periodico della Fondazione Oderzo Cultura

Transcript

periodico della Fondazione Oderzo Cultura
anno I n°2
novembre 2008
Registr. Trib. di Udine n. 9/2001 del 5-03-2001
SUPPLEMENTO AL PERIODICO QUI ODERZO N.12
periodico
della
Fondazione
Oderzo Cultura
Arte
La Divina Commedia
illustrata da Martini
Libri&Lettori
Intervista a Benedetta Cibrario,
vincitrice del Campiello
Archeologia
Noubai, scavi
italiani in Sudan
Agenda
da novembre a febbraio
Editoriale
Il potere dell’Arte e della Cultura
di Tiziana Prevedello Stefanel – Presidente
P
NOVEMBRE
Domenica 2 novembre ore 12.00
Palazzo Foscolo - Inaugurazione grande guerra
A cura del Comune di Oderzo Mostra materiale bellico della Grande Guerra
Fino al 16 novembre (lunedì -sabato ore 9-12; 14.30-18.00;
domenica ore 15.00 -18.00)
Ore 12.00
Apertura sezione Danza Macabra Europea
di Alberto Martini – allestimento permanente all’interno
della Pinacoteca Alberto Martini
Ore 15.30 – 17.30
Percorso archeologico opitergino
e Museo Archeologico “Eno Bellis”
Punto d’incontro al Foro Romano – ore 15.30 / Museo 17.30
L’iniziativa è a cura dell’Associazione Athena
(tel. 0422 815 939)
Venerdì 7 novembre
Palazzo Foscolo – ore 20.45
Conferenza. “La Grande Guerra nella pittura
e nel disegno d’epoca”
Relatore prof. Eugenio Bucciol
Domenica 9 novembre
Museo Archelogico - Ore 15.30 – 17.00
Una giornata nell’antica Opitergium – domenica animata
per i ragazzi dai 5 ai 12 anni
Informazioni e iscrizioni: tel. 0422 713333
Mercoledì 12 novembre ore 20.45
Palazzo Foscolo
Presentazione sito web www.oderzocultura.it e
Incontro con le Associazioni culturali di Oderzo
Venerdì 21 novembre ore 20.45
Palazzo Foscolo
Premio campiello
Incontro con Benedetta Cibrario, premio Campiello 2008
In collaborazione con Unindustria Treviso, presenta Marzio Favero
Sabato 29 novembre
Palazzo Foscolo
Premio Oderzo azienda e design 2008
Premiazione ed esposizione progetti selezionati
Dal 29 novembre fino al 21 dicembre
DICEMBRE
Domenica 7 dicembre
Ore 15.30 – 17.30
Percorso archeologico opitergino
e Museo Archeologico “Eno Bellis”
Punto d’incontro al Foro Romano – ore 15.30 / Museo 17.30
L’iniziativa è a cura dell’Associazione Athena
(tel. 0422 815 939)
Giovedì 11 dicembre ore 20.45
Palazzo Foscolo
Presentazione del libro “La rivoluzione silenziosa”
di Sante Rossetto
Domenica 14 dicembre
uò davvero la Bel-
mento con l’auspicio di continuare a collaborare a lungo in-
lezza salvare il mon-
sieme. In questo numero del “Foscolo” troverete una sinte-
do, si è chiesto qualche
si per parole e immagini di quanto è stato fatto nel corso del
tempo fa Ernesto Ferrero
2008: dall’attività didattica di Museo, Pinacoteca e Bibliote-
ricordando la celebre fra-
ca alle mostre, ai concerti, agli incontri – tutti aperti al pub-
se di Dostoevskij? Secon-
blico – con l’Agenda di quelli futuri. Più qualche gustosa an-
do il direttore della Fiera
ticipazione. Ad esempio l’imminente Premio Oderzo Azien-
del Libro di Torino que-
da e Design, giunto alla 5a edizione, che tra qualche settima-
sta possibilità c’è: Arte e
na premierà il miglior progetto di design made nel Triveneto.
Bellezza sono in grado di
Un design che dovrebbe orientarsi sempre più a progettare e
rigenerare spiritualmente
produrre “cose per l’uomo” , dotandosi di un valore aggiunto
l’uomo, di trasformarlo portandolo a “un grado superiore di
che risponda ai bisogni dell’individuo e della società.
consapevolezza, di spiritualità, di capacità di ‘essere per gli
Costituisce poi un vanto l’acquisizione, nello scorso mese di
altri’, perché la vera Arte – dice – è sempre altruistica, una
settembre, dell’intero corpus delle opere di Alberto Martini
sorta di comunione laica” che aiuta a crescere.
sulla Divina Commedia. Acquisizione importante perché ol-
Da questa riflessione mi piace partire per parlare del nostro
tre ad ampliare più che degnamente il patrimonio della Fon-
lavoro e impegno. Fondazione Oderzo Cultura crede nel va-
dazione Oderzo Cultura e quello veneto in generale, salva-
lore della cultura come momento di condivisione, che unisce
guarda il prezioso corpus grafico dal rischio di un possibi-
piuttosto che dividere, che lega il passato al presente, il loca-
le smembramento, dal momento che i disegni saranno con-
le con il nazionale. All’interno della nostra Istituzione ope-
servati ad Oderzo.
rano molti volontari, persone animate unicamente dall’amo-
L’operazione è stata resa possibile grazie al sostegno tra gli
re per la cultura, come strumento di crescita personale e col-
altri di Regione Veneto. A coronamento dell’impresa è pre-
lettiva, come una forma di comunione laica appunto. Il tem-
vista la pubblicazione entro fine anno di una prestigiosa edi-
po e le competenze che mettono gratuitamente a disposizio-
zione della Divina Commedia illustrata da tutti i disegni del
ne sono preziosi, senza di loro Oderzo Cultura non potrebbe
nostro insigne concittadino.
operare così efficacemente.
L’augurio è di continuare a seguire e condividere i proget-
A tutti loro e in particolare ai membri del Consiglio di Am-
ti di Oderzo Cultura per crescere investendo nell’arte e nel-
ministrazione e di Gestione, va il nostro sincero ringrazia-
la cultura.
PARTECIPANTI FONDAZIONE
» Comune di Oderzo
Fondatore Promotore
» Provincia di Treviso
Partecipante Istituzionale
»
»
Unindustria Treviso
Partecipante Istituzionale
Regione del Veneto
Partecipante istituzionale
» Sig. Giorgio Anderloni
Erede A. Martini
Partecipante Istituzionale
Domeniche animate in Biblioteca:
ore 14.30-16.30 “Desideri in scatola…”
bambini dai 5 ai 7 anni
ore 17.00-19.00 “Storie a fumetti”
bambini dagli 8 ai 10 anni
Prenotazione obbligatoria tel. 0422 815166
» Sig.ra Dialma Tischer Anderloni
Erede A. Martini
Partecipante Istituzionale
GENNAIO
Dal 15 gennaio al 15 febbraio
»
»
Ascom Oderzo
Partecipante Sostenitore
Associazione Athena Onlus
Partecipante Sostenitore
Museo Archelogico
Mostra “Noubai”
Esposizione fotografica sugli scavi di archeologi italiani in Sudan
»
»
Dal 21 febbraio al 22 marzo
» Fondazione Carlo Stefanel
Partecipante Sostenitore
Palazzo Foscolo
“Vittore Antonio Cargnel. Segni da un territorio”
A cura di Cristina Beltrami.
In collaborazione con Banca FriulAdria.
FEBBRAIO
Palazzo Foscolo
Premio architettura città di Oderzo xi edizione
Esposizione dal 21 febbraio al 22 marzo
» Sig.ra Ines Anderloni
Erede A. Martini
Partecipante Istituzionale
Associazione Nazionale Carabinieri
Partecipante Sostenitore
City Center Informatica s.n.c.
Partecipante Sostenitore
» Studio Paro
Partecipante Sostenitore
» Uoma Srl
Partecipante Sostenitore
» Henry Glass
Partecipante Donatore
S
ommario
in questo numero
ARTE
Una serata di emozioni e ricordi
“La danza macabra Europea” di Alberto Martini
Dante & Martini, la Divina coppia
Una prestigiosa edizione del Poema
4
ARCHEOLOGIA
Musica al Museo per tre serate d’eccezione
L’attività educativa per bambini
e per ragazzi
Un tè al Museo
Noubai, archeologi italiani in Sudan
5
LIBRI & LETTORI
BiblioAgenda
Il colore della passione
Attività educativo-didattiche 2008-2009
6
DESIGN
Il Design e la cultura del fare
Aspettando il premio Architettura
Città di Oderzo
La vita di Dall’Ongaro va in scena
al Collegio Brandolini
SILLABARIO
C come Conflitto
periodico della Fondazione Oderzo Cultura
3
7
8
Registr. Trib. di Udine n. 9/2001 del 5-03-2001 – SUPPLEMENTO AL PERIODICO QUI ODERZO N.12
2
3
Arte
Eventi
Una serata di emozioni
e di ricordi
ZOOM
“La danza
macabra Europea”
di Alberto Martini
G
iovedì 4 settembre si è chiusa la rassegna “Omaggio al
I
Maestro” dedicata quest’anno ad
Armando Buso. Alla presenza di
n occasione della celebrazione del novantesimo an-
un pubblico interessato e parteci-
niversario della fine del Primo
pe, in una serata di fine estate il fi-
conflitto mondiale, la Pinaco-
lo dei ricordi si è dipanato lasciando
teca Alberto Martini inaugu-
spazio alle emozioni. Testimonianze
ra la sezione dedicata al ci-
dirette, appunti ritrovati, foto, let-
clo “La danza macabra
tere e disegni hanno contribuito
europea”, preziosa serie
a ricomporre la figura dell’uo-
di 54 cartoline sulla Pri-
mo Buso in un gioco di riman-
ma guerra mondiale rea-
di continui all’artista. Un momento di particolare suggestio-
lizzata dall’artista tra il
ne è stato la presentazione del filmato inedito girato dal gior-
1914 e il 1916.
nalista e amico Adriano Madaro nel 1967. Insieme i due com-
Si tratta di esemplari co-
pirono un’esperienza insolita: il viaggio a bordo di una na-
stituenti una serie com-
ve petroliera lungo l’Adriatico, per una settimana. Testimo-
pleta di minuziose e af-
nianza diretta, il super8 che mostra Buso mentre in compa-
fascinanti litografie ide-
gnia dell’inseparabile taccuino ritrae il persona-
ate da Martini e stampa-
le di bordo. Veloce schizza il ritratto del timonie-
te dalla Litografia Lon-
re cogliendo con il consueto acume l’animus oltre
go di Treviso. Tale serie racconta la Prima guerra mon-
che l’aspetto esteriore.
diale combattuta sul fronte occidentale, tema reso effi-
Tra gli ospiti intervenuti, molti i cittadini che han-
cacemente dal maestro opitergino che ne interpreta vi-
no conosciuto e apprezzato Buso quando la fa-
cende e intrighi politici sulla falsariga delle antiche dan-
ma non l’aveva ancora raggiunto. Artista curioso e
ze macabre. Le fasi iniziali del conflitto, e la sua dimen-
profondamente umano, si è ribadito più volte. Per-
sione propriamente europea, propongono una lettura de-
sonaggio capace di cogliere, come ha ricordato il
gli eventi bellici spiccatamente satirica ed espressionista,
presidente degli Incisori italiani, professor Giorgio
lucida e originale.
Trentin, valori profondi di denuncia e testimonianza socia-
Le cartoline ebbero un’enorme diffusione anche e so-
le. Armando uomo, amico, artista e anche padre. Dalla figlia
prattutto sui fronti della Guerra e nel pubblico euro-
Giuliana è giunta la testimonianza più “intima”: il ricordo del
peo antigermanico. Molti furono gli elogi che l’arti-
vuoto lasciato in famiglia quando Buso scomparve e lei ave-
sta ricevette proprio in merito al suo lavoro (tra gli al-
va appena dodici anni. Padre apprensivo e affettuosissimo, ha
tri, quelli dello scultore Rodin e del pittore e saggista
ricordato, sempre incoraggiante e mai opprimente.
Emile Bernard).
Il professor
Giorgio Trentin
P.B.
INFORMAZIONE PUBBLICITARIA
Autunno in Cantina
A
n d a r
contenuta la verità (in vino veritas). Nell’area
to è ancora oggi visibile dai visitatori che pas-
per can-
dove sorge la Opitergium Vini correva un tem-
seggino negli spazi adiacenti la cantina.
tine d’autunno
po l’asse stradale che delimitava il quartiere
è un’esperien-
nord occiden-
za imperdibile. Gli ultimi grappoli sono sta-
tale dell’antica
ti raccolti, il mosto ribolle nei tini mentre le
città. Lo han-
bottiglie di novello attendono di essere stap-
no rivelato gli
pate. L’annata 2008 è stata decisamente buo-
scavi condot-
na alla Opitergium Vini, dove i quasi 500 soci
ti nel 1989 dalla Soprintendenza Archeologi-
i principi innovativi che l’attuale viticoltura
‘Nden Sajar… il 14 dicembre
garantiscono ogni anno dal 1947 un prodot-
ca del Veneto durante i lavori di ampliamento
suggerisce. Una volta in cantina le uve vengo-
Assaggiare, annusare, confrontare e… scam-
dell’edifi-
no vinificate secondo le più moderne tecno-
biar quatro ciàcoe. Numerosi sono i visitatori
cio
por-
logie enologiche. Con attenzione e passione
attesi per la manifestazione di ‘Nden Sajar
Il vino, tra storia
tando alla
ma soprattutto nel rispetto delle tradizioni. Il
in programma domenica 14 dicembre.
e cultura
luce 3 pa-
risultato sono gli ottimi vini della Marca Tre-
Un pomeriggio per approfondire la cono-
“Lo dolce ber che mai non
vimenti e
vigiana e Doc Piave, che sono in vendita nella
scenza del vino, delle tradizioni culturali ed
m’avria sazio” scriveva del
un pozzo.
Nuova Enoteca di via Roma. In un’atmosfera
enogastronomiche della nostra terra. I vini
vino il sommo poeta Dan-
Che otti-
calda ed elegante il cliente più esigente tro-
della vendemmia 2008 verranno proposti in-
te, mentre secondo i Roma-
mamente
verà accanto alla produzione locale una sele-
sieme a degustazione di prodotti tipici, dolci
conserva-
zione dei migliori vini italiani.
caserecci e fragrante pizza.
CANTINA SOCIALE ODERZO
Viale Dalmazia, 2
31046 Oderzo (TV)
Tel. 0422 712342
www.cantinaoderzo.it
to di qualità.
ni nel nettare di Bacco era
L’interno della Nuova Enoteca di via Roma
Cabernet, Merlot,
Raboso e gli altri
Nei vigneti tra Piave e Livenza i soci produttori coltivano
la vite con passione, seguendo
La folla dei partecipanti alla scorsa
edizione della manifestazione
4
Arte
PINACOTECA
Dante & Martini, la Divina coppia
Sarà conservato a Oderzo l’intero corpus dei disegni martiniani sulla Divina Commedia
A
lberto
indi-
L’esposizione ha goduto di una
cente l’imponente archivio personale martiniano – il ci-
del
particolare attenzione da par-
clo è stato mantenuto pressoché integro dalla scompar-
Bianco e Nero nativo di Oder-
te della critica specializzata, e
sa dell’artista.
zo (1876-1954), dedicò all’in-
del plauso e generale apprez-
La Fondazione Oderzo Cultura, attuale gestore del polo
terpretazione del Poema dan-
zamento da parte delle istitu-
culturale opitergino, ha ottenu-
tesco ben 298 opere, realizza-
zioni ministeriali competenti
to pertanto la disponibilità dei
te tra il 1900-1901, il 1922, il
in materia di conservazione e
proprietari a conferire le ope-
1937 e il 1943. I lavori furo-
valorizzazione del patrimonio
re dantesche a Palazzo Fosco-
no solo in parte oggetto di una
artistico italiano. In quest’oc-
lo, sede della Pinacoteca Civi-
pubblicazione illustrata dedi-
casione, valutata la consisten-
ca e dell’Archivio documenta-
cata alla Divina Commedia, uscita comunque in una edi-
za, lo stato e la qualità del cor-
le, perché venissero salvaguar-
zione limitata, oggi rarissima, nel 1965.
pus dantesco, è apparsa evidente la necessità di salva-
date dal pericolo di smembra-
Il consistente corpus dal mese di settembre 2008 appar-
guardarlo dalla dispersione mantenendolo unito e, possi-
menti, impegnandosi ad ono-
tiene a Oderzo: si è andato ad
bilmente, sotto il controllo e la tutela di una se-
rare la volontà dell’artista che
unire alle trenta opere risalenti
de istituzionale.
avrebbe desiderato pubblicarle a illustrazione dell’intero
al 1900-1901, donate dalla ve-
È d’altra parte noto che le opere martiniane per
Poema dell’Alighieri.
dova dell’artista Maria Petringa
la Divina Commedia rappresentano un unicum
L’importante sinergia culturale, che vede tra i sostenito-
nel 1969 alla nascente Pinacote-
italiano, sia per l’al-
ri e promotori del progetto anche la Regione del Veneto,
ca Civica Alberto Martini.
tissima qualità stili-
ha consentito pertanto l’acquisizione delle 268 opere (254
Qualche anno fa il ciclo è stato
stica e tecnica, una-
opere in bianco e
oggetto della rassegna realizza-
nimemente
ricono-
nero e 14 a colori
ta in occasione dei 50 anni del-
sciute a Martini da-
di argomento dan-
la scomparsa dell’artista, intito-
gli studiosi,
sia per
tesco), a fronte di
lata Alberto Martini e Dante …e
la ricchezza e integri-
un riconoscimen-
caddi come l’uom che ’l sonno
tà di un ciclo origi-
to economico pa-
piglia, tenutasi tra il 29 ottobre
nale, molto ben con-
ri al 20% del va-
2004 e il 1° maggio 2005 nel-
servato nel suo insie-
lore stimato e di
la prestigiosa sede tardocinquencentesca di Palazzo Fosco-
me. Grazie alla sen-
una pubblicazio-
lo. In quest’occasione era stata esposta una selezione con-
sibilità dei famiglia-
ne completa della
sistente delle grafiche dantesche martiniane, affiancate da
ri e discendenti, già
Divina Commedia
quelle di altri autori significativi nel contemporaneo pano-
donatori nel passato
illustrata dall’arti-
scusso
Martini,
di Paola Bonifacio
maestro
rama grafico italiano.
di molte importanti opere alla città – cui si è unito di re-
ZOOM
Una prestigiosa
edizione del Poema
P
l’impressione già buona e stata ancora migliore. Avete mirabilmente interpretato, a mio avviso, lo spirito del divino Poema e l’arte immortale di Dante […]”. Lamentando purtroppo l’imponenza degli impegni editoriali e soprattutto il difficile momento storico,
er la prima volta la
Mondadori tuttavia doveva declinare
Divina Commedia il-
l’impegno. Aggiungendo però il sette
lustrata dal ciclo completo
gennaio successivo: “… se in tempi
dei disegni di Martini vie-
più tranquilli, quando riprenderemo il
ne pubblicata da un impor-
nostro normale ritmo di lavoro, l’ope-
tante editore.
ra Vostra sarà ancora libera, ben vo-
L’affidamento del proget-
lentieri riconsidereremo la possibilità
to editoriale a Mondado-
che oggi, per ragioni contingenti, ab-
ri Electa ha consentito, tra
biamo dovuto scartare…”.
l’altro, di coronare a di-
Il volume in libreria dal mese di di-
stanza di ben sessantot-
cembre è curato da Paola Bonifacio,
to anni il sogno dell’arti-
studiosa di Martini e autrice anche
sta. Era il dicembre 1940
del saggio iniziale, con una introdu-
quando Martini inviava in
zione di Vittorio Sgarbi. Un’edizione
visione ad Arnoldo Mondadori i
di pregio – 416 pagine, 217 illustrazio-
suoi lavori danteschi. “Caro Martini [….] – risponde-
ni – per gustare la grande poesia interpretata da un gran-
va l’editore qualche giorno dopo – Debbo dirVi che
de illustratore del Novecento.
periodico della Fondazione Oderzo Cultura
sta opitergino.
Archeologia
MAGGIO ARCHEOLOGICO 2008
53
Musica al Museo per tre serate d’eccezione
P
er la prima volta nel mese di maggio il Museo Archeologico ha ospi-
tato una serie di concerti trasformandosi in
un “luogo della musica” oltre che della storia. Fra i reperti del tempo le note senza
tempo di Bach e di Mozart, di Prokofieff e
di Schubert. Il primo dei tre concerti - tutti applauditissimi e seguiti da un numeroso
pubblico - ha avuto fra i protagonisti uno
splendido Stradivari “Re di Prussia” del
1703. Realizzato dal grande liutaio di Cremona, lo strumento ha regalato intense emozioni grazie alla bravura del maestro Alessandro
Fagiuoli accompagnato al pianoforte da Alessia Toffanin. Il notturno musicale di Lanfranco Malaguti and Friends ha colorato di accattivanti suggestioni etno-jazz la serata di venerdì
23 maggio, vero e riuscito happening. A conclusione del ciclo di appuntamenti del Maggio Archeologico 2008 la serata allietata dai Lieder di
Schubert punteggiati dalle poesie del pluripremiato poeta friulano Pierluigi Cappello.
Eventi
L’attività educativa per
bambini e per ragazzi
È
di F. Benvegnù e A. Iannacci – Studio D Friuli
ripresa all’inizio di ottobre l’attività educativa rivolta alle scuole del Museo Archeologico di Oderzo. Completamente rinnovata è l’offerta per l’anno scolastico 2008-2009,
che propone agli utenti percorsi e laboratori strettamente legati all’archeologia e alla storia del
territorio, rendendo in tal modo il Museo protagonista per la riscoperta della storia di Oder-
zo e del Veneto orientale.
Ricca è l’offerta educativa e didattica indirizzata alle scuole primarie e secondarie di primo e
secondo grado: percorsi e laboratori consentono agli studenti di ricostruire ambiente, attività,
riti e tecniche artigianali e artistiche dall’età preromana al medioevo. È possibile infatti en-
Eventi
Un tè al Museo
A
partire da mercoledì 5 novembre – e poi a seguire il 19 novembre e il 14 e il 28 gennaio – appuntamento alle 16.30 al Museo con in-
gresso libero. Ogni incontro sarà dedicato a una breve ma interessante analisi di uno dei reperti esposti e la visita, dulcis in fundo, si concluderà tra tè e pasticcini.
Eventi
Noubai, archeologi
italiani in Sudan
A
trare Nell’officina del fabbro o in Una scuola di duemila anni fa, andare Al mercato di Opitergium o ricostruire Oderzo tra Bizantini e Longobardi. Archeomiti e Archeozoo sono invece
di F. Ferrarini
lle origini della storia dell’uomo è
l’Africa, alle origini delle società
complesse, insieme al Vicino Orien-
laboratori che permettono ai bambini della Scuola dell’Infanzia e del primo ciclo della scuola
te e all’Asia, è ancora l’Africa, e più
Primaria di conoscere i miti che parlano degli animali visibili nelle sale del Museo attraverso la drammatizzazione e il mosaico.
precisamente quella attraversata da uno dei fiumi che hanno ispirato l’uo-
Grande successo hanno ottenuto le “Domeniche animate”, aperte a bambini e ragazzi dai 5 ai
mo, il Nilo. Quando si parla di Nilo si è soliti pensare all’Antico Egitto,
12 anni che, ogni prima domenica del mese dalle 15.00 alle 17.00, possono giocare – e fare
alle Piramidi e ai grandi templi edificati dalle dinastie dei faraoni che per
merenda – al Museo, mentre i genitori hanno l’opportunità di visitare le aree archeologiche
tremila anni hanno reso questa terra feconda di
con l’Associazione Athena. Il prossimo appuntamento, Una giornata nell’antica Opitergium,
cultura e di storia, ma c’è un mondo alla periferia
è previsto per il 9 novembre, mentre nel 2009 le domeniche dedicate al gioco saranno le se-
dell’Egitto che è stato culla di civiltà e ha visto la
guenti: 11 gennaio, 1° febbraio, 1° marzo, 5 aprile, 10 maggio.
formazione di società preistoriche complesse che
Nel corso del 2008 è stata avviata anche un’attività concordata con il ctp di San Polo di Piave:
largamente hanno influenzato l’emergere di quel-
i ragazzi stranieri del corso di Licenza Media hanno potuto conoscere la storia del territorio
la stessa civiltà faraonica: il Sudan.
attraverso i reperti del Museo e sono stati coinvolti nel percorso tattile Si prega di toccare.
A febbraio il Museo Archeologico presenterà l’esposizione fotografica Noubai (Nubiani) de-
L’esperienza è stata presentata alla XII Giornata Regionale di Studio sulla Didattica Museale
dicata alle campagne di scavo condotte in Sudan, nel territorio della Nubia antica, da una
Educare nella città cosmopolita. Culture senza quartieri per una didattica museale del dialo-
missione archeologica italiana. Immagini e dati raccolti saranno la materia prima per un per-
go, svoltasi a Vicenza il 22 settembre. La collaborazione con il ctp proseguirà con il proget-
corso fotografico attraverso questo mondo: alle indagini archeologiche faranno da sfondo gli
to Una cucina per tutti e affronterà il tema dei cibi legati al rito del matrimonio nell’antichi-
emozionanti paesaggi del deserto e quel curioso mosaico di genti e culture che ha dato vita
tà e in alcune culture di Paesi lontani.
al grande Paese africano.
6
Libri & Lettori
BiblioAgenda
PRESTITO
Uno dei servizi della Biblioteca Civica di Oderzo, a
cui si accede attraverso la tessera, è il prestito locale e interbibliotecario. Il prestito locale consente di
Intervista
Il colore
della passione
ZOOM
Attività educativodidattiche 2008-2009
La scrittrice ospite di Oderzo Cultura
venerdì 21 novembre
prendere, per 30 giorni, al massimo due volumi.
di Alessia Biasotto
Il prestito interbibliotecario a livello nazionale e in-
C
ternazionale è un nuovo servizio offerto dalla provin-
D
opo il successo del progetti estivi Parco delle
Diversità e WWWIdeafantasma.it rivolti ai ra-
gazzi del territorio, la Sezione Educativa della Bion
Rossover-
miglio
blioteca riprende la sua attività dedicata alle scuole.
Bene-
Tutti i progetti hanno lo scopo di avvicinare bambini
detta Cibrario ha con-
e ragazzi alla lettura, di interessarli alla letteratura di
cevere a prestito o in riproduzione (fotocopia, scan-
quistato quest’anno il
buona qualità attraverso letture di brani, narrazioni e
sione), documenti posseduti da altre biblioteche ita-
premio
confronti tra testi diversi, stimolandone l’immagina-
liane ed estere.
uno dei più importan-
zione e la creatività.
Il servizio è gratuito solo se coinvolge biblioteche
ti riconoscimenti let-
La creatività e l’espressione di sé sono infatti prin-
della provincia di Treviso mentre comporta il paga-
terari italiani. Tosca-
cipi fondanti della nostra ricerca metodologica che
mento delle spese postali negli altri casi.
na di nascita ma to-
mette in primo piano lo sviluppo di un pensiero cri-
rinese d’adozione, la
tico.
NATI PER LEGGERE
scrittrice ha raccon-
Per questo motivo i percorsi, che prendono in consi-
Nel 2008 la Biblioteca ha aderito al progetto “Nati
tato la storia di una
derazione la produzione editoriale per ragazzi degli
per Leggere” progetto nazionale che coinvolge anche
donna lungo un secolo – il Novecento – tra i doveri fa-
ultimi vent’anni, affrontano diverse tematiche legate
le Biblioteche che rientrano nell’Unione Europea.
miliari seguiti a un matrimonio imposto, le regole dell’ari-
alla vita contemporanea: quali l’educazione ambien-
stocrazia cui appartiene, l’infelicità. Fino all’irrompere del-
tale, il rapporto con il proprio corpo, la diversità.
cia di Treviso agli utenti delle Biblioteche trevigiane. Questo servizio dà la possibilità agli utenti di ri-
Campiello,
PROGETTO DI COOPERAZIONE
la passione, alla decisione di voltar pagina per ricomincia-
BIBLIOTECARIA
re daccapo.
Vi ricordiamo l’appuntamento a cura di Irene Romanzin di domenica 14 dicembre con Domeniche
La Biblioteca Civica di Oderzo partecipa da anni
al progetto Provinciale per la creazione di un’uni-
Signora Cibrario, come è nata l’idea di questo romanzo?
animate iniziativa rivolta a bambini del territorio e
ca banca dati. Questa iniziativa, guidata e coordina-
Volevo raccontare la storia di una protagonista femmini-
non solo.
ta dal Centro Servizi Biblioteche della Provincia, of-
le forte, ma con una irrequietezza di fondo, non a suo agio
Desideri in scatola 14.30 – 16.30 dai 5 ai 8 anni
frirà agli utenti del territorio servizi sempre più effi-
nell’epoca e nell’ambiente sociale in cui vive; ero incerta
Storie a fumetti 17,00 – 19.00 dai 9 agli 11 anni
caci e aggiornati.
sul setting finché non ho visto un quadro di Sargent raffigu-
Nel 2009 tale importante progetto troverà compi-
rante una donna bella e ingioiellata ma dallo sguardo tristis-
mento con l’acquisizione di un unico software, Sebi-
simo. Con Rossovermiglio ho voluto vestire di parole quel-
Vincere il premio Campiello ha cambiato la sua vita?
na Open Library, acquistato dalla Regione Veneto e
lo sguardo. Ecco, tutto è partito da uno stimolo visivo.
E come?
La vittoria del Campiello ha portato con sé oneri e onori
dato gratuitamente a tutte le Biblioteche.
Quali autori o autrici l’hanno ispirata maggiormente?
in eguale misura: ma certo la gioia che deriva dal ricono-
Dal 15 settembre è attivo, presso la Biblioteca Civi-
Gli amori, i gusti letterari cambiano: io sono sempre stata
scimento per il lavoro fatto alleggerisce senz’altro i primi.
ca di Oderzo, un nuovo servizio che permette di ac-
una lettrice onnivora ma non c’è stata per il mio primo ro-
Quando si scrive ci si sente un po’ denudati, con questo pre-
cedere gratuitamente ad Internet. Sono state predi-
manzo un’ispirazione diretta. Piuttosto tutte le mie letture
mio esaltante mi sono sentita ripagata dello sforzo. È stata
sposte due postazioni dalle quali gli utenti hanno la
sono arrivate alla fine con le loro propaggini dentro que-
poi una fatica che mi ha permesso di trovare la mia voce e
possibilità di usare la risorsa informatica come fon-
sta storia.
un’altra identità, oltre a quella di moglie e di madre.
te di informazione per finalità di ricerca, studio e documentazione.
Per accedere al servizio è necessario:
- essere iscritti alla biblioteca
- aver compiuto 15 anni
- aver sottoscritto il regolamento appositamente
predisposto
periodico della Fondazione Oderzo Cultura
Eventi
Il Design e la cultura del fare
Il professor Medardo Chiapponi del Comitato organizzativo del premio Oderzo Azienda
e Design sostiene che il Nord-Est può vincere la sfida della globalizzazione puntando
sempre più sulla qualità dei prodotti.
di Alessia Biasotto
nicazione, e acquistare più prestigio evitando il rischio della ripetitività.
Nell’attuale scenario globalizzato che ruolo può giocare
Design
737
ZOOM
Aspettando
il Premio
Architettura
Città di Oderzo
C
ostruire “il nuovo” secondo una visione unitaria
che tenga conto della componente economica, so-
ciale, della qualità della vita, delle risorse ambientali ed
una matura cultura del disegno industriale?
energetiche, dell’identità e della tutela dei luoghi. Inol-
Un ruolo molto importante, tanto che il design viene gene-
tre, adeguare le infrastrutture esistenti alle necessità della
ralmente riconosciuto come il valore aggiunto dei nostri pro-
globalizzazione, relazionando il Nordest con le aree stra-
dotti. In futuro esso potrà rappresentare un fattore determi-
tegiche del Paese e dell’Europa. Questi gli obiettivi che
nante per vincere molta della competitività. Oggi non si può
si propone il Premio Architettura Città di Oderzo giun-
più inseguire solo la riduzione dei costi di produzione, una
to quest’anno alla sua undicesima edizione e volto a se-
delle strade da percorrere è quella della qualità dei prodot-
gnalare opere significative progettate in un territorio va-
ti. Il territorio del Nordest ha da questo punto di vista un
sto e complesso come quello del Nordest. Promosso dal
l 29 novembre nelle sale di Palazzo Foscolo verrà asse-
vantaggio rispetto ad altre aree del Paese: qui c’è un sapere
Comune di Oderzo con la Provincia di Treviso, l’Ordi-
gnato il Premio Oderzo Azienda e Design, nato nel 2004
del produrre, del fare che
ne degli Architetti Pianificatori Paesaggisti Conservato-
e giunto alla sua V edizione. Tra i membri del Comitato or-
è garanzia di qualità. Oc-
ri della Provincia e la Fondazione Oderzo Cultura On-
ganizzativo fin dall’inizio, il prof. Medardo Chiapponi, pre-
corre puntare sulla stretta
lus, il premio prevede sette sezioni per i progetti in gara.
side del Dipartimento delle Arti e del Disegno Industriale
collaborazione tra la “sa-
Più una sezione speciale dedicata alle infrastrutture rea-
dello Iuav. Lo abbiamo intervistato.
pienza” del costruire, del
lizzate sempre nell’area del Triveneto. La premiazione e
fare e la progettualità.
la mostra dei progetti vincitori si terranno a Palazzo Fo-
I
Professore, come è cresciuto in questi anni il Premio?
scolo nel mese di febbraio 2009.
Quando è nato cinque anni fa abbiamo scelto di caratteriz-
Come – secondo lei –
zarlo in modo che si distinguesse dai tanti premi di design
le aziende possono og-
esistenti. Lo abbiamo fatto coinvolgendo le Imprese, que-
gi valorizzare la tradi-
sto per diffondere la cultura del design e valorizzare quei ca-
zione storica e culturale
Franco La Cecla si è chiesto se oggi il design progetti per
si di eccellenze che spesso restano nascosti all’interno del-
del loro territorio?
l’uomo o sia solo una forma di marketing del superfluo...
le aziende. Il design nel Triveneto è una realtà ben presen-
Qualcuno potrebbe dire che ciò è impossibile, le merci sono
L’idea che il design si occupi soltanto di progettare oggetti
te ma alle volte non così visibile. D’altra parte il suo campo
merci e basta, sempre più pensate per il mercato globale. Io
di lusso o inutili è riduttiva: il design si occupa di cose diffe-
d’intervento è piuttosto ampio. Noi con il Premio abbiamo
invece ritengo che il territorio abbia un peso notevole, che
renti tra loro, e diverse dal lusso. Le faccio un esempio: al-
segnalato anche oggetti non tradizionali come ad esempio
ci sia una relazione tra chi produce oggetti e la cultura di cui
la Biennale di Architettura in corso a Venezia nello spazio
gli attrezzi dello Sport System. Negli anni il premio Oder-
è portatore. Buona parte del successo del design italiano è
dedicato ai progetti dello Iuav c’è un forno per cuocere ce-
zo Azienda e Design è senz’altro cresciuto come testimo-
dovuto alla cultura visiva diffusa in cui siamo immersi. Noi
ramiche. Ha la bellezza di 200 metri di lunghezza e il desi-
nia la partecipazione sempre più ampia. Ora è giunto il mo-
italiani siamo abituati a vedere architettura, arte e bellezza
gner che l’ha progettato ha modificato le stesse fasi del pro-
mento di fare il salto di qualità nell’organizzazione, per far-
continuamente, fa parte del nostro modo di vedere le cose. E
cesso produttivo. Ecco un esempio, uno soltanto, di un pro-
lo crescere ancora di più, in particolare nella sezione Comu-
questa credo sia una cultura “trasferibile” negli oggetti.
dotto di design utile.
Eventi
La vita di Dall’Ongaro va in
scena al Collegio Brandolini
U
n omaggio fatto di musica e poesia, danza e prosa per ricordare la figura di Fran-
cesco Dall’Ongaro, il drammaturgo, poeta e librettista nato duecento anni fa a Mansuè e vissuto per qualche anno ad Oderzo, morto a Napoli nel 1873. Organizzato da Fondazione Oderzo
Cultura con il comune di Oderzo e l’Associazione Orizzonti del Piave, lo spettacolo è andato in
scena la sera di giovedì 30 ottobre sul palco del
teatro Brandolini. Con testi originali di Dall’Ongaro più altri composti ex novo si è ricordata la
sua figura di uomo poliedrico. Che fu sacerdote,
intellettuale, scrittore e patriota del Risorgimento in contatto fra gli altri con Mazzini. Un
“uomo bene vivuto” come recitava il sottotitolo della serata, schietto e capace di cogliere
l’animo umano nelle sue sfumature più variegate.
8
Sillabario
Per ogni lettera dell’alfabeto un tema diverso da raccontare,
commentare, (ri)pensare. Liberamente ispirato ai Sillabari di
Goffredo Parise.
come Conflitto
SANTE ROSSETTO
giornalista e scrittore,
ha pubblicato numerosi
saggi e lavori sulla storia
veneta dal XVII secolo a
oggi. Tra i romanzi Totila
l’immortale (1999), sulla
figura del re goto eletto
re a Treviso, Le stagioni
perdute (2005) sulla fine
della civiltà contadina
veneta. Fra i più recenti
La rivoluzione silenziosa.
Società e dissenso
giovanile nella Marca
degli anni Sessanta
(2006) e Il bandito.
Violenza e criminalità
nella Repubblica veneta
(2008).
L
o avrebbero mai immaginato i disperati soldati austro-ungarici mentre
“risalivano le valli discese con tracotanza” che il loro impero era finito dopo tanti secoli di gloria? E pensavano gli Arditi e i fanti italiani di
aver combattuto per niente lasciando sui monti e sul Piave oltre seicentomila morti perché il patto di Londra non sarebbe stato rispettato? Sapevano i tedeschi che avevano avviato la guerra nelle gioiose giornate d’agosto quattro anni prima che anche il loro impero, il secondo Reich bismarckiano, si era concluso miseramente trascinandosi dietro i frantumi di un sogno di comando europeo? Che quella guerra carica di morti come nessun’altra prima stabiliva la fine del mondo borghese, il predominio del capitalismo, la supremazia
mondiale degli Stati Uniti, il tramonto definitivo del mondiale impero britannico e, in conclusione, la decadenza dell’Europa come centro e motore del mondo?
No. Non potevano. Come non potevano prevedere che tra venti anni quella guerra (perché molti storici
giudicano i due conflitti mondiali altrettanti momenti della stessa tragedia) sarebbe ripresa con rinnovata
virulenza. Portando altri lutti all’Italia e al resto del mondo.
È liturgia di qualsiasi Potere celebrare, commemorare, esaltare gli avvenimenti del passato. E così è stato anche per questo novantesimo anniversario della Grande Guerra. Che può essere vista da vari punti di
vista: da quello militare (la guerra di posizione, la comparsa dei carri armati e il ruolo dell’aviazione), da
quello degli interventisti (i futuristi e D’Annunzio), quello un po’ spensierato di Comisso che la visse come una bella avventura. E anche con l’ottica di chi quel conflitto lo attraversò e patì come soldato o come civile nella Sinistra Piave occupata dal nemico dopo la rotta di Caporetto. In questi ultimi mesi sono
stati portati alla luce alcuni diari di protagonisti di quell’anno asperrimo. Passato alla storia come “l’anno della fame”. Giorgio Tosato racconta la guerra in montagna con Zona di guerra, di Vincenzo Acquaviva esce dal cassetto il diario Sulla linea del fuoco, curato da Gambarotto e Dal Bo, che descrive la battaglia del Solstizio a San Biagio e Zenson, arrivando al coinvolgente resoconto del parroco di Salgareda
don Pietro Sartor e concludendo con Una memoria sofferta di Elisa Fagnol di Vazzola.
È questa la guerra più vera, perché nascosta sfuggendo alla narrazione dei grandi eventi e delle cronache
dei media. Sono le sofferenze delle madri che, private dei mariti al fronte, hanno dovuto allevare da sole
i bambini, è la quotidiana lotta per un boccone di polenta, il timore delle incombenti violenze degli occupanti, la speranza di veder apparire il tricolore che significava “libertà”.
Invece di tanta prosopopea, che è inevitabile nelle liturgie pubbliche, bisognerebbe, come è stato lodevolmente fatto, rispolverare queste briciole di dolore apparse dopo tanti anni. Qui è la storia reale. Qui è il
conflitto più sofferto senza aiuti se non quello della fede che sempre appare nell’animo della povera gente. “Ma il Signore ha voluto che torna a rifiorire i primitivi giorni ed ecco che il 4 novembre fu firmato
l’armistizio della terribile e sanguinosa guerra europea, colla vittoria italiana. Lodare Gesù.....Viva l’Italia (però le famiglie sono state segnate)”. Parole che valgono molto di più di stucchevoli, noiosi, reboanti libri e studi storici. Le scriveva una ragazzina di quattordici anni, Elisa. Dove trovare maggior sofferenza e ardente speranza?
Neanche queste vittime sapevano, quel 4 novembre 1918, che il mondo sarebbe cambiato da allora. E
loro ne erano stati, se non protagonisti, almeno spettatori. Sognavano una vita nuova, senza guerre dopo averne vissuta la più grande e sanguinosa mai scatenata dall’uomo. E, come tutti i sogni, anche il loro fu destinato a svanire.
IRIDE srl Via delle Industrie, 19 - 31047 Levada di Ponte di Piave (TV)
periodico della Fondazione Oderzo Cultura
è una pubblicazione
della Fondazione
Oderzo Cultura Onlus
Via Garibaldi, 80
31046 Oderzo - Treviso
tel. 0422 718013
fax 0422 500330
[email protected]
il foscolo
Anno I - numero 2 - novembre 2008
Direttore responsabile
Sante Rossetto
Comitato di Redazione
Alessia Biasotto (coordinamento),
Pier Appoloni, Paola Bonifacio,
Francesca Ferrarini, Gianni Gal,
Irene Romanzin, Giovanna Someda
Progetto grafico
e impaginazione
Adasto comunicazione
Sergio Sfondrini (direttore creativo)
Roberta Tajani (art director)
Foto
Adriano Lualdi
Igor Lucchetta / Luce
Archivio fotografico Oderzo Cultura
Redazione
Via Garibaldi, 80
31046 Oderzo - Treviso
tel. 0422 718013
fax 0422 500330
e-mail: [email protected]
Pubblicità
[email protected]
Stampa
Grafiche Nardin - Venezia
Tel. +39 0422 819770 Fax +39 0422 819771
[email protected]