Libretto d`uso e manutenzione

Transcript

Libretto d`uso e manutenzione
Libretto d’uso e manutenzione
RESIDENZA “ CASCINA BROSETA ”
COMUNE DI PONTIDA (BG) - VIA PER CASCINA BROSETA
Iniziativa promossa da
S.r.l. Costruzioni Residenziali
Brianza
www.bertellicostruzioni.it
[email protected]
1
IL LIBRETTO D’USO E DI MANUTENZIONE
Edifici Evoluti Bertelli nel costruire qualità del vivere ha deciso di corredare i vostri alloggi, proprio
come si fa con altri beni minori (automobili, elettrodomestici ecc.), del libretto di uso e
manutenzione, per fornirvi uno strumento che Vi premetta di mantenere nel tempo la qualità del
Vostro alloggio, fornendovi il maggior numero d’informazioni possibili in merito alla corretta
manutenzione ordinaria e straordinaria dell’immobile; inoltre fornisce al condominio (presso
l’amministratore incaricato) il fascicolo tecnico dell’immobile che contiene le indicazioni d’uso e
manutenzione di tutte le parti condominiali e dove, a corredo, vengono allegate tutte le
documentazioni tecnico – amministrative (pratiche edilizie, collaudo statico, certificazioni di
conformità degli impianti comuni, ecc…), consultabili da ogni proprietario rivolgendosi
all’amministratore condominiale incaricato.
Riferimenti normativi:
Il fascicolo tecnico è redatto dal Coordinatore per la Sicurezza in fase di Progettazione (CSP) e
completato dal Coordinatore per la Sicurezza in fase Esecutiva (CSE), conformemente alle
specifiche norme di buona tecnica e dell’allegato II al documento U.E. 260/5/93, integrato dal
D.Lgs. 81/08 art. 91, comma 1 lett. B allegato XVI.
L’INIZIATIVA IMMOBILIARE
Ubicazione:
Via per Cascina Broseta – Pontida (BG)
Descrizione:
Ricostruzione di cascina di tipologia a corte costituita da 24 unità abitative..
Classe energetica:
Classe A secondo certificazione Cened
Isolamento termico:
Eliminazione ponti termici e posa di pannelli isolanti termo-acustici in lana di vetro
della ditta ISOVER, articolo EXTRALARGE 35K, di spessore cm. 12, corredati di
rivestimento in carta bitumata (barriera al vapore) per evitare formazioni di
condensa all’interno della muratura.
Isolamento acustico:
L’isolamento acustico e realizzato mediante l’impiego di materiali fonoassorbenti
e/o fono isolanti posati a pavimento e pareti.
Copertura:
Tetto ventilato in legno con soprastante pacchetto isolante ed impermeabilizzante
e manto di copertura con tegole portoghesi.
Infissi esterni alloggi:
Serramenti in legno lamellare giuntato con il sistema “finger-joint”, con
vetrocamera “bassoemissivo”..
Pavimenti interni:
Le pavimentazioni delle zone giorno e dei bagni sono in ceramica o gres , mentre
quelle della zona notte sono realizzate in legno.
Impianto riscaldamento: Il riscaldamento degli ambiente avviene mediante un impianto centralizzato e la
distribuzione del calore avviene attraverso pannelli radianti a pavimento;
Impianto solare termico: La produzione di acqua calda sanitaria è integrata da un impianto solare termico
che consente di coprire il 50% del fabbisogno idrico.
2
Impianto fotovoltaico:
La produzione dell’energia elettrica delle parti comuni è integrata da un impianto
fotovoltaico che consente di coprire fino al 50% della spesa elettrica.
Impianto VMC:
L’impianto di ventilazione meccanica controllata (VMC) è del tipo centralizzato a
doppio flusso con recuperatore di calore.
Impianto ascensore:
L’edificio è dotato di impianto elevatore elettrico a basso consumo, con ritorno
automatico al piano ed apertura porte in caso di interruzione di forza motrice.
L’impianto elevatore ha capienza di 6 persone e portata sino a 480 Kg.
NOTA: Le immagini riportate nel presente libretto sono a scopo illustrativo; per l’effettiva
tipologia impiegata negli alloggi si rimanda al capitolato descrittivo allegato al preliminare
di compravendita immobiliare.
NOTA: L'esecuzione delle manutenzioni (obbligatorie e consigliate) elencate nel Fascicolo
Tecnico del Condominio (consegnato dal Committente all'Amministratore Condominiale) è
condizione indispensabile per il mantenimento delle Garanzie dei manufatti, rilasciate dalle
società costruttrici.
3
NORME GENERALI DI MANUTENZIONE
Capitolo 1 – INFISSI
a. SERRAMENTI ESTERNI ALLOGGI
Periodicità manutenzione: Annuale o dopo ogni evento eccezionale.
Interventi da eseguire:
Pulizia, verifica guarnizioni, ingrassaggio e regolazione ferramenta.
Uso Corretto
Per un uso corretto degli infissi tenere in considerazione i seguenti suggerimenti:
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
13.
14.
15.
16.
1
4
Al momento dell’apertura, o in caso di correnti d’aria, evitare di far sbattere le ante sul muro;
Evitare di chiudere le ante con forza o di appendere pesi eccessivi alla maniglia;
Evitare di porre oggetti tra l’anta e il telaio in grado di ostacolarne la mobilità;
Non sporgersi eccessivamente nelle fasi di apertura chiusura dei serramenti per evitare di mettere
a rischio la propria incolumità;
Controllare che le ante aperte delle chiusure oscuranti siano correttamente agganciate ai fermi,
Controllare che le ante accostate delle chiusure oscuranti siano bloccate dalla chiusura;
In caso di apertura o chiusura difficoltose non forzare ma cercare eventuali cause di
malfunzionamento;
Se non esperti evitare di eseguire lavorazioni sul manufatto;
Evitare di eseguire manovre non previste dal sistema di chiusura e movimentazione,
Evitare di forzare l’anta contro la spalletta del muro;
Non manomettere in nessuna maniera i serramenti;
Ispezionare periodicamente e tenere efficienti tutti i componenti sia della finestra che dell’elemento
oscurante;
Prestare attenzione nella chiusura dell’elemento oscurante, evitando eventuali pericoli di infortuni
da schiacciamento;
In presenza di bambini piccoli non vigilati (anche per pochi istanti), fare attenzione a non lasciare
le finestre totalmente aperte;
La chiusura/apertura parziale della finestra e della chiusura oscurante diminuisce la sicurezza
contro i ladri;
Verificare almeno una volta all’anno il corretto funzionamento, lo stato della finitura ed eseguire la
lubrificazione;
2
3
4
1b. Pulizia e manutenzione della superficie verniciata
Pulizia superficiale
La pioggia mescolandosi allo smog genera delle soluzioni
acide in grado di corrodere qualsiasi materiale.
Un’accurata pulizia mensile evita questo problema e
consente di mantenere a lungo l’aspetto estetico e
funzionale del film protettivo di vernice. La pulizia
superficiale deve essere realizzata con panni morbidi e
puliti utilizzando una soluzione di acqua e detersivo per
piatti (1 cucchiaio in 5 litri d’acqua) o con l’ausilio di
prodotti specifici suggeriti dal produttore della vernice. In
caso di macchie molto persistenti utilizzare ADLER Top
Cleaner un prodotto per la pulizia profonda che non
intacca la vernice. La pulizia mediante macchina a
vapore è sconsigliata. Per la pulizia della ferramenta e
sufficiente l’utilizzo di acqua tiepida e un panno
preferibilmente morbido.
E vivamente sconsigliato nelle operazioni di pulizia
utilizzare detersivi aggressivi, solventi, alcool, prodotti e materiali abrasivi in quanto potrebbero
rovinare il film di verniciatura e/o danneggiare la superficie degli. accessori.
1c. Perdita di pigmenti durante la pulizia delle superfici laccate
Quando il produttore della vernice utilizza una grande
quantità di pigmenti per colorare lo smalto, può accadere
che, facendo una certa pressione con le mani o
passando un panno ruvido sulla superficie, alcuni di
questi si stacchino e rimangano sul panno, che risulterà
quindi leggermente tinto dello stesso colore del
serramento.
Questa perdita di pigmenti riguarda solo lo strato
estremamente superficiale dove la reticolazione del film
non riesce a produrre una struttura sufficientemente
solida per trattenerli e si evidenzia solo nei primi
interventi di pulizia. I pigmenti in questione sono di
origine minerale, non sporcano le superfici e possono
essere estratti solo con una energica sollecitazione
meccanica.
Nello strato immediatamente sottosuperficiale sono
saldamente ancorati e quindi non sarà possibile estrarli.
Questo fenomeno è dunque normale, riguarda tutti gli smalti di qualità superiore e non altera
minimamente ne le caratteristiche del film ne le garanzie di durata.
5
Regolazioni della ferramenta
Le regolazioni sui meccanismi di apertura e chiusura devono essere effettuate solo da personale
competente; sconsigliamo queste operazioni a chi non è esperto.
1e. Ripristino della chiusura dell’anta in caso di falsa manovra anta / ribalta
Talvolta può succedere che si sganci la ferramenta di contenimento dell’anta
durante l’apertura a ribalta e la finestra rimanga agganciata solo nel cardine
inferiore,
Non si tratta di un grave problema e si può sistemare immediatamente la situazione riagganciando
l’anta nella cerniera superiore con i seguenti passaggi:
1) impugnare la maniglia della finestra orientata verso l’alto e tirare con il
dito verso di voi il dispositivo di falsa manovra, (indicato nel cerchio della foto
sottostante) contemporaneamente spingere l’anta in prossimità della cerniera
superiore in modo da riportarla nella sua sede originale.
2) mantenendo trattenuto il dispositivo di falsa manovra ruotare la maniglia
a 90° in posizione di apertura normale
6
3) rilasciare il dispositivo di falsa manovra e
chiudere l’anta.
4) Ruotando la maniglia verso il basso la cerniera superiore rimarrà
perfettamente trattenuta nella sua sede e si potrà utilizzare normalmente la
finestra
1f. Verifiche e lubrificazioni della ferramenta di chiusura e sospensione
Il controllo dello stato di usura e la corretta lubrificazione
delle parti mobili costituisce una manutenzione di primaria
importanza per il mantenimento della funzionalità e della
sicurezza del serramento. La lubrificazione deve
riguardare tutte le parti mobili (cerniere, incontri e aste di
chiusura, aste di scorrimento, fermi a scatto - vedi
disegno) e si potrà eseguire utilizzando vaselina tecnica,
olio spray o l’olio teflonato per la catena delle biciclette
operando come indicato nelle fotografie a fianco.
La manutenzione descritta è consigliata con cadenza
annuale, o più frequentemente nei casi in cui si rilevino
difficoltà di manovra o chiusura.
7
Pulizia e manutenzione delle parti vetrate
Le etichette di identificazione del prodotto devono essere tolte, utilizzando come solventi solamente
acetone ed alcool, escludendo tassativamente l’impiego di strumenti taglienti e/o abrasivi (coltelli, taglierini,
spugne abrasive, ecc…).
I vetri in sé non necessitano di particolari manutenzioni ma bensì di una pulizia periodica che si effettua
normalmente con acqua, saponi, detergenti neutri, specifici prodotti disponibili sul mercato.
Kit per la manutenzione dei serramenti
Il manuale di istruzione, uso e manutenzione consegnato all’atto del
rogito notarile, è lo strumento adatto per avere le esatte indicazioni
sull’utilizzo dei serramenti, per un controllo attivo dell’aerazione della
casa e per la salubrità degli ambienti.
Il bauletto con l’occorrente per la manutenzione delle superfici
verniciate, dotato di istruzioni, permette anche ai meno esperti con
pochi e semplici accorgimenti di effettuare la manutenzione
ordinaria.
Nel bauletto sono contenuti i seguenti materiali:
ADLER Aquawood (vernice trasparente da applicare a pennello per eventuali ritocchi);
ADLER Aquawood S (vernice impregnante per serramenti e sistemi di oscuramento per ritocchi);
Adler Top – Finish (resina liquida per rigenerare il film di vernice superficiale);
Pennello acrilico, guanti in lattice, panno abrasivo, panno in tessuto, nastro adesivo di carta.
8
b. PORTONCINO D’INGRESSO BLINDATO
Periodicità manutenzione: Biennale o dopo ogni evento eccezionale.
Interventi da eseguire:
Pulizia, verifica guarnizioni, ingrassaggio e regolazione ferramenta.
Manutenzione
E’ possibile che il portoncino, col passare del tempo, subisca
dei cedimenti e quindi, come tutti i dispositivi meccanici,
necessiti di periodiche registrazioni, quali ad esempio
registrazione delle cerniere, ingrassaggio delle stesse e delle
serrature, ecc… ; per tali regolazioni si suggerisce di
contattare un tecnico specializzato (falegname).
I portoncini d’ingresso sono dotati con kit aria, consistente in
una lama parafreddo a ghigliottina con discesa automatica
nella parte inferiore dell’anta, mentre in caso di apertura
diretta verso l’esterno (quindi non su vano scala chiuso),
sono dotati di un profilo in alluminio installato a pavimento (kit
aria-acqua illustrato dalla fotografia), che non necessita di
alcuna manutenzione oltre la semplice pulizia con un panno.
Si raccomanda di non rimuovere tale kit in quanto è un dispositivo che evita le eventuali infiltrazioni
d’acqua per pioggia di stravento, oltre che gli spifferi d’aria, contribuendo quindi al risparmio
energetico.
Pulizia
Nel normale trattamento di pulizia del portoncino è importante utilizzare una semplice soluzione di acqua e
alcool (acqua 90% - alcool 10%); solo così si potrà pulire a fondo le superfici in modo rapido ed efficace,
senza rovinarle.
Sinteticamente si dovrà procedere nel seguente modo:
passare un panno pulito, impregnato della soluzione acqua/alcool, ben strizzato su tutta la superficie per
togliere ogni traccia di sporco o polvere;
controllare accuratamente angoli o fessure per rimuovere eventuali depositi;
ripassare tutta la superficie con un panno pulito ed asciutto per togliere qualsiasi traccia di umidità.
Si ricorda che la maggior parte dei prodotti in commercio per la pulizia, non svolge alcuna azione protettiva
e può risultare addirittura dannosa, inaridendo la superficie (tassativamente da evitare l’uso anche
sporadico di detersivi o polveri abrasive).
ATTENZIONE! Eventuali lavori quali l’imbiancatura, il rifacimento delle pavimentazioni, ecc…,
rappresenta una situazione di potenziale pericolo per le porte, in quanto prevede l’impiego di
sostanze contenenti additivi chimici che possono causare notevoli danni; macchie o polveri
devono essere tempestivamente rimosse mediante un accurato lavaggio con acqua e alcool.
9
c. PORTE INTERNE AGLI ALLOGGI
Periodicità manutenzione: Biennale o dopo ogni evento eccezionale.
Interventi da eseguire:
Pulizia, verifica guarnizioni, ingrassaggio e regolazione ferramenta.
Manutenzione delle porte interne
La manutenzione ordinaria delle porte interne si compone di alcune semplici verifiche e operazioni che
constano in :
verifica della corretta chiusura;
lubrificazione delle cerniere, della chiusura e della serratura con olio spray o teflonato (es. Svitol);
pulizia del film protettivo;
pulizia delle guarnizioni.
Pulizia
Nel normale trattamento di pulizia del portoncino è importante utilizzare una semplice soluzione di acqua e
alcool (acqua 90% - alcool 10%), solo così si potranno pulire a fondo le superfici in modo rapido ed
efficace, senza rovinarle.
Sinteticamente si dovrà procedere nel seguente modo:
passare un panno pulito, impregnato della soluzione acqua/alcool, ben strizzato su tutta la superficie per
togliere ogni traccia di sporco o polvere;
controllare accuratamente angoli o fessure per rimuovere eventuali depositi;
ripassare tutta la superficie con un panno pulito ed asciutto per togliere qualsiasi traccia di umidità.
Si ricorda che la maggior parte dei prodotti per la pulizia in commercio, non svolge alcuna azione protettiva
e può risultare addirittura dannosa, inaridendo la superficie (tassativamente da evitare l’uso anche
sporadico di detersivi o polveri abrasive).
ATTENZIONE!
Eventuali lavori quali l’imbiancatura, il rifacimento delle pavimentazioni, ecc… , rappresenta una
situazione di potenziale pericolo per le porte, in quanto prevede l’impiego di sostanze contenenti
additivi chimici che possono causare notevoli danni; macchie o polveri devono essere
tempestivamente rimosse mediante un accurato lavaggio con acqua e alcool.
ATTENZIONE!
In presenza di porte scorrevoli a scomparsa (tipo “Scrigno”), si
raccomanda di non bucare la parete in corrispondenza del cavedio
interno, inserendo chiodi, viti o tasselli; infatti l’inserimento di corpi
estranei nella sede di scorrimento della porta, ne impedirebbe la
normale apertura.
10
Capitolo 2 – TINTEGGIATURA INTERNA
Periodicità manutenzione: 4 – 5 Anni.
Interventi da eseguire: Nuova tinteggiatura.
Le tinteggiature interne di tutti gli alloggi, sottotetti, locali condominiali, garage, cantine e parti condominiali
interne, vanno realizzate con pittura murale per interno, eseguita con materiali permeabili al vapore,
atossici e privi di agenti inquinanti o nocivi.
Ogni 4 – 5 anni è bene ritinteggiare l’appartamento per mantenere le pareti sgombre da agenti dannosi per
la salute; la conservazione delle tinteggiature interne degli alloggi in buono stato evita la formazione di
acari, batteri, muffe e agenti inquinanti da sporco, che possono contribuire all’insorgere di allergie e
problemi respiratori.
2a. COME SCEGLIERE LA PITTURA DA APPLICARE:
La scelta della pittura è importante in quanto è determinante per la qualità estetica dei muri e per la
salvaguardia della salute; si consiglia la nuova idropittura murale traspirante per interni TEX PLUS SF
di SIKKENS, di ottima qualità e priva di solventi.
Il prodotto consigliato, composto da resine sintetiche in emulsione acquosa, pigmenti selezionati, cariche di
elevata finezza e ottimo punto di bianco, ha un’ottima adesione e copertura sia su pareti nuove che già
tinteggiate con prodotti organici o tempere.
2b. COME SCEGLIERE L’IMBIANCHINO
Anche in questo caso è fondamentale affidarsi a professionisti del settore; chiedete le referenze
(certificati di qualità, partecipazione a corsi di applicazione di prodotti specifici).
Quando avete individuato almeno tre professionisti di pari livello, fatevi fare un preventivo che comprenda
l’utilizzo dei materiali da voi selezionati.
11
Capitolo 3 – PAVIMENTI E RIVESTIMENTI
3a. PAVIMENTI IN LEGNO
Intervento
Periodicità
Poco usato
(camera da letto)
Mediamente usato
(soggiorno)
Molto usato
(ingresso, corridoio)
Spolveratura
Quotidiana
Quotidiana
Quotidiana
Pulizia
Settimanale
Quotidiana
Settimanale
Quotidiana
Lucidatura
Semestrale
Mensile
Settimanale
Spolveratura, pulizia e lucidatura
Per mantenere in buono stato il pavimento di legno (parquette) si consiglia di prevedere all’ingresso
dell’abitazione uno zerbino mantenuto pulito, per rimuovere dalle scarpe la polvere e le particelle abrasive;
la rimozione della polvere dallo zerbino deve avvenire utilizzando una scopa a frange o l’aspirapolvere.
Per la pulizia del pavimento di legno si deve usare un panno inumidito con acqua e detersivo per pavimenti,
neutro e non schiumoso.
3b. PAVIMENTI IN CERAMICA E GRES PORCELLANATO
Intervento
Periodicità
Pulizia iniziale straordinaria
Prima dell’uso del pavimento
Pulizia ordinaria/Manutenzione
Quotidiana/Settimanale
3c. PULIZIA ORDINARIA / MANUTENZIONE
Per la pulizia ordinaria delle pavimentazioni, si utilizza normalmente acqua con aggiunta di detergenti neutri
o alcalini, in funzione delle esigenze e del tipo di sporco presente sulle superfici.
Si consiglia di effettuare, almeno periodicamente, il lavaggio con risciacquo a base di acqua corrente pulita.
Molti dei detergenti neutri attualmente in commercio, vantano l’opzione “senza risciacquo”, che porta
ovviamente a risparmi in termini di tempo da dedicare alla pulizia; purtroppo però questi detergenti lasciano
sempre un piccolo residuo, non visibile, che accumulandosi nel tempo e nei passaggi diventa visibile.
Per quanto sopra citato si consiglia, periodicamente, di aggiungere il risciacquo finale dopo il passaggio
con detergente.
Nella tabella sottostante sono indicati alcuni detergenti per la pulizia ordinaria:
Tipo operazione
pulizie quotidiane
12
Tipo di detergente
Nome detergenti
Produttore
neutro
floor cleaner
fila cleaner
pflegereiniger
hmk p15
faberchimica
fila
lithofin
hmk
3d. PULIZIA STRAORDINARIA
Nella tabella sottostante sono indicati alcuni detergenti per la pulizia straordinaria, efficaci a seconda
del tipo di macchia.
RESIDUO DA
RIMUOVERE
grassi
polvere da calpestio
pulizie di fondo
cere antigraffio
caffè
coca-cola
succhi di frutta
macchie vegetali colorate
vino
depositi calcarei
ruggine
inchiostri
pennarello
Sporco delle fughe
TIPO DI
DETERGENTE
polifunzionale, a base
alcalina (1)
polifunzionale, a base
alcalina (1)
ossidante
a base acida
a base acida
a base solvente
polifunzionali, a base
alcalina (1)
specifico
NOME DETERGENTI
PRODUTTORE
ps87
wax remover
intensivreiniger
hmk r55
taski r20-strip
coloured stain remover
ps87
wax remover
fila
faberchimica
lithofin
hmk
johnsondiversey
faberchimica
fila
faberchimica
Oxidant
Viakal
Deterdek
diluente nitro,
dielina, acqua ragia
coloured stain remover
ps87
faberchimica
procter & gamble
fila
vari produttori
taski r20-strip
johnsondiversey
Fuganet
fugenreininger
fila
lithofin
faberchimica
fila
(1) Fare test preventivo su materiali Lappati e Levigati.
Per ogni prodotto deve essere verificata preventivamente l’efficacia e che non venga alterato l’aspetto
visivo e funzionale della superficie dei materiali (antiscivolosità, resistenza all’usura della superficie); è
quindi buona norma collaudare sempre il comportamento del materiale in funzione di uno specifico
detergente, provandolo prima su una lastra non posata o su una porzione nascosta del pavimento.
I prodotti sopra menzionati, si possono trovare presso punti vendita specializzati, come ad esempio
colorifici o brico center.
13
Capitolo 4 – IMPIANTO IDRICO E APPARECCHI SANITARI
Intervento
Periodicità
Manutenzione
Annuale o dopo evento eccezionale
Pulizia
Quotidiana/Settimanale
4a. MANUTENZIONE
L’impianto non necessita di particolare manutenzione, se non in caso di rottura, nel qual caso è necessario
rivolgersi a tecnici qualificati per riparare il danno.
Si specifica che l’impianto di distribuzione idrica, è realizzato con tubazioni in multistrato, senza giunzioni
tra l’apparecchio ed il collettore; il collettore ha la funzione di separare le componenti dell’impianto.
In caso di guasto o perdita è quindi sufficiente interrompere l’alimentazione agendo sul rubinetto specifico
del collettore e verificare il terminale del collettore stesso o del sanitario.
Per una maggior durata dell’impianto e degli apparecchi igienici, si possono seguire le seguenti indicazioni:
- mantenere puliti i rompi getto ed i riduttori di pressione avvitati sulla bocca dei rubinetti;
- qualora si verifichi un ingorgo di uno scarico si consiglia di usare con attenzione e parsimonia i
composti chimici in commercio adatti allo scopo perché un uso troppo frequente può danneggiare
l’impianto; sarebbe comunque buona norma rivolgersi a tecnici specializzati.
4b. PULIZIA
Mantenere intatta nel tempo la bellezza del vostro bagno, dipende anzitutto dalla qualità dei prodotti che
avete scelto, ma anche da una corretta pulizia e manutenzione; l’utilizzo di detergenti particolarmente
aggressivi può danneggiare parzialmente ed in alcuni casi anche irrimediabilmente le superfici.
Un regolare lavaggio con acqua tiepida e sapone, avendo cura di asciugare le superfici con un panno
morbido, sarà sufficiente a mantenere in perfette condizioni tutti i componenti del vostro bagno.
Sono sempre sconsigliati i detergenti e i disinfettanti a base alcolica o acida (sia liquidi che in polvere), i
solventi nitrosi, l’acetone e ogni tipo di detersivo abrasivo.
Per l’igiene più sicura e per rimuovere gli eventuali residui di calcare o di sapone, è consigliabile
periodicamente procedere ad una pulizia più approfondita, con i seguenti prodotti:
Sanitari
Detergente non abrasivo (gel o crema) a base di candeggina:
(CIF, ACE, MASTROLINDO, CILLIT BANG)
Liquido anticalcare:
(CIF POWER CREAM, PULIRAPID, TUTTO BAGNO, VIAKAL, LYSO FORM, WC NET)
Rubinetteria
Acqua e sapone
Vasche normali e idromassaggio (in metacrilato)
Un normale detersivo non abrasivo (crema o gel) o una soluzione di acqua e candeggina, sono sufficienti a
togliere i residui saponosi che si depositano sui bordi della vasca; per mantenere la naturale lucentezza del
materiale, asciugare la vasca dopo l’uso ed il lavaggio.
14
Capitolo 5 – IMPIANTO RISCALDAMENTO A PAVIMENTO
5a. PRINCIPI GENERALI
Con il riscaldamento a pavimento l’erogazione del calore avviene attraverso tutta la superficie del
pavimento; questa distribuzione uniforme riduce al minimo la differenza di temperatura tra la superficie
radiante e l'ambiente evitando moti nell'aria.
Questa tipologia di impianto di riscaldamento mantiene il pavimento ad una temperatura superficiale
inferiore alla temperatura corporea umana (circa 29°C) così da non recare disagi agli utenti.
Differenza della distribuzione della temperatura tra l’impianto a pavimento e quello a radiatori
L’acqua che arriva dalla caldaia o dalla centrale termica, dopo essere stata opportunamente termo
regolata, entra nelle serpentine dell’impianto a pavimento cedendo calore per conduzione al massetto del
pavimento; a sua volta il pavimento cederà calore all’ambiente per irraggiamento.
Un irraggiamento adeguato e controllato, una distribuzione uniforme della temperatura e basse velocità
dell’aria fanno sì che il calore si trasmetta adeguatamente all’ambiente, là dove le persone vivono e
lavorano.
I moderni sistemi di termoregolazione permettono di adeguare le prestazioni dell'impianto alle effettive
necessità ed alle variazioni climatiche, aumentando i rendimenti termici dell’impianto e permettendo i più
elevati livelli di comfort abbinati a inferiori costi di gestione; nel caso di impianto centralizzato, questa
termoregolazione avviene a livello della Centrale Termica condominiale e consente di regolare la
temperatura di mandata del fluido circolante nell’impianto.
15
5b. COME GESTIRE CORRETTAMENTE L’IMPIANTO
Ogni abitazione è dotata di un termostato ambiente di tipo programmabile che consente di regolare la
temperatura dell’appartamento in funzione delle esigenze di comfort di chi ci abita.
A differenza degli impianti di riscaldamento tradizionali a radiatori, gli impianti a pavimento sono
caratterizzati da una inerzia termica (capacità dei materiali di attenuare e ritardare l’ingresso in ambiente
del calore e capacità di accumulare calore e di rilasciarlo gradualmente nel tempo) che consente
all’impianto di essere a regime e quindi di cedere calore all’ambiente solo dopo un certo tempo; per
questa ragione gli impianti a pavimento non possono essere utilizzati nello stesso modo in cui si utilizzano
quelli a radiatori, ad esempio impostando il termostato perché l’impianto si accenda un’ora prima del rientro
a casa degli abitanti.
Per un corretto funzionamento e una gestione che consenta un effettivo risparmio, l’impianto di
riscaldamento dovrà essere impostato durante il giorno, nelle ore in cui l’alloggio è abitato, ad una
temperatura di comfort pari a 20°C (secondo le norm ative vigenti), mentre nelle restanti ore del giorno e
della notte l’impianto dovrà essere in fase di attenuazione con una temperatura ambientale impostata pari a
16-17°C.
Sono necessarie circa un paio di ore per elevare la temperatura ambiente dai 16-17°C ai 20°C, pertanto
occorrerà tenerne conto in fase di impostazione del programma settimanale sul termostato.
L’inerzia dell’impianto (tempo necessario per riportare l’impianto alla temperatura ideale) è tale che
lo spegnimento è consigliato solo per periodi di lunga assenza (oltre tre settimane); pertanto sarà
possibile spegnere l’impianto di riscaldamento impostando la funzione “antigelo”, ma occorrerà prevedere
l’accensione dell’impianto almeno due giorni prima del rientro a casa.
La scelta di quanto tempo prima accendere l’impianto in occasione del rientro dipenderà dalle temperature
esterne, dal numero di giorni di spegnimento, dalle dimensioni dell’edificio e dal suo grado di occupazione;
ad ogni modo 48 ore possono ritenersi sufficienti per far sì che gli ambienti abbiano raggiunto la
temperatura di comfort richiesta.
Gli impianti di riscaldamento a pavimento sono progettati e dimensionati in modo che la temperatura
superficiale del pavimento sia inferiore a quella corporea, così da evitare quei problemi di circolazione agli
arti la cui nomea ha accompagnato gli impianti a pavimento negli anni scorsi; pertanto toccando il
pavimento non si avrà la sensazione di calore, anche qualora l’impianto sia funzionante correttamente e
stia riscaldando l’ambiente.
16
5c. MANUTENZIONE DELL’IMPIANTO
Intervento
Manutenzione: se dotato di più termostati
Periodicità
Annuale o dopo evento eccezionale
Gli impianti di riscaldamento a pavimento, dopo il loro avviamento e il loro collaudo, non necessitano di
alcun tipo di manutenzione; l’installatore provvederà alla taratura dei collettori ed al collaudo dell’impianto
prima della consegna.
Se il collettore di distribuzione dell’impianto a pavimento è del tipo con testine termostatiche (appartamento
dotato di più di un termostato), occorre far verificare ad un tecnico, all’inizio della stagione invernale, il
funzionamento delle stesse (testine termostatiche) ed eventualmente provvedere alla loro lubrificazione;
quando in ambiente vi è un solo termostato il collettore di distribuzione non è dotato di testine termostatiche
pertanto non occorre provvedere a tale manutenzione.
ATTENZIONE! Poiché gli impianti di riscaldamento a pavimento sono costituiti da
tubazioni che formano delle spire che coprono tutta la superficie del pavimento dei locali,
è buona norma NON FORARE il pavimento per installare fermaporte o altri componenti di
arredo.
Capitolo 6 – IMPIANTO GAS METANO
6a. BUONE ABITUDINI PER L’UTILIZZO DELL’IMPIANTO
E’ buona norma tenere un comportamento responsabile nella gestione dell’impianto; una buona abitudine è
quella di:
• chiudere la valvola del contatore o quella d’ingresso nell’appartamento, quando non si utilizza
l’impianto a gas.
• Non riempire troppo le pentole, ne lasciare cibi sul fuoco quando ci si deve allontanare dal
locale; infatti il trabocco di liquidi in ebollizione può causare lo spegnimento della fiamma e quindi
diventare origine di gravi inconvenienti.
Questi inconvenienti possono essere evitati utilizzando piani di cottura provvisti di dispositivo di
sicurezza per ovviare allo spegnimento accidentale della fiamma.
17
6b. NOTA BENE
Al fine di rispettare la normativa UNI 7129, inerente gli impianti a gas e il D.P.C.M. 5/12/1997 in materia di
acustica, gli alloggi saranno dotati di prese d’aria prefabbricate e certificate per l’aerazione naturale dei
locali cucina e/o soggiorno/cottura con una sezione massima pari a 100 cmq. ( unica dimensione
commercializzata).
Il sistema utilizzato serve ad evacuare i prodotti della combustione del piano cottura immettendo un flusso
permanente di ossigeno (ovvero di aria fresca)
Esso, grazie alla sua forma ed al materiale fonoassorbente con cui è composto, è in grado di consentire il
passaggio dell’aria bloccando il rumore in modo che non oltrepassi la parete.
È importante ricordare per la tua sicurezza di non bloccare il foro!
Si informa che tale sezione aerante obbliga l’installazione da parte dell’acquirente, di apparecchi di cottura
(fornelli) dotati di dispositivo di sicurezza (termocoppia) che interrompa l’erogazione del gas in caso di
spegnimento della fiamma; in caso contrario la sezione aerante deve essere di almeno 200 cmq.
L’aspirazione della cappa in cucina deve essere collegata al tubo già preinstallato e i filtri devono essere
sempre mantenuti puliti; si informa che la cappa chimica (non collegata quindi a una presa d’aria esterna),
non è a norma e di scarsa utilità.
Spesso si sente parlare di "dispositivi rilevatori di gas combustibile" per i quali è importante sapere
che - SECONDO IL MINISTERO DELL'INDUSTRIA - svolgono unicamente una funzione sussidiaria
all'osservanza di tutte le prescrizioni tecniche delle norme UNI per la salvaguardia della sicurezza.
18
6c. REGOLE GENERALI DI MANUTENZIONE
Intervento
Manutenzione
Periodicità
Annuale
Nota: La responsabilità della manutenzione dell’impianto delle parti comuni condominiali, è a
carico dell’amministratore condominiale, come evidenziata nel fascicolo tecnico.
La manutenzione dell’impianto a gas, dei comignoli, delle canne fumarie e di esalazione, sia esso di
riscaldamento dell’aria o dell’acqua, sia che alimenti i fuochi della cucina, è importante non solo per
l’efficienza e la vivibilità della casa, ma soprattutto per la sicurezza di chi la abita.
•
Il controllo del circuito aria e fumi, che ha lo scopo di verificare l'esistenza e l'efficienza dei sistemi di
ventilazione e il corretto funzionamento del tiraggio per lo scarico dei fumi, è una operazione molto
importante ai fini della sicurezza e, generalmente, di facile esecuzione; tale controllo deve essere
effettuato dall'installatore dopo ogni intervento, anche parziale, eseguito sull'impianto di un cliente.
•
Il controllo dello stato di conservazione del tubo flessibile non metallico che collega il rubinetto
al piano cottura, che ha lo scopo di verificarne la sua efficienza, deve essere certificato dall’installatore
e sostituito entro la data stampigliata sul tubo stesso (5 anni dalla fabbricazione); un controllo visivo del
tubo in questione e' operazione da eseguirsi in occasione di ogni intervento.
In alcuni casi si deve procedere alla verifica e pulizia della tubazione, operazione di un certo impegno
che è bene eseguire ad esempio nel caso di ampliamento e/o modifica dell'impianto interno (tubazioni
gas).
•
Controllo della manovrabilità dei rubinetti dell'impianto interno; una loro eventuale sostituzione implica
la ripetizione della prova di tenuta.
Nota: Tutti i controlli di funzionamento degli apparecchi di utilizzazione vanno effettuati seguendo
le istruzioni fornite dal costruttore.
19
Capitolo 7 – IMPIANTO ELETTRICO
7a. CONSIGLI PER L’UTILIZZO DELL’IMPIANTO
Di seguito elenchiamo alcuni consigli utili per l’utilizzo dell’impianto elettrico:
Cambiando una lampadina, staccare l’interruttore generale.
Non tenere apparecchi elettrici nelle vicinanze dell’acqua.
Non usare apparecchi elettrici con le mani bagnate.
Non togliere le spine delle prese, tirando il filo.
Sostituire le spine rotte.
Staccare le spine prima di manomettere apparecchi elettrici.
Non allacciare più di un apparecchio ad una presa.
Non coprire le lampade né occludere le prese d’aria degli apparecchi.
Verificare semestralmente l’interruttore differenziale posto all’interno del proprio quadro elettrico
(d’appartamento e nel vano contatori), premendo il pulsante “Test” (per un corretto funzionamento deve
verificarsi l’interruzione dell’alimentazione); successivamente riarmare portando la leva verso l’alto.
Nel caso in cui, pur pigiando a fondo il pulsante, l’alimentazione permanesse, sarà necessario l’intervento
di un elettricista abilitato.
Non manomettere l’impianto e non intervenire mai in caso di guasto.
Qualora risultasse necessario l’intervento di un elettricista, bisognerà rivolgersi esclusivamente a
personale abilitato che rilascerà la certificazione di conformità con la descrizione dell’intervento effettuato.
Ogni alloggio è dotato di centralino della ditta Gewiss, modello Restart, completo di differenziale (salvavita)
con riarmo automatico (reinserimento dell’alimentazione della corrente elettrica) in caso di interruzione
fortuita di energia (temporali, sovraccarichi ecc. ecc.)
Qualora si verifichi un fuori servizio di impianto, si dovranno eseguire le seguenti operazioni:
1. Spegnere le utenze principali (lavatrice, lavastoviglie, forno elettrico).
2. Verificare i dispositivi all’interno del quadro elettrico dell’appartamento e nel caso risultassero fuori
servizio (leva verso il basso), riarmare la leva riportandola verso l’alto.
3. Nel caso dovessero disinserirsi nuovamente, attendere 5 – 10 minuti e ripetere l’operazione descritta al
precedente punto 2; in caso di insuccesso rivolgersi a un elettricista abilitato.
4. Se i dispositivi all’interno del quadro elettrico dell’appartamento fossero tutti attivi, recarsi al vano
contatori ed individuando il proprio contatore, verificare i dispositivi di protezione e ripetere le operazioni
descritte ai precedenti punti 2 e 3.
Nota: La responsabilità della manutenzione dell’impianto elettrico relativo alle parti comuni (come
evidenziato nel fascicolo tecnico), è di competenza dell’amministratore condominiale.
20
Capitolo 8 – IMPIANTO VENTILAZIONE MECCANICA CONTROLLATA
8a. CONSIGLI PER L’UTILIZZO DELL’IMPIANTO
Per ottimizzare i benefici forniti dall’impianto individuale di ventilazione meccanica controllata, si consiglia di
tenerlo sempre acceso (il costo annuale di consumo di energia elettrica è di circa 50 Euro).
8b. MANUTENZIONE ORDINARIA
Elemento
Intervento
Periodicità
Bocchette d’estrazione aria
Pulizia superficiale
Pulizia interna
Pulizia interna
Settimanale
Semestrale
Annuale
Bocchette d’immissione aria
NOTE:
1. Se l’impianto è del tipo a doppio flusso con recupero di calore, la prima manutenzione dei filtri è
necessaria dopo tre mesi.
2. La pulizia e la manutenzione del ventilatore e del vano motore per gli impianti centralizzati, è a cura
dell’amministratore condominiale, che stipulerà un contratto di manutenzione con una ditta specializzata.
3. Si consiglia che la pulizia e la manutenzione del ventilatore e del vano motore, anche per gli impianti
individuali, sia eseguita da un tecnico specializzato o dalla ditta che lo ha eseguito (VMC ITALIA srl – Via
Vienna 16 – 24049 Zingonia (BG) – Tel. 035/4820689 - Fax 035/4811579 - www.vmcitalia.it –
[email protected]
8b.1 MANUTENZIONE ORDINARIA:
La manutenzione ordinaria,riguarda :
BOCCHETTE D’ESTRAZIONE DELL’ARIA
Settimanalmente è possibile smontare la
griglia esterna per una rapida pulizia
della stessa e della parte iniziale del foro
della bocchetta.
Ogni 6 mesi è consigliabile estrarre tutto il
corpo
bocchetta
per
una
pulizia
particolareggiata dell’interno.
La pulizia può essere effettuata con
dell’acqua saponata, evitando l’uso di
detergenti aggessivi.
Si deve avere l’unica accortezza di non
forzare
l’aletta
mobile
(modulo
di
regolazione) presente all’interno della
bocchetta:
NOTA: in caso di presenza di griglie è
possibile spolverarne le alette anche a
bocchetta installata
21
BOCCHETTE D’IMMISSIONE ARIA
Settimanalmente è possibile aprire
completamente la parte centrale per
procedere alla pulizia interna.
Assicurarsi di riposizionare correttamente il
disco centrale dopo la pulizia.
Per le griglie vedi quanto sopra.
Capitolo 9 – ELEMENTI PER LO SCARICO DELLE ACQUE
METEORICHE
Intervento
Pulizia
Periodicità
Mensile
Pulizia dell’elemento
Si consiglia, onde evitare allagamenti o dannosi ristagni
d’acqua, di porre particolare attenzione alla pulizia degli
elementi preposti allo scarico delle acque meteoriche e in
particolare alle pilette di scarico delle bocche di lupo e delle
griglie di raccolta.
L’azione del vento e dell’acqua favoriscono il trasporto di foglie
e materiali di sedimentazione che, depositandosi, ostruiscono
parzialmente o totalmente il regolare deflusso delle acque
meteoriche raccolte; pertanto si raccomanda un’ispezione
dei dispositivi di scarico delle acque meteoriche mensile e
comunque sempre dopo ogni evento meteorico eccezionale.
22
Capitolo 10 – RISPARMIO ENERGETICO
10a. PERCHÈ È IMPORTANTE IL RISPARMIO ENERGETICO ?
Le soluzioni adottate per gli impianti installati sono progettate con l’obiettivo di garantire un elevato
standard di qualità abitativa, oltre a un significativo risparmio energetico; infatti:
•
•
•
•
•
•
•
•
il sistema di distribuzione radiante a pavimento impiega acqua a bassa temperatura quindi non
ad alta come gli impianti tradizionali;
tutti gli elementi costituenti le tubazioni di distribuzione dell’acqua ed i vasi di
accumulo/stoccaggio dell’acqua sono opportunamente coibentate per evitare al massimo le
dispersioni di calore;
l’impianto di produzione dell’acqua calda con i pannelli solari, posti in copertura, consente di
sfruttare l’energia solare per integrarne il fabbisogno, ottenendo così un considerevole risparmio
energetico;
si conserva la possibilità di regolare l’impianto di riscaldamento all’interno di ogni singolo
appartamento in qualsiasi momento;
è possibile la contabilizzazione immediata e certa dell’energia consumata da ogni utenza;
i rubinetti di lavabo e bidet sono già dotati di riduttori di pressione, mentre per la doccia e la
cucina sono da noi forniti per il successivo montaggio;
impianto di addolcimento per acqua calda sanitaria consente di preservare dall’incrostazione
di calcare i vasi di accumulo, le tubazioni e le utenze sanitarie, riducendo così gli interventi di
possibile manutenzione dovuti all’usura;
L’impianto elettrico delle parti comuni è realizzato con l’integrazione di pannelli fotovoltaici,
installati sulla copertura dell’edificio, che verranno impiegati con l’ente erogatore dell’energia
elettrica in conto energia. In pratica il costo del consumo dell’energia verrà ragguagliato con
l’energia prodotta dai pannelli e “venduta “ all’ente erogante con un notevole risparmio da parte del
condominio.
10b. ALCUNI SUGGERIMENTI PER RISPARMIARE ENERGIA
La quantità di energia che serve al funzionamento della casa è elevata, ma l’energia che si consuma
inutilmente è spesso eccessivo con un grave costo economico per l’utente e per la comunità.
In seguito alla Legge 373, Legge 10/91 e successivo Decreto Legislativo 19 agosto 2005, n. 192
“Attuazione della direttiva 2002/91/CE relativa al rendimento energetico nell'edilizia", gli edifici sono
progettati e realizzati secondo regole tecniche tali da permettere il risparmio energetico, tramite l’uso di
materiali e manufatti isolati termicamente. E’ però importante che l’utente impari ad usare solo l’energia
necessaria per le esigenze del buon funzionamento della casa e per il comfort di chi la abita.
Di seguito sono riportati alcuni semplici ma utili consigli:
•
non lasciare accese le luci inutilmente;
•
spegnere e non lasciare in stand by gli apparecchi elettronici;
•
usare lampade ad alta efficienza (a parità di potenza consumano 1/6 di una lampada normale) ed
elettrodomestici di classe A o superiore;
•
l’alta frequenza di accensione e spegnimento delle lampade ad alta efficienza, può pregiudicarne
la vita media;
•
non usare troppe macchine elettriche contemporaneamente;
•
non lasciare aperti rubinetti dell’acqua;
•
non usare l’acqua calda quando non serve;
•
mettere il coperchio sulle pentole quando si porta l’acqua ad ebollizione ed evitare che la fiamma
sia più ampia del fondo della pentola perché di lato non scalda
•
quando l’acqua bolle utilizzare una fiamma minima perchè la temperatura di ebollizione rimane
invariata (anche con fiamma più potente);
•
non aprire in continuazione gli sportelli del frigorifero e del congelatore;
•
sbrinare sovente il frigorifero, pulire spesso la serpentina perché la polvere ne riduce l’efficienza;
•
non accostare il frigorifero alla parete per consentire la circolazione dell’aria;
•
non tenere il termostato dello scalda acqua sulla massima potenza;
•
tenere puliti ed efficienti i bruciatori delle caldaie e delle cucine;
•
non accostare apparecchi scaldanti a apparecchi refrigeranti;
23
•
utilizzare in modo corretto il termostato ambiente, programmandone la temperatura in relazione
all’effettivo utilizzo del riscaldamento nei vari orari del giorno.
L’impianto elettrico delle parti comuni è realizzato con l’obbiettivo di ottimizzare i consumi (uso di
lampade a basso consumo) senza però penalizzare un’adeguata illuminazione notturna di sicurezza.
11c. ESEMPIO: RISPARMIO ENERGIA ELETTRICA.
Con la relazione di seguito riportata, si intende fornire una serie di indicazioni tecniche-economiche con il
fine di suggerire ai proprietari delle unità abitative il modo migliore per illuminare i singoli ambienti abitativi.
Le valutazioni che seguono sono eseguite in relazione a dati tecnici raccomandati dalla normativa elettrica
vigente.
Ambiente
Soggiorno
Soggiorno-Cottura
Cucina
Camera letto
Camera letto
Superficie
(m2)
Illuminamento
medio
Ottimale
(lux)
Lampade
ad
incandescenza
Lampade
a
fluorescenza
Riduzione
assorbimento
20-25
100
2 da 300W
4 da 36W
75%
25
150
3 da 300W
6 da 36W
75%
9-10
200
1 da 300W
2 da 36W
75%
16
60
1 da 300W
2 da 36W
75%
8-10
60
3 da 100W
3 da 23W
78%
Lampadina a incandescenza
Prezzo: circa 1 euro
Durata: 1.000-2.000 ore
Costo d'uso anno: 100 euro
Lampadine fluorescenti e alogene a
risparmio energetico
Prezzo: circa 8-16 euro
Durata: 8.000-10.000 ore
Costo d'uso anno: 18-22 euro
24
APPROFONDIAMO I CONSUMI:
I calcoli illuminotecnici che hanno definito il numero di “lampade” necessarie, sono stati eseguiti utilizzando
un tipo di corpo illuminante dotato di schermo in vetro; cambiando la tipologia di corpo illuminante
(lampadario o altro), a parità di “lampade” (incandescenza, alogena o fluorescente), non è garantito
l’ottenimento dei medesimi valori di lux indicati in tabella (prescritti da norma).
Dai risultati illustrati nella tabella precedente possiamo dedurre le seguenti e importanti considerazioni:
- Utilizzando lampade a fluorescenza (a basso consumo) si ha un assorbimento di energia elettrica inferiore
del 25% rispetto all’uso di lampade a incandescenza/alogena;
- Per l’acquisto di una lampada a fluorescenza (basso consumo) da 36W si spendono circa € 10, a fronte di
€ 1,5 per lampada a incandescenza da 100W.
- La vita media di una lampada ad incandescenza e di circa 1000 ore a fronte di una vita media per
lampade a fluorescenza compatte di 10.000 ore, cioè una vita media 10 volte superiore.
Se consideriamo l’aspetto economico, possiamo concludere che è conveniente utilizzare lampade a basso
consumo rispetto alle tradizionali lampade a fluorescenza in quanto, pur avendo un costo di acquisto circa
7 volte maggiore, hanno una durata (vita media) 10 volte superiore; pertanto il maggior costo di l’acquisto si
recupera ampiamente con la maggior durata.
Alla convenienza sopracitata si aggiunge un ulteriore risparmio dovuto ai ridotti consumi di energia
elettrica, come successivamente quantificato per i locali soggiorno, soggiorno-angolo cottura, cucina (locali
con maggiore durata di accensione delle lampade).
Se ad esempio in un soggiorno-cottura si illumina con lampade ad incandescenza per circa 4 ore al giorno
significa avere:
Assorbimento giornaliero: 4 (ore) x 600 W = 2,4 KWh;
Assorbimento mensile:
30 (giorni) x 2,4 Kwh = 72 KWh
Spesa mensile:
0,2 x 72 = € 14,40 (costo di medio energia elettrica 0,2 €/KWh).
Il medesimo ambiente, illuminato per le stesse ore al giorno con lampade a basso consumo comporta:
Assorbimento giornaliero: 4 x 216 W = 0,86KWh;
Assorbimento mensile:
30 x 0,86 KWh = 25.8 KWh;
Spesa mensile:
0,2 x 25,8 = € 5,16
Si nota per la sola illuminazione del soggiorno-cottura un risparmio di circa € 9 mensili; lo stesso risparmio
è ottenibile per la cucina.
10d. CONCLUSIONI:
La presente non vuole essere un documento con valenza tecnica (che richiederebbe un maggior rigore
nella trattazione), ma una semplice valutazione di massima sulla gestione dell’impianto d’illuminazione e
sulle accortezze da adottare per ottimizzare i propri consumi di energia elettrica.
Il maggior costo di acquisto di lampade a basso consumo è ampiamente compensato dalla maggior durata
della loro vita media.
Il minor consumo determina un risparmio economico netto sulla bolletta dell’energia elettrica di circa 9 Euro
per locali quali cucina e soggiorno.
Si consiglia di acquistare lampade prodotte dalle maggiori e conosciute case produttrici in quanto queste
garantiscono sulla vita media dei loro prodotti.
25
Capitolo 11 – RACCOLTA DIFFERENZIATA DEI RIFIUTI
11a. PERCHÈ LA RACCOLTA DIFFERENZIATA DEI RIFIUTI DOMESTICI ?
Il recupero dei rifiuti domestici con raccolta differenziata genera un considerevole risparmio di energia;
infatti produrre oggetti con materiali di recupero richiede meno energia che il produrli utilizzando materie
prime.
Inoltre recuperare i rifiuti, riduce sia lo sfruttamento di preziose risorse, in molti casi già scarse in natura,
che la massa dei rifiuti da smaltire.
La normativa vigente prevede che, entro il 2009, tutti i Comuni hanno l’obbligo della raccolta differenziata
per almeno il 35% dei rifiuti (in origine tale percentuale era da raggiungere nel 2003); inoltre la normativa
prevede l'obbligo di raggiungere il 65% entro il 2010.
La residenza “ CASCINA BROSETA “ è dotata di un locale interno per la raccolta dei rifiuti, posizionato al
piano box.
Le modalità di raccolta dei rifiuti, stabilite dal Comune di Pontida, sono definite nell’informativa già
consegnata in occasione del collaudo provvisorio / definitivo degli appartamenti.
11b. CONSIGLI PER LA RACCOLTA DIFFERENZIATA DEI RIFIUTI DOMESTICI
Plastica
COSA: contenitori per liquidi (bottiglie e flaconi in PET, PVC, PE, Film e pellicole, sacchetti,
contenitori per alimenti, vasi per vivaisti, bottiglie dell’olio; vasetti dello yogurt).
COME: conferiti nelle apposite campane tenendo presente le seguenti modalità operative:
• Separare gli imballaggi in plastica dagli altri rifiuti;
• Svuotarli completamente e sciacquarli;
• Schiacciarli nel senso della lunghezza, rimettendo i tappi;
Non è necessario staccare eventuali etichette di carta
Carta e cartone
COSA: carta bagnata o sporca, carta cerata (ad esempio quella degli insaccati), carta nei
poliaccoppiati come i cartoni del latte o dei succhi di frutta.
COME: separare giornali e riviste dai loro involucri di cellophane, togliere la "finestra" di
plastica dalle buste da lettera, schiacciare le scatole di cartone e cartoncino e depositarle
nell’apposito cassonetto.
Vetro
COSA: bottiglie e vasetti di vetro.
COME: lavare le bottiglie e i vasetti di vetro, togliere i tappi da depositare nei rifiuti
domestici, depositare il tutto nell’apposita campana.
Non devono essere depositati nella campana: vetri per finestre, piatti e bicchieri, specchi,
pirofile da forno, tazzine da caffè, porcellana, lampadine.
Alluminio
COSA: Lattine per bevande, vaschette, tubetti, capsule, scatolame vario.
COME: L’alluminio rappresenta uno dei materiali
dell’imballaggio; controllare che abbiano tutti il simbolo AL.
26
fondamentali
per
l’industria
Rifiuti organici
COSA: Resti di frutta e ortaggi, carne e pesce (a piccoli pezzi), gusci d’uova, alimenti
deteriorati, fondi di caffè o tè, erba seccata, foglie e terriccio, potature, pane, pasta, riso,
lettiere di animali domestici, paglia, cortecce, segatura.
COME: La frazione organica dei rifiuti urbani viene trasformata in compost, utilizzato come
fertilizzante per aumentare il rendimento del suolo.
Rifiuti pericolosi ed ingombranti
Per i rifiuti urbani pericolosi (batterie per auto, vernici, oli alimentari e minerali usati, ecc…) e
per i rifiuti ingombranti (mobili, elettrodomestici, imballaggi di cartone, plastica, legno, ecc…)
è necessario servirsi delle isole ecologiche.
Pile esaurite
Le pile sono inquinanti per i metalli pesanti che contengono: cromo, cadmio, rame, zinco,
litio e mercurio; per questo motivo devono essere raccolte e conferite o negli appositi
cassonetti o nei contenitori da banco all’interno di esercizi pubblici.
Medicinali scaduti
I contenitori per la raccolta si trovano, di solito, davanti alle farmacie; prima di depositare i
medicinali toglierli dalla confezione di carta.
11c. IL CONSUMO CONSAPEVOLE
ARTICOLI DA ELIMINARE
Evitiamo di comperare stoviglie, posate, tovaglie, accendini, lattine e barattoli che non possano essere recuperati
e che siano quindi da depositare nei rifiuti (articoli usa e getta).
BORSA DELLA SPESA
Ricordiamoci di riutilizzare la borsa della spesa, soprattutto se è di plastica, evitando di comprarne una
nuova ad ogni spesa.
IMBALLAGGI MENO INQUINANTI
Cerchiamo di ridurre il più possibile gli imballaggi, cioè tutte le scatole e i contenitori di cartone, plastica,
metallo, le bottiglie di vetro, le lattine, i contenitori metallici di ogni tipo, i contenitori di plastica espansa, gli
involucri di plastica, le reticelle per frutta, le bustine per tè e zucchero, le confezioni di medicinali, di
cosmetici, i sacchi e i sacchetti; non dimentichiamoci, inoltre, tutte le carte per usi alimentari che avvolgono
i prodotti da supermercato acquistati, ecc...
ALIMENTI DI STAGIONE SENZA IMBALLAGGIO
E’ utile evitare l’acquisto di scatolami, di involucri di plastica e di cartone, i cibi surgelati dall'imballaggio
dispendioso.
E’ utile acquistare verdura e frutta fresca di stagione: richiede un basso consumo energetico per la
produzione, la conservazione ed il trasporto, crea poco imballaggio e permette la scelta della quantità
voluta dal cliente.
BOTTIGLIE RIUTILIZZABILI
Riportiamo al negozio i vetri che si possono rendere, non depositiamoli nella spazzatura o, peggio, non
abbandoniamoli ovunque; riponiamoli negli appostiti contenitori per il vetro da riciclare.
DERRATE ALIMENTARI
Una buona gestione dell'economia familiare consiglia di acquistare solo la merce di cui effettivamente
abbiamo bisogno e nella quantità minima possibile, compatibilmente con le nostre esigenze di tempo; in
questo modo aiuteremo ad evitare gli sprechi di alimenti, ridurremo gli imballaggi e contribuiremo a
risparmiare sul nostro bilancio e su quello della comunità.
27
11d. LO SAPEVATE CHE…
-
Per ogni chilogrammo riciclato di:
CARTA =
NON immettiamo nell’aria 0,6 Kg di CO2 .
IMBALLAGGI IN PLASTICA =
NON immettiamo nell’aria 0,5 Kg di CO2 .
IMBALLAGGI IN VETRO =
NON immettiamo nell’aria 0,3 Kg di CO2 .
IMBALLAGGI METALLICI =
NON immettiamo nell’aria 9 Kg di CO2 .
- I tempi di degradazione naturale dei rifiuti sono:
• Fazzolettini di carta (3 mesi).
• Sigarette con filtro (da 1 a 2 anni).
• Torsolo di mela (3 mesi).
• Fiammiferi e cerini (6 mesi).
• Giornali e riviste (se sminuzzati circa tre mesi, se accatastati più di 10 anni).
• Gomme da masticare (5 anni).
• Lattine in alluminio per bibite (da 10 a 100 anni).
• Plastiche in genere (da 100 a 1000 anni).
• Polistirolo (oltre 1000 anni).
• Schede telefoniche, carte di credito e simili (oltre 1000 anni).
• Vetro (oltre 4000 anni).
28
Capitolo 12 – CERTIFICAZIONI – TABELLA RIASSUNTIVA
Descrizione Documento
Certificati conformità impianto elettrico, riscaldamento e
idrico sanitario
Tipo di
documento
Originale
Cartaceo
Libretto caldaia
Originale
Cartaceo
Libretto istruzioni termostato
Certificato di garanzia sanitari e rubinetteria
Originale
Cartaceo
Originale
Cartaceo
Note
Disponibile
Disponibile presso
l’amministratore in
caso di impianto
termico centralizzato
Disponibile
Disponibile presso
l’amministratore in
caso di impianto
termico centralizzato
A disposizione
A disposizione
Conformità Impianto Elettrico parti comuni compreso
progetto e Impianto Antenna TV
Originale
Cartaceo
Disponibile presso
l’amministratore
Concessioni
Rilasciate
dal Comune (Permesso di
Costruire - Denuncia Inizio Attività - Varianti Autorizzazioni - Richiesta Agibilità - ecc…. ) con Disegni
di progetto architettonico protocollato in Comune
File su CD
Disponibile presso
l’amministratore
Progetto strutture
protocollato presso il Comune
(Denuncia strutture, Disegni di Progetto, Collaudo Statico)
File su CD
Disponibile presso
l’amministratore
Pratica
parere antincendio vigili del fuoco (Parere
Conforme VF, Richiesta CPI) - Certificati materiali REI
(Porte, estintori, Solai predalle, murature, ecc)
File su CD e
Originale
Cartaceo
Disponibile presso
l’amministratore
Disponibile
Certificato energetico ed emissioni CO2
Certificato di agibilità
Certificato di collaudo ascensore
Certificato prevenzione incendi
29
Originale
Cartaceo
File su CD
Originale
Cartaceo
File su CD e
Originale
Cartaceo
Disponibile presso
l’amministratore in
caso di impianto
termico centralizzato
Disponibile presso
l’amministratore
Disponibile presso
l’amministratore
Disponibile presso
l’amministratore
Capitolo 13 – ALLEGATI – TABELLA RIASSUNTIVA
Descrizione Documento
Tipo di
documento
Note
Scheda identificazione prodotti per tinteggiatura
esterna
Scheda identificazione serramenti esterni
Tabella millesimi di proprietà e calcolo sup. utile
Copia su file
Polizza assicurativa globale fabbricati
In allegato su
chiavetta usb.
Incarico Amministratore
Regolamento condominiale
Capitolo 14 – SUGGERIMENTI E NOTE VARIE
La certificazione consegnata in originale deve seguire la proprietà dell’abitazione, quindi si
raccomanda di archiviare e custodire tutta la documentazione fornita e a fronte di eventuali richieste
allegare solo la copia; per le richieste di allacciamento agli enti e’ stata resa disponibile una copia in
originale.
Si informa che la visura camerale dell’impiantista, allegata al certificato di conformità, e’ valida solo per tre
mesi dalla data del rilascio; qualora le richieste di allacciamento si presentino dopo tale scadenza sarà
necessario richiedere una nuova visura camerale aggiornata (a cura del Cliente).
E’ importante sapere che:
• in caso di variazione o modifica successiva degli impianti, oppure con l’entrata in vigore di nuove leggi, i
certificati di conformita’ dovranno essere aggiornati dall’impiantista che ha eseguito l’intervento (a cura
del Cliente).
• in caso di vendita dell'abitazione, si consiglia di non chiudere l’utenza della fornitura del gas, ma chiedere
invece la voltura del contratto, evitando cosi’ all’acquirente l’onere di ricertificare l’impianto, come
sarebbe richiesto dall’ente fornitore.
Per qualsiasi informazione e/o necessità, la funzione di riferimento del Gruppo Bertelli Edifici Evoluti è il
Geom. FRANCESCO DELL’ALI .
Telefono fisso sede BERTELLI EDIFICI EVOLUTI: 030/7080284 Interno 213
Cellulare: 335/7324108
E. Mail: [email protected]
30
Capitolo 15 – MODALITÀ PER ALLACCIO CONTATORI VARI
La consegna della documentazione e delle informazioni necessarie per la richiesta degli allacciamenti alle
utenze e l’attivazione dei servizi (elencati di seguito) è già avvenuta in occasione dell’incontro per il
collaudo provvisorio/definitivo.
•
RICHIESTA CONTATORE GAS METANO:
•
RICHIESTA PER CONTATORE ENERGIA ELETTRICA
•
RICHIESTA PER ATTIVAZIONE LINEA TELEFONICA
•
CENTRO ASSISTENZA AUTORIZZATO PER LA PRIMA ACCENSIONE DELLA CALDAIA
•
SMALTIMENTO RIFIUTI URBANI
Nel caso si manifesti la necessità di avere un’ulteriore copia dell’informativa per gli allacciamenti, la
funzione di riferimento del Gruppo Bertelli Edifici Evoluti è il Geom. FRANCESCO DELL’ALI
Telefono fisso sede BERTELLI EDIFICI EVOLUTI: 030/7080284 Interno 213
Cellulare: 335/7324108
E. Mail: [email protected]
Capitolo 16 – ELENCO FORNITORI
SERRAMENTI ESTERNI
ICSA - VIA RIGAMONTI, 6 - DARFO B. T. – BS - 25047 - 0364/531310
BLINDATI E PORTE INTERNE
COVI - VIA PIEMONTE, 1 - BUSNAGO - MI - 20040 - 039/695224
IMPIANTO ELETTRICO
VI.ESSE - VIA SALVO D’ACQUISTO, 7 - 24060 - PEDRENGO - BG - 035/662212
IMPIANTO IDRAULICO
SANITECH GROUP S.R.L. - VIA PER AIRUNO, 19 - 23883 – BRIVIO – LC - 039/5321025
PAVIMENTI E RIVESTIMENTI
TEMPINI - VIA MAGNOLINI, 18 - BRESCIA - 25135 - 030/3690411
VENTILAZIONE MECCANICA
VMC ITALIA - VIA VIENNA,16/A - ZINGONIA - BG - 24049 - 035/4820689
ASCENSORE
BERTOLI SRL. – VIA LOMELLINA, 7 – LODI – 26900 – 0371/439188
TINTEGGIATURA
FUMAGALLI - VIA ALDO MORO, 13 – PONTOGLIO – BS - 25037 - 030/737141
31
SOMMARIO:
IL LIBRETTO D’USO E DI MANUTENZIONE .......................................................................... 2
L’INIZIATIVA IMMOBILIARE................................................................................................... 2
NORME GENERALI DI MANUTENZIONE............................................................................... 4
CAPITOLO 1 – INFISSI........................................................................................................... 4
CAPITOLO 2 – TINTEGGIATURA INTERNA......................................................................... 11
CAPITOLO 3 – PAVIMENTI E RIVESTIMENTI ...................................................................... 12
CAPITOLO 4 – IMPIANTO IDRICO E APPARECCHI SANITARI............................................ 14
CAPITOLO 5 – IMPIANTO RISCALDAMENTO A PAVIMENTO............................................. 15
CAPITOLO 6 – IMPIANTO GAS METANO ............................................................................ 17
CAPITOLO 7 – IMPIANTO ELETTRICO................................................................................ 20
CAPITOLO 8 – IMPIANTO VENTILAZIONE MECCANICA CONTROLLATA.......................... 21
CAPITOLO 9 – ELEMENTI PER LO SCARICO DELLE ACQUE METEORICHE .................... 22
CAPITOLO 10 – RISPARMIO ENERGETICO ........................................................................ 23
CAPITOLO 11 – RACCOLTA DIFFERENZIATA DEI RIFIUTI................................................. 26
CAPITOLO 12 – CERTIFICAZIONI – TABELLA RIASSUNTIVA ............................................ 29
CAPITOLO 13 – ALLEGATI – TABELLA RIASSUNTIVA ...................................................... 30
CAPITOLO 14 – SUGGERIMENTI E NOTE VARIE................................................................ 30
CAPITOLO 15 – MODALITÀ PER ALLACCIO CONTATORI VARI ....................................... 31
CAPITOLO 16 – ELENCO FORNITORI ................................................................................. 31
SOMMARIO: ........................................................................................................................ 32
32