Il fiato corto delle città - La Gazzetta dell`Economia
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Il fiato corto delle città - La Gazzetta dell`Economia
la Gazzetta 24/11 new PDF Adobe ati su Registr t azeco.i www.g verla per rice il a -m e via Sistemi economici e sociali di Puglia e Basilicata Anno XVI – giugno/ luglio –€ , – Settimanale di informazione economica – www.gazeco.it – Spedizione in abb. postale LA SFIDA DIGITALE % Art c. /B L. / – Filiale di Bari Rapporto ISPRA sull’ambiente Oggi il valore delle imprese nasce in Rete di SAVINO SANTOVITO L e nuove tecnologie digitali ed Internet impongono al management uno spostamento del centro d’attenzione dalla “creazione di valore nella singola impresa” alla “creazione di valore nelle reti”. In tale contesto di economia globale interconnessa, il tema che suscita crescente attenzione nella gestione d’impresa diviene l’acquisizione di valore, generato in modo condiviso e distribuito tra i diversi operatori-partners, minimizzando l’esposizione ai rischi e tenendo in considerazione gli interessi non soltanto degli azionisti, ma anche di tutti gli altri stakeholders. Anche il progressivo diffondersi tra le persone dell’interconnessione attiva nel web, prima tramite e-mail, chat, blog, poi anche social network e wiki, rafforza una nuova forma di creazione condivisa e comunitaria del valore, che integra i tradizionali sistemi proprietari. Nell’attuale contesto socioeconomico coesistono, infatti, forme imprenditoriali di dimensione globale, ma di natura organizzativa significativamente differente: imprese proprietarie, lucrative, fondate sul brevetto o copyright, quali Microsoft o Enciclopedia Britannica e istituzioni comunitarie, non lucrative, fondate sull’apertura, open source, creative commons, quali Linux o Wikipedia. Nella metà del secolo scorso, l’impresa orientata al mercato, individuando ed analizzando i bisogni dei consumatori e degli utenti, attuando una strategia di differenziazione, metteva a punto prodotti e servizi che, contraddistinti dal brand, venivano acquisiti, utilizzati ed apprezzati dai clienti. In tale contesto, erano ben distinti i differenti ruoli degli operatori economici: le imprese progettavano ed offrivano i prodotti/servizi desiderati ed utilizzati dai consumatori/ utenti. La creazione di valore era tutta interna all’impresa e veniva poi scambiata con i clienti, mediante transazioni economiche sui mercati: il prodotto o servizio doveva essere ceduto a più clienti (marketing transazionale: one-to-many). I tradizionali studi di Tecnica Industriale e Commerciale confermano una tale visione dell’impresa, concentrata sulle problematiche dei processi di produzione e sugli aspetti tecnici degli scambi commerciali (contrattualistica, operatori commerciali, etc). Tale logica manageriale, sulla scorta del maggior peso progressivamente assunto dalla componente servizio nei processi economici di produzione e scambio (strategie di differenziazione), evolve verso una maggiore attenzione e cura del cliente: bisogna acquisire i clienti e fornire loro più prodotti e servizi (marketing relazionale: one–to-one). Il brand acquisisce maggiore rilevanza, in quanto idoneo a ricondurre ad unicità ed identità i diversi prodotti e servizi proposti dall’impresa, che agisce con una strategia di diversificazione. Pertanto, le imprese, che tradizionalmente operavano in singoli settori, tendono a fronteggiarsi in un’unica grande arena competitiva e si ritrovano a studiare opzioni di concorrenza o di collaborazione con gli altri soggetti economici operanti in differenti business. Così risulta parzialmente superata la tradizionale impostazione gestionale transazionale (orientata ai beni materiali), a vantaggio del processo interattivo relazionale (orientato ai servizi immateriali), con verifica del mantenimento delle promesse nei momenti (della verità) di erogazione del servizio, allo scopo di fidelizzare i clienti per un successo aziendale duraturo. È noto che con la “dematerializzazione dell’economia” dovuta ad una prevalenza della componente servizio, la presenza attiva del cliente (prosumer) assume tale rilevanza, da far evolvere l’orientamento gestionale Il fiato corto delle città DAPONTE ALLE PAGG. 6 E 7 L’indagine Business Travel Survey Per i viaggi d’affari Bari più cara al Sud li alberghi più cari d’Italia sono a Milano e Venezia. Quelli più economici a Palermo e Aosta. Quelli più salati del Sud a Bari. Sono alcuni dei dati più interessanti tra quelli che emergono dal Business Travel Survey di Uvet American Express. Un’indagine sui viaggi d’affari che fa il punto sui trend in atto nel settore (in crescita nel rispetto al ): dalle motivazioni delle trasferte al mix di spesa (che vede, ad esempio, il settore ferroviario rosicchiare quote di mercato a quello aereo grazie all’introduzione dell’alta velocità), fino alle principali destinazioni dei “passeggeri business” (con Roma prima davanti a Milano e Bari sesta). BUONO ALLE PAGG. 2 E 3 Come cambiano le scelte dei lettori Le nuove norme “Piano di volo” L’informazione cresce Incendi La Puglia solo sui nuovi media si cambia decolla? n Usa la deadline per l’estinzione del quotidiano è fissata al , per l’Italia è il . Morirà davvero la carta stampata? Di sicuro cresce il desiderio di informarsi online. E ciò che conta davvero è l’affidabilità. TRAVERSA ALLE PAGG. 12 E 13 Crisi: vince lo sconto G SEGUE A PAG. 17 I Consumi I l nuovo regolamento sulla prevenzione incendi e il DPR / sullo sportello unico delle attività produttive (SUAP) sono stati oggetto di un seminario tecnico organizzato da ingegneri e vigili del fuoco a Bari. SERVIZI A PAG. 5 “P iano di Volo” è il workshop tematico del programma “Puglia Corsara” durante il quale si è parlato delle priorità da rispettare per lo sviluppo della rete aeroportuale pugliese. SCHIRONE A PAG. 9 G ommunity management. Come rendere le web community le migliori alleate delle aziende”, il libro di Matthieu Chéreau, delinea una nuova figura professionale, ancora poco utilizzata in Italia. li italiani hanno sempre meno soldi per fare la spesa. Secondo un’indagine della Cia, in tre anni si è ridotto di quasi euro il budget per cibo e bevande, passando dai . euro all’anno per famiglia nel ai . euro nel (- %). Si compra meno e si acquistano prodotti di qualità inferiore; il , % degli italiani ha diminuito gli acquisti di frutta e verdura, il % quelli di pane e pasta e il , % quelli di carne e pesce. SERVIZI A PAG. 21 COLELLA A PAG. 8 Web Community Network e lavoro “C 2 Rapporti 25 giugno 01 luglio 2011 L’indagine – Business Travel Survey Viaggi d’affari Bari la città più cara al Sud Il capoluogo pugliese, con 108 euro per notte, per prezzi degli alberghi supera la media italiana (103 euro). A Venezia (121 euro) i costi più salati, Roma capitale anche per i businessman G li alberghi più cari d’Italia? Sono a Milano e Venezia. Quelli più cari del Sud? A Bari. Mentre quelli meno costosi si trovano a Palermo e Aosta. A rilevarlo è il Business Travel Survey (BTS) di Uvet American Express, indagine sui viaggi d’affari. Pernottare per lavoro nella città lagunare costa euro a notte, due in più rispetto al capoluogo lombardo. A quota euro a notte c’è Roma (ai minimi europei tra le capitali: solo Madrid è più economica con euro/notte). La media italiana si è abbassata di euro per notte nel secondo semestre del (rispetto al secondo semestre Principali destinazioni nazionali viaggi d’affari registrati nel . In particolare, l’indagine evidenzia il legame tra una ripresa economica trainata principalmente dall’export e la ripartenza del settore, appunto, del business travel (con un incremento pari a volte e mezzo quello del PIL). Ma la crisi… Se consideriamo l’ultimo biennio, tuttavia, i viaggi per lavoro degli italiani sono diminuiti, scendendo, per effetto della crisi, sotto la soglia minima del (a quota milioni, con il numero di pernottamenti crollato a milioni, milioni in meno rispetto al picco del ). La crisi eco- Andamento del numero di trasferte e delle spese di viaggio II sem. ‘ II sem. ‘ Roma , % , % Milano , % , % Altre , % ,% Napoli ,% , % Torino , % , % Venezia , % , % Bari , % , % Palermo , % , % Cagliari , % , % , % , % ͩηǤͪͨͨͰ ͩͪͨ ͩͨͨ ͩͨͨ Ͱͨ ͩͨͨ ͱͫ Ͱͱ Ͱͪ Ͱͩ ͯͭ Ͱͪ ͯͭ ͯͫ ͮͨ ͮͪ ͮͰ ͬͨ ͪͨ ͨ Genova ͩηͪͨͨͰ ͪηͪͨͨͰ ͩηͪͨͨͱ Numero Trasferte del ), passando da a euro. Rispetto al , quando la crisi era alle porte, il costo medio si è abbassato di circa il %. Aosta con euro e Palermo con guidano la graduatoria delle città in cui si risparmia di più per le trasferte di lavoro. Non si può dire lo stesso di Bari, che a quota euro (per notte) comanda la classifica degli alberghi più cari del Sud (e questo nonostante il calo medio di euro a notte registrato rispetto al ). Napoli è passata da a euro, mentre Campobasso ha fatto segnare il rialzo dei prezzi più consistente (del %, da a euro). Le mete nazionali dei viaggi d’affari Roma è anche, forse a sorpresa (anche considerando il campione analizzato, per cui cfr. articolo dedicato, che non prende in considerazione i dipendenti pubblici latu sensu considerati), la capitale dei viaggi d’affari, catalizzando il , % dei viaggi in aereo per motivi di lavoro, mentre Milano (Malpensa, Linate e Bergamo Orio al Serio) ha subito un lieve calo di passeggeri business, passando dal , % al , %. Il restante % si è avvalso degli scali aeroportuali delle altre città, con Napoli ( , %) che precede Venezia ( , %), Torino ( , %) e Bari ( , %). Il business travel torna a crescere Secondo il BTS, il business travel ha registrato in Italia, nel , una crescita di circa il %, con le spese di viaggio aumentate del , % e il numero delle trasferte salito del , %. Sia durante il minimo estivo sia durante il picco di settembre-ottobre i valori del hanno migliorato gli standard ͪηͪͨͨͱ ͩηͪͨͩͨ ͪηͪͨͩͨ nomica ha colpito duramente le aziende, che hanno dovuto lesinare gli spostamenti dei propri dipendenti. Nel , ad ogni modo, si è registrato, come detto, un leggero aumento sia per quanto riguarda le spese di viaggio che per il numero delle trasferte. Queste ultime, nel secondo semestre , sono tornate ai livelli del secondo semestre del , primo periodo nel quale la crisi aveva mostrato la sua forza. Al contrario, il livello delle spese di viaggio è ancora lontano dai picchi del . Il costo medio delle trasferte nel si è stabilizzato sul livello del ( euro nel primo semestre del , nel secondo). Rispetto al la differenza è di circa euro per ogni trasferta: la crisi economica ha modificato prezzi e abitudini di viaggio nel settore del business travel. Mix di spesa L’utilizzo del servizio ferroviario ha registrato un incremento nel corso del di oltre il % rispetto al . Bene anche il servizio alberghiero (in lieve ripresa, specie nella seconda metà dell’anno), mentre le trasferte aeree sono rimaste sugli stessi livelli del . Le spese di viaggio vedono tuttavia ancora una predominanza del settore aereo, che copre oltre i due terzi delle spese globali, nonostante la contrazione della quota di spesa fatta segnare rispetto al (, %, ora quindi al di sotto del %). L’“hotellerie” (+ , %) copre quasi un quinto delle spese totali ( , %), mentre le spese “rail” sono in crescita (+ , %) e hanno raggiunto il , %. ANDREA BUONO Business Travel Survey tuali - numero di biglietti per scali aeropor- Dalle imprese private Motivazione del Nel 2010 spesi 17,3 miliardi € Viaggi . B Viaggi . usiness Travel Survey, indagine che mira a monitorare l’andamento del mercato dei viaggi d’affari in Italia attraverso l’analisi dei trend di spesa e dei comportamenti d’acquisto, è stata compiuta sui dati relativi ad un campione di aziende clienti di Uvet American Express con spese di viaggio comprese tra mila e milioni di euro all’anno e caratterizzate da una continuità del rapporto nel corso del periodo considerato. Il campione è composto da aziende appartenenti al settore manifatturiero e del terziario, operanti in segmenti di mercato eterogenei: dall’ICT al settore elettronico, dal comparto meccanico al chimico/ farmaceutico, dall’alimentare alla moda passando per quello finanziario e bancario. Le aziende “local”, ovvero quelle con sede e core business prevalentemente in Italia, rappresentano circa il % del campione analizzato, che prende in esame, tuttavia, anche svariate società multinazionali, presenti con proprie strutture in più Paesi. Il % delle aziende considerate è situato a Milano, il % a Roma, il restante quarto è dislocato uniformemente nel territorio nazionale. Tra le aziende clienti (più di tra Pmi e multinazionali) spiccano Agusta, Assicurazioni Generali, BNL, Enel, La Rinascente, IBM, Mediaset, Microsoft, Poste Italiane, Siemens, Techint, Telecom Italia e Xerox. A livello di settori, da nota- Incontri clienti/ forni-tori Variazione percentuale - , % Composizione percentuale , % Composizione percentuale , % Variazione % composizione - , % * Business Travel Survey - dati in migli Rapporti Hub europei nel 3 25 giugno 01 luglio 2011 e Aeroporti differenza Londra Heathrow , , - , % Parigi CDB , , , % Francoforte , , % Madrid , , , % Amsterdam , , , % Roma Fiumicino , , , Monaco , , , % Istanbul Ataturk , , , Londra Gatwick , , Barcellona , , Parigi Orly , , , % , , % Milano Malpensa Business Travel Survey % % - , % , % - dati in milioni di passeggeri Mezzi più usati – Bene l’Alta Velocità al Nord L’aereo domina treno in ripresa viaggio d’affari Riunioni aziendali Fiere Altro . . . . . . , . . - % , % - , % - , % , % % , % % % % , % , % - , % , % , % iaia Totale Il 66,2% fa trasferte per incontrare clienti e fornitori, ma il dato è in calo sul 2009 re la differente dinamica delle trasferte nel settore manifatturiero (- , %) e nel terziario (, %), un dato (negativo per via sia della stagnazione dei consumi privati sia della riduzione dell’import di servizi alle imprese) che riflette una situazione tipica di un periodo post crisi, con la manifattura primo comparto dell’economia a ripartire. Interessante è capire anche le motivazioni dei viaggi d’affari. La diminuzione riguarda tutte le voci tranne le trasferte per partecipazione a fiere che aumentano dello , %, un incremento significativo perché in controtendenza con il crollo verticale fatto registrare nel . L’arretramento più rilevante in termini assoluti (mila viaggi) si registra però nelle trasferte per incontrare clienti e fornitori (- , %), che restano tuttavia la motivazione alla base del , % dei viaggi d’affari. Nel la spesa per viaggi d’affari delle imprese private italiane a prezzi correnti è cresciuta a quota , miliardi di euro, in leggera crescita rispetto ai livelli dell’anno precedente (+ %): un risultato che, dopo il crollo del , % nella spesa rispetto al , va oltre la sua dimensione numerica perché interrompe una flessione che aveva preoccupato tanti player di mercato. Diminuisce la spesa nazionale (- , %) mentre la componente internazionale registra un importante avanzamento (+ , %). a.b. U na grossa novità ha riguardato il servizio di trasporto ferroviario, che grazie all’entrata in funzione dell’alta velocità sta conquistando quote di mercato al trasporto aereo ed è in continua crescita, con tassi di sviluppo superiori anche al %. Permane, tuttavia, il predominio dell’aereo: nel , milioni di passeggeri hanno scelto i voli nazionali (il mercato aereo domestico ha fatto registrare una lieve crescita dovuta soprattutto alle compagnie low cost), milioni l’alta velocità (erano nel , nel ). Anche le spese relative al settore sono in rialzo, anche a causa dell’aumento del prezzo medio del biglietto dovuto all’avvenuto completamento dell’alta velocità tra Torino-Milano-Napoli. I livelli del rappresentano l’apice storico raggiunto dal . Tre anni fa il prezzo era pari a euro, a fine a euro (+ % circa). Uvet sottolinea che sarà interessante notare l’evoluzione del prezzo quando inizierà la concorrenza anche nel settore ferroviario, con l’entrata di NTV (le ferrovie di Montezemolo). In particolare, la riduzione del tempo di viaggio tra Roma e Milano ha cambiato le abitudini degli uomini d’affari. Tra le due città, il mezzo preferito rimane l’aereo, ma l’alta velocità ha ormai conquistato oltre il % della quota di mercato e a fine potrebbe raggiungere il %. Per quel che riguarda il settore aereo, il numero delle trasferte è rimasto pressoché stabile nel , mentre le spese di viaggio sono in crescita di più del %, così come il costo medio del biglietto (attualmente a quota euro, a metà strada tra i euro del secondo semestre ei del primo semestre ), diminuito nel a causa della contemporanea crisi del settore aereo e maggiore aggressività nei prezzi della Nuova Alitalia. A proposito di compagnie aeree, nel si è confermata la leadership domestica di Alitalia (sesto player in Europa, dove primeggiano Lufthansa e Ryanair) con il % della quota di mercato. Ryanair, vettore low cost irlandese, ha superato il % del market share (+ %), mentre Easyjet, altra compagnia a basso costo, leader sullo scalo di Milano Malpensa, è al %. a.b. Normative 5 25 giugno 01 luglio 2011 Le disposizioni sulla prevenzione per imprese e cittadini Incendi: nuove norme al “vaglio” dei tecnici C oniugare le esigenze della produzione con quelle della sicurezza. E contemperare l’obiettivo della semplificazione con quello della tutela della pubblica incolumità. Sono questi i criteri che hanno ispirato le novità normative in tema di prevenzione degli incendi. Proprio il nuovo schema di regolamento emanato lo scorso marzo al riguardo (sulla scorta dell’articolo del decreto legge / , così come convertito dalla legge / ), insieme alle conseguenze dell’entrata in vigore del D.P.R. / sullo sportello unico delle attività produttive (SUAP), è stato oggetto di approfondimento di un seminario tecnico svoltosi martedì giugno all’Hotel Majestic e organizzato dall’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Bari con la collaborazione del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco. Un appuntamento cui hanno preso parte il presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Bari, Domenico Perrini, il comandante provinciale dei Vigili del Fuoco, Roberto Lupica, Fabio Dattilo e Pietro Boscaino (direttore centrale e dirigente della Direzione Centrale per la Sicurezza e la Prevenzione Incendi) e Michele Martinelli, responsabile SUAP del Patto Territoriale Murgiano. ANDREA BUONO del Fuoco non vogliono rap“Iil Vigili presentare l’incudine o il martello Comandante Lupica per libero professionista, ma una forma “Consulenza continua dai Vigili” ordine degli ingegneri della provincia di bari Le nuove disposizioni, che riguardano piccole e grandi imprese e privati cittadini (secondo il ministro Renato Brunetta, interessano milioni di imprese che risparmieranno circa , miliardi di euro), ma anche tecnici esperti di prevenzione incendi, produttori di componenti ed impianti antincendio e organi di controllo (Vigili del Fuoco e Magistratura), introducono il “principio di proporzionalità”, in base al quale le attività sottoposte ai controlli di prevenzione incendi saranno suddivise in tre categorie di rischio, cui sono collegate tre differenti procedure, l’utilizzo della SCIA (segnalazione certificata di inizio attività) al posto del parere di conformità (per le “attività a basso rischio”) e nuove procedure informatizzate. In particolare, se per le “attività a basso rischio” viene introdotto l’utilizzo della SCIA, per quelle a medio e ad elevato rischio il parere di conformità dovrà essere fornito entro giorni. I controlli successivi all’avvio delle attività, invece, saranno mirati e a campione oppure diffusi a seconda del livello di pericolosità. Da destra PERRINI e LUPICA tecnica di riferimento…”. Col nuovo quadro normativo, infine, “si inizia con l’attività e il controllo diventa ex post (successivo, ndr)”. Boscaino, da ultimo, ha posto l’accento sul raccordo tra il nuovo regolamento di prevenzione incendi e il D.P.R. / (“Il SUAP diventa l’unico punto di contatto tra l’imprenditore e chi autorizza”), illustrando il funzionamento della SCIA (“Il titolare dell’attività segnala, un tecnico abilitato assevera la conformità dell’opera alla normativa antincendio e a.b. poi si passa alla certificazione”). di consulenza continua”. Così Roberto Lupica, che ha aggiunto: “Le norme tendono a privilegiare una nuova figura di professionista, sempre più qualificata e responsabile”. Fabio Dattilo ha invece sottolineato che la SCIA “manda in pensione l’idea che il pubblico debba lasciare il nullaosta”, denunciando tuttavia che “la gran parte delle attività soggette al nostro controllo non ha una normativa etta la Gazz /10 24w ne Sistemi economici e sociali di Puglia e Basilicata Anno XV - 06 / 12 febbraio 2010 - € 1,15 Se venduto in abbinamento con “La Gazzetta del Mezzogiorno” € 0,90 di Dionisio Ciccarese Le chiacchiere non servono Puglia svegliati! V ia via i sospetti stanno prendendo forma: questa campagna elettorale rischia di non dare alcun valore aggiunto alle prospettive della Puglia. La situazione diventa paradossale perché ci fa rimpiangere persino la stagione della comunicazione politica intrisa di promesse. Quella politica dell’annuncio che porta i vari esponenti a spararla sempre più grossa nel tentativo (spesso riuscito) di incantare un elettorato credulone e smarrito. Cambiali mai portate all’incasso. Ma oggi non è più così. I modelli di rappresentazione della TV e l’autoreferenzialità con gli altri media hanno innescato un meccanismo di circolarità dell’informazione che imprigiona le notizie in un paradigma sempre più lontano mana Federico Pirro, docente di Storia dell’industria nell’Università barese, in un editoriale sul nostro giornale ha rotto gli indugi e, con l’eleganza che lo caratterizza, ha rivolto ai candidati una di quelle domande che una volta tra i banchi di scuola si definiva “a piacere”: per favore, diteci qualcosa di economico. Diteci, insomma: quale idea della Puglia avete in testa per i prossimi anni? Quali sono le strategie su cui si deve puntare per lo sviluppo? Come la Puglia intende allinearsi all’Europa? E se non bastasse in un altro articolo il prof. Giovanni Ancona, docente di Economia Politica nella medesima Università, con eguale accuratezza e interpretando i dati della crisi ha “stroncato” facili entusiasmi sottolineando che sarà la ripresa Sì 13/10 new Settimanale di informazione economica - Sped. in abb. post. 45% Art 2 c. 20/B L. 662/96 - Filiale di Bari Dati inquietanti dalla ricerca Assofin-Crif-Eurisko sulle “revolving” Carte “revolver” 21/10 new la Gazzetta PDF Adobe Sistemi economici e sociali di Puglia e Basilicata Anno XV - 3 / 9 aprile 2010 - € 1,15 Se venduto in abbinamento con “La Gazzetta del Mezzogiorno” € 0,90 Settimanale di informazione economica - Sped. in abb. post. 45% Art 2 c. 20/B L. 662/96 - Filiale di Bari Elezioni regionali – Scelte strategiche e operative fondamentali attendono il Governatore Vendola, una vittoria palese di Dionisio Ciccarese E Comunicazione, potere e governance h sì, è stata una vittoria palese. E anche annunciata. A dispetto dei giochini paracomunicativi che in preda alla disperazione si è tentato di fare per ribaltare un rapporto che non è mai stato in discussione. Vendola ha vinto, ma in realtà non è solo Palese ad aver perso. Piuttosto è stato il centrodestra. Si può dire quel che si vuole e cercare con le parole di camuffare la realtà: Palese non ha mai avuto alcuna chance. Qui accanto pubblichiamo la riproduzione delle tre prime pagine de “La Gazzetta dell’Economia” che riportano i dati cui parte. Piepoli ne aveva sorriso e aveva sottolineato: “Bisogna solo aspettare qualche settimana. Vedremo”. Abbiamo visto. Non è certo questo il fulcro del nostro ragionamento, ma ne esprime perfettamente l’atteggiamento. Una miscela di ignoranza e supponenza con un esito scontato: il disastro elettorale. Ora si discute dei “se” e dei “ma”. Di una diversa possibile configurazione dei candidati. È troppo tardi. Vendola non solo ha vinto, ma ha già disegnato il “framing” nel cui recinto si giocherà la nuova discussione politica: la fine dei partiti. 08/10 new la Gazzetta La vostra nuova ed esclusiva concessionaria di spazi pubblicitari Sistemi economici e sociali di Puglia e Basilicata Anno XV - 27 febbraio / 5 marzo 2010 - € 1,15 Se venduto in abbinamento con “La Gazzetta del Mezzogiorno” € 0,90 Tel. 080.5857450 Fax 080.5857426 [email protected] Settimanale di informazione economica - Sped. in abb. post. 45% Art 2 c. 20/B L. 662/96 - Filiale di Bari Vendola al comando bbraio 27 fe L’esito del nostro sondaggio: il Governatore uscente al 46,5%. A 6 punti di distanza Palese. La Poli Bortone all’11%. Servizi, grafici e tabelle alle pagine 15-16-17 e 18 A proposito di debito pubblico Foto: Carlo Cofano/Iesseppi Turismo – Una regione leader Confindustria – Ecco le “tesi” L’ora di sirtaki e flamenco BIT di Milano: Il Sud ora deve E la tarantella? Puglia sbanca voltare pagina N ell’autunno del in molti dissero “niente sarà più come prima” quando, nell’occhio del ciclone della crisi finanziaria più grave degli ultimi sessanta anni, persino i giganti di Wall Street mostravano piedi d’argilla. I governi di tutto il mondo venivano allora sollecitati al di GIOVANNI FERRI da quel turbinio, le gengive dei salvati addentano ora le mani dei salvatori pubblici. La memoria è breve, le situazioni cambiano rapidamente, occorre stare al passo con i tempi. Oggi, dunque, molti di quei governi che venivano lodati – si pensi all’Irlanda – per la celerità con cui si erano mossi 09/10 new L a Puglia in fatto di turismo è certamente una regione leader. È quanto merso con chiarezza nei giorni scorsi alla BIT di Milano., importante rassegna fieristica di settore. La regione ha fatto grandi passi in avanti sul piano della destagionalizzazione offrendo un ampio ventaglio di offerte che vanno ben oltre il “bel mare” che per troppi anni ha B urocrazia, criminalità e utilizzo fruttuoso dei fondi europei. Questi i temi al centro del confronto al Petruzzelli di Bari nel convegno “Il Sud aiuta il Sud”, organizzato per celebrare i anni della Confindustria. In quattro pagine l’analisi dei dati sull’economia del Mezzogiorno e le strategie di sviluppo pianificate da mondo delle imprese e isti- la Gazzetta Sistemi economici e sociali di Puglia e Basilicata Anno XV - 6 / 12 marzo 2010 - € 1,15 Se venduto in abbinamento con “La Gazzetta del Mezzogiorno” € 0,90 Il presidente Nichi Vendola resta saldamente alla guida della Puglia. Gli elettori lo hanno confermato assegnandogli oltre il % delle preferenze. Più di punti rispetto al suo principale antagonista, Rocco Palese. Alla Poli Bortone è andato invece l’ , % dei voti. Un esito in totale sintonia con i risultati dei tre sondaggi che l’Istituto Piepoli aveva realizzato per il nostro giornale (e di cui pubblichiamo la riproduzione delle prime pagine). Ora dopo una breve pausa (che andrà qualche giorno oltre le festività) il presidente Vendola dovrà nominare la Giunta. Il che dovrebbe accadere intorno al aprile. È questa una fase delicata e il suo esito è tanto più atteso per i molti significati che avrà la composizione della nuova Giunta. Una lezione Ventura sale in cattedra Adobe Sistemi economici e sociali di Puglia e Basilicata 10/10 new Tel. 080.5857450 Fax 080.5857426 [email protected] Vendola tiene il passo Palese insegue (-5,5%) la Gazzetta La vostra nuova ed esclusiva concessionaria di spazi pubblicitari Sistemi economici e sociali di Puglia e Basilicata Anno XV - 13 / 19 marzo 2010 - € 1,15 Se venduto in abbinamento con “La Gazzetta del Mezzogiorno” € 0,90 rzo Tel. 080.5857450 Fax 080.5857426 [email protected] Settimanale di informazione economica - Sped. in abb. post. 45% Art 2 c. 20/B L. 662/96 - Filiale di Bari Vendola sempre in testa 13 ma Resta netto il vantaggio su Palese (4,5%). Cala la Poli Bortone. Il prof. Nicola Piepoli ci spiega i perché di tanti consensi per il Governatore uscente Ȃ° I ntervista a “cuore aperto” de La Gazzetta dell’Economia a Giampiero Ventura, allenatore genovese, anni, artefice del miracolo Bari, la squadra-sorpresa che in A è decima davanti ad alcune grandi. Ventura parla della sua capacità di “motivatore” che fa gioco di squadra ( numeri) , ( numeri) Nome_______________________Cognome __________________ Via ___________________________________ Cap _____________ erla per ricev il via e-ma ŶŶŽysʹϮϵŵĂŐŐŝŽͬϰŐŝƵŐŶŽϮϬϭϬʹΦϭ͕ϬϬʹ^Ğƫ ŵĂŶĂůĞĚŝŝŶĨŽƌŵĂnjŝŽŶĞĞĐŽŶŽŵŝĐĂʹǁǁǁ͘ŐĂnjĞĐŽ͘ŝƚʹ^ƉĞĚŝnjŝŽŶĞŝŶĂďď͘ƉŽƐƚĂůĞϰϱйƌƚϮĐ͘ϮϬͬ>͘ϲϲϮͬϵϲʹ&ŝůŝĂůĞĚŝĂƌŝ Inferno usura grana G. E PAG ACI ALL LEVANT PDF i su Registrat zeco.it www.ga GIAMPIERO VENTURA La vostra nuova ed esclusiva concessionaria di spazi pubblicitari Settimanale di informazione economica - Sped. in abb. post. 45% Art 2 c. 20/B L. 662/96 - Filiale di Bari Sondaggio – Il Governatore sempre in vantaggio anche nel secondo round dell’indagine desidero sottoscrivere un abbonamento annuale a La Gazzetta dell’ Economia Tariffa per l’ Italia € , Tariffa per l’ Europa € la Gazzetta i su Registrat erla per ricev il via e-ma che Grano, zeco.it www.ga Tel. 080.5857450 Fax 080.5857426 [email protected] ricev per e-mail via Sistemi economici e sociali di Puglia e Basilicata la Gazzetta ŵĂŶĂůĞ ƫ ϭ͕ϬϬʹ^Ğ ϬϭϬʹΦ ŐŝƵŐŶŽϮ ʹϭϵͬϮϱ 05/10 new e Adob azec w.g erla silicata ĚŝĂƌŝ glia e Ba йƌƚϮĐ͘ϮϬͬ>͘ϲϲϮͬϵϲʹ&ŝůŝĂůĞ ůĞϰϱ ali di Pu ici e soci njĞĐŽ͘ŝƚʹ^ƉĞĚŝnjŝŽŶĞŝŶĂďď͘ƉŽƐƚĂ econom ǁ͘ŐĂ Sistemi ĚŝŝŶĨŽƌŵĂnjŝŽŶĞĞĐŽŶŽŵŝĐĂʹǁǁ ŶŶŽys La vostra nuova ed esclusiva concessionaria di spazi pubblicitari PDF ti su stra Regi o.it ww ǯ 6E7 ete io in R Territor isi alla cr Calcio EBREO 18 E 19 ǯ ǯȂ ALLE PAGG. renza Traspa nche ba test re e st ss ƤǦ ǡ Ǥ Ǥ Ǧ ° ǯ ǡ ° ǯǤ Ǧ Ǥ1 î ǡ Ǥ ǯ ǤǦ ǡ ¿ Ǧ 3 2E Ǥ ǡ ǡ PAGG. ALLE ǡ Ǥ Ǧ IRONE SCH ǡ ǡ ȋ Ƥ Ǧ ǡ Ǧ Ȍȋ ǡ ǡ ǯƥ Ƥǡ ȌǤǡƤ îǤ Ǧ ǡ Ǥ î Ǧ ǡ Ǧ ǯȂ Ǧ ǯ Ȃ dzǡ Ƭǯ Ǥ Dz Ǧ ǡ Ȍ Le difficoltà di accesso al credito bancario espongono famiglie e imprese al rischio di finire nelle mani di organizzazioni sempre più . 21 A PAG tuosa ia è virrisorse l g u P i La orto d ma a c SA TRAVER rno Ȃ zzogio re a... Me te Ricetta re per compe innova ǣ° e Pescam l coinvo 12 Pae Ǥ ǡ ǡ Ƥ ǡ ǡ Ǧ ǡ Forme di pagamento: versamento su CCP n° intestato a P.Q.S. - Periodici e Quotidiani del Sud Via delle Orchidee, Z.I. Modugno-Bari assegno non trasferibile Codice Fiscale o Partita IVA Città __________________________________ Provincia ________ (se si richiede fattura) Recapito telefonico ______________________________________ Data________________Firma_____________________________ Invii il coupon al fax I suoi dati nel rispetto della Legge o tramite posta indirizzandolo a P.Q.S. - Periodici e Quotidiani del Sud – Via delle Orchidee, – / Z.I. Modugno-Bari non saranno comunicati o diffusi a terzi e potrà richiederne, in qualsiasi momento la modifica o la cancellazione. Solo se Lei non desiderasse ricevere nostre comunicazioni lo segnali barrando l’apposita casella 6 25 giugno 01 luglio 2011 Ambiente ǣ ȋͪͨͨͱȌ ȗͩǤͨͨͨ Roma Venezia Bolzano-Bolzen Milano Firenze Verona Trento Rimini Napoli Torino Brescia Perugia Bologna Ravenna Genova Salerno Padova Livorno Udine Messina Forlì-Cesena Palermo Foggia Aosta Bergamo Bari Cagliari Ancona Catania Vicenza Latina Parma Modena Ferrara Sassari Novara Trieste Siracusa Pescara Terni Piacenza Reggio nell’Emilia Taranto Potenza Reggio di Calabria Prato Campobasso ͨ ͩǤͨͨͨ Fonte: Elaborazione ISPRA su dati ISTAT ͪǤͨͨͨ ͫǤͨͨͨ ͬǤͨͨͨ ͭǤͨͨͨ ͮǤͨͨͨ ͯǤͨͨͨ ͰǤͨͨͨ ͱǤͨͨͨ Rapporto ISPRA – Bari, Foggia e Taranto non sono un buon esempio Le città e l’ambiente la Puglia è in ritardo N ei grandi centri urbani continuano ad aumentare lo sfruttamento del suolo e la produzione di rifiuti, in quest’ultimo caso in controtendenza rispetto al dato nazionale, mentre calano consumi d’acqua e emissioni in atmosfera e numero di auto circolanti. Se questo è l’andamento generale, le città pugliesi Bari, Taranto e Foggia (rispettivamente nona, esima e esima per popolazione) di rado costituiscono un modello per le altre, quasi sempre restano a metà del guado o sono fanalino di coda, ad esempio in tema di rifiuti, verde e mobilità. È quanto emerge dal VII Rapporto sulla qualità dell’ambiente urbano dell’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) che ha messo sotto la lente di ingrandimento la qualità dell’ambiente urbano (al ) in tra le maggiori città italiane ( con oltre . abitanti). Per le amministrazioni il Rapporto è uno strumento utile per monitorare, pianificare e gestire ambiente e territorio urbano. Le città, infatti, pur occupando solo il % della superficie del pianeta, sono responsabili, ad esempio, di circa l’ % delle emissioni di CO . Secondo i dati della Population division del Department of economic and social affairs delle Nazioni unite, oltre la metà della popolazione umana vive in aree urbane, quota destinata a crescere. L’Italia è allineata a questa dinamica demografica: su una superficie pari al , % del totale nazionale, risiede il , % della popolazione. Ma se le città fungono da driver dello sviluppo economico, la loro crescita è spesso associata a un maggiore sfruttamento di risorse e ambiente, a degrado e congestione. Di qui la necessità per gli amministratori di intervenire per migliorare la qualità dell’ambiente urbano, sui cui incidono una serie di fattori studiati e I dati – In calo il consumo di acqua analizzati dal Rapporto, fra cui suolo, acqua, qualità dell’aria, demografia, industrie, acqua, cambiamenti climatici, trasporti e mobilità, verde, inquinamento elettromagnetico, acustico e indoor, turismo, sostenibilità locale. Il suolo, ad esempio, ha ruoli insostituibili, come la protezione delle acque sotterranee dall’inquinamento e la regolazione dei corsi d’acqua superficiali, è riserva di biodiversità e anello fondamentale del ciclo degli elementi nutritivi. Ma dal secondo dopoguerra le città si sono espanse spesso in modo disordinato fino a ostacolare o compromettere le funzioni del suolo. Per questo, ancora in troppe aree, eventi anche di moderata intensità possono determinare catastrofi, come alluvioni e frane, e costare anche inaccettabili tributi di vite umane. GIUSEPPE DAPONTE Aumentano anche le precipitazioni Consumo del suolo Temperatura sale Bari ora al 7° posto ma nella media S empre più preoccupante in Italia il fenomeno del consumo (e della impermeabilizzazione) del suolo nei centri urbani. Ampi territori sono compromessi da un’espansione edilizia (spesso sregolata) sempre più rapida, che dal divora cento ettari al giorno. Su città, Bari è nona per consumo del suolo (il % dell’area comunale è ormai superficie impermeabile), Taranto ventesima ( , %), Foggia ultima ( , %). La graduatoria si capovolge se si considera la “diffusione” della città: Bari conta metri quadri di superficie impermeabile per ogni cittadino ( esima), Taranto (ottava) e Foggia (nona). Nel Foggia è terza per minor consumo di acqua pro capite, Bari esima, Taranto settima. Dati in calo come in quasi tutte le città, dove il consumo è sceso dell’ , %. Migliorano pianificazione e reti di distribuzione. Gli scarichi, al , sono conformi alle norme di emissione a Taranto, non ancora conformi g.d. a Foggia, parzialmente a Bari. B ari in media più calda di oltre , gradi tra il e il (scarto della temperatura annua dal valore medio del per provincia), Foggia di quasi , gradi, Taranto di oltre , . Il surriscaldamento delle città pugliesi è nella media delle altre province italiane monitorate (+ , °C). Le temperature sono in costante au- mento soprattutto a Vicenza, Padova e Cagliari, in media un grado in più. Per incremento di precipitazioni tra il e il , Taranto è risultata seconda (dopo Pescara) su città; Bari quarta, Foggia sesta. Nel complesso, invece, nelle città è piovuto meno. g.d. Con Siracusa, Napoli e Torino Fenomeno marcato nelle grandi città Crescono i rifiuti Emissioni: Taranto poca differenziata è la “maglia nera” L e grandi città producono in media più rifiuti del resto del Paese: solo di quelle censite nel sono sotto la media nazionale, superata dai centri urbani maggiori di circa kg per abitante, ossia kg contro . Il dato è di poco superiore ai kg di Bari e Taranto, inferiore ai di Foggia. Nel Bari ha differenziato il , % dei rifiuti (trentanovesima), Foggia il , % (quarantesima), Taranto il , (terzultima), maglia nera con Napoli, Catania, Palermo, Siracusa e Messina, tutte sotto il %. I maggiori livelli di raccolta si rilevano a Novara, sopra il %, e a Trento che va oltre il % ( , %). g.d. T aranto, a causa dei suoi insediamenti industriali, per emissioni di pm nel si conferma maglia nera con Siracusa, Torino e Napoli. In genere, però, è il trasporto su strada la principale fonte di particolato. Dal , le emissioni di tutti gli inquinanti tendono a ridursi tra il % e il %. I risultati peggiori nel bacino padano, dove la dispersione degli inquinanti non è agevolata da fattori meteo e geografici che invece aiutano Taranto, per questo nel solo esima nella graduatoria delle città per numero di superamenti del valore limite giornaliero di concentrazioni di pm nell’aria (non più di ; è il tetto massimo da non superare); Bari è esima ( superamenti). La peggiore è Siracusa ( superamenti), seguita da Napoli ( ) e Torino ( ). Foggia non ha stazioni di monitoraggio e dunque nemmeno piani di risanamento g.d. della qualità dell’aria. Consumo di suolo nelle Ƥ sul totale dell’area Fonte: Elaborazioni ISPRA su dati ARPA/APPA/ISPRA Sorgenti delle ͬͰ ͨΨ Torino Ǧ Trento Udine Trieste ǯ Forlì Rimini Firenze Livorno Terni ͪͨΨ ǣͮͬͭͭ Ambiente 25 giugno 01 luglio 2011 7 ȋͩǤͨͨͨȌȂͪͨͨͨͪͨͨͱ ͩͨͨͨ ͱͨͨ ͪͨͨͨ ͩǤͨͨͨ Ͱͨͨ ͪͨͨͱ ͯͨͨ ͮͨͨ ͭͨͨ ͬͨͨ ͫͨͨ ͪͨͨ ͩͨͨ Foto Antonio Conte_fotolia aree urbane: percentuale comunale (indicatore 1) To r No ino va ra M Be i l a rg no a M mo o Br nz e a Bo sci lz a Tr a n o e Ve nto Vi ron ce a Ve nz n a Pa ezia do Ud va Tr ine i Ge est P i no e ac va en Re gg Pa za io rm Em a M i o li B o den a lo a Fe gna Ra rra ve ra nn Fo a Ri r l ì m Fi in re i n P ze Li rat vo o Pe rno ru g T ia ern i R o L ma Ca Pe atin m sc a po ar ba a N sso Sa apo le li Fo rno gg ia Ta Ba ra ri P o nt te o Re n z a Pa gg le i o M rm es o Ca sina Si tan ra ia c Sa usa s Ca sar gl i ia ri ͯͨ ǣȋǡͮͬͭͭȌ L’intervista – A colloquio con l’assessore regionale Barbanente Sostenibilità “Investire nel verde è l’unica soluzione” Al Sud ancora troppe auto B ari bocciata dal Rapporto Ispra per consumo di suolo in assoluto, Taranto e Foggia per cementificazione pro capite. “Sono tutte situazioni allarmanti consolidatesi negli ultimi decenni – ha detto Angela Barbanente, assessore regionale all’Urbanistica e alla qualità del territorio – per quanto preoccupi soprattutto il rapporto pro capite di consumo del territorio, indice di un’espansione gratuita non correlata al fabbisogno della popolazione”. Foto TheLegs_flickr emissioni di PMͩͰ ȂͪͨͨͰ ͬͨΨ ͮͨΨ ͰͨΨ ͩͨͨΨ ȋƤȌ Ricettività Aree verdi Turismo offerta debole A La Puglia resta il fanalino nche il turismo è un fattore importante di pressione sull’ambiente. Nelle città censite il numero di esercizi ricettivi, tra il e il , è aumentato del % (solo dell’ % a livello nazionale). L’impatto cresce dove non si punta ad incrementare i posti letto bensì a costruire nuove strutture ricettive, che occupano più suolo e implicano maggiori spese fisse e consumi più alti. Per numero di esercizi alberghieri nel Bari è esima, Taranto esima, Foggia esima. Per tasso di ricettività (posti letto totali per . abitanti), le tre città pugliesi perdono posizione, a riprova di una debole offerta ricettiva alternativa agli alberghi, per quanto in rapida crescita soprattutto a Taranto e Foggia: Bari è esima, Taranto quintultima, Foggia ultima. Prima Rimini con oltre . posti letto. Per numero di arrivi il Foggiano è esimo (ma in rapida ascesa tra e ), il Barese esimo, il Tarantino quintultimo. I turisti restano in media (nel biennio ) oltre quattro giorni a Foggia ( esima) e Taranto ( esima), poco più di due a g.d. Bari, terzultima. I n tema di verde cittadino, la Puglia è fanalino di coda tra le regioni del Rapporto. Eppure, in più della metà di queste, il verde non supera il % e solo in città va oltre il %. A Bari la percentuale di verde pubblico sulla superficie comunale è salita al , % nel (+ , % nel periodo ), quota che frutta al capoluogo una magra esima posizione in graduatoria. Fanalini di coda Foggia (penultima), che riserva al verde solo lo , % del suo territorio (+ , % la variazione ), e Taranto (ultima) con uno , % (invariato dal ). Foggia, peraltro, tra il e il , ha aumentato del , % (ha fatto meglio solo Pescara, + %) la quota di verde per cittadino, che ora si attesta a , metri quadri per abitante (penultima), contro i , (settimo peggior risultato) di Bari (+ % dal ) e gli , di Taranto, ultima (ma + , % g.d. dal ). Quale rischio si corre? “Il modello di insediamento basato sulla dilatazione delle città è insostenibile, sia dal punto di vista ambientale (come evidenzia il Rapporto Ispra e ancor prima la Società italiana di geografia), perché impermeabilizza il territorio, altera gli equilibri ecologici, genera isole di calore e altro; sia dal punto di vista sociale, perché emargina quote sempre più ampie di popolazione, le espelle verso aree meno dotate di servizi e trasporto pubblico; sia sul versante economico, perché comporta maggiori costi di manutenzione e gestione delle infrastrutture, soprattutto di quelle di rete, ormai incompatibili con i magri bilanci comunali”. Qual è invece il modello da privilegiare. Una città policentrica? “La Regione dal ha puntato ad arginare il consumo di suolo e a lavorare sulla riqualificazione della città. Ha scelto sicuramente un modello policentrico ma incentrato soprattutto sulle città storiche, che abbiano un rapporto equilibrato con la campagna”. In che modo la Regione è intervenuta? “Con il documento regionale di assetto generale che detta gli indirizzi dei nuovi piani urbanistici comunali, orientati alla riqualificazione e al contenimento dell’espansione. È in approvazione anche un altro lavoro importante, il nuovo piano paesaggistico territoriale regionale, per cui abbiamo bisogno di un accordo con il Ministero per i beni culturali. Il piano comprende il progetto Patto città-campagna, che deve restituire qualità ambientale e paesaggistica a entrambi i territori: a quello urbano definendone margini, funzioni e spazi pubblici ed elevandone la qualità edilizia e urbanistica; a quello rurale rafforzandone le funzioni, perché resista all’aggressione urbana, prevedendo ai margini della città, per esempio, orti urbani (di cui c’è un bel esempio a Ostuni) o interventi di forestazione, utili soprattutto nei centri più inquinati, come Taranto e Manfredonia, dove ci sono suoli non più riutilizzabili dall’agricoltura. Piuttosto che lasciare al degrado quelle aree è opportuno riforestarle, anche per migliorarne l’equilibrio ecologico. Altra destinazione possibile è la realizzazione di un grande parco urbano. Oggi le persone fanno jogging nelle aree più disparate, anche tra le auto”. Sarebbe un modo anche per risalire la classifica del verde pubblico, in cui le città pugliesi sono agli ultimi posti. “A maggior ragione dobbiamo rafforzare la funzione ricreativa della campagna, come abbiamo fatto per la lama Balice (che ormai ha anche una funzione di parco) o vogliamo fare per le lame San Giorgio-Giotta. Vanno preservate dall’urbanizzazione per compensare la mancanza di verde nella città. Naturalmente questo non basta. Per migliorare la dotazione di verde urbano ci sono anche altri strumenti. Abbiamo costruito le città su misura delle auto. Dobbiamo farle tornare alla funzione originaria, evitare che peggiorino la nostra vita anziché migliorarla. Si deve pedonalizzare più porzioni della città e sostituire con il verde l’asfalto, che abbiamo messo ovunque. Forse perché il verde richiede più manutenzione? Dipende da come lo si realizza. Se pretendiamo alle nostre latitudini il prato inglese, ovviamente sì. È inglese non a caso, g.d. adatto ad altri climi. P er la mobilità sostenibile, dunque, c’è un generale miglioramento nel lungo periodo ( ) ma ancora una disomogeneità territoriale tra Nord e Sud. Sono ancora troppe le auto nelle città italiane, ma in sensibile calo tra il e il nel Centro Nord; al Sud invece aumentano tra l’ , % di Cagliari e il , % di Catania. Fanno eccezione Salerno, Pescara e Sassari (rispettivamente - , %, - , % e - , %). Il numero di vetture per . abitanti cresce anche a Taranto del , % (fa peggio solo Catania), Foggia del , % e Bari del , %. Tra il e il , Foggia segna l’incremento maggiore con Campobasso (+ , %), Bari l’ottavo (+ , %), Taranto cambia direzione (- , %). Per numero di autovetture ogni . abitanti Taranto è esima ( ), Bari è esima ( ), Foggia esima ( ). Di riflesso, si segnala un incremento dell’utilizzo del trasporto pubblico esteso su buona parte delle città esaminate. Le città più popolose, Roma e Milano, sono quelle che al registrano più passeggeri trasportati dai mezzi pubblici per abitante (rispettivamente e ). Continua ad essere considerevole, tuttavia, il divario tra le città italiane e quelle del Nord Europa nell’applicazione di misure per incentivare la mobilità sostenibile. Nell’uso del trasporto pubblico Bari è esima ( , passeggeri trasportati ogni anno dai mezzi pubblici per abitante), Taranto esima ( , ), Foggia esima ( , ). Bari – seguita da Torino, Bergamo e Pescara - registra il valore più alto con l’indicatore della densità di fermate di autobus, tram e filobus ( , ). Tra i comuni capoluogo, lo stesso indice segna i risultati peggiori nel Sud Italia. Nel Centro Sud (e a Genova) le piste ciclabili sono in grave ritardo e in molte città (Napoli, Taranto, Potenza, Catania, Siracusa, Sassari e la stessa Genova) sono del tutto assenti. Al Sud, dopo Pescara e Campobasso, è messa meno peggio Foggia. g.d. 8 25 giugno 01 luglio 2011 Consumi Cambia il carrello degli italiani al supermarket. In tre anni ridotto di 350 euro il budget per gli alimentari; con un calo dal 2008 al 2010 del 6% Variazione annua spesa per famiglia Anno Spesa mensile Spesa annua € , € . , € , € . , € , € . , Cambiano abitudini a tavola: il 60% dichiara di aver modificato il proprio menù e il 34% di aver scelto prodotti di qualità inferiore o promozioni Numeri & abitudini – Meno soldi destinati agli alimenti base della dieta mediterranea La spesa al tempo della crisi sulla qualità vince lo sconto R isultano in costante aumento le famiglie italiane che, alle prese con gli effetti della crisi economica e del “carovita, sono costrette a risparmiare sugli acquisti alimentari. E non si tratta più solo di centellinare sulla qualità del cibo, rifornendo dispensa e frigorifero di promozioni e offerte: oggi gli italiani “tagliano” anche sulla quantità, riducendo i consumi di prodotti base della dieta mediterranea come pane, pasta, carne e verdura. Il risultato più immediato è che la spesa alimentare cede ancora il passo: era di euro mensili a famiglia nel , cala a euro medi al mese nel . Vuol dire il , % in meno in dodici mesi e ben il % in meno da quando è cominciata la crisi. Rispetto al , infatti, quando si spendevano mediamente euro per cibo e bevande, le famiglie italiane hanno destinato quasi euro in meno ogni mese per fare la spesa al supermercato. Lo rivela un’indagine della Cia-Confederazione italiana agricoltori, presentata in occasione della quinta Conferenza economica in corso a Lecce. La flessione drastica della spesa per gli alimentari diventa ancora più evidente se si mettono a confronto le cifre annue: se nel il budget riservato alla tavola era pari complessivamente a . euro per famiglia, nel scende a . euro, per poi toccare quota . euro a fine . Nel giro di un triennio, quindi, gli italiani hanno ridotto di circa euro la parte dello stipendio riservata a cibo e bevande. Causando un’accelerazione della tendenza alla perdita di peso degli acquisti riguardanti l’alimentazione, scesi dal , al , % del totale della spesa sul territorio nazionale. Ma spendere di meno significa dover cambiare le abitudini ali- Il dato – Aumenta il gradimento per i discount Foto Matty Symons_fotolia mentari. E infatti oltre la metà delle famiglie italiane (il %) sostiene di aver modificato il menù rispetto al passato e il % di aver limitato gli acquisti. Significa che oggi ben , milioni di famiglie riempiono di meno le buste della spesa e non soltanto di prodotti superflui, ma di quelli che da sempre sono ritenuti beni di prima necessità. Nel contesto dei “tagli” alimentari, viene fuori che il , % degli italiani ha diminuito gli acquisti di frutta e verdura, il % quelli di pane e pasta e il , % quelli di carne e pesce. Indicazioni che trovano conferma nel consuntivo dei consumi alimentari: l’anno scorso, dati Ismea (Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare) alla mano, sono calate infatti le quantità acquistate di pane e pasta (scesi rispettivamente del , % e dell’ , % su base tendenziale), carne rossa (meno , %), prodotti ittici (meno , %), ortofrutta (meno , %) e vino da tavola (meno , %). Oltre alla quantità, i consumatori sono costretti spesso a rinunciare anche alla qualità. Complice la perdita di potere d’acquisto e la ripresa dell’inflazione, sottolinea l’indagine della Cia, il % delle famiglie italiane ( , milioni) dichiara di optare per prodotti di qualità inferiore e il % ( , milioni) di rivolgersi ormai quasi esclusivamente alle promozioni commerciali. Sono risultati che possono spiegare in parte il successo di prodotti confezionati come le insalate in busta o il pane in cassetta, che non sono appannaggio solo delle grandi marche e su cui la Grande distribuzione applica di frequente sconti, x e promozioni tramite carte fedeltà. SANTA COLELLA Previsioni – Secondo la Cia consumi ancora fermi Cibo a lunga scadenza E la tendenza del 2011 investimento low cost non fa prevedere novità N el , in netta controtendenza rispetto ai cibi base del paniere alimentare, i prodotti di IV gamma (prodotti ortofrutticoli pronti per il consumo), hanno registrato un aumento dell’ % in quantità, così come i sostituti del pane (più , %) e gli ortaggi e legumi surgelati e in barattolo (più , %). Ma la crescita di questi prodotti, sempre secondo la Cia, dipende anche dal fatto che hanno una scadenza più dilatata nel tempo rispetto a quelli freschi e soprattutto c’è la possibilità di trovarli anche in veste “low-cost”. Proprio la scelta del basso costo oggi sta facendo la fortuna dei discount e delle catene, ma anche la tipologia di esercizio commerciale a cui rivolgersi. Nel – ricorda la Cia – i piccoli negozi e le botteghe tradizionali hanno perso il , %, misero + , % per iper e supermercati. Di contro, gli unici punti vendita a segnare un balzo in avanti sono stati appunto gli hard-discount, con un aumento netto dell’ , %. s.c. L e previsioni del non promettono grandi cambiamenti sul fronte alimentare. Il rialzo dell’inflazione, spinto su dal “caro-energia” e dal boom delle commodity, i redditi bassi e le vendite al palo, non sembrano poter spingere in avanti i consumi a tavola. Già il primo trimestre dell’anno, d’altra parte, ha messo in evidenza lo stesso trend del : acquisti in calo di oltre il %, flessione pressoché generalizzata di tutti i canali di vendita, orientamento a comprare meno prodotti e di qualità inferiore. Tut- ti elementi che portano a ritenere impossibile una vera ripresa dei consumi domestici prima del . Secondo le stime della Cia, invece, nel i consumi alimentari non si discosteranno dall’andamento stagnante dell’anno precedente e resteranno ancora in territorio negativo, in una forbice compresa tra il meno , e il meno ,%. A livello nazionale il calo della domanda sarà più marcato nel Mezzogiorno che nel resto d’Italia. s.c. Trasporti 25 giugno 01 luglio 2011 9 Il workshop – L’incontro nell’aeroporto “Karol Wojtyla” sul tema “Piano di Volo” Bari scalo strategico di Puglia I n occasione del ° workshop tematico di Puglia Corsara dal titolo “Piano di Volo”, svoltosi nei giorni scorsi presso l’aeroporto “Karol Wojtyla” di Bari, sono state presentate le prospettive di sviluppo del trasporto aereo in Puglia all’interno del Piano Rete Aeroportuale Nazionale. All’evento hanno partecipato, tra gli altri, l’assessore regionale alla mobilità, Guglielmo Minervini e il direttore centrale infrastrutture aeroportuali dell’ENAC, Alessandro Cardi. Quest’ultimo ha presentato uno studio sullo “Sviluppo futuro della rete aeroportuale nazionale quale componente strategica dell’organizzazione infrastrutturale del territorio”. I contenuti dello studio Enac L’analisi valutativa, contenuta nello studio, parte dalla lettura del “territorio nazionale” individuando le aree con valenze omogenee in termini di fattori socio-economici, PIL, relazioni con le reti della mobilità e di accessibilità che, tutti assieme, influiscono sulla propensione all’uso del mezzo aereo; vengono quindi colti tutti quegli aspetti alla base della dinamica della domanda e dell’offerta, che hanno portato a configurare macrobacini di suddivisione territoriale del Paese. Il paragone coi Paesi dell’UE Nello studio sono state sviluppate delle analisi comparative con gli altri Paesi europei. All’inquadramento territoriale, socioeconomico e previsionale corrisponde una lettura della rete aeroportuale, secondo aggregazioni coordinate per ciascun macrobacino integrate con le altre modalità di trasporto, attraverso l’analisi dei scali con traffico commerciale rispetto ai totali. A conclusione delle valutazioni generali, viene configurata una gerarchia di valore nel ruolo dei diversi scali impostata su tre livelli qualitativi (aeroporti strategici, primari e complementari) basata su un’analisi che ha preso in esame vari fattori di sviluppo (volumi e caratteristiche di traffico dello scalo, servizio strategico, tipologia di traffico, capacità delle infrastrutture, pianificazione degli sviluppi, livelli di accessibilità, grado di multi modalità, ruolo di riserva di capacità). Focus sugli scali strategici Si tratta degli aeroporti che rispondono efficacemente alla domanda di trasporto aereo di ampi bacini di traffico e che sono dunque in grado di garantire nel tempo tale funzione per capacità infrastrutturale, sostenibilità ambientale e grado di accessibilità. Questi comprendono, al loro interno, un’ulteriore specificazione riguardante gli aeroporti che per varie ragioni svolgono il ruolo di “Gate Intercontinentale” all’ingresso del Paese. Gli scali non strategici, invece, sono suddivisi tra aeroporti primari (scali soggetti a vincoli ambientali, accessibilità inadeguata, ostacoli allo sviluppo delle infrastrutture) e aeroporti complementari (che rispondono ad una domanda solo locale per la ridotta estensione dei bacini di traffico). Tornando alla Puglia, l’aeroporto di Bari è risultato uno scalo strategico, quello di Brindisi primario, mentre gli scali di Taranto (complementare) e Foggia sono soggetti a condizioni particolari seppur inglobati nell’ambito degli aeroporti con sviluppo correlabile. ALESSANDRO SCHIRONE I dati sul traffico dell’Enac N Prospettive per l’Italia ei prossimi vent’anni Il traffico aereo italiano è destinato a raddoppiare ma sarà intercettato solo da quelli scali in grado, nel breve e medio periodo, di realizzare una pianificazione infrastrutturale in grado di potenziarne l’accessibilità, l’intermodalità, la modernizzazione dei terminal e l’aggiornamento dei servizi. È questo il risultato principale ricavato dallo studio dell’Enac, che presto sarà tradotto nel Piano aeroportuale nazionale. In un simile contesto, un ruolo di primo piano sarà ricoperto dagli Aeroporti di Pu- glia perché nel Mezzogiorno le capacità di sviluppo dello scalo di Capodichino sono ridottissime. La regione Puglia offre grosse opportunità nel telaio delle infrastrutture aeroportuali possedendo i requisiti ideali per sviluppare traffico. Anche lo stesso scalo di Grottaglie, indicato nel Piano regionale dei trasporti come aeroporto Cargo, è l’unico in Italia sulla cui intermodalità, riserva di capacità e sviluppo di nuovi assi di connessione con mercati continentali è possibile intervenire. a.s. Meno brillante la performance di Foggia (+ , %) Aumentano i passeggeri A Brindisi raddoppiano N ei primi cinque mesi del i passeggeri in arrivo e partenza dagli scali di Bari, Brindisi e Foggia sono stati . . , il % in più rispetto all’analogo periodo del , quando il totale era stato di . . passeggeri. Il primo aeroporto pugliese per percentuali d’incremento, ancora una volta, è risultato quello di Brindisi. Il merito è tutto dei . passeggeri che nei primi cinque mesi di quest’anno hanno determinato un incremento del , % rispetto al dato relativo all’anno scorso, quando invece erano stati . . Se il dato riferito al traffico di linea nazionale ( . passeggeri nel a fronte dei . del , con un incremento del , %) si allinea al dato generale dello scalo, ancor più significativa è la crescita del traffico di linea internazionale. I passeggeri che grazie alla maggiore disponibilità di collegamenti hanno scelto l’aeroporto Governo-Regione L’ultimo accordo I l documento dell’intesa siglata con il Governo ha le sue radici in “Puglia Corsara”, il programma per lo sviluppo delle infrastrutture strategiche e della piattaforma logistica regionale presentato ai primi di febbraio. Tra i punti principali dell’intesa, l’attenzione a porti e aeroporti. Il totale degli interventi prevede un investimento complessivo di circa miliardo e mila euro. a.s. del Salento come scalo di destinazione o partenza, infatti, sono stati . , pari al + , % rispetto ai . passeggeri al maggio . Sempre nei primi cinque mesi del , il totale movimenti aeromobili è cresciuto su Brindisi del del , % passando dai . ai . del . Per quanto riguarda il solo mese di maggio, invece, il totale (arrivi e partenze) è stato di . passeggeri, pari al + , % rispetto a maggio . Di questi . sono stati i passeggeri di linea nazionale (+ , %) e . (+ , %) quelli internazionali. È buono anche il consuntivo al maggio del “Karol Wojtyla” di Bari, dove il totale passeggeri è stato di . . unità con un incremento del , % rispetto allo stesso periodo del , quando il totale era stato di . . passeggeri. Se il numero dei passeggeri di linea nazionale del periodo gennaio-maggio cresce dell’ , % ( . . nel contro i . passeggeri del ), ben più alta (+ , %) è la percentuale riferita ai passeggeri di linea internazionale, passati ai . dai . del del . Più contenuto è stato l’incremento del movimento aeromobili: ai . transiti dei primi cinque mesi del , fanno riscontro i . movimenti dell’analogo periodo , che hanno determinato un incremento del , %. Per quanto riguarda il dato del solo mese di maggio , il totale passeggeri del “Karol Wojtyla” è stato di . unità, ovvero il + , % rispetto ai . passeggeri dello stesso mese del . In crescita il dato registrato per l’aeroporto “Gino Lisa” di Foggia, dove il totale al maggio (arrivi + partenze) è stato di . passeggeri, a fronte dei . passeggeri dello stesso periodo dello scorso anno ( + , %). a.s. Previsti investimenti per le infrastrutture La prossima sfida? Sarà l’intermodalità P er rafforzare il ruolo strategico degli scali pugliesi “occorre potenziare l’intermodalità, ovvero le connessioni degli aeroporti con la rete del grande trasporto sul territorio”. Il direttore centrale Infrastrutture aeroportuali dell’Enac si è soffermato proprio sugli aspetti da migliorare. “Strade, autostrade e soprattutto ferrovie – ha ammesso Alessandro Cardi – perché la Puglia presenta aree di miglioramento su Taranto, Brindisi e Bari. Queste città hanno bisogno di interventi che in parte sono già stati previsti da Enac e Regione, e in parte vanno ancora programmati”. A ribadire l’importanza dello sviluppo aeroportuale pugliese è intervenuto l’assessore regionale ai Trasporti: “I nostri aeroporti stanno crescendo – ha detto Guglielmo Minervini – e quindi c’è bisogno di adeguare le infrastrutture perché poi non diventino un ostacolo a questa possibilità. Con circa milioni, ad esempio, contiamo di realizzare un collegamento shuttle tra l’aeroporto di Brindisi e i nodi ferroviari all’altezza dell’ospedale Per- rino, che interessano sia la rete delle ferrovie Sud-Est sia Trenitalia”. Ma non è tutto. Per effetto dell’intesa siglata recentemente con il Governo, l’atto di programmazione sulle infrastrutture che la Regione Puglia ha individuato (Puglia Corsara, ndr) prevede milioni per il potenziamento delle infrastrutture. Con questi soldi sarà possibile prolungare la pista dello scalo di Foggia, adattare l’aerostazione di Brindisi, adeguare le infrastrutture di volo e riconvertire l’area militare di Bari. a.s. 10 25 giugno 01 luglio 2011 Media Media – Le TV locali si dicono pronte all’impegno economico La sfida digitale parte da Foggia D al novembre Foggia e la Capitanata entrano nell’era del digitale terrestre. Il resto della Puglia verrà dopo (giugno ): uno swich-off (transizione) con separazione, sia pure momentanea, in piena regola. La Capitanata è allineata con le regioni adriatiche – Marche, Abruzzo, Molise – che adotteranno il nuovo segnale entro la fine dell’anno. Si spegne il vecchio segnale analogico, quello che abbiamo visto tutti per cinquant’anni; si passa all’era del digitale: più canali, maggiori contenuti, una qualità dell’immagine più pulita. Queste le novità promesse ai consumatori che per adeguarsi al digitale dovranno acquistare il decoder ( euro), oppure cambiare televisore. Ma lo swich-off è soprattutto un campanello d’allarme per le aziende editoriali locali, obbligate a mettersi al passo con i tempi pena la cancellazione dall’etere e l’oblìo anche di storiche testate: il periodo di sperimentazione dura, infatti, un anno al termine del quale bisogna aver occupato i canali tematici assegnati a ogni singola emittente con una programmazione non Un’antenna televisiva occasionale. In Capitanata la sveglia del digitale suona per emittenti: TeleDauna, Teleblu, TeleFoggia, Teleradioerre, Teleradio San Severo, Telecattolica Lucera e Tele Acli di San Marco in Lamis. La transizione co- Il vicepresidente Capone sterà per ognuna una somma esorbitante che oscilla dai mila agli mila euro per affrontare investimenti sulla tecnologia obbligatori. Riusciranno a farlo? Il momento non è dei migliori, caratterizzato com’è dal calo delle entrate pubblicitarie, una voce questa che risente della riduzione dei consumi. Tuttavia le quattro emittenti foggiane si dicono in grado di essere pronte a raccogliere la sfida. Dopotutto il digitale non è soltanto un costo per le imprese, ma una grande occasione per rilanciare l’emittenza privata resettando tutto quanto c’è di inutile e dannoso nel panorama locale: si calcola che in Italia, dopo lo swich-off, delle emittenti ne resteranno in vita poco più della metà. Per agevolare la transizione la Puglia erogherà un finanziamento di milioni di euro, percentuale massima di contribuzione per ciascuna impresa editoriale fissata nell’ordine del % dell’investimento. La partita è appena cominciata e potrebbe riservare nelle prossime settimane risvolti importanti. È anche una sfida occupazionale quella del digitale: per entrare nella nuova era bisogna aver messo in regola prima le contribuzioni dei dipendenti, in un mercato che in passato spesso sfuggiva a questo obbligo. MASSIMO LEVANTACI In campo ci sarà il Corecom Regione in aiuto E pure i cittadini delle emittenti saranno aiutati “L a Regione Puglia – afferma la vicepresidente della giunta, Loredana Capone – interverrà per sostenere il sistema dell’emittenza televisiva regionale sia per gli investimenti che per la tutela dell’occupazione. Il settore richiede investimenti immediati, in mancanza dei quali soprattutto le piccole aziende corrono il rischio di uscire dal mercato. Abbiamo discusso la bozza di bando per garantire il sostegno alle trasformazioni tecnologiche, all’acquisto dei software necessarie e all’acquisizione dei servizi di consulenza. Il tutto nell’ottica di erogare i finanziamenti necessari alle aziende che saranno in regola con le leggi sul mercato del lavoro”. “La Regione – aggiunge la vicepresidente con delega alle Attività produttive – sarà al fianco, ad adiuvandum, delle emittenti locali anche nel ricorso presentato contro i provvedimenti del Governo nazionale in materia di assegnazione di frequenze televisive”. A proposito della tutela occupazionale il presidente del comitato dei Corecom nazionale, Onofrio Introna, anticipa i criteri che verranno adottati per l’assegnazione dei contributi pubblici alle aziende. “Sono previste garanzie sui livelli occupazionali e una premialità per quelle aziende che mantengono i livelli occupazionali e anzi intendono incrementarli proprio in virtù della nuova tecnologia digitale che apre scenari importanti per le aziende. Nel bando non sono previsti criteri di assegnazione sulla base del budget predefinito, ma sono indicate le percentuali massime del contributo sulla base della qualità dei progetti presentati. Non serve indicare nel progetto – informa il delegato nazionale dei Corecom – che sia pure in virtù del passaggio al digitale l’emittente farà investimenti sulle opere murarie o su infrastrutture non strettamente attinenti al passaggio alla nuova tecnologia. Al contrario avranno un valore di premialità il potenziamento di rete e la formazione professionale del personale attraverso l’organizzazione di corsi specifici. La tutela dell’occupazione è l’aspetto più essenziale e avrà fattore discriminante nel passaggio al digitale, proprio perché riteniamo che in questo momento storico le imprese televisive hanno una grande opportunità per crescere e svilupparsi se però non perdono di vista l’aspetto occupazionale”. m.l. L a Puglia è la regione che sulla partita del digitale terrestre ha investito la quantità di risorse più rilevante. Lo afferma il presidente del comitato dei Corecom nazionale (il comitato regionale per le comunicazioni), Onofrio Introna secondo il quale il passaggio al nuovo sistema di trasmissione televisiva comporterà anche una una fase di accompagnamento anche per i cittadini che dovranno risintonizzare i canali e adeguare gli apparati televisivi. “Abbiamo pensato di convocare per questo motivo anche le associazioni degli artigiani più rappresentative in Puglia – informa Introna – affinché contribuiscano a rendere nella maniera più uniforme possibile sul territorio regionale il passaggio al digitale terrestre. Vogliamo contribuire a calmierare le tariffe di antennisti, installatori e tecnici che saranno coinvolti in questa operazione per modificare gli apparati di ricezione del segnale. Dobbiamo evitare che il passaggio al digitale costi in misura nettamente diseguale da Bari a Santa Maria di Leuca o a Carpino. Non chiediamo lo stesso tipo di tariffe per tutti, ma una differenza di pochi euro questo è più che auspicabile”. Tra le altre misure previste nel bando, anche il coinvolgimento delle associazioni pugliesi di volontariato che dovranno incaricarsi di aiutare i cittadini più anziani a risintonizzare sul telecomando i canali preferiti. Quanto al contributo per le singole emittenti, molte di queste lamentano l’esiguità dell’importo che solo nella misura massima prevede fino al % dell’ammontare dell’investimento e dunque nemmeno la metà. Ma anche su questo punto il Corecom ritiene che il bando sia perfettamente calibrato sulle esigenze delle imprese: “Riteniamo anzi che buona parte delle risorse resterà inevasa – dice il direttore del Corecom, Mimmo Giotta – oltretutto ci aspettiamo novità dalla sentenza del Consiglio di Stato destinata a stravolgere le graduatorie per l’assegnazione dei contributi. Fino alla sentenza numero del marzo, ogni emittente sapeva che per accedere ai contributi bastava mettersi in regola al momento dell’erogazione della somma. Il Consiglio di Stato ha invece stravolto questa impostazione e chiede che tutto sia a posto al momento della prem.l. sentazione della domanda”. Una fase del tg di teleblu Media 25 giugno 01 luglio 2011 11 La scheda – Contributi alle stazioni TV solo con norme rispettate Una rivoluzione e le nuove regole L’ La sede di Mediafarm, la cittadella dell’informazione Un banco regia anno di sperimentazione partirà ufficialmente il novembre. Ma per le emittenti foggiane l’obbligo del passaggio al digitale cade in una congiuntura da pre-crisi, a causa del calo delle entrate pubblicitarie e della diminuzione delle contribuzioni statali. Le principali quattro emittenti cittadine si sono già attivate per adeguare il segnale con investimenti sulla bassa frequenza e l’adeguamento delle attrezzature ai nuovi canoni di trasmissione. I contributi regionali per entrare nel nuovo mondo del digitale (fino al % dell’investimento complessivo) si ottengono solo se l’azienda è in grado di dimostrare di essere in regola con il versamento dei contributi ai dipendenti: giornalisti, tecnici e amministrativi. Insomma, le imprese che si avviano verso questo nuovo mercato sono consapevoli di aver già percorso un cammino di regolamentazione normativa al quale adesso diventa sconveniente derogare (nell’ottica dei finanziamenti, almeno così ammonisce il Corecom regionale). Ma vediamo qual è la situazione delle singole emittenti foggiane. Teleradioerre, dipendenti, Obblighi EUCLIDE DELLA VISTA, direttore generale di Teleradioerre Foggia Lo studio di registrazione di Teleradioerre ATTILIO DE MATTEIS direttore del tg di Teledauna ha investito pesantemente sulla nuova sede dalla quale irradia il segnale (oggi Mediafarm) e punta sul miglioramento della qualità dell’immagine anche per contrastare le “azioni di disturbo dalla Croazia” dalle quali, sostiene il direttore generale Della Vista, l’emittente è spesso stata vittima negli ultimi anni. Della Vista, figlio d’arte (suo padre Valverdino è stato tra i pionieri dell’emittenza locale in Capitanata) punta molto sul digitale terrestre (leggi articolo in basso) anche per il mercato della pubblicità istituzionale, tutto da scoprire. Teleblu, con i suoi dipendenti, è l’emittente che sostiene di essersi mossa prima per andare incontro al digitale. Il suo proprietario, Potito Salatto (noto imprenditore della sanità privata), afferma di aver speso “negli ultimi anni mila euro per l’adeguamento delle apparecchiature al nuovo segnale”. “Vogliamo diventare operatore di rete – aggiunge Marina Lattanzio, amministratore delegato di Teleblu – noi abbiamo fatto la domanda e messo in campo una serie di investimenti, in attesa di capire cosa accadrà da qui alle prossime settimane con il nuovo bando regionale: abbiamo investito per il momento sulla bassa frequenza, poi passeremo sull’alta frequenza”. Quanto a TeleFoggia, dipendenti, al momento sembra essere la tv ad aver colto per prima i segnali di novità e cambiamento introdotti dalle nuove trasmissioni digitali: è l’unica emittente foggiana ad aver stabilmente un canale sulla piattaforma Sky. “Contiamo di investire non meno di mila euro per il digitale terrestre”, spiega il proprietario Giovanni Mongiello, ex senatore della Repubblica e sottosegretario dell’ultimo governo Prodi. L’ultima arrivata è TeleDauna, dipendenti, rilevata dagli imprenditori Gianni Di Carlo e Antonio D’Antini nel febbraio scorso. “Con il digitale siamo già pronti – risponde Attilio De Matteis, storico volto dell’etere locale oggi direttore del tg – stiamo già facendo i nostri test sui ripetitori: all’una di notte dal ripetitore di Volturino trasmettiamo solo in digitale, mentre il ripetitore di Celano trasmette in h con il nuovo regime di trasmissione”. m.l. Pubblicità – Ascolti e investimenti interessanti Gli enti locali e gli spot Con il Foggia di Zeman un successo assicurato È L vero che adeguare il segnale al digitale terrestre costerà un occhio alle esangui casse di aziende che faticano ad essere autosufficienti. Ma l’opportunità da cogliere al volo non è soltanto tecnologica. Lo sostiene Euclide Della Vista, direttore generale di Teleradioerre: “Lo spirito della riforma è quello di aprire nuovi spazi anche per il mercato pubblicitario, spazi che per la verità oggi già ci sono, ma di cui nessuno sembra curarsene. Mi riferisco alla comunicazione istituzionale, obbligatoria per legge secondo la direttiva Frattini, alla quale tutti gli enti locali dovrebbero attenersi ma che quasi nessuno fa. Questa direttiva – completa Della Vista – prevede che il % delle risorse di ogni amminisrazione pubblica debbano essere destinate agli investimenti sulla comunicazione. Sono chiamati a rispettarla i Comuni al di sopra dei mila abitanti e via via a salire praticamente tutti gli enti locali di una certa importanza”. m.l. e entrate pubblicitarie hanno garantito finora appena la metà, in alcuni casi anche meno, delle spese sostenute dalle emittenti televisive locali per reggere il peso dei costi di gestione durante l’anno solare. Nella maggior parte dei casi, infatti, le aziende editoriali vengono ricapitalizzate dai rispettivi proprietari per far quadrare i conti. Ma sul mercato pubblicitario una menzione a parte spetta alle entrate derivanti dalla vendita degli spot televisivi durante le partite di calcio del Foggia, una voce in grado di far risalire i ricavi come pochi altri argomenti riescono a garantire (ma bisogna prima ammortizzare la quota pagata per i diritti, sotto gli mila euro). Nell’ultimo campionato è stata Teleblu a trasmettere le partite in trasferta dei rossoneri di Zeman, registrando ascolti che per una televisione commerciale a livello locale vengono considerati di “tutto rispetto”. Guadagnano audience e di conseguenza mercato pubblicitario anche le trasmissioni satellite legate alla partita di calcio: è il caso della trasmissione di puro entertainment che Teleblu ha mandato in onda nello scorso campionato durante le partite del Foggia allo Zaccheria (dunque con costanti aggiornamenti del risultato senza mostrare le immagini), ma ne guadagnano in termini di ascolti anche le altre emittenti televisive che pur non avendo acquistato i diritti la domenica pomeriggio organizzano comunque talk show improvvisati, ma poco importa: l’effetto traino della partita in corso è comunque assicurato. Con il digitale terrestre le televisioni hanno la possibilità di veder aumentare il fatturato pubblicitario, offrendo agli inserzionisti migliori condizioni di ricettività del segnale rispetto all’analogico. Ma durante il periodo di sperimen- ZDENEK ZEMAN tazione potrebbe non bastare: i forti costi per sostenere l’adeguamento al nuovo linguaggio televisivo, obbligano le emittenti locali a rivedere i palinsesti e ad ampliare il portafoglio clienti sfruttando proprio le opportunità che il passaggio allo swich-off comporta. Di fronte a uno spot perfettamente chiaro e leggibile sul piano della qualità dell’immagine, qualsiasi inserzionista (di quelli che sono abituati a prevedere nei bilanci le spese per la pubblicità) sarebbe disposto a pianificare una diversa distribuzione degli spazi pubblicitari. Per questo ora tocca alle emittenti stimolare un mercato che in Capitanata ha conosciuto negli ultimi tempi una contrazione delle richieste come del resto altrove, ma resta vivo e soprattutto in cerca di idee nuove. Il passaggio al digitale sembra giungere a proposito per aprire nuovi orizzonti commerciali. m.l. 12 25 giugno 01 luglio 2011 Media Previsioni – Incontro Wan-Ifra Italia, Asig e Fieg: rischio estinzione Più informazione ma non su carta Addio ai giornali? I n Usa la deadline per l’estinzione del giornale quotidiano è fissata al , per l’Italia è il . Ma in generale, secondo una ricerca realizzata da una società di consulenza australiana, la scomparsa della carta stampata avverrà tra il e il . Sono i dati illustrati durante la conferenza internazionale sull’industria dei quotidiani “Il futuro da costruire”, organizzata da Wan-Ifra Italia, Asig e Fieg e che ha visto susseguirsi relazioni e tavole rotonde sul futuro di un mezzo di comunicazione che sta trovando nelle nuove tecnologie digitali la linfa per rinnovare il proprio patto con i lettori e riproporre sotto una nuova veste un patrimonio di credibilità costruito negli anni. Ciò che emerge è la forte espansione del mercato dei tablet con una previsione di crescita del mercato del % nel e del % nel con Apple protagonista assoluto nel mercato. Nel i tablet in circolazione dovrebbero essere circa milioni (in Italia , milioni) mentre gli smartphone oltre milioni. Il trend di flessione, invece, si registra nel numero di copie che si vendevano nel a confronto con i dati : milioni in Europa a fronte degli milioni di anni fa; milioni nel in Nord America, milioni nel . In Italia, tra il e il , si è perso quasi un milione e, al netto della free press, anch’essa in forte ripiegamento, oggi si vendono poco più di , milioni di copie giornaliere. Dal rapporto sull’industria dei quotidiani in Diminuiscono le copie vendute, aumenta la diffusione di tablet e smartphone Italia emerge che, a dispetto dei numeri, la “merce” informazione è molto richiesta ma bisogna adattarla ai nuovi media. Dopo il forte calo (- %) del nel il mercato pubblicitario complessivo è tornato a crescere, facendo registrare un saldo positivo del , %. Tuttavia i quotidiani, che nel avevano perso quasi il % del fatturato, nel hanno continuato a perdere terreno, sia pure ad un ritmo (- , %) meno accentuato. Solo dieci anni or sono, nel la pubblicità sulla carta stampata rappresentava il % degli investimenti pubblicitari complessivi e quella sui quotidiani il %. A fine la quota della carta stampata è scesa a meno del % e quella dei quotidiani al %. Nel decennio , tenendo conto dell’inflazione, le aziende editoriali italiane hanno perso un quarto dei loro ricavi. A fronte di questo quadro, secondo gli estensori del rapporto, “la crisi dell’industria editoriale in tutto il mondo avviene in un momento nel quale la “merce” che queste imprese producono, l’informazione, incontra un favore continuo, viene consumata e riutilizzata, amplificata e rilanciata sulla Rete. I siti internet dei quotidiani hanno una crescita, in termini di utenti e di pagine consultate, superiore alla crescita della Rete nel suo complesso, e sempre i quotidiani sono in prima fila nella sperimentazione dei dispositivi mobili come tablet e smartphone”. Ciò che appare in crisi non è quindi la “ragione sociale” dell’impresa editoriale, sottolinea il Rapporto , “quanto piuttosto il modello economico che dovrebbe trasformare questa attività in risorse in grado di coprire i costi e remunerare adeguatamente il capitale investito”. L’industria dei quotidiani deve, dunque, muoversi in una duplice direzione secondo il Rapporto: da una parte saranno necessari interventi sul terreno legislativo e regolatorio, per garantire la tutela dei diritti d’autore e dei contenuti giornalistici; dall’altro lato occorrerà agire, sul terreno del marketing, verso nuovi prodotti che, senza trascurare il tradizionale prodotto cartaceo che continuerà per molti anni ancora a garantire la gran parte dei ricavi, riescano ad adattare la “tradizionale” qualità dei contenuti editoriali giornalistici ai nuovi mezzi. Da sinistra GIULIO DALLA CHIESA, Presidente ASIG, al centro, FABRIZIO Quotidiani pay per di The Su U USA Today 2.2 -17% 3 Wall Street Journal -6% 2 + +0,6% FABIO TRAVERSA Nativi digitali – Operatori concordi: un mondo con regole sue C ontenuti, affidabilità e prodotti ad hoc per persone che ‘vivono’ in Rete sono stati al centro della tavola rotonda “I lettori del XXI secolo: quali prodotti per i ‘nativi digitali”, coordinata dal direttore generale Fieg Fabrizio Carotti. “Il mondo di chi sta in Rete e non tiene conto della carta stampata – ha spiegato Paolo Madron di Lettera .it – risponde a logiche completamente diverse. I contenuti su internet sono importantissimi. Poi, tu puoi fare bene il tuo lavoro ma se non hai un buon ingegnere che ti consenta di utilizzare nel modo giusto la tecnologia non vai da nessuna parte”. Peter Gomez del Fattoquotidiano.it ha ricordato la sua esperienza (da internet alla carta stampata con il finanziamento dei lettori online per avviare l’esperienza cartacea): “È importante quello che dici sulla Rete, se poi lo dici bene e con una bella forma grafica meglio ancora. Ma non devi dimenticare che il rapporto qui non è verticale come nei giornali: ci sono io da una parte e ci sono gli utenti dall’altra, sulla stessa linea. Se tu dici che abbasserai le tasse e non lo fai gli utenti di internet se lo ricordano, quello che hai detto è sempre presente nella rete, non scompare mai, e quindi ti massacrano”. Per Gomez, poi, uno degli elementi di forza del giornale online è la presenza di Nuove news a misura di internauta una comunità di blogger, “uno spazio in cui persone con idee diverse, anche diametralmente opposte, si possono confrontare”. “Non basta essere in Rete – ha osservato Massimo Russo, direttore contenuti e sviluppo prodotto del Gruppo Editoriale L’Espresso – ma è necessario essere della Rete”. Russo ha indicato i punti forti della presenza in Rete di Repubblica, dal nuovo sito investigativo alla disponibilità di una messe di video al giorno (per un totale di milioni di video fruiti al mese). Patrizia Lucignani de LaNazione.it ha illustrato la scelta di una forte integrazione tra prodotto internet e prodotto cartaceo, con iniziative in sinergia, concorsi, sondaggi sui problemi della città. Per Massimo Sideri del Corriere della Sera, invece, elementi di problematicità ci sono nel passaggio dal cartaceo al web e i giornalisti, nel loro “accoppiarsi” con i blogger, rischiano il destino riservato ai componenti della famiglia dé Medici: l’estinzione. “Il problema sarà chi fa cosa”, ha osservato Sideri. Dubbi anche sul ‘real time’: “Il New York Times ci mette - ore per pubblicare online una notizia di agenzia, la approfondisce, la perfeziona. In Italia, tutti i siti di giornale la ‘sparano’ subito. E su questo andrebbe fatta una riflessione profonda”. Nella seconda tavola rotonda, coordinata dal presidente FCP Michele Muzii, i responsabili delle maggiori concessionarie di pubblicità operanti sulla carta stampata si sono confrontati sulle strategie e sulle esperienze maturate per rilanciare la pubblicità sul prodotto stampato e per gestire in maniera ordinata la transizione verso i nuovi canali digitali. Nicola Pianon di Boston Consulting, sempre sul tema della pubblicità, ha fatto il punto sulle strategie riguardanti la lenta transizione verso il digi- tale. La carta non è destinata a sparire nel medio periodo, ma il web e i prodotti digitali mobili aprono grandi opportunità per raggiungere mercati e consumatori che non vedono più nel quotidiano tradizionale una fonte primaria di informazione. Non è mancato un omaggio con un breve video al ° anniversario della linotype. Chi ha meno di cinquant’anni probabilmente non ha mai sentito parlare di questa macchina, inventata nel da un tedesco emigrato a Baltimora, Ottmar Mergemthaler, e diffusasi rapidamente in tutto il mondo, che permetteva di creare righe di piombo da utilizzare come matrici per la stampa dei giornali semplicemente digitando il testo su una tastiera invece di dover inserire uno ad uno i caratteri nel telaio come avveniva in precedenza. In questo modo i quotidiani, che esistevano già da circa un secolo ma erano diffusi prevalentemente tra le classi colte, poterono aumentare esponenzialmente il numero di pagine offerte, ridurre i costi di produzione e rivolgersi quindi ad un pubblico più vasto. La linotype è stata protagonista anche nell’industria italiana dei quotidiani fino agli anni Settanta, fino a quando i sistemi di fotocomposizione e successivamente le reti di computer la resero obsoleta. f.t. Milioni di copie nel 2009 % variazione sul 2008 Quotidiani free per di METRO Uk METRO Canada 0,7 METRO Usa 0,7 1,3 ADN Spa 0,6 Que ! Spa Milioni di copie LE 1 20Minutos0,8 0,8 Spa 0,7 CITY Media La domanda d’informazione testuale Mezzi di informazione utilizzati Sovrapposizione tra lettori di quotidiani cartacei, online e blog di attualità Lettori* di quotidiani cartacei: ͪͩǡͱΨ Nel caso di un evento eccezionale Supponiamo che sia da poco avvenuta una cosa importantissima nel mondo e vuoi sapere di cosa si tratta. Cosa faresti come prima cosa per capire cosa è successo? [Seleziona almeno una e un massimo di due fonti] Lettori* di quotidiani online: ͬͫǡͨΨ Accenderei la Televisione ͰǡͯΨ ͩͩǡͯΨ ͩǡͫΨ ͨǡͪΨ ͩǡͮΨ ͪͯΨ Non leggono mai o solo raramentǡné quotidiani cartacei né online né blogǣͪͨǡͬΨ un UK Bild GER 3 Canaco Xiaoxi CHI 2.9 -14% 3.2 +3,6% +5% 3.5 10 -0,01% 810 -0,37% 44 Asahi Shimbun -4,18% JPN Mainichi Shimbun JPN +3,5% Times of India IND 3 -0,10 Nikkei JPN In calo Stabili iffusione METRO Sweden 0,6 EGGO Ita 0,8 8 METRO Ita Y Ita 0,7 0,7 METRO Novaya Gorodskaya Gazeta Headline Daily Hong Kong 0,7 In crescita “L a morte del quotidiano? Già in passato le previsioni, in particolare dall’altra parte dell’Atlantico, sono state regolarmente smentite. In America, grazie agli abbonamenti e alle consegne a domicilio, c’è un’alta penetrazione del giornale nella popolazione. In Italia coloro che leggono sono da sempre una minoranza la quale vuole essere informata correttamente. Nei giorni scorsi si è scoperto che l’autrice di un popolare blog di protesta siriano era in realtà uno statunitense sposato: con le autorevoli testate cartacee o digitali questo pericolo di disinformazione è scongiurato”: lo sostiene Giulio dalla Chiesa, presidente dell’Asig (Associazione stampatori italiani giornali). Intanto, però, cala il numero di copie vendute. Quali le cause e quali i rimedi? “Dal c’è un trend di flessione. Colpa della disaffezione del pubblico verso un certo tipo di informazione e della concorrenza di altre piattaforme su cui si concentrano i ‘nativi digitali’. Non si può, poi, non tenere conto della crisi economica: un euro o un euro e venti centesimi pesano e diminuisce così la frequenza d’acquisto. Negli ultimi anni tutti i quotidiani hanno ampliato l’offerta di pagine, che da un lato arricchisce la lettura ma dall’altro ne rende difficile il completamento nell’arco di un giorno. E c’è, allora, chi continua a consultare il giornale il giorno successivo senza acquistare il nuovo. Probabilmente una concentrazione di notizie aiuterebbe il mercato”. E l’interazione con i tablet come sta procedendo? “Il tablet rappresenta un grande strumento di penetrazione nel tessuto sociale: una via di mezzo tra il telefonino e il computer che ha conquistato un’ampia fetta di consumatori. Lo trovo perfetto per la lettura dei libri e delle riviste ma non per quella dei quotidiani, se non per un singolo articolo. Il giornale, infatti, nasce più grande, ha un diverso peso, una particolare costruzione delle immagini e una ‘ritmica’ ad hoc dell’informazione che nel tablet si perdono completamente. La carta garantisce una fungibilità maggiore”. Negli ultimi anni sono stati fatti cospicui investimenti sulle rotative. Quali vantaggi hanno portato e cos’altro bisogna fare? “Siamo stati i primi a rinnovare in Europa il parco-macchine nel mondo dell’editoria. Il fenomeno partì con Repubblica che volle fare il full color. Poi arrivarono altre case editrici o gruppi editoriali. Un grande sforzo di investimento: circa un miliardo di euro negli ultimi sei anni per rotative di ultima generazione. Emerge oggi una sovracapacità produttiva del settore nel suo complesso. Come si legge nel Libro bianco sugli stabilimenti di stampa per quotidiani, al netto delle effettive velocità di stampa delle rotative rispetto alle velocità nominali, al netto dei cambi di testata e di edizione, possiamo stimare che per smaltire l’intera produzione giornaliera italiana bastino meno di tre ore di impegno degli impianti esistenti. Ora è necessario ottimizzare e aprire a mercati nuovi”. f.t. ǦͩǡͭΨ N/A ͩͭǡͪΨ Cercherei su Facebook “L’estinzione? Già smentita” ΪͫǡͰΨ ͭͫǡͬΨ ͪͰǡͮΨ Andrei su aggregatore / motore di news Intervista – Giulio Dalla Chiesa Yomiuri Shimbun JPN ΪͨǡͬΨ Motore di ricerca O CAROTTI, Direttore Generale FIEG, a destra, MATTEO RENZI, Sindaco di Firenze People’s Daily CHI ǦͪǡͮΨ ͬͪǡͬΨ Andrei su un quotidiano online ΪͩǡͭΨ ͱǡͫΨ Andrei su un blog ͪǡͪΨ ΪͨǡͭΨ Cercherei su Twitter ͩǡͰΨ ΪͨǡͪΨ Cercherei su FriendFeed ͨǡͱΨ ΪͨǡͪΨ Chiamerei un amico/a ͪǡͪΨ ΪͨǡͬΨ Lettori*: chi dichiara di leggere almeno ͬ volte a settimana il mezzo citato iffusione Base: totale campione, ͮǤͬͮͯ Accenderei la Radio ͮǡͪΨ ͫǡͨΨ Lettori di blog di attualità: ͮǡͩΨ 13 25 giugno 01 luglio 2011 ǯ ǡ °ǥ ͩǡͩΨ Nella popolazione online è naturale il ricorso a un motore di ricerca e a un quotidiano online. Da considerare comunque il peso rilevante della televisione Nel caso di un evento eccezionale Supponiamo che sia da poco avvenuta una cosa importantissima nel mondo e vuoi sapere di cosa si tratta. Cosa faresti come prima cosa per capire cosa è successo? [Seleziona almeno una e un massimo di due fonti] RadioeTV(Air) Online ͭͫǡͬΨ Aggregatori esitidiews SocialNetworks eBlog Amicieconoscenti Altrefonti ǦͪǡͩǤǤ ͬͮǡͯΨ Motorediricerca ͬͩǡͩΨ Base: totale campione, ͮǤͬͮͯ ΪͫǡͰǤǤ ǦͩǡͨǤǤ ΪͪǡͪǤǤ ͩͫǡͮΨ ΪͨǡͬǤǤ ͪǡͪΨ ΪͨǡͫǤǤ ͩǡͩΨ Nell’aggregazione delle diverse soluzioni per “macro-mezzo”, l’online copre la quasi totalità degli individui (88,8%), grazie al forte contributo della ricerca su un motore generalista. La tendenza rispetto al 2010 è a favore dell’online Studio Human Highway Internet già prima fonte M otori di ricerca, aggregatori e quotidiani online: sono queste le principali fonti di informazione per gli utenti della Rete secondo i dati raccolti in uno studio realizzato da Human Highway e commissionato da Liquida. Televisione, radio e quotidiani hanno un ruolo fondamentale nella scoperta della notizia: il % del campione vi fa ricorso. Se si opera una distinzione per macro-mezzo è, però, l’online a farla da padrone. Internet rivendica il primato assoluto, seguito dai blog (lettori passati dai circa , milioni del ai milioni del e pari al , % dell’intera popolazione online) anche se il livello di gradimento è frenato dalla percezione di scarsa autorevolezza e bassa qualità dei contenuti e incombe la concorrenza delle versioni digitali dei quotidiani, specialmente per quanto riguarda le notizie di attualità. Facebook e Twitter giocano un ruolo di punta nel rilanciare le news prese da altre fonti. f.t. Atteggiamenti generali verso l’informazione prodotta dai blog Situazione del Atteggiamento/Giudizio sui Blog vs Quotidiani Contenuti dei blog di ottima qualità e utilità Blogger più liberi di esprimere la loro opinione Maggior fiducia nelle notizie di attualità e politica dei Blog Attenzione a verificare chi scrive e gestisce un blog e trend degli ultimi tre anni Accordo Trend Medio-basso ( %) Elevato ( %) Medio-basso ( Medio-alto ( %) %) Fedeltà a certi blog, lettura abituale Medio-basso ( %) “Sui blog non ci arrivo sempre un po’ per caso” Medio-basso ( %) = I fruitori abituali di informazione online mostrano atteggiamento di apertura verso i blog, frenato però dalla scarsa autorevolezza e dalla percezione di bassa qualità. Tutti gli aspetti esaminati, però, sono in costante miglioramento Interventi L’ associazione IWA ITALY (http://www.iwa.it/) e WEBITALIAONLUS, Associazione degli autori del Web italiano (http:// www.assowebitalia.it/) hanno stipulato un accordo per promuovere e diffondere lo sviluppo del settore dei professionisti di Internet e del Web in Italia. IWA Italy ha avviato il gruppo di lavoro IWA Italy Web Skills Profiles (http://www.skillprofiles.eu/) (al quale partecipa anche WEBITALIA) che, da oltre quattro anni, con i suoi partecipanti, contribuisce alla definizione dei profili dei professionisti del Web. In occasione della nona edizione di PWI (http://www.premioweb italia.it/) sono stati istituiti “Premi Speciali fuori Concorso” e IWA Italy e WEBITALIAONLUS hanno intrapreso un’attiva collaborazione finalizzata all’individuazione sul territorio italiano di casi di successo, in riferimento a determinati profili professionali. Il Gruppo IWA Italy Web Skills Profiles ha l’obiettivo di definire i profili professionali del Web. Tali figure potranno garantire maggiore chiarezza alle aziende che assumeranno personale specializzato nell’ambito del Web e forniranno supporto alle organizzazioni ed ai professionisti che nell’ambito della formazione sapranno operare meglio le proprie scelte. Nel luglio del è stata pubblicata la prima stable release del documento che definisce profili professionali: Competenze – Definiti i profili professionali della Rete grande valenza delle organizzazioni, aziende e professionisti coinvolti. Per la redazione del documento, si è partiti dalla individuazione delle Macroaree che, a grandi linee, contengono le varie attività che si svolgono dalla nascita dell’idea fino alla pubblicazione di un sito o di un’applicazione Web. Sono state individuate le attività più importanti, considerandone alcune di cerniera o border-line e difficilmente etichettabili come appartenenti all’una o l’altra macro area. Le macroaree individuate sono: - Ideazione - Progettazione - Marketing - Realizzazione Le attività invece sono: - Nascita dell’idea - Definizione dello scopo - Analisi di mercato - Formalizzazione del progetto - Pianificazione dei tempi e definizio- Dal Abilità qualificanti richieste per il Digital Strategic Planner ne del personale necessario - Progettazione strategica - comunicazione e marketing - Progettazione tecnica - tecnologica - Search Engine Optimization - SEO - Search Engine Marketing - SEM - Sviluppo - Produzione del contenuti - Testing e valutazioni - Pubblicazione - sistema tecnico e contenuti Sono state definite, poi, le Abilità necessarie per svolgere le attività identificate con un lavoro di strutturazione delle abilità in diversi profili. Per avere un esempio di profilo professionale si riporta di seguito il profilo relativo alla figura professionale del Digital Strategic Planner che opera nelle macroaree ideazione, progettazione, marketing e realizzazione. - Web Usability - Web Content Accessibility Il moderno professionista del Web può quindi identificarsi in una figura professionale ben precisa, ma può anche costruirsi un nuovo e diverso profilo, formandosi nelle abilità specifiche che lo caratterizzano. Le organizzazioni e le strutture formative potranno costruire percorsi specifici per offrire ai professionisti pacchetti formativi sulle abilità richieste da ogni profilo. Le aziende che lavorano nel Web avranno, infine, uno strumento agile e preciso per poter richiedere e scegliere i loro professionisti individuando la combinazione ottimale di precise abilità. Al momento il gruppo è al lavoro per l’aggiornamento dei profili; chi è interessato può inviare un’e-mail a info@ skillprofiles.eu. PASQUALE POPOLIZIO Digital Strategic Planner e Coordinatore del Gruppo IWA Italy Web Skills Profiles Abilità di base richieste per il Digital Strategic Planner - Visione Strategica Azioni 15 - Marketing - Comunicazione - Problem Solving - Internet Technology - Essere informato sui trend e gli strumenti di Internet e del Web - Information Architecture - Team Working Professionisti del web di tutta Italia… uniti . Web Project Manager . Account . Market Research Analyst . User Experience Designer . Functional Analyst . Db Administrator . Search Engine Optimizator (SEO) . Search Engine Marketer . Community Manager . Advertising Manager . Front-end Web Developer . Server Side Web Developer . Web Content Manager . Web Content Editor . Web Server Administrator . Creative Information Architect . Digital Strategic Planner La grande ricchezza del Gruppo di Lavoro è rappresentata dalla trasversalità professionale dei suoi partecipanti, che arricchiscono con le loro esperienze e competenze specifiche i contenuti dei documenti realizzati. Basta andare sulla pagina dei partecipanti del Gruppo (http://www.skillprofiles.eu/partecipanti) per capire la 25 giugno 01 luglio 2011 a cura di Iniziativa advisors giugno disponibile l’incentivo della Regione per le imprese che vogliono assumere Ecco le regole per la “dote occupazionale” L a Regione Puglia ha messo a disposizione, a partire dal giugno, la cosiddetta “dote occupazionale”, un incentivo in denaro finalizzato a promuovere nell’intero territorio della Regione Puglia l’occupazione stabile dei lavoratori delle aziende che assumono soggetti residenti in Puglia a tempo indeterminato, sia part time che full time. Possono accedere alle agevolazioni le imprese di ogni dimensione che svolgano attività economiche, indipendentemente dalla forma giuridica rivestita, nonché le organizzazioni no profit che svolgano attività economiche, le cooperative, i consorzi di piccole e medie imprese con attività esterna. In tutti i casi, i soggetti richiedenti devono rispettare i seguenti requisiti: • sede legale o unità operativa ubicata sul territorio della Regione; • devono procedere ad assumere con contratto a tempo indeterminato sia full time che part time non inferiore a ore settimanali. • devono essere in regola con l’applicazione del CCNL; • devono essere in regola con il versamento degli obblighi contributivi ed assicurativi; • devono essere con la normativa in materia di sicurezza del lavoro; • devono rispettare quanto previsto dall’avviso in merito alle tipologie di assunzione; • non devono avere in corso procedure di licenziamento di lavoratori adibiti alle stesse mansioni attribuite ai lavoratori da assumere con le incentivazioni previste dall’Avviso; • devono essere in regola con le assunzioni previste dalla Legge / sul collocamento mirato dei disabili. Le imprese potranno accedere ai finanziamenti solo per progetti di assunzione presso le sedi ubicate nel territorio regionale. Le assunzioni devono avvenire nei seguenti termini: • entro gg dalla notifica di ammissibilità per un numero di as- Categoria sunzioni inferiori a unità; • entro il / / per un numero di assunzioni superiori alle unità. Le imprese hanno l’obbligo di mantenere l’assunzione per mesi. In caso di interruzione del rapporto di lavoro prima della scadenza dei tre anni, per dimissioni, giusta causa o giustificato motivo soggettivo, l’impresa non perde il contributo se entro mesi dalla data di interruzione del rapporto provvede a sostituire l’unità cessata con altro lavoratore, a parità di trattamento economico e normativo Le categorie di lavoratori la cui assunzione può consentire l’accesso alle agevolazioni sono i soggetti cosiddetti “svantaggiati”, residenti in Puglia, rientranti dunque in una delle seguenti categorie: A. Lavoratori/lavoratrici disoccupati/e da almeno sei mesi B. Inoccupati/e ; C. Donne D. Immigrati; E. Lavoratori disabili. Le risorse complessive disponibili sono pari a milioni di euro e l’incentivo riconosciuto all’impresa richiedente è proporzionato al costo salariale lordo sostenuto per il lavoratore assunto. Le assunzioni devono rappresentare un aumento netto del numero dei lavoratori dell’impresa rispetto all’anno precedente. La dote occupazionale è concessa secondo i parametri riportati di seguito: Durata % di aiu- % preMax. % totale to base mialità concedibile di aiuto Disoccupati da almeno sei mesi anno % Inoccupati anno Donne anno Disabili Immigrati % € . % % % € . % % % € . % anno % % € . % anno % % € . % Il costo salariale lordo sul quale è calcolato l’incentivo concedibile è pari a € . , per anno. In caso di soggetti molto svantaggiati (disoccupazione superiore a anni) la durata di concessione dell’incentivo è prolungata sino a mesi; L’incentivo è erogato secondo le seguenti modalità: • % del contributo concesso, all’atto della presentazione della documentazione comprovante l’avvenuta assunzione a tempo indeterminato; • Saldo, in misura pari alla differenza tra l’acconto già percepito e le spettanze effettivamente erogate all’unità lavorativa, nell’anno di assunzione. La domanda di accesso può essere presentata – esclusivamente per via telematica – attraverso il portale http://pianolavoro. regione.puglia.it, a partire dalle ore . del Giugno . Le risorse sono assegnate fino ad esaurimento. L´Ufficio competente del Servizio Politiche per il Lavoro della Regione Puglia pubblicherà periodicamente sul Bollettino Ufficiale l’elenco delle imprese ammesse al finanziamento, tenuto conto dell’ordine cronologico di presentazione dell’istanza completa. 16 25 giugno 01 luglio 2011 Opinioni di Vito RAIMONDO Polemiche infinite tra magistrati e politici, e nessuno si occupa della Giustizia Dalla pedofilia alla P4 diciamolatutta di che colore è la toga? Ma le toghe del caso P di che colore sono? questo terribile pasticcio? Qui, non si tratta di toghe rosse, ma di sciatteria istituzionale. O no? Auto in ripresa nella Ue tranne che in Italia. E Marchionne tace La scivolata di Brunetta sui precari propizia la contestazione sui social network Quando un docente – peridipiù politico e governante – arriva a dire a un gruppo di precari “siete l’Italia peggiore. Se si vuole lavorare si vada alle di mattina ai mercati generali a scaricare cassette” si è ai limiti della decenza e alle soglie della volgarità. Il ministro Brunetta dovrebbe vergognarsi di definirsi “docente” e restituire la cattedra. lo spazio delle “brevi”. Nella politica, invece, si celebra qualche straccio polemico. Eccone un esempio. Il Ministro dell’Interno, Roberto Maroni: “Basta soldi per i bombardamenti in Libia”. Replica il collega degli Esteri, Franco Frattini: “Mi pare che ci sia un po’ troppa gente che fa il tifo per l’abbandono nelle mani di Gheddafi della Libia”. LUCA PALAMARA Il Presidente dell’Associazione nazionale magistrati, Luca Palamara, interviene sulla nebulosa vicenda della cosiddetta P : “È una vicenda inquietante. La magistratura ha bisogno di credibilità e discontinuità rispetto a comportamenti e fatti con cui non vogliamo avere nulla a che fare”. Giustissimo. Però, visto che nel caso è coinvolto un ex magistrato (Alfonso Papa, ora parlamentare del Pdl) ci si chiede quale etichetta assegnare a Papa e ad altri come lui del Centrodestra in contrapposizione a quella di “Toghe rosse” affibbiata a Ilda Boccassini e analoghi, presunti simpatizzanti del Centrosinistra. Il premier Berlusconi, che sulle vicende giudiziarie sa sempre tutto e più di tutti, se n’è uscito con: “È un’inchiesta sul nulla”. Come quelle che lo riguardano – ahinoi! – da una ventina d’anni! Il processo per abusi su bimbi e uno strano trasferimento del giudice SERGIO MARCHIONNE Riprendono le vendite dell’auto nell’Europa a più l’area Efta: + , %. Si distinguono, al solito, la Germania (+ %), seguita dalla Francia (+ , %). L’Italia registra soltanto il , %. Il grande capo del Gruppo Fiat non ha commentato. Strano, visto che è così solerte a pavoneggiarsi con i positivi risultati della disastrata azienda americana Chrysler. RENATO BRUNETTA Mondadori, le paure di Berlusconi e le amnesie sulla sentenza Ci esimiamo, poi, dal giudizio sul suo essere un uomo al servizio dei cittadini. Al servizio de che? Intanto, il prof.-on. è sommerso dalla contestazione del popolo di “You tube”. E, per il momento, ci sembra sufficiente… I magistrati italiani, oltre che essere considerati, per la maggior parte, “toghe rosse” e di rappresentare il “cancro” del Paese, da domenica scorsa sono diventati anche esterofili, nel senso di operare dalla parte dei clandestini… Un’ingiustizia di inaudita gravità. Il processo sugli abusi sessuali nei confronti degli allievi della Scuola elementare di Rignano Flaminio dovrà ripartire da zero poiché un giudice è stato trasferito ad altro incarico. Pensate: nella Commissione giudicatrice del concorso in Magistratura! Ci si chiede: il Ministro della Giustizia, Alfano, che sovrintende alla formazione delle Commissioni, non poteva intervenire prima, evitando ROBERTO MARONI Il pensiero è del Ministro dell’Interno Roberto Maroni ed è stato espresso, nientemeno, a Pontida, epico luogo delle future fortune dell’Italia! SILVIO BERLUSCONI Silvio Berlusconi torna sul lodo Mondadori che gli valse la proprietà della casa editrice: “Se perdo, dove trovo i soldi?” avrebbe detto in confidenza ad alcuni amici. Non molto tempo fa, aveva dichiarato che forse era il caso – di fronte alla richiesta di risarcimento ( mln.) di De Benedetti (difeso dal neo sindaco di Milano, l’odiatissimo Pisapia ) – di restituire la Mondadori. L’unica cosa che non ha ancora detto il premier è ricordare a tutti che quella sentenza fu da lui comprata! O no? La guerra in Libia la combattono i Ministri Maroni e Frattini La guerra in Libia, ormai, sui giornali occupa “Non vi offendo, perché io non vi ho insultato, ma vi ho descritto” Dal sabato in edicola a1€ La crisi del San Raffaele sia di monito per la Regione Puglia Il deputato pugliese Francesco Boccia lancia su Facebook una campagna sulla crisi finanziaria della Fondazione San Raffaele di Milano e invita la Regione Puglia a revocare la delibera relativa al finanziamento del nuovo ospedale di Taranto in cui è prevista la partecipazione dell’ente milanese. Per il Ministro Maroni ora i magistrati sono esterofili ANGIOLINO ALFANO FRANCO FRATTINI Il bello (o il brutto?) è che hanno ragione entrambi questi “soloni” della nostra alta politica (sic!) FRANCESCO BOCCIA “Quelle risorse ( mln.) – afferma Boccia – vanno dirottate sugli ospedali esistenti”. E, comunque, il San Raffaele è indebitato di mln. e non ce la potrà fare a dirottare finanziamenti ( mln.) in Puglia. “La Gazzetta dell’Economia” queste cose le ha scritte un anno fa! Indro Montanelli “Non si possiede ciò che non si comprende” Johann Wolfgang von Goethe www.gazeco.it Rubriche 25 giugno 01 luglio 2011 17 segue dalla prima Oggi il valore delle imprese nasce in Rete verso il marketing esperienziale, per cui l’effettiva soddisfazione, conquista e fidelizzazione del cliente consiste nella possibilità di fargli vivere attivamente un’esperienza talmente forte ed unica da trasformarlo: si pensi all’evoluzione dei servizi offerti nel settore turistico, in cui lo stesso cliente è necessariamente parte attiva di un complesso processo di creazione del valore. L’evoluzione tecnologica, con la diffusione di Internet, ha generato nuove possibilità di trasferire all’esterno dell’impresa fasi sempre più significative del processo di produzione; pertanto, le imprese possono disaggregare le proprie attività nel mercato, ripensando la catena del valore e riconfigurando nuove combinazioni di risorse, strutture e processi in funzione della soddisfazio- ne dei consumatori finali. Conseguentemente, la struttura operativa interna all’impresa, mediante la diffusione dei fenomeni di outsourcing, si disperde all’esterno dell’impresa in relazioni reticolari tra network di operatori (many-to-many), contribuendo a rendere sia più complessa la funzione di governo, sia più elementare la stessa struttura operativa interna all’impresa (attività interne coordinabili secondo relazioni di gerarchia si trasformano in relazioni esterne di mercato e di filiera). L’impresa sistemica è costituita da reti di relazioni, che richiedono uno spostamento dell’attenzione dagli oggetti e dalle loro proprietà, verso le connessioni reticolari. Le attività generatrici di valore all’interno delle singole imprese sono più agevolmente disaggregate nel mer- rete del valore, nella quale agiscono i diversi operatori economici, che orientano i propri obiettivi verso l’acquisizione di una parte del valore prodotto in collaborazione con altri: l’appropriazione di valore dipende dal potere contrattuale dell’impresa e dalla capacità di negoziare le migliori condizioni di remunerazione del proprio contributo alla rete. Il compito attuale dell’impresa diviene quello di estrarre valore dai mercati, monetizzando in modo efficace le risorse prodotte anche con il contributo dei clienti, delle comunità e della società intera. cato, mediante un processo di “decentramento di specialità” (non più “decentramento di capacità”), e viene ridefinita la combinazione ottimale degli apporti tra i potenziali partner della rete, esclusivamente in funzione della soddisfazione e della creazione di valore per il consumatore finale, che viene anche direttamente coinvolto nella stessa rete: i fenomeni di integrazione verticale lasciano il campo agli accordi di collaborazione orizzontali, le economie di scala fisica alle economie di scala da network, il vantaggio di essere intensamente connessi con alcuni partner a quello di essere debolmente in relazione con molti altri partner, le forme organizzative gerarchiche a schemi decisionali diffusi e vicini al consumatore. La tradizionale catena del valore si trasforma in SAVINO SANTOVITO Associato di Economia e Gestione delle Imprese Facoltà di Economia dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro leNewsdaTerritorioeImprese inviate le vostre notizie a [email protected] PUGLIA Il made in Puglia a Sì SposaItalia Collezioni La moda pugliese ancora una volta è stata protagonista di “Sì Sposaitalia Collezioni”, con il fascino intramontabile dei suoi abiti da sposa che continuano a far sognare le spose di ieri, di oggi e di domani. La manifestazione è il più importante appuntamento internazionale dedicato alla presentazione delle collezioni da cerimonia. A sfilare sono stati marchi di aziende pugliesi, che hanno presentato le collezioni di abiti da sposa e da cerimonia per donna, uomo e bambino. La provincia più rappresentata è Bari, con ben aziende. Firma Patti sociali di genere Per sperimentazione sui territori Alla presenza dell’Assessore al Welfare della Regione Puglia, Elena Gentile, sono state firmate le convenzioni con i rappresentanti dei raggruppamenti che gestiranno le sperimentazioni sui territori. Introdotti in Puglia dalla L.R. del marzo “Norme per le politiche di genere e i servizi di conciliazione vita-lavoro in Puglia” con l’obiettivo di attivare e diffondere strumenti di conciliazione, i Patti sociali sono accordi territoriali fra istituzioni, imprese private, organizzazioni sindacali e imprenditoriali, sistema scolastico per promuovere la sperimentazione di formule di organizzazione del lavoro orientate alla conciliazione vita - lavoro e all’equa distribuzione del lavoro di cura tra i sessi. Paypal e polizia postale: una guida per acquisti on line “La sicurezza è un diritto, anche quando si compra on line”: con questo titolo Polizia postale e di PayPal, società del gruppo eBay, hanno preparato una guida sintetica, che soprattutto in questo periodo dedicato alla prenotazione delle vacanze estive attraverso i siti internet che gestiscono una fetta ormai importante del mercato, può risultare utile a non incorrere in spiacevoli e “costosi” incidenti. Discarica “ex Lepetit” di Brindisi: sottoscritto accordo per bonifica E’ stato avviato con la sottoscrizione del disciplinare regolante i rapporti tra la Regione Puglia e la Provincia di Brindisi, l’iter relativo alla Messa in sicurezza permanente della discarica ex Lepetit, sita in contrada Mattarelle nel comune di San Pancrazio Salentino, prima di www.gazeco.it Direttore responsabile: Dionisio Ciccarese Direttore editoriale: Vito Raimondo Redazione: Via delle Orchidee, 3 - 70026 - Z.I. Modugno-Bari – Tel. 0805857444 Fax 0805857428 - [email protected] Responsabile trattamento dati personali: Dionisio Ciccarese proprietà della Società Lepetit, ora Società Sanofi Aventis, nota per la produzione di principi attivi per importanti famiglie di antibiotici. Il finanziamento è stato concesso dalla Regione Puglia, nell’ambito della procedura di negoziazione con l’Area Vasta Brindisina, relativa al Programma Operativo Regionale FESR . “Vinexpo” di Bordeaux: stand istituzionale della Regione Sulla scia del crescente interesse mostrato per i vini autoctoni pugliesi dai mercati internazionali, la Regione Puglia è tornata in Francia per partecipare, per la prima volta, a “Vinexpo”, dal al giugno, il salone internazionale che riunisce, ogni due anni, i principali protagonisti dell’industria enologica mondiale. Nella più recente edizione, svoltasi nel , Vinexpo ha fatto registrare la presenza di oltre . aziende espositrici provenienti da Paesi e di oltre . visitatori provenienti da Paesi. Con l’obiettivo di esaltare le caratteristiche organolettiche delle eccellenze vinicole autoctone, la Puglia ha partecipato all’evento con uno stand istituzionale, per rappresentare undici le aziende: Apollonio (Monteroni – Le), Candido (San Donaci – Br), Cantina San Donaci (San Donaci – Br), Cantine Carpentiere (Barletta - BT), Conti Zecca (Leverano – Le), Feudi di Guagnano (Guagnano – Le), L’Astore Masseria (Cutrofiano – Le), Mottura (Tuglie – Le), Teanum (San Paolo Civitate – Fg), Tenuta Fujanera (Foggia – Fg), Tormaresca (Minervino Murge – BT). Protezione Civile: convenzione Provincia Lecce Giovedì giugno, nella sede dell’assessorato regionale alle Opere Pubbliche e Protezione civile a Bari è stataa sottoscritta la Convenzione tra la Regione Puglia e la Provincia di Lecce per il rafforzamento delle strutture provinciale di Protezione civile attraverso il contributo di € . , , a valere sul P.O. FESR Puglia / . Il contributo è stato destinato in base a quanto previsto dal Protocollo d’Intesa che la Regione Puglia ha sottoscritto con le Province pugliesi il ottobre scorso, che prevedeva una dotazione finanziaria di € . . , da suddividere per il % in parti uguali nelle sei Province pugliesi e per il restante % sulla base della popolazione residente, della superficie territoriale, del numero dei comuni e del livello di rischio idrogeologico definito dal PAI. BASILICATA Turismo metapontino: incontro a Nova Siri Si è tenuto nei giorni scorsi a Nova Siri un incontro tra gli ammi- nistratori dei Comuni della fascia Jonica lucana per programmare in sinergia il futuro del turismo metapontino. L’incontro, promosso da Giuseppe Mitidieri, assessore al Turismo del Comune di Nova Siri, ha visto la partecipazione di Nicola Lopatriello, sindaco di Policoro, Vincenzo Francomano, sindaco di Rotondella e Raffaele D’Ascanio, assessore al Turismo del Comune di Bernalda. Dalla discussione è emersa, tra le altre cose, l’ipotesi di concepire un soggetto unitario, che possa mettere in campo iniziative dei vari comuni e possa attuare una politica unitaria di promozione e fiscalità. Coldiretti: assemblea quadri dirigenti Si è tenuta martedì Giugno, l’Assemblea dei quadri dirigenti Coldiretti Basilicata. L’assemblea è stata l’occasione per discutere delle attività svolte e di quelle in programma dall’Organizzazione. Si è parlato di sicurezza alimentare, dell’importanza di un’etichettatura chiara e trasparente che premi la qualità, il lavoro degli imprenditori agricoli e la salute dei consumatori. Sono stati presentati i passi in avanti fatti per la costruzione di una filiera tutta italiana e firmata dagli agricoltori e si è discusso delle strategie da adottare affinché l’agricoltura dia un contributo decisivo allo sviluppo della nostra Regione. Si è discusso infine del sistema finanziario delle imprese agricole e delle criticità del sistema amministrativo regionale, che, impantanato nelle lungaggini burocratiche, non riesce a dare risposte immediate e incisive al settore primario lucano come testimonia l’esigua spesa del PSR, il ritardo nell’approvazione dei PIF (Progetti Integrati di Filiera) con l’assenza assoluta di decreti di pagamento ai singoli imprenditori agricoli per le misure di investimento e la spinosa questione dei pagamenti Agea-Arbea. Parco del Castello Matera: progetto Camera di Commercio Storia, attività culturali e servizi per valorizzare a pieno titolo a Matera il cinquecentesco e incompiuto castello, fatto realizzare dal Conte Carlo Tramontano. La richiesta è supportata da un progetto che la Camera di commercio ha realizzato e proposto al Comune di Matera, e denominato “ Anno Domini . Il masso del malconsiglio. Una storia di libertà. Vita e morte del conte Carlo Tramontano’’, che propone una rievocazione storica, attività culturali, di animazione e fruizione dell’area e dell’antico maniero. “L’inaugurazione del Parco del Castello –ha detto il presidente della Camera di commercio, Angelo Tortorelli - e le iniziative culturali focalizzano l’attenzione su un’area e su un monumento importanti della storia locale e per la stessa offerta turistica della Citta dei Sassi, per la quale la Camera di commercio rilancia una proposta di valorizzazione in grado di accrescere in termini di immagine e di contenuti il cartellone di iniziative per l’estate ”. Ogni riproduzione anche parziale è vietata ai termini di legge – Chiuso in tipografia il 23 giugno 2011 Società editrice: Via delle Orchidee, 1 70026 - Z.I. Modugno-Bari Tel. 0805857439 - Fax 0805857427 P.Q.S. Periodici e Quotidiani del Sud © Copyright P.Q.S. Registrazione Trib. Bari n. 1276 del 19/4/1996 Tutti i diritti sono riservati. 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Sennonché in tali siti, in territorio di Mola ma baricentrica rispetto a Rutigliano, Noicattaro, Conversano, ci sono decine di ville antiche, una piccola scuola rurale, tanto verde, muretti a secco da far ritenere tutto il complesso un’oasi, un poggio di pace su cui soffiano zefiri di culto per la tradizione. Ville Settecentesche, Ottocentesche e del primo Novecento a quei tempi abitate durante le vacanze. Manufatti che, non avendo subito in modo radicale l’oltraggio del tempo, si presentano all’ammirazione dei visitatori per la loro bella architettura. L’area su cui sono, inoltre, è ricca di biotopi e beni paesaggistici meravigliosi, come flora e fauna mediterranea tipica, muretti a secco, case rurali a testimonianza di espressive tradizioni storiche, artistiche e di vita vissuta. A protezione di cotanto patrimonio del poggio è stata fondata, nell’ottobre del , l’Associazione “Le Antiche Ville”, Onlus (Organizzazione non lucrativa di utilità sociale). Tredici i soci fondatori “animati da spirito di servizio e volontà di operare per la tutela dell’ambiente rurale e lo svi- Scoperte – Ville antiche, giardini, muretti a secco Mola, il tesoretto delle tre contrade luppo della comunità”. L’associazione trae ispirazione dalla dichiarazione di Cork del novembre , conclusiva della conferenza europea sullo sviluppo rurale intitolata “Una campagna viva”. Si propone perciò “di tutelare, valorizzare e sviluppare tutta l’area delle antiche ville”. Nel il progetto associativo ha avuto un avvio consistente grazie ad un accordo di stipulato tra l’Associazione e l’Amministrazione Comunale di Mola con la realizzazione dell’Ecomuseo del “Poggio delle Antiche Ville”. Il Comune di Mola, inoltre, ha affidato in gestione all’Associazione Foto Comugnero Silvana_fotolia una scuola rurale in abbandono, costruita nei primi anni Sessanta dalla Cassa del Mezzogiorno in contrada di Brenca. “Le antiche ville” ha ristrutturato l’edificio adibendolo a “Centro Servizi” dell’Ecomuseo, ospitandovi la sede sociale e le rassegne di eventi artistici intitolate “Viali della memoria” e una mostra permanente di fotografie di Mariano Argentieri, una galleria iconografica per conoscere le più interessanti risorse architettoniche, paesaggistiche, la vegetazione e la fauna del poggio. Nella scuola è stato ricostruito un ambiente au- tentico con arredi d’epoca persino nella cucina è stato salvato l’antico “focarile”, dove si cuocevano i cibi con fuoco a legna. Nel , l’Assessorato alla Cultura della Provincia di Bari ha finanziato l’Ecomuseo come proprio progetto speciale “Baricentro di cultura in collina”, con un programma annuale “di servizi di utilità collettiva e di eventi per la valorizzazione del Poggio eco museale ideato da Antiche ville”. Nel progetto sono previsti una biblioteca rurale da ospitare in una delle ville, promozione dei prodotti enogastronomici tipici e di qualità del Poggio, visite didattiche, specie di scolaresche, con i relativi materiali illustrativi, sostegno della rinascita a nuova vita di antiche ville abbandonate, istituzione di un “Albo d’Oro” in cui iscrivere tutti quelli che si distinguono per la difesa o la ricostruzione dei “muretti a secco” e per il reimpianto delle colture arboree tradizionali. L’Associazione per lo sviluppo dell’Ecomuseo del Poggio delle Antiche Ville ha organizza anche conferenze cittadine per il recupero delle esperienze musicali di artisti vissuti nel Poggio, l’attivazione “bed & breakfast” nelle antiche ville, come a Villa Berlen o in altre. Prodotti – Prezioso in cucina è un ottimo rimedio terapeutico O si ama o si disprezza ma il rafano è utilissimo O LA RICETTA / “FRUTTO” SOTTACETO P er insaporire carni, pesci o insalate ecco il rafano sottaceto. Una preparazione assai facile per chi ama sapori forti. Gli ingredienti sono un grosso rafano e aceto di vino bianco. La radice va raschiata con un coltello e grattugiata in una ciotola. L’operazione vi riserverà una buona dose di lacrime. Disponete in barattolini di vetro il rafano e versatevi l’aceto sino al bordo. Chiudete ermeticamente, conservate in frigorifero e… buon piccante! lo si ama perdutamente o lo si respinge con un “puah!”. È il rafano, nome scientifico Armoracia rusticana della famiglia delle Brassicacee, (cavoli, rape, broccoli, verze…per intenderci), noto anche come kren o barbaforte, è agrodolce e piccante, odore forte, aromatico e balsamico. Quando si taglia o si grattugia, provoca lacrimazione. La pianta, allo stato selvatico, è originaria dell’Europa centrorientale, dove è coltivata così come in Nord America e in Asia specie in Giappone, per la preparazione di una salsa piccante. Il rafano è molto apprezzato anche in Lucania, dove il rizoma è chiamano u tartuf’ d’i pov’ròmm (il tartufo dei poveri). Nella cucina tradizionale della regione è consumato, durante il Carnevale, per la rafanata materana, cioè una frittata alta dieci centimetri fatta con uova sbattute, pecorino, peperoncino (o pepe), prezzemolo, rizoma grattugiato fresco. Nella provincia di Potenza è utilizzata anche la foglia del rafano, per aromatizzare minestre a base di verza. È nello ‘Ndrupp’c, o “intoppo”, il ragù tipico di Potenza che il rafano crudo fa faville come indispensabile condimento. Il rizoma fresco è grattugiato sulla pasta condita con ragù di carne e formaggio pecorino. Un piatto certamente forte che va gustato con vino Aglianico. Il rafano è anche un ottimo rimedio terapeutico. Nella radice si trovano, infatti, i glucosinati, precursori naturali degli isotiocinati potenziali agenti protettori contro il cancro. Come, del resto sono in genere cavoli, rape, broccoli, verze e tutte le Brassicacee. Il rafano contiene anche fenoli, acido ascorbico (vitamina C), resina, cumarine e zuccheri. In medicina è utilizzato contro le infezioni delle vie urinarie, dell’apparato respiratorio e come stimolante dei processi digestivi e diuretici. fraBoschi,SentierieTorrenti Putignano torna al medioevo per San Giovanni Cavalieri e balestrieri, popolani e fachiri, mangiafuoco e danzatrici del ventre a Putignano per festeggiare San Giovanni, il patrono, in un modo del tutto particolare, tornando nel medioevo. Risale al ,a anni fa, la bolla del Papa con cui, su richiesta del balì di santo Stefano, fra Guerrino da Castelnuovo, il patrono dei cavalieri di Rodi, san Giovanni battista, era riconosciuto anche come patrono di Putignano. Era un modo per far sapere chi comandava a Putignano. Per oltre trent’anni, infatti, se n’era appropriato abusivamente un uomo violento, Gualtieri VI ( ), conte di Conversano e Lecce e duca di Atene che aveva spadroneggiato nel Regno senza dover dare conto nemmeno al re di Napoli, Roberto I, con cui era strettamente imparentato. Gualtieri aveva fatto costruire un’imponente torre all’ingresso di Putignano con dentro balestrieri e un capitano. Il loro compito era di riscuotere le tasse dai putignanesi. Quando morì in battaglia in Francia nel testamento, lasciò scritto di restituire ai legittimi proprietari il maltolto. Per un giorno l’orto alle spalle della chiesa di san Domenico si trasforma in accampamento e mercato medievale, dove si compra, si vende, si fa festa, ci si diverte e si mangia. Si comincia presto con l’apertura dell’accampamento. All’ora di pranzo è possibile partecipare al banchetto dei cavalieri prenotando. Nel pomeriggio giochi medievali all’aperto. Nel tardo pomeriggio conferenza storica su: “La fine della libertà in Italia” con il prof. Giacomo Polignano. Nella serata il corteo del capitano della torre che consegnerà il diploma della città al balì. Seguiranno spettacoli di “focoleria” e danzatrici del ventre. La giornata si chiude con degustazioni di pietanze medievali, la giostra dei cavalieri e i fuochi pirotecnici. Info: Associazione Storico-Culturale Porta Barsento . / . A Otranto il e giugno Sagra dei SS. Pietru E Paulu, Festa del Centro Storico con degustazioni, convegno, pizzica, spettacoli in piazza. L’evento è organizzato dall’Associazione culturale “Hydro ... un fiume d’idee” con il patrocinio del Comune di Otranto e dell’Assessorato alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia, e con la collaborazione di tutte le associazioni locali. Nelle piazze del centro storico saranno allestiti stand enogastronomici e avverranno le esibizioni di gruppi musicali Nel programma dei due giorni la Banda tra le vie del centro storico, esposizione fotografica di Dino Longo in Largo Porta Alfonsina, esposizione fotografica di Stefano Giannoccolo in Piazzetta Chiesa San Pietro. Degustazione di prodotti oleari e vinicoli in Largo Porta Alfonsina e Piazza Castello. Esposizione e realizzazione artigianale di prodotti realizzati con il giunco, con la partecipazione del maestro Antonio Milo in Piazzetta Idrusa. Convegno a porte aperte. Il Club Unesco di Otranto presenta “Tradizioni e curiosità idruntine” in Largo Porta Alfonsina. Vittoria Dance Otranto di Salvatore Abela: esibizione di balli popolari con partecipazione del pubblico (Piazza Castello). E ancora degustazioni di pennette, pezzetti, pittule, pesce fritto, anguria e vino in Piazza del Popolo. I Calanti in concerto. Musica e balli popolari in Piazza del Popolo e Hot Beat di Nicola Ricciardi in concerto in Largo Porta Alfonsina. Gigi Fonte e Pierluigi Merico Show in Piazza del Popolo Improvvisando: La combriccola di Paolo Ricciardi in Piazza del Popolo, Arcuevi in concerto. Pizzica salentina in Largo Porta Alfonsina. Pagina a cura di Vittorio Stagnani Sanità 120 Sintomi (%), n=88 SM in Italia (9) • 61.000 persone affette da SM • 1 ogni 1000 abitanti • 100 ogni 100.000 abitanti 1010 1230 9740 4880 SM in Sardegna (9) • 1 ogni 600 abitanti 4430 4330 Prevalenza in base al decorso della malattia (9) • L’85% dei pazienti presenta la forma RR • Il 30-50% dei pazienti presenta la forma PR • Circa il 10% dei pazienti presenta la forma PP 50% 40% 40% 1610 31% 22% Debolezza motoria/disfunzioni o spasticità Problemi sensori Fatica Disturbi visivi Equilibrio 17,5% Vescica e intestino 19 Numero totale di persone affette da SM nelle diverse regioni (9) Distribuzione dei sintomi tra i pazienti con SM (8) 100 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0 25 giugno 01 luglio 2011 15% Dolore 3700 1570 890 10% 10% Problemi cognitivi o comportamentali Disfunzioni sessuali 5620 320 1330 4080 Sclerosi multipla – Farmaci innovativi poco diffusi 5810 590 Male terribile c’è la svolta? S clerosi multipla (SM), “una delle malattie socialmente più costose che insorge a anni, ad andamento progressivamente invalidante, con sintomi di tipo motorio, cognitivo e neuropsichiatrico e che dura, in media, anni” (OMS). In Italia, un nuovo caso ogni ore; . malati in vita (uno ogni . italiani; a il rapporto donne-uomini) di cui - % trattati con farmaci tradizionali o innovativi e % seguiti con sintomatici. Tre milioni i malati nel mondo, di cui . in Europa. L’impatto maggiore è dovuto a perdita di produttività e costi indiretti che, insieme, rappresentano il % del costo totale riconducibile alla SM mentre la presa in carico dei pazienti è responsabile solo del % dei costi (e di questi il % circa è dovuto alle terapie farmacologiche). In Italia il costo sociale annuo della SM e di miliardo e milioni di euro; il costo medio per paziente/anno e di . euro. Il costo medio per paziente/anno aumenta con l’aumentare del livello di disabilita. La maggioranza dei pazienti riceve cure informali dai propri familiari per un ammontare di ore al giorno, giorni alla settimana (va messo in conto la perdita di ore o giornate di lavoro e le malattie derivate per chi assiste). I pazienti con ricadute presentano costi più elevati rispetto ai pazienti senza ricadute. La somma dei costi indiretti e di quelli correlati alla perdita di produttività e oltre il % dei costi della malattia. La SM rappresenta una delle principali cause di disabilità neurologica nell’età giovane-adulta ( - anni), seconda per importanza solo agli incidenti stradali. Terapie d’attacco – I farmaci steroidei (corticosteroidi) vengono somministrati per pochi giorni o settimane al momento in cui si verifica un attacco (ricaduta) in modo da ridurne la durata e gli esiti residui. Terapie a lungo termine – Esistono farmaci, gli immunomodulanti o immunosoppressori, che servono a modificare la progressione della malattia, ridurre la frequenza degli attacchi e l’accumulo di disabilita. Interferone beta, Glatiramer, Fingolimod, immunosoppressori. A questi si e aggiunta una terza categoria farmacologica, quella degli anticorpi monoclonali: Fingolimod, ecc. Sono previsti, entro anni farmaci innovativi. Ma solo su malati sono trattati, in Italia, con farmaci innovativi. Trattamenti sintomatici: farmaci e trattamenti Diecimila casi l’anno 2780 2000 RR = recidivante-remittente PR = a decorso progressivo con ricadute SP = secondariamente progressiva PP = primariamente progressiva. 5030 fisici e riabilitativi. L’utilizzazione della Risonanza magnetica – dice il prof. Carlo Pozzilli (università, Roma) – consente di dimostrare, sul campo, l’efficacia di un farmaco e, quindi, la sua utilizzazione più adeguata ed economicamente conveniente. Occorre garantire l’accesso alle cure innovative in maniera uniforme per tutti i malati ma persistono importanti difformità territoriali nelle disponibilità di cura. Emerge l’importanza di nuovi sistemi di valutazione dell’innovazione terapeutica, capaci di integrare la qualità di vita del paziente tra i criteri di scelta. Bisogni terapeutici insoddisfatti che confermano l’importanza di continuare a investire in ricerca e che, al contempo, pongono l’enfasi sul tema della sostenibilità. “Uno dei principali problemi dei sistemi sanitari futuri risiede nella sostenibilità, ossia il reperimento e l’allocazione delle risorse necessarie per la prevenzione e il trattamento delle patologie della popolazione assistita. Concetto base della valutazione – dice il sen. Cesare Cursi, presidente Osservatorio Sanità e Salute – è il rapporto di “costo-opportunità”, ma non sempre il calcolo è così immediato. Nel caso di patologie con un’importante quota di costi indiretti, come appunto la sclerosi multipla, è necessario ponderare con attenzione le scelte da intraprendere che per forza di cose non possono essere limitate ad un semplice calcolo aritmetico. Nello stesso tempo è necessario continuare a investire nella ricerca – come fa Biogen Dompé, azienda completamente dedicata alla SM ed è leader nel settore della neurologia – perché solo un trattamento precoce di tali patologie potrà garantire una migliore qualità della vita del paziente e minori costi del servizio socio-assistenziale.” Questo è causa, per noi – dice il prof. Carlo Pozzilli (università, Roma) – di particolare frustrazione perchè, se fosse stata fatta diagnosi precoce (i primi sintomi – disturbi visivi, sensitivi, fatica, debolezza – spesso a - anni), il decorso sarebbe stato modificato ed inabilità/disabilità ritardate anche di molto. Burocrazia e difficoltà economiche, per esempio, hanno ritardato di - mesi (a seconda delle Regioni ed Asl) l’uso del primo anticorpo monoclonale. Accesso all’innovazione significa terapia preventiva delle inabilità e, nel valutare i costi, si impone un’attenzione non burocratica centrata sul costo attuale, ma sui prezzi che alla società potranno costare, nel tempo, inabilità e disabilità oltre che alla sofferenza dei pazienti e l’impegno della famiglia con relativi costi aggiuntivi. Le due malattie spesso si incontrano e si influenzano a vicenda La leucemia ko Obesità e diabete circolo vizioso I n Italia, . nuovi casi l’anno. Storie di vite allungate grazie alla sconfitta di una malattia che si era dimostrata mortale a breve termine. Paradigmatica la leucemia mieloide cronica, “madre di tutte le leucemie” (in Italia, . malati l’anno di cui over anni), vinta, per la prima volta al mondo, da Glivec, farmaco rivoluzionario che, nel , ha segnato la svolta salva-vita bloccando la proteina che innesca la malattia. “Imatinib, consente a pazienti, che un tempo morivano nello spazio di - anni, di sopravvivere con buona qualità di vita, nel % dei casi ed avere durata di vita sovrapponibile a quella dei non malati. Nei pazienti che sviluppano resistenza ( %), nel caso di ricomparsa di malattia, usati nuovi inibitori della proteina tirosinchinasi (nilotinib), con attività volte superiore all’ imatinib”. Tra le altre forme, la leucemia mieloide cronica ( . casi l’anno) che – dice il prof. Giuseppe Saglio (università, Torino) – è malattia curabile e rappresenta quasi un modello. Gli anticorpi monoclonali (imatinib) hanno segnato la svolta riuscendo a correggere il difetto molecolare alla base della malattia ed a silenziare la malattia. Per i tumori resistenti a questo farmaco, il nilotinib ( volte più efficace) promosso, da sperimentazione e clinica, da ausiliare a protagonista potendo, ora, essere usato in prima battuta. Con la prospettiva che la terapia possa essere sospesa e non prolungata per tempi lunghi, rendendo qualità di vita e sua durata uguali a quelle di persone senza leucemia. Ci avviciniamo alla realizzazione della cura definitiva della leucemia mieloide cronica senza più la dipendenza dalla terapia a vita. Si guarda con particolare interesse ai farmaci attivi sulle cosiddette “cellule staminali leucemiche” secondo il nuovo progetto Novartis: “Path to cure”, con il vantaggio anche economico che, in caso di non risposta alle cure, la casa farmaceutica rimborsa il Servizio Sanitario Nazionale. Ovvero, soddisfatti o rimborsati. D iabete e sovrappeso/obesità spesso si incontrano e si aggravano a vicenda. In Italia, milioni di adulti in sovrappeso, milioni obesi, milioni con diabete ed un altro milione che non sa di averlo. Un quadro di salute comune che preoccupa. Soprattutto perché queste condizioni sono in aumento. In soli anni ( ), la prevalenza del diabete in Italia è cresciuta dal , % al , % e, rispetto a anni fa, c’è, oggi, quasi un milione di persone in più con diabete noto. Il , % ha oltre anni, il , % tra e l’ % ne ha meno di . Uno su ha tra i e i anni, ma già su cento meno di ed il diabete si affaccia anche nei giovani che, prima, ne erano esenti. Oggi quasi una persona con diabete su (totale . ) ha meno di anni. Il , % è colpito da diabete di tipo due, quello che era chiamato dell’anziano. Un terzo dei diabetici di tipo è obeso e questo accentua le conseguenze e la gravità del diabete. Il diabete (l’organismo non riesce ad utilizzare lo zucchero presente nel sangue che, quindi, si accumula elevando la glicemia e si associa, spesso ad alterazione dei grassi e delle proteine) riconosce: Fattori di rischio: età, familiarità (non modificabili), sovrappeso, obesità, sedentarietà (modificabili). I costi diretti del diabete in Italia, oggi: miliardi di Euro l’anno circa (il % della spesa sanitaria nazionale. . euro in media l’anno, il costo per un cittadino italiano con diabete, più del doppio rispetto a persone di pari età e sesso, ma senza diabete. Non è il trattamento del diabete a costare di più ma il trattamento delle sue complicanze. Fatto pari a uno il costo annuale di un paziente senza complicanze, il costo quadruplica in presenza di una complicanza, è volte maggiore in presenza di due complicanze, circa volte maggiore in presenza di tre complicanze, e volte maggiore in presenza di complicanze. Più si aspetta a trattare adeguatamente la patologia di base e le sue complicanze, più i trattamenti sono costosi: - meno del % della spesa sanitaria legata al diabete riguarda i farmaci antidiabete - oltre il % è dovuto ai ricoveri ospedalieri. Secondo i dati dello studio ARNO, il rischio di ricovero in ospedale per specifiche complicanze, a parità di età e sesso, è da due a otto volte maggiore in presenza di diabete; questo si traduce in oltre . ricoveri in eccesso per . persone l’anno ( milioni mila euro), per un totale di enormi ricadute economiche. Oggi – dice il prof. Giuseppe Marelli, associazione diabetologi – un nuovo modo di trattare il diabete e prevenirne le gravi con- - seguenze: trattare il prima possibile (prima si era attendisti) e in maniera intensa per portare alla norma la glicemia, usati farmaci nuovi, più tollerati, con minori problematiche che agiscono anche sul difetto primo della cellula pancreatica (sitagliptin più eventuale di metformina), consigli di uno stile di vita adeguata e bando alle proibizioni assolute alimentari; esercizio fisico abituale. Consigli semplici ma efficaci. L’alimentazione – dice il dr. Antonio Caretto, diabetologo, responsabile UOC di endocrionologia, malattie metaboliche e nutrizione clinica dell’ospedale “Perrino” di Brindisi, coordinatore scientifico del progetto nazionale “dolce vita”, ideatore e protagonista di “cucina dal vivo” – deve essere seguita con attenzione e per tutta la vita e, per questo, dobbiamo facilitare l’adesione dei soggetti. Un’iniziativa presentata su DVD (preparato su iniziativa delle associazioni diabetologi, pazienti, medici di base e Merck Sharp & Dome: lo si può richiedere gratis al n. ) nel quale sono riassunte le linee generali per la composizione ottimale della dieta nelle persone con diabete (adattabili anche ad altri) ed una tabella ragionata che esamina il contenuto nutrizionale di alimenti base. Incluse videolezioni di cucina con la ricetta ed il commento di cuoco e nutrizionista. Pagina a cura di Nicola Simonetti Nati per il quotidiano. Pronti per lo straordinario. P unto di riferimento nel Sud Italia, e in Puglia in particolare, per la stampa di quotidiani, la Sedit ha rinnovato la propria struttura di produzione, trasformandosi in un’industria grafica a ciclo completo, con macchinari tecnologicamente avanzati e personale altamente specializzato. Un moderno sistema organizzativo in grado di soddisfare dalle piccole richieste ai grandi quantitativi di stampati, in numerosi formati, con possibilità di allestimento e rilegature d’ogni tipo e la garanzia di altissima qualità e massima puntualità. Quorum Italia - Fotolia Eccellenza grafica e poligrafica, affidabilità e professionalità nel quotidiano per prodotti straordinari. 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A questa figura, di cui alcune imprese non hanno ancora chiare le finalità così come gli stessi responsabili marketing faticano a definirne i contorni, è dedicato il libro di Matthieu Chéreau (scritto per FrancoAngeli). Chi ne ricopre il ruolo: un redattore? Un uomo di marketing? Un addetto stampa? Come deve articolarsi la sua attività? Quali funzioni deve assumere? Chi ne deve avere la responsabilità? Come vanno organizzate le diverse azioni? Domande a cui risponde puntualmente l’autore attraverso ALESSANDRO PRUNESTI un lungo elenco di esempi, descrizioni, buone pratiche e casi concreti. Dieci i comandamenti di riferimento: essere all’ascolto, parlare normalmente, essere generosi, trasparenti, coerenti, esemplari, reattivi, in buona compagnia, agili e in ascolto strategico. Cinque i mestieri da compiere: marketing (promuovere una marca e i suoi prodotti in diversi modi), relazioni pubbliche (curare bene la community dedicando particolare attenzione a quella parte che sarà la più attiva e darà al pubblico e ai media un’idea generale del modo in cui il marchio è percepito, i prodotti consumati e i servizi apprezzati), servizio clienti (se ieri bisognava rispondere alle loro domande e ai loro problemi oggi il lavoro consiste nell’identificazione delle loro aspettative), sviluppo commerciale (rispondere alle domande selezionate, informare i responsabili commerciali) e comunicazione interna (porre domande e favorire lo scambio di informazioni e l’adozione di nuovi strumenti oltre che consentire l’espressione volontaria sul web di coloro che lo desiderano). Cinque le aree di specializzazione con l’obiettivo di animare una community al servizio di una causa, attorno a un medium, attorno a un’opera culturale, al servizio di una marca di lusso e al servizio di un grande gruppo. Importanti gli strumenti di moderazione di cui deve tenere conto un community manager: da quelli interni (informare, collaborare e poi discutere, creare le condizioni per l’emergere di una rete) a quelli di monitoraggio (aggregatori di flussi, applicazioni di monitoraggio) fino ai social media (occorre bloggare bene e utilizzare al meglio Facebook e Twitter). Una volta che i princìpi, le competenze e gli strumenti del community management sono stati pienamente assimilati vanno impiegati al servizio di una strategia chiara, in mancanza della quale il lavoro svolto all’interno delle community risulterà vano. L’assenza di una visione chiara delle loro potenzialità è uno degli errori più ricorrenti nel mondo delle aziende. I paradigmi di riferimento sono i seguenti: la rivoluzione dell’organizzazione trova il suo principio di funzionamento spostato dall’interno verso l’esterno, dalla Direzione generale verso il consumatore; non si devono sfruttare i membri della community ma cercare piuttosto di rendere loro un servizio; non si devono privilegiare più le operazioni di comunicazioni puntuali ma investire a lungo termine in operazioni di relazioni durature con la community; bisogna capire che la community non è un semplice motore di influenza ma la base, l’avanguardia, il canale di sviluppo; non si può fare economia sul community management e sul servizio clienti in tempo di crisi ma cercare di limitare, piuttosto, i costi strutturali e operativi; occorre capire che si tratta di una nuova forma di comunicazione, multilaterale e condivisa, che poggia su nuovi strumenti e nuove modalità operative in costante evoluzione; vanno utilizzati nuovi metodi per acquisire e identificare bisogni di nicchia specifici, per concepire nuovi prodotti e servizi oppure per modificarli. Questi postulati sono destinati a durare: l’affermazione del “tempo reale” e la diffusione della geolocalizzazione nei servizi web e nei dispositivi mobili li rinforzeranno e li radicheranno maggiormente nella realtà. I numerosi strumenti e indicatori presentati nel testo facilitano la realizzazione e la valutazione delle strategie, per aiutare le aziende a riprendere il controllo di quanto, di loro, si dice sul web. Per fare delle web community delle alleate preziose. L’intervista – Dal curatore dell’edizione italiana molte preziose indicazioni “Una professione quasi sconosciuta” A lessandro Prunesti ha curato l’edizione italiana di Community management. È nato a Roma nel . Nel ha conseguito la Laurea in Scienze della Comunicazione Istituzionale e d’impresa alla Sapienza e nel si è specializzato con un Master Universitario in Economia e Gestione dello Sport alla Facoltà di Economia dell’Università di Tor Vergata. Svolge attività di ricerca e consulenza nel campo della comunicazione e del marketing, con particolare attenzione al mondo delle nuove tecnologie digitali e dello sport business. È autore di quattro pubblicazioni: Comunicazione e marketing delle imprese sportive, Social media e comunicazione di marketing, Nuvole di byte e Enterprise . . Chi è il community manager? “È una professione nuova nell’ambito della comunicazione nata con l’esplosione del fenomeno dei social media e di conseguenza con l’incremento dell’interesse delle aziende nei confronti di questo nuovo canale di relazione con i mercati. Si tratta di una figura che deve avere competenze trasversali (dalla comunicazione al marketing fino al web) e mettere in relazione diretta il brand di un’impresa con il target di mercato. A differenza della comunicazione classica, che si basava su un flusso unidirezionale, il community manager cerca determinate persone e le accoglie in un gruppo che possa condividere i valori dell’azienda. Un ruolo, dunque, di ‘ponte’, mediato dalle nuove tecnologie”. In Italia le aziende ricorrono a questa figura o è ancora poco utilizzata? “È ancora poco utilizzata. Le grandi aziende si stanno muovendo positivamente e preferiscono appoggiarsi a qualificati esperti di comunicazione. Le pmi, invece, cercano di svolgere ‘in casa’ questo tipo di attività. I professionisti della relazione e della conversazione online sono ancora pochi nel nostro Paese. Ma è un mercato in movimento anche se le difficoltà principali sono legate alla struttura aziendale: prevale la diffidenza verso queste nuove figure oppure si ricorre a stagisti poco preparati. Non mancano gli esempi. Recentemente un brand è finito sotto accusa per promuovere una tipologia di donna al limite dell’anoressia. Questa volta, però, a puntare il dito non sono state le associazioni o i gruppi dei consumatori, ma gli stessi sostenitori del marchio, una casa di moda fiorentina. I suoi ‘fan’ hanno, infatti, scatenato sul- le pagine di Facebook e Twitter dell’azienda una querelle prolungatasi nel tempo e gestita malissimo dagli addetti alla comunicazione”. Come sta cambiando il mondo della pubblicità? “Oggi le persone dispongono di strumenti per verificare se un’azienda dice o meno stupidaggini e che tipo di reputazione online ha. Dunque l’approccio tradizionale della pubblicità ha limiti evidenti. Occorre una comunicazione a ° che riguardi anche l’offline”. Dai social media cos’altro ci si può attendere nell’impatto sulla pubblicità? “Il mondo del web è in continua evoluzione e ogni settimana nascono nuovi servizi e modalità di utilizzo delle piattaforme esistenti. Nel nostro Paese le aziende sono ancora indietro nell’uso di questi strumenti e possono trarne grandi vantaggi soprattutto in termini di relazioni, di marketing e di reputazione online. Ci sono, per fortuna, nuove frontiere legate alla geolocalizzazione dei puntivendita e, dunque, a tutte quelle attività che possono essere veicolate attraverso social network che permettono f.t. alle aziende di fare marketing territoriale”. FABIO TRAVERSA Chi è l’autore Chéreau un esperto mondiale M atthieu Chéreau, presidente e direttore generale di Tigerlily e membro di Happy-Fannie, è docente, critico cinematografico, selezionatore, community manager di Eyeka (una società di crowdsourcing specializzata nella “co-creazione online” di prodotti), esperto di social media e nuovi media nonchè consulente delle principali società francesi. Diplomato al Sciences PO di Parigi, è fondatore e animatore del portale Communitymanagementjobs. fr. Il libro scritto per FrancoAngeli fa parte della collana Management tools, che affronta tutte le aree e i temi di rilievo per valorizzare le competenze e indirizzare al successo le organizzazioni. f.t. 22 25 giugno 01 luglio 2011 Fiscalmente Agenzia delle Entrate – Risoluzione del rapporto Le scritture contabili? Ora c’è il vademecum L’ Agenzia delle Entrate chiarisce (Ris. n. /E/ ) come deve comportarsi il depositario che è stato impossibilitato a restituire al contribuente le scritture contabili, a seguito della risoluzione del rapporto professionale. Obbligo di dichiarazione L’articolo del DPR n. / prevede, al comma , che i soggetti che intraprendono l’esercizio di un’impresa, arte o professione nel territorio dello Stato, o vi istituiscono una stabile organizzazione, devono entro trenta giorni farne dichiarazione all’Agenzia delle entrate. Il successivo comma indica gli elementi che devono risultare dalla dichiarazione di inizio attività, fra i quali alla lettera d) il “luogo o i luoghi in cui sono tenuti e conservati i libri, i registri, le scritture e i documenti prescritti.” Il comma dello stesso articolo stabilisce che il contribuente deve dichiarare, fra l’altro, la variazione degli elementi elencati al comma , entro trenta giorni dall’avvenuta variazione. In base all’articolo , comma , del citato DPR n. grava, pertanto, sul contribuente l’obbligo di dichiarare entro trenta giorni all’Agenzia delle entrate la variazione degli elementi risultanti dalla dichiarazione di inizio attività, compresa la variazione del luogo di tenuta e conservazione delle scritture contabili. Le disposizioni non prevedono obblighi di comunicazione all’Agenzia delle entrate a carico del terzo depositario nel caso in cui, cessato il rapporto di deposito, riconsegni al contribuente le scritture contabili. Presentazione della dichiarazione I modelli per le dichiarazioni di inizio o cessazione di attività ai fini IVA e per la comunicazione della variazione dei dati, approvati con provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate del dicembre , sono: • il modello AA / per i soggetti diversi dalle persone fisiche; • il modello AA / per le imprese individuali e i lavoratori autonomi. I soggetti tenuti all’iscrizione nel Registro delle imprese ovvero alla denuncia al Repertorio delle notizie economiche e amministrative – REA – (individuati dal DPR dicembre , n. ), trasmettono i modelli AA o AA mediante la Comunicazione Unica di cui all’articolo , comma , del D.L. n. / (convertito con modificazioni dalla L. n. / ), da presentare al Registro delle imprese per via telematica o su supporto informatico. La Comunicazione Unica viene presentata anche per dichiarare informazioni di interesse esclusivo dell’Agenzia delle entrate e, pertanto, la stessa può essere utilizzata anche per dichiarare la variazione del luogo o dei luoghi in cui sono tenute le scritture contabili, senza che siano dovuti diritti di segreteria né imposta di bollo. I soggetti che non sono tenuti alla presentazione della Comunicazione Unica presentano i modelli AA o AA all’Agenzia delle entrate con le seguenti modalità: presso un qualsiasi ufficio dell’Agenzia direttamente o a mezzo di persona appositamente delegata; a mezzo servizio postale mediante raccomandata; in via telematica, con le modalità stabilite dal comma del citato articolo . Attività del depositario In caso di variazione del luogo di conservazione delle scritture contabili, l’obbligo di comunicare all’Agenzia delle entrate la variazione dei dati, attraverso il modello AA o il modello AA , deve essere assolto dal contribuente e non può essere correttamente soddisfatto dal terzo con il quale cessa il rapporto di deposito. Il depositario, in base alle disposizioni che disciplinano le modalità di trasmissione della dichiarazione, può, tuttavia, provvedere alla presentazione del modello AA o del modello AA , quale persona delegata dal contribuente o, in presenza di prescritti requisiti, in qualità di incaricato alla trasmissione telematica. Se non si verificano dette ipotesi, il depositario può chiedere al contribuente prova dell’avvenuta presentazione della dichiarazione di variazione dei dati, considerato l’interesse al corretto adem- pimento dell’obbligo di comunicazione, anche ai fini di eventuali accessi o richieste di ispezioni documentali ai sensi dell’articolo del DPR n. / . Nel caso in cui il depositario non abbia conferma dell’avvenuta presentazione della dichiarazione, può comunicare all’ufficio dell’Agenzia delle entrate, territorialmente competente sulla base del domicilio fiscale del contribuente, l’avvenuta risoluzione del rapporto di deposito allegando una copia del verbale di consegna delle scritture. Il depositario può presentare la stessa comunicazione nel caso in cui sia stato impossibilitato a restituire le scritture contabili al contribuente, indicandone la motivazione. L’Agenzia delle entrate, accertata l’avvenuta variazione del luogo di tenuta e conservazione delle scritture contabili e l’omessa dichiarazione da parte del contribuente, pone in essere le attività necessarie ad assumere le corrette informazioni relative alla concreta tenuta e conservazione delle scritture contabili ai fini dell’aggiornamento delle informazioni nell’Anagrafe Tributaria e adotta i provvedimenti conseguenti alla omessa dichiarazione. EMILIA CIMINIELLO CHIARA DAMMACCO a cura di Giuseppe Ciminiello FiscoinAula C onformemente all’insegnamento della Suprema Corte, non può essere penalizzato l’imprenditore che abbia adottato tutte le misure che si possono ragionevolmente chiedere ai fini di assicurarsi che l’operazione posta in essere non faccia parte di una frode c.d. “carosello”. A tale conclusione è giunta, nell’Aprile scorso, la Commissione Tributaria Regionale di Milano (Pres. Fenizia, Rel. Chiametti – Sent. / )chiamata ad esprimersi su di una contestazione milionaria, mossa dal Fisco a carico di un’impresa lombarda coinvolta in una frode carosello malgrado, come accertato in punto di fatto dai giudici, la società non sapeva e non avrebbe potuto sapere di partecipare con il proprio acquisto ad una operazione che si iscriveva in una frode fiscale. Il fatto Con proprio atto, l’Agenzia delle Entrate – Ufficio di Busto Arsizio, proponeva Appello alla sentenza pronunciata dalla C.T.P. di Varese, con cui il giudice di prime cure aveva accolto Non risponde di frode l’imprenditore diligente i ricorsi riuniti, fatti salvi alcuni rilievi minori. In particolare, oggetto della sentenza appellata risultavano gli accertamenti notificati alla DA.RI. e C. S.r.l aventi ad oggetto un’indebita detrazione IVA, oltre che un maggior reddito imponibile, per gli anni d’imposta e . Nello specifico, gli avvisi di accertamento spiccati nei confronti della DA.RI. e C. S.r.l. traevano origine dal P.V.C. avente ad oggetto la contabilizzazione di costi derivanti da operazioni soggettivamente inesistenti, l’omessa contabilizzazione di ricavi e di IVA per omessa emissione di fattura. In merito al primo rilievo, i verificatori avevano contestato, in sede di ispezione, acquisti di autovetture, provenienti dalla U.E., realizzati dalla società in parola per il tramite soggetti fittiziamente interposti. Questi ultimi rivelatisi, in sede di specifici accertamenti esperiti dagli stessi verbalizzanti, “mere cartiere”. In particolare, secondo la ricostruzione offerta dal Fisco, attraverso l’interposizione di questi soggetti la società contribuente aveva potuto perseguire il duplice vantaggio di ottenere un indebito credito IVA e di disporre di un bene, autovetture per l’appunto, ad un prezzo inferiore di quello di mercato. Il Consesso di prime cure accoglieva, relativamente al primo rilievo, le doglianze della società, affermando che nessuna prova concreta e decisiva era stata prodotta dall’ufficio a fondamento della supposta “inesistenza soggettiva” delle operazioni. Né, per altro verso, era stata in alcun modo provata la partecipazione della società con dolo fraudolento né, tanto meno, era stato dimostrato alcun “illecito guadagno”. La decisone del Collegio Il Consesso regionale, confermando in toto la posizione precedentemente assunta dai giudici di primo gado, ha ac- colto le doglianze mosse dalla società con riferimento alla contabilizzazione di fatture per operazioni presunte come soggettivamente inesistenti. Secondo i giudici, infatti, <<l’onere della prova, ... del fatto che la società abbia posto in essere operazioni con società “mere cartiere” non è stato documentato dall’ufficio>>. In particolare i giudici hanno fatto proprie le considerazioni più volte formulate dalla Corte di Cassazione, in tema di frode fiscale ed operazioni commerciali inesistenti finalizzate alla fruizione di esenzioni o di rimborsi. I giudici hanno osservato che il diritto alla “deduzione previsto dal citato art. della Sesta Direttiva, costituisce parte integrante del meccanismo dell’IVA e, in linea di principio, non può essere soggetto a limitazioni, essendo inteso a sgravare l’imprenditore dall’onere dell’IVA dovuta o pagata nell’esercizio della sua attività economica, in applicazione del principio della c.d. neutralità dell’imposta”. Da tanto ne è stato derivato il principio secondo cui “non può essere penalizzato l’imprenditore che abbia adottato tutte le misure che si possono ragionevolmente chiedere ai fini di assicurarsi che l’operazione posta in essere non faccia parte di una frode. Deve poter fare affidamento sulla liceità dell’operazione senza rischiare di perdere il proprio diritto alla deduzione dell’IVA pagata a monte”. Conseguentemente, “nei casi di operazioni soggettivamente inesistenti, il committente cessionario conserva il diritto alla deduzione dell’imposta pagata qualora dalle circostanze del caso risulti che egli non sapeva e non poteva sapere di partecipare con il proprio acquisto ad una operazione che si iscriveva in una frode fiscale”. Nel caso specifico, l’ufficio non aveva documentato quanto eccepito nel proprio appello. In particolare quanto sostenuto non trovava “alcuna conferma e sul punto, quanto stabilito dal primo Giudice non viene rimosso” in sede d’appello. Quanto poi alla omessa contabilizzazione di ricavi e IVA su cessione di auto senza emissione di fattura, il Collegio ha confermato, a pieno titolo, quanto stabilito dal primo Giudice. “A tale proposito, va tenuto conto che nel caso di specie la società… ha fatturato la vendita al cliente finale, essendo AU., un intermediario. Le argomentazioni, a tale proposito da parte dell’ufficio appellante risultano essere un mero pretesto e, quindi, alla luce di ciò, gli importi sono già stati fatturati e contabilizzati con riferimento ai clienti finali delle cessioni. Un ragionamento diverso da questo si tradurrebbe in una evidente duplicazione sia di IVA che di imposte dirette, e ciò non sarebbe legittimo.” Una decisone significativa, dunque, che dovrebbe indurre ad una attenta riflessione sulle norme, che a tutt’oggi appaiono inadeguate, che disciplinano la delicata materia degli acquisti INTRA-UE. LE SCADENZE FISCALI MERCOLEDÌ GIUGNO Termine dei giorni, previsto dal codice civile, per l’approvazione del bilancio, in presenza di particolari esigenze relative all’oggetto o alla struttura, da parte delle società di capitale con esercizio chiuso al dicembre . GIOVEDÌ GIUGNO Termine per la presentazione agli sportelli postali della dichiarazione dei redditi UNICO da parte delle persone fisiche non obbligate all’invio telematico. Termine per l’invio delle comunicazioni telematiche all’Agenzia delle Entrate, da parte dei soggetti mensili, relative alle operazioni effettuate nei confronti di operatori economici con sede nei Paesi della black list. Versamento dell’IVA mensile dovuta per il mese di maggio. Pagamento dell’imposta di registro e regi- strazione dei contratti di locazione dei beni immobili stipulati o rinnovati con decorrenza ° giugno. Il versamento va effettuato a mezzo mod. F utilizzando i seguenti codici tributo e causale contributo: T – imposta di registro per prima annualità contratti di locazione fabbricati; T – imposta di registro per annualità successive contratti di locazione fabbricati; T – imposta di registro per intero perio- do contratti di locazione fabbricati; T – imposta di registro per proroghe contratti di locazione e affitti; T – imposta di registro per affitto fondi rustici. Termine per procedere, da parte dei contribuenti esercenti attività d’impresa, alla rilevazione, sulla scheda carburanti mensile degli autoveicoli, del numero dei chilometri percorsi. Chi va&Chi viene Partenze da BARI Destinazione Compagnia Part. Arr. Barcellona Spanair Airberlin Berlino TXL Airberlin Airberlin Ryanair Alitalia Alitalia Alitalia Alitalia Alitalia Bologna Alitalia Alitalia Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Brussels Ryanair Charleroi Ryanair Ryanair W!ZZ Bucarest Carpatair W!ZZ W!ZZ Budapest W!ZZ Ryanair Cagliari Ryanair Catania blu express germanwings germanwings Colonia germanwings germanwings Airberlin Dusseldorf Airberlin Airberlin Dusseldorf Weeze Ryanair Francoforte Hahn Ryanair Ryanair Genova Ryanair Ryanair Hannover germanwings Ryanair Karlsruhe Ryanair Kos Ryanair Londra Gatwick British airways Ryanair Londra Stansted Ryanair Ryanair Luxair Luxair Lussemburgo Luxair Luxair Madrid Ryanair Ryanair Malta Ryanair Alitalia Alitalia Alitalia Alitalia Alitalia Alitalia Alitalia Milano Lin Alitalia Alitalia Alitalia Alitalia Alitalia AirOne Alitalia Easyjet Easyjet Easyjet Easyjet Easyjet Easyjet Air One Air One Easyjet Air One Easyjet Milano MXP Lufthansa Lufthansa Lufthansa Air One Air One Air One Air One Easyjet Easyjet Easyjet Easyjet Easyjet Ryanair Ryanair Ryanair Milano Orio Ryanair al Serio Ryanair Ryanair Ryanair Lufthansa Airberlin Monaco Airberlin Airberlin air italy Olbia air italy air italy Ryanair Parigi Beauvais Ryanair Ryanair Pisa Ryanair Ryanair Praga W!ZZ airBaltic Riga airBaltic Roma CIA Ryanair Alitalia Alitalia Alitalia Alitalia Alitalia Alitalia Roma FCO Alitalia Alitalia Alitalia Alitalia Alitalia Alitalia Siviglia Ryanair Stoccarda germanwings Timisoara Carpatair Belleair Tirana Belleair Alitalia Alitalia Alitalia Torino Alitalia Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Treviso Ryanair Ryanair Ryanair Valencia Ryanair Ryanair Ryanair Alitalia Venezia Ryanair Alitalia Ryanair Ryanair Air Italy Air Italy Air Italy Verona Air Italy Air Italy Ryanair Ryanair helvetic Zurigo : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : 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Arrivi a BARI Destinazione Compagnia Part. Arr. Barcellona Spanair Airberlin Airberlin Berlino TXL Airberlin Airberlin Ryanair Alitalia Alitalia Alitalia Alitalia Alitalia Alitalia Bologna Alitalia Alitalia Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Brussels Ryanair Charleroi Ryanair Ryanair W!ZZ Bucarest Carpatair W!ZZ Budapest W!ZZ W!ZZ Ryanair Cagliari Ryanair Catania blu express germanwings germanwings Colonia germanwings germanwings germanwings Airberlin Dusseldorf Airberlin Dusseldorf Weeze Ryanair Francoforte Hahn Ryanair Ryanair Genova Ryanair Ryanair Hannover germanwings Ryanair Karlsruhe Ryanair Kos Ryanair Londra Gatwick British airways Ryanair Londra Stansted Ryanair Ryanair Luxair Luxair Lussemburgo Luxair Luxair Madrid Ryanair Ryanair Malta Ryanair Alitalia Alitalia Alitalia Alitalia Alitalia Alitalia Milano Lin AirOne Alitalia Alitalia Alitalia Alitalia Alitalia Easyjet Easyjet Easyjet Easyjet Easyjet Easyjet Air One Easyjet Air One Easyjet Lufthansa Milano MXP Lufthansa Lufthansa Air One Air One Air One 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Partenze da BRINDISI Destinazione Compagnia Part. Arr. Berna Bologna Brussels Brussels Charleroi Colonia Cuneo Eindhoven Francoforte Ginevra Girona Barcellona Londra Stansted Milano Lin Milano MXP Milano Orio al Serio Monaco Norimberga Parigi BVA Parigi ORY Pisa Roma CIA Roma FCO Stoccolma Torino Treviso Venezia Verona Zurigo Frequenza Note helvetic Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Jetair : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : V da M da V da L da M da V da D da M G da V da S da S da da M S da Jetair : : Jetair Ryanair Ryanair Airberlin Airberlin Ryanair Ryanair Ryanair Tuifly Tuifly Easyjet Easyjet Easyjet Easyjet : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : Ryanair : : M S da Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Alitalia Alitalia Alitalia Alitalia Alitalia Alitalia Easyjet Air One Easyjet Air One Air One Air One Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Airberlin Airberlin Airberlin Ryanair Easyjet Easyjet Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Alitalia Alitalia Alitalia blu express blu express Alitalia Alitalia Alitalia Alitalia blu express Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Alitalia Ryanair Ryanair Ryanair Airberlin Airberlin helvetic helvetic : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : M M M G S G S GV S da da da da D da da D da da D da da D da da da D da D da da D da da D da da da da da da D da da da da da da da da da da da D da da da da D da da da D da D da D da D da da da da da D da da D da da da D da D da da D da D da da da D da D da da da da D da da da D da da da da da da D da L V da da V da D da D da S da L V da G da L da D da M da M da S da M L L MM G V S L MM G V S L MM G V S S L MM G V L MM G V S S L MM G V L MM G V L MM G V S L MG V M S V S G L M M V M S G G S G G S M G L V MM G M L S V MM G M G MM G S S S G S M V L L L L L M MM G V S MM G V S MM G V S MM G V L MM G V S L MM G V S L MM G V S M V M M G G L S S V M L V M G S G S M M M L G G / / / / / / / / / / / / a / a / a / a / a / a / a / a / a / a / a nota / / a nota / / a nota / / a / / a / / a / / a / / a / / a / / a / / a / / a / / a / / a / / a / / a / / / / / / / / / / / / / / / a / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a / / / / / / / / / / / / / Brussels / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / Partenze da FOGGIA Isole Tremiti Milano Mxp Palermo Torino Alidaunia : : Alidaunia : : Alidaunia : : Alidaunia : : Frequenza MM G L V SD MM G Alidaunia : : Alidaunia : : Alidaunia : : L Darwin/ Alitalia Darwin/ Alitalia Darwin/ Alitalia Darwin/ Alitalia Darwin/ Alitalia Darwin/ Alitalia Darwin/ Alitalia Darwin/ Alitalia Darwin/ Alitalia : : L MM G V ORARI IN VIGORE dal / / : : : : : : : : : : : : : : : : al Note L M M G V S D da / / a L V S D da da MM G V SD S LM V LM S LM / / G da da da MG V M da da Berna Bologna ORARI IN VIGORE dal / / AL / / note: ) Il volo effettua uno stop a Dubrovnik. Destinazione Compagnia Part. Arr. Arrivi a BRINDISI Destinazione Compagnia Part. Arr. / / / / / / / / / / / / / / / / / a / / / a / scalo Vieste : / : / / a / / / a / scalo Vieste : / : / / a / / / a / scalo Vieste : / : / / a / / / / / / / / da / / a / / D da / / a / / da / / a / / da / / a / / D da / / a / / da / / a / / da / / a / / da / / a / / 23 25 giugno 01 luglio 2011 Brussels Charleroi Colonia Colonia Eindhoven Francoforte Ginevra Girona Barcellona Londra Stansted Milano Lin Milano MXP Milano Orio al Serio Monaco Norimberga Parigi BVA Parigi ORY Pisa Roma CIA Roma FCO Stoccolma Torino Treviso Venezia Verona Zurigo Frequenza : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : Ryanair : : M S da Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Alitalia Alitalia Alitalia Alitalia Alitalia Easyjet Air One Air One Easyjet Air One Air One Air One Air One Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Airberlin Airberlin Airberlin Ryanair Easyjet Easyjet Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Alitalia blu express Alitalia Alitalia Alitalia Alitalia Alitalia Alitalia Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Alitalia Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Airberlin Airberlin helvetic helvetic : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : M M M G S G S GV S da da da da D da da D da D da da D da da da da D da D da D da da D da da D da da da da da da D da da da da da da da da da da da D da da da da D da da da D da da da da D da da da da da D da da D da D da da D da D da D da da da D da D da da da da D da da da D da da da da da da D da ORARI IN VIGORE dal / / AL V Note helvetic Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Jetair Jetair Jetair Ryanair Ryanair Airberlin Airberlin Ryanair Ryanair Ryanair Tuifly Tuifly Easyjet Easyjet Easyjet Easyjet M L V M V M G V S S M S L V M V S L V G L M M S L L MM G V S L MM G V S L MM G V S S L MM G V L MM G V S S S L MM G V L MM G V L MM G V S S L MG V M S V S G L M M V M S G G S G G S M G L V MM G M L S V M S G MG MG G S V L M L MM G V S L MM G L MM G V S M L L L L MM G MM G MM G MM G M V S V S V V S V M M G G L S S V M M G L S V M M G S M L V G / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / a / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / Arrivi a FOGGIA Frequenza Alidaunia Alidaunia : : : : Alidaunia : : L Alidaunia : : L Alidaunia Alidaunia Alidaunia Alidaunia Alidaunia Alidaunia Darwin/ Alitalia Darwin/ Alitalia Milano Mxp Darwin/ Alitalia Darwin/ Alitalia Darwin/ Alitalia Darwin/ Palermo Alitalia Darwin/ Alitalia Darwin/ Alitalia Torino Darwin/ Alitalia ORARI IN VIGORE dal / : : : : : : : : : : : : : : MM G L V LM MM G MM G L MM G V L L V V MM G MM G V V : : : : : : MG V : : M : : : : : : : : al / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / Destinazione Compagnia Part. Arr. / da da da da da da D da da da da da da da da da da D da D da da da da da D da da da da S V LM S LM / / G Note da / / a / S D da / / a / da / / a / scalo Vieste : / : da / / a / SD scalo Vieste : / : da / / a / S D da / / a / da / / a / S D da / / a / da / / a / S D da / / a / da / / a / / / / / / / / / / / / da / / a / / da / / a / / D da / / a / / da / / a / / D da / / a / / da / / a / / da / / a / / da / / a / /