Jean-Luc Raharimanana Marie-José Hoyet

Transcript

Jean-Luc Raharimanana Marie-José Hoyet
Indice
La parola oltre i confini
10/11 Jean-Luc Raharimanana e Marie-José Hoyet
12/13 Elisabeth Daldoul (ed. Elyzad), Azza Filali e Franco Buffoni
14/15 Sofiane Hadjadj (ed. Barzakh), Kamel Daoud
e Yasmina Melaouah
16/17 Barbara Fiore, Fadimata Walet Oumar
e Ag Mohamed Idwal
18/19 Douna Loup, Gabriel Nganga Nseka e Giuseppe Sofo
20/21 Patrice Nganang e Maurizia Balmelli
22/25 Dorcy Rugamba, Roland Rugero e Ana Tognola (Sembura)
Oltre i confini della parola
27/29 Concerto Concerto Tartit, musica tuareg dal deserto
del Sahara
30/31 artBabel Tenda Babel e cabina per proiezioni / Prefura
If you can’t swim/00
32/35 cineBabel Programma della rassegna / Le premier homme
di Gianni Amelio
Oltre i confini del festival
37 Premio svizzero di letteratura 2013 per la traduzione
e la mediazione letteraria e il Premio della Giuria
38/40 infraBabel La prefazione del negro / Antologia di scrittori
africani contemporanei / Vivi!, Fascicolo di ‘Cenobio’
dedicato alla Polonia, Sembura e Alliance internationale
des éditeurs indépendants
41/42 Servizi Bookshop / www.babelfestival.com
43 extraBabel Collaborazioni / Maison de la littérature di
Ginevra, Istituto svizzero di Roma
44/46 Settore ricerca Workshop di traduzione letteraria /
Workshop di traduzione per il cinema / Biblioteca di Babel
Simposio svizzero per traduttrici e traduttori letterari
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Settore scuole
48/49 Comitato, partner, sponsor, contatti
50/51 Mappa
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Programma
Babel 2013
giovedì 12 settembre
> Cinema Forum ore 20.30
cineBabel
proiezione del film
Il primo uomo
di Gianni Amelio
Prima visione svizzera
venerdì 13 settembre
>>
> Palazzo Civico ore 9.00
Incontro scuole
Roland Rugero,
Ana Tognola,
Giorgio Tognola
> Palazzo Civico ore 11.00 – 17.00
Quinto simposio svizzero
per traduttrici e traduttori
letterari
> Palazzo Civico ore 18.00
Saluto e presentazione
dell’edizione 2013
> Palazzo Civico ore 18.30
MADAGASCAR
Marie-José Hoyet
e Jean-Luc Raharimanana
scrittore, direttore della collana
Fragments
Tutti gli incontri sono in francese e in italiano,
le traduzioni consecutive dal francese sono
di Marina Astrologo.
sabato 14 settembre
>Teatro Sociale ore 10.30
>Teatro Sociale ore 16.00
TUNISIA
MALI
Elisabeth Daldoul
editor di Elyzad
e l’autrice Azza Filali
con Franco Buffoni
Barbara Fiore presenta
Tuareg insieme alla musicista
tuareg Fadimata Walet Oumar
e al griot Ag Mohamed Idwal
>Teatro Sociale ore 14.00
ALGERIA
Sofiane Hadjadj editor
di Barzakh e l’autore
Kamel Daoud
con Yasmina Melaouah
>Teatro Sociale ore 21.00
Concerto
Tartit
Musica tuareg dal deserto
del Sahara
Programma
Babel 2013
domenica 15 settembre
>Teatro Sociale ore 10.30
CH-CONGO KINSHASA
Douna Loup
e Gabriel Nganga Nseka
con Giuseppe Sofo
>Teatro Sociale ore 14.00
CAMERUN
Patrice Nganang
con Maurizia Balmelli
>Teatro Sociale ore 16.00
RUANDA-BURUNDI
In collaborazione con Sembura:
Dorcy Rugamba
e Roland Rugero
con Ana Tognola
Biglietti
Un biglietto d’ingresso dà accesso a tutti
gli incontri della giornata.
Tessera Amici di Babel
Fr. 120.–, Euro 100
Vale per tutti gli incontri letterari, comprende
l’iscrizione all’Associazione Babel per un anno,
l’ultimo numero della rivista «Viceversa
Letteratura» e un libro della Collana Babel
delle Edizioni Casagrande (v.p.38).
Venerdì 13
L’incontro d’apertura è gratuito.
Sabato 14 e domenica 15
Biglietto semplice: Fr. 20.–, Euro 15
(vale per l’intera giornata).
Biglietto studenti/AVS: Fr. 15.–, Euro 12
(vale per l’intera giornata).
Biglietto concerto:
prima e seconda categoria Fr. 30.–
terza e quarta categoria Fr. 20.–
(v.p. 28)
A Babel in treno
Il festival Babel è facilmente raggiungibile
in treno. Per orari e coincidenze
www.ffs.ch e www.tilo.ch
Rete Due a Babel
In diretta da Palazzo Civico sabato 14
settembre, dalle 10.00 alle 12.00, con «Moby
Dick» e nel pomeriggio, anche domenica 15,
con interviste agli ospiti di Babel.
Per informazioni sui biglietti contattare
[email protected],
+41(0)763307936
Per i crediti fotografici, ulteriori informazioni
o vedere e ascoltare le edizioni passate,
visitate il sito www.babelfestival.com
6
Babel
ha vinto il Premio svizzero
di letteratura 2013 per
la traduzione e la mediazione
letteraria e il Premio
della Giuria.
La parola
oltre i confini
Nel 2013 Babel attraversa il continente africano
alla ricerca delle giovani voci e delle nuove letterature
di lingua francese.
Per orientarsi in un ambiente così vasto e variegato,
Babel ha seguito piste precise: la contaminazione del francese con le lingue locali o l’oralità;
la reinterpretazione della tradizione in rapporto alla
cultura africana, francese e globale; le recenti
rivoluzioni del sistema letterario; un arco geografico che parte dall’isola del Madagascar e passando
dal Maghreb si spinge gradualmente verso il
centro del continente.
Babel ha scelto di intraprendere questa ricerca
perché la letteratura africana è spesso un prodotto
d’esportazione: poco diffusa all’interno del continente, deve soddisfare le leggi del mercato culturale
occidentale con la sua predilezione per la letteratura di genere e il facile esotismo.
Babel 2013 è un progetto inedito attento alla contemporaneità colta sul farsi. Il risultato sono
i giorni del festival, che vedranno protagonisti alcuni
tra i più interessanti e sorprendenti scrittori
africani, ma anche le pubblicazioni che Babel
ha curato con editori e media svizzeri, italiani
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La parola oltre i confini
e africani per far conoscere quanto di meglio viene
scritto in Africa in lingua francese.
L’itinerario tracciato da Babel prende le mosse
dal Madagascar con l’incontro di apertura tra
Jean-Luc Raharimanana, scrittore e curatore di
un’importante collana di giovani autori africani,
e Marie-José Hoyet; procede verso la Tunisia con
la scrittrice Azza Filali, autrice di un romanzo
che affronta il vuoto della recente rivoluzione, e
Elisabeth Daldoul, editor della casa editrice
Elyzad; passa all’Algeria, con Kamel Daoud, straordinario scrittore e giornalista, e Sofiane Hadjadj,
editor di Barzakh, una delle più vivaci case editrici
africane; tocca infine il Mali e la cultura tuareg,
dapprima con l’incontro tra la studiosa di magia
tribale Barbara Fiore, la musicista Walet Oumar
Fadimata e il griot Ag Mohamed Idwal, per finire
con il concerto dei Tartit, gruppo tuareg nato
dall’unione di sole donne nei campi profughi, uno
dei migliori traduttori dei ritmi e dei silenzi del
Sahara in musica.
Il programma letterario riprende la domenica tra
Svizzera e Congo Kinshasa, con la giovane autrice
svizzera Douna Loup, che ha scritto la storia che
La parola oltre i confini 9
Gabriel Nganga Nseka ha vissuto e ha voluto
raccontare oralmente; sarà poi la volta del Camerun,
con Patrice Nganang, che nel suo recente La Saison
des prunes ha saputo combinare magistralmente
oralità e poesia, presente e passato; chiude il
festival l’incontro curato dall’associazione culturale
Sembura, che ci porta in Ruanda e nel Burundi
con lo scrittore e sceneggiatore Dorcy Rugamba
e il giovanissimo Roland Rugero.
10
«
E io canto il métissage mentre un tempo
mi convincevano che la mescolanza
delle razze poteva produrre solo tare.
Perciò sono pigri e furbi su quest’isola. Ma questa è acqua passata. Non
devo rivangare il male che non ci devono riparare, perché, non è vero?,
su questo lembo di terra, su tutto il
continente non abbiamo aspettato
l’arrivo della ferrovia per ucciderci tra
di noi… Allora negrieri più, negrieri
meno... Oggi ancora, non abbiamo
forse riaperta la partita? Guerre etniche, odio tribale. E machete di qui,
machete di là, qualche massacro ben
congeniato, carneficine ben ordite,
dittature ben spalleggiate. Alla fine
della danza, si accuserà l’ex colonizzatore…».
Jean-Luc Raharimanana, da Pacificazione,
traduzione di Marie-José Hoyet,
per l’antologia di Cascio editore per Babel 2013,
v. p. 39
Jean-Luc Raharimanana
Marie-José Hoyet
MADAGASCAR
Incontro preceduto
dalla cerimonia di
apertura ufficiale del
festival.
venerdì 13 settembre >Palazzo Civico ore 18.00
Jean-Luc
Raharimanana
È nato nel 1967
a Antananarivo,
la capitale del
Madagascar. Dal 2002 si dedica
interamente alla scrittura, alla
ricerca e alla difesa della memoria
tradita dai racconti in cui mito e
realtà si confondono. Il suo primo
romanzo, Nour, 1947, pubblicato
da Le Serpent à Plumes, affronta
la storia del Madagascar durante
l’ultimo periodo della colonizzazione. Narratore e poeta, ha scritto anche varie pièce teatrali e
radiofoniche. Ha vinto diversi premi, tra cui il Prix Tardivat, RFI,
ACCT, Le Monde, il premio del
Teatro africano e il Grand Prix Littéraire de Madagascar.
Ora vive e lavora in Francia. Per
la casa editrice Vents d’ailleurs
cura la collana Fragments che ha
pubblicato Rugero e Nganang.
Marie-José
Hoyet
È nata a Dijon
e vive tra Roma
e Parigi. È stata
docente di lingua e letteratura
francese all’Università dell’Aquila
e ha insegnato traduzione e letteratura dei Paesi francofoni, specializzandosi poi in Letterature del
Mondo nero. Ha tradotto e/o curato
per le Edizioni Lavoro – di cui dal
1995 ha diretto la collana L’Altra
Riva – molti romanzi in particolare
di autori del Congo, del Senegal, di
Gibuti, di Haiti, della Guadalupa,
della Martinica, di Mauritius e di
Madagascar fra i quali: E. Dongala,
A. Waberi, F. Diome, E. Olivier,
L. Trouillot, E. Glissant, M. Condé,
A. Devi e Raharimanana. Ha pubblicato numerosi articoli e collabora
attualmente a vari periodici tra cui
«Manifesto/Monde diplomatique»,
«Nigrizia», «Africa e Mediterraneo».
In collaborazione con il Centre de Traduction Littéraire de Lausanne
11
12
«
Un grido acuto lacerò la notte:
“Basta, lasciatemi, cosa mi volete
fare!”. Era la voce di una ragazza,
giovanissima, che veniva dal vicolo
cieco; poi altre urla, infine la voce
di un uomo: Rached udì “Zitta,
troia!”, scattò fuori dalla stanza e si
lanciò giù per le scale. Sembrava
che quel baccano non l’avesse sentito
nessuno, Rached si precipitò nel
vicolo: dietro un cassonetto due poliziotti tenevano stretta una ragazzina
che si dibatteva. Per terra, una
cartella strappata da cui erano usciti
libri e quaderni».
Pefura
Horizontale du Plan
tecnica mista su carta
2012
v. pag 31
Azza Filali, da Ouatann,
Éditions Elyzad 2012,
traduzione di Babel
Azza Filali
Elisabeth Daldoul
Franco Buffoni
13
TUNISIA
Con un intervento
sulla bibliodiversità di
Jean Richard, Éditions
d’En bas, Alliance
internationale des
éditeurs indépendants:
v. p. 40.
sabato 14 settembre >Teatro Sociale ore 10.30
Azza
Filali
Narratrice e
medico, ha pubblicato vari
romanzi ed è considerata un punto
di riferimento per la letteratura
tunisina. Il suo ultimo romanzo,
Ouatann, è stato pubblicato nel
2012 da Elyzad.
Franco
Buffoni
Poeta, narratore, saggista
e traduttore.
Tra i suoi libri di poesia ricordiamo
Suora carmelitana, Il profilo del
Rosa, Guerra, Noi e loro, Roma.
L’Oscar Mondadori Poesie 19752012 raccoglie tutta la sua opera
poetica. Dirige il semestrale «Testo
a fronte». È autore dei romanzi
Reperto 74, Zamel, Il servo di Byron
e dei pamphlet Più luce, padre e
Laico Alfabeto.
Elisabeth
Daldoul
Di padre palestinese e madre
francese, è
cresciuta a Dakar prima di andare
a studiare Tecniche audiovisive
a Parigi. In seguito ha lavorato come
giornalista, libraia, professore di
francese. Nel 2005 crea le edizioni
Elyzad a Tunisi, dove ora vive.
Elyzad ha vinto il premio Alioune
Diop 2011 per la promozione
dell’editoria in Africa, promosso
dalla FILDAK e l’Organizzazione
internazionale della francofonia.
14
«
Eravamo in paradiso: c’era il fico,
il melo che vedevo solo per metà,
a destra, dalla grande portafinestra
che dava sul cortile, c’era anche
un nugolo di uccelli che lasciava immaginare specie infinite. Vedevo
il cielo ancora fresco oltre il muro
del giardino e mi ci lasciavo assorbire
quando ormai il Vecchio si rivolgeva
solo a se stesso, al di sopra di tutta
l’umanità che già gli voltava le spalle.
Prima ancora di nascere ai suoi
piedi e di cianciare all’infinito tra
profeti e matematici. Avrei voluto
avere una casa simile: un luogo dove
non avrei avuto altro da fare che dare
nomi alle cose, poiché era proprio
quello il mio dono in questo Paese che
perdeva l’uso delle proprie lingue».
Kamel Daoud,
da La prefazione del negro,
a cura di Y. Melaouah,
E. Di Stefano, E. Orlandi,
D. Pasina, G. Sartori,
collana Babel delle Edizioni
Casagrande 2013,
v.p.38
Kamel Daoud
Sofiane Hadjadj
Yasmina Melaouah
ALGERIA
sabato 14 settembre >Teatro Sociale ore 14.00
Kamel
Daoud
Nato nel 1970
a Mostaganem,
è scrittore e
giornalista. Cura la rubrica causticamente critica «Raïna raïkoum»
nel Quotidien d’Oran ed è editorialista della rivista on-line Algériefocus. È autore di diversi romanzi,
e della raccolta di racconti Le
minotaure 504 / La préface du nègre,
pubblicato da Sabine Wespieser
a Parigi e Barzakh in Algeria. È di
prossima uscita il nuovo romanzo:
Mersault contre-enquête.
La Collana Babel di Casagrande
pubblica una raccolta di racconti,
tradotti da Yasmina Melaouah
e le allieve del corso di traduzione
dell’ISIT di Milano. Un altro racconto è stato tradotto per l’antologia Babel-Cascio da Daniela
Marina Rossi.
Sofiane
Hadjadj
Dopo aver studiato in Francia,
l’amore per i libri
e la scarsità di pubblicazioni in
Algeria ha portato Sofiane Hadjadj
e Selma Hellal a creare la casa editrice Barzakh. Dal 2000 a oggi, con
oltre 120 titoli in catalogo, la casa
editrice si è affermata come un punto di riferimento per la cultura
nordafricana. Nel 2010 Barzakh
ha ricevuto il Grand Prix Claus pour
la Culture et le Développement.
Yasmina
Melaouah
Insegna traduzione letteraria
all’ISIT di Milano. Ha tradotto, fra gli altri, Pennac,
Chamoiseau, Vargas, Colette,
Genet, Makine, Enard. Nel 2007, ha
ricevuto il premio per la traduzione
del Centro Europeo per l’editoria.
15
16
«
Non un suono, non un segno di esseri
umani, in queste zone che i tuareg
chiamano “tènere”, la solitudine,
solo i complessi ghirigori lasciati sulla
sabbia dagli insetti e dai roditori,
le sinuose tracce dei serpenti e quelle
degli uccelli simili a scritte in alfabeti
sconosciuti».
Barbara Fiore,
da Tuareg, Edizioni Quodlibet,
2011
Barbara Fiore
Fadimata Walet Oumar
MALI
Concerto del gruppo
Tuareg Tartit,
v. pp. 27–29.
sabato 14 settembre >Teatro Sociale ore 16.00
Barbara
Fiore
Africanista,
docente di Etnologia presso
l’università di Tor Vergata. Nelle
sue ricerche ha studiato il rapporto
col mondo soprannaturale in alcune culture del Maghreb, del Sahara
e del Sahel. Si è occupata di talismani e scritture terapeutiche tra
gli Ulad Askar della Tunisia, dei
sistemi simbolici nei tatuaggi della
Kabilia algerina, della divinazione
e della malattia tra i Dogon del Mali,
di medicina erboristica e ricette
tra i Tuareg del Mali. Tra i suoi libri
ricordiamo Il bosco del guaritore,
e Tuareg, frutto di una appassionata,
accurata e complessa ricerca
svolta dall’autrice, che racconta
il momento in cui una straordinaria
e antica cultura si sta perdendo,
ma anche come attraverso la musica i Tuareg riescano a far sopravvivere la loro identità.
Fadimata
Walet Oumar
È nata a Gargandou, in un
accampamento
nel deserto, appartiene alla classe
dei nobili ed è una musicista,
cantante e danzatrice. Fadimata
è creatrice e leader del gruppo
musicale Tartit e scrive molti testi
dei loro canti che, composti nello
stile tradizionale, parlano d’amore,
del deserto, di donne famose per
la loro bellezza, della vita negli
accampamenti, ma anche di temi
attuali come la pace o le malattie.
Il loro griot, Idwal Ag Mohamed,
che parteciperà alla conversazione,
suona la tehardent, la chitarra
tradizionale a tre corde; una nobile
suona l’imzad, strumento femminile delle donne nobili; le altre donne
suonano il tendé, un tamburo con
cui in passato accompagnavano gli
uomini in battaglia.
17
18
«
Quanti anni ha, allora, il bambino
incollato alla terra arancione, con
i fianchi al suolo, le mani aggrappate
a un ramo di manioca, gli occhi
rivolti a colei che finalmente placherà
la bruciante sensazione che gli rode
il ventre?
Un anno forse.
Un pezzo di stoffa tiene il suo corpo
tenero attaccato alla schiena della
madre, che lo culla. Come una terza
pelle, il tessuto unisce nuovamente
i due esseri in un corpo solo. Nei campi, il sole è il colpo di un fabbro sulla
pelle delle lavoratrici. Il suo calore le
torce per estrarne il sudore, che come
un metallo brillante stilla tutto il
giorno dalla loro pelle.
I semi di granturco vengono contati
come piccole promesse d’oro nelle
buche di terra nera che dovranno
covarli. Bisogna mettere esattamente
tre semi per ogni buca; si dice che
non sopravvivano alla solitudine».
Douna Loup, Gabriel Nganga Nseka,
da Mopaya, Miraggi Edizioni, 2012
Douna Loup
Gabriel Nganga Nseka
Giuseppe Sofo
REPUBBLICA
DEMOCRATICA
DEL CONGO
domenica 15 settembre >Teatro Sociale ore 10.30
Douna
Loup
e
Gabriel
Nganga Nseka
hanno scritto
insieme il libro
Mopaya, opera
che nasce dal
racconto della
vita e dell’emigrazione di
Gabriel Nganga Nseka, che ha
chiesto a Douna Luop di scrivere
la storia che per lui poteva essere
soltanto orale.
Douna Loup, nata a Puplinge nel
1982, ha pubblicato tre libri,
Mopaya, Il varco (Edizioni Barbès)
e Les lignes de ta paume, e ha
vinto otto prestigiosi premi letterari, fra cui il Prix Senghor e il
Prix René Fallet.
Nganga Nseka è nato a Kinzadi,
nel Basso Congo, nel 1968
e oggi vive in Francia.
Giuseppe
Sofo
È nato nel 1984
in provincia di
Milano e vive tra
Roma e Avignone. È giornalista,
traduttore e ha insegnato traduzione e letteratura francese all’Università dell’Aquila. Ha pubblicato
Dollville, Qui lo chiamano blues, Brema, Trinidad & Tobago. Carnevale,
fango e colori, Quest’alba radioattiva,
e ha tradotto autori caraibici ed
europei, dal francese e dall’inglese,
tra cui Aimé Césaire, Edwidge
Danticat, Michel Vinaver, Elizabeth
Walcott-Hackshaw, e Douna Loup
e Gabriel Nganga Nseka.
19
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«
Una terra del caffè necessita di
uomini del caffè. E la pianta, lo so,
germogliò nella testa di ciascuno.
Trasformò mani in foglie verdi in
balia del vento. Trasformò corpi in
piante dal tronco vizzo. Si incrostò
nelle colonne vertebrali e torse i
corpi. Fece sì che i piedi affondassero
nel suolo con la durezza delle radici
di coffea. Una terra del caffè necessita di uomini del caffè. E questi
crescono come le gemme cui la nostra
terra generosa dà casualmente vita.
Sento il Tuo racconto: mi parli del
traduttore che investì la propria intelligenza per impedire alla regione
bamileké di diventare una terra del
caffè ... “Piantate il caffè – dicevano
semplicemente gli ingegneri – e sarete
ricchi!”. Il traduttore ci metteva del
suo: “Il Bianco ha detto che se mangiate caffè, sarà il vostro fratello
a essere saziato”».
Patrice Nganang, da La terra del caffé,
traduzione di Maurizia Balmelli, per l’antologia
di Cascio editore per Babel 2013, v. p. 39
Patrice Nganang
Maurizia Balmelli
CAMERUN
domenica 15 settembre >Teatro Sociale ore 14.00
Patrice
Nganang
È nato nel 1970
a Yaoundé, capitale del Camerun. È narratore, poeta e saggista.
Tra i suoi libri ricordiamo Temps
de chien (Prix littéraire Marguerite
Yourcenar 2001, Grand prix littéraire d’Afrique noire 2002), La
joie de vivre, L’invention du beau
regard, Manifeste d’une nouvelle
littérature africaine, La république
de l’imagination nella collana Fragments, Mont-Plaisant (menzione
speciale Premio dei cinque continenti della francofonia) e La saison
des prunes. È particolarmente attento all’«archivio coloniale» (dipinti,
libri, strumenti) e allo studio della
letteratura, del teatro e della cultura africane dell’epoca postcoloniale. È professore associato di
Letteratura comparata alla Stony
Brook University di New York.
Un suo racconto è stato tradotto
per l’antologia Babel-Cascio da
Maurizia Balmelli.
Maurizia
Balmelli
È nata e cresciuta a Locarno,
e ha studiato
all’École Lecoq a Parigi e alla Scuola Holden a Torino. Collabora con
la casa editrice Einaudi, per la quale oltre a tradurre dal francese e
dall’inglese svolge lavori redazionali e di revisione. Dal 2003 è titolare
del corso di traduzione dal francese
presso la Scuola di specializzazione per traduttori editoriali gestita
dall’Agenzia Tuttoeuropa di Torino.
Tra gli autori tradotti ricordiamo
Cormac McCarthy, Romain Gary,
J.M.G. Le Clézio, Agota Kristof,
Emmanuel Carrère, Jean Echenoz,
Aleksandar Hemon, Martin Amis.
21
22
«
per tutto il giorno masse in crisi
di astinenza affollano i reparti dei
supermercati dove luci al neon
sfocate coccolano come neonati beni
di consumo sempre eccezionali e
sensazionali sempre in promozione...
siamo condannati a un assillo senza
fine che ogni giorno ci fa incappare
nell’affare del secolo e vivere eternamente in uno stato costante di
esaltazione beata... tra gli Omega 3
che promettono la gioventù eterna
e forse a livello subliminale anche
la gloria e la celebrità i prodotti con
il bollino blu che giurano di rispettare l’ambiente i prodotti bio che
giurano di rispettare l’organismo e
al consumatore vengono le vertigini
e si ritrova stordito di fronte a tante
nobili cause e non sa più di quale
yogurt sostenere la causa... ».
Dorcy Rugamba, da Market Place,
traduzione di Daniela Marina Rossi, per l’antologia
di Cascio editore per Babel 2013, v. p. 39
«
23
Il bambino lo guarda… Il bambino
sorride. Sorriso beato. Il piccolo piede
destro piegato in dentro, il sinistro
in fuori. Calzoncini, neri una volta,
coprono membra grassottelle ricoperte di polvere. La pianta del piede
volta all’indietro, le dita chiuse, tutte
schiacciate alla stessa altezza. Dritte
verso il cielo di un blu particolare.
Il bambino lo guarda… Il bambino lo
palpa, così come lo sguardo tasta nel
buio quando si penetra improvvisamente nell’oscurità. Sorride l’altro, di
un sorriso immobile, non ha niente
da dire. Tra la smorfia e quegli zigomi
paffuti di un anno quattro mesi e
ventisette giorni c’è stupore, meraviglia.
Ossa contro ossa, due esseri si trovano
faccia a faccia. Nell’aria mattutina
che spira nella valle di Caho al viso in
carne, liscio e gioioso, si contrappongono sporgenze ossute».
Roland Rugero, da Il bambino e il sorriso,
traduzione di Giorgio Tognola, per l’antologia
di Cascio editore per Babel 2013, v. p. 39
24
Sembura,
ferment littéraire
La casa dei traduttori Looren è
un’iniziativa privata e unica in
Svizzera, nata grazie alla famiglia
Züst. Mette a disposizione dei
traduttori letterari dei luoghi di
lavoro ideali, per facilitare gli
scambi, il dialogo tra culture, il
rafforzamento della pace. È a
Looren che è nata l’idea di collaAna
Tognola
borare con scrittori originari della
Lavora per Semregione dei Grandi laghi africani
(Ruanda, Burundi e Congo Kinshabura, ferment
littéraire, curansa). L’associazione Sembura,
ferment littéraire, è stata creata
do pubblicazioni, laboratori, connel 2009 per concretizzare questo vegni ed eventi.
desiderio. Il suo nome deriva
dal verbo «gusembura» che in
kinyarwanda significa far fermentare, incitare, provocare. Sembura, ferment littéraire, vuole creare
luoghi di incoraggiamento e
sostenere progetti letterari, per
appoggiare la creatività, la condivisione e la diffusione di opere,
orali o scritte, nelle lingue della
regione. La Piattaforma degli
scrittori dei Grandi laghi è stata
lanciata nel 2010.
Dorcy Rugamba
Roland Rugero
Ana Tognola
RUANDA
BURUNDI
domenica 15 settembre >Teatro Sociale ore 16.00
Dorcy
Rugamba
È attore, ballerino, direttore di
teatro e scrittore.
Rugamba è sopravvissuto al genocidio, ma gran parte della sua famiglia è stata uccisa. È emigrato in
Burundi e poi in Belgio, dove ha studiato teatro. In Rwanda 94, pièce
di 6 ore premiata al festival di Avignone, affronta direttamente la
storia del suo paese. Rugamba è il
fondatore di Urwintore, uno spazio
per la ricerca e la creazione nell’ambito delle arti dello spettacolo.
Tra le sue opere, ricordiamo Marembo, un racconto sugli ultimi giorni
della sua famiglia in Ruanda; il lavoro teatrale Aller retour au paradis
e Bloody Niggers! messo in scena
con la partecipazione dell’autore.
Un suo racconto è stato tradotto
per l’antologia Babel-Cascio da
Daniela Marina Rossi.
Roland
Rugero
È nato nel 1986
al nord di Bujumbura, la capitale
del Burundi. Nel 1993, dopo l’assassinio del presidente, la sua famiglia si è spostata in Ruanda e poi
in Tanzania. Nel 2006 ha pubblicato
il primo romanzo, Les oniriques,
seguito da diversi racconti e da
Baho!, pubblicato nella collana Fragments curata da Raharimanana.
Rugero è tra i creatori del caffè letterario Samandari; nel 2007 ha lanciato il premio letterario Kayoya, e
ha preso parte alle svariate iniziative che stanno rivoluzionando il
sistema letterario in Burundi.
Un suo racconto è stato tradotto per
l’antologia Babel-Cascio da Giorgio Tognola.
In collaborazione con Babel, le Edizioni Socrates di Roma pubblicano
Vivi! /Baho!, tradotto da Giorgio
Tognola, a cura di Giuseppe Sofo.
25
26
Oltre i confini
della parola
Il programma «Oltre i confini della parola» si spinge
dove non esiste confine, fino alle distese infinite
del deserto del Sahara per invitare uno dei gruppi
più ipnotici e misteriosi della scena musicale
africana contemporanea, i musicisti tuareg Tartit;
cineBabel travalica confini temporali proponendo
una rassegna di film di registi africani nei mesi
che precedono e seguono Babel, e aprendo il festival con la traduzione cinematografica dell’opera
incompiuta di Albert Camus, Il primo uomo, realizzata da Gianni Amelio; artBabel si concentra invece
sulle infrastrutture del festival, invitando artisti
a sviluppare la tenda Babel e a creare una cabina
per proiezioni.
«
27
Le musiciste accompagnavano il canto
coi tàndiwen, su cui versavano acqua
da bottiglie di plastica perché la pelle
tesa, bagnata, producesse un suono
più morbido e profondo. Poi passarono
a danzare in piedi, sontuose, avvolte
nelle fiandre inamidate, assorte e
come assenti, avanzavano sulla scena
nelle figurazioni della danza tradizionale tuareg, piccoli passi, movimenti
morbidi delle braccia aperte e poi
un brusco rinchiudersi, riaggiustarsi
le vesti, coprendosi nel tessuto del velo
mentre i testi delle canzoni riportavano ancora genealogie dei Kel Antsar
e memorie del passato per ancorarle
al presente».
Barbara Fiore,
da Tuareg, Quodlibet, 2011
v. p. 17
Concerto
Tartit
Niente sa evocare le sconfinate distese del Sahara, gli esseri dei luoghi
vuoti che le animano e i passi che da millenni le attraversano, come
la musica dei Tartit, musica ipnotica che fonde tradizione tuareg,
afro-pop e ballate, musica che manda in trance.
Le donne sedute cantano e suonano ritmi insistenti sulle loro percussioni tinde, mentre gli uomini cantano pizzicando strumenti a corde,
come il tradizionale imzad a una sola corda, sia acustici sia elettrici;
gli uomini velati, le donne a viso nudo, interagiscono con i ritmi, con
i canti, con la danza fatta di movimenti di spalle e di braccia, accompagnata da un sospiro ritmico, rumoroso, profondo, che somiglia al
verso di un animale.
Potete acquistare il biglietto del concerto
in prevendita presso Bellinzona Turismo,
www.ticketcorner.ch e nei punti prevendita
di Ticketcorner in Ticino.
Concerto
Tartit
sabato 14 settembre >Teatro Sociale ore 21.00
Il gruppo si è formato negli anni ’90 in un campo profughi, durante
una precedente rivolta tuareg, ed è nato come complesso di sole donne
chiamato Tartit n’shetma («l’unione fra le donne»).
I Tartit hanno raggiunto il successo internazionale nel 2000 con
l’album Ichichilla, e da allora si sono esibiti in svariate tournée europee
e americane, insieme a musicisti come Tinariwen, Ali Farka Touré,
Afel Bocoum.
I musicisti
Ag Oumar Mohamed Issa
Walet Alhousseiny Tafa
Walet Mohamedoune Fadimata
Walet Oumar Fadimata
Walet Zeinabou
Ag Mohamed Idwal
Ag Oumar Ousmane
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artBabel
Tenda Babel e cabina per proiezioni
In un anno di riconoscimenti, Babel coglie l’occasione per migliorare
i suoi spazi esterni e le sue infrastrutture, commissionando interventi ad
artisti locali e internazionali.
Gli artisti svizzeri Attilio Wismer e Karim Forlin intervengono nella tenda
Babel festival utilizzando oggetti trovati e costruiti appositamente,
e sviluppando un’installazione luminosa che anno dopo anno possa
mettere in luce elementi visivi delle culture e delle lingue ospiti.
Il crescente bisogno di accompagnare le dimensioni letterarie e verbali
del festival con elementi visivi ha portato Babel a commissionare una
cabina per proiezioni di documentari, cortometraggi e video al duo di
artisti inglesi Luke Curral e Lee Regan, Install Archive, che ha preso
ispirazione dalle cabine cinematografiche itineranti di fine ottocento.
Install Archive ha lavorato per la Biennale di Venezia, l’Architecture
Association di Londra, e diversi altri musei e gallerie.
www.installarchive.com
I video di artisti africani e di artisti che lavorano sull’Africa che verranno
proiettati nella cabina di proiezioni per artBabel 2013 sono ancora
da confermare, verranno annunciati sul sito www.babelfestival.com
artBabel
12–15 settembre > Palazzo Civico e barBabel
PEFURA. If You Can’t Swim/00
Pefura nasce a Parigi da genitori camerunensi, trascorre l’infanzia in
Camerun e torna in Francia per completare gli studi: si iscrive ad
Architettura per comprendere l’enigma dello spazio, che è il suo tarlo,
e dopo la laurea decide di dedicarsi totalmente alla ricerca artistica.
A Babel espone una selezione di opere di piccole e medie dimensioni,
che sono la base di lavori installativi di grandi proporzioni (If You Can’t
Swim/00, allestita per la prima volta presso i Frigoriferi Milanesi
nel febbraio 2013 a cura di C. Grimaldi).
Alcune delle opere esposte propongono, con gradi di tensione variabili,
il tema dell’urbanizzazione ipertrofica e ossessiva delle periferie europee e francesi in particolare. Altre, di piccolo formato, documentano
della stessa ricerca l’aspetto inverso: figure umane in movimento
in spazi indefiniti e aperti, corpi che nuotano o fluttuano, puri gesti
o presenze, interventi magici di ispirazione voodoo che proteggono
lo spazio interiore.
Pefura,
Sans titre,
tecnica mista
su carta,
2012
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32
cineBabel
Africa francofona
Il punto sulla situazione del cinema africano viene tradizionalmente fatto
ogni due anni durante il FESPACO, il Festival del cinema panafricano di
Ouagadougou, Burkina Faso. L’edizione di quest’anno è stata purtroppo
segnata da molti aspetti negativi, dall’incendio che ha devastato parte
dell’infrastruttura al calo di spettatori, dai problemi tecnici legati alle
proiezioni alla qualità non eccelsa dei film presentati. Stando ai critici
presenti, si sono salvati dalla mediocrità solo i tre film che hanno
ricevuto i premi principali: Aujourd’hui di A. Gomis (Senegal), Yema di D.
Sahroui (Algeria) e La pirogue di M. Touré (Senegal). Siamo particolarmente lieti di poter offrire al nostro pubblico, in quest’edizione centrata
sull’Africa francofona, tutti e tre questi film, che ben difficilmente
potranno arrivare in Ticino attraverso altri canali. Aujourd’hui è stato
salutato in Francia come «uno dei più bei film di questo inizio d’anno»
(J.M. Frodon); Yema, intensa e dolorosa metafora dell’Algeria contemporanea, ha appena fatto la sua apparizione sugli schermi europei e viene
proposto in questa rassegna in prima visione svizzera; La pirogue, che
illustra la tragica odissea degli emigranti africani, è stato presentato
l’anno scorso nella sezione Open Doors del Festival di Locarno, che qui
ringraziamo per la preziosa collaborazione. A questi film abbiamo
affiancato quel che ci sembrava il meglio della produzione francofona
degli ultimi quattro anni proveniente sia dall’Africa subsahariana sia dal
Maghreb, configurando un programma di titoli perlopiù inediti in grado
di dimostrare che, nonostante le difficoltà in cui si dibattono oggi i
cineasti africani per portare a termine i loro progetti, il cinema di quelle
regioni è vivo e intende far sentire la sua voce nel mondo. Il Festival Babel
si apre il 12 settembre con la prima proiezione svizzera dell’ultimo film
di G. Amelio, Le premier homme, tratto dal romanzo postumo e incompiuto di Albert Camus, di cui ricorre quest’anno il centenario della
nascita. Film girato in Algeria e che, a dispetto della sua importanza
e della sua qualità, è stato vergognosamente ignorato dai distributori
elvetici.
Per maggiori informazioni si rimanda
alla locandina cineBabel
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cineBabel
Africa francofona
venerdì 6 settembre > martedì 22 ottobre
loc ve 6.9 20.30|bel ma 10.9 20.30|men me 11.9 20.45 |lug ma 17.9 20.30
LA PIROGUE Moussa Touré, Senegal/Francia 2012
loc lu 9.9 20.30 | bel ma 17.9 20.30 | lug ma 1.10 20.30
NOTRE ÉTRANGÈRE Prima visione ticinese
Sarah Bouyain, Francia/Burkina Faso 2010
bel gio 12.9 20.30
LE PREMIER HOMME IL PRIMO UOMO Prima visione svizzera
Gianni Amelio, Francia/Italia/Algeria 2012
loc ve13.9 20.30 | bel 21.9 18.00 | lug ma 8.10 20.30
LES SECRETS DOWAHA Prima visione ticinese
Raja Amari, Tunisia/Svizzera/Francia 2009
men me 18.9 20.45|loc ve 4.10 20.30
UN HOMME QUI CRIE Mahamat-Saleh Haroun, Ciad/Francia/Belgio 2010
loc ve 20.9 20.30 | bel sa 28.9 18.00 | lug ma 22.10 20.30
ESPOIR VOYAGE Prima visione ticinese
Michel K. Zongo, Burkina Faso/Francia 2011
bel ma 24.9 20.30 | men me 25.9 20.45 | lug ma 15.10 20.30
DEATH FOR SALE MORT À VENDRE Prima visione ticinese
Faouzi Bensaïdi, Marocco/Belgio/Francia/Germania/Emirati arabi 2011
lug ma 24.9 20.30 | loc ve 27.9 20.30 | bel ma 1.10 20.30
YEMA LA MADRE Prima visione svizzera
Djamila Sahroui, Algeria/Francia 2012
loc lu 30.9 20.30 | men me 2.10 20.45
AUJOURD’HUI TEY Alain Gomis, Senegal/Francia 2012
Circolo del cinema Bellinzona Cinema Forum 1+ 2 bel
Circolo del cinema Locarno Cinema Morettina loc
LuganoCinema93 Cinema Iride Lugano lug
Cineclub del Mendrisiotto Multisala Teatro Mignon e Ciak men
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Le premier homme
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cineBabel
Africa francofona
Il primo uomo di Gianni Amelio
Francia/Italia/Algeria 2012
giovedì 12 settembre > Cinema Forum ore 20.30
Blu-ray, colore, versione originale francese, sottotitoli italiani, 100’
Sceneggiatura: Gianni Amelio, dal romanzo omonimo incompiuto di Albert Camus; fotografia:
Yves Cape; montaggio: Carlo Simeoni; musica: Franco Piersanti; interpreti: Jacques Gamblin,
Maya Sansa, Catherine Sola, Denis Podalydés, Ulla Bauqué, Nino Jouglet, Abdelkarim
Benhabouccha, Hachemy Abdelmalek, Jean-Paul Bonnaire, Jean-François Stévenin, Nicolas
Giraud; produzione: Marco Chimenz, Giovanni Stabilini, Riccardo Tozzi, Bruno Pésery per
Cattleya/Soudaine Compagnie/Maison de Cinéma/France 3 Cinéma/Laïth Média/Rai Cinema.
Lo scrittore Jean Cormery torna nella sua patria d’origine, l’Algeria,
per perorare la sua idea di un paese in cui musulmani e francesi possano
vivere in armonia come nativi della stessa terra. Ma negli anni ’50 la
questione algerina è ben lontana dal risolversi in maniera pacifica.
L’uomo approfitta del viaggio per ritrovare sua madre e rivivere la sua
giovinezza in un paese difficile ma solare. Insieme a lui lo spettatore
ripercorre dunque le vicende dolorose di un bambino il cui padre è morto durante la prima Guerra Mondiale, la cui famiglia poverissima
è retta da una nonna arcigna e dispotica. Gli anni ’20 sono però per il
piccolo Jean il momento della formazione, delle scelte più difficili,
come quella di voler continuare a studiare nonostante tutte le difficoltà…
(da www.mymovies.it)
Gianni Amelio, regista italiano, è nato a San Pietro di Magisano (Calabria)
nel 1945. Subito dopo la sua nascita, il padre emigra in Argentina
per raggiungere il nonno, e il ragazzo trascorre infanzia e adolescenza
con la madre e la nonna. L’assenza della figura paterna sarà una costante in molte sue opere, fra le quali si ricordano Il piccolo Archimede
(1979), Colpire al cuore (1982), I ragazzi di via Panisperna (1987),
Porte aperte (1989), Il ladro di bambini (1992), Lamerica (1994), Così
ridevano (1998), Le chiavi di casa (2004), La stella che non c’è (2006).
Innumerevoli i riconoscimenti internazionali per i suoi film. Dal 1983
al 1986 Amelio è stato insegnante al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma e dal 2008 al 2011 direttore del Torino Film Festival.
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Oltre i confini
del festival
Il lavoro svolto per preparare ogni edizione del
festival va a costituire un gran potenziale di conoscenze, riflessioni, innamoramenti e contatti.
Anno dopo anno Babel sviluppa nuovi progetti
perché questo potenziale si realizzi e le ricerche
del festival continuino a generare senso, espandendo la propria portata nello spazio e nel tempo.
Nel 2013 questo lavoro è stato riconosciuto
dall’Ufficio federale della cultura con due dei più
importanti riconoscimenti culturali a livello
nazionale.
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Ufficio federale della cultura:
Premio svizzero di letteratura 2013 per la traduzione
e la mediazione letteraria; Premio della Giuria.
«La distinzione federale per la traduzione e la mediazione letteraria
è assegnata quest’anno a Babel, Festival di letteratura e traduzione di
Bellinzona, per il contributo straordinario che ha saputo dare a quella
superiore forma di ospitalità che nasce dalla traduzione letteraria
e dagli scambi tra le lingue e le culture di regioni e paesi vicini e lontani».
Pietro de Marchi, membro della giuria federale della letteratura
Questo sostegno permette a Babel di realizzare progetti e desideri
sviluppati nei vari anni di attività, tra cui: un premio per giovani traduttori, che vuole essere uno strumento per segnalare chi ha appena
intrapreso questa carriera difficile con dedizione; la pubblicazione di
libri legati alle tematiche e agli autori del festival; una rubrica on-line
di letteratura e cultura generale, imperniata sulla metafora della
traduzione, impostata con la cura per la scrittura proprie di Babel
ma aperta alle possibilità offerte dal digitale.
Babel sta già lavorando a questi e ad altri progetti: appena si saranno
concretizzati verranno pubblicati sul sito del festival – sito che,
a sua volta, è stato interamente ristrutturato per dare maggiore valore
alla grande quantità di contenuti che si sono raccolti negli anni.
infraBabel
Il lavoro di ricerca svolto dal festival Babel porta a scoprire testi,
contesti, idee, autori affascinanti e inediti: col passare del tempo Babel
ha trovato sempre più partner interessati a sfruttare queste scoperte,
che possono così tradursi in libri, filmati, interviste o articoli. Questa
dimensione del festival è nominata infraBabel pensando alle sorprese
infilate tra le migliaia di pagine lette per la preparazione delle varie
edizioni.
Collana Babel delle Edizioni Casagrande
Kamel Daoud, La prefazione del negro
Un progetto nato dallo stretto rapporto tra Babel e le Edizioni Casagrande di Bellinzona: una collana in cui ogni anno si pubblicano titoli di
narrativa, saggistica o poesia, di autori invitati al festival, legati alla
lingua ospite o alle tematiche di Babel. I libri della Collana Babel sono
pubblicati con la cura propria delle Edizioni Casagrande, e una
particolare attenzione al rispetto della traduzione e del traduttore.
Dopo Questi erano i nostri fragili eroi di Stephanos Papadopoulos,
l’antologia di giovani poeti polacchi tradotti da poeti Il vetro è sottile, e il
volume L’ordinario e il sublime di Adam Zagajewski, nel 2013 la collana
pubblica La prefazione del negro, libro di racconti dello scrittore
algerino Kamel Daoud, tradotti da Yasmina Melaouah e le studentesse
del corso per traduttori dell’ISIT: Diana Pasina, Gibril al cherosene;
Gioia Sartori, La prefazione del negro; Elisabetta Di Stefano e Elisa Orlandi
Il grande paese di O; Yasmina Melaouah, L’amico di Atene.
I libri della Collana Babel si trovano sul sito www.edizionicasagrande.com
e in libreria, ma si possono anche ricevere gratuitamente
a casa se si è Amici di Babel: v. p. 49.
infraBabel
Cascio editore
Antologia di scrittori africani contemporanei
Prosegue la collaborazione con Cascio editore di Lugano, che dopo
aver pubblicato le poesie di Fatina al-Garra e i racconti di Antoni Libera,
nel 2013 pubblica un’antologia di racconti di cinque scrittori invitati
a Babel, che vengono pubblicati in italiano per la prima volta,
permettendo al pubblico di leggere gli scrittori ascoltati. Gli scrittori
sono: Kamel Daoud, traduzione di Daniela Marina Rossi; Patrice
Nganang, traduzione di Maurizia Balmelli; Raharimanana, traduzione
di Marie-José Hoyet; Dorcy Rugamba, traduzione di Daniela Marina
Rossi; Roland Rugero, traduzione di Giorgio Tognola.
I libri sono acquistabili al bookshop Babel, o sul sito www.c-comunicazione.ch/cascioeditore
39
infraBabel
40
Edizioni Socrates
Roland Rugero, Vivi!
La casa editrice romana Edizioni Socrates, in collaborazione con
Babel, pubblica Vivi!, romanzo di Roland Rugero, tradotto da Giorgio
Tognola, a cura di Giuseppe Sofo. Il libro è acquistabile al bookshop
Babel e reperibile in tutte le librerie italiane.
www.edizionisocrates.com
Fascicolo di «Cenobio» dedicato alla Polonia
Il secondo fascicolo 2013 della rivista «Cenobio» interamente dedicato
alla cultura polacca è pensato come un’appendice di Babel 2012:
ospita contributi su Tadeusz Kosciuszko, Boleslaw Matuszewski,
Krzysztof Skòrczewski, Piotr Pazinski, Michal Libera, Pietro Marchesani,
Eugeniusz Tkaczyszyn-Dycki e Adam Zagajewski. www.cenobio.ch
Sembura, ferment littéraire
(v. p. 24)
Alliance internationale des éditeurs indépendants
L’Alliance internationale des éditeurs indépendants è una rete
mondiale di editori che contribuisce alla promozione e alla diffusione
delle produzioni editoriali su base equa e solidale, con il marchio
«Le livre équitable». L’Alliance tenta di invertire il «senso unico» dei
flussi commerciali e culturali, per rendere più accessibili le opere
e le idee, e difendere la bibliodiversità.
Le case editrici Elyzad, Barzakh e d’en bas sono membri dell’Alliance.
Inoltre, d’en bas collabora con Sembura in vari modi che vanno dalla
consulenza alla distribuzione. www.alliance-editeurs.org
Servizi
Bookshop
Al bookshop potrete trovare e scoprire, oltre ai libri in traduzione
italiana e in lingua originale degli autori invitati, i libri curati da Babel
e in uscita appositamente per questa ottava edizione dedicata alla
francofonia africana: La prefazione del negro, libro di racconti di Kamel
Daoud tradotti da Yasmina Melaouah e dalle studentesse del corso
per traduttori dell’ISIT per la Collana Babel delle Edizioni Casagrande,
l’antologia di scrittori africani contemporanei pubblicata da Cascio
editore (v.p. 39) e la traduzione italiana di Baho! del giovanissimo Roland
Rugero (tradotto da Giorgio Tognola e a cura di Giuseppe Sofo) per le
Edizioni Socrates di Roma. Ci sarà anche una scelta di titoli di altri
autori africani contemporanei (Alain Mabanckou, Boualem Sansal e altri
ancora) o affini (Patrick Chamoiseau, Lyonel Trouillot), di grandi
autori come Wole Soyinka e Léopold Sédar Senghor e quelli di grandi
viaggiatori come Gianni Celati e reporter come Ryszard Kapuscinski
che hanno amato e vissuto l’Africa. Ci sarà anche l’intera collana
Fragments delle edizioni Vents d’ailleurs che da voce ai giovani
scrittori africani di lingua francese, e una scelta di titoli da collane
interessanti come L’Altra Riva delle Edizioni Lavoro e di altre case
editrici indipendenti.
Non mancheranno tutti i libri della Collana Babel delle Edizioni
Casagrande (Stephanos Papadoupoulos, l’antologia di poeti polacchi
contemporanei tradotti da poeti, Adam Zagajewski) e quelli usciti
da Cascio editore per Babel (Fatina al-Garra e Antoni Libera).
Naturalmente verrà dato anche spazio alla traduzione e ai traduttori
presenti con alcuni titoli usciti di recente e non mancherà una scelta
dei libri delle Edizioni Casagrande.
Informazioni e richieste
Libreria Casagrande sagl, Viale Stazione 1,
Galleria Benedettini, 6500 Bellinzona.
Tel. +41 (0)91 825 18 88
[email protected]
www.libreriacasagrande.ch
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Servizi
www.babelfestival.com
Il sito di Babel è stato interamente ristrutturato per diventare una
piattaforma di scambio e fruizione anche al di là dei giorni del festival:
ai contenuti legati alle varie edizioni, come le registrazioni video,
audio e le foto, affianca contenuti creati appositamente, come i teaser
e gli articoli della sezione Magazine.
Il sito di Babel è stato ridisegnato da Twohedz + Tarpey, progetto nato
dall’unione tra uno studio grafico e una galleria d’arte che sta
sviluppando una vasta gamma di servizi curatoriali, pubblicazioni
e web design per artisti e enti culturali. www.twohedztarpey.com
extraBabel
Collaborazioni
Per espandere il dialogo sulla traduzione e sulle tematiche del festival
nel tempo e nelle diverse regioni linguistiche, Babel collabora con
istituzioni e organizzazioni culturali che operano in altri cantoni e in
altri paesi, e invita alcuni dei suoi autori a dialogare con i loro traduttori
in altre lingue. In questo modo Bellinzona rimane il centro del festival
letterario ma estende la rete delle sue collaborazioni e prolunga
il piacere degli incontri nello spazio, nel tempo e nelle diverse lingue
nazionali e europee.
Maison de la littérature di Ginevra
Martedì 17 settembre 2013 la Maison de la littérature di Ginevra
ospiterà Dorcy Rugamba (Ruanda) e Roland Rugero (Burundi).
Rugamba, attore, ballerino, direttore di teatro e scrittore, mette in
scena una sua performance, seguita dal dialogo con l’autore Rugero
e dalla lettura di alcuni estratti dalle loro opere.
www.maisondelalitterature.ch
Istituto svizzero di Roma
Continua la collaborazione con l’Istituto svizzero di Roma, che il
prossimo autunno ospiterà le presentazioni di due importanti opere
di giovani autori svizzeri, di recente tradotte in italiano: Cuore di bestia
di Noëlle Revaz, tradotto da Maurizia Balmelli, e Dietro la stazione
di Arno Camenisch, tradotto da Roberta Gado. Date da confermare:
www.istitutosvizzero.it.
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44
Settore ricerca
Il Settore ricerca collabora attualmente con diverse università
svizzere e italiane. All’Università degli Studi di Milano e all’Università
Carlo Bo di Urbino – con le sue Giornate della Traduzione letteraria –
si sono infatti aggiunte la Faculté de Traduction et d’Interprétation
dell’Università di Ginevra e l’Università degli studi di Napoli «L’Orientale». La FTI dell’Università di Ginevra, l’Università degli Studi di Milano
e l’Università «L’Orientale» di Napoli riconoscono i workshop Babel
per il conseguimento di crediti formativi.
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I workshop del Settore ricerca sono organizzati
in collaborazione con
Biblioteca Cantonale di Bellinzona
Casa dei traduttori Looren
Collana ch
Repubblica e Cantone Ticino
Università degli studi di Milano
Università degli studi di Napoli «L’Orientale».
Dipartimento di studi letterari, linguistici e comparati.
Université de Genève, Faculté de Traduction
et d’Interprétation
Università Carlo Bo di Urbino, Giornate della
Traduzione Letteraria.
Gli studenti dell’Università degli Studi
di Milano, dell’Università di Ginevra,
dell’Università «L’Orientale» di Napoli
e gli iscritti alle Giornate della Traduzione
Letteraria ricevono uno sconto del 20%
sulla quota di iscrizione. I traduttori
iscritti a Biblit ricevono uno sconto del 10%.
Babel può occuparsi della prenotazione
dell’alloggio e di altre agevolazioni
pratiche.
Iscrizioni e ulteriori informazioni
[email protected]
I partecipanti
riceveranno una
tessera per seguire
gratuitamente gli
incontri del festival
12 - 15 settembre >Bellinzona, Centro di formazione
Helsana
Workshop di traduzione letteraria
Francese-Italiano
Il workshop darà la possibilità di lavorare con Yasmina Melaouah
su brani del romanzo Meursault contre-enquête di Kamel Daoud,
che sarà presente a una delle lezioni, e con Maurizia Balmelli su testi
di Jean-Marie Le Clézio.
Inglese-Italiano
Prosegue il workshop inglese-italiano durante il quale si lavorerà con
Franca Cavagnoli su autori africani di lingua inglese come J.M. Cotzee,
Doris Lessing, Nadine Gordimer e Chinua Achebe e con Matteo
Campagnoli su poesie di Derek Walcott, Charles Simic e Seamus
Heaney. A integrare entrambi i laboratori, una lezione di teoria della
traduzione tenuta da Franca Cavagnoli.
12 - 15 settembre >Bellinzona, Biblioteca Cantonale
Workshop di traduzione per il cinema
Sottotitoli e adattamento del dialogo al doppiaggio
Inglese-Italiano / Francese-Italiano
Entrambi i workshop sono suddivisi in un laboratorio di adattamento
del dialogo al doppiaggio e uno di sottotitolazione, tenuti rispettivamente da Filippo Ottoni e Elvira de Majo. A completare i corsi, una
lezione di Claudia Quadri, comune a entrambi i gruppi, sulle specificità
del documentario.
45
Settore ricerca
46
Biblioteca di Babel
Il festival Babel, in collaborazione con la Biblioteca cantonale di
Bellinzona, dedica uno spazio alla traduzione letteraria, un fondo
specializzato in cui si possono trovare i testi e le riviste fondamentali
legati al mondo della traduzione. La raccolta comprende testi di
carattere teoretico, saggi e opere che romanzieri e poeti hanno dedicato alla traduzione, nonché alcune traduzioni considerate esemplari.
Biblioteca cantonale di Bellinzona,
viale S. Franscini 30, 6501 Bellinzona
0041 91 814 15 00, www.sbt.ti.ch/bcb
Quinto simposio svizzero per traduttrici e traduttori letterari
Venerdì 13 settembre 2013, Palazzo Civico, Bellinzona
Il simposio svizzero per traduttrici e traduttori letterari è un luogo di
incontro e di scambio. Ogni anno tratta degli argomenti specifici legati
al lavoro quotidiano del traduttore: nel 2013 il simposio si concentra
sulla traduzione dei classici e sulla promozione del traduttore,
fornendo tra l’altro una panoramica dei programmi di incoraggiamento quali borse, sussidi e premi. Il simposio si rivolge a traduttori
di tutte le lingue ed è aperto a tutte le persone interessate. Il simposio
si terrà in italiano, francese e tedesco: ognuno parla la sua lingua
e le discussioni in tedesco e francese verranno tradotte simultaneamente in italiano.
Simposio organizzato da
AdS Autrici ed Autori della Svizzera in
collaborazione con la Casa della traduzione
Looren, il Centre de Traduction Littéraire de
l’Université de Lausanne (CTL), la Fondazione
svizzera per la cultura Pro Helvetia e BABEL.
Iscrizioni e ulteriori informazioni
www.a-d-s.ch oppure AdS, Konradstrasse 61,
8031 Zurigo, [email protected]. Iscrizione
entro il 3 settembre 2013.
Settore scuole
Babel cura un programma per le scuole, al fine di avvicinare i ragazzi
alla scrittura e alla traduzione, allo scambio tra culture e alla realtà del
paese ospite.
Scuole medie superiori
Babel invita i ragazzi delle scuole medie superiori del Canton Ticino
a seguire il programma del festival e le sue riflessioni. Nel 2013 diverse
classi del Liceo e della Scuola Cantonale di Commercio di Bellinzona
hanno ascoltato le riflessioni di Fabio Pusterla sul mestiere del
traduttore, e nei giorni di Babel incontreranno il giovane scrittore
burundese Roland Rugero, lo storico Giorgio Tognola e Ana Tognola,
coordinatrice dell’associazione svizzera Sembura, ferment littéraire.
–
–
–
–
In collaborazione con
Scuola Cantonale di Commercio
Liceo Cantonale di Bellinzona
Decs Cantone Ticino
Dicastero attività giovanili Città
di Bellinzona
47
Comitato
Presidente
Paolo Agustoni
Direttore artistico
Vanni Bianconi
[email protected]
Comitato scientifico
Donata Berra, Franco Buffoni,
Matteo Campagnoli, Fabio
Casagrande, Franca Cavagnoli,
Gabriella de’ Grandi, Michele
Dell’Ambrogio, Fabio Pusterla,
Mathilde Vischer
Coordinamento
Anna Leader
[email protected]
Settore ricerca
Matteo Campagnoli
[email protected]
Settore scuole
Michela Salani
[email protected]
Logistica
Sara Rossi, Fabian Aydin, Fabrice
Berney, Karim Forlin
[email protected]
Comunicazione
Barbora Jurickova
comunicazione@babelfestival.
com
Ufficio stampa
Magda Mandelli
[email protected]
Grafica
Consuelo Garbani
In collaborazione con
– AdS Autrici ed autori della Svizzera
– Africultures
– Alliance internationale des
éditeurs indépendants
– ALSI
– Bellinzona Turismo
– Biblioteca cantonale di Bellinzona
– Casa dei traduttori Looren
– Cascio editore, Lugano
– Centre de Traduction Littéraire
Lausanne
– Centro di formazione Helsana
– Circolo del cinema di Bellinzona
– Éditions Barzakh
– Éditions Elyzad
– Edizioni Casagrande, Bellinzona
– Electronic Studio
– ETT, Ente ticinese per il turismo
– Fondazione Teatro Sociale, Amici
del Teatro Sociale
– Giornate della traduzione
di Urbino
– «Ground Zero»
– Istituto svizzero di Roma - Centro
culturale svizzero di Milano
– Maison de la littérature di Ginevra
– Ostello Montebello
– Osterie Bavarese e Zoccolino
– Trattoria Cantinin dal Gatt
– Rete Due RSI
– Scuola Cantonale di Commercio
e Liceo Cantonale di Bellinzona
– Società dei Commercianti
di Bellinzona
– Le riviste «Cenobio», «Ground
Zero», «Testo a Fronte», «Viceversa
Letteratura»
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Sponsor
– Pro Helvetia
– Repubblica e Cantone Ticino,
Fondo Swisslos
– Città di Bellinzona, Dicastero
Cultura, Dicastero Attività
giovanili, Servizi urbani comunali
– Fondazione Domenico Noli
– Fondazione Ernst Göhner
– Fondazione Jan Michalski
– Fondazione Landis & Gyr
– Coop Cultura
– Hotel Internazionale, Bellinzona
Contatti
Babel
c.p. 1017 / ch - 6501 Bellinzona
[email protected]
[email protected]
www.babelfestival.com
Sostenitori
– AMB
– Pro Litteris
Media partner
– la Regione Ticino
Gourmet partner
– il Piazza
Bookshop
– Libreria Casagrande
Per sostenere il festival si può
diventare Amici di Babel, o aderire
all’associazione Babel (tassa
sociale annua Fr. 50.- a: Babel,
Banca dello Stato, Bellinzona,
c.c. N. 5026798/001.000.001 CHF)
Tic
ino
Fiu
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I luoghi del festival
1. Palazzo Civico Piazza Nosetto
2. Teatro Sociale e barBabel Piazza Governo 11
3. Ristorante Piazza e Osteria Zoccolino
4. Biblioteca Cantonale Viale S. Franscini 30
5. Castelgrande
6. Hotel Gamper Viale Stazione 29
7. Cinema Forum Viale Stazione 33
8. Hotel Internazionale Viale Stazione 35
9. Ostello Montebello Via Nocca 4
10. Cantinin dal Gatt Vicolo al Sasso 4
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illustrazione Senufo, Costa d’Avorio
grafica Consuelo Garbani
Fondazione
Domenico Noli