05 11 16 LA SPEZIA Tsunami sull`Autorità portuale

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05 11 16 LA SPEZIA Tsunami sull`Autorità portuale
www.lanazione.it/laspezia
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SABATO 5 novembre 2016 | Numero verde: 800.013.650
Adescato in rete dall’amico di famiglia
Lusinghe e proposte oscene a un ragazzo che si ribella. Il pedofilo finisce a processo
Tsunami sull’Autorità portuale: dalle intercettazioni e dagli atti dell’inchiesta giudiziaria emerge
anche lo scontro tra il presidente Forcieri e il segretario generale Santini ·Da pagina 2 a pagina 9
·A pagina 11
LE NOSTRE
INIZIATIVE
OGGI IN REGALO
CON
GRAZIA
UN GRANDE REGALO
PER TUTTI I LETTORI
DE “LA NAZIONE“:
OGNI SABATO IL SETTIMANALE
“GRAZIA“ IN OMAGGIO
Blitz della polizia
Furti nelle case
Duro colpo
alla gang
LA GRANDE GUERRA
·A pagina 13
OGGI SU:
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LEGGI L’ARTICOLO
Centro Kennedy
L’urlo dei negozianti
Vomita sangue, paura per un bambino
LEGGI L’ARTICOLO
Amabile, la pitbull
lotta contro il cancro
Aveva inghiottito una moneta. Intervento in anestesia totale per salvarlo
LEGGI L’ARTICOLO
Incendio Marinella
Spunta la pista dolosa
·A pagina 12
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2
PRIMO PIANO LA SPEZIA
SABATO 5 NOVEMBRE 2016
SANTINI AVOCA LE FUNZIONI DI POZELLA
IL “MAREMOTO”
IL SEGRETARIO GENERALE DELL’AP SANTINI
HA AVOCATO A SE’ LE FUNZIONI DI POZELLA,
RESPONSABILE DELL’AREA LAVORO E DEMANIO
«SONO SERENO»
Forcieri parla attraverso i suoi legali
Focus
11 coinvolti
Nell’inchiesta sono coinvolte
a vario titolo 11 persone
Pozella è in carcere,
Balestrero e Terenziani ai
domiciliari. Condotti ha
invece subito il divieto
temporaneo di esercitare
l’attività imprenditoriale
«Ho agito per il bene del porto e della città»
– LA SPEZIA –
AVREBBE una voglia matta di gridare ai quattro venti che è orgoglioso dei risultati centrati in sette anni
di presidenza dell’Autorità Portuale. Ma per Lorenzo Forcieri parlano
gli avvocati Andrea Corradino e
Paolo Mione, attraverso un comunicato. «Siamo pienamente convinti
che dall’indagine in corso non potrà che emergere la completa correttezza dell’operato del presidente
dell’Autorità Portuale della Spezia
Forcieri. Siamo perciò sereni e fiduciosi sull’esito positivo del procedimento. Il presidente, che ha sempre
avuto ed ha piena fiducia nella magistratura, è altrettanto sereno, nell’as-
soluta convinzione di aver sempre
operato nell’esclusivo interesse del
porto e della città». Forcieri il 9 novembre prossimo avrà la possibilità
di dare spiegazioni sulla ratio delle
parole intercettate - con le cimici
nell’ufficio e le captazioni telefoniche - che lo hanno inguaiato, fino a
trovarsi oggetto della richiesta di interdizione temporanea dai pubblici
uffici, formalizzata dal pm Luca
Monteverde e pendente davanti al
gip Diana Brusacà che deve decidere sul punto all’esito dell’interrogatorio. Le accuse sono di turbata libertà degli incanti (la gara - non approdata al bando - per selezionare
un socio in Apls), corruzione (per la
promessa a Massimo Vigogna
dell’assunzione - non avvenuta - del
figlio in Lstc in cambio di assist fuori legge ad opera del presidente del
collegio dei revisori), abuso d’ufficio (per la concessione, in conflitto
di interessi, a Apls del lato ovest del
molo Garibaldi).
ANCHE sul segretario generale
Davide Santini pende la richiesta interdittiva. Ma per una sola ipotesi
di reato: corruzione (arredi da giardino omaggiatigli dall’architetto
Marco Condotti dopo gli assist per
fare l’assopigliatutto negli allestimenti espositivi col frazionamento
degli incarichi sotto la soglia di gara
di 40mila euro). Intanto l’avvocato
Santini, nel pieno di poteri su cui
pende la spada di Damocle, si è posto
il problema di dare continuità alla
macchina organizzativa dell’Ap là
dove è venuta meno, con l’arresto di
Roberto Pozella, la copertura della
funzione di responsabile dell’area lavoro, innovazione, personale e demanio. Se la è avocata. Reazioni articolate tra i dipendenti dell’Ap destinatari della nota? «E’ avvocato, sa
quello che fa», «Improvvido con
l’aria che tira». Intanto attesa per gli
interrogatori, fissati per la prossima
settimana, degli altri indagati ai domiciliari: Massimo Terenzani (tre
gare truccate e corruzione) Matteo
Balestrero (una gara truccata)
Corrado Ricci
CAMBIO AL VERTICE DIMISSIONI DELL’AD COINVOLTO NELL’INCHIESTA
A piede libero
Su il presidente dell’Ap
Forcieri, il direttore
generale Santini e il
revisore Vigogna pende la
richiesta interdittiva.
Indagati a piede libero
Giromini, Vetrala, Fruzzetti
e Albanese
Contship
«E’ mia intenzione
rassegnare le dimissioni» ha
scritto Michele Giromini,
amministratore delegato de
La Spezia Container
Terminal, al capo supremo
del Gruppo Contship, Cecilia
Eckelmann Battistello una
ventina di giorni fa
Lsct, Cupolo al posto di Giromini
– LA SPEZIA –
LA LETTERA firmata 20 giorni fa, fa fede. All’epoca
il terremoto che faceva ancora notizia era quello che
aveva scosso il centro Italia. Le scosse giudiziarie che
ora scuotono il porto e la città erano inimmaginabili.
Michele Giromini, amministratore delegato de La Spezia Container Terminal, aveva preso carta e penna e
aveva scritto al capo supremo del Gruppo Contship, Cecilia Eckelmann Battistello. «E’ mia intenzione rassegnare le dimissioni ...». Questione di nuove ambizioni,
di bisogno di nuovi impulsi, dopo venti anni di crescita
nel gruppo... aveva spiegato a voce, tra riconoscenza e
aspettative di comprensione. Poi, quattro giorni fa, la
notizia-bomba dell’inchiesta che vede Giromini indagato per turbata libertà degli incanti (in concorso con
Massimo Pozella e Lorenzo Forcieri) e concorso in corruzione con il presidente dell’Ap per il proposito di
uno scambio, secondo l’accusa, caldeggiato da Forcieri: concertazione del bando di gara per l’ingresso di
Lsct in Apls/assunzione del terminal container del figlio del presidente del collegio dei revisori Massimo Vi-
gogna. Tesi dei pm: Forcieri voleva così ‘comprare’ l’alto funzionario ministeriale per mettersi al vento da controlli e rilievi. Situazione in essere: bando di gara al palo, nessuna assunzione. Domanda logica: l’autouscita
di scena Giromini ha una relazione con l’inchiesta per
evitare complicazioni a Lsct? Nel caso, siamo di fronte
ad un manager, oltreché di riconosciute qualità professionali, anche preveggente?
DI CERTO, Giromini, prima della deflagrazione, aveva già in tasca la promessa di un’assunzione a misura
del suo rango di supermanager. In una società operante
della logistica, con interessi anche sulla Spezia. Di certo già da diversi giorni è sulla plancia del terminal spezzino l’uomo chiamato dalla Battistello a dirigerlo, ad
interim: Franco Nicola Cupolo, originario di Salerno,
recentemente nominato amministratore delegato Operation Sales del gruppo e già amministratore delegato
del terminal di Cagliari. Il passaggio di consegne, ai piani alti degli uffici del colosso portuale, è in atto da alcuni giorni, prima della notizia-bomba dell’inchiesta.
C.R.
NUOVO MANAGER
Franco Nicola Cupolo
PRIMO PIANO LA SPEZIA
SABATO 5 NOVEMBRE 2016
TESTA DI LEGNO
«DOVREBBE IMPARARE»
PER IL GIUDICE BRUSACÀ, L’AD AVREBBE AVUTO
«FUNZIONE DI SEMPLICE TESTA DI LEGNO
NELLE MANI DI FORCIERI E POZELLA»
FORCIERI HA SCELTO UN SUO FEDELISSIMO
SANTINI, IRRITATO PER LA SCELTA, CONFIDA CHE
ERARIO ANDREBBE BENE «COME IMPIEGATO»
In breve
Il piano
Nel ‘disegno’ architettato,
secondo la Procura dallo
stesso presidente dell’Ap, la
nomina di Erario sarebbe
servita per gestire a lungo
Apls e i servizi crocieristici
Non è indagato
Erario non è indagato, ma il
suo nome compare più volte
nelle intercettazioni
effettuate a carico degli
esponenti di spicco del filone
di inchiesta legato all’Apls
No comment
L’amministratore delegato
è a conoscenza di quanto
detto su di lui agli atti
dell’inchiesta, ma contattato
da ‘La Nazione’ ha preferito
evitare di commentare
Santini si lamenta con Matteo Cozzani della scelta: «E’ un problema»
– LA SPEZIA –
UNA «FUNZIONE di semplice testa di legno nelle mani di Forcieri e
Pozella», che nel ‘disegno’ architettato secondo la procura dallo stesso
presidente dell’Ap, sarebbe servita
per gestire per lungo tempo Apls e
dunque i servizi crocieristici. Protagonista suo malgrado della descrizione offerta dalle carte del provvedimento cautelare firmato dal Gip
Diana Brusacà è Giacomo Erario,
amministratore delegato della società deputata ai servizi crocieristici,.
Erario non è indagato, ma il suo nome compare più volte nelle intercettazioni effettuate a carico degli esponenti di spicco del filone di inchiesta legato all’Apls che vede Forcieri
indagato per abuso d’ufficio. E’ a conoscenza di quanto detto su di lui,
ma contattato da La Nazione ha preferito evitare di commentare questo aspetto della vicenda. Ed è proprio attorno alla società creata ad
hoc dall’Ap che le intercettazioni
offrono uno spaccato delle tensioni
all’interno del quartier generale di
via del Molo. Alcune delle quali
proiettate proprio contro il figlio
del dirigente del comune, Emilio.
Ancor prima della nomina, è lo
stesso segretario generale Davide
Santini, al telefono con un rappresentante del comitato portuale, a
nutrire dubbi.
Santini: «(Forcieri, ndr) ci vuole
mettere il figlio di Erario sì».
Interlocutore: «Amministratore
delegato?».
Santini: «Che è un ragazzino che
ha sbagliato le fatture alla Costa
Crociere, cioè.. non è che ha sbagliato... ha sbagliato le fatture. Abbiam dovuto fare le note di credito
alla Costa Crociere».
Interlocutore: «Roba da pazzi».
Santini: «No, lui (Forcieri, ndr) si
BILANCIO La stagione crocieristica che sta volgendo al termine è stata positiva
vuole fare bellamente i cazzi suoi,
perché poi partirà la gara, poi la gara magari provocherà un ricorso di
qualcuno, nel frattempo si nomina
il suo amministratore delegato, si
assume 4 o 5 delle sue persone e poi
da un po’ di servizi (omissis)... e si
crea il suo polmone di potere». Santini, al telefono con il sindaco di
Porto Venere, Matteo Cozzani, parlando del presunto ‘disegno’ di Forcieri per Apls, rincara la dose.
Cozzani: «ma qual è il problema di
sta roba qua?».
Santini: «il problema è che lui vuole nominare come amministratore
delegato della società il figlio di
Erario... che è un suo fedelissimo,
dopodiché la storia del bando an-
drà alle calende greche e lui attraverso il figlio di Erario si gestisce
l’Apls». Anche Maurizio Pozella, il
dirigente dell’Ap finito in carcere
POSSIBILI RITARDI
La nomina del trentenne
ralleneterebbe un bando
e il segretario non gradisce
nell’ambito dell’inchiesta, parlando con Santini non lesina critiche a
Erario.
Pozella: «Questa cosa qui di Erario
è una cosa scandalosa».
Santini: «Ma guarda io non voto...
ESTRANEO
ALLE
INDAGINI
Giacomo
Erario è
amministratore delegato di
Apls
Investimenti
ad essere trattato è il tema del futuro
del comparto crocieristico del porto
della Spezia, messo a repentaglio
proprio dalla vicenda giudiziaria.
IL RISCHIO che le compagnie
possano dirottare le navi su altri porti in attesa di certezze non è poi così
remoto, anche se allo stato nessuna
delle principali società del settore
avrebbe preso decisioni. Venti di crisi dopo il boom? «Spero di no – è
l’auspicio di Giacomo Erario –. A
me non è arrivata alcuna telefonata
da parte delle compagnie crocieristiche che fanno scalo nel nostro porto, nemmeno per informarsi della
vicenda. La stagione sta volgendo al
termine, tutti i feedback sono stati
finora estremamente positivi, legati
alla qualità del servizio portuale. An-
decida quello che cazzo vuole... come società può allargare il consiglio di amministrazione a 5 non lo
fai a 4».
Pozella: «Ma se lui si assume... se
lui acquista delle responsabilità me
ne batto i coglioni». Ancora Santini, intercettato al telefono, non risparmia l’ennesimo affondo a Erario: «Questo è un ragazzotto che
non c’ha neanche 30 anni, per
l’amor di Dio andrebbe bene come
impiegato ma per imparare, perché
ha già fatto dei casini grossi in questi mesi e lui lo vuole mettere amministratore delegato in modo da
poterlo poi controllare come un burattino».
Matteo Marcello
Il Pd
«Le compagnie da crociera
per ora stanno a guardare»
– LA SPEZIA –
••
Apls, Erario scelto dal presidente
«Un ragazzotto nelle sue mani»
RISCHIO ESODO ANCORA NESSUNA REAZIONE
«PREFERISCO non commentare
la vicenda giudiziaria». Giacomo
Erario, amministratore delegato di
Apls Investimenti, società che si occupa della gestione dei servizi crocieristici sulla quale la Procura ha
posto la lente, sceglie il silenzio in attesa che la magistratura faccia il proprio corso. Apparso sorpreso dal fatto di essere stato citato più volte
nell’ordinanza cautelare emessa dal
giudice Diana Brusacà, Erario –
estraneo alla vicenda processuale, in
quanto non indagato – preferisce
non replicare alle tante intercettazioni che lo vedono, suo malgrado ,protagonista. Tirato in ballo dai dirigenti dell’ente di via del Molo e non
solo. Le risposte arrivano, invece, se
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zi, proprio in queste settimane stiamo organizzando il prossimo anno,
a prescindere da chi ci sarà (il riferimento è al bando di gara che dovrebbe portare alla privatizzazione della
società, ndr), con la programmazione degli scali». Ironia della sorte,
proprio il 2 novembre, giorno in cui
è scattato il blitz in Autorità portuale, si è tenuta una riunione nella sede della Capitaneria di Porto: pre-
senti, oltre ai padroni di casa, anche
Giacomo Erario per Apls, e tutti gli
operatori portuali legati al settore.
«E’ stato approvato, assieme a tutti
gli operatori del porto interessati, il
piano degli accosti per il 2017», spiega Giacomo Erario, a dimostrazione di un’attività che pare non essersi fermata nonostante la spada di
Damocle dell’inchiesta.
mat.mar.
«La vicenda peserà
suelle elezioni 2017
Serve una riflessione»
«SI APRA una discussione
sulla gestione del potere.
Perché non si risolve tutto
con un’indagine giudiziaria.
C’è una enorme questione
politica che ci investe. Gli
anticorpi alla corruzione
all’interno dei partiti sono
più indispensabili dei
doverosi interventi della
magistratura». Lo afferma
Federico Barli, della
direzione provinciale del Pd
della Spezia. L’inchiesta sul
porto potrebbe ripercuotersi
sulle elezioni del 2017.
PRIMO PIANO LA SPEZIA
SABATO 5 NOVEMBRE 2016
SANTINI È DEBITORE NEI CONFRONTI DELL’AGENZIA
DELLE ENTRATE DI 141.717 MILA EURO, SCATURENTI
DA ACCERTAMENTI DAL 2007 AL 2012. IL CHE AVREBBE POTUTO RENDERLO VULNERABILE AD ACCETTARE REGALI
Il segreto? ‘Spacchettare’ i preventivi
Santini e l’affidamento diretto alla Wccv
L’accusa: si puntava a evitare le gare. Nel mirino l’omaggio di arredi da giardino
– LA SPEZIA –
L’arredo
per giardino
Condotti avrebbe fatto
consegnare nella casa
fiorentina di Santini un divano,
due poltrone e un tavolino
per un valore di 4.090 euro
WCCV SRL
Marco Condotti, amministratore delegato
Santini: «…l’outdoor».
Condotti: «A posto così..».
Santini: «Non me la dai. Ma sennò
non me la dai neanche».
Condotti: «Non te la do. Omaggio».
I due poi trattano l’organizzazione
dell’evento ‘Italian cruise day’, promosso dall’Ap: il 5 maggio avviene
l’incontro tra Santini, Condotti,
Giacomo Erario, amministratore
delegato di Apls e Nicoletta Fiorini, sui lavori per i quali Condotti è
stato incaricato da Ap.
Erario: «Facciamo un’autorizzazione... una delibera omnicomprensiva i quindi comprende la progettazione di Marco ma anche tutti i materiali da... successivamente acquistare?».
Santini: «La dobbiamo fare sotto
soglia, con affidamento diretto».
Il 20 maggio Condotti va da Santini, in ufficio, per fargli presente che
il suo preventivo di spesa si aggira
sui 43 mila euro. Da qui il suggerimento.
Condotti: «Si può anche scindere
LE ORIGINI LE DUE AZIENDE ESCLUSE NON RIMASERO GUARDARE
«Gara illegittima: sbagliato il punteggio»
Ecco l’esposto che ha dato vita all’indagine
– LA SPEZIA –
A ORION Srl e Techne consulting Srl
quell’esclusione dalla gara bandita
dall’autorità portuale non era proprio
andata giù. Soprattutto perché la consideravano illegittima. Qualcosa non tornava nel calcolo dei punteggi. Così hanno presentato un esposto. Era il 18 febbraio 2015. Da quella gara non sono
emerse, alla fine, ipotesi di reato, ma
l’esposto ha fornito agli inquirenti lo
spunto per approfondire il tema degli appalti in Ap. Era stata la Vitrociset Spa ad
aggiudicarsi quella gara che aveva ad oggetto la posa in opera di un sistema di
monitoraggio dell’inquinamento ambientale nel porto spezzino. Un’operazione da un milione e trecentomila euro
che aveva incontrato le resistenze del Comitato. L’idea del presidente Ap era di
dare alla cittadinanza la testimonianza
che l’ente era sensibile alle tematiche
ambientali. La Vitrociset si sarebbe aggiudicata la gara, stando alla Procura,
grazie alla commissione che doveva valutare le domande (presidente: Davide
Santini) e che, in fase di decisione,
avrebbe tralasciato di prendere in considerazione una parte del bando favorendo in gradutaoria la Vitrociet.
Intercettazioni
per capire
Le intercettazioni hanno ben
presto convinto gli investigatori
che ci fossero gli estremi
di vari reati, al di là dell’esposto
da cui sono partiti i sospetti
••
DEBITI CON L’AGENZIA DELLE ENTRATE
IL “MAREMOTO”
«RAPPORTO privilegiato». È
quello che secondo la procura sarebbe intercorso tra Marco Condotti,
amministratore delegato di Wccv
Srl e Davide Santini, segretario generale dell’Autorità portuale spezzina. ‘Do ut des’ era il filo conduttore
che legava i due: Condotti si vedeva
ripetutamente assegnato lavori attraverso un affidamento diretto,
con lo spacchettamento di preventivi al fine di rimanere al di sotto della soglia dei 40 mila euro, così da
evitare una proceduta a evidenza
pubblica; Santini, dal canto suo, a
fronte di questo trattamento veniva
omaggiato di un divano, due poltrone e un tavolino del valore di 4.090
euro, pagati da Condotti e fatti recapitare direttamente nell’abitazione
fiorentina del segretario generale
dell’Ap. Santini, come viene riportato in una nota nell’ordinanza cautelare firmata dal giudice Diana
Brusacà, risulta ad oggi debitore
nei confronti dell’Agenzia delle Entrate di 141.717 mila euro, scaturenti da accertamenti dal 2007 al 2012:
una situazione debitoria che, secondo gli inquirenti, avrebbe potuto
renderlo vulnerabile ad accettare regali. Condotti, infatti, ordina arredi
da giardino da consegnare a Santini
e si accorda sulla fatturazione.
Condotti: «La fattura qui naturalmente te la faccio, poi siamo a posto
così, però devo scaricarla perché
c’ho l’Iva».
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IL TUTTO in virtù, sostiene l’accusa, di un legame fra Forcieri e la Sitep
(fornitrice della Vitrociet), che sarebbe
testimoniato dai frequenti contatti intercorrenti fra il presidente e Cristiana Pagni (nella foto), amministratore delegato della Sitep. Proprio la Pagni avrebbe
assicurato alla Rsa interne la vittoria
dell’appalto ancora prima dell’apertura
delle buste. Le luci dei riflettori dei giudici, ma anche della Guardia di Finanza
che aveva ascoltato alcune delle persone
coinvolte nella gara, hanno convinto
l’Ap ad autotutelarsi e a revocare, con decreto firmato da Forcieri, gli atti di avvio della procedura di gara una manciata di giorni prima della pronuncia del
Tar a cui la società Project Automation
Spa aveva presentato ricorso, chiedendo
la sospensione della gara e il ricalcolo
dei punteggi. E’ stato allora che sono
partite le intercettazioni telefoniche ed
ambientali che hanno portato a rendere
questa vicenda «un ramo secco», ma a
scoperchiare una pentola in cui, secondo la Procura, bollivano ben altri favori
e interessi.
valentina conte
le due cose eh, cioè, una parte la parte dell’americana, una parte la parte
del rivestimento, poi c’è la panchina che è lunga 8 metri…».
Santini: «Va bene».
A giugno Condotti propone nuovi
arredi a Santini. Nell’ufficio di via
del Molo, Condotti deve però scappare, per raggiungere la sua azienda, dove è in corso un accertamento
della Guardia di Finanzia per verificare se il versamento in contanti di
3.300 euro avvenuto il 29 marzo potesse riferirsi al pagamento del mobilio offerto a Santini. Questa la giustificazione che fornisce ai finanzieri: «Tutti questi contanti, siccome
non li ho utilizzati per giocare, li ho
versati il 29 marzo in distinte operazione frazionate… Non posseggo alcun conto corrente personale e raramente utilizzo quello della società
per piccoli prelievi che poi rinfondo successivamente».
Laura Provitina
IL RETROSCENA
I timori di Pozella
«Condotti è bravo
Ma gli stiamo dando
troppo lavoro»
– LA SPEZIA –
L’AFFIDAMENTO diretto
a Marco Condotti, bypassando la normativa che impone
una gara ad evidenza pubblica per preventivi che superano la soglia dei 40mila euro,
di diversi lavori, anche attraverso lo ‘spezzettamento’ dei
preventivi, risulta anche da
una telefonata del 21 febbraio
2016 tra il dirigente Ap, Maurizio Pozella e Angela Fruzzetti, alla quale è legato.
Pozella: «Vabbè però in pratica a ’sto qui (Condotti) gli stiamo dando un sacco di lavoro!
è quello che di fatto... ha ideato un po’ tutto, la stazione marittima vecchia, dentro no,
quella nuova, l’idea delle navi
che scorrono al di sopra e su...
è uno... è bravo devo dire la verità, è bravo, però è eccessivo
per un’azienda... un ente come il nostro secondo me...».
E poi, nel corso della telefonata, prosegue.
Pozella: «Vien sì fuori un casino, i lavori non si danno mai
direttamente perché ci sono
clausule particolari. E ti dico,
vabbè può stamparlo solo questo qua e può farlo solo
quell’altro, è un conto, perché
c’è un problema di tempi, c’è
un problema no?».
••
6
CRONACA LA SPEZIA
SABATO 5 NOVEMBRE 2016
« È UN PROBLEMA»
IL “MAREMOTO”
QUANDO DEVE ESSERE AVVIATA UNA GARA
SECONDO GLI INQUIRENTI, POMO È CONSIDERATO
DA POZELLA «UN PROBLEMA DA EVITARE»
Pozella e la messa a punto dei bandi
«Pomo controlla tutto, va evitato»
Alla ricerca di un responsabile del procedimento che non sia «troppo rigido»
– LA SPEZIA –
LE GARE come creature proprie,
da gestire senza correre il rischio di
richiami o intromissioni di terzi
che avrebbero potuto riportarle sulla retta via.
Il quadro emerge dalle intercettazioni ambientali. Le cimici erano
collocate nell’ufficio di Maurizio
Pozella.
All’interno ci sono lui, Massimo Terenziani e Davide Santini.
Pozella: «Poi...la nostra gara!»
Terenziani: «Eh!»
Pozella: «Partiamo?....partiamo subito sì... eh Davide?».
Santini: «Mmhhh».
Pozella: «Poi la commissione. Chi
la fa quel lavoro? Perché a questo
punto il faccio il Rup (responsabile
unico del procedimento ndr)...non
può metterci nessun altro... non
può metterci Pomo».
Santini: «Mmmhhh Non può metterci Pomo! Che gara è ?... che gara
è questa?»
Di fronte a Santini ignaro e sospettoso, Pozella coltiva il proposito di
scongiurare interferenze di Franco
Pomo, responsabile dell’area tecnica dell’Ap. «Un problema da evita-
SCOMODO L’ingegner Pomo; a destra: Terenziani
re» rilevano gli inquirenti ricostruendo il filo del discorso.
Santini, dopo aver avuto notizia da
Terenziani che la gara è quella della
manutenzione della rete telematica, propone una soluzione: «Fai fare a Pomo una relazioncina... Basta
che ci sia una firma di Pomo sul progetto, lo esclude dalla gara...». Questo l’obiettivo perseguito annotano
gli inquirenti.
Santini: «Non c’è niente di più
usuale. Il foglio patti e prescrizioni...»
Terenziani: «Ah...le specifiche»
Santini: «Le specifiche... del ...delle..»
Pozella :«Ah, eh»
«Se le firmasse... ma fargliele firmare sarebbe meglio».
Secondo il giudice a Terenziani e
Pozella si pone il problema di come
evitare che sia l’ingegner Pomo, ritenuto verosimilmente troppo rigido, a fare il Rup. Il primo propone
al secondo: «Avere te come Rup è
più facile eh! Perché con lui… inco-
mincia a vedere i numeri, a vedere
le cose… perché di qui, perché di
là… comunque non è uno che firma qualsiasi cosa, entra molto nel
merito, vuol capire…»
Pozella: «Lo so, però in commissione?»
Terenziani: «In commissione...
boh... Santini, Nicoletta, Vetrala…»,
Sarà poi Vetrala a fare il Rup (su nomina di Pomo) e poi ad istruire la
procedura per il bando la cui formalizzazione sarà effettuata dell’ufficio gare dell’Ap.
Durante il percorso di messa a punto del bando, Terenziani, secondo i
magistrati, interviene pesantemente nella redazione dell’atto «in particolare – annotano – nel capitolato
tecnico, non solo avendo prima degli altri concorrenti il vantaggio di
conoscere le clausole della gara, ma
soprattutto facendo inserire clausole favorevoli alla sua azienda. Riesce pure a inserire lavori ed aspetti
tecnici che fanno lievitare la stima
dai 630mila dell’appalto del 2011
(che aveva vinto a seguito di gara
ndr) ai ben un milione e 830mila euro della gara attuale».
Corrado Ricci
In breve
Questioni personali
LE GARE venivano trattate
come creature proprie,
da gestire senza correre
il rischio di richiami
o intromissioni di terzi
che avrebbero potuto
controllarle troppo
e riportarle sulla ‘retta via’
Rete telematica
PER evitare Pomo come
responsabile della gara
della manutenzione della
rete telematica, Puzella
propone: «Fai fare a Pomo
una relazioncina. Una sua
firma sul progetto, lo
esclude dalla gara...»
PRIMO PIANO LA SPEZIA
SABATO 5 NOVEMBRE 2016
7
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SEPARATI IN CASA
VIAGGI PERSONALI
IL CONTRATTO NON RINNOVATO
IL PRESIDENTE E IL SEGRETARIO GENERALE
FACEVANO BUON VISO NELLE PASSERELLE
PUBBLICHE E CATTIVO GIOCO NELLA SEDE AP
«VA CON LA SUA MACCHINA . CHE CHIEDA
IL RIMBORSO ALL’AP E SI FACCIA DARE
LA TRASFERTA NON STA NÉ IL CIELO NÉ IN TERRA»
SANTINI ACCUSA FORCIERI DI NON AVERE
SCRUPOLI: «PER ASSUMERE IL FIGLIO
DI ERARIO, NON HA RINNOVATO UN CONTRATTO»
Forcieri a cena a Miami, paga l’Ap
E Santini va a Camogli con Berlusconi
Il segretario sul presidente: «Usa il potere per fare politica»
IL RISTORANTE
Irritazione del presidente
per i rilievi del collegio
dei revisori dei conti
Davide
Santini
«Usa la politica e il suo
potere per fare politica in
maniera vile e meschina,
da prima Repubblica»
– LA SPEZIA –
SEPARATI in casa, tessitori di
trame uno contro l’altro. Quelle
che fino a qualche giorno erano
consapevolezze amare degli operatori economici – che vedevano
nel duello ai vertici dell’Autorità
Portuali il rischio di contraccolpi
allo sviluppo dello scalo – sono
ora emergenze investigative che
permettono, al di là dei percorsi
processuali dai tempi incerti, di ricostruire l’aria che tirava nel palazzo di via del Molo. Il presidente Lorenzo Forcieri e il segretario
generale Davide Santini facevano
buon viso (nelle passerelle pubbliche) e cattivo gioco (nella sede
dell’Ap). Cimici docet.
C’è, ad esempio, Santini infuriato
per l’ingresso a gamba tesa di Forcieri sulle sue spese: «M’ha fatto
una nota sulle trasferte, dicendo
che le approva tutte tranne tre di
cui chiede ulteriori spiegazioni»
riferisce a Maurizio Pozella.
Dalle intercettazioni si desume
che Forcieri è infuriato per le
‘missioni’ elettorali del segretario. Ne parla col presidente dei revisori dei conti Massimo Vigogna: «...Quelle tre dove è andato a
Camogli, con Berlusconi... quelle
palle lì no».
Vigogna: «No».
Forcierci: «Poi in campagna elettorale, ma lo sapevano tutti, ha fatto una figura da ladri: io quelle gli
ho detto di no... quelle tre lì non
ci penso nemmeno... che lui vada
Lorenzo
Forcieri
«Come mi sono
arrabbiato, per delle
stupidaggini. ’Sta cosa
delle carte di credito...»
a fare il pranzo a Camogli con Berlusconi e Toti in campagna elettorale...»
Vigogna: «No, no, no, no».
Forcieri: «Con la sua macchina
che chieda il rimborso all’Autorità portuale e si faccia dare la trasferta non sta né il cielo né in terra!»
LE STILETTATE sui rimborsi
spesa sono reciproche. Forcieri
confida il suo risentimento ad
un’amica dopo un incontro con i
revisori dei conti nel quale gli era
stato contestato un pagamento al
ristorante con carta di credito relativo alla trasferta a Miami non documentato: «Dio come mi sono
arrabbiato... per delle stupidaggini... sempre ’sta cosa delle carte di
credito... Santini cerca sempre di
metterla a posto loro non trovano
una ricevuta l’hanno messa nel
verbale».
Santini, colloquiando con un giornalista impressionato dalla lotta
di potere: «No, ma guarda, non è
una lotta di potere... io vorrei soltanto fare il mio lavoro; a me del
potere non me ne frega... della politica anche meno. Però questo (riferendosi a Forcieri) usa la politica, usa il suo potere per fare politica in una maniera vile e meschina, da prima Repubblica, ormai
superata e non guarda in faccia a
nessuno, non ha scrupoli... cioè
ora per assumere il figlio di Erario, non ha rinnovato un contratto...».
DA NON PAGARE
«Quelle tre fatture
dove è andato a Camogli,
a fare campagna elettorale»
A sinistra: Santini, Pozella e
Forcieri. Sopra: Vigogna
CRONACA LA SPEZIA
SABATO 5 NOVEMBRE 2016
IL “MAREMOTO”
TOTI: «SE QUALCUNO HA SBAGLIATO, PAGHERA’»
«SE QUALCUNO ha sbagliato pagherà. La magistratura faccia fino in fondo
il suo lavoro senza per questo paralizzare una grande opera come il porto
di Spezia». Lo ha detto il presidente della Regione Giovanni Toti, ieri
alla Spezia per un’iniziativa sulle politiche della famiglia
«Porto, è urgente voltare pagina»
La Regione adesso teme la paralisi
Rixi sul rischio commissariamento: ‘Meglio insediare subito Roncallo’
– GENOVA –
«PRIMA si volta pagina, con le
nuove nomine, e prima si mette
in sicurezza il porto. Vorrei fosse
scongiurato il rischio di uno scalo
in mezzo al guado, preda dell’immobilismo causato da quanto accaduto». Edoardo Rixi, assessore
regionale ai porti, è chiaro: uno
dei problemi da affrontare il più
celermente possibile è evitare che
sullo scalo spezzino si ripercuota
il terremoto giudiziario in atto.
Soprattutto in un momento storico particolare come quello attuale, caratterizzato dalla fusione col
porto di Marina di Carrara e dalle
nuove governance imposte dalla
riforma portuale del ministro Graziano Delrio. Proprio per questo,
l’assessore preme l’acceleratore
sulla pratica legata alla nomina a
presidente di Carla Roncallo, la
53enne dirigente della Regione
scelta da Delrio per guidare l’Autorità di sistema portuale del Mar
ligure orientale.
«MI SPIACE per Santini e Forcieri – afferma Rixi – , che immagino non stiano passando un bel
momento, umanamente parlando, e mi auguro che venga fatta
chiarezza il prima possibile, in
modo da capire la situazione, ma
proprio questa vicenda spero che
possa accelerare l’intesa: aspettiamo il via libera dalla Regione Toscana. Sono persone nuove, che
non hanno nulla a che fare col pregresso». Tuttavia, difficilmente
prima di dicembre la Roncallo po-
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trà insediarsi. Da qui l’ipotesi di
un commissario qualora il gip disponesse per Forcieri e Santini
l’interdizione temporanea dei
pubblici uffici. «Il commissario?
Sarebbe un errore: la Roncallo –
spiega Rixi – è persona fuori dagli
schemi locali, non avrebbe nulla
in comune con le dinamiche attuali. Mi auguro che quanto successo non infici il percorso di rin-
GIUNTA REGIONALE Il presidente Giovanni Toti e l’assessore ai
porti Edoardo Rixi intervengono sull’inchiesta sul porto della Spezia
novamento che è stato intrapreso
dalla Regione nel segno della discontinuità, della trasparenza e
dello sviluppo. Il nuovo segretario generale? Sarà la nuova governance a deciderlo. Certo – rimarca Rixi – va riconosciuto alla Regione di aver portato a casa con rapidità i procedimenti legati alle
nuove governance portuali». L’assessore, che dà un giudizio positivo sull’Ap spezzina, giudicata «dinamica, anche se a volte alcune decisioni ci sono sembrate eccessivamente sbrigative», tuttavia non lesina critiche al Pd e al centrosinistra spezzino. «Non ci sentiamo
politicamente responsabili, credo
al contrario che la vicenda possa
aprire una questione interna al
Pd, anche in vista della prossima
campagna elettorale». E sulla vicenda, ieri, è intervenuto con una
nota anche il governatore Giovanni Toti: «Mi auguro che il nuovo
presidente si insedi in fretta, e mi
auguro che non si interrompa il
percorso di sviluppo del porto.
L’esigenza di giustizia non interrompa sviluppi virtuosi che si
stanno intraprendendo».
Matteo Marcello
CONFINDUSTRIA
Cozzani:
«Lontani
da una sana
gestione»
– LA SPEZIA –
«QUANTO emerge dalle
indagini porta alla luce preoccupanti scenari di illegalità che Confindustria La
Spezia condanna fermamente». Sull’inchiesta-bufera sull’Ap, interviene la
presidente degli industriali spezzini Francesca Cozzani: «Occorre aspettare
che la magistratura completi le indagini. Di certo
la situazione che emerge è
comunque ben lontana da
una sana gestione della cosa pubblica e ben venga
l’intervento della magistratura». La preoccupazione è
poi relativa all’operatività
dello scalo. «Siamo preoccupati per il blocco delle attività, persino di ordinaria
amministrazione. Ci auguriamo che la Regione Toscana confermi il nome di
Carla Roncallo a presidente dell’Autorità di sistema
portuale e che il Parlamento acceleri al più presto le
procedure per la sua nomina».
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