C`è poco da ridere

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C`è poco da ridere
KIT SBIANCANTI PER DENTI
C’è poco da ridere
Promettono sorrisi abbaglianti, ma il nostro test boccia
quattro prodotti sbiancanti su sei. I denti non diventano
più bianchi, ma il portafoglio si alleggerisce.
U
Giochiamo al dentista
I kit sbiancanti sono diversi nel formato e utilizzano metodi diversi per applicare il prodotto.
Ci sono tre tipi di formato.
STRISCE ADESIVE
Le strisce sono ricoperte da un gel adesivo contenente il principio attivo e si applicano direttamente sui denti. Sono usa e getta e molto semplici
da applicare. Bisogna però fare attenzione a non
far entrare in contatto il principio attivo con le
gengive per evitare spiacevoli irritazioni. Può
succedere, infatti, che non si applichino le strisce
nel modo giusto oppure che si muovano durante
l’applicazione. Unico prodotto in questo formato,
è Miglior Test e Miglior Acquisto.
MASCHERINE
Sono simili a quelle realizzate dal dentista, ma
sono preformate, quindi non sono fatte su misura per i vostri denti. Si spalma il gel e l’attivatore
all’interno della mascherina, si applica e si lascia
agire. Attenzione però: l’applicazione non è semplice e si corre il rischio che se usiamo troppo gel,
questo strabordi dalla mascherina ed entri in contatto con le gengive. Nel nostro test i due prodotti
che utilizzano questo formato hanno il clorito di
sodio come ingrediente attivo e ambedue sono
stati bocciati per scarsa efficacia.
APPLICATORI O STICK
Si usa un bastoncino oppure un pennellino per
spalmare sui denti il prodotto sbiancante in forma
di gel. Il principio attivo resta a contatto con il
dente per un tempo minore rispetto agli altri formati (mascherine, strisce) e inoltre non è protetto
contro l’azione di rimozione da parte della saliva.
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È un metodo molto semplice e ha costi piuttosto
contenuti (si passa dai 12 euro di Oral B ai 17,99
euro di Colgate). Il formato, però, non ha niente
a che fare con l’efficacia: due prodotti sono stati
bocciati (Oral B e Colgate), mentre solo uno è stato giudicato sufficiente (Mentadent).
n sorriso smagliante è un
biglietto da visita che tutti
vorrebbero avere, ma purtroppo
il colore dei denti è una caratteristica che madre natura dispensa a
suo piacimento e che quindi varia
da persona a persona. Se la natura
non è stata proprio benigna e non
ci rassegniamo a un sorriso opaco a causa di denti gialli o grigi,
potremmo essere molto attratti
dai prodotti comparsi sul mercato che promettono miracolosi
sbiancamenti. Si va dai dentifrici
“whitening” ai kit sbiancanti che
si comprano al supermercato o in
farmacia. Per avere denti più bianchi fino a qualche anno fa si ricorreva esclusivamente al dentista ed
erano in pochi a poter sostenere la
spesa, piuttosto consistente. Non
fatevi illusioni sulla possibilità
che questi prodotti, così come il
trattamento dal dentista, possano cambiare il colore originale dei
vostri denti. Lo sbiancamento che
si può ottenere è solo temporaneo
e non ha una funzione curativa
(i denti non diventano più sani).
Insomma, non c’è niente da fare contro il passare del tempo:
una persona adulta anche se ha
sempre avuto un’igiene orale corretta avrà i denti meno bianchi
di quando era più giovane. È importante capire che il solo modo
per contrastare l’ingiallimento
eccessivo dei nostri denti è avere
corrette abitudini di igiene orale
(lavare i denti almeno due volte
al giorno), non consumare troppe
sostanze come vino rosso, liquirizia e caffè e non fumare troppe
sigarette... Fatta questa premessa,
cerchiamo di capire che tipo di
La legge: lavori in corso
Dal punto di vista legislativo i kit sbiancanti per denti sono in un
limbo: classificati come dispositivi medici per la presenza di una
concentrazione di acqua ossigenata superiore a 0,1% e venduti
per questo in farmacia, non hanno però alcuna funzione curativa,
ma solo estetica, quindi dovrebbero rientrare nella definizione di
cosmetico e relativa legislazione. Per evitare di lasciare questi
prodotti in un vuoto normativo, il Comitato scientifico dell’Unione europea che si occupa della sicurezza dei prodotti (SCCP)
ha ritenuto che dovessero rientrare nella regolamentazione dei
cosmetici. Ecco le indicazioni in tal senso:
– gli sbiancanti per denti con acqua ossigenata inferiore al 6%
sono cosmetici, mentre quantità maggiori del 6% possono essere
utilizzate solo dai dentisti;
– l’uso di acqua ossigenata fino al 0,1% è sempre sicuro;
– l’uso di acqua ossigenata da 0,1% al 6% è sicuro solo in alcune
condizioni (prima consultate un dentista): è necessario riportare
sull’etichetta apposite avvertenze e controindicazioni;
prodotti troviamo in commercio.
Per esempio, che differenza c’è
tra dentifrici sbiancanti e kit? I
primi agiscono sull’esterno dei
denti e contengono sostanze abrasive che asportano solo le macchie
superficiali (a volte nemmeno
quelle: vedi AC 133, dicembre
2000). I kit sbiancanti del nostro
test, invece, agiscono per reazione
chimica sullo smalto e utilizzano
sostanze ossidanti (acqua ossigenata, perossido di carbamide, clorito di sodio). Che differenza c’è
tra i trattamenti fai da te tanto
pubblicizzati e un trattamento
sbiancante dal dentista? Il conto
di quest’ultimo è molto più salato: si va dai 200 agli 800 euro
contro i 50 euro circa del kit che è
risultato il Migliore del Test.
In termini di efficacia la differenza è nella concentrazione di
acqua ossigenata: tutti i sistemi
fai da te in commercio hanno una
concentrazione massima di acqua
ossigenata (o di composti equivalenti) al 6%, mentre il dentista
può utilizzare concentrazioni che
arrivano anche al 35-50%, che
richiedono anche tempi di applicazione minori. Questo significa
una efficacia maggiore del trattamento e una durata più lunga
nel tempo. Inoltre, il dentista fa
un trattamento su misura perché
prepara mascherine ad hoc sul-
– il consumo di tabacco e/o alcolici potrebbe esaltare gli effetti
tossici dell’acqua ossigenata e quindi va sconsigliato a coloro
che scelgono di fare questo tipo di trattamento;
– non ci sono dati clinici rilevanti e studi epidemiologici sugli effetti
a lungo termine di queste sostanze: per questo è previsto un
monitoraggio di 5 anni, al termine del quale si dovrà valutare l’uso
di questi prodotti e le concentrazioni di acqua ossigenata.
Attenzione, però: il parere del Comitato non ha valore di legge, ma
rappresenta la piattaforma su cui è stata formulata la proposta di
direttiva che è in via di approvazione e classifica i kit sbiancanti
per denti come cosmetici. Quando la nuova direttiva entrerà in
vigore, questi prodotti potranno essere venduti anche al supermercato. Questo avviene già per i kit sbiancanti a base di clorito
di sodio che non contengono acqua ossigenata (nel nostro test
Rapid White e Aquafresh Gentle White). La direttiva stabilisce
anche quali avvertenze e indicazioni devono essere riportate in
etichetta (vedi riquadro Etichette da rivedere a pag. 34).
la forma dei denti del paziente
(mentre i kit fai da te sono ovviamente standard) e quindi riduce
il rischio di irritazioni mantenendo tutta l’operazione sotto
controllo. Insomma, ci sono i pro
e i contro, l’importante è essere
informati per poter scegliere in
maniera consapevole.
Quasi tutti bocciati
Per almeno due settimane ogni
giorno bisogna applicare una striscia sull’arcata superiore e una su
quella inferiore oppure spennellare i denti uno a uno o “indossare”
una mascherina colma di gel (vedi riquadro Giochiamo al dentista).
Il tutto facendo attenzione a non
coinvolgere le gengive, che potrebbero irritarsi per l’intrusione
delle sostanze chimiche applicate.
Un impegno poco piacevole, che
molti sono disposti a sobbarcarsi
pur di sfoggiare poi un sorriso abbagliante. Tutta fatica (e denaro)
sprecata: quattro kit su sei testati
non sono efficaci perché non sono
in grado di sbiancare i denti in
maniera sufficiente. Basta guardare la tabella di pag. 34 per
rendersi conto che solo due prodotti rispettano le promesse: Az
Whitestrips e, in misura minore,
Mentandent Xtra White. Naturalmente la bocciatura nella prova di efficacia ha condizionato in
maniera determinante il giudizio
globale. Bisogna anche dire che
la concentrazione di acqua ossigenata non è la sola cosa rilevante per l’efficacia: due prodotti che
dichiarano la stessa quantità di
questa sostanza (5,9%), ma hanno
un doverso modo d’uso, hanno ottenuto risultati opposti: promosso
Az Whitestrips, bocciato Colgate
Simply White.
■ Il metodo del test. Per verificare la sicurezza e l’efficacia dei kit
sbiancanti abbiamo coinvolto 150
persone che li hanno utilizzati secondo le istruzioni del produttore.
Prima del trattamento sono stati
fatti alcuni esami da un dentista
per verificare lo stato della mucosa orale, così da evitare eventuali
effetti indesiderati (ad esempio,
FALSE PROMESSE
“Anche voi potete ottenere questi risultati” annuncia
Rapid White mostrando la metamorfosi dei denti da un
pallido giallo a un bianco brillante grazie al trattamento
sbiancante. Peccato che invece il colore dei denti
non cambi in maniera soddisfacente: questo prodotto
è risultato poco efficace nel nostro test ed è stato
bocciato. Quindi meglio tenersi in tasca i 50 euro.
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Etichette da rivedere
La legge è ancora carente sulle informazioni obbligatorie da riportare in etichetta, ma
la direttiva in materia, che dovrebbe essere
approvata a breve, aiuta a fare chiarezza, in
quanto prevede che ci sia una serie di indicazioni e avvertenze da noi stessi consigliate
nell’ambito della nostra attività all’interno del
Beuc, l’organizzazione che riunisce le associazioni di consumatori europee. Vediamo quindi
le indicazioni indispensabili.
RISCHIO DI INGESTIONE
L’indicazione data da Oral B Rembrandt Whitening
Pen è la migliore (sotto). Non è accettabile invece
quanto riportato da Rapid White: “se ne ingerite più
della dose raccomandata non è un problema”.
DURATA DELL’APPLICAZIONE
Questa indicazione, insieme alla quantità di prodotto da applicare, è molto importante per evitare un utilizzo eccessivo del prodotto (troppo gel
può infatti irritare le gengive). Az Whitestrips e
Aquafresh Gentle White non forniscono queste
informazioni in modo chiaro, come invece fa Rapid White (a fianco).
VIETATO AI BAMBINI
Nessuno dei kit sbiancanti dovrebbe essere usato
da un bambino. Per questo abbiamo dato un giudizio negativo ai prodotti che ammettono l’uso
da parte dei bimbi (non sono accettabili neanche
espressioni come: “per l’uso da parte dei bambini
EFFETTI INDESIDERATI, CHE FARE?
L’indicazione su come comportarsi in caso di
effetti indesiderati è importante, per questo abbiamo premiato chi evidenzia la possibilità che ci
siano irritazioni o ipersensibilità dentale e indica
di interrompere per qualche giorno il trattamento
e ricominciare quando il problema si è risolto. Se
il problema si ripresenta il consiglio deve essere
di interrompere il trattamento e rivolgersi al denPER EVITARE GLI ECCESSI
L’indicazione del numero di volte all’anno in cui
usare il prodotto oppure del tempo da lasciar
passare tra un trattamento e l’altro dovrebbe
sempre comparire con chiarezza in etichetta, in
modo tale da evitare l’abuso. Se utilizzate troppo di frequente, infatti, le sostanze sbiancanti
consultare il dentista”): si tratta di Colgate Simply
White, Az Whitestrips e Mentadent Xtra White.
tista. Nessun prodotto dà indicazioni complete, i
peggiori sono Az Whitestrips e Rapid White. Purtroppo nessun produttore indica un numero verde
a cui segnalare gli effetti indesiderati.
possono attaccare lo smalto dei denti, che alla
lunga diventa più fragile rendendo il dente meno
bianco. Solamente la metà dei prodotti del nostro
test riporta questa preziosa informazione: Oral
B Rembrandt Whitening Pen, Aquafresh Gentle
White, Colgate Simply White.
l’irritazione delle gengive); è inoltre stata fatta la pulizia dei denti, in modo che tutte le persone
partissero dallo stesso livello. Per
valutare l’efficacia dell’azione di
sbiancamento abbiamo misurato
il grado di bianco dei denti prima
e dopo il trattamento fotografandoli ed elaborando poi l’immagine con un programma apposito
che permette di valutare il colore
secondo standard riconosciuti a
livello internazionale.
■ Quali ingredienti? L’effetto
sbiancante di questi prodotti è
dovuto alla presenza di acqua
ossigenata o clorito di sodio, sostanze chimiche che penetrano
all’interno del dente, sono capaci
di entrare nello smalto fino alla
dentina - lo strato intermedio del
dente di colore giallo (con varie
sfumature da persona a persona),
quello da cui dipende il colore e reagiscono chimicamente con
i pigmenti di colore in modo da
neutralizzarli. Per questo agiscono solo sui denti naturali e non
sulle protesi e non devono essere
usati in presenza di carie, incrinature, otturazioni, gengive sensibili, cure dentistiche in corso...
In quasi tutti i prodotti l’ingrediente attivo è l’acqua ossigenata
(hydrogen peroxide, è il nome che
troviamo in etichetta), solo Rapid
White e Aquafresh Gentle White
KIT SBIANCANTI PER DENTI: CLASSIFICA PER QUALITÀ
Az Whitestrips
48,90 - 50,90 euro
MARCA e denominazione
AZ Whitestrips
MENTADENT Xtra White
ORAL B REMBRANDT Whitening Pen
RAPID WHITE
COLGATE Simply White
AQUAFRESH Gentle White (3)
Migliore del Test;
8 ottimo; 9 buono; :
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Miglior Acquisto;
medio; ;
concentrazione
di acqua
ossigenata (%) (1)
Caratteristiche
formato e contenuto
quante volte
al giorno?
5,90
56 strisce (28 per i denti superiori
e 28 per quelli inferiori)
2 (30 minuti
per 14 giorni)
6
barattolino di gel (10 ml),
30 bastoncini applicatori
2 (2 minuti
per 14 giorni)
5,10
stick a punta morbida (2,2 ml)
1 (14 notti)
n.a. (2)
gel (50 ml), acceleratore (6 ml),
1 mascherina, dentifricio (50 ml)
2 (5-10 minuti
per 14 giorni)
5,90
bottiglietta di gel (10 ml) con applicatore
2 (15 minuti
per 14 giorni)
n.a. (2)
gel (50 ml), acceleratore (6 ml),
2 mascherine, dentifricio (75 ml)
2 (10 minuti
per 3 settimane)
Scelta Conveniente
mediocre; < pessimo;
utilizzano il clorito di sodio (sodium chlorite). Da notare che questi
ultimi due non hanno raggiunto
la sufficienza nel giudizio globale.
Se l’ingrediente attivo è l’acqua
ossigenata, il prodotto può essere
venduto solo in farmacia, mentre
se è il clorito di sodio il produttore può scegliere se venderlo al
supermercato o in farmacia.
■ Etichette: tutto da rifare. Solo
un prodotto, Oral B, ha raggiunto la sufficienza, perché riporta la
maggior parte delle indicazioni e
avvertenze che riteniamo irrinunciabili (anche se non ancora obbligatorie per legge): l’indicazione
di come comportarsi in caso di
effetti indesiderati o di ingestione del prodotto, quanto tempo far
passare tra un trattamento e l’altro, la quantità presente di acqua
ossigenata o altri principi attivi,
quanto deve durare l’applicazione
e l’indicazione di non usarli per
i bambini e in caso di disturbi
dentali. Per valutare le etichette
abbiamo tenuto conto delle linee
guida in materia contenute nella
direttiva in fase di approvazione.
■ Tollerabilità. Az Whitestrips
è il prodotto più efficace nell’azione di sbiancamento, ma è anche
quello che dà maggiore ipersensibilità dentale (il fastidio che si
avverte ai denti a contatto con sostanze calde e fredde) e irritazione
Effetti indesiderati
I kit del test possono essere utilizzati solo da
chi ha denti sani (carie, incrinature, otturazioni, gengive sensibili, trattamenti dentistici in
corso sono tutte controindicazioni) e, preferibilmente, dopo aver consultato un dentista.
Pur rispettando queste regole, ci possono
essere effetti indesiderati.
■ L’ipersensibilità dentale è una sensibilità
eccessiva che si avverte a contatto con cibi
o liquidi caldi o freddi e che è accentuata
dal fatto che la sostanza attiva sbiancante
penetra nello smalto e nella dentina e arriva
fino alla polpa del dente stesso, che è la parte sensibile. Normalmente questo problema
compare all’inizio del trattamento ed è transitorio, per cui scompare andando avanti. Se
continua è opportuno sospendere il tutto e
rivolgersi al proprio dentista.
■ Un altro problema che può insorgere è
l’irritazione della bocca, che dipende dal fatto
della bocca. Anche un prodotto
decisamente meno efficace come
Oral B Rembrandt Whitening
Pen risulta avere frequenti effetti
secondari.
■ Test pratico. Cosa succede
quando usiamo questi kit? Quali
sensazioni lasciano in bocca?
Nel complesso, nessuna bocciatura. I nostri volontari hanno
ritenuto che siano tutti facili da
usare e sufficientemente tollerabili
che le sostanze chimiche potrebbero entrare
in contatto accidentalmente con le gengive
o la mucosa orale e irritarle. Di solito questo
effetto è di media intensità e si risolve a breve
con la sospensione dell’uso per 2-3 giorni,
ma se continua è meglio interrompere il trattamento e chiedere consiglio al dentista.
■ Effetti a lungo termine, meglio la cautela.
Essendo prodotti cosmetici nuovi, mancano
dati clinici rilevanti e studi epidemiologici.
In mancanza di certezze quindi è meglio seguire il principio di precauzione: non abusare
nella quantità e nella frequenza dei trattamenti
e seguire le istruzioni. Inoltre, l’uso pesante e frequente di sostanze sbiancanti può
attaccare lo smalto dei denti, che alla lunga
diventa più fragile e poroso e il dente meno
bianco, il che spingerebbe a usare nuovamente trattamenti sbiancanti... Insomma, è
il serpente che si morde la coda.
in quanto a odore, sapore e sensazione sui denti dopo l’applicazione. Unica eccezione è Colgate
Simply White, che non è piaciuto
per il gusto e la sensazione che lascia sui denti, oltre che per effetti indesiderati come irritazione e
ipersensibilità dentale. Sensazioni
negative riferite anche riguardo a
Az Whitestrips. Mentre su questo
fronte l’unico promosso a pieni voti è risultato Rapid White.
Miglior Acquisto
Efficacia
ipersensibilità
irritazione
delle gengive
facilità d’uso
sensazione
in bocca
sensazioni negative
(irritazione e
ipersensibilità)
Totale
Test pratico
Etichetta
Tollerabilità
DFE
A
C
C
B
C
D
C
BFC
48,90 - 50,90
D
C
B
A
B
C
B
BFC
C
18,90 - 20
C
CFD
BFC
C
B
C
B
BFC
D
12 - 18
CFD
CFD
AFB
A
B
C
A
B
D
49,90
CFD
CFD
AFB
A
B
D
D
C
D
16 - 17,99
CFD
CFD
A
B
B
C
B
BFC
D
19,90 - 25,90
(1) La concentrazione non è stata verificata in
laboratorio, si basa su quanto dichiarato dai
produttori.
(2) n.a.: non applicabile, il principio attivo è il
Prezzo in euro
(ottobre 2005)
min-max
100
010
0
0
GIUDIZIO GLOBALE
clorito di sodio, non l’acqua ossigenata.
(3) È l’unico prodotto acquistato al
supermercato, tutti gli altri li abbiamo
comprati in farmacia.
Abbiamo messo alla prova sei kit sbiancanti per i denti
coinvolgendo ben 150 volontari: quattro sono stati bocciati perché non hanno un effetto sbiancante sufficiente.
Gli unici due prodotti che sono in grado di cambiare il
colore dei denti sono Az Whitestrips (48,90 - 50,90
euro), che conquista il doppio titolo di Migliore del Test e
Miglior Acquisto, e Mentadent Xtra White (18,90 - 20 euro), che è anche la nostra Scelta Conveniente. Chi compra
il kit per avere denti più bianchi deve sapere che questi
trattamenti hanno solo un effetto estetico, non curativo,
e che l’effetto è temporaneo. Inoltre, l’utilizzo pesante e
frequente di questi prodotti può rovinare i denti. Il modo
migliore per limitare l’ingiallimento dei nostri denti, che
avviene comunque naturalmente per effetto dell’età, è
avere una corretta igiene orale e non consumare troppi
cibi e bevande che contribuiscono a modificarne il colore
(vino rosso, caffè, tè, liquirizia, sigarette...).
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