Progetti fai-da-te per l`Expo e l`Eur
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Progetti fai-da-te per l`Expo e l`Eur
Il Sole 24 Ore - Progetti e Concorsi 10 - 15 gennaio 2011 pag 1 - 3 I concorsi annunciati rimangono sulla carta e Sala chiama l’archistar Progetti fai-da-te per l’Expo e l’Eur DI MAURO SALERNO C oncorsi annunciati e mai banditi davvero, concorsi aggiudicati e poi mandati in soffitta. Accade a Roma dove l’operazione Velodromo riparte da zero, con un progetto realizzato in house dalla società pubblica di proprietà del Tesoro (90%) e del Comune di Roma (10%) e a Milano dove la società dell’Expo dopo aver annunciato a più riprese e poi dato l’addio alle competizioni internazionali per la progettazione del sito, ha deciso ora di affidare direttamente a Daniel Libeskind il compito di disegnare le porte di ingesso all’area della manifestazione. L’archistar statunitense – è novità della settimana scorsa – lascerà la sua impronta anche ai piedi del Ponte di Messina, incaricato dal team Eurolink guidato da Impregilo di progettare un centro polifunzionale con belvedere sulla sponda calabrese dello Stretto. Della squadra milanese, come ha annunciato l’amministratore delegato di Expo 2015 Giuseppe Sala, farà parte anche il due volte premio Oscar Dante Ferretti, con il compito di dare vita alla scenografia dei due viali principali lungo i quali si affacceranno i padiglioni nazionali. La scelta dell’in house e delle grandi firme ha ridotto Da Milano a Messina, Libeskind «pigliatutto» Sarà Daniel Libeskind a firmare il progetto per le architetture connesse al Ponte sullo Stretto. L’architetto americano, tra le star più gettonate in Italia, è stato incaricato dal general contractor ■ al minimo lo spazio di mercato per i professionisti italiani, mentre ai giovani non resterà che consolarsi con il concorso poco più che simbolico (primo premio 15mila euro, scadenza 31 gennaio) per ideare il nuovo logo dell’Expo. L’in house la fa da padrone anche a Roma. La società dell’Eur ha presentato al Comune di Roma il nuovo progetto di valorizzazione dell’ex Velodromo. Azzerati i risultati del maxi-concorso di progettazio- Eurolink, per la progettazione di un centro polifunzionale sulla sponda calabrese dello Stretto. Strutture espositive, commerciali e direzionali che saliranno intorno a una grande piazza circolare. (p.p.) ne per la città dell’acqua (montepremi di due milioni di euro). Al posto delle piscine la società Acquadrome (controllata per il 51% dall’impresa romana Condotte e per il restante 49% dell’Eur Spa) costruirà case di lusso. Circa 300 appartamenti distribuiti tra quattro palazzine di cinque piani affacciate su un parco da realizzare nell’area del velodromo abbattuto nel 2008 e tre edifici a torre, di cui due destinate ad abitazioni private e una da ce- dere al Comune. Subito accantonata, dopo gli annunci, l’idea di selezionare attraverso una nuova competizione di architettura il nuovo progetto per l’area dopo il flop delle piscine. «Siamo una società pubblica – è la spiegazione di Riccardo Mancini Ad dell’Eur –. Dobbiamo risparmiare». © RIPRODUZIONE RISERVATA [email protected] SERVIZI A PAGINA 3 segue Il Sole 24 Ore - Progetti e Concorsi 10 - 15 gennaio 2011 pag 1 - 3 GRANDI OPERE e Concorrenza ■ In Italia tutti lo vogliono. A CityLife non solo un grattacielo e le residenze ma anche il museo d’arte, ad Alessandria il Palazzo Edile, a Brescia il Municipio e al Sud le opere a terra del Ponte di Messina Doppio colpo della star statunitense Libeskind «pigliatutto», dall’Expo allo Stretto Progetti alle archistar senza gara. Expo e Ponte gli ultimi casi. Dì la tua ■ Pietro Ciucci e Daniel Libeskind ■ DI PAOLA PIEROTTI D oppio incarico senza gara nel giro di pochi giorni per Daniel Libeskind in Italia. L’architetto statunitense, protagonista della ricostruzione di Ground Zero, da noi molto gettonato, ha incassato due nuovi lavorilandmark, uno per l’Expo di Milano, l’altro il Ponte sullo Stretto. Dopo i maxi-incarichi per CityLife a Milano, la sede del Comune di Brescia («Progetti e Concorsi» n. 22/2010) e il Palazzo Edile di Alessandria, allo studio di Libeskind è stato affidato l’incarico per le «porte di accesso» ai viali dell’Expo milanese. «Progetti e Concorsi» è anche in grado di svelare il suo concept per alcune architetture annes- Il progetto per l’ex Velodromo realizzato in house dall’Eur Spa. In basso: l’Ad Riccardo Mancini Mancini: direi no alla Nuvola Eur, tre torri e case di lusso al Velodromo L a Nuvola di Massimiliano Fuksas all’Eur? È quasi un incidente di percorso per i nuovi vertici della società pubblica di proprietà del Tesoro e del Comune di Roma. Lo dice chiaro e tondo l’Ad Riccardo Mancini. «La Nuvola? Io non l’avrei fatta proprio. Adesso la stiamo costruendo e la concluderemo, ma io non l’avrei fatta». Il nuovo corso dell’Eur – freno alla contemporaneità, stop ai concorsi – si specchia nel progetto che riporta all’anno zero l’operazione Velodromo, dopo una maxi-competizione finita nel nulla, le battaglie legali, le polemiche con la sovrintendenza e infine l’abbattimento a luglio 2008 della struttura progettata da Cesare Ligini per le Olimpiadi del 1960. Gli annunci di una nuova gara per progettare il futuro dell’area sono rimasti lettera morta. «Abbiamo 35 tra architetti e ingegneri – dice Mancini –, abbiamo progettato tutto all’interno così risparmiamo». Al posto della vecchia Città dell’acqua Acquadrome (51% Condotte, 49% Eur Spa) costruirà case di lusso, più una serie di opere pubbliche per un costo di 170 milioni. Le case saranno distribuite tra quattro palazzine per 10mila mq nell’area del vecchio Velodromo (foto) e tre torri – una da cedere al Comune – su un’area adiacente da 53mila mq. La richiesta avanzata al Comune è di due torri da 64mila mc ciascuna, la terza da 45mila mc. «Saranno circa 300 appartamenti – dice l’Ad –. Non ci sono immagini, perché non abbiamo ancora deciso se saranno davvero torri. Questo aspetto per noi è secondario». Mancini replica così a chi accusa l’Eur di comportarsi come un qualunque sviluppatore privato. «Il mio obiettivo è fare ogni anno il bilancio della società. Nello statuto ci sono le valorizzazioni. Per farle è ovvio che devo presentare programmi di impronta privata. Ma io realizzo un interesse pubblico. A beneficiare degli utili sono il Tesoro e il Comune». Mau.S. © RIPRODUZIONE RISERVATA se alla costruzione del Ponte sullo Stretto. Il primo incarico è una novità annunciata direttamente dall’Ad di Expo, Giuseppe Sala; l’altro è un progetto già sviluppato, presentato ufficialmente da Pietro Ciucci, Ad della Stretto di Messina, e affidato formalmente allo studio di architettura da parte del general contractor Eurolink, guidato da Impregilo. In Calabria, ai piedi del Ponte, Libeskind realizzerà un centro del Mediterraneo. L’operazione prevede la realizzazione di un centro direzionale presso la località Piale (Villa San Giovanni), la fascia dal blocco di ancoraggio alla torre del ponte (Cannitello) e il lungomare di Villa San Giovanni. «Il progetto – spiega Attilio Terragni, local architect dello studio di Daniel Libeskind – si fonda su una piazza circolare, sormontata da un anello, simbolo dell’unione delle culture del Mediterraneo, attorno alla quale abbiamo organizzato gli edifici». Libeskind non è nuovo a incursioni sullo Stretto. La prima volta si era occupato del progetto del Ponte per la cordata Astaldi, concorrente del team Impregilo nella maxi-gara del 2004. Oggi, a fianco a Impregilo, ha rimesso mano al progetto. «L’abbiamo ampliato ed enfatizzato – dice Terragni –. Sono previsti 20mila mq di parcheggi, un centro di monitoraggio di 8mila mq e una piazza di 10mila mq. Lo studio del landscape riguarda una superficie di 220mila mq». Quest’area sarà destinata ad accogliere strutture espositive, commerciali, congressuali e alberghiere e «il progetto – dicono dalla società Stretto di Messina – potrebbe essere arricchito con alcuni interventi sul lato messinese nel segno della continuità tra le due coste». Il 20 dicembre 2010 la società ha ricevuto da Eurolink il progetto definitivo del ponte sullo Stretto e degli oltre 40 chilometri di raccordi stradali e ferroviari. Ora si attende l’approvazione del definitivo da parte della Stretto di Messina e l’avvio dell’istruttoria da parte del ministero delle Infrastrutture. Per l’Expo di Milano, Libeskind è stato incaricato per la progettazione delle porte di ingresso ai viali, per i quali la società guidata da Sala ha scelto tra l’altro di affidare a Dante Ferretti la scenografia dei viali principali lungo i quali si svilupperanno i padiglioni. © RIPRODUZIONE RISERVATA