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Spazio europeo di libertà, sicurezza e giustizia: Cooperazione giudiziaria nelle
materie civili con implicazioni transnazionali
Rassegna di atti e sentenze – ottobre 2015
a cura dell’Osservatorio www.slsg.unisa.it
Sentenza della Corte di giustizia (terza sezione) del 22 ottobre 2015
(C-523/14, Aannemingsbedrijf Aertssen NV, Aertssen Terrassements SA c. VSB Machineverhuur BV
e altri)
La Corte di giustizia precisa che una «denuncia con costituzione di parte civile presentata
dinanzi ad un giudice istruttore rientra nel campo di applicazione del regolamento (CE) n.
44/2001 nei limiti in cui essa ha per oggetto il risarcimento dei danni lamentati dal
denunciante». Inoltre, ai sensi dell’art. 30 del medesimo, il giudice si considera adito «dalla data di
deposito della denuncia con costituzione di parte civile».
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Sentenza della Corte di giustizia (quarta sezione) del 22 ottobre 2015,
(C-245/14, Thomas Cook Belgium NV c. Thurner Hotel GmbH)
L’articolo 20, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 1896/2006 che istituisce un procedimento
europeo d’ingiunzione di pagamento «osta a che il convenuto sia legittimato a chiedere il
riesame della medesima adducendo che il giudice d’origine ha dichiarato per errore la propria
competenza sulla base di informazioni asseritamente false fornite dal ricorrente».
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Sentenza della Corte di giustizia (quarta sezione) del 21 ottobre 2015
(C-215/15, Vasilka Ivanova Gogova c. Ilia Dimitrov Iliev)
L’articolo 12, paragrafo 3, lettera b), del regolamento n. 2201/2003 va interpretato nel senso che
«non può ritenersi che la competenza giurisdizionale del giudice adito a conoscere di una domanda
in materia di responsabilità genitoriale sia stata “accettata espressamente o in qualsiasi altro modo
univoco da tutte le parti al procedimento in base al solo rilievo che il rappresentante della
controparte citata in giudizio − nominato d’ufficio dal giudice stesso a fronte dell’impossibilità di
notificare alla controparte medesima l’atto introduttivo del giudizio ‒ non abbia eccepito il difetto
di giurisdizione».
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Sentenza della Corte di giustizia (sesta sezione) del 15 ottobre 2015
(C-310/14, Nike European Operations Netherlands BV c. Sportland Oy)
Secondo l’articolo 13 del regolamento n. 1346/2000 il resistente in un’azione di nullità,
annullamento o inopponibilità di un atto deve dimostrare che la legge applicabile a tale atto
(lex causae), nella sua interezza, non consente di contestarlo. Il giudice nazionale investito di tale
azione può decidere che «è al ricorrente che incombe produrre la prova dell’esistenza di una
disposizione o principio di tale legge in forza di cui l’atto può essere impugnato».
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Sentenza della Corte di giustizia (terza sezione) del 6 ottobre 2015
(C-489/14, A c. B)
Nel caso di procedimenti di separazione personale e di divorzio instaurati tra le stesse parti
dinanzi ad autorità giurisdizionali di due Stati membri, ai sensi dell’articolo 19, paragrafi 1 e 3, del
regolamento (CE) n. 2201/2003 «le condizioni della litispendenza non sono più soddisfatte
nell’ipotesi in cui il procedimento dinanzi alla prima autorità giurisdizionale si è estinto dopo
l’adizione della seconda».
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Sentenza della Corte di giustizia (terza sezione) del 6 ottobre 2015
(C-404/14, Marie Matoušková, in qualità di commissario giudiziale)
L’approvazione di un accordo di divisione dell’eredità concluso dal curatore di figli minori per
loro conto costituisce una misura relativa all’esercizio della responsabilità genitoriale, ai sensi
dell’articolo 1, paragrafo 1, lettera b) del regolamento (CE) n. 2201/2003.