SE NON C`È IL DEPURATORE UN TAGLIO ALLA BOLLETTA
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SE NON C`È IL DEPURATORE UN TAGLIO ALLA BOLLETTA
LA CORTE COSTITUZIONALE E L’ACQUA SE NON C’È IL DEPURATORE UN TAGLIO ALLA BOLLETTA di GIUSEPPE ALTAMORE Una nota di giustizia in un Paese che spesso considera i propri cittadini ancora sudditi. La Corte Costituzionale, con la sentenza n. 335 del 10 ottobre, ha dichiarato l’illegittimità costituzionale di alcune norme in materia di tariffe per la depurazione idrica. Che cosa significa? Vuol dire che, se non c’è il depuratore, la relativa tariffa, inclusa nella bolletta dell’acqua, non si deve pagare. Un’ovvietà? Finora non è stato così. La Legge 36 del 1994 (legge Galli) ha riformato il settore dei servizi idrici fissando alcuni principi inderogabili, come l’assorbimento di tutti i costi nella bolletta e l’obbligo di chiudere il ciclo idrico integrato con la depurazione, che non sempre è stata realizzata, ma che una cattiva interpretazione della legge ha imposto agli utenti di pagare. La sentenza ha dichiarato “l’illegittimità costituzionale” delle norme che disponevano il pagamento del servizio depurazione e fognature anche a quei consumatori che, non essendo allacciati alla rete fognaria, non usufruiscono del pubblico servizio e quindi della depurazione dei reflui. E’ stata dichiarata, infatti, l’illegittimità costituzionale dell’art. 14, comma 1, legge 5 gennaio 1994, n. 36 (Disposizioni in materia di risorse idriche), nella parte in cui prevede che la quota di tariffa riferita al servizio di depurazione è dovuta dagli utenti «anche nel caso in cui la fognatura sia sprovvista di impianti centralizzati di depurazione o questi siano temporaneamente inattivi». Sempre la stessa sentenza ha dichiarato l’illegittimità dell’art. 155, comma 1, primo periodo, del Decreto legislativo 3 aprile 2006, n.152 (Norme in materia ambientale), nella parte in cui prevede che la quota di tariffa per il servizio di depurazione è dovuta dagli utenti «anche nel caso in cui manchino impianti di depurazione o questi siano temporaneamente inattivi». Ora si apre la battaglia dei rimborsi. All’interno RISPARMIO La crisi si supera con i soldi al sicuro 2 Investire “con l’etica”: c’è anche in banca 4 ASSISTENZA Che cosa si deve fare per l’aiuto a domicilio 6 ACQUISTI La spesa intelligente si fa negli scaffali 8 ELETTRICITÀ Gli apparecchi spenti possono consumare 10 IMMOBILI Questioni di casa 11 TECNOLOGIE Il Gps facilita la vita (e viola la privacy) 12 HOBBY Uniti dalla maglia I giochi da tavolo 14 16 NATALE Attenti alle luci Il regalo “buono” Un’idea hi-tech 18 20 22 A CURA DI 2C EDIZIONI NOTES 1 DICEMBRE 2008 I NOSTRI SOLDI/ 1 Per difendersi dalla crisi. Mappa del risparmio sicuro L’ATTUALE GRAVE SITUAZIONE FINANZIARIA INTERNAZIONALE a qualche mese è esploso il panico fra i risparmiatori, alimentato dal tracollo dei mercati finanziari, non solo della Borsa ma anche delle obbligazioni. Una crisi che ha messo in discussione tante certezze: la banca, i titoli di Stato, le obbligazioni, tutto è guardato oggi con diffidenza, paura, preoccupazione. Addirittura si è temuta una corsa ai depositi bancari (la forma più “tranquilla” per il risparmio), cosa che per fortuna non si è verificata. Ma un’occasione di grave crisi deve essere vissuta come un modo per rivedere certe regole finanziarie con il tempo magari dimenticate. Vediamo, dunque, di dare indicazioni precise sui rischi effettivi degli investimenti, D anche alla luce dei provvedimenti adottati dal Governo per fronteggiare la crisi. CON IL CONTO CORRENTE DOPPIAMENTE TRANQUILLI I conti e i libretti presso le banche sono oggi più che sicuri, perché assistiti da una duplice garanzia. Da una parte, c’è il Fondo interbancario, formato da tutte le banche che operano in Italia (non solo italiane, ma anche quelle straniere aderenti) che garantisce il rimborso dei soldi sui conti fino all’importo massimo di 103.291,38 euro (i vecchi 200 milioni). Importo elevato (è il più alto in Europa) che s’intende procapite: quindi un conto cointestato a due persone (marito e moglie o a genitore e figlio) è coperto fino a oltre 206mila euro. Generalmente pochi hanno cifre così ele- TUTTE LE OFFERTE E LE RELATIVE GARANZIE TIPO GARANZIA MODALITÀ DEPOSITI BANCARI SI Fondo Interbancario (fino a 103.291,38 euro pro capite) con scadenza illimitata nel tempo, più garanzia sussidiaria dello Stato (senza limiti d’importo) per 3 anni DEPOSITI POSTALI SI Cassa depositi e prestiti senza limite d’importo o di tempo TITOLI DI STATO SI Nessun limite OBBLIGAZIONI BANCARIE SI Garanzia dello Stato per 5 anni PRONTI CONTRO TERMINE NO OBBLIGAZIONI SOCIETARIE NO FONDI COMUNI NO AZIONI NO 2 DICEMBRE 2008 NOTES vate in forma liquida; ma chi, volendo avere tutti i soldi “a portata d’assegno”, disponesse di cifre superiori, può aprire più conti in banche diverse, beneficiando così della copertura tante volte quanti conti possiede. In caso d’insolvenza, il Fondo versa subito 20mila euro (consentendo così di disporre di una cifra necessaria per la vita normale) e il saldo entro pochi mesi, una volta terminate le procedure d’accertamento. In più, il Governo ha deliberato che tutti i tipi di depositi saranno coperti da garanzia statale sussidiaria (quindi, conti correnti, libretti di risparmio, certificati di deposito e persino assegni circolari) rispetto a quella del Fondo, per un periodo di 36 mesi (cioè fino all’ottobre 2011), concessa senza limiti d’importo. DEPOSITI POSTALI, SENZA LIMITI D’IMPORTO I depositi presso la Posta (conti correnti, libretti, certificati) sono da sempre garantiti dallo Stato attraverso la Cassa depositi e prestiti (controllata al 70% dal Tesoro). Garanzia assoluta senza limiti d’importo. TITOLI DI STATO ITALIANI, ANCORA I PIÙ CERTI I titoli emessi dallo Stato (Bot, Btp, Cct, Buoni del Tesoro indicizzati, Ctz) sono garantiti e rappresentano, nel settore dell’investimento a medio-lungo termine, la forma in assoluto più sicura. HA SCATENATO LO SCONCERTO. NON BISOGNA CEDERE AL PANICO OBBLIGAZIONI BANCARIE, NESSUN PROBLEMA PER 5 ANNI Lo Stato ha ampliato la propria garanzia a tutti i titoli emessi dalle banche fino al 2009, che beneficeranno di questa copertura per un periodo massimo di 5 anni (fino al 2014). La misura è volta a limitare la “fuga” dai bond bancari che oggi rappresentano un’importante fonte di raccolta del denaro presso i risparmiatori. CON I PRONTI LA GARANZIA È INDIRETTA E NON ASSOLUTA I pronti contro termine sono operazioni che consistono nell’acquisto per contanti di titoli, spesso obbligazionari, rivenduti alla banca che s’impegna a ricomprarli dopo un certo periodo a un prezzo prefissato; la differenza tra i due prezzi rappresenta il rendimento dell’operazione. Il rischio, però, dipende dai titoli: se sono titoli di Stato, in ogni caso il cliente otterrà il risultato (o la restituzione dei soldi o dei titoli se la banca non potesse far fronte all’impegno). Se invece sono titoli di un’altra banca (specie se dello stesso gruppo) il rischio può essere alto: l’insolvenza di chi emette le obbligazioni si rifletterebbe su chi s’impegna a ricomprarli. È vero che lo Stato copre le obbligazioni bancarie, ma solo alla scadenza, quindi per alcuni anni il cliente rischierebbe di trovarsi con titoli di poco valore non riacquistati dalla sua banca. Le operazioni non sono garantite. QUALCHE CONSIGLIO PRATICO Esaminato il panorama complessivo delle garanzie, va detto che la crisi può essere utile per rivedere il proprio portafoglio complessivo e adeguarlo alla situazione e alle proprie esigenze. Per esempio, si possono liquidare le obbligazioni bancarie di durata superiore a 5 anni (dal 2014 non sarebbero più garantite) e quelle di tipo “subordinato” (rimborsabili solo dopo tutte le altre, quindi a garanzia attenuata). Meglio anche disfarsi delle obbligazioni complesse, costruite sui derivati (quei contratti che hanno scatenato il putiferio sui mercati) con regolamenti poco chiari. Si può fare a meno dei pronti contro termine, optando per titoli di breve durata (2-3 anni). Si possono liquidare le OBBLIGAZIONI SOCIETARIE, NESSUNA COPERTURA STATALE Le obbligazioni emesse da società sono rimborsate se l’emittente fa fronte all’impegno. Non hanno alcuna copertura statale e quindi, in caso d’insolvenza, espongono il risparmiatore a perdite parziali o totali. I FONDI COMUNI, UTILI PER DIVERSIFICARE Permettono un’ampia diversificazione, ma non sono assistiti da garanzia, quindi il rischio dipende dalla loro natura: sono relativamente sicuri quelli “monetari” (investono in titoli obbligazionari a breve scadenza) e gli “obbligazio- obbligazioni di società rischiose (quelle con rating inferiore ad A). Per i fondi occorre valutare caso per caso: quelli monetari sono “tranquilli”, ma occorre esaminare il loro portafoglio (alcuni purtroppo vi hanno inserito titoli Lehman); inoltre rendono poco perché le commissioni si portano via quasi la metà del rendimento, stesso discorso per quelli obbligazionari. Quelli azionari andrebbero conservati perché le perdite sono alte e la vendita le consoliderebbe; tenendoli, invece, si può puntare a un recupero. Perché solo l’investimento azionario può perdere il 50% in un anno, ma solo l'investimento azionario può ricuperare il 50% in un anno. nari statali area euro” (investono in titoli di Stati europei e in euro), sono un po’ più rischiosi gli “obbligazionari in valuta”, ancora di più gli obbligazionari “corporate” (investono in titoli di società) e “Paesi emergenti” (investono in Paesi a forte rischio economico). In cima, per rischio, i vari tipi di fondi azionari. 103mila euro È il massimo rimborso pro capite che i correntisti possono ottenere dal Fondo interbancario AZIONI, RISCHIOSE PER DEFINIZIONE Le azioni non assicurano alcuna certezza di rimborso, non hanno una scadenza e il loro prezzo in Borsa può oscillare. Non sono assistite da alcuna garanzia. Gianluigi De Marchi NOTES 3 DICEMBRE 2008 I NOSTRI SOLDI/ 2 Meglio investire “con l’etica” anche le banche ce l’hanno ” L’attendibilità di un istituto dipende anche dall’attività delle aziende finanziate ” orse in molti se lo sono scordato osservando impotenti la crisi finanziaria cominciata nell’estate 2007 e assistendo al progressivo crollo mondiale delle Borse iniziato a fine settembre. Eppure gli istituti di credito – che oggi devono affrontare una perdita di fiducia diffusa – sono nati per favorire la crescita della cosiddetta “economia reale”. Le banche sono un elemento fondamentale nello sviluppo di un Paese: concedendo prestiti possono permettere di realizzare progetti importanti, sono in grado di risollevare un’area geografica nel mezzo di una crisi economica. Possono essere anche uno strumento di riscatto sociale per qualcuno, nel momento in cui decidono di sostenere un’idea che ha bisogno di capitali per poter essere realizzata e, più in generale, possono rappresentare un volano di ripresa o di sviluppo. F Quindi, volenti o nolenti, non si può fare a meno delle banche e mettere i soldi sotto il materasso non può essere un’opzione da prendere seriamente in considerazione, tanto più che in questo modo non si farebbero né gli interessi del singolo, né della collettività. Allora, che fare? Come scegliere in quale istituto mettere i risparmi? Cosa è necessario sapere per richiedere un prestito, un mutuo, e dove investire il denaro? Come si fa a sapere come saranno utilizzati i soldi depositati ed evitare che vadano a finanziare una guerra o un progetto dannoso per il nostro pianeta? Sono alcuni dei quesiti a cui cerca di rispondere il “Manuale del risparmiatore etico e solidale. Un’altra finanza per investire e risparmiare i propri soldi nel rispetto delle persone e dell’ambiente”. Scritto da Marco Gallicani, 172 pagine, edito da Altreconomia, è in vendita nelle botteghe del commercio equo e solidale e nelle librerie a 3 euro. A CHI DARE FIDUCIA Trasparenza e partecipazione sono i primi criteri a cui prestare attenzione al momento della scelta di un istituto di credito. Per valutare questi aspetti, un primo modo può essere quello di verificare l’adesione al consorzio “Patti chiari”, un progetto dell’Associazione bancaria italiana (per maggiori informazioni si vedano sul web, www.abi.it e www.pattichiari.it) portato avanti proprio per aiutare a capire meglio i prodotti finanziari e sceglie- PUÒ FARE A MENO DEGLI ISTITUTI DI CREDITO. MA NON DI TUTTI re quelli più adatti alle proprie esigenze. Un altro aspetto che Gallicani propone di prendere in considerazione per valutare la banca a cui affidarsi, è quello della partecipazione o meno dell’istituto al finanziamento di aziende implicate nella produzione o commercializzazione di armi (la legge di riferimento è la 185/90). Infine, è possibile raccogliere informazioni su eventuali multe ricevute dall’Antitrust per aver ostacolato il decreto Bersani sulla portabilità dei mutui, quello che prevede la possibilità di trasferire senza costi il finanziamento ottenuto da una banca a un’altra. Mettendo insieme questi e altri elementi, dunque, è possibile scegliere un istituto in modo responsabile, più consapevoli di come saranno utilizzati i soldi depositati (alcuni esempi sono riportati nel box sotto). IL MANUALE DA’ LE PAGELLE: LE POSTE SONO LE PEGGIORI Il Manuale del risparmiatore etico e solidale, scritto da Marco Gallicani, dà un voto a undici istituti di credito di rilevanza nazionale o 4 DICEMBRE 2008 NOTES almeno macroregionale. Nella maggior parte dei casi sono stati considerati gruppi di banche attivi nel sostegno al territorio in cui operano, che si sono distinti per aver cercato di recuperare la fiducia dei risparmiatori. Oltre al voto, sono riportate informazioni riguardanti l’assetto proprietario, le buone pratiche da imitare e i limiti che sono ancora da superare. Sono annotati anche eventuali finanziamenti all’industria d’armi, l’iscrizione al progetto Patti Chiari, il rispetto del decreto sulla portabilità dei mutui, la presenza del bilancio sociale, politiche di responsabilità socioambientale e altro ancora. Secondo questi criteri, sono promosse a pieni voti (5 su 5) Banca popolare etica e la Federazione delle banche di credito cooperativo. Seguono Banca popolare dell’Emilia Romagna, Unione delle banche italiane, Eticredito-Banca etica adriatica (4 su 5), Banca delle Marche, Banca popolare di Puglia e Basilicata (3), Monte dei Paschi, Credito valtellinese e Banca prossima (2). La maglia “nera” va a Poste italiane, con 1 su 5. IL GIUSTO PRESTITO Il Manuale del risparmiatore etico e solidale consiglia poi qualche aspetto a cui badare quando si è alla ricerca di un prestito. Al primo posto c’è il tasso d’interesse, cioè il prezzo del denaro concesso: per capire quanto effettivamente si dovrà pagare è importante non fermarsi al Tan (tasso annuo effettivo), ma andare a vedere il Taeg (tasso annuo effettivo globale) che rappresenta in modo più completo il costo del prestito. Inoltre è fondamentale verificare se le condizioni applicate sono fisse o variabili nel tempo (in questo caso, l’importo della rata potrebbe aumentare o diminuire sensibilmente in futuro). Per valutare il comportamento di una banca quando si ha bisogno di denaro, è bene verificare anche che le offerte usino un linguaggio comprensibile e forse è bene diffidare di condizioni troppo favorevoli: in qualche caso si tratta di una comunicazione che gioca sulla differenza tra tasso netto e lordo per far “abboccare” il potenziale cliente. E per giudicare la strategia di comunicazione dell’istituto è bene considerare l’atteggiamento degli impiegati di banca, visto il loro ruolo di primo piano nel rapporto con il cliente. Gallicani prende in esame considerazioni di natura non solo economica. «La finanza etica – spiega – aggiunge la cosiddetta valutazione socio-ambientale, che analizza l’impatto positivo che il pro- getto può produrre sul territorio». E per commentare le politiche di credito delle banche, è utile analizzare anche il “social banking”, cioè i servizi che assicurano l’accessibilità al sistema, come avere sportelli in periferia o un’offerta minima a prezzi calmierati. Vanno poi valutati con una certa attenzione strumenti come quelli di prestito personale, credito al consumo in generale e carte revolving: la loro diffusione è cresciuta molto, ma non bisogna dimenticare che si tratta pur sempre di debiti, in alcuni casi commercializzati a prezzi più cari delle condizioni che si potrebbero spuntare in banca. Il Manuale fa anche considerazioni sulla realtà del microcredito e presenta un elenco di progetti presenti in Italia. Infine, dà qualche coordinata per decidere dove investire i propri soldi, tenendo in considerazione i concetti di finanza etica, che non è beneficenza, bensì considera il credito come “un diritto umano”, non è speculativa e fa attenzione a tutto il percorso fatto dal denaro. Il testo si chiude con un elenco di realtà di finanza etica, tra cui molte Mag (mutue auto gestione), a cui ci si può rifare per investire secondo questi criteri e con qualche accenno alle ultime novità del settore (dalla finanza peer to peer a Kiva.org, che mette in collegamento diretto finanziatore e creditore). Marco Bortolato ” NONOSTANTE LE POLEMICHE DI QUESTI GIORNI L’ECONOMIA REALE NON Per capire quanto verrà a costare un prestito vanno considerati sia il Tan che il Taeg ” NOTES 5 DICEMBRE 2008 ASSISTENZA MANTENERE LE PERSONE CHE HANNO BISOGNO NEL LORO AMBITO FAMILIARE È UN DIRITTO SANCITO PERSINO DALLA COSTITUZIONE assistenza domiciliare consiste in un servizio erogato direttamente nelle case in giorni e ore prestabiliti, che può prevedere prestazioni mediche, riabilitative o semplicemente assistenziali, a favore di soggetti anziani, disabili o comunque non autosufficienti. Obiettivo dell’assistenza è soddisfare i bisogni di questi soggetti, garantendo una buona qualità della vita, contrastandone l’emarginazione e favorendo, per quanto possibile, la loro permanenza nel proprio ambiente familiare e sociale. L’ Over 65 È la categoria di persone non autosufficienti a cui si rivolgono in via prioritaria i vari tipi di cure domiciliari 6 DICEMBRE 2008 NOTES RIVOLGERSI AI COMUNI Ogni Comune, pertanto, in base ai principi di cui agli articoli 2 e 32 della Costituzione, nonché alle norme del “Testo Unico degli Enti Locali” (Tuel), garantisce l’assistenza domiciliare attraverso regolamenti che definiscono le modalità di erogazione del servizio nell’ambito territoriale di riferimento. Ancora, l’articolo 126 del Tuel riconosce che “Gli Enti Locali nell’ambito delle rispettive competenze provvedono alla gestione dei servizi pubblici che abbiano per oggetto produzione di beni e attività rivolte a realizzare fini sociali e a promuovere lo sviluppo economico e civile delle comunità locali”. Pertanto, il Comune ha il dovere di attivare, attraverso centri di assistenza sociale, per il tramite di Associazioni di volontariato o Asl, forme di assistenza domiciliare che, sebbene non consistano in un’alternativa al ricovero ospedaliero, costituiscano un sistema imprescindibile per tutte quelle persone che, specie in età avanzata, necessitano di interventi di sostegno esterno per lo svolgimento delle attività della vita quotidiana. Benché la disciplina di erogazione del servizio dipenda dal Regolamento adottato da ciascun Comune, esistono criteri validi per tutti. I PRINCIPI DA SEGUIRE Finalità. Sostenere, mediante interventi diretti, persone o nuclei familiari che, in presenza di particolari disagi o perché non autosufficienti, non siano in grado, anche temporaneamente, di garantire il soddisfacimento delle esigenze personali e domestiche proprie o dei propri familiari. Il tutto con lo scopo primario di salvaguardare l’autonomia della persona, la permanenza nel proprio nucleo familiare e nella casa abituale e, allo stesso tempo, eliminare qualunque situazione di emarginazione, dipendenza o isolamento. Destinatari. Persone sole o parte di un nucleo familiare che non siano autosufficienti o che abbiano difficoltà a svolgere atti della vita quotidiana; persone con difficoltà a mantenere rapporti con il mondo che li circonda o a rischio di emarginazione. In particolare, l’assistenza domiciliare in via prioritaria deve intervenire per ultrasessantacinquenni non autosufficienti. Prestazioni. Sono previsti numerosi servizi a seconda del tipo di esigenza da soddisfare. In linea generale, sono sempre com- sistenza Sociale di zona, che si interesserà di fissare un appuntamento presso il domicilio del richiedente per verificare l’esistenza dei presupposti necessari per usufruire del servizio ed eventuali priorità. Alla visita domiciliare seguirà poi una relazione scritta dell’assistente sociale, il parere della Giunta Comunale e il successivo eventuale provvedimento del Responsabile del Servizio, nel cui testo andranno indicati alcuni aspetti rilevanti: i tipi di prestazione da effettuare, le ore destinate all’utente, nonché l’eventuale concorso nelle spese che lo stesso dovrà sostenere. Quanto alle modalità di erogazione del servizio di assistenza domiciliare, esso può essere fornito in forma diretta oppure in forma indiretta. Forma diretta. Quando è il Comune che garantisce l’uso di personale qualificato dipendente o convenzionato con enti o cooperative sociali; Forma indiretta. Il Comune mette a disposizione fondi per l’assunzione diretta da parte dell’interessato di collaboratrici familiari magari già di fiducia. Contribuzione al costo. Viene accordato secondo i criteri di cui al Dlgs 109/1998 e al Dlgs 130/ 2000. In particolare, l’articolo 2 del Dlgs 109, prevede che “La valutazione della situazione economica del richiedente va determinata con riferimento al nucleo familiare composto dal richiedente medesimo, dai soggetti con i quali convive e da quelli considerati a suo carico ai fini Irpef”, aggiungendo al successivo articolo 3 che “Gli enti erogatori, ai quali compete la fissazione dei requisiti per fruire di ciascuna prestazione, possono prevedere, ai sensi dell’articolo 59, comma 52, della legge 27 dicembre 1997, n. 449, accanto all’indicatore della situazione economica, modalità integrative di valutazione, con particolare riguardo al concorso delle componenti patrimoniali mobiliari e immobiliari”. Pertanto, ogni Comune, individuerà specifiche tabelle che indichino, in proporzione al reddito mensile di ciascun nucleo familiare, il tipo di contributo che l’utente dovrà versare, ferma restando l’esenzione dal pagamento per i nuclei familiari con reddito inferiore a 12mila euro, nonché per i casi più problematici ove vi sia espressa ed estesa motivazione da parte dei servizi sociali. Cessazione. Il servizio può cessare nel caso l’utente ne faccia richiesta scritta, in caso di suo decesso o di perdita dei requisiti di ammissione del servizio. Inoltre, stante l’obbligo per ciascun operatore assistenziale di conservare in una cartella tutti i dati dell’utente e le notizie sul relativo stato e di informarne periodicamente l’assistente sociale, ben può il servizio cessare quando si scorga mancanza assoluta di collaborazione da parte dell’utente stesso e, dunque, vi fosse una valutazione negativa da parte dell’assistente sociale. Le ipotesi di cessazione del servizio verranno disposte con provvedimento motivato del Responsabile del Servizio. Laura Genovese ” Un aiuto pubblico a domicilio: che deve fare chi ne ha diritto prese le seguenti prestazioni: assistenza domestica. Consiste nella cura dell’abitazione intesa come cura delle condizioni igieniche della casa, riordino del letto, spese quotidiane, commissioni varie, fornitura di pasti o anche lavaggio e stiratura della biancheria; assistenza alla persona. Consiste nell’aver cura della persona fisica attraverso l’igiene del corpo, lavatura e pettinatura dei capelli, vestizione, controllo di eventuali terapie mediche da seguire; l’assistenza alla persona può prevedere anche l’accompagnamento, per quanto possibile, a visite mediche o l’aiuto nel disbrigo di pratiche burocratiche, per esempio presso uffici pubblici. Chiaro, dunque, è lo scopo del servizio in questione: adoperarsi in ogni modo possibile affinché l’utente superi lo stato di disagio in cui versa, per il fatto di dover gravare su altri componenti della famiglia, anche per lo svolgimento delle più semplici e banali attività della vita di tutti i giorni, o per il fatto di non poterle svolgere, trovandosi in situazioni di solitudine oppure di isolamento. Per accedere. Si dovrà compilare una domanda da indirizzare all’Ufficio Servizi Sociali del Comune, indicando i tipi di intervento richiesti e allegando la documentazione necessaria alla verifica dell’effettiva necessità del servizio (per esempio, allegando stato di famiglia o dichiarazione dei redditi o certificazione medica). Oltre alla richiesta del diretto interessato, può esservi la segnalazione da parte di privati, di Enti o di Associazioni di volontariato; in ogni caso, la domanda verrà recapitata al Centro di As Lo scopo è aiutare a superare lo stato di disagio, sgravando anche i familiari da attività onerose ” NOTES 7 DICEMBRE 2008 SUPERMERCATI La spesa intelligente si fa scegliendo negli scaffali NEI PUNTI VENDITA DELLA GRANDE DISTRIBUZIONE OGGI SI TROVA ” Le catene della Gdo hanno cambiato i comportamenti d’acquisto degli italiani ” a grande distribuzione organizzata ha appena festeggiato il suo cinquantunesimo anno di attività. Correva il 27 novembre del 1957, a Milano, in viale Regina Giovanna, quando venne inaugurato il primo supermarket. Allora vendeva quasi esclusivamente generi alimentari, oggi invece, nonostante la critica di aver danneggiato i piccoli esercenti, si è allargata a quasi tutte le categorie merceologiche e dopo le liberalizzazioni del “pacchetto Bersani” del 2006 è possibile comprarvi anche farmaci da banco, acquistare carburanti o diventare titolari di schede telefoniche con il marchio delle catene distributive. È bene perciò im- A CACCIA DI PROMOZIONI L parare a orientarsi fra tutte queste opportunità per cercare di risparmiare il più possibile, visto che una recente inchiesta di Altroconsumo ha dimostrato come, nelle grandi città, essere abili nell’“arte” di fare acquisti può far spendere a una famiglia di quattro persone anche 2mila euro annui in meno. Se non si vuole rinunciare ai prodotti di marca, allora è bene andare “a caccia” di promozioni, ormai pubblicizzate anche sui giornali, con volantini o nei corner dei punti vendita. Offrono sconti percentuali, si appoggiano alla raccolta di punti fedeltà o si avvalgono della formula di aumentare la quantità di prodotto acquistato con il 3x2 o addirittura il 4x2 (ma in questi ultimi casi l’acquirente deve porsi la domanda se la quantità è commisurata ai propri consumi, per evitare sprechi). Porre attenzione a queste opportunità consente un risparmio medio del 18% sul costo del prodotto di marca. DI TUTTO, MA PER ABBATTERE I COSTI BISOGNA SAPERSI ORIENTARE LA SCELTA DEI “PRIVATE LABEL” Ormai tutte le catene della Gdo hanno sugli scaffali prodotti che vendono con il proprio marchio (chiamati anche private label) e che si caratterizzano per un prezzo in media più basso di circa il 40% rispetto ai diretti concorrenti. Questo risparmio non va a scapito della qualità perché quasi sempre i produttori sono gli stessi (cioè le grandi società), mentre la convenienza viene ottenuta attraverso il taglio dei costi degli investimenti pubblicitari che un’impresa deve sostenere per far conoscere il proprio prodotto. La catena di distribuzione, inoltre, non deve pagare la “tassa di ingresso” che spesso viene richiesta alle aziende per esporre in vi- sta sugli scaffali le proprie merci. I “MENO CARI” Consentono di risparmiare circa la metà del costo a prezzo pieno di un bene di marca. Sono segnalati ormai in quasi tutti i supermercati, anche se spesso sono collocati negli scaffali più bassi e quindi più difficili da vedersi. Si tratta dei prezzi più bassi per la categoria merceologica. Anche in questo caso non sempre a risentire del basso costo è la qualità, perché si tratta di frequente di sottomarche che i produttori utilizzano nei momenti di sovrapproduzione o di scarsa domanda per svuotare i magazzini, riconoscendo così ai distributori forti sconti. DAI FARMACI AL PIENO DI BENZINA: LA NUOVA CONCORRENZA Sono tre le novità principali nei supermercati: i farmaci da banco (senza obbligo di prescrizione); i carburanti, (anche se i punti vendita dotati di pompe sono ancora pochi) e la telefonia mobile, con Coop che si appoggia alla rete Tim, Conad e Carrefour che si appoggiano a quella Vodafone, e Auchan che utilizza la rete Wind. Sono tutti diventati operatori telefonici “virtuali”, insieme con PosteMobile. 8 DICEMBRE 2008 NOTES I FARMACI DA BANCO Da quando Coop ha aperto la strada alla vendita di farmaci senza obbligo di ricetta, i “banchi” dedicati nei supermercati a questi medicinali sono diventati più di 230. Rispetto al totale delle vendite nell’intero comparto la percentuale della grande distribuzione è appena intorno al 3-4%. I risparmi per i clienti, però, possono essere notevoli, calcolabili in media al 20%. A giugno sugli scaffali della Coop è comparso anche il primo farmaco a marchio proprio (a base di acido acetilsalicilico) che costa circa la metà dei prodotti equivalenti venduti in farmacia. LA TELEFONIA MOBILE Conad Insim, A-Mobile di Auchan, Uno Mobile del gruppo Carrefour e CoopVoce sono con PosteMobile i primi operatori telefonici virtuali nel campo della telefonia cellulare in Italia. Non dispongono cioè di strutture proprie, ma si appoggiano a quelle dei maggiori operatori: Tim, Vodafone e Wind. Grazie alle promozioni collegate alla spesa presso i loro punti vendita, possono garantire un risparmio sul traffico intorno al 10 per cento. Gli esperti del settore, però, reputano questi risultati insoddisfacenti rispetto alle aspettative iniziali in fatto di concorrenza e in effetti il successo non è stato clamoroso: gli utlizzatori di queste schede Sim sono poche centinaia di migliaia. I CARBURANTI Ci sono pompe all’interno dei supermercati da Carrefour a Torino, Leclerc-Conad e Carrefour a Firenze, o in Lombardia presso alcuni punti vendita Auchan. Permettono risparmi sul prezzo della benzina e del diesel che si aggirano tra gli 8 e i 9 centesimi al litro. Questi impianti sono destinati a diffondersi grazie all’accordo sull’apertura della rete siglato dal Governo Prodi con Eni, Kuwait, Shell, Tamoil e Total all’inizio di quest’anno e che dovrebbe favorire una concorrenza più efficace anche perchè è contemporaneamente prevista la crescita delle cosiddette “pompe bianche”, cioé di distributori indipendenti dalle grandi compagnie. COMPRARE “ALLA SPINA” I distributori di prodotti alla spina si stanno facendo largo soprattutto nel settore dei detersivi, pasta, riso, cereali, legumi e caffè. I contenitori sono di proprietà della clientela e si possono acquistare la prima volta e poi riutilizzare. Il risparmio garantito è di circa il 30% per i detersivi, abbattendo i costi dei contenitori, riducendo il loro impatto ambientale e facendo risparmiare anche il costo dell’acqua in cui vengono diluiti nei flaconi normali, senza contare la possibilità di acquistare la quantità desiderata evitando così gli sprechi. 50% circa A tanto si può spingere la riduzione dei costi ricercando i prezzi più bassi, detti “primi” prezzi TUTTO A 20 EURO L’ultima novità è la spesa scontata ed è un’iniziativa di Esselunga, la catena che, secondo Altroconsumo, è la piùcompetitiva sul fronte dei prezzi. Esselunga offre una “borsa della spesa” a 20 euro: pasta, olio, latte fresco, pane, yogurt, detersivo e altri generi di prima necessità. ATTENTI AI PREZZI A CHILO E LITRO Fino a qualche anno fa era quasi naturale, visto che molti prodotti oggi confezionati erano acquistati al reparto forno, salumi ecc. Ma oggi è ancora più necessario calcolare quanto ciò che si acquista costa per quantità omogenee, visto che confrontare i prezzi delle singole confezioni può sicuramente trarre in inganno. Marco De Ciuceis NOTES 9 DICEMBRE 2008 Questioni di casa ELETTRICITÀ Per “tagliare la bolletta” non basta soltanto spegnere gli apparecchi OCCORRE PRESTARE UN PO’ PIÙ DI ATTENZIONE NELLE ABITUDINI QUOTIDIANE MOLTE NOSTRE CONSUETUDINI COMPORTANO UNO SPRECO ENERGETICO 70-80% È il peso di forno, frigorifero, lavatrice, lavastoviglie nei costi per l’elettricità di una famiglia È possibile dare un “taglio alla bolletta”? Certamente. Senza stravolgere il proprio stile di vita si può risparmiare e al contempo aiutare l’ambiente. ELETTRODOMESTICI, BADARE ALL’ACQUISTO Il funzionamento dei grandi elettrodomestici (frigo, forno, ecc.) e, se pur in seconda battuta, degli apparecchi informatici e audio-video rappresenta la principale causa dei costi della bolletta elettrica di una famiglia (circa il 70-80%). In genere, il primato va all’illuminazione, seguita da frigorifero, lavatrice, lavastoviglie e dai grandi schermi sopra i 32 pollici. Tuttavia, prestando un po’ di attenzione al momento dell’acquisto, si possono ridurre le spese per il futuro. In primo luogo si deve verificare sulla targhetta la potenza in Watt e il consumo in kWh. Quasi tutti gli elettrodomestici in vendita in Europa devono ripor- 10 DICEMBRE 2008 NOTES tare l’etichetta energetica che informa sui consumi e sulle prestazioni del prodotto in base a una scala decrescente dalla lettera “G” alla “A”: vale a dire, le apparecchiature delle ultime classi (per esempio la “G”) saranno quelle a maggior consumo energetico e dalle prestazioni inferiori. Di recente sono state introdotte altre classificazioni: A+ e A++ per frigoriferi e freezer e A+ per lavatrici e lavastoviglie, che indicano un’ulteriore riduzione nei consumi e una qualità eccellente. TELEFONI & C. Un’altra ricerca di AF Digitale ha fatto emergere che il telefono e altri apparecchi, anche se spenti, “mangiano” energia. Per esempio, il cordless in ricarica consuma 4 watt all’ora, per una spesa annua di 6 euro; il videoregistratore in stand-by si alimenta a 3 watt all’ora per un totale di 5 euro l’anno; il cellulare messo in ricarica richiede 5 watt all’ora, circa un euro ogni mille ore. Insomma tutti gli elettrodomestici consumano anche da spenti, basta che la spina sia inserita. IL COMPUTER SI ALIMENTA SEMPRE MEGLIO USARE LA “CIABATTA” I pc fissi “bruciano” energia anche quando sono spenti. È quanto ha rivelato l’indagine realizzata dal mensile AF Digitale (come è stato riportato sul sito del Sole 24 Ore, www.ilsole24ore. com). I tecnici della rivista, misurando l’energia assorbita da una quindicina di computer, hanno riscontrato che gli apparecchi consumano anche quando non sono in funzione. Il risultato è che in media i pc consumano da spenti circa tre watt all’ora, con un costo per l’utente che è pari a 4,2 euro annui. Se invece il pc è in stand-by, il consumo aggiuntivo sarà di 2-3 watt: accettabile, visto che il computer si può riaccendere in una manciata di secondi. Una soluzione semplice però esiste. È sufficiente comprare quella che tecnicamente viene indicata come “multipresa con interruttore” e che nel linguaggio corrente è comunemente chiamata “ciabatta”. L’interruttore, di solito luminoso, dà la possibilità di scollegare dalla rete elettrica tutto ciò che è collegato alla multipresa, quando gli apparecchi non sono utilizzati. In questo modo si evita lo spreco provocato dai troppi alimentatori esterni presenti in casa (si pensi a quelli per i telefonini, la stampante del pc, il computer portatile, la macchina fotografica digitale, ecc.). Chiara Conti a cura di SILVIO REZZONICO LE SPESE CONDOMINIALI VANNO SEMPRE PAGATE el rendiconto consuntivo di fine Ndi condominio, stagione, inviatomi dall’amministratore tutti gli importi di spesa sono aumentati per manutenzione esterna con posa pertiche, portone, cremagliera e anche sgombro neve non dovuto, così si arriva a circa il doppio del dovuto normale. L’amministratore ha avuto finora 14 gestioni del nostro condominio e in tutto questo tempo non ha mai presentato il rendiconto uscite delle spese affrontate, né le fatture, né le ricevute relative. Inoltre, ho rilevato irregolarità durante le assemblee di condomino. Ho deciso di non pagare la rata con scadenza 30/09/07. Il 15/05/2008 è arrivata l’intimazione di pagamento. Posso rifiutare di pagare, considerato che all’assemblea è stato approvato tutto fuori norma? G.S., Como Le sconsigliamo vivamente di non pagare le spese condominiali, cosa che del resto non penalizza l’amministratore, ma gli altri condomini. Il decreto ingiuntivo da parte del giudice è praticamente certo e lei sarà comunque costretto a versare quanto previsto, maggiorato degli interessi e delle spese legali, pena il pignoramento dei suoi beni. Il giudice non terrà minimamente conto delle sue obiezioni all’operato dell’amministratore, per quanto fondate, perché in nessun caso il condomino può sospendere il versamento delle spese in base a un contenzioso con l’amministratore o il condominio stesso. I modi ritenuti leciti dalla legge per “ribellarsi” all’operato del professionista sono altri. Nel suo caso il ricorso all’articolo 1129 del codice civile (revoca da parte dell’autorità giudiziaria su ricorso di ciascun condomino) non è consigliabile, perché l’amministratore ha comunque reso il conto della sua gestione e perché i “fondati sospetti di gravi irregolarità“ previsti, sono dalla giurisprudenza in sostanza equiparati alla prova che ha ricevuto tangenti o si è intascato dei soldi, non che ha agito come ci dice. Le irregolarità nella convocazione dell’assemblea e il voto con maggioranze insufficienti sono annullabili con impugnazione in giudizio, entro 30 giorni da quando se ne è venuti a conoscenza. Il voto favorevole del rendiconto (il bilancio), che includa un incremento dell’onorario, implica un’accettazione dell’aumento stesso. L’amministratore è tenuto a mostrare in ogni momento, a richiesta (meglio se scritta) di un condomino, le pezze giustificative delle spese e dovrebbe portarle con sé in assemblea. Nel caso in cui rifiuti alla richiesta scritta si può costringerlo, ma occorre ricorrere in giudizio. Se il suo operato causa dei danni ai condomini, si può giustificarli e chiederne il risarcimento. In ogni momento, comunque, l’assemblea con maggioranza dei presenti e dei millesimi può revocargli l’incarico, anche senza motivazione e anche prima del termine dell’incarico. L’assemblea può essere convocata in via straordinaria, qualora ne sia fatta richiesta da almeno due condomini, che rappresentino un sesto dei millesimi dell’edificio. Decorsi inutilmente dieci giorni dalla richiesta, i detti condomini possono provvedere direttamente alla convocazione. VOI DOMANDATE GLI ESPERTI RISPONDONO Club3 fornisce ai lettori anche un servizio Gli esperti di Club3 rispondono a ogni di consulenza da parte dei suoi esperti. Le domande e le risposte di interesse generale potranno essere pubblicate, per gli altri quesiti la risposta sarà privata. Chi desidera usufruire di questa opportunità deve utilizzare il modulo qui a fianco versando un contributo spese di 25,82 euro. domanda di carattere economico, finanziario, fiscale, normativo e previdenziale, purché sia esposta in forma breve e non si tratti di un quesito multiplo. Gli esperti di Club3 si riservano di non dare seguito a quesiti ritenuti impropri, a loro insindacabile giudizio, rimborsando il contributo spese al lettore. Il contributo va versato mediante bonifico sul c/c 000000320800 c/o Banco Desio Ag.42 di Milano ABI 03440 – CAB 01601 IBAN: IT95W0344001601000000320800 intestato a 2C Edizioni. Allegare questo modulo e copia del bonifico e spedire in busta chiusa a: GLI ESPERTI DI CLUB3 c/o 2C Edizioni, Via Albani 21, 20149 Milano. Nome e Cognome Via (o piazza) Cap Provincia Città Telefono Per informazioni su questo servizio si può telefonare ogni mercoledì – dalle 14 alle 15 – al numero 02.36.53.83.08. NOTES 11 DICEMBRE 2008 SICUREZZA La tecnologia Gps facilita la vita ma può violare la privacy OGGI, GRAZIE AD ALCUNI DISPOSITIVI, VERIFICARE A DISTANZA ” Per un utilizzo corretto e legittimo è necessario ricevere il consenso degli interessati ” oter chiedere aiuto ovunque, controllare gli spostamenti di genitori anziani o figli adolescenti, riuscire a orientarsi anche in mezzo al bosco. Sono numerose le applicazioni della tecnologia Gps che rendono la vita più tranquilla, anche se a discapito della privacy. Per un uso legittimo, ovvero con il consenso degli interessati, i nuovi apparecchi sono un valido aiuto per le famiglie. Piccoli dispositivi consentono di individuare la posizione di chi si è smarrito o recepiscono segnali che indicano la strada giusta da seguire. Lo stesso sistema utilizzato dai navigatori satellitari per le auto viene applicato a cellulari e palmari perché siano utilizzabili da chiunque. P I PICCOLI CERCAPERSONE Si chiama “Mambo” il cellulare prodotto dall’azienda tedesca Falcom che riunisce le funzioni di telefono e ricevitore Gps. È COME IDENTIFICARE UNA FOTO Quante volte al ritorno da un viaggio non ci si ricorda dove si è scattata quella foto? Da oggi non è più un problema perché la tecnologia Gps permette di individuare sulla carta geografica dove si trova quello che abbiamo immortalato. Esistono sistemi applicabili alle macchine fotografiche e capaci di memorizzare il luogo dove si è fatto uno scatto e poi collocarlo su una mappa tipo Google map. Esistono diversi apparecchi di questo tipo, come “Sony Cs1ka” e “Atp Photo Finder”. Il sistema della Sony permette di scaricare le foto su un computer che, tramite un software, legge anche i dati scaricati dall’apparecchio Gps. Attraverso un altro programma sincronizza 12 DICEMBRE 2008 NOTES le foto sul localizzatore geografico. Il posizionamento in realtà non è perfetto e in presenza di ostacoli, come edifici molto alti, il margine di errore può essere anche di qualche decina di metri. Con “Atp Photo Finder”, invece, è necessario mantenere l’apparecchio acceso durante tutto il percorso e assicurarsi che si riceva il segnale Gps. Dopo aver scattato le foto si inserisce la memory card nel Photo Finder, i dati vengono elaborati e aggiunti a tutte le foto in memoria. Perché il sistema funzioni deve essere ben sincronizzato con il datario e l’ora della macchina fotografica. uno strumento molto utile per la sicurezza personale perché dotato di un bottone d’emergenza che, se premuto, trasmette la posizione esatta in cui ci si trova inviando un sms, una e-mail o inoltrando una telefonata a un numero memorizzato. Tutto ciò è possibile grazie a un ricevitore Gsm triband e a un chip (SirfStar III) a 20 canali. Ne esiste anche una versione più potente, chiamata “Mambo 2”, che ha anche funzione di navigatore e permette di trovare la strada giusta se ci si è smarriti. Il sistema Gps si può integrare anche nei palmari, negli smartphone e nei ricevitori che possono essere applicati anche ai normali cellulari trasformandoli in navigatori. Ma se questi ricevitori sembrano troppo ingombranti, ne esistono anche di dimensioni più piccole. È il caso di “Freedom Mini Gps”, un sistema dalla dimensione di un portachiavi (39x33x20 millimetri) e molto leggero (30 grammi). Applicato a un notebook, a un telefonino o a un palmare compatibile può mandare e ricevere segnali ovunque. Grazie a un chip il segnale arriva attraverso il bluetooth senza fili, senza avere così bisogno di installare un software: la qualità del segnale è ottima anche tra i palazzi in città o tra alte costruzioni. Si può portare in tasca e si ricarica a casa o in auto, grazie a un adattatore. Per chi viaggia di frequente in GLI SPOSTAMENTI DI ANZIANI E DI MINORI NON È PIÙ UN PROBLEMA auto esiste un sistema analogo, chiamato “Navman B20”, che si inserisce nell’accendisigari. Per quanto riguarda il funzionamento, una volta acceso, questo strumento permette di ottenere una ricezione Gps veloce e un rilevamento della posizione molto preciso su un qualsiasi portatile o cellulare. Oltre a poterlo usare come navigatore il sistema è in grado di inviare le informazioni così da poter essere rintracciabili da chi si vuole. CONTROLLO ECCESSIVO? È stato studiato su misura per andare incontro alle esigenze delle famiglie: si chiama “UbiSafe”, un servizio creato dall’azienda di Treviso UbiEst, specializzata soprattutto in servizi di localizzazione per le aziende. I nuovi strumenti sono adatti invece anche ai privati e utilizzano non solo i tradizionali strumenti basati sui Gis (Sistemi informativi geografici), ma anche nuovi software che hanno buone performance anche quando le connessioni hanno capacità limitata. “UbiSafe” permette di localizzare con precisione i propri familiari: basta che il nonno o un bambino indossi un piccolo dispositivo portatile chiamato “UbiSafe box”, un localizzatore Gps di appena 70 grammi. Il dispositivo può essere “interrogato” per capire dove si trova la persona, collegandosi a un’area Web dedicata oppure installando sul cellulare il software UniSafe, che trasforma il telefonino in una “centrale di controllo”. Per chi non ha un cellulare compatibile è disponibile il servizio “UbiSafe sms”: basta un messaggio al centro servizi con il nome della persona che si cerca per ricevere un messaggino con l’ultima posizione nota. Le applicazioni rispondono a tutte le preoccupazioni di un genitore, a volte anche a quelle eccessive. Per esempio, è possibile verificare la velocità del figlio al volante ed essere avvisati tramite sms se supera i limiti di velocità precedentemente impostati. Non solo: attraverso la funzione “geo-fencing” si può impostare un’autonomia di movimento prestabilita e se la persona si allontana dal percorso previsto scatta un messaggio di avvertimento. Una funzione particolarmente utile nel caso di bambini lasciati a giocare da soli in un parco o nel cortile, ma anche per malati di Alzheimer o persone anziane che hanno bisogno di assistenza. Rintracciare chi si è allontanato troppo non è difficile: attraverso il telefonino si possono vedere posizione e spostamenti. Inoltre, attraverso un semplice pulsante, si può attivare la funzionalità “trovami” che invia la posizione esatta ai cellulari collegati e un messaggio di emergenza: un’opzione utile soprattutto per gli anziani, per i figli in giro tardi la sera o per chi si trova in zone isolate. Eleonora Della Ratta LE SOLUZIONI PER STARE TRANQUILLI ANCHE IN CASA Senza dover ricorrere alla tecnologia Gps e ad apparecchi di ultima tecnologia, per chi vuol sentirsi sicuro almeno in casa esistono i classici sistemi del teleallarme e del telesoccorso. Attraverso gli apparecchi brevettati Beghelli è possibile usufruire del servizio di assistenza gratuito dedicato agli anziani che vivono da soli. Le associazioni di volontariato presenti sul territorio, sempre autorizzate, sono in collegamento con le abitazioni di chi ha installato una centrale e, se scatta l’allarme, intervengono nel giro di pochi minuti. Chiedere aiuto è semplice perché basta premere un bottone del piccolo apparecchio. Inoltre è possibile avere il medesimo servizio collegando la centralina a quattro numeri telefonici prescelti: attraverso un radiocomando si può attivare a distanza un combinatore telefonico che invia la richiesta di soccorso precedentemente registrata alle persone collegate. Un sistema molto più limitato rispetto ai moderni cercapersone, ma che garantisce senz’altro sicurezza e privacy. NOTES 13 DICEMBRE 2008 HOBBY La passione per i ferri, un rifugio dallo stress ” Molti gruppi comunicano in rete e si incontrano per scambiarsi materiali e consigli ” UN PO’ IN TUTT’ITALIA, NEGOZI E VOLONTARI ORGANIZZANO ono le vetrine dei negozi a dirlo: la tendenza di questa stagione è caratterizzata dalla maglia, con abbigliamento e accessori lavorati ai ferri. Regalare dei gomitoli di lana a Natale è quindi più che mai appropriato, soprattutto da quando la passione per il knitting (dall’inglese “to knit”, lavorare a maglia) ha unito due generazioni, nonne e nipoti. Negli ultimi anni è stato un proliferare di punti di ritrovo, corsi, riviste e blog: in rete è possibile trovare gruppi di appassionati – magari di una stessa città – che si scambiano consigli, informazioni sui negozi più forniti, schemi e modelli a cui ispirarsi. Alla fine di una giornata piena di impegni e stress molte donne decidono di dedicare qualche ora a questo hobby tanto antico quanto rilassante, che ha unito anziane signore e attrici, come Sarah Jessica Parker o Julia Roberts. Una passione che sembra coinvolgere anche sempre più uomini: in Francia uno su tre si diletta a sferruzzare, mentre da noi resta ancora una mania quasi tutta al femminile. Gomitoli e ferri sono diventati i protagonisti anche sugli scaffali delle librerie e, presto, arriveranno anche al cinema. S COME E DOVE IMPARARE È il ritorno agli anni 70, quando fare la maglia era considerato non solo un passatempo, ma anche il modo migliore per farsi 14 DICEMBRE 2008 NOTES confezionare da mamme e nonne mantelle e maglioncini di gran moda. Insieme all’uncinetto erano i ferri i mezzi con cui si esprimeva la creatività di molte donne, per lo più casalinghe e non giovanissime. Poi, come sempre, la moda passa e per trent’anni i ferri sono stati riposti in soffitta. Tradizione inglese per eccellenza, è di nuovo dal mondo anglosassone che il knitting torna in auge: grazie ai nomi di Hollywood, a Internet e a una nuova concezione del fare la maglia, lo sferruzzare è l’ultima tendenza delle donne in carriera, di giovani impegnati e non più solo di vecchie signore. Una sorta di filosofia lega i numerosi caffè che mettono a disposizione, gratuitamente, i propri locali per chi vuole ritrovarsi a fare dritti e rovesci davanti a una buona e prelibata cioccolata calda. Sono soprattutto le grandi città, come Roma e Milano, ad abbracciare questa nuova mania: la maglia viene considerata un rifugio dallo stress e un modo per socializzare. Un mondo aperto a chi già ha una certa dimestichezza con gli attrezzi del mestiere, ma anche a chi vuole cominciare a imparare. A Milano si organizzano corsi alla Triennale Bovisa, ma anche nei circoli ricreativi (al circolo La Scighera, quartiere Bovisa) e nei negozi specializzati nel settore dei filati. Gli insegnanti sono veri maestri dello stile della lana, come Giuliano e Giusy Marelli, che tengono lezioni al temporary shop di Saeco. Marelli è il designer più conosciuto e apprezzato nel mondo italiano del tricot a mano: lavora nel campo della maglieria da oltre trent’anni e da oltre 25 collabora con la Filatura Grignasco e Grignasco Knits, in provincia di Novara, oltre a essere stato consulente di Pitti Immagine filati e professore di fashion design al Politecnico di Milano. CORSI PER INSEGNARE LA MAGLIA AD “ALUNNI” DI OGNI ETÀ A Roma sono soprattutto i negozi a offrire i locali come ritrovo per gli appassionati, da “Pippicalzelunghe”, dove le lezioni costano dai 25 ai 65 euro (materiale compreso), a “Tuba”, una libreria in zona Vigneto dedicata alle donne, dove si può trovare anche un bar per gustare thé e pasticcini mentre si sferruzza. La fantasia non si ferma a punti e disegni: a Verona chi vuole imparare a lavorare a maglia può frequentare i corsi organizzati nella casa di Giulietta; mentre a Novara è lo stesso stabilimento del Gruppo Grignasco a offrire lezioni di tricotage. La maglia più del ricamo è adatta a chi cerca un passatempo rilassante: «Non ci vuole molto per imparare, bastano un paio di lezioni per prendere confidenza con i punti base», spiega Veruska Sabucco, referente dei corsi organizzati in Bovisa a Milano, «dopo poco tempo si è già in grado di produrre i IL KIT PER LAVORARE A chi non può fare a meno di fare la maglia anche fuori casa è dedicato il kit di sopravvivenza Knit Mate (costa circa 20 euro) con l’indispensabile per portare avanti i propri lavori. Ma gli accessori per sferruzzare sono davvero molti e non è facile orientarsi. Cominciamo dai ferri: possono essere dritti o circolari, semplici o a due punte, in ferro o bamboo e di primi lavori e riparare agli errori è molto più facile rispetto al ricamo o all’uncinetto». La rinata passione per i ferri deve molto a Internet dove, da un Paese all’altro, molte donne si AL CINEMA E IN LIBRERIA Il knitting è qualcosa di più di un hobby, sta iniziando a diventare protagonista di libri e film. A fare della maglia la trama del suo primo libro, entrato in pochi mesi nelle classifiche, è stata l'americana Kate Jacobs con “Le amiche del venerdì sera” (edizioni Piemme, euro 18,50). Racconta la storia di un gruppo di donne, clienti che ogni settimana si attardano in un negozio di filati nel cuore di Manhattan: “Walker & Figlia”, gestito da Georgia Walker, diventa un punto di ritrovo per le appassionate del tricot che decidono di darsi appuntamento fisso per scambiarsi gomitoli e consigli. Dal libro Julia Roberts ha deciso di trarre un film che uscirà nel 2009. Intanto Kate Jacobs, che si era fatta conoscere già attraverso il suo blog, ha appena finito il secondo volume dedicato al tricot: “Knit two” è uscito il 25 novembre nelle librerie americane e tra poco arriverà anche in Italia. grandezza diversa in base al lavoro. Per gli schemi più difficili è necessario avere a portata di mano un contagiri, il fermaferro o fermapunti (per fare le trecce) e il guidafili, se si gioca su più colori. Per riparare agli errori sono utili gli aghi da uncinetto che servono a riprendere le maglie perse; mentre per cucire esistono aghi appositi, circolari o dritti. scambiano consigli, schemi di lavoro e organizzano incontri nella loro città: in particolare, www.knitonthenet.com raccoglie gli eventi che si svolgono all’estero; mentre per l’Italia è possibile consultare www.doknit-youself.com. Scambi di consigli ma anche di materiali su ferriegomitoli.blogspot.com, blog nato da un’idea di Alessia, una ragazza romana di 34 anni: vengono raccolti annunci di chi vuole vendere o scambiare i gomitoli non utilizzati, ma anche altro materiale. La maggior parte degli schemi proposti in Rete sono però in inglese: vengono infatti ripresi da riviste anglosassoni anche molto prestigiose come Vogue Knit. Non è comunque difficile trovare, sempre on line, il significato delle istruzioni che bastano a portare avanti il lavoro: chi è più esperto, inoltre, è facilitato dai simboli degli schemi. Eleonora Della Ratta 47 portali È il numero totale dei blog e dei siti Internet italiani che offrono istruzioni e schede per chi apprezza il tricot NOTES 15 DICEMBRE 2008 TEMPO LIBERO Il ritorno dei giochi da tavolo per serate con familiari e amici È RISCOPPIATA UNA MODA: I CLASSICI SONO STATI “RESTAURATI” E GRANDE SUCCESSO HANNO QUELLI ISPIRATI AI PROGRAMMI TV ” Oggi per molti di questi passatempi esistono più versioni e anche ambientazioni ” ono la gioia di adulti e bambini e in occasione delle festività sono anche un modo diverso per stare con amici e familiari. Fortuna, abilità e strategia: è il mondo dei giochi da tavolo, dalla classica tombola al Trivial Pursuit. Non solo carte quindi per giocare in compagnia, ma giochi di società dove la storia, la cultura e perfino i quiz televisivi diventano protagonisti. Un’idea regalo per il Natale 2008. S zinari”. Dopo 70 anni di vita il prodotto della Editrice Giochi ha aggiunto alle banconote anche le carte di credito e ha creato una Banca elettronica attraverso cui vendere o acquistare (costo dai 20 ai 28 euro). Nuova veste anche per altri classici natalizi come il Mercante in Fiera – cambiano i personaggi e si aggiungono le fiches – e la tombola. Sul sito www.editricegiochi.it se ne trova una versione speciale dedicata ai cartoni animati Warner (la tombola cartoon viene proposta a 18 euro). Sempre di Editrice Giochi c’è il Risiko!, gioco di tattica e fortuna in vendita a 29,80 euro. L’obiettivo è di conquistare il mondo, lanciando i dadi e spostando i piccoli carri armati su un planisfero. Gli appassionati in Ita- I “SEMPRE VERDI” Ci sono giochi che di anno in anno tornano di moda, magari dopo un restyling. È il caso del Monopoli che, dopo l’introduzione degli euro, aggiunge nuove opportunità per gli improvvisati “palaz- lia sono migliaia. Vengono proposte anche altre versioni: come FutuRisiko! con scenario fantascientifico (38,50 euro) e S.P.Q.Risiko! ambientato all’epoca dei romani (costa 30, 80 euro). Un gioco da tavolo tradizionale che richiede destrezza e pazienza è lo Shangai chiamato anche Mikado. Ci sono 31 bastoncini colorati lunghi 17 cm circa che si lasciano cadere da una posizione verticale a forma di ventaglio. Il giocatore deve toglierli dal gruppo uno per uno cercando di non muovere gli altri. Se fa muovere anche solo un altro bastoncino sbaglia e passa il turno. È in vendita a partire da pochi euro in diversi tipi di confezioni. Altro gioco noto è Trivial Pursuit prodotto dalla Hasbro, con ben otto versioni in commercio, da quella totalmente interattiva a una speciale edizione per giocare donne contro uomini. I giocatori misurano la loro abilità nel rispondere a domande di cultura generale e i temi sono: geografia, spettacolo, storia, arte e letteratura, natura e scienza, hobby e sport. I costi delle varie edizioni vanno dai 15 euro in su. 16 DICEMBRE 2008 NOTES individuare le coppie giuste da abbinare sono stati sostituiti con penne più grandi, elettroniche, e affiancati a un kit di figure magnetiche per imparare a scrivere e disegnare. Nuova versione anche per l’“Allegro chirurgo” degli anni ’70: la Hasbro lo ha riproposto con un paziente eccellente come Homer Simpson. Il gioco, ribattezzato “Operation Simpson”, funziona come il tradizionale ma invece di un bip in caso di errore Homer lancerà urla come “Doh!” o “This is no good”. Restyling anche per il Gioco dell’Oca, uno dei più antichi passatempi Sfide con carri armati giocattolo o con piccoli calciatori incastrati su stecche di metallo o con re, regine, cavalli e torri. Sono i tornei dei giochi da tavolo. Per partecipare alle gare ufficiali di calcio balilla ci si può iscrivere alla Federazione italiana (costo 10 euro, gratis per le donne). Informazioni su www.ficb.it, email [email protected]. Molto attive anche le sedi locali della Ficb: ad esempio, per il Piemonte, si trovano informazioni chiamando il 334.11.42.119 e/o scrivendo DAI PROGRAMMI TV La trasmissione di Rai Uno “Affari tuoi” è finita in scatola con un kit che permette di giocare ai “pacchi” tra le mure di casa. Si può scegliere il numero della nostra scatola e schiacciare dei pulsanti numerati per aprire le altre. Un display elettronico fornisce tutte a [email protected] o su www.ficbtorino.com. Le guerre del Risiko si giocano nei club di tutta Italia, segnalati sul sito www.risiko.it. Per esempio a Venezia-Mestre c’è Il Grifone che si trova in Calle Due Portoni 10, www.grifone.info. Tra i giochi più tradizionali non mancano i tornei di scacchi, segnalati su http://tornei.italiascacchi. com. Ad esempio, dal 2 al 6 gennaio 2009, a Bagnara Calabra, in provincia di Reggio Calabria, si terrà il 2° Festival scacchistico internazionale della “Costa Viola”. La quota di iscrizione è di 40 euro, per gli over 60 è di 20, con un montepremi di 5.500 euro. Info al 329.88.76.840. Altre news su www.federscacchi.it, la Federazione nazionale, e www.accademiascacchistica. it, un’associazione di Bologna. Per chi preferisce la dama, www.fid.it, la Federazione italiana dama segnala tutte le iniziative e si può telefonare per saperne di più allo 06. 36.85.70.29. Il contributo per partecipare alle gare parte da 10 euro circa. le informazioni sul valore dei premi (costo 25 euro). Altri giochi copiati dalla Tv sono, per esempio, “Chi vuol essere milionario”, “La ruota della fortuna” e “I soliti ignoti”, dove lo scopo come sul piccolo schermo è scoprire le identità nascoste dei personaggi. Sergio Demarchi 40 euro È l’importo più alto che si spende per una scatola-gioco IL WEB SVELA TUTTI I SEGRETI SONO SEMPRE GLI STESSI, MA PIACCIONO AI BAMBINI Tornano dopo generazioni i giochi che piacciono ai bambini, ma in versione moderna. Basta pensare al “Sapientino” della Clementoni che dal 1967 è uno dei regali “classici” per i bambini. Oltre alla versione cartacea, ne esiste una Web e gli “spinotti” che servivano a COME E DOVE PARTECIPARE A TORNEI conosciuti: la fortuna è sempre affidata ai dadi ma le nuove illustrazioni e le ochette di legno rispolverano la versione classica. Per i più piccoli sono numerosi i giochi che si rifanno ai film appena usciti al cinema, come Wall-e o Kung Fu Panda. L’ultima novità è il Gran Microfono di High School Musical: in concomitanza con il nuovo film, che uscirà a Natale, arriva il gioco che si ispira al tradizionale gioco della bottiglia: i giocatori saranno sottoposti non più ai “dire, fare, baciare, lettera e testamento”, ma a sfide di abilità o sincerità su temi tratti dal film. Non c’è gioco che non trovi spazio sulla rete. Su Wikipedia, all’indirizzo: www.wikipedia.org/wiki/Scarabeo_(gioco) si scopre che il gioco fatto di parole è una variante dell’internazionale Scrabble. Se preferiamo il Risiko, sul sito www.risiko.it, troviamo uno spazio per imparare a giocare con tre clic, basta avere vicino la scatola del gioco e poi seguire le istruzioni passo dopo passo. Se appassionano il Cluedo e i giochi di investigazione, si può visitare www.indagiocare.com, il Web definito uno spazio di “ludologia forense”. Troviamo anche i trucchi per giocare a Cluedo su www.indagiocare.com/gioco/cluedo/come_g iocare.html, il gioco che consiste nello scoprire chi ha commesso un delitto in base agli indizi. Se Monopoli resta sempre il proprio gioco preferito, si può andare su www.wikipedia.org/wiki/Monopoli_(gioco). NOTES 17 DICEMBRE 2008 NATALE/ 1 Le luci accendono le feste, ma non tutte sono in regola GLI ADDOBBI LUMINOSI FANNO PARTE DELL’ATMOSFERA NATALIZIA atmosfera di Natale non sarebbe la stessa senza gli addobbi luminosi e le lucine che da sempre richiamano il clima festoso e il calore del periodo dell’Avvento. Catene luminose che per tradizione ornano alberi, presepi, interni ed esterni delle case di migliaia di famiglie. E oggi sul mercato se ne trovano di tutti i tipi: fisse e intermittenti, sonore, a forma di stella, fiore, campana, candela, di tutti i colori e con i decori più fantasiosi. Tuttavia, la forma, il colore e l’eventuale buon prezzo non devono tranne in inganno ed essere gli unici parametri da seguire nell’acquisto di una decorazione. Le catene luminose, infatti, sono oggetti solo in apparenza innocui e semplici, che però nascondono al loro interno, se pur piccolo, un impianto elettrico e quindi la prima cosa da valutare è che siano effettivamente sicure. L’ ” Le lampadine sono disponibili da interno ed esterno, a luci fisse o intermittenti ” PICCOLE MA PERICOLOSE A ciò va aggiunto che negli ultimi anni si è registrato un vero e proprio boom di prodotti contraf- LA NORMATIVA A CUI APPELLARSI Anche in questa materia è intervenuta la legislazione comunitaria e principalmente i riferimenti sono due: la direttiva Bassa tensione, la 2006/95 C E, e la nuova direttiva sulla Compatibilità elettromagnetica, la 2004/108 C E. 18 DICEMBRE 2008 NOTES fatti, di scarsa qualità e costruiti senza tener conto delle norme di sicurezza vigenti nell’Unione europea, che provengono per lo più dalla Cina. Di conseguenza sono aumentati i casi di incendi, folgorazioni e cortocircuiti. Pertanto, al fine di garantire la propria sicurezza e quella dei familiari è fondamentale imparare a riconoscere i prodotti sicuri. Quali allora gli aspetti da tenere presenti? «In primo luogo, per avere la certezza di scegliere addobbi luminosi sicuri, sulla confezione devono essere riportate le istruzioni in lingua italiana, in modo da capire bene come e dove la catena vada utilizzata. In caso contrario il prodotto va considerato potenzialmente pericoloso», spiega Roberto Cavenaghi, tecnico dell’Istituto italiano del marchio di qualità (IMQ). L’uso a cui la catena è destinata è determinan- te, in quanto, se è nata per gli interni ma per errore viene collocata all’esterno e a causa dell’umidità si bagna, c’è il rischio di un cortocircuito; stesso discorso se viene utilizzata a contatto con superfici altamente infiammabili, come le carte e il muschio dei presepi o la resina degli abeti. Quelle specifiche per gli esterni sono facilmente riconoscibili perché hanno il cavo in gomma e sulla targhetta riportano l’indicazione “per uso esterno” oltre alla marcatura IP23 o IP44. In secondo luogo, ma non meno importante, è bene evitare prodotti di dubbia provenienza, acquistati ai mercatini da rivenditori non qualificati. «Meglio rivolgersi a negozi di fiducia o a supermercati della grande distribuzione e preferire prodotti dotati di marchio di sicurezza, come il marchio IMQ che garantisce che il prodotto è in regola con le norme Ue di sicurezza e che è stato sottoposto a tutte le prove necessarie a verificarne l’affidabilità», aggiunge Cavenaghi, «I prodotti sicuri, oltre alle istruzioni in italiano e alle indicazioni in evidenza se il prodotto è destinato a uso interno o esterno, riportano sull’etichetta il nome dell’azienda produttrice e la loro provenienza». Tuttavia anche la marcatura europea – C E – non è più fonte di garanzia assoluta: «Purtroppo in Cina si è riusciti a falsificare questo marchio anche se in PERÒ CI SONO DEI RISCHI: INCENDI, FOLGORAZIONI E CORTOCIRCUITI quello contraffatto, che sta per “China Export”, le lettere sono molto più ravvicinate rispetto a quello doc. In ogni caso meglio verificare che venga abbinata anche la sigla di un organismo di certificazione volontario come IMQ, Gs o Tüv», consiglia Roberto Tascini della Segreteria nazionale dell’associazione dei consumatori Adoc. Del resto, per avere un’idea delle dimensioni del fenomeno, basti pensare che da Guardia di Finanza e Agenzia delle Dogane viene rinnovata la segnalazione di numerosi casi di catene luminose e componenti elettriche sequestrate perché pericolose e contraffatte. Ma quali sono le prove che le lucine luminose devono superare per essere affidabili? Per quanto riguarda IMQ, sono circa 200 le prove cui le catene luminose sono sottoposte per escludere il rischio di scosse elettriche e d’incendio. «La protezione contro le scosse elettriche viene verificata con prove di isolamento e di tensione applicata (3.750 V per 1 minuto) fra le varie parti acces- sibili e le parti sotto tensione», conclude il tecnico IMQ, «mentre la non pericolosità dal punto di vista degli incendi viene provata verificando che la temperatura raggiunta dalle varie parti componenti non superi determinati valori e che i materiali impiegati siano tali da non propagare la fiamma e siano autoestinguenti». Inoltre, per evitare gli incendi, le catene devono essere munite di un dispositivo che, in caso di non funzionamento di una o più lampadine, interrompa il passaggio della corrente, spegnendo la catena. Chiara Conti 200 prove Sono quelle a cui l’IMQ sottopone le catene di luci per renderle più sicure ed evitare incidenti IL VADEMECUM PER GLI ACQUISTI Preferire innanzitutto prodotti con marchio di sicurezza, certificati da organismi come IMQ Meglio acquistare da rivenditori autorizzati (elettricisti) e nella grande distribuzione Diffidare dei prezzi troppo convenienti, che di solito contraddistinguono prodotti di bassa qualità e pericolosi Sulla confezione le istruzioni per l’uso devono essere esclusivamente o anche in italiano e indicare bene in evidenza come e dove la catena luminosa va utilizzata Esistono due tipi di catene: da interno e da esterno. Pertanto le prime non vanno collocate in giardino dove a contatto con umidità e pioggia possono dare luogo a cortocircuiti e incendi. Le catene ordinarie devono riportare l’avvertenza “solo per uso interno” Prima di acquistare è bene controllare che la confezione sia integra, in quanto i cavetti con isolamento leggero si possono deteriorare La confezione deve riportare l’indicazione dell’importatore e del produttore Sulla confezione deve esserci la marcatura C E Se le lucine sono rimaste a lungo ritirate in una scatola, verificate lo stato di spina, filo e lampadine Predisponete una presa per ogni spina e se non è possibile utilizzate di preferenza prese multiple (le cosiddette “ciabatte”). Nei modelli nei quali è prevista la sostituzione delle lampadine bruciate difettose, ricordate che vanno sostituite esclusivamente con luci dello stesso tipo e di pari tensione. Nel caso in cui non fossero a disposizione luci di ricambio, la catena luminosa dovrà essere buttata via Sostituite le lampadine solo dopo aver staccato la spina della catena luminosa dalla presa Vietato collegare la catena alla presa quando si trova ancora nell’imballaggio, il rischio è quello di un surriscaldamento Evitate di lasciare incustoditi, quando uscite di casa, l’albero e il presepe illuminati e non lasciateli accesi durante la notte Nel caso si utilizzino alberi veri (non sintetici), non nascondete le prese multiple mettendole a contatto con la terra, evitando così dispersione NOTES 19 DICEMBRE 2008 NATALE/ 2 Quando manca l’idea regalo ci si può affidare al “buono” EVITARE DI DONARE DOPPIONI E OGGETTI POCO GRADITI? SI PUÒ, CON UNA CARTA PREPAGATA: DAI LIBRI AI VIAGGI, FINO ALLA SPESA i sta avvicinando il Natale e puntualmente tutti i buoni propositi dell’anno precedente (come segnarsi quel che viene in mente, se non comprarlo subito) ancora una volta non sono stati rispettati. Così, adesso, la fantasia vacilla e aumenta la frenesia. Uno scoglio da superare sono i gusti personali e, poi, fa capolino il problema di restare al passo con i tempi: è uscito l’ultimo libro del suo autore preferito, ma non lo avrà già comprato? Oppure, è in arrivo il videogioco dell’anno, ma non uscirà prima di febbraio... Per risolvere tutti questi problemi, l’idea migliore è il buono regalo: una scheda prepagata (del valore desiderato), con la quale la persona che la riceve può comprare o utilizzare ciò che desidera e quando vuole. Sono diversi gli ambiti tra cui si può spaziare, dal cinema al teatro, dai libri alla musica, dal benessere alla spesa e così via. Gli unici limiti sono il luogo e il lasso di tempo, che può essere di 6 mesi, un anno o anche più dall’acquisto della tessera. Il buono regalo permette, quindi, massima personalizzazione, ma anche massima flessibilità. Ecco qualche spunto fra tante offerte. S ” Ci sono pochi limiti: il luogo dove si può utilizzare e la scadenza ” 20 DICEMBRE 2008 NOTES UNA SCHEDA PER OGNI DESIDERIO Gradita agli appassionati di cinema è sicuramente la Cinecard, una tessera prepagata che permette di scegliere film e orari. Può essere acquistata e quindi poi utilizzata, per esempio, in tutte le sale Medusa Cinema, che si trovano sul territorio nazionale. Questa Cinecard si divide in due categorie, Gold (da 27,50 a 30 euro, con un risparmio fino al 20%), valida tutti i giorni compreso il weekend, e Silver (da 20 a 25 euro, con un risparmio fino al 40%), con una validità dal lunedì al venerdì: entrambe sono utilizzabili per una durata di 6 mesi nel cinema che le emette e permettono l’acquisto di due biglietti al giorno (www. medusacinema.it). Anche il Bicocca Village di Milano (www.bicoccavillage.it), al cui interno si trovano un centro commerciale, bar e ristoranti, propone la carta Cine Card Maxi: con questa tessera prepagata si ha ac- LA CARD D’AUTORE Le Giftcard Coin sono carte regalo disegnate da alcuni artisti per Coin in tiratura limitata. Da acquistare alle casse e da caricare con un importo da 10 a mille euro (più 1 euro di attivazione), possono essere poi utilizzate per diversi acquisti fino a esaurimento credito e fino a 6 mesi. Per conoscere saldo, data di scadenza e controllare gli ultimi 5 acquisti ci si può rivolgere alle casse. Dall’abbigliamento alla profumeria, dagli accessori agli oggetti per la casa, la carta diventa un regalo speciale proprio perché permette massima libertà di scelta a chi la riceve. È possibile anche acquistarla online dal sito www.coin.it (sezione giftcard), o dal sito www.carteregalo.it (tagli disponibili da 25, 50, 100, 150, 300 e 500 euro), dove si trovano anche le carte regalo Chicco (da 25, 50, 100, 250 e 500 euro), Trony (da 25, 50, 75, 100, 200, 300 euro) e librerie Giunti al Punto (da 15, 30, 50 euro). cesso a 10 ingressi nei giorni e orari desiderati, pagando solo 5,50 euro a film (invece che 7,90 euro), entro 6 mesi dall’emissione. Anche per la musica esistono offerte dello stesso tipo. Per esempio, è possibile regalare la Auditorium Gift Card, dell’Auditorium Parco della Musica di Roma (www.auditorium.com). Al costo di 50 euro permette di assistere a tutti gli spettacoli di musica in programma a Roma. Questa carta è valida per un anno, a partire dall’acquisto. Ci sono poi i libri e i cd, due dei regali più gettonati, poiché assolvono due funzioni diverse: da un lato, quella di piccolo presente; dall’altro, quella di dono più che azzeccato, se si conoscono bene i gusti della persona che lo riceve. Capita spesso, però, che si conosca la passione per musica e lettura del ricevente, ma che non si sappia che cosa già ha in casa e che cosa, invece, desidererebbe avere. In questo caso, tornerà sicuramente utile avvalersi del Buono Regalo della Feltrinelli o di RicordiMediaStores: del valore che si preferisce, questo buono ha durata di un anno dall’emissione, è da acquistare direttamente alle casse e può essere utilizzato in diversi momenti e in tutti i punti vendita Feltrinelli Librerie, Feltrinelli Libri e Musica, Feltrinelli International, Feltrinelli Village, Feltrinelli Express e i RicordiMediaStores (in tutto 99 punti vendita, www.lafeltrinelli.it). È sempre più dura star dietro alle novità tecnologiche. È facile intuire che a un nipote o al figlio di amici possano piacere videogiochi, telefonini, macchine fotografiche, lettori mp3 e simili. È difficile, però, conoscere i desideri particolari o le necessità più ur- genti. Per ovviare a questo problema Media World ha pensato alla carta EasyGift. Con un taglio da 50, 100 o 200 euro, la tessera può essere personalizzata con una dedica sul retro della bustina e utilizzata in tutti i punti vendita Media World in Italia, per acquisti telefonici (800. 88.22.88) o via Internet (www. mediaworld.it). L’importo può essere speso anche in diversi momenti e, qualora non bastasse, può essere integrato con gli altri metodi di pagamento. Da attivare presso le casse, EasyGift ha una validità di 2 anni. «Il mondo è un libro e quelli che non viaggiano ne leggono solo una pagina». Sono parole attribuite a Sant’Agostino, che nascondono una grande verità e anche un desiderio comune alla maggior parte delle persone: la voglia di conoscere posti nuovi. Proprio per questo, regalando un viaggio, il più delle volte si va sul sicuro. Ma non sempre è possibile conoscere mete già viste e desideri. E, soprattutto, è difficile riuscire a sapere quando chi riceverà il dono potrà partire. Ma anche in questo caso il problema può essere risolto con l’aiuto dei buoni regalo. Per esempio, con l’acquisto dei Christmas Gift Vouchers di Ryanair. Questi tagliandi, del valore di 25 o 50 euro, acquistabili e utilizzabili su www. ryanair .com, devono essere sfruttati entro 6 mesi (186 giorni) dalla data di rilascio. I voucher sono nominali, possono essere utilizzati, quindi, solo dalla persona a cui vengono regalati e possono essere accumulati (fino a un massimo di quattro) per l’acquisto di un vo- PER FARE DI TUTTO, DI PIÙ Le Carte Regalo in vendita da Carrefour sono buoni tematici, dal cinema allo sport, dal benessere ai viaggi. Si possono acquistare negli ipermercati aderenti all’offerta, scegliendole dagli appositi espositori e pagandole, poi, alla cassa. L’attivazione avviene presso il box informazioni del negozio in cui è stata acquistata (dove è necessario presentare la carta e lo scontrino). Dalla tessera per scaricare suonerie (5 euro) a un giro in idrovolante sul Lago di Como (299 euro), dalla vacanza termale ai Bagni di Bormio (61 euro) a una gita all’Acquario di Genova (43 euro), dal corso di cucina (49,90 euro) fino a un weekend in agriturismo (179 euro), Tante idee per tanti importi disponibili. lo a scelta. Qualora il viaggio costasse più del valore dei tagliandi, la differenza può essere pagata tramite carta di credito. Quando il voucher viene acquistato è necessario fornire i propri dati e quelli della persona che lo riceverà e se si desidera si può aggiungere anche una dedica. Un altro regalo sicuramente gradito e davvero utile può essere, poi, un carta prepagata per fare la spesa. Esselunga propone dei buoni jolly da 10, 25, 50, 100 euro o anche personalizzabili con l’importo scelto da chi li acquista. Questi buoni spesa, da sottoscrivere nei negozi o da ordinare al numero di telefono 02.92.79.02.04, possono essere poi utilizzati, anche parzialmente, fino a esaurimento credito o fino alla scadenza indicata sulla carta, in tutti i punti vendita Esselunga e sul sito www.esselungaacasa.it. Eugenia Gallesio 25,50 euro È questo il valore dei tagliandi messi in vendita da alcune compagnie aeree low cost NOTES 21 DICEMBRE 2008 NATALE/ 3 Tre fasce d’età e per tutti la tecnologia sotto l’albero ANCHE TRALASCIANDO GLI APPARECCHI PIÙ COSTOSI SI POSSONO SCEGLIERE OGGETTI MOLTO UTILI CHE NON FANNO SPENDERE TROPPO Adulti 1. Wall-e Dal film , ecco il simpatico robottino che vive nuove avventure in un videogame Thq ( ) per tutte le piattaforme di gioco: per Pc (29,90 €), console Ds Ps2 e Psp (39,90 €), Wii (49,90 €), Ps3 e Xbox 360 (59,90 €). 22 DICEMBRE 2008 NOTES ( , e ) per l’eroe rosa. A soli 9,99 €, i bambini potranno partecipare sul Pc alle divertenti missioni della Pantera Rosa. 3. Hello Kitty Big City Dreams Un nuovo videogame per console Nintendo Ds (39,99 €) con le avventure della gattina più famosa del mondo. Al lancio del gioco è legato un concorso che premierà i clienti dei negozi di abbigliamento Bimbus. 4. Bella Sara Disponibile per Pc (29,99 €) e Ds (39,99 €), Bella Sara è un videogioco che condurrà le vostre bambine in un mondo interattivo di cavalli fantastici, trasformandole nelle protagoniste di storie magiche e incantate, che possono proseguire anche in Rete, sul sito ufficiale . 5. Let’s Play - Il mio negozio Per i bambini e le bambine dai 6 ai 12 anni, questo simpatico videogioco li trasformerà in negozianti virtuali. I piccoli fioristi, panettieri o fruttivendoli vivranno la magia di gestire un negozio dalla A alla Z, attraverso i comandi della console Nintendo Ds, a un costo di 39,99. 6. Mind Your Language Da Atari ( ) un simpatico gioco su Nintendo Ds (34,99 €) per esercitarsi con le lingue straniere (inglese, francese, tedesco, spagnolo e giapponese) attraverso divertenti esercizi che stimolano l’intelletto. 1. Gorillapod Go-Go! i Pod Shuffle Da Apple, il minuscolo lettore di musica digitale iPod Shuffle, che si aggancia con una clip e si porta ovunque. Due memorie, da 1 o 2 GB (costano rispettivamente 45 e 65 €), e una gamma di cinque vivaci colori. Giovani Bambini 2. La Pantera Rosa Tre nuovi titoli da Un kit completamente snodabile – disponibile in vari colori a un prezzo di 21 € – che consente di posizionare qualsiasi dispositivo portatile: un punto di appoggio molto utile, soprattutto quando viene impiegato come treppiede per foto/videocamere digitali. È distribuito da Mafer ( ). 2. Media Xporter È un hard-disk portatile di Iomega che offre 160 GB di spazio per le console di gioco Xbox 360 e Playstation3, sfruttabili attraverso la presa Usb. Il prezzo è di 99 €. 3. Protocol AV L’ultima novità di Gear4 ( ) 1. Auricolari bluetooth Jabra Semplicità 3. Verbatim Colour edition HD In cinque di utilizzo e design per i nuovi auricolari Jabra. Il BT 2010 costa 24,99 euro. 2. Zelig Digital photo player Cornice digitale Hamlet per visualizzare foto su uno schermo Lcd da 7”, con il sottofondo musicale preferito. Ha una memoria da 128 MB (espandibile). Costa 119 euro. colori diversi, un hard-disk portatile e leggero da 2,5” con 320 MB di capacità: 99 €. 4. Fotocamera EasyShare Kodak C913 A un costo davvero conveniente (99€), la fotocamera digitale Kodak da 9 Megapixel, dotata di zoom 3x. 5. Gigaframe Q8 Da Toshiba un’altra è una per tutti i modelli di iPod, che permette di visualizzare i file video memorizzati direttamente sulla Tv e di ascoltare la musica del lettore portatile sullo stereo di casa, mentre l’iPod si ricarica. 4. Logitech Pure-Fi Express plus A un prezzo di 79,99 €, il nuovo sistema audio di Logitech ( ) trasmette la musica dell'iPod (o dell’iPhone) uniformemente in ogni direzione, fino a una distanza di 10 metri ed è regolabile comodamente attraverso il telecomando in dotazione. 5. Jet Flash Trascend V95 4 GB di capacità per questa memoria flash Usb dal design di classe, impreziosito con un cristallo Swarovsky. 19 euro. cornice digitale da 8”, con risoluzione 800x600 pixel, due altoparlanti integrati e una memoria integrata da 128 MB. Prezzo: 149 €. 6. Seecode Vossor Phone Book Il kit vivavoce Bluetooth si aggancia allo specchietto retrovisore e offre display, altoparlante, microfono, rubrica e comandi integrati ad altezza viso: 149 euro. NOTES 23 DICEMBRE 2008 Regali per tutti con Club3 QUEST’ANNO L’ABBONAMENTO NON SARÀ UN DONO SOLO PER CHI LO RICEVE, MA ANCHE PER CHI LO FA. E SI RISPARMIA IL 20 PER CENTO S ì, avete capito bene: voi regalate un abbonamento che accompagnerà per tutto l’anno la persona a cui l’avete destinato e noi regaleremo a voi un set da viaggio comprendente una valigia, un borsone, una pochette e una sveglia. Ma non basta: il prezzo di 12 numeri sarà di 24 euro, invece che di 31,20, quindi scontato del 20%. Non approfittarne sarebbe un vero peccato. Se siete nostri lettori, siamo certi che sia superfluo dire altro per convincervi, perché ci conoscete: avete già verificato la nostra affidabilità, la serietà con cui trattiamo gli argomenti, la varietà con cui confezioniamo questo giornale per cercare di andare incontro alle esigenze di tutti. Se invece siete con noi da poco, o se è la prima volta che prendete in mano una copia di Club3, pensate alla vostra edicola e al tipo di giornali che vi trovate: seri o pettegoli, eleganti o trash, leggeri o impegnati, nessuno si preoccupa di dedicarlo proprio a voi, alla vostra età, alle vostre necessità, ai vostri problemi, alle vostre curiosità, alle vostre nostalgie. Club3 24 DICEMBRE 2008 è l’unico mensile in Italia pensato appositamente per la fascia d’età over 50. Un’età ricchissima, perché c’è già tanta vita dietro le spalle, ma ancora tanta davanti; NOTES un’età dove gli interessi si moltiplicano, perché, per esempio, badare alla propria salute diventa più importante, come anche alle proprie tasche; un’età in cui la voglia di conoscere diventa più critica, quella di viaggiare più esigente, quella di mantenersi in forma più urgente. Un’età in cui la famiglia cambia forma, si allarga, si moltiplica e con essa arrivano nuove gioie, ma anche nuovi problemi. E nella quale, però, anche i ricordi e la memoria cominciano ad avere delle pretese importanti, che non debbono andare deluse. Se volete dunque regalarvi tutto questo e regalarlo ad amici e persone care, è il momento giusto: poca la spesa, grande la soddisfazione. INFO: Servizio abbonati Tel: 02.48027575 Fax 0173.296423 e-mail: abbonamenti @stpauls.it