L`eco del terremoto

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L`eco del terremoto
Spettacoli
34 Sabato, 16 giugno 2012
✎ il telecomando |
Scelti per voi
Ritorno a Brideshead
Domenica 17. A sua immagine,
Rai1, 10,30. L’ospite d’inverno,
Iris, 14.55. Un difficile rapporto tra
madre e figlia e la fatica di superare
il lutto. Da vedere. Pane amore e
gelosia, Rai3, 20.45. Commedia
all’italiana di De Sica con G.
Lollobrigida. Ritorno a Brideshead,
Rai movie, 21,15. Film BBC del
2008, remake di buon livello di
una famoso sceneggiato tv. Un
uomo da marciapiede, Rai movie,
23.25. Oscar a Dustin Hoffman per
questo bel film su due perdenti
che fanno amicizia. Il senso di
Smilla per la neve, R4, 21.30. Per
chi preferisce un thriller d’autore.
Il figlio più piccolo, C5, 23.30. Un
bel film drammatico, un ritratto
agghiacciante della società odierna
con un bravo C. De Sica.
Lunedì 18. La generazione rubata,
Rai movie 16,20. Storia vera di due
sorelle mezze aborigene e mezze
europee che fuggono dal centro
Un film di Julian Jarrold,
Gran Bretagna 2008. Durata 135.
D
a un romanzo di Evelyn Vaugh una
trasposizione degna di attenzione.
1925. Oxford Charles Ryder, originario
di Paddington e aspirante pittore,
conosce il raffinato e trasgressivo
Sebastian Flyte figlio di Lord e Lady
Marchmain. Charles viene rapidamente attratto dalla vitalità di
Sebastian divenendone l’amante e accettando di essere invitato
nella sontuosa dimora di Brideshead. Nel corso di una delle visite
conosce Julia, sorella di Sebastian, innamorandosene. La famiglia
è però rigidamente cattolica e mentre può sopportare l’eccentricità
del figlio non potrà mai ammettere che Julia possa sposare un ‘ateo’
come Charles. Dopo anni Charles si ritrova nella loro proprietà
abbandonata e ormai assediata dai militari e a indugiare nei ricordi
nella cappella davanti ad una candela. Una candela che non riesce a
spegnere e sembra testimoniare che in fondo in fondo anche lui non
è ateo come pensava. Il regista ricostruisce con lucida precisione un
mondo che sta scomparendo travolto dalla guerra.
Domenica 17 giugno, Rai movie, ore 21,15
di Tiziano Raffaini
di detenzione. La ciociara, Rai3,
21.05. Capolavoro di De Sica con
una splendida Sofia Loren. Da
Oscar. Qualcosa di personale, C5,
21,10. Storia d’amore tra Redford e
M. Pfeiffer senza lieto fine. Questo
pazzo, pazzo, pazzo mondo, La7,
20.30. Commedia divertente.
Martedì 19. FBI operazione gatto,
Rai3, 15.50. Film per ragazzi
Disney. Oci ciornie, Tv2000,
21.20. Film con M. Mastroianni.
Becoming Jane, Rai5, 21.15. Film
sulla scrittrice inglese J. Austen.
Ben fatto.
Mercoledì 20. Il laureato, R4,
16.30. Film cult di una generazione
con D. Hoffman e la musica di
Simon & Gerfunkel. Wind music
awards 2012, Rai1, 21.20. Musicale.
Apocalypse now, Rai4, 21.10. Dal
cuore di tenebra di Conrad al
Vietnam di Coppola. L’infedele,
La7, 21,10. Attualità con G. Lerner.
Giovedì 21. Saturno contro, C5 ,
21.10. Film di F. Ozpetek con M.
Buy. La grande musica offerta
a Benedetto XVI, Tv2000. 21.20
Concerto. Un tocco di zenzero,
LA7d, 21.10. Film culinario
turco-greco. Piacevole. Il ballo in
maschera, Rai5, 21.15. Opera lirica.
Venerdì 22. Ladies in the lavander,
Rai3, 15,50. Film romantico con
due attrici formidabili M. Smith e
J. Dench. Per grazia ricevuta, Rai3,
21.05. Documentario. Prima, o
poi mi sposo C5, 21.10. Commedia
romantica con J. Lopez. Oliver
Twist, R4, 21.10 Film di Polanski.
Anna dei miracoli, La7, 21.10. Bella
storia vera con A. Bancroft da oscar.
Sabato 23. Sulla via di Damasco,
Rai2, 10,15. Rubrica religiosa.
Mansfield Park, Iris, 17.25. Dal
romanzo di J. Austen. Will Hunting
genio ribelle, Rai movie, 21.00.
Opera prima di e con M. Damon
e B. Affleck. Ottimo. Impero, La7
21.30. Doc. Nerone.
Mass Media. A confronto la copertura mediatica dei terremoti in Emilia e Abruzzo
V
orremmo sbagliarci, dato anche
il tema, ma abbiamo tutta
l’impressione che la copertura
mediatica ricevuta dal terremoto
in Emilia sia sensibilmente diversa da
quella che tre anni fa aveva seguito lo
sciame sismico in Abruzzo. Il dato di
maggiore differenza è il numero dei
morti provocati dalle scosse: nell’aprile
2009 furono 308, mentre in queste
settimane se ne sono registrati finora 17.
Comunque troppi.
Dopo lo shock a caldo provocato
dalle prime scosse e dalle prime
vittime, l’attenzione mediatica sulle
zone dell’Emilia colpite dal sisma
si è sviluppata a ondate, ma non ha
raggiunto i picchi di continuità che
si erano registrati nella precedente
occasione. Il terremoto in Abruzzo aveva
generato un flusso di notizie pressoché
quotidiano, uniformemente distribuito
su giornali, tv, radio e testate online.
Il terremoto dell’Emilia ricompare sulle
prime pagine in occasione delle nuove
scosse, ma non occupa una posizione di
rilievo nelle cronache. Basti considerare,
per esempio, l’impaginazione dei
principali quotidiani su carta e online:
nei giornali di lunedì 11 giugno per
trovare notizie sul sisma bisognava
sfogliare fino quasi a pagina 20 e nelle
loro versioni online prima delle news
sull’Emilia comparivano notizie non
solo su Mario Monti, sull’apertura delle
Borse europee e la Nazionale di calcio
che ha pareggiato con la Spagna, ma
addirittura sulle cantanti Lady Gaga e
Madonna.
L’eco del
terremoto
La recente visita del presidente Giorgio
Napolitano in Emilia e i continui appelli
di papa Benedetto XVI per la preghiera e
la solidarietà nei confronti delle vittime
hanno riaperto sui media qualche parentesi
dedicata al tema, ma altri argomenti
decisamente meno importanti hanno
ottenuto in questi giorni una visibilità
molto maggiore.
Probabilmente ad attirare o a sviare
l’attenzione dei media verso i temi del
giorno contribuisce anche l’atteggiamento
completamente diverso dei leader politici
e dei capipartito rispetto al sisma di questi
giorni. Se in Abruzzo l’allora premier Silvio
Berlusconi, i suoi ministri e anche i capi
dell’opposizione erano stati più volte sul
posto, usando l’Aquila e i paesi colpiti dal
sisma come passerelle per promesse non
sempre mantenute, in Emilia la sfilata di
autorità e rappresentanti istituzionali è
stata più contenuta. E questo, di per sé,
potrebbe non essere un male.
In generale, più che in termini di quantità,
il problema dell’informazione dedicata
al terremoto va declinato sul versante
della qualità: è importante non solo
“quanto” ma anche “come” se ne
parla. In questo senso, ci saremmo
aspettati che la lezione conseguente
alle troppe temerarie incursioni di
chi in Abruzzo aveva saccheggiato
la disperazione dei terremotati per
generare un maggiore impatto emotivo
sul pubblico a (presunto) beneficio delle
vendite avrebbe indotto i giornalisti e gli
operatori dei media a un atteggiamento
più prudente. Invece anche le terre
emiliane hanno dovuto sopportare,
oltre alla disperazione e alla distruzione
provocate dal sisma, anche l’arrivo delle
truppe mediatiche inviate non soltanto
a raccontare il disastro ma anche a
raccogliere storie dal forte impatto
umano.
Nemmeno stavolta riusciamo a
sopportare certi colleghi giornalisti,
fin troppo pronti a infilare microfoni,
registratori e telecamere sotto il naso
di chi è rimasto senza casa o fra le tele
delle tende che hanno accolto gli sfollati,
né a rinunciare alle solite – pessime –
domande, del tipo “Cosa prova in questo
momento?”, “Cosa ricorda di quando
la sua casa è crollata?”, “Avete avuto
paura?”, “Come si vive in tenda?”.
Ma forse in mezzo a tanto cinismo
qualche segno positivo c’è, se è vero
che in questi giorni si è trovato qualche
spazio in più per raccontare le iniziative
di solidarietà.
MARCO DERIU
Al cinema
Il mito di Marilyn
I
drammatico
Commedia
Sister
W.E. Edward e Wallis
Il dodicenne Simon vive ai piedi di un
altipiano sciistico di lusso insieme alla
sorella maggiore, Louise, che non ha
un lavoro. Nessuna traccia, invece, dei
genitori. Simon procura il cibo e i soldi
che servono per vivere ad entrambi
rubando e rivendendo materiale
sportivo dalle piste.
Il film all’Astra dal 15 al 17 giugno
e il 20 e 21 giugno.
Il film segna il ritorno alla regia
della cantante Madonna. La storia
racconta la vita di Wally Winthrop
ossessionata dalla storia di re Edward,
che negli anni Trenta abdicò alla
guida dell’impero inglese per amore
di Wallis Simpson, americana senza
doti né dote, due volte divorziata.
A cinema Excelsior di Sondrio dal
15 al 21 giugno.
l 5 agosto 1962 moriva una delle ultime grandi
dive che il cinema americano abbia creato:
Marilyn Monroe. Oggi, a quarant’anni di distanza
da quella data, un film celebra nuovamente il
mito di questa attrice. “Marilyn” di Simon Curtis
è l’ultimo di una serie di film che sono stati
dedicati alla vita di questa sfortunata artista che,
morendo giovane e in circostanze ambigue, ha
lasciato attorno a sé un alone di mistero che ancora oggi né alimenta il mito. Però, a differenza delle opere
precedenti che hanno sempre insistito a mostrare l’aspetto tragico della vita di questa donna, i suoi amori
sfortunati, la depressione, la morte improvvisa e misteriosa, l’”affaire” con la famiglia Kennedy, il film di Curtis
ci racconta un episodio inedito della vita dell’attrice, cercando di mostrarci una Marilyn più leggera e meno
tragica. Una Marilyn da “favola”, in trasferta in Inghilterra. È l’estate del 1956 e il ventitreenne Colin Clark, fresco
di laurea, vuole a tutti i costi lavorare nel cinema, nonostante la famiglia si opponga in tutti i modi. Grazie a
un misto di tenacia ed educazione riesce a farsi assumere come terzo assistente alla regia sul set del “Principe
e la ballerina”. Laurence Olivier lo prende sotto la sua ala, Vivien Leigh gli chiede di controllare il marito in
sua assenza, ma Colin si ritroverà presto da una parte e una soltanto: quella di Marilyn Monroe. Simon Curtis
adatta il romanzo di memorie di Clark, catalogabile alla voce “realtà che supera la fantasia”, che è appunto la
favola vera di quando un ragazzo qualunque si ritrovò a passare una settimana con la donna più desiderata
del mondo, fianco a fianco, in giro per l’Inghilterra e, persino, nello stesso letto. Ma è una favola venata di
malinconia fin dall’inizio ed è proprio quel romanticismo color ocra che Curtis insegue, in fondo, con discreti
risultati. Senza però lasciarsi andare alle tinte fosche e tragiche che, come abbiamo detto, le opere precedenti
su Marilyn avevano tratteggiato.