Stazioni e binari: un mondo da scoprire
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Stazioni e binari: un mondo da scoprire
Stazioni e binari: un mondo da scoprire LE CASE E LE SCARPE DEI TRENI Nell’Europa di oggi tutti possiamo viaggiare liberamente, e per questo i treni sono importantissimi. Ma dove andrebbero i treni senza i binari? Ci avete mai pensato? Solo in Italia ci sono più di 16.200 km di binari (una distanza che equivale a quasi due volte quella che esiste tra Roma e New York!), ed è importantissimo tenerli sempre in perfetta efficienza e svilupparli per ricoprire distanze sempre maggiori: i binari, infatti, sono un po’ come le scarpe dei treni, servono loro per camminare. Ci sono poi le case dei treni, le stazioni: anche queste devono essere sempre efficienti, per permettere ai treni di fermarsi e ai viaggiatori di salire e di scendere. A tutto questo pensa RFI (che significa Rete Ferroviaria Italiana), la società dell’infrastruttura del Gruppo Ferrovie dello Stato. Ed è proprio RFI che vi invita a fare un viaggio alla scoperta delle stazioni e dei binari: le case e le scarpe dei treni. UN PO’ DI NUMERI 16.200 11.000 1.380 530 2.700 sono i km di binari in Italia sono i km di binari elettrificati sono i km di gallerie sono i km di binari sui ponti sono le stazioni e le fermate a disposizione di chi viaggia IL FASCINO DELLE STAZIONI Che belle le stazioni, sempre piene di persone che vanno e vengono, che partono per luoghi lontani o arrivano da città sconosciute. Sono luoghi che invitano a sognare, ma sono anche i luoghi dove i treni, quando si fermano, vengono puliti e fanno manutenzione. Vediamo insieme come sono cambiate le stazioni negli anni. LE STAZIONI DI IERI Una volta bastava una casetta di legno con una biglietteria e una sala d’attesa per avere una stazione. Pian piano, però, con l’aumento dei treni in circolazione, anche le stazioni sono cambiate. Basta pensare alle grandi stazioni costruite tra l’800 e il ‘900, oggi considerate veri e propri monumenti, che sono state ristrutturate per adeguarle alle nuove esigenze dei viaggiatori. Naturalmente, all’interno delle vecchie stazioni tutto funzionava a mano: i segnali e gli scambi erano azionati manovrando semplici leve. Gli orari erano scanditi dalle lancette di grandi orologi meccanici sospesi in aria e le porte dei treni venivano chiuse manualmente. Il treno sbuffava vapore dal comignolo e partiva al fischio del capostazione. LE STAZIONI DI OGGI Nelle grandi città europee, le stazioni sono moderne e innovative. Devono infatti ospitare tantissime persone e sono quindi diventate dei veri e propri luoghi di ritrovo: è per questo che ormai, in queste stazioni, si hanno negozi di ogni tipo, oltre a spazi per il tempo libero e la cultura. Insomma, le stazioni sono diventate un prezioso elemento della vita sociale ed economica della città. Le tecnologie, poi, sono all’avanguardia. Schermi elettronici informano i viaggiatori in tempo reale sui tempi e gli orari dei treni. Un apparato centrale aziona a distanza, tramite cavi elettrici, gli scambi e i semafori, controllando i numerosi convogli in circolazione. Oggi RFI sta realizzando delle grandi “cabine di regia”, chiamate “Posti centrali”, che controllano la circolazione dei treni, il funzionamento dei semafori, degli scambi e della linea elettrica che dà energia ai treni, e contemporaneamente sorvegliano le stazioni e le fermate e forniscono in tempo reale informazioni ai viaggiatori. UNA TORTA CHIAMATA LINEA FERROVIARIA IL RECIPIENTE: LA SEDE FERROVIARIA Per fare una torta serve innanzitutto una bella teglia, in cui mettere tutti gli ingredienti. Anche per la linea ferroviaria serve avere un preciso “contenitore” nel terreno, una specie di lungo corridoio su cui far correre i binari, che viene realizzato anche con lavori detti “opere civili”: questo contenitore si chiama “sede ferroviaria”. Sapete cos’hanno in comune una torta e la linea ferroviaria? Tutte e due vengono fatte con tanti ingredienti, che devono essere combinati bene tra di loro per avere il giusto risultato. Allora gustiamoci insieme una bella fetta di linea ferroviaria, diciamo all'incirca un chilometro. Le ruote dei treni scorrono su guide metalliche chiamate binari, formate da due rotaie di acciaio parallele. Oggi le rotaie sono molto più robuste di un tempo: se una volta, infatti, un metro di rotaia pesava 36 kg, oggi pesa ben 60 kg: quasi il doppio! E pensate: le nuove linee veloci hanno rotaie formate da segmenti lunghi 108 metri, saldati insieme in un’unica grande rotaia, per evitare al treno sobbalzi e vibrazioni. IL PRIMO INGREDIENTE: I BINARI Come fanno le rotaie a stare sempre alla stessa distanza tra di loro? Grazie a tante sbarrette, chiamate traversine, che in passato erano fatte di legno e oggi sono in cemento; queste traversine tengono divise le rotaie e in più aiutano a distribuire bene sulla massicciata (un ingrediente che vedremo fra poco) il peso del treno. Le nuove linee veloci hanno delle traversine più pesanti, in cemento armato precompresso. IL SECONDO INGREDIENTE: LE TRAVERSINE Avete mai fatto caso che le rotaie posano su di uno strato di pietre e sassi? Bene, questo strato è la massicciata, un elemento importantissimo, visto che serve ad assorbire le vibrazioni dei treni che passano e ad evitare che l’acqua ristagni in caso di pioggia. IL TERZO INGREDIENTE: LA MASSICCIATA A questo punto, come per ogni torta che si rispetti, i tre ingredienti principali vengono impastati insieme: nasce così l’armamento, che è il nome dell’insieme composto da binari, traversine e massicciata. L’IMPASTO: L’ARMAMENTO IL GUSTO DELLA SICUREZZA: LE TECNOLOGIE Per completare l’opera, esistono una serie di tecnologie che aiutano i treni a viaggiare in sicurezza. I segnali, che indicano se la strada ferrata è libera e se ci sono altri treni che percorrono la stessa linea. Computer e sensori, che trasmettono continuamente informazioni tra gli impianti a terra, i binari e i treni. E ancora: i tralicci (quelle grosse strutture che costeggiano i binari) sostengono i cavi per la trasmissione della corrente elettrica: pensate che i treni esistenti utilizzano una corrente di 3.000 Volt (tredici volte superiore a quella di casa!) e che i treni ad alta velocità useranno una rete elettrificata a 25.000 Volt! TUTTI I PUNTI DELLA LINEA Valli, colline, pianure, montagne, fiumi: l’Italia è ricca di paesaggi diversi e bellissimi. Questa diversità naturalmente va considerata quando si posano le linee ferroviarie: ecco perché vengono costruiti gallerie, ponti, rilevati o viadotti. Vediamo quindi come è fatta la linea, punto dopo punto. 1 2 1 LA GALLERIA NATURALE Come fa il treno ad attraversare una montagna? E’ chiaro: con una galleria. La galleria naturale si realizza scavando la montagna, e controllando bene le acque naturali che potrebbero rendere friabile la roccia stessa. Le gallerie costruite per le linee veloci, poi, per maggiore sicurezza in caso di incendio, sono provviste di finestre laterali, piazzali d’emergenza, sensori di rilevamento del fumo e materiali refrattari al fuoco. 2 3 IL RILEVATO Quando si trovano avvallamenti nel terreno, per facilitare il percorso del treno viene costruito un rialzo, fatto di terra molto compatta: si tratta, appunto, del “rilevato”. 3 IL VIADOTTO E per superare le grandi vallate? Si costruisce una specie di enorme ponte sopraelevato, una grande struttura in cemento armato: il viadotto. 6 5 5 4 LA GALLERIA ARTIFICIALE A volte la linea ferroviaria passa all’interno di tratti urbani, dividendoli. Per collegarli nuovamente viene allora costruita una galleria artificiale, che non sfrutta quindi una montagna esistente, ma è completamente creata dall’uomo. 4 IL PONTE L’italia è ricca di fiumi, e capita che il treno debba attraversarli. Per collegare le due sponde, quindi, ed evitare al treno di bagnarsi le ruote, viene costruito il ponte, che è sicuramente una delle più affascinanti opere realizzate dall’uomo. 6 LA TRINCEA Se avete mai visto un film di guerra, sapete cos’è una trincea: una specie di grande corridoio dove i soldati trovano riparo. Anche i treni le usano: in questi casi la linea corre fra due muri senza nessuna copertura sulla testa. Buon viaggio! Siamo così arrivati alla fine di questa piccola esplorazione nel mondo di RFI. La prossima volta che salirete su di un treno, siamo sicuri che vedrete le stazioni e i binari con occhi diversi, e magari saprete spiegare a papà e a mamma cose che nemmeno loro sanno. E allora, che dire di più? Buon viaggio! Si ringrazia Stefano Ebner METROTIPO SpA RFI - Piazza della Croce Rossa, 1 - 00161 Roma - www.rfi.it