05 11 16 LA SPEZIA Tsunami sull`Autorità portuale
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05 11 16 LA SPEZIA Tsunami sull`Autorità portuale
www.lanazione.it/laspezia e-mail: [email protected] - [email protected] SABATO 5 novembre 2016 | Numero verde: 800.013.650 Adescato in rete dall’amico di famiglia Lusinghe e proposte oscene a un ragazzo che si ribella. Il pedofilo finisce a processo Tsunami sull’Autorità portuale: dalle intercettazioni e dagli atti dell’inchiesta giudiziaria emerge anche lo scontro tra il presidente Forcieri e il segretario generale Santini ·Da pagina 2 a pagina 9 ·A pagina 11 LE NOSTRE INIZIATIVE OGGI IN REGALO CON GRAZIA UN GRANDE REGALO PER TUTTI I LETTORI DE “LA NAZIONE“: OGNI SABATO IL SETTIMANALE “GRAZIA“ IN OMAGGIO Blitz della polizia Furti nelle case Duro colpo alla gang LA GRANDE GUERRA ·A pagina 13 OGGI SU: www.lanazione.it/la-spezia LEGGI L’ARTICOLO Centro Kennedy L’urlo dei negozianti Vomita sangue, paura per un bambino LEGGI L’ARTICOLO Amabile, la pitbull lotta contro il cancro Aveva inghiottito una moneta. Intervento in anestesia totale per salvarlo LEGGI L’ARTICOLO Incendio Marinella Spunta la pista dolosa ·A pagina 12 •• 2 PRIMO PIANO LA SPEZIA SABATO 5 NOVEMBRE 2016 SANTINI AVOCA LE FUNZIONI DI POZELLA IL “MAREMOTO” IL SEGRETARIO GENERALE DELL’AP SANTINI HA AVOCATO A SE’ LE FUNZIONI DI POZELLA, RESPONSABILE DELL’AREA LAVORO E DEMANIO «SONO SERENO» Forcieri parla attraverso i suoi legali Focus 11 coinvolti Nell’inchiesta sono coinvolte a vario titolo 11 persone Pozella è in carcere, Balestrero e Terenziani ai domiciliari. Condotti ha invece subito il divieto temporaneo di esercitare l’attività imprenditoriale «Ho agito per il bene del porto e della città» – LA SPEZIA – AVREBBE una voglia matta di gridare ai quattro venti che è orgoglioso dei risultati centrati in sette anni di presidenza dell’Autorità Portuale. Ma per Lorenzo Forcieri parlano gli avvocati Andrea Corradino e Paolo Mione, attraverso un comunicato. «Siamo pienamente convinti che dall’indagine in corso non potrà che emergere la completa correttezza dell’operato del presidente dell’Autorità Portuale della Spezia Forcieri. Siamo perciò sereni e fiduciosi sull’esito positivo del procedimento. Il presidente, che ha sempre avuto ed ha piena fiducia nella magistratura, è altrettanto sereno, nell’as- soluta convinzione di aver sempre operato nell’esclusivo interesse del porto e della città». Forcieri il 9 novembre prossimo avrà la possibilità di dare spiegazioni sulla ratio delle parole intercettate - con le cimici nell’ufficio e le captazioni telefoniche - che lo hanno inguaiato, fino a trovarsi oggetto della richiesta di interdizione temporanea dai pubblici uffici, formalizzata dal pm Luca Monteverde e pendente davanti al gip Diana Brusacà che deve decidere sul punto all’esito dell’interrogatorio. Le accuse sono di turbata libertà degli incanti (la gara - non approdata al bando - per selezionare un socio in Apls), corruzione (per la promessa a Massimo Vigogna dell’assunzione - non avvenuta - del figlio in Lstc in cambio di assist fuori legge ad opera del presidente del collegio dei revisori), abuso d’ufficio (per la concessione, in conflitto di interessi, a Apls del lato ovest del molo Garibaldi). ANCHE sul segretario generale Davide Santini pende la richiesta interdittiva. Ma per una sola ipotesi di reato: corruzione (arredi da giardino omaggiatigli dall’architetto Marco Condotti dopo gli assist per fare l’assopigliatutto negli allestimenti espositivi col frazionamento degli incarichi sotto la soglia di gara di 40mila euro). Intanto l’avvocato Santini, nel pieno di poteri su cui pende la spada di Damocle, si è posto il problema di dare continuità alla macchina organizzativa dell’Ap là dove è venuta meno, con l’arresto di Roberto Pozella, la copertura della funzione di responsabile dell’area lavoro, innovazione, personale e demanio. Se la è avocata. Reazioni articolate tra i dipendenti dell’Ap destinatari della nota? «E’ avvocato, sa quello che fa», «Improvvido con l’aria che tira». Intanto attesa per gli interrogatori, fissati per la prossima settimana, degli altri indagati ai domiciliari: Massimo Terenzani (tre gare truccate e corruzione) Matteo Balestrero (una gara truccata) Corrado Ricci CAMBIO AL VERTICE DIMISSIONI DELL’AD COINVOLTO NELL’INCHIESTA A piede libero Su il presidente dell’Ap Forcieri, il direttore generale Santini e il revisore Vigogna pende la richiesta interdittiva. Indagati a piede libero Giromini, Vetrala, Fruzzetti e Albanese Contship «E’ mia intenzione rassegnare le dimissioni» ha scritto Michele Giromini, amministratore delegato de La Spezia Container Terminal, al capo supremo del Gruppo Contship, Cecilia Eckelmann Battistello una ventina di giorni fa Lsct, Cupolo al posto di Giromini – LA SPEZIA – LA LETTERA firmata 20 giorni fa, fa fede. All’epoca il terremoto che faceva ancora notizia era quello che aveva scosso il centro Italia. Le scosse giudiziarie che ora scuotono il porto e la città erano inimmaginabili. Michele Giromini, amministratore delegato de La Spezia Container Terminal, aveva preso carta e penna e aveva scritto al capo supremo del Gruppo Contship, Cecilia Eckelmann Battistello. «E’ mia intenzione rassegnare le dimissioni ...». Questione di nuove ambizioni, di bisogno di nuovi impulsi, dopo venti anni di crescita nel gruppo... aveva spiegato a voce, tra riconoscenza e aspettative di comprensione. Poi, quattro giorni fa, la notizia-bomba dell’inchiesta che vede Giromini indagato per turbata libertà degli incanti (in concorso con Massimo Pozella e Lorenzo Forcieri) e concorso in corruzione con il presidente dell’Ap per il proposito di uno scambio, secondo l’accusa, caldeggiato da Forcieri: concertazione del bando di gara per l’ingresso di Lsct in Apls/assunzione del terminal container del figlio del presidente del collegio dei revisori Massimo Vi- gogna. Tesi dei pm: Forcieri voleva così ‘comprare’ l’alto funzionario ministeriale per mettersi al vento da controlli e rilievi. Situazione in essere: bando di gara al palo, nessuna assunzione. Domanda logica: l’autouscita di scena Giromini ha una relazione con l’inchiesta per evitare complicazioni a Lsct? Nel caso, siamo di fronte ad un manager, oltreché di riconosciute qualità professionali, anche preveggente? DI CERTO, Giromini, prima della deflagrazione, aveva già in tasca la promessa di un’assunzione a misura del suo rango di supermanager. In una società operante della logistica, con interessi anche sulla Spezia. Di certo già da diversi giorni è sulla plancia del terminal spezzino l’uomo chiamato dalla Battistello a dirigerlo, ad interim: Franco Nicola Cupolo, originario di Salerno, recentemente nominato amministratore delegato Operation Sales del gruppo e già amministratore delegato del terminal di Cagliari. Il passaggio di consegne, ai piani alti degli uffici del colosso portuale, è in atto da alcuni giorni, prima della notizia-bomba dell’inchiesta. C.R. NUOVO MANAGER Franco Nicola Cupolo PRIMO PIANO LA SPEZIA SABATO 5 NOVEMBRE 2016 TESTA DI LEGNO «DOVREBBE IMPARARE» PER IL GIUDICE BRUSACÀ, L’AD AVREBBE AVUTO «FUNZIONE DI SEMPLICE TESTA DI LEGNO NELLE MANI DI FORCIERI E POZELLA» FORCIERI HA SCELTO UN SUO FEDELISSIMO SANTINI, IRRITATO PER LA SCELTA, CONFIDA CHE ERARIO ANDREBBE BENE «COME IMPIEGATO» In breve Il piano Nel ‘disegno’ architettato, secondo la Procura dallo stesso presidente dell’Ap, la nomina di Erario sarebbe servita per gestire a lungo Apls e i servizi crocieristici Non è indagato Erario non è indagato, ma il suo nome compare più volte nelle intercettazioni effettuate a carico degli esponenti di spicco del filone di inchiesta legato all’Apls No comment L’amministratore delegato è a conoscenza di quanto detto su di lui agli atti dell’inchiesta, ma contattato da ‘La Nazione’ ha preferito evitare di commentare Santini si lamenta con Matteo Cozzani della scelta: «E’ un problema» – LA SPEZIA – UNA «FUNZIONE di semplice testa di legno nelle mani di Forcieri e Pozella», che nel ‘disegno’ architettato secondo la procura dallo stesso presidente dell’Ap, sarebbe servita per gestire per lungo tempo Apls e dunque i servizi crocieristici. Protagonista suo malgrado della descrizione offerta dalle carte del provvedimento cautelare firmato dal Gip Diana Brusacà è Giacomo Erario, amministratore delegato della società deputata ai servizi crocieristici,. Erario non è indagato, ma il suo nome compare più volte nelle intercettazioni effettuate a carico degli esponenti di spicco del filone di inchiesta legato all’Apls che vede Forcieri indagato per abuso d’ufficio. E’ a conoscenza di quanto detto su di lui, ma contattato da La Nazione ha preferito evitare di commentare questo aspetto della vicenda. Ed è proprio attorno alla società creata ad hoc dall’Ap che le intercettazioni offrono uno spaccato delle tensioni all’interno del quartier generale di via del Molo. Alcune delle quali proiettate proprio contro il figlio del dirigente del comune, Emilio. Ancor prima della nomina, è lo stesso segretario generale Davide Santini, al telefono con un rappresentante del comitato portuale, a nutrire dubbi. Santini: «(Forcieri, ndr) ci vuole mettere il figlio di Erario sì». Interlocutore: «Amministratore delegato?». Santini: «Che è un ragazzino che ha sbagliato le fatture alla Costa Crociere, cioè.. non è che ha sbagliato... ha sbagliato le fatture. Abbiam dovuto fare le note di credito alla Costa Crociere». Interlocutore: «Roba da pazzi». Santini: «No, lui (Forcieri, ndr) si BILANCIO La stagione crocieristica che sta volgendo al termine è stata positiva vuole fare bellamente i cazzi suoi, perché poi partirà la gara, poi la gara magari provocherà un ricorso di qualcuno, nel frattempo si nomina il suo amministratore delegato, si assume 4 o 5 delle sue persone e poi da un po’ di servizi (omissis)... e si crea il suo polmone di potere». Santini, al telefono con il sindaco di Porto Venere, Matteo Cozzani, parlando del presunto ‘disegno’ di Forcieri per Apls, rincara la dose. Cozzani: «ma qual è il problema di sta roba qua?». Santini: «il problema è che lui vuole nominare come amministratore delegato della società il figlio di Erario... che è un suo fedelissimo, dopodiché la storia del bando an- drà alle calende greche e lui attraverso il figlio di Erario si gestisce l’Apls». Anche Maurizio Pozella, il dirigente dell’Ap finito in carcere POSSIBILI RITARDI La nomina del trentenne ralleneterebbe un bando e il segretario non gradisce nell’ambito dell’inchiesta, parlando con Santini non lesina critiche a Erario. Pozella: «Questa cosa qui di Erario è una cosa scandalosa». Santini: «Ma guarda io non voto... ESTRANEO ALLE INDAGINI Giacomo Erario è amministratore delegato di Apls Investimenti ad essere trattato è il tema del futuro del comparto crocieristico del porto della Spezia, messo a repentaglio proprio dalla vicenda giudiziaria. IL RISCHIO che le compagnie possano dirottare le navi su altri porti in attesa di certezze non è poi così remoto, anche se allo stato nessuna delle principali società del settore avrebbe preso decisioni. Venti di crisi dopo il boom? «Spero di no – è l’auspicio di Giacomo Erario –. A me non è arrivata alcuna telefonata da parte delle compagnie crocieristiche che fanno scalo nel nostro porto, nemmeno per informarsi della vicenda. La stagione sta volgendo al termine, tutti i feedback sono stati finora estremamente positivi, legati alla qualità del servizio portuale. An- decida quello che cazzo vuole... come società può allargare il consiglio di amministrazione a 5 non lo fai a 4». Pozella: «Ma se lui si assume... se lui acquista delle responsabilità me ne batto i coglioni». Ancora Santini, intercettato al telefono, non risparmia l’ennesimo affondo a Erario: «Questo è un ragazzotto che non c’ha neanche 30 anni, per l’amor di Dio andrebbe bene come impiegato ma per imparare, perché ha già fatto dei casini grossi in questi mesi e lui lo vuole mettere amministratore delegato in modo da poterlo poi controllare come un burattino». Matteo Marcello Il Pd «Le compagnie da crociera per ora stanno a guardare» – LA SPEZIA – •• Apls, Erario scelto dal presidente «Un ragazzotto nelle sue mani» RISCHIO ESODO ANCORA NESSUNA REAZIONE «PREFERISCO non commentare la vicenda giudiziaria». Giacomo Erario, amministratore delegato di Apls Investimenti, società che si occupa della gestione dei servizi crocieristici sulla quale la Procura ha posto la lente, sceglie il silenzio in attesa che la magistratura faccia il proprio corso. Apparso sorpreso dal fatto di essere stato citato più volte nell’ordinanza cautelare emessa dal giudice Diana Brusacà, Erario – estraneo alla vicenda processuale, in quanto non indagato – preferisce non replicare alle tante intercettazioni che lo vedono, suo malgrado ,protagonista. Tirato in ballo dai dirigenti dell’ente di via del Molo e non solo. Le risposte arrivano, invece, se 3 zi, proprio in queste settimane stiamo organizzando il prossimo anno, a prescindere da chi ci sarà (il riferimento è al bando di gara che dovrebbe portare alla privatizzazione della società, ndr), con la programmazione degli scali». Ironia della sorte, proprio il 2 novembre, giorno in cui è scattato il blitz in Autorità portuale, si è tenuta una riunione nella sede della Capitaneria di Porto: pre- senti, oltre ai padroni di casa, anche Giacomo Erario per Apls, e tutti gli operatori portuali legati al settore. «E’ stato approvato, assieme a tutti gli operatori del porto interessati, il piano degli accosti per il 2017», spiega Giacomo Erario, a dimostrazione di un’attività che pare non essersi fermata nonostante la spada di Damocle dell’inchiesta. mat.mar. «La vicenda peserà suelle elezioni 2017 Serve una riflessione» «SI APRA una discussione sulla gestione del potere. Perché non si risolve tutto con un’indagine giudiziaria. C’è una enorme questione politica che ci investe. Gli anticorpi alla corruzione all’interno dei partiti sono più indispensabili dei doverosi interventi della magistratura». Lo afferma Federico Barli, della direzione provinciale del Pd della Spezia. L’inchiesta sul porto potrebbe ripercuotersi sulle elezioni del 2017. PRIMO PIANO LA SPEZIA SABATO 5 NOVEMBRE 2016 SANTINI È DEBITORE NEI CONFRONTI DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE DI 141.717 MILA EURO, SCATURENTI DA ACCERTAMENTI DAL 2007 AL 2012. IL CHE AVREBBE POTUTO RENDERLO VULNERABILE AD ACCETTARE REGALI Il segreto? ‘Spacchettare’ i preventivi Santini e l’affidamento diretto alla Wccv L’accusa: si puntava a evitare le gare. Nel mirino l’omaggio di arredi da giardino – LA SPEZIA – L’arredo per giardino Condotti avrebbe fatto consegnare nella casa fiorentina di Santini un divano, due poltrone e un tavolino per un valore di 4.090 euro WCCV SRL Marco Condotti, amministratore delegato Santini: «…l’outdoor». Condotti: «A posto così..». Santini: «Non me la dai. Ma sennò non me la dai neanche». Condotti: «Non te la do. Omaggio». I due poi trattano l’organizzazione dell’evento ‘Italian cruise day’, promosso dall’Ap: il 5 maggio avviene l’incontro tra Santini, Condotti, Giacomo Erario, amministratore delegato di Apls e Nicoletta Fiorini, sui lavori per i quali Condotti è stato incaricato da Ap. Erario: «Facciamo un’autorizzazione... una delibera omnicomprensiva i quindi comprende la progettazione di Marco ma anche tutti i materiali da... successivamente acquistare?». Santini: «La dobbiamo fare sotto soglia, con affidamento diretto». Il 20 maggio Condotti va da Santini, in ufficio, per fargli presente che il suo preventivo di spesa si aggira sui 43 mila euro. Da qui il suggerimento. Condotti: «Si può anche scindere LE ORIGINI LE DUE AZIENDE ESCLUSE NON RIMASERO GUARDARE «Gara illegittima: sbagliato il punteggio» Ecco l’esposto che ha dato vita all’indagine – LA SPEZIA – A ORION Srl e Techne consulting Srl quell’esclusione dalla gara bandita dall’autorità portuale non era proprio andata giù. Soprattutto perché la consideravano illegittima. Qualcosa non tornava nel calcolo dei punteggi. Così hanno presentato un esposto. Era il 18 febbraio 2015. Da quella gara non sono emerse, alla fine, ipotesi di reato, ma l’esposto ha fornito agli inquirenti lo spunto per approfondire il tema degli appalti in Ap. Era stata la Vitrociset Spa ad aggiudicarsi quella gara che aveva ad oggetto la posa in opera di un sistema di monitoraggio dell’inquinamento ambientale nel porto spezzino. Un’operazione da un milione e trecentomila euro che aveva incontrato le resistenze del Comitato. L’idea del presidente Ap era di dare alla cittadinanza la testimonianza che l’ente era sensibile alle tematiche ambientali. La Vitrociset si sarebbe aggiudicata la gara, stando alla Procura, grazie alla commissione che doveva valutare le domande (presidente: Davide Santini) e che, in fase di decisione, avrebbe tralasciato di prendere in considerazione una parte del bando favorendo in gradutaoria la Vitrociet. Intercettazioni per capire Le intercettazioni hanno ben presto convinto gli investigatori che ci fossero gli estremi di vari reati, al di là dell’esposto da cui sono partiti i sospetti •• DEBITI CON L’AGENZIA DELLE ENTRATE IL “MAREMOTO” «RAPPORTO privilegiato». È quello che secondo la procura sarebbe intercorso tra Marco Condotti, amministratore delegato di Wccv Srl e Davide Santini, segretario generale dell’Autorità portuale spezzina. ‘Do ut des’ era il filo conduttore che legava i due: Condotti si vedeva ripetutamente assegnato lavori attraverso un affidamento diretto, con lo spacchettamento di preventivi al fine di rimanere al di sotto della soglia dei 40 mila euro, così da evitare una proceduta a evidenza pubblica; Santini, dal canto suo, a fronte di questo trattamento veniva omaggiato di un divano, due poltrone e un tavolino del valore di 4.090 euro, pagati da Condotti e fatti recapitare direttamente nell’abitazione fiorentina del segretario generale dell’Ap. Santini, come viene riportato in una nota nell’ordinanza cautelare firmata dal giudice Diana Brusacà, risulta ad oggi debitore nei confronti dell’Agenzia delle Entrate di 141.717 mila euro, scaturenti da accertamenti dal 2007 al 2012: una situazione debitoria che, secondo gli inquirenti, avrebbe potuto renderlo vulnerabile ad accettare regali. Condotti, infatti, ordina arredi da giardino da consegnare a Santini e si accorda sulla fatturazione. Condotti: «La fattura qui naturalmente te la faccio, poi siamo a posto così, però devo scaricarla perché c’ho l’Iva». 5 IL TUTTO in virtù, sostiene l’accusa, di un legame fra Forcieri e la Sitep (fornitrice della Vitrociet), che sarebbe testimoniato dai frequenti contatti intercorrenti fra il presidente e Cristiana Pagni (nella foto), amministratore delegato della Sitep. Proprio la Pagni avrebbe assicurato alla Rsa interne la vittoria dell’appalto ancora prima dell’apertura delle buste. Le luci dei riflettori dei giudici, ma anche della Guardia di Finanza che aveva ascoltato alcune delle persone coinvolte nella gara, hanno convinto l’Ap ad autotutelarsi e a revocare, con decreto firmato da Forcieri, gli atti di avvio della procedura di gara una manciata di giorni prima della pronuncia del Tar a cui la società Project Automation Spa aveva presentato ricorso, chiedendo la sospensione della gara e il ricalcolo dei punteggi. E’ stato allora che sono partite le intercettazioni telefoniche ed ambientali che hanno portato a rendere questa vicenda «un ramo secco», ma a scoperchiare una pentola in cui, secondo la Procura, bollivano ben altri favori e interessi. valentina conte le due cose eh, cioè, una parte la parte dell’americana, una parte la parte del rivestimento, poi c’è la panchina che è lunga 8 metri…». Santini: «Va bene». A giugno Condotti propone nuovi arredi a Santini. Nell’ufficio di via del Molo, Condotti deve però scappare, per raggiungere la sua azienda, dove è in corso un accertamento della Guardia di Finanzia per verificare se il versamento in contanti di 3.300 euro avvenuto il 29 marzo potesse riferirsi al pagamento del mobilio offerto a Santini. Questa la giustificazione che fornisce ai finanzieri: «Tutti questi contanti, siccome non li ho utilizzati per giocare, li ho versati il 29 marzo in distinte operazione frazionate… Non posseggo alcun conto corrente personale e raramente utilizzo quello della società per piccoli prelievi che poi rinfondo successivamente». Laura Provitina IL RETROSCENA I timori di Pozella «Condotti è bravo Ma gli stiamo dando troppo lavoro» – LA SPEZIA – L’AFFIDAMENTO diretto a Marco Condotti, bypassando la normativa che impone una gara ad evidenza pubblica per preventivi che superano la soglia dei 40mila euro, di diversi lavori, anche attraverso lo ‘spezzettamento’ dei preventivi, risulta anche da una telefonata del 21 febbraio 2016 tra il dirigente Ap, Maurizio Pozella e Angela Fruzzetti, alla quale è legato. Pozella: «Vabbè però in pratica a ’sto qui (Condotti) gli stiamo dando un sacco di lavoro! è quello che di fatto... ha ideato un po’ tutto, la stazione marittima vecchia, dentro no, quella nuova, l’idea delle navi che scorrono al di sopra e su... è uno... è bravo devo dire la verità, è bravo, però è eccessivo per un’azienda... un ente come il nostro secondo me...». E poi, nel corso della telefonata, prosegue. Pozella: «Vien sì fuori un casino, i lavori non si danno mai direttamente perché ci sono clausule particolari. E ti dico, vabbè può stamparlo solo questo qua e può farlo solo quell’altro, è un conto, perché c’è un problema di tempi, c’è un problema no?». •• 6 CRONACA LA SPEZIA SABATO 5 NOVEMBRE 2016 « È UN PROBLEMA» IL “MAREMOTO” QUANDO DEVE ESSERE AVVIATA UNA GARA SECONDO GLI INQUIRENTI, POMO È CONSIDERATO DA POZELLA «UN PROBLEMA DA EVITARE» Pozella e la messa a punto dei bandi «Pomo controlla tutto, va evitato» Alla ricerca di un responsabile del procedimento che non sia «troppo rigido» – LA SPEZIA – LE GARE come creature proprie, da gestire senza correre il rischio di richiami o intromissioni di terzi che avrebbero potuto riportarle sulla retta via. Il quadro emerge dalle intercettazioni ambientali. Le cimici erano collocate nell’ufficio di Maurizio Pozella. All’interno ci sono lui, Massimo Terenziani e Davide Santini. Pozella: «Poi...la nostra gara!» Terenziani: «Eh!» Pozella: «Partiamo?....partiamo subito sì... eh Davide?». Santini: «Mmhhh». Pozella: «Poi la commissione. Chi la fa quel lavoro? Perché a questo punto il faccio il Rup (responsabile unico del procedimento ndr)...non può metterci nessun altro... non può metterci Pomo». Santini: «Mmmhhh Non può metterci Pomo! Che gara è ?... che gara è questa?» Di fronte a Santini ignaro e sospettoso, Pozella coltiva il proposito di scongiurare interferenze di Franco Pomo, responsabile dell’area tecnica dell’Ap. «Un problema da evita- SCOMODO L’ingegner Pomo; a destra: Terenziani re» rilevano gli inquirenti ricostruendo il filo del discorso. Santini, dopo aver avuto notizia da Terenziani che la gara è quella della manutenzione della rete telematica, propone una soluzione: «Fai fare a Pomo una relazioncina... Basta che ci sia una firma di Pomo sul progetto, lo esclude dalla gara...». Questo l’obiettivo perseguito annotano gli inquirenti. Santini: «Non c’è niente di più usuale. Il foglio patti e prescrizioni...» Terenziani: «Ah...le specifiche» Santini: «Le specifiche... del ...delle..» Pozella :«Ah, eh» «Se le firmasse... ma fargliele firmare sarebbe meglio». Secondo il giudice a Terenziani e Pozella si pone il problema di come evitare che sia l’ingegner Pomo, ritenuto verosimilmente troppo rigido, a fare il Rup. Il primo propone al secondo: «Avere te come Rup è più facile eh! Perché con lui… inco- mincia a vedere i numeri, a vedere le cose… perché di qui, perché di là… comunque non è uno che firma qualsiasi cosa, entra molto nel merito, vuol capire…» Pozella: «Lo so, però in commissione?» Terenziani: «In commissione... boh... Santini, Nicoletta, Vetrala…», Sarà poi Vetrala a fare il Rup (su nomina di Pomo) e poi ad istruire la procedura per il bando la cui formalizzazione sarà effettuata dell’ufficio gare dell’Ap. Durante il percorso di messa a punto del bando, Terenziani, secondo i magistrati, interviene pesantemente nella redazione dell’atto «in particolare – annotano – nel capitolato tecnico, non solo avendo prima degli altri concorrenti il vantaggio di conoscere le clausole della gara, ma soprattutto facendo inserire clausole favorevoli alla sua azienda. Riesce pure a inserire lavori ed aspetti tecnici che fanno lievitare la stima dai 630mila dell’appalto del 2011 (che aveva vinto a seguito di gara ndr) ai ben un milione e 830mila euro della gara attuale». Corrado Ricci In breve Questioni personali LE GARE venivano trattate come creature proprie, da gestire senza correre il rischio di richiami o intromissioni di terzi che avrebbero potuto controllarle troppo e riportarle sulla ‘retta via’ Rete telematica PER evitare Pomo come responsabile della gara della manutenzione della rete telematica, Puzella propone: «Fai fare a Pomo una relazioncina. Una sua firma sul progetto, lo esclude dalla gara...» PRIMO PIANO LA SPEZIA SABATO 5 NOVEMBRE 2016 7 •• SEPARATI IN CASA VIAGGI PERSONALI IL CONTRATTO NON RINNOVATO IL PRESIDENTE E IL SEGRETARIO GENERALE FACEVANO BUON VISO NELLE PASSERELLE PUBBLICHE E CATTIVO GIOCO NELLA SEDE AP «VA CON LA SUA MACCHINA . CHE CHIEDA IL RIMBORSO ALL’AP E SI FACCIA DARE LA TRASFERTA NON STA NÉ IL CIELO NÉ IN TERRA» SANTINI ACCUSA FORCIERI DI NON AVERE SCRUPOLI: «PER ASSUMERE IL FIGLIO DI ERARIO, NON HA RINNOVATO UN CONTRATTO» Forcieri a cena a Miami, paga l’Ap E Santini va a Camogli con Berlusconi Il segretario sul presidente: «Usa il potere per fare politica» IL RISTORANTE Irritazione del presidente per i rilievi del collegio dei revisori dei conti Davide Santini «Usa la politica e il suo potere per fare politica in maniera vile e meschina, da prima Repubblica» – LA SPEZIA – SEPARATI in casa, tessitori di trame uno contro l’altro. Quelle che fino a qualche giorno erano consapevolezze amare degli operatori economici – che vedevano nel duello ai vertici dell’Autorità Portuali il rischio di contraccolpi allo sviluppo dello scalo – sono ora emergenze investigative che permettono, al di là dei percorsi processuali dai tempi incerti, di ricostruire l’aria che tirava nel palazzo di via del Molo. Il presidente Lorenzo Forcieri e il segretario generale Davide Santini facevano buon viso (nelle passerelle pubbliche) e cattivo gioco (nella sede dell’Ap). Cimici docet. C’è, ad esempio, Santini infuriato per l’ingresso a gamba tesa di Forcieri sulle sue spese: «M’ha fatto una nota sulle trasferte, dicendo che le approva tutte tranne tre di cui chiede ulteriori spiegazioni» riferisce a Maurizio Pozella. Dalle intercettazioni si desume che Forcieri è infuriato per le ‘missioni’ elettorali del segretario. Ne parla col presidente dei revisori dei conti Massimo Vigogna: «...Quelle tre dove è andato a Camogli, con Berlusconi... quelle palle lì no». Vigogna: «No». Forcierci: «Poi in campagna elettorale, ma lo sapevano tutti, ha fatto una figura da ladri: io quelle gli ho detto di no... quelle tre lì non ci penso nemmeno... che lui vada Lorenzo Forcieri «Come mi sono arrabbiato, per delle stupidaggini. ’Sta cosa delle carte di credito...» a fare il pranzo a Camogli con Berlusconi e Toti in campagna elettorale...» Vigogna: «No, no, no, no». Forcieri: «Con la sua macchina che chieda il rimborso all’Autorità portuale e si faccia dare la trasferta non sta né il cielo né in terra!» LE STILETTATE sui rimborsi spesa sono reciproche. Forcieri confida il suo risentimento ad un’amica dopo un incontro con i revisori dei conti nel quale gli era stato contestato un pagamento al ristorante con carta di credito relativo alla trasferta a Miami non documentato: «Dio come mi sono arrabbiato... per delle stupidaggini... sempre ’sta cosa delle carte di credito... Santini cerca sempre di metterla a posto loro non trovano una ricevuta l’hanno messa nel verbale». Santini, colloquiando con un giornalista impressionato dalla lotta di potere: «No, ma guarda, non è una lotta di potere... io vorrei soltanto fare il mio lavoro; a me del potere non me ne frega... della politica anche meno. Però questo (riferendosi a Forcieri) usa la politica, usa il suo potere per fare politica in una maniera vile e meschina, da prima Repubblica, ormai superata e non guarda in faccia a nessuno, non ha scrupoli... cioè ora per assumere il figlio di Erario, non ha rinnovato un contratto...». DA NON PAGARE «Quelle tre fatture dove è andato a Camogli, a fare campagna elettorale» A sinistra: Santini, Pozella e Forcieri. Sopra: Vigogna CRONACA LA SPEZIA SABATO 5 NOVEMBRE 2016 IL “MAREMOTO” TOTI: «SE QUALCUNO HA SBAGLIATO, PAGHERA’» «SE QUALCUNO ha sbagliato pagherà. La magistratura faccia fino in fondo il suo lavoro senza per questo paralizzare una grande opera come il porto di Spezia». Lo ha detto il presidente della Regione Giovanni Toti, ieri alla Spezia per un’iniziativa sulle politiche della famiglia «Porto, è urgente voltare pagina» La Regione adesso teme la paralisi Rixi sul rischio commissariamento: ‘Meglio insediare subito Roncallo’ – GENOVA – «PRIMA si volta pagina, con le nuove nomine, e prima si mette in sicurezza il porto. Vorrei fosse scongiurato il rischio di uno scalo in mezzo al guado, preda dell’immobilismo causato da quanto accaduto». Edoardo Rixi, assessore regionale ai porti, è chiaro: uno dei problemi da affrontare il più celermente possibile è evitare che sullo scalo spezzino si ripercuota il terremoto giudiziario in atto. Soprattutto in un momento storico particolare come quello attuale, caratterizzato dalla fusione col porto di Marina di Carrara e dalle nuove governance imposte dalla riforma portuale del ministro Graziano Delrio. Proprio per questo, l’assessore preme l’acceleratore sulla pratica legata alla nomina a presidente di Carla Roncallo, la 53enne dirigente della Regione scelta da Delrio per guidare l’Autorità di sistema portuale del Mar ligure orientale. «MI SPIACE per Santini e Forcieri – afferma Rixi – , che immagino non stiano passando un bel momento, umanamente parlando, e mi auguro che venga fatta chiarezza il prima possibile, in modo da capire la situazione, ma proprio questa vicenda spero che possa accelerare l’intesa: aspettiamo il via libera dalla Regione Toscana. Sono persone nuove, che non hanno nulla a che fare col pregresso». Tuttavia, difficilmente prima di dicembre la Roncallo po- 9 trà insediarsi. Da qui l’ipotesi di un commissario qualora il gip disponesse per Forcieri e Santini l’interdizione temporanea dei pubblici uffici. «Il commissario? Sarebbe un errore: la Roncallo – spiega Rixi – è persona fuori dagli schemi locali, non avrebbe nulla in comune con le dinamiche attuali. Mi auguro che quanto successo non infici il percorso di rin- GIUNTA REGIONALE Il presidente Giovanni Toti e l’assessore ai porti Edoardo Rixi intervengono sull’inchiesta sul porto della Spezia novamento che è stato intrapreso dalla Regione nel segno della discontinuità, della trasparenza e dello sviluppo. Il nuovo segretario generale? Sarà la nuova governance a deciderlo. Certo – rimarca Rixi – va riconosciuto alla Regione di aver portato a casa con rapidità i procedimenti legati alle nuove governance portuali». L’assessore, che dà un giudizio positivo sull’Ap spezzina, giudicata «dinamica, anche se a volte alcune decisioni ci sono sembrate eccessivamente sbrigative», tuttavia non lesina critiche al Pd e al centrosinistra spezzino. «Non ci sentiamo politicamente responsabili, credo al contrario che la vicenda possa aprire una questione interna al Pd, anche in vista della prossima campagna elettorale». E sulla vicenda, ieri, è intervenuto con una nota anche il governatore Giovanni Toti: «Mi auguro che il nuovo presidente si insedi in fretta, e mi auguro che non si interrompa il percorso di sviluppo del porto. L’esigenza di giustizia non interrompa sviluppi virtuosi che si stanno intraprendendo». Matteo Marcello CONFINDUSTRIA Cozzani: «Lontani da una sana gestione» – LA SPEZIA – «QUANTO emerge dalle indagini porta alla luce preoccupanti scenari di illegalità che Confindustria La Spezia condanna fermamente». Sull’inchiesta-bufera sull’Ap, interviene la presidente degli industriali spezzini Francesca Cozzani: «Occorre aspettare che la magistratura completi le indagini. Di certo la situazione che emerge è comunque ben lontana da una sana gestione della cosa pubblica e ben venga l’intervento della magistratura». La preoccupazione è poi relativa all’operatività dello scalo. «Siamo preoccupati per il blocco delle attività, persino di ordinaria amministrazione. Ci auguriamo che la Regione Toscana confermi il nome di Carla Roncallo a presidente dell’Autorità di sistema portuale e che il Parlamento acceleri al più presto le procedure per la sua nomina». ••