LA VINIFICAZIONE IN ROSSO - "Giovanni Penna"
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LA VINIFICAZIONE IN ROSSO - "Giovanni Penna"
modulo LA VINIFICAZIONE LA VINIFICAZIONE unità didattiche VINIFICAZIONE “IN ROSSO” VINIFICAZIONE “IN BIANCO” MACERAZIONE CARBONICA ore richieste: 2-3 ore di lezione integrate da osservazioni/sperimentazioni in CANTINA ore richieste: 2 ore di lezione, con osservazioni in CANTINA ore richieste: 1-2 ore, con osservazioni dirette in CANTINA CLASSE QUINTA - IST.PROFESSIONALE MATERIA TECNICHE DI PRODUZIONE, TRASFORMAZIONE… dem_cant pre-requisiti IDONEA CONOSCENZA DELLA CHIMICA GENERALE E DEI PRINCIPALI GRUPPI ORGANICI CONCETTI ESSENZIALI DI MICROBIOLOGIA CONOSCENZA DELLA COMPOSIZIONE CHIMICA E MICROBIOLOGICA DEL MOSTO L’SO2 IN ENOLOGIA dem_cant LA VINIFICAZIONE in rosso dem_cant Macerazione carbonica LA VINIFICAZIONE in rosso dem_cant LA VINIFICAZIONE in bianco dem_cant LA MACERAZIONE CARBONICA cenni storici Fin dal 1872 Pasteur aveva scoperto i fenomeni di fermentazione intracellulare, mettendo in evidenza la presenza dell'alcol nelle bacche intere di uva matura, poste in atmosfera carbonica. La riconferma di ciò è stata data successivamente da altri studiosi francesi: nel 1934 uno degli esperimenti includeva la conservazione dei grappoli a bassa temperatura a contatto con Anidride Carbonica. Dopo un paio di mesi si accorsero che i grappoli erano diventati gassosi e frizzanti, dal sapore peculiare ma non sgradevole. Naturalmete i grappoli non erano più adatti per la commercializzazione e pertanto decisero di vinificarli; il vino che ne uscì risultò certamente "diverso" ma piacevole. Le prime prove di macerazione carbonica furono realizzate nel 1935, ma solo verso il 1955 il metodo ebbe una certa diffusione. dem_cant LA MACERAZIONE CARBONICA (produzione vini novelli) dem_cant fenomeni intracellulari nella buccia dell'uva : •Asfissia delle cellule con cessione del colore a tutto il succo dell'uva •Degradazione parziale dell'acido malico con l'ottenimento di un succo meno acido •Formazione di particolari e caratteristiche sostanze aromatiche. La temperatura deve essere mantenuta elevata a circa 30° C La "macerazione carbonica" si effettua per circa una decina di giorni. Dopo la sosta della macerazione si passa alla pressatura delle uve ottenendo un mosto dal vivace color rosso rubino che è fermentato senza vinacce, sempre con lieviti selezionati, a temperatura controllata 18 – 20° C . Dopo la fermentazione la fase di stabilizzazione viene accelerata in modo da consentire l'imbottigliamento e la presentazione al consumatore prima del 6 novembre. LA MACERAZIONE CARBONICA fasi di lavorazione prima fase: vendemmia e trasporto delle uve Le uve devono essere raccolte e trasportate con cura in vasche, dove viene immessa anidride carbonica e qui lasciate per due settimane. L'acino maturo intatto, cioè, viene posto in ambiente anaerobico, a una temperatura costante intorno ai 30°C. seconda fase: pigiatura e fermentazione alcolica tutta la massa viene pigiata e posta nel tino di fermentazione dove, in due o tre giorni, terminerà la trasformazione degli zuccheri in alcool grazie all’aggiunta di lieviti selezionati. terza fase: imbottigliamento e vendita il vino ottenuto matura in breve tempo, tanto che deve essere imbottigliato entro la fine di dicembre e consumato entro pochi mesi. dem_cant LA MACERAZIONE CARBONICA aspetti chimici ed organolettici Si tratta di “autofermentazione" (o fermentazione propria) all'interno delle cellule, soprattutto nella buccia degli acini sostanze aromatiche e coloranti migrano dalla buccia alla polpa vengono formati nuovi componenti odorosi, che ricordano la fragola e il lampone, oltre a un intenso fruttato. non si estrae dalle bucce il tannino e l’elevato contenuto in glicerina aumenta la morbidezza del prodotto rendendo il vino fresco e di pronta "beva". Inoltre, si assiste ad una riduzione percentuale dell'acido malico dell'uva, probabilmente dovuta alla sua degradazione intracellulare e ad un inizio precoce della fermentazione malolattica l'intero processo di produzione del vino si accelera e questo spiega la dicitura “vino novello”; tale prodotto deve essere imbottigliato entro la fine di dicembre e consumato entro pochi mesi dem_cant LA MACERAZIONE CARBONICA l’autofermentazione approfondimento Le cellule dell’uva modificano il loro metabolismo effettuando un tipo di fermentazione intracellulare a carico dell’acido malico per mezzo dell’enzima malico presente nelle cellule stesse (quindi non a carico di microorganismi) . Acido piruvico + CO2 acetaldeide + CO2+ alcol etilico reazione prevalente Acido malico Acido succinico La diminuzione di acidità è dovuta all’azione dell’enzima malico, oltre alla frequente riduzione dell’acido tartarico, favorisce l’azione dei batteri lattici e la FML, con conseguente riduzione ulteriore di acidità fissa. dem_cant LA MACERAZIONE CARBONICA normativa La data da cui la legislazione italiana (D.M. del 6.10.89) prevede che il vino novello possa essere messo in vendita è il 6 Novembre dell'anno di vendemmia e imbottigliato entro il 31 Dicembre della stessa annata La legislazione, inoltre, affinché il vino possa essere chiamato Novello, prevede l'utilizzo obbligatorio a macerazione carbonica per almento il 30% dell'uva, mentre il restante 70% può essere vinificato con il metodo tradizionale. Il vino novello non può essere confezionato in recipienti di capacità superiore a 1,5 l; deve avere un titolo alcolometrico totale >all’11% in volume e un residuo zuccherino non superiore a a 10 g/l. dem_cant