VISITA ALL`ABBAZIA DI SAN PIETRO - ASSISI -

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VISITA ALL`ABBAZIA DI SAN PIETRO - ASSISI -
VISITA ALL’ABBAZIA DI SAN PIETRO - ASSISI Sabato 30 novembre abbiamo visitato l’abbazia benedettina di San Pietro
per approfondire l’argomento affrontato a storia:il MONACHESIMO.
Il monachesimo si sviluppa nell’Alto Medioevo e nasce da San Benedetto
da Norcia che fonda l’ordine dei Benedettini.
La visita è stata guidata da un monaco che ci ha spiegato la storia
dell’abbazia e i vari ruoli di tutti i monaci nel monastero. Ci ha detto che
San Rufino è stato uno dei primi sette vescovi di Assisi , primo a morire
martire, gettato nel fiume Chiascio nei pressi di Costano, con la pietra di
una macina legata al collo. San Vittorino martire fu il secondo vescovo
d’Assisi. Le sue reliquie sono conservate nella chiesa di San Pietro .
Nell’abbazia si trova anche il pozzo dei martiri dove venivano gettati i
seguaci di San Vittorino. I primi discepoli di San Benedetto furono due
nobili uno dei quali si chiamava Mauro e aveva 15 anni
La chiesa di San Pietro è stata costruita intorno al 900 in stile romanico,
dopo essere stata distrutta fu ricostruita dai monaci cluniacensi intorno al
1200 in stile gotico(l’interno) come le chiese di San Francesco e Santa
Chiara,la facciata è rimasta in stile romanico.
La guida ci ha mostrato il chiostro con al centro un pozzo, le stanze dei
monaci chiamate celle, arredate con un letto, un inginocchiatoio, una
scrivania,un piccolo armadio e un lavandino; i bagni sono in comune.
Abbiamo osservato la cucina, oggi arredata in modo moderno, è spaziosa,
dato che un tempo i monaci erano tanti. Nel refettorio ci sono molti tavoli
e sulla parete in fondo si trova un grande affresco che raffigura “l’ultima
cena”. C’è anche una scultura, eseguita da un artista contemporaneo, che
rappresenta San Benedetto e Santa Scolastica. La biblioteca è grande e
conserva molti preziosi volumi, alcuni dei quali trascritti a mano dai
monaci. Qui si trovano scaffalature che contengono i libri e diversi mobili
antichi. Siamo entrati nell’oratorio dei monaci, dove questi si recano a
pregare nei diversi momenti della giornata, come previsto dalla Regola.
Qui, come all’ingresso del monastero, si può notare la statua di San
Benedetto. Il monaco ci ha fatto attraversare una sala lunghissima e larga,
ambiente dove i monaci si incontrano, qui, in una parete spicca un trittico
di Matteo da Gualdo (1470), è molto bello, ma non è l’originale che invece
si trova nel museo dell’abbazia.
La regola imposta da San Benedetto era:
“ORA ET LABORA”
“ PREGA E LAVORA”
Il monaco ci ha mostrato l’orto e ci ha spiegato che un tempo l’abbazia
possedeva molti terreni che i monaci coltivavano, lui stesso si è sempre
dedicato all’agricoltura.
In epoca medievale i benedettini disboscavano e bonificavano terreni
paludosi che poi coltivavano insieme a braccianti e contadini .
Questa visita è stata molto interessante, abbiamo potuto visitare una delle chiese
più belle di Assisi, e, soprattutto, siamo entrati in un monastero per renderci conto
di come vivono e vivevano i monaci benedettini che, in epoca medievale, hanno
avuto un ruolo molto importante nella società, a livello economico, sociale,
culturale e religioso. Abbiamo potuto “toccare con mano” ciò che abbiamo
studiato sui banchi di scuola.
CLASSE 1^ B
Vanessa Tosti, Proietti Coraggi Chiara,
Piacenti Linda, Chiocchetti Elena,
Ottersen Marianne, Proietti Martina.