Il nuovo serbatoio di riserva idrica di Patone
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Il nuovo serbatoio di riserva idrica di Patone
Garantirà l’acqua ai vigneti di collina in Destra Adige È uno dei più grandi serbatoi coperti di accumulo d’acqua per irrigazione d’Italia. Ha una capacità di 12.500 metri cubi ed è in grado di servire, tramite impianti di irrigazione a goccia, 128 ettari di vigneto Corrado Zanetti Il 24 giugno scorso Mellarini e Gilmozzi hanno aperto il rubinetto per riempire la grande vasca colo trentino fortemente vocato a viticoltura di qualità (Marzemino ma anche Chardonnay base spumante) è sempre stato un problema. Quando saranno ultimati anche il secondo e il terzo lotto (riguardanti rispettivamente la distribuzione dell’acqua su una superficie di 67 ettari, quindi l’adduzione al restante territorio coltivato e la realizzazione di un ulteriore serbatoio in località Ca- stello), la superficie complessiva che potrà essere irrigata, con impianti a goccia, sarà di ben 128 ettari, circa un migliaio di particelle fondiarie coltivate da un centinaio di agricoltori, viticoltori in grande maggioranza part time. L’alimentazione del bacino inaugurato, e realizzato in circa un anno di lavoro dall’ATI Italbeton srl – Pedrotti srl, avviene tramite pozzi presenti nelle vicinanze del baci- TERRA TRENTINA 7/2008 È stato inaugurato il 24 giugno alla presenza dell’assessore provinciale all’agricoltura, commercio e turismo, Tiziano Mellarini il nuovo serbatoio di Patone, un impianto di assoluta avanguardia che garantirà l’acqua per i pregiati vigneti della Destra Adige almeno per i prossimi 50 anni. L’enorme serbatoio di carico realizzato in località Camutolo, a circa 600 metri di altitudine, dal Consorzio di miglioramento fondiario di Patone, ha così cominciato a riempirsi. Ci vogliono dai 7 ai 10 giorni per il riempimento dei 12.500 metri cubi d’acqua che rappresentano la massima capacità del nuovo impianto. Si tratta di uno dei più grandi serbatoi coperti di accumulo acqua per irrigazione d’Italia. Per realizzarlo è stato effettuato uno scavo di sbancamento di circa 10 mila metri cubi, circa 6 mila i metri cubi di roccia demoliti, più di 2.800 i metri cubi di cemento impiegati per la platea di fondazione, i muri di elevazione e la soletta di copertura, 420 mila i chilogrammi di acciaio impiegato. Numeri che danno l’idea dell’importanza del manufatto, la cui “scatola” di cemento è ancora visibile ma che presto scomparirà alla vista quando saranno ultimati gli interventi di mascheramento e copertura in terra sulla sommità (dove saranno realizzati degli orti), riempimenti laterali e piantumazioni verdi. D’altra parte la scarsità d’acqua, anche in questa parte del territorio agri- PROGETTI Il nuovo serbatoio di riserva idrica di Patone 11 PROGETTI no stesso e una tubazione, lunga circa 4 chilometri, che viene dalla briglia di Bordala. L’opera, costata circa 3.900.000 euro, è quasi interamente finanziata dalla Provincia – Assessorato all’Agricoltura, che ha coperto l’80 per cento dei costi, con la restante parte a carico del Consorzio di Miglioramento Fondiario di Patone (CMF). “Questo serbatoio - ha affermato l’assessore Mellarini - è parte integrante del più vasto progetto di recupero della Destra Adige, un territorio che, rispetto ad altre realtà, ha interpretato in maniera forte la sinergia tra settori, agricoltura e turismo in primo luogo. Assicurare l’approvvigionamento idrico ai vigneti di questa zona è di fondamentale importanza, non solo per la viticoltura di qualità qui praticata, ma anche per il mantenimento del paesaggio e dunque della bellezza di un ambiente che vive anche di turismo”. Da parte sua il presidente del CMF di Patone, Claudio Frapporti ha sottolineato come: “Questo serbatoio è il presupposto per garantire nei prossimi cinquant’anni una stabilizzazione agricola ed una riqualificazione ambientale del territorio”. TERRA TRENTINA 7/2008 Scheda tecnica Serbatoio Camutolo La relazione tecnico illustrativa 12 del progetto esecutivo indica che il serbatoio interrato in località Camutolo della capacità di 12.500 mc è situato a quota 656,55 m.s.l.m. La localizzazione del bacino è stata fatta in base ad un criterio di minimo impatto ambientale, avendo individuato quale sito ottimale la conca naturale esistente ai piedi del Monte Rizzana. La particolare conformazione litografica del sottosuolo prevede la presenza di detriti di materiale calcareo provenienti dalla parete sovrastante. Il serbatoio, totalmente interrato, è costituito da una platea di fondazione dello spessore di 50 centimetri, da un’ossatura portante in pilastri circolari di cemento armato di diametro di 55 centimetri e dalle pareti laterali di spessore pari a 40 centimetri. La copertura, di spessore pari a 40 centimetri, è sovrastata da uno strato di terreno, dello spessore medio di 80 centimetri, utilizzato per colture ortive e seminativi. Tutto il serbatoio è rivestito internamente con apposita guaina in P.v.c. dello spessore di 2,5 millimetri e le pareti esterne al serbatoio con barriera tipo “platon”. Per controllare eventuali perdite ed ovviare alle eventuali spinte idrostatiche dovute a falde, all’esterno del serbatoio è stato costruito un reticolo di condotte drenanti che convogliano separatamente l’acqua proveniente dalla falda sotterranea Con il nuovo serbatoio di Patone acqua garantita per 50 anni ai pregiati vigneti della Destra Adige. sino ad un pozzetto di raccolta provvisto di pompa di sollevamento. La pompa è dimensionata per un portata massima di 5 lt/s. In questa maniera è quindi possibile sollevare l’acqua dei drenaggi per alimentare il serbatoio stesso. In caso di mancato funzionamento dell’impianto di sollevamento, oppure nel caso in cui la portata in arrivo dai drenaggi sia superiore a quella stimata, la stazione di sollevamento in oggetto è provvista di uno sfioro di troppo pieno posto ad una quota tale da evitare che il reticolo drenante sotto il serbatoio vada in pressione. Per i casi di emergenza o per manutenzioni straordinarie il serbatoio è comunque dotato di uno scarico di fondo per uno svuotamento completo. Sia la parta terminale delle condotte di captazione dei drenaggi che lo scarico di fondo sono ispezionabili e lo scarico prosegue sino al ruscello sottostante. Il serbatoio sarà alimentato dalla vasca di carico Tovi (per una portata massima di 13 lt/s) e dall’emungimento dei pozzi Camutolo 1 e 2 (per una portata massima di 7,8 lt/s). In caso di necessità vi è la possibilità di alimentare il serbatoio dal troppopieno della sorgente Luzzi per una portata massima di 2 lt/s. Il troppopieno, costituito da una tubazione in acciaio DN300 è posizionato in verticale sulla parete in maniera da avere un franco previsto in 70 centimetri. Lo scarico di fondo è costituito da una condotta in polietilene DN 355. La quota della mezzeria della tubazione di scarico è pari a 651,96 metri di altitudine, mentre la quota di sbocco della tubazione è pari a 595,50 metri. Il progetto ha previsto la realizzazione di un’apposita opera di dissipazione costituita da una vasca di cls, e la sistemazione dei tratti del rio a valle dello scarico, ove questi siano insufficienti a smaltire la piena portata.