Prova su strada - QUATTRORUOTE
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Prova su strada - QUATTRORUOTE
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Il bel display tra il tachimetro e il contagiri, però, può diventare illeggibile a vettura aperta e in certe condizioni di luce. LEGNI PREZIOSI La plancia è impreziosita da inserti di legno: sull’esemplare in prova erano di betulla grigia. La parte superiore del cruscotto e il quadro strumenti sono specifici della versione «Cabriolet». 1 1, 2, 3, 4: SI CHIUDE La capote è realizzata in tre strati e integra il lunotto termico di vetro, a garanzia del miglior isolamento acustico e termico. Si ripiega automaticamente (senza alcuna operazione manuale) in 24 secondi grazie a un meccanismo elettroidraulico (pagina accanto) comandato da un pulsante sul tunnel centrale, dietro la leva del cambio. La tensione della capote impedisce che questa si gonfi per effetto della velocità. 2 3 4 V ENTIQUATTRO SECONDI. È quanto serve all’Audi «A4» per spogliarsi del tetto e rinverdire l’antica tradizione delle grandi e sfarzose cabriolet Horch (come si chiamavano, tanti anni fa, le Audi). Quest’inedita «A4 Cabriolet» non è grande, ma lussuosa sì: e non solo per una questione di corredo (di raffinata sostanza, peraltro) quanto d’eleganza, di classe, di stile soprattutto. Paradossalmente, si potrebbe asserire che l’«A4 Cabriolet» si fa notare principalmente per la discrezione. E soltanto dopo per la notevole caratura progettuale, per la manifesta attenzione per il particolare, per il mirabile rigore costruttivo. Tutti aspetti che sono, come si aspetta chi si dichiara disposto a staccare un assegno da cinquantamila euro (ci si arriva facilmente, anche partendo da molto meno), all’altezza della fama del marchio. A cominciare dalla capote di tela a triplo strato e da tutti i suoi meccanismi elettro-idraulici: l’apertura e la chiusura sono totalmente automatiche, nel senso che l’unica opePROVA SU STRADA • Agosto 2002 81 A14 Bellaria RIMINI Riccione SEMPRE ALL’ERTA Qui sopra, un dettaglio dei roll-bar alloggiati dietro i poggiatesta posteriori: si attivano istantaneamente in caso di ribaltamento e contribuiscono, assieme alla cornice del parabrezza, a formare una cellula di sopravvivenza per i passeggeri. Il pacchetto di sicurezza comprende anche l’Esp, l’assistenza alla frenata d’emergenza, gli airbag «full size» frontali e laterali (per la testa e il torace) e i pretensionatori. Posto guida: con i sedili sportivi è praticamente perfetto A: 97,5 cm B: 22,5 cm C: 45,0 cm D: 127° E: 55,0/59,0 cm F: 79,0 cm Per valutare il posto guida dell’«A4 Cabriolet» abbiamo potuto regolare il manichino («H-Point machine») sul valore 95 percentile: come dire che su questa Audi possono trovare la postura corretta anche guidatori di alta statura. Le regolazioni sono numerose, ma va detto che la vettura in prova era equipaggiata con i sedili sportivi, per di più a regolazione elettrica (entrambi forniti a richiesta). S. Marino MARE E MONTI S. Leo La Riviera romagnola e il Montefeltro hanno fatto da scenario all’Audi «A4 Cabriolet»: qui è ritratta nella suggestiva cornice della fortezza di San Leo (PU). razione manuale (essendo scomparso anche il «maniglione» di sblocco) consiste nel premere o sollevare un pulsante sul tunnel centrale (ovviamente a ruote ferme). L’Audi, a questo proposito, non ha introdotto alcuna innovazione, ma ha perfezionato le soluzioni già viste sulle concorrenti, come il sistema che permette di ampliare la volumetria del bagagliaio quando si viaggia a vettura chiusa, sfruttando il vano normalmente riservato a contenere la capote. Senza entrare nei dettagli tecnici, l’Audi «A4 Cabriolet» è un’automobile che si guida volentieri sia chiusa sia aperta: nel primo caso si apprezzano la silenziosità e l’assenza di fruscii (anche a velocità ragionevolmente elevate), nel secondo soprattutto la morbidezza con la quale il vento accarezza gli occupanti. Anche con tutti i finestrini abbassati e senza il frangivento (un accessorio a richie- sta sulla cui efficacia non possiamo esprimerci, giacché la nostra «A4» non l’aveva). Si guida volentieri, quest’Audi cabriolet, anche perché la scocca rigidissima conferisce alla vettura un comportamento dinamico di prim’ordine, privo d’incertezze nei cambi di traiettoria e di scuotimenti anomali sullo sconnesso. Di fatto, è come guidare una berlina (un’ottima berlina, verrebbe da dire, ricordando l’«A4» da cui deriva). Il PROVA SU STRADA • Agosto 2002 83 ACCESSORI Prezzi in euro Velocità max: 223,9 km/h 0-100 km/h: 11,0 s 70-120 km/h in V: 20,9 s Consumo medio: 11,1 l/100 km Prova di stabilità LENTA E SICURA A4 Prezzo di listino 38.791 Prezzo vettura provata 44.571 Abs di serie Airbag guida, passeggero e laterali di serie Antifurto volumetrico a ultrasuoni 435 Assetto sportivo 230 Autoradio «Chorus» (1) di serie Cambio automatico «Multitronic» 2130 Capote automatica elettroidraulica di serie Cerchi di lega leggera (2) di serie Climatizzatore automatico bizona di serie Controllo elettronico della stabilità di serie Controllo elettronico della trazione di serie Fari allo xeno con lavafari 950 Fendinebbia di serie Frangivento 335 Hard top Interni di pelle «Nappa» perlata 1925 Navigatore satellitare 1545 Regolatore di velocità 355 Sedili anteriori regolabili elettricamente 1045 Sedili anteriori riscaldabili 370 Sedili anteriori sportivi 605 Sensori di parcheggio ant. e post. (3) 730 Servosterzo a controllo elettronico 245 Trip computer di serie Vernice metallizzata 670 Volante multifunzionale da 195 In rosso: presente su vettura provata (1) autoradio «Concert» con lettore CD: € 275; (2) cerchi di lega 17”a 5 razze a stella con pneumatici 235/45 R 17 94Y: € 1030; (3) solo posteriori: € 370. Il consueto test di stabilità in curva, l’Audi «A4 Cabriolet» l’ha superato entrando nel corridoio a 103,9 km/h. La velocità non è elevata in assoluto, ma le reazioni alla brusca manovra di evitamento dell’ostacolo non hanno evidenziato anomalie di comportamento. La macchina, infatti, sottosterza progressivamente e il recupero della traiettoria avviene in modo assolutamente istintivo. Non mette mai in apprensione chi guida. RUMOROSITÀ E CONFORT Il grafico qui sopra mostra quanto la taratura delle sospensioni della «A4 Cabriolet» sia rigida. L’esemplare in prova, però, era equipaggiato con l’assetto sportivo Bagagliaio e i pneumatici da 17 pollici, accessori forniti entrambi a richiesta. Buoni, per un’auto con il tetto di tela, i risultati delle prove di fonometria: fruscii solo ad alta velocità. Caratteristiche tecniche fornite dal costruttore VOLUME VARIABILE CAPOTE SU... ...CAPOTE GIÙ A vettura chiusa si può incrementare la capacità di carico, sfruttando il vano destinato a contenere la capote: così, la volumetria è di 343 litri. La configurazione normale del vano bagagli consente di disporre fino a 261 litri di volume utile. Sotto il piano di carico c’è la ruota di scorta. Audi «A4 Cabriolet 2.4 V6 30V» • Motore: ant. long. - 6 cilindri a V (90°) - Alesag4 posti - Scocca portante - Avantreno a ruote indipengio 81,0 mm - Corsa 77,4 mm - Cilindrata 2393 cm³ denti, bracci trasversali, molla elicoidale, barra stabi- Potenza 125 kW (170 CV) a 6000 giri/min - Coppia lizzatrice - Retrotreno a ruote indipendenti, braccio max 230 Nm a 3200 giri/min - 3 valvole di aspiratrasversale e braccio obliquo con guida verticale, zione 2 valvole di scarico - Condotti aspirazione di molla elicoidale, barra stabilizzatrice - Ammortizzatori lunghezza variabile - Omologazione antinquinaoleopneumatici (doppi) - Freni a disco, ant. autoventimento Euro 4. • Tassa di possesso: € 322,50. lanti, Abs, Asr ed Esp - Sterzo a cremagliera, servoco• Trasmissione: trazione ant. - Frizione a comando - Serbatoio carburante 70 litri. • Dimensioni mando idraulico - Cambio manuale a 5 rapporti. • e massa: passo 2,654 m - Carreggiata ant. 1,523 m Pneumatici: 205/55 R 16 W, - Carreggiata post. 1,523 m - Lung. cerchi 7J - In alternativa: 235/45 4,573 m - Larg. 1,777 m - Altezza R 17 94Y, cerchi 7,5J (vettura 1,391 m - Diametro di sterzata 11,1 provata con Michelin «Pilot Prim - Massa in ordine di marcia 1600 macy») - Ruota di scorta normakg, rimorchiabile 1500 kg - Capacile. • Corpo vettura: 2 porte, tà bagagliaio 315 dm³. che, per una cabriolet, non può essere che un grande complimento. D’accordo: dal punto di vista degli appassionati di guida sportiva, l’«A4 Cabriolet 2.4 V6 30V» (per di più con il cambio manuale) regala ben poche emozioni dinamiche (a meno di non voler considerare tali gli scenografici movimenti della capote). In altre parole, quest’Audi non va forte e neppure fortino: gli esiti del «Corrsys», lo strumento di rilevazione delle prestazioni, non lasciano spazio alle interpretazioni. Accelerazione e ripresa, per esempio, sono dello stesso tenore di quelle della Toyota «Yaris 1.3 16V». Il dito è puntato sulla massa, ben 1812 chilogrammi in condizioni di prova, ma anche sulla malcelata avversione del sei cilindri, pur regolarissimo, silenzioso e privo di vibrazioni, a salire di giri rapidamente, tanto che diventa un’impresa sorpassare lo sfumacchiante camioncino che vi trovate davanti. Se lo volete, noi un consiglio da darvi l’avremmo: visto che la macchina merita, prendetela con il cambio «Multitronic» e magari con l’altro sei cilindri, quello da tre litri con 220 cavalli. Il maggiore sforzo economico, se non altro, verrà ripagato con una decisa accelerazione alla qualità della vita a bordo. PROVA SU STRADA • Agosto 2002 85 AUDI «A4 CABRIOLET 2.4 V6 30V» PRESTAZIONI ABITABILITÀ Editoriale Domus Sistema di Qualità certificato Rilevate sulla nostra pista di Vairano (PV) VELOCITÀ E REGIMI Le misure sono espresse in centimetri Pregi • Linea elegante • Posto guida • Dotazione di sicurezza A4 Massima (km/h) Regime a vel. max giri/min Regime a 130 km/h giri/min 223,998 6050 in V 3500 in V • Massa elevata • Prestazioni modeste km/litro 17,2 14,6 13,4 11,3 10,3 9,5 in sintesi Come una berlina ma molto più elegante MEDIE D’USO in km/l (autonomia in km) Statale 9,7 (679) Autostrada 9,7 (679) Città 7,9 (553) ACCELERAZIONE Velocità in km/h 0-60 0-80 0-100 0-120 0-130 0-140 1 km da fermo Velocità d’uscita in km/h 400 m da fermo Velocità d’uscita in km/h Tempi in secondi 5,0 7,9 11,0 15,8 18,4 21,1 32,3 168,6 18,0 128,0 Macchina spaziosa, la «A4 Cabriolet»: si può viaggiare in quattro senza imporre sacrifici a nessuno. Le doppie rilevazioni nella zona della pedaliera si sono rese necessarie in quanto l’esemplare il prova era equipaggiato di sedili sportivi, che offrono la possibilità di estendere in avanti la seduta. RIPRESA in V Velocità in km/h 70-80 70-100 70-120 70-140 1 km da 40 km/h Velocità d’uscita in km/h Tempi in secondi 4,2 12,6 20,9 30,1 41,3 135,1 FRENATA VISIBILITÀ Difficile non lasciarsi sedurre dalla sua dinamica eleganza. A meno di non preferire vetture più chiassose. Spazio d’arresto in metri 15,0 41,5 70,2 93,5 Garanzia Potenza assorbita in kW 7,3 15,2 28,2 23,4% SCARTO TACHIMETRO medio a 130 km/h 3,2% 2,6% DATI GENERALI RILEVATI Diametro sterzata (tra muri) Giri volante Sforzo volante Sforzo frizione Massa della vettura in prova Ripartizione (ant.-post.) 86 Agosto 2002 • PROVA SU STRADA 11,3 m 2,8 2,0 kg 9,1 kg 1812 kg 56-44% n. 2626 PAGELLA ★ Insufficiente ★★ Sufficiente ★★★ Discreto ★★★★ Buono ★★★★★ Ottimo A4 POSTO GUIDA ★★★★★ PLANCIA E COMANDI ★★★★★ STRUMENTAZIONE ★★★★ CLIMATIZZAZIONE ★★★★★ VISIBILITÀ ★★★ FINITURA ★★★★★ EQUIPAGGIAMENTO ★★★★★ ABITABILITÀ ★★★★ BAGAGLIAIO ★★★★★ CONFORT ★★★ MOTORE ★★★ ACCELERAZIONE ★★ RIPRESA ★★ CAMBIO ★★★★★ STERZO RESISTENZA ALL’AVANZAMENTO Velocità in km/h 70 100 130 Rendimento a 100 km/h La proposta è allettante. Innanzitutto perché l’Audi «A4 Cabriolet» è una bella macchina. Poi, perché su strada va benissimo: il telaio sfoggia una rigidezza apprezzabile, che consente a quest’auto aperta una qualità di guida paragonabile a quella della berlina da cui deriva. La «2.4» col cambio manuale, però, si trova un po’ a disagio quando si tratta di sfoderare un po’ di grinta (nei sorpassi e nella marcia in salita, in particolare). Nel dubbio, potendo, è preferibile puntare alla versione «3.0 V6», magari con l’ottimo cambio «Multitronic». Estetica FRENATA con Abs Velocità in km/h 60 100 130 150 allaccia le cinture Difetti CONSUMO - Percorrenze in V Velocità in km/h 70 90 100 120 130 140 A4 Nel corso del test di affaticamento, l’«A4» non ha mostrato segni di cedimento. Certo che gli spazi d’arresto non sono un granché. Non è male, considerato che stiamo parlando di una cabriolet: pur con i limiti di una capote di tela e di un lunotto ridotto, l’«A4» non crea disagi. All’Audi, detto tra noi, non è che si sforzino più di tanto: la «Cabriolet» è protetta per i canonici due anni di legge. Una garanzia di tre anni copre la verniciatura e un’altra, di 12, mette al riparo dai danni della corrosione passante. ★★★★★ FRENI ★★★ TENUTA DI STRADA ★★★★ STABILITÀ ★★★★★ CONSUMO ★★★★ PREZZO ★★★★ Pressoché perfetto, sia per il numero sia per l’ampiezza delle regolazioni. D’accordo: la macchina in prova godeva del bonus dei sedili sportivi, per giunta a regolazione elettrica, che insieme valgono qualcosa come 1650 euro. Efficace, il supporto per il piede sinistro. Il poggiabraccia centrale è di serie. All’Audi hanno preferito differenziare anche dentro la cabriolet dalla berlina: la plancia è diversa nella parte alta, mentre in basso ripropone la valida impostazione di sempre, difficile da criticare. A voler essere pignoli, si potrebbe obiettare sulla posizione del pulsante dell’Esp: troppo accessibile. La dotazione standard (tachimetro, contagiri, livello carburante e termometro liquido di raffreddamento) è integrata da un computer di bordo con funzione di «check control». La cui leggibilità, però, è compromessa dai riflessi quando si viaggia con la vettura aperta. Riposante l’illuminazione. Impianto notevole: la centralina di controllo prevede l’impostazione separata della temperatura per i due lati dell’abitacolo e, a richiesta, pure il sensore della qualità dell’aria (€ 180). Non è stato trascurato neppure chi siede dietro, che può contare sul conforto di una bocchetta regolabile. Problema di tutte le cabriolet, che affligge naturalmente anche quest’Audi: il fenomento, comunque, è circoscritto alla visuale di tre quarti posteriore, ostacolata dallo spessore della capote ai lati del lunotto. Raccomandati i sensori di parcheggio per non rischiare di rovinare la finitura dei paraurti. Eccellente spessore costruttivo. È difficile trovare difetti, eppure noi, armati di una buona dose di pignoleria, ci siamo imbattuti in un paio di accoppiamenti poco eleganti (nell’abitacolo). Nulla di grave, comunque. Gratificanti alla vista e al tatto, i materiali, anche quelli sintetici. La completezza è fuori discussione, soprattutto se riferita ai dispositivi di sicurezza attiva e passiva. Quanto agli optional, la lista è lunga e appetitosa: in particolare, vi suggeriamo il cambio «Multitronic» e i sensori di parcheggio, che rendono la vita a bordo ancora più piacevole. Non esiste, per ora, l’hard top. I posti dietro si possono utilizzare: la larghezza del divano è più che adeguata per ospitare due persone adulte e c’è abbastanza spazio anche per le loro gambe. Tra l’altro, neppure l’accessibilità (a vettura chiusa) ci è parsa difficoltosa: i sedili anteriori scorrono (lentamente) in avanti per agevolare l’ingresso. Si può sfruttare il vano della capote (quand’è alzata, ovviamente) ed è prevista dall’origine una botola nello schienale del divano posteriore per i carichi lunghi: non trascurate questi aspetti, ché su queste cabriolet il bagagliaio riveste un’importanza maggiore di quanto si pensi. I cerchi da 17 pollici, l’assetto e i sedili sportivi non aiutano a superare le asperità disinvoltamente. E infatti, nel passaggio sui rallentatori, la nostra tavoletta accelerometrica ha formulato valori addirittura fuori scala. La sensazione, comunque, è che la macchina sia rigida, ma non scomoda. È probabilmente mortificato dalla massa, anche se non ci è parso particolarmente vivace nel salire di giri: il sei cilindri fa semplicemente il suo dovere e lo fa con discrezione, senza farsi notare (in tutti i sensi). Silenzioso, regolarissimo, totalmente privo di vibrazioni: per «passeggiare» va benone. Non mettetela in imbarazzo chiedendole di sostenere inopportune sfide al semaforo. Anche perché vi ritrovereste a dovervi difendere dalle utilitarie più scattanti. In tutta franchezza, nell’utilizzo normale capita abbastanza spesso di dover risvegliare tutti i 170 cavalli che sonnecchiano sotto il cofano. È lenta, senza mezzi termini. Ci vogliono quasi 21 secondi per completare il passaggio di riferimento da 70 a 120 orari in quinta marcia, un tempo che sarebbe accettabile su una citycar. Per sorpassare, si deve necessariamente far ricorso alle marce basse. Ci si consola con la progressione regolare. La redazione l’ha definito all’unanimità un bel cambio: in effetti, per la precisione degli innesti, la manovrabilità della leva, persino per il «feeling», quello dell’Audi è tra i migliori comandi che ci sia capitato di utilizzare. Difetti? Uno solo: è manuale. E l’«A4 Cabriolet» chiede a gran voce il «Multitronic». È una questione di coerenza, soprattutto, e lo sterzo è precisamente accordato alle caratteristiche di questa Audi. Perciò si merita il massimo dei voti. Anche perché, obiettivamente, le sue qualità sono tutte al top, dalla prontezza alla progressività. A richiesta, un servosterzo a controllo elettronico. Il capitolo freni merita un’approfondita analisi: la macchina, pur equipaggiata di pneumatici maggiorati, ha prodotto risultati modesti. Gli spazi d’arresto, non particolarmente contenuti, sono stati condizionati da qualche incertezza dell’impianto antibloccaggio. Sotto sforzo, il pedale è diventato un po’ spugnoso. Nel corso dei test in pista, l’«A4 Cabriolet» ha manifestato al limite una rassicurante tendenza al sottosterzo e progressivi e lenti allargamenti delle traiettorie. In altre parole: è una macchina sicura, il cui comportamento è, nonostante assetto e gomme, quello della tranquilla berlina da cui deriva. Pronta e progressiva nei cambi di traiettoria, si riallinea con precisione; qualche lieve, innocua oscillazione della scocca a fine manovra. Anche forzando le manovre, quest’Audi resta sempre sicura e non mette mai in apprensione chi guida. In curva, come detto, è decisamente sottosterzante. Posto che grandi economie non se ne possono fare (cilindrata, massa e necessità di premere a fondo l’acceleratore), sappiate che non vi saranno neppure vistosi versamenti di contante nelle casse dei benzinai: l’«A4» s’accontenta del giusto. Dove «giusto» va inteso nella media delle concorrenti. L’argomento è uno di quelli che si prestano a svariate interpretazioni: in assoluto, 40.000 euro sono una cifra consistente, ma questo è anche il prezzo medio delle cabriolet di pari categoria... In cambio, ci sono molta sostanza e la ragionevole certezza che manterrà alto il proprio valore nel tempo. Le stelle sono valutate mettendo a confronto il punteggio migliore che hanno meritato vetture della medesima fascia di mercato. PROVA SU STRADA • Agosto 2002 87