Jean-Luc Raharimanana Marie-José Hoyet
Transcript
Jean-Luc Raharimanana Marie-José Hoyet
Indice La parola oltre i confini 10/11 Jean-Luc Raharimanana e Marie-José Hoyet 12/13 Elisabeth Daldoul (ed. Elyzad), Azza Filali e Franco Buffoni 14/15 Sofiane Hadjadj (ed. Barzakh), Kamel Daoud e Yasmina Melaouah 16/17 Barbara Fiore, Fadimata Walet Oumar e Ag Mohamed Idwal 18/19 Douna Loup, Gabriel Nganga Nseka e Giuseppe Sofo 20/21 Patrice Nganang e Maurizia Balmelli 22/25 Dorcy Rugamba, Roland Rugero e Ana Tognola (Sembura) Oltre i confini della parola 27/29 Concerto Concerto Tartit, musica tuareg dal deserto del Sahara 30/31 artBabel Tenda Babel e cabina per proiezioni / Prefura If you can’t swim/00 32/35 cineBabel Programma della rassegna / Le premier homme di Gianni Amelio Oltre i confini del festival 37 Premio svizzero di letteratura 2013 per la traduzione e la mediazione letteraria e il Premio della Giuria 38/40 infraBabel La prefazione del negro / Antologia di scrittori africani contemporanei / Vivi!, Fascicolo di ‘Cenobio’ dedicato alla Polonia, Sembura e Alliance internationale des éditeurs indépendants 41/42 Servizi Bookshop / www.babelfestival.com 43 extraBabel Collaborazioni / Maison de la littérature di Ginevra, Istituto svizzero di Roma 44/46 Settore ricerca Workshop di traduzione letteraria / Workshop di traduzione per il cinema / Biblioteca di Babel Simposio svizzero per traduttrici e traduttori letterari 47 Settore scuole 48/49 Comitato, partner, sponsor, contatti 50/51 Mappa 3 Programma Babel 2013 giovedì 12 settembre > Cinema Forum ore 20.30 cineBabel proiezione del film Il primo uomo di Gianni Amelio Prima visione svizzera venerdì 13 settembre >> > Palazzo Civico ore 9.00 Incontro scuole Roland Rugero, Ana Tognola, Giorgio Tognola > Palazzo Civico ore 11.00 – 17.00 Quinto simposio svizzero per traduttrici e traduttori letterari > Palazzo Civico ore 18.00 Saluto e presentazione dell’edizione 2013 > Palazzo Civico ore 18.30 MADAGASCAR Marie-José Hoyet e Jean-Luc Raharimanana scrittore, direttore della collana Fragments Tutti gli incontri sono in francese e in italiano, le traduzioni consecutive dal francese sono di Marina Astrologo. sabato 14 settembre >Teatro Sociale ore 10.30 >Teatro Sociale ore 16.00 TUNISIA MALI Elisabeth Daldoul editor di Elyzad e l’autrice Azza Filali con Franco Buffoni Barbara Fiore presenta Tuareg insieme alla musicista tuareg Fadimata Walet Oumar e al griot Ag Mohamed Idwal >Teatro Sociale ore 14.00 ALGERIA Sofiane Hadjadj editor di Barzakh e l’autore Kamel Daoud con Yasmina Melaouah >Teatro Sociale ore 21.00 Concerto Tartit Musica tuareg dal deserto del Sahara Programma Babel 2013 domenica 15 settembre >Teatro Sociale ore 10.30 CH-CONGO KINSHASA Douna Loup e Gabriel Nganga Nseka con Giuseppe Sofo >Teatro Sociale ore 14.00 CAMERUN Patrice Nganang con Maurizia Balmelli >Teatro Sociale ore 16.00 RUANDA-BURUNDI In collaborazione con Sembura: Dorcy Rugamba e Roland Rugero con Ana Tognola Biglietti Un biglietto d’ingresso dà accesso a tutti gli incontri della giornata. Tessera Amici di Babel Fr. 120.–, Euro 100 Vale per tutti gli incontri letterari, comprende l’iscrizione all’Associazione Babel per un anno, l’ultimo numero della rivista «Viceversa Letteratura» e un libro della Collana Babel delle Edizioni Casagrande (v.p.38). Venerdì 13 L’incontro d’apertura è gratuito. Sabato 14 e domenica 15 Biglietto semplice: Fr. 20.–, Euro 15 (vale per l’intera giornata). Biglietto studenti/AVS: Fr. 15.–, Euro 12 (vale per l’intera giornata). Biglietto concerto: prima e seconda categoria Fr. 30.– terza e quarta categoria Fr. 20.– (v.p. 28) A Babel in treno Il festival Babel è facilmente raggiungibile in treno. Per orari e coincidenze www.ffs.ch e www.tilo.ch Rete Due a Babel In diretta da Palazzo Civico sabato 14 settembre, dalle 10.00 alle 12.00, con «Moby Dick» e nel pomeriggio, anche domenica 15, con interviste agli ospiti di Babel. Per informazioni sui biglietti contattare [email protected], +41(0)763307936 Per i crediti fotografici, ulteriori informazioni o vedere e ascoltare le edizioni passate, visitate il sito www.babelfestival.com 6 Babel ha vinto il Premio svizzero di letteratura 2013 per la traduzione e la mediazione letteraria e il Premio della Giuria. La parola oltre i confini Nel 2013 Babel attraversa il continente africano alla ricerca delle giovani voci e delle nuove letterature di lingua francese. Per orientarsi in un ambiente così vasto e variegato, Babel ha seguito piste precise: la contaminazione del francese con le lingue locali o l’oralità; la reinterpretazione della tradizione in rapporto alla cultura africana, francese e globale; le recenti rivoluzioni del sistema letterario; un arco geografico che parte dall’isola del Madagascar e passando dal Maghreb si spinge gradualmente verso il centro del continente. Babel ha scelto di intraprendere questa ricerca perché la letteratura africana è spesso un prodotto d’esportazione: poco diffusa all’interno del continente, deve soddisfare le leggi del mercato culturale occidentale con la sua predilezione per la letteratura di genere e il facile esotismo. Babel 2013 è un progetto inedito attento alla contemporaneità colta sul farsi. Il risultato sono i giorni del festival, che vedranno protagonisti alcuni tra i più interessanti e sorprendenti scrittori africani, ma anche le pubblicazioni che Babel ha curato con editori e media svizzeri, italiani 7 8 La parola oltre i confini e africani per far conoscere quanto di meglio viene scritto in Africa in lingua francese. L’itinerario tracciato da Babel prende le mosse dal Madagascar con l’incontro di apertura tra Jean-Luc Raharimanana, scrittore e curatore di un’importante collana di giovani autori africani, e Marie-José Hoyet; procede verso la Tunisia con la scrittrice Azza Filali, autrice di un romanzo che affronta il vuoto della recente rivoluzione, e Elisabeth Daldoul, editor della casa editrice Elyzad; passa all’Algeria, con Kamel Daoud, straordinario scrittore e giornalista, e Sofiane Hadjadj, editor di Barzakh, una delle più vivaci case editrici africane; tocca infine il Mali e la cultura tuareg, dapprima con l’incontro tra la studiosa di magia tribale Barbara Fiore, la musicista Walet Oumar Fadimata e il griot Ag Mohamed Idwal, per finire con il concerto dei Tartit, gruppo tuareg nato dall’unione di sole donne nei campi profughi, uno dei migliori traduttori dei ritmi e dei silenzi del Sahara in musica. Il programma letterario riprende la domenica tra Svizzera e Congo Kinshasa, con la giovane autrice svizzera Douna Loup, che ha scritto la storia che La parola oltre i confini 9 Gabriel Nganga Nseka ha vissuto e ha voluto raccontare oralmente; sarà poi la volta del Camerun, con Patrice Nganang, che nel suo recente La Saison des prunes ha saputo combinare magistralmente oralità e poesia, presente e passato; chiude il festival l’incontro curato dall’associazione culturale Sembura, che ci porta in Ruanda e nel Burundi con lo scrittore e sceneggiatore Dorcy Rugamba e il giovanissimo Roland Rugero. 10 « E io canto il métissage mentre un tempo mi convincevano che la mescolanza delle razze poteva produrre solo tare. Perciò sono pigri e furbi su quest’isola. Ma questa è acqua passata. Non devo rivangare il male che non ci devono riparare, perché, non è vero?, su questo lembo di terra, su tutto il continente non abbiamo aspettato l’arrivo della ferrovia per ucciderci tra di noi… Allora negrieri più, negrieri meno... Oggi ancora, non abbiamo forse riaperta la partita? Guerre etniche, odio tribale. E machete di qui, machete di là, qualche massacro ben congeniato, carneficine ben ordite, dittature ben spalleggiate. Alla fine della danza, si accuserà l’ex colonizzatore…». Jean-Luc Raharimanana, da Pacificazione, traduzione di Marie-José Hoyet, per l’antologia di Cascio editore per Babel 2013, v. p. 39 Jean-Luc Raharimanana Marie-José Hoyet MADAGASCAR Incontro preceduto dalla cerimonia di apertura ufficiale del festival. venerdì 13 settembre >Palazzo Civico ore 18.00 Jean-Luc Raharimanana È nato nel 1967 a Antananarivo, la capitale del Madagascar. Dal 2002 si dedica interamente alla scrittura, alla ricerca e alla difesa della memoria tradita dai racconti in cui mito e realtà si confondono. Il suo primo romanzo, Nour, 1947, pubblicato da Le Serpent à Plumes, affronta la storia del Madagascar durante l’ultimo periodo della colonizzazione. Narratore e poeta, ha scritto anche varie pièce teatrali e radiofoniche. Ha vinto diversi premi, tra cui il Prix Tardivat, RFI, ACCT, Le Monde, il premio del Teatro africano e il Grand Prix Littéraire de Madagascar. Ora vive e lavora in Francia. Per la casa editrice Vents d’ailleurs cura la collana Fragments che ha pubblicato Rugero e Nganang. Marie-José Hoyet È nata a Dijon e vive tra Roma e Parigi. È stata docente di lingua e letteratura francese all’Università dell’Aquila e ha insegnato traduzione e letteratura dei Paesi francofoni, specializzandosi poi in Letterature del Mondo nero. Ha tradotto e/o curato per le Edizioni Lavoro – di cui dal 1995 ha diretto la collana L’Altra Riva – molti romanzi in particolare di autori del Congo, del Senegal, di Gibuti, di Haiti, della Guadalupa, della Martinica, di Mauritius e di Madagascar fra i quali: E. Dongala, A. Waberi, F. Diome, E. Olivier, L. Trouillot, E. Glissant, M. Condé, A. Devi e Raharimanana. Ha pubblicato numerosi articoli e collabora attualmente a vari periodici tra cui «Manifesto/Monde diplomatique», «Nigrizia», «Africa e Mediterraneo». In collaborazione con il Centre de Traduction Littéraire de Lausanne 11 12 « Un grido acuto lacerò la notte: “Basta, lasciatemi, cosa mi volete fare!”. Era la voce di una ragazza, giovanissima, che veniva dal vicolo cieco; poi altre urla, infine la voce di un uomo: Rached udì “Zitta, troia!”, scattò fuori dalla stanza e si lanciò giù per le scale. Sembrava che quel baccano non l’avesse sentito nessuno, Rached si precipitò nel vicolo: dietro un cassonetto due poliziotti tenevano stretta una ragazzina che si dibatteva. Per terra, una cartella strappata da cui erano usciti libri e quaderni». Pefura Horizontale du Plan tecnica mista su carta 2012 v. pag 31 Azza Filali, da Ouatann, Éditions Elyzad 2012, traduzione di Babel Azza Filali Elisabeth Daldoul Franco Buffoni 13 TUNISIA Con un intervento sulla bibliodiversità di Jean Richard, Éditions d’En bas, Alliance internationale des éditeurs indépendants: v. p. 40. sabato 14 settembre >Teatro Sociale ore 10.30 Azza Filali Narratrice e medico, ha pubblicato vari romanzi ed è considerata un punto di riferimento per la letteratura tunisina. Il suo ultimo romanzo, Ouatann, è stato pubblicato nel 2012 da Elyzad. Franco Buffoni Poeta, narratore, saggista e traduttore. Tra i suoi libri di poesia ricordiamo Suora carmelitana, Il profilo del Rosa, Guerra, Noi e loro, Roma. L’Oscar Mondadori Poesie 19752012 raccoglie tutta la sua opera poetica. Dirige il semestrale «Testo a fronte». È autore dei romanzi Reperto 74, Zamel, Il servo di Byron e dei pamphlet Più luce, padre e Laico Alfabeto. Elisabeth Daldoul Di padre palestinese e madre francese, è cresciuta a Dakar prima di andare a studiare Tecniche audiovisive a Parigi. In seguito ha lavorato come giornalista, libraia, professore di francese. Nel 2005 crea le edizioni Elyzad a Tunisi, dove ora vive. Elyzad ha vinto il premio Alioune Diop 2011 per la promozione dell’editoria in Africa, promosso dalla FILDAK e l’Organizzazione internazionale della francofonia. 14 « Eravamo in paradiso: c’era il fico, il melo che vedevo solo per metà, a destra, dalla grande portafinestra che dava sul cortile, c’era anche un nugolo di uccelli che lasciava immaginare specie infinite. Vedevo il cielo ancora fresco oltre il muro del giardino e mi ci lasciavo assorbire quando ormai il Vecchio si rivolgeva solo a se stesso, al di sopra di tutta l’umanità che già gli voltava le spalle. Prima ancora di nascere ai suoi piedi e di cianciare all’infinito tra profeti e matematici. Avrei voluto avere una casa simile: un luogo dove non avrei avuto altro da fare che dare nomi alle cose, poiché era proprio quello il mio dono in questo Paese che perdeva l’uso delle proprie lingue». Kamel Daoud, da La prefazione del negro, a cura di Y. Melaouah, E. Di Stefano, E. Orlandi, D. Pasina, G. Sartori, collana Babel delle Edizioni Casagrande 2013, v.p.38 Kamel Daoud Sofiane Hadjadj Yasmina Melaouah ALGERIA sabato 14 settembre >Teatro Sociale ore 14.00 Kamel Daoud Nato nel 1970 a Mostaganem, è scrittore e giornalista. Cura la rubrica causticamente critica «Raïna raïkoum» nel Quotidien d’Oran ed è editorialista della rivista on-line Algériefocus. È autore di diversi romanzi, e della raccolta di racconti Le minotaure 504 / La préface du nègre, pubblicato da Sabine Wespieser a Parigi e Barzakh in Algeria. È di prossima uscita il nuovo romanzo: Mersault contre-enquête. La Collana Babel di Casagrande pubblica una raccolta di racconti, tradotti da Yasmina Melaouah e le allieve del corso di traduzione dell’ISIT di Milano. Un altro racconto è stato tradotto per l’antologia Babel-Cascio da Daniela Marina Rossi. Sofiane Hadjadj Dopo aver studiato in Francia, l’amore per i libri e la scarsità di pubblicazioni in Algeria ha portato Sofiane Hadjadj e Selma Hellal a creare la casa editrice Barzakh. Dal 2000 a oggi, con oltre 120 titoli in catalogo, la casa editrice si è affermata come un punto di riferimento per la cultura nordafricana. Nel 2010 Barzakh ha ricevuto il Grand Prix Claus pour la Culture et le Développement. Yasmina Melaouah Insegna traduzione letteraria all’ISIT di Milano. Ha tradotto, fra gli altri, Pennac, Chamoiseau, Vargas, Colette, Genet, Makine, Enard. Nel 2007, ha ricevuto il premio per la traduzione del Centro Europeo per l’editoria. 15 16 « Non un suono, non un segno di esseri umani, in queste zone che i tuareg chiamano “tènere”, la solitudine, solo i complessi ghirigori lasciati sulla sabbia dagli insetti e dai roditori, le sinuose tracce dei serpenti e quelle degli uccelli simili a scritte in alfabeti sconosciuti». Barbara Fiore, da Tuareg, Edizioni Quodlibet, 2011 Barbara Fiore Fadimata Walet Oumar MALI Concerto del gruppo Tuareg Tartit, v. pp. 27–29. sabato 14 settembre >Teatro Sociale ore 16.00 Barbara Fiore Africanista, docente di Etnologia presso l’università di Tor Vergata. Nelle sue ricerche ha studiato il rapporto col mondo soprannaturale in alcune culture del Maghreb, del Sahara e del Sahel. Si è occupata di talismani e scritture terapeutiche tra gli Ulad Askar della Tunisia, dei sistemi simbolici nei tatuaggi della Kabilia algerina, della divinazione e della malattia tra i Dogon del Mali, di medicina erboristica e ricette tra i Tuareg del Mali. Tra i suoi libri ricordiamo Il bosco del guaritore, e Tuareg, frutto di una appassionata, accurata e complessa ricerca svolta dall’autrice, che racconta il momento in cui una straordinaria e antica cultura si sta perdendo, ma anche come attraverso la musica i Tuareg riescano a far sopravvivere la loro identità. Fadimata Walet Oumar È nata a Gargandou, in un accampamento nel deserto, appartiene alla classe dei nobili ed è una musicista, cantante e danzatrice. Fadimata è creatrice e leader del gruppo musicale Tartit e scrive molti testi dei loro canti che, composti nello stile tradizionale, parlano d’amore, del deserto, di donne famose per la loro bellezza, della vita negli accampamenti, ma anche di temi attuali come la pace o le malattie. Il loro griot, Idwal Ag Mohamed, che parteciperà alla conversazione, suona la tehardent, la chitarra tradizionale a tre corde; una nobile suona l’imzad, strumento femminile delle donne nobili; le altre donne suonano il tendé, un tamburo con cui in passato accompagnavano gli uomini in battaglia. 17 18 « Quanti anni ha, allora, il bambino incollato alla terra arancione, con i fianchi al suolo, le mani aggrappate a un ramo di manioca, gli occhi rivolti a colei che finalmente placherà la bruciante sensazione che gli rode il ventre? Un anno forse. Un pezzo di stoffa tiene il suo corpo tenero attaccato alla schiena della madre, che lo culla. Come una terza pelle, il tessuto unisce nuovamente i due esseri in un corpo solo. Nei campi, il sole è il colpo di un fabbro sulla pelle delle lavoratrici. Il suo calore le torce per estrarne il sudore, che come un metallo brillante stilla tutto il giorno dalla loro pelle. I semi di granturco vengono contati come piccole promesse d’oro nelle buche di terra nera che dovranno covarli. Bisogna mettere esattamente tre semi per ogni buca; si dice che non sopravvivano alla solitudine». Douna Loup, Gabriel Nganga Nseka, da Mopaya, Miraggi Edizioni, 2012 Douna Loup Gabriel Nganga Nseka Giuseppe Sofo REPUBBLICA DEMOCRATICA DEL CONGO domenica 15 settembre >Teatro Sociale ore 10.30 Douna Loup e Gabriel Nganga Nseka hanno scritto insieme il libro Mopaya, opera che nasce dal racconto della vita e dell’emigrazione di Gabriel Nganga Nseka, che ha chiesto a Douna Luop di scrivere la storia che per lui poteva essere soltanto orale. Douna Loup, nata a Puplinge nel 1982, ha pubblicato tre libri, Mopaya, Il varco (Edizioni Barbès) e Les lignes de ta paume, e ha vinto otto prestigiosi premi letterari, fra cui il Prix Senghor e il Prix René Fallet. Nganga Nseka è nato a Kinzadi, nel Basso Congo, nel 1968 e oggi vive in Francia. Giuseppe Sofo È nato nel 1984 in provincia di Milano e vive tra Roma e Avignone. È giornalista, traduttore e ha insegnato traduzione e letteratura francese all’Università dell’Aquila. Ha pubblicato Dollville, Qui lo chiamano blues, Brema, Trinidad & Tobago. Carnevale, fango e colori, Quest’alba radioattiva, e ha tradotto autori caraibici ed europei, dal francese e dall’inglese, tra cui Aimé Césaire, Edwidge Danticat, Michel Vinaver, Elizabeth Walcott-Hackshaw, e Douna Loup e Gabriel Nganga Nseka. 19 20 « Una terra del caffè necessita di uomini del caffè. E la pianta, lo so, germogliò nella testa di ciascuno. Trasformò mani in foglie verdi in balia del vento. Trasformò corpi in piante dal tronco vizzo. Si incrostò nelle colonne vertebrali e torse i corpi. Fece sì che i piedi affondassero nel suolo con la durezza delle radici di coffea. Una terra del caffè necessita di uomini del caffè. E questi crescono come le gemme cui la nostra terra generosa dà casualmente vita. Sento il Tuo racconto: mi parli del traduttore che investì la propria intelligenza per impedire alla regione bamileké di diventare una terra del caffè ... “Piantate il caffè – dicevano semplicemente gli ingegneri – e sarete ricchi!”. Il traduttore ci metteva del suo: “Il Bianco ha detto che se mangiate caffè, sarà il vostro fratello a essere saziato”». Patrice Nganang, da La terra del caffé, traduzione di Maurizia Balmelli, per l’antologia di Cascio editore per Babel 2013, v. p. 39 Patrice Nganang Maurizia Balmelli CAMERUN domenica 15 settembre >Teatro Sociale ore 14.00 Patrice Nganang È nato nel 1970 a Yaoundé, capitale del Camerun. È narratore, poeta e saggista. Tra i suoi libri ricordiamo Temps de chien (Prix littéraire Marguerite Yourcenar 2001, Grand prix littéraire d’Afrique noire 2002), La joie de vivre, L’invention du beau regard, Manifeste d’une nouvelle littérature africaine, La république de l’imagination nella collana Fragments, Mont-Plaisant (menzione speciale Premio dei cinque continenti della francofonia) e La saison des prunes. È particolarmente attento all’«archivio coloniale» (dipinti, libri, strumenti) e allo studio della letteratura, del teatro e della cultura africane dell’epoca postcoloniale. È professore associato di Letteratura comparata alla Stony Brook University di New York. Un suo racconto è stato tradotto per l’antologia Babel-Cascio da Maurizia Balmelli. Maurizia Balmelli È nata e cresciuta a Locarno, e ha studiato all’École Lecoq a Parigi e alla Scuola Holden a Torino. Collabora con la casa editrice Einaudi, per la quale oltre a tradurre dal francese e dall’inglese svolge lavori redazionali e di revisione. Dal 2003 è titolare del corso di traduzione dal francese presso la Scuola di specializzazione per traduttori editoriali gestita dall’Agenzia Tuttoeuropa di Torino. Tra gli autori tradotti ricordiamo Cormac McCarthy, Romain Gary, J.M.G. Le Clézio, Agota Kristof, Emmanuel Carrère, Jean Echenoz, Aleksandar Hemon, Martin Amis. 21 22 « per tutto il giorno masse in crisi di astinenza affollano i reparti dei supermercati dove luci al neon sfocate coccolano come neonati beni di consumo sempre eccezionali e sensazionali sempre in promozione... siamo condannati a un assillo senza fine che ogni giorno ci fa incappare nell’affare del secolo e vivere eternamente in uno stato costante di esaltazione beata... tra gli Omega 3 che promettono la gioventù eterna e forse a livello subliminale anche la gloria e la celebrità i prodotti con il bollino blu che giurano di rispettare l’ambiente i prodotti bio che giurano di rispettare l’organismo e al consumatore vengono le vertigini e si ritrova stordito di fronte a tante nobili cause e non sa più di quale yogurt sostenere la causa... ». Dorcy Rugamba, da Market Place, traduzione di Daniela Marina Rossi, per l’antologia di Cascio editore per Babel 2013, v. p. 39 « 23 Il bambino lo guarda… Il bambino sorride. Sorriso beato. Il piccolo piede destro piegato in dentro, il sinistro in fuori. Calzoncini, neri una volta, coprono membra grassottelle ricoperte di polvere. La pianta del piede volta all’indietro, le dita chiuse, tutte schiacciate alla stessa altezza. Dritte verso il cielo di un blu particolare. Il bambino lo guarda… Il bambino lo palpa, così come lo sguardo tasta nel buio quando si penetra improvvisamente nell’oscurità. Sorride l’altro, di un sorriso immobile, non ha niente da dire. Tra la smorfia e quegli zigomi paffuti di un anno quattro mesi e ventisette giorni c’è stupore, meraviglia. Ossa contro ossa, due esseri si trovano faccia a faccia. Nell’aria mattutina che spira nella valle di Caho al viso in carne, liscio e gioioso, si contrappongono sporgenze ossute». Roland Rugero, da Il bambino e il sorriso, traduzione di Giorgio Tognola, per l’antologia di Cascio editore per Babel 2013, v. p. 39 24 Sembura, ferment littéraire La casa dei traduttori Looren è un’iniziativa privata e unica in Svizzera, nata grazie alla famiglia Züst. Mette a disposizione dei traduttori letterari dei luoghi di lavoro ideali, per facilitare gli scambi, il dialogo tra culture, il rafforzamento della pace. È a Looren che è nata l’idea di collaAna Tognola borare con scrittori originari della Lavora per Semregione dei Grandi laghi africani (Ruanda, Burundi e Congo Kinshabura, ferment littéraire, curansa). L’associazione Sembura, ferment littéraire, è stata creata do pubblicazioni, laboratori, connel 2009 per concretizzare questo vegni ed eventi. desiderio. Il suo nome deriva dal verbo «gusembura» che in kinyarwanda significa far fermentare, incitare, provocare. Sembura, ferment littéraire, vuole creare luoghi di incoraggiamento e sostenere progetti letterari, per appoggiare la creatività, la condivisione e la diffusione di opere, orali o scritte, nelle lingue della regione. La Piattaforma degli scrittori dei Grandi laghi è stata lanciata nel 2010. Dorcy Rugamba Roland Rugero Ana Tognola RUANDA BURUNDI domenica 15 settembre >Teatro Sociale ore 16.00 Dorcy Rugamba È attore, ballerino, direttore di teatro e scrittore. Rugamba è sopravvissuto al genocidio, ma gran parte della sua famiglia è stata uccisa. È emigrato in Burundi e poi in Belgio, dove ha studiato teatro. In Rwanda 94, pièce di 6 ore premiata al festival di Avignone, affronta direttamente la storia del suo paese. Rugamba è il fondatore di Urwintore, uno spazio per la ricerca e la creazione nell’ambito delle arti dello spettacolo. Tra le sue opere, ricordiamo Marembo, un racconto sugli ultimi giorni della sua famiglia in Ruanda; il lavoro teatrale Aller retour au paradis e Bloody Niggers! messo in scena con la partecipazione dell’autore. Un suo racconto è stato tradotto per l’antologia Babel-Cascio da Daniela Marina Rossi. Roland Rugero È nato nel 1986 al nord di Bujumbura, la capitale del Burundi. Nel 1993, dopo l’assassinio del presidente, la sua famiglia si è spostata in Ruanda e poi in Tanzania. Nel 2006 ha pubblicato il primo romanzo, Les oniriques, seguito da diversi racconti e da Baho!, pubblicato nella collana Fragments curata da Raharimanana. Rugero è tra i creatori del caffè letterario Samandari; nel 2007 ha lanciato il premio letterario Kayoya, e ha preso parte alle svariate iniziative che stanno rivoluzionando il sistema letterario in Burundi. Un suo racconto è stato tradotto per l’antologia Babel-Cascio da Giorgio Tognola. In collaborazione con Babel, le Edizioni Socrates di Roma pubblicano Vivi! /Baho!, tradotto da Giorgio Tognola, a cura di Giuseppe Sofo. 25 26 Oltre i confini della parola Il programma «Oltre i confini della parola» si spinge dove non esiste confine, fino alle distese infinite del deserto del Sahara per invitare uno dei gruppi più ipnotici e misteriosi della scena musicale africana contemporanea, i musicisti tuareg Tartit; cineBabel travalica confini temporali proponendo una rassegna di film di registi africani nei mesi che precedono e seguono Babel, e aprendo il festival con la traduzione cinematografica dell’opera incompiuta di Albert Camus, Il primo uomo, realizzata da Gianni Amelio; artBabel si concentra invece sulle infrastrutture del festival, invitando artisti a sviluppare la tenda Babel e a creare una cabina per proiezioni. « 27 Le musiciste accompagnavano il canto coi tàndiwen, su cui versavano acqua da bottiglie di plastica perché la pelle tesa, bagnata, producesse un suono più morbido e profondo. Poi passarono a danzare in piedi, sontuose, avvolte nelle fiandre inamidate, assorte e come assenti, avanzavano sulla scena nelle figurazioni della danza tradizionale tuareg, piccoli passi, movimenti morbidi delle braccia aperte e poi un brusco rinchiudersi, riaggiustarsi le vesti, coprendosi nel tessuto del velo mentre i testi delle canzoni riportavano ancora genealogie dei Kel Antsar e memorie del passato per ancorarle al presente». Barbara Fiore, da Tuareg, Quodlibet, 2011 v. p. 17 Concerto Tartit Niente sa evocare le sconfinate distese del Sahara, gli esseri dei luoghi vuoti che le animano e i passi che da millenni le attraversano, come la musica dei Tartit, musica ipnotica che fonde tradizione tuareg, afro-pop e ballate, musica che manda in trance. Le donne sedute cantano e suonano ritmi insistenti sulle loro percussioni tinde, mentre gli uomini cantano pizzicando strumenti a corde, come il tradizionale imzad a una sola corda, sia acustici sia elettrici; gli uomini velati, le donne a viso nudo, interagiscono con i ritmi, con i canti, con la danza fatta di movimenti di spalle e di braccia, accompagnata da un sospiro ritmico, rumoroso, profondo, che somiglia al verso di un animale. Potete acquistare il biglietto del concerto in prevendita presso Bellinzona Turismo, www.ticketcorner.ch e nei punti prevendita di Ticketcorner in Ticino. Concerto Tartit sabato 14 settembre >Teatro Sociale ore 21.00 Il gruppo si è formato negli anni ’90 in un campo profughi, durante una precedente rivolta tuareg, ed è nato come complesso di sole donne chiamato Tartit n’shetma («l’unione fra le donne»). I Tartit hanno raggiunto il successo internazionale nel 2000 con l’album Ichichilla, e da allora si sono esibiti in svariate tournée europee e americane, insieme a musicisti come Tinariwen, Ali Farka Touré, Afel Bocoum. I musicisti Ag Oumar Mohamed Issa Walet Alhousseiny Tafa Walet Mohamedoune Fadimata Walet Oumar Fadimata Walet Zeinabou Ag Mohamed Idwal Ag Oumar Ousmane 29 artBabel Tenda Babel e cabina per proiezioni In un anno di riconoscimenti, Babel coglie l’occasione per migliorare i suoi spazi esterni e le sue infrastrutture, commissionando interventi ad artisti locali e internazionali. Gli artisti svizzeri Attilio Wismer e Karim Forlin intervengono nella tenda Babel festival utilizzando oggetti trovati e costruiti appositamente, e sviluppando un’installazione luminosa che anno dopo anno possa mettere in luce elementi visivi delle culture e delle lingue ospiti. Il crescente bisogno di accompagnare le dimensioni letterarie e verbali del festival con elementi visivi ha portato Babel a commissionare una cabina per proiezioni di documentari, cortometraggi e video al duo di artisti inglesi Luke Curral e Lee Regan, Install Archive, che ha preso ispirazione dalle cabine cinematografiche itineranti di fine ottocento. Install Archive ha lavorato per la Biennale di Venezia, l’Architecture Association di Londra, e diversi altri musei e gallerie. www.installarchive.com I video di artisti africani e di artisti che lavorano sull’Africa che verranno proiettati nella cabina di proiezioni per artBabel 2013 sono ancora da confermare, verranno annunciati sul sito www.babelfestival.com artBabel 12–15 settembre > Palazzo Civico e barBabel PEFURA. If You Can’t Swim/00 Pefura nasce a Parigi da genitori camerunensi, trascorre l’infanzia in Camerun e torna in Francia per completare gli studi: si iscrive ad Architettura per comprendere l’enigma dello spazio, che è il suo tarlo, e dopo la laurea decide di dedicarsi totalmente alla ricerca artistica. A Babel espone una selezione di opere di piccole e medie dimensioni, che sono la base di lavori installativi di grandi proporzioni (If You Can’t Swim/00, allestita per la prima volta presso i Frigoriferi Milanesi nel febbraio 2013 a cura di C. Grimaldi). Alcune delle opere esposte propongono, con gradi di tensione variabili, il tema dell’urbanizzazione ipertrofica e ossessiva delle periferie europee e francesi in particolare. Altre, di piccolo formato, documentano della stessa ricerca l’aspetto inverso: figure umane in movimento in spazi indefiniti e aperti, corpi che nuotano o fluttuano, puri gesti o presenze, interventi magici di ispirazione voodoo che proteggono lo spazio interiore. Pefura, Sans titre, tecnica mista su carta, 2012 31 32 cineBabel Africa francofona Il punto sulla situazione del cinema africano viene tradizionalmente fatto ogni due anni durante il FESPACO, il Festival del cinema panafricano di Ouagadougou, Burkina Faso. L’edizione di quest’anno è stata purtroppo segnata da molti aspetti negativi, dall’incendio che ha devastato parte dell’infrastruttura al calo di spettatori, dai problemi tecnici legati alle proiezioni alla qualità non eccelsa dei film presentati. Stando ai critici presenti, si sono salvati dalla mediocrità solo i tre film che hanno ricevuto i premi principali: Aujourd’hui di A. Gomis (Senegal), Yema di D. Sahroui (Algeria) e La pirogue di M. Touré (Senegal). Siamo particolarmente lieti di poter offrire al nostro pubblico, in quest’edizione centrata sull’Africa francofona, tutti e tre questi film, che ben difficilmente potranno arrivare in Ticino attraverso altri canali. Aujourd’hui è stato salutato in Francia come «uno dei più bei film di questo inizio d’anno» (J.M. Frodon); Yema, intensa e dolorosa metafora dell’Algeria contemporanea, ha appena fatto la sua apparizione sugli schermi europei e viene proposto in questa rassegna in prima visione svizzera; La pirogue, che illustra la tragica odissea degli emigranti africani, è stato presentato l’anno scorso nella sezione Open Doors del Festival di Locarno, che qui ringraziamo per la preziosa collaborazione. A questi film abbiamo affiancato quel che ci sembrava il meglio della produzione francofona degli ultimi quattro anni proveniente sia dall’Africa subsahariana sia dal Maghreb, configurando un programma di titoli perlopiù inediti in grado di dimostrare che, nonostante le difficoltà in cui si dibattono oggi i cineasti africani per portare a termine i loro progetti, il cinema di quelle regioni è vivo e intende far sentire la sua voce nel mondo. Il Festival Babel si apre il 12 settembre con la prima proiezione svizzera dell’ultimo film di G. Amelio, Le premier homme, tratto dal romanzo postumo e incompiuto di Albert Camus, di cui ricorre quest’anno il centenario della nascita. Film girato in Algeria e che, a dispetto della sua importanza e della sua qualità, è stato vergognosamente ignorato dai distributori elvetici. Per maggiori informazioni si rimanda alla locandina cineBabel 33 cineBabel Africa francofona venerdì 6 settembre > martedì 22 ottobre loc ve 6.9 20.30|bel ma 10.9 20.30|men me 11.9 20.45 |lug ma 17.9 20.30 LA PIROGUE Moussa Touré, Senegal/Francia 2012 loc lu 9.9 20.30 | bel ma 17.9 20.30 | lug ma 1.10 20.30 NOTRE ÉTRANGÈRE Prima visione ticinese Sarah Bouyain, Francia/Burkina Faso 2010 bel gio 12.9 20.30 LE PREMIER HOMME IL PRIMO UOMO Prima visione svizzera Gianni Amelio, Francia/Italia/Algeria 2012 loc ve13.9 20.30 | bel 21.9 18.00 | lug ma 8.10 20.30 LES SECRETS DOWAHA Prima visione ticinese Raja Amari, Tunisia/Svizzera/Francia 2009 men me 18.9 20.45|loc ve 4.10 20.30 UN HOMME QUI CRIE Mahamat-Saleh Haroun, Ciad/Francia/Belgio 2010 loc ve 20.9 20.30 | bel sa 28.9 18.00 | lug ma 22.10 20.30 ESPOIR VOYAGE Prima visione ticinese Michel K. Zongo, Burkina Faso/Francia 2011 bel ma 24.9 20.30 | men me 25.9 20.45 | lug ma 15.10 20.30 DEATH FOR SALE MORT À VENDRE Prima visione ticinese Faouzi Bensaïdi, Marocco/Belgio/Francia/Germania/Emirati arabi 2011 lug ma 24.9 20.30 | loc ve 27.9 20.30 | bel ma 1.10 20.30 YEMA LA MADRE Prima visione svizzera Djamila Sahroui, Algeria/Francia 2012 loc lu 30.9 20.30 | men me 2.10 20.45 AUJOURD’HUI TEY Alain Gomis, Senegal/Francia 2012 Circolo del cinema Bellinzona Cinema Forum 1+ 2 bel Circolo del cinema Locarno Cinema Morettina loc LuganoCinema93 Cinema Iride Lugano lug Cineclub del Mendrisiotto Multisala Teatro Mignon e Ciak men 34 Le premier homme 35 cineBabel Africa francofona Il primo uomo di Gianni Amelio Francia/Italia/Algeria 2012 giovedì 12 settembre > Cinema Forum ore 20.30 Blu-ray, colore, versione originale francese, sottotitoli italiani, 100’ Sceneggiatura: Gianni Amelio, dal romanzo omonimo incompiuto di Albert Camus; fotografia: Yves Cape; montaggio: Carlo Simeoni; musica: Franco Piersanti; interpreti: Jacques Gamblin, Maya Sansa, Catherine Sola, Denis Podalydés, Ulla Bauqué, Nino Jouglet, Abdelkarim Benhabouccha, Hachemy Abdelmalek, Jean-Paul Bonnaire, Jean-François Stévenin, Nicolas Giraud; produzione: Marco Chimenz, Giovanni Stabilini, Riccardo Tozzi, Bruno Pésery per Cattleya/Soudaine Compagnie/Maison de Cinéma/France 3 Cinéma/Laïth Média/Rai Cinema. Lo scrittore Jean Cormery torna nella sua patria d’origine, l’Algeria, per perorare la sua idea di un paese in cui musulmani e francesi possano vivere in armonia come nativi della stessa terra. Ma negli anni ’50 la questione algerina è ben lontana dal risolversi in maniera pacifica. L’uomo approfitta del viaggio per ritrovare sua madre e rivivere la sua giovinezza in un paese difficile ma solare. Insieme a lui lo spettatore ripercorre dunque le vicende dolorose di un bambino il cui padre è morto durante la prima Guerra Mondiale, la cui famiglia poverissima è retta da una nonna arcigna e dispotica. Gli anni ’20 sono però per il piccolo Jean il momento della formazione, delle scelte più difficili, come quella di voler continuare a studiare nonostante tutte le difficoltà… (da www.mymovies.it) Gianni Amelio, regista italiano, è nato a San Pietro di Magisano (Calabria) nel 1945. Subito dopo la sua nascita, il padre emigra in Argentina per raggiungere il nonno, e il ragazzo trascorre infanzia e adolescenza con la madre e la nonna. L’assenza della figura paterna sarà una costante in molte sue opere, fra le quali si ricordano Il piccolo Archimede (1979), Colpire al cuore (1982), I ragazzi di via Panisperna (1987), Porte aperte (1989), Il ladro di bambini (1992), Lamerica (1994), Così ridevano (1998), Le chiavi di casa (2004), La stella che non c’è (2006). Innumerevoli i riconoscimenti internazionali per i suoi film. Dal 1983 al 1986 Amelio è stato insegnante al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma e dal 2008 al 2011 direttore del Torino Film Festival. 36 Oltre i confini del festival Il lavoro svolto per preparare ogni edizione del festival va a costituire un gran potenziale di conoscenze, riflessioni, innamoramenti e contatti. Anno dopo anno Babel sviluppa nuovi progetti perché questo potenziale si realizzi e le ricerche del festival continuino a generare senso, espandendo la propria portata nello spazio e nel tempo. Nel 2013 questo lavoro è stato riconosciuto dall’Ufficio federale della cultura con due dei più importanti riconoscimenti culturali a livello nazionale. 37 Ufficio federale della cultura: Premio svizzero di letteratura 2013 per la traduzione e la mediazione letteraria; Premio della Giuria. «La distinzione federale per la traduzione e la mediazione letteraria è assegnata quest’anno a Babel, Festival di letteratura e traduzione di Bellinzona, per il contributo straordinario che ha saputo dare a quella superiore forma di ospitalità che nasce dalla traduzione letteraria e dagli scambi tra le lingue e le culture di regioni e paesi vicini e lontani». Pietro de Marchi, membro della giuria federale della letteratura Questo sostegno permette a Babel di realizzare progetti e desideri sviluppati nei vari anni di attività, tra cui: un premio per giovani traduttori, che vuole essere uno strumento per segnalare chi ha appena intrapreso questa carriera difficile con dedizione; la pubblicazione di libri legati alle tematiche e agli autori del festival; una rubrica on-line di letteratura e cultura generale, imperniata sulla metafora della traduzione, impostata con la cura per la scrittura proprie di Babel ma aperta alle possibilità offerte dal digitale. Babel sta già lavorando a questi e ad altri progetti: appena si saranno concretizzati verranno pubblicati sul sito del festival – sito che, a sua volta, è stato interamente ristrutturato per dare maggiore valore alla grande quantità di contenuti che si sono raccolti negli anni. infraBabel Il lavoro di ricerca svolto dal festival Babel porta a scoprire testi, contesti, idee, autori affascinanti e inediti: col passare del tempo Babel ha trovato sempre più partner interessati a sfruttare queste scoperte, che possono così tradursi in libri, filmati, interviste o articoli. Questa dimensione del festival è nominata infraBabel pensando alle sorprese infilate tra le migliaia di pagine lette per la preparazione delle varie edizioni. Collana Babel delle Edizioni Casagrande Kamel Daoud, La prefazione del negro Un progetto nato dallo stretto rapporto tra Babel e le Edizioni Casagrande di Bellinzona: una collana in cui ogni anno si pubblicano titoli di narrativa, saggistica o poesia, di autori invitati al festival, legati alla lingua ospite o alle tematiche di Babel. I libri della Collana Babel sono pubblicati con la cura propria delle Edizioni Casagrande, e una particolare attenzione al rispetto della traduzione e del traduttore. Dopo Questi erano i nostri fragili eroi di Stephanos Papadopoulos, l’antologia di giovani poeti polacchi tradotti da poeti Il vetro è sottile, e il volume L’ordinario e il sublime di Adam Zagajewski, nel 2013 la collana pubblica La prefazione del negro, libro di racconti dello scrittore algerino Kamel Daoud, tradotti da Yasmina Melaouah e le studentesse del corso per traduttori dell’ISIT: Diana Pasina, Gibril al cherosene; Gioia Sartori, La prefazione del negro; Elisabetta Di Stefano e Elisa Orlandi Il grande paese di O; Yasmina Melaouah, L’amico di Atene. I libri della Collana Babel si trovano sul sito www.edizionicasagrande.com e in libreria, ma si possono anche ricevere gratuitamente a casa se si è Amici di Babel: v. p. 49. infraBabel Cascio editore Antologia di scrittori africani contemporanei Prosegue la collaborazione con Cascio editore di Lugano, che dopo aver pubblicato le poesie di Fatina al-Garra e i racconti di Antoni Libera, nel 2013 pubblica un’antologia di racconti di cinque scrittori invitati a Babel, che vengono pubblicati in italiano per la prima volta, permettendo al pubblico di leggere gli scrittori ascoltati. Gli scrittori sono: Kamel Daoud, traduzione di Daniela Marina Rossi; Patrice Nganang, traduzione di Maurizia Balmelli; Raharimanana, traduzione di Marie-José Hoyet; Dorcy Rugamba, traduzione di Daniela Marina Rossi; Roland Rugero, traduzione di Giorgio Tognola. I libri sono acquistabili al bookshop Babel, o sul sito www.c-comunicazione.ch/cascioeditore 39 infraBabel 40 Edizioni Socrates Roland Rugero, Vivi! La casa editrice romana Edizioni Socrates, in collaborazione con Babel, pubblica Vivi!, romanzo di Roland Rugero, tradotto da Giorgio Tognola, a cura di Giuseppe Sofo. Il libro è acquistabile al bookshop Babel e reperibile in tutte le librerie italiane. www.edizionisocrates.com Fascicolo di «Cenobio» dedicato alla Polonia Il secondo fascicolo 2013 della rivista «Cenobio» interamente dedicato alla cultura polacca è pensato come un’appendice di Babel 2012: ospita contributi su Tadeusz Kosciuszko, Boleslaw Matuszewski, Krzysztof Skòrczewski, Piotr Pazinski, Michal Libera, Pietro Marchesani, Eugeniusz Tkaczyszyn-Dycki e Adam Zagajewski. www.cenobio.ch Sembura, ferment littéraire (v. p. 24) Alliance internationale des éditeurs indépendants L’Alliance internationale des éditeurs indépendants è una rete mondiale di editori che contribuisce alla promozione e alla diffusione delle produzioni editoriali su base equa e solidale, con il marchio «Le livre équitable». L’Alliance tenta di invertire il «senso unico» dei flussi commerciali e culturali, per rendere più accessibili le opere e le idee, e difendere la bibliodiversità. Le case editrici Elyzad, Barzakh e d’en bas sono membri dell’Alliance. Inoltre, d’en bas collabora con Sembura in vari modi che vanno dalla consulenza alla distribuzione. www.alliance-editeurs.org Servizi Bookshop Al bookshop potrete trovare e scoprire, oltre ai libri in traduzione italiana e in lingua originale degli autori invitati, i libri curati da Babel e in uscita appositamente per questa ottava edizione dedicata alla francofonia africana: La prefazione del negro, libro di racconti di Kamel Daoud tradotti da Yasmina Melaouah e dalle studentesse del corso per traduttori dell’ISIT per la Collana Babel delle Edizioni Casagrande, l’antologia di scrittori africani contemporanei pubblicata da Cascio editore (v.p. 39) e la traduzione italiana di Baho! del giovanissimo Roland Rugero (tradotto da Giorgio Tognola e a cura di Giuseppe Sofo) per le Edizioni Socrates di Roma. Ci sarà anche una scelta di titoli di altri autori africani contemporanei (Alain Mabanckou, Boualem Sansal e altri ancora) o affini (Patrick Chamoiseau, Lyonel Trouillot), di grandi autori come Wole Soyinka e Léopold Sédar Senghor e quelli di grandi viaggiatori come Gianni Celati e reporter come Ryszard Kapuscinski che hanno amato e vissuto l’Africa. Ci sarà anche l’intera collana Fragments delle edizioni Vents d’ailleurs che da voce ai giovani scrittori africani di lingua francese, e una scelta di titoli da collane interessanti come L’Altra Riva delle Edizioni Lavoro e di altre case editrici indipendenti. Non mancheranno tutti i libri della Collana Babel delle Edizioni Casagrande (Stephanos Papadoupoulos, l’antologia di poeti polacchi contemporanei tradotti da poeti, Adam Zagajewski) e quelli usciti da Cascio editore per Babel (Fatina al-Garra e Antoni Libera). Naturalmente verrà dato anche spazio alla traduzione e ai traduttori presenti con alcuni titoli usciti di recente e non mancherà una scelta dei libri delle Edizioni Casagrande. Informazioni e richieste Libreria Casagrande sagl, Viale Stazione 1, Galleria Benedettini, 6500 Bellinzona. Tel. +41 (0)91 825 18 88 [email protected] www.libreriacasagrande.ch 41 42 Servizi www.babelfestival.com Il sito di Babel è stato interamente ristrutturato per diventare una piattaforma di scambio e fruizione anche al di là dei giorni del festival: ai contenuti legati alle varie edizioni, come le registrazioni video, audio e le foto, affianca contenuti creati appositamente, come i teaser e gli articoli della sezione Magazine. Il sito di Babel è stato ridisegnato da Twohedz + Tarpey, progetto nato dall’unione tra uno studio grafico e una galleria d’arte che sta sviluppando una vasta gamma di servizi curatoriali, pubblicazioni e web design per artisti e enti culturali. www.twohedztarpey.com extraBabel Collaborazioni Per espandere il dialogo sulla traduzione e sulle tematiche del festival nel tempo e nelle diverse regioni linguistiche, Babel collabora con istituzioni e organizzazioni culturali che operano in altri cantoni e in altri paesi, e invita alcuni dei suoi autori a dialogare con i loro traduttori in altre lingue. In questo modo Bellinzona rimane il centro del festival letterario ma estende la rete delle sue collaborazioni e prolunga il piacere degli incontri nello spazio, nel tempo e nelle diverse lingue nazionali e europee. Maison de la littérature di Ginevra Martedì 17 settembre 2013 la Maison de la littérature di Ginevra ospiterà Dorcy Rugamba (Ruanda) e Roland Rugero (Burundi). Rugamba, attore, ballerino, direttore di teatro e scrittore, mette in scena una sua performance, seguita dal dialogo con l’autore Rugero e dalla lettura di alcuni estratti dalle loro opere. www.maisondelalitterature.ch Istituto svizzero di Roma Continua la collaborazione con l’Istituto svizzero di Roma, che il prossimo autunno ospiterà le presentazioni di due importanti opere di giovani autori svizzeri, di recente tradotte in italiano: Cuore di bestia di Noëlle Revaz, tradotto da Maurizia Balmelli, e Dietro la stazione di Arno Camenisch, tradotto da Roberta Gado. Date da confermare: www.istitutosvizzero.it. 43 44 Settore ricerca Il Settore ricerca collabora attualmente con diverse università svizzere e italiane. All’Università degli Studi di Milano e all’Università Carlo Bo di Urbino – con le sue Giornate della Traduzione letteraria – si sono infatti aggiunte la Faculté de Traduction et d’Interprétation dell’Università di Ginevra e l’Università degli studi di Napoli «L’Orientale». La FTI dell’Università di Ginevra, l’Università degli Studi di Milano e l’Università «L’Orientale» di Napoli riconoscono i workshop Babel per il conseguimento di crediti formativi. – – – – – – – – I workshop del Settore ricerca sono organizzati in collaborazione con Biblioteca Cantonale di Bellinzona Casa dei traduttori Looren Collana ch Repubblica e Cantone Ticino Università degli studi di Milano Università degli studi di Napoli «L’Orientale». Dipartimento di studi letterari, linguistici e comparati. Université de Genève, Faculté de Traduction et d’Interprétation Università Carlo Bo di Urbino, Giornate della Traduzione Letteraria. Gli studenti dell’Università degli Studi di Milano, dell’Università di Ginevra, dell’Università «L’Orientale» di Napoli e gli iscritti alle Giornate della Traduzione Letteraria ricevono uno sconto del 20% sulla quota di iscrizione. I traduttori iscritti a Biblit ricevono uno sconto del 10%. Babel può occuparsi della prenotazione dell’alloggio e di altre agevolazioni pratiche. Iscrizioni e ulteriori informazioni [email protected] I partecipanti riceveranno una tessera per seguire gratuitamente gli incontri del festival 12 - 15 settembre >Bellinzona, Centro di formazione Helsana Workshop di traduzione letteraria Francese-Italiano Il workshop darà la possibilità di lavorare con Yasmina Melaouah su brani del romanzo Meursault contre-enquête di Kamel Daoud, che sarà presente a una delle lezioni, e con Maurizia Balmelli su testi di Jean-Marie Le Clézio. Inglese-Italiano Prosegue il workshop inglese-italiano durante il quale si lavorerà con Franca Cavagnoli su autori africani di lingua inglese come J.M. Cotzee, Doris Lessing, Nadine Gordimer e Chinua Achebe e con Matteo Campagnoli su poesie di Derek Walcott, Charles Simic e Seamus Heaney. A integrare entrambi i laboratori, una lezione di teoria della traduzione tenuta da Franca Cavagnoli. 12 - 15 settembre >Bellinzona, Biblioteca Cantonale Workshop di traduzione per il cinema Sottotitoli e adattamento del dialogo al doppiaggio Inglese-Italiano / Francese-Italiano Entrambi i workshop sono suddivisi in un laboratorio di adattamento del dialogo al doppiaggio e uno di sottotitolazione, tenuti rispettivamente da Filippo Ottoni e Elvira de Majo. A completare i corsi, una lezione di Claudia Quadri, comune a entrambi i gruppi, sulle specificità del documentario. 45 Settore ricerca 46 Biblioteca di Babel Il festival Babel, in collaborazione con la Biblioteca cantonale di Bellinzona, dedica uno spazio alla traduzione letteraria, un fondo specializzato in cui si possono trovare i testi e le riviste fondamentali legati al mondo della traduzione. La raccolta comprende testi di carattere teoretico, saggi e opere che romanzieri e poeti hanno dedicato alla traduzione, nonché alcune traduzioni considerate esemplari. Biblioteca cantonale di Bellinzona, viale S. Franscini 30, 6501 Bellinzona 0041 91 814 15 00, www.sbt.ti.ch/bcb Quinto simposio svizzero per traduttrici e traduttori letterari Venerdì 13 settembre 2013, Palazzo Civico, Bellinzona Il simposio svizzero per traduttrici e traduttori letterari è un luogo di incontro e di scambio. Ogni anno tratta degli argomenti specifici legati al lavoro quotidiano del traduttore: nel 2013 il simposio si concentra sulla traduzione dei classici e sulla promozione del traduttore, fornendo tra l’altro una panoramica dei programmi di incoraggiamento quali borse, sussidi e premi. Il simposio si rivolge a traduttori di tutte le lingue ed è aperto a tutte le persone interessate. Il simposio si terrà in italiano, francese e tedesco: ognuno parla la sua lingua e le discussioni in tedesco e francese verranno tradotte simultaneamente in italiano. Simposio organizzato da AdS Autrici ed Autori della Svizzera in collaborazione con la Casa della traduzione Looren, il Centre de Traduction Littéraire de l’Université de Lausanne (CTL), la Fondazione svizzera per la cultura Pro Helvetia e BABEL. Iscrizioni e ulteriori informazioni www.a-d-s.ch oppure AdS, Konradstrasse 61, 8031 Zurigo, [email protected]. Iscrizione entro il 3 settembre 2013. Settore scuole Babel cura un programma per le scuole, al fine di avvicinare i ragazzi alla scrittura e alla traduzione, allo scambio tra culture e alla realtà del paese ospite. Scuole medie superiori Babel invita i ragazzi delle scuole medie superiori del Canton Ticino a seguire il programma del festival e le sue riflessioni. Nel 2013 diverse classi del Liceo e della Scuola Cantonale di Commercio di Bellinzona hanno ascoltato le riflessioni di Fabio Pusterla sul mestiere del traduttore, e nei giorni di Babel incontreranno il giovane scrittore burundese Roland Rugero, lo storico Giorgio Tognola e Ana Tognola, coordinatrice dell’associazione svizzera Sembura, ferment littéraire. – – – – In collaborazione con Scuola Cantonale di Commercio Liceo Cantonale di Bellinzona Decs Cantone Ticino Dicastero attività giovanili Città di Bellinzona 47 Comitato Presidente Paolo Agustoni Direttore artistico Vanni Bianconi [email protected] Comitato scientifico Donata Berra, Franco Buffoni, Matteo Campagnoli, Fabio Casagrande, Franca Cavagnoli, Gabriella de’ Grandi, Michele Dell’Ambrogio, Fabio Pusterla, Mathilde Vischer Coordinamento Anna Leader [email protected] Settore ricerca Matteo Campagnoli [email protected] Settore scuole Michela Salani [email protected] Logistica Sara Rossi, Fabian Aydin, Fabrice Berney, Karim Forlin [email protected] Comunicazione Barbora Jurickova comunicazione@babelfestival. com Ufficio stampa Magda Mandelli [email protected] Grafica Consuelo Garbani In collaborazione con – AdS Autrici ed autori della Svizzera – Africultures – Alliance internationale des éditeurs indépendants – ALSI – Bellinzona Turismo – Biblioteca cantonale di Bellinzona – Casa dei traduttori Looren – Cascio editore, Lugano – Centre de Traduction Littéraire Lausanne – Centro di formazione Helsana – Circolo del cinema di Bellinzona – Éditions Barzakh – Éditions Elyzad – Edizioni Casagrande, Bellinzona – Electronic Studio – ETT, Ente ticinese per il turismo – Fondazione Teatro Sociale, Amici del Teatro Sociale – Giornate della traduzione di Urbino – «Ground Zero» – Istituto svizzero di Roma - Centro culturale svizzero di Milano – Maison de la littérature di Ginevra – Ostello Montebello – Osterie Bavarese e Zoccolino – Trattoria Cantinin dal Gatt – Rete Due RSI – Scuola Cantonale di Commercio e Liceo Cantonale di Bellinzona – Società dei Commercianti di Bellinzona – Le riviste «Cenobio», «Ground Zero», «Testo a Fronte», «Viceversa Letteratura» 49 Sponsor – Pro Helvetia – Repubblica e Cantone Ticino, Fondo Swisslos – Città di Bellinzona, Dicastero Cultura, Dicastero Attività giovanili, Servizi urbani comunali – Fondazione Domenico Noli – Fondazione Ernst Göhner – Fondazione Jan Michalski – Fondazione Landis & Gyr – Coop Cultura – Hotel Internazionale, Bellinzona Contatti Babel c.p. 1017 / ch - 6501 Bellinzona [email protected] [email protected] www.babelfestival.com Sostenitori – AMB – Pro Litteris Media partner – la Regione Ticino Gourmet partner – il Piazza Bookshop – Libreria Casagrande Per sostenere il festival si può diventare Amici di Babel, o aderire all’associazione Babel (tassa sociale annua Fr. 50.- a: Babel, Banca dello Stato, Bellinzona, c.c. N. 5026798/001.000.001 CHF) Tic ino Fiu me I luoghi del festival 1. Palazzo Civico Piazza Nosetto 2. Teatro Sociale e barBabel Piazza Governo 11 3. Ristorante Piazza e Osteria Zoccolino 4. Biblioteca Cantonale Viale S. Franscini 30 5. Castelgrande 6. Hotel Gamper Viale Stazione 29 7. Cinema Forum Viale Stazione 33 8. Hotel Internazionale Viale Stazione 35 9. Ostello Montebello Via Nocca 4 10. Cantinin dal Gatt Vicolo al Sasso 4 4 51 6 5 3 10 2 1 9 on St a zi 7 e 8 illustrazione Senufo, Costa d’Avorio grafica Consuelo Garbani Fondazione Domenico Noli