecole Polytechnique (Parigi); CERN; LPTHE; Université Pierre et Marie Curie, Paris VI; Denis Diderot, Paris VII; University of Pittsburgh; McGill University, Montreal; LAPTH, Annecy; Max Planck Institute, Potsdam; Saclay; Duhram; DESYZeuthen (Germania); DESY-Hamburg (Germania); Univ. of Muenster (Germania); Nikheff; Fermilab; Melbourne Univ. (Australia); Landau Institute, Chernogolovka (Russia); Univ. H. Poincaré, Nancy (Francia); Cambridge (UK); San Pietroburgo (Russia); Southhampton (UK); Notre Dame (USA); University of Maryland (USA); Patras Univ. (Greece); Bern Univ. (Svizzera); Porto University (Portogallo). Pubblicazioni: 1. Antonio Amariti, Luciano Girardello, Alberto Mariotti, “Stringy instantons from Seiberg duality.” Nucl.Phys.Proc.Suppl.192-193:161-162,2009. 2. Antonio Amariti, Alberto Mariotti, “Two Loop R-Symmetry Breaking.” JHEP 0907:071,2009, [arXiv:0812.3633]. 3. Antonio Amariti, Massimo Siani, “R-symmetry and supersymmetry breaking in 3D WZ models.” JHEP 0908:055,2009, [arXiv:0905.4725]. Pagina 69 di 71 Relazione Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”, anno 2009 4. M. Porrati, L. Girardello, “The Three Dimensional Dual of 4D Chirality.” JHEP 0911:114,2009, [arXiv:0908.3487]. 5. Marco S. Bianchi, Silvia Penati, Alberto Romagnoni, Massimo Siani, “Nonanticommutative U(1) SYM theories: Renormalization, fixed points and infrared stability.” JHEP 0907:039,2009, [arXiv:0904.3260]. 6. Silvia Penati, Alberto Romagnoni, Massimo Siani, “A Renormalizable N=1/2 SYM theory with interacting matter.” JHEP 0903:112,2009, [arXiv:0901.3094]. 7. Michela Petrini, Alberto Zaffaroni, “N=2 solutions of massive type IIA and their Chern-Simons duals.” JHEP 0909:107,2009, [arXiv:0904.4915]. 8. Davide Forcella, Amihay Hanany, Alberto Zaffaroni, “Master Space, Hilbert Series and Seiberg Duality”. JHEP 0907:018,2009, [arXiv:0810.4519]. 9. 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Simone Alioli, Paolo Nason, Carlo Oleari, Emanuele Re, “NLO single-top production matched with shower in POWHEG: s- and t-channel contributions.” JHEP 0909:111,2009,Erratum-ibid.1002:011, 2010, [arXiv:0907.4076]. 15. B. Jager, C. Oleari, D. Zeppenfeld, “Next-to-leading order QCD corrections to W+ W+ jj and W- Wjj production via weak-boson fusion.” Phys.Rev.D80:034022,2009, [arXiv:0907.0580]. 16. Yu.L. Dokshitzer & G. Marchesini, “Monte Carlo and large angle gluon radiation.” JHEP 0903:117,2009, [arXiv:0809.1749]. 17. Andrea Banfi, Mrinal Dasgupta, Rosa Maria Duran Delgado, “The a(T) distribution of the Z boson at hadron colliders.” JHEP 0912:022,2009, [arXiv:0909.5327]. 18. Michele Della Morte, Leonardo Giusti, “Exploiting symmetries for exponential error reduction in path integral Monte Carlo.” Comput.Phys.Commun.180:813-818,2009. 19. 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