Il fiato corto delle città - La Gazzetta dell`Economia

Transcript

Il fiato corto delle città - La Gazzetta dell`Economia
la Gazzetta
24/11
new
PDF
Adobe
ati su
Registr
t
azeco.i
www.g
verla
per rice il
a
-m
e
via
Sistemi economici e sociali di Puglia e Basilicata
Anno XVI –
giugno/
luglio
–€ ,
– Settimanale di informazione economica – www.gazeco.it – Spedizione in abb. postale
LA SFIDA DIGITALE
% Art c.
/B L.
/
– Filiale di Bari
Rapporto ISPRA sull’ambiente
Oggi il valore
delle imprese
nasce in Rete
di SAVINO SANTOVITO
L
e nuove tecnologie digitali ed Internet impongono al management uno spostamento del centro d’attenzione dalla “creazione di valore nella singola impresa” alla “creazione di valore
nelle reti”. In tale contesto di economia globale interconnessa, il
tema che suscita crescente attenzione nella gestione d’impresa diviene l’acquisizione di valore, generato in modo condiviso e distribuito tra i diversi operatori-partners, minimizzando l’esposizione ai
rischi e tenendo in considerazione gli interessi non soltanto degli
azionisti, ma anche di tutti gli altri stakeholders. Anche il progressivo diffondersi tra le persone dell’interconnessione attiva nel web,
prima tramite e-mail, chat, blog, poi anche social network e wiki,
rafforza una nuova forma di creazione condivisa e comunitaria del
valore, che integra i tradizionali sistemi proprietari. Nell’attuale
contesto socioeconomico coesistono, infatti, forme imprenditoriali
di dimensione globale, ma di natura organizzativa significativamente differente: imprese proprietarie, lucrative, fondate sul brevetto
o copyright, quali Microsoft o Enciclopedia Britannica e istituzioni
comunitarie, non lucrative, fondate sull’apertura, open source, creative commons, quali Linux o Wikipedia.
Nella metà del secolo scorso, l’impresa orientata al mercato, individuando ed analizzando i bisogni dei consumatori e degli utenti, attuando una strategia di differenziazione, metteva a punto prodotti
e servizi che, contraddistinti dal brand, venivano acquisiti, utilizzati
ed apprezzati dai clienti. In tale contesto, erano ben distinti i differenti ruoli degli operatori economici: le imprese progettavano ed
offrivano i prodotti/servizi desiderati ed utilizzati dai consumatori/
utenti. La creazione di valore era tutta interna all’impresa e veniva
poi scambiata con i clienti, mediante transazioni economiche sui mercati: il prodotto o servizio doveva essere ceduto a più clienti
(marketing transazionale: one-to-many). I tradizionali studi di Tecnica Industriale e Commerciale confermano una tale visione dell’impresa, concentrata sulle problematiche dei processi di produzione
e sugli aspetti tecnici degli scambi commerciali (contrattualistica,
operatori commerciali, etc).
Tale logica manageriale, sulla scorta del maggior peso progressivamente assunto dalla componente servizio nei processi economici
di produzione e scambio (strategie di differenziazione), evolve verso una maggiore attenzione e cura del cliente: bisogna acquisire i
clienti e fornire loro più prodotti e servizi (marketing relazionale:
one–to-one). Il brand acquisisce maggiore rilevanza, in quanto idoneo a ricondurre ad unicità ed identità i diversi prodotti e servizi
proposti dall’impresa, che agisce con una strategia di diversificazione. Pertanto, le imprese, che tradizionalmente operavano in singoli
settori, tendono a fronteggiarsi in un’unica grande arena competitiva e si ritrovano a studiare opzioni di concorrenza o di collaborazione con gli altri soggetti economici operanti in differenti business.
Così risulta parzialmente superata la tradizionale impostazione
gestionale transazionale (orientata ai beni materiali), a vantaggio
del processo interattivo relazionale (orientato ai servizi immateriali), con verifica del mantenimento delle promesse nei momenti
(della verità) di erogazione del servizio, allo scopo di fidelizzare i
clienti per un successo aziendale duraturo. È noto che con la “dematerializzazione dell’economia” dovuta ad una prevalenza della
componente servizio, la presenza attiva del cliente (prosumer)
assume tale rilevanza, da far evolvere l’orientamento gestionale
Il fiato
corto
delle città
DAPONTE ALLE PAGG. 6 E 7
L’indagine Business Travel Survey
Per i viaggi d’affari
Bari più cara al Sud
li alberghi più cari d’Italia sono a Milano e
Venezia. Quelli più economici a Palermo e Aosta. Quelli più salati del Sud a Bari. Sono alcuni
dei dati più interessanti tra quelli che emergono
dal Business Travel Survey
di Uvet American
Express. Un’indagine sui viaggi d’affari che fa
il punto sui trend in atto nel settore (in crescita
nel
rispetto al
): dalle motivazioni delle
trasferte al mix di spesa (che vede, ad esempio, il
settore ferroviario rosicchiare quote di mercato a
quello aereo grazie all’introduzione dell’alta velocità), fino alle principali destinazioni dei “passeggeri business” (con Roma prima davanti a Milano
e Bari sesta).
BUONO ALLE PAGG. 2 E 3
Come cambiano le scelte dei lettori
Le nuove norme
“Piano di volo”
L’informazione cresce Incendi La Puglia
solo sui nuovi media si cambia decolla?
n Usa la deadline per l’estinzione del quotidiano è fissata
al
, per l’Italia è il
. Morirà davvero la carta stampata?
Di sicuro cresce il desiderio di informarsi online. E ciò che conta
davvero è l’affidabilità.
TRAVERSA ALLE PAGG. 12 E 13
Crisi:
vince
lo sconto
G
SEGUE A PAG. 17
I
Consumi
I
l nuovo regolamento sulla
prevenzione incendi e il DPR
/
sullo sportello unico
delle attività produttive (SUAP)
sono stati oggetto di un seminario tecnico organizzato da ingegneri e vigili del fuoco a Bari.
SERVIZI A PAG. 5
“P
iano di Volo” è il workshop tematico del
programma “Puglia Corsara”
durante il quale si è parlato
delle priorità da rispettare per
lo sviluppo della rete aeroportuale pugliese.
SCHIRONE A PAG. 9
G
ommunity
management. Come rendere le
web community le migliori alleate delle aziende”, il libro di
Matthieu Chéreau, delinea una
nuova figura professionale, ancora poco utilizzata in Italia.
li italiani hanno sempre
meno soldi per fare la spesa. Secondo un’indagine della
Cia, in tre anni si è ridotto di
quasi
euro il budget per
cibo e bevande, passando dai
.
euro all’anno per famiglia nel
ai .
euro nel
(- %). Si compra meno e si
acquistano prodotti di qualità
inferiore; il
, % degli italiani ha diminuito gli acquisti di
frutta e verdura, il % quelli di
pane e pasta e il , % quelli di
carne e pesce.
SERVIZI A PAG. 21
COLELLA A PAG. 8
Web Community
Network
e lavoro
“C
2
Rapporti
25 giugno
01 luglio 2011
L’indagine – Business Travel Survey
Viaggi d’affari
Bari la città
più cara al Sud
Il capoluogo pugliese, con 108 euro per notte,
per prezzi degli alberghi supera la media
italiana (103 euro). A Venezia (121 euro)
i costi più salati, Roma capitale anche
per i businessman
G
li alberghi più cari d’Italia? Sono a Milano
e Venezia. Quelli più cari del Sud? A Bari.
Mentre quelli meno costosi si trovano a
Palermo e Aosta. A rilevarlo è il Business Travel
Survey (BTS)
di Uvet American Express, indagine sui viaggi d’affari.
Pernottare per lavoro nella città lagunare costa
euro a notte, due in più rispetto al capoluogo
lombardo. A quota
euro a notte c’è Roma (ai
minimi europei tra le capitali: solo Madrid è più
economica con
euro/notte). La media italiana si è abbassata di euro per notte nel secondo
semestre del
(rispetto al secondo semestre
Principali destinazioni nazionali
viaggi d’affari
registrati nel
. In particolare, l’indagine evidenzia il legame tra una ripresa economica trainata principalmente dall’export e la ripartenza
del settore, appunto, del business travel (con un
incremento pari a volte e mezzo quello del PIL).
Ma la crisi…
Se consideriamo l’ultimo biennio, tuttavia, i
viaggi per lavoro degli italiani sono diminuiti,
scendendo, per effetto della crisi, sotto la soglia
minima del
(a quota milioni, con il numero
di pernottamenti crollato a
milioni,
milioni
in meno rispetto al picco del
). La crisi eco-
Andamento del numero di trasferte e delle spese di viaggio
II sem. ‘
II sem. ‘
Roma
, %
, %
Milano
, %
, %
Altre
, %
,%
Napoli
,%
, %
Torino
, %
, %
Venezia
, %
, %
Bari
, %
, %
Palermo
, %
, %
Cagliari
, %
, %
, %
, %
—‡”‘‹†‹…‡„ƒ•‡ͩ燏ǤͪͨͨͰ
ͩͪͨ
ͩͨͨ
ͩͨͨ
Ͱͨ
ͩͨͨ
ͱͫ
Ͱͱ
Ͱͪ
Ͱͩ
ͯͭ
Ͱͪ
ͯͭ
ͯͫ
ͮͨ
ͮͪ
ͮͰ
ͬͨ
ͪͨ
ͨ
Genova
ͩ燏ͪͨͨͰ
ͪ燏ͪͨͨͰ
ͩ燏ͪͨͨͱ
Numero Trasferte
del
), passando da
a
euro. Rispetto al
, quando la crisi era alle porte, il costo medio
si è abbassato di circa il %. Aosta con euro e
Palermo con guidano la graduatoria delle città
in cui si risparmia di più per le trasferte di lavoro. Non si può dire lo stesso di Bari, che a quota
euro (per notte) comanda la classifica degli
alberghi più cari del Sud (e questo nonostante il
calo medio di euro a notte registrato rispetto al
). Napoli è passata da
a
euro, mentre
Campobasso ha fatto segnare il rialzo dei prezzi
più consistente (del %, da a
euro).
Le mete nazionali dei viaggi d’affari
Roma è anche, forse a sorpresa (anche considerando il campione analizzato, per cui cfr. articolo dedicato, che non prende in considerazione
i dipendenti pubblici latu sensu considerati), la
capitale dei viaggi d’affari, catalizzando il , %
dei viaggi in aereo per motivi di lavoro, mentre
Milano (Malpensa, Linate e Bergamo Orio al Serio) ha subito un lieve calo di passeggeri business, passando dal , % al , %. Il restante %
si è avvalso degli scali aeroportuali delle altre città, con Napoli ( , %) che precede Venezia ( , %),
Torino ( , %) e Bari ( , %).
Il business travel torna a crescere
Secondo il BTS, il business travel ha registrato
in Italia, nel
, una crescita di circa il %, con le
spese di viaggio aumentate del , % e il numero
delle trasferte salito del , %. Sia durante il minimo estivo sia durante il picco di settembre-ottobre i valori del
hanno migliorato gli standard
ͪ燏ͪͨͨͱ
ͩ燏ͪͨͩͨ
ͪ燏ͪͨͩͨ
’‡•‡†‹‹ƒ‰‰‹‘
nomica ha colpito duramente le aziende, che hanno dovuto lesinare gli spostamenti dei propri dipendenti. Nel
, ad ogni modo, si è registrato,
come detto, un leggero aumento sia per quanto
riguarda le spese di viaggio che per il numero delle trasferte. Queste ultime, nel secondo semestre
, sono tornate ai livelli del secondo semestre
del
, primo periodo nel quale la crisi aveva
mostrato la sua forza. Al contrario, il livello delle
spese di viaggio è ancora lontano dai picchi del
. Il costo medio delle trasferte nel
si è
stabilizzato sul livello del
(
euro nel primo semestre del
,
nel secondo). Rispetto
al
la differenza è di circa euro per ogni trasferta: la crisi economica ha modificato prezzi e
abitudini di viaggio nel settore del business travel.
Mix di spesa
L’utilizzo del servizio ferroviario ha registrato
un incremento nel corso del
di oltre il %
rispetto al
. Bene anche il servizio alberghiero (in lieve ripresa, specie nella seconda metà
dell’anno), mentre le trasferte aeree sono rimaste sugli stessi livelli del
. Le spese di viaggio
vedono tuttavia ancora una predominanza del
settore aereo, che copre oltre i due terzi delle
spese globali, nonostante la contrazione della
quota di spesa fatta segnare rispetto al
(, %, ora quindi al di sotto del %). L’“hotellerie”
(+ , %) copre quasi un quinto delle spese totali
( , %), mentre le spese “rail” sono in crescita
(+ , %) e hanno raggiunto il , %.
ANDREA BUONO
Business Travel Survey
tuali
- numero di biglietti per scali aeropor-
Dalle imprese private
Motivazione del
Nel 2010 spesi
17,3 miliardi €
Viaggi
.
B
Viaggi
.
usiness Travel Survey, indagine che mira a monitorare
l’andamento del mercato dei
viaggi d’affari in Italia attraverso l’analisi dei trend di spesa
e dei comportamenti d’acquisto, è stata compiuta sui dati
relativi ad un campione di
aziende clienti di Uvet American Express con spese di viaggio comprese tra
mila e
milioni di euro all’anno e caratterizzate da una continuità del
rapporto nel corso del periodo
considerato.
Il campione è composto da
aziende appartenenti al settore manifatturiero e del terziario, operanti in segmenti di
mercato eterogenei: dall’ICT al
settore elettronico, dal comparto meccanico al chimico/
farmaceutico, dall’alimentare
alla moda passando per quello finanziario e bancario. Le
aziende “local”, ovvero quelle
con sede e core business prevalentemente in Italia, rappresentano circa il % del campione analizzato, che prende in
esame, tuttavia, anche svariate società multinazionali, presenti con proprie strutture in
più Paesi. Il % delle aziende
considerate è situato a Milano,
il % a Roma, il restante quarto è dislocato uniformemente
nel territorio nazionale. Tra le
aziende clienti (più di
tra
Pmi e multinazionali) spiccano
Agusta, Assicurazioni Generali,
BNL, Enel, La Rinascente, IBM,
Mediaset, Microsoft, Poste
Italiane, Siemens, Techint, Telecom Italia e Xerox.
A livello di settori, da nota-
Incontri
clienti/
forni-tori
Variazione percentuale
- , %
Composizione
percentuale
, %
Composizione
percentuale
, %
Variazione %
composizione
- , %
* Business Travel Survey
- dati in migli
Rapporti
Hub europei nel
3
25 giugno
01 luglio 2011
e
Aeroporti
differenza
Londra Heathrow
,
,
- , %
Parigi CDB
,
,
, %
Francoforte
,
, %
Madrid
,
,
, %
Amsterdam
,
,
, %
Roma Fiumicino
,
,
,
Monaco
,
,
, %
Istanbul Ataturk
,
,
,
Londra Gatwick
,
,
Barcellona
,
,
Parigi Orly
,
,
, %
,
,
%
Milano Malpensa
Business Travel Survey
%
%
- , %
,
%
- dati in milioni di passeggeri
Mezzi più usati – Bene l’Alta Velocità al Nord
L’aereo domina
treno in ripresa
viaggio d’affari
Riunioni
aziendali
Fiere
Altro
.
.
.
.
.
.
,
.
.
- %
, %
- , %
- , %
, %
%
, %
%
%
%
,
%
, %
- , %
,
%
, %
iaia
Totale
Il 66,2% fa trasferte per
incontrare clienti
e fornitori, ma il dato
è in calo sul 2009
re la differente dinamica delle
trasferte nel settore manifatturiero (- , %) e nel terziario (, %), un dato (negativo per via
sia della stagnazione dei consumi privati sia della riduzione
dell’import di servizi alle imprese) che riflette una situazione
tipica di un periodo post crisi,
con la manifattura primo comparto dell’economia a ripartire.
Interessante è capire anche
le motivazioni dei viaggi d’affari. La diminuzione riguarda
tutte le voci tranne le trasferte per partecipazione a fiere
che aumentano dello , %, un
incremento significativo perché in controtendenza con il
crollo verticale fatto registrare
nel
. L’arretramento più
rilevante in termini assoluti (mila viaggi) si registra però
nelle trasferte per incontrare
clienti e fornitori (- , %), che
restano tuttavia la motivazione
alla base del
, % dei viaggi
d’affari.
Nel
la spesa per viaggi
d’affari delle imprese private
italiane a prezzi correnti è cresciuta a quota , miliardi di
euro, in leggera crescita rispetto ai livelli dell’anno precedente (+ %): un risultato che, dopo
il crollo del , % nella spesa
rispetto al
, va oltre
la sua dimensione numerica
perché interrompe una flessione che aveva preoccupato tanti
player di mercato. Diminuisce
la spesa nazionale (- , %) mentre la componente internazionale registra un importante
avanzamento (+ , %).
a.b.
U
na grossa novità ha riguardato il servizio di
trasporto ferroviario, che grazie all’entrata
in funzione dell’alta velocità sta conquistando
quote di mercato al trasporto aereo ed è in continua crescita, con tassi di sviluppo superiori anche
al %. Permane, tuttavia, il predominio dell’aereo: nel
, milioni di passeggeri hanno scelto i voli nazionali (il mercato aereo domestico ha
fatto registrare una lieve crescita dovuta soprattutto alle compagnie low cost),
milioni l’alta
velocità (erano nel
, nel
).
Anche le spese relative al settore sono in rialzo,
anche a causa dell’aumento del prezzo medio del
biglietto dovuto all’avvenuto completamento
dell’alta velocità tra Torino-Milano-Napoli. I livelli
del
rappresentano l’apice storico raggiunto
dal
. Tre anni fa il prezzo era pari a euro,
a fine
a
euro (+ % circa). Uvet sottolinea che sarà interessante notare l’evoluzione del
prezzo quando inizierà la concorrenza anche nel
settore ferroviario, con l’entrata di NTV (le ferrovie di Montezemolo).
In particolare, la riduzione del tempo di viaggio
tra Roma e Milano ha cambiato le abitudini degli
uomini d’affari. Tra le due città, il mezzo preferito
rimane l’aereo, ma l’alta velocità ha ormai conquistato oltre il % della quota di mercato e a
fine
potrebbe raggiungere il %.
Per quel che riguarda il settore aereo, il numero delle trasferte è rimasto pressoché stabile nel
, mentre le spese di viaggio sono in crescita
di più del %, così come il costo medio del biglietto (attualmente a quota
euro, a metà strada
tra i
euro del secondo semestre
ei
del primo semestre
), diminuito nel
a
causa della contemporanea crisi del settore aereo e maggiore aggressività nei prezzi della Nuova Alitalia. A proposito di compagnie aeree, nel
si è confermata la leadership domestica di
Alitalia (sesto player in Europa, dove primeggiano Lufthansa e Ryanair) con il % della quota di
mercato. Ryanair, vettore low cost irlandese, ha
superato il % del market share (+ %), mentre
Easyjet, altra compagnia a basso costo, leader
sullo scalo di Milano Malpensa, è al %.
a.b.
Normative
5
25 giugno
01 luglio 2011
Le disposizioni sulla prevenzione per imprese e cittadini
Incendi: nuove norme
al “vaglio” dei tecnici
C
oniugare le esigenze della produzione con quelle della sicurezza. E contemperare l’obiettivo della semplificazione
con quello della tutela della pubblica incolumità. Sono
questi i criteri che hanno ispirato le novità normative in tema
di prevenzione degli incendi. Proprio il nuovo schema di regolamento emanato lo scorso marzo al riguardo (sulla scorta dell’articolo
del decreto legge /
, così come convertito dalla
legge
/
), insieme alle conseguenze dell’entrata in vigore
del D.P.R.
/
sullo sportello unico delle attività produttive
(SUAP), è stato oggetto di approfondimento di un seminario tecnico svoltosi martedì giugno all’Hotel Majestic e organizzato
dall’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Bari con la collaborazione del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco.
Un appuntamento cui hanno preso parte il presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Bari, Domenico Perrini, il comandante provinciale dei Vigili del Fuoco, Roberto Lupica, Fabio Dattilo e Pietro
Boscaino (direttore centrale e dirigente della Direzione Centrale
per la Sicurezza e la Prevenzione Incendi) e Michele Martinelli,
responsabile SUAP del Patto Territoriale Murgiano.
ANDREA BUONO
del Fuoco non vogliono rap“Iil Vigili
presentare l’incudine o il martello
Comandante Lupica per
libero professionista, ma una forma
“Consulenza
continua
dai Vigili”
ordine degli ingegneri
della provincia di bari
Le nuove disposizioni, che riguardano piccole e grandi imprese
e privati cittadini (secondo il ministro Renato Brunetta, interessano milioni di imprese che risparmieranno circa , miliardi di
euro), ma anche tecnici esperti di prevenzione incendi, produttori di componenti ed impianti antincendio e organi di controllo
(Vigili del Fuoco e Magistratura), introducono il “principio di proporzionalità”, in base al quale le attività sottoposte ai controlli di
prevenzione incendi saranno suddivise in tre categorie di rischio,
cui sono collegate tre differenti procedure, l’utilizzo della SCIA
(segnalazione certificata di inizio attività) al posto del parere di
conformità (per le “attività a basso rischio”) e nuove procedure
informatizzate.
In particolare, se per le “attività a basso rischio” viene introdotto l’utilizzo della SCIA, per quelle a medio e ad elevato rischio il
parere di conformità dovrà essere fornito entro
giorni. I controlli successivi all’avvio delle attività, invece, saranno mirati e a
campione oppure diffusi a seconda del livello di pericolosità.
Da destra PERRINI e LUPICA
tecnica di riferimento…”. Col nuovo quadro normativo, infine, “si inizia con l’attività e il controllo diventa ex post (successivo, ndr)”. Boscaino, da ultimo, ha posto
l’accento sul raccordo tra il nuovo regolamento di prevenzione incendi e il D.P.R.
/
(“Il SUAP diventa l’unico punto
di contatto tra l’imprenditore e chi autorizza”), illustrando il funzionamento della
SCIA (“Il titolare dell’attività segnala, un
tecnico abilitato assevera la conformità
dell’opera alla normativa antincendio e
a.b.
poi si passa alla certificazione”).
di consulenza continua”. Così Roberto
Lupica, che ha aggiunto: “Le norme tendono a privilegiare una nuova figura di
professionista, sempre più qualificata e
responsabile”. Fabio Dattilo ha invece
sottolineato che la SCIA “manda in pensione l’idea che il pubblico debba lasciare
il nullaosta”, denunciando tuttavia che
“la gran parte delle attività soggette al
nostro controllo non ha una normativa
etta
la Gazz
/10
24w
ne
Sistemi economici e sociali di Puglia e Basilicata
Anno XV - 06 / 12 febbraio 2010 -
€ 1,15 Se venduto in abbinamento con “La Gazzetta del Mezzogiorno” € 0,90
di Dionisio Ciccarese
Le chiacchiere
non servono
Puglia svegliati!
V
ia via i sospetti stanno
prendendo forma: questa campagna elettorale
rischia di non dare alcun valore
aggiunto alle prospettive della
Puglia. La situazione diventa
paradossale perché ci fa rimpiangere persino la stagione
della comunicazione politica intrisa di promesse. Quella politica dell’annuncio che porta i vari
esponenti a spararla sempre
più grossa nel tentativo (spesso
riuscito) di incantare un elettorato credulone e smarrito. Cambiali mai portate all’incasso. Ma
oggi non è più così.
I modelli di rappresentazione della TV e l’autoreferenzialità con gli altri media hanno
innescato un meccanismo di
circolarità
dell’informazione
che imprigiona le notizie in un
paradigma sempre più lontano
mana Federico Pirro, docente
di Storia dell’industria nell’Università barese, in un editoriale
sul nostro giornale ha rotto gli
indugi e, con l’eleganza che lo
caratterizza, ha rivolto ai candidati una di quelle domande che
una volta tra i banchi di scuola
si definiva “a piacere”: per favore, diteci qualcosa di economico. Diteci, insomma: quale idea
della Puglia avete in testa per
i prossimi anni? Quali sono le
strategie su cui si deve puntare
per lo sviluppo? Come la Puglia
intende allinearsi all’Europa?
E se non bastasse in un altro articolo il prof. Giovanni
Ancona, docente di Economia
Politica nella medesima Università, con eguale accuratezza e
interpretando i dati della crisi
ha “stroncato” facili entusiasmi
sottolineando che sarà la ripresa
Sì
13/10
new
Settimanale di informazione economica - Sped. in abb. post. 45% Art 2 c. 20/B L. 662/96 - Filiale di Bari
Dati inquietanti dalla ricerca Assofin-Crif-Eurisko sulle “revolving”
Carte
“revolver”
21/10
new
la Gazzetta
PDF
Adobe
Sistemi economici e sociali di Puglia e Basilicata
Anno XV - 3 / 9 aprile 2010 -
€ 1,15
Se venduto in abbinamento con “La Gazzetta del Mezzogiorno” € 0,90
Settimanale di informazione economica - Sped. in abb. post. 45% Art 2 c. 20/B L. 662/96 - Filiale di Bari
Elezioni regionali – Scelte strategiche e operative fondamentali attendono il Governatore
Vendola, una vittoria palese
di Dionisio Ciccarese
E
Comunicazione,
potere
e governance
h sì, è stata una vittoria palese. E anche annunciata. A
dispetto dei giochini paracomunicativi che in preda alla disperazione si è tentato di fare per
ribaltare un rapporto che non è
mai stato in discussione. Vendola
ha vinto, ma in realtà non è solo
Palese ad aver perso. Piuttosto è
stato il centrodestra. Si può dire
quel che si vuole e cercare con
le parole di camuffare la realtà:
Palese non ha mai avuto alcuna
chance. Qui accanto pubblichiamo la riproduzione delle tre prime
pagine de “La Gazzetta dell’Economia” che riportano i dati cui
parte. Piepoli ne aveva sorriso e
aveva sottolineato: “Bisogna solo aspettare qualche settimana.
Vedremo”. Abbiamo visto.
Non è certo questo il fulcro
del nostro ragionamento, ma ne
esprime perfettamente l’atteggiamento. Una miscela di ignoranza
e supponenza con un esito scontato: il disastro elettorale. Ora si
discute dei “se” e dei “ma”. Di
una diversa possibile configurazione dei candidati. È troppo tardi.
Vendola non solo ha vinto, ma ha
già disegnato il “framing” nel cui
recinto si giocherà la nuova discussione politica: la fine dei partiti.
08/10
new
la Gazzetta
La vostra nuova
ed esclusiva
concessionaria di
spazi pubblicitari
Sistemi economici e sociali di Puglia e Basilicata
Anno XV - 27 febbraio / 5 marzo 2010 -
€ 1,15 Se venduto in abbinamento con “La Gazzetta del Mezzogiorno” € 0,90
Tel. 080.5857450 Fax
080.5857426
[email protected]
Settimanale di informazione economica - Sped. in abb. post. 45% Art 2 c. 20/B L. 662/96 - Filiale di Bari
Vendola al comando
bbraio
27 fe
L’esito del nostro sondaggio:
il Governatore uscente al 46,5%.
A 6 punti di distanza Palese.
La Poli Bortone all’11%.
Servizi, grafici e tabelle alle pagine 15-16-17 e 18
A proposito di debito pubblico
Foto: Carlo Cofano/Iesseppi
Turismo – Una regione leader
Confindustria – Ecco le “tesi”
L’ora di sirtaki
e flamenco BIT di Milano: Il Sud ora deve
E la tarantella? Puglia sbanca voltare pagina
N
ell’autunno del
in
molti dissero “niente sarà
più come prima” quando,
nell’occhio del ciclone della crisi
finanziaria più grave degli ultimi
sessanta anni, persino i giganti
di Wall Street mostravano piedi
d’argilla. I governi di tutto il mondo venivano allora sollecitati al
di GIOVANNI FERRI
da quel turbinio, le gengive dei
salvati addentano ora le mani dei
salvatori pubblici. La memoria è
breve, le situazioni cambiano rapidamente, occorre stare al passo
con i tempi. Oggi, dunque, molti
di quei governi che venivano lodati – si pensi all’Irlanda – per la
celerità con cui si erano mossi
09/10
new
L
a Puglia in fatto di turismo
è certamente una regione
leader. È quanto merso
con chiarezza nei giorni scorsi
alla BIT di Milano., importante
rassegna fieristica di settore.
La regione ha fatto grandi
passi in avanti sul piano della
destagionalizzazione offrendo
un ampio ventaglio di offerte
che vanno ben oltre il “bel
mare” che per troppi anni ha
B
urocrazia,
criminalità
e utilizzo fruttuoso dei
fondi europei. Questi i
temi al centro del confronto al
Petruzzelli di Bari nel convegno
“Il Sud aiuta il Sud”, organizzato per celebrare i
anni
della Confindustria. In quattro
pagine l’analisi dei dati sull’economia del Mezzogiorno e le
strategie di sviluppo pianificate
da mondo delle imprese e isti-
la Gazzetta
Sistemi economici e sociali di Puglia e Basilicata
Anno XV - 6 / 12 marzo 2010 -
€ 1,15
Se venduto in abbinamento con “La Gazzetta del Mezzogiorno” € 0,90
Il presidente Nichi Vendola resta saldamente
alla guida della Puglia. Gli elettori lo hanno confermato assegnandogli oltre il % delle preferenze. Più di punti rispetto al suo principale
antagonista, Rocco Palese. Alla Poli Bortone è
andato invece l’ , % dei voti. Un esito in totale sintonia con i risultati dei tre sondaggi che
l’Istituto Piepoli aveva realizzato per il nostro
giornale (e di cui pubblichiamo la riproduzione
delle prime pagine). Ora dopo una breve pausa
(che andrà qualche giorno oltre le festività) il
presidente Vendola dovrà nominare la Giunta.
Il che dovrebbe accadere intorno al
aprile.
È questa una fase delicata e il suo esito è tanto
più atteso per i molti significati che avrà la composizione della nuova Giunta.
Una lezione
Ventura
sale
in cattedra
Adobe
Sistemi economici e sociali di Puglia e Basilicata
10/10
new
Tel. 080.5857450
Fax 080.5857426
[email protected]
Vendola tiene il passo
Palese insegue (-5,5%)
la Gazzetta
La vostra nuova
ed esclusiva
concessionaria di
spazi pubblicitari
Sistemi economici e sociali di Puglia e Basilicata
Anno XV - 13 / 19 marzo 2010 -
€ 1,15
Se venduto in abbinamento con “La Gazzetta del Mezzogiorno” € 0,90
rzo
Tel. 080.5857450
Fax 080.5857426
[email protected]
Settimanale di informazione economica - Sped. in abb. post. 45% Art 2 c. 20/B L. 662/96 - Filiale di Bari
Vendola sempre in testa
13 ma
Resta netto il vantaggio
su Palese (4,5%).
Cala la Poli Bortone.
Il prof. Nicola Piepoli
ci spiega i perché
di tanti consensi per
il Governatore uscente
ȂŽˆ‡‘‡‘°‹”ƒ’‹†ƒ‡•’ƒ•‹‘‡•‘’”ƒ––—––‘ƒŽ—†
I
ntervista a “cuore aperto” de
La Gazzetta dell’Economia a
Giampiero Ventura, allenatore
genovese,
anni, artefice del
miracolo Bari, la squadra-sorpresa che in A è decima davanti
ad alcune grandi. Ventura parla
della sua capacità di “motivatore” che fa gioco di squadra
( numeri)
, ( numeri)
Nome_______________________Cognome __________________
Via ___________________________________ Cap _____________
erla
per ricev il
via e-ma
ŶŶŽysʹϮϵŵĂŐŐŝŽͬϰŐŝƵŐŶŽϮϬϭϬʹΦϭ͕ϬϬʹ^Ğƫ
ŵĂŶĂůĞĚŝŝŶĨŽƌŵĂnjŝŽŶĞĞĐŽŶŽŵŝĐĂʹǁǁǁ͘ŐĂnjĞĐŽ͘ŝƚʹ^ƉĞĚŝnjŝŽŶĞŝŶĂďď͘ƉŽƐƚĂůĞϰϱйƌƚϮĐ͘ϮϬͬ>͘ϲϲϮͬϵϲʹ&ŝůŝĂůĞĚŝĂƌŝ
Inferno
usura
grana
G.
E PAG
ACI ALL
LEVANT
PDF
i su
Registrat
zeco.it
www.ga
GIAMPIERO VENTURA
La vostra nuova
ed esclusiva
concessionaria di
spazi pubblicitari
Settimanale di informazione economica - Sped. in abb. post. 45% Art 2 c. 20/B L. 662/96 - Filiale di Bari
Sondaggio – Il Governatore sempre in vantaggio anche nel secondo round dell’indagine
desidero sottoscrivere un abbonamento annuale a
La Gazzetta dell’ Economia
Tariffa per l’ Italia € ,
Tariffa per l’ Europa €
la Gazzetta
i su
Registrat
erla
per ricev il
via e-ma
che
Grano,
zeco.it
www.ga
Tel. 080.5857450 Fax
080.5857426
[email protected]
ricev
per e-mail
via
Sistemi economici e sociali di Puglia e Basilicata
la Gazzetta
ŵĂŶĂůĞ
ƫ
ϭ͕ϬϬʹ^Ğ
ϬϭϬʹΦ
ŐŝƵŐŶŽϮ
ʹϭϵͬϮϱ
05/10
new
e
Adob
azec
w.g
erla
silicata
ĚŝĂƌŝ
glia e Ba йƌƚϮĐ͘ϮϬͬ>͘ϲϲϮͬϵϲʹ&ŝůŝĂůĞ
ůĞϰϱ
ali di Pu
ici e soci njĞĐŽ͘ŝƚʹ^ƉĞĚŝnjŝŽŶĞŝŶĂďď͘ƉŽƐƚĂ
econom
ǁ͘ŐĂ
Sistemi ĚŝŝŶĨŽƌŵĂnjŝŽŶĞĞĐŽŶŽŵŝĐĂʹǁǁ
ŶŶŽys
La vostra nuova
ed esclusiva
concessionaria di
spazi pubblicitari
PDF
ti su
stra
Regi
o.it
ww
ŽŽƒ”‹„ƒŽ–ƒ
ǯ•–‘”ƒƒ
‘‘†›
6E7
ete
io in R
Territor
isi
alla cr
Calcio
EBREO
18 E 19
ŽŽǯ‡…‘‘
‹ƒ”‡‰‹
ƒ…ƒ†
ǯ–ƒŽ‹ƒȂ
ƒ
ALLE
PAGG.
‡ƒ
”‡Žƒœ‹‘
—ƒŽ‡•—
renza
Traspa nche
ba
test
re
e st ss
‹ƤǦ
•ƒ ’‹ƒ
”‹ƒ”‡ǡ ‡ •‡ ‘”ƒ
ƒ ”‹•’ƒ
…Š
˜‹”–—‘•ƒǤ ƒŽ ‡‰Ž‹‘Ǥ
ƒ‘Ǧ
”‡‰‹‘‡
…‡†‡ŽŽƒ
”‹•‘”•‡
•—
° —ƒ
‡ Ž‡ •—‡ Žǯ‘„”ƒƒŽŽƒŽ—ƒŽŽƒ”‡Žƒœ‹‘‡
ƒ —‰Ž‹ƒ
‘
…Š‡
‘––‹‹œœƒ”
œƒ†
‘‰‹…ƒ•
…ƒ”‡ǡ •ƒ °”‹ƒ•–ƒ‡ƒ ‡…‘…Š‹ƒ”‡œ
†ǯ–ƒŽ‹ƒǤ –—”ƒ ‡‹Ǧ
‘
‡”‰
”‹…‘Ž
ƒŽŽƒƒ…ƒ
†‹”‹•‘”•‡ ‹•‹Ǥ1 “—ƒ–‘‡
‡’ƒ”ƒ–ƒ† ‘“—ƒŽ…‘•ƒƒ‰ –‹†‡•–‹ƒ–‡
˜”ƒƒ–‹…” ‹ƒ‹—‰Ž‹ƒ’”
’‡•ƒ
‡•ƒ
’‹î
†‘ǡ
‘Ǥ
•‡‰—‡œ‡
ǯ‡…‘‘ Žƒ•…‹ƒ–‘ ‹Ž•‡‰
‡Ǥƒ“—ƒŽ˜ƒǦ
‹–‘Ž‡…‘
–”‡„„‡†‹”
Š‹‘ƒ
Žƒ…”‹•‹Šƒ
ƒ‘•—„
ƒ”Žƒǡ•‹’‘ ˆ—‰‰¿‹Ž…‘’‡”…
”ƒǦ
Š‡Š
3
†‹
…Š‹’
”‹ƒ…
œ‹‡
2E
‘Ǥ
‡–‹
ǡ †—•–
ƒ‹ˆƒǡ•
Ž‡ ƒ‰‡
PAGG.
‡Ž–‡’
ALLE
“—ƒ•‹–”‡ ‘”ƒ †‡ŽŽƒ …”‹•‹ǡ ‡–—”ƒǤ”‹ƒ Ǧ
ƒ†—”ƒ”‡
IRONE
†‹•˜
ƒ†
ƒŽ—–ƒ
†‹
SCH
‘ˆ‡–‹
•‘
Ž‘’”
‹…‘Ž‡˜
‘•–ƒ–‡•‘
…‘‡•• ‰ƒ–‡ ƒ‹ –‹–‘Ž‹
–‹‰ ‡”ƒ †‘ ‰Ž‹‡””‘”‹
”‘•‡‡ ƒ••‡‡–‡ „ƒ•ƒ–‹ •—‹
”‹…‘‘•…‡ ••‹˜ƒ‡–‡
•‘
‰‡‡”ƒŽ
ƒ‘ •’‡• ‘
œ‹‘‹ ‡……‡ •–”—––—”ƒ–ƒǡ
ǡ ‡ ƒ˜‡˜
••‹
œƒ
‹ •—„’”‹‡ †ƒȋ‹Žƒ
†‹ Ƥƒ
ƒœœƒ–—Ǧ
–‹ —–—
‹‘‡
ˆƒ‹‰‡”ƒ Žƒ”‡ Žƒ˜ƒŽ—–ƒœ ––‡”ƒŽ‡–‡ǡ•’ ‹Ž”ƒǦ
•ƒ–‘
ˆƒ––‘…”‘Ž ‹Ž‹–ȌƒŒ—ȋŽ‡
†‘ǡ
ƒ‘ƒ„„ƒ•
†ƒ„
ƒ–‡ǡƒ˜‡˜ †‹‡œœ‘‘
†‡ŽŽǯƒƥ
˜ƒ”‹‡‘†
Ƥ‡ǡ
œ‹ƒ”‹‡
”ƒȌǤ‘‹ǡ‹‹•–‹–—œ‹‘‹Ƥƒ ‹î„Žƒ•‘ƒ–‡Ǥ ……—Ǧ
–‡’‘’ ‘†ƒ–‡ƒŽŽ‡’”‡‘ƒ‹ǡƒ
–‹‰†‡ŽŽ‡
“—‡ŽŽ‡—
‘ƒ……
‹–‘”‹•‘˜”
•’‡…‹‡†‹ •‹‡”ƒ‘•’‡••
”‡•‡Ǥ
‹˜ƒ”‹†‡„
‹ƒ’‹î”‹’
Ž‡ƒ‰‡œ‹‡ ŽŽƒ•‘Ž˜‹„‹Ž‹–†
•‹ƒ–‘”Ǧ
Žƒ••ƒ†‘Ž
’ƒœ‹‘‹•— ŽŽƒ
”‡…‹ƒǡ†‡… ‡œ‹‡†‹”ƒ–‹‰
…‘”ƒ‰Ǧ
’ƒ”–‹”‡†ƒ „”ƒ…Š‡ƒŽŽ‡ƒ‰”‡“—ƒŽ…‘•ƒ†‹‹
Š‡
‡”†‹
‘‘†›ǯ•Ȃ… Ǧ
‰‰‹•‡
ƒ••‡
…‡ƒ…Š‡’
‰‹‘”‹ˆƒǯ
‡‹–…ŠȂ Ž‡
ƒ–ƒŽƒ˜‘ Šƒˆƒ––‘’‘…Š‹
‡•–dzǡ
‡ƒƬǯ•
‰‹ƒ–‡Ǥ‘•‡––‘”‡ƒ••‹‡ ”‘’”‹Dz•–”‡••–
ƒ„Ǧ
†‡‹’
•ƒ”‡„„‡”‘ —Ž–
†‘‹ƒ‹Ž •—ŽŽƒ„ƒ•‡
†‡ˆƒ
‡—”‘’‡‡
†‘ …Š‡ǡ
–—ƒŽ‡
‹ „ƒ…Š‡
Ȍ
†‹
Le difficoltà
di accesso al
credito bancario
espongono
famiglie e imprese
al rischio di finire
nelle mani di
organizzazioni
sempre più
. 21
A PAG
‘ƒŽ‡
tuosa
ia è virrisorse
l
g
u
P
i
La
orto d
ma a c
SA
TRAVER
‘
‡•˜‹Ž—’’
”‹…‡”…ƒ
‡•ƒ’‡”
rno
Ȃ†ƒ–
zzogio re
˜‹‡œ
a... Me
te
Ricetta re per compe
innova
Žƒ•’
‹ǣ°„ƒ••ƒ
œ‹‘
‘‘’‡”ƒ
e
Pescam
l
coinvo
12 Pae
”œƒ–ƒ†‹
‡—ƒ•ˆ‡
‡‡
Ž—†•‡”˜ ‡Ǥ ‘ •‘•–‹
‹‘
‹‘˜ƒœ‹‘ ‹ —‘ •–—†
‡ ƒŽ
‡œ …Š‡ǡ
ǡ …Š‹‡†
Žƒ ˜‹
‹Ƥ…ƒ
’—„„Ž‹…ƒ–‘
ƒ’’‡ƒ —ƒ ’‘Ž‹–‹…ƒ •’‡… …Š‡
‹’”‡•‡ǡ
‰‘˜‡”‘
ƒ––‹”‹
‰‘ ƒŽŽ‡
†‹ •‘•–‡ …‘’‡–‹–‹˜‹–ǡ ’”‘Ǧ
Žƒ
’‡–‡œ‡ǡ
•–‹‘Ž‹
‡ …‘ ‡†‹”‡–‹ˆ”ƒ
…ƒ’‹–ƒŽ‹
‹–—œ‹‘
”‹ †‹
…‘•–
—‘˜ƒŽƒ —‹˜‡”•‹– ‡ …‡– ‡
’ƒ‰‹
Forme di pagamento:
versamento su CCP n°
intestato a
P.Q.S. - Periodici e Quotidiani del Sud
Via delle Orchidee, Z.I. Modugno-Bari
assegno non trasferibile
Codice Fiscale o Partita IVA
Città __________________________________ Provincia ________
(se si richiede fattura)
Recapito telefonico ______________________________________
Data________________Firma_____________________________
Invii il coupon al fax
I suoi dati nel rispetto della Legge
o tramite posta indirizzandolo a P.Q.S. - Periodici e Quotidiani del Sud – Via delle Orchidee, –
/
Z.I. Modugno-Bari
non saranno comunicati o diffusi a terzi e potrà richiederne, in qualsiasi momento la modifica o la cancellazione. Solo se Lei non desiderasse ricevere nostre comunicazioni lo segnali barrando l’apposita casella
6
25 giugno
01 luglio 2011
Ambiente
Ž—••‹–—”‹•–‹…‹ǣƒ””‹˜‹ƒŽ‹˜‡ŽŽ‘’”‘˜‹…‹ƒŽ‡ȋͪͨͨͱȌ
—‡”‘ƒ””‹˜‹ȗͩǤͨͨͨ
Roma
Venezia
Bolzano-Bolzen
Milano
Firenze
Verona
Trento
Rimini
Napoli
Torino
Brescia
Perugia
Bologna
Ravenna
Genova
Salerno
Padova
Livorno
Udine
Messina
Forlì-Cesena
Palermo
Foggia
Aosta
Bergamo
Bari
Cagliari
Ancona
Catania
Vicenza
Latina
Parma
Modena
Ferrara
Sassari
Novara
Trieste
Siracusa
Pescara
Terni
Piacenza
Reggio nell’Emilia
Taranto
Potenza
Reggio di Calabria
Prato
Campobasso
ͨ
ͩǤͨͨͨ
Fonte: Elaborazione ISPRA su dati ISTAT
ͪǤͨͨͨ
ͫǤͨͨͨ
ͬǤͨͨͨ
ͭǤͨͨͨ
ͮǤͨͨͨ
ͯǤͨͨͨ
ͰǤͨͨͨ
ͱǤͨͨͨ
Rapporto ISPRA – Bari, Foggia e Taranto non sono un buon esempio
Le città e l’ambiente
la Puglia è in ritardo
N
ei grandi centri urbani continuano ad aumentare lo sfruttamento del suolo e la produzione
di rifiuti, in quest’ultimo caso in controtendenza rispetto al dato nazionale, mentre calano consumi
d’acqua e emissioni in atmosfera e numero di auto
circolanti.
Se questo è l’andamento generale, le città pugliesi
Bari, Taranto e Foggia (rispettivamente nona, esima
e esima per popolazione) di rado costituiscono un
modello per le altre, quasi sempre restano a metà del
guado o sono fanalino di coda, ad esempio in tema di
rifiuti, verde e mobilità.
È quanto emerge dal VII Rapporto sulla qualità
dell’ambiente urbano dell’Ispra (Istituto superiore
per la protezione e la ricerca ambientale) che ha messo sotto la lente di ingrandimento la qualità dell’ambiente urbano (al
) in
tra le maggiori città italiane ( con oltre
.
abitanti).
Per le amministrazioni il Rapporto è uno strumento
utile per monitorare, pianificare e gestire ambiente
e territorio urbano. Le città, infatti, pur occupando
solo il % della superficie del pianeta, sono responsabili, ad esempio, di circa l’ % delle emissioni di CO .
Secondo i dati
della Population division del Department of economic and social affairs delle Nazioni
unite, oltre la metà della popolazione umana vive in
aree urbane, quota destinata a crescere. L’Italia è allineata a questa dinamica demografica: su una superficie pari al , % del totale nazionale, risiede il , %
della popolazione.
Ma se le città fungono da driver dello sviluppo economico, la loro crescita è spesso associata a un maggiore sfruttamento di risorse e ambiente, a degrado e
congestione. Di qui la necessità per gli amministratori
di intervenire per migliorare la qualità dell’ambiente
urbano, sui cui incidono una serie di fattori studiati e
I dati – In calo il consumo di acqua
analizzati dal Rapporto, fra cui suolo, acqua, qualità
dell’aria, demografia, industrie, acqua, cambiamenti
climatici, trasporti e mobilità, verde, inquinamento
elettromagnetico, acustico e indoor, turismo, sostenibilità locale.
Il suolo, ad esempio, ha ruoli insostituibili, come la
protezione delle acque sotterranee dall’inquinamento e la regolazione dei corsi d’acqua superficiali, è riserva di biodiversità e anello fondamentale del ciclo
degli elementi nutritivi. Ma dal secondo dopoguerra
le città si sono espanse spesso in modo disordinato fino a ostacolare o compromettere le funzioni del suolo. Per questo, ancora in troppe aree, eventi anche di
moderata intensità possono determinare catastrofi,
come alluvioni e frane, e costare anche inaccettabili
tributi di vite umane.
GIUSEPPE DAPONTE
Aumentano anche le precipitazioni
Consumo del suolo Temperatura sale
Bari ora al 7° posto ma nella media
S
empre più preoccupante in Italia il
fenomeno del consumo (e della impermeabilizzazione) del suolo nei centri
urbani. Ampi territori sono compromessi
da un’espansione edilizia (spesso sregolata) sempre più rapida, che dal
divora cento ettari al giorno. Su
città,
Bari è nona per consumo del suolo (il %
dell’area comunale è ormai superficie impermeabile), Taranto ventesima ( , %),
Foggia ultima ( , %). La graduatoria si
capovolge se si considera la “diffusione”
della città: Bari conta
metri quadri di
superficie impermeabile per ogni cittadino ( esima), Taranto
(ottava) e Foggia
(nona). Nel
Foggia è terza
per minor consumo di acqua pro capite,
Bari esima, Taranto settima. Dati in calo
come in quasi tutte le città, dove il consumo è sceso dell’ , %. Migliorano pianificazione e reti di distribuzione. Gli scarichi,
al
, sono conformi alle norme di emissione a Taranto, non ancora conformi
g.d.
a Foggia, parzialmente a Bari.
B
ari in media più calda di oltre ,
gradi tra il
e il
(scarto
della temperatura annua dal valore
medio del
per provincia),
Foggia di quasi , gradi, Taranto di
oltre , . Il surriscaldamento delle
città pugliesi è nella media delle altre
province italiane monitorate (+ , °C).
Le temperature sono in costante au-
mento soprattutto a Vicenza, Padova
e Cagliari, in media un grado in più.
Per incremento di precipitazioni
tra il
e il
, Taranto è risultata seconda (dopo Pescara) su
città; Bari quarta, Foggia sesta. Nel
complesso, invece, nelle
città è
piovuto meno.
g.d.
Con Siracusa, Napoli e Torino
Fenomeno marcato nelle grandi città
Crescono i rifiuti Emissioni: Taranto
poca differenziata è la “maglia nera”
L
e grandi città producono in media
più rifiuti del resto del Paese: solo
di quelle censite nel
sono sotto la
media nazionale, superata dai centri
urbani maggiori di circa
kg per abitante, ossia
kg contro
. Il dato
è di poco superiore ai
kg di Bari e
Taranto, inferiore ai
di Foggia.
Nel
Bari ha differenziato il
, % dei rifiuti (trentanovesima),
Foggia il , % (quarantesima), Taranto il , (terzultima), maglia nera con
Napoli, Catania, Palermo, Siracusa e
Messina, tutte sotto il %. I maggiori
livelli di raccolta si rilevano a Novara,
sopra il %, e a Trento che va oltre il
% ( , %).
g.d.
T
aranto, a causa dei suoi insediamenti
industriali, per emissioni di pm nel
si conferma maglia nera con Siracusa, Torino e Napoli. In genere, però, è
il trasporto su strada la principale fonte
di particolato. Dal
, le emissioni di
tutti gli inquinanti tendono a ridursi tra il
% e il %. I risultati peggiori nel bacino
padano, dove la dispersione degli inquinanti non è agevolata da fattori meteo
e geografici che invece aiutano Taranto,
per questo nel
solo esima nella
graduatoria delle città per numero di superamenti del valore limite giornaliero di
concentrazioni di pm nell’aria (non più
di ; è il tetto massimo da non superare); Bari è esima ( superamenti).
La peggiore è Siracusa (
superamenti), seguita da Napoli ( ) e Torino ( ).
Foggia non ha stazioni di monitoraggio e
dunque nemmeno piani di risanamento
g.d.
della qualità dell’aria.
Consumo di suolo nelle
†‹•—’‡”Ƥ…‹‡
sul totale dell’area
Fonte: Elaborazioni ISPRA
su dati ARPA/APPA/ISPRA
Sorgenti delle
‡ŽŽ‡ͬͰ…‹––…‘•
ͨΨ
Torino
‘˜ƒ”ƒ
‘•–ƒ
‹Žƒ‘
‘œƒ
‡”‰ƒ‘
”‡•…‹ƒ
‘Žœƒ‘Ǧ
Trento
‡”‘ƒ
‹…‡œƒ
‡‡œ‹ƒ
ƒ†‘˜ƒ
Udine
Trieste
‡‘˜ƒ
‹ƒ…‡œƒ
ƒ”ƒ
‡‰‰‹‘‡ŽŽǯ‹Ž‹ƒ
‘†‡ƒ
‘Ž‘‰ƒ
‡””ƒ”ƒ
ƒ˜‡ƒ
Forlì
Rimini
Firenze
Livorno
”ƒ–‘
‡”—‰‹ƒ
Terni
…‘ƒ
‘ƒ
ƒ–‹ƒ
‡•…ƒ”ƒ
ƒ’‘„ƒ••‘
ƒ’‘Ž‹
ƒŽ‡”‘
‘‰‰‹ƒ
ƒ”‹
ƒ”ƒ–‘
‘–‡œƒ
‡‰‰‹‘†‹ƒŽƒ„”‹ƒ
ƒŽ‡”‘
‡••‹ƒ
ƒ–ƒ‹ƒ
‹”ƒ…—•ƒ
ƒ••ƒ”‹
ƒ‰Ž‹ƒ”‹
ͪͨΨ
†—•–”‹ƒ
”ƒ•’‘”–‘
‹•…ƒŽ†ƒ‡–‘
Ž–”‹–”ƒ•’
‘–‡ǣͮͬͭͭ
Ambiente
25 giugno
01 luglio 2011
7
‹•’‘‹„‹Ž‹–†‹’‹•–‡…‹…Žƒ„‹Ž‹’‡”…‘—‡ȋ’‡”ͩǤͨͨͨƒ„‹–ƒ–‹ȌȂ‹ͪͨͨͨ‡ͪͨͨͱ
ͩͨͨͨ
ͱͨͨ
ͪͨͨͨ
†‹’‹•–ƒ…‹…Žƒ„‹Ž‹’‡”ͩǤͨͨͨƒ„‹–ƒ–‹
Ͱͨͨ
ͪͨͨͱ
ͯͨͨ
ͮͨͨ
ͭͨͨ
ͬͨͨ
ͫͨͨ
ͪͨͨ
ͩͨͨ
Foto Antonio Conte_fotolia
aree urbane: percentuale
‹’‡”‡ƒ„‹Ž‡
comunale (indicatore 1)
To
r
No ino
va
‘ ra
M •–
Be i l a ƒ
rg no
a
M mo
o
Br nz
e a
Bo sci
lz a
Tr a n o
e
Ve nto
Vi ron
ce a
Ve nz
n a
Pa ezia
do
Ud va
Tr ine
i
Ge est
P i no e
ac va
en
Re
gg Pa za
io rm
Em a
M i
o li
B o den a
lo a
Fe gna
Ra rra
ve ra
nn
Fo a
Ri r l ì
m
Fi in
re i
n
P ze
Li rat
vo o
Pe rno
ru
g
T ia
 ern
…‘ i
R o ƒ
L ma
Ca Pe atin
m sc a
po ar
ba a
N sso
Sa apo
le li
Fo rno
gg
ia
Ta Ba
ra ri
P o nt
te o
Re n z a
Pa gg
le i o
M rm
es o
Ca sina
Si tan
ra ia
c
Sa usa
s
Ca sar
gl i
ia
ri
ͯͨ
‘–‡ǣŽƒ„‘”ƒœ‹‘‡•—†ƒ–‹ȋǡͮͬͭͭ„Ȍ
L’intervista – A colloquio con l’assessore regionale Barbanente
Sostenibilità
“Investire nel verde
è l’unica soluzione”
Al Sud
ancora
troppe
auto
B
ari bocciata dal Rapporto
Ispra per consumo di suolo
in assoluto, Taranto e Foggia
per cementificazione pro capite. “Sono tutte situazioni allarmanti consolidatesi negli ultimi
decenni – ha detto Angela Barbanente, assessore regionale
all’Urbanistica e alla qualità del
territorio – per quanto preoccupi soprattutto il rapporto pro
capite di consumo del territorio,
indice di un’espansione gratuita
non correlata al fabbisogno della popolazione”.
Foto TheLegs_flickr
emissioni di PMͩͰ
‹†‡”ƒ–‡Ȃƒ‘ͪͨͨͰ
ͬͨΨ
ͮͨΨ
ͰͨΨ
ͩͨͨΨ
•—•–”ƒ†ƒ
‰”‹…‘Ž–—”ƒ‡ˆ‘”‡•–‡
‘”–‹
Ž–”‘ȋ”‹Ƥ—–‹Ȍ
Ricettività
Aree verdi
Turismo
offerta
debole
A
La Puglia
resta
il fanalino
nche il turismo è un fattore importante di pressione
sull’ambiente. Nelle città censite
il numero di esercizi ricettivi, tra il
e il
, è aumentato del
% (solo dell’ % a livello nazionale). L’impatto cresce dove non
si punta ad incrementare i posti
letto bensì a costruire nuove
strutture ricettive, che occupano
più suolo e implicano maggiori
spese fisse e consumi più alti.
Per numero di esercizi alberghieri nel
Bari è esima, Taranto esima, Foggia esima.
Per tasso di ricettività (posti letto
totali per
.
abitanti), le tre
città pugliesi perdono posizione,
a riprova di una debole offerta
ricettiva alternativa agli alberghi,
per quanto in rapida crescita soprattutto a Taranto e Foggia: Bari
è esima, Taranto quintultima,
Foggia ultima. Prima Rimini con
oltre .
posti letto.
Per numero di arrivi il Foggiano è esimo (ma in rapida ascesa tra
e
), il Barese
esimo, il Tarantino quintultimo. I turisti restano in media (nel
biennio
) oltre quattro
giorni a Foggia ( esima) e Taranto ( esima), poco più di due a
g.d.
Bari, terzultima.
I
n tema di verde cittadino, la Puglia è fanalino di
coda tra le regioni del Rapporto. Eppure, in più della
metà di queste, il verde
non supera il % e solo in
città va oltre il %.
A Bari la percentuale di
verde pubblico sulla superficie comunale è salita
al , % nel
(+ , % nel
periodo
), quota
che frutta al capoluogo una
magra
esima posizione
in graduatoria. Fanalini di
coda Foggia (penultima),
che riserva al verde solo lo
, % del suo territorio (+ , %
la variazione
), e
Taranto (ultima) con uno
, % (invariato dal
).
Foggia, peraltro, tra il
e il
, ha aumentato del , % (ha fatto meglio
solo Pescara, + %) la quota di verde per cittadino,
che ora si attesta a , metri
quadri per abitante (penultima), contro i , (settimo
peggior risultato) di Bari
(+ % dal
) e gli , di
Taranto, ultima (ma + , %
g.d.
dal
).
Quale rischio si corre?
“Il modello di insediamento
basato sulla dilatazione delle città è insostenibile, sia dal punto
di vista ambientale (come evidenzia il Rapporto Ispra e ancor
prima la Società italiana di geografia), perché impermeabilizza
il territorio, altera gli equilibri ecologici, genera isole di calore e
altro; sia dal punto di vista sociale, perché emargina quote sempre più ampie di popolazione, le
espelle verso aree meno dotate
di servizi e trasporto pubblico;
sia sul versante economico, perché comporta maggiori costi di
manutenzione e gestione delle
infrastrutture, soprattutto di
quelle di rete, ormai incompatibili con i magri bilanci comunali”.
Qual è invece il modello da
privilegiare. Una città policentrica?
“La Regione dal
ha puntato ad arginare il consumo di
suolo e a lavorare sulla riqualificazione della città. Ha scelto sicuramente un modello policentrico ma incentrato soprattutto
sulle città storiche, che abbiano
un rapporto equilibrato con la
campagna”.
In che modo la Regione è intervenuta?
“Con il documento regionale
di assetto generale che detta
gli indirizzi dei nuovi piani urbanistici comunali, orientati alla
riqualificazione e al contenimento dell’espansione. È in approvazione anche un altro lavoro
importante, il nuovo piano paesaggistico territoriale regionale,
per cui abbiamo bisogno di un
accordo con il Ministero per i beni culturali. Il piano comprende il
progetto Patto città-campagna,
che deve restituire qualità ambientale e paesaggistica a entrambi i territori: a quello urbano
definendone margini, funzioni e
spazi pubblici ed elevandone la
qualità edilizia e urbanistica; a
quello rurale rafforzandone le
funzioni, perché resista all’aggressione urbana, prevedendo
ai margini della città, per esempio, orti urbani (di cui c’è un bel
esempio a Ostuni) o interventi
di forestazione, utili soprattutto nei centri più inquinati, come
Taranto e Manfredonia, dove ci
sono suoli non più riutilizzabili
dall’agricoltura. Piuttosto che
lasciare al degrado quelle aree
è opportuno riforestarle, anche
per migliorarne l’equilibrio ecologico. Altra destinazione possibile è la realizzazione di un grande parco urbano. Oggi le persone fanno jogging nelle aree più
disparate, anche tra le auto”.
Sarebbe un modo anche per
risalire la classifica del verde
pubblico, in cui le città pugliesi
sono agli ultimi posti.
“A maggior ragione dobbiamo rafforzare la funzione ricreativa della campagna, come
abbiamo fatto per la lama Balice
(che ormai ha anche una funzione di parco) o vogliamo fare per
le lame San Giorgio-Giotta. Vanno preservate dall’urbanizzazione per compensare la mancanza
di verde nella città. Naturalmente questo non basta. Per migliorare la dotazione di verde urbano ci sono anche altri strumenti.
Abbiamo costruito le città su misura delle auto. Dobbiamo farle
tornare alla funzione originaria,
evitare che peggiorino la nostra
vita anziché migliorarla. Si deve
pedonalizzare più porzioni della città e sostituire con il verde
l’asfalto, che abbiamo messo
ovunque.
Forse perché il verde richiede
più manutenzione?
Dipende da come lo si realizza. Se pretendiamo alle nostre
latitudini il prato inglese, ovviamente sì. È inglese non a caso,
g.d.
adatto ad altri climi.
P
er la mobilità sostenibile,
dunque, c’è un generale
miglioramento nel lungo periodo (
) ma ancora una
disomogeneità territoriale tra
Nord e Sud.
Sono ancora troppe le auto
nelle città italiane, ma in sensibile calo tra il
e il
nel Centro Nord; al Sud invece
aumentano tra l’ , % di Cagliari
e il , % di Catania. Fanno eccezione Salerno, Pescara e Sassari
(rispettivamente - , %, - , % e
- , %). Il numero di vetture per
.
abitanti cresce anche a
Taranto del , % (fa peggio solo
Catania), Foggia del , % e Bari del , %. Tra il
e il
,
Foggia segna l’incremento maggiore con Campobasso (+ , %),
Bari l’ottavo (+ , %), Taranto
cambia direzione (- , %).
Per numero di autovetture
ogni .
abitanti Taranto è
esima (
), Bari è esima
(
), Foggia esima ( ).
Di riflesso, si segnala un incremento dell’utilizzo del trasporto
pubblico esteso su buona parte
delle città esaminate. Le città più
popolose, Roma e Milano, sono
quelle che al
registrano più
passeggeri trasportati dai mezzi
pubblici per abitante (rispettivamente
e
). Continua ad
essere considerevole, tuttavia, il
divario tra le città italiane e quelle del Nord Europa nell’applicazione di misure per incentivare la
mobilità sostenibile. Nell’uso del
trasporto pubblico Bari è esima ( , passeggeri trasportati
ogni anno dai mezzi pubblici
per abitante), Taranto esima
( , ), Foggia esima ( , ).
Bari – seguita da Torino, Bergamo e Pescara - registra il valore più alto con l’indicatore della
densità di fermate di autobus,
tram e filobus ( , ). Tra i
comuni capoluogo, lo stesso indice segna i risultati peggiori nel
Sud Italia.
Nel Centro Sud (e a Genova)
le piste ciclabili sono in grave
ritardo e in molte città (Napoli,
Taranto, Potenza, Catania, Siracusa, Sassari e la stessa Genova)
sono del tutto assenti. Al Sud,
dopo Pescara e Campobasso, è
messa meno peggio Foggia.
g.d.
8
25 giugno
01 luglio 2011
Consumi
Cambia il carrello
degli italiani al
supermarket. In tre
anni ridotto di 350
euro il budget per
gli alimentari; con
un calo dal 2008
al 2010 del 6%
Variazione annua spesa per famiglia
Anno
Spesa mensile
Spesa annua
€
,
€ .
,
€
,
€ .
,
€
,
€ .
,
Cambiano abitudini
a tavola: il 60%
dichiara di aver
modificato il proprio
menù e il 34% di
aver scelto prodotti
di qualità inferiore
o promozioni
Numeri & abitudini – Meno soldi destinati agli alimenti base della dieta mediterranea
La spesa al tempo della crisi
sulla qualità vince lo sconto
R
isultano in costante aumento le famiglie italiane che, alle
prese con gli effetti della crisi economica e del “carovita,
sono costrette a risparmiare sugli acquisti alimentari. E non
si tratta più solo di centellinare sulla qualità del cibo, rifornendo
dispensa e frigorifero di promozioni e offerte: oggi gli italiani “tagliano” anche sulla quantità, riducendo i consumi di prodotti base
della dieta mediterranea come pane, pasta, carne e verdura. Il risultato più immediato è che la spesa alimentare cede ancora il passo: era di
euro mensili a famiglia nel
, cala a
euro medi
al mese nel
. Vuol dire il , % in meno in dodici mesi e ben il %
in meno da quando è cominciata la crisi. Rispetto al
, infatti,
quando si spendevano mediamente
euro per cibo e bevande,
le famiglie italiane hanno destinato quasi
euro in meno ogni
mese per fare la spesa al supermercato. Lo rivela un’indagine della Cia-Confederazione italiana agricoltori, presentata in occasione
della quinta Conferenza economica in corso a Lecce.
La flessione drastica della spesa per gli alimentari diventa ancora
più evidente se si mettono a confronto le cifre annue: se nel
il budget riservato alla tavola era pari complessivamente a .
euro per famiglia, nel
scende a .
euro, per poi toccare
quota .
euro a fine
. Nel giro di un triennio, quindi, gli italiani hanno ridotto di circa
euro la parte dello stipendio riservata a cibo e bevande. Causando un’accelerazione della tendenza
alla perdita di peso degli acquisti riguardanti l’alimentazione, scesi
dal , al , % del totale della spesa sul territorio nazionale.
Ma spendere di meno significa dover cambiare le abitudini ali-
Il dato – Aumenta il gradimento per i discount
Foto Matty Symons_fotolia
mentari. E infatti oltre la metà delle famiglie italiane (il %) sostiene di aver modificato il menù rispetto al passato e il % di aver
limitato gli acquisti. Significa che oggi ben , milioni di famiglie
riempiono di meno le buste della spesa e non soltanto di prodotti
superflui, ma di quelli che da sempre sono ritenuti beni di prima
necessità. Nel contesto dei “tagli” alimentari, viene fuori che il
, % degli italiani ha diminuito gli acquisti di frutta e verdura, il
% quelli di pane e pasta e il , % quelli di carne e pesce. Indicazioni che trovano conferma nel consuntivo
dei consumi
alimentari: l’anno scorso, dati Ismea (Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare) alla mano, sono calate infatti le quantità
acquistate di pane e pasta (scesi rispettivamente del , % e dell’ , % su base tendenziale), carne rossa (meno , %), prodotti ittici
(meno , %), ortofrutta (meno , %) e vino da tavola (meno , %).
Oltre alla quantità, i consumatori sono costretti spesso a rinunciare anche alla qualità. Complice la perdita di potere d’acquisto e
la ripresa dell’inflazione, sottolinea l’indagine della Cia, il % delle
famiglie italiane ( , milioni) dichiara di optare per prodotti di qualità inferiore e il % ( , milioni) di rivolgersi ormai quasi esclusivamente alle promozioni commerciali. Sono risultati che possono
spiegare in parte il successo di prodotti confezionati come le insalate in busta o il pane in cassetta, che non sono appannaggio
solo delle grandi marche e su cui la Grande distribuzione applica di
frequente sconti, x e promozioni tramite carte fedeltà.
SANTA COLELLA
Previsioni – Secondo la Cia consumi ancora fermi
Cibo a lunga scadenza E la tendenza del 2011
investimento low cost non fa prevedere novità
N
el
, in netta controtendenza rispetto ai cibi base del paniere alimentare, i
prodotti di IV gamma (prodotti ortofrutticoli
pronti per il consumo), hanno registrato un
aumento dell’ % in quantità, così come i sostituti del pane (più , %) e gli ortaggi e legumi surgelati e in barattolo (più , %). Ma la
crescita di questi prodotti, sempre secondo
la Cia, dipende anche dal fatto che hanno una scadenza più dilatata nel tempo rispetto a
quelli freschi e soprattutto c’è la possibilità di
trovarli anche in veste “low-cost”. Proprio la
scelta del basso costo oggi sta facendo la fortuna dei discount e delle catene, ma anche la
tipologia di esercizio commerciale a cui rivolgersi. Nel
– ricorda la Cia – i piccoli negozi
e le botteghe tradizionali hanno perso il , %,
misero + , % per iper e supermercati. Di contro, gli unici punti vendita a segnare un balzo
in avanti sono stati appunto gli hard-discount,
con un aumento netto dell’ , %.
s.c.
L
e previsioni del
non promettono grandi
cambiamenti sul fronte alimentare. Il rialzo
dell’inflazione, spinto su dal “caro-energia” e
dal boom delle commodity, i redditi bassi e le
vendite al palo, non sembrano poter spingere
in avanti i consumi a tavola. Già il primo trimestre dell’anno, d’altra parte, ha messo in evidenza lo stesso trend del
: acquisti in calo
di oltre il %, flessione pressoché generalizzata
di tutti i canali di vendita, orientamento a comprare meno prodotti e di qualità inferiore. Tut-
ti elementi che portano a ritenere impossibile
una vera ripresa dei consumi domestici prima
del
. Secondo le stime della Cia, invece, nel
i consumi alimentari non si discosteranno
dall’andamento stagnante dell’anno precedente e resteranno ancora in territorio negativo, in
una forbice compresa tra il meno , e il meno
,%. A livello nazionale il calo della domanda sarà più marcato nel Mezzogiorno che nel resto
d’Italia.
s.c.
Trasporti
25 giugno
01 luglio 2011
9
Il workshop – L’incontro nell’aeroporto “Karol Wojtyla” sul tema “Piano di Volo”
Bari scalo strategico di Puglia
I
n occasione del ° workshop tematico
di Puglia Corsara dal titolo “Piano di
Volo”, svoltosi nei giorni scorsi presso
l’aeroporto “Karol Wojtyla” di Bari, sono
state presentate le prospettive di sviluppo del trasporto aereo in Puglia all’interno
del Piano Rete Aeroportuale Nazionale.
All’evento hanno partecipato, tra gli altri,
l’assessore regionale alla mobilità, Guglielmo Minervini e il direttore centrale infrastrutture aeroportuali dell’ENAC, Alessandro Cardi. Quest’ultimo ha presentato uno
studio sullo “Sviluppo futuro della rete aeroportuale nazionale quale componente
strategica dell’organizzazione infrastrutturale del territorio”.
I contenuti dello studio Enac
L’analisi valutativa, contenuta nello studio, parte dalla lettura del “territorio nazionale” individuando le aree con valenze
omogenee in termini di fattori socio-economici, PIL, relazioni con le reti della mobilità e di accessibilità che, tutti assieme,
influiscono sulla propensione all’uso del
mezzo aereo; vengono quindi colti tutti
quegli aspetti alla base della dinamica della domanda e dell’offerta, che hanno portato a configurare macrobacini di suddivisione territoriale del Paese.
Il paragone coi Paesi dell’UE
Nello studio sono state sviluppate delle
analisi comparative con gli altri Paesi europei. All’inquadramento territoriale, socioeconomico e previsionale corrisponde una
lettura della rete aeroportuale, secondo
aggregazioni coordinate per ciascun macrobacino integrate con le altre modalità
di trasporto, attraverso l’analisi dei scali con traffico commerciale rispetto ai
totali. A conclusione delle valutazioni generali, viene configurata una gerarchia di
valore nel ruolo dei diversi scali impostata
su tre livelli qualitativi (aeroporti strategici, primari e complementari) basata su
un’analisi che ha preso in esame vari fattori di sviluppo (volumi e caratteristiche
di traffico dello scalo, servizio strategico,
tipologia di traffico, capacità delle infrastrutture, pianificazione degli sviluppi,
livelli di accessibilità, grado di multi modalità, ruolo di riserva di capacità).
Focus sugli scali strategici
Si tratta degli aeroporti che rispondono
efficacemente alla domanda di trasporto
aereo di ampi bacini di traffico e che sono dunque in grado di garantire nel tempo tale funzione per capacità infrastrutturale, sostenibilità ambientale e grado
di accessibilità. Questi comprendono, al
loro interno, un’ulteriore specificazione
riguardante gli aeroporti che per varie ragioni svolgono il ruolo di “Gate Intercontinentale” all’ingresso del Paese. Gli scali
non strategici, invece, sono suddivisi tra
aeroporti primari (scali soggetti a vincoli
ambientali, accessibilità inadeguata, ostacoli allo sviluppo delle infrastrutture) e aeroporti complementari (che rispondono
ad una domanda solo locale per la ridotta
estensione dei bacini di traffico). Tornando alla Puglia, l’aeroporto di Bari è risultato uno scalo strategico, quello di Brindisi primario, mentre gli scali di Taranto
(complementare) e Foggia sono soggetti
a condizioni particolari seppur inglobati
nell’ambito degli aeroporti con sviluppo
correlabile.
ALESSANDRO SCHIRONE
I dati sul traffico dell’Enac
N
Prospettive
per l’Italia
ei prossimi vent’anni Il
traffico aereo italiano è
destinato a raddoppiare ma
sarà intercettato solo da quelli
scali in grado, nel breve e medio periodo, di realizzare una
pianificazione infrastrutturale
in grado di potenziarne l’accessibilità, l’intermodalità, la
modernizzazione dei terminal
e l’aggiornamento dei servizi.
È questo il risultato principale
ricavato dallo studio dell’Enac,
che presto sarà tradotto nel
Piano aeroportuale nazionale.
In un simile contesto, un
ruolo di primo piano sarà ricoperto dagli Aeroporti di Pu-
glia perché nel Mezzogiorno
le capacità di sviluppo dello
scalo di Capodichino sono ridottissime. La regione Puglia
offre grosse opportunità nel
telaio delle infrastrutture aeroportuali possedendo i requisiti ideali per sviluppare traffico. Anche lo stesso scalo di
Grottaglie, indicato nel Piano
regionale dei trasporti come
aeroporto Cargo, è l’unico in
Italia sulla cui intermodalità, riserva di capacità e sviluppo di
nuovi assi di connessione con
mercati continentali è possibile intervenire.
a.s.
Meno brillante la performance di Foggia (+ , %)
Aumentano i passeggeri
A Brindisi raddoppiano
N
ei primi cinque mesi del
i passeggeri in arrivo e partenza dagli scali di Bari, Brindisi e
Foggia sono stati . .
, il %
in più rispetto all’analogo periodo del
, quando il totale era
stato di .
.
passeggeri.
Il primo aeroporto pugliese per
percentuali d’incremento, ancora una volta, è risultato quello di
Brindisi.
Il merito è tutto dei
.
passeggeri che nei primi cinque
mesi di quest’anno hanno determinato un incremento del
, % rispetto al dato relativo
all’anno scorso, quando invece
erano stati
.
. Se il dato riferito al traffico di linea nazionale (
.
passeggeri nel
a
fronte dei
.
del
, con
un incremento del , %) si allinea al dato generale dello scalo,
ancor più significativa è la crescita del traffico di linea internazionale. I passeggeri che grazie alla
maggiore disponibilità di collegamenti hanno scelto l’aeroporto
Governo-Regione
L’ultimo
accordo
I
l documento dell’intesa
siglata con il Governo ha
le sue radici in “Puglia Corsara”, il programma per lo
sviluppo delle infrastrutture strategiche e della piattaforma logistica regionale presentato ai primi di
febbraio.
Tra i punti principali
dell’intesa, l’attenzione a
porti e aeroporti. Il totale
degli interventi prevede
un investimento complessivo di circa miliardo e
mila euro.
a.s.
del Salento come scalo di destinazione o partenza, infatti, sono
stati .
, pari al + , % rispetto ai .
passeggeri al maggio
. Sempre nei primi cinque
mesi del
, il totale movimenti
aeromobili è cresciuto su Brindisi
del
del , % passando dai .
ai .
del
. Per quanto
riguarda il solo mese di maggio,
invece, il totale (arrivi e partenze) è stato di
.
passeggeri,
pari al + , % rispetto a maggio
. Di questi
.
sono stati i passeggeri di linea nazionale
(+ , %) e .
(+ , %) quelli
internazionali.
È buono anche il consuntivo
al maggio del “Karol Wojtyla”
di Bari, dove il totale passeggeri
è stato di .
.
unità con un
incremento del , % rispetto allo
stesso periodo del
, quando il totale era stato di . .
passeggeri. Se il numero dei
passeggeri di linea nazionale del
periodo gennaio-maggio cresce dell’ , % ( .
.
nel
contro i
.
passeggeri del
), ben più alta (+ , %) è la
percentuale riferita ai passeggeri di linea internazionale, passati
ai
.
dai
.
del
del
. Più contenuto è stato
l’incremento del movimento aeromobili: ai .
transiti dei
primi cinque mesi del
, fanno riscontro i .
movimenti
dell’analogo periodo
, che
hanno determinato un incremento del , %. Per quanto riguarda
il dato del solo mese di maggio
, il totale passeggeri del “Karol Wojtyla” è stato di
.
unità, ovvero il + , % rispetto ai
.
passeggeri dello stesso
mese del
.
In crescita il dato registrato
per l’aeroporto “Gino Lisa” di
Foggia, dove il totale al
maggio
(arrivi + partenze) è stato di .
passeggeri, a fronte
dei .
passeggeri dello stesso periodo dello scorso anno ( +
, %).
a.s.
Previsti investimenti per le infrastrutture
La prossima sfida?
Sarà l’intermodalità
P
er rafforzare il ruolo strategico degli scali pugliesi
“occorre potenziare l’intermodalità, ovvero le connessioni
degli aeroporti con la rete del
grande trasporto sul territorio”. Il direttore centrale Infrastrutture aeroportuali dell’Enac si è soffermato proprio
sugli aspetti da migliorare.
“Strade, autostrade e soprattutto ferrovie – ha ammesso Alessandro Cardi – perché la Puglia presenta aree di
miglioramento su Taranto,
Brindisi e Bari. Queste città
hanno bisogno di interventi che in parte sono già stati
previsti da Enac e Regione,
e in parte vanno ancora programmati”.
A ribadire l’importanza dello
sviluppo aeroportuale pugliese è intervenuto l’assessore
regionale ai Trasporti: “I nostri
aeroporti stanno crescendo –
ha detto Guglielmo Minervini
– e quindi c’è bisogno di adeguare le infrastrutture perché
poi non diventino un ostacolo
a questa possibilità. Con circa
milioni, ad esempio, contiamo di realizzare un collegamento shuttle tra l’aeroporto
di Brindisi e i nodi ferroviari
all’altezza dell’ospedale Per-
rino, che interessano sia la
rete delle ferrovie Sud-Est sia
Trenitalia”. Ma non è tutto.
Per effetto dell’intesa siglata
recentemente con il Governo,
l’atto di programmazione sulle infrastrutture che la Regione Puglia ha individuato (Puglia Corsara, ndr) prevede
milioni per il potenziamento
delle infrastrutture. Con questi soldi sarà possibile prolungare la pista dello scalo di Foggia, adattare l’aerostazione
di Brindisi, adeguare le infrastrutture di volo e riconvertire
l’area militare di Bari.
a.s.
10
25 giugno
01 luglio 2011
Media
Media – Le TV locali si dicono pronte all’impegno economico
La sfida digitale
parte da Foggia
D
al
novembre Foggia
e la Capitanata entrano nell’era del digitale
terrestre. Il resto della Puglia
verrà dopo (giugno
): uno
swich-off (transizione) con separazione, sia pure momentanea, in piena regola. La Capitanata è allineata con le regioni
adriatiche – Marche, Abruzzo,
Molise – che adotteranno il
nuovo segnale entro la fine
dell’anno. Si spegne il vecchio
segnale analogico, quello che
abbiamo visto tutti per cinquant’anni; si passa all’era del
digitale: più canali, maggiori
contenuti, una qualità dell’immagine più pulita. Queste le
novità promesse ai consumatori che per adeguarsi al digitale dovranno acquistare il decoder (
euro), oppure cambiare televisore. Ma lo swich-off
è soprattutto un campanello
d’allarme per le aziende editoriali locali, obbligate a mettersi al passo con i tempi pena la
cancellazione dall’etere e l’oblìo anche di storiche testate:
il periodo di sperimentazione
dura, infatti, un anno al termine del quale bisogna aver occupato i canali tematici assegnati a ogni singola emittente
con una programmazione non
Un’antenna televisiva
occasionale.
In Capitanata la sveglia del
digitale suona per emittenti:
TeleDauna, Teleblu, TeleFoggia, Teleradioerre, Teleradio
San Severo, Telecattolica Lucera e Tele Acli di San Marco
in Lamis. La transizione co-
Il vicepresidente Capone
sterà per ognuna una somma
esorbitante che oscilla dai
mila agli
mila euro per
affrontare investimenti sulla
tecnologia obbligatori. Riusciranno a farlo? Il momento non
è dei migliori, caratterizzato
com’è dal calo delle entrate
pubblicitarie, una voce questa
che risente della riduzione dei
consumi. Tuttavia le quattro
emittenti foggiane si dicono
in grado di essere pronte a
raccogliere la sfida. Dopotutto il digitale non è soltanto un
costo per le imprese, ma una
grande occasione per rilanciare l’emittenza privata resettando tutto quanto c’è di inutile e dannoso nel panorama
locale: si calcola che in Italia,
dopo lo swich-off, delle
emittenti ne resteranno in vita
poco più della metà.
Per agevolare la transizione
la Puglia erogherà un finanziamento di milioni di euro,
percentuale massima di contribuzione per ciascuna impresa editoriale fissata nell’ordine
del
% dell’investimento. La
partita è appena cominciata e potrebbe riservare nelle
prossime settimane risvolti
importanti. È anche una sfida
occupazionale quella del digitale: per entrare nella nuova
era bisogna aver messo in regola prima le contribuzioni dei
dipendenti, in un mercato che
in passato spesso sfuggiva a
questo obbligo.
MASSIMO LEVANTACI
In campo ci sarà il Corecom
Regione in aiuto E pure i cittadini
delle emittenti saranno aiutati
“L
a Regione Puglia – afferma la vicepresidente della giunta, Loredana Capone – interverrà per sostenere il sistema
dell’emittenza televisiva regionale sia per gli investimenti che per
la tutela dell’occupazione. Il settore richiede investimenti immediati, in mancanza dei quali soprattutto le piccole aziende corrono il rischio di uscire dal mercato. Abbiamo discusso la bozza di
bando per garantire il sostegno alle trasformazioni tecnologiche,
all’acquisto dei software necessarie e all’acquisizione dei servizi di
consulenza.
Il tutto nell’ottica di erogare i finanziamenti necessari alle aziende che saranno in regola con le leggi sul mercato del lavoro”.
“La Regione – aggiunge la vicepresidente con delega alle Attività
produttive – sarà al fianco, ad adiuvandum, delle emittenti locali
anche nel ricorso presentato contro i provvedimenti del Governo
nazionale in materia di assegnazione di frequenze televisive”. A
proposito della tutela occupazionale il presidente del comitato dei
Corecom nazionale, Onofrio Introna, anticipa i criteri che verranno adottati per l’assegnazione dei contributi pubblici alle aziende.
“Sono previste garanzie sui livelli occupazionali e una premialità
per quelle aziende che mantengono i livelli occupazionali e anzi
intendono incrementarli proprio in virtù della nuova tecnologia digitale che apre scenari importanti per le aziende. Nel bando non
sono previsti criteri di assegnazione sulla base del budget predefinito, ma sono indicate le percentuali massime del contributo sulla
base della qualità dei progetti presentati. Non serve indicare nel
progetto – informa il delegato nazionale dei Corecom – che sia
pure in virtù del passaggio al digitale l’emittente farà investimenti
sulle opere murarie o su infrastrutture non strettamente attinenti
al passaggio alla nuova tecnologia. Al contrario avranno un valore
di premialità il potenziamento di rete e la formazione professionale del personale attraverso l’organizzazione di corsi specifici. La
tutela dell’occupazione è l’aspetto più essenziale e avrà fattore discriminante nel passaggio al digitale, proprio perché riteniamo che
in questo momento storico le imprese televisive hanno una grande
opportunità per crescere e svilupparsi se però non perdono di vista
l’aspetto occupazionale”.
m.l.
L
a Puglia è la regione che sulla partita del digitale terrestre
ha investito la quantità di risorse più rilevante. Lo afferma il
presidente del comitato dei Corecom nazionale (il comitato regionale per le comunicazioni), Onofrio Introna secondo il quale
il passaggio al nuovo sistema di trasmissione televisiva comporterà anche una una fase di accompagnamento anche per i cittadini che dovranno risintonizzare i canali e adeguare gli apparati
televisivi. “Abbiamo pensato di convocare per questo motivo
anche le associazioni degli artigiani più rappresentative in Puglia – informa Introna – affinché contribuiscano a rendere nella
maniera più uniforme possibile sul territorio regionale il passaggio al digitale terrestre. Vogliamo contribuire a calmierare le
tariffe di antennisti, installatori e tecnici che saranno coinvolti
in questa operazione per modificare gli apparati di ricezione del
segnale. Dobbiamo evitare che il passaggio al digitale costi in
misura nettamente diseguale da Bari a Santa Maria di Leuca o
a Carpino. Non chiediamo lo stesso tipo di tariffe per tutti, ma
una differenza di pochi euro questo è più che auspicabile”. Tra
le altre misure previste nel bando, anche il coinvolgimento delle associazioni pugliesi di volontariato che dovranno incaricarsi
di aiutare i cittadini più anziani a risintonizzare sul telecomando
i canali preferiti.
Quanto al contributo per le singole emittenti, molte di queste lamentano l’esiguità dell’importo che solo nella misura
massima prevede fino al % dell’ammontare dell’investimento e dunque nemmeno la metà. Ma anche su questo punto il
Corecom ritiene che il bando sia perfettamente calibrato sulle
esigenze delle imprese: “Riteniamo anzi che buona parte delle
risorse resterà inevasa – dice il direttore del Corecom, Mimmo
Giotta – oltretutto ci aspettiamo novità dalla sentenza del Consiglio di Stato destinata a stravolgere le graduatorie per l’assegnazione dei contributi. Fino alla sentenza numero
del
marzo, ogni emittente sapeva che per accedere ai contributi
bastava mettersi in regola al momento dell’erogazione della
somma. Il Consiglio di Stato ha invece stravolto questa impostazione e chiede che tutto sia a posto al momento della prem.l.
sentazione della domanda”.
Una fase del tg di teleblu
Media
25 giugno
01 luglio 2011
11
La scheda – Contributi alle stazioni TV solo con norme rispettate
Una rivoluzione
e le nuove regole
L’
La sede di Mediafarm, la cittadella dell’informazione
Un banco regia
anno di sperimentazione
partirà ufficialmente il
novembre. Ma per le emittenti
foggiane l’obbligo del passaggio al digitale cade in una congiuntura da pre-crisi, a causa
del calo delle entrate pubblicitarie e della diminuzione delle
contribuzioni statali. Le principali quattro emittenti cittadine
si sono già attivate per adeguare il segnale con investimenti
sulla bassa frequenza e l’adeguamento delle attrezzature ai
nuovi canoni di trasmissione. I
contributi regionali per entrare
nel nuovo mondo del digitale
(fino al
% dell’investimento
complessivo) si ottengono solo
se l’azienda è in grado di dimostrare di essere in regola con
il versamento dei contributi ai
dipendenti: giornalisti, tecnici e
amministrativi. Insomma, le imprese che si avviano verso questo nuovo mercato sono consapevoli di aver già percorso un
cammino di regolamentazione
normativa al quale adesso diventa sconveniente derogare
(nell’ottica dei finanziamenti,
almeno così ammonisce il Corecom regionale). Ma vediamo
qual è la situazione delle singole emittenti foggiane.
Teleradioerre, dipendenti,
Obblighi
EUCLIDE DELLA VISTA, direttore generale di Teleradioerre Foggia
Lo studio di registrazione di Teleradioerre
ATTILIO DE MATTEIS direttore del tg di Teledauna
ha investito pesantemente sulla nuova sede dalla quale irradia il segnale (oggi Mediafarm)
e punta sul miglioramento della qualità dell’immagine anche
per contrastare le “azioni di
disturbo dalla Croazia” dalle
quali, sostiene il direttore generale Della Vista, l’emittente
è spesso stata vittima negli
ultimi anni. Della Vista, figlio
d’arte (suo padre Valverdino è
stato tra i pionieri dell’emittenza locale in Capitanata) punta
molto sul digitale terrestre
(leggi articolo in basso) anche
per il mercato della pubblicità
istituzionale, tutto da scoprire.
Teleblu, con i suoi
dipendenti, è l’emittente che sostiene di essersi mossa prima per
andare incontro al digitale. Il
suo proprietario, Potito Salatto (noto imprenditore della
sanità privata), afferma di aver
speso “negli ultimi anni
mila euro per l’adeguamento delle apparecchiature al nuovo
segnale”. “Vogliamo diventare
operatore di rete – aggiunge
Marina Lattanzio, amministratore delegato di Teleblu – noi
abbiamo fatto la domanda e
messo in campo una serie di
investimenti, in attesa di capire cosa accadrà da qui alle
prossime settimane con il nuovo bando regionale: abbiamo
investito per il momento sulla
bassa frequenza, poi passeremo sull’alta frequenza”.
Quanto a TeleFoggia,
dipendenti, al momento sembra
essere la tv ad aver colto per
prima i segnali di novità e cambiamento introdotti dalle nuove trasmissioni digitali: è l’unica emittente foggiana ad aver
stabilmente un canale sulla
piattaforma Sky. “Contiamo di
investire non meno di
mila
euro per il digitale terrestre”,
spiega il proprietario Giovanni
Mongiello, ex senatore della
Repubblica e sottosegretario
dell’ultimo governo Prodi.
L’ultima arrivata è TeleDauna, dipendenti, rilevata dagli
imprenditori Gianni Di Carlo e
Antonio D’Antini nel febbraio
scorso. “Con il digitale siamo
già pronti – risponde Attilio De
Matteis, storico volto dell’etere locale oggi direttore del
tg – stiamo già facendo i nostri test sui ripetitori: all’una di
notte dal ripetitore di Volturino
trasmettiamo solo in digitale,
mentre il ripetitore di Celano
trasmette in h con il nuovo
regime di trasmissione”.
m.l.
Pubblicità – Ascolti e investimenti interessanti
Gli enti
locali
e gli spot
Con il Foggia di Zeman
un successo assicurato
È
L
vero che adeguare il
segnale al digitale terrestre costerà un occhio alle
esangui casse di aziende
che faticano ad essere autosufficienti. Ma l’opportunità da cogliere al volo non
è soltanto tecnologica. Lo
sostiene Euclide Della Vista,
direttore generale di Teleradioerre: “Lo spirito della
riforma è quello di aprire
nuovi spazi anche per il
mercato pubblicitario, spazi che per la verità oggi già
ci sono, ma di cui nessuno
sembra curarsene. Mi riferisco alla comunicazione istituzionale, obbligatoria per
legge secondo la direttiva
Frattini, alla quale tutti gli
enti locali dovrebbero attenersi ma che quasi nessuno
fa. Questa direttiva – completa Della Vista – prevede
che il % delle risorse di ogni
amminisrazione pubblica
debbano essere destinate
agli investimenti sulla comunicazione. Sono chiamati a rispettarla i Comuni al di
sopra dei mila abitanti e
via via a salire praticamente
tutti gli enti locali di una certa importanza”.
m.l.
e entrate pubblicitarie hanno garantito finora appena la metà, in alcuni casi anche meno,
delle spese sostenute dalle emittenti televisive
locali per reggere il peso dei costi di gestione
durante l’anno solare. Nella maggior parte dei
casi, infatti, le aziende editoriali vengono ricapitalizzate dai rispettivi proprietari per far quadrare i conti. Ma sul mercato pubblicitario una
menzione a parte spetta alle entrate derivanti
dalla vendita degli spot televisivi durante le partite di calcio del Foggia, una voce in grado di far
risalire i ricavi come pochi altri argomenti riescono a garantire (ma bisogna prima ammortizzare la quota pagata per i diritti, sotto gli mila
euro). Nell’ultimo campionato è stata Teleblu a
trasmettere le partite in trasferta dei rossoneri
di Zeman, registrando ascolti che per una televisione commerciale a livello locale vengono
considerati di “tutto rispetto”. Guadagnano audience e di conseguenza mercato pubblicitario
anche le trasmissioni satellite legate alla partita di calcio: è il caso della trasmissione di puro
entertainment che Teleblu ha mandato in onda
nello scorso campionato durante le partite del
Foggia allo Zaccheria (dunque con costanti aggiornamenti del risultato senza mostrare le immagini), ma ne guadagnano in termini di ascolti
anche le altre emittenti televisive che pur non
avendo acquistato i diritti la domenica pomeriggio organizzano comunque talk show improvvisati, ma poco importa: l’effetto traino della partita in corso è comunque assicurato.
Con il digitale terrestre le televisioni hanno
la possibilità di veder aumentare il fatturato
pubblicitario, offrendo agli inserzionisti migliori condizioni di ricettività del segnale rispetto
all’analogico. Ma durante il periodo di sperimen-
ZDENEK ZEMAN
tazione potrebbe non bastare: i forti costi per
sostenere l’adeguamento al nuovo linguaggio
televisivo, obbligano le emittenti locali a rivedere i palinsesti e ad ampliare il portafoglio clienti
sfruttando proprio le opportunità che il passaggio allo swich-off comporta. Di fronte a uno spot
perfettamente chiaro e leggibile sul piano della
qualità dell’immagine, qualsiasi inserzionista (di
quelli che sono abituati a prevedere nei bilanci
le spese per la pubblicità) sarebbe disposto a
pianificare una diversa distribuzione degli spazi
pubblicitari. Per questo ora tocca alle emittenti
stimolare un mercato che in Capitanata ha conosciuto negli ultimi tempi una contrazione delle
richieste come del resto altrove, ma resta vivo e
soprattutto in cerca di idee nuove. Il passaggio
al digitale sembra giungere a proposito per aprire nuovi orizzonti commerciali.
m.l.
12
25 giugno
01 luglio 2011
Media
Previsioni – Incontro Wan-Ifra Italia, Asig e Fieg: rischio estinzione
Più informazione
ma non su carta
Addio ai giornali?
I
n Usa la deadline per l’estinzione del
giornale quotidiano è fissata al
, per
l’Italia è il
. Ma in generale, secondo
una ricerca realizzata da una società di consulenza australiana, la scomparsa della carta
stampata avverrà tra il
e il
. Sono i
dati illustrati durante la conferenza internazionale sull’industria dei quotidiani “Il futuro
da costruire”, organizzata da Wan-Ifra Italia,
Asig e Fieg e che ha visto susseguirsi relazioni e tavole rotonde sul futuro di un mezzo di
comunicazione che sta trovando nelle nuove tecnologie digitali la linfa per rinnovare il
proprio patto con i lettori e riproporre sotto
una nuova veste un patrimonio di credibilità costruito negli anni. Ciò che emerge è la
forte espansione del mercato dei tablet con
una previsione di crescita del mercato del
% nel
e del
% nel
con Apple
protagonista assoluto nel mercato. Nel
i tablet in circolazione dovrebbero essere circa
milioni (in Italia , milioni) mentre gli
smartphone oltre
milioni. Il trend di flessione, invece, si registra nel numero di copie
che si vendevano nel
a confronto con i
dati
: milioni in Europa a fronte degli
milioni di anni fa;
milioni nel
in
Nord America, milioni nel
.
In Italia, tra il
e il
, si è perso quasi
un milione e, al netto della free press, anch’essa in forte ripiegamento, oggi si vendono poco più di , milioni di copie giornaliere. Dal
rapporto
sull’industria dei quotidiani in
Diminuiscono le
copie vendute,
aumenta la
diffusione di tablet
e smartphone
Italia emerge che, a dispetto dei numeri, la
“merce” informazione è molto richiesta ma
bisogna adattarla ai nuovi media. Dopo il
forte calo (- %) del
nel
il mercato
pubblicitario complessivo è tornato a crescere, facendo registrare un saldo positivo del
, %. Tuttavia i quotidiani, che nel
avevano perso quasi il % del fatturato, nel
hanno continuato a perdere terreno, sia pure ad un ritmo (- , %) meno accentuato. Solo
dieci anni or sono, nel
la pubblicità sulla
carta stampata rappresentava il % degli
investimenti pubblicitari complessivi e quella
sui quotidiani il %.
A fine
la quota della carta stampata
è scesa a meno del % e quella dei quotidiani al %. Nel decennio
, tenendo
conto dell’inflazione, le aziende editoriali
italiane hanno perso un quarto dei loro ricavi. A fronte di questo quadro, secondo gli estensori del rapporto, “la crisi dell’industria
editoriale in tutto il mondo avviene in un
momento nel quale la “merce” che queste
imprese producono, l’informazione, incontra un favore continuo, viene consumata
e riutilizzata, amplificata e rilanciata sulla
Rete. I siti internet dei quotidiani hanno una crescita, in termini di utenti e di pagine
consultate, superiore alla crescita della Rete nel suo complesso, e sempre i quotidiani
sono in prima fila nella sperimentazione dei
dispositivi mobili come tablet e smartphone”. Ciò che appare in crisi non è quindi la
“ragione sociale” dell’impresa editoriale,
sottolinea il Rapporto
, “quanto piuttosto il modello economico che dovrebbe
trasformare questa attività in risorse in grado di coprire i costi e remunerare adeguatamente il capitale investito”.
L’industria dei quotidiani deve, dunque,
muoversi in una duplice direzione secondo
il Rapporto: da una parte saranno necessari
interventi sul terreno legislativo e regolatorio, per garantire la tutela dei diritti d’autore
e dei contenuti giornalistici; dall’altro lato
occorrerà agire, sul terreno del marketing,
verso nuovi prodotti che, senza trascurare
il tradizionale prodotto cartaceo che continuerà per molti anni ancora a garantire la
gran parte dei ricavi, riescano ad adattare la
“tradizionale” qualità dei contenuti editoriali giornalistici ai nuovi mezzi.
Da sinistra GIULIO DALLA CHIESA, Presidente ASIG, al centro, FABRIZIO
Quotidiani pay per di
The Su
U
USA Today
2.2
-17%
3
Wall Street
Journal
-6%
2
+
+0,6%
FABIO TRAVERSA
Nativi digitali – Operatori concordi: un mondo con regole sue
C
ontenuti, affidabilità e prodotti ad hoc per persone
che ‘vivono’ in Rete sono stati
al centro della tavola rotonda
“I lettori del XXI secolo: quali
prodotti per i ‘nativi digitali”,
coordinata dal direttore generale Fieg Fabrizio Carotti.
“Il mondo di chi sta in Rete
e non tiene conto della carta
stampata – ha spiegato Paolo
Madron di Lettera .it – risponde a logiche completamente
diverse. I contenuti su internet
sono importantissimi. Poi, tu
puoi fare bene il tuo lavoro ma
se non hai un buon ingegnere
che ti consenta di utilizzare nel
modo giusto la tecnologia non
vai da nessuna parte”.
Peter Gomez del Fattoquotidiano.it ha ricordato la sua
esperienza (da internet alla
carta stampata con il finanziamento dei lettori online per
avviare l’esperienza cartacea):
“È importante quello che dici
sulla Rete, se poi lo dici bene
e con una bella forma grafica
meglio ancora. Ma non devi
dimenticare che il rapporto qui
non è verticale come nei giornali: ci sono io da una parte
e ci sono gli utenti dall’altra,
sulla stessa linea. Se tu dici
che abbasserai le tasse e non
lo fai gli utenti di internet se lo
ricordano, quello che hai detto
è sempre presente nella rete,
non scompare mai, e quindi ti
massacrano”. Per Gomez, poi,
uno degli elementi di forza del
giornale online è la presenza di
Nuove news
a misura
di internauta
una comunità di blogger, “uno
spazio in cui persone con idee
diverse, anche diametralmente opposte, si possono confrontare”.
“Non basta essere in Rete –
ha osservato Massimo Russo,
direttore contenuti e sviluppo
prodotto del Gruppo Editoriale L’Espresso – ma è necessario
essere della Rete”. Russo ha
indicato i punti forti della presenza in Rete di Repubblica,
dal nuovo sito investigativo
alla disponibilità di una messe
di
video al giorno (per un
totale di milioni di video fruiti al mese). Patrizia Lucignani
de LaNazione.it ha illustrato la
scelta di una forte integrazione tra prodotto internet e prodotto cartaceo, con iniziative
in sinergia, concorsi, sondaggi
sui problemi della città.
Per Massimo Sideri del Corriere della Sera, invece, elementi di problematicità ci sono nel passaggio dal cartaceo
al web e i giornalisti, nel loro
“accoppiarsi” con i blogger,
rischiano il destino riservato
ai componenti della famiglia
dé Medici: l’estinzione. “Il problema sarà chi fa cosa”, ha osservato Sideri. Dubbi anche sul
‘real time’: “Il New York Times
ci mette - ore per pubblicare
online una notizia di agenzia, la
approfondisce, la perfeziona.
In Italia, tutti i siti di giornale la
‘sparano’ subito. E su questo
andrebbe fatta una riflessione
profonda”.
Nella seconda tavola rotonda, coordinata dal presidente
FCP Michele Muzii, i responsabili delle maggiori concessionarie di pubblicità operanti
sulla carta stampata si sono
confrontati sulle strategie e
sulle esperienze maturate per
rilanciare la pubblicità sul prodotto stampato e per gestire in
maniera ordinata la transizione
verso i nuovi canali digitali.
Nicola Pianon di Boston Consulting, sempre sul tema della
pubblicità, ha fatto il punto
sulle strategie riguardanti la
lenta transizione verso il digi-
tale. La carta non è destinata
a sparire nel medio periodo,
ma il web e i prodotti digitali
mobili aprono grandi opportunità per raggiungere mercati e
consumatori che non vedono
più nel quotidiano tradizionale una fonte primaria di informazione.
Non è mancato un omaggio
con un breve video al
° anniversario della linotype. Chi
ha meno di cinquant’anni probabilmente non ha mai sentito
parlare di questa macchina,
inventata nel
da un tedesco emigrato a Baltimora, Ottmar Mergemthaler, e diffusasi
rapidamente in tutto il mondo,
che permetteva di creare righe
di piombo da utilizzare come
matrici per la stampa dei giornali semplicemente digitando
il testo su una tastiera invece
di dover inserire uno ad uno i
caratteri nel telaio come avveniva in precedenza. In questo
modo i quotidiani, che esistevano già da circa un secolo ma
erano diffusi prevalentemente
tra le classi colte, poterono
aumentare esponenzialmente
il numero di pagine offerte, ridurre i costi di produzione e rivolgersi quindi ad un pubblico
più vasto. La linotype è stata
protagonista anche nell’industria italiana dei quotidiani fino
agli anni Settanta, fino a quando i sistemi di fotocomposizione e successivamente le reti di
computer la resero obsoleta.
f.t.
Milioni di copie nel 2009
% variazione sul 2008
Quotidiani free per di
METRO Uk
METRO
Canada
0,7
METRO Usa
0,7
1,3
ADN Spa
0,6
Que !
Spa
Milioni di copie
LE
1
20Minutos0,8
0,8
Spa
0,7 CITY
Media
La domanda d’informazione testuale
Mezzi di informazione utilizzati
Sovrapposizione tra lettori di quotidiani cartacei,
online e blog di attualità
Lettori* di
quotidiani cartacei:
ͪͩǡͱΨ
Nel caso di un evento eccezionale
Supponiamo che sia da poco avvenuta una cosa importantissima
nel mondo e vuoi sapere di cosa si tratta.
Cosa faresti come prima cosa per capire cosa è successo?
[Seleziona almeno una e un massimo di due fonti]
Lettori* di
quotidiani online:
ͬͫǡͨΨ
Accenderei la Televisione
ͰǡͯΨ
ͩͩǡͯΨ
ͩǡͫΨ
ͨǡͪΨ
ͩǡͮΨ
ͪͯΨ
Non leggono mai o solo
rarament‡ǡné
quotidiani cartacei né
online né blogǣͪͨǡͬΨ
un
UK
Bild
GER
3
Canaco
Xiaoxi
CHI
2.9
-14%
3.2
+3,6%
+5%
3.5
10
-0,01%
810
-0,37%
44
Asahi
Shimbun
-4,18%
JPN Mainichi
Shimbun
JPN
+3,5%
Times
of India
IND
3
-0,10
Nikkei
JPN
In calo
Stabili
iffusione
METRO
Sweden
0,6
EGGO Ita
0,8
8 METRO Ita
Y Ita
0,7
0,7 METRO
Novaya
Gorodskaya
Gazeta
Headline
Daily
Hong Kong
0,7
In crescita
“L
a morte del quotidiano?
Già in passato le previsioni, in particolare dall’altra
parte dell’Atlantico, sono state
regolarmente smentite. In America, grazie agli abbonamenti e alle consegne a domicilio,
c’è un’alta penetrazione del
giornale nella popolazione. In
Italia coloro che leggono sono
da sempre una minoranza la
quale vuole essere informata
correttamente. Nei giorni scorsi si è scoperto che l’autrice di
un popolare blog di protesta
siriano era in realtà uno statunitense sposato: con le autorevoli testate cartacee o digitali
questo pericolo di disinformazione è scongiurato”: lo sostiene Giulio dalla Chiesa, presidente dell’Asig (Associazione stampatori italiani giornali).
Intanto, però, cala il numero
di copie vendute. Quali le cause e quali i rimedi?
“Dal
c’è un trend di flessione. Colpa della disaffezione
del pubblico verso un certo tipo
di informazione e della concorrenza di altre piattaforme su cui
si concentrano i ‘nativi digitali’. Non si può, poi, non tenere
conto della crisi economica: un
euro o un euro e venti centesimi pesano e diminuisce così la
frequenza d’acquisto. Negli ultimi anni tutti i quotidiani hanno
ampliato l’offerta di pagine, che
da un lato arricchisce la lettura
ma dall’altro ne rende difficile il
completamento nell’arco di un
giorno. E c’è, allora, chi continua
a consultare il giornale il giorno
successivo senza acquistare il
nuovo. Probabilmente una concentrazione di notizie aiuterebbe il mercato”.
E l’interazione con i tablet
come sta procedendo?
“Il tablet rappresenta un
grande strumento di penetrazione nel tessuto sociale: una
via di mezzo tra il telefonino e
il computer che ha conquistato
un’ampia fetta di consumatori. Lo trovo perfetto per la lettura dei libri e delle riviste ma
non per quella dei quotidiani,
se non per un singolo articolo.
Il giornale, infatti, nasce più
grande, ha un diverso peso,
una particolare costruzione
delle immagini e una ‘ritmica’
ad hoc dell’informazione che
nel tablet si perdono completamente. La carta garantisce una
fungibilità maggiore”.
Negli ultimi anni sono stati fatti cospicui investimenti
sulle rotative. Quali vantaggi
hanno portato e cos’altro bisogna fare?
“Siamo stati i primi a rinnovare in Europa il parco-macchine nel mondo dell’editoria.
Il fenomeno partì con Repubblica che volle fare il full color. Poi arrivarono altre case
editrici o gruppi editoriali. Un
grande sforzo di investimento:
circa un miliardo di euro negli
ultimi sei anni per
rotative
di ultima generazione. Emerge oggi una sovracapacità
produttiva del settore nel suo
complesso. Come si legge nel
Libro bianco sugli stabilimenti di stampa per quotidiani, al
netto delle effettive velocità di
stampa delle rotative rispetto
alle velocità nominali, al netto
dei cambi di testata e di edizione, possiamo stimare che
per smaltire l’intera produzione giornaliera italiana bastino
meno di tre ore di impegno
degli impianti esistenti. Ora è
necessario ottimizzare e aprire
a mercati nuovi”.
f.t.
ǦͩǡͭΨ
N/A
ͩͭǡͪΨ
Cercherei su Facebook
“L’estinzione?
Già smentita”
ΪͫǡͰΨ
ͭͫǡͬΨ
ͪͰǡͮΨ
Andrei su aggregatore /
motore di news
Intervista – Giulio Dalla Chiesa
Yomiuri
Shimbun
JPN
ΪͨǡͬΨ
Motore di ricerca
O CAROTTI, Direttore Generale FIEG, a destra, MATTEO RENZI, Sindaco di Firenze
People’s
Daily
CHI
ǦͪǡͮΨ
ͬͪǡͬΨ
Andrei su un quotidiano online
ΪͩǡͭΨ
ͱǡͫΨ
Andrei su un blog
ͪǡͪΨ
ΪͨǡͭΨ
Cercherei su Twitter
ͩǡͰΨ
ΪͨǡͪΨ
Cercherei su FriendFeed
ͨǡͱΨ
ΪͨǡͪΨ
Chiamerei un amico/a
ͪǡͪΨ
ΪͨǡͬΨ
Lettori*: chi dichiara di leggere almeno
ͬ volte a settimana il mezzo citato
iffusione
Base: totale
campione,
ͮǤͬͮͯ…ƒ•‹
Accenderei la Radio ͮǡͪΨ
ͫǡͨΨ
Lettori di blog di attualità: ͮǡͩΨ
13
25 giugno
01 luglio 2011
ƒ”‡‹—ǯƒŽ–”ƒ…‘•ƒǡ‡…‹‘°ǥ
ͩǡͩΨ
Nella popolazione online è naturale il ricorso a un motore di ricerca e a un
quotidiano online. Da considerare comunque il peso rilevante della televisione
‹’‘Ž‘‰‹ƒ†‹‡œœ‹†‹‹ˆ‘”ƒœ‹‘‡—–‹Ž‹œœƒ–‹
Nel caso di un evento eccezionale
Supponiamo che sia da poco avvenuta una cosa importantissima
nel mondo e vuoi sapere di cosa si tratta.
Cosa faresti come prima cosa per capire cosa è successo?
[Seleziona almeno una e un massimo di due fonti]
RadioeTV(Air)
Online
ͭͫǡͬΨ
Aggregatori
esitidiews
SocialNetworks
eBlog
Amicieconoscenti
Altrefonti
Ǧͪǡͩ’Ǥ’Ǥ
ͬͮǡͯΨ
Motorediricerca
ͬͩǡͩΨ
Base: totale
campione,
ͮǤͬͮͯ…ƒ•‹
ΪͫǡͰ’Ǥ’Ǥ
Ǧͩǡͨ’Ǥ’Ǥ
Ϊͪǡͪ’Ǥ’Ǥ
ͩͫǡͮΨ
Ϊͨǡͬ’Ǥ’Ǥ
ͪǡͪΨ
Ϊͨǡͫ’Ǥ’Ǥ
ͩǡͩΨ
Nell’aggregazione delle diverse soluzioni per “macro-mezzo”, l’online copre
la quasi totalità degli individui (88,8%), grazie al forte contributo della ricerca
su un motore generalista. La tendenza rispetto al 2010 è a favore dell’online
Studio Human Highway
Internet già
prima fonte
M
otori di ricerca, aggregatori e quotidiani online: sono queste le principali fonti di informazione per gli utenti della
Rete secondo i dati raccolti in uno studio realizzato da Human
Highway e commissionato da Liquida.
Televisione, radio e quotidiani hanno un ruolo fondamentale nella scoperta della notizia: il % del campione vi fa ricorso.
Se si opera una distinzione per macro-mezzo è, però, l’online
a farla da padrone. Internet rivendica il primato assoluto, seguito dai blog (lettori passati dai circa , milioni del
ai
milioni del
e pari al , % dell’intera popolazione online)
anche se il livello di gradimento è frenato dalla percezione di
scarsa autorevolezza e bassa qualità dei contenuti e incombe
la concorrenza delle versioni digitali dei quotidiani, specialmente per quanto riguarda le notizie di attualità. Facebook e
Twitter giocano un ruolo di punta nel rilanciare le news prese
da altre fonti.
f.t.
Atteggiamenti generali verso l’informazione prodotta dai blog
Situazione del
Atteggiamento/Giudizio sui Blog vs Quotidiani
Contenuti dei blog di ottima qualità e utilità
Blogger più liberi di esprimere la loro opinione
Maggior fiducia nelle notizie di attualità e politica dei Blog
Attenzione a verificare chi scrive e gestisce un blog
e trend degli ultimi tre anni
Accordo
Trend
Medio-basso (
%)
Elevato ( %)
Medio-basso (
Medio-alto (
%)
%)
Fedeltà a certi blog, lettura abituale
Medio-basso (
%)
“Sui blog non ci arrivo sempre un po’ per caso”
Medio-basso (
%)
=





I fruitori abituali di informazione online mostrano atteggiamento di apertura verso i blog, frenato però dalla scarsa autorevolezza e dalla
percezione di bassa qualità. Tutti gli aspetti esaminati, però, sono in costante miglioramento
Interventi
L’
associazione
IWA
ITALY
(http://www.iwa.it/) e WEBITALIAONLUS, Associazione
degli autori del Web italiano (http://
www.assowebitalia.it/) hanno stipulato un accordo per promuovere e
diffondere lo sviluppo del settore dei
professionisti di Internet e del Web in
Italia.
IWA Italy ha avviato il gruppo di
lavoro IWA Italy Web Skills Profiles
(http://www.skillprofiles.eu/) (al quale
partecipa anche WEBITALIA) che, da
oltre quattro anni, con i suoi
partecipanti, contribuisce alla definizione
dei profili dei professionisti del Web.
In occasione della nona edizione
di PWI
(http://www.premioweb
italia.it/) sono stati istituiti “Premi
Speciali fuori Concorso” e IWA Italy e
WEBITALIAONLUS hanno intrapreso
un’attiva collaborazione finalizzata
all’individuazione sul territorio italiano
di casi di successo, in riferimento a
determinati profili professionali.
Il Gruppo IWA Italy Web Skills Profiles ha l’obiettivo di definire i profili
professionali del Web. Tali figure potranno garantire maggiore chiarezza
alle aziende che assumeranno personale specializzato nell’ambito del Web
e forniranno supporto alle organizzazioni ed ai professionisti che nell’ambito della formazione sapranno operare
meglio le proprie scelte.
Nel luglio del
è stata pubblicata
la prima stable release del documento
che definisce profili professionali:
Competenze – Definiti i profili professionali della Rete
grande valenza delle organizzazioni,
aziende e professionisti coinvolti.
Per la redazione del documento,
si è partiti dalla individuazione delle
Macroaree che, a grandi linee, contengono le varie attività che si svolgono
dalla nascita dell’idea fino alla pubblicazione di un sito o di un’applicazione
Web. Sono state individuate le attività
più importanti, considerandone alcune di cerniera o border-line e difficilmente etichettabili come appartenenti all’una o l’altra macro area.
Le macroaree individuate sono:
- Ideazione
- Progettazione
- Marketing
- Realizzazione
Le attività invece sono:
- Nascita dell’idea
- Definizione dello scopo
- Analisi di mercato
- Formalizzazione del progetto
- Pianificazione dei tempi e definizio-
Dal
Abilità qualificanti richieste
per il Digital Strategic Planner
ne del personale necessario
- Progettazione strategica - comunicazione e marketing
- Progettazione tecnica - tecnologica
- Search Engine Optimization - SEO
- Search Engine Marketing - SEM
- Sviluppo
- Produzione del contenuti
- Testing e valutazioni
- Pubblicazione - sistema tecnico e
contenuti
Sono state definite, poi, le Abilità
necessarie per svolgere le attività identificate con un lavoro di strutturazione delle abilità in diversi profili.
Per avere un esempio di profilo professionale si riporta di seguito il profilo
relativo alla figura professionale del
Digital Strategic Planner che opera
nelle macroaree ideazione, progettazione, marketing e realizzazione.
- Web Usability
- Web Content Accessibility
Il moderno professionista del Web
può quindi identificarsi in una figura
professionale ben precisa, ma può
anche costruirsi un nuovo e diverso
profilo, formandosi nelle abilità specifiche che lo caratterizzano. Le organizzazioni e le strutture formative potranno costruire percorsi specifici per
offrire ai professionisti pacchetti formativi sulle abilità richieste da ogni
profilo. Le aziende che lavorano nel
Web avranno, infine, uno strumento
agile e preciso per poter richiedere e
scegliere i loro professionisti individuando la combinazione ottimale di
precise abilità.
Al momento il gruppo è al lavoro per
l’aggiornamento dei profili; chi è interessato può inviare un’e-mail a info@
skillprofiles.eu.
PASQUALE POPOLIZIO
Digital Strategic Planner e
Coordinatore del Gruppo IWA Italy
Web Skills Profiles
Abilità di base richieste
per il Digital Strategic Planner
- Visione Strategica
Azioni
15
- Marketing
- Comunicazione
- Problem Solving
- Internet Technology
- Essere informato sui trend e gli
strumenti di Internet e del Web
- Information Architecture
- Team Working
Professionisti del web
di tutta Italia… uniti
. Web Project Manager
. Account
. Market Research Analyst
. User Experience Designer
. Functional Analyst
. Db Administrator
. Search Engine Optimizator (SEO)
. Search Engine Marketer
. Community Manager
. Advertising Manager
. Front-end Web Developer
. Server Side Web Developer
. Web Content Manager
. Web Content Editor
. Web Server Administrator
. Creative Information Architect
. Digital Strategic Planner
La grande ricchezza del Gruppo di
Lavoro è rappresentata dalla trasversalità professionale dei suoi partecipanti, che arricchiscono con le loro
esperienze e competenze specifiche
i contenuti dei documenti realizzati.
Basta andare sulla pagina dei partecipanti del Gruppo (http://www.skillprofiles.eu/partecipanti) per capire la
25 giugno
01 luglio 2011
a cura di Iniziativa advisors
giugno disponibile l’incentivo della Regione per le imprese che vogliono assumere
Ecco le regole per la “dote occupazionale”
L
a Regione Puglia ha messo a disposizione, a partire dal giugno, la cosiddetta “dote occupazionale”, un incentivo in denaro finalizzato a promuovere nell’intero territorio della Regione
Puglia l’occupazione stabile dei lavoratori delle aziende che assumono soggetti residenti in Puglia a tempo indeterminato, sia part
time che full time.
Possono accedere alle agevolazioni le imprese di ogni dimensione che svolgano attività economiche, indipendentemente dalla forma giuridica rivestita, nonché le organizzazioni no profit che
svolgano attività economiche, le cooperative, i consorzi di piccole
e medie imprese con attività esterna.
In tutti i casi, i soggetti richiedenti devono rispettare i seguenti
requisiti:
• sede legale o unità operativa ubicata sul territorio della Regione;
• devono procedere ad assumere con contratto a tempo indeterminato sia full time che part time non inferiore a ore settimanali.
• devono essere in regola con l’applicazione del CCNL;
• devono essere in regola con il versamento degli obblighi contributivi ed assicurativi;
• devono essere con la normativa in materia di sicurezza del lavoro;
• devono rispettare quanto previsto dall’avviso in merito alle tipologie di assunzione;
• non devono avere in corso procedure di licenziamento di lavoratori adibiti alle stesse mansioni attribuite ai lavoratori da
assumere con le incentivazioni previste dall’Avviso;
• devono essere in regola con le assunzioni previste dalla Legge
/ sul collocamento mirato dei disabili.
Le imprese potranno accedere ai finanziamenti solo per progetti di assunzione presso le sedi ubicate nel territorio regionale.
Le assunzioni devono avvenire nei seguenti termini:
• entro
gg dalla notifica di ammissibilità per un numero di as-
Categoria
sunzioni inferiori a unità;
• entro il / /
per un numero di assunzioni superiori alle
unità.
Le imprese hanno l’obbligo di mantenere l’assunzione per
mesi. In caso di interruzione del rapporto di lavoro prima della
scadenza dei tre anni, per dimissioni, giusta causa o giustificato
motivo soggettivo, l’impresa non perde il contributo se entro
mesi dalla data di interruzione del rapporto provvede a sostituire
l’unità cessata con altro lavoratore, a parità di trattamento economico e normativo
Le categorie di lavoratori la cui assunzione può consentire l’accesso alle agevolazioni sono i soggetti cosiddetti “svantaggiati”,
residenti in Puglia, rientranti dunque in una delle seguenti categorie:
A. Lavoratori/lavoratrici disoccupati/e da almeno sei mesi
B. Inoccupati/e ;
C. Donne
D. Immigrati;
E. Lavoratori disabili.
Le risorse complessive disponibili sono pari a milioni di euro
e l’incentivo riconosciuto all’impresa richiedente è proporzionato
al costo salariale lordo sostenuto per il lavoratore assunto.
Le assunzioni devono rappresentare un aumento netto del numero dei lavoratori dell’impresa rispetto all’anno precedente.
La dote occupazionale è concessa secondo i parametri riportati di seguito:
Durata
% di aiu- % preMax.
% totale
to base mialità concedibile di aiuto
Disoccupati
da almeno
sei mesi
anno
%
Inoccupati
anno
Donne
anno
Disabili
Immigrati
%
€
.
%
%
%
€
.
%
%
%
€
.
%
anno
%
%
€
.
%
anno
%
%
€
.
%
Il costo salariale lordo sul quale è calcolato l’incentivo concedibile è pari a € .
, per anno.
In caso di soggetti molto svantaggiati (disoccupazione superiore a anni) la durata di concessione dell’incentivo è prolungata
sino a mesi;
L’incentivo è erogato secondo le seguenti modalità:
• % del contributo concesso, all’atto della presentazione della
documentazione comprovante l’avvenuta assunzione a tempo
indeterminato;
• Saldo, in misura pari alla differenza tra l’acconto già percepito e le spettanze effettivamente erogate all’unità lavorativa,
nell’anno di assunzione.
La domanda di accesso può essere presentata – esclusivamente per via telematica – attraverso il portale http://pianolavoro.
regione.puglia.it, a partire dalle ore . del
Giugno
. Le
risorse sono assegnate fino ad esaurimento.
L´Ufficio competente del Servizio Politiche per il Lavoro della
Regione Puglia pubblicherà periodicamente sul Bollettino Ufficiale l’elenco delle imprese ammesse al finanziamento, tenuto conto
dell’ordine cronologico di presentazione dell’istanza completa.
16
25 giugno
01 luglio 2011
Opinioni
di Vito RAIMONDO
Polemiche infinite tra magistrati e politici, e nessuno si occupa della Giustizia
Dalla pedofilia alla P4
diciamolatutta di che colore è la toga?
Ma le toghe del caso P
di che colore sono?
questo terribile pasticcio?
Qui, non si tratta di toghe rosse, ma di sciatteria istituzionale. O no?
Auto in ripresa nella Ue
tranne che in Italia. E Marchionne tace
La scivolata di Brunetta sui precari
propizia la contestazione sui social network
Quando un docente – peridipiù politico e governante – arriva a dire a un gruppo di precari “siete
l’Italia peggiore. Se si vuole lavorare si vada alle di
mattina ai mercati generali a scaricare cassette” si
è ai limiti della decenza e alle soglie della volgarità.
Il ministro Brunetta dovrebbe vergognarsi di
definirsi “docente” e restituire la cattedra.
lo spazio delle “brevi”. Nella politica, invece, si
celebra qualche straccio polemico. Eccone un
esempio.
Il Ministro dell’Interno, Roberto Maroni:
“Basta soldi per i bombardamenti in Libia”.
Replica il collega degli Esteri, Franco Frattini:
“Mi pare che ci sia un po’ troppa gente che fa
il tifo per l’abbandono nelle mani di Gheddafi
della Libia”.
LUCA PALAMARA
Il Presidente dell’Associazione nazionale magistrati, Luca Palamara, interviene sulla nebulosa vicenda della cosiddetta P : “È una vicenda
inquietante. La magistratura ha bisogno di credibilità e discontinuità rispetto a comportamenti e
fatti con cui non vogliamo avere nulla a che fare”.
Giustissimo. Però, visto che nel caso è coinvolto un ex magistrato (Alfonso Papa, ora parlamentare del Pdl) ci si chiede quale etichetta
assegnare a Papa e ad altri come lui del Centrodestra in contrapposizione a quella di “Toghe
rosse” affibbiata a Ilda Boccassini e analoghi,
presunti simpatizzanti del Centrosinistra.
Il premier Berlusconi, che sulle vicende giudiziarie sa sempre tutto e più di tutti, se n’è uscito
con: “È un’inchiesta sul nulla”. Come quelle che
lo riguardano – ahinoi! – da una ventina d’anni!
Il processo per abusi su bimbi
e uno strano trasferimento del giudice
SERGIO MARCHIONNE
Riprendono le vendite dell’auto nell’Europa a
più l’area Efta: + , %. Si distinguono, al solito,
la Germania (+ %), seguita dalla Francia (+ , %).
L’Italia registra soltanto il , %.
Il grande capo del Gruppo Fiat non ha commentato. Strano, visto che è così solerte a pavoneggiarsi con i positivi risultati della disastrata
azienda americana Chrysler.
RENATO BRUNETTA
Mondadori, le paure di Berlusconi
e le amnesie sulla sentenza
Ci esimiamo, poi, dal giudizio sul suo essere un
uomo al servizio dei cittadini. Al servizio de che?
Intanto, il prof.-on. è sommerso dalla contestazione del popolo di “You tube”. E, per il momento, ci sembra sufficiente…
I magistrati italiani, oltre che essere considerati, per la maggior parte, “toghe rosse” e di
rappresentare il “cancro” del Paese, da domenica scorsa sono diventati anche esterofili, nel
senso di operare dalla parte dei clandestini…
Un’ingiustizia di inaudita gravità. Il processo
sugli abusi sessuali nei confronti degli allievi della Scuola elementare di Rignano Flaminio dovrà
ripartire da zero poiché un giudice è stato trasferito ad altro incarico. Pensate: nella Commissione giudicatrice del concorso in Magistratura!
Ci si chiede: il Ministro della Giustizia, Alfano,
che sovrintende alla formazione delle Commissioni, non poteva intervenire prima, evitando
ROBERTO MARONI
Il pensiero è del Ministro dell’Interno Roberto
Maroni ed è stato espresso, nientemeno, a Pontida, epico luogo delle future fortune dell’Italia!
SILVIO BERLUSCONI
Silvio Berlusconi torna sul lodo Mondadori
che gli valse la proprietà della casa editrice: “Se
perdo, dove trovo i soldi?” avrebbe detto in confidenza ad alcuni amici.
Non molto tempo fa, aveva dichiarato che
forse era il caso – di fronte alla richiesta di risarcimento (
mln.) di De Benedetti (difeso dal
neo sindaco di Milano, l’odiatissimo Pisapia ) – di
restituire la Mondadori.
L’unica cosa che non ha ancora detto il premier è ricordare a tutti che quella sentenza fu da
lui comprata! O no?
La guerra in Libia la combattono
i Ministri Maroni e Frattini
La guerra in Libia, ormai, sui giornali occupa
“Non vi offendo, perché io non vi ho insultato, ma vi ho descritto”
Dal sabato
in edicola
a1€
La crisi del San Raffaele
sia di monito per la Regione Puglia
Il deputato pugliese Francesco Boccia lancia
su Facebook una campagna sulla crisi finanziaria
della Fondazione San Raffaele di Milano e invita
la Regione Puglia a revocare la delibera relativa
al finanziamento del nuovo ospedale di Taranto
in cui è prevista la partecipazione dell’ente milanese.
Per il Ministro Maroni
ora i magistrati sono esterofili
ANGIOLINO ALFANO
FRANCO FRATTINI
Il bello (o il brutto?) è che hanno ragione entrambi questi “soloni” della nostra alta politica
(sic!)
FRANCESCO BOCCIA
“Quelle risorse (
mln.) – afferma Boccia –
vanno dirottate sugli ospedali esistenti”. E, comunque, il San Raffaele è indebitato di
mln.
e non ce la potrà fare a dirottare finanziamenti
(
mln.) in Puglia.
“La Gazzetta dell’Economia” queste cose le
ha scritte un anno fa!
Indro Montanelli
“Non si
possiede
ciò che
non si
comprende”
Johann Wolfgang von Goethe
www.gazeco.it
Rubriche
25 giugno
01 luglio 2011
17
segue dalla prima
Oggi il valore delle imprese nasce in Rete
verso il marketing esperienziale, per cui l’effettiva soddisfazione, conquista e fidelizzazione del
cliente consiste nella possibilità di fargli vivere attivamente un’esperienza talmente forte ed unica
da trasformarlo: si pensi all’evoluzione dei servizi
offerti nel settore turistico, in cui lo stesso cliente
è necessariamente parte attiva di un complesso
processo di creazione del valore.
L’evoluzione tecnologica, con la diffusione di
Internet, ha generato nuove possibilità di trasferire all’esterno dell’impresa fasi sempre più significative del processo di produzione; pertanto, le
imprese possono disaggregare le proprie attività
nel mercato, ripensando la catena del valore e
riconfigurando nuove combinazioni di risorse,
strutture e processi in funzione della soddisfazio-
ne dei consumatori finali. Conseguentemente, la
struttura operativa interna all’impresa, mediante
la diffusione dei fenomeni di outsourcing, si disperde all’esterno dell’impresa in relazioni reticolari tra network di operatori (many-to-many),
contribuendo a rendere sia più complessa la
funzione di governo, sia più elementare la stessa
struttura operativa interna all’impresa (attività
interne coordinabili secondo relazioni di gerarchia si trasformano in relazioni esterne di mercato e di filiera). L’impresa sistemica è costituita da
reti di relazioni, che richiedono uno spostamento
dell’attenzione dagli oggetti e dalle loro proprietà, verso le connessioni reticolari. Le attività generatrici di valore all’interno delle singole imprese sono più agevolmente disaggregate nel mer-
rete del valore, nella quale agiscono i diversi operatori economici, che orientano i propri obiettivi verso l’acquisizione di una parte del valore prodotto
in collaborazione con altri: l’appropriazione di valore dipende dal potere contrattuale dell’impresa
e dalla capacità di negoziare le migliori condizioni
di remunerazione del proprio contributo alla rete.
Il compito attuale dell’impresa diviene quello di estrarre valore dai mercati, monetizzando in modo
efficace le risorse prodotte anche con il contributo
dei clienti, delle comunità e della società intera.
cato, mediante un processo di “decentramento
di specialità” (non più “decentramento di capacità”), e viene ridefinita la combinazione ottimale
degli apporti tra i potenziali partner della rete,
esclusivamente in funzione della soddisfazione e
della creazione di valore per il consumatore finale, che viene anche direttamente coinvolto nella
stessa rete: i fenomeni di integrazione verticale
lasciano il campo agli accordi di collaborazione
orizzontali, le economie di scala fisica alle economie di scala da network, il vantaggio di essere intensamente connessi con alcuni partner a quello
di essere debolmente in relazione con molti altri
partner, le forme organizzative gerarchiche a
schemi decisionali diffusi e vicini al consumatore.
La tradizionale catena del valore si trasforma in
SAVINO SANTOVITO
Associato di Economia e Gestione delle Imprese
Facoltà di Economia dell’Università degli Studi di
Bari “Aldo Moro
leNewsdaTerritorioeImprese
inviate le vostre notizie a [email protected]
PUGLIA
Il made in Puglia
a Sì SposaItalia Collezioni
La moda pugliese ancora una volta è stata protagonista di “Sì Sposaitalia Collezioni”, con il fascino intramontabile dei suoi abiti da sposa che continuano a far sognare le spose di ieri, di oggi e di domani.
La manifestazione è il più importante appuntamento internazionale
dedicato alla presentazione delle collezioni da cerimonia. A sfilare
sono stati marchi di aziende pugliesi, che hanno presentato le
collezioni
di abiti da sposa e da cerimonia per donna, uomo e
bambino. La provincia più rappresentata è Bari, con ben aziende.
Firma Patti sociali di genere
Per sperimentazione sui territori
Alla presenza dell’Assessore al Welfare della Regione Puglia, Elena Gentile, sono state firmate le convenzioni con i rappresentanti
dei
raggruppamenti che gestiranno le sperimentazioni sui territori. Introdotti in Puglia dalla L.R. del marzo
“Norme
per le politiche di genere e i servizi di conciliazione vita-lavoro in
Puglia” con l’obiettivo di attivare e diffondere strumenti di conciliazione, i Patti sociali sono accordi territoriali fra istituzioni, imprese
private, organizzazioni sindacali e imprenditoriali, sistema scolastico per promuovere la sperimentazione di formule di organizzazione del lavoro orientate alla conciliazione vita - lavoro e all’equa
distribuzione del lavoro di cura tra i sessi.
Paypal e polizia postale:
una guida per acquisti on line
“La sicurezza è un diritto, anche quando si compra on line”: con
questo titolo Polizia postale e di PayPal, società del gruppo eBay,
hanno preparato una guida sintetica, che soprattutto in questo periodo dedicato alla prenotazione delle vacanze estive attraverso i
siti internet che gestiscono una fetta ormai importante del mercato,
può risultare utile a non incorrere in spiacevoli e “costosi” incidenti.
Discarica “ex Lepetit” di Brindisi:
sottoscritto accordo per bonifica
E’ stato avviato con la sottoscrizione del disciplinare regolante i
rapporti tra la Regione Puglia e la Provincia di Brindisi, l’iter relativo
alla Messa in sicurezza permanente della discarica ex Lepetit, sita in
contrada Mattarelle nel comune di San Pancrazio Salentino, prima di
www.gazeco.it
Direttore responsabile: Dionisio Ciccarese
Direttore editoriale: Vito Raimondo
Redazione: Via delle Orchidee, 3 - 70026 - Z.I.
Modugno-Bari – Tel. 0805857444 Fax 0805857428 - [email protected]
Responsabile trattamento dati personali:
Dionisio Ciccarese
proprietà della Società Lepetit, ora Società Sanofi Aventis, nota per
la produzione di principi attivi per importanti famiglie di antibiotici.
Il finanziamento è stato concesso dalla Regione Puglia, nell’ambito
della procedura di negoziazione con l’Area Vasta Brindisina, relativa
al Programma Operativo Regionale FESR
.
“Vinexpo” di Bordeaux:
stand istituzionale della Regione
Sulla scia del crescente interesse mostrato per i vini autoctoni
pugliesi dai mercati internazionali, la Regione Puglia è tornata in
Francia per partecipare, per la prima volta, a “Vinexpo”, dal al
giugno, il salone internazionale che riunisce, ogni due anni, i principali protagonisti dell’industria enologica mondiale. Nella più recente
edizione, svoltasi nel
, Vinexpo ha fatto registrare la presenza
di oltre .
aziende espositrici provenienti da
Paesi e di oltre
.
visitatori provenienti da
Paesi. Con l’obiettivo di esaltare
le caratteristiche organolettiche delle eccellenze vinicole autoctone,
la Puglia ha partecipato all’evento con uno stand istituzionale, per
rappresentare undici le aziende: Apollonio (Monteroni – Le), Candido (San Donaci – Br), Cantina San Donaci (San Donaci – Br), Cantine Carpentiere (Barletta - BT), Conti Zecca (Leverano – Le), Feudi
di Guagnano (Guagnano – Le), L’Astore Masseria (Cutrofiano – Le),
Mottura (Tuglie – Le), Teanum (San Paolo Civitate – Fg), Tenuta Fujanera (Foggia – Fg), Tormaresca (Minervino Murge – BT).
Protezione Civile:
convenzione Provincia Lecce
Giovedì
giugno, nella sede dell’assessorato regionale alle
Opere Pubbliche e Protezione civile a Bari è stataa sottoscritta
la Convenzione tra la Regione Puglia e la Provincia di Lecce per il
rafforzamento delle strutture provinciale di Protezione civile attraverso il contributo di €
.
, , a valere sul P.O. FESR Puglia
/
. Il contributo è stato destinato in base a quanto previsto
dal Protocollo d’Intesa che la Regione Puglia ha sottoscritto con le
Province pugliesi il ottobre scorso, che prevedeva una dotazione finanziaria di € .
.
, da suddividere per il % in parti uguali nelle sei Province pugliesi e per il restante % sulla base della
popolazione residente, della superficie territoriale, del numero dei
comuni e del livello di rischio idrogeologico definito dal PAI.
BASILICATA
Turismo metapontino:
incontro a Nova Siri
Si è tenuto nei giorni scorsi a Nova Siri un incontro tra gli ammi-
nistratori dei Comuni della fascia Jonica lucana per programmare
in sinergia il futuro del turismo metapontino. L’incontro, promosso
da Giuseppe Mitidieri, assessore al Turismo del Comune di Nova
Siri, ha visto la partecipazione di Nicola Lopatriello, sindaco di Policoro, Vincenzo Francomano, sindaco di Rotondella e Raffaele D’Ascanio, assessore al Turismo del Comune di Bernalda. Dalla discussione è emersa, tra le altre cose, l’ipotesi di concepire un soggetto
unitario, che possa mettere in campo iniziative dei vari comuni e
possa attuare una politica unitaria di promozione e fiscalità.
Coldiretti: assemblea
quadri dirigenti
Si è tenuta martedì Giugno, l’Assemblea dei quadri dirigenti
Coldiretti Basilicata.
L’assemblea è stata l’occasione per discutere delle attività svolte
e di quelle in programma dall’Organizzazione. Si è parlato di sicurezza alimentare, dell’importanza di un’etichettatura chiara e trasparente che premi la qualità, il lavoro degli imprenditori agricoli e
la salute dei consumatori. Sono stati presentati i passi in avanti fatti
per la costruzione di una filiera tutta italiana e firmata dagli agricoltori e si è discusso delle strategie da adottare affinché l’agricoltura dia un contributo decisivo allo sviluppo della nostra Regione.
Si è discusso infine del sistema finanziario delle imprese agricole
e delle criticità del sistema amministrativo regionale, che, impantanato nelle lungaggini burocratiche, non riesce a dare risposte
immediate e incisive al settore primario lucano come testimonia
l’esigua spesa del PSR, il ritardo nell’approvazione dei PIF (Progetti
Integrati di Filiera) con l’assenza assoluta di decreti di pagamento
ai singoli imprenditori agricoli per le misure di investimento e la spinosa questione dei pagamenti Agea-Arbea.
Parco del Castello Matera:
progetto Camera di Commercio
Storia, attività culturali e servizi per valorizzare a pieno titolo a
Matera il cinquecentesco e incompiuto castello, fatto realizzare dal
Conte Carlo Tramontano. La richiesta è supportata da un progetto
che la Camera di commercio ha realizzato e proposto al Comune
di Matera, e denominato “ Anno Domini
. Il masso del malconsiglio. Una storia di libertà. Vita e morte del conte Carlo Tramontano’’, che propone una rievocazione storica, attività culturali, di
animazione e fruizione dell’area e dell’antico maniero. “L’inaugurazione del Parco del Castello –ha detto il presidente della Camera
di commercio, Angelo Tortorelli - e le iniziative culturali focalizzano
l’attenzione su un’area e su un monumento importanti della storia
locale e per la stessa offerta turistica della Citta dei Sassi, per la
quale la Camera di commercio rilancia una proposta di valorizzazione in grado di accrescere in termini di immagine e di contenuti il
cartellone di iniziative per l’estate
”.
Ogni riproduzione anche parziale è vietata ai termini di legge – Chiuso in tipografia il 23 giugno 2011
Società editrice:
Via delle Orchidee, 1
70026 - Z.I. Modugno-Bari Tel. 0805857439 - Fax 0805857427
P.Q.S.
Periodici e Quotidiani del Sud
© Copyright P.Q.S.
Registrazione Trib. Bari n. 1276 del 19/4/1996
Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di
questo settimanale può essere riprodotta con
mezzi grafici, meccanici, elettronici o digitali.
Ogni violazione sarà perseguita a norma di legge.
Impaginazione grafica e prestampa: Fotolito38
Certificato ADS n. 6937 del 21/12/2010
Abbonamenti:
Tariffa per l’Italia € 48,00 Tariffa per l’Europa € 144,00 (48 numeri)
da versare sul ccp n. 7638014 intestato a:
P.Q.S. - Periodici e Quotidiani del Sud Via delle Orchidee, 1
70026 - Z.I. Modugno-Bari
Numero arretrato € 2,77
Pubblicità: Area 4 S.r.l.,
Via delle Margherite n. 20/22
70026 Modugno (BA)
tel. 080.5857450 - fax 080.5857426
e-mail: [email protected]
Unione Stampa Periodica Italiana
18
25 giugno
01 luglio 2011
Itinerari
“B
renca”, “San Materno”, “Pozzo Vivo” tre contrade rurali che dicono
poco a molti. Sennonché in tali siti, in
territorio di Mola ma baricentrica rispetto a Rutigliano, Noicattaro, Conversano, ci sono decine di
ville antiche, una piccola scuola rurale, tanto verde, muretti a secco da far ritenere tutto il complesso un’oasi, un poggio di pace su cui soffiano
zefiri di culto per la tradizione.
Ville Settecentesche, Ottocentesche e del primo Novecento a quei tempi abitate durante le
vacanze. Manufatti che, non avendo subito in
modo radicale l’oltraggio del tempo, si presentano all’ammirazione dei visitatori per la loro bella
architettura. L’area su cui sono, inoltre, è ricca di
biotopi e beni paesaggistici meravigliosi, come
flora e fauna mediterranea tipica, muretti a secco, case rurali a testimonianza di espressive tradizioni storiche, artistiche e di vita vissuta.
A protezione di cotanto patrimonio del poggio
è stata fondata, nell’ottobre del
, l’Associazione “Le Antiche Ville”, Onlus (Organizzazione
non lucrativa di utilità sociale). Tredici i soci fondatori “animati da spirito di servizio e volontà di
operare per la tutela dell’ambiente rurale e lo svi-
Scoperte – Ville antiche, giardini, muretti a secco
Mola, il tesoretto
delle tre contrade
luppo della comunità”. L’associazione trae ispirazione dalla dichiarazione di Cork del novembre
, conclusiva della conferenza europea sullo
sviluppo rurale intitolata “Una campagna viva”.
Si propone perciò “di tutelare, valorizzare e sviluppare tutta l’area delle antiche ville”.
Nel
il progetto associativo ha avuto un avvio consistente grazie ad un accordo di stipulato
tra l’Associazione e l’Amministrazione Comunale
di Mola con la realizzazione dell’Ecomuseo del
“Poggio delle Antiche Ville”. Il Comune di Mola,
inoltre, ha affidato in gestione all’Associazione
Foto Comugnero Silvana_fotolia
una scuola rurale in abbandono, costruita nei primi anni Sessanta dalla Cassa del Mezzogiorno in
contrada di Brenca.
“Le antiche ville” ha ristrutturato l’edificio adibendolo a “Centro Servizi” dell’Ecomuseo, ospitandovi la sede sociale e le rassegne di eventi artistici intitolate “Viali della memoria” e una mostra
permanente di fotografie di Mariano Argentieri,
una galleria iconografica per conoscere le più
interessanti risorse architettoniche, paesaggistiche, la vegetazione e la fauna del poggio.
Nella scuola è stato ricostruito un ambiente au-
tentico con arredi d’epoca persino nella cucina è
stato salvato l’antico “focarile”, dove si cuocevano i cibi con fuoco a legna. Nel
, l’Assessorato alla Cultura della Provincia di Bari ha finanziato
l’Ecomuseo come proprio progetto speciale “Baricentro di cultura in collina”, con un programma
annuale “di servizi di utilità collettiva e di eventi
per la valorizzazione del Poggio eco museale ideato da Antiche ville”.
Nel progetto sono previsti una biblioteca rurale da ospitare in una delle ville, promozione dei
prodotti enogastronomici tipici e di qualità del
Poggio, visite didattiche, specie di scolaresche,
con i relativi materiali illustrativi, sostegno della
rinascita a nuova vita di antiche ville abbandonate, istituzione di un “Albo d’Oro” in cui iscrivere
tutti quelli che si distinguono per la difesa o la
ricostruzione dei “muretti a secco” e per il reimpianto delle colture arboree tradizionali.
L’Associazione per lo sviluppo dell’Ecomuseo
del Poggio delle Antiche Ville ha organizza anche
conferenze cittadine per il recupero delle esperienze musicali di artisti vissuti nel Poggio, l’attivazione “bed & breakfast” nelle antiche ville,
come a Villa Berlen o in altre.
Prodotti – Prezioso in cucina è un ottimo rimedio terapeutico
O si ama o si disprezza
ma il rafano è utilissimo
O
LA RICETTA / “FRUTTO” SOTTACETO
P
er insaporire carni, pesci o insalate ecco il rafano sottaceto.
Una preparazione assai facile per chi ama sapori forti. Gli
ingredienti sono un grosso rafano e aceto di vino bianco.
La radice va raschiata con un coltello e grattugiata in una ciotola. L’operazione vi riserverà una buona dose di lacrime. Disponete in barattolini di vetro il rafano e versatevi l’aceto sino al
bordo. Chiudete ermeticamente, conservate in frigorifero e…
buon piccante!
lo si ama perdutamente o lo si respinge con un “puah!”. È il
rafano, nome scientifico Armoracia rusticana della famiglia
delle Brassicacee, (cavoli, rape, broccoli, verze…per intenderci),
noto anche come kren o barbaforte, è agrodolce e piccante, odore forte, aromatico e balsamico. Quando si taglia o si grattugia,
provoca lacrimazione.
La pianta, allo stato selvatico, è originaria dell’Europa centrorientale, dove è coltivata così come in Nord America e in Asia specie in Giappone, per la preparazione di una salsa piccante.
Il rafano è molto apprezzato anche in Lucania, dove il rizoma è
chiamano u tartuf’ d’i pov’ròmm (il tartufo dei poveri). Nella cucina tradizionale della regione è consumato, durante il Carnevale,
per la rafanata materana, cioè una frittata alta dieci centimetri
fatta con uova sbattute, pecorino, peperoncino (o pepe), prezzemolo, rizoma grattugiato fresco. Nella provincia di Potenza è
utilizzata anche la foglia del rafano, per aromatizzare minestre a
base di verza.
È nello ‘Ndrupp’c, o “intoppo”, il ragù tipico di Potenza che il
rafano crudo fa faville come indispensabile condimento. Il rizoma fresco è grattugiato sulla pasta condita con ragù di carne e
formaggio pecorino. Un piatto certamente forte che va gustato
con vino Aglianico.
Il rafano è anche un ottimo rimedio terapeutico. Nella radice si
trovano, infatti, i glucosinati, precursori naturali degli isotiocinati
potenziali agenti protettori contro il cancro. Come, del resto sono in genere cavoli, rape, broccoli, verze e tutte le Brassicacee.
Il rafano contiene anche fenoli, acido ascorbico (vitamina C),
resina, cumarine e zuccheri. In medicina è utilizzato contro le infezioni delle vie urinarie, dell’apparato respiratorio e come stimolante dei processi digestivi e diuretici.
fraBoschi,SentierieTorrenti
Putignano torna al medioevo per San Giovanni
Cavalieri e balestrieri, popolani e
fachiri, mangiafuoco e danzatrici del
ventre a Putignano per festeggiare
San Giovanni, il patrono, in un modo
del tutto particolare, tornando nel
medioevo. Risale al
,a
anni
fa, la bolla del Papa con cui, su richiesta del balì di santo Stefano, fra Guerrino da Castelnuovo, il patrono dei cavalieri di Rodi, san Giovanni battista,
era riconosciuto anche come patrono
di Putignano. Era un modo per far
sapere chi comandava a Putignano.
Per oltre trent’anni, infatti, se n’era
appropriato abusivamente un uomo
violento, Gualtieri VI (
), conte di Conversano e Lecce e duca di
Atene che aveva spadroneggiato nel
Regno senza dover dare conto nemmeno al re di Napoli, Roberto I, con
cui era strettamente imparentato.
Gualtieri aveva fatto costruire un’imponente torre all’ingresso di Putignano con dentro balestrieri e un capitano. Il loro compito era di riscuotere
le tasse dai putignanesi. Quando morì
in battaglia in Francia nel testamento,
lasciò scritto di restituire ai legittimi
proprietari il maltolto.
Per un giorno l’orto alle spalle della
chiesa di san Domenico si trasforma in
accampamento e mercato medievale,
dove si compra, si vende, si fa festa,
ci si diverte e si mangia. Si comincia
presto con l’apertura dell’accampamento. All’ora di pranzo è possibile
partecipare al banchetto dei cavalieri
prenotando. Nel pomeriggio giochi
medievali all’aperto. Nel tardo pomeriggio conferenza storica su: “La fine
della libertà in Italia” con il prof. Giacomo Polignano. Nella serata il corteo del capitano della torre che consegnerà il diploma della città al balì.
Seguiranno spettacoli di “focoleria”
e danzatrici del ventre. La giornata si
chiude con degustazioni di pietanze
medievali, la giostra dei cavalieri e i
fuochi pirotecnici.
Info: Associazione Storico-Culturale Porta Barsento
.
/
.
A Otranto il
e
giugno Sagra
dei SS. Pietru E Paulu, Festa del Centro Storico con degustazioni, convegno, pizzica, spettacoli in piazza.
L’evento è organizzato dall’Associazione culturale “Hydro ... un fiume
d’idee” con il patrocinio del Comune
di Otranto e dell’Assessorato alle Risorse Agroalimentari della Regione
Puglia, e con la collaborazione di tutte le associazioni locali. Nelle piazze
del centro storico saranno allestiti
stand enogastronomici e avverranno le esibizioni di gruppi musicali Nel
programma dei due giorni la Banda
tra le vie del centro storico, esposizione fotografica di Dino Longo in Largo
Porta Alfonsina, esposizione fotografica di Stefano Giannoccolo in Piazzetta Chiesa San Pietro.
Degustazione di prodotti oleari
e vinicoli in Largo Porta Alfonsina e
Piazza Castello. Esposizione e realizzazione artigianale di prodotti realizzati
con il giunco, con la partecipazione
del maestro Antonio Milo in Piazzetta Idrusa. Convegno a porte aperte.
Il Club Unesco di Otranto presenta
“Tradizioni e curiosità idruntine” in
Largo Porta Alfonsina. Vittoria Dance
Otranto di Salvatore Abela: esibizione
di balli popolari con partecipazione
del pubblico (Piazza Castello). E ancora degustazioni di pennette, pezzetti,
pittule, pesce fritto, anguria e vino in
Piazza del Popolo. I Calanti in concerto. Musica e balli popolari in Piazza del
Popolo e Hot Beat di Nicola Ricciardi
in concerto in Largo Porta Alfonsina.
Gigi Fonte e Pierluigi Merico Show in
Piazza del Popolo
Improvvisando: La combriccola di
Paolo Ricciardi in Piazza del Popolo,
Arcuevi in concerto. Pizzica salentina
in Largo Porta Alfonsina.
Pagina a cura
di Vittorio Stagnani
Sanità
120
Sintomi (%), n=88
SM in Italia (9)
• 61.000 persone affette da SM
• 1 ogni 1000 abitanti
• 100 ogni 100.000 abitanti
1010
1230
9740
4880
SM in Sardegna (9)
• 1 ogni 600 abitanti
4430
4330
Prevalenza in base al decorso
della malattia (9)
• L’85% dei pazienti presenta
la forma RR
• Il 30-50% dei pazienti
presenta la forma PR
• Circa il 10% dei pazienti
presenta la forma PP
50%
40%
40%
1610
31%
22%
Debolezza
motoria/disfunzioni
o spasticità
Problemi
sensori
Fatica
Disturbi
visivi
Equilibrio
17,5%
Vescica
e intestino
19
Numero totale di persone affette da SM nelle diverse regioni (9)
Distribuzione dei sintomi tra i pazienti con SM (8)
100
90
80
70
60
50
40
30
20
10
0
25 giugno
01 luglio 2011
15%
Dolore
3700
1570
890
10%
10%
Problemi
cognitivi o
comportamentali
Disfunzioni
sessuali
5620
320
1330
4080
Sclerosi multipla – Farmaci innovativi poco diffusi
5810
590
Male terribile
c’è la svolta?
S
clerosi multipla (SM), “una delle malattie
socialmente più costose che insorge a anni, ad andamento progressivamente
invalidante, con sintomi di tipo motorio, cognitivo
e neuropsichiatrico e che dura, in media, anni”
(OMS).
In Italia, un nuovo caso ogni ore; .
malati in vita (uno ogni .
italiani; a il rapporto
donne-uomini) di cui - % trattati con farmaci
tradizionali o innovativi e % seguiti con sintomatici.
Tre milioni i malati nel mondo, di cui
.
in Europa.
L’impatto maggiore è dovuto a perdita di produttività e costi indiretti che, insieme, rappresentano il % del costo totale riconducibile alla SM
mentre la presa in carico dei pazienti è responsabile solo del % dei costi (e di questi il % circa è
dovuto alle terapie farmacologiche).
In Italia il costo sociale annuo della SM e di
miliardo e
milioni di euro; il costo medio per
paziente/anno e di .
euro.
Il costo medio per paziente/anno aumenta con
l’aumentare del livello di disabilita. La maggioranza dei pazienti riceve cure informali dai propri familiari per un ammontare di ore al giorno, giorni alla settimana (va messo in conto la perdita di
ore o giornate di lavoro e le malattie derivate per
chi assiste). I pazienti con ricadute presentano costi più elevati rispetto ai pazienti senza ricadute.
La somma dei costi indiretti e di quelli correlati
alla perdita di produttività e oltre il % dei costi
della malattia.
La SM rappresenta una delle principali cause
di disabilità neurologica nell’età giovane-adulta
( - anni), seconda per importanza solo agli incidenti stradali.
Terapie d’attacco – I farmaci steroidei (corticosteroidi) vengono somministrati per pochi giorni
o settimane al momento in cui si verifica un attacco (ricaduta) in modo da ridurne la durata e gli
esiti residui.
Terapie a lungo termine – Esistono farmaci, gli
immunomodulanti o immunosoppressori, che
servono a modificare la progressione della malattia, ridurre la frequenza degli attacchi e l’accumulo di disabilita.
Interferone beta, Glatiramer, Fingolimod, immunosoppressori.
A questi si e aggiunta una terza categoria farmacologica, quella degli anticorpi monoclonali:
Fingolimod, ecc.
Sono previsti, entro anni farmaci innovativi.
Ma solo su
malati sono trattati, in Italia,
con farmaci innovativi.
Trattamenti sintomatici: farmaci e trattamenti
Diecimila casi l’anno
2780
2000
RR = recidivante-remittente
PR = a decorso progressivo con ricadute
SP = secondariamente progressiva
PP = primariamente progressiva.
5030
fisici e riabilitativi.
L’utilizzazione della Risonanza magnetica – dice il prof. Carlo Pozzilli (università, Roma) – consente di dimostrare, sul campo, l’efficacia di un
farmaco e, quindi, la sua utilizzazione più adeguata ed economicamente conveniente.
Occorre garantire l’accesso alle cure innovative
in maniera uniforme per tutti i malati ma persistono importanti difformità territoriali nelle disponibilità di cura. Emerge l’importanza di nuovi sistemi di valutazione dell’innovazione terapeutica,
capaci di integrare la qualità di vita del paziente
tra i criteri di scelta.
Bisogni terapeutici insoddisfatti che confermano l’importanza di continuare a investire in ricerca e che, al contempo, pongono l’enfasi sul tema
della sostenibilità.
“Uno dei principali problemi dei sistemi sanitari futuri risiede nella sostenibilità, ossia il reperimento e l’allocazione delle risorse necessarie per
la prevenzione e il trattamento delle patologie
della popolazione assistita. Concetto base della
valutazione – dice il sen. Cesare Cursi, presidente Osservatorio Sanità e Salute – è il rapporto di
“costo-opportunità”, ma non sempre il calcolo è
così immediato. Nel caso di patologie con un’importante quota di costi indiretti, come appunto
la sclerosi multipla, è necessario ponderare con
attenzione le scelte da intraprendere che per
forza di cose non possono essere limitate ad un
semplice calcolo aritmetico. Nello stesso tempo
è necessario continuare a investire nella ricerca –
come fa Biogen Dompé, azienda completamente
dedicata alla SM ed è leader nel settore della neurologia – perché solo un trattamento precoce di
tali patologie potrà garantire una migliore qualità
della vita del paziente e minori costi del servizio
socio-assistenziale.”
Questo è causa, per noi – dice il prof. Carlo Pozzilli (università, Roma) – di particolare frustrazione perchè, se fosse stata fatta diagnosi precoce (i
primi sintomi – disturbi visivi, sensitivi, fatica, debolezza – spesso a - anni), il decorso sarebbe
stato modificato ed inabilità/disabilità ritardate
anche di molto.
Burocrazia e difficoltà economiche, per esempio, hanno ritardato di - mesi (a seconda delle
Regioni ed Asl) l’uso del primo anticorpo monoclonale.
Accesso all’innovazione significa terapia preventiva delle inabilità e, nel valutare i costi, si
impone un’attenzione non burocratica centrata
sul costo attuale, ma sui prezzi che alla società
potranno costare, nel tempo, inabilità e disabilità
oltre che alla sofferenza dei pazienti e l’impegno
della famiglia con relativi costi aggiuntivi.
Le due malattie spesso si incontrano e si influenzano a vicenda
La leucemia ko Obesità e diabete circolo vizioso
I
n Italia, .
nuovi casi l’anno. Storie di vite allungate grazie
alla sconfitta di una malattia che si era dimostrata mortale a
breve termine. Paradigmatica la leucemia mieloide cronica, “madre di tutte le leucemie” (in Italia, .
malati l’anno di cui
over
anni), vinta, per la prima volta al mondo, da Glivec, farmaco rivoluzionario che, nel
, ha segnato la svolta salva-vita
bloccando la proteina che innesca la malattia. “Imatinib, consente a pazienti, che un tempo morivano nello spazio di - anni, di
sopravvivere con buona qualità di vita, nel % dei casi ed avere
durata di vita sovrapponibile a quella dei non malati. Nei pazienti
che sviluppano resistenza ( %), nel caso di ricomparsa di malattia, usati nuovi inibitori della proteina tirosinchinasi (nilotinib),
con attività volte superiore all’ imatinib”.
Tra le altre forme, la leucemia mieloide cronica ( .
casi
l’anno) che – dice il prof. Giuseppe Saglio (università, Torino) – è
malattia curabile e rappresenta quasi un modello. Gli anticorpi
monoclonali (imatinib) hanno segnato la svolta riuscendo a correggere il difetto molecolare alla base della malattia ed a silenziare la malattia. Per i tumori resistenti a questo farmaco, il nilotinib
( volte più efficace) promosso, da sperimentazione e clinica,
da ausiliare a protagonista potendo, ora, essere usato in prima
battuta. Con la prospettiva che la terapia possa essere sospesa e
non prolungata per tempi lunghi, rendendo qualità di vita e sua
durata uguali a quelle di persone senza leucemia. Ci avviciniamo
alla realizzazione della cura definitiva della leucemia mieloide
cronica senza più la dipendenza dalla terapia a vita. Si guarda con
particolare interesse ai farmaci attivi sulle cosiddette “cellule staminali leucemiche” secondo il nuovo progetto Novartis: “Path
to cure”, con il vantaggio anche economico che, in caso di non
risposta alle cure, la casa farmaceutica rimborsa il Servizio Sanitario Nazionale. Ovvero, soddisfatti o rimborsati.
D
iabete e sovrappeso/obesità spesso si
incontrano e si aggravano a vicenda.
In Italia, milioni di adulti in sovrappeso,
milioni obesi, milioni con diabete ed un
altro milione che non sa di averlo. Un quadro
di salute comune che preoccupa. Soprattutto perché queste condizioni sono in aumento. In soli anni (
), la prevalenza
del diabete in Italia è cresciuta dal , % al ,
% e, rispetto a anni fa, c’è, oggi, quasi un
milione di persone in più con diabete noto.
Il , % ha oltre anni, il , % tra e
l’ % ne ha meno di . Uno su ha tra i
e i anni, ma già su cento meno di ed
il diabete si affaccia anche nei giovani che,
prima, ne erano esenti.
Oggi quasi una persona con diabete su
(totale
.
) ha meno di anni. Il , %
è colpito da diabete di tipo due, quello che
era chiamato dell’anziano. Un terzo dei diabetici di tipo è obeso e questo accentua le
conseguenze e la gravità del diabete.
Il diabete (l’organismo non riesce ad utilizzare lo zucchero presente nel sangue che,
quindi, si accumula elevando la glicemia e si
associa, spesso ad alterazione dei grassi e
delle proteine) riconosce:
Fattori di rischio: età, familiarità (non modificabili), sovrappeso, obesità, sedentarietà
(modificabili). I costi diretti del diabete in Italia, oggi:
miliardi di Euro l’anno circa (il % della
spesa sanitaria nazionale.
.
euro in media l’anno, il costo per un
cittadino italiano con diabete, più del doppio rispetto a persone di pari età e sesso,
ma senza diabete.
Non è il trattamento del diabete a costare di più ma il trattamento delle sue complicanze.
Fatto pari a uno il costo annuale di un
paziente senza complicanze, il costo quadruplica in presenza di una complicanza, è
volte maggiore in presenza di due complicanze, circa volte maggiore in presenza di
tre complicanze, e volte maggiore in presenza di complicanze.
Più si aspetta a trattare adeguatamente la
patologia di base e le sue complicanze, più i
trattamenti sono costosi:
- meno del % della spesa sanitaria legata
al diabete riguarda i farmaci antidiabete
- oltre il % è dovuto ai ricoveri ospedalieri.
Secondo i dati dello studio ARNO, il rischio di ricovero in ospedale per specifiche
complicanze, a parità di età e sesso, è da due
a otto volte maggiore in presenza di diabete; questo si traduce in oltre .
ricoveri
in eccesso per
.
persone l’anno (
milioni
mila euro), per un totale di enormi ricadute economiche.
Oggi – dice il prof. Giuseppe Marelli, associazione diabetologi – un nuovo modo di
trattare il diabete e prevenirne le gravi con-
-
seguenze: trattare il prima possibile (prima
si era attendisti) e in maniera intensa per
portare alla norma la glicemia, usati farmaci nuovi, più tollerati, con minori problematiche che agiscono anche sul difetto primo
della cellula pancreatica (sitagliptin più eventuale di metformina), consigli di uno stile di vita adeguata e bando alle proibizioni
assolute alimentari; esercizio fisico abituale.
Consigli semplici ma efficaci.
L’alimentazione – dice il dr. Antonio Caretto, diabetologo, responsabile UOC di endocrionologia, malattie metaboliche e nutrizione clinica dell’ospedale “Perrino” di Brindisi, coordinatore scientifico del progetto
nazionale “dolce vita”, ideatore e protagonista di “cucina dal vivo” – deve essere seguita con attenzione e per tutta la vita e, per
questo, dobbiamo facilitare l’adesione dei
soggetti. Un’iniziativa presentata su DVD
(preparato su iniziativa delle associazioni
diabetologi, pazienti, medici di base e Merck Sharp & Dome: lo si può richiedere gratis
al n.
) nel quale sono riassunte le
linee generali per la composizione ottimale
della dieta nelle persone con diabete (adattabili anche ad altri) ed una tabella ragionata
che esamina il contenuto nutrizionale di
alimenti base. Incluse videolezioni di cucina con la ricetta ed il commento di cuoco e
nutrizionista.
Pagina a cura
di Nicola Simonetti
Nati per il quotidiano.
Pronti per lo straordinario.
P
unto di riferimento nel Sud
Italia, e in Puglia in particolare, per la stampa di quotidiani, la Sedit ha rinnovato la propria
struttura di produzione, trasformandosi in un’industria grafica a ciclo
completo, con macchinari tecnologicamente avanzati e personale altamente specializzato.
Un moderno sistema organizzativo
in grado di soddisfare dalle piccole richieste ai grandi quantitativi di
stampati, in numerosi formati, con
possibilità di allestimento e rilegature d’ogni tipo e la garanzia di altissima qualità e massima puntualità.
Quorum Italia - Fotolia
Eccellenza grafica e poligrafica, affidabilità e professionalità nel quotidiano per prodotti straordinari.
Via delle Orchidee, 1 - 70026 Modugno (Bari) - tel. +39.080.5857439 - fax +39.080.5857427 - www.sedit.biz
Libri&Riviste
25 giugno
01 luglio 2011
21
Management – Scoprire e utilizzare i social network e non solo
Le web community
leva per le aziende
Community management
Come rendere le web
community le migliori alleate
delle aziende
Autore: Matthieu Chéreau
Editore: FrancoAngeli
Collana: Management Tools
Pubblicazione:
Numero di pagine:
Prezzo: €
D
ai social network (Facebook,
Twitter) agli strumenti di microblogging (Twitter), dalle piattaforme di blogging e di photo-sharing
(Youtube, Flickr, Blogger) ai siti di indicizzazione sociale (Digg): il community
manager utilizza il complesso dei social
media per moderare e animare le web
community nell’ambito di conversazioni sulle aziende, sulle loro marche, sulle
loro offerte.
A questa figura, di cui alcune imprese
non hanno ancora chiare le finalità così
come gli stessi responsabili marketing
faticano a definirne i contorni, è dedicato il libro di Matthieu Chéreau (scritto
per FrancoAngeli). Chi ne ricopre il ruolo: un redattore? Un uomo di marketing? Un addetto stampa? Come deve
articolarsi la sua attività? Quali funzioni
deve assumere? Chi ne deve avere la responsabilità? Come vanno organizzate
le diverse azioni? Domande a cui risponde puntualmente l’autore attraverso
ALESSANDRO PRUNESTI
un lungo elenco di esempi, descrizioni,
buone pratiche e casi concreti.
Dieci i comandamenti di riferimento: essere all’ascolto, parlare normalmente, essere generosi, trasparenti,
coerenti, esemplari, reattivi, in buona
compagnia, agili e in ascolto strategico. Cinque i mestieri da compiere: marketing (promuovere una marca e i suoi
prodotti in diversi modi), relazioni pubbliche (curare bene la community dedicando particolare attenzione a quella
parte che sarà la più attiva e darà al
pubblico e ai media un’idea generale
del modo in cui il marchio è percepito,
i prodotti consumati e i servizi apprezzati), servizio clienti (se ieri bisognava
rispondere alle loro domande e ai loro
problemi oggi il lavoro consiste nell’identificazione delle loro aspettative),
sviluppo commerciale (rispondere
alle domande selezionate, informare
i responsabili commerciali) e comunicazione interna (porre domande e
favorire lo scambio di informazioni e
l’adozione di nuovi strumenti oltre che
consentire l’espressione volontaria
sul web di coloro che lo desiderano).
Cinque le aree di specializzazione con
l’obiettivo di animare una community
al servizio di una causa, attorno a un
medium, attorno a un’opera culturale,
al servizio di una marca di lusso e al
servizio di un grande gruppo. Importanti gli strumenti di moderazione di
cui deve tenere conto un community
manager: da quelli interni (informare,
collaborare e poi discutere, creare le
condizioni per l’emergere di una rete)
a quelli di monitoraggio (aggregatori
di flussi, applicazioni di monitoraggio)
fino ai social media (occorre bloggare
bene e utilizzare al meglio Facebook e
Twitter).
Una volta che i princìpi, le competenze e gli strumenti del community
management sono stati pienamente
assimilati vanno impiegati al servizio di
una strategia chiara, in mancanza della
quale il lavoro svolto all’interno delle
community risulterà vano. L’assenza di
una visione chiara delle loro potenzialità è uno degli errori più ricorrenti nel
mondo delle aziende. I paradigmi di
riferimento sono i seguenti: la rivoluzione dell’organizzazione trova il suo
principio di funzionamento spostato
dall’interno verso l’esterno, dalla Direzione generale verso il consumatore;
non si devono sfruttare i membri della community ma cercare piuttosto di
rendere loro un servizio; non si devono
privilegiare più le operazioni di comunicazioni puntuali ma investire a lungo
termine in operazioni di relazioni durature con la community; bisogna capire
che la community non è un semplice
motore di influenza ma la base, l’avanguardia, il canale di sviluppo; non si può
fare economia sul community management e sul servizio clienti in tempo di
crisi ma cercare di limitare, piuttosto,
i costi strutturali e operativi; occorre
capire che si tratta di una nuova forma
di comunicazione, multilaterale e condivisa, che poggia su nuovi strumenti e
nuove modalità operative in costante
evoluzione; vanno utilizzati nuovi metodi per acquisire e identificare bisogni
di nicchia specifici, per concepire nuovi
prodotti e servizi oppure per modificarli. Questi postulati sono destinati a durare: l’affermazione del “tempo reale”
e la diffusione della geolocalizzazione
nei servizi web e nei dispositivi mobili
li rinforzeranno e li radicheranno maggiormente nella realtà.
I numerosi strumenti e indicatori
presentati nel testo facilitano la realizzazione e la valutazione delle strategie,
per aiutare le aziende a riprendere il
controllo di quanto, di loro, si dice sul
web. Per fare delle web community delle alleate preziose.
L’intervista – Dal curatore dell’edizione italiana molte preziose indicazioni
“Una professione quasi sconosciuta”
A
lessandro Prunesti ha curato l’edizione italiana di
Community management. È nato a Roma nel
.
Nel
ha conseguito la Laurea in Scienze della Comunicazione Istituzionale e d’impresa alla Sapienza e nel
si è specializzato con un Master Universitario in Economia e Gestione dello Sport alla Facoltà di Economia
dell’Università di Tor Vergata. Svolge attività di ricerca
e consulenza nel campo della comunicazione e del marketing, con particolare attenzione al mondo delle nuove tecnologie digitali e dello sport business. È autore di
quattro pubblicazioni: Comunicazione e marketing delle
imprese sportive, Social media e comunicazione di marketing, Nuvole di byte e Enterprise . .
Chi è il community manager?
“È una professione nuova nell’ambito della comunicazione nata con l’esplosione del fenomeno dei social
media e di conseguenza con l’incremento dell’interesse
delle aziende nei confronti di questo nuovo canale di relazione con i mercati. Si tratta di una figura che deve avere competenze trasversali (dalla comunicazione al marketing fino al web) e mettere in relazione diretta il brand
di un’impresa con il target di mercato. A differenza della
comunicazione classica, che si basava su un flusso unidirezionale, il community manager cerca determinate persone e le accoglie in un gruppo che possa condividere i
valori dell’azienda. Un ruolo, dunque, di ‘ponte’, mediato dalle nuove tecnologie”.
In Italia le aziende ricorrono a questa figura o è ancora poco utilizzata?
“È ancora poco utilizzata. Le grandi aziende si stanno
muovendo positivamente e preferiscono appoggiarsi a
qualificati esperti di comunicazione. Le pmi, invece, cercano di svolgere ‘in casa’ questo tipo di attività. I professionisti della relazione e della conversazione online sono
ancora pochi nel nostro Paese. Ma è un mercato in movimento anche se le difficoltà principali sono legate alla
struttura aziendale: prevale la diffidenza verso queste
nuove figure oppure si ricorre a stagisti poco preparati.
Non mancano gli esempi. Recentemente un brand è finito sotto accusa per promuovere una tipologia di donna
al limite dell’anoressia. Questa volta, però, a puntare il
dito non sono state le associazioni o i gruppi dei consumatori, ma gli stessi sostenitori del marchio, una casa di
moda fiorentina. I suoi ‘fan’ hanno, infatti, scatenato sul-
le pagine di Facebook e Twitter dell’azienda una querelle
prolungatasi nel tempo e gestita malissimo dagli addetti
alla comunicazione”.
Come sta cambiando il mondo della pubblicità?
“Oggi le persone dispongono di strumenti per verificare se un’azienda dice o meno stupidaggini e che tipo di
reputazione online ha. Dunque l’approccio tradizionale
della pubblicità ha limiti evidenti. Occorre una comunicazione a
° che riguardi anche l’offline”.
Dai social media cos’altro ci si può attendere nell’impatto sulla pubblicità?
“Il mondo del web è in continua evoluzione e ogni settimana nascono nuovi servizi e modalità di utilizzo delle
piattaforme esistenti. Nel nostro Paese le aziende sono
ancora indietro nell’uso di questi strumenti e possono
trarne grandi vantaggi soprattutto in termini di relazioni,
di marketing e di reputazione online. Ci sono, per fortuna,
nuove frontiere legate alla geolocalizzazione dei puntivendita e, dunque, a tutte quelle attività che possono essere veicolate attraverso social network che permettono
f.t.
alle aziende di fare marketing territoriale”.
FABIO TRAVERSA
Chi è l’autore
Chéreau
un esperto
mondiale
M
atthieu Chéreau, presidente e direttore generale di Tigerlily e membro di Happy-Fannie, è docente, critico cinematografico, selezionatore,
community manager di Eyeka
(una società di crowdsourcing
specializzata nella “co-creazione online” di prodotti), esperto
di social media e nuovi media
nonchè consulente delle principali società francesi. Diplomato
al Sciences PO di Parigi, è fondatore e animatore del portale
Communitymanagementjobs.
fr. Il libro scritto per FrancoAngeli fa parte della collana Management tools, che affronta
tutte le aree e i temi di rilievo
per valorizzare le competenze
e indirizzare al successo le organizzazioni.
f.t.
22
25 giugno
01 luglio 2011
Fiscalmente
Agenzia delle Entrate – Risoluzione del rapporto
Le scritture contabili?
Ora c’è il vademecum
L’
Agenzia delle Entrate chiarisce (Ris. n. /E/
) come deve comportarsi il depositario che è stato impossibilitato a
restituire al contribuente le scritture contabili, a seguito
della risoluzione del rapporto professionale.
Obbligo di dichiarazione
L’articolo del DPR n.
/
prevede, al comma , che i soggetti che intraprendono l’esercizio di un’impresa, arte o professione nel territorio dello Stato, o vi istituiscono una stabile organizzazione, devono entro trenta giorni farne dichiarazione all’Agenzia
delle entrate. Il successivo comma indica gli elementi che devono
risultare dalla dichiarazione di inizio attività, fra i quali alla lettera
d) il “luogo o i luoghi in cui sono tenuti e conservati i libri, i registri, le
scritture e i documenti prescritti.”
Il comma dello stesso articolo stabilisce che il contribuente
deve dichiarare, fra l’altro, la variazione degli elementi elencati al
comma , entro trenta giorni dall’avvenuta variazione.
In base all’articolo , comma , del citato DPR n.
grava, pertanto, sul contribuente l’obbligo di dichiarare entro trenta giorni
all’Agenzia delle entrate la variazione degli elementi risultanti dalla dichiarazione di inizio attività, compresa la variazione del luogo
di tenuta e conservazione delle scritture contabili. Le disposizioni
non prevedono obblighi di comunicazione all’Agenzia delle entrate
a carico del terzo depositario nel caso in cui, cessato il rapporto di
deposito, riconsegni al contribuente le scritture contabili.
Presentazione della dichiarazione
I modelli per le dichiarazioni di inizio o cessazione di attività ai
fini IVA e per la comunicazione della variazione dei dati, approvati
con provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate del
dicembre
, sono:
• il modello AA / per i soggetti diversi dalle persone fisiche;
• il modello AA / per le imprese individuali e i lavoratori autonomi.
I soggetti tenuti all’iscrizione nel Registro delle imprese ovvero
alla denuncia al Repertorio delle notizie economiche e amministrative – REA – (individuati dal DPR dicembre
, n. ), trasmettono i modelli AA o AA mediante la Comunicazione Unica di cui
all’articolo , comma , del D.L. n. /
(convertito con modificazioni dalla L. n. /
), da presentare al Registro delle imprese
per via telematica o su supporto informatico. La Comunicazione
Unica viene presentata anche per dichiarare informazioni di interesse esclusivo dell’Agenzia delle entrate e, pertanto, la stessa può
essere utilizzata anche per dichiarare la variazione del luogo o dei
luoghi in cui sono tenute le scritture contabili, senza che siano dovuti diritti di segreteria né imposta di bollo. I soggetti che non sono
tenuti alla presentazione della Comunicazione Unica presentano i
modelli AA o AA all’Agenzia delle entrate con le seguenti modalità: presso un qualsiasi ufficio dell’Agenzia direttamente o a mezzo
di persona appositamente delegata; a mezzo servizio postale mediante raccomandata; in via telematica, con le modalità stabilite dal
comma del citato articolo .
Attività del depositario
In caso di variazione del luogo di conservazione delle scritture
contabili, l’obbligo di comunicare all’Agenzia delle entrate la variazione dei dati, attraverso il modello AA o il modello AA , deve
essere assolto dal contribuente e non può essere correttamente
soddisfatto dal terzo con il quale cessa il rapporto di deposito.
Il depositario, in base alle disposizioni che disciplinano le modalità di trasmissione della dichiarazione, può, tuttavia, provvedere
alla presentazione del modello AA o del modello AA , quale persona delegata dal contribuente o, in presenza di prescritti requisiti,
in qualità di incaricato alla trasmissione telematica.
Se non si verificano dette ipotesi, il depositario può chiedere al
contribuente prova dell’avvenuta presentazione della dichiarazione di variazione dei dati, considerato l’interesse al corretto adem-
pimento dell’obbligo di comunicazione, anche ai fini di eventuali
accessi o richieste di ispezioni documentali ai sensi dell’articolo
del DPR n.
/
.
Nel caso in cui il depositario non abbia conferma dell’avvenuta presentazione della dichiarazione, può comunicare all’ufficio
dell’Agenzia delle entrate, territorialmente competente sulla base
del domicilio fiscale del contribuente, l’avvenuta risoluzione del
rapporto di deposito allegando una copia del verbale di consegna
delle scritture. Il depositario può presentare la stessa comunicazione nel caso in cui sia stato impossibilitato a restituire le scritture
contabili al contribuente, indicandone la motivazione.
L’Agenzia delle entrate, accertata l’avvenuta variazione del luogo di tenuta e conservazione delle scritture contabili e l’omessa
dichiarazione da parte del contribuente, pone in essere le attività
necessarie ad assumere le corrette informazioni relative alla concreta tenuta e conservazione delle scritture contabili ai fini dell’aggiornamento delle informazioni nell’Anagrafe Tributaria e adotta i
provvedimenti conseguenti alla omessa dichiarazione.
EMILIA CIMINIELLO
CHIARA DAMMACCO
a cura di Giuseppe Ciminiello
FiscoinAula
C
onformemente
all’insegnamento della Suprema
Corte, non può essere penalizzato l’imprenditore che abbia
adottato tutte le misure che
si possono ragionevolmente
chiedere ai fini di assicurarsi
che l’operazione posta in essere non faccia parte di una frode
c.d. “carosello”.
A tale conclusione è giunta,
nell’Aprile scorso, la Commissione Tributaria Regionale di
Milano (Pres. Fenizia, Rel. Chiametti – Sent. /
)chiamata
ad esprimersi su di una contestazione milionaria, mossa dal
Fisco a carico di un’impresa
lombarda coinvolta in una frode carosello malgrado, come
accertato in punto di fatto dai
giudici, la società non sapeva e
non avrebbe potuto sapere di
partecipare con il proprio acquisto ad una operazione che
si iscriveva in una frode fiscale.
Il fatto
Con proprio atto, l’Agenzia
delle Entrate – Ufficio di Busto
Arsizio, proponeva Appello alla sentenza pronunciata dalla
C.T.P. di Varese, con cui il giudice di prime cure aveva accolto
Non risponde di frode l’imprenditore diligente
i ricorsi riuniti, fatti salvi alcuni
rilievi minori. In particolare, oggetto della sentenza appellata
risultavano gli accertamenti
notificati alla DA.RI. e C. S.r.l
aventi ad oggetto un’indebita
detrazione IVA, oltre che un
maggior reddito imponibile,
per gli anni d’imposta
e
. Nello specifico, gli avvisi
di accertamento spiccati nei
confronti della DA.RI. e C. S.r.l.
traevano origine dal P.V.C. avente ad oggetto la contabilizzazione di costi derivanti da
operazioni soggettivamente
inesistenti, l’omessa contabilizzazione di ricavi e di IVA per
omessa emissione di fattura. In
merito al primo rilievo, i verificatori avevano contestato, in
sede di ispezione, acquisti di
autovetture, provenienti dalla
U.E., realizzati dalla società in
parola per il tramite soggetti
fittiziamente interposti. Questi
ultimi rivelatisi, in sede di specifici accertamenti esperiti dagli
stessi verbalizzanti, “mere cartiere”. In particolare, secondo
la ricostruzione offerta dal Fisco, attraverso l’interposizione di questi soggetti la società
contribuente aveva potuto
perseguire il duplice vantaggio
di ottenere un indebito credito
IVA e di disporre di un bene,
autovetture per l’appunto, ad
un prezzo inferiore di quello di
mercato.
Il Consesso di prime cure
accoglieva, relativamente al
primo rilievo, le doglianze della
società, affermando che nessuna prova concreta e decisiva
era stata prodotta dall’ufficio
a fondamento della supposta
“inesistenza soggettiva” delle
operazioni. Né, per altro verso,
era stata in alcun modo provata
la partecipazione della società
con dolo fraudolento né, tanto
meno, era stato dimostrato alcun “illecito guadagno”.
La decisone del Collegio
Il Consesso regionale, confermando in toto la posizione
precedentemente assunta dai
giudici di primo gado, ha ac-
colto le doglianze mosse dalla
società con riferimento alla
contabilizzazione di fatture
per operazioni presunte come
soggettivamente inesistenti.
Secondo i giudici, infatti, <<l’onere della prova, ... del fatto
che la società abbia posto in
essere operazioni con società
“mere cartiere” non è stato
documentato dall’ufficio>>. In
particolare i giudici hanno fatto proprie le considerazioni più
volte formulate dalla Corte di
Cassazione, in tema di frode fiscale ed operazioni commerciali inesistenti finalizzate alla fruizione di esenzioni o di rimborsi.
I giudici hanno osservato che
il diritto alla “deduzione previsto dal citato art. della Sesta
Direttiva, costituisce parte integrante del meccanismo dell’IVA
e, in linea di principio, non può
essere soggetto a limitazioni,
essendo inteso a sgravare l’imprenditore dall’onere dell’IVA
dovuta o pagata nell’esercizio
della sua attività economica, in
applicazione del principio della
c.d. neutralità dell’imposta”.
Da tanto ne è stato derivato il
principio secondo cui “non può
essere penalizzato l’imprenditore che abbia adottato tutte
le misure che si possono ragionevolmente chiedere ai fini di
assicurarsi che l’operazione posta in essere non faccia parte di
una frode.
Deve poter fare affidamento sulla liceità dell’operazione
senza rischiare di perdere il
proprio diritto alla deduzione dell’IVA pagata a monte”.
Conseguentemente, “nei casi
di operazioni soggettivamente
inesistenti, il committente cessionario conserva il diritto alla
deduzione dell’imposta pagata
qualora dalle circostanze del
caso risulti che egli non sapeva
e non poteva sapere di partecipare con il proprio acquisto ad
una operazione che si iscriveva
in una frode fiscale”. Nel caso
specifico, l’ufficio non aveva
documentato quanto eccepito
nel proprio appello. In particolare quanto sostenuto non
trovava “alcuna conferma e sul
punto, quanto stabilito dal primo Giudice non viene rimosso”
in sede d’appello.
Quanto poi alla omessa contabilizzazione di ricavi e IVA su
cessione di auto senza emissione di fattura, il Collegio ha confermato, a pieno titolo, quanto
stabilito dal primo Giudice. “A
tale proposito, va tenuto conto che nel caso di specie la società… ha fatturato la vendita
al cliente finale, essendo AU.,
un intermediario. Le argomentazioni, a tale proposito da
parte dell’ufficio appellante risultano essere un mero pretesto e, quindi, alla luce di ciò, gli
importi sono già stati fatturati
e contabilizzati con riferimento ai clienti finali delle cessioni.
Un ragionamento diverso da
questo si tradurrebbe in una
evidente duplicazione sia di IVA che di imposte dirette, e ciò
non sarebbe legittimo.”
Una decisone significativa,
dunque, che dovrebbe indurre
ad una attenta riflessione sulle
norme, che a tutt’oggi appaiono inadeguate, che disciplinano la delicata materia degli
acquisti INTRA-UE.
LE SCADENZE FISCALI
MERCOLEDÌ
GIUGNO
Termine dei
giorni, previsto dal codice civile, per l’approvazione del bilancio, in presenza di particolari esigenze relative all’oggetto o
alla struttura, da parte delle società di capitale
con esercizio chiuso al dicembre
.
GIOVEDÌ
GIUGNO
Termine per la presentazione agli sportelli
postali della dichiarazione dei redditi UNICO
da parte delle persone fisiche non obbligate all’invio telematico.
Termine per l’invio delle comunicazioni telematiche all’Agenzia delle Entrate, da parte dei
soggetti mensili, relative alle operazioni effettuate nei confronti di operatori economici con
sede nei Paesi della black list.
Versamento dell’IVA mensile dovuta per il
mese di maggio.
Pagamento dell’imposta di registro e regi-
strazione dei contratti di locazione dei beni
immobili stipulati o rinnovati con decorrenza
° giugno. Il versamento va effettuato a mezzo mod. F utilizzando i seguenti codici tributo e causale contributo:
T – imposta di registro per prima annualità contratti di locazione fabbricati;
T – imposta di registro per annualità successive contratti di locazione fabbricati;
T – imposta di registro per intero perio-
do contratti di locazione fabbricati;
T – imposta di registro per proroghe contratti di locazione e affitti;
T – imposta di registro per affitto fondi
rustici.
Termine per procedere, da parte dei contribuenti esercenti attività d’impresa, alla
rilevazione, sulla scheda carburanti mensile
degli autoveicoli, del numero dei chilometri
percorsi.
Chi va&Chi viene
Partenze da BARI
Destinazione Compagnia Part. Arr.
Barcellona
Spanair
Airberlin
Berlino TXL
Airberlin
Airberlin
Ryanair
Alitalia
Alitalia
Alitalia
Alitalia
Alitalia
Bologna
Alitalia
Alitalia
Ryanair
Ryanair
Ryanair
Ryanair
Ryanair
Ryanair
Ryanair
Brussels
Ryanair
Charleroi
Ryanair
Ryanair
W!ZZ
Bucarest
Carpatair
W!ZZ
W!ZZ
Budapest
W!ZZ
Ryanair
Cagliari
Ryanair
Catania
blu express
germanwings
germanwings
Colonia
germanwings
germanwings
Airberlin
Dusseldorf
Airberlin
Airberlin
Dusseldorf Weeze Ryanair
Francoforte Hahn Ryanair
Ryanair
Genova
Ryanair
Ryanair
Hannover germanwings
Ryanair
Karlsruhe
Ryanair
Kos
Ryanair
Londra Gatwick British airways
Ryanair
Londra Stansted Ryanair
Ryanair
Luxair
Luxair
Lussemburgo
Luxair
Luxair
Madrid
Ryanair
Ryanair
Malta
Ryanair
Alitalia
Alitalia
Alitalia
Alitalia
Alitalia
Alitalia
Alitalia
Milano Lin
Alitalia
Alitalia
Alitalia
Alitalia
Alitalia
AirOne
Alitalia
Easyjet
Easyjet
Easyjet
Easyjet
Easyjet
Easyjet
Air One
Air One
Easyjet
Air One
Easyjet
Milano MXP
Lufthansa
Lufthansa
Lufthansa
Air One
Air One
Air One
Air One
Easyjet
Easyjet
Easyjet
Easyjet
Easyjet
Ryanair
Ryanair
Ryanair
Milano Orio
Ryanair
al Serio
Ryanair
Ryanair
Ryanair
Lufthansa
Airberlin
Monaco
Airberlin
Airberlin
air italy
Olbia
air italy
air italy
Ryanair
Parigi Beauvais
Ryanair
Ryanair
Pisa
Ryanair
Ryanair
Praga
W!ZZ
airBaltic
Riga
airBaltic
Roma CIA
Ryanair
Alitalia
Alitalia
Alitalia
Alitalia
Alitalia
Alitalia
Roma FCO
Alitalia
Alitalia
Alitalia
Alitalia
Alitalia
Alitalia
Siviglia
Ryanair
Stoccarda germanwings
Timisoara
Carpatair
Belleair
Tirana
Belleair
Alitalia
Alitalia
Alitalia
Torino
Alitalia
Ryanair
Ryanair
Ryanair
Ryanair
Treviso
Ryanair
Ryanair
Ryanair
Valencia
Ryanair
Ryanair
Ryanair
Alitalia
Venezia
Ryanair
Alitalia
Ryanair
Ryanair
Air Italy
Air Italy
Air Italy
Verona
Air Italy
Air Italy
Ryanair
Ryanair
helvetic
Zurigo
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
Frequenza
M
M
L
L
L
L
L
L
L
L
L
G
S
MM G V S
MM G V S
MM G V
MM G V
MM G V S
S
MM G V S
S
M
V
M
M
M
M
M
L
G
M
M
G
G
M
M
M
M
M
L
V
V
V
M
L
S
S
S
V
G
M
S
S
S
G
G
GV
G
L
M
LM
M
M
M
L
L
L
L
L
L
S
S
S
V
G
G
G
M
MM G
MM G
MM G
MM G
MM G
L
L
L
L
L
L
L
L
L
L
L
L
L
L
L
L
MM G
MM G
MM G
MM G
MM G
MM G
MM G
MM G
M
MG
M
MM G
M
MM G
MM G
MM G
M G
L MM G
L MM G
L MM G
L MM G
L MM G
L MM G
L MM G
L MM G
L M
M G
S
S
S
S
S
S
S
S
V
V
V
V S
V S
V
V
V
V
V
V
V
V
V
V
V
V
V
V
V
V
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
V S
S
V
V S
S
S
S
V
V
V
S
S
V
V
V
S
MM G V S
L
L MM G V S
L MM G V S
V
L
L
M
M
G
V S
G
L M V
L MM G V S
M
V
L
V
M
S
L MM G V S
L MM G V S
L MM G V S
L
L
L
L
L
L
MM G
MM G
MM G
MM G
MM G
MM G
L MM G
L MM G
M G
L M
L M
L
M
V
V
V
V
V
V
S
S
S
S
S
S
V S
V S
S
V
V
V
S
L MM G V
L MM G V
L
V
M G S
M
L
G
M
S
V
M
L
V
L
G
L MM G V S
M
S
L MM G V S
V
V
L
L MM G
L MM G V
S
L
M
L MM G V S
ORARI IN VIGORE dal / /
al / /
note: ) Il volo I
Bari-Verona non opera i giorni
Note
da
D da
da
da
D da
D da
da
da
D da
D da
D da
D da
da
da
da
D da
da
da
da
da
da
D da
D da
D da
da
da
da
D da
da
da
D da
da
da
da
da
da
da
da
da
da
da
da
da
D da
da
da
da
da
da
da
D da
D da
da
da
da
da
da
da
da
da
D da
D da
D da
da
D da
D da
D da
D da
D da
D da
D da
D da
D da
D da
D da
D da
D da
D da
D da
da
D da
da
D da
D da
da
da
da
D da
D da
D da
da
da
D da
D da
D da
da
D da
da
da
da
D da
D da
da
da
D da
D da
da
da
D da
da
D da
da
D da
da
da
da
D da
D da
da
D da
da
da
D da
da
D da
D da
D da
D da
D da
da
D da
da
da
da
D da
da
da
da
D da
da
da
da
da
D da
da
da
da
da
D da
da
D da
D da
D da
da
da
da
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
nota
da / / a
D da / / a
da / / a
da / / a
D da / / a
,
e
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
giugno.
Arrivi a BARI
Destinazione Compagnia Part. Arr.
Barcellona
Spanair
Airberlin
Airberlin
Berlino TXL
Airberlin
Airberlin
Ryanair
Alitalia
Alitalia
Alitalia
Alitalia
Alitalia
Alitalia
Bologna
Alitalia
Alitalia
Ryanair
Ryanair
Ryanair
Ryanair
Ryanair
Ryanair
Ryanair
Brussels
Ryanair
Charleroi
Ryanair
Ryanair
W!ZZ
Bucarest
Carpatair
W!ZZ
Budapest
W!ZZ
W!ZZ
Ryanair
Cagliari
Ryanair
Catania
blu express
germanwings
germanwings
Colonia
germanwings
germanwings
germanwings
Airberlin
Dusseldorf
Airberlin
Dusseldorf Weeze Ryanair
Francoforte Hahn Ryanair
Ryanair
Genova
Ryanair
Ryanair
Hannover germanwings
Ryanair
Karlsruhe
Ryanair
Kos
Ryanair
Londra Gatwick British airways
Ryanair
Londra Stansted Ryanair
Ryanair
Luxair
Luxair
Lussemburgo
Luxair
Luxair
Madrid
Ryanair
Ryanair
Malta
Ryanair
Alitalia
Alitalia
Alitalia
Alitalia
Alitalia
Alitalia
Milano Lin
AirOne
Alitalia
Alitalia
Alitalia
Alitalia
Alitalia
Easyjet
Easyjet
Easyjet
Easyjet
Easyjet
Easyjet
Air One
Easyjet
Air One
Easyjet
Lufthansa
Milano MXP
Lufthansa
Lufthansa
Air One
Air One
Air One
Air One
Easyjet
Easyjet
Easyjet
Easyjet
Easyjet
Ryanair
Ryanair
Ryanair
Milano Orio
Ryanair
al Serio
Ryanair
Ryanair
Ryanair
Lufthansa
Airberlin
Monaco
Airberlin
Airberlin
Olbia
air italy
Ryanair
Parigi Beauvais
Ryanair
Ryanair
Pisa
Ryanair
Ryanair
Praga
W!ZZ
airBaltic
Riga
airBaltic
Roma CIA
Ryanair
Alitalia
Alitalia
Alitalia
Alitalia
Roma FCO
Alitalia
Alitalia
Alitalia
Alitalia
Siviglia
Ryanair
Stoccarda germanwings
Timisoara
Carpatair
Belleair
Tirana
Belleair
Alitalia
Alitalia
Alitalia
Alitalia
Torino
Ryanair
Ryanair
Ryanair
Ryanair
Treviso
Ryanair
Ryanair
Ryanair
Valencia
Ryanair
Ryanair
Alitalia
Ryanair
Venezia
Ryanair
Alitalia
Ryanair
Air Italy
Air Italy
Air Italy
Ryanair
Verona
Air Italy
Air Italy
Ryanair
Ryanair
helvetic
Zurigo
helvetic
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
Frequenza
M
M
G
S
L MM G V S
S
L MM G V
L MM G V
LM G
L MM G V S
M V S
S
L MM G V S
M
V
M
L
L
L
M
M
M
M
L
G
M
M
G
G
S
S
S
V
M
V
M
V
M
V
L
M
G
G
G
M
GV
LM
M
M
M
L
S
S
S
G
L
S
V
L
M
M
M
S
S
V
G
S
S
S
S
S
S
S
G
G
M
S
L MM G V
L MM G V S
L MM G V S
S
L MM G V
L MM G V
L MM G V S
L MM G V
L MM G V
L MM G V
S
L MM G V
L MG V S
L M V
L M V S
L MM G V S
L M V S
L MM G V S
L MM G V S
M G
L MM G V S
S
L MM G V S
L MM G V
S
S
S
L MM G V
L MM G V
L MM G V
S
S
L MM G V
L MM G V
L M V
M G S
MM G V S
L
L MM G V S
L MM G V S
V
L
L MM G V S
G
L M V
L MM G V S
M
V
L
V
M
S
L MM G V S
L MM G V S
L MM G V S
L MM G V S
L MM G V
L MM G V S
L MM G V S
L MM G V
L MM G V S
M G S
L M V
L M V
L
M V
S
L MM G V
L MM G V
L
V
M G S
M
L
G
M
S
V
M
L
V
L MM G V S
L
G
M
S
L MM G V S
V
S
L
L MM G
V
L MM G V
L
LM
M
MG
V S
ORARI IN VIGORE dal / /
al / /
Note: ) Il volo I
Verona-Bari non opera i giorni
Note
da
D da
da
da
da
D da
da
da
D da
da
D da
D da
D da
D da
da
da
da
D da
da
da
da
da
da
D da
D da
D da
da
da
da
D da
da
da
D da
da
da
da
da
da
da
da
da
da
da
da
da
D da
da
da
da
da
da
da
D da
D da
da
da
da
da
da
da
D da
D da
da
D da
D da
D da
D da
D da
da
da
D da
D da
D da
D da
D da
D da
D da
D da
da
D da
da
D da
D da
da
da
da
D da
D da
D da
da
da
D da
D da
D da
da
D da
da
da
da
D da
D da
da
da
D da
D da
D da
da
D da
da
D da
da
da
da
D da
D da
da
D da
D da
D da
D da
D da
D da
da
D da
da
da
da
D da
da
da
da
D da
da
da
da
da
D da
da
da
da
D da
da
da
D da
D da
da
da
da
D da
D da
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
nota
D da / / a
da / / a
da / / a
D da / / a
da / / a
,
e
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
giugno.
Partenze da BRINDISI
Destinazione Compagnia Part. Arr.
Berna
Bologna
Brussels
Brussels
Charleroi
Colonia
Cuneo
Eindhoven
Francoforte
Ginevra
Girona
Barcellona
Londra
Stansted
Milano Lin
Milano MXP
Milano Orio
al Serio
Monaco
Norimberga
Parigi BVA
Parigi ORY
Pisa
Roma CIA
Roma FCO
Stoccolma
Torino
Treviso
Venezia
Verona
Zurigo
Frequenza
Note
helvetic
Ryanair
Ryanair
Ryanair
Ryanair
Ryanair
Ryanair
Ryanair
Ryanair
Ryanair
Jetair
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
V
da
M
da
V
da
L
da
M
da
V
da
D da
M G
da
V
da
S
da
S da
da
M
S da
Jetair
:
:
Jetair
Ryanair
Ryanair
Airberlin
Airberlin
Ryanair
Ryanair
Ryanair
Tuifly
Tuifly
Easyjet
Easyjet
Easyjet
Easyjet
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
Ryanair
:
:
M
S
da
Ryanair
Ryanair
Ryanair
Ryanair
Ryanair
Alitalia
Alitalia
Alitalia
Alitalia
Alitalia
Alitalia
Easyjet
Air One
Easyjet
Air One
Air One
Air One
Ryanair
Ryanair
Ryanair
Ryanair
Ryanair
Ryanair
Ryanair
Ryanair
Ryanair
Ryanair
Ryanair
Ryanair
Ryanair
Ryanair
Ryanair
Airberlin
Airberlin
Airberlin
Ryanair
Easyjet
Easyjet
Ryanair
Ryanair
Ryanair
Ryanair
Ryanair
Ryanair
Ryanair
Ryanair
Ryanair
Ryanair
Ryanair
Ryanair
Alitalia
Alitalia
Alitalia
blu express
blu express
Alitalia
Alitalia
Alitalia
Alitalia
blu express
Ryanair
Ryanair
Ryanair
Ryanair
Ryanair
Ryanair
Ryanair
Ryanair
Ryanair
Alitalia
Ryanair
Ryanair
Ryanair
Airberlin
Airberlin
helvetic
helvetic
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
M
M
M
G S
G S
GV S
da
da
da
da
D da
da
D da
da
D da
da
D da
da
da
D da
D da
da
D da
da
D da
da
da
da
da
da
D da
da
da
da
da
da
da
da
da
da
da
D da
da
da
da
D da
da
da
D da
D da
D da
D da
da
da
da
da
D da
da
D da
da
da
D da
D da
da
D da
D da
da
da
D da
D da
da
da
da
D da
da
da
D da
da
da
da
da
da
D da
L
V
da
da
V
da
D da
D da
S
da
L
V
da
G
da
L
da
D da
M
da
M
da
S da
M
L
L MM G V S
L MM G V S
L MM G V S
S
L MM G V
L MM G V
S
S
L MM G V
L MM G V
L MM G V
S
L
MG V
M
S
V
S
G
L
M
M
V
M
S
G
G
S
G
G
S
M
G
L
V
MM G
M
L
S
V
MM G
M G
MM G
S
S
S
G
S
M
V
L
L
L
L
L
M
MM G V S
MM G V S
MM G V S
MM G
V
L MM G V S
L MM G V S
L MM G V S
M
V
M
M
G
G
L
S
S
V
M
L
V
M
G
S
G
S
M
M
M
L
G
G
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
/ a
nota
/ / a
nota
/ / a
nota
/ / a
/ / a
/ / a
/ / a
/ / a
/ / a
/ / a
/ / a
/ / a
/ / a
/ / a
/ / a
/ / a
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/ / a
/ /
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/ /
Brussels
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
Partenze da FOGGIA
Isole Tremiti
Milano Mxp
Palermo
Torino
Alidaunia
:
:
Alidaunia
:
:
Alidaunia
:
:
Alidaunia
:
:
Frequenza
MM G
L
V SD
MM G
Alidaunia
:
:
Alidaunia
:
:
Alidaunia
:
:
L
Darwin/
Alitalia
Darwin/
Alitalia
Darwin/
Alitalia
Darwin/
Alitalia
Darwin/
Alitalia
Darwin/
Alitalia
Darwin/
Alitalia
Darwin/
Alitalia
Darwin/
Alitalia
:
:
L MM G V
ORARI IN VIGORE dal
/
/
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
al
Note
L M M G V S D da / / a
L
V
S D da
da
MM G
V SD
S
LM
V
LM
S
LM
/ /
G
da
da
da
MG V
M
da
da
Berna
Bologna
ORARI IN VIGORE dal / /
AL / /
note: ) Il volo effettua uno stop a Dubrovnik.
Destinazione Compagnia Part. Arr.
Arrivi a BRINDISI
Destinazione Compagnia Part. Arr.
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/ /
/ /
/ / a /
/ / a /
scalo Vieste
: / :
/ / a /
/ / a /
scalo Vieste
: / :
/ / a /
/ / a /
scalo Vieste
: / :
/ / a /
/
/
/
/
/
/
/
da / / a
/ /
D da / / a
/ /
da / / a
/ /
da / / a
/ /
D da / / a
/ /
da / / a
/ /
da / / a
/ /
da / / a
/ /
23
25 giugno
01 luglio 2011
Brussels
Charleroi
Colonia
Colonia
Eindhoven
Francoforte
Ginevra
Girona
Barcellona
Londra
Stansted
Milano Lin
Milano MXP
Milano Orio
al Serio
Monaco
Norimberga
Parigi BVA
Parigi ORY
Pisa
Roma CIA
Roma FCO
Stoccolma
Torino
Treviso
Venezia
Verona
Zurigo
Frequenza
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
Ryanair
:
:
M
S
da
Ryanair
Ryanair
Ryanair
Ryanair
Ryanair
Alitalia
Alitalia
Alitalia
Alitalia
Alitalia
Easyjet
Air One
Air One
Easyjet
Air One
Air One
Air One
Air One
Ryanair
Ryanair
Ryanair
Ryanair
Ryanair
Ryanair
Ryanair
Ryanair
Ryanair
Ryanair
Ryanair
Ryanair
Ryanair
Ryanair
Ryanair
Airberlin
Airberlin
Airberlin
Ryanair
Easyjet
Easyjet
Ryanair
Ryanair
Ryanair
Ryanair
Ryanair
Ryanair
Ryanair
Ryanair
Ryanair
Ryanair
Ryanair
Ryanair
Ryanair
Alitalia
blu express
Alitalia
Alitalia
Alitalia
Alitalia
Alitalia
Alitalia
Ryanair
Ryanair
Ryanair
Ryanair
Ryanair
Ryanair
Ryanair
Ryanair
Alitalia
Ryanair
Ryanair
Ryanair
Ryanair
Airberlin
Airberlin
helvetic
helvetic
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
M
M
M
G S
G S
GV S
da
da
da
da
D da
da
D da
D da
da
D da
da
da
da
D da
D da
D da
da
D da
da
D da
da
da
da
da
da
D da
da
da
da
da
da
da
da
da
da
da
D da
da
da
da
D da
da
da
D da
da
da
da
D da
da
da
da
da
D da
da
D da
D da
da
D da
D da
D da
da
da
D da
D da
da
da
da
D da
da
da
D da
da
da
da
da
da
D da
ORARI IN VIGORE dal
/
/
AL
V
Note
helvetic
Ryanair
Ryanair
Ryanair
Ryanair
Ryanair
Ryanair
Ryanair
Ryanair
Ryanair
Jetair
Jetair
Jetair
Ryanair
Ryanair
Airberlin
Airberlin
Ryanair
Ryanair
Ryanair
Tuifly
Tuifly
Easyjet
Easyjet
Easyjet
Easyjet
M
L
V
M
V
M
G
V
S
S
M
S
L
V
M
V
S
L
V
G
L
M
M
S
L
L MM G V S
L MM G V S
L MM G V S
S
L MM G V
L MM G V
S
S
S
L MM G V
L MM G V
L MM G V S
S
L
MG V
M
S
V
S
G
L
M
M
V
M
S
G
G
S
G
G
S
M
G
L
V
MM G
M
L
S
V
M
S
G
MG
MG
G
S
V
L M
L MM G V S
L MM G
L MM G V S
M
L
L
L
L
MM G
MM G
MM G
MM G
M
V S
V S
V
V S
V
M
M
G
G
L
S
S
V
M
M
G
L
S
V
M
M
G
S
M
L
V
G
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/ / a
/ /
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
Arrivi a FOGGIA
Frequenza
Alidaunia
Alidaunia
:
:
:
:
Alidaunia
:
:
L
Alidaunia
:
:
L
Alidaunia
Alidaunia
Alidaunia
Alidaunia
Alidaunia
Alidaunia
Darwin/
Alitalia
Darwin/
Alitalia
Milano Mxp
Darwin/
Alitalia
Darwin/
Alitalia
Darwin/
Alitalia
Darwin/
Palermo
Alitalia
Darwin/
Alitalia
Darwin/
Alitalia
Torino
Darwin/
Alitalia
ORARI IN VIGORE dal /
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
MM G
L
V
LM
MM G
MM G
L MM G V
L
L
V
V
MM G
MM G
V
V
:
:
:
:
:
:
MG V
:
:
M
:
:
:
:
:
:
:
:
al
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/ /
Destinazione Compagnia Part. Arr.
/
da
da
da
da
da
da
D da
da
da
da
da
da
da
da
da
da
D da
D da
da
da
da
da
D da
da
da
da
S
V
LM
S
LM
/ /
G
Note
da / / a /
S D da / / a /
da / / a /
scalo Vieste
: / :
da / / a /
SD
scalo Vieste
: / :
da / / a /
S D da / / a /
da / / a /
S D da / / a /
da / / a /
S D da / / a /
da / / a /
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
da / / a
/ /
da / / a
/ /
D da / / a
/ /
da / / a
/ /
D da / / a
/ /
da / / a
/ /
da / / a
/ /
da / / a
/ /