novità novembre 2012

Transcript

novità novembre 2012
NOVITA’ NOVEMBRE 2012
Io e te
di: Niccolò Ammaniti
SEDE: PI+RA
Barricato in cantina per trascorrere di nascosto da tutti la sua settimana bianca,
Lorenzo, un quattordicenne introverso e un po' nevrotico, si prepara a vivere il suo
sogno solipsistico di felicità: niente conflitti, niente fastidiosi compagni di scuola, niente
commedie e finzioni. Il mondo con le sue regole incomprensibili fuori della porta e lui
stravaccato su un divano, circondato di Coca-Cola, scatolette di tonno e romanzi horror.
Sarà Olivia, che piomba all'improvviso nel bunker con la sua ruvida e cagionevole
vitalità, a far varcare a Lorenzo la linea d'ombra, a fargli gettare la maschera di
adolescente difficile e accettare il gioco caotico della vita là fuori. Con questo racconto di formazione
Ammaniti aggiunge un nuovo, lancinante scorcio a quel paesaggio dell'adolescenza di cui è impareggiabile
ritrattista. E ci dà con Olivia una figura femminile di fugace e struggente bellezza.
Con te fino alla fine del mondo
di: Nicolas Barreau
SEDE: PI
"Mon cher Monsieur, vi starete chiedendo chi è che vi scrive. Non ve lo dirò. Non
ancora. Rispondetemi, e provate a scoprirlo. Forse vi aspetta un'avventura che farà
di voi l'uomo più felice di Parigi. La Principessa" Così comincia la lettera che
stravolgerà la vita di Jean-Luc Champollion, l'affascinante proprietario di una galleria
di successo in rue de Seine. Molto sensibile al fascino delle donne, che lo ricambiano
volentieri, Jean-Luc vive in uno dei quartieri più alla moda di Parigi, in perfetta
armonia con il suo fedele dalmata Cézanne. Tutto procede al meglio, tra vernissage,
allegri ritrovi con gli amici nei café di Saint-Germain-des-Prés e romantiche
passeggiate au clair de lune lungo la Senna. Finché, una mattina, Jean-Luc scorge
qualcosa nella posta: una busta azzurra, scritta a mano. È una lettera d'amore, o meglio, una delle più
appassionate dichiarazioni d'amore che lui abbia mai ricevuto, ma non è firmata: la misteriosa autrice,
nascosta dietro uno pseudonimo, lo sfida a smascherarla dandogli una serie di indizi. Per quanto
perplesso, Jean-Luc sta al gioco. Ma l'impresa non sarà affatto semplice: chi sarà mai la deliziosa
impertinente che sembra conoscere così bene le sue abitudini e si diverte a stuzzicarlo? Stregato dalle sue
parole, Jean-Luc cercherà di dare un nome a quella donna così intrigante e sfuggente il cui volto gli è del
tutto sconosciuto. O forse no?
Exit
di: Alicia Giménez Bartlett
SEDE: RA
Exit è una villa di campagna immersa nella natura. Un giardino lussureggiante,
stanze e saloni arredati con gusto, quadri antichi, candelabri sul caminetto, lucenti
cassettoni sui soffitti. Qui, nell'annuncio abbagliante della calura estiva, uno alla
volta arrivano gli ospiti. Due giovani donne: Clarissa, fragile e intensa; l'elegante
Pamela, bella quanto caustica. Il finanziere Finn, uomo raffinato e colto, eccellente
conversatore. La vedova Tevener, una signora con i capelli rossi allegra e sensuale.
Il signor Ottosillabo, macchinista ferroviere, il poeta Léonard, capelli a spazzola e
sguardo penetrante, sempre capace di provocare gli altri. In poco tempo
diventeranno intimi e amici, pronti a vivere e a dissolversi nel gioco del destino e
della passione. Gli ospiti sono stati accolti da due medici in camice bianco e dall'infermiera Matea,
specializzata in psicologia, che prepara cene e pranzi squisiti. Sottili fette di roast beef, uova e salsicce,
scintillanti frittate, teglie con pasticci di carne e formaggio, aringhe affumicate e cestini traboccanti d'uva.
La musica accompagna il passare del tempo, tra canzoni tzigane e boleri, sonate al chiaro di luna e
contagiose melodie jazz. Tutti insieme, gli ospiti, i medici e l'infermiera, condividono colazioni e banchetti,
passeggiate, escursioni, chiacchiere e battibecchi.
Il cielo color melograno
di: Louise S. Black
SEDE:PI
Layla è una ragazza iraniana di ventiquattro anni che sogna di andare a vivere a
Londra insieme alla cugina Roxana, proprietaria di una pasticceria specializzata in
prelibatezze persiane. La sua Teheran è schiacciata dal pugno di ferro del regime
degli ayatollah. Poche le opportunità concesse alle donne, costrette a indossare il
velo nei luoghi pubblici e a seguire il volere della famiglia nella vita privata. Ma
Layla, indipendente e istruita, rifiuta di sottomettersi alla morale pubblica come alle
continue proposte di matrimonio offerte dalla madre. Grazie a un incontro fortuito,
conosce Keyvan, pittore misterioso, e con lui inizia una relazione clandestina che viola tutte le regole della
società a cui appartiene. Alla morte improvvisa dello zio, un giornalista dissidente, antichi segreti e nuove,
sconcertanti rivelazioni fanno vacillare in Layla le certezze più radicate. Con una struttura narrativa a
flashback, l'esordiente Louise Soraya Black ripercorre trent'anni di storia dell'Iran, presentando un ritratto
garbato dei legami familiari e delle tensioni sociali di un paese pieno di ricchezza e contraddizioni.
Le vere avventure dei Rolling Stones
di: Stanley Booth
SEDE:PI
Pubblicato per la prima volta nel 1984 e rivisto per i cinquant'anni della fondazione
dei Rolling Stones questo è un libro-guida, un libro-culto non meno delle gesta dei
suoi protagonisti. Stanley Booth agita fantasmi, strappa silenzi, si lascia coinvolgere
e guadagna distanza critica, e così facendo evoca un'epoca rapida come un'alba
tropicale, risveglia l'epica della gioventù, della ribellione, dell'anticonformismo,
chiede all'ideale vinile di queste "vere avventure" il suono che è arrivato sino a ora
intatto. Ma Booth ci racconta anche di qualcosa che intatto non è, che si è anzi rotto
subito nella stagione in cui tutto sembrava chiedere ed essere futuro. Non è un caso
che questo libro fa perno intorno a due anni crucialissimi, il 1968 e il 1969, che si
concludono con la morte di Brian Jones in una piscina e il tragico concerto di Altamont Speedway in
California dove gli Hell's Angels, chiamati a svolgere il servizio di sicurezza, finirono con lo scatenare
l'inferno. Attraverso il taglio prospettico di quei due anni, Stanley Booth riesce a raccontare la vera storia
dei Rolling Stones e a catturare lo spirito dei Sessanta, lasciandocene toccare con mano l'eccesso, la
violenza e l'idealismo. Dice Booth: "Volevo scrivere un libro in cui i lettori potessero muoversi agilmente e
sapere com'era vivere a Londra nel 1968 o in America nel 1969. Volevo trattare persone famose e non
famose allo stesso modo - altrimenti avrei scritto pubblicità". E così ha fatto. Introduzione di Greil Markus.
Stefana. Il profumo acre dell'Est
di: Vittorio Borelli
SEDE:PI
Romania, 1999. In uno squallido appartamento dell'anonima Bucarest post
Ceausescu, la vita della dodicenne Stefana sembra essere arrivata a un tragico
epilogo. Orfana del giornalista americano Tom Lindner e della sociologa rumena
Petra Stanila, la ragazzina è caduta nelle mani di una spregiudicata organizzazione
criminale dedita a traffici infami. Pakistan, 1997. Inviata a Islamabad dalla
CharityOng, l'organizzazione non governativa per cui lavora, Petra incontra Gino JB
Brandi, dirigente di un'azienda di Milano che produce e esporta in giro per il mondo
attrezzature ospedaliere. Intransigente e idealista lei, cinico (ma non troppo) e
disincantato lui, passato come una salamandra attraverso i furori ideologici degli
anni Sessanta e Settanta. Tra i due nasce un'intensa storia d'amore ed è a JB che Petra, in punto di
morte, affiderà la figlia Stefana. JB non si tirerà indietro; rischiando la sua stessa vita pur di strappare
Stefana ai suoi aguzzini, si troverà coinvolto in un'intricata vicenda di corruzione e criminalità organizzata.
Al suo fianco, l'affascinante ex moglie francese, un paio di navigati poliziotti rumeni, una giornalista araba
e un giovanissimo americano, autentico genio dell'informatica.
Il paradiso ai piedi delle donne. Le donne e il futuro del
mondo musulmano
di: Francesca Caferri
SEDE:PI
La manager si muove con decisione: firma documenti, controlla la mail sul
BlackBerry, chiede aggiornamenti, convoca una riunione. Poi si accorge di essere in
ritardo: dall'attaccapanni afferra un velo nero e chiama l'autista. Prima di partire si
copre la testa con il velo e dal sedile posteriore dà indicazioni. Non può guidare
l'auto che la porterà all'appuntamento: siamo in Arabia Saudita e nonostante diriga
un gruppo dal fatturato milionario, Khlood al-Dukheil deve sottostare alle rigide
regole del protocollo, che prevede che le donne si mostrino in pubblico solo velate e
avvolte da una lunga tunica nera e non possano sedere al volante. Quello con Khlood al-Dukheil è solo
uno degli incontri di questo libro: dall'Arabia Saudita allo Yemen, attraversando Egitto, Pakistan,
Afghanistan e Marocco, Francesca Caferri, giornalista da sempre attenta a questi temi, ci guida in un
viaggio nel mondo musulmano visto attraverso gli occhi femminili. Pagina dopo pagina le protagoniste di
questo libro distruggono stereotipi e ci spiegano perché, come disse Maometto, "il Paradiso è ai piedi delle
madri". E delle donne. Seguire i loro passi è fondamentale anche per noi. Perché se la sfida sui diritti
femminili è ancora aperta in molti paesi, in nessun luogo è importante come nel mondo musulmano: è
dall'esito di questo braccio di ferro che si capirà chi vincerà lo scontro fra conservatori e riformisti. E quali
scenari futuri si apriranno per questa del mondo così densa di contraddizioni.
L'uccello del malaugurio
di: Camilla Läckberg
SEDE: RA
Fjällbacka sta per lasciarsi alle spalle un altro dei suoi lunghi inverni silenziosi, e
nella Giunta cittadina c'è chi è ansioso di attirare l'attenzione sul piccolo centro della
costa. Quale occasione migliore di un reality show, con telecamere piazzate
dovunque a riprendere luoghi e persone che entreranno nelle case di decine di
migliaia di telespettatori? La proposta è approvata, i riflettori puntati, ma l'arrivo del
cast crea non poco scompiglio, tanto più che il produttore, consapevole che gli
scandali aumentano l'audience, si diverte ad alimentare le tensioni tra i concorrenti.
Ma il trambusto mediatico rischia di assorbire anche le risorse della polizia, e il
vicecommissario Patrik Hedström, già distratto dai preparativi per il suo matrimonio
con Erica, è in affanno: le indagini su una donna morta in circostanze sospette vanno a rilento. Cercando
faticosamente di mettere insieme i pezzi di un caso dai mille colpi di scena, tra minacce, segreti e sterili
menzogne, Patrik trova un diario e vecchi ritagli di giornale che potrebbero contenere indizi preziosi. E
anche un collegamento con un caso molto simile avvenuto solo qualche anno prima. Non gli resta che
insistere, per arrivare ad aprire una breccia nel muro di silenzio che la piccola comunità di Fjällbacka erge
a difesa della propria immagine, che vuole conservare irreprensibile.
Una voce di notte
di: Andrea Camilleri
SEDE: PI+RA
Tutto congiura perché Montalbano prenda atto del proprio compleanno e, bravando
e brontolando, si lasci ferire dalla ruvida evidenza dei suoi cinquantotto anni.
Soliloquista e monologatore, il commissario di Vigàta scivola talvolta in una
dimensione immaginativa di minacciosa intensità, ma sa come governare la giostra
che il mondo gli fa intorno e deludere i toni di urgenza e le intimazioni di resa. Nuovi
accidenti e strani, vili crudeltà e ampie atrocità, messinscene squallide o di fastosa
turpitudine, si incastrano capziosamente in un gioco di scatole cinesi irto di
replicazioni. Tutto comincia con il furto degli incassi in un supermercato. Seguono a
valanga, come per una reazione a catena, delitti di crescente impatto. Il medico legale, Pasquano, ha il
suo da fare fra tanto aroma di sangue. È burbero come sempre, nei suoi larghi giri di indisponenza; ma è
cauteloso come mai. Si fiuta aria d'intimidazione tutt'attorno. Si intuisce un disegno criminale guidato,
con mano di ghiaccio e cinica impudicizia, lungo la zona d'ombra nella quale il potere politico convive e si
confonde con quello del malaffare e della mafia: non senza i dimenamenti, le scorrettezze o le
connivenze, più o meno attive, persino di alcune autorità preposte al rispetto della legge. Lo stesso
Montalbano, che è un rigoroso supervisore di dettagli e ha esatta intuizione scenica, è indotto a una
cordialità cauta con i superiori ipocriti e pelosamente prudenti."
La ragazza dai capelli di fiamma
di: Carolina De Robertis
SEDE: PI
Buenos Aires, 2001. Perla Correa è sempre riuscita a ingannare tutti quelli che la
circondano. Ogni mattina si sveglia e lucida la sua superficie di studentessa modello,
bella ragazza radiosa, irreprensibile figlia di buona famiglia. Sua madre è avvolta di
bellezza e foulard importati e suo padre è un uomo forte e fiero nella sua uniforme
militare perfettamente stirata. Perla è sempre stata considerata molto fortunata ad
averli come genitori. Eppure questa è solo una maschera che la ragazza indossa per
nascondere il dubbio che le si agita dentro, e sul quale invano tenta di chiudere gli
occhi. Un dubbio che si nutre di mezze frasi delle compagne di classe, sguardi
impauriti dei vicini, libri di storia sui "desaparecidos" che suo padre le ha
tassativamente proibito di leggere. Ma una notte, mentre è sola in casa, un uomo entra nel suo salotto.
Sembra solo, disperato e affamato. È lì per raccontarle una storia. Una storia che narra di due ragazzi
giovani che si amavano, di pesanti stivali neri che sfondano la porta di casa, di un carcere senza scampo
e di un ultimo volo sul Rio de La Piata. E che incendia la vita perfetta di Perla riducendola in fumo. Inizia
così un viaggio che la costringe a confrontarsi con la vera sé stessa e con la storia più dolorosa del suo
paese. Dove solo il fuoco del coraggio che ha sempre nascosto tra le pieghe di una falsa tranquillità
l'aiuterà a rinascere una seconda volta dalle sue ceneri.
Uno chalet tutto per me
di: Elizabeth von Arnim
SEDE: RA
Estate 1919. Oppressa da una profonda tristezza causata dagli orrori della guerra,
Elizabeth si rifugia nel suo chalet svizzero. Arriva sola, l'animo rabbuiato dalle
pesanti perdite subite e consapevole della malvagità umana, nella casa tra i monti
che fino a pochi anni prima riecheggiava della presenza e delle risate di numerosi
amici. Vuole ritrovare la gioia di vivere, scuotersi dall'apatia, tornare ad amare la
natura, ad apprezzare i fiori e i panorami incantevoli che la circondano. Non è
un'impresa facile, ma lentamente comincia a riaccendersi in lei una sottile vena di
energia. Anche per il suo compleanno è sola. Concede ai domestici un giorno di
libertà e si accinge a dedicarsi a qualche lavoro pesante che la costringa a non
pensare, quando le arriva un regalo inatteso: due donne inglesi, reduci da un'escursione e in cerca di una
pensione dove trascorrere la notte, giungono per caso allo chalet. Elizabeth le invita a pranzo, poi per il
tè, quindi a rimanere con lei per alcune settimane. E dalla loro presenza nascerà la promessa di una
nuova felicità. Pieno di scene divertenti e intriso della solita lieve ma spietata ironia che contraddistingue
lo stile di Elizabeth von Arnim, "Uno chalet tutto per me", scritto in forma di diario, ci offre una serie di
pensieri profondi sull'importanza del preservare la vita e sull'insensatezza della guerra.
Le nostre separazioni
di: David Foenkinos
SEDE: PI
Fritz ha vent'anni quando incontra Alice. E amore a prima vista, ed è il grande
amore della loro vita. Tuttavia il destino non prevede per loro una duratura e solida
unione. La storia di Alice e Fritz è una storia di separazioni infinite, un continuo
ritrovarsi e lasciarsi negli anni mentre la vita di ognuno prosegue, evolve, cambia,
invecchia. Soltanto quando si incontrano, in circostanze di volta in volta comiche,
drammatiche, commoventi casuali, il tempo sembra fermarsi, come se fosse un
tempo personalizzato destinato a scandire solo la loro storia. Nel percorrere le
vicende di Alice e Fritz, l'autore si sofferma con attenzione e ironia sui molteplici
aspetti che contrassegnano un rapporto di coppia e, più in generale, il rapporto
uomo-donna. Dall'incontro con futuri suoceri, ai primi passi nel mondo del lavoro,
all'amante focosa e depressa, all'improbabile inseguimento alcolico in un cimitero, il romanzo di David
Foenkinos è una girandola di situazioni che, malgrado la loro ordinarietà, ci appaiono estreme,
stranissime, talvolta esilaranti, sempre tratteggiate con magistrale ironia e delicatezza da un autore che
fa della delicatezza nello scrivere il suo cavallo di battaglia.
La dinastia. Il romanzo dei cinque imperatori
di: Andrea Frediani
SEDE: PI+RA
31 a.C. Il giovane Ottaviano, reduce dalla vittoriosa battaglia di Azio, si macchia di
un atroce delitto contro il sangue del suo sangue, attirando su di sé una maledizione
che segnerà il destino di un'intera stirpe: lui, la sua famiglia e i suoi eredi non
avranno mai pace e andranno incontro a ogni genere di dolore. Con il passare degli
anni, quella che era sembrata una vaga minaccia assume i contorni di una terribile
previsione, perché la sorte si accanisce contro la dinastia Giulio-Claudia fondata da
Ottaviano, divenuto nel frattempo Augusto e imperatore. All'ombra della sua figura
fioriscono intrighi e scandali e chi lo circonda finisce per lasciarsi corrompere dalla
brama di potere. I contrasti proseguono sotto il regno di Tiberio, figliastro di Augusto, e portano ad altre
morti, congiure e assassinii. L'imperatore successivo, Caligola, si rivela ben presto inadeguato al grande
compito di cui è stato investito: i suoi eccessi creano malcontento e la sua ferocia semina il terrore. Gli
succede Claudio, il cui regno è caratterizzato dalle trame di potenti liberti e di donne ambiziose, fino ad
Agrippina che, come Livia a suo tempo, spiana la strada al proprio figlio Nerone. Tra scandali, tradimenti
e complotti, prende vita la storia della dinastia che ha creato l'impero romano e che ha conosciuto, nel
breve arco di un secolo, l'ascesa, il fulgore e il declino.
Le parole perdute di Amelia Lynd
di: Nicola Gardini
SEDE: PI
L'Italia che cambia degli anni settanta non sembra aver voglia di cambiare in via
Icaro 15, Milano. Sì, certo, l'eco arriva anche lì ma Elvira, la portinaia, è, come un
secolo prima, alla mercé di inquilini gretti, litigiosi, pettegoli. Un universo di
maligne ottusità e luoghi comuni che tuttavia diventa teatro del mondo
nell'immaginazione duttile e porosa di Chino, il figlio adolescente di Elvira.
Quando, al quinto piano, prende casa Amelia Lynd, un'anziana signora
dall'incedere altero, maniere impeccabili, madrelingua inglese, Chino ne avverte
subito il carisma e ne diventa adorante discepolo. Da dove viene? Cos'ha da
nascondere? Qual è il suo segreto? Gli inquilini la mettono al bando, la
ostracizzano. Chino si muove, con una sorta di strana ebbrezza, fra i sogni
combattivi della madre - diventare proprietaria di uno degli appartamenti abitati dai suoi aguzzini - e le
utopie della nuova madre-maestra dalla quale apprende la magia delle parole, le parole che raccontano e
le parole che semplicemente dicono. Proprio allora la commedia quotidiana cede al dramma e le vicende
di via Icaro e della sua portineria subiscono una fortissima accelerazione. E Chino deve imparare più in
fretta, di che passioni, di che ambizioni, di che febbri è intessuta la vita.
Il corpo umano
di: Paolo Giordano
SEDE. PI+RA
È un plotone di giovani ragazzi quello comandato dal maresciallo Antonio René.
L'ultimo arrivato, il caporalmaggiore Roberto Ietri, ha appena vent'anni e si sente
inesperto in tutto. Per lui, come per molti altri, la missione in Afghanistan è la prima
grande prova della vita. Al momento di partire, i protagonisti non sanno ancora che
il luogo a cui verranno destinati è uno dei più pericolosi di tutta l'area del conflitto:
la forward operating base (fob) Ice, nel distretto del Gulistan, "un recinto di sabbia
esposto alle avversità", dove non c'è niente, soltanto polvere, dove la luce del
giorno è così forte da provocare la congiuntivite e la notte non si possono accendere
le luci per non attirare i colpi di mortaio. Ad attenderli laggiù, c'è il tenente medico
Alessandro Egitto. È rimasto in Afghanistan, all'interno di quella precaria "bolla di
sicurezza", di sua volontà, per sfuggire a una situazione privata che considera più pericolosa della guerra
combattuta con le armi da fuoco. Sfiniti dal caldo, dalla noia e dal timore per una minaccia che appare
ogni giorno più irreale, i soldati ricostruiscono dentro la fob la vita che conoscono, approfondiscono le
amicizie e i contrasti. In un romanzo corale, che alterna spensieratezza e dramma, Giordano delinea con
precisione i contorni delle "nuove guerre". E, nel farlo, ci svela l'esistenza di altri conflitti, ancora più
sfuggenti ma non meno insidiosi: quelli familiari, quelli affettivi e quelli sanguinosi e interminabili contro
se stessi.
Un sospiro nel vento
di: Laurell K. Hamilton
SEDE: PI
Da quando ha lasciato il mondo degli umani, la principessa Meredith Gentry è stata
costantemente in pericolo di vita: prima a causa di suo cugino Cel, che voleva
eliminarla per diventare l'unico erede della Corte Unseelie; poi per via di re Taranis,
che ha cercato di uccidere lei e le sue guardie del corpo. Ecco perché, adesso che è
incinta, ha deciso di rinunciare al trono per far ritorno a Los Angeles, dove spera di
essere al sicuro. Ma non ha di certo voltato le spalle al suo popolo. Così, quando la
Grey Detective Agency le chiede di tornare al lavoro per occuparsi di un caso,
Meredith accetta senza esitare. Le vittime, infatti, sono dodici demi-fey, trovati con
la gola squarciata su una collina fuori città. I detective sono convinti che sia opera di
finti-elfi - uomini che si sono sottoposti a interventi chirurgici per somigliare alle creature magiche -,
tuttavia Merry sospetta che la realtà sia ben diversa: sebbene siano alti poco più di un palmo, i demy-fey
sono creature estremamente rapide e forti, ed è impossibile che un essere umano ne abbia uccisi così
tanti. Quella è opera di un killer di Faerie. E ora la principessa teme che il prossimo obiettivo
dell'assassino sia proprio lei...
Finché le stelle saranno in cielo
di: Kristin Harmel
SEDE: PI
Da sempre Rose, nell'attimo che precede la sera, alza lo sguardo a cercare la prima
stella del crepuscolo. È quella stella, anche ora che la sua memoria sta svanendo, a
permetterle di ricordare chi è e da dove viene. La riporta alle sue vere radici, ai suoi
diciassette anni, in una pasticceria sulla rive della Senna. Il suo è un passato che
nessuno conosce, nemmeno l'amatissima nipote Hope. Ma adesso per Rose, prima
che sia troppo tardi, è venuto il tempo di dar voce a un ultimo desiderio: ritrovare la
sua vera famiglia, a Parigi. E, dopo settanta lunghi anni, di mantenere una
promessa. Rose affida questo compito alla giovane Hope, che non ha nulla in mano
se non un elenco di nomi e una ricetta: quella dei dolci dal sapore unico e
inconfondibile che da anni prepara nella pasticceria che ha ereditato da Rose a Cape
Cod. Ma prima di affidarle la sua memoria e la sua promessa, Rose lascia a Hope qualcosa di inatteso
confessandole le proprie origini: non è cattolica, come credeva la nipote, ma ebrea. Ed è sopravvissuta
all'Olocausto. Hope è sconvolta ma determinata: conosceva l'Olocausto solo attraverso i libri, e mai
avrebbe pensato che sua nonna fosse una delle vittime scampate all'eccidio. Per questo, per dare un
senso anche al proprio passato, Hope parte per Parigi. Perché è nei vicoli tra Place des Vosges, la
sinagoga e la moschea che è nata la promessa di Rose, una promessa che avrà vita finché le stelle
saranno in cielo.
Il mio nome è Nessuno. Il giuramento
di: Valerio M. Manfredi
SEDE: PI
Tutti noi abbiamo la sensazione di ricordare da sempre le gesta di Odysseo, ma in
questo romanzo, attingendo all'immensa messe di miti che lo vedono protagonista,
Valerio Massimo Manfredi porta alla luce episodi e personaggi che non
conoscevamo, ci regala la viva emozione di scoprire un intero universo brulicante di
uomini, donne, imprese gloriose o sventurate. Ci mostra come accanto a quel
personaggio fluisca gran parte dell'epos greco: Alcesti, le fatiche di Herakles, i sette
contro Tebe, gli Argonauti, oltre ai due poemi di Omero. Odysseo non si erge
solitario tra le ombre di dei e guerrieri, ma il suo intero percorso di formazione, le
sue radici familiari, gli epici racconti di cui è nutrito dal nonno-lupo Autolykos e dal
padre argonauta, i dialoghi con Herakles e Aias, gli incontri con la misteriosa Athena
dagli occhi verdi, ogni dettaglio dà corpo a un racconto profondamente sorprendente. Con assoluto rigore
ma anche con una vibrante adesione a questa materia "in continuo movimento", Manfredi compie la
scelta forte di affidare la narrazione proprio a colui che disse di chiamarsi Nessuno: una voce diretta,
potente, scolpita nella sua semplicità. Una voce dal fascino assoluto, una storia incalzante come i tamburi
di guerra, tempestosa come il mare scatenato da Poseidone, piena di poesia come il canto delle Sirene.
Milioni di milioni
di: Marco Malvaldi
SEDE: PI+RA
Nei gialli alla maniera di Malvaldi, in cui si ride della cinica ironia dei personaggi, i
luoghi sono fondamentali per l'equilibrio tra umorismo e suspense. Montesodi
Marittimo è un paesino toscano di una certa altitudine, nonostante il nome, per di
più molto scosceso. Una persona su due porta un doppio patronimico, il secondo dei
quali è sempre Palla. Eredità di un marchese Filopanti Palla, gran gaudente,
pentitosi in punto di morte di lasciare tanti bambini senza un nome legittimo. Inoltre
su Montesodi aleggia un mistero: è considerato "il paese più forte d'Europa". Per
scoprirne la causa, vengono mandati dall'Università un genetista, Piergiorgio Pazzi, e una esperta di
archivi, Margherita Castelli. Trascorsi i primi giorni, nel panorama umano che gli si offre, i due non
trovano nulla di cui meravigliarsi, tranne la forza. È un mondo abitudinario, dominato da due gruppi
familiari: il sindaco, l'onesto e schietto Armando Benvenuti, con la moglie Viola, e la maestra Annamaria
Zerbi Palla, anziana vedova, con un figlio poco amato. La sorpresa arriva con una tremenda tempesta di
neve che isola il paese per giorni. Piergiorgio, che alloggia nella casa della Zerbi, una mattina trova
l'energica signora abbandonata in poltrona senza vita. Sembra, a prima vista, un attacco di cuore, ma
Piergiorgio capisce che non si tratta di morte naturale e poiché il paese è isolato l'assassino non può
essere andato via.
La danza dei draghi. Le cronache del ghiaccio e del fuoco
vol. 3
di: George R. Martin
SEDE: PI
Non c'è fine alla guerra dei cinque re: alimentato dall'infinita sete di potere di troppi
condottieri e pretendenti, un insensato bagno di sangue continua a sconvolgere il
cuore dei Sette Regni. Nel remoto nord, alla Barriera ormai travolta dalla furia
dell'inverno, il giovane Jon Snow è costretto a compiere una scelta tanto temeraria
quanto estrema. Una scelta che susciterà le ire dei suoi stessi confratelli e che
potrebbe costargli molto più del rango di lord comandante dei Guardiani della notte.
Ad Approdo del Re, nonostante il suo potere sia ormai disgregato, l'arrogante regina
Cersei Lannister riconquista la libertà dalle segrete di una fanatica setta religiosa al
prezzo di una pena infamante e ripugnante. Nel mare stretto, Victarion Greyjoy, brutale e sanguinario
ammiraglio della Flotta di Ferro, sta facendo rotta verso la Baia degli Schiavisti per conquistare la mano di
Daenerys Targaryen, Madre dei Draghi. Ma Victarion non è il solo a desiderare di occupare il trono di
spade al fianco di Daenerys. Nella città di Meereen, tuttora sotto assedio, mentre il valoroso Barristan
Selmy deve ordire un complotto contro l'ambiguo re Hizdahr, un principe dorniano ossessionato dalla furia
dei draghi si lancia in un'impresa destinata a rivelarsi suicida. E tra le linee dell'assedio yunkai, Tyrion
Lannister, l'immarcescibile Folletto, studia una strategia per creare una nuova, inaspettata forza
d'invasione con la quale riconquistare i Sette Regni.
1Q84. Libro 3. Ottobre-dicembre
di: Haruki Murakami
SEDE: PI
"Tengo, dove sei?" Ci sono amori che devono attraversare universi per incontrarsi.
Ci sono amori che devono superare ostacoli, difficoltà, avversari, enigmi. Amori che
devono, soprattutto, vincere le paure interiori inquietanti e terribili come piccole
creature che albergano dentro di noi per poter creare a propria volta un mondo in
cui non ci sia più la paura, un mondo nuovo in cui essere al sicuro in due. Aomame
e Tengo vivono da sei mesi in una realtà che non è la loro, un mondo "al di là dello
specchio" su cui brillano due lune. Divisi e braccati, costantemente in pericolo di
vita, sembra che tutto congiuri per impedire che si incontrino. Sulle loro tracce, oltre
la setta Sakigake e forze ancora più sfuggenti e misteriose, adesso c'è anche
l'investigatore privato Ushikawa, un ostinato segugio il cui bizzarro aspetto fisico (guardarlo "era come
trovarsi di fronte a uno specchio deformante, e tuttavia nitido in modo spiacevole") si accompagna ad un
intuito strepitoso. Ushikawa, però, è anche il terzo, inedito punto di vista che, alternandosi a Tengo e
Aomame, accompagna il lettore nella vertiginosa conclusione di 1Q84. Qui Murakami tira le fila di tutte le
trame, i personaggi, gli enigmi con cui ha costruito la sua narrazione: le domande, le coincidenze, i
misteri daranno corpo a una nuova verità, come una costellazione che all'improvviso rivela il suo disegno.
Murakami ha creato un universo per raccontarci come si creano gli universi.
Tra amici
di: Amos Oz
SEDE: PI+RA
Con poche pennellate precise, Amos Oz ricrea il microcosmo di un kibbutz israeliano
negli anni cinquanta. Dal giardiniere timido e solitario che ha la passione di dare
brutte notizie alla donna lasciata dal marito per un'altra che le vive praticamente
accanto; dal mite elettricista che, con sbigottita discrezione, non riesce a capacitarsi
dell'amore della figlia diciottenne per il suo insegnante di storia al falegname
pettegolo che, in preda all'ira, si accanisce su un bambino per dare una lezione a chi
ha maltrattato suo figlio; dalle tentazioni sensuali del segretario del kibbutz durante
la sua ronda notturna allo struggente racconto agrodolce degli ultimi giorni di un
calzolaio anarchico, appassionato di esperanto e del futuro dell'umanità. Infine, due
scelte opposte di fronte al dilemma tra andare e stare: quella di Moshe, che confrontandosi con il padre
malato in ospedale finisce per riconoscersi in tutto e per tutto membro del kibbutz, e quella di Yotam, che
invece dentro il kibbutz soffre e vorrebbe andare a studiare in Italia, dallo zio che lì ha fatto fortuna. Un
affresco popolato di personaggi che ritornano di storia in storia e che devono la loro forza a un'intensa,
luminosa umanità.
Sangue caldo, nervi d'acciaio
di: Arto Paasilinna
SEDE: PI
Linnea Lindeman, pescatrice infaticabile, cacciatrice di foche, levatrice, oltre che
sciamana e onorata divinatrice, un giorno ha una visione: nel 1918, in una Finlandia
che ha da poco conquistato l'indipendenza scoppierà la guerra civile, e quello stesso
anno dovrà nascere Antti Kokkoluoto, un uomo destinato a grandi imprese, un eroe
dal sangue caldo e dai nervi d'acciaio, la cui esistenza attraverserà tutto il Novecento,
fino a spegnersi nel 1990. In questo lasso di tempo Antti vivrà una vita epica, da
giovane commerciante e mercante di cavalli a contrabbandiere di alcolici, da
imprenditore a padre di famiglia, da politico a campione olimpico di tiro al bersaglio.
Sullo sfondo la crisi del '29, le battaglie tra fascisti e comunisti, lo scoppio della
Seconda Guerra Mondiale, e una carrellata di eventi cruciali di storia finnica in una
sorta di "secolo breve" in versione paasilinniana.
L'amore secondo Nula
di: Giuseppe Pederiali
SEDE: PI
Nula, vispa Jack Russell Terrier dal prestigioso pedigree, è reduce da un incontro
con un cane altrettanto blasonato. L'appuntamento amoroso è stato organizzato dai
suoi padroni, i benestanti coniugi Ghedini, i quali non vedono l'ora che nascano i
preziosi cuccioli. Sennonché, al momento buono vengono alla luce tre cagnolini belli
e sani, sì... ma non di razza. E, poco dopo, i tre piccoli scompaiono. Nula e Lula, la
bella figlia sedicenne dei Ghedini, non si rassegnano: partiranno alla loro ricerca, in
un'avventura che le porterà a scontrarsi con l'indifferenza di molti e la malvagità di
alcuni, in una Milano raccontata, per una volta, dal punto di vista degli animali.
L'amore secondo Nula narra con gli occhi di un'adorabile quattrozampe le molte
facce dell'amore umano - i primi approcci fra adolescenti, l'amore coniugale, il
tradimento, l'amore mercenario... e persino la fecondazione assistita aiutandoci a capire i nostri difetti e
le nostre virtù, con l'indispensabile filtro della filosofia canina, che forse insegnerà alla padroncina Lula il
vero significato della parola amore.
Storia di un corpo
di: Daniel Pennac
SEDE: RA
3 agosto 2010. Tornata a casa dopo il funerale del padre, Lison si vede consegnare
un pacco, un regalo post mortem del defunto genitore: è un curioso diario del corpo
che lui ha tenuto dall'età di dodici anni fino agli ultimi giorni della sua vita. Al centro
di queste pagine regna, con tutta la sua fisicità, il corpo dell'io narrante che ci
accompagna nel mondo, facendocelo scoprire attraverso i sensi: la voce stridula
della madre anaffettiva, l'odore dell'amata tata Violette, il sapore del caffè di cicoria
degli anni di guerra, il profumo asprigno della merenda povera a base di pane e
mosto d'uva. Giorno dopo giorno, con poche righe asciutte o ampie frasi a coprire
svariate pagine, il narratore ci racconta un viaggio straordinario, il viaggio di una vita, con tutte le sue
strepitose scoperte, con le sue grandezze e le sue miserie: orgasmi potenti come eruzioni vulcaniche e
dolori brucianti, muscoli felici per una lunga camminata attraverso Parigi e denti che fanno male,
evacuazioni difficili e meravigliose avventure del sonno. Con la curiosità e la tenerezza del suo sguardo
attento, con l'amore pudico con cui sempre osserva gli uomini, Pennac trova qui le parole giuste per
raccontare la sola storia che ci fa davvero tutti uguali: grandiose e vulnerabili creature umane.
Il piantagrane
di: Marco Presta
SEDE: PI
Gli italiani non sono portati per la rivoluzione. Bravissimi nel tiro al piattello e
irraggiungibili nell'arte culinaria, la rivoluzione non rientra però nell'elenco delle loro
specialità. In centinaia d'anni, mentre francesi, americani e russi si ribellavano
all'andamento della propria Storia, gli italiani sceglievano strade alternative quali la
diplomazia, l'iniziativa individuale, l'attesa della dipartita naturale del nemico, il
superenalotto. "Il piantagrane" si svolge in un Paese che somiglia molto all'Italia dei
giorni nostri. Narra la vicenda di un individuo qualunque che, suo malgrado, si trova
a innescare un grande, strabiliante, radicale cambiamento. A causa della sua
semplice presenza, tutti cominciano ad agire secondo logica e buonsenso.
Addirittura secondo coscienza. Si tratta di un pericolo enorme, che nessuna società
occidentale può permettersi di affrontare: il pover'uomo, quindi, diventerà ben presto oggetto di una
feroce caccia da parte dei servizi segreti. Qualcuno cercherà di aiutarlo, inviandogli l'angelo custode più
grottesco e maldisposto che si possa immaginare: un omino forzutissimo, che frulla parole storpiate
dall'ignoranza e da un'oscura sapienza. E così il destino del pianeta e la possibilità stessa di una
rivoluzione saranno nelle piccole mani di una coppia stralunata.
La caccia
di: Laura Pugno
SEDE: PI
In un giorno qualsiasi, nella città di Leilja, il cadavere di una donna rossa viene
ritrovato nella modesta casa di un uomo. C'è molto sangue, ma non le appartiene:
lo ha perso l'uomo, un ex miliziano che risponde al nome di Nord, ora scomparso.
Suo fratello Mattias, che gli è legato dalla misteriosa e proibita pratica della
telepatia, si avvia a seguirne le tracce, che lo portano sui monti selvaggi ed arcaici
del Gora: un confine assoluto oltre il quale vivono imprecisate civiltà, un luogo dove
la Natura è per sempre irredimibile, dove le rosse volpi sopravvivono a ogni furbizia
dei cacciatori. È lì che scomparve un giorno il padre dei due ragazzi, è da quel luogo
che discende la bellissima donna mutante che è stata ritrovata morta, è lì che vive
un'enorme e imprendibile Bestia minacciando la vita dei cittadini, ed è lì che Mattias intuirà l'essenza
nascosta della propria stirpe, la chiave autentica della propria esistenza, il senso della naturalità perduta
per sempre eppure continuamente presente nel vivo, nel corpo di ognuno.
«Non ci possiamo più permettere uno stato sociale».
Falso!
di: Federico Rampini
SEDE PI
Molti si sono convinti che il nostro welfare è un lusso, che mantenendo certe
conquiste sociali abbiamo "vissuto al di sopra dei nostri mezzi", e che è ora di
ridimensionarci. Ma siamo sicuri che sia l'unica alternativa possibile? Siamo davvero
sicuri che l'Europa è in declino perché statalista e assistenziale? Chi lo ha detto che
lo Stato sociale deve essere smantellato?
Guida rapida agli addii
di: Anne Tyler
SEDE: RA
Aaron, giovane vedovo ancora sconvolto dalla perdita della moglie Dorothy,
comincia a riceverne le visite. Per strada, al mercato, al lavoro, Dorothy lo
affianca silenziosa nei mesi del lutto. Per Aaron, balbuziente, leggermente
zoppicante, soffocato per tutta la vita dalle attenzioni di donne troppo
premurose - dalla madre apprensiva alla sorella invadente, alle fidanzate
votate più ad assisterlo che ad amarlo - l'incontro con Dorothy era stato una
liberazione. Finalmente una donna diretta, pratica, quasi asociale ma per nulla
sentimentale e soprattutto refrattaria a ogni pietismo, una donna che lo
trattava come un uomo e non come un bambino da accudire. Insieme si erano
costruiti un rifugio, vivendo in una simbiosi assoluta che portava ciascuno a
coltivare le proprie idiosincrasie e ad amplificare quelle dell'altro. Ma ora che
lei non c'è più, tranne che nelle sue brevi apparizioni, Aaron è costretto ad
avventurarsi di nuovo in un mondo dove i vicini di casa lo foraggiano ogni
giorno con abbondanti provviste di cibo; la sorella insiste per ospitarlo; i colleghi fanno di tutto per
rendergli la vita più facile e qualcuno già cerca di combinargli un incontro con una giovane vedova
altrettanto sola e bisognosa d'affetto. Con tono leggero e divertito, e la consueta capacità di tratteggiare i
personaggi, Anne Tyler descrive il percorso tortuoso che dallo smarrimento della perdita conduce alla
scoperta di nuove, infinite possibilità, sfociando in un inno alla vita e alla sua stupefacente varietà.
Il rumore delle cose che cadono
di: Juan G. Vásquez
SEDE: PI
Non appena fa la conoscenza di Ricardo Laverde, il giovane Antonio Yammara
intuisce che nel passato dell'uomo si nasconde un segreto, forse anche più d'uno. La
curiosità si trasforma in vera ossessione il giorno in cui Ricardo viene assassinato
sotto gli occhi di Antonio, che a sua volta rimane gravemente ferito. Spinto dallo
spasmodico bisogno di capire il perché di quella brutale esecuzione che ha segnato
per sempre anche la sua esistenza, Antonio comincerà a scavare nella vita di
Ricardo, portando alla luce un passato legato a filo doppio con il destino di un Paese
intero: la Colombia d'inizio anni Settanta, alle prese con l'ascesa del narcotraffico.
"Il rumore delle cose che cadono" prende le mosse dalla breve vicenda di
un'amicizia impossibile per restituire, sul fragile filo della memoria dei suoi protagonisti, la commovente
storia di un amore e il drammatico affresco di una nazione segnata dalla violenza. Vásquez dà vita a
personaggi di grande realismo nella loro paura e nel loro bisogno di felicità, e ancora una volta regala
pagine di intensa, autentica emozione.