n. 1 anno 2005 - Marzo 2005 (pdf 1.2Mb)
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Tariffa Pagata P.D.I. Aut. Nr. In caso di mancato recapito inviare al C.R.P. Torino nord CMP per la restituzione al mittente previo pagamento resi DC/DC/TO/PDI/0294/2002 in questo numero: editoriale Domanda stabile per l'automazione applicazioni L'automazione nel settore della essicazione del legno La sicurezza configurata L'automazione nei settori della verniciatura delle auto La variazione di velocità nell'industria farmaceutica speciale L'inverter per il settore tessile iniziative Nuova show room Schneider Electric a Stezzano novità sul mercato Inductel ATEX D polveri Magelis iPC Magelis XBTG Sicurezza macchine Tastiere a membrana Osisonic l'esperto risponde L'utilizzo dell'inverter negli ascensori eventi Calendario corsi FTS Rete REA un marchio di IALE SPEC T AR 31 ALTIV ILE S L TES PER I 1 Volete leggere dossier? Scrivete a dossier! Se vi interessa continuare a ricevere il nuovo Dossier scrivete a [email protected] specificando i seguenti dati: nome - cognome - ragione sociale indirizzo postale (via, città, provincia, cap) - telefono - casella email indicando se volete ricevere Dossier in forma di stampato o on line Ricordatevi di aggiungere la frase indispensabile per la tutela della privacy: "acconsento al trattamento dei miei dati personali anche sensibili da parte di Schneider Electric S.p.A., ai sensi della legge 675/96 (art. 10 e art. 13) e successive modifiche ed integrazioni". Così riceverete nel modo a voi più comodo e sempre gratuitamente, ogni numero di Dossier con tutti i vantaggi di tempestività e di aggiornamento professionale che questo servizio editoriale offre da più di vent’anni ai suoi lettori. Buona lettura. La redazione A livello internazionale nell’ultimo anno il mercato dell’Automazione si è assestato in condizioni di sostanziale equilibrio. In particolare i mercati tradizionali, ovvero Europa e Nord America, si sono mantenuti stabili, così come il quello asiatico, all’interno del quale il Giappone ha subito una lieve flessione mentre Cina ed India hanno registrato una leggera crescita. A fronte di un mercato mondiale di 70.000 M€ e di un mercato europeo di 22.000 M€ quello italiano vale complessivamente 3.130 M€ con l’87% per il mercato interno e con il 13% per le esportazioni dirette. L’andamento generale del nostro Paese prevedeva per il 2004 una lieve ripresa, non tanto per il mercato interno , quanto per le esportazioni dirette che erano previste in crescita del 7% (n.d.r.: i dati definitivi per il 2004 non sono ancora disponibili al momento della messa in stampa). I mercati cui è destinata la produzione italiana sono tre: • industria di processo (energia elettrica, olio e gas, chimica, alimentare, cartaria, ecc.) • industria manifatturiera (apparecchiature, macchinari, automobili, elettrodomestici, abbigliamento e tessuti, ecc.) • reti di distribuzione (pubbliche e private, per il trasporto e la distribuzione di energia elettrica, gas, acqua, ecc.) Sul fatturato complessivo il 46% è dedicato all’industria di processo, il 44% all’industria manifatturiera e il 9% alle reti di distribuzione. In particolare per il settore manifatturiero le esportazioni dirette pesano per il 15% ed il mercato interno per l’85% . Come a livello mondiale ed europeo, anche la realtà italiana presenta il sistema di controllo a base PLC come prodotto trainante dell’intero mercato dell’Automazione Industriale. Seguono la strumentazione di misura, i sistemi di controllo DCS, le valvole di controllo e i sensori e codificatori che insieme alla prima categoria vanno a formare quasi il 73% del fatturato complessivo. Per quanto riguarda le prospettive per il 2005, in una situazione economica e politica mondiale di elevata incertezza, la possibilità di mantenere e aumentare il volume delle vendite per le Aziende italiane e multinazionali, sarà legata alla capacità di offrire soluzioni innovative atte a giustificare investimenti migliorativi del funzionamento e del rendimento degli impianti, così come al supporto offerto ai gestori degli impianti per l’individuazione di nuove soluzioni operative. Conteranno molto gli incentivi offerti alle Aziende per nuovi investimenti tendenti a migliorare efficienza e qualità ambientale, ma conterà in modo estremamente importante la capacità di uscire dai confini nazionali. Dossier AUTOMAZIONE & CONTROLLO: periodico di informazione tecnica per l'innovazione industriale Schneider Electric S.p.A. Via Circonvallazione Est, 1 24040 Stezzano (BG) Tariffa pagata P.D.I. Aut. nr. DC/DC/TO/PDI-0294/2002 valido dal 02/01/2002 Autorizzazione del Tribunale di Torino n. 5509 del 9/5/2001 Direttore responsabile: Aldo Colombi Redazione: Via Orbetello, 140 - 10148 Torino Tel. 011.228.11.11 Progetto grafico: Creativa s.r.l. Via Tiziano, 8 - 10126 Torino editoriale Domanda stabile per l'automazione 3 Fonte dei dati: Annuario CISI e Osservatorio annuale sull'Automazione in Italia di Assoautomazione applicazioni L'automazione nel settore della essicazione del legno Secea Essiccatoi ha un’esperienza ventennale nelle tecnologie per l’essiccazione del legno. La gamma di produzione dell’azienda comprende infatti essiccatoi tradizionali, vaporizzatori ed impianti completi chiavi in mano. Presso la sede di Rosà (Vicenza) si svolgono le attività di progettazione, engineering, cablaggio dei quadri e assistenza, mentre nella filiale rumena viene realizzata la parte strutturale degli impianti. Il ciclo di essiccazione Prima di poter essere utilizzato per la produzione di mobili, finestre, ecc., il legno deve presentare un basso contenuto di umidità, i cui limiti dipendono dal tipo di essenza e dall’applicazione prevista. Nasce quindi l’esigenza di un’essiccazione controllata, proprio per evitare che, dopo la lavorazione, il legno si deformi. In sostanza, in un essiccatoio per il legno, non si 4 fa altro che accelerare il processo di essiccazione naturale che si ottiene accatastando il legno stesso su un piazzale. Il legno viene normalmente introdotto sotto forma di tavole accatastate. La camera di essiccazione viene umidificata e riscaldata, in modo che i pori del legno si allarghino ed abbia inizio il rilascio dell’umidità. Per favorire tale rilascio, viene creato un flusso d’aria fra le tavole di legno, separate fra loro da listelli. L’aria viene spinta da ventilatori che ruotano ad una certa velocità, prima in un senso e poi in senso opposto per ottenere la massima omogeneità di essiccazione. Per lo stesso motivo, viene diminuita gradualmente l’umidità dell’ambiente, fino ad arrivare a un ambiente molto secco. Durante il passaggio fra le tavole, l’aria raccoglie l’umidità del legno. All’uscita dell’essiccatoio, l’aria esausta viene espulsa e sostituita con aria più secca. Grazie al corretto controllo dei parametri ambientali, i tempi di ciclo vengono ridotti notevolmente. “Mentre l’essiccazione naturale può richiedere anche un anno, le nostre macchine riducono il ciclo a 3 o 4 settimane”, afferma Stefano Millan responsabile della progettazione elettrica presso Secea Essiccatoi. Il ciclo viene controllato da un quadro che acquisisce e gestisce tutti i parametri di essiccazione. In particolare, conoscendo l’umidità e la temperatura di equilibrio del legno da essiccare, si possono impostare i valori ottimali nel programma di controllo eseguito su un PLC. Automazione distribuita Il sistema di automazione dell’essiccatoio si basa su un’architettura a I/O remotati, con una conseguente semplificazione del quadro di controllo. Il PLC di controllo è stato quindi ‘spogliato’, eliminando tutte le schede d’ingresso e d’uscita. Questa scelta è stata favorita dalla precedente disponibilità di una linea Modbus RTU Tunnel di essicazione nell’essiccatoio, utilizzata per rilevare i dati all’interno della cella. Sulla stessa linea Modbus è stato integrato anche il controllo dei ventilatori e delle serrande: utilizzando piccole schede custom di distribuzione passiva, è quindi possibile gestire via Modbus tutti gli attuatori all’esterno della cella. Dal PLC parte un bus RS485 che si integra con la linea Modbus nella cella: un approccio particolarmente ‘pulito’, che semplifica l’eventuale aggiunta di altri attuatori. Ogni utenza (ventilatori, serrande, ecc.) viene infatti presa in carico dal PLC come un punto di I/O. In caso di guasto del Modbus, una scheda di commutazione permette il controllo manuale dell’impianto, attraverso il collegamento di un terminale operatore. La stessa scheda permette il controllo locale dell’essiccatoio. Il PLC di controllo dell’essiccatoio dialoga con un PC touch screen di interfaccia operatore attraverso una porta dedicata. Inoltre, poiché spesso sono presenti più essiccatoi, a monte del quadro è stato installato un sistema di supervisione che si interfaccia con il PLC attraverso la linea RS485. Anche la parte di potenza è stata nettamente semplificata a livello di quadristica elettrica. In- fatti, è sufficiente un unico cavetto per collegare in parallelo tutte le partenze motore dei ventilatori, nonché la scheda di misura e gli altri attuatori. L’architettura dell’impianto è stata standardizzata da Secea. “Per adattare l’impianto alle particolari esigenze di un cliente è sufficiente aggiungere le schede di interfaccia Modbus richieste e collegare le relative utenze. Non occorre alcun altro tipo di modifica”, afferma Millan. “Il risparmio è evidente, poiché il cablaggio del nuovo quadro elettrico richiede poche ore, rispetto ai 3-4 giorni necessari in passato, e la distinta dei materiali è stata ridotta al minimo”. L’intelligenza nelle partenze motore Per l’azionamento dei ventilatori, Secea ha deciso di adottare le partenze motore TeSys modello U Telemecanique, ritenendole semplici da utilizzare, innovative e ad alto contenuto tecnologico. “Semplici perché basate su un concetto elementare: integrare in un unico componente le funzioni di protezione e comando di potenza che in precedenza erano separate”, sottolinea Millan. Il risultato è un sistema molto compatto, formato da un numero limitato di elementi com- 5 L'automazione nel settore della essicazione del legno Anche l’apertura del sistema realizzato da Secea è massima: per aggiungere un nuovo ventilatore, per esempio, è sufficiente collegare una partenza motore TeSys modello U al cavo di rete in uscita dal PLC e assegnarle un indirizzo di identificazione. Il software di controllo è già predisposto ad accettare un certo numero di ventilatori, quindi occorre soltanto impostare un parametro. Il software di integrazione delle partenze motore TeSys modello U è stato sviluppato internamente da Secea. “Il vantaggio dell’integrazione a livello di bus di controllo (Modbus), eliminando tutte le precedenti interfacce a relé, è soprattutto la semplificazione dell’architettura di automazione”, afferma Pietro Forasacco responsabile software di Secea Essiccatoi. “Inoltre, l’architettura stessa può essere modificata molto più facilmente, essendo una semplice somma di ‘n’ stazioni Modbus intelligenti a cui il nostro software di gestione globale fa riferimento. Per modificare l’impianto, è sufficiente una semplice modifica del software”. 6 Interno impianto di essicazione sala quadri elettrici ponibili: una base di potenza (12 e 32A) in cui viene inserita una serie di ‘moduli di protezione’ che determinano le correnti nominali della partenza motore. In particolare, Secea ha utilizzato basi da 12A per controllare i ventilatori, eliminando i due grossi teleruttori di inversione del senso di rotazione dei ventilatori richiesti in passato. A questo vantaggio si aggiungono quelli di un ridotto numero di componenti nel quadro, di ingombri estremamente contenuti e, come abbiamo visto, di tempi di cablaggio ridotti al minimo. “Le partenze motore TeSys modello U hanno risposto anche alla nostra esigenza di innovazione, intesa come arma strategica per rimanere competitivi nel mercato globale”, prosegue Millan. “Infatti, con i moduli di protezione ‘multifunzione’ di TeSys modello U possiamo programmare correnti e tempi di sgancio, misurare correnti e tempi di funzionamento, memorizzare eventi dell’impianto e diagnosticare lo stato dell’impianto stesso. Con i moduli di comunicazione si può inoltre dialogare attraverso il Modbus con gli altri dispositivi di automazione presenti nel quadro (PLC, PC, Scada, ecc.)”. Il valore aggiunto della teleassistenza Un quadro di concezione avanzata, basato su un numero limitato di componenti ‘intelligenti’ permette di offrire una serie di valori aggiunti al cliente finale. Particolarmente apprezzata è la possibilità di controllare da remoto i parametri di funzionamento e le partenze motore TeSys modello U permettono, per esempio, di visualizzare e gestire da qualsiasi punto del mondo parametri come gli assorbimenti dei motori. A ciò si aggiunge la possibilità di teleassistenza degli essiccatoi: “L’architettura che abbiamo adottato, basata su apparecchiature commerciali interconnesse tramite un bus standard, oltre ad assicurare la massima continuità di servizio, ci permette di individuare immediatamente le cause di eventuali anomalie”, afferma Forasacco. “Molte di queste possono essere risolte dalla nostra sede, riducendo nettamente i costi di assistenza”. Ancora in un recente passato, il quadro di controllo dell’essiccatoio era molto più complesso, anche a livello di cablaggio. Oggi, il quadro è diventato estremamente semplice, facile da ge- Tesys modello U è un sistema semplice e innovativo che rivoluziona il mondo delle partenze motore stire, espandibile, intelligente... Due soluzioni distanti solo pochi anni fra loro, ma che sembrano appartenere a due epoche completamente diverse. Sottolinea Millan: “Da molti anni siamo di Schneider Electric. Questo ormai è il nostro standard, a cui rinunciamo solo quando il cliente ha richieste particolari a cui dobbiamo adeguarci”. Conclusione TeSys modello U è la partenza motore ideale per le aziende che desiderano trarre vantaggio da tempi di cablaggio ridotti al minimo e da economie di scala degli stock, desiderando nello stesso tempo una soluzione di automazione spinta e la massima affidabilità. E queste erano esattamente le esigenze di Secea. Vista interna quadro elettrico con partenze motore Tesys U in Modbus Secea: impianti di essicazione chiavi in mano Secea appartiene al gruppo di aziende GSB Group, attivo in settori come quelli della produzione di profilati in lega di alluminio, delle segherie, del commercio di legno e della produzione di mobili. Forte di un’esperienza decennale e di qualificate capacità di assistenza post-vendita, consulenza professionale, know-how ingegneristico e tecnico, l’azienda punta a rafforzare la propria posizione nel mercato dell’essiccazione del legno attraverso un binomio prodotto-servizio sempre innovativo e tecnologicamente avanzato. Circa il 90% dei prodotti Secea viene esportato in tutto il mondo. Naturale, quindi, che gli obiettivi dell’azienda siano la massima semplicità e la standardizzazione dell’intero impianto. “Abbiamo tolto dall’impianto e dal quadro di controllo tutto ciò che non serviva, eliminando i relativi costi e le relative cause di guasto”, afferma Stefano Millan responsabile progetto elettrico “Abbiamo inoltre deciso di utilizzare solo prodotti commerciali per la costruzione del quadro, per una maggiore libertà di scelta”. Un recente esempio della produzione Secea è il ‘JET’, un rivoluzionario essiccatoio in grado di ridurre i tempi di ciclo mantenendo intatte le caratteristiche del legno. Concepito per assicurare la massima personalizzazione e il facile montaggio, esso utilizza un sistema di costruzione delle pareti che permette, in caso di riorganizzazione dell’area produttiva, una facile rimozione dei vari componenti e la loro reinstallazione. L’ultima evoluzione in casa Secea - il sistema di controllo automatico Aladin XP - riguarda il cuore dell’essiccatoio. Esso utilizza un PLC, con software applicativo che può dialogare con vari protocolli di comunicazione. Il software Scada in dotazione consente di integrare la conduzione ed il controllo di altre utenze aziendali e non ha limiti nella personalizzazione ed adattamento a qualsiasi esigenza. Completano la configurazione un terminale touch screen e sensori elettronici per il rilevamento dell’umidità aria e temperatura cella. 7 applicazioni La sicurezza configurata Un costruttore riconosciuto per la progettazione e costruzione di macchine speciali: la vetrina giusta per l’applicazione delle innovative soluzioni di sicurezza Telemecanique. 8 Fino a poco tempo fa, i moduli di sicurezza potevano controllare una sola funzione alla volta. Poteva così verificarsi il caso di alcune macchine che, per soddisfare la categoria di sicurezza richiesta, necessitavano di un numero di unità di elaborazione quasi analogo, se non addirittura superiore, al numero di dispostivi di sicurezza da controllare. Queste soluzioni occupavano, e occupano ancora, molto spazio all’interno dei quadri elettrici, richiedendo importanti e costose operazioni di cablaggio. Telemecanique offre oggi una risposta adatta alla complessità delle macchine, permettendo una maggiore flessibilità e risparmi di tempo, e quindi di costo, nell’installazione, grazie alla riduzione del cablaggio. Il modulo configurabile XPSMC innova le soluzioni universali Preventa di Telemecanique e permette di monitorare tutte le funzioni di sicurezza presenti sulla macchina. Qualità e sicurezza sotto controllo Manaca Srl di Pessano con Bornago, provincia di Milano, è un’azienda all’avanguardia nella progettazione e costruzione di macchine speciali per l’asportazione di truciolo, meglio conosciute come brocciatrici. Nata nel 1965, sino al 1998 la Società operava principalmente come conto terzista, oggi si interfaccia direttamente con grandi realtà dei settori automobilistico, motociclistico e dell’ingranaggeria. Settori nei quali le caratteristiche qualitative richieste possono essere di vario livello, in base a prestazioni e precisioni delle stesse brocciatrici. Manaca ha scelto alti livelli qualititativi e tiene fortemente sotto controllo la tenuta delle precisioni pezzi nel tempo, con un particolare riguardo al riscaldamento che non deve essere tale da influire sulle prestazioni della macchina. È un mercato di nicchia, nel quale i fornitori sono comunque pochi e fortemente qualificati, con ottime prospettive di allargamento anche al settore aeronautico, da sempre particolarmente esigente. L’azienda ha optato per soluzioni standard, valide e flessibili, che permettessero la massima riduzione possibile dei costi legati ai cablaggi, spesso dalle tempistiche lunghe e costose, con forte aggravio anche degli spazi dovuti nei quadri elettrici. La proposta Telemecanique per la sicurezza risponde perfettamente a queste esigenze. Ogni macchina è dotata di uno o più moduli configuratori di sicurezza, in grado di ricevere e elaborare i segnali dovuti, comandando in uscita valvole e contattori. Il software, basato su piattaforma Windows, permette la configurazione del sistema e la sua diagnostica. Interessante, a questo proposito, il servizio di teleassistenza via modem gsm su rete modbus o profibus garantito dalla soluzione Manaca-Telemecanique. La gestione delle funzioni interne ai moduli, inoltre, non influisce sulla gestione complessiva della tensione all’interno del quadro di comando e controllo. Il prodotto è unico per tutte le possibili applicazioni, e questo vantaggio si riduce positivamente sulla migliore gestione degli stock di magazzino. La soluzione Telemecanique I configuratori di sicurezza sono dispositivi elettronici a microprocessore che permettono una grande flessibilità e adattabilità per soddisfare le diverse esigenze applicative. Il modulo XPSMC si presenta in due versioni: 16 o 32 ingressi e 10 uscite di sicurezza; attraverso un software grafico di configurazione si realizzano le funzioni di sicurezza tipiche delle macchine. Il software XPSMCWIN, su piattaforma Windows, è di facile uso e non necessita di particolari conoscenze di programmazione: con un semplice metodo tipo “clicca e trascina” si compilano gli ingressi predefiniti e certificati. Le funzioni configurabili permettono di controllare dispositivi d’arresto d’emergenza, protezioni mobili, comandi a due mani, barriere di sicurezza, tappeti e comandi ad azione mantenuta, oppure di realizzare la sicurezza per macchine speciali, quali presse meccaniche e idrauliche, oltre che funzioni logiche OR e di temporizzazione. La diagnostica del configuratore è completa. Oltre a essere dotato di tradizionali led frontali, che permettono di conoscere lo stato degli ingressi e delle uscite, il modulo XPSMC può essere inserito come slave in un bus di comunicazione oppure essere collegato direttamente al plc, o ancora a un terminale di dialogo Magelis. I risultati di diagnostica possono essere comunicati a un pc, per mezzo del software XPSMCWIN, così da avere una visione completa dello stato di funzionamento del modulo di sicurezza. Il fissaggio del prodotto nel quadro è realizzato mediante aggancio su guida Din, le morsettiere di collegamento per i dispositivi di sicurezza in campo sono disponibili nella versione a vite o a molla. Il modulo e il software di configurazione sono stati certificati dall’Ente di Certificazione accreditato Tuv; le funzioni di sicurezza soddisfano le applicazioni più severe, tutte le uscite sono certificate in categoria 4 in base alla Norma Uni En 954-1. Configuratore di sicurezza XPS MC Vista interna del quadro elettrico 9 Vista esterna di una macchina Manaca applicazioni L'automazione nei sistemi di verniciatura delle auto Negli ultimi anni sono stati fatti considerevoli passi avanti nel processo di verniciatura delle automobili, grazie all’implementazione di una sempre maggior automazione nei sistemi di verniciatura dei principali produttori di automobili. 10 Le aspettative sempre più sofisticate degli automobilisti di oggi, non si limitano ad una gamma sempre più ampia di colori tra cui scegliere, ma anche una maggiore durata nel tempo degli stessi e quindi una resistenza aumentata agli agenti atmosferici, al sole, alla pioggia, ai lavaggi, ai piccoli urti con sassolini e insetti. La macchina, infatti è uno dei pochi prodotti industriali che ancora suscita desiderio ed emozione, che deve incontrare la personalità di chi la guida e spesso ne rappresenta lo stile di vita. Flessibilità e rispetto dell’ambiente Allo stesso tempo, i produttori di automobili si devono confrontare con nuove necessità, a partire dalla flessibilità nel cambiare modello, versione e colore da una macchina alla successiva sulla stessa linea di verniciatura, in un flusso continuo dal quale passano diverse centinaia di macchine al giorno. In secondo luogo il rispetto dell’ambiente, con la necessità di minimizzare l’emissione di sostanze tossiche nell’atmosfera, con l’adozione ad esempio delle nuove vernici solubili in acqua o a base di polvere, in modo che dagli scarichi degli impianti non esca che acqua, accuratamente filtrata e depurata. L’apporto dei sistemi d’automazione strutturati Per affrontare queste nuove esigenze, i robot sono diventati elementi indispensabili. È difficile fornire una lista completa di tutti i componenti di automazione necessari per un impianto di verniciatura in una fabbrica automobilistica, ma possiamo esaminarne i principali, a titolo di esempio, nell’impianto Citroen Peugeot di Poissy, in Francia. Un impianto di verniciatura che copre 30.000 metri quadrati di “camere bianche”, praticamente a prova di polvere, all’interno delle quali l’aria è quasi pura come quella degli ambienti di terapia intensiva di un ospedale. Le superfici vengono trattate, preparate, smaltate, passate in forni per l’asciugatura e naturalmente verniciate, con l’ausilio di non meno di 40 robots multi assi. In questo impianto di verniciatura lavorano contemporaneamente 300 PLC Telemecanique, coordinati da una serie di concentratori di dati, a loro volta connessi a microcomputer, che a turno sono controllati da un sistema centralizzato di gestione dell’impianto. Più precisamente, le linee di verniciatura sono controllate da 75 PLC collegati a 40 robot di verniciatura multi-asse, con 36 manipolatori per tutte le parti che si aprono - cofani, porte, eccetera - e 108 mini teste spray rotanti (da 30.000 giri al minuto). Alcuni variatori di velocità Altivar di Telemecanique, controllano la movimentazione, muoven- L'ampia gamma di PLC Telemecanique do le parti del telaio dell’autovettura, altri pilotano i potenti ventilatori di asciugatura mentre ogni elemento comunica via rete TelWay. Oltre 2800 parametri sotto controllo in tempo reale. Tutte le attrezzature e i robot sono gestiti da controllori logici programmabili (PLC) Telemecanique. Ce ne sono più di 300 nei concentratori usati per consolidare i dati inviati all’unità centrale di controllo. Miliardi di dati vengono così scambiati in tempo reale per assicurare che i cambiamenti di colore e sfumature da una macchina all’altra avvengano mantenendo identica la qualità della lavorazione. I dispositivi automatici non sono utilizzati solo per movimentare le auto, i robot di controllo, eccetera, ma anche per monitorare che gli strati di vernice siano dello spessore richiesto, così come i metodi di verniciatura e i tempi di asciugatura. Il software che controlla le attrezzature nell’impianto gestisce oltre 2800 parametri. PLC, variatori di velocità, unità di partenza motore e tutti gli altri componenti dell’automazione servono non solo a rendere più veloci ed efficienti le operazioni quotidiane, ma devono anche essere in grado di adattarsi ai cambiamenti dei modelli nel tempo, di lavorare su più auto- mobili dei due differenti marchi, mantenendo la tracciabilità di tutti i cambiamenti qualitativi e quantitativi di tutti i tipi di verniciatura. Tutto questo nell’ottica di ottimizzare il ritorno di un grande investimento, che ha un ciclo di vita che va da venti ai trent’anni. Per realizzare un simile impianto, è grande importanza ha rivestito la collaborazione nella fase iniziale di progetto tra gli ingegneri della casa automobilistica francese e gli esperti di automazione Schneider Electric con tutta l’esperienza di automazione del marchio Telemecanique. Telemecanique ed il mondo dell’automobile La qualità delle componenti Telemecanique e l’esperienza degli specialisti di automazione Schneider Electric hanno conquistato sul campo a fiducia dei principali produttori di impianti automatizzati e di costruttori nel settore automotive , tra i quali General Motors (con i marchi GM, Opel e SAAB ), Ford (inclusi i marchi Jaguar e Volvo), PSA (con i marchi Citroen e Peugeot) e Renault, Daimler Chrysler (con i marchi Chrysler e Mercedes), Fiat, Volkswagen e Audi, cosi come aziende quali Delphi, Visteon, Magna, Michelin, Valeo, Faurecia, e molte altre. 11 applicazioni 12 La variazione di velocità nell'industria farmaceutica Un esempio di implementazione della variazione di velocità negli impianti tecnologici di un’industria farmaceutica, grazie alla semplicità dei prodotti. HVAC è l’acronimo di Heating Ventilation and Air Conditioning che identifica generalmente il settore della climatizzazione. Normalmente si parla di climatizzazione riferendosi al mondo del building, è pero importante ricordare che esiste un mercato potenziale dell’HVAC anche nell’industria. Si tratta principalmente di applicazioni relative agli impianti tecnologici, presenti in alcuni settori dell’industria, come l’agroalimentare, il farmaceutico, ecc... Nell’industria farmaceutica ad esempio, il condizionamento rappresenta uno dei fattori chiave del ciclo produttivo. Lo Studio Tecnico Ing. Di Domenico di Salerno in collaborazione con lo studio tecnico Ing. P. Santonicola ha progettato per lo stabilimento PANPHARMA, primaria azienda del settore farmaceutico, sito nella “Valle Ufita” di Flumeri (AV), gli impianti tecnologici (HVAC e relativa automazione, impianto elettrico e speciali) a servizio di una nuova linea produttiva per soluzioni liquide definite “iniettabili”, ad uso medicale. La necessità primaria in queste applicazioni è di mantenere un ambiente asettico, durante tutte le fasi produttive. Per poter garantire l’assenza di contaminazione si è intervenuti su più fronti: - minimizzazione del tempo tra la fase di produzione della soluzione e il riempimento del contenitore; - mantenimento di una bassa temperatura, specie in alcune fasi ad alta criticità del processo di riempimento delle apposite sacche in CRYOVAC; - controllo dei valori termoigrometrici, di pressurizzazione relativa tra i vari ambienti e di portata. L’engineering ha scelto Schneider Electric quale fornitore e partner in quanto in grado di offrire competenza, servizio pre e post vendita e una vasta gamma di prodotti: dalla distribuzione elettrica all’automazione dei processi industriali. Nello specifico dell’applicazione, la progettazione comprendeva sia la parte impiantistica elettrica che la parte di automazione. La professionalità e la flessibilità delle società Leader Impianti (AV) e GIL Elettroimpianti (AV) ha permesso un approccio completo della fornitura. Il controllo della portata nell’impianto di filtra- zione a servizio dei reparti di produzione è stato realizzato avvalendosi della variazione di velocità che ha permesso di garantire la massima affidabilità e una risposta dinamica ed efficace, anche in condizioni limite. Gli inverter Altivar hanno soddisfatto appieno l’applicazione offrendo semplicità d’uso, robustezza, ingombri contenuti, facilità di comunicazione grazie alla compatibilità con i principali protocolli di rete. Lo stabilimento è alimentato tramite una cabina elettrica a tensione nominale di 20 kV composta da tre trasformatori in resina modello TCAST di potenza nominale pari a 800 kVA, la protezione in media tensione delle unità trasformatrici è affidata ad interruttori della gamma SM6, di Merlin Gerin. Interruttori della gamma SM6 di Merlin Gerin installati da Panpharma Inverter Altivar di Telemecanique 13 speciale Variatore di velocità Altivar 31T: l’inverter per il settore tessile L’Altivar 31 è un prodotto Simply Smart* firmato Telemecanique. Convertitore di frequenza compatto e competitivo, è destinato al comando dei motori asincroni trifasi da 0,18 a 15 kW. 14 Le sue numerose funzionalità (oltre 50 ...) gli permettono di adattarsi ad una moltitudine di applicazioni ; nello specifico la funzionalità Traverse Control, comunemente nota agli addetti ai lavori come funzione Wobble, e quelle annesse fanno si che Altivar 31 possa essere considerato, a ragione, come l’inverter “confezionato su misura” per rispondere ai bisogni del Settore Tessile L’installazione è facilitata, oltreché * Simply Smart soluzioni semplici ed evolute per l'Automazione e il Controllo dalla presenza dei filtri EMC integrati, dalla possibilità di montaggio affiancato, che consente dei risparmi di spazio importanti, e la sua robustezza gli permette di funzionare anche in ambienti particolarmente difficili (temperature d’esercizio da - 10 fino a 50¡C senza declassamento della corrente variatore). Grazie a Modbus e CANopen integrati, l’Altivar 31 s’integra facilmente e con efficienza negli automatismi industriali; con l’aggiunta di un bridge Ethernet / Modbus ha un accesso “ mondiale “ all’informazione, qualunque sia il luogo o il momento. Le numerose gamme di tensione (240 VAC monofase, 240, 500 e 600 VAC trifase), la sua logica degli ingressi positiva e negativa, le correnti d’uscita su base NEC fanno dell’Altivar 31 un variatore di velocità internazionale, che rispetta le specificità tecniche e normative dei più grandi mercati mondiali. La funzione Traverse Control (Wobble) Questa funzione è normalmente impiegata nel settore tessile su macchine denominate Roccatrici e Testurizzatrici; queste macchine sono, più semplicemente, delle bobinatrici. Lo scopo della funzioneWobble è quello d’introdurre un principio di casualità nella distribuzione del filo, mediante zetto, sul rocchetto, di modo che la matassa ottenuta sia consistente e non si “sfaldi„ una volta tolta dall’avvolgitore. Questa funzione viene, ancora oggi, ottenuta o mediante dei sistemi meccanici, o mediante dei sistemi elettronici dedicati. Altivar 31 nella versione T ha implementata, nel suo firmware, questa funzionalità: i vantaggi legati alla sua presenza sono molteplici: • eliminazione dei sistemi meccanici, innovando quindi ed allegeAltivar 31 versione kit rendo la macchina; • aumento dell’affidabilità grazie alla riduzione del numero di componenti; • acquisto di velocità, poiché si lavora in presa diretta sul motore; • esecuzione perfetta del profilo Wobble, tdn Velocità motore tUP Salto di frequenza qSH trH Riferimento base trL qSL Salto di frequenza 1 0 ■ tdn: tempo di decelerazione Traverse Control ■ tUP: tempo di accelerazione Traverse ■ ■ ■ poiché direttamente programmabile sull’inverter e non generato dall’esterno con apposite schede elettroniche. Relativamente a quest’ultimo punto, sull’Altivar 31 è possibile impostare, a mezzo appositi parametri, tutti i punti del profilo Wobble dando cosi la possibilità all’utilizzatore di modificarlo secondo il suo bisogno. La funzione Counter Wobble La funzione Counter wobble serve, in alcune applicazioni, ad ottenere una tensione costante del filo quando la funzione Traverse Control Variatore master trL: “traverse frequency low” qSH: “quick step high” qSL: “quick step low” provoca grandi variazioni di velocità sul motore dello zetto. E’ necessario utilizzare due variatori specifici Altivar 31 versione T (uno master e uno slave). Il variatore master controlla la velocità del guida filo o zetto; il variatore slave controlla la velocità di avvolgimento. La funzione fornisce al variatore slave una legge di velocità in opposizione di fase con quella del master. E’ quindi necessaria una sincronizzazione, ottenibile mediante un’uscita logica del variatore master e un ingresso logico del variatore slave. Variatore slave Counter Wobble Sincronizzazione Riduttore Motore di avvolgimento Albero principale Guida filo Filo Riduttore Motore di guida filo Camma Wobble 15 Variatore di velocità Altivar 31 T: l'inverter per il settore tessile 16 Altre funzioni dedicate • Tempo di realizzazione di una bobina => un apposito parametro consente d’impostare il tempo di realizzazione di una bobina e di segnalare, mediante abilitazione di un uscita logica, la fine dell’avvolgimento. • Abbassamento del riferimento base => in alcuni casi è necessario ridurre il riferimento base (che è il riferimento che determina la velocità di spostamento dello zetto e sul quale si sovrappone il profilo del Wobble ...) man mano che la bobina cresce di dimensioni. Altivar 31 versione T da la possibilità di impostare un tempo, che dovrà essere equivalente a quello di realizzazione di una bobina, durante il quale il riferimento di base continuerà a diminuire e trascorso il quale continuerà a dimunuire seguendo la stessa rampa fino al valore impostato sul parametro della piccola velocità. • Reinizializzazione Traverse Control. => questo comando può essere utilizzato in modo particolare in fase di sostituzione di bobine e consente di reinizializzare il ciclo di Traverse Control portando il valore del riferimento di base al valore iniziale (dopo che questo è decresciuto in relazione alla precedente funzione) Altre caratteristiche L’Altivar 31 si adatta ad ogni tipo di ambiente grazie alle sue varianti costruttive in cassetta o in kit. Nella versione in cassetta IP55, da personalizzare liberamente, è presente il variatore più uno spazio disponibile per l’aggiunta di componenti necessari all’avviamento-motore (interruttoresezionatore o interruttore-differenziale, commutatore, spia luminosa, potenziometro.... ) o altro (morsettiere, rele, contattori ...) Per la realizzazione di un’apparecchiatura, la versione kit, con la possibilità di montaggio esterno del radiatore, permette un’installazione facilitata negli armadi, in mezzo ad altri componenti. La gamma Altivar 31 è conforme alle norme internazionali : UL/CSA, CE, NOM. Altivar 31 versione HEC Velocità motore Valore di regol. base Abbassamento riferimento di base 1 0 Tempo realizzazione bobina Reinizializzazione Traverse Control Aperta al pubblico nell'ambito di un più ampio programma denominato "Fabbrica aperta" che punta a portare diverse centinaia di visitatori sui siti industriali Schneider Electric in Italia nei prossimi mesi. Da ottobre 2004 la nuova show room di Schneider Electric SpA, presso il sito produttivo di Stezzano (Bergamo) è aperta al pubblico per visite guidate allo stabilimento, attività di formazione e incontri commerciali. La show room nasce con l’obiettivo di presentare ai clienti, siano essi installatori, rivenditori, prescrittori, utenti finali o istituti tecnici, l’ampiezza della produzione Merlin Gerin e Telemecanique, unitamente all’offerta di servizi a 360° di Schneider Electric: software di progettazione e preventivazione, portali internet, assistenza e formazione tecnica. Sviluppata su una superficie di oltre 300 metri quadrati, si sviluppa lungo percorsi di visita centrati sui due grandi mercati di riferimento per Schneider Electric: la distribuzione elettrica, dalla media tensione alla bassa tensione terminale fino ai sistemi d’installazione e l’automazione e controllo industriale, dal rilevamento al dialogo uomo macchina, dal comando e protezione motore al controllo movimento, dalla sicurezza macchine ai software e le reti. Un’area specifica è dedicata ai sistemi per il cablaggio strutturato (marchio Infra Plus) e per la building automation (marchio TAC). La show room include anche una sala conferenze che viene utilizzata non solo per le presentazioni ai clienti, ma anche per sessioni di formazione tecnica e dimostrazioni software. Rivenditori di materiale elettrico, elettricisti, installatori, impiantisti, progettisti, interessati a vivere dall’interno una delle più importanti realtà industriali del settore elettrico, possono organizzare visite guidate, rivolgendosi alla rete commerciale Schneider Electric. L’inaugurazione della show room fa parte di un più ampio programma denominato “Fabbrica aperta”, lanciato già a fine 2003, che ha portato sui siti industriali di Schneider Electric in Italia diverse centinaia di visitatori e che vede già programmati numerosi incontri per i prossimi mesi. Le giornate in fabbrica si possono articolare in due differenti momenti, tra presentazioni in aula e visita delle linee produttive della sede di Stezzano. I clienti possono apprezzare la visita della filiera di fabbricazione: come si realizza passo per passo un centralino per l’uso domestico o una presa industriale PK Pratika, dalla materia prima polimerica al montaggio finale, alla spedizione; oppure come si monta un quadro di media tensione SM6, dall’interruttore interno alla carpenteria che lo racchiude e protegge. Una visione in diretta di uno spaccato del vasto catalogo di prodotti Merlin Gerin per l’installazione dedicati al mercato civile, terziario e industriale, e per la distribuzione secondaria di media tensione, dedicato al mercato industriale, degli edifici e del terziario. iniziative Inaugurata la nuova show room Schneider Electric a Stezzano 17 Informazioni in tempo reale con il sistema Inductel Rispondere alle crescenti esigenze di tracciabilità dei prodotti, accrescere la flessibilità dei processi produttivi, migliorare il controllo dei flussi delle informazioni relative ai prodotti o ai servizi: questi i principali motivi che hanno portato al rapido sviluppo dei sistemi di identificazione automatica che, già ampiamente utilizzati in ambito industriale, sono oggi anche al centro delle evoluzioni tecnologiche nel settore dei trasporti e della logistica. relativi al prodotto da identificare; - l’antenna, che permette lo scambio d’informazioni senza contatto fisico; - la stazione base, che rappresenta l’interfaccia del sistema verso i dispositivi incaricati di controllare il processo. 18 Proprio il riconoscimento dei prodotti e la trasmissione delle informazioni sono i concetti che stanno alla base del sistema di identificazione induttivo Inductel di Telemecanique, nato per superare i limiti dei tradizionali sistemi di rilevamento utilizzati nel mondo industriale. La semplicità di un sistema intelligente Riconoscere, memorizzare e controllare: queste in sostanza le funzioni svolte dai componenti che costituiscono il sistema Inductel: - l’etichetta, che contiene in un database i dati Etichette Ampia la gamma di etichette, disponibili sia a codice fisso (sola lettura), sia a codice evolutivo (lettura e scrittura). La versione “logistica”, economica e di dimensioni ridotte, è adatta a tutte le applicazioni che non richiedono grandi capacità di memoria: sono realizzate, sia per sola lettura (6 Byte di memoria), sia per lettura/scrittura (8 Byte per la parte fissa e 126 Byte per quella evolutiva). La versione “produzione” è, invece, dedicata alle applicazioni che necessitano di grande capacità di memoria con elevata rapidità d’accesso: in questo caso le capacità vanno da 512 Byte a 32 kByte, con tempi di lettura/scrittura che variano da 25 ms + 10 ms per parola (16 bit) a 25 ms + 1 ms per parola, in funzione del tipo di supporto fisico utilizzato per l’immagazzinamento dei dati. Le memorie inserite nelle etichette sono del tipo EEPROM, per la versione “logistica”, e RAM ferro-elettriche, per la versione “produzione”, e sono in grado di conservare i dati per 10 anni senza necessità di manutenzione: non ci sono, infatti, pile da sostituire e l’alimentazione dei circuiti interni viene fornita attraverso la portante emessa dall’antenna. Diversificata anche la scelta per quanto riguarda la forma (gettone, badge, scatola) e le dimensioni dell’etichetta, facilitando così l’installazione su ogni tipo di supporto. Antenne Per quanto riguarda l’antenna, diverse sono le versioni, che permettono di scegliere quella più adatta all’etichetta utilizzata, e le dimensioni, che consentono di ottenere il posizionamento ottimale per il corretto funzionamento del sistema. Le frequenze utilizzate sono 125 kHz, 900 kHz, 1,5 MHz, in funzione del tipo di etichetta scelto, dipendenza che vale anche per la portata nominale del segnale, variabile da 25 a 75 mm per la versione “logistica” e da 31 a 50 mm per quella “produzione”. Una stazione di lettura/scrittura con antenna separata ed un etichetta evolutiva Le caratteristiche meccaniche delle etichette ne permettono l’applicazione anche in condizioni ambientali critiche (lavaggi ad alta pressione, variazioni di pressione, presenza di olio e polvere, ecc.), mentre le protezioni adottate le rendono insensibili ai disturbi elettromagnetici ed alle sovratensioni. Stazione base La stazione base assicura il dialogo con i sistemi di controllo del processo, oltre all’alimentazione, alla gestione ed alla visualizzazione (attraverso LED) dello stato del sistema d’identificazione. Per la configurazione della stazione base non è necessaria una specifica programmazione: si effettua semplicemente utilizzando micro switch per stabilire l’indirizzo della stazione sulla rete, il formato di trasmissione dei dati ed il tipo di etichetta utilizzato. La porta di comunicazione seriale (RS485) ausiliaria permette di effettuare una diagnostica locale, utilizzando un pannello Magelis, 19 Il sistema è particolarmente adatto per la sua economicità alle applicazioni logistiche Informazioni in tempo reale con il sistema Inductel un computer portatile od un palmare é così possibile accedere sia ai dati dell’etichetta, sia alle variabili interne della stazione (parole di stato, contatori di errore, ecc.). Protocollo di base per tutte le stazioni è l’Uni-Te/Modbus, mentre l’utilizzo di una scheda opzionale permette l’interfaccia con altri protocolli (Fipio, Modbus Plus, Interbus-S). 20 Molteplici applicazioni Il sistema trova applicazione nella gestione dei magazzini, sulle linee di movimentazione, in produzione, nelle operazioni di assemblaggio, nel controllo degli accessi industriali, nel campo della logistica e dei trasporti di merci, anche in ambienti critici per umidità, temperatura, urti, vibrazioni, polvere, ecc., garantendo sempre la massima sicurezza dei dati. In particolare, nella gestione dei magazzini consente il controllo delle materie prime in entrata e dei prodotti finiti in uscita, oltre alla gestione delle scorte; sulle linee di movimentazione dei bagagli in aeroporto, facilita il loro smistamento verso i nastri di consegna o le porte d’imbarco; nei processi continui, controlla la preparazione delle ricette; nell’industria agroalimentare, assicura la tracciabilità dei prodotti; nei sistemi di controllo accessi gestisce le autorizzaAlcuni modelli di etichette con le relative antenne Sistema di identificazione Inductel zioni alle zone protette e la verifica delle presenze; sulle linee di assemblaggio controlla il flusso dei componenti; nei settori della logistica e dei trasporti fornisce ai sistemi di controllo l’esatta composizione dei carichi dei mezzi. Ovviamente questi sono solo alcuni degli esempi delle applicazioni di un sistema che si è dimostrato potente e versatile, in grado di soddisfare le moderne esigenze di trasferimento delle informazioni nel mondo industriale. ATEX D polveri: per rispondere alle nuove direttive 94/9/ e 99/92 CE Telemecanique presenta la nuova gamma di prodotti per applicazioni in ambienti a rischio d’esplosione, che rispondono alle nuove esigenze prescritte dalle direttive ATEX 94/9/CE e 99/92/CE, nell’ambito di applicazione ATEX D polveri. La Direttiva 94/9/CE regola gli apparecchi e i sistemi di protezione destinati ad essere utilizzati nei luoghi con pericolo d’esplosione, i componenti vengono classificati in tre categorie 1, 2 e 3 per essere applicati rispettivamente nelle zone 20 , 21 e 22. L’offerta ATEX D Telemecanique, composta da dispositivi per l’equipaggiamento delle macchine, unità di comando e segnalazione e componenti per la sicurezza, risponde alla categoria 2 e quindi destinata all’installazione nelle zone 21 e 22 (polveri). L'offerta Telemecanique include una vasta gamma di interruttori di prossimità di tipo induttivo universale, analogico e per il controllo della rotazione, oppure di tipo capacitivo; sono disponibili nel formato cilindrico con involucro in metallo, da diametro M12 fino a M30. Un’ampia offerta di finecorsa ATEX D nei formati miniatura e universali , con fissaggio tramite testa o tramite corpo, permette di rispondere alle esigenze applicative piu’ severe. Le unità di comando e segnalazione ATEX D Telemecanique sono disponibili nelle tipologie cassette complete in metallo o in plastica, oppure con gli elementi scomposti: pulsanti a comando semplice, selettori, pulsanti a fungo d’emergenza, pulsanti luminosi e lampade spia; dispositivi appartenenti alla serie Harmony XB4 in metallo. I moduli di elaborazione a sicurezza intrinseca Telemecanique, permettono di acquisire segnali dalla zona classificata ATEX e di garantire correnti di lavoro molto basse e non pericolose per possibili inneschi d’incendio. Tutti i componenti Telemecanique ATEX D 21 sono certificati alla Direttiva ATEX 94/9/CE dall’organismo notificato INERIS, per garantire la massima sicurezza nelle applicazioni ATEX e per rispondere alle esigenze degli impianti per la lavorazione del legno, dell’alluminio, della carta ecc., o ancora per essere applicati nell’industria molitoria, mangimistica ed alimentare. Alcuni prodotti Telemecanique conformi alle direttive ATEX MAGELiS Smart iPC e Compact iPC: comodi ed intelligenti Oggi l'offerta di funzioni dei dispositivi industriali come controllori programmabili, PC industriali, dispositivi per il dialogo elettronico, sistemi di supervisione, ecc., è sempre più omogenea. 22 Il marchio Telemecanique anche questa volta si è voluto differenziare dal resto del mondo dando un’impronta differente: la realizzazione di una nuova duplice gamma di PC industriali sviluppata secondo le tecnologie più recenti sul mercato: Smart iPC e Compact iPC. Magelis Smart iPC è una gamma di PC industriali estremamente compatta, particolarmente affidabile con la semplicità di utilizzo di un terminale di dialogo. Grazie all’utilizzo di hard-disk “a stato solido”, al software preinstallato, ai display da 15" e al collegamento Fast Ethernet, lo Smart iPC è un PC industriale dedicato alle architetture d’automazione distribuite Transparent Ready, offrendo una connettività immediata e facile al Web e al mondo informatico. Magelis Smart iPC di Telemecanique Magelis Compact iPC di Telemecanique Magelis Compact iPC è una linea di PC industriali nata per coprire un’ampia gamma di piccole e medie applicazioni o architetture HMI più complesse. Affidabile e robusta, la linea Compact iPC si appoggia a tutti gli standard tecnologici più recenti e diffusi nel mondo informatico: Intel Pentium 4M, Microsoft Win2000, slot di espansione PCI e PCMCIA e connessioni USB. L’ampio display da 15" ad elevata risoluzione permette un ottimo impiego del software di supervisione Vijeo Look preinstallato. Due nuove gamme che vantano notevoli capacità di estensione, tramite gli standard PCI e PCMCIA, flessibilità e soprattutto una linea compatta di soli 60 mm di profondità per lo Smart iPC e 100 mm per il Compact iPC. Tutte queste caratteristiche li rendono facili da installare e da utilizzare, affidabili e in completa linea con le ultime tecnologie per le applicazioni di controllo HMI per il mondo dell’automazione industriale. Leader nell’hardware e nel software d’automazione, Telemecanique mette a disposizione un’offerta completa e coerente con un’ottima qualità industriale per ogni tipo di ambiente, anche i più severi ed impegnativi, grazie alla conformità alle più recenti certificazioni in ambito nazionale ed internazionale, pur mantenendo le performance di un PC aperto, sicuro e di facile utilizzo. MAGELiS XBTG: nuova gamma di terminali grafici Touch-Screen Un prodotto per ogni esigenza è il motto che più si addice alla nuova gamma di terminali grafici Touch-Screen MAGELiS di Telemecanique. Grazie all'ampia disponibilità di scelta a catalogo in termini di dimensioni dello schermo e di funzionalità, il cliente potrà identificare il modello più adatto alle sue esigenze scegliendo tra i differenti e numerosi modelli a disposizione. Così la nuova gamma di terminali grafici XBTG è disponibile nei vari formati da 5" a 12", con schermi monocromatici oppure a colori. Grazie alla loro capacità di connessione su bus seriale o diretta su rete Ethernet TCP/IP è possibile integrare anche questi nuovi terminali grafici nel concetto di Transparent Factory. Molte le caratteristiche tecniche peculiari di questa nuova offerta; da evidenziare l'ampia scelta di schermi da 5,7" monocromatici (Blue Mode o bianco e nero), a colori (a matrice passiva o attiva), da 7,4" , 10" e 12" (tutti a colori, a matrice passiva ed attiva). È possibile estendere la memoria a disposizione del terminale tramite Compact Flash da 16 Mb o 32 Mb, permettendo così di poter trasferire líapplicazione creata nel pannello e salvare valori in caso sia necessario gestire dei trend di visualizzazione di dati storici. Tutti i modelli possono essere installati in qualunque tipo di ambiente industriale e non, grazie allíelevato range di tenuta alle temperature (da 0° a 50°C in funzionamento) ed alla conformità alle norme ed alle certificazioni IEC, UL, CSA, Class 1 Div. 2, marchio CE e navale. Questa nuova famiglia di prodotti è estremamente semplice da installare ma soprattutto da configurare; ne è una dimostrazione la nuova versione del software di programmazione Vijeo Designer V4.2. È uno strumento molto potente e di facile utilizzo, grazie alla presenza di diverse finestre che permettono allo sviluppatore di accedere rapidamente a tutte le informazioni e le funzionalità messe a disposizione dal soft- ware, semplificando e velocizzando lo sviluppo dellíintera applicazione. Inoltre, la capacità di creare oggetti ad hoc che saranno disponibili anche per ogni progetto futuro, offre la possibilità allo sviluppatore di creare applicazioni di interfaccia uomo-macchina personalizzate, sfruttando le enormi funzionalità peculiari del prodotto, e laddove ciò non dovesse essere sufficiente, líimplementazione di script in linguaggio Java che rendono líinsieme XBTG / Vijeo Designer una soluzione HMI adatta per ogni esigenza. Ma non è tutto. La nuova versione del software, oltre alle funzioni sopra descritte, introduce alcune importanti novità che rendono questa gamma di terminali tra le più complete e flessibili. Per ridurre ulteriormente il tempo di sviluppo dellíapplicazione è stata implementata una nuova libreria grafica, 23 che conta più di 4.000 simboli pronti per líuso, e la completa gestione di ricette di dati. Inoltre sono state sviluppate delle funzioni di comunicazione per il supporto di lettori di codici a barre. Infine, con questa nuova versione di Vijeo Designer, Schneider Electric riconferma la sua politica di apertura verso prodotti non esclusivamente proprietari. Sono infatti disponibili i driver di comunicazione per interfacciarsi con i principali PLC presenti sul mercato, vale a dire Siemens, Rockwell, Omron e Mitsubishi. Terminali grafici Magelis di Telemecanique Sicurezza macchine: si rinnova la gamma Telemecanique ha introdotto sul mercato una nuova generazione di prodotti universali studiati appositamente per il controllo simultaneo di più funzioni di sicurezza, indipendenti una dall’altra. 24 Telemecanique innova con le soluzioni di sicurezza universali Preventa Fino ad ieri i moduli di sicurezza potevano controllare una sola funzione, tanto che per alcune macchine occorreva disporre, secondo la categoria di sicurezza richiesta, di un numero d’unità d’elaborazione quasi analogo (se non addirittura superiore) al numero di dispositivi di sicurezza da controllare. Questa soluzione pur sempre valida dal punto di vista elettrico, occupa di fatto un certo spazio all’interno dei quadri, e richiede importanti operazioni di cablaggio da effettuarsi con particolare attenzione. Telemecanique offre oggi una risposta adattabile alla complessità delle macchine, che permette risparmi di tempo sia nel momento della scelta della soluzione da adottare, che durante l’installazione, ottimizzando nel contempo il numero di prodotti da ordinare o da tenere a magazzino. Configuratore di sicurezza XPS-MC Nato a completamento della gamma dei moduli di sicurezza XPS, il nuovo configuratore XPSMC è dedicato al controllo contemporaneo di un numero maggiore di dispositivi di sicurezza fino alla categoria 4 secondo la EN 9541. Un solo prodotto permette il controllo simultaneo di più funzioni di sicurezza. La messa in opera è rapida e semplice, ma soprattutto rende praticamente nullo il rischio d’errore durante il cablaggio. Lo spazio occupato all’interno dei quadri si riduce notevolmente, in virtù del fatto che un solo apparecchio sostituisce svariati moduli monofunzione. Ma i più grossi benefici per l’utilizzatore sono legati alla flessibilità del software di configurazione, il quale a mezzo PC in ambiente Windows, permette di assegnare ai diversi componenti la funzione desiderata, riversando poi nell’apparecchio a lavoro ultimato la configurazione con una semplice operazione di down load protetta da password. Ampia è la libreria di funzioni di sicurezza predefinite e certificate che l’utente può selezionare in base alle proprie esigenze applicative, ad esempio il controllo degli arresti d’emergenza, dei ripari mobili, barriere fotoelettriche, comandi bimanuali, funzioni presse, controllo velocità nulla, temporizzazioni, ecc. Il configuratore XPSMC annovera tra le sue caratteristiche più importanti le molteplici pos- sibilità di diagnostica; locale o a distanza, questa funzionalità contribuisce notevolmente ad aumentare la produttività delle macchine e degli impianti riducendo al minimo le fasi di manutenzione. Il TUV, ente certificatore tedesco, certifica la rispondenza del Preventa XPSMC alla massima categoria d’impiego sia della parte software che della parte hardware. Flessibilità anche nell’offerta, due versioni: a 16 o 32 ingressi e 10 uscite di sicurezza. Barriere di sicurezza in categoria 4 Telemecanique presenta la nuova offerta di barriere di sicurezza in categoria 4, dedicate a sistemi di protezione/controllo accessi in applicazioni a rischio elevato, conformi alla EN 61496-1 e alla IEC 61496-2. Si articolano in 3 modelli : XUSLTQ per la protezione dita con distanza di funzionamento fino a 7,5 m, altezza della zona protetta da 260-1390 mm, capacità di rilevamento 14 mm. XUSLTR per la protezione mano con distanza di funzionamento fino a 9 m, altezza della zona protetta da 350-2095 mm, capacità di rilevamento 30 mm. XUSLTY sempre dedicate alla protezione mano ma con portata maggiorata: distanza di funzionamento fino a 20m. Tutta l’offerta è omologata UL, CSA e certificato dall’organismo notificato TUV. Interruttori a pedale in plastica serie XPE Interruttori a pedale in plastica serie XPE La nuova gamma di interruttori a pedale in plastica a manovra positiva d’apertura, per il comando di messa in funzione o di arresto di numerose macchine industriali, è composta da due soluzioni : la prima, è la serie XPE-B e XPE-G, rispettivamente di colorazione blu e grigia, omologata UL e CSA con un grado di protezione IP66; la seconda è la serie economica XPE-Y, di colorazione gialla , non omologata UL e CSA e con un grado di protezione inferiore (IP55). Entrambe le soluzioni sono conformi alla IEC/EN 60947-5-1. 25 Barriere di sicurezza serie XUS Tastiere a membrana: Telemecanique sviluppa nuove soluzioni Le tastiere a membrana sono una novità nel catalogo Telemecanique ma sono figlie di un’esperienza pluriennale. 26 Concezione, studio, personalizzazione in funzione delle esigenze del cliente e delle condizioni d’impiego, produzione; tutte le fasi vengono realizzate totalmente all’interno, impiegando le più avanzate tecnologie, mettendo a profitto le esperienze acquisite, allo scopo di mantenere i prodotti al massimo livello tecnologico. Anticipare i bisogni, con un reparto ricerche che analizza costantemente il mercato dei materiali per i supporti, i contatti e l’elettronica, per poter sempre proporre le soluzioni più innovative. Le tastiere a membrana sono più di un prodotto, sono un concetto produttivo molto vantaggioso.I soprappiù offerti dalle tastiere a membrana sono numerosi; offrono un’elevata resistenza agli agenti esterni come acqua, polvere, abrasivi, urti, raggi UV, oli e grassi. Essendo incollate con speciali adesivi hanno un’eccellente grado di tenuta stagna, ed sono insensibili alle vibrazioni. Le nuove tecnologie nelle materie plastiche permettono considerevoli durate meccaniche ed elettriche, con illimitate possibilità estetiche, essendo la grafica ed i colori personalizzabili secondo le esigenze della macchina comandata. Permettono di ottimiz- zare gli spazi grazie ai loro ingombri ridotti, e riducono i costi di cabalggio grazie all’estrema semplicità e velocità d’installazione. Ed infine, particolare non trascurabile, nonostante le alte tecnologie impiegate hanno dei costi molto contenuti. Composizione tipica di una tastiera a membrana. Nei pochi millimetri di una tastiera sono nascosti innumerevoli componenti. Vediamoli insieme: 1. Film plastico frontale realizzato in poliestere o in policarbonato. I due materiali differiscono tra loro per alcune caratteristiche tecniche e variano quindi le possibilità applicative. Entrambi sono molto stabili agli UV, realizzabili con aspetto liscio o ruvido, lucido od opaco, trasparente o non . Il poliestere inoltre offre una buona resistenza all’abrasione, permette spessori elevati ed è ben lavorabile a freddo. Resiste bene dalle basse temperature (-100°C) fino a + 150°C. Il policarbonato tollera meglio gli agenti chimici, è più adatto alle trasformazioni a caldo e resiste a temperature da -70°C a +200°C. 2. Film intermedio d’isolamento. 3. Circuito in argento od oro, con contatti integrati o con microswitch, conduttori di cablaggio e connettori. 4. Piastra di supporto (eventuale). Viene prevista quando la tastiera non è direttamente incollata sulla superfice della macchina, ma applicata in una finestratura. 5. Elettronica di comando (eventuale). I circuiti di codifica e decodifica dei messaggi e, talvolta, per la gestione di comandi. 6. Involucro (eventuale). 7. Schermatura (EMC). Le tastiere a membrana sono oggi utilizzabili in tutti i settori. Oltre ai consueti campi d’impiego - Macchine utensili, impianti per imballaggio e movimentazione interna - sono applicabili con profitto nelle apparecchiature di pesatura e misura, nelle strumentazioni per elettro-medicale, nella robotica, e nelle apparecchiature per uso terziario e domestico (distributori automatici, montacarichi, fitness, bancario, ecc. ). Nuova gamma di sensori ad ultrasuoni Osisonic Permettendo di rilevare qualsiasi oggetto indipendentemente dalla forma o natura del materiale di cui è composto, la tecnologia ultrasonica rappresenta la soluzione ottimale per le applicazioni più severe. te per esigenze di regolazione o misura. Per tutti i formati, sono disponibili nuovi accessori di fissaggio anche con regolazione 3D. È anche possibile, con un accessorio dedicato, la programmazione a distanza dei sensori con la semplice pressione di un pulsante. Tipiche applicazioni dei sensori ultrasonici sono il settore agro-alimentare, confezionamento, industria automobilistica e cartiaria. La famiglia Osisonic Nuova gamma di sensori ultrasonici Telemecanique comprendente 7 formati differenti: rettangolari, cilindrici diametri 12, 18 e 30mm e combinato (forma ibrida rettangolare/cilindrica diametro 18), dal più compatto sul mercato fino al diametro 30mm con 8m di portata. I sistemi di rilevamento sono due: riflessione diretta con soppressione dello sfondo (l’eco proviene dall’oggetto da rilevare) e riflessione semplice (l’oggetto interrompe l’eco), che permette il rilevamento di materiali fonoassorbenti (gomma spugnosa, spugna, ecc.). L’ampiezza della nuova gamma di sensori ultrasonici permette di trovare il prodotto più adatto per ogni necessità. L’offerta si articola in tre serie: Standard con prodotti a portata fissa e semplici da utilizzare, Universale con impostazione della distanza di rilevamento, Applicativa con prodotti ad uscita analogica e in acciaio inox per un utilizzo in ambienti particolarmente aggressivi. La compattezza dei sensori rettangolari in miniatura (7 x 20 x 30mm) e cilindrici diametro 12 garantisce un’ottima integrazione nelle macchine. Tramite il pulsante di autoapprendimento si ha, poi, la possibilità di impostare in modo semplice e veloce la zona di rilevamento. Gli stessi vantaggi sono presenti anche nel cablaggio, essendo tutti i sensori Osisonic dotati di uscita a connettore M12 o M8. Inoltre, la presenza di involucri in plastica ed acciaio inox unita ad un grado di protezione IP67, l’insensibilità alle polveri e l’alta resistenza agli agenti chimici, rendono i sensori Osisonic particolarmente adatti per un utilizzo in ambienti difficili. I modelli disponibili presentano uscite statiche PNP o NPN, funzione NO o NC, oppure analogiche in tensione o corren- 27 l'esperto risponde 28 L’utilizzo dell’inverter negli ascensori In questo numero presentiamo quali sono i principali vantaggi dell’utilizzo degli inverter come sistema di azionamento per ascensori rispetto alle soluzioni tradizionali con motori a una o due velocità. La gran parte degli ascensori elettrici installati in Italia ed in Europa utilizzano come sistema di propulsione il comando diretto dei motori a 1 o 2 velocità. Mentre per quanto concerne la produzione dei nuovi impianti, oramai più del 50% adotta come sistema di azionamento l’inverter. Quali sono i principali vantaggi dell'utilizzo dell'inverter rispetto alle soluzioni tradizionali? Il comfort di marcia, la precisione d’arresto al piano, le prestazioni, da non trascurare il risparmio energetico e grazie a partenze ed arresti dolci il costo di manutenzione e l’usura dei vari componenti in gioco risulteranno notevolmente ridotti. Quali sono i principali svantaggi delle soluzioni tradizionali? Nelle soluzioni tradizionali, ascensori a una velocità (vel.max 0,6 m/sec) e a due velocità (vel.max 1 m/sec) utilizzano dei motori ad alto scorrimento soprattutto per ragioni economiche, ciò non toglie che le correnti di spunto siano elevate, fino a 5 volte la corrente nominale ed il colpo in avvio e alla fermata sia notevole. L’ascensore esegue la partenza e l’arresto tramite contattori collegati direttamente alla linea d’alimentazione. Di conseguenza il motore, i contattori ed il sistema di frenatura sono sollecitati in maniera notevole, riducendo di fatto la loro durata. Riassumendo possiamo affermare che i principali svantaggi per ascensori con avviamento diretto sono: - partenze ed arresti bruschi; - correnti di spunto elevate; - non corretta precisione al piano, normalmente dipendente dal carico. (Non si riesce ad ottenere una precisione inferiore a +/-10mm) - costi di manutenzione e di usura elevati. Come risponde tecnicamente l'inverter a queste carenze? Per esempio come ottenere una migliore precisione di fermata al piano? Attraverso il parametro che regola la compensazione di scorrimento si ottiene una buona preci- sione al piano (+/- 5mm) indipendentemente dalle variazioni del carico. Come ottenere una minore usura dei vari componenti? Un altro grande vantaggio nell’utilizzo dell’inverter è la gestione della logica del freno. Il freno pilotato dall’inverter lavora solamente come freno di stazionamento e non come dispositivo attivo per frenare la corsa dell’ascensore, in quanto la funzione di arresto della cabina avviene attraverso la regolazione della coppia di decelerazione, pertanto la vita dei componenti del freno aumenta considerevolmente. Lo stesso vale per l’argano, per i supporti e di tutte le altri parti mobili, molto meno sollecitate rispetto alle soluzioni di partenza motore dirette, in quanto le correnti di avviamento in gioco, in presenza di un inverter, sono notevol- mente ridotte, esse possono arrivare ad un massimo del 50% in più rispetto alla corrente nominale. Identico discorso per i contattori: l’apertura e la chiusura dei contatti avviene in assenza di tensione. Come ottenere un ottimo comfort di marcia? Utilizzando una funzione specifica “rampa ad S” e di coefficienti di arrotondamento, si riesce ad ottimizzare il comfort alle partenze ed all’arrivo. Come sopperire alle carenze dei motori ad alto scorrimento tipici per queste macchine? Utilizzando il parametro “boost”: un parametro che garantisce un’adeguata coppia sino alla frequenza desiderata. Quello degli ascensori è un importante mercato che posiziona l’Italia al primo posto nel mondo con prospettive di crescita a tutti i livelli: dallo sviluppo tecnologico, con la complicità delle norme europee sulla sicurezza, all’incremento occupazionale. Il panorama normativo, seppure complesso, si sta lentamente delineando e si stanno chiarendo dubbi e interpretazioni. La consapevolezza dei vantaggi sopra descritti, da parte delle aziende di ascensori, degli imprenditori, dei proprietari di immobili e degli utilizzatori permetterà la diffusione pressoché totale degli inverter per la rimodernizzazione e lo sviluppo dei sistemi di azionamento ascensoristico. Altivar 58Lift... il comfort ad ogni piano! Un concentrato di funzioni specifiche per il settore ascensori: • Menu lift dedicato con parametri necessari per questa applicazione. L’inverter generalmente dispone di centinaia di funzioni e parametri per rispondere a qualsiasi specifica applicazione. Pertanto per una messa in servizio, si devono modificare molti parametri ed in molti casi è necessario l’ausilio di un tecnico esperto per regolare e calibrare ottimamente l’azionamento. Ecco perché l’ATV58 Lift dispone di un software speciale per gli ascensori, con impostazioni di fabbrica specifiche per il Lift (modificabili per le specifiche esigenze) e un’interfaccia di semplice uso. • Protezione delle impostazioni di fabbrica • Introduzione di due livelli di utilizzo: Standard e Expert • Gestione del contattore a valle con Feed Back • Funzione emergenza per il ritorno al piano in mancanza della rete di alimentazione • Gestione della protezione termica del motore e del drive; quando la soglia di stato termico del motore o del drive viene raggiunta, l’allarme viene preso in carico solamente quando la cabina termina il movimento. • Possibilità di assegnare la logica del freno ad una uscita logica LO. • Frequenza di commutazione autoregolabile (riduzione del rumore motore in funzione dei cicli di lavoro) • Miglioramento dell’auto-restart con la possibilità di inserire i numeri di tentativi ed il tempo tra un tentativo e l’altro. • Forte sovracoppia di spunto • Filtri EMC integrati in tutta la gamma 29 eventi Riconoscimento ministeriale per la Formazione Tecnica Da settembre i Periti hanno un motivo in più per scegliere i corsi di formazione Schneider Electric. nua e per l’eccellenza nell’esercizio della professione”, come recita la nota ufficiale. Il Consiglio Nazionale dei Periti Industriali ha riconosciuto ai corsi di Formazione Tecnica Schneider la validità per l’acquisizione di crediti formativi. Alcuni dei più significativi corsi ed incontri tecnici erogati da FTS sono considerati validi dal Consiglio Nazionale dei Periti Industriali e dei Periti Laureati ai fini del rilascio dei crediti formativi “per la formazione conti- Il calendario dei corsi 1° semestre 2005 Automazione e Controllo Industr iale Titolo corsi cod. corsi febbraio Sistemi di identificazione ST1 23 Bergamo Building automation ST3 Sensori per il rilevamento nell’automazione industriale TRL marzo aprile maggio giugno 8 Napoli 6 Torino Protezione e comando di potenza FEM1 30-31 Torino Sicurezza dell’impianto elettrico a bordo macchina e norme tecniche applicabili FEM2 4-5 Milano Architetture Fieldbus FB6 16-18 Milano Introduzione al controllo assi FB7 Introduzione ai sistemi di supervisione FB8 Introduzione all’automazIone con PLC e alle reti industriali FB12 22-23 Rieti 9-10 Bologna Introduzione alla variazione elettronica della velocità FB14 1 Milano 19 Napoli Ethernet TCP/IP e Transparent Factory TCP 23-25 Torino La Compatibilità elettromagnetica legata al controllo e processo industriale EMC 3-4 Torino 21-22 Bologna 17-18 Torino 23 Torino 7-8 Bergamo 11-12 Padova 23-24 Milano 6 Torino 8-10 Torino 7-8 Padova 20-21 Bergamo Per l'iscrizione: www.formazione-tecnica.it. REA: Rivenditori Esperti in Automazione Schneider Electric ha creato una rete di rivenditori specializzati al servizio dei clienti di automazione ai quali è possibile rivolgersi per ottenere un supporto tecnico-applicativo qualificato su prodotti e soluzioni d'automazione e l'assistenza pre e post vendita. RAGIONE SOCIALE INDIRIZZO CAP CITTA' PROV. TELEFONO TIEM SPA V. L. BORRI, 5 10095 GRUGLIASCO TO 0114083800 TIEM SPA V.MONGINEVRO 7/A 10153 BUSSOLENO TO 0122640511 TIEM SPA V.BATTITORE 18/20 10164 PINEROLO TO 1021202577 TIEM SPA ST.DEL FRANCESE 97/50 10156 TORINO TO 0114500442 ELETTRO BERGAMO SPA V. NAZIONALE 122 24068 SERIATE BG 0354525000 ELETTRO BERGAMO SPA V.GARIBALDI 148 20054 NOVA M.SE MI 036249921 ELETTRO BERGAMO SPA V.MARZABOTTO 26/28 20059 VIMERCATE MI 0396353411 ELETTRO BERGAMO SPA V.GERA 46/52 20060 GESSATE MI 0295385511 ELETTRO BERGAMO SPA V.CAMPI 23807 MERATE LC 0399284726 ELETTRO BERGAMO SPA V.DEL MELLA 41/49 25126 BRESCIA BS 0303584300 V. A. DAL LEGNAME, 14 31100 TREVISO TV 0422313611 MARCHIOL Spa V.LE REPUBBLICA 41 31050 VILLORBA TV 04224271 MARCHIOL Spa V.LE PORDENONE 2 30026 PORTOGRUARO VE 0421277111 MARCHIOL Spa V.FLAVIA 59/1 34147 TRIESTE TS 0403897911 MARCHIOL Spa V.TREZZA 12 30027 S.DONA' DI PIAVE VE 0421229411 MARCHIOL Spa V.MANZONI 94 31015 CONEGLIANO TV 0438655411 MARCHIOL Spa V.DA VINCI 52 33010 REANA DEL ROIALE UD 04328581 PEDRON SPA V. BASSO ACQUAR, 40/42 37135 VERONA VR 0458051500 PEDRON SPA V.VALSAVIORE 72 25127 BRESCIA BS 030320303 PEDRON SPA V.BERGAMO 49 26100 CREMONA CR 0372470100 PEDRON SPA V.GERMANIA 12 35131 PADOVA PD 0498534500 PEDRON SPA V.FRATTINI 23 37048 LEGNAGO VR 0442605900 V. PANCIATICHI, 68 50127 FIRENZE FI 055436210 MARCHIOL AUTOMAZIONI SRL MEF SRL MEF SRL V.S.PAOLO 268 59100 PRATO PO 057469941 MEF SRL V.T.ROMAGNOLA LOC. LA BIANCA 56025 PONTEDERA PI 058748231 MEF SRL V.AURELIA NORD 136 55049 VIAREGGIO LU 0584941066 MEF SRL V.PETRARCA 8 LOC. PONTE SPADA 50021 BARBERINO VAL D'ELSA FI 0558078806 MEF SRL V.PROV.LUCCHESE 585 51030 SERRAVALLE PT 0573518058 MEF SRL V.PESCAIOLA 73 - VICIOMAGGIO 52100 AREZZO AR 057544100 MEF SRL V.GIOVANNI XXIII 50032 BORGO S. LORENZO FI 0558496015 MEF SRL V.MALPIGHI 2 56014 PISA PI 05097500 MEF SRL V.BIRMANIA 61 58100 GROSSETO GR 0564451970 MEF SRL V.CACIAGLI 14 50053 EMPOLI FI 057193441 MEF SRL V.CAPECCHI 53 55100 LUCCA LU 058395891 MEF SRL V.POSTA VECCHIA 10 19038 SARZANA SP 0187627834 MEF SRL L.GO GERVASI 2 58017 PITIGLIANO GR 0564617001 MEF SRL LOC. LA SPIAGGETTA 58015 ORBETELLO GR 0564866119 MEF SRL V.DELLA MONACA 10 57029 VENTURINA LI 0565857201 MEF SRL V.XX SETTEMBRE 272 54031 AVENZA MS 0585858062 MEF SRL V.PALEOCAPA 6 57100 LIVORNO LI 058620430 MEF SRL V.G.B. VENTURI 28/A 51100 PISTOIA PT 057344641 MEF SRL V.DEL GIGLIO LOC .ANTICHE SALINE 57037 PORTOFERRAIO (ELBA) LI 0565944204 31 L’innovazione a portata di mano: Global Detection abbiamo semplificato il rilevamento, moltiplicando la modularità L’innovazione Telemecanique presenta Global Detection: 4 nuove gamme di rilevatori che segnano una vera rivoluzione, con la semplicità di ■ Osiris, interruttori fotoelettrici a configurazione automatica; ■ Osiswitch, finecorsa ad alta modularità; ■ Osiprox, interruttori di prossimità induttivi a grande adattabilità di installazione; ■ Nautilus, pressostati e vacuostati a configurazione veloce. Scelta, acquisto, installazione, manutenzione: tutto più semplice, tutto risolto. Simply Smart soluzioni semplici ed evolute per l’Automazione e il Controllo www.schneiderelectric.it un marchio di LEES DTS 112 AI 1-0305-5B