La lotta contro i topi

Transcript

La lotta contro i topi
RODENTICIDI
La lotta contro i topi
Ci sono topi... e topi!
I roditori sono il gruppo zoologico più combattuto dall’uomo, ma nonostante la caccia continua, questi mammiferi si
riproducono in modo impressionante.
La conquista, da parte dei ratti, di una disparata varietà di habitat viene spiegata dalla notevole capacità di
adattamento a condizioni ambientali difficili oltre che dallo sviluppo di modelli comportamentali ed abitudini adatti
a situazioni ostili. I ratti sono mammiferi onnivori, appetiscono qualsiasi alimento consumato dall’uomo, e le loro
caratteristiche morfologiche ne permettono l’accesso alle riserve alimentari con relativa facilità.
Inoltre, l’elevato ritmo di riproduzione e l’assenza di molti predatori negli ecosistemi popolati dall’uomo, hanno
favorito la colonizzazione da parte dei ratti di ampie zone urbanizzate dove è facile trovare sostentamento.
I roditori che interessano maggiormente gli ambienti agrozootecnici appartengono alla:
-fam. MURIDI (gen. Rattus, Mus, Apodemus).
-fam. ARVICOLE (gen. Arvicola).
RATTUS NORVEGICUS “SURMOLOTTO”
Morfologia:
- corpo robusto, lungo (con la testa) da 21 a 27 cm e coda da 17 a 23 cm
- peso fra i 200 e 500 g
- colore fra il fulvo e grigio bruno
- durata gravidanza 22-24 giorni con 6-7 piccoli per parto e 3-4 parti l’anno.
Biologia:
predilige vivere in colonie, all’interno di tane sotterranee, fogne, discariche, allevamenti. E’ vorace, aggressivo,
attacca anche prede vive.
RATTUS RATTUS “RATTO DEI TETTI”
Morfologia:
- corpo snello, lungo (con la testa) da 16 a 23 cm e coda da 17 a 28 cm
- peso variabile da 100 a 350 g
- colore grigio scuro con riflessi argentati
- durata gravidanza 21 giorni con 5-10 piccoli per parto e 3-5 parti l’anno.
Biologia:
predilige ambienti asciutti e sopraelevati, quali soffitti, solai, fienili e granai dove costruisce nidi nelle travature.
Vive in colonie con abitudini notturne.
MUS MUSCULUS “TOPO DOMESTICO”
Morfologia:
- corpo di dimensioni ridotte, lungo (con la testa) da 6 a 8 cm
- peso variabile fra 10 e 25 g
- colore da bruno scuro a bruno fulvo
- durata gravidanza 21 giorni con 6-8 piccoli per parto e 4-6 parti l’anno.
Biologia:
a differenza dei ratti convive con l’uomo, prediligendo luoghi asciutti. E’ organizzato in piccole colonie e
costruisce i propri nidi nelle pareti e nelle tubature. In ambiente chiuso può riprodursi anche 10 volte in un
anno.
RODENTICIDI
La lotta contro i topi
MICROTUS ARVALIS “ARVICOLE”
Morfologia:
- corpo ridotto, lungo (con la testa) da 8 a 12 cm, coda corta
- peso variabile fra i 20 e 50 g
- colore grigio fulvo
- durata gravidanza 21 giorni con 3-7 piccoli per parto e 5-8 parti l’anno.
Biologia:
vive in zone agricole, boscose e ricche di cespugli. Buon nuotatore, si nutre di cespugli, fiori, germogli
e frutti arrecando gravi danni alle culture. Costruisce il nido in gallerie sotterranee.
Le due famiglie, MURIDI E ARVICOLE, si distinguono in base a numerosi caratteri distintivi, fra cui il più peculiare
appare essere quello morfologico.
Una analisi attenta delle abitudini alimentari di queste due famiglie consente di differenziare ulteriormente i
ratti, che sono onnivori, dalle arvicole che sono di preferenza vegetariane.
Il nome “RODENTIA” tipico dell’ordine, deriva dalla struttura dentaria particolarmente robusta e atta a rodere,
comune per queste due famiglie. L’ampio spazio presente fra i denti incisivi ed i molari, per l’assenza dei canini,
è detto diastema e consente l’introduzione dei margini delle labbra fra gli incisivi e i denti iugali, in modo che
la cavità orale sia ostruita quando il roditore è impegnato a scavare e rodere. Il diastema ha anche l’importante
funzione di favorire l’accumulo di materiale alimentare tra le gote e le mascelle, quando il roditore ha necessità
di trasportare il cibo da un posto all’altro.
I denti incisivi, ricoperti di smalto solo nella parte anteriore, sono privi di radice per cui hanno una crescita
continua e vengono mantenuti affilati dal continuo sfregamento tra gli omologhi opposti durante le fasi di
riposo.
Il topo non è in grado di vomitare per la particolare conformazione dello stomaco. La possibilità che hanno tutte
le specie animali di vomitare mette al riparo in caso di ingestione di cibi o prodotti tossici dalle conseguenze
letali.
Mancando al topo questa facoltà, si spiega come sia utile l’ingestione di esche avvelenate.
Infatti, una volta ingerito il boccone avvelenato, il topo non ha più alcuna possibilità di espellerlo, se non dopo
l’intero processo digestivo e quindi quando i principi attivi velenosi sono gia stati assorbiti.
Aspetti esteriori che consentono di identificare le specie di topi:
- taglia
- misura della lunghezza della coda
- lunghezza piede posteriore
- conformazione piede posteriore
- habitat
L’habitat, rappresentato da ruderi, vecchie case, capannoni, magazzini, muri e abitazioni, tende ad escludere la
possibile presenza di specie di topi “selvatiche”, quali gli Apodemi, le Arvicole e i Campagnoli.
L’avvistamento di un soggetto di dimensioni minute in città, nell’ambito di una casa fa ipotizzare la
II
RODENTICIDI
La lotta contro i topi
presenza di un topo domestico.
L’avvistamento di un soggetto di dimensioni notevoli a livello del terreno, in cantine, cunicoli, acquedotti
e fogne, discariche, rifiuti fa ipotizzare la presenza di un surmolotto.
L’avvistamento in un luogo aperto o in città di un soggetto molto veloce ed agile, di qualsiasi dimensione,
fa ipotizzare si tratti di un ratto nero.
Al contrario, è piuttosto difficile il riconoscimento a vista di un soggetto, in riferimento all’habitat, se ci si trova
in campagna, perchè oltre alle specie selvatiche (Apodemi, Arvicole), ci si può imbattere anche nelle tre specie
sopra menzionate. La struttura corporea è un altro parametro importante:
- un soggetto di considerevoli dimensioni consente di escludere la possibilità che si tratti di un topo domestico, ma
probabilmente si tratta di un ratto
- un soggetto di dimensioni ridotte potrà essere o un topo domestico adulto oppure un giovane ratto.
Se si è abbastanza vicini da poter valutare la lunghezza della coda, questo è un ulteriore parametro discriminante per
stabilire con esattezza di che specie si tratti:
- Una coda di lunghezza maggiore rispetto al corpo, sottile, affusolata, quasi nuda ed anulata è tipica del topo
domestico
- una coda di lunghezza inferiore rispetto al corpo, cuneiforme e leggermente coperta di peli è tipica del
surmolotto giovane
- una coda lunga con radi e corti peli, di colore scuro è tipica di una ratto nero giovane.
Nelle pagine precedenti abbiamo conosciuto le varie famiglie di roditori infestanti.
Vediamo ora :
I pericoli per la salute dell’uomo
I topi e i ratti sono vettori di germi molto pericolosi per l’uomo. I principali patogeni suddivisi per la famiglia sono
i seguenti :
Virus:
Le malattie più temibili sono sicuramente la RABBIA e le malattie da ARBO- e ADENO-virus.
Batteri:
Topi e ratti sono fondamentali nell’epidemiologia di moltissime malattie batteriche, infatti sono i principali
serbatoi e vettori di varie forme di SALMONELLE e della PESTE. Trasmettono la LEPTOSPIROSI, la TULAREMIA e la
LISTERIOSI.
Protozoi:
Topi e ratti possono veicolare la TOXOPLASMOSI.
Ectoparassiti:
Le malattie più FREQUENTI sono le dermatofitosi.
Endoparassiti:
Importanti sono le verminosi da TRICHINA e da ANGIOSTRONGILI
ALTRI PERICOLI
Da non sottovalutare anche i pericoli dovuti alle abitudini alimentari dei topi e ratti, quelle cioè di rosicchiare,
oltre alle derrate alimentari, la carta, i libri, i tessuti e anche i fili elettrici con gravi pericoli di incendio e
di fulminazione.
STRATEGIE DI LOTTA
Qualsiasi strategia di lotta antimurina implica la valutazione di diversi aspetti, dai quali dipende il successo degli
interventi di derattizzazione.
In prima istanza appare fondamentale conoscere le caratteristiche biologiche ed etologiche delle specie da
combattere.
Se ad esempio il problema è rappresentato dal “Mus musculus”, il cosiddetto “topolino domestico”, abitatore
di ben 1 casa su 4, occorre tener conto di alcune abitudini e caratteristiche tipiche di questa specie di roditore.
III
RODENTICIDI
La lotta contro i topi
Come:
- le piccole dimensioni (da 6 a 8 cm). Determinano da un lato l’habitat e dall’altro dove posizionare le esche.
- il numero di componenti della famiglia murina (da 6 a 11 individui). Determina il numero di esche da
collocare.
- le particolari abitudini interne al gruppo di roditori infestanti come quella di far assaggiare i nuovi alimenti
(le esche) ai soggetti più anziani per ridurre il rischio di estinzione. Per evitare il pericolo della “diffidenza”
quindi si prediligono esche che uccidono a distanza di alcuni giorni.
- le capacità procreative: un gruppo di 6-11 soggetti è in grado di quadruplicarsi nell’arco di 3 mesi.
Quindi si deve tendere ad ottenere l’eliminazione completa del gruppo e non di controllarne il numero.
AVVERTENZE NELLE STRATEGIE DI LOTTA
Le strategie di lotta ai roditori infestanti devono tener conto di alcune controindicazioni e avvertenze che vanno
conosciute ed osservate:
- Contaminare il meno possibile l’ambiente domestico con veleni.
- Contaminare il meno possibile l’ambiente esterno; per questo si consiglia di privilegiare esche non
idrodispersibili. Ai sensi dell’Ordinanza 18 dicembre 2008 “Norme sul divieto di utilizzo e di detenzione di esche
o di bocconi avvelenati” e successive modifiche, le esche devono essere utilizzate all’interno di un contenitore
con l’accesso previsto solo per l’animale bersaglio.
- Ridurre al minimo la possibilità di ingestioni delle esche da parte di bambini eliminando la possibilità
di contatto bambino-esca.
- Ridurre al minimo la possibilità di avvelenamento da parte di animali domestici, utilizzando prodotti con
tossicità inferiore e nelle formulazioni meno appetibili per queste specie (il grano è meno appetito dal cane
e dal gatto rispetto all’esca fresca, mentre in presenza di volatili è meglio utilizzare proprio le esche e non il
grano).
Un’altra avvertenza importante è quella di usare esche contenenti principi attivi che spingono i roditori a morire
fuori dall’ambiente domestico (provocano “fame d’aria”) senza doverli manipolare perchè morti o intrappolati
in casa.
I MEZZI
I MEZZI FISICI
Mezzi fisici
Si intendono soprattutto le trappole meccaniche, i collanti, gli ultrasuoni.
Le trappole meccaniche vanno collocate lungo il perimetro interno dello stabile dove si sia accertata la
presenza di roditori. I ratti infatti nella loro deambulazione percorrono piste abituali, preferibilmente in
vicinanza di pareti o comunque di strutture verticali; se si osserva un ratto che si muove in una stanza si vedrà,
ad esempio, che esso ne percorre il perimetro evitandone sempre l’attraversamento (tigmotassia).
La distanza ottimale di ogni trappola dalla successiva è di 2-3 metri sulle piste di passaggio.
Le trappole meccaniche vengono usate spesso per censire il grado di infestazione della zona da bonificare.
L’uso di collanti o sostanze adesive può risultare utile nei casi di infestazione lieve e dove non sia consigliabile
l’uso di rodenticidi chimici. Si deve porre attenzione al fatto che queste sostanze vengono danneggiate dalle
alte temperature ambientali e dalla polverosità dei locali, fattori che ne diminuiscono l’efficacia.
I vantaggi derivanti dall’utilizzo di ultrasuoni sembrano abbastanza limitati.
Gli apparecchi emittenti suoni con frequenza superiore ai 20 Mhz, non percepibili dall’orecchio umano,
possono spaventare almeno inizialmente ratti e topi, che però si assuefanno rapidamente a questo tipo di
disturbo.
I MEZZI CHIMICI
Mezzi chimici
I rodenticidi rappresentano i presidi di lotta più efficaci ed importanti attualmente usati.
Ricorda sempre che i rodenticidi non sono tutti uguali e che ogni singolo rodenticida infatti si presta ad uno
specifico impiego, a seconda che si debba intervenire contro le diverse specie nocive, e anche in funzione
dell’ambiente in cui si manifesta l’infestazione.
IV
RODENTICIDI
L’uso improprio di un prodotto inadatto rischia di non sortire l’effetto desiderato, e inoltre può risultare
nocivo per l’ambiente, l’utilizzatore finale e gli animali domestici.
Al fine di utilizzare il rodenticida che più si adatta ad ogni specifica situazione non esitare a chiedere
consiglio al tuo rivenditore di fiducia o contattaci direttamente al numero verde.