Tendenza allegria - Running Magazine

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Tendenza allegria - Running Magazine
ANNO 1 - NUMERO 3 - 2012
Editore Sport Press S.r.l. - Corso della Resistenza, 23 - 20821 Meda (MB) Tel. +39 0362.600469 - Fax 0362.600616 - e-mail: [email protected] - Direttore responsabile: Angelo Frigerio - Periodico mensile - Registrazione al Trib. di Milano n. 38 del 20 gennaio 2012 - Poste Italiane
SpA Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 - conv. in Legge 46/2004 Art. 1 Comma 1 LO/MI - Stampa: Ingraph - Seregno (MB) - In caso di mancato recapito, inviare all’ufficio postale di Roserio per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa.
COVER STORY
pagiNA 10
la NUOVA RUBRICA
SHOES COUNT
LA CLASSIFICA DEI BRAND di calzature
AI PIEDI DEI PARTECIPANTI DI ALCUNE DELLE
PIù IMPORTANTI mezze e maratone ITALIANE.
ECCO I DATI DI VENEZIA E FIRENZE 2011.
CORRENDO FELICI CON BROOKS
NUMEROSE SINERGIE CON I DEALER, SUPPORTO DI 5.30 E MARATONABILI, PRESENZA
DA PROTAGONISTA NEL MONDO TRiATHLON E MOLTO ALTRO. IL BRAND SI CONFERMA TRA
LE REALTà PIù ATTIVE NEL RUNNING A 360°. E AD APRILE ARRIVERà PURE UN INNOVATIVO
CONCEPT STORE. INTERVISTA CON MARCO ROCCA, SALES & MARKETING MANAGER ITALIA.
focus shop
pagina 8
la scarpa del mese
GLI “STRAORDINARI” e in parte inaspettati CASI
DI RUN 5.30, PODISTI DA MARTE E MIDNIGHT RUN
ADIDAS //
Tendenza
allegria
SUPERNOVA GLIDE 4
tutte le caratteristiche tecniche.
i plus, il target di riferimento,
le iniziative marketing a supporto.
paginA 22
nelLO STORE DI PRATO GESTITO DA SILVANO MELANI
COME SI RIMANE
PER 30 ANNI
“IL CAMPIONE”
paginA 16
alle pagine centrali
L’INIZIATIVA DELL’AZIENDA MILANESE
INTERVISTA CON PIETRO TRABUCCHI
runner DEL MESE
IL RICICLO NATURALE DELLE SCARPE
CON SUOLA IN GOMMA
LA MONTAGNA COME LABORATORIO
CALCATERRA, IL “TASSISTA VOLANTE”
paginA 9
pagina 18
[email protected] / www.runningmag.it
paginA 20
RUNNING MAGAZINE
editoriale
di BENEDETTO SIRONI
[email protected]
Un mercato vivo
ed entusiasta.
Con qualche ma…
Non c’è due senza tre. Parlando in generale, solitamente il numero tre è quello della conferma.
Ebbene, non vogliamo emettere sentenze definitive, ma dopo solo pochi numeri di Running Magazine, una cosa è certa. Il nostro nuovo progetto
editoriale lanciato a dicembre 2011 e giunto appunto alla sua terza puntata è già un successo.
Per noi ma soprattutto per voi. In tantissimi ci
avete scritto, con altrettanti abbiamo avuto modo
di parlare o di confrontarci faccia a faccia. Una
delle osservazioni che più ci ha fatto piacere è che
“Running Magazine si differenzia in modo netto
da tutto quello che esiste già”. Ed è proprio questo
uno dei nostri punti di forza.
Come ben sapete, non esiste infatti un altro magazine B2B specializzato unicamente nel settore a
360°. Al contempo sarebbe limitante considerare
Running Magazine “solo” un B2B per aziende,
agenti e negozianti. È bene ricordare che il giornale viene inviato anche ad atleti, associazioni,
organizzatori di gare e opinion leader. Con una
readership complessiva di oltre 50.000 lettori.
Senza considerare la presenza online sui vari social network e con il nostro nuovo sito web (molto
apprezzato e con un numero sorprendente di visite nel primo mese).
Nei vari “scambi” di opinioni e idee di questi primi
quattro mesi ci siamo anche fatti un’idea ancora più
precisa e completa del mercato running italiano. I numeri sono inequivocabili e li abbiamo in parte citati
sullo scorso editoriale. Di certo il potenziale è ancora
superiore. Si parla di quasi quattro milioni di praticanti (rispetto ai circa tre stimati oggi). Proprio i numeri e i dati di mercato sono uno degli aspetti sui quali
Running Magazine è e sarà particolarmente concentrato. A questo proposito, a partire da questo numero,
vi proponiamo in assoluta esclusiva una nuova, fantastica rubrica: si chiama “Shoes Count” e ogni mese
analizzerà con accurate tabelle i brand di calzature
utilizzate da tutti i partecipanti alle più importanti
maratone o mezze maratone italiane. Insomma, una
vera e propria “chicca”. E oltretutto non sarà l’unica…
Come dicevamo, un mercato vivo ed entusiasta
quello del running. Nel quale tuttavia permangono
anche situazioni un po’ “ristagnanti”. E dove certo
non mancano problematiche e questioni “spinose”.
Anche su queste situazioni Running Magazine avrà
sempre un occhio più che vigile. E sarà sempre
aperto al dibattito. Per cominciare leggete la lettera
a fianco che abbiamo ricevuto da un negoziante e
che volentieri pubblichiamo. Se volete dire la vostra,
siete i benvenuti.
MARZO 2012
LETTERE ALLA REDAZIONE
Il “ricatto” dell’esclusiva
Gent.le staff di Running Magazine,
mi chiamo Gabriele e sono proprietario di un negozio di
Cuneo specializzato nel running. Oltre che alla vostra redazione, questa lettera è stata inviata alla direzione di tre importanti aziende leader del settore, oltre che alle due riviste
consumer di riferimento nel mondo della corsa, Correre e
Runner's World.
Questo mese ho discusso animatamente con un rappresentante di un’azienda di calzature riguardo a questo tema:
è possibile che nel 2012 alcuni negozi concorrenti (in provincia di Cuneo, ma succede un po’ ovunque, solamente in
Italia) obblighino un rappresentante a non vendere i prodotti
a un concorrente, nonostante l’assenza di un esclusiva contrattuale?
Ma soprattutto, è possibile che lo stesso rappresentante e
quindi anche la stessa azienda si facciano “ricattare” così
da negozi “antiquati” per la mera logica del fatturato? Tutto
questo nonostante il mio negozio lavori sulla qualità ed effettui sempre vendite molto tecniche, non partecipando
certo alle guerre di prezzo. A volte critichiamo la politica
poco trasparente e corrotta. Ma siamo noi stessi, nel nostro
mercato, a non dare sempre il buon esempio, con queste
pratiche assai discutibili e, a mio parere, scorrette.
Oltretutto, parlando di questa situazione esistente da due
anni (cioè da quando ho aperto il negozio) con colleghi stranieri (danesi, tedeschi, olandesi) mi sono visto guardare
come se venissi da un altro pianeta... E in Italia questo modello esiste da parecchi anni (almeno 10).
Perché non facciamo invece controllare ai rappresentanti i
prezzi di listino nei negozi (un po’ come fa la Finanza con gli
scontrini) e laddove non lo si applichi correttamente
l’azienda non possa decidere di non servire più quel retailer?
Perché non iniziamo a promuovere una cultura all’acquisto
seria e corretta tra i consumatori e i negozianti?
Certo il fatturato è importante. Ma sarebbe una dimostrazione seria che non si ragiona unicamente con la logica del
business.
Cordiali saluti
Gabriele Bonuomo
Titolare OUTDOOR Cuneo - www.outdoorweb.it
Editore
Sport Press Srl
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Direttore editoriale: RICCARDO COLLETTI
Redazione Italia: Corso della Resistenza, 23
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Anno 1 - N. 3 - 2012
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Edizioni Turbo S.r.l. - Responsabile dati: Riccardo Colletti.
Questo numero è stato chiuso in redazione il 20 marzo 2012
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NEWS
tris di EVENTI VERONESI
SPONSORIZZAti da BROOKS
// Brooks Italia è lo sponsor ufficiale dei tre
principali eventi veronesi running: dopo la
Giulietta&Romeo Half Marathon del 19
febbraio scorso, sarà la volta della Gardaland
Half Marathon (maggio) e della Verona
Marathon (ottobre), il clou della stagione
dopo il successo di partecipazione delle
ultime due edizioni. Giulietta&Romeo Half
Marathon ormai punta a diventare la terza
tra le più famose mezze maratone italiane,
dopo Roma-Ostia e StraMilano. VeronaMarathon è già nella top-ten delle maratone
italiane con i suoi 1500 arrivati (2011),
davanti a delle classiche come Carpi, Salsomaggiore e Trieste.
Garmin title sponsor
del primo TriO Sirmione
// Il fascino del triathlon, che unisce le tre
specialità del nuoto, del ciclismo e della corsa
a piedi, ha conquistato anche Garmin. Che
non solo ha presentato il modello Forerunner
910 XT, ma ha anche titolato la prima edizione del Garmin TriO Sirmione. L’evento
andrà in scena il prossimo 30 giugno sul
basso Lago di Garda e comprenderà 1,5 km
di nuoto, 40 km di ciclismo e 10 km di podismo. Da segnalare anche il progetto TriO
Challenge promosso dalla rivista Runner’s
World. L’iniziativa vedrà partecipare alla gara
tre uomini e tre donne privi di esperienza
sportiva, selezionati dall’equipe dell’Università di Scienze Motorie di Verona tra 20 individui sedentari. I sei challenger stanno
lavorando per arrivare in pochi mesi a correre
il loro primo triathlon olimpico. Il progetto
dimostrerà come attraverso un percorso finalizzato chiunque possa affrontare una gara simile. È possibile seguire i concorrenti su
www.triochallenge.com, sulle pagine di Runner’s World ogni mese e nelle puntate dedicate dal programma Icarus di Sky.
La Sportiva e Gore insieme
per la Mountain Running Cup
Presentato il corto sul doping Sponsorizzato New Balance
// Lo scorso 7 marzo in Campidoglio,
presso la sala Protomoteca, è stato presentato in anteprima a tutto il mondo della
stampa sportiva e cinematografica il cortometraggio “Purosangue”, in occasione della
XVIII Maratona di Roma (svoltasi il 18
marzo). Prodotto da Massimiliano Monteforte e diretto dal regista Virginio Favale, il
video dura circa 25 minuti e affronta il
tema della corsa e del doping. New Balance
è main sponsor dell’iniziativa insieme a Maratona di Roma, al negozio Noi Sport e alla
rivista Correre. Il corto sarà proiettato nei
più importanti festival del cinema del
mondo. Seguiranno altre proiezioni itineranti, tra cui la città di Milano dopo la Maratona. La proiezione farà anche il giro di
numerose scuole per sensibilizzare i ragazzi
al delicato tema del doping. A breve verrà
diffuso anche il Dvd.
GRANDE SUCCESSO PER IL PRIMO Terramia Marathon Day
// Domenica 4 marzo al Teatro Dal Verme di
Milano è andato in scena uno show organizzato
da Terramia in collaborazione con Technogym.
Novanta minuti di emozioni, maratona, divertimento, musica e curiosità dedicati agli appassionati di maratona e in particolare della
Maratona per eccellenza, la ING New York City
Marathon. Il sipario si è aperto con la proiezione
del video “Run for Life” realizzato dal New York
Road Runner, seguito da un’emozionante esibizione canora di Amii Stewart che ha intonato
“New York New York”. È poi salito sul palco il
conduttore maratoneta Alessandro Pinto, che
ha dato il via allo show con la presentazione del
presidente di Terramia, Antonio Baldisserotto.
È così iniziato il talk-show con alcuni personaggi
tra cui Linus (direttore artistico di Radio Deejay
e 10 maratone di New York all’attivo), Orlando
Pizzolato (due volte vincitore a NY), Franca Fiacconi (unica italiana vincitrice) e Roberto Giordano (cabarettista e conduttore del programma
televisivo “Correndo per il Mondo”). Presenti
in sala anche tre maratoneti che il 6 novembre
scorso hanno partecipato con Terramia alla ING
New York City Marathon: Renato Daga e le gemelle Simona e Chiara Corna. Lo show è proseguito con uno sketch di Roberto Giordano,
che ha raccontato barzellette mentre correva sul
tapis roulant. Da ultimo Amii Stewart ha cantato “Knock on wood” e, su richiesta del pubblico, “Caruso” in onore di Lucio Dalla. Nel
gran finale, immancabile un’estrazione di premi
per la Maratona di New York 2012 con Terramia per sei fortunati spettatori.
A Moleto il 1° raduno annuale del Team Salomon Carnifast
// Lo scorso 10-11 marzo a Moleto (AL) si è
svolto il primo raduno annuale del Team Salomon Carnifast. Il piccolo borgo del comune
di Ottiglio si è trasformato nella sede di svariate attività legate al mondo running e ha accolto alcuni dei migliori interpreti nazionali e
internazionali di corsa in montagna, skyrunning e trail running. In occasione della presentazione ufficiale del Top Team (in foto)
sono inoltre state girate le prime riprese del
documentario che racconterà, nel corso dell’anno, l’intera stagione del Team Salomon
Carnifast. La due giorni ha anche dato vita
alla prima edizione del Free Trail di Moleto,
una gara di 14 km con invito esteso a chiunque e iscrizione gratuita. Era prevista persino
la partecipazione di camminatori e la creazione di un mini circuito per bambini.
Asics Italia sponsor
di Avon Running 2012
// www.teamsalomoncarnifast.com
festival dei riconoscimenti per Patagonia, premiata
per innovazione, tecnologia, ambiente e marketing
// Patagonia, noto marchio di abbigliamento legato al mondo outdoor che recentemente ha presentato anche una
rinnovata linea specifica per il trail running, quest'anno ha ricevuto importanti
riconoscimenti. In primis il Premio Natura 2012 nella categoria abbigliamento
(secondo i criteri di conoscenza e utilità
// La Sportiva in collaborazione con W.L.
Gore & Associates presenta la prima edizione
della La Sportiva Gore-Tex Mountain Running Cup. Sono state selezionate cinque tra le
migliori gare skyrunning internazionali (Valmalenco Valposchiavo skyrace il 10 giugno,
Stava Skyrace il 24 giugno, Dolomites Skyrace
il 22 luglio, Giir di Mont il 29 luglio e Red
Rock Skymarathon il 5 agosto). Le gare saranno riunite in un unico circuito con classifica dedicata e montepremi finale in denaro,
messo in palio da Gore e La Sportiva. Per
competere nel circuito è necessario partecipare ad almeno quattro delle 5 gare, seguendo
il regolamento ufficiale di ogni singola manifestazione. I punteggi totalizzati saranno sommati per stilare una classifica generale che
premierà i primi 10 uomini e le prime 10
donne con montepremi dedicato e calzature
da mountain running La Sportiva in membrana Gore-Tex (modelli Raptor, Wild Cat
2.0, Electron e Crossover).
del prodotto e vantaggi per l’ambiente) e il
Best Work Style Award (secondo i criteri
di identità, emozione, architettura, salvaguardia ambientale e organizzazione aziendale). Patagonia è stata inoltre annoverata
da Fast Company tra le 50 aziende più
competitive al mondo, ottenendo il 14°
posto. Sul fronte marketing, Patagonia ha
ricevuto anche il riconoscimento Outdoor
Industry Social Media Awards 2011, assegnato dal mensile B2B Outdoor Magazine
USA, per il canale youtube in assoluto più
visitato durante l'anno 2011.
// Avon Running è, in Italia, uno dei più importanti appuntamenti di sport, benessere e solidarietà tutto al femminile, che riscuote da anni
notevole successo e grande partecipazione: si
tratta di una gara di 5 km a ritmo libero e una
10 km agonistica. Le gare si terranno il 25 marzo
a Bari, il 1° aprile a Firenze, il 6 maggio a Genova e il 20 maggio a Milano. Asics ha deciso di
supportare nuovamente questo importante
evento che rappresenta l’opportunità di comunicare l’impegno e la ricerca che da anni
l’azienda porta avanti per migliorare le prestazioni delle runners. Asics infatti dedica particolare attenzione alle atlete, studiando linee
specifiche di abbigliamento e calzature. Recenti
studi condotti dal centro di ricerca Asics a Kobe,
Giappone, hanno ridefinito i parametri della
tecnologia, adattandoli alla differente postura,
calzata e peso della donna. Nella foto sopra da
sinistra: Paoletta, speaker di Radio Italia, con la
madrina dell’iniziativa, la nota atleta degli anni
‘80-’90 Laura Fogli
// www.avonrunning.it
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RUNNING MAGAZINE
IL CROSSFIT ARRIVA IN SETTE PARCHI
D’ITALIA CON IL REEBOK PARK TOUR
MARZO 2012
LETTURE
CORRERE
DI JEAN ECHENOZ
ED. ADELPHI - EURO 15 - PAG. 148
// Emil Zatopek (1922 2000) è il corridore cecoslovacco a cui è dedicato il
libro di Echenoz. Lo chiamavamo “la locomotiva”.
Nel 1952, dopo tante medaglie, ne vinse una d’oro
alle Olimpiadi di Helsinki, vincendo tutte le
gare di fondo e mezzo fondo. Da allora divenne una leggenda, soprattutto per la
sua resistenza. Resistenza anche nel suo
difficile percorso esistenziale: operaio nell’era di Stakhanov, iniziò malvolentieri a
correre durante la leva militare, con stupefacenti risultati. La corsa gli diede in seguito fama e successo, ma fu escluso dal
partito per le sue dichiarazioni nei giorni
successivi l’invasione dei carri armati sovietici a Praga. Radiato dall’esercito,
venne mandato a lavorare come magazziniere in una miniera di uranio vicino
alla frontiera tedesca, poi a scavare buche
per linee telefoniche, e rientrato a Praga
lavorò come lo spazzino. Venne riabilitato
negli anni ottanta, dopo avere rinnegato
le sue idee politiche.
// Anche in Italia lo spot Reebok diventa realtà. Un truck
con il container girerà per le
strade italiane e si fermerà nei
parchi principali di sette città.
È partito lo scorso 9 marzo da
Palermo, al parco Giardino Inglese e si è spostato a Roma (16-
18 marzo) e Napoli (23-25
marzo). Le prossime tappe saranno Parma (30 marzo-1
aprile), Padova (14-16 aprile),
Torino (21-23 aprile) e infine
Milano (4-6 maggio). Il container si aprirà e trasformerà l’area
circostante in un vero e proprio
box d’allenamento. Esperti trainer condurranno le attività
della giornata, introducendo i
partecipanti ai movimenti basilari. Durante tutta la giornata i
partecipanti avranno l’opportunità di testare le scarpe RealFlex di Reebok, dotate di una
suola con 76 elementi indipen-
L’ARTE DI CORRERE
DI MURAKAMI HArUkI
ED. EINAUDI - EURO 13 - PAG.162
// Murakami Haruki è uno degli scrittori più letti e tradotti
nel panorama della letteratura
mondiale. Ai suoi numerosi e
affascinanti romanzi, percorsi
da atmosfere anche surreali,
ma ben radicati nella realtà di
un paese complesso e suggestivo, ha aggiunto un saggio sull’arte del
correre. Appassionato corridore, 60 anni,
piccolo e muscoloso, ha fatto della corsa,
come dello scrivere, un’arte. Ha partecipato a 27 maratone e a un’ultramaratona
di 100 km in Giappone, quando aveva 45
anni. Correre fa parte della sua vita ed è
anche un modo per incontrare gente, per
vivere insieme una passione e creare legami di amicizia. Ai numerosi giornalisti
che gli chiedono interviste, risponde:
“Venga a correre con me e rispondo alle
sue domande”. “La corsa è una lotta contro il tempo, è salute mentale, è l’ascolto
di sé, la voglia di misurarsi e migliorarsi,
di resistere alla sofferenza, di sublimare la
noia”, scrive Murakami. In questo interessante e scorrevole saggio, lo scrittore
racconta, oltre le sue esperienze di maratoneta, aneddoti intercalati da riflessioni
sull’analogia tra la pratica della corsa e
quella della scrittura “Scrivere è un po’
come correre una maratona, la motivazione è della stessa natura: uno stimolo interiore silenzioso e preciso, che non cerca
conferma in un giudizio esterno”.
5
denti che favoriscono il naturale movimento del piede. Per i
più allenati sarà possibile iscriversi al Reebok CrossFit Fitness
Championship, postando di-
rettamente in loco i risultati dei
propri WOD. Solo i migliori
30 uomini e 30 donne si potranno affrontare nella finale
del 23 giugno a Roma.
NEWS
Dieci le gare nazionali
sponsorizzate da Agisko
Runners Point apre 13 store
in Svizzera, Germania, Austria
// Dal 17 marzo al 28 ottobre sono ben
dieci le gare sponsorizzate da Agisko. Si
parte con l’Ultrabericus di Vicenza (17
marzo), per passare poi al Wild Trail a Capraica (LI) il 1° aprile e al Trail dei Gorrei a
Ponzone (VI) il 15 aprile. Agisko sarà presente anche dal 22 al 29 aprile nelle isole
Eolie per la Volcano Trail e al Trail Monte
Soglio a Foro Canavese (TO) il 27 maggio.
In estate sarà possibile trovare i prodotti Agisko anche al LUT Lavaredo UltraTrail a
Cortina d’Ampezzo il 29 giugno e al Cervino X-Trail il 18 luglio a Valtournenche
(AO). Gli ultimi tre appuntamenti dell’anno
sono fissati per l’Amalfi Trail dal 13 al 20
ottobre, il Tartufo Trail il 14 ottobre a Calestano (PR) e il Trail Monte Casto il 28 ottobre ad Andorno Micca (BI).
// Il gruppo Runners Point, rivenditore specializzato tedesco, si prepara ad aprire una decina
di negozi in Germania e in Austria, dopo che
le sue vendite sono aumentate del 12,9% per
un totale di 166 milioni e 200mila euro nello
scorso anno. Questo include le vendite in tutti
i negozi del gruppo, tra cui 25 franchising indipendenti. Le vendite omogenee sono cresciute
del 3,2% e la vendita on-line ha più che raddoppiato il proprio fatturato. Il management ha
affermato di voler aprire da 10 a 15 negozi di
proprietà di quest'anno, e circa lo stesso numero
in franchising. Attualmente 93 negozi sono gestiti da Point Runners. Il licenziatario del
gruppo in Svizzera, che ha lanciato tre punti
vendita nel Paese lo scorso anno, vuole aprire
altri tre store nel primo trimestre 2012.
// www.agisko.com
DOPPIO CAMBIO DI POLTRONE
ai vertici di GARMIN italia
SAUCONY ai piedi dello staff YAMAHA in moto gp
// Il campionato mondiale della Moto Gp è alle
porte e il team Yamaha ha scelto di equipaggiare
i propri membri con scarpe Saucony. A partire
dalla prima gara (8 aprile, Losail, in Qatar), lo
staff tecnico sarà provvisto della nuova ProGrid
Ride 4. Il connubio fra le due aziende nasce
della volontà di mettere a disposizione di tecnici
specialisti una calzatura ideata per il running. In
preparazione alla prima gara, il team Yamaha sta
completando gli ultimi test sulla nuova moto, la
1000cc YZR-M1. Gli addetti ai lavori sono già
equipaggiati con la fornitura Saucony. È stato
Morgan Guizzo, sales & marketing manager di
Sportlab, a esprimere l’apprezzamento degli uomini Yamaha alla presentazione delle nuove
scarpe. Il manager di Saucony (nella foto sopra
a sinistra insieme al general manager di Yamaha
Marco Riva) ha espresso la sua sorpresa nel constatare come il running sia una pratica molto diffusa fra i membri del team.
Visto da
Quale abbigliamento
per iniziare?
// Con la nomina di Stefano Viganò a managing director di Garmin Italia, la divisione Fitness & Outdoor della sede italiana si ristruttura, assegnando alle risorse interne nuove
competenze manageriali. A partire dal mese di
marzo, infatti, Luca Sannazzarri assume la responsabilità della divisione Fitness & Outdoor
con il ruolo di sales & marketing manager e risponderà direttamente a Viganò. Le prime
esperienze di Sannazzari riguardano lo sviluppo
di applicazioni nel mercato della nautica. In
questo settore matura una ventennale esperienza tecnica e commerciale. Con lo sviluppo
dei nuovi strumenti GPS di Garmin dedicati
allo mondo dello sport e dell’outdoor, Sannazzari lascia nel 2008 il mare per passare alla
montagna nel ruolo di product specialist Outdoor. Nella nuova configurazione della divisione Fitness & Outdoor, Matteo Bortesi sale
al ruolo di product marketing manager. Entrato in Garmin nel 2006, Bortesi si è occupato
da subito dei prodotti studiati per il mondo
dello sport, mettendo a disposizione dell’azienda la propria esperienza agonistica maturata in particolare nel mondo dell’atletica e
del tennis.
// La collaborazione tra Running Magazine
e il sito Runlovers proseguirà con alcune “finestre” nelle quali lo staff del sito ci segnalerà trend, curiosità e dati emersi analizzando il variegato pubblico dei propri
utenti, in gran parte runners amatoriali.
Ecco la prima: “Spesso i nostri lettori ci
chiedono, incerti e timorosi, quale sia il
corretto abbigliamento per iniziare a correre. La risposta non è mai univoca: infatti
le persone hanno differente percezione del
freddo, del caldo, si scaldano in modo differente, ecc. Tuttavia, le indicazioni che
diamo sono sempre di avere materiale tecnico e usiamo terminologie come antivento, membrana, traspirante... Dove si incagliano le persone è la percezione del
prezzo. Se per costruire abbigliamento tecnico estivo da corsa sono sufficienti poche
decine di euro, non è così per l'inverno. Per
un buon paio di pantacollant lunghi, un
primo strato tecnico, un secondo strato isolante e un windstopper (poi possiamo aggiungere guanti, scaldacollo, calzini e altro)
si arrivano a spendere anche 300/400 euro.
Una persona media non può comprendere
la differenza di materiali e di ricerca, soprattutto se si approccia per la prima volta
alla corsa. Pertanto si rifugia nella grande distribuzione e compra molto spesso della
“plastica” camuffata da prodotto running.
Saranno anche tempi di crisi, ma senza rinunciare a prodotti al top di gamma, avere
linee di abbigliamento tecnico a prezzi più
accessibili potrebbe essere una buona idea
per conquistare più clienti”.
da sin: matteo bortesi
e luca sannazzari
Damiano Menegon
6
RUNNING MAGAZINE
MARZO 2012
Puma raggiunge 3 miliardi
di euro di fatturato nel 2011
// Puma ha riportato ottimi risultati per il
quarto trimestre del 2011, con un utile netto
del 137%. Per la prima volta nella sua storia
l’azienda è stata in grado di raggiungere la soglia dei tre miliardi di euro di fatturato, aumentando i propri ricavi totali per l'intero
anno del 11,2%, con un incremento del
12,1% in termini di valute locali. L'utile netto
dell'esercizio è aumentato del 13,8%, andando
ben oltre le aspettative del management.
Salomon Trail Tour Italia,
ecco il calendario 2012
// È stato ufficializzato il calendario della
seconda edizione del circuito Salomon Trail
Tour Italia 2012. Dopo il grande interesse
riscontrato lo scorso anno, quando a trionfare sono stati Fabrizio Roux e Francesca
Canepa, per il 2012 Salomon Trail Tour Italia si arricchisce di due affascinanti appuntamenti, per un totale di cinque gare da
aprile a settembre. Prima tappa il 21-22
aprile l’Elba Trail, 46 km tra il verde del
Parco nazionale dell'Arcipelago Toscano. Secondo stop il 12 maggio con il confermato
Le Porte di Pietra a Cantalupo Ligure, sede
della Nazionale di Trail Running che ha partecipato al mondiale lo scorso anno. Terzo
appuntamento il 22-23-24 giugno al Grand
Raid Du Cro-Magnon, una ultra trail di 114
km che attraversa le Alpi, da Limone Piemonte fino a Cap d’Ail Côte d’Azur in
Francia. Altra novità il Cima Tauffi Trail
(20-21 luglio), 60 km nell’Appennino ToscoEmiliano. Gran finale invece il 15-16 settembre sulle Dolomiti con il Sellaronda
Trail Running.
// www.salomontrailtouritalia.com
tra giugno e agosto torna
la doppietta delle orobie
l’Ötzi Alpin Marathon
sarà firmata Dynafit
// Mario Poletti, campione dello skyrunning, ripropone agli appassionati del trail la
“doppietta” delle Orobie. Innanzitutto
l’Orobie Vertical, anche quest’anno intitolata alla memoria di Fausto Bossetti, il
51enne di Parre, grande appassionato di
montagna, scomparso per un incidente sugli
sci nel gennaio 2011. L’appuntamento è per
il prossimo 2 giugno. Nel 2011 (anno d’esordio) furono oltre 200 gli skyrunner che diedero fiducia alla nuova manifestazione,
sfidandosi sul tracciato che unisce Valbondione (in alta val Seriana) al rifugio Coca
dopo 1000 metri di dislivello. Quest’anno
Fly-Up Sport, società organizzatrice, ha limitato le iscrizioni a un tetto massimo di
250. Il secondo appuntamento da segnare
sul calendario è per domenica 5 agosto:
torna la Orobie Skyraid, percorsa da atleti di
// Il prossimo 14 aprile andrà in scena la Ötzi
Alpin Marathon da Naturno a Senales. Si tratta
di una maratona estrema, articolata nelle tre discipline di mountain bike, corsa e sci alpinismo,
che da quest’anno ha come sponsor tecnico Dynafit. Il brand proprio nel 2012 presenta la sua
prima collezione estiva dedicata all’Alpine Biking e all’Alpine Running. Un connubio perfetto, come spiegato da Benedikt Bohem,
managing director di Dynafit International: “I
tre mondi dello sci alpinismo, del ciclismo e
della corsa sono molto vicini tra loro. Abbiamo
condotto uno studio per capire cosa cercano gli
sci alpinisti in estate. La risposta è stata corsa in
montagna o mountain bike, a volte insieme.
Basti guardare gli atleti del panorama agonistico
mondiale tra cui i nostri atleti Dynafit Mireia
Miro o Kilian Jornet, che dominano nei due
sport, sia in estate che in inverno”. La Ötzi
marco de gasperi,
vincitore
dell’edizione 2011.
valore internazionale. Il quartier generale
della manifestazione sarà collocato nella
piana di Donico, al Passo della Presolana,
partenza e arrivo della gara.
7
Alpin Marathon si disputerà per la seconda
volta nella sua storia nella giornata di sabato,
così da poter recuperare la gara di domenica in
caso di tempo avverso. Al momento sono iscritti
154 uomini e 10 donne. Tra i partecipanti,
anche importanti presenze Dynafit come lo
stesso Benedikt Bohem e il product manager
Schorsch Nickaes. L’azienda, tra l’altro, ha di recente allargato il proprio team di atleti accogliendo Mirco Ferrari e Omar Campestrin per
lo sci alpinismo, oltre a Pivk Taddei e Giancarlo
Annovazzi per skyrunning e trail runnig.
// www.oetzi-alpin-marathon.com
RUNNING MAGAZINE
shoes
count
DATI & STATISTICHE SUI BRAND AI PIEDI DEI PARTECIPANTI
DI ALCUNE DELLE PIù IMPORTANTI MARATONE E MEZZE MARATONE ITALIANE.
ECCO LA NUOVA, imperdibile RUBRICA DI RUNNING MAGAZINE
MARZO 2012
LA SCELTA
DEI RUNNERS
ECCO LA CLASSIFICA DEI MARCHI DI CALZATURE utilizzate,
CON TANTO DI SUDDIVISIONE A SECONDA DEI TEMPI di arrivo,
RELATIVE ALLE MARATONE DI VENEZIA E FIRENZE 2011.
7.000: iscritti
80.000: bottiglie d’acqua San Bene-
I NUMERI
detto
60.000: bottiglie di Gatorade
30.000: confezioni di biscotti Palmisano
40: quintali di mele
35: quintali di banane
30: quintali di arance Coldiretti
2.000: i volontari impegnati
20.000: spugne, prontamente raccolte al termine della gara
40: km di nastro segnaletico
5: km di transenne per le strade
4: postazioni mediche fisse distribuite sul percorso
2: centri di raccolta per atleti ritirati
7: ambulanze
2: auto mediche
2: moto mediche
2: idroambulanze
12: medici
22: infermieri professionali
60: infermieri volontari Croce Verde
10: ecosanitari volontari dei Cavalieri di Malta in servizio nella zona
di Piazza San Marco
16: massofisioterapisti
MARATONA DI FIRENZE
// Venendo ai dati relativi alla maratona di Firenze, su
6.932 concorrenti arrivati, sono stati 5.514 a chiudere
entro le 4,30 ore e quindi presi in esame nella tabella
sottostante. Interessante notare come i dati siano
davvero molto simili a quelli di Venezia. Praticamente
tutte le posizioni sopra analizzate e all’incirca anche
le varie percentuali si equivalgono.
I dati si presentano ancora più omogenei anche nelle
fasce centrali dei tempi. Unica eccezione il forte
cambio di percentuali di Nike e Adidas tra i top runners (rispettivamente al 25% e 35% per i runners
sotto le 2,30 ore, 20 in totale) dovuto in parte anche
a fattori di “sponsorizzazione” di alcuni atleti top.
2:30
1. ASICS
2. MIZUNO
3. NIKE
4. SAUCONY
5. BROOKS
6. ADIDAS
7. NEW B.
ALTRE
TOT.
3
1
5
3
1
7
0
0
20
%
15,0
5,0
25,0
15,0
5,0
35,0
0,0
0,0
100,0
2:30/3:00
75
58
28
36
46
32
10
4
289
(23 OTTOBRE 2011)
// I partecipanti a Venezia 2011 sono stati 7.000. Di
questi 4701 coloro che hanno chiuso la gare sotto le
ressante poi operare qualche valutazione su come
alcune percentuali varino in funzione dei tempi. Adidas
ad esempio, in sesta posizione assoluta con 260 run-
4,30 ore e che quindi sono stati presi in considerazione
per il nostro primo “Shoes Count”. Dalla tabella emerge
ners e il 5,5% delle preferenze, ha percentuali maggiori
tra i top runners sotto le 3 ore: addirittura il 66% sotto
come il marchio leader in assoluto sia Asics, con 1.522
preferenze, corrispondenti al 32,4% dei partecipanti.
le 2,30 ore (8 runners su 12) e il 10,4% sotto le 3 ore.
Così come possiamo notare come Brooks aumenti la
Seguono Mizuno (854 runners corrispondenti al 18,2%)
e un terzetto composto da Nike, Saucony e Brooks con
propria percentuale nella fascia medio/alta: 20,7% tra
2,30 e 3 ore e 21,4% tra le 3 e 3,30 ore.
una percentuale simile oscillante tra il 12 e il 13%. Inte-
1. ASICS
2. MIZUNO
3. NIKE
4. SAUCONY
5. BROOKS
6. ADIDAS
7. NEW B.
8. DIADORA
ALTRE
TOT.
2:30
%
0
0
2
1
0
8
1
0
0
12
0,0
0,0
16,7
8,3
0,0
66,7
8,3
0,0
0,0
100,0
2:30/3:00
37
28
21
20
8
14
5
1
1
135
%
3:00/3:30
27,4
20,7
15,6
14,8
5,9
10,4
3,7
0,7
0,7
100,0
264
205
124
125
117
60
16
6
40
957
%
27,6
21,4
13,0
13,1
12,2
6,3
1,7
0,6
4,2
100,0
3:30/4:00
584
348
266
229
243
89
47
19
38
1863
%
31,4
18,7
14,3
12,3
13,0
4,8
2,5
1,0
2,0
100,0
(27 NOVEMBRE 2011)
%
26,0
20,0
9,7
12,5
15,9
11,1
3,5
1,5
100,2
3:00/3:30
468
278
217
158
199
83
33
27
1463
I NUMERI
// L’inedito percorso con il passaggio in piazza San Marco ha portato
fortuna alla 26° Venicemarathon
2011. Nuovo percorso e nuovo record nella gara femminile con la keniana Helena Kirop, che ha vinto in
2h23’37”. La gara maschile invece è
stata vinta dall’etiope Tolesa Tadese
Aredo in 2h09’13”. Positiva la prova
dell’azzurro Danilo Goffi, 7° in
2h14’41” e primo degli italiani.
Anche i numeri dell’edizione 2011
sono stati notevoli: ne riportiamo
alcuni tra i più significativi.
MARATONA DI VENEZIA
%
32,0
19,0
14,8
10,8
13,6
5,7
2,3
1,8
100,0
// La Firenze Marathon è in
Toscana il principale evento di
corsa su strada e a livello nazionale, secondo solo a quello
di Roma, mentre rientra tra le
prime 20 maratone più importanti del mondo per quantità dei partecipanti e qualità
dell’organizzazione. La gara attraversa per tutto il centro storico della città di Firenze: oltre
42 km lungo l’Arno, nel Parco
3:30/4:00
687
378
305
247
270
82
59
42
2070
%
33,2
18,3
14,7
11,9
13,0
4,0
2,9
2,0
100,0
4:00/4:30
593
331
218
177
193
71
42
47
1672
delle Cascine, in piazza del
Duomo, in piazza della Signoria, lungo Ponte Vecchio e in
altri luoghi non meno noti
della città. Il traguardo è posto
in santa Croce. Ecco i numeri
che hanno caratterizzato la Firenze Marathon 2011:
8629: concorrenti iscritti
7339: uomini iscritti
1290: donne iscritte
%
TOT
35,5
19,8
13,0
10,6
11,5
4,2
2,5
2,8
99,9
1826
1046
773
621
709
275
144
120
5514
8
%
33,1
19,0
14,0
11,3
12,9
5,0
2,6
2,2
100,1
7426: concorrenti partiti
6932: concorrenti arrivati
5928: uomini arrivati
1004: donne arrivate
6588: italiani
2041: stranieri
2: conferenze stampa ufficiali
3: ore di diretta Rai Sport
70: giornalisti accreditati
60: fotografi lungo il percorso
20: eventi concomitanti (concerti)
4:00/4:30
637
273
230
209
200
89
51
9
36
1734
%
36,7
15,7
13,3
12,1
11,5
5,1
2,9
0,5
2,1
100,0
TOT
1522
854
643
584
568
260
120
35
115
4701
%
32,4
18,2
13,7
12,4
12,1
5,5
2,6
0,7
2,4
100,0
RUNNING MAGAZINE
FOCUS ON
A Opera, in provincia di Milano,
un’azienda recupera calzature usate
e le trasforma in piste da atletica
e parchi giochi per bambini. Più di 1000
i punti di raccolta in Italia.
ESOSPORT: IL RICICLO
NATURALE DELLE SCARPE
CON LA SUOLA IN GOMMA
• MARTA VALAGUSSA
retta, responsabile del progetto
Esosport.
Nicolas Meletiou
managing director di Eso
MARZO 2012
da sin: Claudio Grassi
(esosport),
Nicolas Meletiou
(Managing Director
ESO Srl), Roberto
Emanuele (Direttore
Generale ESO)
l’ecologia. “Con un piccolo contributo chiesto ai punti vendita
aderenti si coprono le spese per
600-700 chilometri a livello amatoriale (ma i professionisti a volte
utilizzano anche 12 paia di scarpe
trasporto e riciclo” continua Gabriele. “È fondamentale prestare
l'anno). Insomma, l’atteggiamento più corretto è quello di os-
attenzione alle condizioni di usura
delle scarpe che utilizziamo per
servare con attenzione la suola:
se si verifica un logoramento in-
correre”.
terno ed esterno della suola, è
ora di abbandonare le scarpe
QUANDO CAMBIARE LE CALZATURE
vecchie e comprarne un altro
paio. A questo punto entra in
produzione di materie prime. Crediamo profondamente in una disostenibile
dello
mensione
gioco ESO Sport. Basta cercare
sport”, conclude Gabriele.
lo store più vicino, inserire le vecchie scarpe nell’ ESO Sport bag
www.esosport.it
// Sono oltre 51.000 le scarpe da
runner e da ginnastica recuperate
DOVE FINISCONO LE SCARPE
da ESO Sport, un marchio di proprietà dell’azienda ESO Srl, con
“Gli impianti triturano la gomma,
trasformandola in granulato utiliz-
sede a Opera (MI), da più di dieci
anni leader nel settore raccolta,
trasporto e smaltimento dei rifiuti
zabile per sottofondi di piste da
atletica, pavimentazioni stradali,
superfici ad assorbimento di im-
da ufficio. Il gruppo si occupa di
riciclare tutte le scarpe dalla
patto (pavimenti anticaduta) nelle
aree gioco destinate ai bambini.
suola in gomma, logorate da allenamenti, gare e manifestazioni.
Che non finiscono così in disca-
La tomaia sintetica delle suole
viene inserita anche all’interno
dei palloni da calcio”, prosegue
rica, ma possono vivere il processo del riciclo. “Le scarpe da
noi raccolte nei vari punti vendita
Gabriele.
IL PROGETTO
muscolari. Altrettanto vero però è
che spesso si gettano via con
non curanza sneakers ancora uti-
dislocati in tutta la penisola (oltre
1000 tra negozi di articoli sportivi,
Eso Sport è nato due anni fa dall’idea creativa di Nicolas Mele-
lizzabili. Ma come accorgersi che
le scarpe hanno superato il livello
supermercati e palestre) vengono
convogliate verso gli impianti di
recupero” racconta Gabriele Lau-
tiou, managing director di Eso,
nonché appassionato maratoneta, che volle unire lo sport al-
di usura consentito? Un paio di
calzature da corsa andrebbero
Come raccomandano gli esperti,
correre con scarpe usurate può
provocare infiammazioni al tendine rotuleo, stiramenti e dolori
cambiate dopo aver percorso
9
e depositarle nell’ESO Sport box.
Le calzature partiranno per il processo di riciclo più adeguato alle
loro caratteristiche. “Riciclare ha
sicuramente un costo molto più
elevato del semplice smaltimento
di rifiuti, ma il nostro obiettivo primario è quello di evitare la nuova
COVER
STORY
RIFLETTORI PUNTATI SU UNO DEI BRAND LEADER DEL MERCATO, CHE HA CHIUSO IL 2011 CON UN +41%
DI FATTURATO E QUEST’ANNO PUNTA AI 6 MILIONI DI EURO. intervista con MARCO ROCCA, SALES & MARKETING
MANAGER ITALIA, PRIMO UTILIZZATORe DEI VARI PRODOTTI INSIEME AL SUO STAFF E ALLA RETE VENDITE
CORRENDO FELICI CON BROOKS…
NUMEROSE SINERGIE CON I PROPRI DEALER, SUPPORTO DEGLI EVENTI 5.30 E DEL PROGETTO MARATONABILI, PRESENZA DA PROTAGONISTA ANCHE NEL TRiATHLON,
NEL QUALE SPONSORIZZA DANIEL FONTANA e altri atleti di riferimento: sono SOLO ALCUNE DELLE MOLTE INIZIATIVE DEL marchio, CHE SI CONFERMA
TRA LE REALTà PIù ATTIVE in italia NEL RUNNING A 360°. E AD APRILE ARRIVERà PURE UN INNOVATIVO CONCEPT STORE ALL’INTERNO DELL’AEROPORTO DI PISA.
• BENEDETTO SIRONI
Dopo la nostra approfondita e
piacevole chiacchierata con il responsabile di Brooks Italia Marco
Rocca, siamo usciti dai nuovi uffici di Migliarino (Pisa) con una
grande carica e molti pensieri nella
testa. Primo tra tutti: se il mondo
del running in Italia sta vivendo
un periodo particolarmente felice,
i praticanti sono in aumento e l’immagine della disciplina è più che
positiva, molto del merito lo hanno
proprio realtà come Brooks Italia.
Che con tutto il suo staff - spesso
anche in partnership con i vari dealer - è quotidianamente impegnata
con passione e professionalità per la
promozione del running a tutti i livelli. Compreso quello più “etico”.
Diamo quindi a Marco la parola,
mentre per ripercorrere la storia di
Brooks e per un focus sull’attenzione ambientale del marchio vi rimandiamo ai due box a pagina 14.
mente posso immaginare il contrario, ovvero una vita senza la corsa:
negli ultimi 30 anni la corsa mi ha
aiutato in maniera decisiva in tanti
momenti no, insegnandomi a stringere i denti con forza ed andare
avanti, eliminando anche per pochi
minuti ma evidentemente in modo
sufficiente quei pericolosi eccessi
di stress spesso causa di problemi
molto seri.
Qual è il tuo background lavorativo e come è avvenuto il tuo
primo contatto con Brooks?
Tra le mie principali esperienze,
quelle come importatore di brand
quali Cannondale, Kona, Gt, Ironman. Poi a inizio 2002 il mio primo
contatto con Brooks, nel quale poi
sono entrato l’anno seguente. Il
tutto grazie a una preziosa segnalazione di Stefano Morini, all’epoca
importatore Saucony, al quale sarò
sempre grato a riguardo.
Il modello top seller 2011
di Brooks, la Glycerin 9
ioannis Magkriotelis, dipendente
Brooks con l’obiettivo
della maratona olimpica
Come ti sei avvicinato al mondo
della corsa e quali sono state le tue
esperienze come atleta?
Ho iniziato a correre e a pedalare per migliorare la resistenza e la
concentrazione quando, sul finire
degli anni ‘70, ero un giovane pilota
con aspirazioni professionali. Poi la
corsa è diventata una costante del
mio stile di vita, sia praticata come
semplice momento distensivo che
come esperienza agonistica di vari livelli.
Cosa rappresenta per te il running?
Ormai è una prassi per me talmente consolidata che difficil-
Sappiamo che avete recentemente
cambiato sede in Italia, senza spostarvi di molto per la verità. Perché questa scelta?
La sede italiana di Brooks Sport,
pur restando a Migliarino (Comune di Vecchiano, Pisa), si è trasferita nella zona artigianale a poche centinaia di metri dall'uscita
dell'autostrada di Pisa Nord. Una
scelta dovuta più che altro alla necessità di spazio e di uniformità ai
layout delle altre filiali europee.
Quante persone lavorano per Brooks Italia e quali sono i vari ruoli?
Mia moglie Maria Piera è la responsabile amministrativa, il customer service team è composto da
Stefania Mattioli, Ioannis Magkriotelis e Paola Palla, mentre il sales team da Giampaolo Sala (Lombardia e 3 Venezie), Dereje
Rabattoni (Piemonte, Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Umbria e
Marche), Tobias Gramajo (Lazio,
Abruzzo, Molise e Sardegna) e Antonio Pisani (Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia). L’assistenza alla clientela (Tech Rep) è
demandata invece a Salvo Di Tra-
a sinistra Marco Rocca
impegnato in un clinic alla
forza vendite, sotto in azione
alla Maratona di Pisa 2009
pani che verrà presto coadiuvato
nella sua attività da una new entry.
Marco Maggini, infine, è nostro
consulente marketing e new business.
Sappiamo che sono tutti o quasi
anche degli assidui runners…
Effettivamente tutti sono molto
attivi: Dereje ha in passato vestito
la maglia azzurra in più di un’occasione nel cross country, Tobias
dopo un’attività in pista di buon livello è ora un veloce fondista,
Paola è una triathleta e podista
molto motivata. Per non parlare
di Ioannis Magkriotelis, probabile
olimpico per la Grecia da due anni
in Brooks Italia, che lo sta supportando ora attivamente nella sua
grande sfida: qualificarsi per la maratona alle Olimpiadi di Londra
2012. Per farlo dovrà centrare il
tempo minimo di 2h17'10" in una
delle maratone pre-olimpiche. Ioannis ce la sta mettendo davvero
tutta. Non è difficile, infatti, ve-
derlo correre nel pomeriggio (la
mattina lavora presso i nostri uffici) nelle pinete di Migliarino, San
Rossore o presso il campo di atletica di Pisa. Proprio in questi giorni
di marzo si trova in Kenia per finalizzare la preparazione in vista
di questa grande grande sfida.
Che rapporti ci sono con la casamadre tedesca?
La nostra azienda è americana:
la sede tedesca è controllata al
100% dagli USA così come lo
siamo noi, in quanto filiale italiana.
Noi ci occupiamo di tutte le attività
commerciali, amministrative e di
marketing relative al nostro mercato. Solo le spedizioni e le relative
fatturazioni vengono gestite direttamente dalla Germania.
Come è posizionato il nostro paese
in Europa per Brooks?
La nostra crescita è stata notevole ed ora siamo stabilmente,
come valore di fatturato, sul podio
europeo, dopo la Germania e or-
mai molto vicini all’Inghilterra.
Puoi darci qualche numero sui vostri fatturati o indicare in percentuale la crescita degli ultimi due
anni?
Nel 2010 abbiamo registrato un
fatturato di 3,2 milioni di euro, cresciuto a 4,6 milioni nel 2011. Per il
2012 le prospettive sono altrettanto
buone e il target è di 6 milioni.
In quante vetrine siete presenti
oggi? Puntate ad aumentare in termini di quantità di negozi o di
profondità all’interno dei vostri attuali clienti?
Lavoriamo con circa 250 punti
vendita. Il nostro fatturato è cresciuto del 41% nell’ultimo anno,
ma soprattutto è cresciuto del
118% in due anni con un aumento
del 15% solo del numero di dealer.
È soprattutto questo il dato che
più ci piace portare ad esempio
della nostra evoluzione sul mercato
italiano.
In generale siete molto attivi e propositivi con i vostri dealer. Quali
le principali iniziative che sviluppate insieme?
La nostra politica marketing continua ad essere rivolta soprattutto ai
nostri rivenditori i quali, è bene
sottolinearlo, possono influenzare,
positivamente s’intende, la scelta
finale in un settore altamente tecnico come il nostro, dove il consiglio e la consulenza sono oltremodo apprezzate dall’utilizzatore
finale. Per questa ragione appoggiamo i nostri rivenditori sia per
quanto riguarda la scelta di eventi
di riferimento, così come per gli
atleti e le giornate e serate promo-
lo staff di Brooks Italia e alcuni clienti in occasione di uno dei tre dealers meeting svolti a novembre
10
la serata Nightlife milanese
insieme al negozio Verde Pisello
Esistono a livello europeo o mondiale dei monomarca Brooks?
No, ma solo per poco… A questo
proposito c’è una grande novità che
riguarda proprio l’Italia.
Siamo curiosi, di cosa si tratta?
In aprile verrà inaugurato il primo
Brooks Concept Store nientemeno
che all’interno dell’Aeroporto di
Pisa. Si tratta di una scelta strategica
per il nostro paese ma anche per
Brooks a livello europeo e mondiale
in quanto la location prescelta può
Una delle iniziative più belle e lodevoli, i MaratonAbili. a sinistra la partenza della Pisa Marathon 2011. a destra
alcuni dei 500 addetti dotati di apposita maglia dedicata e foto di gruppo con maratonabili e accompagnatori
Esattamente. Su un’apposita parete vi saranno tutti i nostri principali modelli affiancati da quelli della
categoria corrispondente degli altri
top brand. InviteremoLAi PARTENZA
clienti ad
una prova comparata, non abbiamo
paura di confrontarci con gli altri e
il cliente alla fine è il miglior giudice…
Parliamo di prodotti. Qual è stato
il modello best seller nel 2011?
Quale quello su cui punterete di
più nel 2012?
Senz’altro e ancora una volta la
Glycerin 9, grande è già l’attesa per
la versione 10 che arriverà nei negozi
a luglio.
Anche Brooks ha lanciato un’intera collezione “minimal”. Quali
sono le sue caratteristiche?
La discussione sulla corsa minimale o a piedi nudi in effetti divide
il mondo dei corridori. Tutte sciocchezze, pura assurdità della moda o
innovazione sportiva rivoluzionaria?
Anche Brooks si è posta in modo serio questa domanda e per avvicinarsi
al problema ha seguito un percorso
non convenzionale quanto ovvio.
Ha chiesto ai corridori stessi cosa
desiderano. Risultato: i runners desiderano semplicità, un legame più
intenso con il loro ambiente. Durante la corsa vogliono provare una
sensazione naturale e un’esperienza
fisica la più completa e immediata
possibile. Da questo è nata l’ispirazione per lo sviluppo di una linea di
scarpe da corsa completamente
nuova: PureProject. Per tutti i corridori che desiderano provare più “feeling”. Alla linea è dedicato uno specifico sito: pureproject.it.
Pure Flow e Pure Grit, due modelli della nuova linea minimal di Brooks
contare su 4,8 milioni di passaggi
l’anno. La particolarissima locazione
dell’aeroporto pisano (a poche centinaia di metri dal centro città) consentirà inoltre di poter attirare anche
clienti locali. E proprio con un occhio a questa clientela saranno disponibili anche alcuni prodotti della
concorrenza.
Un monomarca con i prodotti dei
vostri concorrenti?!
credits aldo passetti
credits www.pierogiacomelli.com
zionali e di formazione. Per il terzo
anno consecutivo confermiamo anche le pagine e i quarti di pagine
pubblicitarie in co-marketing con i
nostri rivenditori sulle riviste di riferimento, che sono diventate ormai un classico di gran successo a
cui in molti si sono ispirati.
In cosa consistono le vostre serate
Nightlife?
La parola d’ordine è “aggregazione”. Insieme ai nostri collaboratori ed al personale del negozio organizziamo una facile corsa notturna
per le vie della città, facendo provare
in particolare i prodotti riflettenti
della linea Nightlife. Spesso queste
serate sono seguite anche da veri e
propri "Brooks Day": giornate dedicate agli appassionati di running e
dei prodotti Brooks in particolare
per conoscere novità tecniche e iniziative.
credits www.pierogiacomelli.com
RUNNING MAGAZINE
Come è stata recepita la linea PureProject? Quanti dei vostri clienti
la trattano e qual è il modello più
apprezzato?
Innanzitutto è molto interessante
segnalare che, secondo un articolato
questionario proposto alcuni mesi
fa ai nostri rivenditori, la stragrande
maggioranza dei nostri clienti conosce già da qualche mese il progetto
Pure. Le vendite poi si sono con-
centrate (volutamente) in fase di lancio su circa il 30% dei nostri clienti,
ampliato poi al 64% nelle stagioni
SS12 e FW12 per un’incidenza del
10% sul totale degli ordini.
Parlando di web, qual è il vostro approccio al mondo online e ai social
network?
Sfruttiamo molto il canale web soprattutto partendo dal sito ufficiale
Brooks, del quale esiste una versione
completamente dedicata all’Italia e
nel quale la parte news è costantemente aggiornata. Inoltre, come nel
caso del già citato PureProject, esistono micrositi dedicati ad alcuni argomenti di interesse per i runners
come quelli dedicati alla linea di abbigliamento Nightlife o quello denominato “Brooks DNA” con approfondite spiegazioni dei prodotti e
delle tecnologie Brooks. Sui social
network abbiamo pagine ufficiali per
l’Italia e vi sono numerose pagine dedicate a specifici argomenti o magari nate per iniziativa di nostri fans.
Da segnalare ad esempio il gruppo
Brooks nato lo scorso febbraio su
Facebook tutto dedicato al femminile, gestito dalla responsabile Daniela Bonizzoni.
Sponsorizzate e supportate numerosi atleti. Quanti sono in totale
quelli che sponsorizzate sul territorio italiano e chi possiamo ricordare tra i più importanti?
Attualmente il nostro team Italia è
composto da 25 donne e 75 uomini
scelti nella maggior parte dei casi dai
nostri rivenditori. Tra i pochi atleti
scelti direttamente da Brooks meritano menzioni speciali i grandi triathleti Daniel Fontana (recordman
italiano all’Ironman di Hawaii) e i
probabili olimpici Alessandro Fabian e Anna Maria Mazzetti.
Tantissimi anche gli eventi nei
quali presenziate o che supportate
direttamente. Quali sono i principali per il 2012?
La gara di nostro riferimento è la
Pisa Marathon in programma a dicembre. Importante è poi l’abbinamento con il “trittico veronese”: la
Giulietta&Romeo Half Marathon
(19 febbraio), la Gardaland Half Marathon a maggio e la Verona Marathon ad ottobre, che sarà il clou della
stagione dopo il successo di partecipazione delle ultime due edizioni.
Da sottolineare che la Giulietta&Romeo Half Marathon ormai veleggia
11
verso la terza posizione dopo le più
famose Roma-Ostia e StraMilano.
VeronaMarathon a sorpresa è entrata a far parte della top-ten delle
maratone italiane con i suoi 1500 arrivati (2011) davanti a maratone classiche come Carpi, Salsomaggiore,
Trieste e a sole poche centinaia di arrivati rispetto alle più blasonate Padova e Treviso. Ma al di là delle classiche gare, due delle nostre iniziative
più importanti per il 2012 sono le
5.30 e il progetto “MaratonAbili”.
Delle 5.30 parliamo anche in questo numero (vedi articolo a pagina
22-23), ci spieghi invece chi sono i
MaratonAbili?
È un’iniziativa che abbiamo affiancato da questa stagione. Quello
dei MaratonAbili è un gruppo di diversi runners, tra i quali anche genitori, che hanno fatto network nel
supportare e spingere ragazzi e ragazze in carrozzella nelle varie maratone e mezze maratone italiane. Abbiamo avuto un’anteprima alla
PisaMarathon dove i partecipanti
avevano sul pettorale il simbolo del
team ed i 500 volontari veicolavano
il marchio “MaratonAbili” by Brooks. Un bis c’è stato anche alla mezza
maratona a Torre del Lago (Puccini
Half-marathon). Teniamo molto a
questa iniziativa come al supporto
MARZO 2012
che stiamo dando ad Alberto Ceriani, 42enne milanese che nonostante la sua cecità (dall’età di 26
anni a causa di una rarissima malattia, la sindrome di Leber), è un forte
triatleta e maratoneta, da anni partecipa ai campionati europei e ai
mondiali di Triathlon e nel 2006 è
stato il primo non vedente a partecipare e concludere l’Ironman delle
Hawaii.
Il mondo del running oggi in Italia
è tutto rose e fiori o c’è anche qualche spina?
Direi che, considerando il momento, non si possa parlare di spine,
in quanto ci possiamo considerare
“preservati” dalla crisi generale. Perciò anche gli aspetti negativi, legati
per di più a difficoltà amministrative, vanno considerati con la dovuta disponibilità e volontà costruttiva.
Il 2012 quindi come sarà per Brooks in tre parole?
Crescita, innovazione, divertimento.
Come vuoi salutare i nostri lettori?
Beh, questa volta ne bastano semplicemente due: Run Happy!
CONTATTI
Brooks Sports gmbh
via della Canapiglia, 15
56019 Migliarino - Vecchiano (Pisa)
Tel: 050.804696
Fax: 050.803177
Email: [email protected]
Website: www.brooksrunning.it
Screenshot di alcuni micrositi: PureProject, linea Nightlife e Brooks DNA
• CONTINUA A PAG. 12
• SEGUE DA PAG. 11
RUNNING MAGAZINE
COVER
STORY
BROOKS
E LA SOSTENIBILITÀ
MARZO 2012
la storia
1914 – Brooks viene fondata a Filadelfia, PA.
1930 – Sviluppo del supporto per la
curvatura dell’arco plantare.
1938 – Brooks progetta le scarpe
per bambini Pedicraft, il primo
passo di una lunga storia di realizzazione di prodotti che rispondono
agli standard imposti da ortopedia
e medici sportivi.
1957 – Brooks diventa Brooks Shoe
Manufacturing Company, Inc.
1975 – Brooks apre la strada all’uso
delle suole in Etilen-Vinil-Acetato,
diventando una delle prime società
per scarpe sportive ad avvalersi
dell’EVA, che oggi rappresenta uno
standard del settore.
1977 – Lancio di Vantage, la prima
scarpa sportiva sul mercato che risponde al problema dell’eccessiva
pronazione. La scarpa riceve il
Five-Star Award, ovvero l’ambito riconoscimento di Runner’s World.
1981 – Lancio sul mercato della
prima linea di abbigliamento da
corsa Brooks.
1982 – Introduzione di Chariot, che
dispone dell’innovativa tecnologia
Brooks Diagonal Rollbar (DRB).
1987 – Lancio della linea di calzature da donna Brooks for Women
che rappresenta le prime calzature
running da donna anatomicamente
corrette.
1989 – Introduzione della nuova
tecnologia ammortizzante: HydroFlow.
1991 – Brooks viene insignita dell’American Podiatric Medical Association Seal of Acceptance per
HydroFlow.
1992 – Lancio di Beast, la scarpa
da corsa a controllo del movimento
più apprezzata.
1993 – L’azienda sposta la sua
sede centrale a Seattle, nello stato
di Washington, e diventa Brooks
Sports, Inc.
1994 – Nasce la linea Adrenaline
GTS: è nata una stella tra le scarpe
da corsa. Questo modello è ancora
disponibile nella gamma dei prodotti Brooks.
1995 – Introduzione dell‘innovativa
tecnologia POD della intersuola
(Podular Technology).
2001 – Decisione strategica di concentrare l‘attività esclusivamente
sull‘equipaggiamento da corsa e di
spostare l‘attenzione del settore distribuzione di Brooks sulla vendita
al dettaglio specializzata.
2002 – Il modello Adrenaline GTS
riceve il premio di Runner’s World
Best Update Award e una medaglia
d’oro da Running Network per la
categoria Best Renovation.
2004 – Inaugurazione della tecnologia innovativa e-Fusion, impiegata nella linea di scarpe premium.
2006 – Lancio della rivoluzionaria
tecnologia per intersuola: MoGo.
2006 – Brooks vince il riconoscimento di Runners World Green
Award per i progressi ambientali
nella fabbricazione delle sue calzature.
2007 – Gli atleti del progetto Brooks dominano nei trial USA della
maratona olimpica con la qualificazione di Brian Sell.
2008 – Brooks è la prima azienda a
introdurre un’intersuola ecologica:
BioMoGo.
2008 – Brooks svela una nuova
linea footwear per bambini disegnata per resistere alle scorribande
dei più piccoli e alle necessità biomeccaniche dei loro piedi. La collezione si apre con due modelli
distintivi: il Kids’ Adrenalineä GTS
e il Kids’ Defyance, entrambi per
bambini e bambine.
2008 – Brooks conquista tre riconoscimenti per le proprie pratiche
di gestione ambientale e per l’uso
di tecnologie eco-friendly. Footwear News, pubblicazione trade
dedicata al mercato footwear, assegna a Brooks il suo Green Award
mentre i magazine di corsa Runner’s World e Trail Runner si complimentano con l’azienda per la sua
tecnologia più eco-friendly, ovvero
il BioMoGo.
2009 – Brooks annuncia una partnership pluriennale con la Rock ‘n’
Roll Marathon Series organizzata
da Competitor Group, divenendone sponsor ufficiale per calzature e abbigliamento.
2009 – Runner’s World assegna il
riconoscimento Best Update alla
10ª edizione della calzatura Adrenaline GTS, la scarpa da corsa più
venduta di casa Brooks. Nella
stessa guida prodotti la nuova
scarpa da allenamento Launch,
anch’essa firmata Brooks, conquista il premio Best Debut. Più tardi
nello stesso anno, Runner’s World
premia a livello internazionale il
modello Ghost 2 attribuendogli il
riconoscimento Best Global Update.
2010 – Brooks introduce il sistema
di ammortizzazione DNA, in attesa
di brevetto. Questo sistema innovativo e unico nel suo genere si
adatta fisicamente e automaticamente a ogni passo al diverso
peso trasmesso al piede durante la
corsa. Il risultato è un equilibrio
perfetto tra ammortizzazione e stabilità in risposta alle variazioni di
biomeccanica, peso, passo, andatura e terreno di corsa.
2010 – Brooks presenta la Green
Silence, scarpa da corsa rivoluzionaria che presenta un elemento
sostenibile in ogni sezione.
2010 – Brooks stringe una partnership con il Prof. Dr. Gert-Peter
Brüggemann e il Prof. Dr. Joseph
Hamill, due dei migliori ricercatori
al mondo nel campo della biomeccanica nel running. L’obiettivo è
quello di realizzare studi prospettivi e retrospettivi sul movimento
nella corsa per ottenere informazioni utili al miglioramento del design del footwear.
2010 – Runner’s World premia il
modello Ghost 3 con il suo prestigioso premio Editor’s Choice.
L’impegno “green” di Brooks è attivo già da alcuni anni
il peso complessivo del 13%. I risultati di questo lavoro
e si è intensificato sempre più con importanti investi-
hanno portato nel 2008 i seguenti dati ambientali:
menti di tempo ed energie per creare prodotti a basso
• risparmio di 762.327,87 kg di carta (cioè 14.285 alberi)
impatto ambientale, consumando poche risorse e ri-
• risparmio di 22.266.392 litri d’acqua
sparmiando alberi, acqua e benzina. Riportiamo qui di
• risparmio di 3.361,233 kw di energia
seguito alcune tra le più importante iniziative, premi e
• risparmio di trasporto di 1.220 tonnellate di merci
prodotti sul tema.
IL CICLO VITALE
DI UNA CALZATURA RUNNING
HPR
GREEN
La suola HPR (High Performance Rubber) Green è pre-
Al termine della loro vita tutte le calzature finiscono in una
sente nei modelli Beast, Ariel e in tutta la collezione di
discarica. Brooks incoraggia gli atleti a ottenere il mas-
calzature Trail. Si tratta di un materiale con grande resi-
simo dalle proprie scarpe: quando non sono più valide
stenza all’abrasione, prodotto con sabbia piuttosto che
per correre, possono continuare a essere utilizzate per
con olio. Questo consente di non ridurre le scorte di pe-
altri scopi. Ottieni il massimo dalle tue calzature da corsa,
trolio e di ottimizzare le caratteristiche di trazione, sia in
consentendo loro di vivere una vita piena, completa e
condizione di bagnato che di asciutto.
produttiva. Ecco i passaggi da seguire.
Fase 1: le nuove scarpe da corsa. Goditi le tue nuove
THE GREEN
AWARDS GO GREEN
calzature per 800 km di corsa spensierata. Sfrutta il loro
ammortizzamento e la loro stabilità per correre con il
Brooks è seriamente impegnata per il sostegno dell’am-
massimo piacere e sicurezza.
biente. Di seguito riportiamo una selezione dei premi che
Fase 2: transizione verso un utilizzo meno specifico.
Brooks ha vinto grazie al suo impegno in questo campo:
Dopo aver percorso 800 km continua a utilizzare le tue
• Footwear News 2008 Green Award: Footwear News,
calzature, portandole con i jeans. Riusciranno a darti an-
la principale pubblicazione sul mercato della calzatura,
cora molto durante il tempo libero.
ha evidenziato gli sforzi di Brooks per essere più ecoso-
Fase 3: transizione dai jeans ai pantaloni da lavoro.
stenibile. Questi comprendono le tecnologie eco-com-
Quando le tue calzature avranno fatto il loro lavoro anche
patibili come BioMoGo e HPR Green, la riduzione degli
sotto i jeans, possono continuare la loro vita come
scarti di produzione attraverso il processo di stampo
scarpe per i piccoli lavori domestici. Tagliare il prato, ag-
(CMP), le scatole delle scarpe in cartone riciclato al 100%
giustare qualcosa o pitturare sarà un piacere, se ai piedi
e l’utilizzo di inchiostro non tossico a base di soia.
terrete le vostre fedeli ex compagne di allenamenti.
• Runner’s World 2008 International Green Award: in-
Fase 4: dai tuoi piedi a quelli di chi ha bisogno di aiuto.
dirizzato alla tecnologia o all’azienda che meglio affronta
Penserai che dopo averle usate anche per i lavori dome-
il problema dell'impatto ambientale, il Green Award della
stici sia giunto il tempo di buttarle via. Ma se sono ancora
rivista running più diffusa al mondo è stato assegnato
presentabili, puoi donarle a un ente di carità che provve-
solo due volte negli ultimi tre anni, entrambe a Brooks.
derà a recapitarle a chi ne ha bisogno.
• Trail Runner 2008 Sprout Award: BioMoGo ha gua-
Fase 5: il meritato riposo. Dopo anni di utilizzo le calza-
dagnato il Runner’s Trail Sprout Award per la miglior in-
ture sono pronte per essere buttate in una discarica. Se
novazione nel campo della tutela ambientale. Nuovo nel
hanno una intersuola in BioMoGo, parte delle stesse sarà
2008, il Premio Sprout riconosce un direttore di gara,
restituita alla terra come prodotto biologico, che aiuta la
un’azienda, un personaggio o un’innovazione che hanno
crescita di piante e vegetazione.
fatto passi significativi in merito al rispetto ambientale.
Trail Runner sostiene che il BioMoGo avrà “un impatto
CMP
(COMPRESSION MOLDED PREFORM)
diretto sulla riduzione dei rifiuti in discarica”.
• Plant a Tree USA Great Green Business Award: nel
Normalmente le intersuole vengono realizzate a partire
maggio 2008, Plant a Tree USA ha gratificato Brooks con
da grandi pannelli, tagliati con la forma delle stesse e
il suo primo Great Green Business Award. Il premio, dato
quindi formando parecchi scarti. Le nuove intersuole
come riconoscimento alla responsabilità ambientale delle
Brooks vengono create utilizzando un efficiente processo
imprese, applaude Brooks per la sua “esemplare etica e
di compressione in stampi preformati denominato CMP.
responsabilità d’impresa ecosostenibile”.
Questo sistema riduce gli scarti del 50%, minimizza gli
step di lavoro e il tempo complessivo, con una conse-
MATERIALI
COLLATERALI
guente riduzione di manodopera e di energia. Ottenendo
così vantaggi per la Terra e per tutti noi.
Dalla brochure ai cataloghi per P.O.P. Brooks ha scelto
materiali e fornitori in linea con la tutela dell’ambiente.
Tutta la carta utilizzata da Brooks è certificata dal Fo-
BROOKS SHOE BOX
(SCATOLA DELLE SCARPE BROOKS)
rest Stewardship Council (FSC) e viene realizzata uti-
Brooks ha realizzato una nuova
lizzando il legno proveniente da foreste ben gestite,
scatola per le scarpe (lanciata a
società controllate da enti esterni e/o di materiale ri-
gennaio 2008). Fatta al 100% con carta riciclata biode-
ciclato. Brooks usa solo inchiostri a base di soia. Gli
gradabile, è colorata con inchiostro non tossico a base di
inchiostri metallici non sono comunque nocivi per
soia e senza metalli pesanti. Sono stati ridotti all’interno
l'ambiente. Seguendo questi dettami per i cataloghi
tutti i materiali di accompagnamento, biodegradabili e ri-
della collezione primavera/estate 2009, Brooks ha sal-
ciclati al 100%. La scatola e le forme delle scarpe si pie-
vato:
gano facilmente, diventando piatte, per ridurre il volume
• 6.350,4 kg di legno d’albero (44 alberi)
della spazzatura. Brooks ha ridotto anche le zone colo-
• 60.524,94 litri di acqua
rate, evitando la grafica dove non strettamente necessa-
• 2.212,21 kg di emissioni di gas di scarico (che equi-
ria. Carta riciclata non vuol dire poca resistenza. Le
vale a guidare una vettura compatta 10.255 km)
nuove scatole Brooks sono molto robuste, pur riducendo
• 1.200,23 kg di rifiuti solidi
12
la scarpa del mese
ADIDAS // SUPERNOVA GLIDE 4
informazioni di base //
PER / UOMO, DONNA E BAMBINO
Collezione / PE 2012
categoria / a3
TARGET / Scarpa da allenamento, ideale per lunghe
distanze. Consigliata per l’utilizzo su strada.
Modello per runner esigenti che ricercano un
prodotto tecnico ma dal design ricercato
I tre punti di forza
1 / Scarpa neutra da allenamento per runner
DI peso medio, e da gara per runner pesanti
2 / Doppia ammortizzazione, verticale con tecnologia
ADIPRENE, orizzontale con tecnologia FORMOTION
3 / Grande comfort, ottima calzata e giusto supporto
grazie alla tecnologia GEOFIT e ai materiali morbidi
della tomaia. Design ricercato con le 3 strisce
integrate nell’intersuola
tomaia //
mesh
ALLACCIATURA // simmetrica
con stringhe piatte
per un maggior comfort
Prezzo uomo-donna / 130 EURO
Prezzo bambino / 63 EURO
tecnologie adottate //
// materiale ammortizzante sotto
il tallone che protegge il piede dai ripetuti impatti
con il terreno
// materiale elastico posto sotto
l’avampiede che assicura un’ottima reattività in
fase di stacco
// sistema di ammortizzazione
orizzontale che, adattandosi all’angolo di appoggio
del piede, ne favorisce il naturale appoggio e la
conseguente rullata del piede
// supporto dell’arco
plantare che consente al tallone e all’avampiede
di lavorare in maniera naturale e indipendente.
Garantisce stabilità e adattabilità al terreno
// mescola di gomma non-marking
che garantisce alla suola ottima resistenza
all’abrasione
// Sistema di imbottiture all’interno
della scarpa a protezione delle zone del piede
anatomicamente più sollecitate
// dotata di inserti prodotti con materiali
riciclati e riciclabili al 100%
// scarpa dotata di alloggiamento per
dispositivi micoach. Compatibile con MICOACH PACER
BUNDLE e MICOACH SPEED CELL
SOTTOPIEDE // soletta
in eva preformata
antibatterica OrthoLite
intersuola //
EVA iniettata,
altezze
23,5mm/11,5mm
Peso // uomo 315gr, donna 270gr
Misure // uomo UK 6-12,5; 13,5: donna UK 3,5-10,5; bambino UK 3,5-5,5
donna //
Colori //
uomo //
V23322
v23321
v20465
14
V20541
V23313
RUNNING MAGAZINE
atleti che utilizzano il modello //
stranieri // Brett Gotcher e Brie Felnagle, protagonisti della campagna stampa e digital adidas
da marzo a maggio 2012. La campagna viene declinata anche sul punto vendita
italiani // Filippo Lo Piccolo, Marco Calderone, Veronica Vannucci e Franca Fiacconi
MARZO 2012
NOVEMBRE 2011
//
miCoach PACER BUNDLE
miCoach è un sistema di allenamento interattivo, che
miCoach
Pacer
offre un kit di 3 prodotti (miCoach Pacer, miCoach Heart
Rate Monitor e miCoach Stride Sensor).
Durante la corsa miCoach Pacer, applicato al braccio,
comunica indicazioni precise per correre al ritmo giusto,
in base al livello fisico e alle indicazioni fornite
in maniera congiunta dall’Heart Rate Monitor
miCoach Heart Rate Monitor
(sistema di monitoraggio del battito cardiaco) e dallo
Stride Sensor (sensore di distanza e velocità).
Lo Stride Sensor può essere inserito in tutti i modelli
della collezione running adidas (dotati di alloggiamento
sotto la soletta della scarpa sinistra) o attaccato
alle stringhe attraverso una clip in dotazione.
Il prezzo di miCoach Pacer Bundle,
che comprende Pacer, Heart Rate Monitor
e Stride Sensor è di 140 euro.
cod. Q00145
miCoach Stride Sensor
miCoach MOBILE APP
Il sistema di allenamento miCoach è anche disponibile
gratuitamente sotto forma di app miCoach Mobile per
iPhone, Blackberry e Smartphone dotati di piattaforma
Android. Oltre a tenere traccia di velocità, performance e
SUOLA //
gomma ADIWEAR e
gomma soffiata
calorie bruciate, l’applicazione è in grado di
mappare i percorsi attraverso il GPS dello
Smartphone e di condividere i progressi su
micoach.com. Novità rispetto alla versione
precedente è l’interazione con il miCoach Heart
Rate Monitor, che monitora la frequenza cardiaca
durante l’allenamento, grazie a miCoach
CONNECT per iPod Touch e iPhone.
cod. V42040
miCoach connect
miCoach SPEED_CELL
Alla gamma di dispositivi miCoach si è aggiunto
miCoach SPEED_CELL, un sensore che cattura il
movimento a 360°, posizionato nella cavità all’interno
dell’intersuola di qualsiasi scarpa compatibile con
miCoach o agganciato ai lacci attraverso la speciale clip.
miCoach SPEED_CELL memorizza le misurazioni
effettuate durante l’allenamento o la gara fino a sette ore
e trasmette i dati in modalità wireless ad iPhone, iPod
touch, iPad, PC e MAC attraverso miCoach CONNECT
(appositi connettori per dispositivi Apple o PC/MAC).
Il prezzo consigliato al pubblico
del kit di miCoach SPEED_CELL più uno
dei due connettori è di 70 euro.
cod. V42038/V42039
miCoach connect
per iphone e ipod miCoach connect
per pc e mac
bambino //
G46398
V23312
V23311
15
V20361
V23421
RUNNING MAGAZINE
focus
shop
MARZO 2012
LO STORE DI PRATO GESTITO DA SILVANO MELANI promuove e presenzia MOLTI EVENTI e MARATONE
LOCALI E INTERNAZIONALI. CON UNA PARTICOLARE SENSIBILITÀ PER IL TEMA DELLA CORRETTA
ALIMENTAZIONE, SUL QUALE SONO ORGANIZZATI INCONTRI E CONFERENZE CON SPECIALISTI.
da sin: Silvano Melani
(titolare), Gelindo Bordin
(campione olimpico Seul),
Fausto Innocenti
(collaboratore) e Annamaria
Gallorini (fotografa)
COME SI RIMANE
PER 30 ANNI
“IL CAMPIONE”
• MARTA VALAGUSSA
“Domenica 13 maggio festeggeremo 30 anni di attività. Abbiamo in
programma una fantastica stracittadina per ricordare insieme tre decenni
di lavoro e di sport”. È grintosa la
voce di Silvano Melani, titolare del
punto vendita Il Campione di Prato.
lo staff con i “ferri” del mestiere
la storia - “Ho aperto questo negozio
nel 1982, insieme a un altro socio, insegnante di educazione fisica, che
dopo qualche anno si è ritirato. Sono
rimasto l’unico titolare e ho proseguito questa attività che adoro da sempre” prosegue Silvano. Il Campione è
ormai diventato un punto di riferimento non solo per le aziende, ma anche per tutti gli appassionati di running, trail e walking. “L’idea originaria
era quella di diventare un centro specifico per il podismo, ma negli anni ci
siamo occupati anche di altri sport,
tra cui in modo particolare il ciclismo” racconta Silvano. “Circa cinque
anni fa abbiamo preso una decisione
definitiva: siamo diventati tecnici specializzati di running e trail. Per un
semplice motivo. Il pubblico dei runners in questi 30 anni non è cambiato. È solo aumentata l’offerta e la
possibilità di scelta per il podista. Ma
rispetto ad altre discipline il mondo
del running non è cambiato: è democratico, semplice, pulito e pratico.
Tutti i runner sono uguali quando
corrono, non hanno strumenti che li
distinguano, se non il proprio corpo,
i propri muscoli e la preparazione tecnica”. Silvano in negozio si fa aiutare
da due collaboratori: Fausto Innocenti, 45enne campione di podismo,
vincitore della maratona di Livorno
con un personale di 2h19’30” nel
1990, e Giacomo Paccosi, un giovane
di 30 anni appassionato di calcio, ma
con una competenza tecnica di altissimo livello sulle scarpe da running.
gare e iniziative - Il negozio organizza
e assicura la propria presenza a numerosi eventi e maratone, locali e internazionali. “Abbiamo partecipato
alla maratona di New York lo scorso
6 novembre, a quella di Berlino a fine
settembre, a quella di Vienna lo
scorso aprile, e a quella di Dobbiaco
a giugno 2011. Ovviamente, non
siamo potuti mancare anche alla maratona di Roma del 18 marzo”. Per
quanto riguarda invece le iniziative
locali Il Campione sponsorizza e organizza quest’anno la ventesima edi-
ALLENAMENTO insieme ai maratonabili
e a STEFANO BALDINI, CAMPIONE OLIMPICO ATENE 2004
zione della Scarpi Rampi, una gara a
coppie (uno in bicicletta e l’altro a
piedi). Il titolare Silvano Melani è
molto attento e sensibile al tema della
corretta alimentazione per gli atleti: a
questo proposito organizza spesso incontri e conferenze con medici, specialisti e nutrizionisti. “La nostra forza
sta nel mix giusto di competenza e
aggiornamento: la mia trentennale
esperienza mi permette di avere i contatti giusti e di poter organizzare eventi
e manifestazioni senza troppe difficoltà, mentre la freschezza e la bravura
tecnica dei miei collaboratori fa sì che
i consigli e l’assistenza al cliente siano
sempre aggiornati alle ultime novità
in uscita” conclude Silvano.
SERATA NIGHTLIFE E BROOKS DAY - Da sottolineare anche la stretta sinergia con
molte aziende del settore, come per
esempio Brooks. Con il brand è stata
ad esempio organizzata lo scorso 22
febbraio una serata Nightlife, che ha
permesso a clienti e appassionati di
correre in notturna con i prodotti riflettenti della linea Nightlife, i collaboratori Brooks e il personale del
negozio per le strade della città laniera. Per tutta la giornata di giovedì 23 febbraio inoltre lo store ha
ospitato il "Brooks Day", una giornata dedicata agli appassionati di
running e dei prodotti Brooks, per
conoscere in particolare novità tecniche e iniziative.
Silvano Melani e Fausto Innocenti
davanti al negozio
Fausto Innocenti nel reparto calzature
scheda tecnica
Indirizzo: Via Mino da Fiesole 20, 59100 - PRATO
Numero di telefono: 0574.583340
Numero di fax: 0574.514192
E-mail: [email protected]
Sito: www.ilcampione.it
Numero sedi: 1
titolare/i (nome e cognome): Silvano Melani
Anno di nascita negozio: 1982
Numero del personale: 3
Metri quadrati totali: 150
Metri quadrati dedicati all'abbigliamento: 50
Metri quadrati dedicati alla calzatura: 100
Numero vetrine: 6
Discipline trattate: Running, trail, walking
Maratona di Pisa. sullo sfondo
il gonfiabile de “Il campione”
16
Noleggio attrezzatura? no
Marchi calzature e attrezzatura:
Garmin, Polar, Salomon, Adidas, Asics, New
Balance, Mizuno, Nike, Puma, Saucony, Brooks,
Karuh, Diadora, The North Face, Merrell,
Under Armour
Marchi abbigliamento:
x-Bionic, Gore Running Wear
GRAN FESTA MARATONA DI ROMA
INTERVISTE
Motivazione, resistenza, capacità di mantenere l’impegno ai massimi livelli per un lungo
periodo di tempo: questi i temi - che sfociano nel concetto di “resilienza” - al centro di “Perseverare
è umano”, il nuovo libro dello psicologo, alpinista e ultra runner Pietro Trabucchi.
la montagna,
il mio miglior
laboratorio
• MONICA NANETTI
In questo periodo, anche dopo
l’uscita del suo ultimo libro, lo
hanno praticamente intervistato
tutti. Almeno i media specializzati,
ma non solo. Non ci potevamo
certo tirare indietro anche noi,
visto che il personaggio di cose interessanti da dire ne ha parecchie e
visto anche il personale rapporto
di conoscenza che abbiamo con
lui. Ma a maggior ragione gli abbiamo posto alcune domande un
po’ meno scontate e prevedibili.
Alle quali naturalmente non ha
mancato di rispondere in modo
schietto e sincero.
Il tuo libro precedente si intitolava "Resisto dunque sono", questo
“Perseverare è umano": che cosa
c'era da dire, in più e di diverso, sul
tema della resistenza?
Questo nuovo libro è nato proprio perché non pretendevo, con
il libro precedente, di aver sviscerato tutti gli aspetti legati alla resilienza: alla capacità, cioè, di
rimanere motivati nel perseguire
i propri obiettivi per lunghi periodi di tempo nonostante le difficoltà. In particolare ritenevo
importante approfondire i rapporti che intercorrono tra resi-
pietro all’arrivo rock and ice
lienza e motivazione: un’analisi
che porta a individuare (e a sfatare) una serie di “leggende” su
quest’ultimo tema, che in qualche modo ci influenzano e ci governano.
A questo si è aggiunto anche il
mio sviluppo personale, con una
serie di esperienze che mi hanno
fornito nuovi elementi sull’argomento; in particolare l’essermi
occupato delle prime edizioni del
Tor des Géants in un’ottica scientifica (conducendo un’approfondita ricerca in collaborazione con
il Centro interuniversitario di ricerca in bioingegneria e scienze
motorie di Rovereto e con la Facoltà di scienze motorie dell’Università di Verona) ha cambiato la
mia concezione dei limiti umani.
Infine, volevo raccontare molte
cose che non erano riuscite a entrare nel primo libro, ma che a
mio avviso sono storie importanti (e anche divertenti): è questa la parte del libro dedicata alle
spedizioni alpinistiche ad alta
quota.
Uno dei temi principali del libro è il
concetto di motivazione: puoi sintetizzare il tuo messaggio? In che
cosa si differenzia dai molti testi e
manuali già in circolazione?
La motivazione umana dipende
molto meno di quanto pensiamo
da fattori esterni; e tuttora rappresenta, per la nostra specie, qualcosa di importante e di “speciale”.
La quantità di motivazione e la capacità di farla durare nel tempo
sono un patrimonio tipico ed
esclusivo degli esseri umani…
anche se la società attuale non contribuisce affatto a mantenerlo vivo.
Fin dall’infanzia, infatti, vengono
proposti modelli falsi e fuorvianti:
primo tra tutti, il concetto di “talento” come capacità innata e condizione
indispensabile
per
ottenere risultati eccellenti.
Un’idea, questa, che mette in
ombra l’importanza dell’impegno
e che conduce spesso alla passività
e alla rassegnazione, agendo come
potente fattore di demotivazione.
In realtà, più studio questi temi e
più mi convinco dell’importanza
assoluta, nella costruzione delle
competenze, dell’esercizio e dell’impegno assiduo: chi eccelle, in
qualsiasi campo, non lo fa perché
“è naturalmente dotato”, ma perché ha saputo lavorare duramente
e con costanza.
Nel libro prendi come esempio e
"laboratorio di esperienze" gli
atleti di ultramaratona. Ma
quanto della loro straordinaria
capacità di automotivazione e di
resilienza (spesso dettata da storie personali e da contesti molto
particolari) può essere ritrovata
anche in persone comuni? E quanto
degli stimoli e degli insegnamenti
derivanti da questo tipo di attività
sportiva può essere riportato anche in altri ambiti (come per esempio nella vita lavorativa)?
Certo, personaggi come Bruno
Brunod o Roberto Ghidoni
hanno alle loro spalle delle storie
durissime; ma non si può dire lo
stesso per i ragazzi della nazionale,
che comunque si allenano con un
impegno assolutamente fuori dal
18
trabucchi
con bruno brunod
in tibet
PIETRO TRABUCCHI - bio
// Pietro Trabucchi, 1963, vive a
stress, l’ultimo dei quali - Resisto
Brusson (AO). Si occupa da molti
quindi sono (Corbaccio) - ha vinto
anni di psicologia dello sport e di
nel 2008 il Premio letterario del
rapporto mente-prestazione. Inse-
CONI ed è stato presentato nel-
gna
“Psicologia
dello
sport”
l’ambito del programma televisivo
presso l’Università di Verona.
“Che tempo che fa” da Fabio
Nello stesso ateneo, per il biennio
Fazio.
della Laurea Specialistica è tito-
Ha lavorato e lavora - come con-
lare
“Coa-
sulente e come formatore per di-
ching: psicologia del rapporto
verse aziende nel campo della
allenatore-atleta”. È stato lo psi-
gestione dello stress e della crisi,
cologo della Squadra Olimpica
dello sviluppo della resilienza col-
Italiana di Sci di Fondo alle Olim-
lettiva e del teambuilding.
dell’insegnamento
piadi di Torino 2006 e psicologo
delle Squadre Nazionali di Tria-
IL LIBRO
thlon. Attualmente è psicologo
"Perseverare è umano"
delle Squadre Nazionali di Ultra-
ed. Corbaccio - 15 euro
maratona (100 km e 24h) oltre che
di numerosi atleti di sport di resistenza.
Ha seguito professionalmente diverse spedizioni alpinistiche finalizzate all’acquisizione di record
internazionali con Bruno Brunod,
Jean Pellissier e Claudio Bastrentaz (Aconcagua, Kilimanjiaro, Everest, Mc Kinley). Nel 2005 ha
raggiunto la cima dell’Everest nell’ambito della spedizione valdostana “Everest Vitesse”.
È autore di diversi libri sui temi
della psicologia applicata alla performance e alla gestione dello
www.pietrotrabucchi.it
www.corbaccio.it
RUNNING MAGAZINE
MARZO 2012
pietro all’ultramaratona del toubkal, 2009
da sinistra: giuliana arrigoni, gabriela monti, pietro trabucchi e marco zanchi
(tutti componenti del team tecnica) alla scorsa edizione del tor dès geants
comune. Di fatto, i primi, con
le loro vite in qualche modo
“eccezionali” mi sono stati utili
per studiare i meccanismi generali che governano la motivazione. Situazioni che si possono
ritrovare - al di fuori dell’ambito
sportivo - in persone comuni
che, se si trovano ad avere una
motivazione molto forte, scoprono in sé delle forze enormi:
è un concetto di autodisciplina,
uno stile di vita che poi ci si
porta appresso anche nella vita
quotidiana, nell’attività lavorativa, nelle piccole cose. Certo,
in contesti esasperati queste dinamiche emergono in modo
molto netto: e per me rappresentano un laboratorio ideale (è
questo, per inciso, il motivo
principale che mi porta a confrontarmi
con
imprese
“estreme”: se fosse per il mio
gusto personale, sarei molto
meno avventuroso di quanto in
genere mi si considera). Si tratta
di modelli, di archetipi, ma
anche di atteggiamenti che una
volta interiorizzati ci seguono
poi nella vita di tutti i giorni,
alla macchinetta del caffè o nei
rapporti con i colleghi.
Passando ad aspetti più generali
della tua attività, quali sono i tuoi
rapporti con gli sponsor? Con
quali logiche gestisci le tue scelte
in questo ambito?
Gestisco il team di atleti trail
“targati” Tecnica; una bellissima esperienza di lavoro, soprattutto nel rapporto con
l’azienda e con le persone che
in essa operano: professionisti
preparati e di grande esperienza. Devo dire anche, però,
che si tratta di un’attività che
vivo in modo in po’ estraneo
alla mia natura, nonostante sia
stato io stesso a contribuire alla
nascita di questo sistema: il
mio timore è che questa logica
dei “team” sponsorizzati che si
sfidano tra loro porti a un agonismo esasperato e a pressioni
eccessive, all’interno di un
mondo - quello del trail - in cui
a prevalere è sempre stato il
rapporto interpersonale, il rispetto, la solidarietà. Finora, a
onor del vero, l’ambiente continua a essere sano: gli atleti
sono soprattutto amici, vivono
la gara in modo equilibrato,
non sono influenzati da spinte
esterne. Ma a mio avviso c’è il
rischio nient’affatto remoto
che l’elemento economico, le
strategie di marketing assumano un ruolo preponderante:
qualcosa sta cambiando, e
quando ci si trova davanti a figure praticamente perfette non
solo nelle loro capacità atletiche, ma anche nel loro spessore
umano e comunicativo (penso
ad esempio a un personaggio
come Kilian Jornet), per la
prima volta può insinuarsi il
dubbio che si tratti - anche - di
una sapiente lavoro di costruzione di immagine.
A proposito di Tecnica: questa
azienda sta investendo molto nel
concetto di scarpa “oversize” per
il trail running. Personalmente
cosa ne pensi? E qual è il tuo pensiero invece sull'altro grande
trend del mercato, ossia il barefoot e le calzature minimal?
Per come la vedo io, queste
tendenze opposte portano alla
chiusura del cerchio. Parlando
di barefoot, di certo questi modelli fisiologici rendono più naturale il movimento del piede.
“
Gestisco il team
di atleti trail
“targati” Tecnica;
una bellissima
esperienza di lavoro.
Anche se il mio
timore è che questa
logica dei “team”
sponsorizzati che si
sfidano tra loro
porti a un agonismo
esasperato e a
pressioni eccessive,
all’interno di un
mondo - quello del
trail - in cui a
prevalere è sempre
stato il rapporto
interpersonale,
il rispetto,
la solidarietà.
Ma bisogna considarare che
questi movimenti sono oggi
“coperti” da diecimila anni di
sottoutilizzo: e non mi sembra
pensabile che – magari in età
neppure giovanissima – qualcuno possa trovare vantaggio a
correre un trail o una maratona
con scarpe di quel tipo. Perfette
per sessioni di rieducazione del
piede, per acquisire sensibilità… ma se si devono percorrere molti chilometri, è
preferibile una calzatura protettiva. Per contro, la scarpa oversize ha il grande vantaggio di
spostare in avanti i limiti di tenuta del piede. Ma anche in
questo caso è una questione di
modalità di utilizzo: non dimentichiamo che si tratta di
scarpe nate per l’ultra endurance, per corse lunghissime.
Indossarle per una gara di una
ventina di chilometri, semplicemente, non ha senso: ci sono
modelli molto più adatti.
Personalmente quali sono le tue
prossime sfide e dove ti vedremo
impegnato in gare o a fianco degli atleti che segui nel corso del
2012?
Per quest’anno sono tre gli
appuntamenti fondamentali:
seguirò la nazionale di ultramaratona ai mondiali della 100
km (a fine aprile a Seregno MB) e della 24 ore (a settembre
in Polonia). E poi, sempre a settembre, di nuovo il Tor des Géants, che per me rappresenta
una sfida personale a livello
atletico ma anche un momento
importantissimo a livello scientifico: insieme alle università
che già ci hanno seguito lo
scorso anno, torneremo a fare
ricerca “sul campo”.
19
RUNNING MAGAZINE
runner DEL MESE
GIORGIO CALCATERRA
MARZO 2012
// il documentario su giorgio
profilO
Anni: 40
zera a Davos, dove si saliva
Nato a: Roma
fino a 2700 m e dove caddi
Vive a: Roma
durante una discesa, tagliai
Professione: Tassista
il traguardo zoppicando.
Collaborazioni: Il negozio
Quella di cui sei più orgo-
sportivo che ha con sua
glioso: Sono orgoglioso
sorella Lidia, Calcaterra
della gara in cui feci il per-
Sport
sonale in maratona, otte-
Sponsor Ufficiali:
nuto a marzo del 2000 a
Saucony
Ferrara (2h 13' 15")
conse-
La tua prossima spedi-
guiti: 2 titoli mondiali nella
zione: La Connemarathon,
Riconoscimenti
• MARTA VALAGUSSA
La mamma chiede al figlio: “Vai a
prendere il latte?”. E il bimbo ci va di
corsa, ogni giorno. “Se dovevo andare da qualche parte, ci andavo correndo”. Non è la storia di Forrest
Gump, ma quella di Giorgio Calcaterra, l’uomo che fa impazzire le statistiche e le tabelle degli esperti. Tra
i runners italiani è un mito, perché
riesce a ottenere ottimi risultati, pur
non avendo un piano di lavoro, una
dieta e un allenatore. “Non riesco a
seguire un allenatore per due motivi: non ho tempo e sono pigro”
dice Giorgio, che ha appena compiuto 40 anni e da 32 corre. La
prima maratona vinta risale al 1990,
quando aveva solo 18 anni. Il record
però è stato raggiunto nel 2000,
quando ha registrato il tempo di
2h13’15’’. Tra il 13 febbraio e il 16
ottobre 2011 ha partecipato a 26
competizioni (mezze maratone, maratone, gare su strada). Che segreto
nasconde un uomo così? “Sono fisicamente un po’ improbabile” dice
Giorgio “ho le gambe corte e tozze”.
È alto 1,75 m e pesa 63 kg quando è
in forma, e 75 kg quando non si allena per qualche mese. Non è né un
top runner, né un amatore. Non è
un professionista, ma un tassista, che
svolge turni da 6-8 ore al giorno. Ma
c’è di più: non prende ingaggi, ma
solo rimborsi per le spese di viaggio.
L’unico guadagno proviene dai
premi. “Il più importante l’ho conquistato con la vittoria del Passatore
2011: 2000 euro per la vittoria, 500
per il record della corsa e 300 per essere passato primo al traguardo volante”. Il suo sponsor è Saucony per
le calzature e Suunto per gli orologi
cardio. A differenza degli altri numeri di Running Magazine non riporteremo il box prodotti, perchè
Giorgio quasi non bada al tipo di
100 km e 7 vittorie ai cam-
una 63 km in Irlanda
pionati italiani tra 50 e 100
L’impresa che prima o
km
poi vorresti compiere:
Principali gare compiute:
Correre una maratona a
inseguendo il tassista
“volante”...
Circa 200 maratone e 15
100 anni
Nato nel 2008 da un’intuizione di Lo-
a Monfalcone, selezione ufficiale
ultramaratone
Obiettivi per il 2012:
renzo Guarnieri, pensato e realizza-
Docfest ’09 e vincitore del Premio
La tua gara più difficile:
Riuscire a concludere bene
to da Michele Cinque, Lorenzo Guar-
Opera Imaie ‘09. Nel 2008 fonda l’eti-
Una 78 km corsa in Sviz-
il mio settimo Passatore
nieri e Alessando Leonardi, Top Run-
chetta di autoproduzioni video Lazy
ner è il frutto di una produzione dal
Film e cura la regia del documenta-
basso, senza alcun finanziamento né
rio Top Runner, vincitore della Men-
sponsorizzazione. Il documentario è
tion D’Honneur e del Premio del Se-
stato prodotto dalla giovane eti-
nato della Repubblica Italiana al
prodotti utilizzati. Per lui l’importante è correre.
Nel 2009 sei stato protagonista di un
film, “Top Runner, il tassista volante"
(vedi box a destra): come hai vissuto
questa esperienza?
“Top Runner è un documentario
su di me, o almeno così è stato definito da Lorenzo Guarnieri, l'ideatore della pellicola. Dura quasi
un'ora e racconta la mia vita: dal lavoro di tassista agli allenamenti, fino
alle gare. Ho deciso di raccontarmi
in quei fotogrammi, e descrivere tra
immagini, foto e monologhi come
ho vissuto alcuni miei successi”.
La vittoria alla 100 km del Passatore,
il titolo mondiale dei 100 km in
Olanda… Quale è stato il successo che
ti ha regalato maggiori soddisfazioni?
“Ho vinto il primo Passatore a cui
ho partecipato. È stata un’esperienza
bellissima, la mia prima gara di 100
km. Ho vinto anche due campionati
mondiali, ma l'emozione che mi ha
dato il mio primo Passatore non ha
eguali”.
Hai mai pensato di cimentarti in
qualche altra disciplina, come ad
esempio il trail?
“Ho provato a correre qualche
trail: sono gare stupende, ma non mi
ritengo adatto a questo tipo di competizione. Qualche anno fa mentre
partecipavo ad un trail sono caduto
e ora mi è rimasta un po’ di paura.
Inoltre ho un senso dell’orientamento davvero pessimo. Ho provato
anche a cimentarmi con l’orienteering, ma non sono mai arrivato al
traguardo”.
Quanto conta Roma come scenario per
correre, visto che vivi la città sia in
macchina che a piedi?
“Sono fortunato, abito vicino a
villa Pamphili e posso correre nel
verde pur abitando a Roma. La mia
è una città bellissima, ma ovviamente in centro non è il caso di correre. Per preparare il mio ultimo
mondiale, ho corso anche 40 km al
giorno, 20 al mattino e 20 al pomeriggio”.
Che tabella segui per la tua preparazione? Sei metodico o creativo?
“Sono abbastanza metodico, non
seguo una tabella specifica. Di solito esco e corro. Poche ripetute, ma
molti km corsi a 4'30" al km, senza
faticare troppo. Solo con la voglia di
correre”.
Come ti alleni?
“Per me allenarmi vuol dire uscire
e correre. Il ritmo che cerco di tenere
in allenamento è di massimo 5
min/km. L’unico allenamento specifico che conosco è fare le ripetute,
quasi sempre i 1000 m (da sei a nove
volte, attorno ai 3’10’’ con 400 metri di recupero corsi in due minuti).
Raramente corro anche i 2000 m.
Non vado in palestra, perché non ho
tempo. Non assumo integratori, ma
assaggio quelli che sono nei pacchi
gara. In corsa li evito, perché ho lo
stomaco delicato. Prima di una gara
o nel periodo di allenamento mangio quello che capita e dove capita.
In taxi il pasto più completo è costituito da panini e pizza bianca con la
mortadella. A casa preparo spesso la
pasta in bianco condita con olio e
parmigiano”.
20
chetta di autoproduzioni video Lazy
FICTS 2009. Dal 2009 è direttore ar-
Film (nata proprio durante la realiz-
tistico di DOCtorCLIP_romapoesia
zazione di Top Runner), in collabo-
film festival, primo festival di video-
razione con MRF 5, società attiva da
poesia in Italia.
oltre vent’anni nell’ambito culturale.
Il documentario è stato strutturato in
LO SCENEGGIATORE
modo da “inseguire” Giorgio (o al-
Lorenzo Guarnieri è nato a Roma il
meno provarci) durante le sue gior-
23 Agosto 1983. Diplomato al Liceo
nate ordinarie e straordinarie. Viene
linguistico nel 2004, si è iscritto alla
ripreso mentre lavora sul suo taxi o
facoltà di Scienze Politiche dell’Università Roma 3. Nel
si allena nel parco di
villa Pamphili e Roma. I
settembre del 2003
giovani registi hanno
ha iniziato a corre-
potuto filmare Calca-
re. La passione per
terra anche in trasferta
la corsa lo ha por-
in occasione di gare e
tato a conoscere e
maratone. Immagini e
apprezzare le gesta
filmati si alternano la-
di Giorgio Calca-
sciando spazio a un’intervista sinte-
terra, divenuto presto uno dei suoi
tica ma significativa dell’atleta stes-
beniamini. All’amore per l’atletica
so, in perfetto stile Calcaterra. Non
Lorenzo ha presto deciso di unire l’al-
è l’uomo dei riflettori, non buca lo
tra sua grande passione per la scrit-
schermo, non ha il carattere da vip.
tura e il reportage. Da quest’incon-
È semplicemente un grande appas-
tro è nata l’idea di Top Runner.
sionato di corsa, che vive normalmente, senza lusso né notorietà.
IL FOTOGRAFO
Restando comunque un Top Runner!
Alessandro Leonardi nasce a
IL REGISTA
scientifico nel 2004. E’ iscritto al
Michele Cinque nasce a Roma nel
DAMS presso la facoltà di Cinema
1984. Termina il liceo classico nel
dell’Università Romatre. Si avvicina
2003 e prosegue gli studi presso la
al mondo del cinema all’età di 17
Roma nel 1985. Conclude il liceo
facoltà di Filosofia all’Università la Sa-
anni realizzando in qualità di regista
pienza di Roma. Tra il 2004 e il 2006
diversi cortometraggi e medio me-
collabora alla realizzazione del format
traggi, tra cui Il Neorealismo: gli Au-
Identità Selvaggia per Rai-educatio-
tori si raccontano e il documentario
nal, girando tre documentari tra Ke-
antropologico Two hands two aims.
nia, Yemen e Pakistan e firmando la
Da allora ha lavorato per diverse dit-
regia di una puntata in Portogallo. Nel
te di produzione video di Roma che
2005 firma la regia di Alentejo Story
operano per le maggiori compagnie
Concert, il suo primo documentario.
televisive italiane (Rai, Mediaset e
Nel 2007 si occupa della regia di La-
SKY). Nel 2007 produce e dirige, da
voro Liquido, un documentario mu-
indipendente, il suo primo docu-
sicale sul mondo del lavoro in Italia,
mentario per Raitre, Terre primor-
presentato allo Zebra Poetry Film Fe-
diali: tra Bolivia e Cile. In Top Run-
stival a Berlino e ad Absolute poetry
ner cura la fotografia.
FOCUS
ON
la parola a Sergio Bezzanti
STRAORDINARIO (E IN PARTE INASPETTATO) SUCCESSO PER INIZIATIVE NELLE
QUALI L’ASPETTO AGONISTICO PASSA IN SECONDO PIANO, A FAVORE DEL
DESIDERIO DI DIVERTIRSI E DI FARE QUALCOSA DI ORIGINALE, SOCIALE E POSITIVO.
PER Sè e PER GLI ALTRI. I CASI RUN 5.30, PODISTI DA MARTE E MIDNIGHT RUN.
Tendenza
allegria
• MONICA NANETTI
Una delle antenate più celebri è
probabilmente la Marathon du
Médoc, nel sudovest della Francia,
mito di moltissimi maratoneti:
una gara regolamentare a tutti gli
effetti, in cui però a farla da padrone è la voglia di giocare, di socializzare e di godersi la vita, con
partecipanti in maschera e soprattutto con un numero spropositato di ristori che - al posto di
barrette e integratori - propongono le eccellenze del territorio:
degustazioni di vini, foie gras,
ostriche, baguettes appena sfornate. Anche in Italia, negli ultimi
tempi, si sta assistendo allo sviluppo di una tendenza per molti
versi opposta e speculare rispetto
alla crescita dei trail estremi, delle
ultramaratone, delle gare pensate
per spingere all’estremo la resistenza individuale: stanno infatti
riscuotendo un successo straordinario (e in molti casi inaspettato)
una serie di corse in cui l’aspetto
agonistico passa in secondo
piano, rispetto al desiderio di divertirsi in gruppo e di far qualcosa di positivo per se stessi e per
gli altri. Beninteso, corse non
competitive a scopo benefico ne
sono sempre esistite, così come
sono sempre esistite le “tapasciate” in cui si corre chiacchierando in gruppo: ma in questo
caso si parla di una tipologia
molto diversa da numerosi punti
di vista. In primo luogo, si tratta
di corse su circuiti urbani che presentano sempre un elemento di
originalità (nell’orario, nella location, nelle prestazioni richieste ai
partecipanti), tanto da sconfinare
spesso in una sorta di “flash mob”
e da ottenere una notevole visibilità anche verso l’esterno; in secondo luogo sono sempre caratterizzate da un’immagine forte e
da una comunicazione accurata e
professionale, che coinvolge attivamente non solo i mezzi classici,
ma anche i social network; terzo,
un legame costante con il mondo
del no profit e del sociale, sempre
presenti tra gli obiettivi primari
delle varie iniziative; quarto, un
collegamento comunque molto
stretto con il mondo del “vero”
running, tanto da coinvolgere anche atleti di indubbio valore. È
questo, per sommi capi, lo schema
che ha portato al grande successo
delle staffette nella Maratona di
Milano: uno dei principali fattori
che hanno permesso a quest’ultima manifestazione, nel giro di
pochi anni, di aumentare esponenzialmente la sua popolarità e il
suo grado di accettazione da parte
di una città storicamente ostile
alla corsa su strada.
La si potrebbe definire una
corsa “sociale”: fatta per divertirsi,
per stare con gli altri, per fare beneficenza, per avvicinare le persone alla corsa e far crescere
l’amore nei confronti di questo
sport. Non a caso le aziende più
attente iniziano a cogliere questi
segnali e a fare il loro ingresso in
un mondo dai confini per molti
versi ancora non perfettamente
definiti, ma che in ogni caso – a
giudicare dal numero dei partecipanti – sembra rispondere a
un’esigenza e una richiesta latente
di una buona fetta del “popolo
dei runner”.
run 5.30 – venezia
le RUN 5.30 METTOnO LA “QUINTA” E GUARDANO ALL’ESTERO
// Che potesse aver successo una corsa il cui “via”
che, comunque, sono sempre a numero chiuso: al mas-
viene dato in centro città alle cinque e mezza del mat-
simo un migliaio di partecipanti (ora 1200 per Milano)
tino di un giorno lavorativo, è una cosa su cui non
perché vogliamo mantenere la nostra dimensione
avrebbero scommesso in molti. Che poi questa formula
umana, vogliamo poter regalare un sorriso a tutti… an-
potesse crescere tanto da diventare un vero e proprio
che se le richieste sono in numero sempre maggiore.
circuito in tutta Italia, è quasi fan-
Comunque, continuando lo svi-
tascienza. Eppure è proprio
luppo del circuito 5.30, dopo Mo-
quanto è successo alla “5.30”, la
dena e Milano (la seconda edi-
gara antelucana di 5,3 km ideata
zione, nell’aprile 2011 è stata
nel 2009 da Sergio Bezzanti (pub-
organizzata in concomitanza con
blicitario modenese con un pas-
il Salone del Mobile), il 15 luglio
sato nel ciclismo agonistico e al
2011 abbiamo esordito a Venezia.
suo attivo anche un IronMan delle
Un successo straordinario e un’ini-
Isole Canarie), che così racconta:
ziativa che ha lasciato entusiasta
“L’idea è nata dalla mia espe-
l’amministrazione locale: tanto che
rienza personale: mi è sempre
la prossima edizione, in collabora-
piaciuto aprire gli occhi prima de-
zione con Venice Marathon, sarà
gli altri – alle 5.30, per l’appunto -
comunicata in modo molto più
e andare a correre; anche da gio-
massiccio. E il programma 2012
vane, quando il lavoro mi portava
comprende ora, nell’arco del mese
nelle grandi metropoli europee,
di giugno, anche Torino e Verona,
mi dava l’impressione che città
per un totale di cinque sedi. L’idea
in futuro è quella di esportare la
come Londra o Parigi fossero
tutte mie, a disposizione della mia
run 5.30 – milano
formula anche all’estero, aiutati in
questo dal nostro sponsor Brooks,
voglia di correre. Tempo dopo
mia moglie Sabrina, nutrizionista, mi parlava della ne-
che da tre anni ci sostiene e che ci sta mettendo a di-
cessità per molti suoi pazienti di uno stimolo a fare del
sposizione la loro rete di contatti in Europa: questa
movimento ed è nata così questa idea un po’ pazza,
azienda ha compreso perfettamente come questo
proposta per la prima volta semplicemente attraverso
modo ‘destrutturato’ di vivere lo sport abbia oggi una
un passaparola tra amici nella nostra città, Modena. Il
straordinaria presa sul pubblico. Un pubblico, si badi
risultato, sorprendente, è che ci siamo trovati in piazza
bene, molto diverso da quello che popola le gare tra-
insieme ad altre 600 persone. L’iniziativa è stata così ri-
dizionali: circa il 50% degli iscritti non appartengono ad
proposta nel giugno dell’anno dopo; poi, a settembre
alcuna società sportiva, con una rappresentanza fem-
2010, su iniziativa dell’allora assessore Terzi siamo
minile intorno al 30%. A mio avviso, il successo di
sbarcati a Milano in occasione della settimana della
questa formula è soprattutto nel fatto che c’è un’idea
moda: 1000 iscritti nel giro di una settimana. Iscrizioni
forte di fondo. Non corriamo prima dell’alba per ‘fare gli
strani’, per esibirsi in una cosa originale da raccontare
agli amici: il nostro messaggio è dimostrare che è sempre possibile ritagliarsi un’ora tutta per sé, magari
quando gli altri dormono, in cui farsi del bene e regalarsi un po’ di buonumore. Rientra in questa logica anche il nostro atipico ristoro di fine gara, che consiste
sempre in frutta fresca di stagione fornita da sponsor
della nostra zona: a seconda dell’epoca abbiamo avuto
ciliegie del Consorzio di Vignola, fragole, cocomeri e
meloni… Il tutto comunicato con una cura quasi maniacale: il logo, le magliette, i gadget, il sito, i filmati
delle gare sono fondamentali per promuovere l’iniziativa
nel modo giusto. Con un’attenzione anche al lato più
sociale: in ogni città, un euro per iscritto viene donato
a un’onlus che opera sul territorio. E per coinvolgere
anche i più giovani (finora gli unici veri assenti nelle nostre corse) abbiamo ora varato anche il progetto “5.30
Scuola”, portando la formula, con la collaborazione
del corpo docente, all’interno degli istituti scolastici di
secondo grado.
run 5.30 – milano
www.run530.it
22
A TU PER TU CON FABRIZIO COSI
RUNNING MAGAZINE
MARZO 2012
parla
Andrea Colombo
LO “SBALLO” DELLE MIDNIGHT RUN
// La seconda edizione della Mid-
OLTRE 1.500 PER LE MISSIONI NO PROFIT DEI PODISTI DA MARTE
// Formalmente, i “Podisti da Marte” sono un’Associazione Sportiva Dilettantistica milanese. Nella pratica sono
qualcosa di difficilmente definibile: un fulcro di aggregazione, un movimento, un referente per il mondo del no
profit, un particolare punto di vista sulla corsa. Di certo
sono una realtà che in brevissimo tempo si è ampiamente affermata non solo nell’ampia comunità di runner
milanesi, ma anche al suo esterno: merito delle cosiddette “missioni” che si svolgono a cadenza mensile. Veri
e propri eventi di “social mob”, questi incontri aperti a
tutti prevedono una corsa in gruppo di 6/7 chilometri attraverso il centro di Milano “al passo del più lento”, con
animazioni e travestimenti a tema e con la finalità di raccogliere fondi per una Onlus ogni volta diversa, coinvolgendo il più possibile (regalando fiori, invitando a partecipare, salutando e stringendo mani…) tutte le persone
che si incrociano lungo il percorso. Racconta Fabrizio
Cosi, inventore e anima dei Podisti da Marte, oltre che
runner appassionato (una cinquantina di maratone al suo
attivo e un presente di skyrunner che lo ha visto chiudere
i 100 km della Valdigne in 23 ore): “L’idea è nata nel novembre del 2008, come reazione alle difficoltà e all’ostilità subita durante la maratona di Milano: con un piccolissimo gruppo di conoscenti ci siamo inventati un’azione
“terroristico-pacifista”, sullo stile di Greenpeace, che
proponesse i runner come amici della città. Alla nostra
seconda “missione” a marzo, abbiamo regalato mimose
ai passanti, rendendoci conto che i fiori erano un mezzo
efficacissimo per rompere le barriere, per entrare in contatto con le persone: così, i mazzolini di fiori di plastica
(a cui è applicato un bigliettino con i riferimenti della Onlus per la quale corriamo) sono diventati un nostro tratto
distintivo. Il nostro obiettivo è quello di cambiare la città
attraverso il cambiamento delle persone: e la corsa – una
‘zona franca’ in cui saltano tutti i consueti riferimenti di
status – è perfetta per questo fine. Questo correre semplicemente per divertirsi, per sentirsi bene e fare del
bene ha anche portato, come risultato collaterale, ad
avvicinare alla corsa molta gente che poi si è davvero appassionata ed è arrivata a correre intere maratone”. Missione dopo missione, i Podisti da Marte sono cresciuti
fino a diventare una realtà significativa: oltre 1500 fedelissimi “marziani”, una newsletter inviata a 2500 nominativi, 1300 “amici” della pagina Facebook hanno portato, nel 2011, a un totale di donazioni alle varie Onlus
pari a 24.000 euro. E a inizio 2012, la missione a favore
di Theodora (con 500 partecipanti che hanno occupato
piazza del Duomo “scrivendo” con i propri corpi il numero
dell’SMS solidale) è stata ripresa da molti mezzi di comunicazione. “In effetti – continua Cosi – siamo ormai diventati il punto di riferimento per le varie charities milanesi: il nostro ruolo in realtà è quello di essere una ‘no
profit per il no profit’, di lavorare sulle precondizioni che
portano il cittadino a essere attivo; in pratica, di fornire
alle varie associazioni nuovi strumenti. Tanto che oggi, orgogliosamente, ci troviamo a essere ufficialmente partner
di Milano City Marathon per la parte no profit, oltre a una
serie di collaborazioni con eventi come Stramilano o
5.30. Il nostro, in sostanza, è soprattutto un progetto di
comunicazione: le ‘missioni marziane’ sono un’area all’interno della quale lanciare messaggi alla città. Non a
caso, anche se fino ad ora non abbiamo mai chiesto
niente a nessuno, fondazioni e aziende incominciano ad
accorgersi di noi e a contattarci per nuovi progetti”.
cipanti circa, ndr). Del resto, l’acco-
night Run (due percorsi da 3 e 6 km a
glienza ricevuta ci ha permesso di
ritmo libero, con partenza alla mezza-
ampliare ulteriormente la comunica-
notte in punto) si è corsa a Milano, al
zione, non solo sui mezzi tradizionali
centralissimo Parco Sempione, il 16
attraverso una conferenza stampa,
marzo scorso. Una corsa - organiz-
ma soprattutto su internet, sui blog,
zata dall’associazione milanese Men-
sui principali social network come Fa-
teCorpo - che nasce come progetto
cebook e Twitter. È proprio questa fi-
di promozione dei concetti di salute e
nalità sociale che ha attirato l’inte-
benessere, lanciando al tempo stesso
resse dei nostri sponsor, gli stessi
uno specifico tema sociale: nel 2011
dello scorso anno: l’Assessorato alla
contro lo “sballo del sabato sera” (con
Salute del Comune di Milano e la Re-
tanto di etilotest monouso compreso
gione Lombardia, in primo luogo; ma
nel pacco gara), quest’anno, in par-
anche Puma, Coca Cola HBC, Well
tnership con Anlaids, per la preven-
Pharma, Fast & Up”.
zione delle malattie sessualmente tra-
A partecipare alla Midnight Run, co-
smissibili. Racconta lo psicologo
munque, ci sono anche molti appas-
milanese Andrea Colombo, respon-
sionati e persino qualche campione:
sabile della manifestazione: “L’asso-
come il notissimo Genny Di Napoli, o
ciazione di psicologi e psicoterapeuti
come lo stesso Colombo, finalista dei
MenteCorpo, di cui faccio parte, ha
100 e 200 metri alle Olimpiadi di Syd-
come obiettivo la promozione del be-
ney. “Ma non ci interessano tanto i te-
nessere psico-fisico-relazionale della
stimonial” continua Colombo. “Le
persona; uno dei progetti fondamen-
forme di divismo, di ‘campionismo’
tali in questo senso, “Corri che ti
sono talvolta fuorvianti, soprattutto per
passa”, è legato proprio alla corsa
i giovani: noi ci rivolgiamo a persone
come strumento di crescita perso-
normali, che vogliano stare bene con
nale: un modo per divertirsi, per so-
se stesse e con gli altri. Per come la
cializzare, per elevare il proprio livello
vediamo noi, il successo della Mid-
di energia, in contrasto con l’imma-
night Run sta proprio nel bisogno delle
gine ‘agonistica’ di sforzo e sofferenza
persone di uscire dagli schemi, di
per raggiungere un determinato risul-
esprimere e trasmettere la propria
tato. Si tratta di un modello che
energia: una conferma del generale
stiamo sviluppando attraverso ricer-
programma ‘Corri che ti passa’, ba-
che e collaborazioni con l’Università e
sato tanto sull’allenamento quanto
che mostra come – anche nel caso di
sulla psicologia”.
persone fragili – un lavoro sulla parte
fisica, oltre che psicologica, possa
contribuire al rafforzamento della propria identità. Partendo da questi presupposti abbiamo voluto organizzare
una manifestazione che fosse davvero aperta a tutti, inclusi i runner oc-
www.podistidamarte.it
casionali in scarpette da tennis, e che
fosse l’occasione per passare una serata in modo diverso, per fare movimento anche a un orario ‘improbabile’. I risultati sono stati sorprendenti:
alla prima edizione, in cui ci aspettavamo poche centinaia di persone, abbiamo dovuto ‘chiudere’ le iscrizioni a
quota 1000 partecipanti, una volta
esauriti tutti i pacchi gara. E anche
quest’anno le adesioni sono state oltre le nostre aspettative (1.500 parte-
www.corrichetipassa.com
FOTO CREDITS DI questa pagina: antonio capasso - ANDOCORRI.BLOGSPOT.COM
23
prodotti
2012
MIZUNO
ASICS
SPEED SPRINTER BLK/SHOCK
// Pantaloncino sprinter tecnico altamente
traspirante. È
caratterizzato
da key pocket
con chiusura
zip. Presenta
inoltre loghi e
stampe riflettenti per correre in
sicurezza
nelle ore
notturne.
GEL-KAYANO 18
// Questa calzatura conferma la sua importanza sul mercato nella categoria delle
scarpe stabili e ammortizzate. Garantisce un ottimo mix tra ammortizzazione e
sostegno ed è perfetta sia per i lievi pronatori che per gli iper-pronatori. Questa
edizione introduce la nuova concezione di
Dynamic Duomax che garantisce più
comfort e un miglioramento del sostegno. La Guidance Line lungo tutta la
suola favorisce un movimento più fluido
anche quando la fatica della corsa aumenta. Agendo insieme al Persona Heel
Fit (P.H.F.), il Cluch Collar System avvolge il tallone per ottenere una calzata
particolarmente confortevole.
Grazie alle caratteristiche
di comfortevolezza e
supporto, la Gel-Kayano 18 è ideale
per gli allenamenti su lunghe distanze.
distribuito da // ASICS ITALIA
0471-416111 / [email protected]
INOV8
s 245
WAVE RIDER 15
la tecnologia Dynamotion Fit, un concetto secondo il quale una serie di pannelli posizionati strategicamente lungo
tutta la scarpa migliorano il fit e garantiscono che la calzatura lavori in armonia
con il piede. La Wave Rider 15, perfetta
per uomo (310 gr) e per donna (255 gr),
è persino protagonista di un video esclusivo realizzato da Mizuno per la campagna
“Moments”, che mostra la sinergia tra il
prodotto Mizuno e l’atleta. La calzatura è
venduta a un prezzo consigliato di 140
euro.
distribuito da // ALTO
011-3494811 / [email protected]
// Al suo 15° anniversario, la nuova edizione della Wave Rider rappresenta l’ultimo tassello evolutivo della calzatura da
corsa più rappresentativa del brand. Disegnata per runner in cerca della miglior
performance e di una calzatura reattiva e
ammortizzata, rappresenta il massimo
della tecnologia e del design Mizuno. L’introduzione del nuovo controllo di flessione anteriore Smooth Ride massimizza
l’efficienza dello stacco dell’avampiede
assicurando una corsa ultra-dinamica dall’impatto del tallone. Presente anche un
inserto a metà piede che mantiene la
scarpa stabile e sicura e al contempo leggera e veloce. Questa scarpa include poi
COMPEX
COMPEX Wireless
// È tra i primi elettrostimolatori muscolari wireless che
consentono la contrazione
muscolare
professionale
con tecnologia wireless. È
facile da impostare e non
presenta cavi da collegare
agli elettrodi. Il dispositivo assicura comfort e libertà di movimento. Inoltre, i 50 programmi concepiti come parte integrante di un piano di allenamento sono compatibili con l’allenamento
funzionale e consentono la combinazione dell’allenamento volontario con l’elettrostimola-
PATAGONIA
zione. Lo strumento, che può essere usato senza
SS 2012 TRAIL RUNNING COLLECTION
// La collezione estiva di Patagonia,
sviluppata a stretto contatto con la
running ambassador Krissy Moehl,
offre l'equipaggiamento migliore da
capo a piedi: una linea completa
che garantisce agli amanti della
corsa comfort, sostegno e massime
performance anche dopo 100 km, in qualsiasi condizione climatica. Inoltre il 48%
della collezione trail running è realizzata in
fibre ecologiche, con materiali rispettosi
rischio di interferenze con altri dispositivi, è dotato di uno schermo LCD a colori e di un’interfaccia intuitiva. La tecnologia muscle intelligence
è installata sui quattro moduli. La funzione miSCAN regola le impostazioni dell’elettrostimola-
dell'ambiente. In particolare rientrano nella collezione i capi intimi da
donna Overhead Bra (discreto e con il
massimo supporto, foto a sinistra) e Switchback Bra (per le forme più prosperose,
foto a destra).
distribuito da // Patagonia Italia / 0474-555396 / [email protected]
Garmin
FORERUNNER 610
// GPS sport watch da
polso dedicato al running
e al fitness con schermo
touchscreen ad alta sensibilità (anche con i guanti).
Caratteristiche:
• Calcolo di tempo crono,
velocità istantanea, chilometraggio, frequenza cardiaca, cadenza, pendenza
del tracciato e altre funzioni
tore in base alle caratteristiche di ogni muscolo
e consente la misurazione personalizzata della fisiologia muscolare. Compex Wireless consente
inoltre di scaricare obiettivi (ovvero protocollo di
diverse attività pianificate per raggiungere un
traguardo specifico, attualmente ce ne sono disponibili 30) tramite collegamento web.
distribuito da // DJO ITALIA
02-48463386 / [email protected]
LAFUMA
LD HEART JACKET
• Campi dati dedicati al
running
• Elegante e leggero, sottile
ed estremamente robusto,
resistente alla pioggia, ma
anche al sudore.
• Scarica dati wireless al
PC o MAC su www.connect.garmin.com
Funzione Training Effect:
l’atleta può valutare l’in-
tensità dei propri allenamenti e i miglioramenti
Virtual Racer: per competere contro le tracce ed i
tempi di altri avversari
Prezzo al pubblico: 349 euro
distribuito da //
Garmin Italia
02-36576411
[email protected]
GORE RUNNING WEAR
// Scarpa tecnica da trail disegnata appositamente per il running su terreni sconnessi, duri
ed erosi. Dal design specifico per terreni duri
anche con strato superficiale scivoloso.
Suola TRI-C compound (hard sticky - sticky - endurance): ottimizza il grip nelle diverse zone pur
mantenendo bassi i livelli di consumo della
gomma
Intersuola: garantisce un profilo basso, flessibilità
e sensibilità al terreno
Tomaia: in mesh traspirante e dotata di allacciatura rinforzata TPU
Peso: 245 gr
Taglie: 37-50.
distribuito da // Aicad
0461-231489 / [email protected]
Giacca X-RUNNING GT AS
// Materiali robusti, peso
ridotto, minimo ingombro, elevata traspirabilità,
efficiente gestione dell’umidità e massima libertà di movimento: ecco i
punti di forza della linea XRunning. Nei giorni di
maltempo, il sistema di
abbigliamento ideale prevede la giacca X-Running
GT AS con cappuccio,
che può essere riposta in
una delle tre tasche poste-
riori della T-shirt quando non serve più.
Grazie al laminato
Gore-Tex Active
Shell, la giacca X-Running GT AS è estremamente traspirante e leggera, pur garantendo un’assoluta impermeabilità.
Con le maniche corte e le
relative maniche rimovibili, offre protezione dalle
intemperie nella zona del
busto, particolarmente sen-
// Ideale per il trail running, traspirante ed
estremamente leggera, pesa solo 100 gr nella
versione maschile e 106 gr in quella femminile.
sibile al freddo, senza compromettere la libertà di
movimento del runner,
grazie agli ampi inserti in
stretch sulla schiena.
distribuito da // GORE RUNNING WEAR / 800-681168 / www.gorerunningwear.it
24
Caratteristiche:
• Realizzata in Windactive Light
• Tasche davanti e dietro
• Taglio laser sul retro e ventilazione sotto le
braccia
• Vita e polsini elastici
• Compattabile nella sua busta
Prezzo al pubblico: 102 euro
distribuito da // L.M.O.
0423-648281 / [email protected]
RUNNING MAGAZINE
SALOMON
XT ADVANCED SKIN 12 SLAB SET
// Nuovo zaino e hydropack per il trail
running intensivo. La costruzione
Sensifit riduce le abrasioni, il mate-
MARZO 2012
riale traspirante ultrastretch permette
di trasportare in sicurezza il serbatoio
e gli oggetti essenziali anche nelle
HOKA ONE ONE
condizioni più dure. La costruzione
Sensifit innovativa con tessuti auto-
BONDI B
// L’intersuola extra-ammortizzante offre protezione,
comfort e spinta propulsiva. La geometria rocker crea
una piattaforma per un movimento di rullata naturale ed efficiente. La suola oversize assicura stabilità,
trazione e connessione al terreno. La calzatura, che
pesa 280 gr, non garantisce solo leggerezza, comfort
ed efficienza ma anche performance. Lo dimostrano
i risultati degli atleti Hoka, che hanno conquistato
30 podi in 5 continenti negli ultimi 18 mesi. Queste
calzature, ideali per corsa su strada e sentieri, sono del
15% più leggere rispetto a tante altre. La schiuma dell’intersuola è il 30% più soffice del materiale usato
nelle scarpe da corsa tradizionale. L’extra-cushioning
dissipa fino all’80% degli impatti sul tallone. Un differenziale di 4,5 mm tra tallone e avampiede e un profilo rocker creano un movimento di rullata unico. Il
NEW BALANCE
1080
distribuito da // GARTNER SPORT
0471-062313 / [email protected]
regolanti garantisce la massima tra-
piede è leggermente arretrato per il massimo controllo,
che consente anche di mantenere un contatto continuo con il terreno. La suola, con grip anche su superfici bagnate, è più ampia del 30% per bilanciare
l’altezza dell’intersuola oversize e assicurare stabilità
del piede su qualsiasi terreno. Il modello è disponibile nelle misure 4,5-8,5 UK per donna e 7,5-12 o 13
UK per uomo. Colori: flag white/citrus/cyan (uomo
e donna), citrus/silver/grey (uomo e donna), white/black/citrus (uomo), anthracite/orange/white
(uomo), white/light blue/light grey (donna) e mid
grey/petrol/light grey (donna).
distribuito da // ABC DISTRIBUTION
0463-422401 / [email protected]
// Il nuovissimo inserto ammortizzante N2 e il leggero
sostegno antitorsione T-Beam rendono la 1080 ideale
per le medie-lunghe distanze.
Tomaia: in mesh a maglia larga con rinforzi in pelle sintetica
Supporti: tagliati a laser e applicati senza cuciture
Intersuola: in Acteva Lite
Suola: N-Durance nella parte tallonare e gomma soffiata nell’avampiede per maggior leggerezza e una corsa
fluida
Peso: Uomo 297 gr / Donna 238 gr
Misure: Uomo 40-49 / Donna 36-42
Prezzo al pubblico: 145 euro
spirabilità. Dotato di uno scomparto
principale + 2 tasche con cerniera sul
cinturone + 2 taschini sul petto in
né strap. Il patch riflettente garanti-
Power Mesh elastica, per contenere
sce la massima visibilità e quindi as-
la borraccia. È incluso il serbatoio
soluta sicurezza. I tessuti drenanti,
Salomon by Source: una nuova co-
leggeri e antiodore garantiscono
struzione per rendere l'idratazione
un'asciugatura rapida e una buona
più immediata e veloce. I tessuti
gestione dell'umidità. Presenta spal-
sono selezionati a base di carbone di
lacci con costruzione Harnes e porta
cocco e con trattamento sanitario
bastoncini 4D ad accesso intuitivo.
per la gestione dell'umidità. Le rifiniture sono morbide, non hanno fibbia
Prezzo al pubblico: 170 euro
distribuito da // Amer Sports Italia
0422-5291 / [email protected]
LA SPORTIVA
Wild Cat 2.0 Gore-Tex
// Evoluzione del modello Wild Cat,
è pensata per corsa su sentieri sterrati.
È la scelta ideale per allenamenti e
percorsi di lunga durata. Leggera e
confortevole, disponibile con fodera
Gore-Tex o in Mesh in tre varianti colore per uomo ed una per donna.
Tomaia: essenziale e con poche cuciture per aumentare il comfort di calzata
Ghettina: protettiva
contro sassi e
fango,
distribuito da // La Sportiva
0462-571800 / www.lasportiva.com
situata sotto al sistema di allacciatura
Passanti in alta frequenza: conferiscono robustezza ed evitano sfregamenti in fase di scorrimento dei lacci.
Suola FriXion: con Impact Brake System che dà il massimo della tenuta e
dell’ammortizzazione
Scocca posteriore in TPU rinforzato:
protegge contro torsioni innaturali
della caviglia
Spoiler posteriore in gomma morbida:
facilita e velocizza le operazioni di calzata.
gm
RUNNINGRACE 2405
RUNNINGRACE 2406
// Sensibilità, leggerezza,
fibre naturali per una
calza pensata per alte prestazioni, che fascia perfettamente il
piede garantendo la massima sensibilità del piede nella scarpa. Presenta fascia elastica avvolgente e antitorsione sul collo del piede.
È inoltre caratterizzata da maglia rasata e rinforzo
antiabrasione. È realizzata al 55% in cotone, al
35% in poliammidica e al 10% in elastan.
// Massima resistenza e protezione per sostenere
sforzi fisici ad alta intensità. Struttura avvolgente
e comfort adatti sia a terreni urbani che alla
corsa su terreno accidentato. Presenta struttura differenziata destro/sinistro, maglia rasata, fascia
elastica antitorsione e spugna ammortizzante. È realizzata al
90% in poliestere e al
10% in poliammidica.
distribuito da // Calze G.M. Sport / 0461-990286 / [email protected]
25
Vertical K
// Modello da skyrunning iper-leggero pensato per competizioni Vertical Kilometer e gare in salita. La
caratteristica forma ad onde permette
un’eccezionale adattabilità al terreno.
Tomaia: realizzata con ghetta aerodinamica elasticizzata in spandex
Sistema suola/intersuola: derivato
dalla tecnologia Morpho Dynamic
Forma: ergonomica per contenere i
volumi e fasciare il piede
Linguella:
sovrapposta per un maggior comfort
di calzata
Pacchetto suola/intersuola MorphoDynamic Extra-light: dotato di spessori
ridotti della gomma e all’uso di EVA
a iniezione morbida anti-shock
Tasselli “VA” del battistrada: conferiscono il massimo del grip.
RUNNING MAGAZINE
prodotti
2012
MARZO 2012
Wahoo Fitness
Blue HR
SAUCONY
// Cintura cardiaca con tecnologia smart
bluetooth, che trasmette i dati direttamente al
vostro iPhone 4S. Se avete un App compatibile (ad esempio Wahoo Fitness, disponibile
in App Store iTunes), potete visualizzare sul
vostro smartphone i dati dell’allenamento
senza alcun ulteriore adattatore. Il nuovo sistema di comunicazione di questa cintura necessita di poca potenza e offre quindi la
possibilità di conservare la batteria dell’iPhone. La cintura è alimentata da una batteria al litio 3V, facilmente sostituibile.
Presenta inoltre strap regolabile per adattare
la fascia alla propria morfologia. Il prodotto è
inoltre impermeabile fino a 1,5 mt, presenta
cinturino regolabile in tessuto elastico e lavabile a 30°C, pesa 44 gr circa ed è venduto a
un prezzo consigliato di 79,90 euro.
PowerGRID TRIUMPH 9
distribuito da // SOFT TEAM
039-207891 / support@wahoofitness.com
ROCK RUN ROLL
// Nuova versione più leggera e il 10% più
ammortizzata. La differenza in altezza tra tallone e avampiede, ridotta a 8 mm, favorisce
un appoggio più stabile, spostato verso la parte mediale, e uno stacco più reattivo. È ideale per allenamenti e gare su qualsiasi distanza. Tra gli aggiornamenti: PowerGrid con PowerFoam esteso su tutta la pianta, ora più ampia nella parte mediale interna; gomma soffiata IBR+; esclusivo sistema Sauc-Fit; plantare
Comfortride+ spesso 6mm; Strobel Board in
HRC più denso ed elastico. Presenta inoltre
interno tallone/linguetta in Hydramax; conchiglia di contenimento sul tallone; tomaia in
nylon air mesh con rinforzi in pelle sintetica;
suola in gomma soffiata IBR+, gomma al carbonio XT-900 e canali multipli di flessione.
La versione maschile è disponibile nelle taglie
7-13, 14 e nei colori white/royal/yellow,
black/yellow, vizipro/black/silver. Pesa 309 gr.
// www.rockrunroll.it
Natura Vita & Climadrink
cacia sono le caratteristiche che fanno delle
barrette Natura Vita e dei gel Climadrink la
soluzione ideale per tutti coloro che hanno
necessità di un’integrazione veloce e adeguata allo sforzo.
Natura Vita
Una vera e propria riserva di
energia a un prezzo e a un
spina, fragola, frutti di bosco, nocciola, li-
peso contenutissimi:
mone, müsli, tropic, ribes, banana, mirtillo,
una barretta da
mela e nei mix Energy e Power. Le barrette ri-
50 grammi di
coperte di cioccolata sono disponibili al
fornisce
cocco e alla mandorla.
194 calorie all’atleta
impegnato nell’attività fi-
// Flessibile e
leggera, Reebok RealFlex Racer è l’ultima novità nella categoria footwear minimalista. In
esclusiva da Foot Locker, Reebok RealFlex
Racer unisce i migliori aspetti di una scarpa da running tecnica alla protezione di una
sneaker da strada moderna.
Caratteristiche:
• Costruita con elementi flessibili e multidirezionali “Running Buddies”
• Maggiore supporto
• Adeguata protezione dall'impatto col suolo
• Suola RealFlex più spessa
• Rivestimento in schiuma
Tomaia: mix di tessuto mesh e rivestimento
leggerissimo
La collezione Reebok RealFlex
Racer sarà venduta a partire da
89,99 euro in tutti i negozi Foot
Locker.
distribuito da // REEBOK ITALIA
039-6018400 / www.reebok.com
GATORADE
BOLT SPECIAL EDITION
// Gatorade propone una
Special Edition interamente
dedicata al campione di atletica Usain Bolt. La formula
originale fu ideata negli anni
’60 in Florida dal Dr. Robert
Cade che, a fronte dell’eccessivo affaticamento degli atleti
della squadra di football dell’Università locale, i Florida
Gators, volle creare una bevanda che li sostenesse durante l’attività fisica e li aiutasse nel reintegro di liquidi e
sali. A questo scopo, Gatorade contiene 4 sali minerali
e carboidrati, senza aromi e
coloranti artificiali ed è proposto nei diversi gusti cool
blue, mandarino e, da fine
aprile, il nuovo pompelmo
rosa (disponibile nei formati
da 500 ml). Gatorade è supportato dal Gatorade Sport
Science Institute (GSSI), laboratorio con sede in Illinois
attivo dal 1965 nel settore
della scienza dell’idratazione e
dell’alimentazione sportiva.
In Italia, Gatorade sponsorizza la maratone di Milano,
Roma, Venezia e Treviso. Flavia Pennetta ed Usain Bolt
sono fra gli atleti che scelgono
di utilizzare Gatorade durante
le loro attività sportive.
distribuito da // PEPSI CO BEVERAGES ITALIA / 02-434381 / [email protected]
The North Face
Single-Track Hayasa
// Questa scarpa veloce e leggera, liberata di ogni peso in eccesso, consente una corsa incredibilmente reattiva. La tecnologia Cradle sul tallone offre grande stabilità e la massima
protezione su ogni tipo di terreno in uno spessore estremamente contenuto. La
parte anteriore del piede in gomma soffiata è racchiusa da una fascia perimetrale in gomma al carbonio che offre la massima trazione con un
peso ridotto. Altre specifiche: struttura della tomaia leggera ed essenziale, plantare in Eva Northotic traforato e intersuola in
Eva a doppia densità. Disponibile nelle misure 7-12, 13,
14 uomo (in foto); 5-10, 11 donna.
// Praticità, leggerezza, digeribilità ed effi-
müsli
RealFlex Racer
distribuito da // SPORTLAB
0423-622009 / [email protected]
// Hear Vision Rock Run Roll è un occhiale da
running con lenti polarizzate e lettore mp3, ideato appositamente per consentire a chi corre di
ascoltare la propria musica liberi da cavi, cuffie
e lettori mp3 fra le mani. La montatura pesa solo
52 grammi ed incorpora un lettore da 4 Gb. I file
musicali in formato mp3, wav e wma si scaricano dal pc tramite USB 2.0. La batteria ha una durata di oltre 4 ore e si ricarica in 2 ore. L’occhiale può essere acquistato sul sito a 39,90 euro.
HEAR VISION
Reebok
Climadrink
sica, mentre nella versione
Il rivoluzionario gel che si adatta alle condi-
al limone le calorie sono 158. Sane, rinfre-
zioni climatiche e atmosferiche. L’azienda
scanti e gustose, le barrette vengono pro-
francese Oxsitis propone tre diverse ver-
dotte con materie prime di ottima qualità che
sioni del Climadrink: Cold, per i climi freddi
mantengono inalterato il proprio valore nutri-
(0°-10° C); Temperate, per i climi temperati
tivo. Le barrette, prive di coloranti e di con-
(10°-25° C); Hot per i climi caldi (sopra i 25°
servanti, sono studiate in modo da garantire
C). Si tratta di flaconi di 70 ml (richiudibili e con
un’equilibrata integrazione delle proteine, dei
un peso di circa 100 grammi) che possono
grassi e dei carboidrati necessari agli spor-
essere assunti come gel o diluiti nella borrac-
tivi. Per quanto riguarda le barrette alla frutta
cia. Il prodotto, disponibile in otto gusti, va
i gusti sono quindici: arancia, albicocca, uva
consumato a piccole dosi, ogni 10 minuti.
distribuito da // Sovendi / 011-4303854 / [email protected]
distribuito da // The North Face
0423-683100 / www.thenorthface.com
VIBRAM FIVEFINGERS
BIKILA
// Diversamente da qualsiasi altra scarpa da
running, il modello Bikila è un prodotto innovativo che favorisce una più naturale, sana ed efficiente presa dell’avampiede. Costruito su una
piattaforma completamente nuova, il modello
offre una protezione più fasciante e distribuisce
l’impatto sull’avampiede senza compromettere
l’importante feedback del terreno, essenziale per
una corretta prestazione di running. Un collarino e una linea dorsale più atletici e imbottiti,
una singola chiusura hook-and-loop puntano a
rifinire questo design davvero rivoluzionario. Il
modello Bikila è ideale per la corsa.
26
distribuito da // VIBRAM
02-89420549 / info@vibramfivenfingers.it