Fatto di Champions League, 3 a 0 del Milan in Scozia
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Fatto di Champions League, 3 a 0 del Milan in Scozia
Copyright by: Bigol News - Testata Registr. Trib. Napoli 20/2008 del 28/02/2008 3 Fatto di Napoli; gli azzurri crollano in Germania; 4 Fatto di Champions League, 3 a 0 del Milan in Scozia, la Juve ne fa 3 al Copenaghen; 8 Fatto di Europa League; la Fiorentina pareggia 0 a 0, la Lazio batte i polacchi di Varsavia; 11 Uefa Youth League, Milan Juve e Napoli alla resa finale; 13 Tragedia in Brasile, crolla una parte dello stadio del Corinthias; 14 Tra sogni e divertimento; quando lo Sport VINCE; 2 Il 26 Novembre è andata di scena la partita tra Borussia Dortmund – Napoli, con i padroni di casa che si presentano senza difesa. Ai partenopei basta anche un pareggio per poter passare il turno, mentre i tedeschi devono solo vincere. La partita inizia e dopo 10 minuti arriva un rigore “molto generoso” per i padroni di casa, che passano in vantaggio con Reus. Passano 4 minuti ed è ancora il Dortmund vicino al gol, ma questa volta Lewandowski sbaglia. Minuto 17 ecco il primo miracolo di Reina, che chiude in angolo. Il Napoli tenta di reagire con Callejon, che però colpisce il legno, da qui la partita diventa spettacolare con occasioni da una parte e dall’altra, ma il risultato non cambia. Il primo tempo termina sul risultato di 1-0 per i tedeschi. Primo tempo dove la partita è stata spettacolare, però con un arbitro in grosse difficoltà con entrambi gli schieramenti. Il secondo tempo inizia ed è ancora il Borussia, che va vicino al raddoppio, che arriva al minuto 60. Come accade nel calcio molte volte a gol sbagliato arriva gol subito, infattiHiguain sbaglia davanti a Weidenfeller, e in azione di contropiede arriva la rete di Blaszczykowski. I partenopei si illudono al minuto 71 quando Insigne, da poco subentrato a Callejon, su perfetto assist di Higuain segna la rete del 2-1. La speranza per gli azzurri dura poco, infatti passano solo 8 minuti per la rete del ko segnata da Aubameyang, anche lui subentrato da poco. I padroni di casa hanno l’ultima occasione al minuto 85 con Mkhitaryan, che colpisce il legno. Dopo 3 minuti di recupero la partita finisce con il risultato di Borussia Dortmund 3 Napoli 1. Terza sconfitta di fila per i partenopei, che non riescono a riprendere la strada della vittoria, e ora tutto si complica. I tedeschi con questo risultato si sono avvicinati molto alla qualificazione rovinando i diretti avversari, infatti ora al Napoli serve un miracolo per passare il turno. Questa partita è stata di gran lunga migliore di quella di sabato per i partenopei, ma il risultato non è cambiato, e ora si deve cambiare marcia. Il Napoli si qualificherà? O sarà Europa League? Ora si riprende con il match a Roma tra Lazio e Napoli, gli azzurri faranno terminare questo periodo? Stefano Limongelli Finalmente il Milan convince e ritorna alla vittoria. Una vittoria che mancava dal 20 di ottobre, quando i rossoneri batterono l'Udinese a San Siro con un fantastico gol di Birsa. Ma da ancor di più se consideriamo le vittorie in trasferta, infatti il Milan non vinceva lontano da Milano dall'ultima fatidica partita del campionato scorso, quando a Siena gli uomini di Allegri centrarono la qualificazione per la Champions League. Un riscatto vero e proprio per il "Diavolo", che si riprende la scena nella competizione che più si addice alla storia rossonera. Insomma, la tradizione e la storia non sono state tradite. Ma tra i corsi e ricorsi storici ne spunta fuori un altro, la favola di Ricky Kakà. Il brasiliano, tornato quest'estate al Milan tra mille dubbi relativi alla sua condizione, si è dimostrato il vero trascinatore di questa squadra, segnando non solo il gol che ha sbloccato la gara, ma prendendo per mano i suoi compagni accompagnandoli alla vittoria. L'unica nota stonata di questa gara arriva da un altro stadio, quello di Amsterdam, dove l'Ajax ha battuto il Barcellona per due reti a uno. Appreso questo risultato, ora il Milan è costretto a non perdere nell'ultima gara del girone dove affronterà, appunto, i "Lanceri" olandesi. La gara avrà luogo a San Siro l'11 dicembre. I rossoneri ora hanno 8 punti contro i 7 dell'Ajax, per cui basterà quanto meno pareggiare per passare agli ottavi di finale. Ma passiamo alla cronaca. La partita per il Milan si è messa subito sui binari giusti, infatti già al 13' del primo tempo è Kakà a mettere la palla nel sacco. Il brasiliano viene lasciato incredibilmente solo in mezzo all'area di rigore, infatti con una minima torsione del collo indirizza la sfera alle spalle di Forster e realizza la prima rete del match. Tutto il resto del primo tempo viene giocato a mille da entrambe le formazioni per uno spettacolo tutto “british”, ma dopo il gol arrivano altre due fiammate del numero 22 rossonero. La prima al 26’ quando pecca di generosità dopo una volata di 60 metri scaricando la palla su Balotelli, mentre la seconda al 29’ scagliando un tiro a giro dei suoi che termina di un soffio a lato. Il primo tempo finisce così. La reazione del Celtic è poca cosa e lo dimostra anche in avvio di ripresa, quando Van Dijk sbaglia a un passo dalla porta il possibile pareggio. Il Milan invece continua a macinare gioco e arrivano i frutti sperati. Prima al 49’, quando Zapata insacca da pochi passi dalla porta sugli sviluppi di un calcio d’angolo e poi al 59’, chiudendo definitivamente la pratica con un gol di Balotelli, che lanciato da Montolivo, si procura lo spazio di forza e sferra un chirurgico diagonale che supera l’estremo difensore del Celtic. Il talento azzurro non segnava su azione dal 22 settembre, un’eternità insomma. Il risultato della gara parla chiaro, tre a zero per il Milan che vince meritatamente espugnando il Celtic Park. Ora l’ultimo scoglio che separa Kakà e company dagli ottavi si chiama Ajax, ma se i rossoneri ripeteranno la prova di martedì, contro gli olandesi non dovrebbero esserci problemi. Dario Mainieri 4 Un solo nome i tifosi bianconeri urlano a fine gara: Arturo Vidal. Tre le volte che i supporter juventini lo hanno urlato. Tre le reti messe a segno del cileno, autentico mattatore della serata. Re Artù , come l’hanno soprannominato, si sobbarca tutta la squadra sulle spalle e diventa l’eroe dell’incontro. Su Torino in serata è sceso il freddo. Temperatura vicina allo 0 indica il termometro. Sugli spalti, tra i tifosi, i gradi centigradi sono alti. I supporter iniziano a cantare a squarciagola per sostenere i loro beniamini. La qualificazione della Torino bianconera dipende in gran parte dall’esito dell’incontro con il Copenaghen. In curva c’è un piccolo numero di tifosi danesi, ma si fanno sentire. Si consulta l’ora, è giunto l’inizio. Palla al centro. Il signor Jonas Eriksson porta il fischietto alla bocca. Via si parte. Conte si schiera con il consueto 3-5-2 con il ritorno di Bonucci e Ogbonna nei 3 dietro, e Padoin ad agire come esterno destro. Molto arroccato il Copenaghen con un 4-5-1 con il solo Jorgensen a sgomitare a reggere il peso dell’attacco. Solito pressing juventino e al ‘5 Pogba prova la prima conclusione: destro a giro debole tra le mani di Wiland. Ne passano altri 5 e questa volta è il turno di Tevez, servito da Asamoah, ma il tiro è deviato fuori. L’arbitro non se ne avvede e si riparte con una rimessa dal fondo. I ritmi calano leggermente e gli avversari sono ben disposti in campo. Solo 10 minuti di “stacco” per i bianconeri e riprendono a pressare gli avversari. Al ’28 arriva la svolta: lancio in area per Pogba, ma Jacobsen, nel tentativo di anticiparlo, intercetta la palla con un bagher pallavolistico. Rigore e giallo per il terzino. Dal dischetto si presenta Vidal e indirizza la palla nell’angolino basso dove Wiland, bravo ad intuire, non può arrivarci. I danesi sulla carta sono inferiori dal punto di visto della qualità, ma molto organizzati tatticamente. Infatti nonostante lo svantaggio non si scompongono e spesso costringono i bianconeri al lancio lungo a cercare la sponda di Llorente. Al ’40 è Paul Pogba a far strozzare in gola l’urlo di gioia, quando si libera al tiro da dentro l’area ma la sua conclusione potente colpisce solo la rete esterna. Urlo di gioia che arriva pochi secondi dopo quando sullo schermo dello Juventus Stadium appare il vantaggio del Real (in 10 per l’espulsione di Ramos) contro il Galatasaray grazie a “mister 100 milioni” Bale. Ma non passano nemmeno 2 giri di lancette e Umut Bulut firma il pareggio per i turchi, rovinando il finale di primo tempo a Torino. Prima frazione di gioco allo Juventus Stadium che si conclude senza recupero ed Eriksson manda tutti a bere un the caldo. La ripresa ha inizio con gli stessi interpreti della prima, ma gli uomini di Conte entrano in campo senza cattiveria. Tutt’altro che arrendevoli si presentano sul rettangolo verde i danesi di Solbakken. Sono gli ospiti a fare maggiormente pressing sui portatori di palla e a provare a spingere. E infatti dopo appena 10 minuti il Copenaghen trova il pareggio. Direttamente da fallo laterale la palla viene scodellata al centro area dove si crea una mischia. Sia Chiellini che Llorente tentennano e non riescono ad allontanare di testa. A 2 passi da loro c’è Olaf Mellberg, centrale danese ed ex di turno, che gira di destro e batte al volo Gigi Buffon. Per Conte e soci è una doccia fredda, ma che sa di “sveglia”. I bianconeri si riversano avanti e dopo appena 4 giri di lancette ristabiliscono il giusto vantaggio. L’azione parte dai piedi del solito Pirlo. Il regista con un lancio lungo serve a trequarti campo Pogba, che a sua volta appoggia in area per Llorente. Nuovo “duello” tra lo spagnolo e Mellberg, ma questa volta ad area invertita: il gigante basco lavora bene spalle alla porta e appena si gira viene atterrato dal gigante danese. Nessun dubbio, l’arbitro indica nuovamente il rigore. Sempre Vidal-Wiland a confronto dagli undici metri. Porta diversa, ma stesso esito: il centrocampista bianconero si dimostra un cecchino e toglie nuovamente le ragnatele nell’angolino basso, questa volta con portiere spiazzato. Nemmeno il tempo di esultare e la Juve ne fa 3. Al ’63 l’azione si sviluppa sempre sull’asse Pirlo-Pogba, con quest’ultimo che riceve palla dal regista bresciano. Il ragazzotto francese ringrazia e disegna un ottimo pallone in area per l’incursione di Vidal. Il cileno salta in cielo, colpisce di fronte e con una palombella insacca sotto la traversa sul palo opposto, con il povero Wiland costretto, per l’ennesima volta della serata, a farsi infilare. Lo Juventus Stadium urla a gran voce, il risultato ormai sembra al sicuro. Negli ultimi 20 minuti di gara la “Vecchia Signora” si limita ad amministrare la gara. Il Copenaghen è frastornato dal doppio pugno ricevuto in 120 secondi. Si fa vedere solo un paio di volte con qualche scorribanda e con un tiro di Toutouh, ma Buffon è bravo a farsi trovare pronto e deviare in angolo. Con lo scorrere dei minuti e con il risultato in tasca, Conte chiama fuori il buon Padoin per Marchisio, e decide di inserire Vucinic (concedendogli una decina di minuti dopo il suo ritorno dall’infortunio) per Tevez. Sul finire l’allenatore bianconero concede la meritata passerella ad Arturo Vidal, che ringrazia per gli applausi e lascia il posto ad Ogbonna. Dopo 3 minuti di recupero l’arbitro pone fine alle ostilità. I bianconeri esultano e i tifosi urlando di gioia. Un urlo doppio perché da Madrid arriva la fine della gara e i Blancos di Carletto Ancelotti, nonostante l’inferiorità numerica, asfaltano i turchi dell’altro italiano Mancini per 4-1. Certo una Juventus non eccezionale ma che ha sicuramente fatto il suo dovere. L’importante per tutti era vincere, e ci sono riusciti. Adesso Conte e i suoi uomini si giocheranno la qualificazione nell’ultimo match ad Istanbul contro il Galatasaray, ma saranno forti di poter ottenere 2 risultati su 3. Ora tutto l’ambiente si godrà questi 3 importantissimi punti ma soprattutto un Vidal strepitoso, davvero una vittoria nel suo segno. I tifosi sono letteralmente innamorati di lui. Un calciatore di livello internazionale, acquistato dalla Juve dal Leverkusen per solo 10,5 milioni. Siamo a Novembre e Vidal ha messo a segno già 10 reti, divise equamente tra campionato e Champions. Un centrocampista del genere è davvero una merce rara, soprattutto da tenersi ben stretto (manca poco al rinnovo come lui stesso ha dichiarato). Un unico spavento per lui: quando Marchisio si avvicina gli prende il pallone della tripletta e finge di lanciarlo in tribuna, ma il cileno se lo riprende e se lo porta a casa. Vidal si gode la vittoria, si gode la sua serata. Vidal 3-Copenaghen 1. Vincenzo Vitale 5 Girone A Tutto facile per Manchester United e Shaktar Donetsk nella 5° giornata del girone. Gli inglesi riescono ad imporsi facilmente in trasferta per 5-0 in Germania contro il Bayer Leverkusen. Gli ucraini invece battono per 4-0 tra le mura amiche la Real Sociedad. Manchester United che riesce a qualificarsi con un turno d’anticipo. Per la squadra di Lucescu sarà fondamentale l’ultima partita per poter accedere agli ottavi di finale della competizione. Gruppo B La Juventus aveva bisogno di vincere e, grazie ad una favolosa tripletta di Vidal ci riesce. La partita allo Juventus Stadium termina 3-1, con i danesi che avevano raggiunto il momentaneo pareggio con l’ex di turno Mellberg. Nell’ altro incontro in programma il Real Madrid orfano di Cristiano Ronaldo, batte con scioltezza il Galatasaray di Mancini. Spagnoli già qualificati per gli ottavi. La seconda piazza se la giocheranno proprio la Juventus e il Galatasaray, agli uomini di Conte basta un pareggio per passare. Gruppo C Con un gol di Cavani allo scadere il Psg , batte l’ Olympiacos e si qualifica per gli ottavi di finale, in precedenza vantaggio francese con gol del solito Ibrahimovic, mai cosi incisivo in Champions come quest anno. Anche nell’ altro incontro del girone, il Benfica con un gol nel finale batte l’Anderlecht, rimandando il discorso qualificazione nell’ultimo incontro del girone. Gruppo D Non c’è stata storia nel girone D, con due squadre che l’hanno fatta da padrona. La squadra di Guardiola batte in trasferta il Csk Mosca per 3-1, restando l’unica squadra ancora a punteggio pieno della competizione. Il Manchester City viceversa batte il Viktoria Plzen per 4-2. Nell’ultima giornata del girone e previsto lo scontro tra le prime due per stabilire chi debba vincere questo girone. 6 Gruppo E “ Due su due” per il Basilea. La squadra svizzera dopo la vittoria, nella prima giornata, contro il Chelsea a Stamford Bridge, si ripete in casa, con un gol allo scadere di Salah che tiene vive le speranze di qualificazione. La squadra di Mourihno, apparsa giù di tono rispetto al campionato, passa ugualmente agli ottavi con un turno d’anticipo. Nell’altra gara del girone, Steaua Bucarest e Schalke 04 non si fanno male e terminano la partita sullo 0-0. Tutto rimandato quindi alla prossima giornata per stabilire la seconda e la terza del girone. Gruppo F Ancora tutto da decidere nel girone di “ferro”. L’Arsenal riesce a vincere agevolmente in casa battendo il Marsiglia, l’unica squadra insieme al Victoria Plzen ancora a 0 punti, per 2-0 con una doppietta Wilshere, il primo addirittura dopo solo 27”, nel mezzo un rigore sbagliato da Ozil. Nell’ altra sfida il Napoli si arrende allo strapotere del Borussia Dortmund perdendo in Germania per 3-1, compromettendo e non poco la possibilità di qualificarsi. Ora gli uomini di Benitez dovranno battere l’Arsenale con almeno tre gol di scarto, o sperare che il Borussia Dortmund non vinca contro il Marsiglia. Gruppo G Tutto rimandato all’ ultimo turno, per stabilire chi tra Porto e Zenit San Pietroburgo seguirà l’Atletico Madrid agli ottavi. La squadra di Simeone già qualificata e sicura del primo posto pareggia per 1-1 contro la squadra di Spalletti. Spagnoli in vantaggio con Adrian, Zenit che agguanta il pareggio, che tiene vive le speranze di qualificazione, grazie ad un autorete di Alderweireld. Nell’ altro incontro in programma il Porto si fa bloccare in casa dall’ Austria Vienna, perdendo un ottima occasione per chiudere i conti con la qualificazione. Gruppo H Clamorosa vittoria dell’ Ajax, in dieci uomini praticamente per tutto il secondo tempo, contro un Barcellona sotto tono e con molti esordienti in campo. I lancieri con questa vittoria si portano a ridosso del secondo posto, giocandosi le residue chance di qualificazione nell’ ultimo turno contro il Milan. I rossoneri dopo un digiuno di sette partite riescono a vincere, con un Kakà in stato di grazia e con Balotelli che ritorna al gol dopo quasi 2 mesi. Gli uomini di Allegri asfaltano il Celtic con un perentorio 3-0. Al Milan basterà un solo punto contro l’Ajax nell’ ultimo turno per raggiungere gli ottavi di finale Lino Iorio 7 Nel gelo polacco di Varsavia, la Lazio di Petkovic affronta il Legia Varsavia con un 4-3-3, schierando: Berisha Cavanda Ciani Cana Radu, Gonzales Hernanes Biglia Anderson, Perea Keita. Il Legia invece scende in campo con un 4-2-3-1: Kuciak, Bereszynski Rzezniczak Wawrzyniak Jodlowiec, Vrdolijak Furman, Radovic Pinto Brzyski, Dvalishivili. Le aquile biancocelesti partono subito forte con diverse conclusioni di Anderson e Keita verso la porta polacca. Al 24' è Perea di testa a segnare su traversone di Biglia. La Lazio domina il primo tempo attaccando a più riprese e concedendo poco; nel finale Dvalishvili tira in area ma Biglia respinge. Inizia la ripresa ma la musica non cambia, è difatti prima Perea poi Hernanes ad impensierire l'estremo difensore polacco. Al 56' sono ancora gli uomini di Petkovic a segnare con Felipe Anderson che conclude di destro su assist di Hernanes. Lo stesso brasiliano, poco dopo, prova un'azione personale. Al 68' il nuovo entrato Ojamaa tenta un tiro che finisce sul fondo. Esce prima Keita per Onazi, poi Anderson per Floccari e Gonzales per Lulic. Sono i nuovi entrati in campo a cercare il terzo gol ma sul finale è il Legia con Radovic a sfiorare la rete evitata da Biglia sulla linea di porta. La gara termina 2-0 per la Lazio che domina nei 90 minuti e si qualifica per i sedicesimi; anche il già qualificato Trabzonspor vince con l' Apollon Limassol per 4-2. Nell'ultima gara Lazio, a 11 pt e Trabzonspor a 13 pt, si contenderanno a Roma il primato del girone. Da segnalare purtroppo gli scontri avvenuti in centro tra i supporters del club laziale e la polizia polacca con ben 120 italiani fermati, trovati in possesso di armi da taglio. A Guimaraes la Fiorentina di Montella già qualificata sfida il Pacos de Ferreira, fuori dai giochi. Il tecnico viola fa turn-over disponendo: Munua, Tomovic Roncaglia Compper Alonso, Aquilani Ambrosini Bakic, Ilicic M. Fernandez, Matos. Rispondono i portoghesi con António Filipe, Tony Tiago Valente Ricardo Hélder Lopes, Filipe Anunciação A. Leão, Manuel José Seri Bebé, R. Ribeiro. Gara noiosa con pochissime emozioni soprattutto per il ritmo blando dei viola. Sono i portoghesi ad arrivare alla conclusione con Ruben Ribeiro e Bebè che nel finale di primo tempo si divora un gol praticamente fatto, calciando lentamente tra le braccia di Munua. Terminano i primi 45 minuti senza tiri effettuati dai viola. Al rientro dagli spogliatoi Pizarro prende il posto di Bakic e la Fiorentina inizia a giostrare meglio la palla, ma stenta a rendersi pericolosa. Montella cambia ancora inserendo Cuadrado per Ambrosini, dando maggiore profondità grazie alla velocità del colombiano. Al 68' episodio dubbio in area del Pacos con un contatto ai danni di Mati Fernandez che finisce giù ma l'arbitro non concede il tiro dagli undici metri per i viola. Poco dopo ci prova Aquilani di testa, ma il pallone termina sopra la traversa. Lo stesso Aquilani si rende ancora pericoloso di testa su cross da calcio d'angolo. La partita volge al termine ed ora la Fiorentina cerca la rete con insistenza di nuovo con Fernandez che calcia dalla trequarti, anche il Pacos attacca e sfiora il gol con Josè. Prima Alonso poi Cuadrado tentano gli ultimi assalti ma la gara termina 0-0. Il club toscano sale a 13 punti mantenendo il primo posto ma facendosi recuperare 2 punti dal Dnipro che batte il Pandurii 4-1. Ai ragazzi di Montella basterà un pari nell'ultima gara contro gli ucraini al Franchi per aggiudicarsi il primato del girone ed entrare tra le teste di serie nei sorteggi per gli accoppiamenti dei sedicesimi di finale. Roberto Napolitano Girone A Risultati: Swansea 0-1 Valencia; Kuban 4-0 San Gallo Il Valencia vince in Galles e conquista il matematico primato del girone. Il Kuban strapazza il San Gallo ma sembra non bastare. Infatti per qualificarsi occorrerà vincere a Valencia e sperare in una contemporanea sconfitta dello Swansea in Svizzera ma anche così deciderebbe la differenza reti. Il prossimo turno: Valencia - Kuban; San Gallo - Swansea Girone B Risultati: Ludogorets 2-0 Psv; Chernomorets 2-1 D.Zagabria Il Psv perde in casa del Ludogorets,che conquista il primo posto,e si rovina con le sue mani. Ora tutto passerà dall'ultimo turno. Gli olandesi riceveranno gli ucraini del Chernomorets per un finale brivido. Il prossimo turno: Psv - Chernomorets; D.Zagabria - Ludogorets Girone C Risultati: Esbjerg 2-1 Standar Liegi; Elfsborg 0-1 Salisburgo Senza storia questo girone. Le prime della classe strapazzano gli avversari e giocheranno nell'ultima gara per la piazza d'onore. Visto anche lo 0-2 dell'andata al 90% sarà il Salisburgo a chiudere prima. Il prossimo turno: Salisburgo - Esbjerg; Standar Liego - Elfsborg Girone D Risultati: Rubin 1-1 Maribor; Wigan 1-2 Zulte Weregen Il Wigan butta letteralmente all'ortiche una qualificazione. La sconfitta in casa porta lo Zulte Waregen al secondo posto e un piede e mezzo ai sedicesimi. Il pari del Maribor in Russia tiene vivo qualche lumicino ma manca solo l'ufficalità: Rubin primo e Zulte secondo. Il prossimo turno: Zulte Waregen - Rubin; Maribor - Wigan Girone E Risultati: Pacos 0-0 Fiorentina; Dnipro 4-1 Pandurii La Fiorentina mantiene la sua imbattibilità in un girone già deciso. Il Dnipro nonostante la vittoria ha l'obbligo di vincere a Firenze per conquistare il primato. Inutile la sfida tra Pandurii e Pacos Il prossimo turno: Fiorentina - Dnipro; Pandurii - Pacos F. Girone F Risultati: Apoel 0-0 Maccabi; Bordeaux 0-1 Eintracht Il Bordeaux spegne l'ultima occasione in casa contro l'Eintracht che conquista la vetta matematica. In Cipro L'Apoel spreca l'occasione di tornare in corsa, per qualificarsi serve un miracolo. Il prossimo turno: Maccabi - Bordeaux; Eintracht - Apoel Girone G Risultati: Genk 3-1 Dinamo Kiev; Rapid Vienna 2-1 Thun. Bella vittoria del Genk che stacca il pass ai sedicesimi insieme al primato. La Dinamo si complica un pò la vita e ora attende un Rapid galvanizzato da questa vittoria che lo reinserisce prepotentemente nella corsa alla qualificazione. Fuori il Thun Il prossimo Turno: Dinamo Kiev - Rapid Vienna; Thun - Genk Girone H Risultati: Siviglia 1-1 Estoril; Slovan Liberec 1-2 Friburgo Il Siviglia si fa raggiungere al 90' dai modesti portoghesi perdendo l'occasione di qualificarsi con un turno d'anticipo. Ora una sconfitta per 3-0 a Friburgo e una contemporanea vittoria dello Slovan eliminerebbe gli sbaglioli, cosa assai improbabile. Grande vittoria del Friburgo che sembrava spacciato mentre ora è favorito al secondo posto Il prossimo Turno: Friburgo - Siviglia; Estoril - Slovan Liberec Girone I Risultati: Lione 1-0 Betis Siviglia; Rijeka 0-0 V.Guimaraes Il Lione vince di misura e si qualifica mentre il Guimaraes perde una grande chance pareggiando a Fiume. Infatti dopo il pari a reti bianche agli spagnoli basterà non perdere in casa contro lo già eliminato Rijeka per passare il turno. Il prossimo Turno: Betis Siviglia - Rijeka; V.Guimaraes - Lione Girone J Risultati: Legia Varsavia 0-2 Lazio; Trabzonspor 4-2 Apollon; La Lazio batte in scioltezza un modesto Legia ( la classifica è impietosa) e conquista i sedicesimi. Reti dei giovani Perea e Felipe Anderson. Ora il 12 Dicembre a Roma contro il Trabzonspor si gi gioca il primato, l'imperativo è vincere. I turchi subiscono il ritorno dei ciprioti ( da 3-0 a 3-2) ma tengono botta e chiudono la pratica con un gol di Adin. Nell'ultima giornata Legia alla ricerca di punti per l'onore. Il prossimo turno: Lazio - Trabzonspor; Apollon - Legia Girone K Risultati: Tromso 0-2 Tottenham; Anzhi 1- 1 Sheriff C'era poco da dire già alla vigilia. Inglesi a punteggio pieno che cancellano in parte la pesante sconfitta in campionato (6-0 dal City). Lo Sheriff doveva vincere in Russia per cercare quando meno di riaprire i giochi ma purtroppo per loro non è stato così. Passano le più forte. Per il Tottenham a segno l'ex Roma Lamela e l'ex obiettivo di mercato del Milan Chiriches. Il prossimo turno: Tottenham - Anzhi; Sheriff - Tromso Girone L Risultati: Az Alkmaar 2-0 Maccabi; Shakter 0-2 Paok Salonicco Situazione analoga al gruppo precedente. Tutto già decciso da un pezzo. C'è solo da giocarsi il primo posto in Grecia ricordandosi, in caso di parità che all'andata in Olanda fini 1-1. In Israele si cercherà invece di evitare l'ultima piazza Il prossimo turno: Paok Salonicco - Az Alkmaar; Maccabi - Shakter Antonio Greco Di Annalisa Moccia Questa non ci voleva proprio! Con la sconfitta, in terra tedesca, il Napoli di Saurini spreca la possibilità di mettere in cassaforte la qualificazione agli ottavi di finale; addirittura complicandone il passaggio. Tutto, infatti, si deciderà all’ultima giornata, quando la squadra partenopea ospiterà l’Arsenal, prima in classifica. Arrivati in Germania per vincere la gara, gli azzurrini giocano una prima parte, studiando l’avversario, per poi, cercare di portarsi in vantaggio. Il più pericoloso tra gli azzurrini, è Gennaro Tutinoche, sfiora il gol. Con la sua velocità, il numero 7, riesce a portare via difensori tedeschi, che pur di fermarlo, commettono fallo. Infatti, il primo tempo è caratterizzato da tanti falli e, ammonizioni, sia da una parte che dall’altra. I tentativi del Dortmund vengono fermati da un prodigioso Nikita Contini. L’italo-ucraino s’invola sulle due occasioni tedesche più pericolose; quelle di Ogun Gumustas che, al 24’ batte due volte in porta, ma il portiere partenopeo in entrambi i tiri, non si fa trovare impreparato. A sette minuti dall’ inizio della ripresa, Tutino, finalmente, riesce a mettere in rete la sfera. Da un calcio di punizione, tirato da Mangiapia, il napoletano intercetta la palla e batte Gocke. Il gol subito, però, smuove il Borussia, che va all’attacco della rete del pareggio. Dopo un palo colpito daStenzel, Kurt, mette a segno la palla vagante. E’ il 27’, il primo dei tre minuti di follia. Infatti, dopo centottanta secondi, il Napoli subisce, anche, il gol, del momentaneo vantaggio. E’ di nuovoKurt, a freddare gli azzurrini. Il turco, con facilità segna un gol a porta vuota. Sotto accusa mister Saurini, per aver ritardato i cambi; il primo arrivato solo al 36’, il secondo al 40’, non utilizzando, così, forze fresche capaci di poter agguantare, almeno, il pari. Il match termina 2 a 1 e, il Napoli lascia in casa delBorussia i tre punti utili per la sua qualificazione, facendosi superare proprio dai tedeschi. La gara contro l’Arsenal è, dunque, decisiva per il Napoli. L’obbligo è vincere e sperare che il Marsiglia fermi la squadra tedesca. Intanto il match tra Arsenal e Marsiglia termina 1-1 Classifica: Arsenal 9, Borussia Dortmund 8, Napoli 6, Marsiglia 4 Il pari rimediato contro il Copenaghen, è favorevole, solo, ai danesi, che rimangono sempre più secondi, aumentando a due le distanze dai bianconeri; terzi. Nonostante il pareggio, però, la Juventus resta in corso per la qualificazione. In Turchia, i ragazzi di Zanchetta sono obbligati a vincere, contro un Galatasary che poco impensierisce; i bianconeri hanno dalla loro parte, anche, la sfida diretta tra Real Madrid e Copenaghen. Al “Pistoni” di Ivrea, i bianconeri partono subito forte; al 18’ Vaporakis è bravo a salvare il risultato sulla conclusione di Marzouk. Juventus arrembante, che dopo pochi minuti va vicina al vantaggio conTavanti, che mette la palla in mezzo. Vaporakis non trattiene la sfera e finisce sui piedi di Soumah; l'attaccante della Juventus va alla conclusione ravvicinata, ma non riesce a trovare la porta e calcia alto. Nel buon momento per i bianconeri, arriva la doccia fredda. Al 34’, sugli sviluppi di un corner Nordam anticipa Penna e con tiro al volo di destro porta in vantaggio il Copenaghen. Dopo quattro minuti, la Juventus restituisce il favore. Da un calcio d’angolo, la palla arriva a Soumah che, con un siluro regala il pareggio ai suoi compagni. Il primo tempo termina 1 a 1, ma la ripresa si apre con un’ennesima brutta notizia per la squadra italiana. A cinque minuti dall’inizio del secondo tempo, la difesa juventina si fa trovare impreparata e, Felfel, solo, insacca in rete. Subito il gol del momentaneo vantaggio, va all’attacco del gol del pari, che arriva all’35’, con Matteo Gerbaudo. La Juve vuole vincere e, l’occasione per farlo arriva sui piedi di Marzoulk. Il marocchino dagli undici metri, però, stampa la palla contro la traversa, sciupando il gol della vittoria, che avrebbe assicurato il secondo posto nel girone B. Nell’altra gara di giornata, il RealMadrid stende per 4 reti ad 1, il Galatasaray, sempre ultimo con soli 2 punti. Classifica: Real Madrid 11, Copenaghen 7, Juventus 5,Galatasaray 2 1 Con il pareggio arrivato a pochi minuti dalla fine, il Milan stacca il pass per gli ottavi di finali. Secondi con 8 punti, i rossoneri guidati da Filippo Inzaghi, sono matematicamente qualificati, insieme ai pari età del Barcellona. Non era cominciata nei migliori dei modi, la gara, a Glasgow; rossoneri in panne contro un Celticche ha creato tanto e posto ritmi alti al match. Il primo tempo è di stampo bianco verde, ma il portiere Andrenacci, costretto ad alcuni interventi importanti, è bravo a negare il vantaggio per la squadra scozzese. Ad inizio ripresa, però, il numero uno milanistanulla può sull'incredibile conclusione di McMannus, che dai 40 metri spedisce la palla in rete. Dopo lo svantaggio subito, il Milan continua a soffrire e, cinque minuti più tardi, viene salvato dalla traversa colpita da Henderson. Negli ultimi venti minuti, i rossoneri si risvegliano e vanno a caccia del goal del pari. Goal che arriva a tre minuti dalla fine, grazie a Pinato, che conclude in rete, un cross di Piccinocchi. Al 91', però, ci vuole ancora un super Andrenacci per evitare il 2-1. Al triplice fischio il Milan può esultare per un punto che ha il sapore di ottavi di finale. La seconda gara del girone H, ha visto il Barcellona strapazzare per 4 reti a 0 l’Ajax. Classifica: Barcellona 10, Milan 8, Ajax 4, Celtic 3 Il 24 Maggio 2014 l’Estádio da Luz di Lisbona, letteralmente “Stadio della Luce”, ospiterà la finale della 59ª del più grande torneo continentale per club d’Europa: la UEFA Champions League. L’Estádio da Luz attuale, inaugurato nel 2003, nasce in occasione dei campionati europei di calcio del 2004 tenutesi, appunto, in Portogallo, ad opera dell’architetto Damon Lavelle che progettò uno stadio che usasse il più possibile la luce naturale; ospita le partite casalinghe del Benfica, ed è chiamato dai tifosi delle aquile “A Catedral” (La Cattedrale). Lo stadio portoghese sorge dove prima era ubicato il vecchio omonimo stadio, inaugurato nel 1954 e demolito proprio nel 2003, a causa della necessità di essere modernizzato, anche a scapito di dimezzare i posti (passati da 135.000 a 65.647). Fino ad ora l’impianto, oltre ad alcune partite di Euro2004, ha ospitato solo due grandi eventi: la finale di Coppa delle Coppe del 6 Maggio 1992 (prima della demolizione) vinta 2 a 0 dal Werder Brema contro il Monaco a quei tempi allenato da Arséne Wenger, e la finale stessa del campionato europeo 2004 vinto dai Greci proprio contro i padroni di casa grazie al gol di Angelos Charisteas il 4 Luglio. Visto l’importanza della partita che ospiterò, ogni squadra europea vorrebbe visitarlo e magari riportandosi a casa come souvenir proprio la coppa. Francesco Perfetto 12 Il bilancio parla di almeno due morti e diversi feriti dopo l’incidente avvenuto all’Arena Corinthians a San Paolo (stadio che ospiterà, oltre alla gara inaugurale dei campionati mondiali di calcio del 2014 in Brasile, anche altre cinque partite: tre nella fase a gironi, un quarto di finale e una delle due semifinali). A quanto pare il disastro è stato causato da un cedimento di una gru, spezzatasi in due a causa dell’ingente peso issato (circa cinquecento tonnellate), facendo precipitare l’immenso carico sulla tribuna destinata a ricevere la copertura metallica. L’impresa edile incaricata del cantiere aveva annunciato la fine dei lavori, costati circa 855 milioni di reais (circa 272 milioni di euro), per la fine del mese e l’esordio del Corinthians padrone di casa era previsto per il 25 Gennaio 2014, in occasione del 460° anniversario della nascita della città brasiliana; ma visto l’accaduto è ormai in dubbio anche la possibilità di utilizzare lo stadio Itaquerao al mondiale brasiliano. “Sono profondamente addolorato per la morte delle persone che lavorano allo stadio del Corinthians. Le nostre sentite condoglianze alle famiglie”. Queste le parole del presidente della FIFA Seph Blatter su Twitter. Francesco Perfetto Che il calcio sia uno sport che attiri tutti è cosa nota, e nella maggior parte dei giovani nasce il “sogno” di diventare calciatori. Il calcio però non è solo un “sogno”, infatti è uno sport, che diverte e fa divertire in tutte le categorie. In questo sport molto spesso si vedono anche scene, che di sportivo hanno ben poco, però allo stesso tempo nascono tornei, che sarebbero da pubblicizzare. Il Torneo Fair play Taxi è uno di questi tornei, che vede affrontarsi 8 formazioni composte da soli tassisti. Il signor Fabio Esposito, giocatore del Deportivo Collinari, in un intervista telefonica ci ha raccontato come è strutturato il torneo. “L’idea di creare una squadra di tassisti è nata per creare un rapporto, che non sia solo lavorativo con i colleghi, e di praticare sport insieme” queste sono le parole del signor Esposito. Il torneo abbiamo già detto è composto da 8 formazioni, che si sfidano tra loro per qualificarsi alla “Champions League Fair play” dove si qualificano le prime 4 formazioni, mentre le altre 4 partecipano all’ “Europa League Fair play”. Il signor Esposito ci racconta anche, che questo torneo ha preso quel nome proprio perché è all’insegna del divertimento e del Fair play, e c’è il massimo rispetto degli arbitri e degli avversari. L’obiettivo dei tassisti è quello di creare un torneo, che si possa estendere anche al di fuori della Campania. Ogni rosa, che partecipa al torneo è composta da 16 componenti, che si organizzano per partecipare alle partite dopo essersi accordati sulla turnazione lavorativa. Questo è il bello del calcio, che è uno sport, che può essere praticato da tutti e ha il compito di divertire e far divertire, ma troppo spesso questo messaggio viene dimenticato e sporcato. È cosi difficile creare tornei o competizioni dove a vincere sia lo sport? È cosi strettamente necessario vedere comportamenti non consoni alla manifestazione fuori e dentro al rettangolo di gioco? Troppo spesso si dimentica, che il comportamento “colorito” può essere copiato da bambini o ragazzi, che vogliono imitare il proprio campione. Salviamo il calcio e lo sport con competizioni leali dove ci sia uno spettacolo e un perfetto esempio per il futuro. Stefano Limongelli Direttore: Cristiana Barone Editore: Antonella Castaldo Capo Redattore: Luigi Liguori Editing Grafica: Giuseppe Vecchione e Silvana Ventriglia Redazione: Corso di Giornalismo Sportivo 2013 - Università Parthenope di Napoli - Facoltà di Scienze Motorie Bigol News - Testata Registr. Trib. Napoli 20/2008 del 28/02/2008 Seguici anche su Facebook sulla nostra pagina “FATTO DI SPORT” per rimanere sempre aggiornato.