Ottobre 2016
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Ottobre 2016
costo € 1 | COPIA OMAGGIO CODROIPO | ANNO XXXIV – N. 8 | OTTOBRE 2016 M A G A Z I N E D I C U LT U R A , S O C I E TÀ , T U R I S M O D E L M E D I O F R I U L I magazine 3 SOMMARIO 5 - Il candidato Sindaco ideale 5 editoriale 6 società 18 il criminologo 19 cultura 20 opinioni 25 eventi & turismo 26 sport 30 il Tavan 30 numeri utili 13 - La Svizzera non ci vuole Il Paese - Registrazione Tribunale di Udine n. 19/1983 Periodico – Anno XXXIV – n. 8 - Ottobre 2016 SEDE LEGALE & DIREZIONE: Piazza Garibaldi, 65 - Codroipo (UD) DIRETTORE RESPONSABILE: Elena del Giudice REDAZIONE: Del Pozzo Bruno, Petri Angelo EDITORE: Graphica s.c.a.r.l. 28 - Tutti gli eventi di Ottobre Vuoi vedere gli altri numeri de IL PAESE? Visita il nostro sito www.ilpaesecodroipo.it e scarica il pdf del giornale! PUBBLICAZIONE ARTICOLI: Gli articoli degli autori dovranno pervenire all’indirizzo: il [email protected]. La Direzione si riserva di apportare al testo le modifiche di forma e/o sostanza che riterrà opportune, sottoponendole alla preventiva autorizzazione dell’Autore. Gli articoli accertati sono pubblicati a completo titolo gratuito e altrettanto vale per le immagini. La cronologia della pubblicazione degli articoli è di competenza della Direzione. La sola proprietà letteraria spetta alla Graphica scarl (editore) e l’autore, consentendo la pubblicazione dei propri articoli su IL PAESE, implicitamente accetta che la rivista appaia sul sito web di riferimento. STAMPA: Tipografia Moro Andrea s.r.l. - Tolmezzo (UD) GRAFICA & IMPAGINAZIONE: Via Treppo, 5 - 33100 Udine - Tel. 0432.299664 [email protected] - www.publistarudine.com CONCESSIONARIA PER LA PUBBLICITÀ: PUBLISTAR s.r.l. - Tel. 0432.299664 - [email protected] editoriale 5 IL CANDIDATO IDEALE Alla carica di Sindaco di Codroipo Parliamoci chiaro: un vero candidato ideale, nella realtà, ancora non esiste. Esiste solamente nella speranza e nei sogni di tante persone che, ormai deluse da passate esperienze, sperano che il prossimo sia migliore. Che finalmente nasca qualcuno che possa far recuperare la fiducia e suscitare nuovi entusiasmi, nonostante che pure nei migliori, con il solito spirito critico, andremo a cercare sempre qualche neo, qualche difetto e qualche dubbio sulla sua integrità o sulla sua bravura. Trovarlo, quindi, è piuttosto difficile, anche se in verità ci sono validissime persone con capacità e competenze per svolgere adeguatamente l’attività di amministratore pubblico, che però spesso sono frenate dall’impossibilità di interrompere la professione o di dedicare meno tempo alla fa- miglia. In ogni caso, ci sono ancora brave persone che sanno anteporre gli interessi comuni a quelli personali, che con entusiasmo e con spirito di sacrificio si propongono di dare il proprio contributo e il proprio impegno alla comunità. Ma sono pochi e spesso divisi da rivalità personali o ideologiche che impediscono di concertare con le medesime finalità, programmi comuni e condivisi. Ma tant’è. La situazione è questa, e quindi bisogna scegliere lo schieramento o le persone che al meglio possano interpretare il proprio pensiero e le proprie legittime aspettative. Per amministrare un centro come Codroipo, non occorre essere geni e nemmeno padreterni. Ci vuole solamente impegno, volontà e buon senso. Soprattutto buon senso, perché il bravo amministratore deve saper interpretare intelligentemente le esigenze dei cittadini, coniugandole con le risorse disponibili. Non solamente servirsi di loro quando comoda. Bisogna infatti stare attenti ai furbetti, che si candidano solo per in- teressi personali, perché sanno che una carica qualsiasi, può dare una visibilità da usare poi per altri scopi. Una sana ambizione in politica, è invece lecita e pure utile per raggiungere ambiti traguardi, ma non deve prendere la mano. Deve essere solamente lo stimolo per fare sempre più e meglio, perché poi ci sarà un giudizio, e solo il merito sarà il metro di valutazione di un candidato o di un eletto. Talvolta si ricorre ai politici di professione che però di questi tempi non godono di eccessivi consensi, per il fatto che spesso si dimostrano poco politici e tantomeno professionali, forse per il fatto che non hanno mai esercitato alcuna professione e politicamente cercano solo di salvaguardare la loro sopravvivenza. Per questo, e perché si attardano dietro vecchi riti di bassa macelleria politica, molti dei partiti tradizionali hanno ormai perso l’attrattiva di un tempo e le ideologie sono per lo più sparite, sia per le loro premesse spesso ingannevoli, sia perché non hanno saputo dare serie risposte alle esigenze sociali. Il cittadino di questo è arcistufo, e perciò spesso non va a votare, o riversa il suo voto sulle liste civiche, nate da associazioni spontanee, che non devono obbedire a nessun partito, né scendere a compromessi tanto sfacciati quanto inutili. In politica, anche locale, c’è bisogno di pulizia, operosità, chiarezza e buonsenso. È chiedere troppo? Angelo Petri società 6 DIFFONDERE MATERIALE ON-LINE Se senza consenso si commette reato Al giorno d’oggi siamo tutti “social” e la diffusione di materiale multimediale è questione di un click. Ma quali sono le conseguenze? La cronaca evidenzia uno spaccato di realtà che talora può contemplare esiti drammatici. Dunque come ci si può tutelare? Innanzi tutto occorre sapere che la pubblicazione di foto e video altrui, senza consenso dell’interessato, integra una molteplicità di violazioni: dalla lesione del diritto all’immagine ai profili di reato quali la diffamazione e l’illecito trattamento di dati personali. Il diritto all’immagine tutela avverso gli abusi commessi tramite la divulgazione, l’esposizione o la pubblicazione di immagini fuori dai casi consentiti dalla legge, ovvero con pregiudizio all’onore, al decoro e alla reputazione della persona. Ambito elettivo d’applicazione di tali principi è sempre stata la divulgazione a mezzo stampa, mentre ora internet e i social network rappresentano il terreno più fertile nel quale proliferano questo tipo di illeciti. In tali casi il giudice, a istanza del soggetto leso, può disporre la cessazione dell’abuso e il risarcimento del danno. Sul piano penale la condotta in parola può integrare i reati di diffamazione e illecito trattamento dei dati personali. Sotto il primo profilo ricorre l’ipotesi di diffamazione aggravata che comporta la pena della reclusione da sei mesi a tre anni o della multa non inferiore a 516 euro. Sotto il secondo profilo chiunque pubblichi l’altrui immagine senza consenso, per trarne un profitto per sé o per altri, risponde del reato di trattamento illecito di dati rilevante ai sensi del d.lgs n. 196/2003 (Codice Privacy), condotta punita con l’applicazione di pena detentiva e sanzioni amministrative anche piuttosto rilevanti. Il risarcimento del danno dovrà tener conto del pregiudizio patrimoniale subito per effetto di tali condotte lesive e del danno non patrimoniale (biologico e morale) che potrà essere quantificato anche in via equitativa, della cui prova è però onerata la vittima. In particolare, la diffusione illecita di video o foto attinenti la sfera intima delle persone può avere implicazioni molto pesanti, producendo danni esponenziali e perduranti, talora difficili da dimostrare, che rischiano di depotenziare gli stessi rimedi a tutela. Ciò anche stante la concreta difficoltà di rimuovere dalla rete, in via definitiva, i contenuti lesivi divenuti “virali”. Pertanto, accanto a un sistema di tutele più efficace occorre investire sulla prevenzione, aspetti sottolineati dallo stesso Garante Privacy (Nota 14.09.2016) richiamando il tema della “... gogna a cui la rete rischia di esporci in mancanza di una adeguata consapevolezza, da parte degli utenti, della natura di spazio non circoscritto e degli effetti lesivi che può avere una comunicazione violenta o la ferocia nella irrisione degli altri. Servono procedure di risposta più tempestive da parte delle diverse piattaforme, ma è anche necessario far crescere il rispetto delle persone in rete. In questa prospettiva è sempre più urgente un forte investimento nella educazione digitale…”. Avv. Anna Fabbro e-mail: [email protected] società 7 SE LA TECNOLOGIA CI REMA CONTRO I lavori vanno salvati giornalmente su memorie esterne Successo a me. La mattina del primo giorno d’estate accendo il computer. Subito, però, qualcosa di strano si profila davanti agli occhi. Qualcosa di mai visto prima. Il monitor è nero con tante scritte bianche. Tre parole spiccano tra le altre: hard disk failure. Spengo. Riaccendo ma la scritta non cambia. Ho il presagio che sia accaduto l’irreparabile, ovvero la rottura dell’hard disk con perdita dei dati. Non è possibile – mi dico – ci sono almeno 15 anni di lavoro qui dentro, oltre che migliaia di foto. “ Ho salvato su hard disk esterno, anche se non proprio tutto” mi consolo. Chiamo il tecnico che mi dà poche speranze ma mi invita a portargli il pc. “Mandiamo al recupero dei dati” – mi dice. Le tariffe sono un botto. Da seimila euro se c’è urgenza a mille se c’è pazienza di aspettare. “Ma non è sicuro che si recuperi” mi avverte. Va bene, si procede per il tentativo, senza l’urgenza. Essere orfani del computer ormai è un problema. Mi adatto a un portatile in prestito e provo a vedere cosa c’è dentro l’hard disk esterno. Appena inserito, però, un rumore sospetto “toc toc toc” preavvisa che c’è qualcosa che non va. E, infatti, so poco dopo che non funziona, causa puntine danneggiate. “Eh no, ma rischio di perdere proprio tutto allora”. Stessa attesa dei risultati, perché non è certo che si salvi qualcosa. Passano circa 20 giorni quando ricevo la telefona- ta del tecnico e il relativo responso: guasto meccanico. Dunque, ho perso tutto? Sì, e senza poter fare più nulla. Provo un senso di perdita quasi umano. In passerella mentale migliaia di istantanee di famiglia, scuola, scritti, indirizzi mail, pensieri, due libri pronti a metà. Azzerati. Ma… a chi dare la colpa? A me in primis, perché avrei dovuto salvare in vari altri modi, su una nuvola per esempio, ma… mai avrei pensato mi accadesse. E ora? Ciò che è perso è perso ed è inutile piangerci sopra. In fin dei conti la tecnologia porta a fare troppe foto, troppi video, troppo di tutto. E allora ecco che la mente va all’indietro, a quando le foto si facevano contando gli scatti. 12, 24, 36 per ogni rullino. Le diapositive erano per pochi e i video? Roba da ricchi. E, prima ancora, la foto stessa era un lusso. Preziosa perché centellinata. Come i dischi, i programmi televisivi, le canzoni, i libri. Oggi al loro posto c’è il digitale. Preciso, efficace e davvero poco costoso. Ma ciò che ho imparato è che i colori, la musica, la vita non sono digitali. Non è nostalgia la mia ma semplice presa d’atto dei cambiamenti fin troppo veloci che ci coinvolgono, a ogni età. I colori della Kodachrome non esistono più. Quelli digitali nulla hanno in comune con la potenza della pellicola. E il suono del vinile? La sensazione che dava è ben lontana da quella dei cd. La carta elettronica degli ebook non ha la stessa efficacia della carta vera, né si può sottolineare o farci l’orecchia come segnalibro. Siamo sotto una mano virtuale, che non ha consistenza. Che non esiste. Che può tradire da un momento all’altro. Mi chiedo… e se mancasse l’energia elettrica? Per chi, come me, ha già vissuto senza tecnologia non sarebbe poi troppo difficile stare senza. Ma cosa farebbero coloro che vivono in stretta connessione? Si renderebbero conto della potenza del tempo, del tatto, della voce, degli occhi. Dell’abbraccio? Che la tecnologia sia indispensabile è fuori discussione. Eppure, forse, è arrivato il momento di chiederci se si possa fare un passo indietro. Verso l’essenziale. Verso ciò che conta veramente. Pierina Gallina società 8 COMUNICARE È INEVITABILE Tutto è comunicazione La comunicazione è un fenomeno inevitabile nella vita sociale. Nel momento stesso in cui almeno due soggetti entrano in contatto tra loro, scatta il processo di comunicazione, ma anche quando pensiamo di non comunicare in realtà qualcosa stiamo comunicando: è infatti possibile interagire con gli altri anche senza parlare. Qualsiasi tipo di comportamento è comunicazione. Pensiamo ad una situazione in presenza di persone, ad esempio ad un viaggio in metropolitana, in cui non parliamo con nessuno perché non desideriamo parlare; anche in questa situazione si instaura un processo di comunicazione perché anche se stiamo in silenzio trasmettiamo infinite informazioni con tutti i passeggeri presenti nel vagone, i quali comprendono la nostra volontà di non parlare. Quindi tutto comunica e non si può non comunicare. I ricercatori di Palo Alto (California, USA) negli anni ’60 hanno identificato che gli esseri umani comunicano su tre livelli e che per l’efficacia della comunicazione vi è una netta prevalenza del linguaggio del corpo nei confronti del linguaggio verbale. La comunicazione infatti contiene un aspetto di contenuto e uno più propriamente di relazione: il linguaggio verbale costituisce il 7% (il contenuto della comunicazione, ciò che comunemente si crede più importante e rilevante nella comunicazione); il linguaggio paraverbale costituisce il 38% (il tono della voce, la velocità, l’inflessione dialettale, il timbro, il volume); linguaggio non verbale il 55% (i gesti, gli sguardi, la postura). La comunicazione è un fenomeno inevitabile, poiché attraverso di essa si attua la necessità primordiale di stabilire delle relazioni sociali ma anche di costruire relazioni autentiche ed efficaci con i propri figli. Ciò nonostante sono pochissime le persone che si fermano a riflettere, anche solo per un attimo, su quale sia il proprio stile comunicativo e come eventualmente a modificarlo per renderlo più efficace. Due sono i modi estremi di interagire nelle relazioni personali: un modo passivo e uno aggressivo. Col comportamento passivo le persone dimostrano di non volersi mettere in discussione, poiché per loro va tutto bene, non ci sono problemi e preferiscono evitare il confronto e il conflitto. Con il comportamento aggressivo le persone tendono invece a prevaricare a mettere in soggezione l’altro pur di raggiungere i propri scopi. Questi estremi non ci permettono d’instaurare dei buoni rapporti con gli altri e di ottenere risultati positivi, ciò significa che per poter trovare il giusto equilibro fra passività e aggressività bisogna tendere a diventare assertivi. L’assertività è un tipo di comunicazione più elevata poiché si pone come obiettivo la capacità di saper scegliere come comportarsi in una determinata situazione e di saper gestire i conflitti. Se si vuole dunque migliorare i rapporti interpersonali diventa quindi fondamentale osservare il nostro modo di relazionarci e imparare a porsi in maniera assertiva. Dott.ssa Maria Antonietta Canestrino www.mediazioni-civ-famcanestrino.weebly.com NU RA APERT A U OV Listino Prezzi - Calamari - Coni da passeggio - Fish and Chips - Sarde impanate - Fritto misto - Arancini in più: menù speciali e specialità giornaliere Aperto tutti i giorni CENTRO DI CODROIPO via piave anche su prenotazione e per asporto da novembre anche a domicilio via XXIX ottobre piazza giardini MUNICIPIO via itali a nzo via isonz st vest zione o onvalla via circ Piazzetta Della Legna, 4 Codroipo (UD) tel. 04321500269 siamo anche su e via moro br PIAZZA m e DELLA LEGNA ov n IV a vi via r oma società 10 PER I BRITANNICI LA BREXIT SI STA RIVELANDO UN GRANDE AFFARE Contrariamente a tutte le più nefaste previsioni degli analisti economici della vigilia del referendum sulla Brexit e gli scenari catastrofici dell’indomani, la decisione della maggioranza dei sudditi di Sua Maestà si sta rivelando il contrario del previsto. Secondo la società di rating Moody’s, anziché andare in recessione, l’economia Britannica segna un +1,4% sul mese precedente addirittura un +5,9% annuo, mentre la Sterlina, dopo un iniziale arretramento nel panorama finanziario mondiale, ottiene il record positivo delle ultime due settimane rispetto al dollaro. Il merito di questo viene attribuito al massiccio arrivo di turisti nell’Isola Britannica che ha fatto schizzare alle stelle i consumi e rafforzato la moneta. In definitiva, la Brexit, così demonizzata si sta rivelando un colossale vantaggio per gli inglesi. A questo punto, i casi sono soltanto due: o gli economisti han- no raccontato scientemente una valanga di bugie per condizionare il voto sulla Brexit, oppure sono degli emeriti incapaci e per questo meriterebbero di nascondere la loro faccia per il futuro. In tutto questo, chi sostiene le ragioni per uscire dall’UE ha tutte le ragioni e la prova della validità delle proprie tesi. ELEZIONI COMUNE di CODROIPO DOMENICA 23 OTTOBRE 2016 dr. GIAN PAOLO MASSIMO: l’esperienza di un dirigente di azienda al servizio della Comunità • per il rilancio della destra sociale e nazionale • per un severo controllo dei flussi migratori • per incrementare l’afflusso di persone nel centro di Codroipo, che deve riproporsi come centro emporiale • per promuovere azioni volte all’espansione dell’occupazione, in particolare quella giovanile. FRATELLI d’ITALIA Gian Paolo VOTA MASSIMO ____________________ Voto di preferenza per il candidato alla carica di consigliere società 11 L’ITALIA È FERMA LO DICE ANCHE L’OCSE Gli altri Stati Europei hanno performance migliori È un altro brutto colpo inflitto alla politica economica del governo Renzi quello che arriva dall’Economic Outlook di OCSE, che ha rivisto pesantemente al ribasso le stime sulla crescita del Pil italiano. La crescita sarà intorno allo 0,8%, sia nel 2016 che nel 2017, una previsione al ribasso di 0,2 e 0,6 punti rispetto a quella dell’Outlook di giugno scorso. Nel Def dello scorso aprile, la stima del governo italiano era di una crescita dell’1,2% nel 2016, un dato che lo stesso Governo sta rivedendo al al ribasso, intorno all’uno per cento. Per il 2017, la stima prevista dall’esecutivo era dell’1,4%. E’ evidente che l’OCSE spazza via queste prospettive. Da Cernobbio, Renzi ha assicurato che il 2016 si chiuderà meglio del 2015, ma è stata proprio Confindustria a dire che la crescita prevista per il 2016 è dello 0,7% e dello 0,5% nel 2017. Insomma, da qualsiasi parte la si guardi, le prospettive di crescita per il nostro Paese nei prossimi due anni non migliorano affatto. Nel documento dell’OCSE si legge che a pesare a livello internazionale sono la crescita debole del commercio e le distorsioni finanziare, e la raccomandazione per i governi è di attivare più forti misure fiscali strutturali, ma il clima negativo che circonda questa fase della globaliz- zazione economica in Italia appare peggiore che in altri Paesi europei. Dopo aver registrato un +1,5% di Pil nel 2015, la Germania quest’anno dovrebbe crescere dell’1,8% (contro l’1,6 stimato nel giugno scorso), e dell’1,5% nel 2017 (contro l’1,7). La Francia dopo aver messo a segno un +1,2% nel 2015, dovrebbe crescere nel 2016 dell’1,3 (-0,1 rispetto alla stima di giugno) e dell’1,3% nel 2017 (-0,2 punti). Nel Regno Unito, nonostante Brexit, dopo il +2,2% nel 2015, il Pil dovrebbe crescere quest’anno dell’1,8% e dell’1% nel 2017. Di fronte a questi dati, appare molto difficile che ISTAT possa rivedere al rialzo le stime fatte sulla economia italiana (+0,8% per il 2016) nel prossimo documento sui conti nazionali che verrà presentato venerdì 23 settembre. Così come si fa sempre più in salita la strada per Renzi e Padoan che hanno margini sempre più stretti per intervenire sulla manovra fi- nanziaria o per rivendicare maggiore “flessibilità” (vedi: spesa) a Bruxelles. L’Europa ne ha già concessa abbastanza all’Italia, e potrebbe chiudere il rubinetto, se ripensiamo a comè finito il vertice di Bratislava per Renzi. La realtà è che il Pil cresce dello zero virgola, il Jobs Act non ha prodotto gli effetti sperati, il debito pubblico e il deficit continuano ad aumentare. E di fronte a tutto questo l’impressione è che Renzi stia solo cercando di replicare altri provvedimenti “mancia”, vedi bonus ai 18enni, che non sposteranno di una virgola la situazione economica del nostro Paese ma che gli servono per raccogliere consenso in vista del referendum. Questi i risultati di trenta mesi di governo. Bernardino Ferrero società 12 L’ACCOGLIENZA SENZA SOLDI E IL POPULISMO E intanto l’Europa non ci aiuta Il Paese dell’accoglienza non ha i soldi necessari a garantire l’accoglienza stessa. Pare che manchino le risorse necessarie per assicurare l’assistenza nei centri di raccolta ad almeno ventimila profughi. Una cifra che però non è certa, ma può alzarsi ulteriormente visto che il flusso dei migranti non è affatto cessato e potrebbe portare alla fine dell’anno il numero complessivo di chi è entrato in Italia oltre la quota di 180mila persone. Il Governo spera di usare questi numeri per avere maggiore flessibilità da parte dell’Unione europea. Matteo Renzi alza la voce in Europa per far passare la richiesta che le spese per l’accoglienza non rientrino nei limiti fissati alla spesa pubblica. Ma dalla Ue continua ad arrivare la risposta che lo sforamento dei parametri deve essere eccezionale e non può essere continuato nel tempo e diventare strutturale. E, quindi, è facile prevedere che i soldi mancanti per l’accoglienza dovranno essere reperiti attraverso un ulteriore aumento della pressione fiscale. Che sarà mascherato quanto si vuole ma che peserà comunque sulle spalle dei contribuenti italiani. Con il risultato che le proteste contro l’accoglienza non controllata aumenteranno ed il tema dell’immigrazione, così come avviene in tutti gli altri Paesi d’Europa, diventerà centrale nell’anno che precederà la scadenza della legislatura e le future elezioni politiche. I nemici del cosiddetto populismo farebbero bene a tenere conto di questo dato reale piuttosto che continuare ad esorcizzare il problema bollando come razzista il malcontento popolare suscitato dall’accoglienza incontrollata. Chi pensa che in Italia la questione non possa assumere le dimensioni politiche presenti in Francia, in Austria, nei Paesi dell’Est europeo e nella stessa Germania compie un errore grossolano. Pensa che il lepenismo italiano sia solo quello di Salvini e non si rende conto che oltre ad essere anche quello di Grillo si va estendendo in settori sempre più larghi della società nazionale. Ad essere immune rimane la casta dei privilegiati sorretta mediaticamente dalla casta degli intellettuali e dei giornalisti politicamente corretti. Ma queste due caste sono sempre più ristrette. E, per quanto riguarda gli intellettuali ed i giornalisti, sempre più squalificate. Gli insulti e gli spintoni dei grillini a Palermo contro gli operatori dell’informazione sono un segnale da condannare ma che è fin troppo chiaro. Prima o poi le caste vengono svuotate. Soprattutto quelle ottuse! Arturo Diaconale società 13 LA SVIZZERA NON CI VUOLE “Prima noi, poi gli italiani!” Gentiloni: “Rapporti a rischio” Il Ticino ha detto sì, schierandosi - ancora una volta - contro l’invasione dei frontalieri, quei confinanti italiani che, giornalmente, in particolare dalle province di Como e Varese, intasano le strade svizzere con 62mila e rotte presenze pur contribuendo, è innegabile, alla crescita economica del Paese. L’iniziativa «Prima i nostri!», approvata con un netto ma non nettissimo 58% (e con oltre il 60% a Lugano), è stata lanciata ancora una volta dal partito di destra Udc - sostenuto in maniera decisa e decisiva dalla Lega dei Ticinesi. Gli iniziativisti vogliono (o meglio, vorrebbero, perché l’attuazione si annuncia assai complessa) fissare nella Costituzione ticinese i principi legati al testo «contro l’immigrazione di massa» approvato, in votazione federale, il 9 febbraio 2014. Si chiede, in particolare, una «preferenza indigena... impedendo licenziamenti per sostituzioni discriminatorie fra manodopera indigena ed estera e intervenendo contro le sensibili diminuzioni salariali causate da un afflusso incontrollato di manodopera italiana. Sebbene il Canton Ticino goda attualmente di un tasso di disoccupazione basso (attorno al 3%, meno della media elvetica), i frontalieri, lo ribadisce il voto, sono visti dalla maggior parte della popolazione come una minaccia. E questo sebbene i politici dell’intero arco costituzionale (de- stra populista compresa), imprenditori e sindacati li ritengano importanti per l’economia, anche per il loro costo minore rispetto ad un lavoratore indigeno. In Italia le reazioni al voto non si sono fatte attendere: «Senza libera circolazione delle persone i rapporto tra Svizzera e Ue sono a rischio» ha detto duro il ministro degli esteri Paolo Gentiloni. E il governatore lombardo Maroni sulla sua pagina facebook: «Il Canton Ticino ha votato per bloccare l’ingresso a decine di migliaia di lavoratori lombardi (lavoratori, non immigrati clandestini): accettiamo l’esito del referendum, naturalmente, ma vigileremo perché ciò non si traduca in una lesione dei diritti dei nostri concittadini lombardi o (peggio) nella introduzione di discriminazioni o violazioni delle norme che tutelano i nostri lavoratori. A partire da domani, dunque, la Regione Lombardia predisporrà le adeguate contromisure per difendere i diritti dei nostri concittadini lavoratori». E l’europarlamentare di Forza Italia: «Se la Svizzera sceglierà il declassamento dei lavoratori frontalieri, l’Ue dovrà bloccare e sospendere tutti gli accordi di carattere amministrativo, economico e commerciale di cui anche la Svizzera ha ampiamente beneficiato in questi anni. O la reciprocità è reale, o le porte dell’Europa si devono chiudere per chi pensa solo di ricevere e non dare». Ma ora, cosa succederà all’atto pratico per i frontalieri italiani? A corto termine nulla, e forse nemmeno più avanti. Perché, come ha ribadito anche il governo ticinese: «vi saranno intralci di applicazione per il testo proposto e, questo, a causa di un problema di armonizzazione con le leggi federali che il Cantone è tenuto a rispettare». E il precedente del 9 febbraio 2014 è lì da vedere: quel giorno la volontà popolare aveva detto che il 50,3% degli elettori a livello nazionale e ben il 68,2% in Ticino avevano accolto l’iniziativa «Contro l’mmigrazione di massa». Stefano Zurlo società 14 BERLUSCONI COMPIE 80 ANNI E non dimentichiamo la persecuzione giudiziaria Ottant’anni di Silvio Berlusconi. Auguri, festeggiamenti e rievocazioni di una vita straordinaria. C’è una quasi unanimità un po’ sospetta. Sospetta di voler rappresentare, essendone solitamente esso una naturale conseguenza, la fine politica dell’uomo e del partito da lui creato. Mi spiego meglio, se è necessario. Nella vita politica sono gli insulti, le critiche che danno il segnale e la misura della vitalità e della forza effettiva di chi ne è oggetto. Di ciò è una metafora Marco Pannella: finché fece politica seria, sembrò voler creare una forza politica, ebbe insulti, critiche, commenti ironici, sberleffi. Quando tutti capirono (peraltro con ritardo) che aveva sciolto il Partito Radicale, che faceva prediche sempre più generiche e mirava al successo di spettacolo, ebbe massimo plauso, commossi consensi e riconoscimenti da presidenti, papi, destra e sinistra. Ma se questo è quanto deve dirsi dell’atteggiamento di oggi degli altri verso Berlusconi, c’è qualcosa di assai importante da aggiungere per quel che riguarda l’atteggiamento dello stesso Berlusconi verso la sua storia, deducibile anche dalle rievocazioni della sua figura e del suo ruolo da pare dei media ancora a lui appartenenti. C’è un vuoto nelle rievocazioni dalla sua parte della sua eccezionale carriera: manca oggi, cioè anche oggi, la rievocazione della straordinaria persecuzione giudiziaria scatenata contro di lui. Manca la rievocazione del fato che fu destituito dal “Partito dei Magistrati”. È come voler fare la storia che so, di Giulio Cesare e tacere che fu assassinato da Bruto e dagli altri congiurati. Non è questa, si dirà, l’occasione per ricordare la condanna, e soprattutto, perché di questo non si può discutere, l’infondatezza e l’ingiustizia, il numero di processi, delle accuse, di ogni genere, cessati d’incanto quando fu destituito. E si dirà: questo gradisce Berlusconi per godersi in pace il suo compleanno. Nossignori. Non solo ha sbagliato e sbaglia a “dimenticare” la congiura del “Partito dei Magistrati” in suo danno. Non ne ha il diritto. Ci sono cose, magari gesti di generosità, che ad un uomo politico non sono consentiti. Non ricordare quei fatti è un regalo illecito a chi li ha compiuti, ad una magistratura “di lotta” e di parte e, quindi di ingiustizia. Ed un regalo ai ricettatori del frutto di quella estorsione, il partito e gli uomini cui gli aggressori consegnarono il potere a lui strappato “per via giudiziaria” (si fa per dire). Non credo che Berlusconi preferisca non si parli delle sue traversie giudiziari perché “ha perdonato”. Non ha la vocazione del martire. Ci sono comunque, lo ripeto, cose che un uomo politico non ha il diritto di perdonare, anche se sono malefatte che l’hanno colpito personalmente. Non mi piace dover dire queste cose che ci ricordano e mi ricordano un fondo di crudezza che è propria della vita politica. Ma le vicende politiche che finiscono a tarallucci e vino non riesco più a sopportarle. Mauro Mellini SPECIALE SAN SIMON E DOMENICA 16 APERTO! n n u a t l u e a ù n e M Trippe in umido, baccalà, capriolo in umido, goulash, ragu’ di capriolo, cotechino accompagnato dalla n�tra speciale e artigianale polenta (bianca, gialla e integrale). CODROIPO via Manzoni, 12 tel. e fax 0432.906165 BERTIOLO via Trieste, 31 tel. 0432.917362 [email protected] www.foschiapolleriaromeo.it [email protected] società 16 LA CREDIBILITÀ DI RENZI Il futuro prossimo ci dirà la verità Un inglese confessava: “Conosco poche cose più crudeli della verità, ma in questo momento non mi vengono in mente”, e tuttavia l’ideale astratto sarebbe che tutti la dicessero sempre. In ogni caso, mentire troppo spesso non è contro la virtù, è contro l’intelligenza. La sanzione che la vita infligge al bugiardo è un crudele contrappasso: chi comincia cercando di spacciare molte bugie per verità, finisce col non essere creduto nemmeno quando dice la verità. Queste considerazioni vengono in mente a proposito dell’attuale Presidente del Consiglio. Dal punto di vista di Niccolò Machiavelli non ci sono molte cose che gli si possano rimproverare. Affascina le folle, convince gli indecisi e, se non riesce a farsi seguire per amore o per interesse, si fa seguire, anche nel suo stesso partito, per la paura di essere annientati. Il gioco gli riesce perfino con l’intero Parlamento che spesso è posto dinanzi all’alternati- va: o gli vota la fiducia su qualunque cosa lui abbia deciso, oppure “tutti a casa”. Chapeau. Dopo avere pagato la cambiale del riconoscimento dei suoi meriti, sarà pure lecito criticarlo. Nei suoi discorsi Renzi ha un atteggiamento monomaniacale. Bisogna essere onesti: è più o meno normale che un Capo di Governo spanda ottimismo e vanti i risultati presenti e futuri della propria azione. Ma se lo fa continuamente, e per lo più con totale sprezzo della verità (o almeno dell’intera verità), gli ascoltatori meno ingenui presto si stancano e non l’ascoltano più. E col tempo questo atteggiamento si diffonde. E tuttavia quest’uomo agisce. Dunque, parole a parte, qualcosa fa. E fa bene o fa male? La domanda è particolarmente pertinente riguardo alle riforme di cui si vanta tanto spesso e che ormai – a suo dire – sono numerose. Pare che abbiamo avuto la riforma della scuola, la riforma della tassazione, la riforma della pubblica amministrazione, la riforma della Rai, la riforma della legge elettorale, la riforma della Costituzione, per non dire che ci avrà ripetuto mille volte (al mese) di avere rimesso in moto l’economia della nazione. Ma poiché è lui che dice di avere realizzato tutte queste belle cose, la persona di buon senso si chiede: qual è la verità? Ha cambiato qualcosa, o ha ribattezzato qualche istituzione lasciandola com’era? E se ha cambiato qualcosa, è stato in meglio o in peggio? La risposta non si può avere né da lui, che è come se fosse muto, e neppure dai partiti, che tirano sempre l’acqua al loro mulino: la risposta può darla soltanto la realtà. E per questo bisogna armarsi di pazienza ed aspettare. Non che sia facile. Senza saperlo, siamo più che abituati ad occuparci più del futuro che del presente. E soprattutto quando ne va della qualità della nostra vita, ameremmo sapere subito che cosa dobbiamo aspettarci. Del resto, è di questo che vivono i giornali. La loro materia prima non è il presente, per il quale sono meglio attrezzate le televisioni che le notizie le danno immediatamente dopo il fatto, quanto le riflessioni sulle conseguenze di quelle stesse notizie. E qui invece siamo frustrati: non sappiamo se dobbiamo prepararci a fischiare o ad applaudire. Arturo Diaconale 18 rubrica ” o g o l o n i m i r C “il BERTIOLO, IL MISTERO DEL CADAVERE E DEL TESORO Vicino alla chiesa della Santissima Trinità Quella che vado a raccontarvi è l’incredibile storia vera di tale “Guerra”, un assassino nativo di Rivolto, vissuto nella seconda metà dell’Ottocento e il cui vero nome di battesimo è rimasto sconosciuto. Correva l’anno 1895 e “Guerra” si trovava a Genova per lavorare in una miniera. L’uomo era affetto da una grave malattia e, prima di esalare l’ultimo respiro, si era liberato di un fardello che gravava sulla sua coscienza da trent’anni. Il collega minatore che aveva ascoltato la confessione e raccolto le sue ultime volontà era rimasto attonito, poiché un particolare di quella storia gli aveva instillato la febbre dell’oro. Stando al racconto del moribondo, tutto aveva avuto inizio una notte del 1865, allorché aveva assassinato un uomo per derubarlo di 200 monete d’oro. Temendo di essere scoperto e arrestato con addosso il corpo del reato, aveva sep- VA RA UO TU N ER AP pellito il tesoro, insieme al cadavere e alla rivoltella, verosimilmente nei pressi della chiesetta della Santissima Trinità, a circa tre chilometri da Rivolto, sulla stradina che conduceva a Mortegliano. A ogni modo, in preda al panico, si era dato alla fuga ed era riuscito a imbarcarsi, sotto falso nome, per l’America, ove aveva dimorato per parecchi anni. Tornato in Europa, il sedicente Guerra, si era stabilito in Francia, dove aveva sposato una francese con la quale aveva avuto dei figli. Abbandonata la famiglia d’oltralpe, si era trasferito a Genova. Non aveva dimenticato i duecento marenghi d’oro che aveva sepolto insieme alla vittima ed era determinato ad avvicinarsi al Friuli, facendo delle tappe, per recuperarli. Purtroppo non aveva fatto i conti con la malasorte e si era visto costretto a rivelare il suo segreto al compagno di lavoro. Costui, il mese successivo la mor- te dell’amico, era tornato a Vicenza, suo paese d’origine e, insieme a due amici che gli avevano prestato il denaro per il viaggio, era giunto a Codroipo in treno per cercare il tesoro. Dopo aver chiesto informazioni, i tre uomini avevano raggiunto Rivolto e si erano fermati senza successo a perlustrare la chiesetta di San Giovanni. Non è dato sapere che fine avesse fatto il tesoro. Si può presumere che il morente abbia mentito, che non abbia voluto rivelarlo, oppure che sia stato ritrovato pochi mesi dopo la sepoltura della vittima, magari durante una battuta di caccia, da un cane attratto dall’odore della decomposizione. (Bibliografia: “Omicidi in Friuli e nella Venezia Giulia del XIX secolo”, di Lucia Burello, per i tipi di Edizioni Selekta) Franco Altan Scrittore, criminalista Ti aspettiamo nel nostro punto vendita! 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Nel primo gazebo, il nostro Sponsor Pura Vida darà al nostro Circolo culturale la possibilità di offrire un caffè alle persone che si fermeranno a guardare e scegliere tra i libri donati dagli stessi soci del Caffè Letterario Codroipese. I libri saranno dati gratuitamente alle persone interessate e chi ha libri da donare potrà portarli al gazebo. Scambio di libri quindi, ma anche scambio di idee, commenti e critiche su libri letti, un contenitore di cultura varia ma soprattutto gratuita. Nel secondo gazebo, trasformato in un salotto lettura-ascolto, i protagonisti saranno i libri ma anche i lettori, gli scrittori, i poeti, gli artisti in genere e gli amici ed i soci del Caffè Letterario Codroipese che vorranno condividere, consigliare e raccontare il libro che più li ha emozionati magari leggendo qualche brano o qualche poesia. All’interno del gazebo saranno proiettati spezzoni degli eventi organizzati durante l’anno dal Caffè Letterario Codroipese e parti di spettacoli messi in scena dalla Compagnia Teatrale “Agnul di Spere”. “IL CAFFÈ… VA A TEATRO”: il libro diventa recitazione e ci regala una commedia brillante e divertente di George Feydeau “La Palla al Piede”, interpretata dalla Compagnia teatrale U.T.E. “Gli Improbabili” di San Vito al Tagliamento. Regia di Claudio Moretti. Lo spettacolo si terrà al Teatro Benois il 14 ottobre alle 21.00 (ingresso libero). scegli Alberto Soramel Sindaco di Codroipo opinioni 20 PENSIERINI DELLA SERA Dedicati ai nostri politicanti La pulzella d’Orleans, la vergine scaltra, l’immacolata, al secolo Rosy Bindi, ha solennemente dichiarato che non si ripresenterà più candidata alle prossime elezioni Penso sia nata in Parlamento, quasi come Deputata a vita. Ora lascia e torna a fare il mestiere che le era certamente più congeniale: la casalinga! Auguri. Il nostro ex Presidente della Repubblica, lo staliniano Giorgetto il napoletano, alla tenera età di 91 anni, l’intera sua vita al potere, pensione da poveraccio e prebende varie, più di cinquantamila euro al mese, macchina a vita con autista, macchina a vita con autista al figlio primogenito (legge voluta da San Oscar Luigi Scalfaro) ufficio al Senato, una quindicina di dipendenti, alla tenera età di 91 anni, lavora giorno e notte per contribuire fino alla fine dei suoi giorni alla disfatta dell’Italia. I cardinali invece, all’età di ottant’an- ni, non possono più partecipare al Conclave per limiti di età. La spiegazione? Lo Spirito Santo nulla può fare contro l’arteriosclerosi. Il fiorentin spirto bizzarro, avete inteso, Matteo Renzi, ha imparato tutti i vocaboli del dizionario Zingarelli. In questi due anni di Presidente degli imberbi ragazzini del Consiglio dei Ministri, le ha dette tutte, parecchie volte, fino alla nausea. Ora ha finito il repertorio. Si può rivedere un film, anche due, tre volte, ma non cinquanta. Ora è arrivato al “redde rationem”. Già, chi in alto sale, cade sovente precipitevolissimevolmente. Da quando il Berluska, con improvvido commento, ha dipinto poco diplomaticamente il fondoschiena dell’Angelona di Berlino come “inchiavabile” (perdonate la parolaccia, ma viene dalla bocca del Don Giovanni di Arcore) da quella volta è iniziata la caduta libera del più grande amatore d’Italia e dintorni. Allo stesso modo, ma per motivi diversi, è iniziata la parabola discendente della Cancelliera krucca. Ci dispiace per entrambi. Uno faceva sesso a tempo pieno, l’altra sessualmente inavvicinabile. Bravo Matteo, quello di Firenze, non quello della Lega. Bravo acculturato fiorentino, accademico della crusca. I clandestini vanno educati, acculturati, accolti a braccia aperte, vanno eliminati Cristi e Madonne, vanno demolite le Chiese, vanno bruciate le biblioteche, tanto i libri non servono a nulla, basta il Corano, va dato loro vitto, alloggio, divertimenti, donne e bambine, perché così vuole la loro cultura. Bisogna dare migliaia di euro al mese. Non dar loro lavoro, roba per le donne. Tutto questo devi dar loro. Agli italiani che non ti hanno votato non devi dare nulla. Anzi spennarli come polli. Poi mettici vicino quel magistrato che, giudicando uno di costoro che ha morso un poliziotto, con sutura di 5 punti, giudica innocente l’imputato “perché aveva avuto un’infanzia difficile”. Mala tempora currunt, dicevano i latini! Che bello essere, come Robinson Crusoè solo su un’isola deserta, senza i citati in queste meditazioni, ma senza Junker, senza Schulz, senza Tusk, senza Sarkozy e personaggi devastanti del genere. Pietro Pittaro Ordina le tue pizze da asporto al numero 0432.905207 Da oltre 40 anni con passione e professionalità Da noi potrai trovare anche pizze preparate con farine speciali come SOIA - KAMUT BIOLOGICO 7 CEREALI - CARBONE VEGETALE - FARRO INTEGRALE... in Via Friuli, 13 - Codroipo (Udine) DA NOI IL TUO USATO VALE ORO Valutazione ed assegno direttamente a casa tua DA NOI IL Valore non edopiu.it w.larr 400 ww 2 971 Tel. 043 € _______ _______ _______ _______ _______ __ Assegno _______ _______ _______ _______ _______ _______ _______ Data _______ Sig. _______ _______ di € ____ _______ _______ _______ Rilasciato _______ _______ _______ _______ _______ _______ _____ da _______ _______ _______ _______ _______ _______ _______ _______ _______ _______ _______ _______ Indirizzo ___ _______ _______ _______ _______ Arredatore Importo euro __ _______ _______ _______ _______ _______ _______ valido fino al _______ _______ _______ _______ _______ ona del _______ _______ via, n. iù di Gem opiù op larred conto di Friuli _______ _______ _______ _______ _______ _______ _______ _______ _______ _______ _______ _______ _______ se cliente: Pae _______ _______ _______ _______ _______ _______ _______ _______ _______ _ _______ minimo Part. 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Fis SEDE STORICA Gemona del Friuli 0432 971400 dal Lunedì al Venerdì 09.00-12.30/15.00-19.00 SABATO E DOMENICA ORARIO CONTINUATO I E A ILI OR MOB L VA HI POMERIGGI MO ECC A I V D OI TU 33031 Basiliano (Ud) - via Pontebbana 57 SEMPRE APERTO BASILIANO 345 4001496 22 INSERZIONE PUBBLICITARIA MEDICINA NATURALE OMEOPATIA, AGOPUNTURA LE TERAPIE NATURALI La Medicina Naturale, a differenza della medicina ufficiale o accademica, è una “medicina olistica” (dal greco “ holos”: tutto) in quanto non cura la malattia in una persona ma cura la persona con le sue malattie. L’uomo viene infatti considerato nella sua unità psico-fisica dove il corpo e la mente sono in un rapporto di continua e reciproca comunicazione ed influenzabilità. La terapia di Medicina Naturale deve perciò tendere alla riduzione dei sintomi, ma soprattutto deve cercare di ricreare un nuovo equilibrio che porterà la persona ad una guarigione completa e naturale. Le terapie naturali sono rivolte sia ad adulti che a bambini, possono essere associate ad altre terapie farmacologiche convenzionali, oppure essere utilizzate come unica scelta terapeutica, a seconda delle malattie da trattare: inoltre l’uso dei farmaci omeopatici non è controindicato in gravidanza e durante l’allattamento. La visita medica si rivela indispensabile per valutare la persona nella sua globalità, raccogliendo informazioni sul suo stato di malattia, ma anche sul suo stile di vita, il suo vissuto, le sue emozioni. Prima visita di medicina naturale rigione o il miglioramento di molte patologie. Prestando attenzione all’approccio giusto per il singolo paziente con la sua malattia e andando a trattare con il singolo sintomo ma la persona nella sua globalità. Sedute di agopuntura IL NOSTRO SPECIALISTA ESEGUE: Scegliere questo tipo di terapia significa creare nella persona uno stato di benessere psico-.fisico. È una terapia personalizzata valida sia come cura che come prevenzione. Terapia efficace per molte problematiche tra cui le cefalee, i dolori osteo-articolari e muscolari, le sindromi ansioso-depressive, problematiche degli apparati genitale e della sfera sessuale sia femminile che maschile, disturbi ormonali, le dipendenze da cibo, fumo ed alcol. L’interazione con la medicina Tradizionale Un uso attento delle Medicine Naturali con quella Tradizionale è un buona combinazione per la gua- • agopuntura • terapia del dolore • omeopatia RESPONSABILE MEDICO Dott. Valter Macri Medico chirurgo, spec. in Medicine naturali Friulmedica opinioni 24 I RAGAZZI DEL 2024 SONO SENZA SPERANZA A Roma i Grillini cominciano male Virginia Raggi dice “no” alle Olimpiadi chiudendo definitivamente ogni spiraglio di trattativa sul tema. Diciamo subito che delle Olimpiadi ce ne impipiamo altamente perché è dimostrato che, ovunque esse siano state organizzate e tranne in rari casi, hanno portato più costi che benefici oltre che una lievitazione dei preventivi a dir poco spropositata. Chiaro che buona parte degli scostamenti sulle previsioni siano da annoverare alla voce corruzione o, più in generale, a inefficienze di una macchina pubblica sciatta e sprecona. Ma il punto non è questo: il punto è che i grillini avevano vinto le elezioni spergiurando di essere diversi e promettendo di Via Italia, 17 - CODROIPO Tel. 0432.906069 farglielo vedere loro a quel branco di politicanti e blateranti come si amministra la cosa pubblica e come si tirano a specchio le città con parsimonia ed efficacia. Adesso, rinunciare alle Olimpiadi perché altrimenti prevalgono il malaffare, lo spreco, il cemento e le lungaggini, equivale ad un atto di resa della politica ed una manifesta incapacità di cambiare le cose. Eccola la decrescita felice: blocchiamo tutto e nel frattempo aspettiamo il declino con serenità cazzeggiando di scie chimiche sul web. Questa è l’inesperienza che avanza, questo è un grido forte e chiaro con il quale i pentastellati vogliono farci intuire di non sapere che pesci prendere preferendo non bruciarsi dopo aver criticato l’universo mondo. Meglio il nulla, dunque, a qualcosa che non si sa fare e che quindi si farebbe male, anche se nel frattempo un progetto per Roma non si intravede nemmeno all’orizzonte e si è alle prese ancora con la scelta degli assessori dopo mesi di cincischiamenti. Peccato però che il compito di chi amministra non sia questo: la politica deve avere l’ambizione di poterle cambiare le cose ma anche e soprattutto di dare messaggi di speranza per il futuro. La politica oggi ha detto a chiare lettere ai ragazzi del 2024 che non c’è speranza. NUOVI ARRIVI AUTUN NO - IN VERNO Vito Massimano Seguici anche su Facebook eventi&turismo 25 LA CARICA DI JAGODNIJ SULLE RIVE DEL DON I bianchi Lancieri commemorano il 74° anniversario Nella caserma Paglieri, con una sobria ma significativa cerimonia, alla presenza del Sindaco di Codroipo Fabio Marchetti, ed il primo cittadino di Sedegliano, Ivan Donati e di numerose autorità civili e religiose, tra cui il cav. Francesco Belloni, classe 1916, reduce della campagna di Russia, i “ Bianchi Lancieri” hanno commemorato il 74° anniversario della carica di Jagodnij, località sacra del fronte Russo dove nell’agosto del 1942, i lancieri del Reggimento codroipese, “… lanciati in rischiosa missione, portavano il fremito delle loro armi e dei loro cuori a signoreggiare nel vivo del dispositivo avversario, donde, fattosi largo con le sciabole e i moschetti, si portavano alla difesa di un importante caposaldo contro il quale si infrangevano inesorabilmente tutti i ritorni offensivi dell’ avversario”. La Medaglia d’Argento e la Medaglia d’Oro al Valor Militare che fregiano lo Stendardo di “Novara” simboleggiano le gesta eroiche che contraddistinsero i Bianchi Lancieri durante la seconda guerra Mondiale. re le gesta di chi ci ha preceduto, ricordiamo a Noi stessi di appartenere a un complesso di uomini solidamente unito dai vincoli del cameratismo, della disciplina, dello spirito di sacrificio. Ci ricordiamo che, nonostante i tantissimi impegni operativi ed addestrativi che riempiono le nostre giornate, “Novara” non è solo un Reggimento di Cavalleria, ma principalmente è uno stile di vita e un modo peculiare di concepire il dovere militare.” “74 anni or sono, “Novara” scriveva nella riarsa steppa russa una delle pagine più belle della Cavalleria di tutti i tempi, destando l’ammirazione degli alleati e dello stesso nemico. Oggi, come allora Noi, Bianchi Lancieri, nel rievoca- Con questo breve ma significativo discorso, il Colonnello Francesco Tanda, Comandante dei “Lancieri di Novara”, ha voluto ricordare coloro che hanno combattuto sul fronte russo. Con l’occasione, il Col. Francesco Tanda, ha salutato il personale del gruppo squadroni esplorante, unità operativa del Reggimento che nelle prossime settimane partirà per l’Operazione “Leonte 21” in Libano per periodo di sei mesi, durante i quali i Baveri Bianchi, dovranno controllare il territorio e contribuire alla creazione di condizioni di pace e di sicurezza del paese, in ottemperanza a quanto sancito nella risoluzione 1701 delle Nazioni Unite. Attualmente uno squadrone dei Bianchi Lancieri coadiuva, dallo scorso 10 agosto, le Forze di Polizia nello svolgimento del servizio di vigilanza agli obiettivi sensibili nella città di Milano, nell’ambito dell’Operazione “Strade Sicure”. La pro loco CUORE DELLO STELLA e vi aspetta entusiasti e numerosi ad Ariis per sport 26 ESORDIO VINCENTE PER LA BLUENERGY Buona la prima per la Bluenergy, che al ritorno in Serie C Gold dopo 4 stagioni espugna il parquet di Castelfranco Veneto dopo 40 minuti molto combattuti grazie all’ottima difesa e alla vena realizzativa del duo composto da Trevisan (15 punti con 6/8 al tiro da due punti, 8 rimbalzi e 24 di valutazione) e Maghet (20 punti, 4 rimbalzi e 3 assist). IL CALENDARIO DEI PROSSIMI INCONTRI SERIE C GOLD - GIRONE DI ANDATA DATA ORA SQUADRA A SQUADRA B LUOGO Sab 08 Ottobre 18.30 Bluenergy Codroipo DB Group Montebelluna Palazzetto dello sport Dom 16 Ottobre 18.00 Energy Lab Monfalcone Bluenergy Codroipo Palestra Polifunzionale Via Baden Powell, 2 Monfalcone (GO) Sab 22 Ottobre 18.30 Bluenergy Codroipo Orange 1 Bassano Palazzetto dello sport Sab 29 Ottobre 18.30 Bluenergy Codroipo Calorflex Oderzo Palazzetto dello sport Dom 6 Novembre 18.00 Basket Sportschool Deuville Bluenergy Codroipo Palasport Deuville Via dello sport, 22 Deuville (VI) Sab 12 Novembre 18.30 Bluenergy Codroipo Secis Costr. Jesolo Palazzetto dello sport Sab 19 Novembre 20.00 Calligaris Coro di Rosazzo Bluenergy Codroipo Palestra Comunale Via 25 Aprile Corno di Rosazzo Sab 26 Novembre 18.30 Bluenergy Codroipo Guerriero Padova Palazzetto dello sport Dom 4 Dicembre 18.00 Jadran Trieste Bluenergy Codroipo Palestra “Aldo Cova” Via degli Alpini, 128/1 Trieste Sab 10 Dicembre 18.30 Bluenergy Codroipo Garcia Moreno 1947 Arzignano Palazzetto dello sport Dom 18 Dicembre 18.00 Emme Retail Mestre Bluenergy Codroipo Palazzetto di Trivignano Via Vicentino, 3 Località Trivignano (VE) Sab 7 Gennaio 18.30 Bluenergy Codroipo Gruppo SME Caorle Palazzetto dello sport L’abbigliamento sportivo che cerchi, lo trovi da... LOTTO GOOD MATCH UHISPORT ARENA DOLOMITE CHAMPION DIADORA PUMA EVERLAST ODLO MIZUNO CAPE HORN ALL STAR CONTE OF FLORENCE Via Roma, 146 - Codroipo (UD) Telefono 0432 906652 eventi&turismo 28 Eventi di ottobre 2016 VENERDÌ 21 OTTOBRE SABATO 22 OTTOBRE DOMENICA 23 OTTOBRE Teatro Benois De Cecco PROIEZIONE FILM Circolo Culturale Lumière CINEMA 20.30 Biblioteca civica “Don G. Pressacco” SPIETANT IL SAN SIMON (presentazione al pubblico dei finalisti del premio San Simon) Città di Codroipo CULTURA 20.00 Palazzetto dello sport XIX TROFEO DI PUGILATO “CITTÀ DI CODROIPO” ASD Fearless Boxing Team Codroipo SPORT 20.30 Biblioteca civica “Don G. Pressacco” PREMIO LETTERARIO IN LINGUA FRIULANA SAN SIMON 2016 Presentazione de: L’OPERA OMNIA di AMEDEO GIACOMINI ed. Ponte del Sale, a cura di G.M. Villalta Città di Codroipo CULTURA 21.00 Teatro Benois De Cecco PROIEZIONE FILM Circolo Culturale Lumière CINEMA 14.30 Polisportivo Comunale di Codroipo Via Circonvallazione Sud INCONTRO DI CAMPIONATO UDINESE PRIMAVERA UDINESE – BENEVENTO ASD Polisportiva Codroipo SPORT PROIEZIONE FILM Circolo Culturale Lumière CINEMA 18.00 e 21.00 Teatro Benois De Cecco 20.30 Biblioteca civica “Don G. Pressacco” CONFERENZA “L’ARCHEOLOGIA NEL TERRITORIO CODROIPESE ED I SUOI PROTAGONISTI” OMAGGIO AD ADRIANO FABBRO S.F.A. Società friulana di archeologia Onlus CULTURA 21.00 Teatro Benois De Cecco PROIEZIONE FILM Circolo Culturale Lumière CINEMA 20.30 Biblioteca civica “Don G. Pressacco” ASSEGNAZIONE PREMIO LETTERARIO IN LINGUA FRIULANA SAN SIMON 2016 - 37^ EDIZIONE Città di Codroipo CULTURA Museo Civico delle carrozze d’epoca Circolo Filatelico Numismatico Città di Codroipo CULTURA Circolo Culturale Lumière CINEMA GIOVEDÌ 27 OTTOBRE VENERDÌ 28 OTTOBRE SABATO 29 OTTOBRE 18.00 Museo Civico delle Carrozze d’Epoca di San Martino DOMENICA 30 OTTOBRE 18.00 e 21.00 Teatro Benois De Cecco “IL RISORGIMENTO FRIULANO 1815/1915 NEL 150° ANNIVERSARIO DELL’ANNESSIONE DEL FRIULI ALL’ITALIA” “1859/66: LA ‘VIA DI SVIZZERA” A CURA DELL’ ING. MARIO CEDOLINI A SEGUIRE “1866 DIARIO DEL SENATORE DI PRAMPERO” PRESENTAZIONE A CURA DELLA DOTT. SSA MARISANTA DE CARVALHO DI PRAMPERO PROIEZIONE FILM dal 1 Ottobre al 31 Ottobre Fondata nel 1908 Oreficeria • Orologeria • Ottica Pietro Querini Via Italia, 14 - 33033 Codroipo (UD) Tel. 0432.906146 uno.rosso. 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Vogliono la “decrescita felice” e inneggiano alla povertà, solo perché non sono capaci di realizzare un decente benessere ed una società tranquilla e in pace con se stessa. 5. Clandestini in cambio di flessibilità. Che significa ulteriore aumento del debito pubblico. Questi sono gli “affari” che il bravissimo Renzi ha concluso a Bruxelles. 6. Nonostante la villania e la sfacciataggine, Salvini non è andato molto lontano, quando ha paragonato la Boldrini ad una bambola gonfiabile. In effetti quando parla, sembra sempre in bambola ed è pure sempre gonfia della sua immensa e sciocca supponenza. 7. Anche se cercano con tutti i mezzi di danneggiarci, anche se lo meriterebbero ampiamente, non dobbiamo odiare i Tedeschi. Sono nostri fratelli, specie se le loro mamme, da giovani, sono venute in vacanza in Italia! 8. Qualcuno dice che la possibilità di avere un’arma in mano, porti automaticamente ad usarla. Se fosse proprio vero, anche dando in mano una vanga o una zappa, dovrebbe portare automaticamente ad usarle. 9. Pensierino della sera. Vorrei tanto capire come ragionano i politici, vorrei tanto entrare nelle loro teste. Ma ho paura del vuoto. gli orari dei treni numeri utili PARTENZE DA CODROIPO PER UDINE FERIALI 00.34 · 06.11 · 06.34 · 07.10 · 07.26 · 07.34 · 08.10 · 08.34 · 09.10 90.20 · 09.34 · 10.10 · 10.34 · 11.34 · 13.34 · 14.10 · 14.34 · 15.10 · 15.34 · 16.10 16.34 · 17.10 · 17.34 · 18.10 · 18.34 · 19.10 · 19.34 · 20.10 · 20.34 · 21.10 · 21.34 23.10 · 23.34 FESTIVI 00.34 · 07.26 · 08.23 · 09.10 · 09.34 · 11.10 · 11.34 · 13.10 · 13.34 · 15.10 15.34 · 17.10 · 17.34 · 18.34 · 19.10 · 19.34 · 20.34 · 21.10 · 21.34 · 23.10 · 23.34 PARTENZE DA CODROIPO PER VENEZIA FERIALI 04.48 · 05.22 · 05.48 · 06.22 · 06.48 · 07.18 · 07.48 · 08.22 · 10.22 11.22 · 11.48 · 12.22 · 12.48 · 13.22 · 13.48 · 14.22 · 14.48 · 15.22 · 15.48 · 16.22 16.48 · 17.22 · 17.48 · 18.22 · 18.48 · 19.22 · 19.48 · 20.22 · 21.22 · 22.13 · 22.22 FESTIVI 06.22 · 06.48 · 08.02 · 08.48 · 09.22 · 10.22 · 10.48 · 12.22 · 12.48 14.22 · 14.48 · 16.22 · 16.48 · 18.22 · 18.48 · 19.22 · 19.48 · 20.22 · 22.13 · 22.22 * Per sicurezza controllare su Internet eventuali cambi di orario dell’ultimo minuto AVVISO IMPORTANTE (in applicazione della legge 22 febbraio 2000 n. 28) Sono aperte le prenotazioni per l’acquisto di spazi per la propaganda elettorale per le elezioni amministrative comunali eventuale ballottaggio del 6 novembre 2016. LE TARIFFE 1/4 di pagina dimensioni 88x135 mm - € 200 + iva 1/2 di pagina dimensioni 180x135 mm - € 380 + iva Pagina intera dimensioni 180x277 mm - € 600 + iva Le richieste di acquisto degli spazi per la propaganda elettorale dovranno pervenire a: Publistar srl - Via Treppo n. 5/b – 33100 Udine Tel. 0432.299664 - [email protected] Committente Responsabile Anthony Santelia La Città di Codroipo ricca, innovativa, bella e sostenibile Graziano Ganzit