CS_Sindaci a dieta contro l`obesità_con loghi

Transcript

CS_Sindaci a dieta contro l`obesità_con loghi
COMUNI ITALIANI: TAGLI NON SOLO AI BILANCI, MA ANCHE AL GIROVITA
Sindaci, amministratori e cittadini protagonisti di uno shooting fotografico per “riflettere sul proprio peso”
Parte da Cinisello Balsamo il progetto pilota di AssoTisanoreica per una singolare campagna anti-obesità
Milano, 11 maggio 2011 – Partita lo scorso anno con una competizione a distanza tra Nord e Sud,
la cura dimagrante dei sindaci italiani ha dato i suoi frutti, tanto da assurgere a una vera e
propria case history da proporre come modello all’intera cittadinanza. E’ così che il Sindaco di
Cinisello Balsamo, Daniela Gasparini, tornata in forma dopo una singolare gara a colpi di chili
con il collega siciliano di Mazara del Vallo, si è fatta immortalare insieme ad altri amministratori,
cittadini e volti noti della città a Nord di Milano negli scatti di una singolare campagna di
comunicazione anti-obesità, dal titolo “Rifletti sul tuo peso. Il giusto peso alla salute, il tuo
obiettivo”.
I soggetti sono stati fotografati utilizzando due specchi deformanti utili a ricreare immediatamente
l’effetto grasso / magro senza l’utilizzo del computer, con una resa naturale e simpatica, e le foto
così realizzate finiranno su poster che saranno affissi in giro per la città, oltre ad essere diffuse
online su Flickr, Facebook e un’apposita pagina web. Si tratta del secondo step del progetto
“Obesità in Comune”, sviluppato in collaborazione con la Onlus AssoTisanoreica, presieduta
da Gianluca Mech (l’ideatore del Metodo Tisanoreica, l’unico sistema dietetico per cui sia stato
previsto uno specifico certificato medico di idoneità) e impegnata dal 2006 nella promozione dei
principi di una sana e corretta alimentazione. Il tutto rientra infine nelle iniziative previste
nell’ambito dell’Anno di Lotta all’Obesità Giovanile.
“Lo scorso anno - spiega il Sindaco di Cinisello Balsamo, Daniela Gasparini - sono stata scelta
per la campagna nazionale e ho accettato la sfida: quella di mettermi a dieta. Oltre che una
occasione personale per tornare in forma (ho perso 20 chili), la mia partecipazione in prima
persona mi è sembrata una testimonianza importante per richiamare la necessità di una sana e
corretta educazione alimentare che deve svilupparsi nelle famiglie e nelle scuole. I tassi di obesità
vanno crescendo e particolarmente anche quelli di soprappeso infantile. C’è tanta disinformazione,
si fa poca attività fisica e non ci si nutre correttamente. Bisogna dunque riuscire a modificare le
proprie abitudini. Oggi mi rimetto in gioco perché ho toccato con mano quanto il mio impegno sia
stato apprezzato da tantissime persone”.
L’esperimento avviato con successo a Cinisello Balsamo sarà esteso anche ad altre realtà locali
italiane. “Il format - dichiara il Presidente di AssoTisanoreica, Gianluca Mech - è a disposizione
di tutti i Comuni che vogliano applicarlo sul loro territorio. Siamo convinti, infatti, che la battaglia per
la salute sia da combattere a trecentosessanta gradi, con il coinvolgimento di istituzioni,
associazioni di categoria, soggetti economici, mondo della cultura e dei media. ‘Obesità in
Comune’ è nato proprio con questo scopo: far uscire questa problematica dalle sale dei convegni o
da qualche servizio allarmistico sulle pagine dei giornali per farne una questione culturale da
affrontare con serenità e, perché no, anche con leggerezza e autoironia”.
Un’emergenza che non ha stagioni, quella dei chili in eccesso, che si ripercuote pesantemente
anche in termini di costi sui bilanci delle istituzioni e della sanità pubblica. In Italia il 35% della
popolazione risulta in sovrappeso e ben il 10,7% è obesa, con un peso economico sulla
spesa sanitaria che si aggira tra il 2% e l’8%.
Nel resto del pianeta va anche peggio. Secondo le ultime statistiche pubblicate dall’autorevole
rivista scientifica americana The Lancet, in meno di 30 anni il tasso di persone obese nel mondo
è raddoppiato, con una percentuale del 9,6% per gli uomini e del 13,8% per le donne.
Ovviamente gli USA si attestano ai primi posti. E, se ha destato scalpore l’idea della governatrice
dell’Arizona, Jan Brewer, di tassare direttamente chi è grasso (per colpa esclusivamente della
sue cattive abitudini alimentari) con un ticket di 50 dollari destinato alla sanità pubblica per gli
indigenti, altrettanto discussa è la proposta, al vaglio dell’FTA, l’Agenzia Federale per i Trasporti
Pubblici, di aumentare il peso medio per passeggero da 68,5 a 79,5 chili , dal momento che
sempre più americani si strizzano negli autobus cittadini, con gravi ripercussioni per la loro
sicurezza (Usa Today, 21/03/11). Come se non bastasse, inoltre, il sindaco di New York,
Michael Bloomberg, sta valutando la possibilità di vietare in maniera permanente che il milione e
700mila abitanti della metropoli che ricevono i food stamp (buoni pasto) li usino per acquistare
bevande gassate o ad alto contenuto di zuccheri (New York Times, 06/10/10).
E in Europa? Sono ben 130 milioni le persone affette da obesità (un adulto su due, quasi un
bambino su tre), mentre il 53% della popolazione complessiva è in sovrappeso, come
confermano i dati ufficiali dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Si tratta di cifre preoccupanti
che non lasciano indifferenti le autorità pubbliche, in prima linea nel proporre iniziative per
contrastare il pericoloso trend, che grava sempre più anche sulle tasche della collettività. In
Francia, secondo quanto riportato dal settimanale L’Express, il presidente Nicolas Sarkozy ha
definito la lotta contro l’obesità “grande tema nazionale”, istituendo un’apposita commissione
incaricata di verificare il livello dell’allarme e di vagliare una serie di soluzioni come aumentare
l’attività fisica a scuola, vietare spot alimentari per i bambini al mattino prima della scuola, nonché il
sabato
e
la
domenica,
e
distribuire
buoni
sconto
per
frutta
e
verdura
(http://www.lexpress.fr/actualite/sciences/sante/obesite-19-idees-pour-nicolassarkozy_845857.html).
E se in Germania, dove il 36,7% della popolazione è in sovrappeso e il 14,7% obesa (Die Welt,
http://www.welt.de/politik/deutschland/article11931379/Uebergewicht-ist-in-Deutschland-fastNormalzustand.html), il deputato conservatore Marco Wanderwitz ha ipotizzato l’introduzione di
un maggior contributo per i “grassi” per bilanciare il loro “peso” sul sistema sanitario nazionale,
mentre l’esperto dell’Università di Duisburg Jürgen Wasem ha proposto una tassazione
maggiore sui beni di consumo dannosi per la salute, come alcol, cioccolato e sigarette (Stern,
http://www.stern.de/gesundheit/hoehere-kassenbeitraege-fuer-dicke-bloss-ein-duennes-brettgebohrt-1585944.html), nella sola Londra, dove 1 bambino su 5 è obeso, le autorità spendono
ogni anno 7,1 milioni di sterline per fronteggiare questa emergenza, costi che potrebbero
lievitare fino a 111 milioni se l’obesità si protrarrà anche nell’età adulta (BBC News, 14/04/2011).
Altrettanto poco confortanti sono anche i dati dell’ente benefico Diabetes UK, secondo cui in
Inghilterra quasi un adulto su dieci (ovvero 5,5 milioni di persone) è obeso ed è quindi
maggiormente esposto al rischio di contrarre il diabete (The Guardian, 25/10/2010).
Non va meglio in Spagna, dove, a causa della vita sedentaria, il 63% degli uomini e il 45% delle
donne sono sovrappeso. Il dato più allarmante, tuttavia, è quello riguardante i bambini: il 33%
sono
obesi,
percentuale
quadruplicatasi
negli
ultimi
15
anni
(El
Paìs,
http://www.elpais.com/articulo/sociedad/Pandemia/obesidad/elpepisoc/20100925elpepisoc_2/Tes).
Quelli di Siviglia, in particolare, sono di gran lunga i più grassi d’Europa: uno studio del Comune
andaluso condotto su un campione di studenti di età compresa tra i 6 e i 12 anni ha evidenziato
come la percentuale di quelli obesi o sovrappeso sia pari addirittura al 29,4% (ABC,
http://www.abcdesevilla.es/20110308/ciencia/sevp-sevilla-ciudad-ninos-obesos-20110308.html).
Per maggiori informazioni:
KLAUS DAVI & Co. (Tel. 02 860 542)
[email protected]
Giovanna Castagnetti
Gerardo Mauro
[email protected]