Nuovo FEDIC notizie n.8 seconda parte

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Nuovo FEDIC notizie n.8 seconda parte
NOTIZIE
SECONDA PARTE
n° 8 –
FESTIVAL
Vincitori 2013
Sezione autori italiani
1º Premio
Il passeggero di Benni Piazza – Firenze
2º Premio
Oroverde di Pierluigi Ferrandini – Bari
3º Premio
Poor unfortunate souls di Matteo Piccinini – Milano
Sezione autori stranieri
1º Premio
Le jardin des colombes di Philippe Saire
Losanna (Svizzera)
2º Premio
Second wind di Sergey Tsyss
Mosca (Russia)
3º Premio
Zimmer 606 di Peter Volkart
Zurigo (Svizzera)
Lungometraggio
Voci nel buio di Rodolfo Bisatti
Padova (Italia)
Il Direttore Artistico Fiorangelo Pucci con alcuni
vincitori del Fano International Film Festival.
“MENZIONE SPECIALE DELLA GIURIA”
AUTORI ITALIANI
“IL CONFESSIONALE” di DAVIDE POMPEO /
LANCIANO (CH)
“FINO ALL’ULTIMO MINUTO” di SIMONA MANFREDI /
PARMA
“HO SCELTO ME” di PAOLO BUDASSI / GUIDONIA
(RM)
“IL MESE DI GIUGNO” di VALERIO VESTOSO /
BENEVENTO
“IL PASSO DELLA LUMACA” di DANIELE SURACI /
ROMA
Documentario
Kisses di Guillermo Benet
Madrid (Spagna)
Autore marchigiano
Poco prima del caffè di Jonathan Soverchia
Castelplanio (An)
Attori
Philippe Chosson, Maëlle Desclaux,
Jonathan Schatz
interpreti del film
Le jardin des colombes
di Philippe Saire
Tesi di laurea di argomento cinematografico
Il cinema italiano e la nouvelle vague di Francesco
Fillini, Pisa
Controcultura. La teoria della felicità
di Andrea Marcaccio, Saltara (PU)
Cinescuola
Ritmi
Scuola Primaria Gianni Rodari di Brescia
Il giardino dei giusti
Scuola Media Francesco Barocci di Mombaroccio
(PU)
Ex aequo
Ora IISS Algeri Marino di Casoli (Ch)
Amare IPS Adriano Olivetti di Fano (PU)
AUTORI STRANIERI
“AMEL” di MORE RACA / PRISHTINE (Kosovo)
“ANACOS” di XACIO BANO / SANTIAGO DE
COMPOSTELA (Spagna)
“ELECTRIC INDIGO” di JEAN-JULIEN COLLETTE /
BRUXELLES (Belgio)
“MADRE” di MANUEL SANTOS / PARIS (Francia)
“MY BABY” di LUIZA PARVU / BUCHAREST
(Romania)
“NOT LESS THAN 50 KG” di MARYNA ARTEMENKO /
KYIV (Ukraina)
“SEVILLA” di BRAM SCHOUW / AMSTERDAM
(Olanda)
“VANYA” di OKSANA ARTEMENKO / KYIV (Ukraina)
NOTIZIE
n° 8 –
Autori sardi della Fedic di Sassari
al Festival Internazionale del Film di Roma
Che sorpresa e che emozione veder
calpestare il Red Carpet della 8^ Edizione
del Festival Internazionale del Film di
Roma da Marco Antonio Pani (che è
anche autore della fotografia) e Paolo
Carboni autori di “Capo e Croce. Le ragioni
dei pastori”, il bellissimo documentario in
concorso, sulla lotta dei pastori sardi,
documento affascinante in un raffinato
bianco e nero, con commento sonoro
sull’aria di Giacomo Puccini rielaborata da
Mauro Palmas.
di quasi trecento fra direttori della
fotografia, costumisti, scenografi, operatori,
registi, sceneggiatori, autori di colonne
sonore ecc., tutti artisti nati in Sardegna
che rivendicano il diritto al lavoro nella
regione Sardegna. Marco Antonio Pani è
conosciuto già in Fedic per aver vinto un
premio a FilmVideo Montecatini nel 2000
con “Chinotto”, inoltre insegna regia
cinematografica nella facoltà di scienze
della
comunicazione
dell'Università
Internacional de Catalunya, a Barcellona
(Spagna) mentre Paolo Carbone è
conosciuto
per
“Circolare
notturna”,
“Cattedrali di sabbia” ecc..
Il film presentato in concorso, documenta
una storia di lavoro, giustizia e dignità di
migliaia di pastori che nel 2010 si
riuniscono in Movimento Pastori Sardi per
iniziare una protesta pacifica ma vengono
accolti a Civitavecchia da manganellate da
parte delle “forze dell’ordine”. Una storia
che annuncia in maniera malinconica un
possibile tragico mutamento antropologico
del popolo sardo. Ma il film e i pastori a
Roma hanno vinto premiati con un lungo
applauso da parte di un pubblico
festivaliero
straniato,
all’improvviso
commosso e conquistato.
Marco Antonio Pani e Paolo Carboni.
(Foto di M. A. Pani).
I due registi, iscritti al Cineclub Sassari
Fedic, sono tra i fondatori del Moviementu
– Rete Cinema Sardegna –, nato al
Sardinia Film Festival nel giugno scorso e
che in pochi mesi ha visto la partecipazione
Angelo Tantaro
Presidente del Cineclub Fedic Roma
Presidente del Sardinia Film Festival
NOTIZIE
n° 8 –
Il 29 novembre 2013 chiudono le iscrizioni del concorso Cortocinema Pistoia organizzato da ASSOCIAZIONE AMICI DI
GROPPOLI, SCUTERZOLA FILM, il Cineclub Fedic Pistoia SEDICINONI FILM e l'ASSOCIAZIONE CULTURIDEA.
Lo stesso giorno alla Villa di Groppoli, in Via di Groppoli 8 a Pistoia, si terrà la presentazione ufficiale del concorso. Si incomincerà
alle ore 19,00 con la PRESENTAZIONE MOSTRA FOTOGRAFICA "UNA VITA ALLO SPECCHIO", scatti da backstage
cinematografici del truccatore di Cinecittà Francesco Freda, alle ore 19,30 seguirà un momento musicale con la cantante MARIA
CELESTE BENEDETTO.
Alle 20,00 apericena.
La seconda parte della serata comincerà alle 21,00 con la presentazione dei giurati e verranno proiettati i cortometraggi prodotti dalle
associazioni organizzatrici BEYOND PERCEPTION di Alessio Biagioni, HOMO FABER di Raffaele Totaro e CHICCHI DI MELA
di Federico Ciampi e Marco Porceddu. La serata sarà presentata da Raffaele Totaro affiancato da Selene Moscardi.
Per informazioni:
cortocinemapistoia.blogspot.com/
[email protected]
cell 377 455 9802
Il Festival Cortocinema Pistoia è un festival che nasce dalle
esperienze cinematografiche di alcune associazioni culturali pistoiesi.
E’ proprio in occasione delle riprese di vari cortometraggi che le
associazioni Scuterzola film, Sedicinoni film e Gli amici di Groppoli
vengono in contatto.
Infatti alcuni film delle prime due sono stati girati nella bellissima
Villa di Groppoli a Masotti.
È nata perciò l’idea prima fra la Scuterzola e Gli amici di Groppoli di
presentare nella stessa villa un festival di cortometraggi. La tematica
scelta è la natura, proprio per il verde in cui è immersa la tenuta di
Groppoli. Si sono presto aggiunti anche gli amici della Sedicinoni
film, da anni attivi nella produzione di Cortometraggi.
Essendo coinvolte due case di produzione di cinema indipendente e
low budget si è deciso di dare al festival il connotato di vetrina degli
autori che con pochi mezzi ma tanta buona volontà producono
cortometraggi low budget. Quindi da una parte il radicamento sul
territorio: la natura protagonista di Pistoia, città del verde e della
natura, dall’altra il cinema indipendente da cui le due associazioni
cinematografiche organizzatrici sono nate. In seguito si è unita
nell’avventura l’Associazione Culturidea molto attiva a Pistoia, che
mette a disposizione la sua esperienza nell’organizzazione di eventi e
di spettacoli.
Il termine per inviare i cortometraggi, nelle due sezioni “Natura è
Cinema” e “Paesaggio”, e il 29 novembre 2013.
COME RAGGIUNGERCI: autostrada Firenze-Mare A11 in direzione di Pisa/Nord. Uscire al casello di Pistoia e dall’uscita seguire
le indicazioni per Montecatini Terme percorrendo prima un tratto di superstrada (900 metri circa) poi un tratto di strada statale (2.5
Km circa) fino a raggiungere Masotti Stazione. Qui girare a destra (di fronte all’edificio con scritto “Lotti Motors” ) e seguire le
indicazioni per “Tenuta Groppoli”. Percorrere la piccola strada privata fino alla Villa visibile sulla destra.
Alessio Biagioni
SEDICINONI FILM
3774559802
http://sedicinonifilm.blogspot.it/
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n° 8 –
NOTIZIE
Premio MARCO MELANI 2013
a cura di Enrico Ghezzi
Comune di San Giovanni Valdarno
COMUNICATO STAMPA
Premio MARCO MELANI 2013
a cura di Enrico Ghezzi
Ottava edizione
Domenica 1 e Lunedi 2 Dicembre 2013
Cinema Teatro Masaccio di San Giovanni Valdarno
Il Regista Amos Gitai al Premio Marco Melani
Lunedi 2 dicembre 2013 alle ore 21 al Cinema Teatro Masaccio di San Giovanni Valdarno, il famoso regista
israeliano Amos Gitai, per la sezione internazionale, ritirerà il Premio Marco Melani 2013,
Per la sezione italiana il premio andrà al regista Giuseppe M. Gaudino: (sarà presente l’autore)
Per la sezione internazionale il premio andrà al regista Amos Gitai: (sarà presente l’autore)
La città di San Giovanni Valdarno promuove l’ottava edizione del premio “in memoria” di Marco Melani (San Giovanni
Valdarno, 12 aprile 1948 – Roma, 13 aprile 1996). Con l’istituzione di questo premio il Comune di San Giovanni
Valdarno che ha dato i natali a Marco Melani, vuole ricordare una persona di grande spessore intellettuale che ha
svolto la sua opera nell’ambito del cinema e della televisione italiana. La sua attività ha attraversato tutti i vari settori
dell’universo cinema: regista e sceneggiatore (“Le cinque stagioni” di Gianni Amico, “Il parolaio” con Roberto Benigni e
“I cornigliesi” con Enrico Rava), organizzatore di rassegne e festival (da “Ladri di cinema” che ha visto la partecipazione
agli incontri da lui organizzati registi quali Billy Wilder, Elia Kazan, Bernardo Bertolucci, al “Salso Film Festival” dove
scopre e fa conoscere Marco Tullio Giordana, Fiorella Infascelli, Amos Gitai, Anger, Iosseliani), critico cinematografico
(ha collaborato con “L’Espresso”, “Movie”, “Il Manifesto”), ideatore e curatore, infine, di mitiche trasmissioni televisive
quali “Blob” e “Fuori Orario”. Il premio curato da Enrico Ghezzi, noto critico cinematografico, scrittore, autore e
conduttore televisivo italiano, coordinato dal Comune di San Giovanni Valdarno / Casa Masaccio Centro per l’arte
contemporanea con la collaborazione della Bibliloteca Comunale, verrà consegnato alla presenza di Enrico Ghezzi, dei
familiari e di alcuni degli amici di Marco Melani: domenica 1 Dicembre 2013, per la sezione italiana al regista Giuseppe
M. Gaudino, (sarà presente l’autore), e Lunedi 2 dicembre 2013 per la sezione internazionale al regista Amos Gitai
(sarà presente l’autore).
Giuseppe M. Gaudino, regista italiano. Diplomato in scenografia e regia al Centro sperimentale di cinematografia di
Roma, inizia come scenografo e costumista per il teatro, la televisione e il cinema (sue le scenografie di Il ladro di
bambini, 1992 e Lamerica, 1994 di G. Amelio). Esponente di un cinema d’avanguardia radicale e suggestivo, esordisce
nel 1985 con Aldis (saggio al CSC, presentato a Venezia), la cui tecnica raffinata ricompare nei video underground Per
il rione terra (1990) e Calcinacci (co-diretto con I. Sandri, 1990). Con Giro di lune tra terra e mare, presentato a Venezia
nel 1997, si addentra nel corpo, nella storia e nel mito di Pozzuoli, sua città natale.
Amos Gitai regista israeliano. Studia architettura nel paese d'origine e consegue il dottorato all'Università di Berkeley
nel 1986. I suoi primi film amatoriali risalgono all'adolescenza: ancora studente realizza documentari per la televisione
israeliana. Da queste esperienze deriva il suo stile, fatto di immagini dialettiche e plastiche, capaci di descrivere la
realtà con una forza maggiore del documentario tradizionale. Dopo Berlin-Jerusalem (1989), dove due donne ebree
nella Berlino del primo Novecento condividono l'ideale di una Palestina in cui arabi e giudei possano convivere
armoniosamente, in seguito alle pesanti intromissioni della censura israeliana trasferisce a Parigi dove risiede tuttora.
Sempre attento ai temi dell'esilio, si è imposto all'attenzione internazionale con Kadosh (1999), intensa storia di due
sorelle che reagiscono in modo opposto al potere religioso e familiar-morale esercitato dagli uomini, e con Kippur
(2000), dove la rievocazione dell'attacco di Egitto e Siria contro Israele, il 6 ottobre 1973, diventa l'occasione per
riflettere sul caos e la follia della guerra. Considerato a livello internazionale l'anima critica di Israele, conferma le sue
doti di narratore diretto e immediato, oltre che di disincantato osservatore delle contraddizioni del suo paese, con Terra
promessa (2004), dove racconta la storia emblematica di un gruppo di ragazze estoni che raggiungono Israele con la
promessa di essere assunte come cameriere e vengono invece obbligate a prostituirsi, e soprattutto con Free Zone
(2005), un road movie ambientato fra Gerusalemme e la Giordania che vale all'attrice H. Laszlo il premio per la miglior
interpretazione femminile al Festival di Cannes. L’ultimo suo film, Ana Arabia (2013), girato in un unico piano
sequenza in formato 1:25, è un momento nella vita di una piccola comunità di reietti, ebrei e arabi, che vivono insieme
in un angolo dimenticato da tutti al “confine” fra Jaffa e Bat Yam, in Israele. Presentato all’ultima edizione della Mostra
Internazionale dell’Arte Cinematografica di Venezia, è stato insignito della menzione speciale del Premio Signis e del
Premio Green Drop. Il film sarà proiettato lunedì 2 dicembre 2013 al Cinema teatro Masaccio di San Giovanni Valdarno
in occasione della consegna del Premio Marco Melani sezione internazionale al regista.
NOTIZIE
PREMIO MARCO MELANI
8° EDIZIONE
1 - 2 Dicembre 2013
San Giovanni Valdarno – Cinema Teatro Masaccio
a cura di ENRICO GHEZZI
DOMENICA 1 DICEMBRE 2013
Ore 17.00 INCONTRO / CONVERSAZIONE
con ENRICO GHEZZI e GIUSEPPE M. GAUDINO
a seguire proiezione del film ALDIS, 1985
di GIUSEPPE M. GAUDINO
ore 21.00 CONSEGNA DEL PREMIO - SEZIONE
ITALIANA
a GIUSEPPE M. GAUDINO (sarà presente l’autore)
ORE 22.00 OMAGGIO AL PREMIO MARCO MELANI
proiezione del film GIRO DI LUNA TRA TERRA E MARE,
1997
di GIUSEPPE M. GAUDINO
LUNEDI 2 DICEMBRE 2013
ore 17.00 INCONTRO / CONVERSAZIONE
con ENRICO GHEZZI e AMOS GITAI
n° 8 –
a seguire film DOCUMENTARI D’ARCHITETTURA di
AMOS GITAI
ore 21.00 CONSEGNA DEL PREMIO - SEZIONE
INTERNAZIONALE
a AMOS GITAI (sarà presente l’autore)
ORE 22.00 OMAGGIO AL PREMIO MARCO MELANI
proiezione del film ANA ARABIA di AMOS GITAI (2013,
84’ , s/t italiano)
menzione speciale Premio Signis e Premio Green Drop
alla Settantesima Mostra
Internazionale dell’Arte Cinematografica di Venezia 2013.
Il premio Marco Melani è promosso da: Comune di San
Giovanni Valdarno con il patrocinio di: Regione Toscana/
Provincia di Arezzo realizzato da: Casa Masaccio centro
per l’arte contemporanea / Biblioteca Comunale in
collaborazione con: Valdarno Cinema Fedic
Info:
Casa Masaccio centro per l’arte contemporanea
Corso Italia 105 – 52027 San Giovanni Valdarno
Tel. 055 9126283
[email protected]
www.casamasaccio.it
n° 8 –
NOTIZIE
NOTIZIE
NEWS
L’ULTIMO FRAME
DI UN’ESPERIENZA FANTASTICA
Come tutte le cose di
questo mondo, come tutte
le cose che iniziano e
finiscono,
anche
per
PescaraCortoScript
è
giunto il momento di far
scorr er e l' ul t im o f otogramma. PCS dunque
chiude e questo per vari
motivi, che vanno dalla
mancanza di fondi alla
stanchezza personale di
chi scrive e del suo
Fabio Sanvitale
gruppo.
Nel corso degli ultimi anni la situazione economica
è diventata sempre più pesante.
A partire dai tagli continui e implacabili degli enti
pubblici fino agli eventi successivi al terremoto de
L'Aquila, che in realtà è stato un sisma che ha
coinvolto l'intera regione.
Da quel momento abbiamo assistito all'azzeramento totale dei fondi regionali per la cultura, la
cui situazione era peraltro aggravata –sembra ne
stiamo uscendo adesso- dalla voragine creata dalla
Sanità abruzzese.
Da quel momento abbiamo assistito a contributi
sporadici, imprevedibili, col contagocce, che non
consentivano una reale programmazione. E infatti
non l'hanno consentita.
Abbiamo ridotto il premio e chiesto ad ogni vincitore
di trovare quello che mancava. Abbiamo atteso che
qualcosa cambiasse. Siamo andati avanti,
comunque. E qui ha svolto un ruolo centrale la
Federazione, senza la quale non ce l'avremmo fatta.
Va detto.
Siamo andati avanti in maniera incosciente, diciamo
anche questo: con un po’ più di accortezza ci
saremmo accorti per tempo che non c'erano i
termini economici per proseguire. E questo tentativo
ha creato non pochi problemi di bilancio.
Nessuna lite, ma qualche bambino è nato, qualche
divorzio c'è stato, qualcuno è partito, qualcuno ha
trovato un lavoro impegnativo... Fino a quando ci
siamo accorti che non si poteva più.
Basti dire che solo lo scorso agosto siamo riusciti a
girare "Andata al calvario", la cui sceneggiatura
aveva vinto PCS diversi anni fa. Non è questo lo
spirito di PCS e andando avanti avremmo perso
semplicemente la rispettabilità che ci siamo
guadagnati in tutti questi anni.
Chiude dunque PCS e si ferma anche l'attività di
Fuori Campo, per tutti questi motivi.
E' comunque una chiusura di classe: girare l'ultimo
corto con un'attrice come Mariangela D'Abbraccio
non è davvero cosa da poco!
Ci sono persone che devo a questo punto
ringraziare. Di sicuro il gruppo storico che ha mosso
PCS in tutti questi anni: da Cristina Catalani ad
Enrico Sisti a Stefano Russo ad Andrea Cairoli. E i
giurati: Steve Della Casa, Giorgio Arlorio, Gianluca
Tavarelli, Heidrun Schleef, Paolo Sorrentino,
Francesco Bruni, Caterina D'Amico. Spero di averli
ricordati tutti.
E, giunti alla fine della fiera, prima dell'ultima curva,
mi accorgo che in tutti questi anni molti enti ci hanno
dato il loro sostegno, in maniera più o meno
altalenante. Uno solo però c'è sempre stato ed è la
Fedic,
senza
la
quale
l'avventura
di
PescaraCortoScript (iniziata nel 1997) non si
sarebbe mai realizzata. Nel lungo tempo che è
andato da Massimo Maisetti a Roberto Merlino, la
Federazione ha fatto del suo meglio e questo ci ha
dato una fetta di tranquillità che è stata
indispensabile. Grazie, Fedic.
Grazie davvero a tutti e ... il cinema breve non
morirà mai!
Fabio Sanvitale
Presidente del Cineclub Fedic Fuori Campo
Direttore PescaraCortoScript
Un grazie di cuore a Fabio, per l'impegno profuso in
tanti anni e per le belle parole di riconoscenza alla
FEDIC. Sono sicuro che quello del Pescara Corto
Script è solo un "arrivederci" e non un "addio".
Quando vorrai ripartire... ti saremo vicini!
Roberto Merlino
n° 8 –
NOTIZIE
NUOVO c/c BANCARIO FEDIC
Si comunica che in data 11 novembre 2013 è stato estinto il vecchio conto
corrente postale intestato alla Fedic.
Pertanto, tutti i Soci che intendano fare un versamento a favore della Fedic
(per esempio il pagamento delle quote annuali di tesseramento), possono
effettuare un bonifico sul conto corrente bancario acceso presso il Credito
Cooperativo della Valdinievole Filiale di Montecatini Terme – codice IBAN:
IT 81 G 08003 70462 000000507020
INVITO
n° 8 –
NOTIZIE
CINECLUB FEDIC
SANGIOVANNESE
Vasco Pratolini e il cinema
a cura di Stefano Beccastrini
presidente del Valdarno Cinema Fedic
GIOVEDI’ 28 NOVEMBRE
ore 21.00
presso
Aula Magna di Palazzo Corboli
Biblioteca Comunale di San Giovanni Valdarno
L'associazione culturale Immagini e Suono - Fedic Chianciano Terme ha
creato con piacere uno spazio alternativo autogestito con “VeraMusica”
dove trovano cittadinanza alcuni gruppi locali insieme ad artisti più
conosciuti.
Torna su Tele Idea VeraMusica il programma rivolto agli amanti dei
concerti dal vivo. Brani italiani e stranieri, cover o originali, comunque
eseguiti tutti senza basi registrate.
Come generi andiamo dalla semplice canzone leggera a brani di rock
progressive, jazz e blues.
Per una scelta consapevolmente mirata non ci sono tendenze musicali violente, musiche
computerizzate o da balera che hanno già tante opportunità su canali tematici.
Avant Garde 2013.
In primo piano c'è la musica fantasiosa, ritmica, piacevole, di intrattenimento, un flusso di energia
coinvolgente, come si usava dire una volta “dalle buone vibrazioni" con i musicisti intervistati da
Fabio Piratu, Lorenzo Borzillo e Danila Piccinelli. Tecnici alle luci e telecamere Vincent Gattuso,
Francesco Bacconi, Damiano Mencarelli, alla regia Lauro Crociani.
Il pubblico a casa potrà godere dei concerti ripresi nell'estate 2013 e in studio interverranno i
musicisti per un dialogo conoscitivo fatto di emozioni e amicizia.
Buon ascolto dagli amici di "Immagini e Suono" a tutti gli amanti di VeraMusica !!!
n° 8 –
NOTIZIE
presenta
LA TOSCANA E IL CINEMA
In occasione della FESTA DELLA TOSCANA
venerdì 6 dicembre
ore 21.30, presso Palazzo Corboli SAN GIOVANNI VALDARNO
Incontro con il regista Luigi Faccini e proiezione del film:
L’Amiata è anche un fiume (1983)
Il ligure Luigi Faccini, considerato da Morando Morandini tra i dieci registi italiani più significativi, inizia la sua
carriera cinematografica come critico e scrive per Filmcritica e Nuovi Argomenti. Nel 1966 fonda con Aprà,
Ponzi, Anchisi, Albano, Martelli, Rispoli e Roncoroni Cinema&Film una rivista sulla semiologia e lo
strutturalismo applicati allo studio del film, pubblicata da Garzanti.
Esordisce nella fiction col mediometraggio Il libro bianco (1969), sul “caso Siniawkij-Daniel”. Il suo primo
lungometraggio è Niente meno di più (1970), per gli “Sperimentali” della Rai.
Dopo una parentesi nel giornalismo d'assalto (Tv7 e A-Z, un fatto come e perché), pur non essendo toscano,
comincia a lavorare per la Toscana: diviene per due anni video-ricercatore nell'ospedale psichiatrico
di Arezzo. Questa esperienza “di ascolto e investigazione”, porterà, dodici anni dopo, a Inganni, il film ispirato
alla vita manicomiale di Dino Campana. Nel 1973 fonda la Filmcoop, una cooperativa di lavoro.
Fra il 1985 e il 1986 gira C'era una volta gente appassionata, un viaggio nella Resistenza toscana,
programma commissionato dalla sede regionale Toscana della Rai.
Nel 1997 gira il lungometraggio documentario Canto per il sangue dimenticato, sulla strage nazifascista di
ottantatré minatori di Niccioleta in provincia di Grosseto.
SABATO 7 e DOMENICA 8 DICEMBRE
Dalle ore 17.00 alle ore 19.00 e dalle ore 21.30 alle ore 23.30 presso Palazzo Corboli
“La Toscana e il Cinema”
Presentazione della Cineteca e Rassegna di film degli archivi storici e contemporanei della Cineteca Nazionale
Fedic – Centro di documentazione “Adriano Asti”.
Film d’apertura ore 17,00: Inganni (1985) di Luigi Faccini. Opera su Dino Campana.
Rassegna a cura di Paolo Micalizzi.
Hanno collaborato: Silvio del Riccio, Carlo Menicatti, Daniele Corsi e Giorgio Sabbatini.
n° 8 –
NOTIZIE
DAI CINECLUB
PROIEZIONI PROGRAMMATE
CINECLUB FEDIC
SANGIOVANNESE
5 NOVEMBRE
UNA FRAGILE ARMONIA (A LATE QUARTET)
REGIA: Yaron Zilberman
INTERPRETI: Philip Seymour Hoffman, Christopher Walken,
Imogen Poots, Catherine Keener, Wallace Shawn
GENERE: Drammatico
ANNO: 2012
DURATA: 105 min
PAESE: U.S.A.
USCITA: 12 settembre 2013
Quando un apprezzato violoncellista riceve una diagnosi che cambia radicalmente la sua vita, il futuro del quartetto d'archi
di cui fa parte diviene incerto: emozioni represse, rivalità personali e passioni incontrollabili minacciano, infatti, di far
deragliare anni di amicizia e collaborazione. Mentre si preparano al concerto per l'anniversario dei loro venticinque anni di
carriera, molto probabilmente l'ultimo insieme, a preservare ciò che hanno costruito saranno solo gli stretti legami intimi e il
potere della musica.
I° edizione del Wag Film Festival, che si è tenuta presso il Centro Culturale "Le Fornaci" di Terranuova Bracciolini (AR),
da giovedì 7 a domenica 10 Novembre 2013.
Tanti i corti presentati: la sezione "Wag" che include corti prodotti dall'Associazione "Le Ali di Icaro", e la sezione "Parenti
stretti", che include corti e lungometraggi di collaboratori ed amici dell'Associazione.
Fiore all'occhiello dell'evento è stato l'omaggio al grande maestro Mario Monicelli, con la proiezione del film "Monicelli-La
versione di Mario", presentato nella sezione "Venezia Classici" alla 69°a Mostra del Cinema di Venezia.
E, poi, mostre fotografiche, aperitivi culturali, il coinvolgimento di realtà importanti (come la Cineteca Nazionale Fedic o
l'Associazione de "I Leggomanti"), e la grande chiusura con lo spettacolo teatrale de "La Bella e la Bestia-Un reality",
diretto da Lorella Serni.
Lo staff del Wag Film Festival
12 NOVEMBRE
Premio Leone d'oro Miglior Film alla Settantesima Mostra d'Arte Cinematografica
Internazionale di Venezia 2013.
SACRO GRA
REGIA: Gianfranco Rosi
GENERE: Documentario
ANNO: 2012
DURATA: 90 min.
PAESE: Italia.
USCITA: 19 settembre 2013
Il GRA, il Grande Raccordo Anulare di Roma, con i suoi 70 km, è la più estesa autostrada urbana d'Italia. Ma pochi lo
considerano come uno spazio urbano da esplorare. Lo ha fatto il paesaggista Nicolò Bassetti che ha abbandonato la
macchina sul bordo della strada, per partire a piedi alla scoperta di questo luogo misterioso. Nel tragitto ha fatto incontri
straordinari, tra personaggi incredibili e apparizioni fugaci come un nobile torinese e sua figlia, un palmologo ossessionato
dalla ricerca di un rimedio per liberare le sue piante dai parassiti, un principe che fa ginnastica di buon mattino sul tetto del
suo castello e un pescatore di anguille. Bassetti ha, poi, passato nelle mani di Gianfranco Rosi questo bagaglio di
esperienze, immaginando che potesse svilupparne uno dei suoi film da “cinema del reale”. Rosi ha accolto la sfida.
NOTIZIE
n° 8 –
16 NOVEMBRE
GLORIA
REGIA: Sebastian Lelio
INTERPRETI: Paulina Garcia, Sergio Hernández, Marcial Tagle,
Diego Fontecilla, Fabiola Zamora
GENERE: Drammatico
ANNO: 2012
DURATA: 94 min
PAESE: Cile, Spagna
USCITA: 10 ottobre 2013
Divorziata da anni con due figli ormai adulti, un nipote e un vicino molesto, Gloria cerca un nuovo equilibrio in feste, eventi
serali e discoteche nelle quali poter incontrare qualcuno della propria età, un nuovo fidanzato. Quando però sembra averlo
trovato questi si rivela inaffidabile, misterioso e poco propenso a tener fede a quel che dice.
Sul corpo non più giovane di Gloria, sulle sue imperfezioni, sui diversi look, sulle sue valorizzazioni e sulla potenza con la
quale si regge in piedi e procede nonostante tutto, è riconoscibile la forza di un film capace di elevarsi al di sopra di
qualsiasi banalità e qualsiasi rischio di smielata drammatizzazione dell’ordinario.
Gloria è un ritratto di donna come raramente si ha la fortuna di vedere: completo, profondo, toccante eppur composto,
talmente onesto e sincero da travalicare il sesso di riferimento e risultare universalmente disarmante.
Molto della riuscita del film è merito di Paulina Garcìa, attrice capace di tramutare una sceneggiatura rigorosa in cinema di
rara intensità grazie ad una maratona di recitazione ai massimi livelli.
Paulina Garcìa aderisce in pieno alla filosofia minimalista e invisibile con la quale Lelio dirige un film che pare farsi da sé
davanti agli occhi dello spettatore, il quale ha quasi l’impressione di vedere la storia svolgersi senza nessuno a dirigerla ma
con la naturale semplicità della vita vera.
19 NOVEMBRE
1 nomination Premios Goya (2013) Miglior film straniero di lingua spagnola
INFANZIA CLANDESTINA (INFANCIA CLANDESTINA)
REGIA: Benjamín Ávila
INTERPRETI: Natalia Oreiro, Ernesto Alterio, César Troncoso, Cristina Banegas,
Teo Gutiérrez Moreno
GENERE: Drammatico
ANNO: 2011
DURATA: 112 min
PAESE: Spagna, Argentina, Brasile
USCITA: 29 Agosto 2013
Ambientato negli anni Settanta durante il periodo della dittatura militare in Argentina, il film, autobiografico, racconta
l’innamoramento di un ragazzino che è figlio di desaparecidos con una sua coetanea dodicenne, entrambi si confrontano
con le emozioni della prima adolescenza nel clima della Resistenza.
23 NOVEMBRE
UNA PICCOLA IMPRESA MERIDIONALE
REGIA: Rocco Papaleo
INTERPRETI: Riccardo Scamarcio, Barbora Bobulova,, Rocco Papaleo,
Sarah Felberbaum, Claudi Potenza
GENERE: Commedia
ANNO: 2012
DURATA: 103 min
PAESE: Italia
USCITA: 17 ottobre 2013
Don Costantino è stato un prete e ora non lo è più. Si è innamorato, si è spretato e poi è stato mollato. Con le pive nel
sacco se ne torna al paese natale, giù a Sud. Reo confesso, trova nella madre un faro! Non una persona saggia che lo
guida nella buia notte in cui si è cacciato, ma un faro vero e proprio, esilio coatto per evitare un altro scandalo famigliare
dopo quello procurato dalla sorella, scappata con un amante. Il prete nel faro cerca di raccogliere i pezzi, quelli metaforici
della sua anima e quelli reali che cadono dal soffitto della proprietà di famiglia da tempo abbandonata. Pensandosi solo in
quei domiciliari, scopre di attrarre altri "volontari", come il cognato cornuto con velleità di pianista raffinato, la sorella slovac-
NOTIZIE
n° 8 –
ca della giovane domestica della madre (una ex prostituta), la ditta di ristrutturazione chiamata a saldare il tetto (una ex
compagnia di circensi), come la sorella rediviva. Un'accolita improbabile di "ex", personaggi in cerca di nuova collocazione
ai quali si aggiungeranno pian piano altri come fossero gli elementi di un banda musicale in formazione, un po'
scombiccherata, ma animata da passione ed entusiasmo.
26 NOVEMBRE
Presentato fuori concorso all'edizione 2013 del Festival internazionale
del Cinema di Berlino
THE GRANDMASTER (YUT DOI JUNG SI)
REGIA: Wong-Kar-Wai
INTERPRETI: Tony Leung, Chiu Wai, Zhang Ziyi, Chang Chen
GENERE: Drammatico, Azione
ANNO: 2012
DURATA: 130 min
PAESE: Cina
USCITA: 19 Settembre 2013
La storia di due maestri del kung fu: lui viene dal sud della Cina, lei dal nord. Lui è Yip Man, che ebbe tra i suoi allievi
anche il grande Bruce Lee, lei è Gong Er. I loro destini si incrociano nella città natale di lui, Foshan, alla vigilia
dell'invasione giapponese, nel 1936, in una vicenda di tradimenti, sfide, onore e amore. Il kung fu è al centro di questo
biopic firmato da Wong Kar-Wai (Hong Kong Express, 2046, In the Mood For love) Non mancano le spettacolari sequenze
coreografiche che vedono coinvolte star orientali come Tony Leung e Zhang Ziyi.
Proiezioni: lunedì 11 novembre 2013
DIVERSAMENTE BELLI
CINEMA E DISABILITÁ
in sette cortometraggi
IL PROGRAMMA DELLA SERATA:
"Il gioco" ( Игра ) di Hristina Grozeva e Sofia Natfiz
(Bulgaria, 2011, 1,00 min.)
lingua: bulgaro - sottotitoli: inglese
"La pietra" ( Камень ) di Andrev Bogun e Marina Bogun
(Ukraina, 2012, 1,00 min.)
"Sottacqua" ( Underwater ) di PJ Gambioli
(Italia, 2007, 3,00 min.)
"Yek Jore Ab" (Una sorsata d'acqua) di Ahmad Arjmandi
(Iran, 2007, 4,00 min.)
" 너의 세계 " (Il tuo mondo) di Jae Kyung Suh
(Korea, 2008, 13,00 min.)
lingua: coreano - sottotitoli: inglese
"De visu" di Andrea Martelli
(Italia, 2012, 15,00 min.)
"Inte blå" (Not blue) di Nathalie Álvarez Mesén
(Svezia, 2011, 15,00 min.)
lingua: svedese - sottotitoli: inglese
L’appuntamento è alle ore 20,30 presso la sala proiezioni
della Società Umanitaria – Cineteca Sarda
viale Trieste 118 – Cagliari
INGRESSO LIBERO
NOTIZIE
n° 8 –
Proiezioni: lunedì 18 novembre 2013
5 CORTI IN LINGUA ORIGINALE (e senza sottotitoli)
Nell'attesa che inizi il Babel Film Festival (Concorso Internazionale per il Cinema delle Minoranze Linguistiche)
organizzato dalla Cineteca Sarda – Società Umanitaria di Cagliari (dal 2 al 7 dicembre 2013), il Cineclub FEDIC propone
cinque cortometraggi internazionali in lingua originale tre lingue "maggioritarie", tra le più diffuse nel mondo, il francese lo
spagnolo e l'inglese (nella variante statunitense).
IL PROGRAMMA DELLA SERATA:
"Le voyage" di Cyril Le Grix
(France, 2007, 16,00 min.)
"Dans la cour des grands" di Annarita Zamprano
(France, 2011, 15,50 min.)
"5 segundos" di Jean-François Rouzé
(España, 2009, 12,50 min.)
"Equipajes" di Toni Bestard e Arturo Ruiz
(España, 2008, 10,00 min.)
"True beauty this night" di Peter Besson
(USA, 2009, 9,40 min.)
L’appuntamento è alle ore 20,30 presso la sala proiezioni
della Società Umanitaria – Cineteca Sarda
viale Trieste 118 – Cagliari
INGRESSO LIBERO
Proiezioni: lunedì 9 dicembre 2013
ALTER-AZIONE!
Immagine e suono, cinema e musica, poetiche composizioni di luce e visioni sonore.
IL PROGRAMMA DELLA SERATA:
Luciano Romoli:
"Entropia" (3,08")
musica di Francesco Giomi
riprese di Leonardo Romoli
Luciano Romoli:
"Kaleidos (Viaggio verso il futuro)" (4,14")
musica di Ivana Busu
riprese di Leonardo Romoli
Ivana Busu:
"Nero inside" (3,14")
Francesca Vitale:
(montaggio Maria Grazia Esu)
"Boule à neige" (7,00")
musica di Elio Martuscello
"Idrolitina" (6,50")
musica di Martin Mayes
"Cage à mer" (7,08")
elaborazioni sonore di Maria Grazia Esu
"Sa passillara" (5,15")
musica di Walter Reis
e a seguire "Disorienti" (1,54") work in progress filmato da Rossana Usai e Francesca Vitale durante una performance a
Cagliari; rielaborazioni sonore su musiche di Walter Reis e Yannis Kenakis.
Le Autrici Ivana Busu, Francesca Vitale e Maria Grazia Esu saranno presenti in sala
L’appuntamento è alle ore 20,30 presso la sala proiezioni
della Società Umanitaria – Cineteca Sarda
viale Trieste 118 – Cagliari
INGRESSO LIBERO
Il Presidente del Cineclub FEDIC di Cagliari
Pio Bruno
n° 8 –
NOTIZIE
Martedì 26 novembre 2013
Il Nuovo Circolo del Cinema Fedic (in collaborazione con F. & G. Guarino s.r.l. e Cineclub Fedic Sassari) nell'ambito della Rassegna
Cinematografica... "ALTA FEDELTÀ" presenta il film:
Frankenstein Junior (Versione restaurata HD)
REGIA: Mel Brooksi
INTERPRETI: Gene Wilder, Peter Boyle, Marty Feldman, Teri Garr, Madeleine Kahn
GENERE: Comico
ANNO: 1974
DURATA: 106 min. – b/n
PAESE: U.S.A.
Il dottor Frankenstein, nipote del celeberrimo medico, è un affermato
neurochirurgo che vive e insegna in una università negli Stati Uniti ed è
impegnato a far dimenticare la sua discendenza dal creatore della Cosa.
Un giorno però riceve l'invito a recarsi nel castello del nonno in
Transilvania a causa di un lascito testamentario. Finisce così per essere
attratto dall'atmosfera del luogo, scopre il polveroso laboratorio in cui
venne portato a termine l'esperimento e decide di tentare a sua volta
l'impresa trafugando un cadavere per restituirgli la vita.
L'eclettismo parodistico di Mel Brooks gli fa realizzare nello stesso
periodo Mezzogiorno e mezzo di fuoco e Frankenstein Junior ma è il
secondo destinato a rimanere nella storia del cinema. Perché in questo
caso riesce ad andare ben oltre alla parodia grazie forse anche alla
collaborazione di Gene Wilder alla sceneggiatura. La cura dei particolari
Marty Feldman
è segno dell'amore che Brooks prova per il cinema che vuole pre n dere
amabilmente in giro. Le location sono un continuo rimando ai tempi che furono. L'arrivo del treno alla stazione viene girato sul set di
Prigionieri del passato, il furto del cadavere è collocato vicino alla chiesa in cui Greer Garson si sposava ne La signora Miniver e
l'assalto degli abitanti del villaggio fa uso del set de I fratelli Grimm. Ma c'è di più: per il laboratorio Brooks richiama in servizio Ken
Strickfanden (all'epoca ottantenne), che era stato scenografo sul set del film di Whale.
Tutto questo, unito a una straordinaria fotografia in bianco e nero e all'uso di musiche utilizzate nelle colonne sonore dell'epoca,
conferma l'attenzione quasi maniacale nella ricostruzione del clima giusto. Su questa base si innerva un umorismo che non vuole essere
dissacrante e che lascia trapelare la nostalgia senza però frenare la comicità.
Questa si dispiega grazie a un Wilder la cui nevrotica calma apparente ha modo di esplicitarsi in tutte le sue varianti sostenuta com'è dai
coprotagonisti tra i quali spiccano gli occhi indimenticabili di Marty Feldman, Igor da antologia con gobba mobile in grado di
permettersi degli sguardi in macchina che ricordano allo spettatore che la sua complicità è necessaria per un divertimento che è però
comunque assicurato e resiste nel tempo.
Giancarlo Zappoli
L’ACQUA DI MARCO
di Andrea Cramarossa
Riceviamo, e volentieri diffondiamo, il sottostante comunicato in cui si da notizia della proiezione in anteprima nazionale del
documentario L'ACQUA DI MARCO, del socio del Cineclub Sassari Fedic Andrea Cramarossa, in concorso all'International
Levante Film Festival di Bari.
Per Consulta Fedic Sardegna
Nando Scanu
n° 8 –
NOTIZIE
L'ACQUA DI MARCO
Anteprima Nazionale
Martedì 3 Dicembre 2013 - Cinema Galleria - Bari
Mercoledì 4 Dicembre 2013 - Casa dell'Altra Economia - Ex Macello - Roma Testaccio
proiezioni dalle ore 15.00
INTERNATIONAL LEVANTE FILM FESTIVAL
"L'ACQUA DI MARCO" in concorso
Secondo cortometraggio della Trilogia dello Specchio
scritto e diretto da Andrea Cramarossa
con Roberto De Chirico e Patrizia Labianca
e con Giulio Bufo, Francesco Casareale, Andrea Cramarossa, Giovanni Dicandia, Danilo Giuva
riprese e montaggio Vincenzo Ardito
costumi Silvia Cramarossa
suono in post produzione Corrado Riccomini
maschere Luigia Bressan
sottotitoli Inga J Sempel
produzione Verderame/TeatrodellebambolE
Cosa succede nel corpo e nella mente di una persona quando viene abbandonata? Quale stato profondo viene ad essere
alterato? Qualcosa, dentro, comincia a muoversi con con modalità sconosciute. Follia? Pazzia? Rabbia? Al di là dei
sentimenti, l'amore che ci tiene legati si scioglie in un tormento indecifrabile e indicibile.
CIRCOLO CULTURALE G. GREPPI BERGAMO – CINEVIDEO CLUB BERGAMO
VIA MORONI 25 – BERGAMO
Vincenzo GHIRARDELLI: Pittore di Gandino
Federico Rampini (1998)
Cenni storici sul paese natale dell’artista, con visita alla Basilica, e l’attuale centro abitato. Esposizione
antologica del pittore nei Musei della Basilica, a cura dell’Assessorato alla Cultura e la Proloco di Gandino per
il ciclo “I MAESTRI”.!
Nino GALIZZI: Lirico Maestro della Scultura Moderna
Pierantonio Leidi (2005)
L'artista... il suo tempo... il suo percorso artisticod e alcune opere in città
DIES IRAE !
Giuseppe Carnazzi (1959)
Il film diretto da Carnazzi e prodotto da Achille Rota pone polemicamente un problema estetico. Uno scultore
realizza una statua prendendo a modello una donna vera, e aggiungendo elementi eterogenei: scope, catini,
sbarre di ferrod Questa nuova forma artistica, specchiandosi, riflette la propria mostruosità e si ribella,
telefonando ad altre statue classiche. Queste irrompono nello studio dello scultore, distruggono l’uomo e la sua
opera e tutto si ricompone secondo la tradizione.
GIOVEDÌ 14 NOVEMBRE 2013
ORE 21
« VINCENZO GHIRARDELLI »
(GANDINO, 1894 –1967)
Biografia
Frequentò per un anno i corsi della Scuola d’arte “Andrea Fantoni” e fu poi allievo di Ponziano Loverini all’Accademia
Carrara, dove venne più volte premiato e dove si diplomò nel 1924, dopo aver interrotto gli studi per combattere sul fronte
italoaustriaco.
n° 8 –
NOTIZIE
Autoritratto
Alla sua prima mostra personale, tenuta nel 1927 alla Permanente di Bergamo, ne
seguirono numerose altre (ne tenne ancora una decina a Bergamo ma espose
anche a Milano, Sanremo, Brescia, Crema, Treviglio e in altre città); vinse diversi
premi di pittura e partecipò ad importanti collettive. Soggiornò a Parigi, dove suscitò
l’interesse dei collezionisti. Fu in Svizzera per eseguire i ritratti dei componenti della
famiglia Berner; Fausto Coppi lo volle a Santa Margherita Ligure per farsi fare da lui
il ritratto. Ghirardelli coltivò lucidamente la pittura da cavalletto di gusto tradizionale,
manifestando sempre un’adesione totale ma equilibrata alla realtà. Apprezzato
come ritrattista, dipinse alcuni autoritratti sottilmente ironici. Si distinse anche nel
paesaggio ma seppe eccellere nelle nature morte, nelle quali diede saggio di una
luminosa accademicità, sorretta da un vivo senso spaziale, caratterizzata da un
sobrio gusto secentesco e ispirata talora alla maniera del Baschenis e del Bettera.
« NINO GALIZZI »
Cenni biografici
Nino Galizzi nasce a Bergamo il 12 marzo 1891. Compie i primi studi alla scuola d'Arte applicata
Andrea Fantoni e all'Accademia Carrara di Bergamo. Passa quindi a Roma e a Firenze. Presta
servizio militare per quasi sei anni. Combatte su tutti i fronti italiani, in Macedonia, Serbia e Grecia,
guadagnandosi promozioni e decorazioni al valore. Dopo la parentesi militare riprende gli studi e il
lavoro. Soggiorna a Roma in varie riprese e a Parigi. Abita e lavora alternativamente a Milano, Roma
e Bergamo. Partecipa a innumerevoli importanti esposizioni nazionali come la Biennale di Venezia, la
Quadriennale di Roma, la Permanente di Milano. Tiene varie mostre personali sia in Italia che
all'Estero.
Per qualche tempo insegna plastica presso l'Accademia Carrara di Bergamo. Partecipa
all'organizzazione di concorsi e premi facendo parte di diverse Giurìe. Collabora ad alcune riviste e
giornali del settore. Nino Galizzi muore a Bergamo il 20 settembre 1975.
Sue sculture sono presenti in collezioni private e pubbliche, come la Galleria di Roma e la Galleria di Arte moderna di
Milano. Molte sue opere si trovano anche in edifici pubblici di Bergamo, Milano, Roma e all’estero: Tokio, Parigi e New
York.
Il film
Con il racconto "Artisti al Punto d'incontro" scritto nel 1974 dall'avv. Silvio Barbieri e con gli interventi del Maestro Ponziano
Loverini, del pittore Adolfo Mutti e dello stesso Nino Galizzi, inizia il film dedicato allo scultore nato a Bergamo il 12 marzo
1891. II profilo artistico è tracciato dal Direttore Emerito della Pinacoteca Carrara di Bergamo, prof. Francesco Rossi.
La voce narrante interpreta alcuni "Pensieri" di Nino Galizzi scritti tra il 1931 ed il 1933. Queste "riflessioni" accompagnano
le riprese tra un bronzo e diversi calchi di gesso .Alla melodia di un oboe sono affidate tre distinte opere, situate ad Alassio,
a Roma (EUR) e nella Cappella del Centro Don Orione di Bergamo. Il film termina con un “breve giro” nel centro di
Bergamo, illustrando altre opere realizzate dall'artista bergamasco dal 1926 al 1957.
L’autore
Pierantonio Leidi, presenta nel 1978 al Cine Club Bergamo il suo primo documentario, "Bergamo: ierioggi", girato con
pellicola Superotto. In seguito realizza altri cortometraggi, tra cui "I mestieri" (1980), "Oltre lo spettacolo" (1983),"//
burattinaio" (1984), "Creativo autunno" (1987). Sempre attivo nel Cine Club e poi nel Cinevideo Club, con l'avvento del
mezzo elettronico si dedica anche alla realizzazione di videoclip che ottengono importanti riconoscimenti. Oggi la sua
produzione comprende numerosi generi: arte, storia, società, tradizioni e sociale.
MARIO DONIZETTI
“I Vizi Capitali”
Federico Rampini – documentario – 1999 La mostra d'arte nel Palazzo della Ragione: Donizetti espone sette tele.
Elsa Klensch, in un lungo documentario della "CNN International" di New York ha detto di Mario Donizetti: «La
qualità senza tempo dei suoi dipinti lo ha reso famoso in tutto il mondo». Una qualità derivata dal suo essere uomo antico
e moderno, artista del suo tempo che guarda al futuro sulle giganti spalle del passato. Un passato studiato sui testi di
Tommaso, Cartesio, Kant, Hegel, degli antichi greci, Aristotele, Parmenide, Platone, il venerato Platone, il più
importante pensatore di tutti i tempi. Donizetti dipinge, studia e scrive. Pensiero e pittura. Un trattato di estetica,
"Perché figurativo", nel quale addita anche le gravi conseguenze di un’arte che esclude la forma.
LORENZO LOTTO
“La Leggenda di Barbara e altri racconti”. Luigi Corsetti – documentario – 1997.
1998: Premio Speciale Giuria al Festival Internazionale del Film Turistico di Varese.
n° 8 –
NOTIZIE
Lorenzo Lotto (1480–1556), pittore veneziano stabilitosi a Bergamo nel 1513 dopo essere stato nelle Marche e a
Roma, tocca uno dei vertici della sua produzione nel 1524 con le storie di Santa Barbara, Santa Brigida, Santa Caterina
d’Alessandria e Santa Maria Maddalena, affrescate nell’Oratorio di Villa Suardi a Trescore Balneario
(Bergamo).Realizzati negli anni in cui Lutero diffondeva la Riforma Protestante in tutta Europa, i dipinti
costituiscono una riflessione sui pericoli dell’eresia e sulla necessità di una conversione interiore alla santità, onde
evitare la morte dello spirito a cui inevitabilmente conduce l’eresia.
GIOVEDÌ 21 NOVEMBRE 2013
ORE 21
MARIO DONIZETTI: I vizi Capitali
Avarizia
Gola
Lussuria
La successione rispetta l’ordine con il quale Dante, grande maestro di realismo, dispose i
sette Vizi nelle cornici del Purgatorio.
Avarizia - In precario equilibrio siede su un sacco ancor più grande, quasi rinserrandolo fra le gambe, non
avvedendosi di schiacciare con esso un cadavere senza volto, apocalittico emblema della miseria altrui, estremo
relitto fino a lei sospinto dal mare immenso della fame che ogni giorno divora migliaia di uomini, di donne, di bambini
scheletriti dal ventre gonfio. L’aria sembra risuonare dei loro gemiti continui.
Gola - "Il tempo della gola - scrive Donizetti nei suoi dialoghi - è senza successione di fatti, è il fatto che
succede dalla bocca al piloro". Sul volto dell’altra donna l’ansia. L’ansia di mangiare a sua volta, ma anche
l’ansia del nostro tempo, che spesso trova nel cibo il suo tranquillante e, insieme, la causa di nuova ansietà in un circolo
vizioso che ottenebra la mente e appesantisce il corpo.
Lussuria - "Una piaga misteriosa nel fianco della specie - scrive Bernanos -. Che dico, nel suo fianco? Alla fonte stessa
della vita". Riserva tutto il piacere al corpo. Ma il corpo, separato dallo spirito, si preclude quella pienezza di gioia
dell’anima capace di appagare anche il corpo.
Superbia - Colori freddi per la fredda Superbia, così presa d’amore di se stessa da credersi superiore fino al disprezzo
degli altri ridotti a manichini ai suoi piedi. Viso altero, sdegnoso, inavvicinabile, insolente. Occhi di ghiaccio. Tutto intorno
diviene un deserto di solitudine. La casa con piccole e poche finestre è torre e fortezza con feritoie, dove rinchiudersi e
separarsi dagli altri.
Ira - Il volto spigoloso come pietra e tagliente come lama, la mano adunca come artiglio, lo sguardo di fuoco, il naso
affilato, l’atteggiamento furente come tempesta. Improvvisa si scatena l’Ira, piomba come uccello rapacenon contro una
persona, ma una sorta di manichino, volendo il pittore sottolineare quanto l’ira sia un moto "gratuito", se non
proprio ingiustificato, certo sproporzionato.
Invidia - Chi più infelice di costoro, che la vista della felicità altrui rattrista d’una pena che li rende più colpevoli? Se
amassero quel bene che vedono negli altri e non possono avere, in certo modo l’amore glielo farebbe
possedere", così esortava già nel primo Millennio Gregorio Magno, con parole difficili da vivere nella vita
quotidiana, in un mondo che esalta la ricchezza e lo splendore del potere.!
Accidia - Il vero dramma del nostro tempo è l’indifferenza, il tedio, la torva abulìa, l’Accidia di coloro che vivon senza
infamia e senza lode, anzi che mai non sono vivi o si insteriliscono come l’albero dipinto da Donizetti sullo sfondo del
quadro. Non produce né germogli, né foglie, né frutti. È tralcio improduttivo e bastardo. Non si protende alto nel cielo
azzurro, ma - sradicato - si staglia in una atmosfera ingrigita. In primo piano due donne.
MARIO DONIZETTI
Uno dei grandi protagonisti dell'arte contemporanea
Una qualità derivata dal suo essere uomo antico e moderno, artista del suo tempo che guarda al futuro sulle giganti spalle
del passato. Un passato studiato sui testi di Tommaso, Cartesio, Kant, Hegel, degli antichi greci, Aristotele, Parmeni
n° 8 –
NOTIZIE
de , Platone, il venerato Platone, il più importante pensatore di tutti i tempi.
Donizetti dipinge, studia e scrive. Pensiero e pittura. Un trattato di estetica, "Perché
figurativo", nel quale addita anche le gravi conseguenze di un’arte che esclude la
forma.
Le sue ricerche tecniche, condotte con rigore scientifico, gli hanno consentito di
rielaborare e scoprire l'uso della tecnica a tempera all'uovo verniciata e velata
(dimenticata da secoli) e inventare un nuovo metodo per il pastello, così come lo hanno
messo in prima linea nelle battaglie per la conservazione del patrimonio antico e
negli interventi di diagnosi e critica del restauro.
Hanno posato per Donizetti personaggi celebri fra i quali Marta Abba, Jean Louis
Barrault, Valentina Cortese, Rossella Falk, Giorgio Albertazzi, Vittorio Gassman,
Marcel Marceau, Rudolph Nureiev e Gianandrea Gavazzeni (il ritratto di Gavazzeni è al
Museo Teatrale della Scala di Milano).
Alcuni ritratti come quelli di Lady Diana Spencer (1981), Indira Ghandi (1984), Papa
Mario Donizetti
Giovanni Paolo II (1985) e Deng Xiaoping (1997) sono stati pubblicati in
(Foto di Ellepi BG)
copertina da "Time" magazine.
Nel 1983 ha ricevuto dalla "Pinacoteca Ambrosiana" di Milano l'onore di una esposizione antologica di dipinti e
disegni nelle Sale del Museo. Alcuni suoi affreschi e una pala d'altare sono nella storica Abbazia di Pontida. Una
crocifissione di drammatica potenza è al Museo Tesoro della Basilica di S. Pietro in Vaticano.
Le centinaia di disegni anatomici eseguiti dal vero gli consentono una conoscenza scientifica della struttura del corpo
umano e, quindi, un rigore plastico assoluto nelle sue opere.
LORENZO LOTTO
La Leggenda di Barbara e altri Racconti
Regia: Luigi Corsetti, Fotografia: Vittorio Miccichè
Montaggio: Gianfranco Sechi
Musica: Felix Mendelssohn, Benjamin Britten
Produzione: Comune di Trescore Balneario (BG), Comunità Montana Valle Cavallina (BG).
L’Autore Luigi Corsetti (San Benedetto del Tronto, AP - 1954). Laurea in
Psicologia presso l’Università di Padova nel 1978. Nel 1981 è socio
fondatore della “Cooperativa Multimagine” di Bergamo. È consulente di
scuole e organismi scolastici per la “didattica della comunicazione visiva e
audiovisiva” e responsabile di corsi e laboratori sulle tecniche audiovisive.
La chiesa dedicata alle Sante Barbara e Brigida, all’interno del parco della villa
Suardi, è stata costruita per volontà dei cugini Giovan Battista e Maffeo alla
fine del secolo XV e, nel 1524, fu interamente affrescata da Lorenzo
Lotto, ad eccezione dell’abside (che è opera anonima, ma di importanza
notevole per la storia dell’edificio e della famiglia di Giovan Battista Suardi che vi
è ritratta).Un susseguirsi di scene illustrano la storia della santa, il suo rifiuto del
matrimonio impostole dal padre, i processi e la carcerazione, i supplizi e la
Luigi Corsetti
morte ad opera del genitore: il tutto con ricchezza di personaggi, di architetture, di colori. Ai lati sono raffigurati alcuni eretici dei primi secoli del cristianesimo, contro i quali hanno scritto
e polemizzato i dottori della Chiesa presentati, con la Madonna ed altri Santi, nei giragli formati dai tralci che partono
dalle dita del Cristo-vite al centro della parete. "Ego Sum Vitis, Vos Palmites": la frase evangelica si legge sopra la grande
figura e più in alto l’iscrizione, oggi illeggibile ma conosciuta, che ricordava committenti, autore e data di esecuzione.
Nel film il narratore è l’attore bergamasco Giulio Bosetti. Si può ben dire che sia nato a teatro, il 26 dicembre 1930. L'attore,
morto dopo una lunga malattia il 24 dicembre 2009, aveva visto la luce proprio sopra l'allora Teatro Duse che suo
nonno, impresario, fece costruire a Bergamo.
Sembra arduo, dirigere un artista del calibro di Bosetti, ma il nostro regista, preciso e puntiglioso, non è stato
imbarazzato neppure un minuto, lo si evince dal backstage che è stato girato per l’occasione. Tutta l’equipe è stata
preparata nei minimi particolari, quindi una linea di produzione sicura e ciò dimostra efficienza per la troupe e
professionalità per Giulio Bosetti.
Giulio Bosetti
NOTIZIE
n° 8 –
Testi: Roberto Merlino, Massimo Maisetti, Caldana G., La
Stella L., Aracne Editrice, Paolo Micalizzi, Cinevideo Club
Fedic Bergamo, Rolf Mandolesi, Osvaldo Bargero, Giorgio
Sabbatini, Giorgio Ricci, Paolo Trivella, Gabriella Algeri,
Ettore
Di
Gennaro,
DiLucca.TV,
Corte
Tripoli
Cinematografica, Sedicinoni Film, Fano International Film
Festival, Angelo Tantaro, Cineclub Fedic Sangiovannese,
Fabio Sanvitale, Cineclub Piacenza “Giulio Cattivelli”,
Immagini e Suono, Vera Musica, Cineteca Nazionale Fedic,
Cineclub Fedic Cagliari, Nuovo Circolo Del Cinema, Consulta
Fedic Sardegna.
Fotografie: G. Sabbatini, A. Casola, 3dproduction, M. A.
Pani, ELLEPI BG.
Grafica e impaginazione: Giorgio Sabbatini.
Supplemento a “Carte di Cinema”
Direttore Responsabile: Massimo Maisetti
Redazione: Giorgio Sabbatini
Corso Benedetto Croce, 3 – 10135 Torino
E-mail: [email protected]