SISTEMA + DESIGN

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SISTEMA + DESIGN
SISTEMA + DESIGN
Vetro in titanio Buderus
Tecnologia ALU plus
Design intelligente
Efficienza energetica A+
Ottimizzazione di sistema
Internet e Apps
Confortevole Touchscreen
Un fenomeno che
lascia il segno
Foto: Ventura/shutterstock.com
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Vetro in titanio
Care lettrici, cari lettori,
In anticipo rispetto alla Swissbau 2016 siamo convinti di potervi
sorprendere. E siamo nel giusto. Con la nostra nuova linea di
caldaie, il loro design unico e le caratteristiche tecniche creeremo scalpore nel settore.
Oggi tenete in mano la nuova rivista Buderus. Anch’essa si differenzia in maniera sostanziale dalle precedenti. Non è cambiato solo il confezionamento; anche il contenuto vi sorprenderà.
Non ci focalizziamo sui prodotti e i loro vantaggi; al contrario in
questa rivista desideriamo intrattenervi con reportage informativi emozionanti. Nessun saggio specialistico dunque, ma tuttavia tematiche molto vicine ai nostri generatori di calore.
Gli articoli sono strettamente correlati alle caratteristiche specifiche della nostra linea di caldaie come per esempio il design
intelligente, l’ottimizzazione di sistema, il confortevole touch
screen o il vetro in titanio. Colleghiamo la termotecnica al corpo umano, alla scienza, ai fenomeni naturali o all’architettura. E
intraprendiamo perfino un viaggio nello spazio.
Vi auguro di divertirvi con questa speciale edizione della rivista
Buderus.
Claudio Balestrero, CEO
Buderus Tecnica riscaldamento SA
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32 Design intelligente
Non solo estetica
Impressum
Autore:
Bosch Thermotechnik GmbH
Buderus Germania
Sophienstrasse 30 – 32, D-35576 Wetzlar
www.buderus.de
Edizione Buderus Svizzera 2016
Buderus Heiztechnik AG
Netzibodenstrasse 36, CH-4133 Pratteln
www.buderus.ch, [email protected]
Redazione:
Melanie Lauterbach, Jörg Bonkowski, Wolfgang
Diebel, Tilman Faust, Luc Geerinck, Thomas
Pelizaeus, Communication Consultants
(Stuttgart)
Buderus – la rivista
Indice
Ottimizzazione di sistema
Completamente staccata
Foto: DenisNata/shutterstock.com
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Confortevole
touchscreen
Toccato
Foto: aeiddam0853578919/shutterstock.com
Foto: Mikhail Bakunovich/shutterstock.com
Foto: ullstein bild Rex Features/NASA
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38 Tecnologia ALU plus
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Internet e Apps
Connesso in rete in
modo ottimale
Buderus – la rivista
Foto: Heike Lyding
Foto: ktsdesign/shutterstock.com
Un materiale pulito
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Efficienza
energetica A+
Prestazioni migliorate
3
Co
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Buderus – la rivista
ompletamente
staccata
Foto: Naeblys/Shutterstock.com
A 400 km di altezza orbita, con la stazione spaziale ISS, uno
degli oggetti più affascinanti creato dall’uomo.
Buderus – la rivista
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cupazione di lungo periodo. Il successo del progetto comunitario internazionale, al quale hanno preso parte in
totale 16 nazioni, si basa sulle conoscenze di ingegneri e astronauti esperti e su un concetto ponderato: una
struttura modulare.
La stazione spaziale internazionale ISS è assemblata con numerosi
componenti singoli standardizzati:
un vantaggio enorme.
Il sistema perfetto
Il fatto che l’ISS sia stata assemblata con più componenti singoli standardizzati, rappresenta un grosso
vantaggio: per ampliare la stazione è
sufficiente montare nuovi moduli, in
Postazione di lavoro con vista: braccio esterno della ISS.
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modo flessibile, unendoli tramite nodi di giunzione. Negli anni numerose
singole missioni hanno portato il loro
contributo ampliando la ISS fino agli odierni 109 metri finali di intelaiatura e ai quasi 30 metri di larghezza. La
più grande stazione spaziale attua-
le pesa più di 450 tonnellate. I singoli moduli sono stati trasportati sul luogo di destinazione uno dopo l’altro
con razzi vettori e viaggi spaziali in
orbita e poi agganciati alla stazione.
Nei prossimi anni sono previste altre
missioni con l’invio di ulteriori bloc-
Foto: ullstein bild AP
A
ccadde negli anni ’80,
quando la Neue Deutsche
Welle (in tedesco „Nuova onda tedesca“), invase la nazione. Anche il cantante Peter Schilling
cavalcò l’onda. La sua hit numero 1
echeggia ancora oggi dai nostri altoparlanti: completamente staccata
dalla terra fluttua l’astronave – priva
di gravità. Allo stesso modo si comporta la stazione spaziale internazionale realizzata alla fine degli anni ’90
(International Space Station): nonostante la forza di gravità essa rimane relativamente vicina al pianeta blu
nell’orbita terrestre. Solo a pochi è
concesso di accedere all’ISS. Finora sono stati a bordo di questo capolavoro della tecnica 216 uomini, che
hanno visto ogni giorno 16 albe. Tra
essi anche sette turisti con gli spiccioli necessari. Dal 1998 ad oggi si è
continuato a costruire sull’immobile
artificiale più grande nell’orbita terrestre; in novembre 2000 ha avuto
luogo nella piattaforma la prima oc-
Buderus – la rivista
Buderus – la rivista
Foto: ullstein bild Rex Features/NASA
La parte più interessante è la cupola:
con le sue 6 ampie finestre laterali e
una finestra centrale di 80 centimetri
la piattaforma panoramica installata
nel 2010 offre agli astronauti una vista senza paragoni sulla madre terra e
sullo spazio infinito dell’universo. Tra
gli altri l’astronauta Chris Hadfield
ha cantato qui la sua versione cover
di Space Oddity di David Bowie.
Fino ad oggi il video musicale è stato
cliccato oltre 25 milioni di volte,
ottenendo un successo planetario.
Foto: ullstein bild Rex Features/NASA Shutterstock
Stanze con vista
Ulteriori ampliamenti: sulla ISS viene montato un nuovo modulo.
Foto: ullstein bild Rex Features/NASA Shutterstock
Il blocco iniziale era costituito dal
modulo motore e di trasporto russo Sarja. Dopo numerose missioni Space Shuttle per portare sulla stazione i primi nodi di giunzione e l’equipaggiamento, è seguito il
modulo di navigazione e abitazione
Swesda. Nell’unità, che misura circa
13 x 4 metri, trovano posto molteplici cabine abitative, dispositivi di gestione e comando, sistemi di intrattenimento, arredi sanitari, la cucina e
attrezzi per palestra. Numerosi ulteriori gruppi costruttivi come Destiny, il modulo laboratorio statunitense
dell’ISS, le serrande dell’aria e i nodi
di giunzione rendono la stazione spaziale un luogo dove l’equipaggio può
lavorare e vivere. Molteplici vele solari, che si orientano in parte verso il
sole grazie a giunti rotanti, assicurano l’energia sufficiente.
Foto: ullstein bild AP
chi costruttivi.
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La stazione spaziale internazionale ISS è sempre visibile dalla terra
ad occhio nudo: se si trova sullo zenit, brilla in modo circa 25 volte più
luminoso rispetto a Sirio, la stella più
luminosa. Per questo motivo, sorvolandola, appare ad occhio nudo
come un punto che lascia la scia; gira attorno alla terra in circa 93 minuti. Tuttavia dopo circa 6 minuti scompare nuovamente dal campo visivo
a causa della sua velocità orbitale di
circa 28.000 km/h. Viceversa è possibile lanciare un’occhiata alla terra
dall’ISS in Lifestream su
www.esa.int grazie all’High Definition Earth Viewing System (HDEV) e
alle numerose telecamere HD installate sulla stazione spaziale. Il maggiore Tom ne è rimasto affascinato.
Originariamente l’ISS era stata progettata per funzionare per un periodo di 15 anni, quindi il suo tempo
avrebbe dovuto essere già scaduto nel 2013. Tuttavia è stato previsto
un nuovo progetto in base al quale la
stazione spaziale terminerà il suo dovere nel 2028. Quindi la aspetta una
fine ingloriosa: la ISS dovrà essere
affondata nell’oceano.
La struttura modulare offre la massima flessibilità.
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Foto: ullstein bild Rex Features/NASA
Visibile ad occhio nudo
Ottimizzazione di
sistema
Con le nuove generazioni di impianti di riscaldamento Buderus esiste sempre la possibilità di potenziare il sistema: con
componenti idraulici per ulteriori circuiti riscaldamento e con le
energie rinnovabili.
Centrale di riscaldamento compatta a condensazione a gas
Logamax plus GB192iT: senza una grossa spesa ampliabile in un secondo momento a formare un sistema ibrido GBH;
ottimizzazione di sistema per
l’allacciamento di max. 2 circuiti riscaldamento sotto il rivestimento; integrazione di energie
rinnovabili tramite una valvola
miscelata ibrida di serie.
Caldaia a condensazione a gas
Logamax plus GB192i: ampliabile con un vaso d’espansione a
membrana da 15 litri o un ulteriore modulo EMS plus; attacchi
del riscaldamento, del gas e dei
gas combusti compatibili con i
precedenti modelli a partire prodotti dal 1995*.
*vale per Logamax plus GB112/24, 29;
GB142/15-30 ; GB162/15-45
www.buderus-zukunft.ch
Buderus – la rivista
Negli apparecchi della linea al titanio l’unità di servizio Logamatic RC300 è integrata in un listello.
Buderus – la rivista
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Quando misura circa 2,5 cm
l’embrione inizia a sentire. Il senso del tatto è il primo e più elementare dei sensi, che si forma
negli uomini.
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Foto: DenisNata/shutterstock.com
Toccato
Buderus – la rivista
C
aldo, freddo, dolore, piacere: sulla nostra pelle hanno
sede da 300 a 600 milioni
di recettori, che ricevono costantemente stimoli tattili e li inviano al cervello sotto forma di impulsi elettrici. Essi sono il nostro contatto con il
mondo esterno e il nostro principale
“motore di sviluppo”.
Il feto esplora il grembo materno con
i calci e riceve in questo modo una
sensazione diretta; i neonati e i bimbi
piccoli “conoscono” il mondo con le
mani e la bocca. Essi imparano come
coordinare correttamente le loro mani, di quanta forza necessitano a seconda del tipo di oggetto, come
muoversi in avanti e come adeguarsi
all’ambiente circostante.
Basi per lo sviluppo
Il senso del tatto è il fondamento dello sviluppo motorio, emotivo, cognitivo e linguistico. Solo successivamente si formano i restanti quattro
sensi. La vista per esempio acquista via via sempre più importanza, tuttavia non può sostituire il senso del
tatto, perché solo quando afferriamo gli oggetti, essi diventano reali
per noi. Ci accertiamo dell’esistenza
di qualcosa, toccandola. Solo quando tastiamo una pesca rossa, capiamo se essa è effettivamente matura
e succosa, come appare. Chi scala,
verifica prima con il piede quale sarà
il suo appoggio successivo.
Accarezziamo ciò che
amiamo
Sentire e toccare esprime sicurezza
e realtà, anche nelle relazioni umani.
Una stretta di mano dice molto di più
che mille parole: è energica o molle?
L’abbraccio è timido e insicuro o forte? Il tocco dà informazioni agli uomini sul proprio antagonista, genera vicinanza ed è essenziale per il proprio
benessere.
Chi accarezza ed è accarezzato spesso, è più felice, rilassato ed
equilibrato, perché i recettori del
senso del tatto, intensamente attivi, stimolano il cervello e in aggiunta rafforzano il sistema immunitario.
E non possiamo essere diversi. Noi
afferriamo, ciò che troviamo bello e
che amiamo: il volante o il sedile di
un’automobile nuova, la stoffa della
nostra giacca preferita, il nuovo divano, il tavolo in legno, la fotografia del
nostro compagno o il nostro smartphone. Solo toccando e non solo guardando persone e oggetti, li possiamo “vivere”, sperimentare. Non per
niente in molte esposizioni è appeso il cartello “Non toccare”. Istintivamente gli uomini vogliono “catturare” il proprio mondo, utilizzando il
senso del tatto come navigatore.
Confortevole touchscreen
L’uso della nuova linea di caldaie
Buderus è chiaro e lineare, quanto il loro design: auto esplicativo,
intuitivo e agevole da adoperare tramite il display touchscreen
con avvisi in testo chiaro.
I clienti finali possono modificare le impostazioni base tramite
l’elegante unità di servizio integrata nel rivestimento frontale.
Per gli idraulici l’unità di servizio Logamatic RC300, con funzioni ampliate e una buona accessibilità, può essere installata
nell’apparecchio.
www.buderus-zukunft.ch
Buderus – la rivista
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Convinti da Buderus
“Gli apparecchi sono troppo belli per
il locale caldaia”
Il design è molto ben riuscito, in verità troppo bello per installare
gli apparecchi nel locale caldaia in cantina. Abbiamo già constatato in passato, che l’aspetto esteriore può essere determinante
nell’acquisto. Quando ho visto per la prima volta i nuovi apparecchi, mi è subito saltato all’occhio il rivestimento frontale in vetro,
che è veramente particolare. All’inizio ero un po’ scettico sulla robustezza, ma quando l’ho colpita con un pallone da calcio e non è
successo nulla, mi sono convinto.
Roland Hartmann
“Il vetro in titanio mi ha sorpreso”
Il nuovo design con il vetro in titanio mi ha sorpreso. Trovo il
vetro molto robusto e accattivante. Le reazioni dei nostri clienti, a cui abbiamo mostrato la documentazione corrispondente,
sono state positive. Il display touchscreen è conosciuto, perché usato nei telefoni cellulari e in altre apparecchiature elettroniche. Anche questa soluzione mi piace. E il pannello di servizio si adatta all’impressione di modernità dell’intero impianto. Per me, quale capo del servizio assistenza, l’accessibilità
alla componentistica interna costituisce un importante criterio.
Qui Buderus, nello sviluppo dell’apparecchio, ha tenuto in considerazione le richieste provenienti dall’esperienza e dalla pratica quotidiana.
Siegfried Eigl
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Buderus – la rivista
“Per me la vendita di un impianto
di riscaldamento passa attraverso le
emozioni”
Con un buon design posso risvegliare nei clienti più emozioni che non parlando di tecnologia. Le decisioni vengono prese di pancia. Per me installatore, un design intelligente significa un aspetto esteriore attraente; per i clienti significa facile da montare e da usare. In questo caso
per esempio la fornitura della caldaia, dell’accumulatore
e del rivestimento in imballi singoli, l’agevole pulizia dello
scambiatore di calore dal davanti o la comoda conversione ad un altro tipo di gas.
Konrad Raith
“Il nuovo design è un eccellente
argomento di vendita”
La prima impressione è fantastica! Il design moderno e contemporaneo
attira in particolar modo i clienti più giovani. Posso ben immaginare, che
questo sia un eccellente argomento di vendita. Valuto positivamente la
struttura modulare degli apparecchi. Qui si vede che Buderus ha guardato avanti con lungimiranza. Senza spese possono essere integrati ulteriori componenti, ampliando il sistema. Sotto il rivestimento tutto appare ben
ordinato. Dettagli quali il recipiente di raccolta dell’acqua dello scambiatore di calore mostrano che Buderus ha collaborato strettamente con gli installatori termoidraulici nello sviluppo di questi prodotti.
Michael Gut
Buderus – la rivista
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Buderus – la rivista
Foto: Ventura/shutterstock.com
La materia di cui
sono fatti i sogni
Trasparente, robusto e intelligente: il vetro imprime
di sé l’architettura moderna ed è sempre più versatile.
I
l vetro è molto di più di un semplice materiale da costruzione. È un
simbolo del nostro modo di vedere la vita. Noi preferiamo abitare in
ambienti luminosi dotati di grandi superfici vetrate. Lavoriamo dietro facciate in vetro e acquistiamo sotto cupole di vetro. Visitiamo musei realizzati con spettacolari costruzioni in
vetro e città i cui skyline sono caratterizzati da torri in vetro.
Forse il vetro ci affascina perché è
contraddittorio: è duro e al tempo
stesso fragile, di fatto un liquido solido, un prodotto di fusione che raffredda senza cristallizzarsi e acquisisce uno stato solido. È fragile e tuttavia così robusto, che può portare
grossi pesi. Grazie alla sua trasparenza crea un senso di unità tra noi e
il mondo esterno, ma al tempo stesso ci protegge da esso. Il vetro gioca con la luce e i colori. Può lasciare
passare la luce o rifletterla, dividerla in fasci di luce, deviarla o interromperla e scomporla nei colori dello spettro.
Buderus – la rivista
Effetto seduzione
Nonostante il vetro faccia parte dei
più vecchi materiali dell’umanità, il
suo potenziale non è stato sfruttato
appieno. Gli architetti amano progettare con il vetro e spingersi ai limiti delle sue potenzialità costruttive
per esempio per attirare i visitatori.
Una delle attrazioni principali di
Berlino è la cupola in vetro del parlamento. La costruzione progettata da
Norman Foster è stata inaugurata
poco prima del nuovo millennio,
quando il Parlamento tedesco si è
trasferito a Berlino. La cupola alta
23 metri e larga 40 serve da una
parte per illuminare, gli specchi
all’interno della cupola deviano la
luce solare nella sala plenaria posizionata 10 metri più in basso, e
dall’altro è aperta al pubblico. Dalla
terrazza sul tetto del parlamento i visitatori giungono ad una piattaforma
panoramica attraverso due rampe a
spirale. Lì si ha una vista insuperabile su Berlino ed è possibile guardare
gli impiegati al lavoro. In questo
modo la cupola in vetro con la sua
leggerezza e trasparenza è diventata simbolo di democrazia.
Un ruolo fondamentale
Sulla famosa via dello shopping di
Francoforte, il Zeil, la facciata del
centro commerciale MyZeil progettata dall’architetto Massimiliano
Fuksas salta subito all’occhio. Si
incurva verso l’interno assumendo
la forma di un imbuto e si capisce
che è un’apertura attraverso cui si
vede il cielo, solo se la si guarda
frontalmente. All’interno un altro
imbuto in vetro attraversa l’edificio
dall’alto verso il basso. Esso garantisce non solo il passaggio della luce
solare, ma è anche un componente
della struttura portante. L’acqua piovana che scorre nell’imbuto viene
raccolta, pulita e riutilizzata. I visitatori possono raggiungere il tetto
con la più lunga scala mobile della
Germania, una costruzione in vetro
e acciaio con vista sui grattacieli di
Francoforte, e poi ridiscendere fino
ai negozi.
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Foto: Jchambers/shutterstock.com
La costruzione in vetro del centro commerciale MyZeil a Francoforte sul Meno unisce estetica e funzionalità.
Materiale da record
Il vetro ha una funzione portante nel
vero senso della parola. Un famoso
esempio è lo skywalk, una piattaforma panoramica che si protende sopra il bordo del Grand Canyon. Chi ha
il fegato di camminare sulle piastre in
vetro del pavimento e si tiene al parapetto in vetro, si affida giustamente alla resistenza di questo materiale. Anche la Cina si impone con dei
record, con il più lungo ponte sos-
Lo skywalk sul Grand Canyon negli Stati Uniti d’America.
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peso in vetro del mondo o la più alta
copertura panoramica in vetro.
Il vetro diventa intelligente
Questo materiale è stato ulteriormente sviluppato non solo da un
punto di vista statico. Esso ci protegge sempre meglio per esempio dal
calore, dal sole e dai rumori. Il moderno triplo vetro isola bene tanto quanto un’opera muraria. Il principio sandwich: più vetri, fogli e rivesti-
Foto: jorik/iStock.com
Imprese come Apple esprimono la
loro forza innovativa con il vetro: sulla 5a Avenue a New York il “Flagship Store” di Apple si presenta
come un dado in vetro minimalista,
che mostra ciò che oggi è realizzabile con questo materiale. Non solo l’involucro dell’edificio, ma anche
la sua struttura portante è completamente in vetro. All’interno una scala
completamente in vetro porta dal piano terra ad un livello inferiore.
Buderus – la rivista
“Walk of Faith” sul monte Tianmen, Cina.
Buderus – la rivista
La luce di ogni lastra è comandabile
separatamente, così è possibile modificare i valori dei colori e della luminosità in un lampo. In questo modo di notte gli edifici diventano sculture luminose trasparenti. Alcune di
queste forse non sono ancora state
sognate.
Bild: vichie81/shutterstock.com
menti rendono il vetro un materiale
high tech. Il vetro assume i compiti normalmente svolti dalle tapparelle, dalle centrali elettriche, dai monitor o dagli impianti di allarme. Sono
già disponibili vetri che con la semplice pressione di un pulsante cambiano la loro traslucenza diventando
opachi. Anche i colori entrano sempre più spesso in gioco, così per esempio led luminosi possono rischiarare intere facciate in vetrocamera.
Foto: cozyta/shutterstock.com
Il vetro contraddistingue lo skyline di moderne città come
Hong Kong.
Vetro in titanio
Il rivestimento frontale dei nuovi sistemi di riscaldamento è realizzato in vetro in titanio Buderus
ed è disponibile a scelta nei colori nero o bianco. Questa pregiata superficie non è pretenziosa, ma al tempo stesso salta all’occhio. È robusta, facile da
pulire e anche dopo molti anni
non perde la sua eleganza senza
tempo. Il vetro in titanio di
Buderus non mostra segni di
usura, mantenendo inalterato il
suo aspetto seducente.
www.buderus-zukunft.ch
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Grazie al suo design moderno la Logamax plus GB192i può essere installata anche nell’abitazione.
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Buderus – la rivista
Buderus – la rivista
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Prestazioni
migliorate
Dal 2005 Urs Siegenthaler osserva le squadre avversarie per la Lega calcio tedesca. Le sue capacità analitiche e la ricca banca dati costituiscono una
parte del successo della nazionale.
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Buderus – la rivista
P
rima il calcio funzionava così: due squadre, 22 giocatori e
alla fine vinceva il migliore. Oggi il “grande” calcio funziona
in modo diverso. Il gioco viene determinato da una strategia elaborata, una dettagliata pianificazione, una tattica ponderata
e una ricca indagine analitica sugli avversari. Niente viene lasciato al caso, ogni partita minuziosamente preparata. E alla fine si ottiene il titolo di “Campioni del mondo”, come nell’estate 2014.
“Il successo è pianificabile.” Lo dice uno che ha una parte determinante nel successo della nazionale di calcio tedesca. Beh, non lui
da solo, bensì il suo DFB Scouting-Team. Urs Siegenthaler ne è il
fautore. Uno svizzero che possiede capacità analitiche straordinarie nel calcio. Il dono della lungimiranza. Di riconoscere cosa nasconde il futuro. “Il mio compito è quello di dire all’allenatore della
nazionale cosa avverrà in capo a tre o cinque anni” afferma.
Dal 2005 osservatore per il DFB
Foto: Heike Lyding
Urs Siegenthaler, lo stratega capo della Lega calcio tedesca, è il
membro fisso della squadra di Joachim Löw. Ne è parte integrante
come il team manager, il preparatore atletico e lo psicologo sportivo. Löw ha assunto l’ex giocatore svizzero ed allenatore come
osservatore nel 2005, perché era convinto delle sue capacità e
dell’importanza di questo compito. Nel corso degli anni Urs Siegenthaler ha costruito una ricca banca dati per la DFB con tutte le
informazioni importanti sulle altre nazionali. I loro punti di forza e di
debolezza. La loro tattica di gioco. Oggi lo staff degli allenatori può
accedere ai dati relativi a quasi tutte le squadre del mondo e quindi
aumentare le proprie prestazioni.
Buderus – la rivista
Avrebbe mai immaginato il capo analista, che la Germania avrebbe
travolto in quel modo il Brasile, la squadra ospitante il campionato mondiale? “Il Brasile ha a tutti gli effetti i giocatori migliori e più
dotati tecnicamente. Ma il calcio è cambiato, contano sempre più
virtù come lo spirito di squadra, l’affidabilità, la serietà. Noi abbiamo creduto nei nostri punti di forza e nelle nostre qualità ed eravamo convinti di poter vincere anche la semifinale contro la squadra
ospite, se avessimo sfruttato appieno il nostro potenziale” dice il
capo scout di DFB.
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Il 67enne confronta con piacere la sua attività per DFB
con quella di un analista della libera economia. “Un buon analista riconosce anzitempo dove sono i bisogni e i
desideri dei clienti. Quali risorse può utilizzare per soddisfare più velocemente queste richieste piuttosto che
altre.” Questo modo di pensare non viene dal nulla. Urs
Siegenthaler non ha successo “solo” come stratega di
DFB, ma anche come imprenditore. Egli ha fondato la
sua azienda per la commercializzazione di strumenti tecnici di regolazione, comando e misurazione in Svizzera
quando era ancora un giovane giocatore dell’FC Basilea.
Prima aveva studiato con successo architettura. “Ho bisogno di liberalità, di essere un libero pensatore. Ho un
sesto senso nel percepire le cose. E qui forse contribuiscono i miei studi in architettura”, sottolinea. È proprio
questo miscuglio di creatività e senso dell’ordine, che
egli afferma essere alla base del suo lavoro per la nazionale.
Per strada come un “agente segreto”
mente, il calcio cambia. Per poter essere tra i primi, bisogna prevederne gli sviluppi. Si deve sapere cosa fanno
gli altri. Dopo una sconfitta si deve ricercarne le cause e
capire cosa è andato storto.” Se la Germania è e rimane
il numero 1 a lungo “allora si può dire che anche il reparto Siegenthaler ha lavorato bene. Sono sempre un passo avanti”. Senza una solida pianificazione non c’è alcuna prestazione di eccellenza. “Se Lei pensa di essere
imprendibile, allora è già tagliato fuori.”
Sulla stessa lunghezza d’onda
Ecco come il “reparto Siegenthaler” dà il suo contributo al successo della nazionale di calcio. Quanto è stato
grande nella conquista del titolo del 2014? “Questo deve chiederlo a Joachim Löw“, afferma il capo scout. “A
me non piace essere in primo piano.“ Per Siegenthaler il
suo compito è accompagnare l’allenatore della nazionale. Perciò devono essere sulla stessa lunghezza d’onda,
“sono sempre necessari un mittente e un ricevente, che
Urs Siegenthaler presenta la sua attività per il DFB con il
nomignolo di “agente segreto”. Al riguardo sorride compiaciuto, in effetti talvolta va a guardare le partite di calcio nei panni dell’“investigatore segreto”. In questo caso vengono buoni la sua cittadinanza svizzera e la sua licenza di allenatore svizzero. “Quando mi presento come
cittadino svizzero, allora talvolta mi si apre una porta oppure l’altra..” E poi ci sono ancora i “grandi allenatori” a
livello internazionale, che conoscono il 67enne. “Mi dicono, Urs, da me puoi avere tutto. Se ne sai qualcosa di
calcio, vedi come lavoro. In caso contrario i miei documenti non ti servono!”.
Perché Urs Siegenthaler conduce queste ricerche e analisi dispendiose? Un lavoro snervante, che si attira sempre nuove critiche, se le cose non funzionano, e richiede
di viaggiare molto. In estate Siegenthaler ha seguito numerose partite di Coppa America, il campionato continentale di calcio del Sudamerica, la Gold Cup in America
centrale e nel Nord America così come la Coppa caraibica. Viaggia quasi quotidianamente con l’aereo da un luogo all’altro. “Forse bisogna essere un po’ paranoici, un
po’ suonati” (ride). “Ma il mondo gira sempre più veloce-
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Buderus – la rivista
si capiscano. Penso che Joachim Löw apprezzi il mio lavoro e prenda sul serio le mie affermazioni. Altrimenti sarei superfluo.”
E così l’osservatore calcistico alimenta ulteriormente la
banca dati di DFB con informazioni, che memorizza nel
suo smartphone negli stadi. Blocco e matita appartengono al passato. Talvolta va allo stadio anche in veste personale, privata. L’ex professionista si gode anche queste
occasioni, “in questi casi vado lì senza grosse aspettative, completamente impreparato. E Lei riderà, ma mi diverto pure.”
Efficience énergétique A+
Bild: Gajus/shutterstock.com
La moderna tecnica a condensazione, componenti
ottimizzati a risparmio energetico, una gestione orientata al fabbisogno, il risparmio di energia elettrica
nelle fasi di stand by: ecco cosa contraddistingue la
nuova generazione di caldaie Buderus. Gli apparecchi possono essere ampliati senza grandi spese e
diventare un sistema ibrido.
Buderus – la rivista
In combinazione con quattro collettori piani
Buderus Logasol SKT 1.0 la soluzione ibrida
Logamax plus GBH192iT con accumulatore inerziale
integrato Logalux PNR400 raggiunge una classe di
efficienza energetica molto elevata: in base alla direttiva europea per l’efficienza energetica nella produzione di acqua calda la classe A++ e nel riscaldamento degli ambienti la classe A+.
www.buderus-zukunft.ch
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La centrale di riscaldamento compatta a condensazione a gas Logamax plus GB192iT è ampliabile modularmente.
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Buderus – la rivista
Buderus – la rivista
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Connesso in rete
in modo
ottimale
Foto: ktsdesign/shutterstock.com
Il cervello è la centrale di comando
dell’organismo. In millesimi di secondo può raccogliere e elaborare
informazioni nonché dare istruzioni
sulle azioni da compiere.
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Buderus – la rivista
I
l cervello umano fenomenale. In millesimi di secondo può raccogliere, elaborare e inviare informazioni.
Da un punto di vista neurologico il cervello è una rete, i cui particolari non sono ancora stati scandagliati fino in fondo. Gli scienziati lavorano in modo intensivo per
portare alla luce ulteriori segreti della centrale di comando umano, con l’obiettivo di capire ancor di più i legami
all’interno dell’organismo.
In effetti la comunicazione nel cervello umano è straordinariamente sofisticata. Qui ci sono circa 86 miliardi di
cellule nervose (neuroni) unite tra loro in una complessa rete di più o meno 100 bilioni di sinapsi. Mediamente
un neurone è quindi connesso in rete con altre 1000 cellule nervose.
Come nelle reti sociali
Gli scienziati hanno scoperto che la comunicazione nel
cervello è confrontabile con quella delle reti sociali. Neuroni simili sono strettamente accoppiati uno all’altro e
hanno un forte influsso sull’attività del loro partner; mentre le cellule nervose che si differenziano nel comportamento, hanno solo deboli contatti o nessun rapporto tra
loro. Questo comportamento, per esempio, è ben conosciuto su Facebook, dove le persone hanno anche numerosi contatti, mentre al contrario la cerchia delle loro
amicizie più strette è molto esigua. Ma la loro opinione
ha un grande influsso sulle decisioni.
Mediamente il cervello di un adulto pesa circa 1400
grammi. La ricerca dispone anche di altre cifre e fatti avBuderus – la rivista
vincenti: nonostante la centrale operativa dell’uomo sia
pari al 2 % dell’intero corpo umano, essa comanda tutte le funzioni corporali. In un giorno il pensiero consuma più o meno il 17 % dell’intero fabbisogno energetico.
Ogni minuto viene pompato attraverso il cervello circa il
13 % del sangue presente nell’organismo. E questo organo lavora alla velocità del lampo: esso inoltra le informazioni alla velocità di 432 chilometri orari, così un uomo,
con un riflesso, è in grado di afferrare un bicchiere che si
rovescia. Particolarmente impressionante è la dimensione della rete dei nervi. Essa è lunga in totale 5,8 milioni di
chilometri, che corrisponde all’incirca a 145 giri intorno
all’orbita terrestre.
Un esempio per il computer
Per documentare le prestazioni del cervello, si fa spesso
un parallelo con il computer. Si evidenzia come il cervello
ha una struttura e un’architettura che fornisce agli sviluppatori di software pregiati servizi nel loro lavoro. Tempo
fa la centrale operativa dell’uomo sopravanzava le macchine con circa 1013 operazioni analogiche matematiche
al secondo. Col passare del tempo si è arrivati al supercomputer Tianhe2 che riesce ad eseguire per esempio
30,65 biliardi di operazioni con la virgola. Tuttavia il cervello necessita, in caso di massima prestazione, solo di
15-20 Watt per funzionare, in pratica solo una frazione di
secondo delle macchine high tech.
Esso raggiunge la sua elevata capacità di calcolo soprattutto grazie a numerosi collegamenti paralleli, quindi attraverso la connettività, e non mediante un’elevata
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La circonvoluzione del
cingolo
Foto: CLIPAREA l Custom media/shutterstock.com
I suoi campi specifici e non specifici sono connessi tra loro al massimo grado e gestiscono la motricità, i sensi e la psiche. Il talamo
è la “torre della consapevolezza” ed è responsabile delle nostre decisioni consce.
L’ippocampo
Il cavalluccio marino è decisivo
nell’immagazzinamento di nuovi contenuti
mnemonici. Se manca, non si può imprimere
nella mente alcuna nuova informazione.
Il Nucleus accumbens
È la sede del sistema di ricompense. Esso distribuisce ormoni della felicità dopo aver preso una
decisione e per esempio quando rinunciamo ad
una tavoletta di cioccolata.
L’amigdala
Senza di essa non possiamo sentire paura. Ma
grazie ad essa riconosciamo anche se gli altri hanno paura. Quale componente del sistema limbico essa gioca un ruolo importante
nell’elaborazione delle emozioni come per esempio l’avidità e l’orgoglio.
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Il mesencefalo
Nel mesencefalo si trova il produttore di importanti neurotrasmettitori come la serotonina, la dopamina e la noradrenalina. Essi influenzano le nostre
principali decisioni inconsce.
Il lobo flocculo-nodulare
La parte più vecchia del cervelletto. Nei piccoli vertebrati essa è il cervelletto. Esso regola
l’equilibrio e coordina proprio i movimenti degli occhi nella lettura.
Buderus – la rivista
velocità nei singoli procedimenti di calcolo.
Formazione e distruzione
Il cervello si sviluppa durante tutta la vita. Le connessioni utilizzate raramente vengono distrutte, le sinapsi molto frequentate si rafforzano. Dalla 16° settimana di gravidanza le singole parti del cervello si uniscono; all’inizio
della 26° le informazioni possono essere raccolte ed elaborate. Alla nascita questo organo pesa circa 300 grammi; nei primi cinque anni di vita il suo peso si quadruplica.
Dal secondo anno di vita in poi il numero delle connessioni di entrambe gli emisferi del cervello sale velocemente, il bambino ha tante sinapsi quanto un adulto. Questo numero si raddoppia dal terzo anno di vita fino a che,
a partire dal decimo anno di vita, il cervello inizia un processo di ottimizzazione: esso non riduce mai, o quasi
mai, le connessioni utilizzate e rafforza spesso le sinapsi
adoperate.
Foto: max-sattana/shutterstock.com
Già a 20 anni inizia il naturale processo di invecchiamento del cervello. La sua massa cala, poiché il corpo riduce il numero di neuroni nella sostanza grigia. Ma i cervelli più vecchi lavorano in modo olistico, coinvolgono
gli emisferi destro e sinistro nella stessa misura, possono essere ben allenati. E attraverso un sapere assimilato
sono quindi spesso superiori a centrali di comando più
giovani.
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Internet e Apps
I nuovi sistemi di riscaldamento Buderus possono
essere collegati a internet e possono essere gestiti
da qualsiasi punto e monitorati con le App Buderus,
specifici sistemi Smart Home o il Centro di controllo
Connect di Buderus.
Con l’aiuto dell’interfaccia internet di serie della
Logamax plus GB192i e della Logamax plus
GB192iT (fino a 25 kW) gli installatori termoidraulici possono comandare e controllare l’intero sistema
di riscaldamento comodamente per strada utilizzando una trasmissione dati sicura. La App EasyControlPRO di Buderus e il Centro di controllo ConnectPRO di Buderus facilitano le operazioni di service.
Con la App EasyControl i clienti finali possono gestire il loro sistema di riscaldamento agevolmente
per strada, esaminare i dati e cambiare le impostazioni. Il Centro di controllo Connect offre per esempio la possibilità di adeguare il riscaldamento in modo estremamente confortevole alle esigenze. Inoltre ai clienti finali vengono forniti validi suggerimenti
su come risparmiare energia con il proprio impianto
di riscaldamento.
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Con la App EasyControl di Buderus i gestori degli impianti di riscaldamento possono comandare il loro sistema anche per strada.
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Buderus – la rivista
La centralina di controllo ConnectPRO di Buderus apre agli installatori termotecnici opportunità totalmente nuove nel
settore dell’assistenza e del service.
Buderus – la rivista
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Non solo bella
La forma segue la funzione – come affermava uno dei più importanti motti dei designer. Ma questo era una volta. Oggi i
creativi innovativi combinano insieme estetica e funzione.
I
mercati sono saturi, i concorrenti numerosi. Le aziende di successo circoscrivono il loro prodotto differenziandolo da quello degli altri, per entusiasmare
gli acquirenti con caratteristiche particolari. Allo scopo
esistono molte opportunità di marketing, per esempio
la migliore qualità, un servizio di assistenza tecnica eccellente o perfino un’organizzazione perfetta. In questo contesto un buon design non è appetibile: noi capiamo al primo sguardo, se un auto è in linea con i tempi o
se per estetica è indietro anni luce rispetto alla concorrenza.
Chi ama i propri prodotti e non trascura l’estetica, la forma e le linee, assicura performance speciali, secondo la
propria esperienza, anche in tema tecnica e funzionalità.
Quindi il design è una caratteristica qualitativa per tutto
ciò che si nasconde sotto una bella confezione.
Un esempio luminoso
Si vede quotidianamente anche sulle nostre strade. Ogni autovettura ha una propria fisionomia. E come per gli
uomini gli occhi, in altre parole i fanali, sono la loro caratteristica più appariscente. Di conseguenza si presta
particolare attenzione alla forma di questi elementi. Talvolta gli “occhi” guardano in maniera veramente bonaria, altre volte appaiono curiosi, altre ancora sembra ci
ringhino perfino addosso. Una particolare conformazione del cofano accentua questo effetto, ecco quindi che
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la limousine assomiglia ad uno squalo in procinto di catturare la preda. Dietro questo styling spinto specifico di ogni marchio si
cela un enorme contenuto
tecnologico; alle volte visibile, per la maggior pare sperimentabile solo in
azione.
All’inizio la storia dei fanali nel settore automobilistico si fondava sul
sopra citato principio
“form follows function”.
La forma dei primi fanali è
stata mutuata dalla fisica:
un bulbo in vetro e un catarifrangente irraggiavano in avanti
la luce prodotta dai fili in tungsteno di una lampadina. Più grande era
il bulbo, meglio poteva vedere il conducente. Per questo motivo le prime lampade elettriche per le autovetture erano dei veri mostri.
Sorge una luce
Con il crescente impiego della luce, si è ridotto l’uso
Buderus – la rivista
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Foto: Mikhail Bakunovich/shutterstock.com
cio della legge colpisce ancora: da quest’anno il fanale, e l’intera automobile, devono essere riciclabili almeno al 95 %.
La concentrazione sullo sviluppo del fanale ha un motivo:
l’uomo è dipendente da una buona vista. Tutte le nostre
reazioni dipendono dalla vista. L’introduzione di led per le
luci dei freni può salvare delle vite, poiché i led sviluppano la loro forza luminosa più velocemente delle lampadine ad incandescenza e quindi inviano prima il segnale di
avvertimento.
24 ore di luce solare
Nel prossimo futuro si nasconderanno dietro il vetro dei
fanali ulteriori innovazioni. Sistemi all’avanguardia abbinano già oggi l’illuminazione con una camera ad infrarossi.
L’immagine viene poi visualizzata su un monitor o, come
Head-up-Display, direttamente sul lato interno del parabrezza, così di notte il guidatore è in grado di riconoscere
la presenza di un pedone sul bordo stradale, nonostante
non lo possa nemmeno vedere.
Nelle automobili di classe superiore i sistemi anabbaglianti automatici sono già uno standard. Le prossime serie
di modelli lavoreranno in più con zone di luce tridimensionali. Al posto di una lampada alogena o allo xeno entrano in gioco una molteplicità di led estremamente luminosi gestiti di volta in volta singolarmente, e che generano
in ogni situazione di guida la luce ottimale. Questo funziona non solo davanti all’automobile, ma anche ai lati. Il
sistema di navigazione dell’autovettura riconosce la cur-
Foto: Jaggat Rashidi/shutterstock.com
Foto: Mercedes Benz
delle lampade fino a che non sono diventate così piccole da trovare posto all’interno della carrozzeria. Contemporaneamente, con il passare degli anni, si è passati
dall’originaria semplice sorgente luminosa ad un sistema
di illuminazione altamente complesso a struttura modulare. I moderni fanali delle automobili soddisfano oggi una
molteplicità di prescrizioni, non sempre visibili a prima
vista. Per esempio devono sopportare e deviare il calore
prodotto da una lampada alogena (fino a 3000 °C), devono opporre solo una minima resistenza al vento in movimento, devono essere il più leggere possibile e, in caso di incidente, non devono lasciare dietro di sé alcun
frammento di vetro o elemento della carrozzeria appuntito. Perfino dopo una lunga vita dell’autovettura il brac-
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Buderus – la rivista
va entrante già prima di girare il volante e la illumina completamente. Prima degli incroci si accendono in aggiunta le luci laterali che offrono una libera visuale in tutte le
direzioni.
Se possibile, in futuro si nasconderanno luci al laser dietro l’elegante carrozzeria delle autovetture, poiché i sistemi laser sono più luminosi rispetto ai già abbaglianti led,
pesano meno e consumano il 30 % di energia in meno.
Di conseguenza i costruttori di fanali si trovano per la prima volta di fronte ad un problema: poiché il sistema di luci è più luminoso del necessario, in linea di principio la luminosità deve essere ridotta. Un laser per autovetture
ha un raggio di azione di 600 metri, il doppio di un faro
abbagliante convenzionale. Deve quindi essere impiegato, solo se sulla strada non c’è nessun’altra autovettura.
Design Intelligente
Design in vista
Questo sistema non è più grande di una scatola di sigarette, sorgente laser e catarifrangenti inclusi. La luce può essere convogliata tramite guida luce da una
sorgente laser centralizzata ad ogni punto desiderato dell’autovettura e lì uscire attraverso un minuscolo riflettore. Ne consegue che è possibile dare vita a
forme costruttive completamente nuove, per esempio un’auto senza fanali visibili. Ecco come, una volta
in più, il design moderno capovolge i nostri usuali punti di vista. Il banale diventa bello, il bello diventa funzionale, molto rimane nascosto. Ma una cosa è visibile a
colpo d’occhio: il design è un segno distintivo di qualità.
L’intelligente design della nuova generazione di caldaie Buderus convince sia internamente sia esternamente. All’interno degli apparecchi tutti i componenti sono facilmente accessibili per un montaggio
agevole e una manutenzione a costi ottimizzati. Il sistema ibrido Logamax plus GBH192iT PNR400 è stato premiato con il Plus X Award, il famoso premio per
l’innovazione nella tecnologia, nello sport e nello stile di vita.
I vantaggi per l’installatore:
 facile
da manutenere e da riparare
 attacchi
Foto: Nikivor Todorov/shutterstock.com
 rapida
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elettrici ben visibili
conversione ad un altro tipo di gas
 compatibilità
degli attacchi (Logamax plus GB192i)
con i modelli precedenti prodotti dal 1995*
*vale per Logamax plus GB112/24, 29, GB142/15-30,
GB162/15-45
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Prodotti in titanio: fin da
Montaggio della cella di calore
Installazione della cella di calore nel vano bruciatore
Test funzionale del generatore di calore
Posa della basetta di cablaggio interna
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al principio di alta qualità
Fissaggio della copertura del vano bruciatore
Montaggio della copertura sul vetro in titanio
Imballo di tutti i componenti per la spedizione
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Foto: Markus Hintzen
Montaggio dei componenti idraulici sull’accumulatore
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Una cosa
pulita
La natura ha spesso le idee migliori.
E l’uomo sa come sfruttarle.
Foto: aeiddam0853578919/shutterstock.com
S
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uperfici su cui scivolano perle d’acqua come per
magia, gomme incollate al
manto stradale anche nelle sterzate o il famoso vecchio velcro: in tutte queste scoperte la natura svolge
un ruolo non indifferente, poiché la
flora e la fauna spesso vengono imitate dagli uomini per semplificarsi un
po’ la vita. In questo caso copiare è
un approccio intelligente, in fondo
molti principi si sono formati in milioni di anni di evoluzione e hanno assicurato la sopravvivenza di numerose specie.
Già Leonardo da Vinci, geniale inventore e artista del XV-XVI secolo,
osservava il volo degli uccelli per ricavare le conoscenze necessarie alla costruzione del suo apparecchio
volante. Oggi può essere considerato un pioniere della bionica, anche se
questo concetto è stato introdotto
solo nel 1960. Nel frattempo si sono
affermati corsi di studi in bionica che
si occupano di come trasformare in
soluzioni tecniche gli spunti provenienti dalla biologia.
Come per magia
Uno dei risultati più conosciuti, che
ha fatto emergere questo modo di
procedere, è l’effetto Loto o Lotus,
riconducibile a Wilhelm Barthlott. Il
botanico tedesco ha utilizzato
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volano via quasi interamente già ad
una pendenza ridotta, poiché grazie alla cuticola microstrutturata della pianta di loto ogni singola goccia
ha una superficie di appoggio pari a
solo lo 0,6 % circa. Un effetto collaterale utile: una goccia d’acqua porta via con sé non solo le particelle di
sporco, bensì anche batteri, spore
di funghi e alghe, che così non pos-
Le foglie di loto offrono una scarsa superficie di contatto.
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sono più danneggiare la pianta, garantendole un notevole vantaggio ai
fini della sopravvivenza della specie.
Wilhelm Barthlott è riuscito alla fine
a convertire l’effetto Loto in un prin-
Wilhelm Barthlott ha convertito
l’effetto Loto in un principio tecnico.
Il suo nanoprocesso brevettato è diventato un modello di successo.
Foto: siriwat-wongchana/shutterstock.com
un microscopio elettronico a scansione per indagare le superfici delle piante. All’inizio degli anni ’70 ha messo sotto la lente
d’ingrandimento il nasturzio e le foglie di loto, per indagare la loro capacità “autopulente”, cioè la caratteristica di far scivolare via dalle foglie l’acqua sotto forma di perle.
Nelle sue analisi scientifiche è giunto alla fine alla scoperta del loro segreto: microscopici cristalli di cera
fanno sì che l’acqua e lo sporco abbiano la minor superficie di contatto possibile, inoltre le cere epicuticulari sopra di essi rafforzano ulteriormente l’effetto. I liquidi vengono
trasformati in gocce sferiformi grazie alla tensione superficiale e sci-
cipio tecnico. Il suo nanoprocesso
brevettato è diventato un modello di
successo e ha portato ad un cambio
di paradigma nella tecnologia delle
superfici.
Il segreto: microscopici cristalli di cera sulle superfici.
Buderus – la rivista
È idoneo alle superfici esposte
all’acqua o alla pioggia non sollecitate eccessivamente da un punto di
vista meccanico, poiché ciò potrebbe danneggiare la nano struttura.
Nel frattempo innumerevoli edifici
vengono dipinti con colori antimacchia, i lavelli e le tapparelle rimangono puliti ed esistono abiti idrorepellenti.
ra molto più a lungo rispetto ai
vetri senza nanotecnologia. Con
molta probabilità fuori nel verde o sotto l’acqua aspettano numerosi ulteriori segreti, che vale la pena sondare. Un motivo in
più, per trattare con cura il creato.
L’effetto Loto è stato sfruttato anche
sulle autostrade tedesche. Così le
telecamere per il rilevamento della velocità Toll-Collect sono dotate di un vetro di protezione con
superficie high tech di questo tipo, che assicura una visione chia-
Tecnologia ALU plus
Buderus – la rivista
Fiori di loto. Non solo belli da vedere.
Foto: tonanakan/shutterstock.com
Foto: Sebastian-Kaulitzki/shutterstock.com
Lo scambiatore di calore in alluminio pressofuso si è affermato milioni di volte: il trattamento superficiale con tecnologia
ALU plus specificamente sviluppato riduce la fissazione dello
sporco e dei residui di combustione sullo scambiatore di calore.
Quest’ultimo risulta facile da pulire per una rapida manutenzione, un servizio assistenza ottimizzato e a basso costo e una
più lunga durata di vita. In più
Buderus offre una garanzia di 10
anni sullo scambiatore di calore*.
*Ulteriori informazioni e le condizioni di
garanzia su www.buderus.ch
www.buderus-zukunft.ch
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Inizio della vendita: i prim
Logamax plus GB192i
Logamax plus GB192iT
La caldaia murale a condensazione a gas è una soluzione termotecnica flessibile per le abitazioni uni- e bifamiliari. Tutti gli attacchi sono
compatibili con i precedenti modelli Buderus Logamax
plus GB112, GB142 e GB162
venduti in centinaia di migliaia di esemplari dal 1995.
La centrale di riscaldamento compatta a condensazione
a gas con accumulatore di acqua calda integrato unisce in
uno spazio ristretto una tecnologia di sistema ampliabile modularmente e la compatibilità degli attacchi necessari per
ogni locale di posa. È possibile ampliarla in un secondo momento senza spesa.
Logamax plus GBH192iT
La soluzione ibrida ad efficienza
energetica combina la Logamax
plus GB192iT con l’accumulatore
inerziale PNR unendoli in un innovativo design. Con poca spesa in un secondo momento può
essere collegato un generatore
di calore ad energia rinnovabile,
per esempio una stufa a caminetto ad acqua.
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Buderus – la rivista
mi apparecchi fornibili
Logatherm GWPS192i
La pompa di calore a gas ad acqua glicolata/acqua Logatherm
GWPS192i convince con la sua
classe di efficienza energetica
A++ per il riscaldamento ambiente
(secondo la direttiva europea per
l’efficienza energetica). È facile
da installare e può essere gestita
agevolmente con il sistema di regolazione Logamatic EMS plus.
Logapower BZH192iT
Logapower BZH192iT è
un’efficiente centrale energetica a
celle di combustibile per la fornitura di calore ed energia elettrica.
Con l’innovativa tecnologia a celle di combustibile SOFC raggiunge
un rendimento elettrico di picco fino al 45 %, offrendo un’elevata indipendenza mediante la produzione di energia elettrica. La centrale
di riscaldamento per il futuro a partire dal 2018.
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11/15 (8737802611) – Con riserva di modifiche tecniche.
Centro regionale Lamone
Centro Vedeggio 2
6814 Lamone
Tel.: 091 605 59 41
Fax: 091 605 38 62
[email protected]
www.buderus.ch
Edizione speciale Buderus – la rivista