La bellezza degli avanzi: i nuovi cosmetici si producono dagli scarti
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La bellezza degli avanzi: i nuovi cosmetici si producono dagli scarti
Green chemistry La bellezza degli avanzi: i nuovi cosmetici si producono dai residui di lavorazione alimentare Dr.ssa Daniela Gaudiello Professore a.c. di Chimica cosmetica presso Dipartimento Chimica Industriale di Torino 16 Maggio 2016 Ingredienti di un cosmetico Lipidi Tensioattivi-emulsionanti Modificatori reologici Umettanti Opacizzanti Coloranti Perlanti Filtri Profumi Conservanti Emulsioni Tensioliti Geli Unguenti Saponi I principi funzionali CARATTERIZZANO LA QUALITA’ DELLE DIVERSE FORME COSMETICHE CARATTERIZZANO I CLAIMS (azione del prodotto) Azioni dei principi funzionali Favorire l’abbronzatura Idratare Lenire Rassodare e tonificare Drenare Colorare e profumare la pelle Proteggere dagli agenti esterni Prevenire e ridurre le rughe e i segni del tempo Migliorare il microcircolo e gli inestetismi della cellulite Ridurre le smagliature Schiarire le macchie cutanee Regolare il sebo Eliminare la forfora Fonti dei principi funzionali Chimica di sintesi Regno vegetale burri, oli, cere vitamine molecole funzionali Regno minerale oligoelementi e sali Regno animale derivati biologici collagene, elastina, acido jaluronico SCARTI AGROALIMENTARI Bellezza e biodiversità Materie prime iniziano a scarseggiare L'ambiente «soffre» Le coltivazioni si fanno troppo intensive Il crescente aumento dei cosmetici eco-bio-sostenibili e certificati Difficoltà ed il costo elevato per ottenere in laboratorio identici principi funzionali di note piante officinali Scarti alimentari ad alto impatto ambientale diventano principi funzionali ad alto valore che rendono i cosmetici ecocompatibili e di alta qualità Cifre rifiuti in Italia Frazione organica dei rifiuti urbani: 10 milioni di tonnellate Residui colturali: 8,5 milioni di tonnellate Scarti agro-industriali: 12 milioni di tonnellate Fanghi di depurazione: 3,5 milioni di tonnellate Scarti di macellazione: 1 milione di tonnellate (fonte:Rielaborazione dati ecocerved) Waste Framework Directive Gli scarti di lavorazione del settore agro-alimentare per la produzione di nuovi prodotti, si rivelano essere una vera miniera, sia dal punto di vista del mercato, che dell’indotto creato. Secondo una ricerca condotta dal centro studi di Intesa Sanpaolo, in Italia il giro d’affari coperto dalla bioeconomia è pari a 241 miliardi di euro, occupando circa 1,6 milioni di persone. Scarti alimentari Quali sono i sottoprodotti dell’industria alimentari? LIQUIDI S O L I D I Melassi (barbabietole, canna) Borlande (melasso, cereali, patate) Siero di latte Acque di macerazione FRESCHI Pastazzo di frutta Buccette di pomodoro Vinacce Trebbie di birra INSILATI Pastazzo di frutta Vinacce Trebbie di birra SECCHI Pastazzo di agrumi Polpe di bietola Buccette d’uva Sanse di olive Fondi di caffè Guscio dei gamberetti Siero del latte Frazione proteica ad alto valore biologico (aminoacidi) Minerali Vitamine B2 (lattoflavina) vitamina C, A, E, niacina, biotina Fermenti lattici Frazione proteica: lattoferrina, lattoperossidasi, lisozima, relassina, lattolina e Betamicroglobulina Proprietà antibatteriche e antimicrobiche proprietà rassodante (tessuto connettivo) proprietà idratante effetto anti-infiammatorio proprietà schiarenti effetto esfoliante (eliminazione cellule morte) effetto tensore azione antirughe Acque di macerazione Estratti acquosi ottenuti dagli scarti agroalimentari, senza l’uso di solventi o acqua di rete, con metodiche a bassissimo consumo energetico ACQUE ESSENZIALI O IDROLATI antiossidante antiradicalica antiage nutriente ricche di vit. gruppo B Residui della frutta BUCCE DEGLI AGRUMI acqua (mediamente 75- 85% in peso) mono e disaccaridi, composti principalmente da glucosio, fruttosio e saccarosio (6 -8%) polisaccaridi (pectina, proto pectina, cellulosa ed emicellulosa) pari a circa 1,5 -3% acidi organici dallo 0,5-1,5% (citrico, malico, isocitrico) altre sostanze con spiccate proprietà biologiche quali vitamine, flavonoidi, amminoacidi, pigmenti, enzimi ed elementi minerali olio essenziale: antimicrobico, antiossidante e antinfiammatorio BUCCE DELLE MELE epicatechina: flavonolo idrogenato che aumenta la resistenza dei capillari quercitina: antiossidante che ripristina il tocoferolo trasformatosi in radicale libero vit E e D vit B2 procianidina con proprietà antiossidanti BUCCE DI BANANA luteina, un antiossidante che protegge le cellule dall’esposizione ai raggi UV BUCCE DI PAPAIA ricca di Vitamina A, azione esfoliante e rigenerante BUCCE DEI KIWI contengono antiossidanti 3 volte maggiori rispetto la polpa BUCCIA E GAMBO DELL’ANANAS alto contenuto di bromelina - controlla la produzione di citochine coinvolte nel danno flogistico - facilitare la ripresa da traumi sportivi - espleta una preziosa attività antiedemigena 8 differenti carotenoidi (precursori della vitamin A e antiossidanti) e due vitamine (A e E) in concentrazioni molto elevate, che rendono la pelle più elastica e giovane . Freitas, A. et al (Effect of UV-C radiation on bioactive compounds of pineapple (Ananas. comosus L. Merr.) by-products. Sci. Food Agric. 2015, 95, 44–52) Vinacce Le bucce e i semi d’uva, dopo il processo di vinificazione, contengano ancora una buona quantità acidi organici, acidi fenolici, flavonoli, tannini, procianidine, antociani, lipidi, enzimi, vitamine, carotenoidi, terpeni e zuccheri riducenti o nonriducenti . Struttura dei principali polifenoli dell’uva. Fonte: Journal of Agricultural Molecole che possiedono: elevato potere antiossidante elevato potere antiradicalico coloranti naturali attive nell’inibizione delle metalloproteinasi MMP2 responsabili della degradazione del collagene e di altre proteine come l’elastina. I Cosmetici antiage Cosmetici per proteggere la pelle dai danni indotti dall’esposizione al sole Residui dalla verdura: pomodoro Bucce di pomodoro e i semi (7%) contengono elevati i livelli di fenoli totali, licopene, acido ascorbico e attività antiossidante a confronto con le frazioni di semi e polpa. 53% dei fenoli totali 52% dei flavonoidi totali 48% del licopene totale 43% dell’acido ascorbico totale 51% dei minerali totali( Fe, Mn, Zn, Cu) 52% dell’attività antiossidante Il licopene è il carotenoide responsabile della colorazione rossa dei pomodori maturi ed è uno dei più potenti antiossidanti presenti in natura Questo composto è in grado di contrastare efficacemente l'azione dei radicali liberi ed il conseguente danno cellulare, e sembra avere un ruolo importante nella prevenzione di alcune malattie A livello nazionale il licopene viene totalmente importato, mentre ci troviamo, paradossalmente, a dover smaltire ingenti quantitativi di bucce derivanti dalla lavorazione industriale del pomodoro e che, per il loro altissimo contenuto di licopene, rappresenterebbero la materia prima ideale per l'estrazione del pigmento Contengono inoltre aminoacidi essenziali (lisina) e acidi grassi insaturi, soprattutto acido oleico, l’acido linoleico e palmitico, che hanno effetto inibitore della fosfolipasi responsabili dell’avanzamento dell’aterogenesi Residui dalle olive Sono note le proprietà terapeutiche e cosmetiche dell’olio d’oliva, utilizzato su larga scala nella preparazione di saponi, creme, lozioni, shampoo, per la sua ricchezza in: acidi grassi composti fenolici come l’oleuropeina biopolimeri come la gomma xantana Durante l’estrazione dell’olio dal frutto, molti polifenoli, solubili in acqua, rimangano nel liquido di vegetazione, materiale di scarto del processo, che rappresenta oltre l’80% del frutto Azione protettiva e lenitiva, Protezione dai danni del sole Antiossidante e antinfiammatoria (Bitler, C.M. et al, Hydrolyzed olive vegetation water in mice has anti-inflammatory activity. J. Nutr. 2005, 135, 1475–1479. Richard, N. et al, Hydroxytyrosol is the major anti-inflammatory compound in aqueous olive extracts and impairs cytokine and chemokine production in macrophages. Plant. Med. 2011, 77, 1890– 1897). i Residuo del caffè Composizione dei fondi di caffe’: polifenoli (36,9%) acido linoleico polinsaturo(40%) acidi grassi essenziali (omega-6) acidi grassi saturi(50%) caffeina e acido palmitico Vit.B3, B2, B5 e B6 effetto sul microcircolo e attivatore della termogenesi effetto antinfiammatorio che calma le irritazioni ed arrossamenti della pelle effetto astringente che elimina i cattivi odori e allo stesso tempo induce una pulizia profonda azione antiossidante e antiradicalica azione sbiancante sulle macchie da melanina (A Sustainable Natural Product from Decaffeinated Green Coffee Beans to Achieve a Smooth and Radiant Skin) Guscio dei gamberetti Ricchi di chitina, polimero formato da venti molecole di glucosamina ed acetil glucosamina legate tra loro a formare un cristallo aghiforme. Mediante un procedimento eco-compatibile brevettato, i cristalli di chitina vengono legati all'acido ialuronico per formare nanoparticelle in grado di intrappolare ingredienti attivi (vit C, vit E, melatonina, collagene) ceduti alla pelle in tempi diversi ed utilizzati dalle cellule per le loro funzioni vitali. Sia la chitina che l'acido ialuronico legano una grande quantita' di acqua, necessaria per idratare la cute in modo stabile e continuativo. Prodotti per capelli per la sua azione riparatrice e sostantivante. Prodotti di nuova generazione l’idratazione e rinnovo cellulare. per migliorare l’elasticità, Metodi estrattivi La sceta del metodo estrattivo risulta essere importante e non semplice dipende dalla composizione chimica del substrato: composti fenolici più semplici (acidi fenolici, antociani, licopene), richiedono un metodo estrattivo diverso rispetto ai composti fenolici polimerizzati, come i tannini; alcuni principi funzionali si trovano ancora associati a macromolecole, come carboidrati e proteine, necessitano quindi di essere anche purificati (Dai e Mumper, 2010). dipende dal costo deve prevedere bassissimo utilizzo di solventi deve essere, soprattutto, ecosostenibile ed innovativa Non esiste un metodo universale per estrarre le molecole da qualsiasi matrice alimentare (Dai eMumper, 2010), Estrazione Ultrasuono-Assistita (UAE) Processo che sfrutta il fenomeno della cavitazione, generato da irradiazione di ultrasuoni che con frequenze maggiori di 20 kHz, provocano la rottura delle membrane biologiche, facilitando così il rilascio di composti estraibili. La formazione di queste cavità permette al solvente di penetrare meglio nella matrice e migliorare il trasferimento di massa (Dai e Mumper, 2010) strumentazione semplice e costi non troppo elevati particolarmente adatta per estrazione del licopene (80%) riduzione del tempo di estrazione Estrazione Microonde-Assistita (MAE) Tecnica estrattiva che utilizza le microonde che producono delle microfratture nelle matrici estratte, con rottura delle pareti cellulari, ottenendo con facilità l’estrazione dei composti bioattivi. riduzione del tempo di estrazione significativa riduzione di solvente possibilità di variare tempo d’estrazione, temperatura, solvente e potenza delle microonde Indicato per l’estrazione di fenoli come quercetina, trans resveratrolo e altri acidi fenolici (es. acido gallico). Fortemente sconsigliato, invece, per l’estrazione di sostanze altamente polimerizzate (es. tannini) o sostanze sensibili alle temperature elevate (es. antociani). (Dai e Mumper, 2010).Strati e Oreopoulou, 2014) Estrazione Enzimatica-Assistita (EAE) Bioliquefazione Tecnica per diluizione e non per estrazione: una serie di enzimi (cellulasi, pectinasi ed emicellulasi) idrolizzano i componenti strutturali della parete cellulare del prodotto di scarto raggiungendo così elevate rese di estrazione La tecnologia si basa su usi razionali di biocatalizzatori enzimatici al fine di effettuare trattamenti personalizzati per idrolizzare la struttura del vegetale, liberando completamente fitocomplessi con basso peso molecolare (1-5 KDa), quindi altamente biodisponibili, fornendo ingredienti attivi dalla rapida efficacia. Estrazione mediante Fluido Supercritico (SFE) La tecnica mediante fluido supercritico utilizza temperature e pressioni al di sopra del punto critico del solvente riducendo significativamente i fenomeni di ossidazione rispetto ad altri metodi estrattivi (Dai e Mumper, 2010; Strati e Oreopoulou, 2014). metodologia che evita l’impiego di solventi organici viene condotta in assenza di luce e aria utile per estrarre sostanze apolari (CO2 supercritica) ottiene un elevato recupero di polifenoli tecnica costosa Possono essere usati molti fluidi supercritici, tuttavia la CO2 viene ampiamente impiegata in ambito alimentare. Grazie alla sua natura chimica, il punto supercritico è raggiunto oltrepassando la temperatura di circa 31,1°C con una pressione di 73,8 bar. A temperature così moderate non si perdono le sostanze termolabili. Il biossido di carbonio è reputato un’alternativa interessante ai solventi organici in quanto non esplosiva, non tossica, e per tal motivo facente parte delle sostanze così dette “GRAS” (generalmente riconosciute come sicure) (Dai e Mumper, 2010Strati e Oreopoulou, 2014) ALCUNI STUDI AVVIATI La nuova frontiera della cosmesi: AGRIBEAUTY Grazie per l’attenzione Dr.ssa Daniela Gaudiello