periodico della Fondazione Oderzo Cultura
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periodico della Fondazione Oderzo Cultura
anno I n°2 novembre 2008 Registr. Trib. di Udine n. 9/2001 del 5-03-2001 SUPPLEMENTO AL PERIODICO QUI ODERZO N.12 periodico della Fondazione Oderzo Cultura Arte La Divina Commedia illustrata da Martini Libri&Lettori Intervista a Benedetta Cibrario, vincitrice del Campiello Archeologia Noubai, scavi italiani in Sudan Agenda da novembre a febbraio Editoriale Il potere dell’Arte e della Cultura di Tiziana Prevedello Stefanel – Presidente P NOVEMBRE Domenica 2 novembre ore 12.00 Palazzo Foscolo - Inaugurazione grande guerra A cura del Comune di Oderzo Mostra materiale bellico della Grande Guerra Fino al 16 novembre (lunedì -sabato ore 9-12; 14.30-18.00; domenica ore 15.00 -18.00) Ore 12.00 Apertura sezione Danza Macabra Europea di Alberto Martini – allestimento permanente all’interno della Pinacoteca Alberto Martini Ore 15.30 – 17.30 Percorso archeologico opitergino e Museo Archeologico “Eno Bellis” Punto d’incontro al Foro Romano – ore 15.30 / Museo 17.30 L’iniziativa è a cura dell’Associazione Athena (tel. 0422 815 939) Venerdì 7 novembre Palazzo Foscolo – ore 20.45 Conferenza. “La Grande Guerra nella pittura e nel disegno d’epoca” Relatore prof. Eugenio Bucciol Domenica 9 novembre Museo Archelogico - Ore 15.30 – 17.00 Una giornata nell’antica Opitergium – domenica animata per i ragazzi dai 5 ai 12 anni Informazioni e iscrizioni: tel. 0422 713333 Mercoledì 12 novembre ore 20.45 Palazzo Foscolo Presentazione sito web www.oderzocultura.it e Incontro con le Associazioni culturali di Oderzo Venerdì 21 novembre ore 20.45 Palazzo Foscolo Premio campiello Incontro con Benedetta Cibrario, premio Campiello 2008 In collaborazione con Unindustria Treviso, presenta Marzio Favero Sabato 29 novembre Palazzo Foscolo Premio Oderzo azienda e design 2008 Premiazione ed esposizione progetti selezionati Dal 29 novembre fino al 21 dicembre DICEMBRE Domenica 7 dicembre Ore 15.30 – 17.30 Percorso archeologico opitergino e Museo Archeologico “Eno Bellis” Punto d’incontro al Foro Romano – ore 15.30 / Museo 17.30 L’iniziativa è a cura dell’Associazione Athena (tel. 0422 815 939) Giovedì 11 dicembre ore 20.45 Palazzo Foscolo Presentazione del libro “La rivoluzione silenziosa” di Sante Rossetto Domenica 14 dicembre uò davvero la Bel- mento con l’auspicio di continuare a collaborare a lungo in- lezza salvare il mon- sieme. In questo numero del “Foscolo” troverete una sinte- do, si è chiesto qualche si per parole e immagini di quanto è stato fatto nel corso del tempo fa Ernesto Ferrero 2008: dall’attività didattica di Museo, Pinacoteca e Bibliote- ricordando la celebre fra- ca alle mostre, ai concerti, agli incontri – tutti aperti al pub- se di Dostoevskij? Secon- blico – con l’Agenda di quelli futuri. Più qualche gustosa an- do il direttore della Fiera ticipazione. Ad esempio l’imminente Premio Oderzo Azien- del Libro di Torino que- da e Design, giunto alla 5a edizione, che tra qualche settima- sta possibilità c’è: Arte e na premierà il miglior progetto di design made nel Triveneto. Bellezza sono in grado di Un design che dovrebbe orientarsi sempre più a progettare e rigenerare spiritualmente produrre “cose per l’uomo” , dotandosi di un valore aggiunto l’uomo, di trasformarlo portandolo a “un grado superiore di che risponda ai bisogni dell’individuo e della società. consapevolezza, di spiritualità, di capacità di ‘essere per gli Costituisce poi un vanto l’acquisizione, nello scorso mese di altri’, perché la vera Arte – dice – è sempre altruistica, una settembre, dell’intero corpus delle opere di Alberto Martini sorta di comunione laica” che aiuta a crescere. sulla Divina Commedia. Acquisizione importante perché ol- Da questa riflessione mi piace partire per parlare del nostro tre ad ampliare più che degnamente il patrimonio della Fon- lavoro e impegno. Fondazione Oderzo Cultura crede nel va- dazione Oderzo Cultura e quello veneto in generale, salva- lore della cultura come momento di condivisione, che unisce guarda il prezioso corpus grafico dal rischio di un possibi- piuttosto che dividere, che lega il passato al presente, il loca- le smembramento, dal momento che i disegni saranno con- le con il nazionale. All’interno della nostra Istituzione ope- servati ad Oderzo. rano molti volontari, persone animate unicamente dall’amo- L’operazione è stata resa possibile grazie al sostegno tra gli re per la cultura, come strumento di crescita personale e col- altri di Regione Veneto. A coronamento dell’impresa è pre- lettiva, come una forma di comunione laica appunto. Il tem- vista la pubblicazione entro fine anno di una prestigiosa edi- po e le competenze che mettono gratuitamente a disposizio- zione della Divina Commedia illustrata da tutti i disegni del ne sono preziosi, senza di loro Oderzo Cultura non potrebbe nostro insigne concittadino. operare così efficacemente. L’augurio è di continuare a seguire e condividere i proget- A tutti loro e in particolare ai membri del Consiglio di Am- ti di Oderzo Cultura per crescere investendo nell’arte e nel- ministrazione e di Gestione, va il nostro sincero ringrazia- la cultura. PARTECIPANTI FONDAZIONE » Comune di Oderzo Fondatore Promotore » Provincia di Treviso Partecipante Istituzionale » » Unindustria Treviso Partecipante Istituzionale Regione del Veneto Partecipante istituzionale » Sig. Giorgio Anderloni Erede A. Martini Partecipante Istituzionale Domeniche animate in Biblioteca: ore 14.30-16.30 “Desideri in scatola…” bambini dai 5 ai 7 anni ore 17.00-19.00 “Storie a fumetti” bambini dagli 8 ai 10 anni Prenotazione obbligatoria tel. 0422 815166 » Sig.ra Dialma Tischer Anderloni Erede A. Martini Partecipante Istituzionale GENNAIO Dal 15 gennaio al 15 febbraio » » Ascom Oderzo Partecipante Sostenitore Associazione Athena Onlus Partecipante Sostenitore Museo Archelogico Mostra “Noubai” Esposizione fotografica sugli scavi di archeologi italiani in Sudan » » Dal 21 febbraio al 22 marzo » Fondazione Carlo Stefanel Partecipante Sostenitore Palazzo Foscolo “Vittore Antonio Cargnel. Segni da un territorio” A cura di Cristina Beltrami. In collaborazione con Banca FriulAdria. FEBBRAIO Palazzo Foscolo Premio architettura città di Oderzo xi edizione Esposizione dal 21 febbraio al 22 marzo » Sig.ra Ines Anderloni Erede A. Martini Partecipante Istituzionale Associazione Nazionale Carabinieri Partecipante Sostenitore City Center Informatica s.n.c. Partecipante Sostenitore » Studio Paro Partecipante Sostenitore » Uoma Srl Partecipante Sostenitore » Henry Glass Partecipante Donatore S ommario in questo numero ARTE Una serata di emozioni e ricordi “La danza macabra Europea” di Alberto Martini Dante & Martini, la Divina coppia Una prestigiosa edizione del Poema 4 ARCHEOLOGIA Musica al Museo per tre serate d’eccezione L’attività educativa per bambini e per ragazzi Un tè al Museo Noubai, archeologi italiani in Sudan 5 LIBRI & LETTORI BiblioAgenda Il colore della passione Attività educativo-didattiche 2008-2009 6 DESIGN Il Design e la cultura del fare Aspettando il premio Architettura Città di Oderzo La vita di Dall’Ongaro va in scena al Collegio Brandolini SILLABARIO C come Conflitto periodico della Fondazione Oderzo Cultura 3 7 8 Registr. Trib. di Udine n. 9/2001 del 5-03-2001 – SUPPLEMENTO AL PERIODICO QUI ODERZO N.12 2 3 Arte Eventi Una serata di emozioni e di ricordi ZOOM “La danza macabra Europea” di Alberto Martini G iovedì 4 settembre si è chiusa la rassegna “Omaggio al I Maestro” dedicata quest’anno ad Armando Buso. Alla presenza di n occasione della celebrazione del novantesimo an- un pubblico interessato e parteci- niversario della fine del Primo pe, in una serata di fine estate il fi- conflitto mondiale, la Pinaco- lo dei ricordi si è dipanato lasciando teca Alberto Martini inaugu- spazio alle emozioni. Testimonianze ra la sezione dedicata al ci- dirette, appunti ritrovati, foto, let- clo “La danza macabra tere e disegni hanno contribuito europea”, preziosa serie a ricomporre la figura dell’uo- di 54 cartoline sulla Pri- mo Buso in un gioco di riman- ma guerra mondiale rea- di continui all’artista. Un momento di particolare suggestio- lizzata dall’artista tra il ne è stato la presentazione del filmato inedito girato dal gior- 1914 e il 1916. nalista e amico Adriano Madaro nel 1967. Insieme i due com- Si tratta di esemplari co- pirono un’esperienza insolita: il viaggio a bordo di una na- stituenti una serie com- ve petroliera lungo l’Adriatico, per una settimana. Testimo- pleta di minuziose e af- nianza diretta, il super8 che mostra Buso mentre in compa- fascinanti litografie ide- gnia dell’inseparabile taccuino ritrae il persona- ate da Martini e stampa- le di bordo. Veloce schizza il ritratto del timonie- te dalla Litografia Lon- re cogliendo con il consueto acume l’animus oltre go di Treviso. Tale serie racconta la Prima guerra mon- che l’aspetto esteriore. diale combattuta sul fronte occidentale, tema reso effi- Tra gli ospiti intervenuti, molti i cittadini che han- cacemente dal maestro opitergino che ne interpreta vi- no conosciuto e apprezzato Buso quando la fa- cende e intrighi politici sulla falsariga delle antiche dan- ma non l’aveva ancora raggiunto. Artista curioso e ze macabre. Le fasi iniziali del conflitto, e la sua dimen- profondamente umano, si è ribadito più volte. Per- sione propriamente europea, propongono una lettura de- sonaggio capace di cogliere, come ha ricordato il gli eventi bellici spiccatamente satirica ed espressionista, presidente degli Incisori italiani, professor Giorgio lucida e originale. Trentin, valori profondi di denuncia e testimonianza socia- Le cartoline ebbero un’enorme diffusione anche e so- le. Armando uomo, amico, artista e anche padre. Dalla figlia prattutto sui fronti della Guerra e nel pubblico euro- Giuliana è giunta la testimonianza più “intima”: il ricordo del peo antigermanico. Molti furono gli elogi che l’arti- vuoto lasciato in famiglia quando Buso scomparve e lei ave- sta ricevette proprio in merito al suo lavoro (tra gli al- va appena dodici anni. Padre apprensivo e affettuosissimo, ha tri, quelli dello scultore Rodin e del pittore e saggista ricordato, sempre incoraggiante e mai opprimente. Emile Bernard). Il professor Giorgio Trentin P.B. INFORMAZIONE PUBBLICITARIA Autunno in Cantina A n d a r contenuta la verità (in vino veritas). Nell’area to è ancora oggi visibile dai visitatori che pas- per can- dove sorge la Opitergium Vini correva un tem- seggino negli spazi adiacenti la cantina. tine d’autunno po l’asse stradale che delimitava il quartiere è un’esperien- nord occiden- za imperdibile. Gli ultimi grappoli sono sta- tale dell’antica ti raccolti, il mosto ribolle nei tini mentre le città. Lo han- bottiglie di novello attendono di essere stap- no rivelato gli pate. L’annata 2008 è stata decisamente buo- scavi condot- na alla Opitergium Vini, dove i quasi 500 soci ti nel 1989 dalla Soprintendenza Archeologi- i principi innovativi che l’attuale viticoltura ‘Nden Sajar… il 14 dicembre garantiscono ogni anno dal 1947 un prodot- ca del Veneto durante i lavori di ampliamento suggerisce. Una volta in cantina le uve vengo- Assaggiare, annusare, confrontare e… scam- dell’edifi- no vinificate secondo le più moderne tecno- biar quatro ciàcoe. Numerosi sono i visitatori cio por- logie enologiche. Con attenzione e passione attesi per la manifestazione di ‘Nden Sajar Il vino, tra storia tando alla ma soprattutto nel rispetto delle tradizioni. Il in programma domenica 14 dicembre. e cultura luce 3 pa- risultato sono gli ottimi vini della Marca Tre- Un pomeriggio per approfondire la cono- “Lo dolce ber che mai non vimenti e vigiana e Doc Piave, che sono in vendita nella scenza del vino, delle tradizioni culturali ed m’avria sazio” scriveva del un pozzo. Nuova Enoteca di via Roma. In un’atmosfera enogastronomiche della nostra terra. I vini vino il sommo poeta Dan- Che otti- calda ed elegante il cliente più esigente tro- della vendemmia 2008 verranno proposti in- te, mentre secondo i Roma- mamente verà accanto alla produzione locale una sele- sieme a degustazione di prodotti tipici, dolci conserva- zione dei migliori vini italiani. caserecci e fragrante pizza. CANTINA SOCIALE ODERZO Viale Dalmazia, 2 31046 Oderzo (TV) Tel. 0422 712342 www.cantinaoderzo.it to di qualità. ni nel nettare di Bacco era L’interno della Nuova Enoteca di via Roma Cabernet, Merlot, Raboso e gli altri Nei vigneti tra Piave e Livenza i soci produttori coltivano la vite con passione, seguendo La folla dei partecipanti alla scorsa edizione della manifestazione 4 Arte PINACOTECA Dante & Martini, la Divina coppia Sarà conservato a Oderzo l’intero corpus dei disegni martiniani sulla Divina Commedia A lberto indi- L’esposizione ha goduto di una cente l’imponente archivio personale martiniano – il ci- del particolare attenzione da par- clo è stato mantenuto pressoché integro dalla scompar- Bianco e Nero nativo di Oder- te della critica specializzata, e sa dell’artista. zo (1876-1954), dedicò all’in- del plauso e generale apprez- La Fondazione Oderzo Cultura, attuale gestore del polo terpretazione del Poema dan- zamento da parte delle istitu- culturale opitergino, ha ottenu- tesco ben 298 opere, realizza- zioni ministeriali competenti to pertanto la disponibilità dei te tra il 1900-1901, il 1922, il in materia di conservazione e proprietari a conferire le ope- 1937 e il 1943. I lavori furo- valorizzazione del patrimonio re dantesche a Palazzo Fosco- no solo in parte oggetto di una artistico italiano. In quest’oc- lo, sede della Pinacoteca Civi- pubblicazione illustrata dedi- casione, valutata la consisten- ca e dell’Archivio documenta- cata alla Divina Commedia, uscita comunque in una edi- za, lo stato e la qualità del cor- le, perché venissero salvaguar- zione limitata, oggi rarissima, nel 1965. pus dantesco, è apparsa evidente la necessità di salva- date dal pericolo di smembra- Il consistente corpus dal mese di settembre 2008 appar- guardarlo dalla dispersione mantenendolo unito e, possi- menti, impegnandosi ad ono- tiene a Oderzo: si è andato ad bilmente, sotto il controllo e la tutela di una se- rare la volontà dell’artista che unire alle trenta opere risalenti de istituzionale. avrebbe desiderato pubblicarle a illustrazione dell’intero al 1900-1901, donate dalla ve- È d’altra parte noto che le opere martiniane per Poema dell’Alighieri. dova dell’artista Maria Petringa la Divina Commedia rappresentano un unicum L’importante sinergia culturale, che vede tra i sostenito- nel 1969 alla nascente Pinacote- italiano, sia per l’al- ri e promotori del progetto anche la Regione del Veneto, ca Civica Alberto Martini. tissima qualità stili- ha consentito pertanto l’acquisizione delle 268 opere (254 Qualche anno fa il ciclo è stato stica e tecnica, una- opere in bianco e oggetto della rassegna realizza- nimemente ricono- nero e 14 a colori ta in occasione dei 50 anni del- sciute a Martini da- di argomento dan- la scomparsa dell’artista, intito- gli studiosi, sia per tesco), a fronte di lata Alberto Martini e Dante …e la ricchezza e integri- un riconoscimen- caddi come l’uom che ’l sonno tà di un ciclo origi- to economico pa- piglia, tenutasi tra il 29 ottobre nale, molto ben con- ri al 20% del va- 2004 e il 1° maggio 2005 nel- servato nel suo insie- lore stimato e di la prestigiosa sede tardocinquencentesca di Palazzo Fosco- me. Grazie alla sen- una pubblicazio- lo. In quest’occasione era stata esposta una selezione con- sibilità dei famiglia- ne completa della sistente delle grafiche dantesche martiniane, affiancate da ri e discendenti, già Divina Commedia quelle di altri autori significativi nel contemporaneo pano- donatori nel passato illustrata dall’arti- scusso Martini, di Paola Bonifacio maestro rama grafico italiano. di molte importanti opere alla città – cui si è unito di re- ZOOM Una prestigiosa edizione del Poema P l’impressione già buona e stata ancora migliore. Avete mirabilmente interpretato, a mio avviso, lo spirito del divino Poema e l’arte immortale di Dante […]”. Lamentando purtroppo l’imponenza degli impegni editoriali e soprattutto il difficile momento storico, er la prima volta la Mondadori tuttavia doveva declinare Divina Commedia il- l’impegno. Aggiungendo però il sette lustrata dal ciclo completo gennaio successivo: “… se in tempi dei disegni di Martini vie- più tranquilli, quando riprenderemo il ne pubblicata da un impor- nostro normale ritmo di lavoro, l’ope- tante editore. ra Vostra sarà ancora libera, ben vo- L’affidamento del proget- lentieri riconsidereremo la possibilità to editoriale a Mondado- che oggi, per ragioni contingenti, ab- ri Electa ha consentito, tra biamo dovuto scartare…”. l’altro, di coronare a di- Il volume in libreria dal mese di di- stanza di ben sessantot- cembre è curato da Paola Bonifacio, to anni il sogno dell’arti- studiosa di Martini e autrice anche sta. Era il dicembre 1940 del saggio iniziale, con una introdu- quando Martini inviava in zione di Vittorio Sgarbi. Un’edizione visione ad Arnoldo Mondadori i di pregio – 416 pagine, 217 illustrazio- suoi lavori danteschi. “Caro Martini [….] – risponde- ni – per gustare la grande poesia interpretata da un gran- va l’editore qualche giorno dopo – Debbo dirVi che de illustratore del Novecento. periodico della Fondazione Oderzo Cultura sta opitergino. Archeologia MAGGIO ARCHEOLOGICO 2008 53 Musica al Museo per tre serate d’eccezione P er la prima volta nel mese di maggio il Museo Archeologico ha ospi- tato una serie di concerti trasformandosi in un “luogo della musica” oltre che della storia. Fra i reperti del tempo le note senza tempo di Bach e di Mozart, di Prokofieff e di Schubert. Il primo dei tre concerti - tutti applauditissimi e seguiti da un numeroso pubblico - ha avuto fra i protagonisti uno splendido Stradivari “Re di Prussia” del 1703. Realizzato dal grande liutaio di Cremona, lo strumento ha regalato intense emozioni grazie alla bravura del maestro Alessandro Fagiuoli accompagnato al pianoforte da Alessia Toffanin. Il notturno musicale di Lanfranco Malaguti and Friends ha colorato di accattivanti suggestioni etno-jazz la serata di venerdì 23 maggio, vero e riuscito happening. A conclusione del ciclo di appuntamenti del Maggio Archeologico 2008 la serata allietata dai Lieder di Schubert punteggiati dalle poesie del pluripremiato poeta friulano Pierluigi Cappello. Eventi L’attività educativa per bambini e per ragazzi È di F. Benvegnù e A. Iannacci – Studio D Friuli ripresa all’inizio di ottobre l’attività educativa rivolta alle scuole del Museo Archeologico di Oderzo. Completamente rinnovata è l’offerta per l’anno scolastico 2008-2009, che propone agli utenti percorsi e laboratori strettamente legati all’archeologia e alla storia del territorio, rendendo in tal modo il Museo protagonista per la riscoperta della storia di Oder- zo e del Veneto orientale. Ricca è l’offerta educativa e didattica indirizzata alle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado: percorsi e laboratori consentono agli studenti di ricostruire ambiente, attività, riti e tecniche artigianali e artistiche dall’età preromana al medioevo. È possibile infatti en- Eventi Un tè al Museo A partire da mercoledì 5 novembre – e poi a seguire il 19 novembre e il 14 e il 28 gennaio – appuntamento alle 16.30 al Museo con in- gresso libero. Ogni incontro sarà dedicato a una breve ma interessante analisi di uno dei reperti esposti e la visita, dulcis in fundo, si concluderà tra tè e pasticcini. Eventi Noubai, archeologi italiani in Sudan A trare Nell’officina del fabbro o in Una scuola di duemila anni fa, andare Al mercato di Opitergium o ricostruire Oderzo tra Bizantini e Longobardi. Archeomiti e Archeozoo sono invece di F. Ferrarini lle origini della storia dell’uomo è l’Africa, alle origini delle società complesse, insieme al Vicino Orien- laboratori che permettono ai bambini della Scuola dell’Infanzia e del primo ciclo della scuola te e all’Asia, è ancora l’Africa, e più Primaria di conoscere i miti che parlano degli animali visibili nelle sale del Museo attraverso la drammatizzazione e il mosaico. precisamente quella attraversata da uno dei fiumi che hanno ispirato l’uo- Grande successo hanno ottenuto le “Domeniche animate”, aperte a bambini e ragazzi dai 5 ai mo, il Nilo. Quando si parla di Nilo si è soliti pensare all’Antico Egitto, 12 anni che, ogni prima domenica del mese dalle 15.00 alle 17.00, possono giocare – e fare alle Piramidi e ai grandi templi edificati dalle dinastie dei faraoni che per merenda – al Museo, mentre i genitori hanno l’opportunità di visitare le aree archeologiche tremila anni hanno reso questa terra feconda di con l’Associazione Athena. Il prossimo appuntamento, Una giornata nell’antica Opitergium, cultura e di storia, ma c’è un mondo alla periferia è previsto per il 9 novembre, mentre nel 2009 le domeniche dedicate al gioco saranno le se- dell’Egitto che è stato culla di civiltà e ha visto la guenti: 11 gennaio, 1° febbraio, 1° marzo, 5 aprile, 10 maggio. formazione di società preistoriche complesse che Nel corso del 2008 è stata avviata anche un’attività concordata con il ctp di San Polo di Piave: largamente hanno influenzato l’emergere di quel- i ragazzi stranieri del corso di Licenza Media hanno potuto conoscere la storia del territorio la stessa civiltà faraonica: il Sudan. attraverso i reperti del Museo e sono stati coinvolti nel percorso tattile Si prega di toccare. A febbraio il Museo Archeologico presenterà l’esposizione fotografica Noubai (Nubiani) de- L’esperienza è stata presentata alla XII Giornata Regionale di Studio sulla Didattica Museale dicata alle campagne di scavo condotte in Sudan, nel territorio della Nubia antica, da una Educare nella città cosmopolita. Culture senza quartieri per una didattica museale del dialo- missione archeologica italiana. Immagini e dati raccolti saranno la materia prima per un per- go, svoltasi a Vicenza il 22 settembre. La collaborazione con il ctp proseguirà con il proget- corso fotografico attraverso questo mondo: alle indagini archeologiche faranno da sfondo gli to Una cucina per tutti e affronterà il tema dei cibi legati al rito del matrimonio nell’antichi- emozionanti paesaggi del deserto e quel curioso mosaico di genti e culture che ha dato vita tà e in alcune culture di Paesi lontani. al grande Paese africano. 6 Libri & Lettori BiblioAgenda PRESTITO Uno dei servizi della Biblioteca Civica di Oderzo, a cui si accede attraverso la tessera, è il prestito locale e interbibliotecario. Il prestito locale consente di Intervista Il colore della passione ZOOM Attività educativodidattiche 2008-2009 La scrittrice ospite di Oderzo Cultura venerdì 21 novembre prendere, per 30 giorni, al massimo due volumi. di Alessia Biasotto Il prestito interbibliotecario a livello nazionale e in- C ternazionale è un nuovo servizio offerto dalla provin- D opo il successo del progetti estivi Parco delle Diversità e WWWIdeafantasma.it rivolti ai ra- gazzi del territorio, la Sezione Educativa della Bion Rossover- miglio blioteca riprende la sua attività dedicata alle scuole. Bene- Tutti i progetti hanno lo scopo di avvicinare bambini detta Cibrario ha con- e ragazzi alla lettura, di interessarli alla letteratura di cevere a prestito o in riproduzione (fotocopia, scan- quistato quest’anno il buona qualità attraverso letture di brani, narrazioni e sione), documenti posseduti da altre biblioteche ita- premio confronti tra testi diversi, stimolandone l’immagina- liane ed estere. uno dei più importan- zione e la creatività. Il servizio è gratuito solo se coinvolge biblioteche ti riconoscimenti let- La creatività e l’espressione di sé sono infatti prin- della provincia di Treviso mentre comporta il paga- terari italiani. Tosca- cipi fondanti della nostra ricerca metodologica che mento delle spese postali negli altri casi. na di nascita ma to- mette in primo piano lo sviluppo di un pensiero cri- rinese d’adozione, la tico. NATI PER LEGGERE scrittrice ha raccon- Per questo motivo i percorsi, che prendono in consi- Nel 2008 la Biblioteca ha aderito al progetto “Nati tato la storia di una derazione la produzione editoriale per ragazzi degli per Leggere” progetto nazionale che coinvolge anche donna lungo un secolo – il Novecento – tra i doveri fa- ultimi vent’anni, affrontano diverse tematiche legate le Biblioteche che rientrano nell’Unione Europea. miliari seguiti a un matrimonio imposto, le regole dell’ari- alla vita contemporanea: quali l’educazione ambien- stocrazia cui appartiene, l’infelicità. Fino all’irrompere del- tale, il rapporto con il proprio corpo, la diversità. cia di Treviso agli utenti delle Biblioteche trevigiane. Questo servizio dà la possibilità agli utenti di ri- Campiello, PROGETTO DI COOPERAZIONE la passione, alla decisione di voltar pagina per ricomincia- BIBLIOTECARIA re daccapo. Vi ricordiamo l’appuntamento a cura di Irene Romanzin di domenica 14 dicembre con Domeniche La Biblioteca Civica di Oderzo partecipa da anni al progetto Provinciale per la creazione di un’uni- Signora Cibrario, come è nata l’idea di questo romanzo? animate iniziativa rivolta a bambini del territorio e ca banca dati. Questa iniziativa, guidata e coordina- Volevo raccontare la storia di una protagonista femmini- non solo. ta dal Centro Servizi Biblioteche della Provincia, of- le forte, ma con una irrequietezza di fondo, non a suo agio Desideri in scatola 14.30 – 16.30 dai 5 ai 8 anni frirà agli utenti del territorio servizi sempre più effi- nell’epoca e nell’ambiente sociale in cui vive; ero incerta Storie a fumetti 17,00 – 19.00 dai 9 agli 11 anni caci e aggiornati. sul setting finché non ho visto un quadro di Sargent raffigu- Nel 2009 tale importante progetto troverà compi- rante una donna bella e ingioiellata ma dallo sguardo tristis- mento con l’acquisizione di un unico software, Sebi- simo. Con Rossovermiglio ho voluto vestire di parole quel- Vincere il premio Campiello ha cambiato la sua vita? na Open Library, acquistato dalla Regione Veneto e lo sguardo. Ecco, tutto è partito da uno stimolo visivo. E come? La vittoria del Campiello ha portato con sé oneri e onori dato gratuitamente a tutte le Biblioteche. Quali autori o autrici l’hanno ispirata maggiormente? in eguale misura: ma certo la gioia che deriva dal ricono- Dal 15 settembre è attivo, presso la Biblioteca Civi- Gli amori, i gusti letterari cambiano: io sono sempre stata scimento per il lavoro fatto alleggerisce senz’altro i primi. ca di Oderzo, un nuovo servizio che permette di ac- una lettrice onnivora ma non c’è stata per il mio primo ro- Quando si scrive ci si sente un po’ denudati, con questo pre- cedere gratuitamente ad Internet. Sono state predi- manzo un’ispirazione diretta. Piuttosto tutte le mie letture mio esaltante mi sono sentita ripagata dello sforzo. È stata sposte due postazioni dalle quali gli utenti hanno la sono arrivate alla fine con le loro propaggini dentro que- poi una fatica che mi ha permesso di trovare la mia voce e possibilità di usare la risorsa informatica come fon- sta storia. un’altra identità, oltre a quella di moglie e di madre. te di informazione per finalità di ricerca, studio e documentazione. Per accedere al servizio è necessario: - essere iscritti alla biblioteca - aver compiuto 15 anni - aver sottoscritto il regolamento appositamente predisposto periodico della Fondazione Oderzo Cultura Eventi Il Design e la cultura del fare Il professor Medardo Chiapponi del Comitato organizzativo del premio Oderzo Azienda e Design sostiene che il Nord-Est può vincere la sfida della globalizzazione puntando sempre più sulla qualità dei prodotti. di Alessia Biasotto nicazione, e acquistare più prestigio evitando il rischio della ripetitività. Nell’attuale scenario globalizzato che ruolo può giocare Design 737 ZOOM Aspettando il Premio Architettura Città di Oderzo C ostruire “il nuovo” secondo una visione unitaria che tenga conto della componente economica, so- ciale, della qualità della vita, delle risorse ambientali ed una matura cultura del disegno industriale? energetiche, dell’identità e della tutela dei luoghi. Inol- Un ruolo molto importante, tanto che il design viene gene- tre, adeguare le infrastrutture esistenti alle necessità della ralmente riconosciuto come il valore aggiunto dei nostri pro- globalizzazione, relazionando il Nordest con le aree stra- dotti. In futuro esso potrà rappresentare un fattore determi- tegiche del Paese e dell’Europa. Questi gli obiettivi che nante per vincere molta della competitività. Oggi non si può si propone il Premio Architettura Città di Oderzo giun- più inseguire solo la riduzione dei costi di produzione, una to quest’anno alla sua undicesima edizione e volto a se- delle strade da percorrere è quella della qualità dei prodot- gnalare opere significative progettate in un territorio va- ti. Il territorio del Nordest ha da questo punto di vista un sto e complesso come quello del Nordest. Promosso dal l 29 novembre nelle sale di Palazzo Foscolo verrà asse- vantaggio rispetto ad altre aree del Paese: qui c’è un sapere Comune di Oderzo con la Provincia di Treviso, l’Ordi- gnato il Premio Oderzo Azienda e Design, nato nel 2004 del produrre, del fare che ne degli Architetti Pianificatori Paesaggisti Conservato- e giunto alla sua V edizione. Tra i membri del Comitato or- è garanzia di qualità. Oc- ri della Provincia e la Fondazione Oderzo Cultura On- ganizzativo fin dall’inizio, il prof. Medardo Chiapponi, pre- corre puntare sulla stretta lus, il premio prevede sette sezioni per i progetti in gara. side del Dipartimento delle Arti e del Disegno Industriale collaborazione tra la “sa- Più una sezione speciale dedicata alle infrastrutture rea- dello Iuav. Lo abbiamo intervistato. pienza” del costruire, del lizzate sempre nell’area del Triveneto. La premiazione e fare e la progettualità. la mostra dei progetti vincitori si terranno a Palazzo Fo- I Professore, come è cresciuto in questi anni il Premio? scolo nel mese di febbraio 2009. Quando è nato cinque anni fa abbiamo scelto di caratteriz- Come – secondo lei – zarlo in modo che si distinguesse dai tanti premi di design le aziende possono og- esistenti. Lo abbiamo fatto coinvolgendo le Imprese, que- gi valorizzare la tradi- sto per diffondere la cultura del design e valorizzare quei ca- zione storica e culturale Franco La Cecla si è chiesto se oggi il design progetti per si di eccellenze che spesso restano nascosti all’interno del- del loro territorio? l’uomo o sia solo una forma di marketing del superfluo... le aziende. Il design nel Triveneto è una realtà ben presen- Qualcuno potrebbe dire che ciò è impossibile, le merci sono L’idea che il design si occupi soltanto di progettare oggetti te ma alle volte non così visibile. D’altra parte il suo campo merci e basta, sempre più pensate per il mercato globale. Io di lusso o inutili è riduttiva: il design si occupa di cose diffe- d’intervento è piuttosto ampio. Noi con il Premio abbiamo invece ritengo che il territorio abbia un peso notevole, che renti tra loro, e diverse dal lusso. Le faccio un esempio: al- segnalato anche oggetti non tradizionali come ad esempio ci sia una relazione tra chi produce oggetti e la cultura di cui la Biennale di Architettura in corso a Venezia nello spazio gli attrezzi dello Sport System. Negli anni il premio Oder- è portatore. Buona parte del successo del design italiano è dedicato ai progetti dello Iuav c’è un forno per cuocere ce- zo Azienda e Design è senz’altro cresciuto come testimo- dovuto alla cultura visiva diffusa in cui siamo immersi. Noi ramiche. Ha la bellezza di 200 metri di lunghezza e il desi- nia la partecipazione sempre più ampia. Ora è giunto il mo- italiani siamo abituati a vedere architettura, arte e bellezza gner che l’ha progettato ha modificato le stesse fasi del pro- mento di fare il salto di qualità nell’organizzazione, per far- continuamente, fa parte del nostro modo di vedere le cose. E cesso produttivo. Ecco un esempio, uno soltanto, di un pro- lo crescere ancora di più, in particolare nella sezione Comu- questa credo sia una cultura “trasferibile” negli oggetti. dotto di design utile. Eventi La vita di Dall’Ongaro va in scena al Collegio Brandolini U n omaggio fatto di musica e poesia, danza e prosa per ricordare la figura di Fran- cesco Dall’Ongaro, il drammaturgo, poeta e librettista nato duecento anni fa a Mansuè e vissuto per qualche anno ad Oderzo, morto a Napoli nel 1873. Organizzato da Fondazione Oderzo Cultura con il comune di Oderzo e l’Associazione Orizzonti del Piave, lo spettacolo è andato in scena la sera di giovedì 30 ottobre sul palco del teatro Brandolini. Con testi originali di Dall’Ongaro più altri composti ex novo si è ricordata la sua figura di uomo poliedrico. Che fu sacerdote, intellettuale, scrittore e patriota del Risorgimento in contatto fra gli altri con Mazzini. Un “uomo bene vivuto” come recitava il sottotitolo della serata, schietto e capace di cogliere l’animo umano nelle sue sfumature più variegate. 8 Sillabario Per ogni lettera dell’alfabeto un tema diverso da raccontare, commentare, (ri)pensare. Liberamente ispirato ai Sillabari di Goffredo Parise. come Conflitto SANTE ROSSETTO giornalista e scrittore, ha pubblicato numerosi saggi e lavori sulla storia veneta dal XVII secolo a oggi. Tra i romanzi Totila l’immortale (1999), sulla figura del re goto eletto re a Treviso, Le stagioni perdute (2005) sulla fine della civiltà contadina veneta. Fra i più recenti La rivoluzione silenziosa. Società e dissenso giovanile nella Marca degli anni Sessanta (2006) e Il bandito. Violenza e criminalità nella Repubblica veneta (2008). L o avrebbero mai immaginato i disperati soldati austro-ungarici mentre “risalivano le valli discese con tracotanza” che il loro impero era finito dopo tanti secoli di gloria? E pensavano gli Arditi e i fanti italiani di aver combattuto per niente lasciando sui monti e sul Piave oltre seicentomila morti perché il patto di Londra non sarebbe stato rispettato? Sapevano i tedeschi che avevano avviato la guerra nelle gioiose giornate d’agosto quattro anni prima che anche il loro impero, il secondo Reich bismarckiano, si era concluso miseramente trascinandosi dietro i frantumi di un sogno di comando europeo? Che quella guerra carica di morti come nessun’altra prima stabiliva la fine del mondo borghese, il predominio del capitalismo, la supremazia mondiale degli Stati Uniti, il tramonto definitivo del mondiale impero britannico e, in conclusione, la decadenza dell’Europa come centro e motore del mondo? No. Non potevano. Come non potevano prevedere che tra venti anni quella guerra (perché molti storici giudicano i due conflitti mondiali altrettanti momenti della stessa tragedia) sarebbe ripresa con rinnovata virulenza. Portando altri lutti all’Italia e al resto del mondo. È liturgia di qualsiasi Potere celebrare, commemorare, esaltare gli avvenimenti del passato. E così è stato anche per questo novantesimo anniversario della Grande Guerra. Che può essere vista da vari punti di vista: da quello militare (la guerra di posizione, la comparsa dei carri armati e il ruolo dell’aviazione), da quello degli interventisti (i futuristi e D’Annunzio), quello un po’ spensierato di Comisso che la visse come una bella avventura. E anche con l’ottica di chi quel conflitto lo attraversò e patì come soldato o come civile nella Sinistra Piave occupata dal nemico dopo la rotta di Caporetto. In questi ultimi mesi sono stati portati alla luce alcuni diari di protagonisti di quell’anno asperrimo. Passato alla storia come “l’anno della fame”. Giorgio Tosato racconta la guerra in montagna con Zona di guerra, di Vincenzo Acquaviva esce dal cassetto il diario Sulla linea del fuoco, curato da Gambarotto e Dal Bo, che descrive la battaglia del Solstizio a San Biagio e Zenson, arrivando al coinvolgente resoconto del parroco di Salgareda don Pietro Sartor e concludendo con Una memoria sofferta di Elisa Fagnol di Vazzola. È questa la guerra più vera, perché nascosta sfuggendo alla narrazione dei grandi eventi e delle cronache dei media. Sono le sofferenze delle madri che, private dei mariti al fronte, hanno dovuto allevare da sole i bambini, è la quotidiana lotta per un boccone di polenta, il timore delle incombenti violenze degli occupanti, la speranza di veder apparire il tricolore che significava “libertà”. Invece di tanta prosopopea, che è inevitabile nelle liturgie pubbliche, bisognerebbe, come è stato lodevolmente fatto, rispolverare queste briciole di dolore apparse dopo tanti anni. Qui è la storia reale. Qui è il conflitto più sofferto senza aiuti se non quello della fede che sempre appare nell’animo della povera gente. “Ma il Signore ha voluto che torna a rifiorire i primitivi giorni ed ecco che il 4 novembre fu firmato l’armistizio della terribile e sanguinosa guerra europea, colla vittoria italiana. Lodare Gesù.....Viva l’Italia (però le famiglie sono state segnate)”. Parole che valgono molto di più di stucchevoli, noiosi, reboanti libri e studi storici. Le scriveva una ragazzina di quattordici anni, Elisa. Dove trovare maggior sofferenza e ardente speranza? Neanche queste vittime sapevano, quel 4 novembre 1918, che il mondo sarebbe cambiato da allora. E loro ne erano stati, se non protagonisti, almeno spettatori. Sognavano una vita nuova, senza guerre dopo averne vissuta la più grande e sanguinosa mai scatenata dall’uomo. E, come tutti i sogni, anche il loro fu destinato a svanire. IRIDE srl Via delle Industrie, 19 - 31047 Levada di Ponte di Piave (TV) periodico della Fondazione Oderzo Cultura è una pubblicazione della Fondazione Oderzo Cultura Onlus Via Garibaldi, 80 31046 Oderzo - Treviso tel. 0422 718013 fax 0422 500330 [email protected] il foscolo Anno I - numero 2 - novembre 2008 Direttore responsabile Sante Rossetto Comitato di Redazione Alessia Biasotto (coordinamento), Pier Appoloni, Paola Bonifacio, Francesca Ferrarini, Gianni Gal, Irene Romanzin, Giovanna Someda Progetto grafico e impaginazione Adasto comunicazione Sergio Sfondrini (direttore creativo) Roberta Tajani (art director) Foto Adriano Lualdi Igor Lucchetta / Luce Archivio fotografico Oderzo Cultura Redazione Via Garibaldi, 80 31046 Oderzo - Treviso tel. 0422 718013 fax 0422 500330 e-mail: [email protected] Pubblicità [email protected] Stampa Grafiche Nardin - Venezia Tel. +39 0422 819770 Fax +39 0422 819771 [email protected]