Pavimentazioni innovative fonoassorbenti e a bassa emissione
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Pavimentazioni innovative fonoassorbenti e a bassa emissione
Pavimentazioni innovative fonoassorbenti e a bassa emissione: prestazioni acustiche e prospettive Gaetano Licitra – ARPAT, IPCF CNR Esposizione al rumore Organizzazione Mondiale della Sanità Il rumore causa problemi di salute sia nel breve che nel lungo periodo. L’esposizione anche breve a livelli elevati danneggia gli organi uditivi. L’esposizione prolungata a livelli non in grado di procurare danni agli organi uditivi è causa di: • • • • • stress disturbo del sonno problemi cardivascolari riduzione dell’efficienza sul lavoro riduzione dell’apprendimento a scuola Esposizione al rumore Il 20% della popolazione UE è esposta a 65 dB(A) diurni Il 30% della popolazione UE è esposta a 55 dB(A) notturni In ambito urbano il 40% della popolazione UE è esposta a più di 55 dB(A) di rumore derivante dal traffico stradale Risanamento acustico in Italia DM 29 novembre 2000 Art. 4 le attività di risanamento devono conseguire il rispetto dei valori limite del rumore prodotto dalle infrastrutture di trasporto Art. 5 • Gli oneri derivanti dall'attività di risanamento sono a carico delle società e degli enti gestori delle infrastrutture dei trasporti • Gli interventi strutturali finalizzati all'attività di risanamento devono essere effettuati secondo la seguente scala di priorità: a) direttamente sulla sorgente rumorosa; b) lungo la via di propagazione del rumore dalla sorgente al ricettore; c) direttamente sul ricettore. Il veicolo come sorgente Un veicolo in moto ha 3 principali sorgenti di rumore distinte: Motore e scappamento Rotolamento Aerodinamica Funzione della velocità Il veicolo come sorgente Il veicolo come sorgente Il veicolo come sorgente Veicoli ultra-leggeri (moto e motorini) • il contributo principale è dovuto al motore Veicoli pesanti (camion e bus) • il contributo principale è dovuto al motore Veicoli leggeri (auto e furgoni) • a velocità v > 35 km/h il contributo principale è dovuto al rotolamento • in caso di rallentamenti, semafori, incroci diventa preponderante il motore Il veicolo come sorgente Rumore da rotolamento L’interazione del pneumatico con la pavimentazione genera due diversi sorgenti di rumore: Rumore da vibrazione • Il pneumatico viene sollecitato dal profilo della superficie stradale e si generano fenomeni vibratori che incidono prevalentemente a frequenze inferiori a 1000 Hz e contribuiscono per circa il 60% dei rumore complessivo Rumore aerodinamico • Attorno al pneumatico e in prossimità della pavimentazione si generano delle compressioni e decompressioni di aria dovute al moto, sorgente di rumore a frequenze medio-alte Rumore da rotolamento Meccanismi di vibrazione Deformazione della carcassa Impatto e deformazione dei tasselli del battistrada Stick/slip Stick/snap La dimensione del pneumatico (impronta di contatto) influenza il livello complessivo. Il disegno del battistrada influenza lo spettro di emissione. Rumore da rotolamento Meccanismi aerodinamici Turbolenza Risonanza Air pumping Micro-risonanze nella cavità del battistrada Il volume del triedro tra pneumatico e pavimentazione genera un effetto di amplificazione del rumore (effetto corno) Rumore da rotolamento I principali fenomeni concorrono alla generazione del rumore da rotolamento, influenzandosi reciprocamente ed eccitando intervalli di frequenza sovrapposti. Risulta particolarmente complesso simulare la generazione del rumore di rotolamento, anche perché il pneumatico ha struttura eterogenea e geometria complessa. In letteratura si trovano solo lavori che studiano la vibrazione della carcassa e l’ horn effect. Simulazione del rumore di rotolamento Modelli ibridi Approccio statistico con dati di ingresso ricavati da modelli analitici. SPERoN (Statistical Physical Explanation of Rolling Noise) del progetto DEUFRAKO (Germania) HyRoNE (Hybrid Rolling Noise Estimation) del progetto Texture&Bruit (Francia) Simulano il campo sonoro a bordo strada utilizzando come input tessitura e impedenza acustica della pavimentazione. Beckenbauer, Klein, Hamet, Kropp – “Tyre/road noise prediction: a comparison between the SPERoN and HyRoNE models” – Euronoise 2008, Parigi Simulazione del rumore di rotolamento Modelli FEM In letteratura si trovano lavori che simulano le vibrazioni del pneumatico, per utilizzarle come sorgente del campo sonoro. Il principale modello Leistra2 è stato sviluppato in seno al progetto “Silent traffic 2” (Germania) Biermann, von Estorff, Petersen, Brinkmeier, Nackenhorst – “Simulation and analysis of tire road noise using a Finite Element Method” – EURONOISE 2006, Tampere Risanamento alla sorgente Per ridurre l’impatto acustico di un’infrastruttura pianificazione del traffico • Riduzione dei volumi di traffico • Riduzione della velocità media di percorrenza • Sostituire incroci con semafori e "Stop" con rotatorie per mantenere il flusso di traffico costante pavimentazioni a basso impatto acustico • Pavimentazioni ad alto assorbimento acustico • Pavimentazioni a bassa emissione acustica “Una pavimentazione a basso impatto acustico riduce di almeno 3 dB(A) il rumore emesso rispetto ad una comune” Sandberg, Tyre/road noise reference book, 2002 Pavimentazioni a basso impatto acustico Le pavimentazioni sono lo soluzione più facilmente adottabile per ridurre il rumore alla sorgente. Le caratteristiche di una pavimentazione che influenzano il rumore di rotolamento sono: Tessitura superficiale • Determina la frequenza e l’ampiezza dell’impatto • Influenza l’Air pumping Determina anche l’aderenza Pavimentazioni a basso impatto acustico Le pavimentazioni sono lo soluzione più facilmente adottabile per ridurre il rumore alla sorgente. Le caratteristiche di una pavimentazione che influenzano il rumore di rotolamento sono: Porosità • Limita i meccanismi di risonanza nelle cavità del battistrada • Limita l’Air pumping • Nella propagazione a distanza, riduce l’energia riflessa del raggio sonoro (fonoassorbenza) Determina anche la drenabilità Pavimentazioni a basso impatto acustico La tessitura superficiale e la porosità di una pavimentazione sono determinate da: Curva granulometrica Dense graded Gap graded Open graded Pavimentazioni a basso impatto acustico La tessitura superficiale e la porosità di una pavimentazione sono determinate da: Materiali utilizzati Tipo di inerti Forma degli inerti Filler % di bitume …bitume modificato. Pavimentazioni a basso impatto acustico Una tipologia di pavimentazione a basso impatto acustico è basata sull’utilizzo di polverino di gomma come materiale aggiuntivo. Il polverino di gomma deriva da pnuematici fuori uso (PFU). • Incrementa la viscosità • Diminuisce la rigidità Processo WET Il polverino è addittivato al bitume Processo DRY Il polverino è addittivato al mix di inerti “L’impiego di prodotti da Pneumatici Fuori Uso nelle pavimentazioni stradali” Ecopneus Scpa, 2013 Metodi di misura Per il rumore da interazione pneumatico-pavimentazione Metodo CPX (ISO/CD 11819-2) Metodo SPB (ISO 11819-1) Metodo Tubo a impedenza (ISO 10534-1) Metodo CPX Basato sulla configurazione proposta da LCPC Fabienne Anfosso-Lédée , SURF 2004, June 6-10th, 2004, Toronto, Canada Due microfoni in prossimità del punto di contatto Un encoder per la registrazione di velocità e posizione Uso di regressioni dei livelli in funzione della velocità: SPL [dB] 95 90 ⎛ v Lpredict ,i = A( f ) + B( f ) log⎜ ⎜ v ⎝ ref ⎞ ⎟ ⎟ ⎠ 85 80 75 70 65 40 45 50 800 Hz LAeq 55 60 1600 Hz 65 70 75 Velocity [km/h] Metodo CPX CRITERIO DIFFERENZIALE G. Licitra, L. Teti, M. Cerchiai, Applied Acoustics 01/2014; 76:169–179 Durante la medesima sessione si effettua la misura su una seconda pavimentazione scelta come riferimento (coeva o più vecchia della pavimentazione test in base agli scopi) Minimizza l’influenza delle condizioni a contorno Permette il confronto tra due sessioni diverse Consente un efficace monitoraggio Metodo SPB Metodo di confronto del rumore da traffico su diverse superfici stradali per varie composizioni di traffico stradale a scopo di valutazione dei diversi tipi pavimentazione • 2 mic a lato strada • SEL dei veicoli leggeri • Best fit per VRIF (50 km/h) Nato per confrontare pavimentazioni diverse senza l’influenza della variabilità della sorgente (parco auto circolante), poiché la misura tiene di conto anche della propagazione, il metodo si rivela eccessivamente influenzato dalle condizioni a contorno per effettuare confronti accurati. Metodo del tubo a impedenza Metodo per misurare l’impedenza superficiale per incidenza piana e ortogonale di un materiale (per es. pavimentazione) • Campo stazionario di onde piane (diretta + riflessa) • 2 mic per il calcolo della FRF da cui si ricava R Esperienza in Toscana Per valutare l’efficacia di una pavimentazione a basso impatto acustico, il CPX è il metodo migliore, in quanto misura esclusivamente l’emissione di rumore dovuta alla sorgente (interazione pneumatico-pavimentazione) E’ applicabile anche in contesti urbani E’ in grado di valutare l’omogeneità spaziale di una stesa E’ in grado di monitorare una pavimentazione nel tempo (grazie al criterio differenziale) “Il monitoraggio su lunghi periodi di tempo di pavimentazioni speciali in Toscana” Cerchiai et al. AIA 2014 Progetto LEOPOLDO LINEE GUIDA DELLA REGIONE TOSCANA Pavimentazioni a basso impatto acustico METODI DI MISURA Verifica requisiti Verifica efficacia acustica MONITORAGGIO NEL TEMPO Verifica del rapporto costi/benifici Le prime pavimentazioni sperimentali Grazie al progetto LEOPOLDO la Regione Toscana ha investito nelle pavimentazioni a basso impatto acustico per il risanamento In azzurro sono indicate la pavimentazioni del Progetto Leopoldo Variabilità dei risultati anche nel tempo Firenze Lucca Età [anni] 0 1 2 3 4 0 5 -3 -4 -5 FIRENZE Differenziale [dB(A)] Differenziale [dB(A)] -2 -8 4 5 -1 -1 -7 Età [anni] 2 3 0 0 -6 1 -2 -3 -4 -5 -6 -7 LUCCA -8 Andamento nel tempo del differenziale LCPX a 50km/h su due pavimentazioni sperimentali del progetto LEOPOLDO Perché l’alta variabilità dei risultati? La realizzazione di pavimentazione ad elevate prestazioni acustiche, necessita di attenta pianificazione da parte dell’amministrazione pubblica che consenta di GARANTIRE LO STATO DI MANUTENZIONE DELLA STESA evitando interventi invasivi per stesura tubi, cavi o simili utilizzo di tombini più alti o più bassi del piano stradale utilizzo di passaggi pedonali sonori …non affidandosi unicamente ai 3-5 cm del manto di usura, ma dove necessario ripristinare base e binder! Perché il monitoraggio nel tempo? Una volta effettuato l’intervento di risanamento acustico è necessario e opportuno che il gestore dell’infrastruttura provveda al monitoraggio dei risultati ottenuti. 0 1 2 3 4 5 0 -1 Differenziale [dB(A)] La verifica post-operam presso il ricettore esposto che presentava superamento dei limiti è richiesta per legge, ma non è sufficiente per garantire che il rispetto dei limiti sia garantito nel tempo, neppure nel breve periodo (mesi). Età [anni] -2 -3 -4 -5 -6 -7 FIRENZE -8 Differenziali LCPX pavimentazione sperimentale di Firenze (LEOPOLDO) Perché il monitoraggio nel tempo? Una volta effettuato l’intervento di risanamento acustico è necessario e opportuno che il gestore dell’infrastruttura provveda al monitoraggio dei risultati ottenuti. tipologia di pavimentazione condizioni meteo locali tipologia del traffico volumi di traffico 1 2 3 4 5 0 -1 Differenziale [dB(A)] Ciascuna pavimentazione ha la propria evoluzione, che dipende da: Età [anni] 0 -2 -3 -4 -5 -6 -7 FIRENZE -8 Differenziali LCPX pavimentazione sperimentale di Firenze (LEOPOLDO) …conoscere la tipologia di pavimentazione non basta! Perché il metodo CPX? Una volta effettuato l’intervento di risanamento acustico è necessario e opportuno che il gestore dell’infrastruttura provveda al monitoraggio dei risultati ottenuti. LCPX a 50km/h [dB(A)] 95 93 LCPX La verifica di legge al ricettore è puntuale e si basa sull’ipotesi di omogeneità spaziale delle caratteristiche acustiche della pavimentazione, ma su interventi più lunghi di 300 metri può non essere vero. 91 89 0 100 200 300 400 500 600 700 800 Distanza [m] Esempio di disomogeneità spaziale del livello LCPX Perché il metodo CPX? Una volta effettuato l’intervento di risanamento acustico è necessario e opportuno che il gestore dell’infrastruttura provveda al monitoraggio dei risultati ottenuti. Laddove l’azione di mitigazione è la combinazione di più interventi (traffico, barriere, etc), la verifica al ricettore non è in grado di distinguere se: il singolo intervento abbia raggiunto il proprio risultato atteso nel caso il rispetto dei limiti non sia raggiunto, quale intervento non lo abbia raggiunto Perché il metodo CPX? CONCLUSIONI Le pavimentazioni a basso impatto acustico possono essere una valida soluzione per interventi di risanamento acustico da rumore da traffico stradale All’interno del progetto LEOPOLDO si sono studiate pavimentazioni sperimentali con metodi di misura sviluppati in seno all’ARPAT. Si è dimostrato che è possibile ottenere una minore emissione di 5-6 dB(A) I primi interventi di risanamento acustico effettuati dalla Regione Toscana per mezzo di pavimentazioni a basso impatto acustico hanno mostrato ampia variabilità di risultati. Si è dimostrato che la semplice scelta della pavimentazione non è sufficiente a garantire il risultato atteso E’ necessario un monitoraggio nello spazio e nel tempo SVILUPPI FUTURI E’ stato individuato nel CPX il metodo più accurato per valutare l’efficacia acustica di una pavimentazione. E’ necessario quindi sviluppare un modello che tenga conto delle condizioni locali per correlare il livello CPX con il livello a bordo strada. E’ necessario sviluppare un modello (anche statistico) che correli il livello a bordo strada dell’auto con il metodo SPB, valutando l’influenza delle condizioni di misura CPX, quali dimensioni pneumatico, disegno battistrada e usura del pneumatico. E’ necessario sviluppare un modello che correli la tessitura superficiale con il livello CPX atteso e che sia in grado di prevedere l’influenza dell’usura della superficie stradale.