Forzati a trattare con gli ultras
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Forzati a trattare con gli ultras
Coppa Italia, il Sap: "Forzati a trattare con gli ultras" Lunedì, 5 maggio 2014 di Lorenzo Lamperti Gianni Tonelli, segretario nazionale del Sap (Sindacato Autonomo di Polizia), interviene sul caso ultras in un'intervista ad Affaritaliani.it. Alfano nega che ci sia stata una trattativa con gli ultras. Secondo lei questa trattativa c'è stata oppure no? E' molto ipocrita il problema che è stato posto al ministro dell'Interno. Obiettivamente sono queste le regole del sistema: le autorità di polizia e di forze dell'ordine non hanno alcuno strumento nella gestione dell'ordine pubblico e degli stadi. Chi dice il contrario dice delle stupidaggini. Noi siamo la cavalleria polacca contro i panzer. Come si può pretendere che andiamo alla carica in queste condizioni? E' chiaro che per forza si deve fare la trattativa. Non ci sono alternative alla trattativa? E' ipocrita sollevare il problema perché finché non si farà come in Inghilterra non ci saranno alternative. Che cosa si potrebbe fare per provare a risolvere il problema? Bisognerebbe portare un magistrato direttamente all'interno dello stadio, prevedere tutta una serie di comportamenti da sanzionare con l'arresto e avere un giudizio per direttissima con le persone immediatamente carcerate. E invece ci riempiamo la bocca di frasi vuote, oggi vengono ripetute le stesse cose della trattativa sul derby romano del 2004 con i tifosi della Roma che parlavano in campo con Totti. Com'è possibile che personaggi come Genny 'a Carogna possa ancora entrare negli stadi? E' l'Italia. Com'è possibile che in tutte le manifestazioni di piazza ci siano persone denunciate 70-80 volte per reati contro l'ordine pubblico? Ci sono professionisti del disordine pubblico che hanno la certezza dell'impunità perché, visti i tempi della nostra giustizia, sanno che in pochi andranno in prescrizione e non verranno mai condannati. Alfano e Renzi sono stati molto duri sull'accaduto. Crede possa essere la volta buona per prendere i giusti provvedimenti? Non ci credo. Sono in un periodo un po' teso con Alfano e per me sarebbe facile infierire però, nonostante negli scorsi giorni io abbia subito attacchi ingiusti, voglio essere galantuomo e rispettare un codice etico al quale non voglio venire meno. Alfano è in difficoltà perché il sistema non gli consente di prendere decisioni. Quali decisioni dovrebbe prendere Alfano? Potrebbe proporre telecamere sui caschi della polizia, magistrato requirente e giudicante direttamente sul posto e prevedere l'arresto per tutta una serie di comportamenti fuori e dentro gli stadi. Ma Alfano non potrà farlo, vorrei vedere che cosa gli si rivolterebbe contro se si presentasse in Parlamento a proporre cose del genere. Chi si rivolterebbe contro queste proposte? Da parte di tutto un certo ambiente che oggi fa finta di indignarsi perché deve salvare la faccia. Sono gli stessi che qualche giorno fa ci hanno lanciato gli strali nei nostri riguardi che avevamo presentato al nostro un congresso un pacchetto proprio su questi temi. Si è parlato molto del caso Aldrovandi. Niente da rimproverarsi in merito? E' stato tutto strumentalizzato. La cosa l'abbiamo chiarita direttamente col Presidente della Repubblica inviando il video dell'evento. Però intanto siamo diventati la vergogna del Paese. Per 4 giorni tutti i tg hanno mandato in onda lo stesso filmato tarocco, cosa che noi denunceremo alla Vigilanza Rai. Io voglio vedere mandare in onda per 4 giorni l'intervista alla vedova Raciti. Negli scontri di sabato a Roma ci sono stati feriti anche delle forze dell'ordine Ce ne sono stati parecchi, ci sono sempre. Nessuno si indigna per i feriti della Polizia. Con quale spirito i poliziotti prestano servizio fuori dagli stadi? Ci andiamo perché siamo brava gente. Siamo ancora degli storditi del nostro dovere. Siamo l'unico pilastro che tiene su questa baracca. C'è chi dice che Renzi e Grasso, di fronte al caos dell'Olimpico, avrebbero dovuto andarsene. Lei è d'accordo? Renzi e Grasso potevano mostrare un po' di indignazione ed essere più pronti a telefonare alla vedova Raciti. Al di là di questo spero che prendano consapevolezza che bisogna fare qualcosa. Altrimenti la prossima volta ci ritroveremo con la solita pantomima di ipocrisia. Ma purtroppo nutro molti dubbi sul fatto che qualcosa possa cambiare.