The Visit - La recensione

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The Visit - La recensione
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cinema
The Visit: La Recensione
In arrivo un documentario su Quentin Tarantino
Dio esiste e vive a Bruxelles
musica
I Coldplay rilasciano un’anteprima del loro
album
Tappa Italaliana per il nuovo tour di Rihanna
serie tv
In attesa di Gomorra ecco cosa dobbiamo aspettarci
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arte
De Chirico in mostra a Ferrara
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cinema
The Visit - La
recensione
SINOSSI
Becca (OLIVIA DEJONGE) e suo fratello
Tyler (ED OXENBOULD), vengono mandati a casa dei nonni, Nana (DEANNA
DUNAGAN) e Pop Pop (PETER MCROBBIE) per una vacanza di una settimana nella loro fattoria in Pennsylvania.
Quando i bambini scoprono che la coppia di anziani è coinvolta in qualcosa di profondamente inquietante, le loro possibilità di tornare a casa dalla mamma diventano man mano
più esigue.
RECENSIONE
Dopo i risultati poco entusiasmanti delle sue ultime pellicole M. Night Shyamalan torna alle
sue radici di cineasta indipendente, usando il format del found footage in modo sapiente.
La protagonista Becca diventa così un alter ego del regista e il documentario che sta girando
è quindi il film stesso, realizzato come se fosse composto dal montaggio di riprese “reali”.
Questa tecnica permette allo spettatore di vivere l’azione come in “soggettiva” aumentando
quindi l’immedesimazione nella storia.
L’idea di rendere terrificante la figura amorevole dei nonni é particolarmente riuscita, come
l’uso del twist ending, letteralmente “finale ad effetto”, a cui ci ha abituato Shyamalan.
Ma è sicuramente l’equilibrio fra thriller, umorismo e tensione che fa di The Visit un opera
particolarmente riuscita.
Si ride molto, grazie ad una sceneggiatura ben congegnata e alla strepitosa interpretazione
del talentuoso ED OXENBOULD, irresistibile nelle scene in cui fa Rap e perfetto nella parte del
fratellino minore.
Tutto il cast comunque dà una prova assolutamente convincente, in primis DEANNA DUNAGAN, nella inquietante parte della nonna, che ricorda la vecchia strega di Hansel e Gretel.
Shyamalan é riuscito a costruire la paura su ciò che non é visibile ma che lo spettatore sente
proprio dietro l’angolo creando un film incredibilmente divertente cosa rara ed estremamente difficile da realizzare per i film di genere.
Da oggi in sala distribuito da Universal Pictures.
In arrivo un documentario su Quentin
Tarantino
Si chiamerà “21 years: Quentin Tarantino”, il documentario opera di Tara Wood
che racconterà la vita e i lavori del celebre regista di Pulp Fiction, Le iene, Kill Bill
e altri capolavori cinematografici.
Nel parlare del lavoro che prenderà presto forma, Tara Wood ha dichiarato: “Io
credo che i primi 21 anni di carriera definiscano bene la poetica e la visione di un
regista, ma anche di qualsiasi artista’: è questa la dichiarazione programmatica
dietro la scelta di Tara Wood di realizzare un documentario su Quentin Tarantino”.
Dopo aver firmato isieme a Michael Dunaway la regia di un docu-film simile su
Richard Linklater, la Wood ha in cantiere una sorta di secondo episodio di quella
che si preannuncia come una serie di lavori dedicati ad alcuni dei principali
cineasti contemporanei. ’21 years: Quentin Tarantino’vedrà la luce nel 2016
inoltrato e si propone come la prima retrospettiva sul 52enne regista originario
di Knoxville (Tennessee), salito agli onori delle cronache nel 1992 con ‘Le Iene’,
prima prova dietro la macchina da presa dopo alcune sceneggiature di successo.
La notizia del documentario arriva in un periodo florido per questo genere di
film: le biografie su pellicola stanno infatti riscuotendo un enorme successo,
basti pensare al favore riscosso da “jobs”, il docu film incentrato sulla vita del CEO
di casa Apple.
Il documentario si pono come obiettivo quello di ripercorrere i primi 21 anni di
carriera di Tarantino, avvalendosi di ‘footage’ e altri materiali inediti, nonché di
interviste ai suoi più stretti collaboratori e agli attori che l’hanno accompagnato
in questo lungo percorso: non mancheranno dunque i contributi di nomi del
calibro di John Travolta, Samuel L. Jackson, Christoph Waltz, Eli Roth, Jamie Foxx
e Lucy Liu.
Dal primo all’ultimo film, il documentario si concluderà quindi parlando di
‘Django Unchained’ (2012), dal momento che ‘The Hateful Eight’ uscirà nelle
sale il prossimo Natale. ‘Tarantino è la dimostrazione vivente che non c’è affatto
carenza di storie da parte di chi lavora quotidianamente con lui -ha confessato
la Wood- ed io voglio cercare di mostrare come il suo stile visionario riesca ad
arrivare sul grande schermo’
Vittorio Zenardi
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cinema
SINOSSI
Dio esiste e vive a Bruxelles
- La recensione
«Dio esiste e vive a
Bruxelles. Appartamento
tre camere con cucina e
lavanderia, senza una porta
di entrata e di uscita. Si è
parlato molto di suo figlio,
ma poco di sua figlia... sua
figlia sono io». Non è facile
essere la figlia di Dio. Éa, undici anni, lo sa bene: suo padre – anzi, suo Padre – è odioso e antipatico e passa
le giornate a rendere miserabile l’esistenza degli uomini. È una situazione che non può andare avanti, ma
come risolverla? Dopo l’ennesimo litigio, Ea scende tra gli uomini per scrivere un nuovo Nuovo Testamento
che ci permetta di cercare la nostra felicità; ma, prima di andarsene, usa il computer del Padre per liberarci
dalla più grande delle nostre paure inviando a ciascun essere umano un sms con la data della propria morte.
RECENSIONE
Presentato a Cannes alla Quinzaine des Réalisateurs e candidato a rappresentare il Belgio nella corsa all’Oscar per il miglior film straniero, Dio esiste e vive a Bruxelles arriverà il 26 novembre nelle nostre sale.
L’anteprima qui a Roma nel giorno in cui proprio Bruxelles é
barricata e colpita per i gravi fatti di Parigi, appare una singolare
coincidenza.
Benoît Poelvoorde incarna un “Dio” burbero e dispettoso, rappresentato con incisiva isteria.
La voce off che ci introduce la storia e ci affianca nella visione è
quella di Éa interpretata da una bravissima Pili Groyne.
Jaco Van Dormael, autore di un cinema visionario e ipnotico decide di focalizzare il suo sguardo sulle religioni per poi immergerci in una favola surrealista.
L’espediente narrativo di rivelare a tutti gli abitanti del pianeta
via SMS il suo segreto più gelosamente custodito, ovvero la data
della loro morte dà il via ad una serie di imprevedibili conseguenze e ci induce a riflettere sulla effettiva felicità delle nostre
esistenze.
Particolarmente suggestive alcune sequenze oniriche che si
avvalgono di tecniche digitali.
Fra queste, quella della mano che balla sul tavolo risulta davvero
efficace, a tal proposito Van Dormae in conferenza stampa ha
dichiarato:
“Si tratta di un’idea che proviene dallo spettacolo “Kiss &Cry”,
una specie di film effimero creato nel 2013 con la mia partner
Michèle Anne De Mey e un gruppo di amici. Nello spettacolo, i
personaggi erano interpretati e ballati da mani, e c’era una via
che non avevamo esplorato: quella di un uomo con un braccio
solo alla ricerca della sua mano. Ho fatto spesso i sogni che si
vedono nella sequenza onirica. Invecchiando, sto lavorando
molto con i sogni. Vado a letto pensando a una parte specifica
di un film, o a un momento della sceneggiatura, e la mattina
dopo, mi sveglio con la scena in testa. È un notevole risparmio in
termini di fatica.”
La musica, che ha sempre un ruolo di primo piano nei film
del regista belga, è stata affidata alla compositrice e musicista
fiamminga An Pierlé che con semplici brani di pianoforte crea il
giusto contrappunto.
Molte le influenze riscontrabili nel film, dal gorilla che sembra
riecheggiare l’icona del Ciao maschio di Ferreri a Max amore mio
di Nagisa Oshima fino alle affinità con Fellini e Tarkovskij.
Un’opera che probabilmente innescherà discussioni sull’uso e il limite
della satira come successo dopo l’attentato alla sede di Charlie Hebdo, e
che dimostra tutta la sua tremenda attualità.
Vittorio Zenardi
Fantasticherie di un Passeggiatore
Solitario - Recensione
SINOSSI:
Tre personaggi di tre epoche diverse vengono uniti da un sogno di libertà e da
un piccolo capolavoro di letteratura.
Un viaggio misterioso e senza tempo attraverso le aspirazioni, le sofferenze e le
“fantasticherie” di un poeta, di un giovane studente e di un bambino sperduto
nel bosco. Jean Jacques Renou (Luca Lionello) è uno scrittore
che vive nel 1876, in un piccolo e squallido seminterrato. Povero e vecchio inizia a scrivere Fantasticherie di un
passeggiatore solitario, un romanzo di formazione che è
anche un ricettario fantastico.
Theo (Lorenzo Monaco) è un giovane laureando in filosofia
dei nostri tempi, da sempre intrappolato tra le vicende
opprimenti della propria famiglia e la sua bizzarra passione
per i libri incompiuti, non ultimo quello di un certo Renou.
Totalmente rapito dal romanzo, Theo giunge all’inattesa conclusione di voler realizzare la “Fantasticheria n° 23”: l’ultima
“ricetta” scritta dal poeta che conduce in un luogo straordinario noto come Vacuitas.
Infine, la storia di un bambino smarrito in un bosco senza
tempo: il protagonista di quel libro che Renou sta scrivendo
e che Theo sta leggendo con tanto trasporto…
RECENSIONE: Con la sua opera prima Paolo Gaudio apre una
nuova e affascinante via per il cinema italiano, fuori dalla sua
ripetitività di sguardo e contenuti.
Fantasticherie di un Passeggiatore Solitario dimostra che
anche in Italia si possono girare film fantastici di qualità.
Certo le difficoltà non sono mancate e Gaudio é riuscito a
superarle grazie ad un affiatato lavoro di squadra.
Le professionalità individuali hanno sopperito al cronico
problema delle scarse risorse, il Workshop di Leonardo Cruciani e la Società di VFX Illusion fra tutti.
Quello che sorprende é la maturità di questo giovane autore
(classe ’81), unita ad uno stile e ad un immaginario ben
definiti.
Vi è sempre una forte coerenza visiva pur mescolando Stop
Motion e live action, interpreti reali e pupazzi di plastilina.
Segno di una visione ben chiara e tecniche ben studiate
come conferma il regista in conferenza stampa:
“Preferisco che lo spettatore si goda la storia senza quasi
accorgersi del lavoro che c’è dietro. Per fare ciò è stato necessario sperimentare una pratica che potesse ridurre al minimo
gli interventi troppo evidenti di computer grafica, preferendo tecniche che prevedono l’utilizzo di animatori dal vivo, rimossi digitalmente in fase di post produzione. Questo modus operandi ci ha permesso, ad
esempio, di animare il Necromante direttamente sul set, donando un maggiore
realismo e un atmosfera artigianale che meglio si sposava con l’estetica del mio
film.”
Gaudio, autore anche della sceneggiatura, ricca di citazioni colte, riesce a dare
il giusto ritmo alla narrazione grazie ad un ottimo montaggio che fa dell’alternanza di tempi e piani il suo punto di forza. Non a caso è stato eseguito da
Massimiliano Cecchini a cui il regista dice di affidarsi da sempre senza riserve.
Il cast, composto da: Luca Lionello, Lorenzo Monaco, Fabrizio Ferracane, Nicoletta Cefaly, Domiziano Cristopharo, Fabiano Lioi e Angelique Cavallai risulta
assolutamente convincente.
Un’opera da non farsi sfuggire, anche perché al vostro gradimento corrisponderà l’aumento di copie nelle sale, che per adesso sono solo dodici.
Dal 26 novembre al cinema.
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Vittorio Zenardi
musica
I Coldplay rilasciano
un’anteprima del loro
album su Instagram
Come già ci avevano abituato altri artisti come
Rihanna, i Muse, Justin Bieber e Lana Del Rey,
anche i Coldplay hanno scelto Instagram per
dare un grande annuncio ai fan pubblicando
sul loro profilo Instagram un’anteprima dl
loro prossimo disco. Nei giorni scorsi sono
apparsi dei piccoli video che anticipano quanto vedremo e sentiremo del loro
ultimo lavoro. Si tratta di piccoli assaggi di circa quindici secondi ognuno per i
follower che stanno scalpitando per questa nuova uscita.
Il titolo del nuovo album è “A head full of dreams”e racchiuderà ben undici
canzoni. Molte le collaborazioni con altri colleghi cantanti, da Beyoncè all’ex
membro degli Oasis, Noel Gallagher. In più i fan avranno la sorprersa di trovare anche un altro super ospite, forse inconsapevole, ma comunque molto
atteso: su uno dei brani del nuovo disco dei Coldplay, ascolteremo anche la
voce del Presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, mentre canta la celebre“Amazing Grace”. Obama aveva cantato questo brano tradizionale durante
la celebrazione dei funerali delle vittime di Charleston.
All’album seguirà ovviamente anche un tour mondiale, durante il quale i
Coldplay si esibiranno in Europa e America Meridionale. Per quanto riguarda
l’Italia ancora nessuna notizia di date in vista, ma una cosa è certa: comunque
li vedremo nel nostro paese in veste di ospiti durante la finale di X Factor,
grande talent show di Sky, in attesa di un loro vero concerto nello stivale.
Tappa
Italiana per
il nuovo tour
di Rihanna
Da giorni ormai girano
voci, notizie certe mixate a notizie incerte, indiscrezioni e dubbi sul nuovo
tour di Rihanna e oggi finalmente è arrivata la conferma dalla stessa cantante
sui dettagli del suo prossimo tour: si tratterà di un tour di cinquanta tappe, tra
Nord America e Europa, per presentare il suo nuovo album, Anti, in uscita in
questi giorni.
Tra le ventiquattro tappe europee inaspettatamente ne compare anche una in
Italia, a Milano, il 13 Luglio 2016, per la gioia di tutti i suoi fan. Rihanna ha reso
pubblici anche i nomi degli artisti che la affiancheranno durante i sei mesi del
tour: per le tappe americane si parla di Travis Scott, mentre per quelle europee
The Weeknd e Big Sean.
Nonostante ci si aspettino poche novità per quanto riguarda l’album, che risulta in gran parte già essere stato anticipato negli ultimi mesi da alcune canzoni,
Rihanna ha assicurato in alcuni tweet che nulla sarà certo fino alla fine; che
ciò sia la premessa a qualche sorpresa o un semplice tentativo di aumentare
l’attesa del nuovo album, non è dato saperlo.
Nell’attesa di scoprire ciò che Rihanna riserva ai suoi fan, le aspettative ai
botteghini sono di un tutto esaurito nel giro di pochi giorni dall’inizio delle
prevendite che, come annunciato già in via ufficiale, saranno disponibili dal 3
Dicembre su LiveNation.com e, con qualche giorno di anticipo, dal 30 Novembre, per chi è abbonato a Tidal.
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musica
Uscirà il prossimo 27 novembre il nuovo disco di Biagio Antonacci, una raccolta di successi che riunisce in 3 album le sue
migliori produzioni, insieme ad alcuni inediti e cover realizzate in duetto con grandi artisti italiani.
Il triplo cd dal titolo Biagio sarà presentato con un live-evento il 25 novembre a Milano: Biagio Antonacci si esibirà all’Alcatraz
in un concerto trasmesos in diretta su RTL 120.5.
All’interno del cofanetto con i 3 cd saranno raccolti i brani tratti da ciascuno degli album pubblicati in carriera dal cantautore
di Rozzano (48 successi, 4 inediti e 2 nuove versioni), ma a farla padrone saranno i duetti speciali pensati appositamente per
quest’ultimo lavoro.
Il primo è quello col maestro Franco Battiato in Aria di cambiamento: la loro collaborazione era stata annunciata proprio da
Antonacci con una foto apparsa in rete, seguirà poi un duetto con Giuliano Sangiorgi e i Negramaro: si tratta di una nuova
versione di Liberatemi, uno dei brani più apprezzati del Biagio degli esordi.
Ecco la tracklist completa di Biagio, già disponibile in pre-order su iTunes a prezzo speciale.
Disco1:
Ci stai
Cortocircuito
Aria di cambiamento (con Franco Battiato)
Mio mondo
Se io, se lei
Liberatemi (con i Negramaro)
Mio padre è un re
Con infinito onore
Mai mi dici amore
Quell’uomo lì
Non tentarmi
One day (Tutto prende un senso) (con Pino Daniele)
Coccinella
Vivimi
E’ già Natale
Immagina
Tu sei bella
Lo conosco poco
Disco2:
Ti dedico tutto
Quanto tempo e ancora
L’amore comporta
Convivendo
Le veterane
Il cielo ha una porta sola
Ragazza occhi cielo
Sappi amore mio
Inaspettata
Qui
Ritorno ad amare
Lei, lui e lei
Non vivo più senza te
Lascia stare
Ci vuole tempo
Se fosse per sempre
Fiore
Dolore e forza
Disco3:
Chiedimi scusa
Sognami
Ti penso raramente
Pazzo di lei
Hai bisogno di me
Buon giorno bell’anima
Aprila
Ricordati chi sei
Senza un nome
Iris (Tra le tue poesie)
Ho la musica nel cuore
Se è vero che ci sei
Ora e mai per sempre
Amo te
Noi ci facciamo compagnia
Dimenticarti è poco
Angela
Insieme finire
La raccolta è anticipata dal singolo Ci Stai, brano apripista attualmente in rotazione radiofonica.
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Per
i fan di Vasco Rossi è
in arrivo un cofanetto Deluxe di Io sono innocente
Arriva per i fan di Vasco Rossi la conferma che presto sarà in vendita una riedizione dell’ultimo album Sono Innocente, che conterrà il dvd del concerto di San Siro dello scorso luglio in una versione Deluxe che uscirà il prossimo 4
dicembre: un’occasione ghiotta soprattutto in vista del Natale, il cofanetto potrebbe rivelarsi il regalo perfetto per i fan
del rocker di Zocca.
Il nuovo progetto si intitola semplicemente Sono Innocente (deluxe edition) e contiene la versione originale dell’album
più un DVD con il documentario Il decalogo di Vasco, il film di Fabio Masi già trasmesso in tv da Rai3 dopo la presentazione
all’ultima mostra Mostra del Cinema di Venezia.
Tra i contenuti extra del DVD ci saranno il trailer ufficiale del film e una fotogallery con immagini scattate durante le date del
tour LiveKom015, sarò una sorte di preview di quello che vedremo poi nel dvd ufficiale del concerto.
All’interno del cofanetto, sono presenti 7 videoclip delle canzoni di Sono Innocente, quelli dei brani L’uomo più semplice e
Cambia-Menti, oltre ai singoli estratti in questi mesi dall’album, ovvero Dannate nuvole, Come vorrei, Sono innocente ma…, Guai
e l’ultimo Quante volte.
La versione deluxe di Sono Innocente è già disponibile in pre-order online nei principali store digitali.
Per il DVD del tour, invece, con le immagini riprese dal concerto tneutosi a Napoli con cui lo stadio
San Paolo è stato riaperto dall’amministrazione comunale ai grandi eventi musicali,
bisognerà attendere la prossima primavera, presumibilmente a marzo.
serie tv
In attesa di Gomorra 2, ecco cosa dobbiamo aspettarci
Le riprese di Gomorra 2 , uno degli show più attesi della prossima stagione televisiva, sono finalmente terminate, dopo il grande clamore che era
nato attorno alla realizzazione della seconda stagione, visto l’arrivo degli attori a Expo 2015.
Considerato il grande successo della prima stagione, inutile negare che ci sia grande attesa per questi nuovi episodi, che probabilmente andranno in onda il prossimo maggio.
La prima stagione della serie era terminata con diversi colpi di scena e l’incipit di una faida tra due famiglie, la cui tragedia si consumerà tutti negli episodi che andranno in onda il prossimo anno. Cosa dovranno aspettarsi gli spettatori?
Sulla seconda stagione sono circolate davvero poche indiscrezioni tuttavia qualche anticipazione possiamo fornirla.
Secondo alcune voci che circolano, una delle prime cose da segnalare è che, contrariamente a quanto si aspettano i fan della serie,
l’attenzione bnon sarà concentrata sin da subito sul personaggio di pare proprio che inizialmente non vedremo il nostro Genny Savastano, che colpito a fuoco da Ciro sarà costretto ad essere ricoverato in ospedale.
Poco male, perché poi tornerà alla grande e sarà uno dei protagonisti indiscussi di Gomorra 2, riuscendo ad avere il giusto spazio per
tirare fuori quel carattere da duro che finora abbiamo solo intravisto.
Non mancherà poi come sempre l’azione a cui questa serie ci ha abituato, e dunque anche nella prossima stagione ci sarà tanta tensione e adrenalina unita a scene anche forti.
Tra i volti noti ritroveremo poi Don Pietro, Salvatore Conte, ma faranno parlare anche i nuovi ingressi (in particolare quelli femminili) che si distingueranno fin da subito.
Insomma, saranno molte le novità ma ci saranno anche tante conferme. Tra queste, sicuramente la qualità alta dello show e il realismo che ha
sempre caratterizzato questa serie ispirata ai romanzi di Roberto Saviano. Gomorra 2 sta per arrivare, l’attesa cresce sempre più, ma nel frattempo
non tarderemo a darvi eventuali news e notizie in anteprima.
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arte
De Chirico in mostra a Ferrara
Dal 14 novembre e fino al 28 febbraio 2016, grazie alla collaborazitra la Staatsgalerie di Stoccarda e la Fondazione Ferrara Arte, si tiene
mostra De Chirico a Ferrara, 1915-1918. Metafisica e avanguardie,
vede finalmente il “ritorno a casa” dei capolavori che il maestro dipnella città estense dal 1915 al 1918. Tale periodo segna la vita di
Chirico che, con l’ingresso dell’Italia nella Prima Guerra Mondiale,
Parigi e si arruola nell’esercito entrando nel Reggimento di Fanteria
Ferrara. È proprio la permanenza in questa città che darà modo all’arpartorire delle nuove opere, profondamente diverse dalle precedenavranno una grande influenza anche sulle avanguardie europee.
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Travolto dalla bellezza di Ferrara e dai ritmi, quasi sospesi, della vita cittadina dell’epoca, De Chirico immagina un mondo dalle fattezze irreali, popolato da esseri altrettanto fantasiosi. La città, così, diventa un luogo senza tempo, alle volte
immersa in tramonti fantastici; le stanze hanno prospettive vertiginose e accolgono oggetti misteriosi, scoperti nelle
esplorazioni dei vicoli del ghetto; i protagonisti sono manichini da sartoria, personaggi muti e senza volto che recitano
su un palcoscenico. Sulle tele, caratterizzate dall’intenso cromatismo, sono raffigurati scorci di edifici e fabbriche, carte
geografiche, strumenti da disegno e misurazione, ma anche prodotti da forno tipici della tradizione locale. Nella poetica
metafisica tutti questi elementi, isolati dal loro contesto e accostati tra loro senza far capo a precise regole gerarchiche,
rivelano nuovi significati, non immediatamente accessibili, che suscitano nello spettatore un cortocircuito percettivo.
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