Tre casi per D.D. Warren la poliziotta più tosta di Boston

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Tre casi per D.D. Warren la poliziotta più tosta di Boston
Il libro
Tre casi per D.D.Warren
la poliziotta più tosta di Boston
VITTORIA PULEDDA
IL LIBRO
Prendimi
di Lisa Gardner
(nella foto)
Marcos Y Marcos
pagina 462
euro 17
SERA
19 agosto 2015
L’incipit. La bambina si svegliò, come le avevano insegnato: silenziosa e veloce. Inspirò, un lieve risucchio
nella notte, senza distogliere lo sguardo dal volto contratto di sua madre. «Sst» sussurrò lei, un dito sulle labbra. «Stanno arrivando. È ora, piccola. Andiamo».
La storia. Un giallo che si rispetti copre i suoi segreti e
va avanti a colpi di scena fino alle ultime pagine. Questo
libro non fa eccezione, solo verso la fine qualcosa si
intuisce: è il clima di morbosità a suggerire il contesto,
se non esattamente la soluzione, per il nome dell’assassino. Ma fino a quel momento la Gardner ci conduce in
una serie di vicende che si intrecciano in modo apparentemente casuale, coagulate solo dalle investigazioni
della poliziotta D.D. Warren, fedele al suo stile di “poliziotta tosta” di Boston ma in realtà profondamente trasformata dall’amore per Alex, compagno di lavoro e di
vita, e dall’arrivo - sulla soglia dei quaranta - del primo
figlio. Nel frattempo una giovane donna - disperata ma
determinata a vivere - si allena notte e giorno per arrivare all’ora X, quella dell’incontro con il suo assassino, il
più in forma possibile; nella speranza (o forse nell’illusione) di salvarsi. Ma quando il conto alla rovescia arriva a 82 ore, la determinazione sconfina inevitabilmente
nel panico.
Non basta: c’è anche una vicenda di maniaci sessuali
specializzati in adescamenti di bambini su Internet, un
ragazzino in pericolo, un paio di omicidi di pedofili e
un’altra carogna, violento in modo equanime con
moglie e figli, ucciso in modo plateale. Tanti cerchi concentrici, come si scoprirà alla fine, comunque tenuti
insieme dal collante fortissimo della follia. Che si accanisce in particolare sui bambini e che scatena, altrettanto violentemente, la rabbia “risarcitoria” di chi ha molto
subìto.
Lo stile. Chi cerca gialli “tecnologici”, ricerche balistiche sofisticate e approcci aggressivi della squadra
scientifica farà bene a guardare da un’altra parte.
Questo libro è tutto “raccontato”, avvincente e cattivo dato il soggetto - a sufficienza per stare in piedi senza
altri supporti. E alla fine regala un corposo pugno allo
stomaco, in linea con tutto il testo. Che inizia con un
capitolo introduttivo in corsivo: attenzione agli indizi…
Ma persino la tosta poliziotta ci mette un po’ a tirare le
fila. Anche della sua vita, con un matrimonio che giunge proprio con le ultime pagine. Insieme ad un anello
«pieno di zaffiri incastonati, e lei se lo vede bene, al
dito». Una piccola commistione tra Lisa Gardner e Alicia
Scott, lo pseudonimo con cui l’autrice ha iniziato la carriera scrivendo tredici romanzi di “romantic suspense”?