AlFresco guida - Regione Umbria
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AlFresco guida - Regione Umbria
AlFresco guida Enterprise Content Management Una soluzione di Enterprise Content Management (ECM) è l'insieme di strumenti che consentono la gestione della documentazione prodotta e ricevuta all’interno di un’organizzazione, indipendentemente dal suo formato. Componenti Principali I componenti principali che costituiscono una soluzione ECM sono: Sistema di acquisizione Sistemi di Form Processing (OCR, ICR, OMR, BCR, HCR) Optical Character Recognition (OCR - Riconoscimento ottico dei caratteri) Intelligent Character Recognition (ICR - Riconoscimento intelligente dei caratteri) Optical mark recognition (OMR - Riconoscimento ottico dei checkbox) Barcode Recognition (Riconoscimento Barcode) Handwriting recognition (Riconoscimento scrittura manuale) Sistema di gestione Il componente di Gestione si occupa del controllo, dell'indicizzazione e della verifica dell'integrità delle informazioni acquisite. Document management (DM) Web Content Management Records Management Business Process Management (BPM) Archiviazione e conservazione I componenti per l'archiviazione sono utilizzati per quelle informazioni che non devono essere più modificate e necessitano di essere salvate permanentemente. I dispositivi più comuni al salvataggio delle informazioni sono: Hard disk (anche di rete, come NAS), Nastri Magnetici o Dischi ottici. Distribuzione Le informazioni gestite, archiviate e conservate, possono essere distribuite attraverso diversi canali. I principali canali di distribuzione sono: internet ed intranet, e-mail e fax, formato cartaceo. 2 Introdu uzione ad Alfre esco Alfresco è un Enterrprise Content Man nagementt (ECM) uttilizzato in sistemi Microsoft Windows e Unix-lik ke. Da com me si può evincere e dalla d tipoloogia di softtware, viene utiliizzato per la gestion ne di conte enuti azien ndale, di do ocumenti, per la collabo orazione tra t utenti e per la g gestione dii record, ma m anche ddi contenu uti web e grafica. Sviluppatto utilizzan ndo Java, JSP J e JavvaScript, è disponibile in due vversioni, una free rilascciata sotto la licenza a Open So ource GNU U/GPL e un n’altra di tiipo commercciale. Utilizzza Spring, Hibernat e, Lucene e, MyFaces s e si basaa sulla programm mazione orientata ag gli aspetti. Alfresco è: è open source; enterprise e (caratterrizzato da scalabilità à aziendale e, infrastru uttura e coontrollo aziiendale); un gestorre di conte enuti di div verso tipo ((documenti, record, pagine W Web, immag gini, contenuti avanzati); un conten nt manage ement orie entato versso chi ha bisogno b di modularitàà e di pres stazioni scalabili; un softwa are con un n’ottica “se ervice orien nted”; Inoltre un na caratterristica moltto importa ante è che in Alfresco o abbiamoo la gestio one dei workflow: si po ossono inffatti, gestirre i proces ssi decisionali o dii monitora aggio, facendo in modo ch he gli uten nti interagisscano con n il sistema a, caratteriistica moltto ricercata dalle aziende. Un sistema EC CM come Alfresco A no on è un daatabase relazionale ma può ò essere uttilizzato al suo posto o ed è mollto più. An che se è diverso d da altri CMS (Joom mla, Drupal etc etc) vviene da alcuni cons siderato il m miglior CM MS. Altre cara atteristiche e di Alfresc co sono le e seguenti: ricerche ssemplici, avanzate a e full-text; possibilità à di gestione delle versioni e d dello storic co delle modifiche; 3 sistema di commenti su più parti, per esempio su discussioni, documenti e cartella; gestione dei metadati; presenza di politiche di sicurezza per limitare l’accesso e/o le modalità di utilizzo dei documenti; sistema di regole per l’automatizzazione dei processi. 4 Installazione Alfresco È possibile configurarlo in modo standard per soddisfare le esigenze più comuni, ma è anche possibile configurarlo in modo completamente personalizzato e soddisfare i requisiti specifici che i vari modelli di business impongono. Per l’installazione di Alfresco abbiamo bisogno di: Java SE Development Kit 6 o superiore; un application server (per esempio Tomcat o JBoss); un database (Alfresco viene fornito pre-configurato per MySQL, è comunque possibile installarlo su Oracle, PostgreSQL, MS-SQL o altri DBMS); OpenOffice.org portable (per la conversione dei documenti tra un formato e un altro); Flash Player Version 10.x o superiore; SWF Tools. Se ci manca qualche componente fondamentale sarà richiesto durante l’installazione. Dallapagina dei download si scarica il file che ci interessa, per esempio quello per Windows. Si avvia l’eseguibile, si sceglie la lingua (l’italiano è compreso nel pacchetto insieme con altre lingue). Viene chiesto di selezionare i componenti che vogliamo installare e poi di cliccare su Avanti. Selezioniamo tutti i componenti. Come detto, possiamo installare Alfresco in due modalità: con i server con la configurazione di default oppure con la personalizzazione delle porte del server e le proprietà dei servizi. Viene chiesta la cartella del nostro computer dove verrà installato il software. La schermata successiva riguarda il database: possiamo utilizzare un database MySQL in bundle oppure utilizzare un database che abbiamo creato in precedenza. Nel primo caso è richiesta una password per accedere al database, nel secondo caso l’url, il driver JDBC, il nome del database e dell’utente e la password di accesso. Viene richiesta la password per l’account dell’amministratore, il nome del server Quick e la porta utilizzata. Per default abbiamo localhost e la porta 6060. Inseriti tutti i dati richiesti sarà installato Alfresco Community nel computer, operazione che si compirà in pochi minuti. Finita l’installazione possiamo avviare il nostro Alfresco, che è raggiungibile aprendo un browser e inserendo una delle seguenti url: http://127.0.0.1:8080/share oppurehttp://127.0.0.1:8080/alfresco/. La prima url, che indicheremo con Alfresco Share, è un’interfaccia per l’elaborazione collaborativa di tutti i contenuti aziendali da parte degli utenti Alfresco e ha le seguenti funzionalità: la libreria di documenti: comprende la capacità di scaricare contenuti, thumbnail e utilizzare il visualizzatore flash, i meta data, i tags e i feed RSS rendendo lo strumento facile da utilizzare; la ricerca: permette agli utenti di cercare persone con la stessa facilità con cui si cercherebbe un contenuto; 5 la creazio one di team m virtuali per p progettti e comun nità, con membri m siaa interni ch he esterni; gli activityy feeds: se ervono perr avvertire e gli utenti di cosa sta a cambianndo in un progetto p oppure co osa è nuovvo; la possibiilità di crea are conten nuti usand o un wiki, un blog oppure ancche Micros soft Office; un ambie ente di svilu uppo rapid do di appli cazioni ch he utilizza scripting e compone enti riutilizzab bili; la possibiilità di utilizzzare un’a architettura a a n livelli: questo permette p uuna scalab bilità senza hardware o investimen i nti softwarre e concilia più utiliz zzatori su risorse ha ardware esistenti; La seconda url indicata espo one un’inte erfaccia pe er esplorarre gli elem enti prese enti negli spazzi di Alfressco, per crreare nuovvi contenuti, gestire utenti, gruuppi e cate egorie e navigarre tra i nod di. Questo ci fa capirre che ogn ni cosa pre esente in A Alfresco è, in pratica, un nodo ch he appartie ene a uno workspac ce. Sui nod di possiam mo eseguirre delle query, pe er esempio o con Luce ene. Vedremo ora come e utilizzare al meglio o questo ECM. Se apriam mo il browsser con il link l http:///127.0.0.1::8080/sharre/ compa rirà il pann nello di controllo, come in figura. f Lo scopo del pannello di controllo di Alfresco (o dashbo oard) è quuello di ave ere a portata dii mano tuttti i componenti che sono utiliz zzati più di frequentee e tutte le e informazioni utili pe er la gestio one dei sitii, dei conte enuti e degli utenti. È compos sto da più dashle et che rap ppresentan no un widg get con un sommario o con le innformazion ni di un compone ente. Come e possiamo ben ved dere, abbia amo nel pa annello di controllo alcuni a widget e m moduli per diverse funzioni: f g estione de el profilo, gestione g ddei siti, calendario e compiti. In alto abbiamo a u un menu con alcune voci: 6 il mio pannello di controllo: è la pagina che abbiamo aperto; siti: per creare un sito oppure per cercare uno dei siti creati; persone: per ricercare gli utenti che accedono alle pagine; repository: per gestire un insieme di documenti e file di tipo diverso; segue: è un insieme di collegamenti per i compiti, i workflow e i diversi strumenti integrati (applicazioni generiche, gruppi, repository, utenti etc etc). I dashlets disponibili, alcuni visibili nel pannello di controllo, sono i seguenti: Per iniziare: contiene alcune istruzioni per coloro che accedono alla parte Share per la prima volta; Il mio calendario: contiene gli eventi creati; RSS Feed: per default mostra i feed del sito di Alfresco ma può essere personalizzato; Alfresco Network: un widget collegato al portale di Alfresco; Le mie attività sui siti: mostra le azioni più recenti svolte nei siti dove l’utente è membro. Le attività possono essere filtrate; Il mio profilo: mostra alcune informazioni sul profilo; I miei siti: mostra una lista di tutti i siti creati o di cui l’utente fa parte; I miei compiti: sono presenti le attività assegnate incomplete e i flussi di lavoro; Contenuti che sto modificando: visualizza gli ultimi tre elementi di alcune sezioni come i post di blog, le pagine wiki e le discussioni di un forum; Feed CMIS: mostra i feed CMIS. Il CMIS definisce un modello di dominio e un insieme di API (per esempio Web Services), che possono essere utilizzati dalle applicazioni per interagire con uno o più sistemi o repository ECM; Vista web: per inserire una url della pagina web da visualizzare; I miei spazi di lavoro per riunioni; I miei documenti: mostra la lista dei documenti che l’utente sta modificando; Configurazione records management. Possiamo personalizzare la propria bacheca, sia nel numero di colonne (da una a quattro) sia nei dashlets da visualizzare. Per farlo troviamo in alto a destra il pulsante “Personalizza pannello di controllo”. Il layout di default è composto da tre colonne, di cui quella centrale è più larga rispetto alle altre. Cliccando sul pulsante “Cambia layout” possiamo scegliere quello che preferiamo tra quelli disponibili. Supponiamo di scegliere un layout composto da due colonne, di cui una più stretta e una più larga. Possiamo poi trascinare con il metodo drag e drop e aggiungere (cliccando sul pulsante “Aggiungi dashlet”) i pannelli disponibili dentro le colonne. Una volta fatte le nostre modifiche al pannello di controllo per salvare basta cliccare sul pulsante “Ok” in fondo alla pagina. 7 Possiamo creare dei dashlet personalizzati. Per farlo dobbiamo seguire i seguenti passi: supponiamo di voler fare un dashlet che saluti l’utente con un hello world. Supponiamo che Alfresco sia installato dentro “C:”. Prima di tutto dobbiamo creare un file che chiameremohello.html.ftl che dovrà essere inserito nella cartella C:AlfrescotomcatwebappsalfrescoWEB-INFclassesalfrescotemplates. Questo file rappresenta un template che utilizza Freemarker. Dentro il file inseriamo per esempio questo codice: <#assign name = person.properties.userName> Hello ${name} Dobbiamo poi creare un file JSP che include il file creato prima. Il contenuto del file deve essere il seguente: <%@ taglib uri="/WEB-INF/repo.tld" prefix="r" %> <%-- Note that this template is loaded from the classpath --%> <r:template template="/alfresco/templates/hello.html.ftl"> </r:template> Il file jsp deve essere inserito nella cartella C:Alfrescotomcatwebappsalfrescojspdashboardsdashlets. Adesso andiamo dentro C:AlfrescotomcatwebappsalfrescoWEB-INFclassesalfresco e apriamo il file webclient-config.xml. Dobbiamo inserire il nuovo dashlet: nel file andiamo a cercare il tag dashlet e inseriamo queste righe: <dashlet id="hello" label="Hello Dashlet" description="My Hello Dashlet" jsp="/jsp/dashboards/dashlets/hello.jsp"> </dashlet> In questo modo una volta riavviato Alfresco vedremo il nuovo dashlet tra quelli disponibili. 8 Gestio one del profilo,, dei gru uppi e degli d uttenti Un utente può visualizzare e modific care il pro oprio proffilo. Nel paannello di controllo basta clicccare sulla voce “Pro ofilo” del da ashlet “Per iniziare” oppure de entro il dashlet sttesso del profilo. p Pe er il profilo abbiamo le informazioni geneerali dell’utente (nome, co ognome, qualifica, q lo ocalità, so ommario, fo oto, contatti e dettaggli dell’azie enda), l’elenco d dei siti di cui è memb bro l’utente e e l’elenc co dei conttenuti che ha aggiun nto più di recente e. L’utente e può modificare ancche la password. Ino oltre nella barra delle applicazio oni che tro oviamo in alto a a desttra abbiam mo un men nu che connsente di modificarre il profilo, la passw word, di vissualizzare una guida a di aiuto, ddi disconn nettersi e di pubb blicare un proprio p sta ato che sa rà condiviso e letto da altri. Un utente può app partenere a uno o p più grupp pi: per defa ault sono ppresenti già due gruppi: ALFRESCO O_ADMINIISTRATOR RS e EMA AIL_CONT TRIBUTOR RS. Per creare un nuovo o gruppo dobbiamo selezionar s re la voce Segue–>g gruppi–>sffoglia–>cliccare sull’icona a in alto a destra d sop pra la tabe ella dei gru uppi esistenti e inserrire il nome e identificattivo e il no ome con cu ui sarà vissualizzato il gruppo. Figurra 3. I grup ppi di uten nti in Alfres sco (clic pe er ingrand dire) Se invece e vogliamo o creare un nuovo u tente biso ogna selez zionare le vvoci Segue– >Utenti e cliccare su s “Nuovo utente”. R Rispetto ad d altri CMS S ed ECMS S, Alfresco o chiede co ome obblig gatori più dati, d cioè n nome, cog gnome, ind dirizzo emaail, nome utente e passwo ord. Possia amo poi as ssegnare ll’utente a uno o a più gruppi preceden ntemente creati. c Per farlo nella a scheda di d modifica a dell’utentte, sotto “Informazzioni sull’uttente”, dob bbiamo ce ercare il grruppo nel quale q voglliamo aggiunge ere la perso ona e clicc care su ag ggiungi. 9 Workflow Grazie alla gestione dei workflow, Alfresco permette di ottenere flussi di elevata complessità mediante l’utilizzo di regole e azioni. I flussi possono essere anche personalizzati e possono essere creati sia in parallelo sia in serie. Infatti, è possibile far eseguire più compiti da persone diverse e decidere se questi task devono essere eseguiti in parallelo oppure in sequenza. A ogni cambio di stato del processo possiamo inviare delle notifiche via mail. Per ogni task possiamo prevedere delle scadenze e decidere l’evoluzione del flusso qualora il task non venga eseguito entro i termini stabiliti. Possiamo anche programmare delle operazioni che vengono svolte ad intervalli regolari. Per creare un nuovo compito basta cliccare su Segue–>i miei compiti–>avvia workflow–>selezionare la tipologia di compito che vogliamo inserire e compilare il form scrivendo un messaggio, la scadenza e l’utente a cui viene assegnato. Possiamo assegnare il compito a un altro utente oppure esaminare e approvare un contenuto (secondo modalità diverse, per esempio singolarmente o in gruppo). Per ogni workflow possiamo assegnare scadenze e priorità. Nella pagina con l’elenco dei compiti possiamo vedere con facilità le scadenze e le priorità dei diversi workflow. 10 Creare e un sito o di colllaborazzione per p più person p e Chi fa parrte di un te eam o, in genere, g ha a i permes ssi, dovreb bbe esseree in grado di creare e ccondividerre contenu uti ed even nti, creare gruppi di discussion d ne, scriverre post di un blog g o voci di un wiki. Nella N praticca gestire un sito, co on le sue ppagine e i suoi contenuti. Vediamo o come si fa f a creare e un sito. Dal D panne ello di conttrollo o dallla Toolbar ccliccare su “Crea sito“. Compa arirà una finestra f co ome quellaa in figura con le seguenti voci: Nome: no ome che sarà visualizzato com me titolo del sito; Nome UR RL: nome da d inserire e nell’url pe er il sito; Descrizio one: breve descrizion ne del sito o; Tipo: tipo ologia del sito. s Attuallmente è p previsto, come voce, solo “sitoo di collabo orazione”; Visibilità; Una volta a creati il tu utto, comp parirà il pa annello di controllo o del sito. Questa pagina la troviam mo andand do a inserirre nel brow wser l’url “http://127 7.0.0.1:8080/share/p page/site/X XXX/dash hboard” dove XXX è il Nome URL U inserito. Q Questa è simile s a qu uello visto in precede enza, ma come posssiamo ved dere dalla figurra ci sono delle diffe erenze. 11 In alto ab bbiamo un menu oriz zzontale co on delle vo oci che afffrontano tuutti gli aspetti del sito: Wiki; Blog; Raccolta documentti; Calendarrio; Link; Discussio oni; Elenchi dati; Membri; Vediamo queste vo oci una per volta. La a prima, co ome possia amo compprendere dal d nome, se erve per crreare un wiki w e la trroviamo alla pagina “http://127 7.0.0.1:8080/share/p page/site/X XXX/wiki”. Da questto link posssiamo inserire le pagine, rinomina arle e modificarle. Qu uando si va v a creare e lapaginaa del wiki viene utilizzato un editor WYSIWYG W G. Oltre all corpo della pagina dobbiamoo inserire ili titolo e possiam mo anche aggiungerre dei tag; una volta inseriti tutti nella paagina princ cipale del wiki vedremo l’e elenco. 12 La voce su uccessiva serve s per creare c un b log oppure e per configurare Alfreesco integra andolo con un blo og esterno. Per creare e il proprio o blog bastta inserire i post cliccaando su “N Nuovo post”. Ancche qui, com me per le pagine p della a sezione wiki, w dobbia amo inseriree il titolo, il testo con l’edito or WYSIWY YG e i tag più p appropr iati. Il post può essere e salvato coome bozza a oppure pu ubblicarlo (ccon visibilità à interna o esterna). Ai A post del blog possoono essere inseriti dei comme enti, come possiamo vedere in ffigura. Come dettto, possiam mo integra are un blog g esterno. I blog con cui Alfrescco attualme ente può interfaccia arsi sono WordPress W e Typepad d. Basta ins serire un ID D identificattivo, il nome del blog, una descrizione e, l’url da cui si raggiu unge, il nom me utente e la passwoord per il collegame ento. 13 Per quanto o riguarda la raccolta a di docum menti, viene e utilizzata per la gesttione e il caricamen nto dei file. Possiamo creare dellle cartelle che c conteng gono i nodii (formando o anche una gerarcchia). Ogni carte ella inserita ha un nom me, un titolo o e una des scrizione. Per P inseriree una sottoc cartella basta entrrare nella cartella che la deve co ontenere e poi p cliccare e su “Nuovaa cartella” o in alternativa a crearla e poi spostarrla. Per spo ostarla bastta andarci sopra s e clicccare, a de estra, sulla voce “Vedi detta agli”. Da lì possiamo m modificare i metadati prima inse riti, copiarla ao spostarla d da un’altra parte, elim minarla, crea are delle re egole oppure prenderee quelle di un’altra cartella, ge estire i perm messi e gli aspetti e ccambiare il tipo. Inoltre e possiamoo inserire de ei commenti. Per inserirre un file ne el sito bisog gna cliccare e su “Caric ca”, selezio onare i file da caricarre, anche più di uno per volta. Una a volta cariccati se clicc chiamo sopra un file ccomparirà, nella n nuova pag gina, l’antep prima, i me etadati e le azioni poss sibili da fare sul docum mento che sono simili a quelle per la cartella. Rispetto a prrima ci sono o delle voci in più, perr esempio Download, vedi nel browser, b mo odifica offli ne e carica a nuova verrsione. 14 Calend dario e un foru um L’utente p può fare uso anche di un cale ndario e di d esso può ò avere vissualizzazio oni diverse, p per esemp pio per mese, per se ettimana o per giorno o. L’utentee può aggiunge ere un even nto, clicca ando sul pi ù che com mpare nelle e voci del calendario o oppure su ul bottone “Aggiung gi evento““. Possiamo o tenere trraccia di un elenco d di collegam menti a pagine. Per oogni link in nserito dobbiamo o obbligato oriamente inserire il nome e l’url, poi se vogliamo una desc crizione e i tag. In più possiamo contrrassegnare e un colleg gamento come c interrno: questo vuol dire che vverrà aperrto nella stessa finesstra del bro owser, altrrimenti al cclick si aprrirà una nuovva finestra.. Come pe er le altre vvoci viste precedent p emente annche per i link possiamo o inserire dei d comme enti. In Alfresc co è prev visto anch he una sorrta di foru um, che viene creatoo attravers so delle disccussioni. Per P creare una nuova a discussione dobbiiamo cliccaare su “Nu uovo argomentto”, inserirre titolo, te esto ed eve entuali tag g e salvare e. In questo to modo glli utenti, oltre a creare discussioni, potran nno rispon ndere, ved dere quali aargomentii sono nuovi, i piiù attivi (ch he sono quelli con u un maggior numero di d rispostee e almeno o una) e quelli crreati dall’u utente stes sso. Un aspettto molto in nteressantte è quello o degli elen nchi di da ati: se si seeleziona questa q voce com mparirà una a finestra come c in fig gura. 15 Esistono vari tipi di elenchi ch he possiam mo creare e, in partico olare riguaardano eve enti, riunioni, ccompiti, ind dirizzi e prroblemi. S upponiam mo di aggiu ungere un elenco de ei compiti d da svolge ere, clicchiamo su “E Elenco di compiti c (av vanzato)” e inseriam mo titolo (obb bligatorio) e descrizione (facolltativa). In questo ca aso sarà ccreata una tabella pe er l’elenco. Tutti gli elementi e h anno anch he altre vo oci importaanti come la data di inizio e di fine, la a priorità e la percen tuale di co ompletame ento di un lavoro. Pe er aggiunge ere un nuovvo elemen nto abbiam mo, sopra l’elenco, il pulsante da cliccarre con il quale asssegniamo o tutti i cam mpi scritti prima. Infine abb biamo i me embri: pos ssiamo ric cercare me embri opp pure aggi ungerne altri. Possiamo o invitare le persone e al sito cre eato. Bastta cercare l’utente coon la barra a di ricerca e selezionare il ruolo da assegn nargli. Possiamo o aggiung gere anche utenti e esterni, co ome possia amo vederre in figura a. 16 Figura 14. Ag ggiunta ute enti estern ni (clic pe er ingrand dire) Ritornando o alla pagin na del pann nello di con ntrollo poss siamo vedere in altro ttre pulsanti: il primo, “Invvita”, ha le medesime funzioni de ella voce “M Membri” de escritta prim ma, il secon ndo serve per personalizzzare la pag gina mentre e l’ultimo co ontiene più voci. Quesste sono: mod difica detta agli sito, personalizza p a sito e abb bandona sito. La perssonalizzazio one del pannello d di controllo del sito è uguale u a qu uella di Alfresco generrica, descriitta in una delle d sezioni pre ecedenti. Se invece andiamo su s Persona alizza sito,, questo ci permette di aggiunge re nuove pagine p diverse da a quelle pre edefinite. Se clicchiam mo su “Aggiiungi pagine”, ci verràà chiesto di selezionarre una nuovva pagina ma m non ne abbiamo. È necessarrio quindi ccrearla. Supponiam mo di volerr aggiungerre una pagiina “Hello Apollo A and Fenix”. Perr farlo dovrremo creare un file xml che e salveremo con il no me “helloP Page.xml”; al a suo interrno dovremo scrivere un n codice di questo tipo. <?xml ver rsion='1.0 0' encodin ng='UTF-8' '?> <title>He ello Apoll lo and Fen nix</title e> <descript tion>Una pagina p per rsonalizza ata per Al lfresco</d descriptio on> <template e-instance e>helloPag ge</templa ate-instan nce> <authenti ication>ve entus85</a authentica ation> </page> Supponiam mo ancora una volta che c Alfrescco sia installlato dentro o “C:”. Quessto file va inserito nella carte ella C:Alfresscotomcatw webappssh hareWEB-IN NFclassesa alfrescositee-datapages. Dobbiamo o ora creare e una pagin na xml per definire il nome n e il pe ercorso dell template. Anche questo file e viene chia amato hello oPage.xmll ma va inserito in que esta cartellaa C:Alfresco otomcatweb bappsshare eWEB-INFcclassesalfrescosite-da atatemplatee-instances s e al suo interno ci deve essere e un codice c come e il seguen nte: <?xml ver rsion='1.0 0' encodin ng='UTF-8' '?> 17 <template-instance> <template-type>org/alfresco/sample-helloPage</template-type> <properties> <hasTreeview>true</hasTreeview> </properties> </template-instance> Il template è un file che si può chiamare per esempio sample-HelloPage.ftl (come è stato giustamente indicato nel file xml precedente) e va inserito in questa cartella C:AlfrescotomcatwebappsshareWEB-INFclassesalfrescotemplatesorgalfresco. Questo file contiene tutto il codice necessario alla pagina, per esempio io ho inserito queste righe: <head></head> <body><h1>Hello World!</h1><br>Hello Apollo and Fenix!</h1></body> Dobbiamo infine creare un ulteriore file che chiameremo web-framework-configcustom.xmle verrà salvato nella cartella C:Alfrescotomcatsharedclassesalfrescowebextension. Al suo interno inseriamo il seguente codice: <alfresco-config> <config evaluator="string-compare" condition="SitePages" replace="true"> <pages> <page id="helloPage">helloPage</page> </pages> </config> </alfresco-config> A questo punto non ci resta che riavviare Tomcat, accedere alla sezione Share di Alfresco (che ricordo è l’indirizzo http://localhost:8080/share/) e torniamo nella pagina Personalizza sito e clicchiamo Aggiungi Pagine. Ci troveremo così la nostra pagina personale. L’altra sezione importante è quella raggiungibile dall’url http://127.0.0.1:8080/alfresco/. A sinistra del pannello centrale abbiamo dei link per un aiuto sull’uso, mentre a destra pagina abbiamo i compiti comuni: Esplorare elementi nello spazio di homepage: abbiamo i diversi spazi e al loro interno i contenuti; Creare uno spazio nello spazio di homepage; 18 Aggiungere contenuto allo spazio di homepage: per aggiungere un file sullo spazio homepage di Alfresco; Creare contenuto nello spazio di homepage: per creare da zero un contenuto (di diverso tipo) sullo spazio indicato. In alto abbiamo un menu orizzontale che ci permette di accedere alla console di amministrazione, al profilo oppure alla sezione di aiuto. La console di amministrazione viene utilizzata per gestire gli utenti, i gruppi, le categorie e per esplorare i nodi dello spazio. In particolare le categorie contengono come elementi, i tag, le lingue, i software document classification e le regioni (che indicano continenti o zone). È possibile aggiunge una nuova categoria attraverso il bottone “Aggiungi categoria” che troviamo in alto a destra della pagina. Interessante è la voce Browser nodi perché è quella che ci permette di vedere come è strutturato all’interno Alfresco. Come altri CMS, si fa uso del concetto di nodi, di padre e di figli. Ogni cosa, come detto, è un nodo, ha un padre e può avere uno o più figli. Ogni nodo ha delle proprietà e fa parte di uno spazio. Se per esempio vogliamo vedere il nodo corrispondente a un utente dobbiamo seguire questo percorso: workspace://SpacesStore‐‐>system‐‐>people e poi selezionare l’utente. Da qui possiamo ben vedere che per ogni nodo è indicato il path, la reference, il tipo di nodo (nel caso dell’utente è il tipo “person”), i padri, tutte le proprietà definite dal tipo, l’aspect, i permessi ed eventuali figli. Inoltre all’interno del browser nodi possiamo fare delle ricerche, in particolare con Lucene. Per default come tipologia di ricerca abbiamo “noderef” ma noi dobbiamo utilizzare lucene quindi dobbiamo selezionare lucene e poi lanciare la nostra query di ricerca. Lucene ha una sintassi particolare che possiamo trovare sulla pagina di ricerca del wiki di Alfresco. Per esempio se vogliamo vedere tutti i nodi figli di company_home la query da usare è la seguente: +PATH:”/app:company_home/*”. 19 Personalizzazione Sito Ritornando alla pagina del pannello di controllo possiamo vedere in altro tre pulsanti: il primo, “Invita”, ha le medesime funzioni della voce “Membri” descritta prima, il secondo serve per personalizzare la pagina mentre l’ultimo contiene più voci. Queste sono: modifica dettagli sito, personalizza sito e abbandona sito. La personalizzazione del pannello di controllo del sito è uguale a quella di Alfresco generica, descritta in una delle sezioni precedenti. Se invece andiamo su Personalizza sito, questo ci permette di aggiungere nuove pagine diverse da quelle predefinite. Se clicchiamo su “Aggiungi pagine”, ci verrà chiesto di selezionare una nuova pagina ma non ne abbiamo. È necessario quindi crearla. Supponiamo di voler aggiungere una pagina “Hello Apollo and Fenix”. Per farlo dovremo creare un file xml che salveremo con il nome “helloPage.xml”; al suo interno dovremo scrivere un codice di questo tipo. <?xml version='1.0' encoding='UTF-8'?> <title>Hello Apollo and Fenix</title> <description>Una pagina personalizzata per Alfresco</description> <template-instance>helloPage</template-instance> <authentication>ventus85</authentication> </page> Supponiamo ancora una volta che Alfresco sia installato dentro “C:”. Questo file va inserito nella cartella C:AlfrescotomcatwebappsshareWEB-INFclassesalfrescosite-datapages. Dobbiamo ora creare una pagina xml per definire il nome e il percorso del template. Anche questo file viene chiamato helloPage.xml ma va inserito in questa cartella C:AlfrescotomcatwebappsshareWEB-INFclassesalfrescosite-datatemplate-instances e al suo interno ci deve essere un codice come il seguente: <?xml version='1.0' encoding='UTF-8'?> <template-instance> <template-type>org/alfresco/sample-helloPage</template-type> <properties> <hasTreeview>true</hasTreeview> </properties> </template-instance> Il template è un file che si può chiamare per esempio sample-HelloPage.ftl (come è stato giustamente indicato nel file xml precedente) e va inserito in questa cartella C:AlfrescotomcatwebappsshareWEB-INFclassesalfrescotemplatesorgalfresco. Questo file contiene tutto il codice necessario alla pagina, per esempio io ho inserito queste righe: 20 <head></head> <body><h1>Hello World!</h1><br>Hello Apollo and Fenix!</h1></body> Dobbiamo infine creare un ulteriore file che chiameremo web-framework-configcustom.xmle verrà salvato nella cartella C:Alfrescotomcatsharedclassesalfrescowebextension. Al suo interno inseriamo il seguente codice: <alfresco-config> <config evaluator="string-compare" condition="SitePages" replace="true"> <pages> <page id="helloPage">helloPage</page> </pages> </config> </alfresco-config> A questo punto non ci resta che riavviare Tomcat, accedere alla sezione Share di Alfresco (che ricordo è l’indirizzo http://localhost:8080/share/) e torniamo nella pagina Personalizza sito e clicchiamo Aggiungi Pagine. Ci troveremo così la nostra pagina personale. 21 Console di amministrazione e browser nodi L’altra sezione importante è quella raggiungibile dall’url http://127.0.0.1:8080/alfresco/. A sinistra del pannello centrale abbiamo dei link per un aiuto sull’uso, mentre a destra pagina abbiamo i compiti comuni: Esplorare elementi nello spazio di homepage: abbiamo i diversi spazi e al loro interno i contenuti; Creare uno spazio nello spazio di homepage; Aggiungere contenuto allo spazio di homepage: per aggiungere un file sullo spazio homepage di Alfresco; Creare contenuto nello spazio di homepage: per creare da zero un contenuto (di diverso tipo) sullo spazio indicato. In alto abbiamo un menu orizzontale che ci permette di accedere alla console di amministrazione, al profilo oppure alla sezione di aiuto. La console di amministrazione viene utilizzata per gestire gli utenti, i gruppi, le categorie e per esplorare i nodi dello spazio. In particolare le categorie contengono come elementi, i tag, le lingue, i software document classification e le regioni (che indicano continenti o zone). È possibile aggiunge una nuova categoria attraverso il bottone “Aggiungi categoria” che troviamo in alto a destra della pagina. Interessante è la voce Browser nodi perché è quella che ci permette di vedere come è strutturato all’interno Alfresco. Come altri CMS, si fa uso del concetto di nodi, di padre e di figli. Ogni cosa, come detto, è un nodo, ha un padre e può avere uno o più figli. Ogni nodo ha delle proprietà e fa parte di uno spazio. Se per esempio vogliamo vedere il nodo corrispondente a un utente dobbiamo seguire questo percorso: workspace://SpacesStore‐‐ >system‐‐>people e poi selezionare l’utente. Da qui possiamo ben vedere che per ogni nodo è indicato il path, la reference, il tipo di nodo (nel caso dell’utente è il tipo “person”), i padri, tutte le proprietà definite dal tipo, l’aspect, i permessi ed eventuali figli. Inoltre all’interno del browser nodi possiamo fare delle ricerche, in particolare con Lucene. Per default come tipologia di ricerca abbiamo “noderef” ma noi dobbiamo utilizzare lucene quindi dobbiamo selezionare lucene e poi lanciare la nostra query di ricerca. Lucene ha una sintassi particolare che possiamo trovare sulla pagina di ricerca del wiki di Alfresco. Per esempio se vogliamo vedere tutti i nodi figli di company_home la query da usare è la seguente: +PATH:”/app:company_home/*”. 22 Note: Tutti i marchi riportati appartengono ai legittimi proprietari; marchi di terzi, nomi di prodotti, nomi commerciali, nomi corporativi e società citati possono essere marchi di proprietà dei rispettivi titolari o marchi registrati d’altre società e sono stati utilizzati a puro scopo esplicativo ed a beneficio del possessore, senza alcun fine di violazione dei diritti di Copyright vigenti. 23