«Sognare e innovare»

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«Sognare e innovare»
martedì
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Scuola socio-politica
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Domenica, 15 novembre 2015
«Sognare e innovare»
ELISA DE PROSPERIS
A
ragioni per l’allegria e l’umorismo, anche nel
mezzo di una vita molto
dura». «Umiltà, disinteresse, beatitudine: questi
i tre tratti che voglio oggi presentare alla vostra
meditazione sull’umanesimo cristiano che nasce
dall’umanità del Figlio di
Dio. E questi tratti dicono qualcosa anche alla
Chiesa italiana che oggi
si riunisce per camminare insieme». Ovviamente ciò che ha detto il Papa ha provocato applausi di approvazione e
grandi sorrisi; questi sen-
lle sei del mattino sono state aperte le porte della Cattedrale, un cielo ancora indaco, un sole che fa capolino. Poco a poco i banchi di Santa Maria
del Fiore si riempiono di fedeli e
partecipanti al convegno che, nonostante un po’ stanchi e assonnati, sono accorsi per incontrare
il Santo Padre.
Martedì 10 novembre, durante il V
Convegno Ecclesiale Nazionale, la
città di Firenze ha ospitato papa
Francesco: una giornata interamente dedicata all’incontro degli
operatori della nostra Chiesa con
il proprio Pastore. Una Chiesa festosa, palpitante ed emozionata, una Catte- «È la contemplazione
drale gremita che, poco
a poco, si illumina di un del volto di Gesù morto
sole splendente che filtra e risorto che ricompone
attraverso le vetrate, una
cattedrale in cui risuona la nostra umanità, anche
l’inno in musica che ac- di quella frammentata
coglie l’ingresso del Santo Padre. Puntualissimo, per le fatiche della vita,
papa Francesco arriva in o segnata dal peccato»
città, attraversa la piazza,
saluta benedicendo tutti
coloro che sono accorsi per lui, at- timenti hanno permeato
traversa gioioso e sorridente la na- l’intera giornata e hanno
vata di una Cattedrale che tende le accompagnato i delegati
in quelle seguenti del
mani verso la sua guida.
Una guida sicura, pacata, discreta convegno.
e attenta ai bisogni del suo popo- Un convegno svoltosi
lo, una guida che, con la sua uma- sotto lo sguardo ardente
nità, guarda con amore alla sua di una chiesa in fermenchiesa «inquieta, sempre più vici- to, sotto gli sguardi di inna agli abbandonati, ai dimentica- tesa tra fedeli desiderosi
ti, agli imperfetti, lieta col volto di di «fare e dire qualcosa»
Papa Francesco al Convegno di Firenze
mamma, che comprende, accom- sulla loro chiesa, sotto lo
pagna, accarezza»; la Chiesa accor- sguardo amorevole di un
sa per cercare nuove piste pastora- Padre misericordioso e uli. «Sognate anche voi questa Chie- mano che accompagna il Suo gregE così ha pensato che, oltre la presa, credete in essa, innovate con li- ge teso alla costruzione del Suo reghiera, quello che fa stare in piedi
bertà. L’umanesimo cristiano che gno sulla terra.
un vescovo, è la sua gente». Il Papa
siete chiamati a vivere afferma ra- «Di recente ho letto di un vescovo
ci ha regalato questo aneddoto per
dicalmente la dignità di ogni per- che raccontava che era in metrò alsottolineare che la comunità tutta,
sona come Figlio di Dio, stabilisce l’ora di punta e c’era talmente tanche opera nel nome del Signore, è
tra ogni essere umano una fonda- ta gente che non sapeva più dove
la spinta e il sostegno dei Vescovi e
mentale fraternità, insegna a com- mettere la mano per reggersi. Spindi conseguenza della Chiesa. Oprendere il lavoro, ad abitare il to a destra e a sinistra, si appoggnuno prenda coscienza della procreato come casa comune, fornisce giava alle persone per non cadere.
pria fede e abbracci le proprie re-
l’essenziale. Il Papa ha chiesto ai Vescovi di
essere semplici pastori alla guida di un gregge, ma ha anche chiesto a noi di far parte di
quel gregge e annunciare il Vangelo, con le
nostre opere e i nostri comportamenti. Non
è facile questo compito, ma dobbiamo provarci e riuscire! 2) Alleanza:«Occorre trovare alleanze, tramite l’incontro ed il dialogo,
anche se queste alleanze, a volte, rischiano
di essere tradite ed infrante. Dobbiamo ricordarci che l’alleanza richiede il sacrificio,
non c’è alleanza senza sacrificio! Alleanze
che dobbiamo sperimentare prima di tutto
nel nostro interno, sul lavoro, nella comunità, nelle parrocchie, e, soprattutto, tra i
gruppi e le associazioni della Diocesi. Dobbiamo riscoprire l’alleanza e il rapporto tra
uomo e donna, segno del rapporto tra Dio
M
Un workshop per ricostruire
la lunga storia della cattedrale
l workshop «Dal tempio pagano al
tempio cristiano» ha avuto come obiettivo mettere a fuoco i dati archeologici e le fonti documentarie in
merito alla Basilica Cattedrale di
Sant’Agapito Martire e alle sue preesistenze archeologiche, per una ricostruzione della sua storia e delle sue
trasformazioni dell’ingresso della Basilica.
Il workshop infatti nasce in funzione
del concorso di idee bandito il 9 settembre: è stato strutturato in due sessioni per dar modo di riferire al meglio le grandi tematiche trattate. La prima sessione, archeologica, ha visto
l’intervento della dottoressa Gatti, con
particolare riferimento al tempio sotto la Cattedrale e alla presentazione
degli importanti risultati delle ricerche archeologiche condotte in questi
ultimi anni.
Il dottor Fiasco, ha presentato le ricerche archeologiche svolte nell’ultimo anno nella cripta della Cattedrale, le quali hanno contribuito per la
prima volta anche a comprendere le
I
prime trasformazioni del tempio romano e del suo adiacente tessuto urbano antico nonché nuovi dati sulla
fisionomia della cripta di età medievale. Nella seconda sessione la dottoressa Iacono, è intervenuta sulla storia costruttiva dell’edificio basilicale,
con tutte le informazioni, molte inedite, desunte dalle fonti documentarie custodite negli archivi per ricostruire le fasi degli interventi, specie architettonici, dal Cinquecento.
Il secondo intervento, a cura dell’architetto Marconi, si è concentrato, in
maniera netta, sui restauri del Novecento che hanno coinvolto il prospetto principale della Cattedrale e la
sistemazione architettonica post bellica della facciata e del sagrato. Al termine delle due sessioni di lavoro si è
svolta la tavola rotonda con il professor La Rocca, Università degli Studi di
Roma Sapienza, l’architetto Stabile, Università degli studi di Roma Tre, e l’architetto Bureca, Soprintendente Belle
Arti e Paesaggio del Lazio.
Commissione Novecentenario
giovedì a san Bartolomeo
La «lectio» con i giovani
l perdono di Dio al re Davide dopo l’assassinio di Uria».
«Io ti ho unto re d’Israele e ti ho liberato dalle mani di Saul, ti ho
dato la casa del tuo padrone e ho messo nelle tue braccia le donne del tuo padrone, ti ho dato la casa di Israele e di Giuda e, se questo fosse troppo poco, io vi avrei aggiunto anche altro. Perché dunque hai disprezzato la parola del Signore, facendo ciò che è male ai suoi occhi?
Tu hai colpito di spada Uria l’Hittita, hai preso in moglie la moglie sua e
lo hai ucciso con la spada degli Ammoniti. Ebbene, la spada non si allontanerà mai dalla tua casa, poiché tu mi hai disprezzato e hai preso in
moglie la moglie di Uria l’Hittita. Così dice il Signore: Ecco io sto per suscitare contro di te la sventura dalla tua stessa casa; prenderò le tue mogli sotto i tuoi occhi per darle a un tuo parente stretto, che si unirà a loro
alla luce di questo sole; poiché tu l’hai fatto in segreto, ma io farò questo
davanti a tutto Israele e alla luce del sole”. Allora Davide disse a Natan:
“Ho peccato contro il Signore!”. Natan rispose a Davide: Il Signore ha perdonato il tuo peccato; tu non morirai.»
«I
sponsabilità, ognuno nel suo piccolo può cambiare le cose; i pastori e il gregge devono cooperare! Se
ciascuno abitasse la propria fede e
si lasciasse abitare da Dio, uscire,
annunciare ed educare sarebbero
strumenti ardenti per trasfigurare
la chiesa, in primis, ed il mondo
intero e per costruire «cuore su cuore» il regno di Dio sulla terra.
Quell’abbraccio della folla in festa
S
i è concluso venerdì scorso il Convegno
ecclesiale nazionale, un’esperienza unica che porterò nel cuore per tutta la
mia Vita! Sono tre le parole chiave, che ricorderò: 1) la mano tesa di tutti i fedeli che
nello stadio, durante la Messa del Papa, aspettavano e chiedevano l’Eucarestia. Un’immagine difficile da descrivere, un’immagine che si è profondamente incisa dentro me.
Queste mani tese dimostrano che la chiesa
è viva e vive di un po’ di ombre ma di molte azioni buone; noi dobbiamo seguire quelle azioni e quei comportamenti buoni, Cristo vive in quelle azioni buone! Non esiste
la crisi di fede per colpa del malaffare perché la Fede in Cristo è un dono che però, va
anche cercato! E allora dobbiamo aprire il
cuore e decidere di cambiare, ripartire dal-
artedì 17 novembre, torna la scuola
socio-politica prenestina. Alle ore
20.45, presso il Caffè letterario «Punto e
a Capo», si terrà la lezione dal titolo:
«Casa Europa: Commissione e
Parlamento Europeo». Il relatore
dell’incontro sarà Emiliano Fatello,
presidente del Consiglio del comune di
Palestrina. Per info:
[email protected].
novecentenario
Firenze 2015. L’esortazione di Francesco
alla sua Chiesa, «gregge e pastori» insieme
DI
10
e l’umanità. Dobbiamo anche ricordarci,
che siamo in debito con i giovani di oggi,
perché vivendo sopra le nostre possibilità e
aspettative, abbiamo sottratto loro futuro e
lavoro. Dobbiamo infine sforzarci a non
produrre troppi documenti perché: «il Verbo non deve diventare carta, ma Carne!». 3)
La Relazione è alla base dell’educazione, dell’educatore e della proposta educativa. Sulla strada dell’Evangelii gaudium, dobbiamo riscoprire queste relazioni, favorendo
l’alleanza e praticando il perdono anche laddove queste alleanze sono state precedentemente tradite e hanno fallito. Ringrazio infine il mio Vescovo per avermi dato la possibilità di vivere questa esperienza unica nel
suo genere!
Andrea Torre
l’agenda
OGGI
Carchitti ore 10.30 Santa
Messa;
ore 13 incontro al Casale;
In serata Colle Spina.
DOMANI
Cave, San Bartolomeo:
incontro con i presbiteri
diocesani
MARTEDÌ 17
Cave, San Bartolomeo:
incontro con i presbiteri
diocesani
MERCOLEDÌ 18
Cambio di sede; San
Michele nel Gargano
GIOVEDÌ 19
Palestrina: Udienze in
Curia;
alle ore 21 lectio con i
giovani (su “Il perdono di
Dio al re Davide”)
VENERDÌ 20
Valle Martella: visita ai
malati
SABATO 21
Olevano: ore 16
associazione contemplative
Le bande cattoliche diocesane sfilano a La Forma
L
a Federazione Bande musicali cattoliche, nata tre anni fa in seno alla Pastorale giovanile della diocesi di Palestrina, è divenuta una realtà consolidata.
Nata per dare un contributo maggiormente fattivo alla animazione delle liturgie ed
alle attività dello stesso servizio di pastorale giovanile, la Federazione si appresta a vivere l’appuntamento più significativo dell’anno, la Festa diocesana delle Bande Musicali. L’appuntamento è giunto ormai alla
seconda edizione e vedrà dieci bande musicali e gruppi majorettes festeggiare insieme, domenica 22 novembre, la propria
realtà, fatta di giovani appassionati che, con
la musica bandistica, testimoniano un modo sano e costruttivo di stare insieme e di
impegno nella vita ecclesiale. L’idea di una
federazione di bande musicali che sentano
la responsabilità di definirsi cattoliche, è unica in Italia e da tempo sta attirando l’attenzione di tante realtà giovanili bandisti-
che disseminate lungo lo Stivale, da nord a
sud.
Basti pensare che, recentemente, da Torino
sono giunte richieste per aderire e portare
così l’idea di questa federazione a coprire
tutto il territorio nazionale.
Per il secondo anno, circa 400 giovani, tra
musicisti e majorettes, si fonderanno in un
unico grande complesso strumentale, stringendosi attorno al vescovo Sigalini che, unitamente al direttore del Servizio di Pastorale giovanile, don Antonello Sio è stato
il fautore di questa nuova realtà associativa
diocesana. «Sarà ancora una volta entusiasmante e bello – riferisce Alessandro Pasquazi, coordinatore della federazione – ritrovarci tutti insieme per festeggiare Santa
Cecilia attorno al nostro vescovo Domenico che, in questo nostro percorso, non ci ha
lasciati mai soli, spronandoci a fare sempre
di più e meglio. Segno che, in un periodo
come questo in cui sembra anacronistico
che i ragazzi possano sentire ancora la voglia di suonare in una banda musicale, c’è
ancora chi vuole socializzare in modo sano,
all’interno della Chiesa, in una delle forme
più autentiche e tradizionali». «Quest’anno
– aggiunge don Antonello Sio – ci troveremo a festeggiare insieme a Serrone, La Forma (FR), nel pomeriggio di domenica 22
novembre, ritenendo giusto fare un itinerario spirituale e musicale che, partito da Palestrina, tocchi tutti i 18 paesi della diocesi. La finalità è quella di coinvolgere le singole realtà cittadine in modo tale che i tanti giovani che si sentono soli ed emarginati
possano restare affascinati dall’entusiasmo
che, solo la musica e la musica bandistica
in particolare, sono in grado di trasmettere.
Non ci resta che dare appuntamento a domenica prossima dalle ore 16 per vivere assieme un pomeriggio particolare».
Federazione bande
musicali cattoliche
Firenze 2015, «Educare»
Giunsero a Cafarnao e
subito Gesù, entrato di
sabato nella sinagoga,
insegnava. Ed erano stupiti
del suo insegnamento: egli
infatti insegnava loro come
uno che ha autorità e non
come gli scribi (Mc 1,21).
«Abbiamo bisogno oggi piuÌ
che mai di uomini e donne
che, a partire dalla loro
esperienza di
accompagnamento,
conoscano il modo di
procedere, dove spicca la
prudenza, la capacitaÌ di
comprensione, l’arte di
aspettare, la docilità allo
Spirito»(Evangelii gaudium
171).