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Marzo 2015 • anno XIV • numero 37
Direttore Responsabile: Simone Di Nasso • Redazione: Irene Scala, Andrea Biasci • Aut. Trib. Livorno n. 8/05 del 4 maggio 2005
Taccuino per
gli appunti
Prendere appunti aiuta la mente e favorisce una visione più chiara della realtà.
L’abitudine di prendere appunti durante le riunioni mi è venuta quando ero all’università.
Ricordo che dovevo preparare un esame e,
al fine di favorirne il buon esito, decisi di frequentare tutte le lezioni, sedendomi in prima
fila in modo da farmi notare dal professore.
Il giorno dell’esame mi presento e il professore mi riconosce. Mi dice di ricordarsi di me e
della mia assidua partecipazione.
“Bene” – penso io – “si mette bene!”.
Purtroppo il mio entusiasmo durò ben poco.
Poco dopo, il professore mi guarda e mi domanda perché non abbia mai preso appunti
durante le sue lezioni.
Farfuglio qualcosa per giustificarmi, ma inutilmente. Il professore mi consiglia di ridare
l’esame alla prossima sessione.
Quando prendo degli appunti durante una
riunione lo faccio per fissare le idee, organizzare mentalmente i concetti più importanti,
collegare visivamente idee e pensieri, fare
una sintesi.
Trovo sempre divertente che il prendere appunti, almeno in certo ambienti, appaia come
segno di umiltà.
Normalmente è difficile vedere il presidente
In questo numero:
Pag. 2
Nuovo gestionale in LCM
di Mauro Natali
Ampliamento strutture a Pundi
di Sanjay Maheshwari
Pag. 3
Settore nucleare
di Sébastien Paysan
e Marcel Schivy
Progetto di tunnel a Hong Kong
di Marcel Schivy
Pag. 4
Sindacalizzazione alla
Laviosa Turkey
di Ozgur Ozsan
Un anno col botto
di Alessandro Branchetti
Pag. 5
Mangimistica - Eurotier 2015
di Elena Menicagli
Incontro Amafond di fine anno
fornitori-fonditori
di Piero Starita
di una grande società prendere appunti, come
se questo in qualche modo potesse far vacillare la sua autorità, il suo sapere incrollabile,
la sua infinita esperienza.
In conclusione, penso che prendere appunti sia un aiuto per la memoria ma anche un
modo, se vogliamo, per rimanere con i piedi
per terra.
Non lo so, ma volevo condividere con voi questo mio pensiero.
Pag. 6
Giovanni Sirtori Laviosa
Pag. 8
Workshop Laviosa al
Geofluid 2014
di Simone Di Nasso
Il controllo qualità oggi
di Marco Putrino
Pag. 7
Da fornitore a partner tecnico
di Gerardo Corvino
Processi e prodotti
di Fabio Brando
Detto… fatto!
di Manrico Cinapri
Pag. 9
Laviosa sceglie Ricoh
di Luca Martinelli
Pag. 10
Succede in Laviosa
dalle finanza
informa
Nuovo gestionale in LCM
E’ allo studio il cambiamento del sistema informativo aziendale che nel 2015 vedrà impegnata la
LCM ma che poi sarà implementato anche nelle
società estere del gruppo.
Si tratta di un passaggio
epocale visto che il nostro
attuale sistema ha ormai
un’età troppo avanzata
(circa 30 anni) per gestire
le problematiche e le complessità tipiche di un gruppo
internazionale e anche di
supportare le decisioni direzionali in tempi idonei, coerenti con la dinamicità dei mercati. Si è pensato quindi all’introduzione del sistema
di SAP che fra i gestionali è leader mondiale, con oltre il 40% delle
istallazioni nelle società italiane.
Uno degli elementi che ci ha spinto verso questa scelta è che recentemente SAP si è indirizzato a sviluppare soluzioni adatte alle PMI
(Piccole e Medie Imprese) tramite creazione di pacchetti preconfigurati basati sull’esperienza ricavata dallo studio dei migliori processi
realizzati nei vari settori industriali. Da ciò ne scaturisce un progetto
più snello nei tempi e quindi nei costi rispetto al passato.
Sono stato nominato capo progetto per l’azienda e come partner stiamo collaborando con la società Sysdat di Pisa.
Abbiamo terminato gli incontri preliminari propedeutici a definire l’offerta tecnico/commerciale finale. Gli incontri sono stati 6 e hanno
coinvolto varie aree aziendali quali direzione, produzione, vendite,
finanza e controllo, IT, supply chain e acquisti.
Se il progetto sarà approvato, lo presenteremo in azienda ad inizio
Marzo. Il processo di implementazione, concordato con il partner, è
suddiviso in 3 macrofasi:
dalle filiali
1) Lo studio comincia con gli approfondimenti tra i Key users interni (coloro che conoscono i nostri processi) e gli specialisti di
SAP (Sysdat). L’analisi con la definizione del progetto dovrebbe
terminare entro inizio Giugno con il rilascio e l’approvazione del
cosiddetto “Blue Print”. Quest’ultimo è un documento di analisi di
dettaglio che riguarderà tutto ciò che il nuovo software gestirà in
relazione ai processi aziendali individuati. Si tratta del primo ma del
fondamentale passaggio per la buona riuscita dell’intero progetto.
In questa fase partendo dalle best practices (modalità di operare
delle principali aziende di un settore industriale) si verificherà la
loro idoneità al nostro processo oppure si apporteranno quei cambiamenti che a nostro avviso possono portare valore. Sarà importante bilanciare i cambiamenti richiesti e limitarli soltanto a quelli
importanti e necessari.
2) Nella seconda fase, che sarà svolta prevalentemente durante l’estate, il lavoro sarà in gran parte sviluppo software che verrà gestito dal nostro partner (Sysdat), ma noi saremo impegnati nel cominciare a popolare i nuovi ambienti che useremo successivamente
per fare i test.
3) L’ultima parte del progetto partirà orientativamente a Settembre e
inizierà con i test svolti dagli utenti. Ai test seguiranno le eventuali
correzioni e l’approvazione della soluzione realizzata. Nel piano di
progetto il nuovo sistema dovrebbe essere messo in produzione
(cioè iniziare a funzionare) a fine anno, in modo da cominciare da
gennaio 2016 con il nuovo “strumento”.
E’ fondamentale, per la buona riuscita del progetto, che ognuno di noi
ne percepisca l’importanza. Tutti saremo chiamati a un importante
sforzo per portare avanti le nostre attività correnti e contemporaneamente supportare la struttura che coordinerà il nuovo progetto.
Abbiamo grosse aspettative su questo nuovo sistema gestionale e
anche se ci aspettiamo delle difficoltà, sono convinto che le supereremo con l’aiuto proattivo di tutti.
Mauro Natali
estere
Ampliamento delle
strutture a Pundi
L’azienda è in crescita e ha importanti piani di espansione.
La prima fase, che è quasi completa, comporta l’espansione delle
nostre strutture di stoccaggio, sia per le materie prime che per il
prodotto finito. Abbiamo completato la costruzione di un magazzino
di 1950 metri quadrati per facilitare una migliore gestione dello
stoccaggio presso la nostra struttura. Inoltre, siamo in fase
avanzata per aumentare la capacità di stoccaggio del silo da circa
45 Mt. a circa 150 Mt. Per garantire la corretta organizzazione delle
operazioni e della produzione, abbiamo selettivamente designato
nuove strutture per le utility come compressori, un’officina meccanica
per la manutenzione dedicata, depositi di ingegneria, e abbiamo
separatamente delimitato una struttura per la mensa/dispensa del
personale con utility per il personale. Infine, nell’ambito
dell’iniziativa per la crescita, abbiamo anche costruito
sale aggiuntive per il benessere del personale.
La seconda fase del progetto prevede l’installazione di un mulino
ad alta capacità con le infrastrutture necessarie per raddoppiare la
nostra esistente capacità di macinatura. Installeremo anche una linea
supplementare di imballaggio a Pundi.
Sanjay Maheshwari
dalle filiali
informa
Settore nucleare
Importante progetto per Laviosa MPC nell’ambito della Joint Venture temporanea
formata con il CEA, Eiffage TP e Solexperts per il progetto ANDRA FSS.
ANDRA, l’agenzia francese per la gestione
dei rifiuti nucleari ha premiato la Joint
Venture in cui Laviosa MPC ha dovuto
studiare, sviluppare e produrre i materiali
per il confinamento sperimentale di un
modellino di galleria per scorie nucleari.
Dopo 2 anni di sforzi, il progetto ANDRA
FSS (Full Scale Sealing) è giunto a buon
fine nel mese di agosto 2014.
ANDRA voleva studiare come collocare
industrialmente un tappo in bentonite
per sigillare gallerie nucleari nel futuro
smaltimento sotterraneo francese dei
rifiuti nucleari da costruirsi, utilizzando un
modello in superficie.
In collaborazione con CEA - Atomic
Research Center (Centro di Ricerca
Atomica francese) - Laviosa MPC ha
sviluppato e industrializzato prodotti finiti
innovativi di alta densità.
Sono state sviluppate le specifiche dei
attrezzature speciali come una pressa per
consentire la produzione di materiali a
specifiche elevate su scala industriale.
Infine, si tratta di oltre 1.000 T di materiali
innovativi che sono stati prodotti a Limay
e che sono stati piazzati nel modello in
superficie scala 1:1.
Laviosa MPC ha anche partecipato
allo sviluppo della speciale macchina
di rifornimento utilizzata per collocare
industrialmente questi materiali nel modello
(la movimentazione del materiale per
tenerli in sicurezza, i sistemi di trasporto).
La materia prima utilizzata per la produzione
di questi materiali è stata procurata dietro
specifiche di Laviosa MPC, seccata e
dimensionata a Livorno, nell’impianto di via
Galvani (Massimo Nicosia e Fabio Brando
alla produzione, e Marco Putrino e il suo
team per il controllo qualità) e poi inviato a
Limay per essere compattato.
Questa difficile realizzazione ha potuto
essere completata con successo grazie
alla dedizione e all’alto impegno di tutte le
persone impegnate nel Gruppo Laviosa.
estere
Progetto di
Tunnel a
Hong Kong
Questa è l’uscita della fresa meccanica del
Progetto Nr 820 Dragages / Bouygues a
Hong Kong. Significa che il tunnel è stato
terminato con successo utilizzando la nostra
bentonite proveniente dall’India e i nostri additivi di Limay.
Laviosa MPC ha dato consigli per oltre due
anni alla squadra Dragages per superare le
difficoltà che avevano durante la perforazione di questo tunnel di 9 km di lunghezza e di
7.30 m di diametro.
Il team del progetto di Bouygues è stato
molto soddisfatto delle nostre prestazioni, in
particolar modo il Signor Hugues Laverret di
Dragages, responsabile della qualità dei fluidi di perforazione.
Marcel Schivy
Sébastien Paysan / Marcel Schivy
materiali con il CEA, in conformità con
le specifiche di confinamento ANDRA;
in seguito è stata industrializzata la
produzione di materiali da Laviosa MPC
nello stabilimento di Limay (50 km da
Parigi).
Sono state quindi sviluppate e costruite
3
dalle filiali
estere
informa
Sindacalizzazione
alla Laviosa Turkey
I negoziati tra la Turkish Mining-Labor Union (TMLU)
e Laviosa Turkey hanno portato a un accordo di
contrattazione collettiva (CBA) il 6 novembre 2014.
Il periodo è iniziato con una comunicazione del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale Turco che è stato trasmesso a Laviosa Turkey il 04/03/2014 riguardante il fatto che la TMLU fornisce
la necessaria maggioranza richiesta dalla legge, al fine di stipulare
un accordo di contrattazione collettiva con Laviosa Turkey facendo
domanda al Ministero.
Durante i negoziati collettivi che sono durati 8 mesi, è stata svolta una
serie di strategie e attività ed è stato applicato un fitto calendario di
sessioni di negoziazione a tutte le fasi del processo, al fine di giungere ad un accordo reciproco, evitando qualsiasi decisione di sciopero
e serrata delle parti.
Durante l’ultima sessione, il consenso è stato raggiunto il 6 novembre, 2014 in relazione a un accordo globale che include norme sociali,
economiche e amministrative. Il Contratto sarà in vigore dal 1° luglio
2014 per due anni, con scadenza nel mese di luglio 2016.
Implicazioni economiche come l’aumento del salario, disposizioni per
i bonus e i compensi sono definite da eseguirsi ogni semestre.
dai servizi
I pagamenti di assistenza sociale come indennità per i matrimoni, i
periodi di maternità, i lutti familiari e le catastrofi naturali saranno tenuti in considerazione in parallelo con altri provvedimenti del contratto. Ci auguriamo che l’accordo firmato porti l’azienda ad una stabile
cooperazione tra le parti.
Ozgur Ozsan
logistici
Un anno col botto!
L’anno 2014 si è appena concluso ed è il momento dei consuntivi.
Per noi della Carlo Laviosa è stato un anno veramente impegnativo,
a volte stressante, ma alla fine gustoso.
La sensazione è come aver corso una maratona di 42 Km e 195 metri, ad una media di 5 minuti a Km… scusate se è poco!!!
Ecco i nostri numeri, rispetto all’esercizio 2013:
+ 61 scali
+ 46 %
Per trovare qualcosa di simile, dobbiamo tornare nell’anno di grazia
2006.
Ne è passata d’acqua sotto i ponti!
La prefazione è per rendere un pubblico ringraziamento ai colleghi,
che, con la loro immensa disponibilità, fatta anche di piccole personali rinunce a favore della “giusta causa”, hanno permesso alla
struttura di reggere il colpo senza grossi scossoni.
Per finire, archiviamo il 2014 come un buon anno con la consapevolezza di aver fatto il nostro.
Ripartiamo per il 2015, con più convinzione di prima.
Viva la gente della Carlo Laviosa, forever!
Alessandro Branchetti
nuovi prodotti e mercati
informa
Mangimistica - Eurotier 2015
I nostri nuovi prodotti GLOBALFEED presentati alla più importante fiera europea di mangimistica.
Seconda partecipazione della Laviosa alla più importante fiera
europea nel settore della mangimistica, che si è svolta ad Hannover
(Germania) dal 11 al 14 Novembre 2014.
Questa partecipazione è stata caratterizzata da una maggior conoscenza delle potenzialità dei nostri prodotti grazie alla collaborazione
che da ormai due anni abbiamo con un centro di eccellenza europeo
del settore, il CNR-ISPA di Bari. All’Eurotier (www.eurotier.com) abbiamo presentato i nostri nuovi prodotti a base di bentoniti selezionate per l’adsorbimento di Aflatossina.
Tra questi è stato lanciato il GLOBALFEED T1, che, come pochi sul
mercato, ha le caratteristiche regolamentate per essere etichettato
1m558 (sostanze per la riduzione della contaminazione dei mangimi
dalle micotossine: Aflatossina B1). Moltissimi sono stati i visitatori al
nostro stand tra cui molti grandi attori del settore, interessati ai nostri
nuovi prodotti e alle nostre conoscenze specifiche sulle bentoniti ed i
meccanismi di adsorbimento.
Il settore ha grandi potenzialità e possibilità di sviluppo. Come R&D
continueremo la collaborazione con il CNR di Bari studiando bentoniti modificate ad hoc per realizzare prodotti a più largo spettro che
possano adsorbire anche altre micotossine, prodotti di cui c’è molto
interesse e richiesta sul mercato.
La nostra prossima partecipazione sarà a Marzo (11-13) al VIV Asia a
Bangkok, la fiera più importante dell’Asia, con l’obiettivo di rafforzare
la nostra presenza in questa parte del mondo dove, per condizioni
climatiche favorevoli, il problema delle micotossine è molto presente.
A presto nuovi aggiornamenti!
Elena Menicagli
Incontro Amafond di fine
anno fornitori – fonditori
Nella magnifica sede di Villa Fenaroli, l’incontro ha fatto registrare la
cifra record di quasi 300 partecipanti.
Il 22 Novembre si è svolto a Brescia il
tradizionale incontro di fine anno fornitori
- clienti, organizzato da AMAFOND (Associazione Fornitori Prodotti e Impianti
di Fonderia); una ottima occasione per
la nostra società (presenti Piero Starita,
Maurizio Cosentini e Gerardo Biricotti) di
incontrare i rappresentanti delle maggiori
fonderie italiane al di fuori delle sedi di incontro tradizionali. Molto applauditi gli interventi
dei relatori invitati per l’occasione e presentati da Luca Orlando de Il Sole 24 ore. Fra
questi Roberto Ariotti, presidente di Assofond
(Associazione Italiana Fonderie), ha ribadito
l’importanza dell’innovazione ed il valore della collaborazione cliente fornitore per la competitività dell’intero settore e la sua capacità
di affermarsi sui mercati emergenti o ormai
già emersi.
Al termine delle presentazioni, Amafond ha
consegnato alcuni premi alla carriera ad importanti esponenti del settore. Il premio, istituito quest’anno da Amafond, si prefigge di individuare ogni anno 6 esponenti fra le fonderie
ed altrettanti fra i fornitori della fonderia.
Fra i primi sono stati premiati: Silvestro Niboli
(Fondital Group), Giancarlo Dallera (Cromo-
dora Wheels), Luigi Donati (Gruppo Industriale Donati), Giuseppe Colombo (Fonderia Quaglia e Colombo), Giovanni Peltrini
(Fonderia Zardo), Alberto Andreussi (FAR
- Fonderie Acciaierie Roiale); fra i secondi
Alberto Bombassei (Brembo), Luigi Savelli (Savelli), Gabriele Galante (IMF), Julius
Hansberg (Fritz Hansberg), Cesare Tadiello
(Tesar), Cesare Frigo (Space). L’intento di
Amafond è di fare di questo premio un momento ricorrente in cui tutti gli anni il riconoscimento offerto ad esponenti storici delle
fonderie ed esponenti storici dei fornitori
delle fonderie diventi una tradizione ed un
momento di rafforzamento relazionale. La
cena conviviale offerta da Amafond a tutti
gli ospiti, a chiusura dell’evento, è stata intramezzata da pezzi d’opera famosi eseguiti dal vivo da giovani artisti.
Piero Starita
5
nuovi prodotti e mercati
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Workshop Laviosa al Geofluid 2014
Importante corso pratico-applicativo sulla verifica in cantiere
della qualità dei fluidi di perforazione.
Il Geofluid è da venti anni il punto di riferimento italiano e di tutta l’Europa Mediterranea
sia per gli operatori della ricerca Idrica che
delle fondazioni speciali. L’edizione del passato ottobre ha fatto registrare un record di
presenze soprattutto grazie alla nutrita compagine di aziende straniere in mostra. Una
vetrina quindi di tutto rispetto a cui la nostra
azienda ha voluto dare un contributo tecnico
importante organizzando un convegno applicativo dal titolo: “Riduzione di consumi e
costi nella ricerca idrica, con analisi in can-
tiere su fango bentonitico, acqua e terreno”.
La nostra idea era di evitare il piglio cattedratico in cui si sarebbero opposti docenti
e discenti. Tutt’altro la formula della tavola
rotonda, della riunione conviviale, in cui l’interfaccia tra chi ascolta e chi parla è ridotta al
minimo, che vada ad invogliare all’intervento
piu’ che ad intimidirlo: ecco il nostro nuovo
stile. Personale Laviosa ha quindi mostrato
agli operatori presenti in sala come si verifica
la qualità del proprio fango di perforazione,
e come operare per apportare, in caso, le
opportune correzioni. Tutto nell’ottica di un
risparmio di materie prime e di risorse umane che, ricalcolate su base annua possono
assumere pure dimensioni eclatanti. In coda
alla dimostrazione, su richiesta degli intervenuti, è stato lasciato libero campo alle prove
pratiche dei singoli sotto l’accorto tutorato del
nostro personale.
Simone Di Nasso
Il controllo qualità oggi
L’importanza e il ruolo del controllo qualità.
Qual è il ruolo di un controllo qualità
dovrebbe essere una cosa nota più o
meno a tutti: controllare che le produzioni
rispettino le specifiche.
Il nostro CQ invece non è fatto soltanto da
semplici controlli di routine sulla produzione giornaliera degli impianti.
Negli anni abbiamo modificato sempre di
più il ruolo del CQ e lo abbiamo trasformato in un vero e proprio organo multifunzionale.
Ecco alcune delle attività fatte giornalmente dai nostri operatori oltre al normale
controllo qualità:
•
Controllo dell’integrità e della conformità
dei carichi (imballaggi)
• Emissione di certificati di analisi
• Laboratorio Terre
• Attività di Invio Campioni
• Analisi Materie Prime in entrata
• Analisi Campioni Esterni e
Laviosa Lab Service
• Controllo dei processi produttivi
• Collaborazione alla creazione e approvazione delle specifiche di vendita, acquisto e produzione insieme ai PM, ufficio
acquisti e Produzione
Ecco spiegate più in dettaglio alcune di queste
attività: Laviosa Lab Service effettua attività di ricerca e analisi conto terzi, rivolte al
mondo della bentonite e dei minerali argillosi. Ovvero effettuiamo analisi particolari,
a pagamento, come ad esempio poteri deproteneizzanti o superficie specifica a dei
clienti che non hanno la strumentazione
adeguata. Con il controllo dei processi
produttivi collaboriamo con la produzione
e la manutenzione al mantenimento degli
standard necessari al buon funzionamento di alcuni impianti, come ad esempio
l’impianto di attivazione, tramite controlli sui
prodotti effettuati in determinati intervalli di
tempo. Il nostro laboratorio di analisi terre
è un’assistenza analitica a tutti i nostri clienti
di fonderia, finalizzata al miglioramento
delle nostre capacità produttive e alla
soddisfazione del cliente. L’attività di invio
campioni serve a far conoscere i nostri
prodotti a tutti i clienti e a cercarne di nuovi.
I PM e il CS inviano le richieste al CQ che
cerca di evaderle nel minor tempo possibile. Tutte queste attività sono importanti
per la nostra azienda e nonostante le complessità, grazie al lavoro e allo sforzo di tutti,
possiamo dire che il lavoro svolto dal CQ è
fondamentale per la nostra crescita professionale e dell’azienda.
Marco Putrino
nuovi prodotti e mercati
informa
Da fornitore a partner tecnico
Better Lighting with Less Energy.
Descrivere l’avventura della Hi-Led in Laviosa non è cosa facile.
Le nostre scelte tecniche si sono basate su principi semplici:
l’efficienza energetica è e deve essere percepita come la prima
fonte di energia alternativa; la vera efficienza è consumare meno;
la profittabilità per il cliente deve essere la priorità; ogni prodotto
deve essere affidabile nel tempo. In Laviosa ci siamo trovati a dover
affrontare problematiche ed esigenze - non solo tecniche - tipiche di
un grande gruppo in cui alle necessità imposte dall’attuale scenario
economico (controllo di gestione, miglioramento della produttività, affidabilità dei cicli industriali, risposta tecnica di alto livello, offerta di
qualità inconfutabile, contrazione degli errori di processo, programmazione della manutenzione) si affianca la tensione al raggiungimento di valori sociali non comuni (capacità relazionali, condivisione
dei risultati, coinvolgimento della struttura, senso di appartenenza,
audacia e coraggio nelle scelte, voglia di cambiamento e miglioramento continuo).
Già nel primo semestre 2014 con un intervento presso la REVET
avevamo ottenuto una riduzione dei consumi del 65% con un incremento dei flussi luminosi del 30% ma, desiderosi di fare meglio, ci siamo spinti oltre per cercare performance più alte. In questo scenario
- supportati da tutto lo staff della Laviosa coinvolto - abbiamo deciso
di strutturare un nuovo business model che fosse teso all’efficienza
energetica ma che riuscisse anche ad essere in grado di recepire
nuove esigenze e trovare risposte alle medesime.
Abbiamo analizzato i dati relativi agli impianti di illuminazione dei siti
italiani, effettuato sopralluoghi e - aspetto che reputiamo caratterizzante - coinvolto direttamente non solo i responsabili delle aree ma
soprattutto gli operatori. Saranno questi ultimi a dover valutare, operandovi quotidianamente, l’effettivo beneficio offerto dalla tecnologia
proposta. Entro l’estate del 2015 infatti tutti gli stabilimenti italiani del
gruppo saranno adeguati con illuminazione LEDs.
Per sposare pienamente lo spirito della Laviosa - accettare le sfide
- abbiamo voluto che il primo banco di prova fosse una delle aree
con maggiore criticità dal punto di vista illuminotecnico ed operativo:
l’area del carro ponte di Via Galvani.
Un’area operativa dotata di proiettori con una potenza tra i 400/500W
posti a 20 metri di altezza, con considerevoli tempi di utilizzo, presenza di condizioni critiche di esercizio (polveri, vibrazioni, esposizione al
vento), movimentazione con mezzi pesanti di difficile manovra.
Il giudizio sull’esito dell’intervento - per volere della Laviosa stessa
- abbiamo preferito demandarlo alle parole di coloro che vi operano.
Una cosa è più efficiente se fornisce più servizi con lo stesso apporto
di energia, o gli stessi servizi con meno apporto di energia. (IEA citato
da Ozsan Ozgur)
Hi-Led ha di fatto confermato, se non addirittura superato, questo
limite: ha fornito un servizio migliore con minor apporto di energia. Sarà forse il caso di segnalare che Better Lighting with Less
Energy non è solo uno slogan?
Gerardo Corvino
Il parere di chi vi opera
Tra i tanti operatori coinvolti è emerso che i livelli di illuminamento
sono enormemente migliorati.
In particolare Daniele Pancaccini (operatore del carro) ha sottolineato che con la nuova illuminazione risulta assai più agevole
l’identificazione, in fase di movimentazione e mescola, delle terre
con un’immediata identificazione delle diverse cromie oltre - aspetto che si è perseguito sin dall’inizio - una sensazione di maggiore
sicurezza operativa grazie all’ampia diffusione della luce.
Dal canto suo Enzo Baglioni ha aggiunto che i nuovi corpi offrono
un maggiore illuminamento anche delle aree operative sottostanti
e delle linee di lavorazione con una contrazione attesa dei possibili
errori che precedentemente erano causati dalla scarsa qualità della
luce (monocromatica e non diffusa correttamente).
Il parere di Fabio Brando è certamente quello più vincolante. Naturalmente attende che siano confermati i dati a LEDs di questo primo
periodo ma, sia dal punto di vista energetico che da quello operativo, considera favorevolmente il nuovo stato.
Proprio lo stabilimento di Via Galvani è infatti chiamato, pur mantenendo sempre un’altissima specificità di prodotto, a rispondere alle
mutevoli esigenze produttive in tempi brevi.
Poter contare sul miglioramento qualitativo dell’area operativa rappresenta un fattore di maggiore competitività considerevole.
7
dagli impianti
produttivi e dagli acquisti
informa
Processi e Prodotti
Il continuo cambiamento tra algoritmo e risultato.
Il mondo del lavoro, come d’altronde la nostra vita quotidiana, si compone di paralleli
processi che, intersecandosi o non, portano
ad un risultato finale. Quest’ultimo rappresenta il convergere di tutte le azioni che ogni
individuo, lungo tale processo, lascia in esso.
Nel bene o nel male, è possibile analizzare
ogni fase per ripetere e/o modificare, al fine
di ottenere il risultato desiderato. Questo
controllo è quello che in ingegneria di processo viene nominato “Dinamica e controllo
dei processi produttivi”.
Come possiamo definire tecnicamente un
processo produttivo? Niente di più se non
con la classica definizione di algoritmo, “una
sequenza finita di passi elementari che portano alla risoluzione automatica di un problema”. E’ un’analisi aziendale fondamentale,
senza la quale lo sviluppo e l’ottimizzazione
dei prodotti non sarebbe possibile. Diversamente però da una semplice equazione
matematica, la creazione di un prodotto, e
la sua produzione, coinvolge un numero di
persone tale da complicare non poco il risultato. Come detto precedentemente, l’unione
dello sforzo di tutte le figure coinvolte porta
ad un risultato. E’ sufficiente un solo errore
da parte di una di queste figure per mettere
in crisi la dinamica dell’intero algoritmo, e
se non controllato in tempo, l’errore sarà
evidente solo una volta arrivati alla fine
del processo. Quanto appena detto ci
porta ad espandere il nostro impegno
anche dove finisce la nostra responsabilità, supportando i colleghi nella loro fase affinché tutti
insieme raggiungano il risultato
desiderato. Non è solo un controllo da ingegneria di processo.
schema impianto
macinazione a ciclo chiuso
Chiunque svolga un lavoro ogni giorno effettua azioni e controlli sul proprio campo. Dalle
analisi, dagli errori trovati, o addirittura dalle
soluzioni improvvise che quotidianamente
troviamo nella nostra fase lavorativa, tutti
noi cerchiamo di aggiungerle nell’algoritmo
produttivo contribuendo positivamente alla risoluzione di esso. Lo stabilimento di Laviosa
Galvani è ben a conoscenza di quanto sopra
detto, e riconoscendo i propri errori, espandendo e condividendo le proprie conoscenze, ma soprattutto allungando il braccio dove
altri colleghi trovano difficoltà, affronta l’algoritmo che porta al risultato da tutti noi voluto:
“Il Prodotto Laviosa”.
Fabio Brando
Detto… fatto!
“Garantiamo la qualità con il marchio Laviosa” da Laviosa Informa n. 35 – luglio 2014
Dal 9 gennaio è iniziata l’ “avventura” della cisterna LAVIOSA.
Il viaggio inaugurale, gestito dalla ditta di trasporti GIOTRANS, è
stato effettuato con la consegna al cliente Torbole (settore Fonderia). Nel mese di Gennaio 2015, la cisterna ha effettuato circa
20 consegne: Torbole, Palmieri, San Martino, Valdelsane, Enel
sono stati i principali clienti, oltre naturalmente ai trasferimenti di
bentonite tra i nostri stabilimenti di Livorno.
Per ottimizzare la qualità del servizio, la cisterna, oltre alla personalizzazione con logo aziendale, è stata fornita di pesa a bordo
con celle di carico (foto in alto a destra).
VANTAGGI
•
•
•
•
Riduzione tempi di carico
Ottimizzazione quantità caricate
Salvaguardia dell’usura precoce del veicolo
Carico sempre a norma
In definitiva l’obiettivo che ci eravamo fissati, “Qualità garantita
con marchio Laviosa”, è stato raggiunto. Nei prossimi mesi passeremo all’ottimizzazione dei viaggi, cosi da ridurre i costi logistici.
Per questo, mi sembra doveroso ringraziare i miei colleghi Katiuscia, Andrea, Alessandro, Giancarlo e Massimo, per l’aiuto e la
dedizione con i quali sono stati affrontate le varie problematiche.
Manrico Cinapri
dai servizi
informa
generali
Laviosa sceglie la qualità
giapponese di Ricoh
Laviosa cercava una soluzione in grado di coniugare
produttività, qualità e riduzione dell’impatto ambientale
e per questo ha deciso di affidarsi a Ricoh.
Ricoh è un Gruppo multinazionale che fornisce soluzioni per la stampa office e per il production printing con sede principale a Tokyo ed
è presente in oltre 200 Paesi nel mondo. Ricoh si conferma quale
leader di mercato grazie anche al suo approccio consulenziale rivolto
alla riduzione dei costi di produzione fornendo direttamente i propri
prodotti scavalcando così i sovraprezzi dei vari partner.
Laviosa, sensibile alle tematiche ambientali si è rivolta a Ricoh non
solo per la sua proposta vantaggiosa ma grazie anche ad un’offerta
completa e di qualità con un ridotto impatto ambientale della stampa
dovuta all’efficienza e ai consumi energetici ottimizzati, si arriva a
quasi il 50% rispetto alle soluzioni più performanti dei competitor.
Crediamo nella qualità e nell’innovazione – commenta Massimiliano
Nocelli, IT Manager della Laviosa – e per ambedue gli aspetti abbiamo trovato in Ricoh un partner affidabile.
Luca Martinelli
Succede in
Natale al Museo
Anche questo anno la Festa di Babbo Natale
organizzata dall’azienda è stata un successo!
I bambini si sono divertiti tantissimo durante il
laboratorio, con la creazioni di piccoli “gufetti realizzati
con pigne secche, colla stick e carta colorata”. Alla
fine sono venuti fuori tanti gufi fantasiosi e colorati.
È proprio vero: l’immaginazione dei piccoli è
smisurata! Oltre al laboratorio per i più piccoli, siamo
stati divisi in due ulteriori gruppi di più “grandicelli”,
il primo ha fatto il giro delle stanze dove il Museo di
Storia Naturale di Livorno conserva animali impagliati
ed insetti di ogni genere, mentre il secondo ha fatto
la visita del “planetarium”, dove è stato mostrato il
nostro sistema solare.
La serata si è conclusa nella grande sala delle
Balene, dove abbiamo goduto di un bel rinfresco
(con deliziosi dolci e appetitosi pezzi salati), in attesa
dell’arrivo del Babbo Natale, che ha portato doni,
allegria e spensieratezza per tutti. Un grazie speciale
al Comitato Attività Ricreative.
Claudio Falcinelli
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Non mollare mai
(never give up)
Non sempre le nostre performance possono essere al top,
questo dipende dalle condizioni esterne ed oggettive quali quelle
del “mercato” e dei “mezzi” a disposizione e dei “competitors”
sempre più forti ed agguerriti.
Tutti vogliono e devono “vincere”, diventano più forti e l’orizzonte
si allarga, e gli obiettivi sempre più difficili e magari qualche
insuccesso pesa nelle nostre teste e ci mette pressione,
creando un’ansia da prestazione alla quale ogni atleta deve
far fronte per superarla. Marco sta lottando per ritrovare le
condizioni ideali per ricostruire il successo, attenzione a non
perdere la spensieratezza
del divertimento a fare ciò
che facciamo e coltivare la
passione per superare lo
sforzo dell’impegno. Lo sport
come la vita di una azienda
porta con se momenti
meno brillanti che debbono
essere superati mantenendo
equilibrio e serentità.
Forza Marco, che la stagione
possa premiarti con dei nuovi
bei risultati!
Andrea Biasci
Un benvenuto a…
Emma
Lylou
, figlia di Valerio Giannattasio,
nata l’11 novembre 2014.
, figlia di Yari Pantani,
nata il 12 novembre 2014.
Fiori
d’Arancio
Il 31 gennaio 2015 si sono uniti in matrimonio due
nostri colleghi: Ilker Turker e Kubra Gur
La nostra squadra
cresce con:
Murat Basoda
Tecnico di laboratorio della Laviosa Sanayi ve Ticaret a Fatsa, in
Turchia, dal 29 settembre 2014.
ROTTA verso il LAVORO
Chiara Gerardi
Inizio stage: 22/07/2014
Tutor: Elena Menicagli Reparto: Laboratorio Livorno - Galvani
Chiara si è laureata in chimica presso l’Università di Pisa.
L’obiettivo dello stage (della durata di 12 mesi) è la messa a
punto di prodotti in diversi settori dell’azienda, quali beverage,
trattamento acque, carta, decorative, mangimistica e ceramica,
il tutto tramite ricerche di miscele con additivi per migliorare i
prodotti esistenti.
Erhan Topkaya
Supply Chain Supervisor per la Laviosa Sanayi ve Ticaret a Fatsa
(Turchia), dal 29 settembre 2014
Ramesh Kabaria
dall’11 novembre scorso assunto come operaio alla Laviosa Trimex
Industries (India).
Goyal Rava
dal dicembre scorso assunto come operaio alla Laviosa Trimex
Industries (India).
Massimo Bardi
Assunto il 1° Dicembre 2014 come impiegato addetto alle operazioni
marittime della Divisione Traghetti della società Carlo Laviosa Srl
Umesh Dafda
dall’4 dicembre scorso assunto come capo reparto alla Laviosa
Trimex Industries (India).
Claudia Nardo
assunta il 20 gennaio come assistente alla Presidenza in sostituzione
di Laura Buselli che andrà in maternità il 19 febbraio.
Margherita Betti
che, terminato lo stage il 31 gennaio, è stata assunta dal 2 febbraio
come assistente tecnico junior per il settore additivi in sostituzione di
Ilaria Palillo assente per maternità.
Rachele Lupi
assunto il 2 febbraio come Responsabile del Controllo di Gestione
per tutto il gruppo Laviosa incluse le consociate estere.
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